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St. Vincent: recensione del film con Bill Murray

St. Vincent: recensione del film con Bill Murray

Theodor Melfi scrive e dirige il suo esordio alla regia, St. Vincent, storia tratta da un esperienza biografica che ha adattato sul grande schermo per dare vita ad una commedia con al centro il classico rapporto generazionale tra anziani e bambini.

In St. Vincent Maggie (Melissa McCarthy), madre single, si trasferisce a Brooklyn con il figlio dodicenne Oliver (Jaeden Lieberher). Costretta a lavorare fino a tardi, Maggie non ha altra scelta che lasciare il bambino con il vicino di casa Vincent (Bill Murray). L’uomo in compagnia di Daka (Naomi Watts), spogliarellista incinta, porta con sé Oliver nei luoghi che frequenta quotidianamente: l’ippodromo, lo strip club e il bar di fiducia.

Difatti il film di Melfi rientra ampiamente nello schema di alcune pellicole quali Il Vecchio e il bambino, Gran Torino fino ad arrivare Up in cui troviamo il vecchio burbero dal passato doloroso che è diventato diffidente e furbo nei confronti del mondo che pian piano si aprirà grazie all’innocenza e la fragilità del ragazzo che farà leva sui ricordi e i sentimenti dell’uomo.

St. Vincent: il film

St. Vincent

Ciò che getta una luce differente in questo schema classico, è lo stile che adotta il regista, una commedia ambientata nei sobborghi americani che da ampio respiro al film e che non cerca di cadere facilmente nel sentimentalismo ma che emoziona attraverso la comicità spontanea delle maschere che sono ben descritte e che fanno nascere e crescere spontaneamente la risata del pubblico, senza ricorrere a facili forzature.

La seconda giusta intuizione arriva grazie al cast di St. Vincent: Murray riesce a tenere da solo l’intero film tagliando trasversalmente tutte le corde della pellicola, regalando così l’ennesima interpretazione, che se in qualche modo sembra già vista, è pur sempre originale e spassosa. Contemporaneamente, in ruoli invertiti, assistiamo alle trasformazioni della Watts e della McCarthy, la prima in veste comica e la seconda in quella drammatica, che riescono a confermare le indiscusse doti artistiche e a caratterizzare il film con interessanti gag. Bravi anche Chris’ODowd nel ruolo di padre Geraghty, un insolito reverendo della scuola di Oliver, ed ovviamente Lieberher che riesce a tenere la scena e i tempi comici di un mostro sacro come Murray.

St. Vincent è un film che riesce ad utilizzare una struttura nota al cinema, il divario generazionale, per parlare dei rapporti umani e di come questi siano associati ai pregiudizi e alle prime impressioni. Infatti la pellicola gioca attraverso il registro della commedia sul punto di vista, passando dalla visione generale che si ha del personaggio Murray per poi unirsi alla visione del piccolo Lieberher che senza i filtri sociali e morali riesce a dare una giusta prospettiva al suo baby-sitter lanciando definitivamente l’inevitabile l’happy ending.

ST. VINCENT

St. Vincent: cinque poster per un Bill Murray da Oscar

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Ecco di seguito cinque character poster per St. Vincent, il film con protagonista Bill Murray che potrebbe riservare a noi e all’attore di Ghostbuster un sacco di sorprese nella prossima stagione dei premi. Nella gallery di seguito trovate i poster e le prime immagini dal film.

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St. Vincent 9St. Vincent è il debutto alla regia di Theodore Melfi ed è stato presentato al Festival di Toronto dove ha riscosso un buon successo dal pubblico, che ha acclamato la performance di Bill Murray.

In St. Vincent Bill Murray è Vincent, un ubriacone, giocatore d’azzardo in pensione, a cui la vicina (Melissa McCarthy), una mamma single, affida suo figlio 12enne come se fosse un babysitter. Passando del tempo insieme, l’anziano e il ragazzino impareranno molto l’uno dall’altro. Le performance degli attori sembrano tutte notevoli, soprattutto si distingue Naomi Watts in uno dei suoi rarissimi ruoli leggeri, quello di una stripper incinta amica di Vincent.

Fonte: CS

St. Vincent: Bill Murray da Oscar torna al cinema dal 18 dicembre

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St. VincentSarà Eagle Pictures a distribuire in Italia, dal 18 dicembre, St. Vincent, pellicola di Ted Melfi che vede protagonista Bill Murray, presentata al Festival del film di Toronto e diventata in poche ore fenomeno sul web grazie a una clip che vede il protagonista cantare Bob Dylan.

Maggie (Melissa McCarthy), madre single, si trasferisce a Brooklyn con il figlio dodicenne Oliver (Jaeden Lieberher). Costretta a lavorare fino a tardi, la donna non ha altra scelta che lasciare il figlio nelle mani del loro nuovo vicino, Vincent (Bill Murray), uno scorbutico pensionato con la passione per l’alcool e per le scommesse. La bizzarra coppia stringe una singolare amicizia: insieme ad una spogliarellista incinta di nome Daka (Naomi Watts), Vincent coinvolgerà Oliver nella sua routine quotidiana, portandolo all’ippodromo, in uno strip club e al baretto di fiducia.

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L’uomo aiuterà Oliver a crescere, mentre il ragazzino comincerà a vedere in lui qualcosa che nessuno percepisce, il suo essere un uomo incompreso e dal cuore d’oro. Il titolo del film deriva da un compito assegnato al giovane Oliver a scuola: trovare un santo cattolico per lui fonte di ispirazione e individuare qualcuno nella sua vita che incarna le virtù di quel santo; il ragazzino sceglierà proprio Vincent, dichiarando l’unicità e la profondità di un rapporto che ha finito per cambiare la vita ad entrambi.

Ispirato ad una vicenda personale del regista e sceneggiatore Ted Melfi, St. Vincent vede protagonisti anche Chris O’ Dowd e Terrence Howard.

St. Vincent ecco il primo poster con Bill Murray e Naomi Watts

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St. Vincent ecco il primo poster con Bill Murray e Naomi Watts

bill_murray_st_vincentPrimo poster ufficiale per St. Vincent, debutto alla regia di Theodore Melfi,  che ha già visto la sala al Toronto Film Festival riscuotendo pareri positivi.
In St. Vincent Bill Murray è Vincent, un ubriacone, giocatore d’azzardo in pensione, a cui la vicina (Melissa McCarthy), una mamma single, affida suo figlio 12enne come se fosse un babysitter. Passando del tempo insieme, l’anziano e il ragazzino impareranno molto l’uno dall’altro. Le performance degli attori sembrano tutte notevoli, soprattutto si distingue Naomi Watts in uno dei suoi rarissimi ruoli leggeri, quello di una stripper incinta amica di Vincent.

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Fonte: EW

St. Vincent 3 spot per il film con Bill Murray

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St. Vincent 3 spot per il film con Bill Murray

Weinstein Company pubblica tre spot tv per St. Vincent, il film con protagonista Bill Murray che potrebbe riservare a noi e all’attore di Ghostbuster un sacco di sorprese nella prossima stagione dei premi.

http://youtu.be/_91q1IOnW30

http://youtu.be/mqxtaZQd4kA

http://youtu.be/iFTRWGMRh50

St. Vincent è il debutto alla regia di Theodore Melfi ed è stato presentato al Festival di Toronto dove ha riscosso un buon successo dal pubblico, che ha acclamato la performance di Bill Murray.

In St. Vincent Bill Murray è Vincent, un ubriacone, giocatore d’azzardo in pensione, a cui la vicina (Melissa McCarthy), una mamma single, affida suo figlio 12enne come se fosse un babysitter. Passando del tempo insieme, l’anziano e il ragazzino impareranno molto l’uno dall’altro. Le performance degli attori sembrano tutte notevoli, soprattutto si distingue Naomi Watts in uno dei suoi rarissimi ruoli leggeri, quello di una stripper incinta amica di Vincent.

Sr., la recensione del documentario di Robert Downey Jr. su Netflix

Dal titolo Sr. Robert Downey Jr. con la regia di Chris Smith racconta in un documentario in bianco e nero la vita del padre Robert Sr., un eclettico pioniere del cinema sperimentale. Il documentario girato nel 2019 fino al 2021 quando il regista è venuto a mancare a causa di complicanze dovute al Parkinson. Il suo lungometraggio Putney Swope ha ricevuto dalla Biblioteca del Congresso americano il titolo “culturalmente significativo”. Il suo nome è stato di ispirazione a molti registi tra cui Paul Thomas Anderson che compare nel documentario. Sr. è disponibile su Netflix dal 2 dicembre.

Sr., la recensione

Il ritratto di un anticonformista Robert Downey Sr. e quello che propone il nuovo documentario di Netflix. Non si presenta come un’asettica linea temporale che ripercorre le date più significative del regista ma ha carattere e irriverenza tipici del protagonista. L’assenza di colore dona al formato del documentario la nostalgia di quel tempo che non c’è più. Ci imbattiamo in scene di normale quotidianità mentre Sr. Cerca di dirigere la sua versione del documentario: “Non si tratta solo dei tuoi film. Si tratta di sapere chi sei“.

Pungente, sicuramente è questo un altro aggettivo per descrivere Bob Sr. Il suo racconto come regista underground della New York degli anni ’60 viene filtrato anche dagli occhi dello stesso Downey Jr. che già nella culla ascoltava i ciak a ripetizione. La sua carriera inizia nel 1966 con Chafed Elbows (1966) un film talmente avanti con i tempi che, come ricorda lo stesso Sr., anche la madre ha odiato. La pellicola parlava di un pazzo che sposa la madre, una sindrome di Edipo amplificata. Poi sono arrivati Babo 73 e The Sweet Smell of Sex prima del successo nel 1969 con Putney Swope.

Uno dei punti nevralgici della sua carriera è stata proprio la preparazione al film. Quando il figlio gli domanda da dove aveva avuto l’idea di una trama – così attuale oggi come all’ora durante le agitazioni per i diritti civili. “Un giorno un uomo di colore che lavorava con me mi disse ‘Tu fai più soldi di me nonostante facciamo lo stesso lavoro’“. E l’irriverenza del regista non si è fermata alla pellicola ma anche alla locandina promozionale del film che sbatte a tutti un bel dito medio in primo piano.

Un uomo pieno di misteri che con l’età è stato in grado di smussare gli angoli più duri del suo carattere. Dopo il successo del 1969 il suo nome è stato notato anche dai nomi più illustri di Hollywood. Ma uno dei momenti che tiene a ricordare è l’incontro con Paul Thomas Anderson. Il regista di Boogie Night racconta dell’ammirazione dei confronti di Downey Sr. e in Sr. il sentimento nei confronti del regista viene ricambiato. Il figlio infatti scherza: “Siamo tutti d’accordo che Paul Thomas Anderson è il figlio che mio padre avrebbe voluto”. Infatti, lo stesso Anderson anni prima ha girato alcuni video amatoriali di un viaggio in treno con Sr. che sono state inserite nel documentario.

Sr. recensione film

Padre e figlio uniti da un ciak

Mentre Sr. ripercorre la sua vita come regista, Robert Jr. parla della sua vita come attore, nata dalla costante presenza del cinema nella sua vita. A 5 anni, infatti, il padre – in mancanza di un baby-sitter a cui affidarlo – lo mette davanti la macchina da presa: “Sapevo che non doveva andare a scuola, ma che sarebbe diventato un attore”. Nasce così Robert Downey Jr. attore che oggi vanta il titolo di uno degli attori più pagati di Hollywood. Ma non è stato sempre facile creare un semplice rapporto padre-figlio.

Il cinema, la possibilità di sedersi l’uno accanto all’altro e poter parlare della pellicola insieme è stato uno dei motori del loro rapporto così intenso. Ma dopo il 1972 con Greaser’s Palace, dove Sr. fa una reinterpretazione comica della vita di Cristo che tutto va a rotoli. come afferma lui stesso nel documentario. “Mi facevo di cocaina e marijuana per lo più”, e questo ha portato anche alla fine del matrimonio con la prima moglie, Elsie. La madre di Robert Jr. ha lavorato al fianco di Sr. per tutta la vita – nonostante alcuni critici del momento dicessero che fosse sprecata per i suoi film. Aveva un talento straordinario e mi ha insegnato tutto su come recitare.

Mentre le due versioni del documentario prendono forma grazie a Sr.’s cut, viene mostrato l’unico lavoro diretto da Sr. sotto il controllo di uno studios hollywoodiano. E quando Robert Sr. parla dell’inizio della sua rovina intende proprio questo. Il suo rapporto con le droghe si è riversato anche sul figlio: “Tutti alteravamo la nostra coscienza attraverso l’uso di sostanze. Volevo continuare a sballarmi”. Piscine – film del 1997 con dei giovanissimi Alyssa Milano e Patrick Dempsey – racconta molto bene il suo percorso di dipendenza e successiva ripresa. Il film autobiografico mette in scena un periodo molto difficile della vita di Sr.

