Home Blog Pagina 592

Swamp Thing: Il regista descrive il film e spiega come si inserirà nel DCU

0

Il regista James Mangold, a breve in sala con il suo nuovo film Indiana Jones e il Quadrante del Destino, ha già un prossimo progetto tra le mani: Swamp Thing per il DC Universe. Parlando proprio di quel progetto, Mangold ha ora chiarito il modo in cui il film, di genere horror, si legherà ai piani di James Gunn. In un’intervista con Variety, il regista ha spiegato che Swamp Thing sarà in grado di reggersi da solo, senza avere alcuna connessione diretta con gli altri film del primo capitolo del DCU in arrivo. Il film sarà dunque costruito come un “film horror gotico e pulito” che racconterà la storia di Alec Holland e di come diventa il personaggio DC titolare.

Mentre sono sicuro che la DC vede ‘Swamp Thing’ come un franchise, io lo vedo come un film horror gotico molto semplice, pulito su questo uomo/mostro. Ho fatto una telefonata amichevole [quando James Gunn e Peter Safran hanno preso le redini della DC lo scorso autunno]. Sto solo facendo le mie cose con questo, solo uno standalone”. Stando alle parole di Mangold, Swamp Thing si concentrerà dunque maggiormente sul raccontare la propria storia all’interno dell’universo DC, il che permette di ipotizzare che, all’interno di questo grande universo cinematografico connesso, ci sarà anche spazio per storie indipendenti.

Quando i DC Studios hanno annunciato la loro lista iniziale di progetti, Gunn e Safran hanno infatti chiarito che la loro priorità è che ogni film e spettacolo del DC Universe abbia una grande storia piuttosto che forzare le connessioni e i crossover per il solo gusto di farlo. Sulla base dei commenti di Mangold per Swamp Thing, si conferma che i DC Studios chiaramente non stanno cercando di seguire gli errori passati con team-up affrettati. In questo modo, si renderanno più organici i crossover all’interno dell’Universo DC quando sarà il momento giusto, sia che si tratti di personaggi di Swamp Thing o di altri progetti del DCU.

Swamp Thing: il film sarà molto più “orribile” rispetto ad altri progetti!

0

Uno dei progetti che James Gunn dei DC Studios ha annunciato mentre svelava il primo stadio dell’Universo DC la scorsa settimana era un film di Swamp Thing, che è impostato per “indagare sulle origini oscure” del personaggio. Per questo motivo, il prossimo film DCU Swamp Thing sarà molto più spaventoso di qualsiasi altro progetto DC. James Gunn  ha osservato con decisione che “questo è un film molto più orribile, ma avremo comunque Swamp Thing che interagisce con gli altri personaggi”. Peter Safran ha aggiunto che Swamp Thing sarà un ottimo esempio dell’universo DC connesso pur variando di tono a seconda del progetto.

L’ultimo film di cui volevamo parlare è Swamp Thing“, ha detto Safran alla DC . “Ne parliamo perché è importante sottolineare che in queste storie, sebbene siano interconnesse, non sono tutte uguali dal punto di vista tonale. Ogni gruppo di registi apporta la propria estetica a questi film, e il divertimento è vedere come queste opere tonali diverse si fonderanno in futuro.” In seguito poi alla notizia che il regista di Logan e Indiana Jones 5, James Mangold, è in trattative per dirigere il film Swamp Thing del DC Universe, la cosa lo rende anche più interessante, visto che LOGAN a suo modo fu anche uno dei pochi film vietati ai minori e adattati dai fumetti.

Gunn ha anche parlato del successo di un personaggio come Rocket Raccoon nell’universo cinematografico Marvel nonostante non fosse un personaggio tradizionale o addirittura una persona. Gunn ha detto che con Swamp Thing avrebbe ripetuto quel concetto e lo avrebbero “migliorato” e che la sua storia avrebbe sposato appieno gli elementi horror originale del fumetto.  Attualmente, non si sa molto di Swamp Thing o della maggior parte dei progetti pianificati di DC Studios. Tuttavia, un recente rapporto di Variety suggerisce che il regista James Mangold sia in trattative per dirigere il film Swamp Thing. Mangold è attualmente in procinto di finire il prossimo film di Indiana Jones e la ruota del destino, e dirigerà prossimamente Going Electric, un film biografico su Bob Dylan con Timothée Chalamet, così come un film biografico su Buster Keaton con Rami Malek.

Swamp Thing è attualmente impostato per essere il film finale del capitolo 1 della DC, che includerà anche Gunn’s Superman: Legacy, un film incentrato su Batman e Robin chiamato  The Brave and the Bold , Supergirl: Woman of Tomorrow e  diversi programmi TV.

Swamp Thing: il film sarà ispirato a Frankenstein

0
Swamp Thing: il film sarà ispirato a Frankenstein

Il regista di Logan e Indiana Jones e il quadrante del destino, James Mangold, è stato ospite dell’ultimo episodio del podcast Happy Sad Confused, dove ha condiviso alcuni nuovi intriganti dettagli sui suoi piani per il nuovo film DCU Swamp Thing attualmente in fase di sviluppo.

Sebbene il regista fosse riluttante a discutere del film in ogni minimo dettaglio, ha rivelato il motivo per cui ha deciso di rendersi disponibile per questo particolare progetto. “Non appena ho saputo che James Gunn stava rilevando la DC, l’ho vista come un’opportunità per offrirmi”.

Mangold ha anche affermato che la sua interpretazione del classico personaggio della DC Comics sarà ispirata a Frankenstein, e sebbene James Gunn abbia precedentemente affermato che il film “indagherà sulle origini oscure di Swamp Thing” con una storia “molto più orribile“, il regista ha chiarito che “non sta specificamente” puntando a un rating R.

Non sono state sollevate potenziali scelte di casting, ma una recente voce ha affermato che l’attore Bill Skarsgård di It e John Wick Chapter 4 potrebbe essere in lizza per interpretare Alec Holland, alias Swamp Thing.

Swamp Thing è un supereroe nei fumetti americani pubblicati dalla DC Comics.  Una creatura elementale umanoide/vegetale, creata dallo scrittore Len Wein e dall’artista Bernie Wrightson, Swamp Thing ha avuto diverse incarnazioni umanoidi o mostri in varie trame diverse. Il personaggio è apparso per la prima volta in House of Secrets#. Il personaggio è un mostro di palude che assomiglia a un tumulo antropomorfo di materia vegetale e combatte per proteggere la sua casa paludosa, l’ambiente in generale e l’umanità da varie minacce soprannaturali o terroristiche.

Swamp Thing: Bill Skarsgård potrebbe interpretare il protagonista

0

Avevamo già riferito che Bill Skarsgård, noto per aver interpretato Pennywise in IT di Andy Muschietti, era entrato nell’orbita dei DC Studios, e adesso sembra che il film a cui parteciperà possa essere Swamp Thing.

Si ipotizzava che l’attore potesse essere in lizza per una nuova interpretazione del Joker, uno dei membri di The Authority, o forse anche essere il Batman in The Brave and the Bold, ma Jeff Sneider di The Hot Mic ha sentito che il versatile attore è stato in realtà adocchiato per interpretare Alec Holland, alias Swamp Thing!

Non sappiamo se Bill Skarsgård sia effettivamente in trattative per la parte, o se sia solo qualcuno a cui lo studio è interessato, ma sembra un po’ presto per il casting di questo progetto, dal momento che James Mangold, che scriverà e dirigerà il film, sta ancora lavorando al suo film biografico su Bob Dylan.

Swamp Thing è attualmente impostato per essere il film finale del capitolo 1 della DC, che includerà anche Gunn’s Superman: Legacy, un film incentrato su Batman e Robin chiamato  The Brave and the BoldSupergirl: Woman of Tomorrow e  diversi programmi TV.

Swamp Thing è un supereroe nei fumetti americani pubblicati dalla DC Comics.  Una creatura elementale umanoide/vegetale, creata dallo scrittore Len Wein e dall’artista Bernie Wrightson, Swamp Thing ha avuto diverse incarnazioni umanoidi o mostri in varie trame diverse. Il personaggio è apparso per la prima volta in House of Secrets#. Il personaggio è un mostro di palude che assomiglia a un tumulo antropomorfo di materia vegetale e combatte per proteggere la sua casa paludosa, l’ambiente in generale e l’umanità da varie minacce soprannaturali o terroristiche.

Swagger: Apple Tv+ pubblica il trailer della seconda stagione

0
Swagger: Apple Tv+ pubblica il trailer della seconda stagione

Apple TV+ ha rilasciato oggi il trailer della seconda stagione di “Swagger”, l’acclamata ed emozionante serie sportiva diretta dal creatore, showrunner e regista Reggie Rock Bythewood. La serie Apple Original debutterà con il primo episodio venerdì 23 giugno, seguito da un nuovo episodio settimanale ogni venerdì fino all’11 agosto.

Ispirata alla vita della superstar dell’NBA Kevin Durant, “Swagger” esplora il mondo del basket giovanile e le storie dei giocatori, delle loro famiglie e dei coach, in bilico fra sogni e ambizioni da una parte e opportunismo e corruzione dall’altra. Mostrando anche cosa succede fuori dal campo da gioco, la serie offre uno spaccato di cosa significa crescere negli Stati Uniti. La prima stagione di “Swagger” è già disponibile su Apple TV+.