Una vita dedicata al cinema

Fino alla fine Sr. ci mostra Robert in preda ai suoi montaggi mentre guarda su una grande tv il figlio esibirsi in uno spettacolo in tedesco. Questo lavoro sul documentario durato un paio d’anni porta davanti l’occhio esperto della macchina da presa la vita di un uomo semplice che amava fare cinema. Era eclettico, sconsiderato e irriverente tutte qualità che ha trasmesso nelle sue opere indipendenti, molto più di quelle consacrate a Hollywood. Sr. non era fatto per la vita nella ridente e soleggiata Los Angeles ma più di ogni cosa amava la vita frenetica di New York.

Dopo aver completato il suo processo creativo ci avviciniamo al momento della morte. Questo è quello che fate nella vostra famiglia, voi attori fate della vostra vita un’arte. Si tratta di sapere chi sei. La famiglia Downey ha fatto della cinepresa l’obiettivo attraverso il quale riflettere dei propri momenti tristi e divertenti. E così come lo era stato per i filmini di famiglia anche il momento più triste nella vita di un uomo, come la scomparsa del proprio padre, è affidato simbolicamente a una 16 mm.

 “Credo in voi, credo che ce la farete. Credo che potrete aiutarvi a vicenda a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere”.

Sr., guarda il trailer del documentario di Robert Downey Jr. su suo padre

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Il trailer di Sr. rivela il documentario Netflix di Robert Downey Jr. sul suo defunto padre. Mentre il mondo conosce bene Downey Jr. attraverso i suoi ruoli come Tony Stark/Iron Man nell’universo cinematografico Marvel, Sherlock Holmes e altri, molti non hanno familiarità con l’uomo di cui porta il nome, Robert Downey Sr., anche lui attore.

Tuttavia, era meglio conosciuto per essere un abile regista della contro-cultura, inclusa la scrittura e la regia del film underground del 1969 Putney Swope. Downey Sr. è deceduto nel luglio 2021 a causa delle complicazioni del morbo di Parkinson, ma negli ultimi tre anni della sua vita Downey Jr. ha girato un documentario su suo padre.

Ora, più di un anno dopo la morte di Downey Sr., Netflix ha diffuso il primo trailer del documentario, intitolato Sr. Il film, prima di tutto, parla della relazione di Robert Downey Jr. con suo padre, mentre racconta anche la vita e l’opera di Downey Sr., inclusi gli ultimi giorni che hanno preceduto la sua morte.

Squirrel Girl: anche l’attrice di Stranger Things si candida al ruolo

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Qualche settimana fa Anna Kendrick si propose come Squirrel Girl, o meglio dichiarò che secondo suo fratello le aveva suggerito che avrebbe potuto interpretare quel supereroe.

Adesso è Shannon Purser che si propone per il ruolo. La Purser, vista nei panni di Barb, l’amica occhialuta e sfortunata di Nancy, in Stranger Things, ha twittato il seguente mesaggio:

Che ve ne pare?

Anna Kendrick è Squirrel Girl in una fan art

Shannon Purser Stranger Things Squirrel GirlLa ragazza scoiattolo (vero nome Doreen Green) è un personaggio Marvel comics, creato da Steve Ditko e Will Murray, e comparso per la prima volta sul volume 2 numero 8 del Marvel Super-Heroes del 1992. Il personaggio venne creato allo scopo di ridare un tocco di allegria all’universo Marvel che andava sempre più incupendosi. In Italia è chiamata semplicemente “Ragazza Scoiattolo”.

Squirrel Girl: anche Edgar Wright pensa ad Anna Kendrick

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Squirrel Girl: anche Edgar Wright pensa ad Anna Kendrick

Anche Edgar Wright pensa che Anna Kendrick sarebbe una perfetta Squirrel Girl. Dopo la prima auto-proposta della Kendrick, e la fan art apparsa in rete, Wright ha giustamente fatto due più due.

La maggior parte degli attori che hanno recitato nel suo Scott Pilgrim vs The World sono poi entrati a far parte del cast di un cinecomics e la Kendrick sarebbe solo lo step successivo secondo il regista della Trilogia del Cornetto!

Ecco cosa ha scritto su Twitter Wright:

Squirrel Girl: anche l’attrice di Stranger Things si candida al ruolo

La ragazza scoiattolo (vero nome Doreen Green) è un personaggio Marvel comics, creato da Steve Ditko e Will Murray, e comparso per la prima volta sul volume 2 numero 8 del Marvel Super-Heroes del 1992. Il personaggio venne creato allo scopo di ridare un tocco di allegria all’universo Marvel che andava sempre più incupendosi. In Italia è chiamata semplicemente “Ragazza Scoiattolo”.Squirrel Girl Anna Kendrick

Squid Game: un deludente aggiornamento sul presunto spin-off americano

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Sebbene non ci siano ancora dichiarazioni ufficiali sullo spin-off, il finale della terza stagione di Squid Game (leggi qui la recensione della Stagione 3) vede il Front Man imbattersi in una reclutatrice nel centro di Los Angeles, interpretata dalla star hollywoodiana Cate Blanchett, che sta giocando a ddakji con un uomo, il che sembra suggerire la possibilità di uno spin-off. Nonostante questa premessa, secondo Variety, Netflix non ha attualmente intenzione di annunciare ufficialmente uno spin-off. Tuttavia, dato il successo della serie e la partecipazione di un cameo di alto profilo, l’azienda sembra evidentemente voler lasciare le porte aperte per il futuro dell’IP.

Questo aggiornamento getta però ulteriore incertezza sul futuro di Squid Game dopo la terza stagione. Secondo alcune indiscrezioni, lo spin-off occidentale sarebbe in fase di sviluppo dal 2023. Tuttavia, il capo di Netflix ha già smentito l’idea, insistendo sul fatto che si trattava solo di una voce. Hwang ha già dichiarato che non intende tornare alla serie dopo la terza e ultima stagione. Ha anche affermato di non essere stato ufficialmente informato di uno spin-off. Sebbene Squid Game abbia immediatamente conquistato la vetta della classifica di Netflix dopo l’arrivo della terza stagione, la nuova stagione ha ulteriormente diviso il pubblico e la critica.

La terza stagione di Squid Game riporta infatti un punteggio dell’83% da parte dei critici e del 52% da parte del pubblico su Rotten Tomatoes. Sebbene la maggior parte abbia avuto un’ottima esperienza di visione, alcuni hanno criticato il finale e la maggiore attenzione della serie ai personaggi secondari. Al momento, dunque, il cameo della Blanchett potrebbe anche semplicemente lasciar intendere che l’esperienza di Squid Game si svolge anche in altre parti del mondo, ma che non necessariamente vedremo racconti su di esse. Non resta dunque che attendere notizie ufficiali da parte di Netflix.

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La trama di Squid Game – stagione 3

Nella terza e ultima stagione di Squid Game, ritroviamo Gi-hun (Lee Jung-jae) dopo che ha perso il suo miglior amico nel gioco ed è stato portato alla completa disperazione dal Front Man (Lee Byung-hun), che ha nascosto la sua vera identità per infiltrarsi nel gioco. Gi-hun non demorde nel suo obiettivo di porre fine ai giochi, mentre il Front Man prosegue con la sua prossima mossa e le scelte dei giocatori sopravvissuti causano gravi conseguenze a ogni round. Il mondo attende con ansia di vedere l’incredibile finale scritto e diretto da Hwang Dong-hyuk, che ha promesso di portare la storia alla sua meritata conclusione. Ci sarà un barlume di speranza per l’umanità sullo sfondo della realtà più crudele?

Il regista Hwang Dong-hyuk, che ha fatto la storia alla 74a edizione dei Primetime Emmy diventando il primo asiatico a vincere il premio come Miglior regia di una serie drammatica, è ancora una volta al timone della serie come regista, sceneggiatore e produttore. Nel cast della terza stagione troviamo Lee Jung-jae, Lee Byung-hun, Yim Si-wan, Kang Ha-neul, Wi Ha-jun, Park Gyu-young, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Kang Ae-sim, Jo Yu-ri, Chae Kuk-hee, Lee David, Roh Jae-won, e Jun Suk-ho, con la partecipazione speciale di Park Hee-soon.

Squid Game: trama, cast, episodi e streaming

Squid Game: trama, cast, episodi e streaming

Squid Game è la nuova serie survival Originale Netflix coreana scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk. La serie di nove episodi, con Lee Jung-jae , Park Hae-soo e Wi Ha-joon , racconta la storia di un gruppo di 456 persone che sono invitate a rischiare la vita in un misterioso gioco di sopravvivenza con un patrimonio di 45,6 miliardi di ( US $ 38,7 milioni).

Squid Game: quando esce e dove vederla in streaming

Squid Game in streaming sarà disponibile dal 17 settembre 2021 su Netflix.

Squid Game: trama e cast

Un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara?

In Squid Game protagonisti sono Lee Jung-jae come Seong Gi-hun (n. 456). Autista e dipendente dal gioco d’azzardo, vive con sua madre e lotta per sostenere finanziariamente sua figlia. Partecipa al Gioco per saldare i suoi numerosi debiti. Park Hae-soo come Cho Sang-woo (n. 218). Il capo del team di investimento in una società di titoli, era un junior di Gi-hun, ed era uno studente dotato che è entrato alla Seoul National University , ma ora è ricercato dalla polizia per aver rubato denaro ai suoi clienti. Oh Yeong-su come Oh Il-nam (n. 001). Un uomo anziano con un tumore al cervello che preferisce giocare al Gioco piuttosto che aspettare di morire all’esterno. HoYeon Jung come Kang Sae-byeok (n. 067). Un disertore nordcoreano che entra nel Gioco per pagare un intermediario in grado di trovare e recuperare i suoi familiari sopravvissuti dal paese. Heo Sung-tae come Jang Deok-su (n. 101). Un gangster che entra nel Gioco per saldare i suoi enormi debiti di gioco. Anupam Tripathi come Abdul Ali (n. 199).Un lavoratore straniero dal Pakistan che entra nel Gioco per provvedere alla sua giovane famiglia dopo che il suo datore di lavoro si è rifiutato di pagarlo per mesi. Kim Joo-ryoung come Han Mi-nyeo (n. 212). Una donna misteriosa e manipolatrice che afferma di essere una povera madre single. 

Gli episodi della prima stagione Squid Game

  • Stagione 1, episodio 1: Sperando di vincere soldi facili, un Gi-hun al verde e disperato accetta di prendere parte a un gioco enigmatico. Non molto tempo dopo il primo round, si verificano orrori imprevisti.
  • Stagione 1, episodio 2: Diviso se continuare o uscire, il gruppo tiene un voto. Ma le loro realtà nel mondo esterno potrebbero rivelarsi spietate quanto il gioco.
  • Stagione 1, episodio 3:  Alcuni giocatori entrano nel turno successivo – che promette dosi uguali di dolce e mortale – con vantaggi nascosti. Nel frattempo, Jun-ho si intrufola dentro.
  • Stagione 1, episodio 4: Quando si formano alleanze tra i giocatori, nessuno è al sicuro nel dormitorio dopo lo spegnimento delle luci. Il terzo gioco sfida la squadra di Gi Hun a pensare in modo strategico.
  • Stagione 1, episodio 5: Gi-hun e la sua squadra, a turno, fanno la guardia per tutta la notte. Gli uomini mascherati incontrano problemi con i loro co-cospiratori.
  • Stagione 1, episodio 6: I giocatori si accoppiano per la quarta partita. Gi-hun è alle prese con un dilemma morale, Sang-woo sceglie l’autoconservazione e Sae-byeok condivide la sua storia non raccontata.
  • Stagione 1, episodio 7: Il leader mascherato accoglie gli ospiti VIP nella struttura per una visione in prima fila dello spettacolo. Nel quinto gioco, alcuni giocatori crollano sotto pressione.
  • Stagione 1, episodio 8: In vista dell’ultimo turno, sfiducia e disgusto sono profondi tra i finalisti. Jun-ho scappa, determinato a svelare gli sporchi segreti del gioco.
  • Stagione 1, episodio 9: Il round finale presenta un’altra prova crudele ma questa volta come andrà a finire dipende da un solo giocatore. Il creatore del gioco esce dall’ombra.

Squid Game: The Challenge, teaser e data di uscita del reality show di Netflix

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Netflix ha lanciato un nuovissimo teaser trailer di Squid Game: The Challenge per la sua nuova competizione reality show, ispirata all’omonimo film drammatico di grande successo dello streamer. Il debutto dello spettacolo è previsto per il 22 novembre.