Selezionata per il Tribeca Film Festival 2023, la seconda stagione di “Swagger” sarà presentata in anteprima al festival sabato 17 giugno con Bythewood e il cast presenti. La serie è una delle dieci anteprime televisive previste per il festival di quest’anno, noto per le sue narrazioni sulle diversità.

Nella seconda stagione, incontriamo i giovani Jace, Phil, Nick, Musa, Drew e Royale all’inizio del loro ultimo anno di liceo. Tutti tranne Phil frequentano la Cedar Cove Prep: un’istituzione prevalentemente bianca in cui ricchi membri del consiglio controllano l’intero funzionamento, dall’assunzione dei docenti all’iscrizione degli studenti. È una scuola di potere e influenza.  Ma nonostante il successo accademico, il programma di basket non era competitivo fino a quando Emory Lawson, il direttore atletico, non è riuscito ad acquisire i giocatori di Swagger. Quasi dall’oggi al domani, il programma di basket di Cedar Cove diventa d’élite, attirando l’attenzione di Alonzo Powers dei Gladiator Sneakers. Le partite sono seguite dai migliori osservatori universitari della nazione e sono trasmesse in live streaming per migliaia di fan. Con le vittorie arrivano anche le minuziose osservazioni e i giocatori si ritrovano sotto una lente mentre corrono verso la vetta del campionato nazionale delle scuole superiori. Tutto sta andando bene nella vita di Jace Carson e della sua famiglia. Jenna vive in un quartiere residenziale e la sua attività di vendita di cosmetici è in piena espansione. Finché non spunta un video che minaccia di distruggere tutto. È un filmato di sorveglianza dell’allenatore Warwick, l’ex allenatore di Crystal, che viene picchiato in un vicolo. Gli aggressori sono mascherati ma l’allenatore Warwick è convinto di avere le prove che dimostrano il coinvolgimento dei giocatori di Swagger. Mentre questa speculazione raggiunge l’opinione pubblica e i social media, il legame di fratellanza che i giocatori hanno costruito viene messo alla prova. Il loro futuro, un tempo promettente, è in pericolo.

Le star O’Shea Jackson Jr., Isaiah Hill, Shinelle Azoroh, la candidata all’Oscar Quvenzhané Wallis, Tristan Mack Wilds, Caleel Harris, Tessa Ferrer, James Bingham, Solomon Irama, Ozie Nzeribe, Jason Rivera, Christina Jackson e Sean Baker riprendono i loro ruoli per la seconda stagione, insieme alle nuove aggiunte Orlando Jones e Shannon Brown.

I produttori esecutivi di “Swagger” sono Bythewood, Kevin Durant, Brian Grazer e Rich Kleiman. La serie è prodotta per Apple TV+ da Imagine Television Studios, Boardroom, CBS Studios e Undisputed Cinema. Anche Francie Calfo e Joy Kecken sono produttori esecutivi. James Seidman è il co-produttore esecutivo.

Swagger, l’incontro con i protagonisti della serie Appletv+

0
Swagger, l’incontro con i protagonisti della serie Appletv+

Arriva il 29 ottobre in esclusiva su AppleTV+ la nuova serie originale che la piattaforma ha affidato al genio di Reggie Rock Bythewood, si intitola Swagger e ci accompagna un po’ per mano, un po’ a spintoni, nel mondo del basket giovanile. Seguendo la parabola sportiva di Jace Carson (Isaiah Hill), teenager atleta molto promettente, Swagger ci accompagna tra spogliatoi, palestre, scuole e uffici di rappresentanti sportivi, insomma, tutti gli ambienti che accolgono il giovane Jace a caccia del suo sogno di giocare nel NBA.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare (anche se attraverso uno schermo, con chilometri di Oceano Atlantico a dividerci) i protagonisti di questa storia, che svelano immediatamente il segreto di Swagger: la serie vede trai produttori esecutivi la stella Kevin Durant, alla cui giovinezza è ispirata la storia che ci viene raccontata.

Tristan Mack Wilds è Alonzo in Swagger

Tristan Mack Wilds, che interpreta il personaggio di Alonzo, è stato però molto chiaro in merito a questa ispirazione dalla vita vera. Secondo Wilds, infatti, tutta la storia è una riscrittura dell’esperienza di Durant, così ci troviamo di fronte personaggi che, seppure basati su persona reali, sono comunque il risultato di una elaborazione, prima in fase di scrittura e poi in fase di costruzione del personaggio stesso. Secondo Wilds, l’ispirazione per il suo personaggio è “un’amalgama di diversi personaggi, si rifà a quei giovani che hanno grandi idee ma nessuno li ascolta, principalmente però ho fatto tante ricerche su Sonny Vaccaro, guardando documentari e leggendo libri sulla sua carriera. Guardare come si è mosso nella struttura amministrativa della Nike, e come ha messo a punto contratti personalizzati con atleti del calibro di Michael Jordan o Coby Briant. È stato sicuramente la persona a cui mi sono ispirato e che ha cercato di capire cosa accadeva dietro alle porte chiuse, che ha creato il pandemonio dietro alle scarpe da ginnastica.” E proprio nei giorni in cui le nuove Jordan vanno a ruba anche in Italia, si capisce perfettamente a quale “pandemonio” Wilds si riferisca.

Quvenzhané Wallis e Caleel Harris sono Crystal e Musa in Swagger

Swagger vede nel cast anche una serie di giovani talenti, trai quali Quvenzhané Wallis (che abbiamo amato, molti anni fa in Re delle Terra Selvaggia) e Caleel Harris, che interpretano rispettivamente Crystal e Musa.

Harris ha pochi dubbi, quando gli viene chiesto il motivo del suo sì a questo progetto: “Per Reggie, quando ci siamo incontrati mi ha portato nel suo ufficio e mi ha presentato così dettagliatamente il progetto, e poi ne era così appassionato, che sapevo che sarebbe stato speciale. Poi ho detto sì anche per via del basket, volevo sfidarmi e imparare qualcosa in cui non ero bravo. Mi sono ispirato a Michael B. Jordan che si è completamente trasformato per Creed, sono molto contento perché credo che il mio sforzo sia valso la pena, credo che sia venuto poi fuori un bel lavoro.”

Diverso per Wallis che, dopo l’esordio folgorante con tanto di nomination agli Oscar nel 2013, ha quasi smesso di lavorare: “Per me è stato un progetto provvidenziale, era un periodo difficile perché non stavo lavorando molto, facevo audizioni ma non andavano mai bene, continuavo a ricevere dei rifiuti. È stato difficile, non dico che ho mollato ma ho cominciato a cercare altre strade. Poi è arrivata l’audizione per Swagger ed ero molto titubante per prevedeva che sapessi giocare a basket, non sapevo farlo, ero molto indecisa ma per fortuna mia madre mi ha convinta a fare l’audizione. Poi ho parlato solo una volta con Reggie, e mi ha dato così tanta fiducia, si è mostrato così appassionato per il progetto e mi ha detto da subito che io ero Crystal. Non c’è stato più verso di potermi dire di no.”

O’Shea Jackson Jr. è Ike in Swagger

Non c’è però squadra che tenga senza un allenatore che riesca a tenere testa e a guidare questi giovani talenti del parquet. O’Shea Jackson Jr. interpreta Ike, una piccola leggenda del basket a cui viene affidato il talento del protagonista Jace.

“Molte relazioni tra persone che si incontrano a un certo punto della vita sono sempre complicate. Non si tratta di qualcuno con cui sei cresciuto, ma di qualcuno che piomba nella tua vita di punto in bianco – ha detto Jackson, in merito alla relazione tra Ike e Jace – C’è sempre una quantità di rispetto che va guadagnata, da entrambe le parti. Io ho sempre lavorato con persone con le quali c’era una certa chimica, ma sapevo che qui era più importante perché con Isaiah (R. Hill, ndr) dovevo avere una relazione che fosse da una parte di competizione, ma dall’altra di maestro e allievo, che poi si trasformava in una relazione conflittuale e poi in una relazione padre/figlio. È eccitante per me essere in un momento della mia carriera in cui qualcuno mi chiede consigli e Isaiah è un ragazzo speciale, mi ha chiesto tanti consigli e dritte. Per me è stata una responsabilità molto importante e sarò sempre qui per lui. Penso che le persone vedranno una vera amicizia tra me e lui, un’amicizia cresciuta mentre lavoravamo insieme.”

Swagger
O’Shea Jackson Jr. e Isaiah Hill in ‘”Swagger”
Photo Credit: Courtesy of Apple

Shinelle Azoroh è Jenna in Swagger

Shinelle Azoroh interpreta la madre di Jace, Jenna, e ovviamente per costruire questo personaggio, l’attrice ha studiato qualche filmato di repertorio e interviste che vedevano protagonista la mamma di Kevin Durant, tuttavia il personaggio di Jenna è anche il risultato di elementi universali e del talento dell’attrice che è riuscita a dare un volto omogeneo a tutti gli spunti per il personaggio. Parlando di Jenna, Azoroh spiega: “Lei è consapevole che suo figlio è molto talentuoso, ma sa anche che spesso le giuste decisioni sono fondamentali, più del talento. Jenna lo valorizza, gli riconosce il suo talento istintivo, ma sa anche che quel talento va indirizzato e coltivato, fatto crescere con le decisioni giuste. Più in fondo, è una mamma che considera suo figlio ancora piccolo e vuole ancora proteggerlo da tutto il mondo che a breve lo divorerà. Vuole dirgli che deve occuparsi di lui ancora per un po’.”

Reggie Rock Bythewood mente dietro a Swagger

A capo di questa grande famiglia che è Swagger c’è Reggie Rock Bythewood, ideatore, sceneggiatore, produttore, regista, mente unica dietro al lavoro di molti. Proprio sul lavoro di squadra, Bythewood fonda il successo della sua serie: “Volevo realizzare qualcosa che fosse elevato, quindi ho deciso di costruire una writers room di grande talento. Qualche mio collaboratore gioca a basket, due di loro sono portoricani, uno è un genitore, ci sono donne molto in gamba, c’era una ricca varietà di persone. La diversità di questo gruppo è diventata la ricchezza della nostra sceneggiatura, per riuscire a trovare una scrittura che fosse interessante per i nostri spettatori e per lo show. Abbiamo cercato di essere all’altezza delle aspettative e di essere il più inclusivi possibile.”

Swagger è l’ennesimo prodotto Appletv+ che conferma l’attenzione della piattaforma per la diversificazione del prodotto e l’attenzione a un pubblico sempre più vario e ricco. In merito a questo ambiente così attento alla diversità, Bythewood ha dichiarato: “Credo sia importante riflettere il mondo in tutta la sua varietà. Quando ho cominciato a lavorare, era difficile trovare persone come me che operavano in questo campo, ma le persone hanno sempre voluto ascoltare nuove storie da tanti punti di vista, e credo che sia un grado superiore di consapevolezza quello che stiamo raggiungendo.”

Swagger è disponibile su Appletv+ dal 29 ottobre con i primi 3 episodi e poi con un episodio a settimana, ogni venerdì, fino al 17 dicembre 2021.

Sveva Alviti, intervista alla madrina di Venezia 81

0
Sveva Alviti, intervista alla madrina di Venezia 81

Madrina dell’ottantunesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, Sveva Alviti, attrice e modella, ha raccontato a Cinefilos la sua esperienza da maestra di cerimonie della kermesse del Lido.

Sveva Alviti ha aperto l’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia nella serata di mercoledì 28 agosto 2024, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 7 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali dell’81. Mostra.

Sverrir Gudnason nel cast del film Quello che non uccide

Sverrir Gudnason, star di Borg/McEnroe e Call Girl, sarà nel cast del film Quello che non uccide, sequel di Millennium- Gli uomini che odiano le donne, con Daniel Craig e Rooney Mara.

Il primo adattamento, Millennium, è del 2009.  Gudnason interpreterà Mikael Blomquist, ruolo che è stato interpretato da Daniel Craig. Nel cast anche Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049, La miglior offerta) e Claes Bang (A Soap, The Square).

Quello che non uccide arriverà nelle sale americane il 19 ottobre 2018. Il film, che sarà l’adattamento del romanzo di David Lagercrantz, che fa da sequel ai romanzi di Stieg Larsson che compongono la trilogia Millennium, era da tempo in fase di pre-produzione ma sembra che adesso la Sony abbia premuto il piede sull’acceleratore, e dopo l’annuncio del regista Fede Alvare, si parla anche di trovare un nuovo volto alla protagonista del film.

Quello che non uccide è stato pubblicato in seguito alla morte improvvisa dell’autore e consta di 200 pagine dattiloscritte che avrebbero poi completato quello che, nelle intenzioni, doveva essere una storia in dieci capitoli.

Scott Rudin e Amy Pascal tornano a produrre il film.

Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy

Fonte: Comingsoon 

Svelato il titolo del sequel di Star Trek!

0

Pur essendo ormai da tempo in post-produzione, il sequel di Star Trek non aveva fino ad oggi un titolo, o se lo aveva non era stato ancora svelato.

Svelato il teaser poster di Jurassic Park 4?

0
Svelato il teaser poster di Jurassic Park 4?

Anche se mancano un paio d’anni all’uscita, sembra che al prossimo Comic Con di San Diego vedremo un teaser poster di Jurassic Park 4. La notizia sensazionale è che invece di dover aspettare (forse) il week end del 18 luglio e l’inizio della manifestazione, potremmo già adesso essere in grado di mostrarvi il primissimo teaser poster di Jurassic Park 4, grazie a CBM e ad un insider della Amblin Entertainment, che ha inviato la foto a bassa risoluzione del poster ad un amico di Movieweb.

Il poster mostra la celeberrima mosca intrappolata nella goccia di resina fossile, da cui benne estratto il primo DNA e tutto ebbe inizio, e la tagline nel poster dice: “La vita trova sempre una strada (Life Found A Way)”, la leggendaria e premonitrice battura del personaggio di Jeff Goldblum nel primo film di Jurassic Park.

L’immagine era accompagnata da una scritta:

Un mio amico lavora per la Amblin Entertainment, e mi ha detto che verrà svelato un teaser poster del blockbuster atteso per il 2015, Jurassic Park 4. Non gli ho creduto, così mi ha appena mandato una foto del poster senza nessun commento. Sembra realistico, ma non lo so per certo. Presto sapremo al verità.

Ecco il poster in questione:

teaser poster di jurassic park 4

Che ne pensate, è credibile?

Fonte: CBM

Svelato il ruolo di Jena Malone in Batman v Superman?

0

Jena Malone è stata smascherata. Una rivista francese potrebbe aver svelato quello che in molti stanno provando a tenere nascosto da diverso tempo. Il magazine infatti ha pubblicato un approfondito speciale a Batman v Superman: Dawn of Justice con tanto di schede personaggi.

Oltre a confermare l’identità dei personaggi interpretati da Scoot McNairy e Anatoli Knyazev, sembra che il ruolo di Jena Malone, tanto chiacchierato, sia stato svelato definitivamente. Nella gallery trovate la scansione “spoilerosa”.

Qui di seguito la trama ufficiale del film: “Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.

Ricordiamo che Batman v Superman Dawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy AdamsLaurence FishburneDiane LaneJesse EisenbergRay Fisher, Jason Momoa e Gal GadotBatman v Superman Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.

Svelato il ruolo di Aubrey Plaza in Agatha All Along : tutto quello che devi sapere su chi è [SPOILER]

A volte le fughe di notizie provengono dai luoghi più inaspettati e, nel caso di Agatha All Along, sono arrivati dal retro di una scatola di Funko Pop. ATTENZIONE SEGUONO SPOILER

Foto di Courtesy of Disney – © Disney

Ieri sera abbiamo scoperto che Joe Locke interpreta Wiccan e che Rio Vidal di Aubrey Plaza è, in effetti, Lady Morte. Anche se non sappiamo ancora come avvengono le rispettive trasformazioni, l’introduzione di quest’ultima nel MCU è molto importante. Ecco alcune caratteristiche di Morte nei fumetti Marvel che potrebbero essere utili per capire dove andrà la storia di Rio Vidal.

Una potente entità cosmica

Death-Earth

La morte della Marvel non è solo un’altra mietitrice, è un essere cosmico immensamente potente che è “nato” quando l’universo ha avuto inizio. Venuta all’esistenza insieme ad altre entità cosmiche come la sua gemella “Eternità”, in seguito ha risieduto nel Regno della Morte.

Sulla pagina, la Morte assume la forma di una donna umana, anche se spesso è raffigurata come uno scheletro (anche se con una forma femminile). Tuttavia, la Morte è anche nota per assumere la forma di qualsiasi specie la veda mentre entra nell’aldilà… pensate a “lei” più come un concetto che come una persona. La Morte ha un ruolo ovvio e importante da svolgere e, se mai venisse sconfitta, sarebbe una cattiva notizia perché potrebbe creare un mostruoso Cancerverse.

La sua “storia d’amore” con Thanos… e Deadpool

Thanos Earth 616

Probabilmente la maggior parte di voi conoscerà meglio la Morte per la sua relazione con Thanos. Fu incuriosita per la prima volta dal Titano Pazzo quando lui era bambino e assunse la forma di un compagno di scuola che lo spinse a diventare un assassino.

Per decenni, lo tenne a distanza, ma alla fine gli permise di corteggiarla, spingendo Thanos a cercare le Gemme dell’Infinito e a rubare metà della vita nell’universo. Nemmeno questo la soddisfece e il cattivo non riuscì mai a guadagnarsi completamente il suo amore; invece, sembrava che stesse solo giocando con lui.

Stranamente, anche Morte e Deadpool hanno una specie di storia d’amore contorta. Lui la vede ogni volta che si avvicina alla morte, ma poiché il Mercenario Chiacchierone non può morire, non potranno mai stare insieme.

Cosa fa realmente la Morte della Marvel?