Il video mostra in anteprima i 456 concorrenti provenienti da tutto il mondo che competono per avere la possibilità di vincere 4,56 milioni di dollari, che è il più grande premio in denaro forfettario nella storia dei reality. Come nella serie originale, i giocatori indosseranno tute verdi durante il resto della competizione.

Chi ha realizzato Squid Game: La Sfida?

Squid Game: The Challenge è prodotto da Nicola Brown, Tim Harcourt, John Hay, Toni Ireland, Anna Kidd e Stephen Lambert. Proviene da Studio Lambert (The Circle) e The Garden (24 Hours in A&E), parte di ITV Studios. Le riprese della prima stagione si sono svolte nel Regno Unito lo scorso gennaio.

“456 giocatori reali parteciperanno alla competizione alla ricerca di una ricompensa che cambierà la loro vita di 4,56 milioni di dollari”, si legge nella sinossi. “Mentre competono attraverso una serie di giochi ispirati allo show originale – oltre a nuove sorprendenti aggiunte – le loro strategie, alleanze e personaggi verranno messi alla prova mentre i concorrenti vengono eliminati intorno a loro.

Squid Game 2 sta attualmente girando la sua seconda stagione di Squid Game con Lee Jung-jae, Wi Ha-joon, Gong Yoo e Lee Byung-hun che riprendono i rispettivi ruoli. A loro si unirà un cast stellare composto da Im Si-wan, Kang Ha-neul, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Jo Yu-ri, Park Gyu-young e altri.

Grazie al suo successo di critica e commerciale, la serie originale ha ottenuto tre nomination ai Golden Globe, tra cui quella del veterano sudcoreano O Yeong-su, che ha vinto il premio come miglior attore non protagonista in una serie per la sua interpretazione di Oh Il-nam/Giocatore 001. Ha anche fatto la storia diventando il primo spettacolo non inglese a ricevere quattro importanti nomination ai SAG, con Lee Jung-jae e Jung Ho-yeon che hanno vinto la prestazione eccezionale di un attore maschio e la prestazione eccezionale di un attore donna.

Squid Game: The Challenge, la serie diventa un reality per Netflix

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Squid Game sta diventando realtà. La distopica serie drammatica coreana, la più grande serie di Netflix di sempre, si sta trasformando in un reality con 456 giocatori in competizione tra loro (che presumibilmente però non verranno uccisi).

Netflix ha ordinato la serie in dieci puntate dal titolo Squid Game: The Challenge, che vedrà persone di lingua inglese da tutto il mondo competere per un premio in denaro di $ 4,56 milioni, il più grande premio in denaro per un reality.

I concorrenti si sfideranno in una serie di giochi ispirati alla serie tv più alcuni nuovi e le loro strategie, alleanze e caratteristiche verranno messe alla prova mentre uno per uno verranno eliminati. Al momento sono in corso i casting.

Squid Game 2: cosa sappiamo sulla seconda stagione

Squid Game: The Challenge, il teaser del reality Netflix

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Squid Game: The Challenge, il teaser del reality Netflix

Squid Game: The Challenge arriverà presto sugli schermi di Netflix e lo streamer ha diffuso un teaser trailer per suggerire cosa accadrà. Basato sulla serie Squid Game, che al momento vede in lavorazione la seconda stagione, il reality seguirà i giocatori mentre competono in sfide estremamente difficili.

I concorrenti non dovranno affrontare situazioni di vita o di morte, ovviamente, ma potrebbe sembrare, visto che il premio in denaro per il vincitore è di $ 4,56 milioni. Con un totale di 465 concorrenti iniziali, ogni sfida sarà in stile eliminazione, così da ridurre il numero totale di giocatori all’interno di ogni competizione. Le sfide sono progettate per garantire che ogni giocatore sia spinto al limite, ma ovviamente senza lasciarci le penne, come nella serie.

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Netflix ha rilasciato un teaser per l’attesissimo Squid Game: The Challenge durante TUDUM, il loro Global Fan Event da San Paolo, Brasile. Dando una piccola anteprima di ciò che verrà, il teaser di Squid Game: The Challenge stagione 1 mostra l’arena in cui i concorrenti gareggeranno in costruzione all’interno di una grande location. La costruzione avviene attraverso un time-lapse, che si interrompe con i giocatori che escono dalla loro area di attesa, aspettando ulteriori istruzioni.

Squid Game 2: cosa sappiamo sulla seconda stagione

Squid Game: la star affronta il più grande mistero dietro la decisione finale del frontman

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La star di Squid Game Lee Byung-hun affronta finalmente uno dei più grandi misteri dietro la decisione del Front Man. Netflix ha finalmente chiuso il suo spettacolo di maggior successo, rivelando il destino di personaggi come Gi-hun (Lee Jung-jae) e il Front Man. Mentre Gi-hun sacrifica la sua vita nel finale della terza stagione di Squid Game, il Front Man prende il bambino di Jun-hee (Jo Yu-ri) una volta che la posizione dei giochi viene esposta.

Il Front Man ha tenuto la bambina per sei mesi, ma alla fine l’ha affidata al fratello Jun-ho (Wi Ha-joon) perché se ne prendesse cura. Inoltre, ha lasciato anche il premio in denaro della bambina, pari a 4,56 miliardi di won, prima che l’antagonista dello show incontrasse la figlia di Gi-hun per consegnarle anche le vincite della prima stagione.

Parlando con The Hollywood Reporter, Byung-hun ha finalmente spiegato perché il Front Man ha deciso di cedere il bambino al fratello. La star ritiene che all’antagonista dello show non rimanessero molte opzioni, soprattutto dopo essersi stancato al termine dei giochi. Tuttavia, il Front Man ha continuato a seguire le regole e ha confidato che il fratello avrebbe protetto la bambina e fatto in modo che i soldi andassero a lei.

Dopo tutto quello che ha passato, penso che il Front Man sia un po’ stufo di testare le persone o di metterle in prova a questo punto. Penso che l’impulso possa essere andato via dopo la fine del Gioco, specialmente dopo tutto ciò che ha passato nel suo confronto con Gi-hun e dopo aver assistito al sacrificio di Gi-hun. Quindi penso che abbia lasciato il bambino con suo fratello principalmente perché non ha molte opzioni. Soprattutto, come sempre, vuole seguire le regole. Il bambino ha vinto la partita, quindi i soldi dovrebbero andare al bambino. Suo fratello è di famiglia e sa molto profondamente che suo fratello è una persona affidabile e degna di fiducia, e che proteggerà il bambino e si assicurerà che nessuno prenda i soldi del bambino. Le regole dicono che i soldi vanno al bambino, e suo fratello può aiutare a garantirlo.

Perché era importante capire la decisione del front man nella terza stagione di Squid Game

Mentre ci sono così pochi dettagli sul Front Man, c’erano molte ipotesi sull’antagonista. È noto che il Front Man, noto anche come In-ho, ha precedentemente gareggiato nei giochi nel 2015, quando aveva bisogno di soldi per salvare la moglie incinta malata e il figlio non ancora nato. Sfortunatamente, non ce l’hanno fatta, e il test finale di In-ho nell’uccidere i concorrenti rimanenti lo ha reso il Front Man.

Dopo il sacrificio di Gi-hun nel round finale, il bambino di Jun-hee alla fine è diventato il vincitore. Con il filmato della terza stagione che mostra il Front Man che reclama il bambino, molti spettatori hanno ipotizzato che l’avrebbe adottata per rimensare per aver perso suo figlio quasi un decennio fa. Tuttavia, la decisione di rinunciare alla bambina sei mesi dopo ha lasciato molti spettatori confusi sul motivo per cui non l’ha tenuta.

L’ultima risposta di Byung-hun fornisce una certa risoluzione alla decisione del Front Man e al suo processo di pensiero. Nonostante il loro allontanamento, sembra che Front Man stia, almeno, riscaldando a Jun-ho, anche se significa ancora mantenere un po’ di distanza. In altre parti dell’intervista, l’attore ha anche lasciato intendere che l’antagonista sembrava ammorbidire leggermente la sua posizione brutale nei confronti degli umani a causa dell’altruismo di Gi-hun.

Squid Game: La sfida, il trailer anticipa l’intenso finale con gli ultimi 3 giocatori

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Netflix ha rilasciato un nuovo trailer di Squid Game: La sfida (Squid Game: The Challenge) per l’imminente première dell’episodio finale della Stagione 1, che sarà trasmesso il 6 dicembre alle 9 p.m. ET/6 p.m. PT.

Il video mostra la partita finale dello show, ricca di suspense, con i tre giocatori rimasti – Sam, Phil e Mai – che hanno battuto 453 giocatori per aggiudicarsi il primo premio di 4,56 milioni di dollari. Come nella serie originale, gli ultimi tre giocatori indosseranno uno smoking nero durante la partita finale.

Che cos’è Squid Game: La sfida (Squid Game: The Challenge)?

Un gruppo di 456 concorrenti partecipa alla competizione per conquistare l’incredibile montepremi di 4,56 milioni di dollari. Quando i partecipanti affrontano una serie di sfide ispirate alla serie originale (che includono alcune sorprendenti nuove aggiunte), la loro tenacia, le strategie e le alleanze saranno messe alla prova mentre i loro rivali sono eliminati uno dopo l’altro.

Squid Game: La sfida (Squid Game: The Challenge) è prodotto esecutivamente da Nicola Brown, Tim Harcourt, John Hay, Toni Ireland, Anna Kidd e Stephen Lambert. La produzione è dello Studio Lambert (The Circle) e The Garden (24 Hours in A&E), parte degli ITV Studios. Le riprese della stagione 1 si sono svolte nel Regno Unito lo scorso gennaio.

Le riprese della seconda stagione di Squid Game sono attualmente in corso e Lee Jung-jae, Wi Ha-joon, Gong Yoo e Lee Byung-hun riprenderanno i loro rispettivi ruoli. A loro si aggiungerà un cast stellare composto da Im Si-wan, Kang Ha-neul, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Jo Yu-ri, Park Gyu-young e altri ancora. La prima stagione ha fatto la storia diventando il primo show non inglese a ricevere quattro nomination ai SAG, con Lee Jung-jae e Jung Ho-yeon che si sono aggiudicati le categorie Outstanding Performance by a Male Actor e Outstanding Performance by a Female Actor.

Squid Game: La Sfida, dei concorrenti minacciano di intentare causa a Netflix per danni fisici

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Alcuni partecipanti a Squid Game: La Sfida (qui la nostra recensione) stanno minacciando di intraprendere azioni legali contro Netflix. I concorrenti anonimi affermano di essere rimasti feriti dopo essere rimasti immobili a temperature molto basse per un periodo prolungato di tempo, cosa che ha causato ipotermia e danni fisici. Le riprese del reality show si sono svolte nel Regno Unito.

Squid Game: La Sfida è stato creato dopo il clamoroso successo che Squid Game ha riscontrato al suo debutto, con la consapevolezza che la produzione di una seconda stagione dell’acclamato dramma avrebbe richiesto parecchio tempo. Nel tentativo di espandere il franchise e mantenere alto l’interesse intorno al brand, mentre veniva prodotto il secondo capitolo, la piattaforma di streaming ha avuto l’idea di simulare le sfide viste nella serie in un reality show. Ma una competizione basata su una serie in cui i partecipanti muoiono era un concetto discutibile fin dall’inizio.

La prima stagione di Squid Game seguiva la storia di Seong Gi-hun (Lee Jung-jae), un dipendente dal gioco d’azzardo che lotta per arrivare a fine mese. Il protagonista ha un disperato bisogno di denaro e gli viene offerto di partecipare alla crudele competizione di Oh Il-Nam (O Yeong-su). Seong Gi-hun partecipa al concorso, incontrando persone che lentamente si trasformano quando si rendono conto che dovranno lasciare morire altre persone per ottenere il premio. Ma nel finale, sembra che Seong Gi-hun non abbia ancora finito con i giochi.

Ora, due concorrenti del reality che sono rimasti anonimi hanno assunto uno studio legale britannico, Express Solicitors, perché affermano di aver subito ipotermia e danni ai nervi durante le riprese della serie. Affermano di essersi procurati queste lesioni durante le riprese di una versione del memorabile gioco “luce rossa, luce verde” dello show. Un portavoce di Squid Game: La Sfida ha detto a Deadline che “nessuna causa è stata ancora intentata”, dicendo: “Prendiamo estremamente sul serio il benessere dei nostri concorrenti”. Anche Daniel Slade, CEO di Express Solicitors, ha condiviso una dichiarazione sul potenziale caso, affermando: “Ci rendiamo conto che le persone potrebbero vedere questa come una classica battaglia tra Davide e Golia con la società e i suoi partner di produzione. I concorrenti pensavano di prendere parte a qualcosa di divertente e gli infortunati non si aspettavano di soffrire così. Ora sono rimasti feriti dopo aver trascorso del tempo bloccati in posizioni di stress dolorose a basse temperature.”