Lady Morte

Morte è apparsa in modo un po’ incoerente nel corso dei decenni da quando è apparsa per la prima volta nelle pagine di Marvel Mystery Comics n. 10. Che si tratti della “donna” corteggiata da Thanos, di una presenza comica nelle pagine di Deadpool o di un’entità cosmica, è difficile definire con certezza chi o cosa sia veramente.

Tuttavia, Morte è onnipotente e detiene il Potere Cosmico, quindi non deve essere sottovalutata. Mentre può liberare l’anima o lo spirito di un essere vivente, in genere lascia questo compito a personaggi come Hela o le Valchirie. Può resuscitare i morti, anche se raramente sceglie di farlo per ovvi motivi.

È fredda, calcolatrice e semplicemente serve a far morire i vivi. Non è un’assassina, ma accoglie la morte, il che spiega perché è rimasta al fianco di Thanos per così tanti anni. Inoltre, la morte non ha neanche lontanamente la stessa personalità rispetto a quella di Rio Vidal!

Morte contro l’Arcano

Morte, la forma umana

Ecco dove le cose si fanno interessanti. Si dice che il piano della Marvel fosse che gli Avengers combattessero Kang e le sue Varianti prima di introdurre la versione più potente di tutte, una nuova versione dell’Arcano.

Immaginiamo che qualcosa del genere accadrà ancora nel MCU, anche se con il Dottor Doom che forse esercita il potere del cattivo. In ogni caso, l’onnipotente Arcano un giorno decise che la Morte non aveva posto nell’universo e riuscì a ucciderla.

Tuttavia, l’Uomo Molecola lo convinse a creare una nuova Morte, spiegando che senza di essa la vita non ha senso. Ciò introdusse il concetto di “Morte” come mantello e potrebbe spiegare molto di ciò che stiamo vedendo in Agatha All Along.

Cosa significa tutto questo per Agatha All Along?

Rio Vidal
Aubrey Plaza è Rio Vidal in Agatha All Along

La Morte è stata chiaramente reinventata per il MCU, con legami con la stregoneria e il soprannaturale invece che con il cosmo. I fan di Supernatural ricorderanno come “Morte” fosse un ruolo passato tra demoni e Rio Vidal potrebbe essere l’ultimo a detenere il titolo.

Se così fosse, probabilmente sta lavorando per Mefisto ma, a questo punto, forse non è Morte… o almeno non ancora. Potrebbe essere proprio questo il suo desiderio alla fine della Strada delle Streghe, uccidere Agatha o resuscitare il loro figlio, Nicholas Scratch (supponiamo che abbiano avuto il bambino insieme, data la loro storia).

Si dice che Plaza abbia un ruolo nel MCU oltre Agatha All Along e con Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars in arrivo, c’è una forte possibilità che la Morte sia cruciale in quella sede, in particolare se la morte del Multiverso uccide innumerevoli miliardi di persone.

E come abbiamo accennato all’inizio di questo post, la Strega Scarlatta ha inavvertitamente usato parte dell’anima di Mefisto per creare Billy e Tommy. In seguito lui li avrebbe riassorbiti per rendersi intero, ma se fossero poi “rinati” come nei fumetti, la Morte potrebbe aver avuto qualcosa a che fare con questo… e giustificherebbe anche la presenza di Bill… hem, Teen.

Svelato il mistero che ispirò Gli Uccelli di Hitchcock

0

Nel 1962 uscì al cinema Gli Uccelli, uno dei film più conosciuti e sicuramente più inquietanti che fa parte dei capolavori partoriti dalla mente del grande genio del cinema Alfred Hitchcock.

Svelata la causa della morte della star Robbie Coltrane

0
Svelata la causa della morte della star Robbie Coltrane

La scorsa settimana è arrivata la notizia che l’attore britannico Robbie Coltrane era morto all’età di 72 anni. La notizia ha suscitato ondate di shock su Internet e ne è seguita un’ondata di dolore.  Amato per il suo lavoro come Hagrid nel franchise di Harry Potter, era anche noto per aver recitato nei film di James BondCracker di ITV, tra gli innumerevoli progetti memorabili. Ora, Deadline ha rivelato la causa della morte di Coltrane e vi avvertiamo perché non sarà una lettura piacevole.

Secondo il sito l’attore è morto a seguito di insufficienza multiorgano. Il suo certificato di morte indicava anche che soffriva di sepsi, infezione del tratto respiratorio inferiore e blocco cardiaco. Coltrane era stato precedentemente diagnosticato con obesità e diabete di tipo 2, quindi era chiaramente estremamente malato prima della sua morte. L’attore di Harry Potter Daniel Radcliffe ha condiviso una dichiarazione per rendere omaggio al suo co-protagonista.

“Robbie era una delle persone più divertenti che abbia mai incontrato e ci faceva ridere costantemente da bambini sul set. Ho ricordi particolarmente affettuosi di lui che teneva alto il morale sul Prigioniero di Azkaban, quando ci nascondevamo tutti dal torrenziale pioveva per ore nella capanna di Hagrid e lui raccontava storie e faceva battute per tenere alto il morale”. “Mi sento incredibilmente fortunato ad aver avuto modo di incontrarlo e lavorare con lui e sono molto triste per la sua morte. Era un attore incredibile e un uomo adorabile”.

Anche Rupert Grint ed Emma Watson hanno condiviso tributi su Instagram. Negli ultimi anni aveva interpretato pochissimi ruoli da attore, quindi la sua salute era ovviamente peggiorata da un po’; l’attore, tuttavia, è apparso in  Harry Potter 20th Anniversary: ​​Return to Hogwarts della HBO. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla famiglia di Robbie. 

Svaniti nella notte: recensione del nuovo film con Riccardo Scamarcio

0

Ambientato nelle estive campagne baresi, Svaniti nella notte è un intreccio interessante di tensione, drammi familiari e criminalità locale. Diretto da Renato De Maria, il film è un rifacimento de I segreti del settimo piano, pellicola argentina diretta da Patxi Amezcua. La sceneggiatura è nata dalla collaborazione di Luca Infascelli (La scuola cattolica) e l’attrice e sceneggiatrice Francesca Marciano (Io, loro e Lara). Nel cast si  ritrovano figure già note nel panorama cinematografico nazionale e internazionale: il  ruolo del protagonista Pietro, padre divorziato, è affidato a Riccardo Scamarcio (To Rome with love, L’ultimo paradiso). Al suo fianco l’attrice britannica Annabelle Wallis (Grace Helen in Peaky Blinders, Silent night) e Massimiliano Gallo (Pinocchio, E’ stata la mano di Dio).

Svaniti nella notte: il rapimento

Il film si apre nelle cristalline acque del mare pugliese: Pietro e Elena, insieme ai due figli Bianca e Giovanni, nuotano liberamente, presentandosi come la perfetta famiglia felice. Il quadro idilliaco viene interrotto poco dopo, in una fredda sala in cui i due coniugi, affiancati dagli avvocati, svolgono le trattative per il divorzio.

In assenza della madre, Pietro porta con se i due bambini nella grande casa di campagna in cui vive. Da padre premuroso, lava e sistema i figli per poi metterli a letto e dedicarsi lui stesso alla visione di una partita di  calcio in televisione. Alla fine del primo tempo Bianca e Giovanni sono scomparsi. Al ritorno di Elena, i due genitori ricevono una chiamata anonima, con la quale i rapitori (o presunti tali) chiedono 150mila euro di riscatto. Pietro è disposto a tutto pur di salvare i suoi figli, restando intrappolato in quello che sembra l’inganno perfetto.

Svaniti Nella Notte. (L to R) Lorenzo Ferrante as Giovanni, Annabelle Wallis as Elena, Bianca Pagano as Bianca, Riccardo Scamarcio as Pietro in Svaniti Nella Notte. Cr. Sara Petraglia/Netflix © 2024

Dal silenzio della notte alla tensione continua

In Svaniti nella notte si crea un particolare equilibrio tra momenti di calma  quasi inquietante e suspense continua. Tutta la prima parte del film, compresa la notte del rapimento, è il preludio al vero intreccio delle vicende.  Ciò che sembra attirare maggiormente lo spettatore è proprio la scena della scomparsa dei due bambini: tutto sembra essere fermo, dalle piante grasse agli alberi all’esterno, e tutto si mantiene perfettamente silenzioso all’interno della casa. Niente sembrava far presagire il colpo di scena.

Dal momento del rapimento, però, ha inizio la corsa contro il tempo stesso. Pietro accetterà di lavorare come corriere della droga tra la Grecia e la Puglia pur di poter pagare il riscatto dei propri bambini, mettendo più volte in pericolo se stesso. Nel momento in cui Pietro ottiene il denaro, il film  stupisce nuovamente lo spettatore. La tensione finisce per aumentare, in una incessante corsa per la verità e la giustizia per Pietro.

Svaniti nella notte: un premuroso padre divorziato

La più comune rappresentazione di un padre divorziato è di un genitore menefreghista, che a mal a  pena garantisce il mantenimento per i propri figli. In Svaniti nella notte invece, si da una raffigurazione molto differente, e talvolta forse più veritiera, di un padre. Pietro si dedica con attenzione e dedizione ai suoi figli, sia nella quotidianità prima della loro scomparsa, sia dopo, cercando con ogni mezzo di riportarli al sicuro. Le parole di Elena in diverse scene del film rievocano dei precedenti problemi di ludopatia dell’ex marito in passato, ma tralasciando ciò, Pietro non sembra essere altro che un bravo padre.

Svaniti nella notte – Immagine dal set

L’amore che porta all’odio

Sembra sempre incredibile vedere lunghe relazioni, matrimoni decennali, finire con lotte tra legali e pugnalate alle spalle. Nelle prime scene, come anche nei  ricordi di Pietro, i quattro venivano rappresentati come una famiglia felice, ma quando l’amore svanisce e la causa di divorzio ha inizio, qualsiasi interesse per l’altro cessa di esistere e l’egoismo ha la meglio. Ed è proprio la seconda parte del film che ci mostra questo: cosa siamo disposti a fare pur di avere vicini i propri cari, i propri bambini? A questo punto l’altro genitore diventa solo un intruso, un nemico da sconfiggere.

In questo modo, il finale di Svaniti nella notte porta lo spettatore ad un incessante e frustrante desiderio di giustizia, il tutto calato in un clima di suspense in continuo aumento.

Svaniti nella notte cattura l’attenzione del pubblico, svelando solo alla fine la tematica chiave del film e trasmettendo importanti chiavi di riflessione. Nell’incertezza del finale, il sostegno al personaggio di Pietro da parte dello spettatore è continuo fino alla sua vittoria.

Svaniti nella notte: la spiegazione del finale del film

Svaniti nella notte: la spiegazione del finale del film

È arrivato su Netflix il film Svaniti nella notte (qui la recensione), diretto da Renato De Maria (già regista di Lo spietato e Rapiniamo il Duce), che propone un racconto di mistero ambientato in Puglia e con protagonista la coppia formata da Riccardo Scamarcio e l’attrice britannica Annabelle Wallis. Remake italiano del film argentino del 2013 I segreti del settimo piano, diretto da Patxi Amezcua, il nuovo lungometraggio di De Maria si configura invece come un vero e proprio giallo con grandi colpi di scena.

Girato tra Bari, Otranto e le relative zone di campagna, Svaniti nella notte offre dunque un continuo intrattenimento tra indizi, depistaggi, supposizioni e verità inattese. È anche un film che indaga i rapporti di coppia, il loro nascere e finire e le conseguenze che ciò può avere su quanti vi gravitano intorno. Ci sono infatti due genitori al centro del film e i loro figli, permettendo così al film di diventare una cupa riflessione su ciò che si è disposti o meno a fare per proteggere i propri cari.

Un titolo dunque ideale per gli amanti dei grandi misteri, che sta già raccogliendo ampi consensi sulla piattaforma, tanto nel nostro paese quanto all’estero. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Svaniti nella notte. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Svaniti nella notte Riccardo Scamarcio
Riccardo Scamarcio è Pietro in Svaniti Nella Notte. Cr. Sara Petraglia/Netflix © 2024

La trama e il cast di Svaniti nella notte

Elena è una psichiatra americana venuta a vivere in Italia, in Puglia, per amore di Pietro, un uomo dal passato burrascoso. Il loro matrimonio è naufragato rapidamente, ma non prima di dare alla luce due figli. Una notte, proprio questi ultimi svaniscono nel nulla mentre sono con Pietro alla sua masseria. Lui li cerca ovunque e alla fine, disperato, è costretto ad avvertire Elena. Insieme, scoprono che sono stati rapiti e che devono pagare un grosso riscatto entro 36 ore se vogliono riaverli. Elena è convinta che dietro il rapimento ci siano gli strozzini con cui Pietro si è indebitato.

Per cercare di rimediare l’uomo accetterà un incarico rischioso propostogli dall’amico Nicola in cambio del denaro di cui ha bisogno. Ma quando rientra a Bari, a operazione conclusa, Pietro trova davanti a sé una situazione totalmente diversa da quella che aveva lasciato solo poche ore prima: niente sembra più corrispondere alla realtà, le persone si comportano in modo assurdo, Elena in testa. A Pietro sembra di impazzire: cosa sta succedendo? Ma non ha tempo per pensare: il tempo passa e questo folle mistero deve essere risolto in fretta.

Nel ruolo di Pietro vi è Riccardo Scamarcio, mentre in quello di Elena si ritrova l’attrice britannica Annabelle Wallis. Quest’ultima è nota per il personaggio di Grace Helen nella serie televisiva Peaky Blinders, la voce dell’AI Zora nella serie televisiva Star Trek: Discovery e per i film Annabelle e Annabelle 2: Creation. I figli Bianca e Giovanni sono interpretati rispettivamente da Gaia Coletti e Lorenzo Ferrante. L’attore Massimiliano Gallo, visto anche nelle serie Imma Tataranni – Sostituto procuratore e Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso, recita qui nel ruolo di Nicola.

Svaniti nella notte Annabelle Wallis
Annabelle Wallis è Elena in Svaniti Nella Notte. Cr. Sara Petraglia/Netflix © 2024

La spiegazione del finale

Il finale di Svaniti nella notte propone un completo ribaltamento di quanto si è stati portati a credere. Dopo aver collaborato al traffico illegale di cocaina grazie al quale ha ottenuto i soldi necessari per il riscatto, Pietro torna a casa solo per ritrovare i suoi figli come se non fossero mai stati rapiti e nulla di quello che sapeva a riguardo sembra essere mai accaduto. Gli stessi bambini ed Elena negano quanto invece Pietro sostiene. Egli inizia dunque a credere di essere stato vittima di allucinazioni e di essersi immaginato tutto.

Per Elena è l’occasione definitiva per portare via i figli con sé e chiedere il divorzio, ritenendo Pietro completamente impazzito. Le cose prendono però una piega a favore di Pietro quando egli trova nel water della sua casa l’involucro di un potente oppioide. Comprende così che Elena non è mai partita la notte del rapimento, ma anzi è stata lei a drogare i figli, portandoli poi al sicuro a casa. La raggiunge dunque in aeroporto, prima che possa partire con i figli e la costringe a confessare.

Elena, vedendosi messa alle strette, confessa di aver organizzato il finto rapimento. Il suo obiettivo era quello di trovare una soluzione allo stallo della loro situazione coniugale. A quel punto Pietro riprende con sé i figli ed estingue i propri debiti, decidendo di non rivelare a nessuno del piano di Elena per preservare i bambini. Nell’ultima inquadratura, però, mentre Pietro osserva una loro vecchia foto, sullo sfondo compare la donna, tornata forse per ricominciare o forse per provare, di nuovo, a portare via i figli.

Il trailer di Svaniti nella notte e come vederlo in streaming su Netflix

È possibile fruire di Svaniti nella notte unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Suzume: dal 27 aprile al cinema il nuovo film di Makoto Shinkai

Suzume: dal 27 aprile al cinema il nuovo film di Makoto Shinkai

Presentato in anteprima all’ultima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, nella sezione Concorso, Suzume sarà nelle sale italiane dal 27 aprile. Diretto da Makoto Shinkai, Suzume è il tredicesimo film del celebre regista giapponese, dopo Weathering with You che nel 2019 ha vinto il premio “Animation of the Year” del 43° edizione del Japan Academy Film Awards. Nel 2016, sempre in occasione dei JAFA, Shinkai ha inoltre vinto il premio “Director of the Year” per il film Your Name, il cui successo lo ha reso il terzo film animato giapponese più visto nel mondo. Tra i lavori precedenti di Shinkai The Garden of Words, Children Who Chase Lost Voices e 5 Centimeters per Second.

Suzume sarà al cinema da giovedì 27 aprile distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

La trama del film

Mentre il cielo si tinge di rosso e la terra trema, il Giappone è sull’orlo della catastrofe. Suzume, un’adolescente determinata, partirà in missione per salvare il suo paese. In grado di vedere le forze soprannaturali che gli altri non possono vedere, sarà lei l’unica capace di chiudere le misteriose porte che stanno diffondendo il caos ovunque. Suzume affronterà un viaggio pericoloso per salvare il destino di tutto il Giappone.

Suzume, la recensione dell’anime di Makoto Shinkai

Suzume, la recensione dell’anime di Makoto Shinkai

Quando nel 2016 arriva al cinema Your Name, Makoto Shinkai – sia alla regia che alla sceneggiatura – è inondato da uno straordinario successo. Applaudito da pubblico e critica, il film guadagna ben 382 milioni di dollari in tutto il mondo, trasformandosi in una delle pellicole d’animazione con i migliori incassi di sempre. A sette anni da quel capolavoro tecnico e artistico, nel cui mezzo c’è stato anche Weathering with You (2019), il regista giapponese torna al cinema con un’altra storia di lotte e passioni: Suzume, presentato alla 73° edizione della Berlinale.

Il film, distribuito nelle sale asiatiche l’11 novembre scorso, ha percepito ¥35.5 miliardi di yen, ri-confermando anche la bravura di Shinkai e la sua sensibilità verso narrazioni profondamente complesse. Il racconto, in cui sono presenti figure folkloristiche nipponiche e il cui terremoto che ha devastato Tohoku nel 2011 ne costituisce fulcro e tematica, arriva nelle sale italiane il 27 aprile, distribuito da Sony.