Squid Game: la seconda stagione uscirà entro il 2024

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Squid Game: la seconda stagione uscirà entro il 2024

Netflix ha confermato che la seconda stagione di Squid Game arriverà entro la fine del 2024. Nell’annuncio in merito al secondo ciclo della serie in lingua coreana del creatore Hwang Dong-hyuk, la piattaforma ha dichiarato:

“Guardando al futuro, nonostante gli scioperi dello scorso anno abbiano ritardato il lancio di alcuni titoli, abbiamo un programma ampio e audace per il 2024. Il pubblico potrà scegliere tra serie drammatiche di grande successo come ‘The Diplomat’ S2, ‘Bridgerton’ S3, ‘Squid Game’ S2 e ‘L’Imperatrice’ S2; serie senza sceneggiatura come “Tour de France: Unchained” S2, “Love is Blind” S6, “F1: Drive to Survive” S6 e “Full Swing” S2; e nuovissimi programmi come ‘3 Body Problem’ (basato sul romanzo più venduto e dagli showrunner di ‘Il Trono di Spade’), ‘Griselda’ (con Sofia Vegara, in anteprima questa settimana), ‘The Gentlemen’ (di Guy Ritchie ), ‘Eric’ (con Benedict Cumberbach), ‘Avatar: The Last Airbender’, ‘Cien Años de Soledad’, dalla Colombia basato sul romanzo di Gabriel García Márquez e Senna dal Brasile.”

I dirigenti di Netflix hanno confermato che anche la quarta stagione di “Emily in Paris” verrà lanciata entro la fine dell’anno.

La prima stagione di nove episodi di Squid Game di Dong-hyuk è stata lanciata nel 2021. Il dramma su una gara mortale tra poveri concorrenti per vincere 45,6 miliardi di ₩ si è rivelato un grande successo per Netflix ed è stato nominato per 14 Emmy, inclusa la categoria riservata alla migliore serie drammatica (la prima per una serie non in lingua inglese), vincendo sei riconoscimenti.

Squid Game ha fatto la storia anche agli Screen Actors Guild Awards 2022, diventando la prima serie in lingua non inglese e la prima serie coreana a ottenere nomination per il cast di una serie drammatica, l’attore in una serie drammatica (Lee Jung-jae), attrice in una serie drammatica (Jung Ho-yeon) e in un ensemble di stunt. Lee Jung-jae e Ho-yeon hanno vinto i premi. Squid Game ha vinto anche tre Golden Globe, tra cui quello per la migliore serie drammatica.

Dopo mesi di speculazioni sull’opportunità o meno per lo show di avere una seconda stagione, Netflix ha confermato nel gennaio 2022 che la serie sarebbe stata rinnovata. Il CEO di Netflix, Ted Sarandos, ha dichiarato durante una call con gli analisti: “Assolutamente. L’universo di ‘Squid Game’ è appena iniziato.” Da allora l’universo di Squid Game è stato ampliato con una serie unscripted, Squid Game: La Sfida, e un videogioco di prossima uscita.

Squid Game: il primo teaser della seconda stagione di Netflix

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Squid Game: il primo teaser della seconda stagione di Netflix

Squid Game” è tornato e Netflix ha diffuso il primo teaser per la sua attesissima seconda stagione. Il filmato è stato diffuso nel corso del Geeked Week di quest’anno, l’evento dedicato ai fan.

Il teaser ci riporta agli eventi subito successivi al finale della prima stagione, quando Seong Gi-hun ha abbandonato i suoi piani di andare negli Stati Uniti e ha invece iniziato un audace inseguimento con un nuovo movente. Nel breve teaser, riappare nella sua uniforme 456 in mezzo a una folla di nuovi concorrenti. Li attende un altro enorme premio in denaro, con una rapida occhiata ai giochi a venire.

La trama di Squid Game

La serie coreana di successo mondiale segue individui in difficoltà finanziarie che competono in giochi mortali per la possibilità di vincere un premio che cambia la vita, rivelando le oscure profondità della disperazione e della resilienza umana.

La seconda stagione vede Lee Jung-jae, Lee Byung-hun, Wi Ha-jun e Gong Yoo riprendere i loro ruoli di sopravvissuti al sanguinoso gioco a eliminazione.

Si uniscono al cast dello show per la sua seconda puntata Yim Si-wan (“The Attorney”, “Emergency Declaration”), Kang Ha-neul (“Dongju: The Portrait of a Poet”), Park Gyu-young (“Attack the Gas Station”), Lee Jin-uk, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Kang Ae-sim (“Kim Ji-young: Born 1982”), Lee David (“The Terror Live”), Choi Seung-hyun, Roh Jae-won, Jo Yuri e Won Ji.

Netflix ha anche confermato che Hwang Dong-hyuk tornerà come regista, sceneggiatore e produttore. Firstman Studio sta producendo il drama.

L’universo di “Squid Game” è stato ampliato dopo la prima stagione di grande successo con un reality non-scripted, “Squid Game: La sfida“, nonché un videogioco in arrivo. Squid Game – Stagione 2 tornerà su Netflix il 26 dicembre.

Squid Game: 10 bizzarre teorie dei fan che potrebbero avere senso

La premessa unica della serie tv Netflix Squid Game e gli scioccanti colpi di scena hanno scatenato innumerevoli bizzarre teorie da parte dei fan riguardo alle relazioni dei personaggi, i numeri simbolici e altro ancora.

Man mano che sempre più fan notano sottili dettagli nello show televisivo, affascinanti speculazioni sulle relazioni dei personaggi, sul simbolismo e sulla portata della competizione stanno scatenando dibattiti online. Alcune di queste teorie dei fan sono eccentriche ma comunque plausibili. Le migliori presentano prove convincenti a sostegno delle loro affermazioni o hanno spiegazioni convincenti e spesso strabilianti: scopriamole assieme!

I tre colori principali sono simbolici

squid game simboli Il valore simbolico dei colori predominanti di Squid Game è ormai assodato, con alcuni dei più notevoli di questi presenti nei costumi iconici della serie. Secondo utenti di Reddit, infatti, questi colori non sono scelti a caso e rappresentano le scelte e i ruoli dei personaggi nella competizione.

Gli utenti hanno mostrato un diagramma di Venn con tre colori principali – magenta, ciano e giallo. La teoria sostiene che il colore ciano rappresenta le persone nello show, il magenta è legato a un sistema, e il giallo significa denaro. Il resto delle immagini fornisce esempi di combinazioni dei colori, come “Quando il ciano (persona) insegue il giallo (denaro), diventa verde (giocatore)”. La parte più intrigante del post è la sua conclusione che dice che il Front Man ha tutti i colori, in quanto è una persona (ciano) che si è trasformata in un giocatore (verde) e ha ottenuto denaro (giallo) – ecco perché il suo vestito è nero.

I colori delle carte Ddajki determinano i ruoli dei partecipanti

squid game valore carteUna delle teorie più popolari dei fan ruota intorno a come i giocatori e le guardie vengono reclutati per la competizione. Alcuni utenti Twitter si soffermano sulla concatenazione tra il valore delle carte e il ruolo ottenuto nella competizione: poiché Gi-Hun ha scelto la carta blu dal venditore”, si è svegliato come giocatore. Tuttavia, “se lui o gli altri giocatori avessero scelto la carta rossa, sarebbero stati i lavoratori/guardie”.

Ciò potrebbe avere senso, dal momento che non è mai stato chiarito da dove vengano le guardie in Squid Game. Non c’è una particolare demografia che li lega nello show – una scena rivela che una delle guardie è sorprendentemente giovane e un altro lavoratore con Jun-ho sembra essere sui 30 anni.

L’aereo di Gi-Hun è truccato

squid game gi hunNell’episodio finale dello show, Gi-hun decide di tornare indietro all’ultimo momento e non riesce a salire sul suo aereo. Questa decisione gli è stata molto probabilmente favorevole dal momento che, attuando in questo modo, uno dei personaggi più simpatici di Squid Game potrebbe essere stato risparmiato dalla carneficina.

Secondo alcuni utenti Reddit: “Stavano per far saltare l’aereo”, probabilmente riferendosi a In-ho e ai VIP. Essi sottolineano come questo sia stato preannunciato in un episodio precedente in cui qualcuno dice “Ricchi o poveri, in un incidente aereo siete tutti uguali”. Se dimostrata vera, questa teoria cambierebbe il significato dietro l’insistenza del Front Man che Gi-hun dovrebbe salire sull’aereo per il suo bene.

La morte di ogni personaggio principale è prefigurata

morti squid gameMolti spettatori dall’occhio d’aquila hanno notato che le morti strazianti dei personaggi principali in Squid Game  non sono così casuali come sembrano. In diversi hanno twittato riguardo a: “parallelismi e prefigurazioni” nello show, dicendo che “continuano a vederne altri”.

I fan che riguardano la serie attentamente possono notare questi parallelismi. Per esempio, la morte di Deok-su è prefigurata in una scena in cui salta da un ponte per sfuggire agli esattori. Nel quinto gioco, muore cadendo da una piattaforma alta. Un altro esempio è il momento di tensione di Sae-byeok con un contrabbandiere, dove lei minaccia di tagliargli la gola – e alla fine incontra proprio questo orribile destino. Anche Byeong-gi, Ali e Mi-nyeo hanno esperienze simili che prefigurano le loro morti.

I VIP sono gli spettatori

vip squid gameAlcuni utenti Reddit hanno un’affascinante teoria su ciò che rappresentano i VIP nello show. Pensano che la loro “esistenza sia intenzionale in un modo molto meta,” in quanto si suppone che siano in realtà “gli abbonati ai servizi di streaming”. Scrivono di come gli spettatori “possono permettersi Netflix” e guardare la gente morire “come uno spettacolo”.

Questa teoria non è troppo inverosimile, considerando come lo show non si sottrae a simbolismi come forme e colori che rappresentano la gerarchia. Il commento di un utente che afferma che “niente batte davvero la cosa reale da vicino” conferma ulteriormente questa tesi. I fan che amano guardare spettacoli violenti come Squid Game potrebbero non apprezzare il confronto con gli orribili VIP, ma è una connessione che vale la pena esplorare.

E’ una competizione internazionale

squid game jun ho gunÈ agghiacciante pensare che gli eventi più orribili di Squid Game possano accadere da qualche altra parte nel mondo, ma questo è esattamente ciò che il Redditor Maximum-Range propone. Fanno notare che “due dei VIP fanno un commento interessante” nello show, con uno di loro che dice che “i giochi di questa edizione sono stati incredibili” e l’altro che afferma come “il concorso in Corea è stato il migliore”, forse riferendosi alla Corea del Nord.

Questa è sicuramente una prova convincente che ci potrebbero essere versioni internazionali della brutale competizione. Non si può dire fino a che punto la ricchezza e l’influenza dei VIP possano estendersi. Un commentatore del post fa un ulteriore passo avanti, ipotizzando che i VIP ospitino a turno i giochi nei loro paesi, ed è per questo che continuano a riferirsi a Il-nam come l’ospite.

I numeri di Gi-Hun e Il-Nam sono simbolici

squid game 2Il Redditor 7DSPride anticipa la sua teoria dicendo che è “principalmente simbolica”. Pensano che Gi-hun “rappresenti la fine di Squid Game come istituzione di lunga durata” perché è l’ultimo giocatore che ottiene l’ultimo numero, 456. D’altra parte, Il-nam è “numerato 001, perché rappresenta l'[origine] del gioco”.

Dato che è implicito nel finale che Gi-hun troverà il modo di tornare ai giochi per mettere fine alla competizione incasinata, questa teoria potrebbe essere corretta. Se lo show otterrà una seconda stagione, si spera che i fan scoprano se il protagonista riuscirà a fermare con successo la prossima competizione.

Jun-Ho non è davvero morto

squid game jun ho gunLa scomparsa di Jun-ho è stata una delle morti più dolorose da vedere nello show, ma potrebbe non essere la fine per il poliziotto. Un post su Twitter fa notare che “i personaggi dei film sono morti” solo quando gli spettatori vedono il corpo.

L’utente continua spiegando come la storyline di Jun-ho non sia mai completata correttamente, dato che le sue ultime parole a In-ho sono “Fratello, perché?” e ciò potrebbe avere la sua risposta nella seconda stagione. I fan possono solo sperare che sopravviva a quel colpo alla spalla e che trovi un modo per nuotare in sicurezza verso la riva.

C’è una serie extra di biglie nella casa di Il-Nam

squid game morte biglieNonostante la finta morte di Il-Nam faccia infuriare i fan che scoprono la sua vera identità verso la fine della serie, è stato comunque un momento straziante quando ciò si è verificato durante il quarto gioco. Secondo alcuni Redditor, tuttavia, questa infausta morte avrebbe potuto essere completamente evitata.

Essi dettagliano come quando Il-nam, durante lo svolgimento del gioco, “stava effettivamente per rivelare un modo” per lui e Gi-hun di superare il livello in sicurezza insieme. Se Gi-hun avesse aspettato che lui entrasse in casa sua, avrebbe potuto avere una serie extra di biglie. Sottolineano come Il-nam dice che avrebbero potuto fare una scommessa finale “con tutto quello che ho ancora QUI”, mentre stava “cercando di dire a Gi-Hun che aveva delle biglie in casa”. Quella partita sarebbe potuta finire molto diversamente se il protagonista si fosse fermato ad ascoltare.

Il-Nam è il padre di Gi-Hun

squid game oh il namLa più sconvolgente teoria dei fan su Squid Game finora è ben dettagliata in un post su Twitter dell’utente yoonyoonlover. L’utente condivide un video di Tiktok che evidenzia due scene specifiche nello show. La prima sequenza mostra Il-nam che commenta su come Gi-hun deve essere stato rimproverato molto di frequente da bambino, cosa che lui sa perché anche suo figlio l’ha fatto. È la seconda scena che è più persuasiva, in quanto riproduce il momento in cui Il-nam dice a Gi-hun che il quartiere nel quarto gioco gli sembra familiare, al che il protagonista risponde che è simile a dove è cresciuto anche lui.

L’utente porta la teoria oltre proponendo che Il-nam ha creato la competizione “per trovare suo figlio” perché “soffre di alzheimer” e vuole che Gi-hun “continui la tradizione” e sia il capo dei giochi. È una teoria incredibile che potrebbe avere enormi implicazioni sull’origine e lo scopo dell’intera competizione.

Squid Game, la spiegazione del finale della prima stagione

Squid Game, la spiegazione del finale della prima stagione

La serie drammatica coreana Squid Game di Netflix ha un finale ricco di colpi di scena che promette molto di più, ma gli spettatori potrebbero aver bisogno di una spiegazione degli eventi in vista della seconda stagione. La conclusione di Squid Game porta al termine il torneo del titolo in modo emozionante e tragico, riecheggiando i temi di altri thriller di sopravvivenza acclamati dalla critica come The Hunger Games e Battle Royale. I messaggi della serie sulla ricchezza e sulla sopravvivenza sono toccanti e i suoi colpi di scena terranno gli spettatori incollati fino alla fine del finale.

Dopo un’intera stagione passata a seguire il divorziato e sfortunato Seong Gi-hun nei suoi tentativi di vincere i Giochi dei calamari, gli spettatori potranno finalmente vedere il risultato dei suoi sforzi nell’episodio 9, “Un giorno fortunato”. Gi-hun è uno dei tanti concorrenti sommersi dai debiti e alla disperata ricerca di una via di fuga, anche a costo di partecipare al mortale torneo. Alla fine della stagione 1 di Squid Game , toccherà a Gi-hun e al suo amico d’infanzia Cho Sang-woo stabilire chi vincerà il primo premio di 45,6 miliardi di won (circa 38 milioni di dollari).

La stagione 1 di Squid Game è disponibile in streaming su Netflix. La seconda stagione debutterà nel 2024.

Chi vince il torneo di Squid Game? Spiegazione della vittoria di Gi-hun

L’episodio 9 della stagione 1 di Squid Game si apre con la sfida finale del torneo e il gioco a cui partecipano Gi-hun e Sang-woo dà il nome a Squid Game. Il gioco prevede che un giocatore sia all’attacco, mentre l’altro assume una posizione difensiva. La persona in attacco – in questo caso Gi-hun – deve farsi strada in un campo a forma di calamaro, toccando la testa del calamaro con il piede per vincere. Nel frattempo, il giocatore in difesa deve cercare di fermarlo e spingerlo fuori dal campo. I concorrenti giocano fino a quando uno di loro non è più in grado di farlo, e la partita si conclude in genere con la morte di uno di loro.

Durante la finale, Gi-hun e Sang-woo si azzuffano in modo teso ed emozionante e i VIP assistono insensibili al violento tentativo dei due di vincere il premio. Ma mentre Sang-woo sta per uccidere Gi-hun con un coltello che ha portato di nascosto, Gi-hun alla fine sceglie la pietà piuttosto che il denaro. Dopo aver preso il sopravvento e aver trovato un’apertura per vincere, il leader di Squid Game sfrutta le regole del torneo, che indicano che i giochi possono terminare prima se la maggioranza è d’accordo.

Purtroppo, offrire a Sang-woo la possibilità di andarsene con lui non funziona per Gi-hun. Il suo amico d’infanzia si pugnala al collo, rendendo Gi-hun il vincitore finale. Per quanto riguarda il motivo per cui Sang-woo si uccide durante il finale della stagione 1 di Squid Game , ci sono un paio di possibili spiegazioni. Per prima cosa, Sang-woo si sente in colpa per le vite perse durante il torneo e suggerisce di non lasciarle morire invano all’inizio del combattimento tra lui e Gi-hun. Sa anche che, se rimane in vita, tornerà da sua madre a mani vuote, cosa che non sembra disposto ad accettare.

Cosa succederà a Hwang Jun-Ho dopo il finale di Squid Game Stagione 1

Dopo essersi infiltrato con successo nel torneo Squid Game come guardia, l’agente di polizia Hwang Jun-ho raccoglie prove da riportare ai suoi colleghi di Seoul. Tuttavia, i tentativi di Jun-ho di smascherare il torneo falliscono e non riesce a fuggire dall’isola in cui si svolge. Durante un confronto con il Front Man, che si rivela essere il fratello scomparso In-ho, Jun-ho viene colpito e dato per morto. Cade da una scogliera nell’oceano e di lui non si hanno più notizie. Il finale della stagione 1 diSquid Game non conferma il destino di Jun-ho e molti hanno ipotizzato che sia ancora vivo.

La ferita alla spalla di Jun-ho potrebbe non essere fatale, ma il finale di Squid Game suggerisce che il torneo è ancora in corso, il che significa che le prove di Jun-ho non arriveranno mai a Seoul. Tuttavia, l’attore Wi Ha-joon è confermato per la seconda stagione di Squid Game . Ciò significa che Jun-ho è uno dei pochi personaggi che ritornano nella seconda stagione di Squid Game. Sebbene sia possibile che appaia nei flashback, potrebbe anche essere sopravvissuto alla caduta. La serie dovrà spiegare cosa è successo dopo la sua resa dei conti con In-ho e perché le sue prove non hanno avuto alcun impatto sul torneo mortale.

Spiegato il colpo di scena del cattivo di Squid Game Stagione 1

Ci si potrebbe aspettare che la lotta tra Gi-hun e Sang-woo sia il momento più scioccante del finale della stagione 1 di Squid Game , ma non è così. Il finale della prima stagione rivela che Il-nam non è morto durante Marbles e non è mai stato in pericolo. In uno dei colpi di scena più brillanti di Squid Gamela serie stabilisce che Il-nam è l’ideatore del torneo. Convoca Gi-hun al suo capezzale poco prima che muoia a causa di un tumore al cervello e gli spiega che ha organizzato i Giochi dei calamari con l’aiuto di Front Man.

Il-nam viene presentato come un normale giocatore, quindi questa rivelazione è scioccante sia per il pubblico che per Gi-hun. Quando Gi-hun chiede maggiori informazioni sull’identità e sul motivo di Il-nam, viene accolto da una dura rivelazione: Il-nam è un uomo ricco che presta denaro alle persone per vivere, il che significa che è il motivo per cui le persone sono così disperate da partecipare ai Giochi dei calamari. Inoltre, organizza il torneo perché si annoia e dice a Gi-hun che avere troppa ricchezza rende la vita “non divertente”.

Ciò offre un’impressionante rappresentazione di chi è veramente Il-nam, che è ben lontano dall’anziano che Gi-hun crede essere suo amico. Il-nam ammette anche di essersi iscritto al torneo per “provare qualcosa”, sottolineando quanto sia vuota la sua vita. L’uomo anziano è chiaramente appassionato di inganni e giochi, e ne gioca un ultimo con Gi-hun prima di morire. I due fanno una scommessa durante la loro conversazione finale nella stagione 1 di Squid Game , e questo aggiunge un altro livello di commento al finale.

Il vero significato dell’ultima scommessa di Seong Gi-Hun e Oh Il-Nam

La scena che rivela la vera identità di Il-Nam non è solo uno dei migliori colpi di scena della storia recente dei K-drama, ma anche la conversazione più cruciale di Squid Game. Mentre i due parlano per l’ultima volta, Il-nam convince Gi-hun ad accettare un’ultima scommessa. Guardando dal piano superiore di una torre di Seoul, i due vedono un senzatetto ubriaco che giace per strada nel freddo dell’inverno. L’uomo morirà per assideramento se nessuno verrà a prenderlo al più presto. Il-nam scommette con Gi-hun che nessuno aiuterà l’uomo prima dello scoccare della mezzanotte.

Sebbene Gi-hun respinga la scommessa come una sciocchezza, è la metafora perfetta per punteggiare la loro successiva conversazione sul vero significato diSquid Game. L’ammissione di Il-nam di aver iniziato e partecipato ai giochi perché lui e i suoi colleghi miliardari erano annoiati dalla vita dimostra come la moralità dei ricchi sia spesso guidata dall’ego. Al contrario, Gi-hun non ha quasi toccato i soldi vinti per il senso di colpa di aver partecipato, anche se praticamente non aveva scelta. Per quanto riguarda la loro scommessa finale, Gi-hun finisce per avere ragione, poiché qualcuno alla fine aiuta l’uomo ubriaco. Tuttavia, Il-nam muore prima di poter imparare dallo scambio.

Come la scena finale di Squid Game Stagione 1 prepara la Stagione 2

Il Venditore fa un’altra apparizione mentre Gi-hun sale su un treno diretto all’aeroporto per andare a trovare sua figlia negli Stati Uniti. Mentre Gi-hun non riesce a catturare il Venditore, affronta la persona che quest’ultimo ha reclutato per il gioco, dicendogli di non aderire e prendendogli la carta dello Squid Game. Mentre sta per imbarcarsi sull’aereo, Gi-hun chiama il numero riportato sulla carta e viene intercettato dal Front Man. Gi-hun e il Front Man si scambiano minacce e Gi-hun decide di non salire sul suo volo. Questo anticipa il suo viaggio nella seconda stagione di Squid Game, che promette di vedere Gi-hun in cerca di vendetta.

Il primo filmato di Netflix sulla prossima stagione di Squid Game mostra un’ulteriore conversazione tra Gi-hun e l’Uomo del Fronte, confermando che il nemico sa che li sta inseguendo. Questo rappresenterà un ostacolo per la vendetta di Gi-hun nella seconda stagione, ma non sembra impedirgli di cercare le altre persone dietro il torneo. Fortunatamente, questo significa che Squid Game potrebbe continuare ben oltre il finale della stagione 1, lasciando molte domande a cui lo show dovrà rispondere.

Squid Game, il creatore annuncia giochi più oscuri per la stagione 3

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Hwang Dong-hyuk, sceneggiatore e showrunner di Squid Game, rivela come i giochi della terza stagione del K-drama saranno diversi da quelli presenti nelle puntate precedenti della serie survival di successo di Netflix. Uscito nel 2021, Squid Game ha raggiunto la popolarità non solo per la sua premessa unica, ma anche per la sua critica al funzionamento della società capitalista. Mentre i K-drama di vari generi hanno avuto diversi livelli di successo su Netflix, Squid Game è il primo drama coreano a diventare la serie più vista del gigante dello streaming negli Stati Uniti.

In vista dell’uscita della terza stagione di Squid Game, Dong-hyuk ha parlato con Entertainment Weekly della direzione che prenderanno i giochi del thriller K-drama. Il famoso sceneggiatore ha rivelato che vuole che i giochi della terza stagione “mostrino davvero il fondo più basso dell’essere umano”. Le stagioni 1 e 2 di Squid Game presentavano giochi diversi che mettevano alla prova le capacità mentali, fisiche ed emotive dei giocatori, ma Dong-hyuk vuole includere un lato mai visto prima dei personaggi nella stagione finale del K-drama. Ecco i suoi commenti completi:

“Nel caso della terza stagione, volevo introdurre giochi che potessero davvero mostrare il lato più basso dell’essere umano, perché la serie stessa sta raggiungendo il suo culmine. Volevo giochi molto intensi per far emergere il lato più oscuro della natura umana”.