Suzume, la trama

Nella regione di Kyūshū, nel sud del Giappone, vive Suzume, una diciassettenne energica che però dentro di sé porta il peso di un grande dolore: la morte della madre, avvenuta per colpa di un terrificante terremoto. Un giorno, mentre è intenta ad andare a scuola, la giovane incontra un misterioso ragazzo alla ricerca di rovine. Dopo avergli indicato una zona del villaggio abbandonata, Suzume decide di seguirlo di nascosto dove lo trova intento a chiudere una porta dalla quale fuoriesce un mostro di fumo rosso.

La ragazza, seppur spaventata aiuta Sota (questo il suo nome) a confinarlo nell’Altrove, regno dal quale proveniva, scoprendo così che l’entità con la quale si era interfacciata si chiama Verme, un provocatore di terremoti. Quella, poi, non è l’unica porta dal quale può fuoriuscire, ma ce ne sono tante sparse per il Giappone. Compito di Sota è richiuderle tutte. Ma quando un gatto, che si scopre essere una divinità, trasforma il ragazzo in una sediolina giall, la ragazza sarà costretta a continuare la missione da lui intrapresa, se non vuole che il suo Paese venga distrutto.

La bellezza narrativa di Suzume

Materia narrativa di molti registi nipponici, fra cui il celebre Hayao Miyazaki, è la dualità uomo – natura e tradizione – modernità, che spicca nella poetica di Shinkai. Anche in Suzume è presente il passaggio dal paese all’urbe, con tutti i cambiamenti che ne derivano, e l’affrontare una natura che da madre benevola diviene assassina spietata. Ma ad elevare la portata drammatica del racconto non è solo, in questo caso, la minaccia dei terremoti o il distacco fisico dalla propria terra, bensì l’elaborazione de lungo lutto della protagonista che, durante il solitario viaggio, si ritrova per forza di cose ad affrontare un forte trauma: la morte della madre.

Per focalizzarsi sulla caratterizzazione di Suzume, di cui si assimilano le sofferenze attraverso incubi e memorie, il regista rinuncia all’approfondimento psicologico dei suoi comprimari, fra questi proprio Sota, compagno di viaggio della diciassettenne. Tale mancanza è però magistralmente colmata dal character design di Suzume, stratificato, dettagliato e curato con estrema precisione. Di lei si coglie ogni mutamento d’umore, fotografato da incantevoli primi piani, i quali trasmettono il dolore e la tenacia di una giovane che deve misurarsi sia con le difficoltà del mondo esterno, che con le sue crepe interiori. Costretta ad affrontare da un lato una battaglia contro le calamità naturali, dall’altro un difficile viaggio di crescita, che la porterà a perdonare se stessa e comprendersi meglio.

Cieli stellati e acque cristalline

Il percorso itinerante di Suzume, che si trascina per tutto il Giappone con Sota (trasformatosi nella sua sedia gialla), permette alla storia di alternare momenti di estremo pathos, nei quali la giovane deve chiudere le porte dell’Altrove, e attimi di divertissement, grazie ad alcuni simpatici sketch proprio con la sediolina. A supporto di uno sceneggiato così intenso e compiuto, arriva un’estetica maestosa. Grazie infatti al viaggio, che funge da espediente artistico e da pretesto, Shinkai invita lo spettatore a immergersi nei suoi paesaggi vividi, le cui ambientazioni cesellate al millimetro garantiscono un’esperienza al tempo stesso fascinosa e spaventosa. Dal sole che si staglia sul mare, rendendo la sua superficie un letto di cristalli luccicanti, al cielo violetto ricoperto di stelle, fino al fuoco ardente dell’Altrove, tutto sembra estremamente reale ed evocativo. Una spettacolarità che innalza ancor di più il racconto già di per sé travolgente e sensoriale, e che si accende maggiormente nella variegata palette di colori e campi lunghi, grazie ai quali le immagini diventano sfavillanti affreschi.

Fra mito e realtà

Ma l’operazione di Shinkai non si limita a regalare visioni estatiche e intrecci avvincenti. Rappresentare la cultura del Sol Levante, inserendo anche delle parentesi storico-contemporanee del Giappone è una delle priorità del regista. Come dicevamo in apertura, il terremoto del 2011 è uno degli espedienti narrativi di Suzume, oltre che centro attorno al quale gravitano le dinamiche. Una ferita ancora aperta per il Paese, che Shinkai rende visivamente concreta facendola diventare sia la causa del lutto della protagonista, che l’”antagonista” della storia stessa. I terremoti minacciano ancora quella terra, e nel film sono rappresentati da un gigantesco Verme rosso scuro, un colore che fra l’altro simboleggia il pericolo e la minaccia. Il suo abbattersi in varie aree del Giappone è la prova che ancora oggi quel popolo vive nella paura di altri disastri.

Il regista però sembra volerla esorcizzare questa paura, condendo il film di bellezze mitologiche e religione. Le quali si incarnano principalmente nella presenza di un gatto, una pietra-sigillo con il compito di contenere il Verme (che si rifà molto alla figura, sempre folkloristica, del Namazu, un pescegatto che dà origine ai terremoti). Il felino che la protagonista insegue per tutto il tempo è una sorta di divinità protettrice, ed è rappresentato con una coda biforcuta, chiaro rimando alla figura soprannaturale del nekomata. E così in Suzume fantasia, realtà e credenze si mescolano, plasmando una storia dalle grandi suggestioni, che brilla di spettacolarità e profondità, e che fa di Makoto Shinkai un grande e sensibile artista.

Suspiria: tutti i character poster del remake di Luca Guadagnino

0
Suspiria: tutti i character poster del remake di Luca Guadagnino

In attesa di vederlo in concorso durante la 75a Mostra del Cinema di Venezia, possiamo dare un’occhiata a tutti i character poster di Suspiria , il remake firmato da Luca Guadagnino che annovera nel cast Dakota Johnson, Tilda SwintonMia Goth e Chloë Grace Moretz.

Suspiria: l’attrice dell’originale elogia il remake di Luca Guadagnino

Suspiria è un film del 1977 diretto da Dario Argento e  ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel: Inferno (1980) e La terza madre (2007).

La protagonista del film originale Jessica Harper, ha recentemente dichiarato di aver amato la verisone di Guadagnino: “Ho visto il film, il film dell’orrore più brillante che abbia mai visto. Chiamami Col Tuo Nome non ti mette certo in guardia su questa cosa, ma il film mette in evidenza la brillantezza e la versatilità del regista.” La release americana è fissata al 2 novembre 2018.

Suspiria ha un cast internazionale di grandissimo livello, tra cui Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Lutz Ebersdorf, Jessica Harper, Chloë Grace Moretz, Angela Winkler, Sylvie Testud, Renee’ Soutendijk, Ingrid Caven, Malgorzata Bela

Suspiria: trailer ufficiale del remake con Dakota Johnson

0
Suspiria: trailer ufficiale del remake con Dakota Johnson

Dopo il teaser trailer Amazon ha diffuso il trailer ufficiale di Suspiria, l’atteso remake diretto da Luca Guadagnino del cult di Dario Argento. Protagonisti del film che sarà in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia Dakota Johnson, Tilda SwintonMia Goth e Chloë Grace Moretz.

Suspiria: l’attrice dell’originale elogia il remake di Luca Guadagnino

SuspiriaSuspiria è un film del 1977 diretto da Dario Argento e  ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel: Inferno (1980) e La terza madre (2007).

La protagonista del film originale Jessica Harper, ha recentemente dichiarato di aver amato la verisone di Guadagnino: “Ho visto il film, il film dell’orrore più brillante che abbia mai visto. Chiamami Col Tuo Nome non ti mette certo in guardia su questa cosa, ma il film mette in evidenza la brillantezza e la versatilità del regista.”

La release americana è fissata al 2 novembre 2018.

Suspiria: torna al cinema restaurato in 4k per festeggiare i 40 anni

0

Suspiria, il capolavoro del maestro del brivido italiano Dario Argento, torna sul grande schermo come evento speciale per tre giorni, 30-31 gennaio e 1 febbraio 2017, distribuito da QMI/Stardust.

Il film è uno dei titoli di pregio della library Videa che, a 40 anni dalla prima uscita cinema, ha deciso di restaurarlo in 4K partendo dal negativo, operazione che ha permesso di preservarne la qualità originale.

Per l’evento sono stati creati dei nuovi materiali di comunicazione: l’artwork Suspiria da Studio Grafite e il trailer da SARALARDANI.

“Grazie a questa nuova versione restaurata in 4k, l’emozione sarà fortissima. Non vedo l’ora di vederlo in sala, col pubblico, con tutti i giovani che lo guarderanno per la prima volta… Oggi c’è ancora bisogno di aver paura al cinema, la paura è catartica, io lo so. Risveglia l’anima dello spettatore e colpisce il suo inconscio. – dichiara Dario Argento – La pratica del restauro nel cinema è molto importante per le nuove generazioni”.

Il restauro è stato operato dal laboratorio tedesco TLEFilms Film Restoration & Preservation Services, partendo dalla pellicola originale. I 35 mm, danneggiati in varie parti da lacerazioni, graffi e macchie, sono stati attentamente corretti in maniera digitale. Il film è stato girato con negativi EastmanColor ed è stata l’ultima grande produzione di questo genere ad aver usato il processo “Technicolor Dye Transfer”.