La terza stagione di Squid Game includerà nuovi giochi intensi

Mentre svelava nuovi dettagli su cosa aspettarsi dalla terza stagione di Squid Game, Dong-hyuk ha rivelato di aver creato una lista di giochi a cui giocava da bambino, a cui è tornato quando ha creato le prime due stagioni della serie. Nella prima stagione di Squid Game, Dong-hyuk ha incluso giochi che facevano emergere la paura dell’altezza, ma che mancavano nella seconda stagione della serie. Quindi, per la terza stagione di Squid Game, lo sceneggiatore e creatore della serie ha voluto introdurre giochi intensi che giocassero sulla paura dell’altezza delle persone.

Sebbene Dong-hyuk abbia dato qualche anticipazione su come i giocatori potrebbero reagire ai nuovi giochi, non ha rivelato il loro destino, se non che il bambino che si sente piangere nel trailer avrà un ruolo significativo nell’ultima stagione della serie. Il regista vuole che la terza stagione di Squid Game sia fonte di ispirazione e intende utilizzare i nuovi giochi per trasmettere questo messaggio. Dong-hyuk ha inoltre spiegato che i giochi finali metteranno in luce il lato più oscuro della natura umana, ma non ha fornito ulteriori dettagli su come ciò avverrà.

Squid Game 3: la recensione della celebre serie Netflix

Squid Game 3: la recensione della celebre serie Netflix

Crudeltà, disillusione, sadismo e alienazione. Questi sono solo alcuni dei cardini su cui si muove l’ultimo e decisivo ritorno di Squid Game, che approda su Netflix il 27 giugno con la sua terza e ultima stagione, dopo un’attesa snervante e una diffusa dose di scetticismo. La serie sudcoreana che ha consacrato la K-wave nell’Olimpo della serialità globale, portando Netflix ai vertici dello streaming internazionale, è pronta quindi a riaprire i giochi. Ma sarà ancora in grado di sorprendere, sconvolgere e, soprattutto, far riflettere?

Con la sua seconda stagione, arrivata lo scorso dicembre, la serie ha diviso profondamente pubblico e critica: se da un lato alcuni spettatori vi hanno intravisto un ponte necessario verso un epilogo decisivo, dall’altro – e forse in maggioranza – l’accoglienza è stata tiepida, se non apertamente delusa. L’atmosfera carica di tensione, il simbolismo sociale e la critica feroce al capitalismo, che avevano segnato il successo della prima stagione, sembravano aver perso mordente, lasciando spazio a soluzioni narrative forzate e a personaggi più interessanti sulla carta, ma sviluppati poco e resi meno incisivi sullo schermo.

Proprio per questo, la terza stagione porta ora sulle spalle il peso di una doppia responsabilità: riscattare le ambizioni tradite della seconda e offrire un congedo all’altezza di una serie diventata icona globale.

Squid Game 3: dove eravamo rimasti?

Rientrato nel gioco con l’unico scopo di smascherare il Front Man (Lee Byung-hun) e porre fine all’incubo dell’isola dell’orrore, Gi-hun (Lee Jung-jae) organizza una ribellione armata, a suon di mitra e disperazione, insieme ad alcuni compagni. Ma, inconsapevole di aver riposto la fiducia proprio nel suo nemico più insidioso, il piano fallisce. Tra i caduti e le illusioni spezzate, Gi-hun sprofonda in un abisso di colpa e impotenza, divorato dal sospetto che quelle atrocità siano impossibili da fermare: ha ancora senso lottare per il bene dell’umanità? Esiste davvero una via di redenzione?

Mentre Gi-hun si chiude sempre più nella sua apparente resa, il Front Man prepara la prossima mossa, dopo aver assestato l’ennesimo scacco matto. Intanto, le scelte dei giocatori sopravvissuti, sempre più irrazionali e disumane, trascinano ogni round verso conseguenze irreparabili.

Squid Game - Stagione 3Tra disperazione, follia e fantasmi

La terza stagione riprende esattamente da dove eravamo rimasti, proseguendo la narrazione senza sbalzi né omissioni. Ma qualcosa è cambiato. Rispetto alle puntate precedenti, è calata la notte: l’atmosfera si fa ancora più cupa e tesa, fino a fondersi con l’animo dei protagonisti. L’ambientazione colorata e infantile, che aveva fatto da sfondo agli orrori della prima stagione, ora si dissolve, diventando un riflesso distorto dei personaggi stessi. Viene dunque meno l’illusione del gioco e dell’infanzia: al suo posto subentra una dimensione sospesa, surreale, dove i vizi e i mali dell’animo umano si condensano in un inferno terrestre. I gironi danteschi sono soppiantati da turni di gioco, e ogni round sembra scavare più a fondo nell’oscurità dell’animo umano. La storia prende così la piega dell’incubo: i giocatori perdono la lucidità, e l’ingenuità, degli episodi precedenti, lasciando spazio a un alone di follia necessario per prevalere, sopraffare gli altri, e salvarsi. Se stessi, e il denaro in palio.

Inoltre, la narrazione si arricchisce di numerose sottotrame che si intrecciano e coesistono, ma non tutte riescono a mantenere la tensione o a suscitare l’interesse sperato. Per esempio, la storyline delle guardie coinvolte nel traffico illegale di organi, così come quella del detective Hwang Jun-ho, impegnato a rintracciare il fratello scomparso e a localizzare l’isola, risultano spesso marginali, se non addirittura superflue. Il loro sviluppo intermittente e a tratti macchinoso finisce per rallentare il ritmo complessivo, distogliendo l’attenzione dal cuore emotivo della stagione: Gi-hun. Se l’impatto iniziale di Squid Game era legato alla crudeltà spiazzante dei giochi, ora l’elemento che trattiene davvero lo spettatore è il destino di Gi-hun e il suo legame con la bambina che cerca di proteggere.

Una vita che nasce dove la morte regna

Tra i legami più intensi della terza stagione spicca l’alleanza inaspettata tra tre figure femminili: la giocatrice 120 (interpretata da Park Sung-hoon), una donna trans sudcoreana; Geum-ja (giocatrice 149, Kang Ae-shim), madre sessantenne dal temperamento dolce ma determinato; e Kim Jun-hee (giocatrice 222, Jo Yu-ri), ragazza madre incinta, schiva e diffidente. Tre donne – quasi quattro – a cui il regista affida il compito di incarnare una fragile speranza d’umanità nel cuore del disumano. In un contesto in cui ogni rapporto sembra fondato su opportunismo e sopraffazione, la loro è un’alleanza intima, radicale, costruita sulla cura reciproca e non sulla competizione.

Il momento più emblematico arriva quando Jun-hee dà alla luce sua figlia con accanto solo Geum-ja, mentre attorno infuriano grida e sangue. Quel parto, nel mezzo di un gioco mortale, non è solo un atto di sopravvivenza, ma una forma di resistenza silenziosa: dove il sistema impone distruzione, loro scelgono il coraggio della vita e di una seconda opportunità.

La maternità – non solo biologica, ma politica – si fa così simbolo di solidarietà e coraggio intergenerazionale, di trasformazione del trauma e di ribellione al meccanismo stesso dei giochi. In una scena tanto breve quanto potente (come quella del parto) si concentra quindi uno dei significati più profondi della serie: la possibilità, anche nel cuore dell’inferno, di preservare la propria umanità e di proteggere la vita.

Squid Game - Stagione 3 giocatoriUna terza stagione superflua, ma che si fa guardare

Nonostante molti concordino sul fatto che Squid Game avrebbe potuto concludersi in modo compiuto già con la prima stagione, Hwang Dong-hyuk sceglie di proseguire, spingendo lo spettatore dentro una visione più matura, disillusa e forse ancora più inquieta. C’è da dire che il pubblico è cambiato, ed è cambiato anche il mondo attorno. Oggi, in un’epoca in cui le notizie quotidiane sono intrise di morte, bombardamenti, guerre e crisi sanitarie, la domanda che attraversa sottopelle tutta la terza stagione – C’è ancora speranza nell’umanità? – risuona con una forza nuova, cruda, necessaria.

Dong-hyuk sembra volerci dire che il vero orrore non è nei giochi, ma nella normalità che li rende plausibili. Squid Game, pur nella sua estetica iper-violenta e nel suo universo infernale, continua a essere una potente allegoria dei meccanismi spietati della società contemporanea. Le dinamiche di esclusione, sopraffazione e disumanizzazione che regolano la finzione non sono altro che una lente estrema su ciò che spesso ignoriamo nella realtà. Dietro le scene disturbanti e le prove letali, la serie affonda lo sguardo nel disfacimento morale dell’individuo moderno, dove l’empatia è un lusso e la solidarietà una strategia inefficace. La logica del mors tua, vita mea non è solo il motore narrativo dei giochi: è il riflesso più spietato della nostra quotidianità. E in questo specchio deformante e lucidissimo, Squid Game trova la sua urgenza politica, sociale e culturale più forte.

Squid Game 3: ecco perché la durata della nuova stagione ha sorpreso tutti

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La terza stagione di Squid Game è composta da sei episodi, rendendola la stagione più breve della serie coreana di grande successo di Netflix. Anche se il mondo ha dovuto aspettare tre anni per la seconda stagione di Squid Game, la terza e ultima stagione dello show è durata solo sei mesi. A differenza della seconda stagione, che includeva un salto temporale proprio all’inizio dell’episodio 1, la terza stagione di Squid Game inizia subito dopo la ribellione fallita di Gi-hun.

Una delle differenze più significative tra la prima e la seconda stagione di Squid Game è che la prima raccontava una storia completa, mentre la seconda terminava con un cliffhanger. Sebbene la prima stagione lasciava intendere che la storia non fosse ancora finita, il finale della seconda stagione di Squid Game terminava bruscamente, lasciando tutti con la voglia di vedere il seguito.

Fortunatamente, la seconda e la terza stagione di Squid Game sono state prodotte una dopo l’altra, quindi non abbiamo dovuto aspettare troppo a lungo per gli episodi rimanenti. Tuttavia, questo significava anche che la seconda e la terza stagione sarebbero state relativamente brevi rispetto alla prima.

Perché la terza stagione di Squid Game ha solo 6 episodi

Squid Game - stagione 3

La seconda e la terza stagione di Squid Game sono state scritte contemporaneamente

Prima dell’uscita della seconda stagione di Squid Game, il creatore della serie, Hwang Dong-hyuk, ha rivelato di aver scritto la seconda e la terza stagione contemporaneamente (tramite Deadline). Tuttavia, Hwang si è reso conto che c’era un grande punto di svolta nella storia dopo l’episodio 7, motivo per cui ha deciso di terminare la seconda stagione lì e lasciare il resto per la terza. Ora sappiamo che il grande punto di svolta a cui si riferiva il regista Hwang era la morte di Jung-bae nel finale della seconda stagione. Le conseguenze della ribellione di Gi-hun e le ultime tre partite sono state quindi riservate alla terza stagione.

Dato che la seconda e la terza stagione sono state scritte contemporaneamente, è naturale che funzionino come un’unica grande storia. Tre dei sei giochi sono stati giocati nella seconda stagione di Squid Game, il che significa che la terza stagione avrebbe probabilmente avuto un numero di episodi simile alla seconda. Non sorprende che Squid Game 3 abbia finito per avere solo un episodio in meno rispetto alla seconda stagione. Ora che entrambe sono state pubblicate, possiamo considerare Squid Game‘s stagioni 2 e 3 come una storia di 13 episodi divisa in due parti.

Le stagioni 2 e 3 di Squid Game sono fondamentalmente un’unica grande stagione

Squid Game - Stagione 3 giocatori

Le stagioni 2 e 3 hanno 13 episodi in totale

Stranger Things stagione 4, Bridgerton stagione 3 e Cobra Kai stagione 6 sono solo alcuni esempi di stagioni Netflix che sono state divise in due o più parti, poi pubblicate a poche settimane di distanza l’una dall’altra. Questo non è esattamente ciò che è successo con Squid Game, che in realtà ha avuto una seconda e una terza stagione separate. Ma dal punto di vista narrativo, Squid Game 2 e Squid Game 3 possono effettivamente essere percepiti come un’unica lunga stagione.

Il regista Hwang ha impiegato un decennio per realizzare Squid Game stagione 1, ma ha scritto le sceneggiature delle stagioni 2 e 3 in pochi mesi. L’enorme successo rivoluzionario della prima stagione di Squid Game ha reso inevitabile un sequel e, fortunatamente per Netflix, il creatore della serie aveva altre storie da raccontare. Anche se Squid Game 2 avrebbe potuto funzionare come una stagione di 13 episodi senza cliffhanger, aveva senso conservare la seconda metà della storia per una terza e ultima stagione e avere più tempo per la post-produzione e per creare aspettativa.

La terza stagione di Squid Game era il momento giusto per concludere la serie

Il regista Hwang Dong-hyuk aveva una visione chiara della storia

Il fatto che la terza stagione di Squid Game sia la più breve della serie conferma che era destinata a essere la conclusione della storia iniziata nella seconda stagione. Ecco perché la terza stagione era il momento giusto per concludere la serie originale Netflix.

Squid Game continuerà come franchise: il reality show di Netflix Squid Game: The Challenge tornerà con la seconda stagione e David Fincher sta sviluppando uno spin-off americano. Tuttavia, la serie principale è ormai terminata e, fortunatamente, Hwang è riuscito a raccontare esattamente la storia che voleva in 22 episodi in totale.

Squid Game 2: teaser trailer rivela il nuovo cast!

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Squid Game 2: teaser trailer rivela il nuovo cast!

Squid Game 2 è ufficialmente programmato poiché Netflix ha rilasciato oggi un video che conferma che la seconda stagione della serie di enorme successo globale Squid Game è in arrivo e una dichiarazione che conferma diversi ritorni.

Chi è il cast della seconda stagione di Squid Game?

Gli attori di ritorno nel cast della seconda stagione di Squid Game sono Lee Jung-jae, Lee Byung-Hun, Wi Ha-jun e Gong Yoo. A loro si uniranno quattro nuovi arrivati: Yim Si-Wan, Kang Ha-Neul, Park Sung-Hoon e Yang Dong-Geun. Dai un’occhiata al trailer teaser di Squid Game 2 qui sotto:

Il creatore della serie tv Hwang Dong-Hyuk ha precedentemente rilasciato una dichiarazione su Squid Game 2:

Ci sono voluti 12 anni per dare vita alla prima stagione di Squid Game l’anno scorso. Ma ci sono voluti 12 giorni perché Squid Game diventasse la serie Netflix più popolare di sempre. Come sceneggiatore, regista e produttore di Squid Game , un grande ringraziamento ai fan di tutto il mondo. Grazie per aver guardato e amato il nostro spettacolo“, ha detto Dong-Hyuk. “E ora, Gi-hun ritorna. Il Front Man ritorna. La stagione 2 sta arrivando. L’uomo in giacca e cravatta con ddakji potrebbe essere tornato. Ti verrà presentato anche il fidanzato di Young-hee, Cheol-su. Unisciti a noi ancora una volta per un round completamente nuovo.

Grazie al suo successo di critica e commerciale, la serie ha ottenuto tre nomination ai Golden Globe, tra cui l’attore sudcoreano O Yeong-su che ha vinto il premio come miglior attore non protagonista in una serie per la sua interpretazione di Oh Il-nam/Player 001. Ha anche fatto la storia diventando il primo spettacolo non inglese a ricevere quattro importanti nomination ai SAG, tra cui Miglior interpretazione di un attore maschio per Lee Jung-jae, Miglior interpretazione di un’attrice per Jung Ho-yeon, Miglior interpretazione di un ensemble e Miglior interpretazione di uno stunt Ensemble .

Squid Game è scritta dallo sceneggiatore e regista Dong-Hyuk, meglio conosciuto per il suo lavoro in film sudcoreani come The Fortress, Miss Granny e Silenced. Nella serie un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara?

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Squid Game 2: rivelate le prime foto della seconda stagione

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Squid Game 2: rivelate le prime foto della seconda stagione

Sono state svelate le prime immagini di Squid Game 2, l’attesa seconda stagione della serie Netflix Original Squid Game, che anticipano il tanto atteso ritorno della serie thriller di Netflix e mostrano il ritorno di Gi-hun ai giochi mortali.

La serie Netflix Squid Game tornerà quest’anno con l’attesissima seconda stagione. L’evento New on Netflix di oggi svela maggiori dettagli su uno show che, a più di due anni dal debutto, resta una delle serie Netflix più popolari. Una clip presentata all’evento mostra Gi-hun che prende una decisione importante. Interpretato da Lee Jung-jae, che ha vinto un Primetime Emmy Award al Miglior Attore Protagonista alla 74esima edizione dei Primetime Emmys, Gi-hun abbandona i suoi piani americani dopo una chiamata misteriosa e si imbarca in un inseguimento.

Le foto offrono un’anteprima colorata di ciò che accadrà quando Squid Game debutterà nel 2024, concentrandosi sul ritorno di Lee Jung-jae nei panni di Seong Gi-hun e mettendo in evidenza anche altri personaggi nuovi e di ritorno.

Le foto rivelano che, oltre a Gi-hun, i prossimi episodi vedranno il ritorno di Front Man (Lee Byung-hun) e di The Recruiter (Gong Yoo). C’è anche un nuovo personaggio interpretato da Park Gyu-youn.

Anche se i dettagli della trama della seconda stagione sono stati tenuti nascosti, si sa che il ritorno di Squid Game vedrà Gi-hun tornare ai giochi mortali per distruggere la misteriosa organizzazione che sta dietro a tutto.

La serie Squid Game

Squid Game, racconta di un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara?

Squid Game è diventata rapidamente una delle serie più viste di Netflix in tutto il mondo. Ha ottenuto oltre 1,65 miliardi di ore di visione ed è stata vista da più di 142 milioni di famiglie nei primi 28 giorni. Oltre all’enorme audience, la serie ha ottenuto premi prestigiosi come il Gotham Awards’ Breakthrough Series, l’AFI Special Award e sei Primetime Emmy Awards.

Squid Game 2: Netflix conferma l’ampliamento del cast

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Squid Game 2: Netflix conferma l’ampliamento del cast

Netflix non ha ancora rivelato molto su Squid Game 2, ma ha confermato un importante ampliamento del cast coreano. La seconda stagione vede Lee Jung-jae, Lee Byung-hun, Wi Ha-jun e Gong Yoo riprendere i loro ruoli di protagonisti e antagonisti sopravvissuti al sanguinoso gioco di eliminazione.

La nuova storia “seguirà Gi-hun mentre abbandona i suoi piani per andare negli Stati Uniti e inizia un inseguimento”, hanno dichiarato da Netflix. Le prime foto della seconda stagione mostravano il personaggio di Gi-hyun interpretato da Lee con i capelli tinti di rosso.

La società ha confermato che anche Hwang Dong-hyuk, che è diventato il primo asiatico a vincere ai Primetime Emmy per la regia di una serie drammatica, sarà confermato come regista, sceneggiatore e produttore e che la produzione avverrà tramite Firstman Studio.

I nuovi membri del cast includono Yim Si-wan (“L’avvocato”, “Dichiarazione di emergenza”), Kang Ha-neul (“Dongju: Il ritratto di un poeta”), Park Gyu-young (“Attacco alla stazione di servizio”), Lee Jin-uk, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun, Kang Ae-sim (“Kim Ji-young: Born 1982”), Lee David (“The Terror Live”), Choi Seung-hyun, Roh Jae-won, Jo Yuri e Won Ji.

Per quanto riguarda la data di uscita della serie, lo streamer è rimasto esasperantemente vago: “Prima o poi nel 2024”, ha ribadito rivelando una vasta lista di nuovi film, serie e reality show coreani.

La serie Squid Game

Squid Game, racconta di un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara?

Squid Game è diventata rapidamente una delle serie più viste di Netflix in tutto il mondo. Ha ottenuto oltre 1,65 miliardi di ore di visione ed è stata vista da più di 142 milioni di famiglie nei primi 28 giorni. Oltre all’enorme audience, la serie ha ottenuto premi prestigiosi come il Gotham Awards’ Breakthrough Series, l’AFI Special Award e sei Primetime Emmy Awards.

Squid Game 2: Gi-Hun è traumatizzato nella clip della seconda stagione

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Dopo aver invitato alcune star di Squid Game a parlare delle teorie dei fan sull’attesissima stagione 2 della serie sudcoreana, Netflix ha deciso di stuzzicare ancora un po’ i fan e ricordarci che il 26 dicembre è più vicino che mai. La nuova stagione dello show ci riporterà ai giochi mortali in cui solo un vincitore è in grado di ottenere il premio di 45 miliardi di won, ma questa volta le cose saranno diverse perché Gi-hun (Lee Jung-jae) è determinato a far fuori le persone che lo hanno traumatizzato.

Il teaser di Squid Game Season 2 – o semplicemente Squid Game 2, come rivela il titolo – pone solo una domanda: Siete pronti? I fan sono più che pronti, ovviamente, ma per ora non sappiamo che tipo di sorprese ha in serbo lo showrunner della serie Hwang Dong-hyuk per la seconda uscita della popolarissima serie televisiva. Da quello che sembra, la nuova edizione dei giochi almeno decollerà, il che significa che il piano di Gi-hun non inizierà immediatamente. Tuttavia, possiamo già vedere alcuni cambiamenti nella struttura, con nuove uniformi senza volto che si uniscono alla festa, nuovi giocatori che si preparano per giochi forse diversi e Gi-hun che si avvicina a scoprire chi sono i poteri dietro un evento così grande e segreto.

A questo proposito, sembra che il viaggio di Gi-hun sarà tutt’altro che tranquillo. Il trailer accenna a eventi di PTSD che potrebbe attraversare, come allucinazioni e incubi. Ma che siano reali o meno, il protagonista sarà ancora una volta al centro di un gioco pericoloso e sfiderà coloro che non vogliono essere smascherati. Fino a che punto riuscirà ad arrivare prima che decidano di farlo fuori? Dovremo aspettare fino a dicembre per scoprirlo.

Lo showrunner di Squid Game ha parlato anche della seconda stagione

Parlando con The Hollywood Reporter, il creatore della serie Hwang ha rivelato il suo approccio ai nuovi episodi e ha parlato di quale sarà la sua strategia per soddisfare l’enorme aspettativa che si è creata intorno alla sua creazione. Ha dichiarato:

“Ho visto molte reazioni da parte delle persone riguardo allo show, ma non voglio realizzare la seconda stagione come risposta a quelle reazioni. Le filosofie che ho messo nella prima stagione si estendono naturalmente alla seconda. Invece di cercare di soddisfare le aspettative degli spettatori, ho pensato all’ultimo momento, quando Gi-hun si è allontanato dall’imbarco dell’aereo, e ho pensato a quello che avrebbe fatto dopo. Ci sarà naturalmente un flusso di eventi che porterà fino alla fine della stagione. Non posso ancora condividere alcun dettaglio, ma sapete che Seong Gi-hun è diventato una persona completamente nuova alla fine della prima stagione, quindi la seconda stagione sarà incentrata su cosa farà questo nuovo Gi-hun e su come si svolgeranno le cose con questo nuovo tipo di personaggio”.

La nuova stagione di Squid Game vede nel cast anche Wi Ha-joon (Gyeongseong Creature), Lee Byung-hun (Our Blues), Kang Ae-shim (Frankly Speaking), Lee Da-wit (Itaewon Class), Yang Dong-geun (The Forbidden Marriage), Park Gyuyoung (Sweet Home) e Kang Ha-neul (Moon Lovers: Scarlet Heart). La seconda stagione di Squid Game sarà trasmessa da Netflix il 26 dicembre.

Squid Game 2: cosa sappiamo sulla seconda stagione

Squid Game 2: cosa sappiamo sulla seconda stagione

Dopo aver visto Squid Game, sapevamo che la storia non si è esaurita del tutto con la prima stagione. La serie Netflix di successo su un torneo mortale di giochi per bambini non si è concluso con un finale pulito, e ora siamo certi finalmente che Squid Game 2 si farà. Il 20 gennaio, il co-CEO e chief content officer di Netflix Ted Sarandos lo ha confermato , dicendo “L’universo di Squid Game è appena iniziato”.

Anche il creatore dello spettacolo è a bordo.

“Non ci lasci scelta”, ha detto il creatore Hwang Dong-hyuk in un video condiviso dall’Associated Press a novembre, sottolineando che c’è stata “tanta pressione, così tanta richiesta e così tanto amore” per una seconda stagione dal milioni di spettatori che lo hanno reso lo spettacolo più popolare di Netflix. “Ci sarà davvero una seconda stagione. È nella mia testa in questo momento”, ha detto Hwang.

La seconda stagione di Squid Game

All’inizio non sembrava così scontata una seconda stagione. Infatti lo sceneggiatore e regista Hwang  ha detto a Variety  alla fine di settembre che potrebbe tornare al cinema prima di pensare a un sequel di Squid Game. “Non ho piani ben sviluppati per Squid Game 2”, ha detto. “È abbastanza stancante solo a pensarci”.

Ma poi Squid Game ha avuto successo e quando il regista ha parlato con The Times ad ottobre, è sembrato più positivo riguardo a una possibile stagione 2.

“Mentre stavo scrivendo la prima stagione, ho pensato alle storie che potrebbero esserci nella seconda se ne avessi una: una sarebbe la storia del Front Man”, ha detto Hwang. “Penso che il problema con gli agenti di polizia non sia solo un problema in Corea. Vedo nelle notizie globali che le forze di polizia possono essere molto in ritardo nell’agire sulle cose: ci sono più vittime o la situazione peggiora a causa loro non agendo abbastanza velocemente. Questo era un problema che volevo sollevare. Forse nella seconda stagione posso parlarne di più. “

E poi, in ottobre, Hwang ha cominciato rivelarsi ancora più deciso a tornare: “Certo che si parla (di una seconda stagione)”, ha detto a The Guardian . “È inevitabile perché è stato un tale successo. Lo sto valutando. Ho in mente un’immagine di altissimo livello, ma non lavorerò subito su di essa. C’è un film che voglio davvero fare. Sto pensando a cosa fare prima. Parlerò con Netflix”.

Quando arriverà la seconda stagione di Squid Game?

Non è ancora il momento di segnarvi la data di uscita sul calentario. Nel video AP del 9 novembre, Hwang ha detto: “è troppo presto per dire quando e come” avverrà una seconda stagione. Una cosa sembra chiara: non ci vorrà tanto tempo quanto la prima stagione, che ha iniziato a svilupparsi un decennio fa.  Tuttavia, quando il co-CEO di Netflix ha confermato la notizia nel gennaio 2022, non ha nemmeno menzionato una data.

Di cosa potrebbe parlare la trama della seconda stagione di Squid Game?

Sappiamo per certo che rivedremo il vincitore di Squid Game Seong Gi-hun. Hwang ha detto nel video di AP che Gi-hun sarebbe tornato e “farebbe qualcosa per il mondo”.

Dove abbiamo lasciato il nostro eroe? Alla fine della prima stagione, Gi-hun non ha mostrato il desiderio di spendere le sue enormi vincite, comprensibilmente troppo distrutto dall’esperienza di vedere morire i suoi amici. Ma era pronto per volare a Los Angeles per vedere la sua amata figlia quando si è reso conto che il gioco stava continuando, ed è sceso dall’aereo con l’intenzione di fermarlo in qualche modo. Il modo in cui tornerà in gioco sarà senza dubbio una parte importante della seconda stagione. Non sembra possibile che possa competere di nuovo, ma si intrufolerà come una delle guardie vestite di rosso?

Nel frattempo Hwang In-ho ha vinto la partita nel 2015 e in qualche modo ha deciso di diventare il Front Man, gestendo il torneo per il misterioso ospite (spoiler) che si scopre essere l’anziano Oh Il-nam. In-ho ha sicuramente sparato a suo fratello, l’agente di polizia Hwang Jun-ho, ma non abbiamo mai visto il suo cadavere e il conflitto fraterno avrebbe creato una succosa trama della seconda stagione. E se Jun-ho sopravvive e i due fratelli decidono di distruggere il gioco?

Quali personaggi di Squid Game potrebbero tornare?

Seong Gi-hun

Ebbene, chi non è morto? Seong Gi-hun, DUH, l’unico giocatore dal primo turno a vivere. Ecco che la seconda stagione sarà incentrata su di lui, proprio come la prima. E forse sua moglie, sua figlia e la nuova famiglia di sua moglie torneranno dagli Stati Uniti per un coinvolgimento.

La madre di Sang-woo e Kang Cheol

Una delle perdite più tristi per molti spettatori è stata quella del disertore nordcoreano Kang Sae-byeok. Ma Gi-hun è riuscita a trovare il suo fratellino, Cheol, e lo ha portato dalla madre di Sang-woo a crescere, con il beneficio di un sacco di vittorie. Sarebbe bello vedere come Cheol si sta adattando alla sua nuova situazione (e forse si presenteranno più membri della famiglia — vedi sotto). Sarebbe anche interessante vedere se la madre di Sang-woo venisse mai a sapere la verità sul suo adorato figlio che ruba soldi ai suoi clienti.

I fratelli Hwang In-ho e Hwang Jun-ho

Come accennato in precedenza, il destino di Jun-ho potrebbe non essere segnato. Potrebbe essere ancora vivo, e anche se non lo è, suo fratello dovrà fare i conti con il fatto che ha cercato di ucciderlo. Forse gli spettatori vedranno in flashback il torneo del 2015 vinto da In-ho — potrebbe spiegare qualcosa sul perché è rimasto con il gioco invece di prendere il suo salvadanaio pieno di vittorie e andarsene. E se sappiamo qualcosa sui possibili piani del regista Hwang Dong-hyuk per una seconda stagione, è che è molto interessato alla polizia sudcoreana e alla rapidità con cui risponde o meno a crimini e problemi. Ha detto al Times di Londra  che può vedere esplorare questi argomenti.

Il reclutatore di giochi

Non conosciamo il nome del suo personaggio, ma l’attore sudcoreano Gong Yoo interpreta il bell’uomo che recluta nel gioco persone indebitate alla disperata ricerca di soldi. Qual è la sua motivazione? Il suo passato? La seconda stagione potrebbe spiegare perché è coinvolto e chi è.

Nuovi personaggi del gioco Squid

Squid Game ha sviluppato molti personaggi fantastici solo per ucciderli nel gioco. Una seconda stagione potrebbe scavare nei loro retroscena. Ecco solo alcuni dei personaggi che potrebbero presentarsi.

La moglie di Alì

Abbiamo incontrato brevemente la moglie di Ali, una giovane madre pachistana. E se fosse venuta a cercarlo o finisse per giocare lei stessa? O forse Ali ha un fratello che vuole vendicarsi?

Oh Il-nam’s son

Oh Il-nam ha menzionato suo figlio — potrebbe presentarsi in qualche modo? Probabilmente è ricco come suo padre, quindi potrebbe non aver bisogno di competere nei giochi ma potrebbe essere dietro le quinte ad aiutare a gestire il torneo. O forse ha sperperato tutto ciò che ha vinto e ora ha bisogno di riguadagnare i soldi.

I soci di Jang Deok-su

Il gangster Jang Deok-su (Heo Sung-tae) era uno dei personaggi meno simpatici, ma sembrava conoscere ed essere conosciuto da tutti nel mondo criminale. Forse alcuni dei suoi soci trovano la loro strada in un nuovo torneo.

La famiglia di Kang Sae-byeok

Kang Sae-byeok (Jung Ho-yeon) era una delle preferite dai fan – menziono suo fratello, Cheol, sopra. Cheol è troppo giovane per competere nel torneo fatale (speriamo) a meno che la seconda stagione non sia ambientata nel futuro. Ma per quanto sia giovane, Cheol ora è ricco — forse può portare sua madre dal nord e possiamo saperne di più sulla loro famiglia.

Il mistero di Han Mi-nyeo

Chissà cosa credere di Han Mi-nyeo (Kim Joo-ryoung)? Ha avuto un rapido incontro in bagno con Jang Deok-su, ma poi lo ha eliminato nel gioco del ponte di vetro. Ha affermato di essere una nuova madre, ma poi non l’ha mai più menzionata. La sua vita prima della partita è un enorme vuoto, quindi praticamente chiunque potrebbe presentarsi rivendicando una relazione con lei. E se fossero intriganti la metà di lei, sarebbero un’aggiunta gradita.

I VIP inquietanti

Verso la fine della serie, un gruppo di uomini ricchi viene coinvolto per scommettere sui giochi e guardarli dal vivo. (Si cerca di aggredire sessualmente Jun-ho, cosa che finisce male per l’uomo ricco.) Sono persone orribili, ma sembra possibile che loro – o un nuovo gruppo di ricchi – possano apparire in una seconda stagione.

Quali partite potrebbero esserci in Squid Game 2?

Nella prima stagione, i giocatori hanno combattuto attraverso battaglie mortali di luce rossa, luce verde; tiro alla fune; e marmi; intagliato caramelle Dalgona da una latta senza romperne la forma; attraversato un ponte di vetro che aveva pannelli fragili; e, infine, ha affrontato il gioco del calamaro del titolo. Ma molti altri giochi sono stati menzionati nella serie.

Gi-hun si è chiesta numerose volte se uno dei giochi sarebbe stato qualcosa in cui le giocatrici fossero più brave, al contrario del tiro alla fune o qualcosa che favorisse gli uomini. Sarebbe interessante se nella stagione 2 si presentasse un gioco incentrato sulle donne e improvvisamente le donne avessero un vantaggio rispetto ai giocatori maschi.

Gli elastici sono menzionati più volte. Gli americani possono chiamare questa corda per saltare cinese e comporta l’avvolgimento di corde elastiche attorno alle gambe di due giocatori in modo che un terzo giocatore possa saltare dentro e fuori. Viene menzionata la campana, anche se il gioco del ponte di vetro potrebbe essere inteso come una versione mortale della campana. Anche Gongggi, che è un po’ come i jack, è venuto fuori. Tag e freeze tag erano anche giochi di cui Gi-hun si chiedeva.

In un articolo in lingua coreana , Hwang ha detto di aver preso in considerazione altri due giochi: Dong, Dong, Dongdaemun (molto simile al London Bridge Is Falling Down dell’ovest, i giocatori formano un cancello con le mani e catturano un giocatore quando la canzone finisce), e uno chiamato Perché sei venuto a casa mia? (un gioco simile a Red Rover, in cui i giocatori formano una linea tenendosi per mano e altri cercano di sfondare la linea). È possibile che possa rivisitare quei giochi per nuovi episodi.

Qualunque siano i giochi scelti, una seconda stagione quasi certamente non ripeterebbe quelli della prima: la sorpresa di apprendere il nuovo gioco è stata una parte importante di ogni episodio.

Squid Game 2: annunciati otto nuovi membri del cast

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Squid Game 2: annunciati otto nuovi membri del cast

Squid Game 2, la seconda stagione del dramma coreano di successo Squid Game ha ufficialmente aggiunto otto nuovi membri del cast per la sua prossima stagione su Netflix.

Chi c’è in Squid Game 2?

Netflix ha annunciato che gli attori che completano il cast della seconda stagione di Squid Game sono Park Gyu-young (Sweet Home, Celebrity), former Iz*One member Jo Yu-ri, Kang Ae-sim (Be Melodramatic, Move to Heaven), Lee David (The Fortress), Lee Jin-uk (Sweet Home, Miss Granny), Choi Seung-hyun (Tazza: The Hidden Card, Commitment), Roh Jae-won (Missing Yoon, Ditto) e Won Ji-an (D.P.).

Questi otto nuovi arrivati ​​si uniscono agli attori della seconda stagione precedentemente annunciati Yim Si-wan, Kang Ha-neul, Park Sung-hoon e Yang Dong-geun, oltre agli attori della prima stagione Lee Jung-jae , Lee Byung-hun , Wi Ha- giugno e Gong Yoo.

Questa settimana, i membri del cast e gli showrunner si sono riuniti per la loro prima lettura da tavolo, con la produzione di Squid Game Stagione 2 che inizierà entro la fine dell’anno“, ha rivelato Netflix. “Dalle stelle nascenti agli attori veterani, il cast dell’ensemble vanta una vasta gamma di talenti ed esperienze. Il regista Hwang Dong-hyuk, che ha vinto un Emmy per la prima stagione, tornerà a dirigere e produrre esecutivamente l’intera seconda stagione”.

La serie tv Squid Game

Creato da Hwang, Squid Game è stato presentato in anteprima su Netflix nel settembre 2021. Il dramma di sopravvivenza è diventato in improvviso successo globale, assicurandosi il premio per il titolo della serie originale Netflix più vista di tutti i tempi .

Squid Game è incentrato su 456 concorrenti disperati gareggiano gli uni contro gli altri in vari giochi per bambini nel tentativo di sopravvivere e vincere il montepremi di 45,6 miliardi di won che potrebbe trasformare la loro triste esistenza. Un misterioso invito a partecipare alla gara è inviato a persone con un disperato bisogno di denaro. I 456 partecipanti di ogni ceto sociale sono intrappolati in un luogo segreto dove competono per vincere 45,6 miliardi di won. Ad ogni turno si cimentano in un popolare gioco coreano per l’infanzia come “Un, due, tre, stella”, ma chi perde… muore. Chi vincerà e qual è il vero motivo della gara? Squid Game Stagione 1 è attualmente in streaming su Netflix. La seconda stagione non ha ancora una data per la premiere.