Suspiria: torna al cinema restaurato in 4k

Tra le curiosità dell’operazione anche la creazione del font Suspiria da parte della società LVR Digital di Roma, che ha curato invece il rifacimento dei titoli. Dopo aver acquisito i fotogrammi originali dei titoli di testa del film è stato ricostruito, attraverso una tecnica di maschere grafiche, un alfabeto parziale. Successivamente, i titoli sono stati riscritti sul master restaurato andando a recuperare quelle posizioni originali volute dal regista.

Il nuovo trailer verrà proiettato sul grande schermo per la prima volta nei cinema di Lucca durante il Lucca Comics & Games.

Sinossi

Suspiria è un film del 1977, diretto da Dario Argento, ispirato al romanzo “Suspiria De Profundis” di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle tre madri e ha avuto due sequel: Inferno (1980) e La terza madre (2007). Suzy Banner, una ragazza americana, arriva in Germania per iscriversi alla famosa Accademia di danza di Friburgo ma la sera del suo arrivo, sotto una pioggia implacabile, accade qualcosa di strano…

 

Notizie tecniche del restauro

TLEFilms Film Restoration & Preservation Services, in Germania, ha operato il restauro del film (audio e video). Il film è stato girato con negativi EastmanColor ed è stata l’ultima grande produzione di questo genere ad aver usato il processo “Technicolor Dye Transfer”. Per il 40° anniversario dalla prima uscita cinema, SUSPIRIA è stato restaurato in 4K partendo dal negativo, preservando la sua qualità originale. I 35 mm, danneggiati in varie parti da lacerazioni, graffi e macchie, sono stati attentamente corretti in maniera digitale.

La società LVR Digital di Roma si è occupata dei titoli. Il reparto grafico, in assenza di un font, dopo aver acquisito i fotogrammi originali dei titoli di testa del film ha ricostruito un alfabeto parziale attraverso una tecnica di maschere grafiche. La parte più complessa è stata quella di completare l’alfabeto creando numeri e lettere, in modo che seguissero lo stile dei caratteri già presenti, così da poter creare il FONT SUSPIRIA. Successivamente, i titoli sono stati riscritti sul master restaurato andando a recuperare quelle posizioni originali volute dal regista.

Suspiria: recensione del film di Luca Guadagnino Venezia75

Suspiria: recensione del film di Luca Guadagnino Venezia75

Arriva in concorso a Venezia 75 uno dei film più attesi,  che certamente aprirà molte discussioni, ovvero Suspiria di Luca Guadagnino, remake del notissimo e omonimo capolavoro di Dario Argento.

La storia, anche se dalla Svizzera si sposta in Germania, è quella che tutti conoscono, relativamente fedele all’originale argentiano, ma con molte aggiunte, arricchimenti e orpelli, soprattutto nella parte finale. Nella Berlino degli anni settanta, prima della caduta del Muro, in una prestigiosa compagnia di danza, che ha sede in un funereo palazzo monumentale, si annida una setta di streghe sanguinarie. Una nuova arrivata si trova a scoprire giorno dopo giorno gli orrori che si nascondono nella scuola, ma la brama di entrare a far parte della compagnia la spingerà a rimanere invischiata in un morboso e crudele meccanismo.

È chiaro che non si dovrebbe mai fare un paragone tra un film originale e un remake, ma alcune volte, come in questo caso, il primo film è così entrato di prepotenza nella memoria collettiva che risulta impossibile veder scorrere le immagini senza far tornare la mente indietro. Quello che immediatamente emerge dal paragone è un differente approccio espressivo e sicuramente anche d’intenti. Oltretutto, quarant’anni di distanza tra i due film hanno visto l’evoluzione di un radicale cambiamento nelle modalità di produzione e realizzazione di un opera cinematografica.

Suspiria di Dario Argento è un film sentito, spontaneo, istintivo, libero, con delle felici intuizioni che si sono aggiunte agli stilemi creati con Profondo Rosso e altri titoli precedenti, da quel momento presi a modello da miriadi di film-maker in ogni parte del mondo; basta pensare ai colori sgargianti, alle luci taglienti, alle geometrie ipnotizzanti, alla musica, alla messinscena dei complicati omicidi. Suspiria di Luca Guadagnino è una pellicola assai ragionata, forse troppo, algida, trattenuta, patinata, che purtroppo non crea coinvolgimento, né tensione. Dal punto di vista visivo, nonostante una grande eleganza e accuratezza, poco o nulla aggiunge al ricchissimo panorama del cinema horror contemporaneo, alla continua ricerca di invenzioni e innovazioni.

La scelta di ambientare la storia a Berlino durante il periodo della divisione delle due Germanie è interessante, visivamente funzionale e molto intrigante. Le ricostruzioni scenografiche sono puntuali e di grande effetto, aiutate anche da una bellissima fotografia.  Ma questo viene subito soffocato da un continuo inserimento forzato di elementi storici reali, come il dirottamento del volo Lufthansa, la Baader Meinhof, tornando indietro nel passato fino all’olocausto. L’inserimento storico, che avrebbe funzionato perfettamente senza fatti storici eclatanti, allontana invece da quel necessario senso di astrazione e di non-luogo che sembra affacciarsi in molti momenti della storia. I continui inserimenti di telegiornali e notizie spezzano una narrazione già intricata e dipanata su una lunghezza eccessiva.

Anche l’uso di continue citazioni visive, in momenti di sogno, allucinazione o visione, aumenta ulteriormente la sensazione di distacco emotivo; per coglierne alcuni si va dagli scatti Francesca Woodman alle performance di Marina Abramović, fino ad arrivare al Pasolini di Salò o le centoventi giornate di Sodoma.

La recitazione appare forzata, a volte eccessiva, anche se la bravura di un cast tutto femminile prova a contenere per quanto possibile la mancanza di spontaneità. In alcune scene particolarmente cruente affiora un velo ironico, probabilmente del tutto involontario. Suspiria di Luca Guadagnino è un film con buoni presupposti, visivamente intrigante, ma che non coinvolge e soprattutto non crea inquietudine o paura. Fa però venire una voglia incontenibile di rivedere l’originale, lasciandosi stordire dai colori e dalle sinistre musiche dei Goblin.

Suspiria: Quentin Tarantino “commosso” dal remake di Guadagnino

0

In attesa di scoprire se Suspiria di Luca Guadagnino sarà presentato in concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, arrivano dagli Stati Uniti le prime reazioni al film, tra cui una particolarmente speciale riportata da Repubblica nell’intervista al regista italiano:

Ho mostrato il film a Quentin Tarantino. Siamo amici da quando abbiamo fatto i giurati al Festival del Cinema di Venezia. Ero nervoso ma desideroso di sentire cosa aveva da consigliarmi e devo dire che la sua reazione mi ha rassicurato. Era entusiasta, piangeva e poi mi ha abbracciato.

Suspiria: il teaser trailer del nuovo film di Luca Guadagnino

Qualche giorno fa una delle protagoniste, Chloe Grace Moretz, ha dichiarato a IndieWire:

“Credo davvero che questo sia il film più vicino a un moderno Stanley Kubrick che abbia mai visto. Entri in un mondo, che posso solo descrivere come una specie di The Shining, in cui sei in un posto che sembra esattamente essere dentro il cervello del regista. Non c’è niente di simile che si possa vedere altrove.”

Suspiria è un film del 1977 diretto da Dario Argento e  ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel: Inferno (1980) e La terza madre (2007).

Nel cast del film Suspiria di Guadagnino ci sono Tilda Swinton, Dakota Johnson, Chloe Grace Moretz.

Suspiria: la danza di Susie nella clip in italiano

0
Suspiria: la danza di Susie nella clip in italiano

Distribuito da Videa, Suspiria, nuovo film di Luca Guadagnino, presentato nella selezione ufficiale del Concorso alla Settantacinquesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è in sala dall’1 gennaio 2019.

Di seguito, ecco una clip dal film in cui vediamo Susie, interpretata da Dakota Johnson, eseguire i suoi esercizi per l’ammissione alla prestigiosa scuola di danza, scena del film.

Il candidato all’Oscar Luca Guadagnino (Chiamami col tuo nome) dirige una versione inquietante e visionaria del classico horror del 1977, Suspiria. In questo scioccante horror psicologico, l’ambiziosa danzatrice americana Susie Bannion arriva a Berlino negli anni ’70 con la speranza di entrare nella rinomata Compagnia di Danza Helena Markos. Già dalla prima prova, Susie, col suo talento, sbalordisce la famosa coreografa Madame Blanc, guadagnandosi il ruolo da prima. Olga ha un crollo emotivo e accusa le “Madri” che dirigono la compagnia, di essere delle streghe.

Prima che possa fuggir via, però, viene catturata e torturata da una forza misteriosa, legata in qualche modo alla danza di Susie… Durante le prove per l’esibizione finale “Volk”, Susie e Madame Blanc si avvicinano sempre di più, rivelando come l’interesse di Susie per la compagnia vada oltre la danza. Nel frattempo un anziano psicoterapeuta, il dottor Klemperer, cerca di svelare i segreti più oscuri della compagnia con l’aiuto di Sara, un’altra ballerina, che esplorerà i sotterranei della scuola dove l’attenderanno atroci scoperte…

Suspiria, recensione del film di Luca Guadagnino

Suspiria ha un cast internazionale di grandissimo livello, tra cui Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Lutz Ebersdorf, Jessica Harper, Chloë Grace Moretz, Angela Winkler, Sylvie Testud, Renee’ Soutendijk, Ingrid Caven, Malgorzata Bela.

Luca Guadagnino e il cast presentano Suspiria

Suspiria: l’attrice dell’originale elogia il remake di Luca Guadagnino

0

Dopo il trionfo internazionale di Chiamami Col Tuo Nome, Luca Guadagnino si è dedicato al remake di Suspiria, il cult di Dario Argento, di cui ha mostrato qualche scena durante l’ultimo CinemaCon.

A seguiro della proiezione di quelle immagini, Jessica Harper, tra le protagoniste del film originale di Argento, ha dichiarato: “Ho visto il film, il film dell’orrore più brillante che abbia mai visto. Chiamami Col Tuo Nome non ti mette certo in guardia su questa cosa, ma il film mette in evidenza la brillantezza e la versatilità del regista.”

Suspiria è un film del 1977 diretto da Dario Argento e  ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel: Inferno (1980) e La terza madre (2007).

Nel cast del film Suspiria di Guadagnino ci sono Tilda Swinton, Dakota Johnson, Chloe Grace Moretz.

Suspiria: il trailer ufficiale del film di Luca Guadagnino

0
Suspiria: il trailer ufficiale del film di Luca Guadagnino

Videa ha diffuso il trailer ufficiale italiano di Suspiria, il film di Luca Guadagnino, presentato all’ultimo Festival di Venezia e in arrivo al cinema in Italia il prossimo Febbraio.

Ecco il trailer di Suspiria

Il candidato all’Oscar® Luca Guadagnino (Chiamami col tuo nome) dirige una versione inquietante e visionaria del classico horror del 1977, Suspiria.

Suspiria, recensione del film di Luca Guadagnino

In questo scioccante horror psicologico, l’ambiziosa danzatrice americana Susie Bannion arriva a Berlino negli anni ’70 con la speranza di entrare nella rinomata Compagnia di Danza Helena Markos. Già dalla prima prova, Susie, col suo talento, sbalordisce la famosa coreografa Madame Blanc, guadagnandosi il ruolo da prima. Olga ha un crollo emotivo e accusa le “Madri” che dirigono la compagnia, di essere delle streghe. Prima che possa fuggir via, però, viene catturata e torturata da una forza misteriosa, legata in qualche modo alla danza di Susie… Durante le prove per l’esibizione finale “Volk”, Susie e Madame Blanc si avvicinano sempre di più, rivelando come l’interesse di Susie per la compagnia vada oltre la danza. Nel frattempo un anziano psicoterapeuta, il dottor Klemperer, cerca di svelare i segreti più oscuri della compagnia con l’aiuto di Sara, un’altra ballerina, che esplorerà i sotterranei della scuola dove l’attenderanno atroci scoperte…

Luca Guadagnino e il cast presentano Suspiria

Suspiria ha un cast internazionale di grandissimo livello, tra cui Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Lutz Ebersdorf, Jessica Harper, Chloë Grace Moretz, Angela Winkler, Sylvie Testud, Renee’ Soutendijk, Ingrid Caven, Malgorzata Bela

Fonte: Videa

Suspiria: il trailer ufficiale del film di Luca Guadagnino

0
Suspiria: il trailer ufficiale del film di Luca Guadagnino

Arriverà a Gennaio in sala, distribuito da Videa, Suspiria, il nuovo film di Luca Guadagnino, presentato nella selezione ufficiale del Concorso alla Settantacinquesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.Il candidato all’Oscar Luca Guadagnino (Chiamami col tuo nome) dirige una versione inquietante e visionaria del classico horror del 1977, Suspiria. In questo scioccante horror psicologico, l’ambiziosa danzatrice americana Susie Bannion arriva a Berlino negli anni ’70 con la speranza di entrare nella rinomata Compagnia di Danza Helena Markos. Già dalla prima prova, Susie, col suo talento, sbalordisce la famosa coreografa Madame Blanc, guadagnandosi il ruolo da prima. Olga ha un crollo emotivo e accusa le “Madri” che dirigono la compagnia, di essere delle streghe.

Prima che possa fuggir via, però, viene catturata e torturata da una forza misteriosa, legata in qualche modo alla danza di Susie… Durante le prove per l’esibizione finale “Volk”, Susie e Madame Blanc si avvicinano sempre di più, rivelando come l’interesse di Susie per la compagnia vada oltre la danza. Nel frattempo un anziano psicoterapeuta, il dottor Klemperer, cerca di svelare i segreti più oscuri della compagnia con l’aiuto di Sara, un’altra ballerina, che esplorerà i sotterranei della scuola dove l’attenderanno atroci scoperte…

Suspiria, recensione del film di Luca Guadagnino

Suspiria ha un cast internazionale di grandissimo livello, tra cui Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Lutz Ebersdorf, Jessica Harper, Chloë Grace Moretz, Angela Winkler, Sylvie Testud, Renee’ Soutendijk, Ingrid Caven, Malgorzata Bela.

Luca Guadagnino e il cast presentano Suspiria

Suspiria: il teaser trailer del nuovo film di Luca Guadagnino

0
Suspiria: il teaser trailer del nuovo film di Luca Guadagnino

Amazon Studios ha finalmente rilasciato il primo teaser trailer ufficiale di Suspiria, il nuovo film di Luca Guadagnino liberamente ispirato al capolavoro di Dario Argento.

Nel cast della pellicola vedremo Dakota Johnson, Tilda SwintonMia Goth e Chloë Grace Moretz.

Suspiria: l’attrice dell’originale elogia il remake di Luca Guadagnino

Suspiria è un film del 1977 diretto da Dario Argento e  ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel: Inferno (1980) e La terza madre (2007).

La protagonista del film originale Jessica Harper, ha recentemente dichiarato di aver amato la verisone di Guadagnino: “Ho visto il film, il film dell’orrore più brillante che abbia mai visto. Chiamami Col Tuo Nome non ti mette certo in guardia su questa cosa, ma il film mette in evidenza la brillantezza e la versatilità del regista.”

La release americana di Suspiria è fissata al 2 novembre 2018.

Suspiria: il nuovo poster del film di Luca Guadagnino

0
Suspiria: il nuovo poster del film di Luca Guadagnino

Arriverà a Gennaio in sala Suspiria, il nuovo film di Luca Guadagnino, presentato nella selezione ufficiale del Concorso alla Settantacinquesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Di seguito potete vedere il bellissimo poster del film:

Il candidato all’Oscar Luca Guadagnino (Chiamami col tuo nome) dirige una versione inquietante e visionaria del classico horror del 1977, Suspiria. In questo scioccante horror psicologico, l’ambiziosa danzatrice americana Susie Bannion arriva a Berlino negli anni ’70 con la speranza di entrare nella rinomata Compagnia di Danza Helena Markos. Già dalla prima prova, Susie, col suo talento, sbalordisce la famosa coreografa Madame Blanc, guadagnandosi il ruolo da prima. Olga ha un crollo emotivo e accusa le “Madri” che dirigono la compagnia, di essere delle streghe. Prima che possa fuggir via, però, viene catturata e torturata da una forza misteriosa, legata in qualche modo alla danza di Susie… Durante le prove per l’esibizione finale “Volk”, Susie e Madame Blanc si avvicinano sempre di più, rivelando come l’interesse di Susie per la compagnia vada oltre la danza. Nel frattempo un anziano psicoterapeuta, il dottor Klemperer, cerca di svelare i segreti più oscuri della compagnia con l’aiuto di Sara, un’altra ballerina, che esplorerà i sotterranei della scuola dove l’attenderanno atroci scoperte…

Suspiria ha un cast internazionale di grandissimo livello, tra cui il premio Oscar® Tilda Swinton (… E ora parliamo di Kevin, Doctor Strange), Dakota Johnson (la trilogia de Cinquanta sfumatore di Grigio), Chloë Grace Moretz (Resta anche domani, La diseducazione di Cameron Post) e Mia Goth (La cura dal benessere). La colonna sonora è firmata dal cantante dei Radiohead Thom Yorke.

Suspiria: il character poster con Dakota Johnson

0
Suspiria: il character poster con Dakota Johnson

Dakota Johnson torna protagonista sul nuovo character poster di Suspiria, il film diretto da Luca Guadagnino che sarà presentato in anteprima e in concorso alla 75a Mostra del Cinema di Venezia.

Potete dargli uno sguardo qui sotto.

suspiria

Suspiria: il teaser trailer del nuovo film di Luca Guadagnino

Suspiria è un film del 1977 diretto da Dario Argento e  ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel: Inferno (1980) e La terza madre (2007).

Nel cast del film di Guadagnino ci sono Tilda Swinton, Dakota Johnson, Chloe Grace Moretz.

L’uscita è fissata al 2 novembre in America, distribuito da Amazon Studios.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità