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Simon Kinberg: intervista al regista di X-Men: Dark Phoenix

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Simon Kinberg: intervista al regista di X-Men: Dark Phoenix

Ecco la nostra intervista a Simon Kinberg, il regista di X-Men: Dark Phoenix, che ha esordito con questo film dietro alla macchina da presa.

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Scritto e diretto da Simon Kinberg, X-Men: Dark Phoenix il nuovo episodio è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain.

X-Men: Dark Phoenix, la trama

X-Men: Dark Phoenix tratterà la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica  DARK PHOENIX. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

X-Men: Dark Phoenix, recensione del film

CORRELATE:

Diretto da Simon Kingberg, con Sophie TurnerJennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan Peters, Nicholas Hoult, il film è in sala dal 6 giugno 2019.

Simon Kinberg vuole allargare l’universo X-Men

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Simon Kinberg vuole allargare l’universo X-Men

Recentemente Simon Kinberg era tornato a pronunciarsi sugli sviluppi futuri della produzione cinematografica legata al marchio X-Men, rivelando, inoltre, la soddisfazione della 20th Century Fox per i risultati raggiunti al botteghino da X-Men Apocalypse.

Ebbene proprio l’ennesimo successo del film diretto da Bryan Singer e l’inaspettato consenso raccolto da Deadpool sembrano aver convinto la Fox ad allargare l’universo X-Men in pieno stile Marvel Cinemativ Universe.

Ecco, infatti, quanto dichiarato da Kinberg in una recente intervista: “Il successo di questi film ha convinto lo studio che non solo i film principali della serie X-Men, ma che anche altri personaggi, anche con differenti toni e vibrazioni, meritano di avere dei film propri. Come Gambit, Deadpool o i Nuovi Mutanti ed altri ancora… siamo seriamente intenzionati di realizzare nuovi film e poi, nello stesso modo in cui lo ha fatto la Marvel, legare tra di loro le varie storie. Costruire il tutto in modo che si possa anche guardare un solo film della serie e goderselo, oppure guardarli tutti ed arricchire la propria esperienza visiva.”

Una rivelazione, questa, che sicuramente renderà felici i fan del franchise.

Fonte: Moviefone

Simon Kinberg sul futuro degli X-Men

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Simon Kinberg sul futuro degli X-Men

Intervenuto a margine di un’intervista rilasciata ai microfoni di Collider in occasione del 42simo Annual Saturn AwardsSimon Kinberg si è espresso sui risultati raggiunti al botteghino di X-Men Apocalypse ed ha aperto ad un futuro per il franchise lanciato da Brian Singer.

“Penso che siano soddisfatti, voglio dire Giorni di un Futuro Passato è un caso particolare nella serie X-Men. Non abbiamo mai superato il muro dei 500 milioni di dollari prima di Giorni di Un Futuro Passato che si può dire essere stato il nostro Avengers in cui abbiamo riunito un megacast. Speravamo che Apocalypse potesse raggiungere questi risultati, ma avevamo un presentimento, avrebbe potuto farcela come anche no, è un film molto diverso.”

In merito al futuro del franchise invece:

“Siamo molto, molto intenzionati a fare il film su Gambit, mentre per quello che riguarda il futuro degli X-Men stiamo ancora ragionando in che direzione andare, dunque non posso dirvi molto.”

Sfoglia la nostra guida ai personaggi di X-Men Apocalypse

Con Bryan Singer alla regia e allo script, in Apocalypse tornerà anche Simon Kinberg a scrivere la sceneggiatura che si baserà su una storia di Singer, Kinberg, Michael Dougherty e Dan Harris.

Inoltre ci sono anche già i primissimi dettagli relativi alla trama del film: il film sarà ambientato una decina di anni dopo Giorni di un Futuro Passato e rappresenta un passo successivo nella storia. L’aver alterato la storia nel film precedente ha causato delle reazioni imprevedibili e incontrollate, e la nascita di un nuovo e potente nemico. Charles (James McAvoy), Erik/Magneto (Michael Fassbender), Raven/Mistica (Jennifer Lawrence) e Hank/Bestia (Nicholas Hoult) saranno raggiunti da Ciclope, Tempesta e Jean Grey e dagli altri X-Men per combattere contro il formidabile menico, una antica e potente forza, determinata a causare un’apocalisse come mai si è verificato nella storia dell’umanità. Oscar Isaac è stato scelto per interpretare Apocalisse. Al cast si aggiungono anche Sophie Turner (Jean Grey), Tye Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp (Tempesta), Kodi Smit-McPhee (Nightcrawler), Lana Condor (Jubilee), Olivia Munn (Psylocke).

X-Men Apocalypse è arrivato il 18 maggio 2016 nelle sale italiane.

Fonte: Comic Book Movie

Simon Kinberg su Deadpool: pansessualità, violenza e X-Men

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Simon Kinberg su Deadpool: pansessualità, violenza e X-Men

Sappiamo che Simon Kinberg, in qualità di produttore e sceneggiatore degli ultimi film sugli X-Men, è assolutamente un’autorità in materia, ma nelle ultime ore Kinberg si è dilungato molto su un altro film in forze alla Fox e che è decisamente in tema: Deadpool, di cui è produttore.

Per prima cosa, Simon ha confermato che il film si posiziona nello stesso universo degli X-Men, anche se ha specificato che mentre Apocalypse sarà ambientato negli anni ’80, Deadpool si svolge invece nel nostro presente.

Deadpool Halloween“Il film tiene conto di tutto ciò che è accaduto nei tre film ambientati precedentemente, X-Men L’Inizio, Giorni di un Futuro Passato e Apocalypse. Poi come sapete nel film c’è Colosso, e anche altri personaggi dal mondo degli X-Men”.

Questa dichiarazione è senza dubbio rassicurante, soprattutto se consideriamo il potenziale di Deadpool e i suoi possibili incontri con altri personaggio Marvel, come Wolverine, per esempio.

Kinberg ha anche confessato che l’idea dietro alla decisione definitiva di realizzare questo film è stata che il personaggio era ed è amatissimo in rete e ha una fanbase davvero accanita.

“Ho notato le prime impressioni molto favorevoli, ma anche il fatto che tutto quello che riguarda Deadpool sarebbe comunqeu stato un successo. Sapevo del fervore dei fan ma sono sempre sorpreso, ogni giorno di più, del loro amore per il personaggio. In un mondo con Batman, gli X-Man e Capitan America e gli altri personaggi famosissimi, sembra quasi che Deadpool sia altrettanto amato”.

Per quanto riguarda la “pansessualità” di questo Deadpool, Kinberg ha confermato che non è un argomento che verrà approfondito nel film, ma che sicuramente ci saranno allusioni. Nel film vedremo principalmente l’amore di Wade per Vanessa (Morena Baccarin), mentre la pansessualità potrebbe essere esplorata in futuro.

Per quanto riguarda invece il tono del film che lo differenzia da tutti gli altri cinecomics in uscita nel 2016: “È radicale nel tono, è radicale nella forma, è radicale nel livello di violenza. È un film diverso, non solo dagli altri cinecomics, ma anche dagli altri action che ci sono in giro”.

Oltre ad anticipare un nuovo trailer, senza però dare indicazioni dell’uscita, Simon Kinberg ha dichiarato che Ryan Reynolds produce nuovo materiale promozionale ogni giorno o quasi, per cui nelle prossime settimane potrebbe mettere on line altri contenuti.

Guarda il Green Band trailer di Deadpool

Guarda il RED BAND trailer di Deadpool

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LEGGI – Deadpool ha la sua squadra di X-Men!

Vi ricordiamo che in  Deadpool ci sono confermati con Ryan Reynolds anche Morena Baccarin, T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel Cudmore che tornerà nei panni di Colosso. Deadpool è scritto da Paul Wernick e Rhett Reese, diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12 febbraio 2016.

Fonte: Collider

Simon Kinberg scriverà e produrrà il film su Battlestar Galactica per la Universal

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Sarà il regista, sceneggiatore e produttore Simon Kinberg ha scrivere e produrre un nuovo film di Battlestar Galactica per la Universal Pictures. Ad annunciarlo è stato il noto sito americano THR che dunque rivela nuovi aggiornamenti sul progetto che è stato allungo sviluppato da Universal.

Il sito riferisce che il regista di Dark Phoenix Simon Kinberg ha firmato per scrivere e produrre il progetto, che ha anche arruolato Dylan Clark (War For The Planet of the Apes, Birdbox) come produttore. “Battlestar Galactica è un Santo Graal della fantascienza e non potrei essere più entusiasta di portare qualcosa di nuovo al franchise, onorando ciò che lo ha reso così iconico e duraturo” ha detto Kinberg in una dichiarazione. “Sono così grato che Dylan e i miei partner alla Universal si siano fidati di me con questo incredibile universo.”

L’universo di Battlestar Galactica è iniziato con la serie tv cult omonima degli anni ’70  prima di essere reinventato in BSG nel 2004. Un progetto per il piccolo schermo è  ancora in sviluppo dal creatore di Mr. Robot Sam Esmail. Si prevede che questo nuovo adattamento introdurrà nuove interpretazioni su artisti del calibro di Adama, Apollo, Starbuck e quei Cylon fracking, ma dettagli specifici della trama non sono stati ancora rivelati. Vi ricordiamo che Simon Kinberg è anche il regista, sceneggiatore e produttore di The 355, il cui primo trailer è stato rilasciato qualche settimana fa e che vede protagonista un cast stellare composto da Jessica Chastain, Penelope Cruz, Lypita Nyong’O, Diane Kruger e Bingbing Fan.

Simon Kinberg in trattative per produrre il prossimo Star Trek

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Simon Kinberg in trattative per produrre il prossimo Star Trek

Il produttore Simon Kinberg, che ha supervisionato la maggior parte dei film di X-Men per la 20th Century Fox, è in trattative per produrre un prossimo film di Star Trek per la Paramount Pictures, ha confermato Variety.

Il progetto è già in fase di sviluppo presso lo studio, con Seth Grahame-Smith (Abraham Lincoln: Vampire Hunter) che si occupa della sceneggiatura e Toby Haynes (Andor, Black Mirror: USS Callister) a bordo per diretto. Gli addetti ai lavori affermano che il film è inteso come una storia di origine per la linea temporale principale del franchise di Star Trek (piuttosto che per quella alternativa, la linea temporale di Kelvin è iniziata con Star Trek del 2009), ambientata all’indomani del primo contatto dell’umanità con gli alieni.

Kinberg ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore, scrivendo XXX: State of the Union e Mr. e Mrs. Smith, prima di unirsi al franchise di X-Men come co-sceneggiatore di X-Men: Conflitto finale. È passato alla produzione di tutti i successivi film del franchise e ha fatto il suo debutto alla regia con l’ultimo film della serie, Dark Phoenix del 2019. Ha anche prodotto The Martian e Fantastic Four del 2015, e i primi due film di Deadpool. Più di recente, ha prodotto il film Netflix del 2024 Life con Kevin Hart.

Anche il prequel di Star Trek sarà prodotto da J.J. Abrams, che ha supervisionato tutti i film della serie attraverso la Bad Robot a partire da Star Trek del 2009, da lui diretto. Abrams sta anche producendo un film separato destinato ad essere la missione finale del cast della timeline di Kelvin, tra cui Chris Pine, Zachary Quinto e Zoe Saldaña. Steve Yockey (L’assistente di volo) sta scrivendo la bozza più recente della sceneggiatura.

Simon Crane e Juan Fernandillo possibili registi di Hot Wheels

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Ancora una volta Hollywood sta cercando di concretizzare un film sulle celebri macchinine Hot Wheels. Ci aveva provato per prima la Sony , nel 2003, ma nulla di fatto. Stessa sorte per il tentativo fatto dal produttore Joel Silver (produttore, tra gli altri, di Matrix) che si era interessato al progetto.

Secondo l’Hollywood Reporter il film sarebbe finalmente pronto all’uscita, che potrebbe anche essere prossima. Le indiscrezioni parlano addirittura del 2014, data in cui la Legendary Picture vorrebbe portare la pellicola nei cinema. Alla regia sarebbe pronto Simon Crane (World War Z) e Juan Carlos Fernandillo (28 Settimane dopo). Lo script sarebbe invece di Art Marcum e Matt Holloway e dovrebbe essere più simile a Mission: Impossible che al motoristico Fast & Furious.

Simon Baker: 10 cose che non sai sull’attore

Simon Baker: 10 cose che non sai sull’attore

Noto attore televisivo, Simon Baker ha negli anni costruito una carriera di tutto rispetto, prendendo parte a titoli televisivi di grande successo, grazie ai quali si è messo in mostra come interprete dal grande carisma. Attivo anche al cinema, dove ha recitato per film di particolare successo, Baker continua tutt’oggi a mantenere un notevole status all’interno dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai su Simon Baker.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Simon Baker the mentalist

Simon Baker: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato per celebri lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il film L.A. Confidential (1997), con Guy Pearce. Successivamente continua ad ottenere fama grazie a titoli come Cavalcando col diavolo (1999), di Ang Lee, Pianeta rosso (2000), Adolescenza inquieta (2004), The Ring 2 (2005), La terra dei morti viventi (2005) e Il diavolo veste Prada (2006), con Meryl Streep. Entra poi a far parte del cast di Tutti i numeri del sesso (2007), The Lodger – Il pensionante (2008), The Killer Inside Me (2010), con Casey Affleck, Margin Call (2011), con Kevin Spacey, A prova di matrimonio (2013), Qui e ora (2018) e High Ground (2020).

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver ottenuto un’iniziale notorietà grazie alla soap opera Home and Away (1993-1994), l’attore diventa particolarmente popolare grazie al personaggio di Nick Fallin, protagonista di The Guardian, serie di stampo giudiziario andata in onda dal 2001 al 2004. In seguito, diventa ancor più una celebrità grazie alla serie The Mentalist, dove recita nel ruolo di Patrick Jane dal 2008 al 2015.

8. H ottenuto importanti riconoscimenti. Grazie alle serie The Guardian e The Mentalist, l’attore è diventato una vera e propria celebrità nel panorama statunitense. Per queste serie è infatti stato nominato due volte, nel 2002 e nel 2010, come miglior attore in una serie TV drammatica. È poi stato candidato come miglior attore protagonista di una serie ai premi SAG Awards e Emmy Awards. Nel 2013 ha invece ricevuto la sua stella sulla celebre Hollywood Walk of Fame.

Simon Baker: chi è sua moglie

7. È sposato con un’attrice. L’attore è particolarmente riservato circa la sua vita privata, e per questo motivo ha inizialmente mantenuto segreto il suo matrimonio con l’attrice Rebecca Rigg, avvenuto nel 1996. Dopo l’annuncio ufficiale, la coppia ha comunque continuato a mantenere alto il muro della privacy sulla propria vita sentimentale.

6. Hanno avuto tre figli. La coppia ha avuto tre figli, il primo dei quali nato nel 1993, prima del loro matrimonio. In seguito, diedero alla luce Calude Blue nel 1999 e Harry Friday nel 2001. Per loro l’attore ha chiesto alle attrici Naomi Watts e Nicole Kidman, sue grandi amiche, di fargli da madrine.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Simon Baker moglie

Simon Baker in The Guardian

5. Ha diretto un episodio della serie. Con la serie The Guardian, Baker ha potuto mettere alla prova anche altre sue qualità oltre a quella recitativa. Si è infatti occupato della regia del diciottesimo episodio della seconda stagione, intitolato My Aim Is True. Per lui si è trattato della prima esperienza in qualità di regista, esperienza che dichiarò di voler ripetere in futuro.

4. È rimasto affascinato dal ruolo. In The Guardian, l’attore veste i panni di un avvocato condannato per droga ai servizi sociali, scontando la pena presso una comunità di servizi legali. Baker ha raccontato di essere rimasto particolarmente attratto dal ruolo mentre leggeva la sceneggiatura del primo episodio. In particolare, era affascinato da come un uomo di legge potesse nascondere certi contraddittorie sfumature.

Simon Baker in The Mentalist

3. Ha prodotto parte della serie. Particolarmente legato alla serie, l’attore decise di vestire per essa anche il ruolo del produttore. Baker ha infatti contribuito alla produzione di ben 57 episodi tra il 2012 e il 2015, acquisendo così un ulteriore peso all’interno del progetto. Per lui era la prima volta da produttore, ed ha affermato che non avrebbe svolto tale ruolo se non fosse stato così legato alla serie.

2. Si è ispirato ad un celebre detective. Per dar vita al mentalista consulente di un’agenzia di investigazione, l’attore si è particolarmente ispirato al personaggio di Sherlock Holmes, trovando che le capacità di osservazione, intuizione e deduzione del suo personaggio fossero simili a quelle del celebre investigatore della letteratura. Solo in seguito venne a sapere che Holmes era una delle fonti di ispirazione anche per gli autori della serie.

Simon Baker: età e altezza

1. Simon Baker è nato a Launceston, in Tasmania, Australia, il 30 luglio 1969. L’attore è alto complessivamente 179 centimetri.

Fonte: IMDb

Simon & the Stars: l’oroscopo delle stelle da oggi in libreria

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Simon & the Stars, l’astro nascente del web e della carta stampata ci accompagna, segno per segno, alla scoperta delle stelle.

La pagina Facebook di Simon & the Stars è il nuovo fenomeno del web: affermatasi giorno dopo giorno, like dopo like, prosegue la sua inarrestabile ascesa grazie all’originalità del suo oroscopo. Simon ha cominciato quasi per passione, sull’onda del puro amore per le stelle, documentandosi e studiando la materia talmente tanto da farne una vera professione. In breve ha conquistato un vastissimo pubblico grazie a un linguaggio sensibile, poetico e diretto, che ha reso l’astrologia una materia illuminante e ricca di stimoli.  Le sue letture delle stelle non si concentrano solo sulle semplici previsioni, ma svelano anche i meccanismi che si celano dietro i transiti dei pianeti. In questo suo primo libro, Simon racconta l’oroscopo come un romanzo di formazione, il viaggio di un eroe (il lettore) che, attraverso sfide, prove, soddisfazioni e conferme, insegue e raggiunge se stesso. Il «giro dell’anno» di Simon è un percorso articolato in 12 tappe, che corrispondono ai 12 mesi e ai 12 insegnamenti che lo zodiaco esprime.

L’oroscopo diviene così una preziosa bussola in grado di trasformare anche il transito più faticoso nella più alta e preziosa risorsa di crescita.

Amato dall’etile del mondo dello spettacolo Simon dedica una citazione cinematografica e un film ad ogni segno all’interno del libro. Come per esempio il segno dell’Ariete che sposa con “L’Uomo Ragno” citando la saggezza dello zio Ben “Un grande potere genera grandi responsabilità”.

oroscopo

I VIP DICONO DI SIMON:

«Simon racconta la poesia del cielo. E non fa paura».

DARIO ARGENTO

«Simon mi parla di filosofia attraverso le stelle e, per la prima volta, non mi sento sciocca a leggere l’oroscopo».

CARLA SIGNORIS

«Simon è unico! È sorprendente la sua capacità di interpretare le stelle con una lettura

SILVIO MUCCINO

«La sua indagine celeste è chiara come la Luna. Scrittura in movimento, come se il mondo e lo zodiaco nascessero nel momento in cui ne parla».

BARBARA ALBERTI

«Simon ha la capacità di osservare le cose e le persone nel profondo, tra fantasia e realtà. Il tutto condito da un sorriso che illumina».

GIULIANA DE SIO

«Non ho mai creduto nell’oroscopo, ma il suo è bello da leggere come un racconto»

ANTONIO PENNACCHI

Il tour di presentazione del libro di Simon & The Stars partirà da Torino il 30 Ottobre presso “Scenario Libri” sito in Via Piazzi 7/bis. A seguire il link con tutte le date già stabilite del tour: http://www.simonandthestars.it.

 

BIOGRAFIA

Nato sotto il segno dell’Acquario, Simone Morandi è molte cose insieme: avvocato di artisti, agente e produttore cinematografico. Ma la sua ultima vocazione, quella delle stelle, lo ha irreversibilmente trasformato in «astro-curioso»: un mix di astrologo, studioso e interprete del cielo.

Discepolo di Liz Green e Melanie Reinhart alla prestigiosa Faculty of Astrological Studies di Londra, dà vita quasi per caso alla sua pagina Facebook il 31/3/2013. La risposta del pubblico è immediata. In pochi anni la passione è diventata una vera e propria seconda identità. L’oroscopo di Simon & the Stars viene ospitato da numerose radio, testate online, riviste e quotidiani cartacei (tra cui «Glamour») ed è stato tradotto su worldcrunch.com per il pubblico internazionale.

Data di uscita: 29/10/2015

Pagine: 336

Prezzo di copertina: € 13,90

Silvio Orlando: 4 interpretazioni imperdibili in attesa de Il sol dell’avvenire

Silvio Orlando è uno degli attori italiani più amati e richiesti. Nato a Napoli nel 1957, è capace di passare disinvoltamente dal cinema, al teatro, alla tv, alternando ruoli drammatici a ruoli comici, dagli esordi negli anni ’80 in teatro, grazie a Gabriele Salvatores passa al cinema con Kamikazen – Ultima notte a Milano (1988) per poi non lasciarlo più, pur continuando a portare avanti la sua passione per il palcoscenico. Da allora, è diretto da Salvatores stesso, ma anche da Nanni Moretti, cui lo lega una solida amicizia, che lo ha voluto per diversi film. In particolare, per la sua interpretazione in Aprile Silvio Orlando ottenne il David di Donatello come miglior attore non portagonista, mentre con Il caimano guadagnò sia il David che il Nastro d’Argento. Molteplici anche le collaborazioni con Daniele Luchetti, tra cui ricordiamo La scuola e il più recente Lacci, ma anche con Mazzacurati, Calopresti, Avati, Virzì. Senza dimenticare il suo esordio nella serialità su piattaforma, diretto da Paolo Sorrentino in The Young Pope (2016) e The New Pope (2019).

Oltre che per la sua versatilità, l’attore partenopeo si fa apprezzare per sobrietà e minimalismo nei ruoli drammatici e per estrosità e tempi comici nei ruoli da commedia. Il suo aspetto rassicurante, da uomo normale, da signore della porta accanto, interprete di personaggi spesso goffi e impacciati, avvicina il pubblico. Orlando gioca con questo impaccio, con le proprie imperfezioni e fragilità, portando il pubblico a empatizzare con lui e a riconoscervisi. Ecco quattro sue ultime interpretazioni in film da recuperare o da non perdere prossimamente in sala.

Il sol dell’avvenire

Il Sol dell'avvenire filmNel 2023 prosegue il sodalizio ormai consolidato tra Silvio Orlando e Nanni Moretti, che lo vuole anche ne Il sol dell’avvenire. Il film arriva nelle sale dal 20 aprile. Moretti ha collezionato diversi premi nella sua lunga e fortunata carriera. Dal Leone d’argento a Venezia agli esordi con Sogni d’Oro, al Prix de la mise en scène e alla Palma d’Oro a Cannes rispettivamente per Caro Diario (1994) e La stanza del figlio (2001). Il regista è stato insignito anche dell’Orso d’argento a Berlino per La messa è finita (1986). Numerosi i riconoscimenti in patria. Tra i David di Donatello ricordiamo quelli per La messa è finita e Palombella rossa – miglior regia e miglior film – miglior regia anche per Caro Diario, La stanza del figlio, Habemus Papam. Dopo averlo visto interpretare lo psicanalista ne Il colibrì, e dopo la sua ultima regia, Tre piani, adattamento del romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, 2021, con Il sol dell’avvenire torna a dirigere un cast corale, in cui figurano, assieme allo stesso regista, Margherita Buy, Mathieu Amalric, Barbora Bobulova, Elena Lietti e Valentina Romani. Il lavoro è prodotto da Fandango con Sacher Film e Rai Cinema, mentre la sceneggiatura è curata da Nanni Moretti, Francesca Marciano, Valia Santella e Federica Pontremoli.

La trama de Il sol dell’avvenire non è ancora stata diffusa. Ciò che si sa della storia lo si può dedurre per ora dal trailer e dalla locandina. Molti i richiami al cinema di Moretti, le citazioni di suoi film, come la coperta che compare proprio nel trailer: la stessa di Sogni d’oro. Essendo il protagonista, interpretato dallo stesso Moretti, un regista che affronta le riprese del suo nuovo film, si parla anche di una riflessione sul cinema. Non manca la consueta ironia laconica e disillusa, propria dei film di Moretti, Poi, vi è la politica, anche questa, in un modo  o nell’altro, spesso presente nei lavori del regista. Qui, il riferimento compare fin dal titolo, che ricorda tanto una celebre frase di Garibaldi, quanto una delle più note canzoni partigiane, Fischia il vento, che contiene l’espressione nel testo. Possiamo quindi immaginare una riflessione sullo stato attuale della sinista, nei confronti della quale il regista è sempre stato costruttivamente critico. Ci sono, poi, anche l’amore e il circo, chiaramente richiamato nella locandina. La colonna sonora, per quanto è dato finora sapere, si ricollega ai precedenti film, specie quelli del primo Moretti, dove Franco Battiato era immancabile. Ne Il sol dell’avvenire, il cantautore siciliano è presente con Voglio vederti danzare.

Ariaferma

Ariaferma film 2021Nel 2021, in piena pandemia, esce nelle sale italiane Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, di cui Silvio Orlando è stato l’acclamato protagonista, assieme a Toni Servillo. Caso cinematografico dell’anno, in tempi di confinamento e magra per le sale. Per l’interpretazione del detenuto Carmine Lagioia, Silvio Orlando si è aggiudicato sia il Nastro d’Argento che il David di Donatello. Nastro d’argento ha ricevuto anche la fotografia di Luca Bigazzi. Mentre il David di Donatello è andato anche alla sceneggiatura di Leonardo di Costanzo, Valia Santella e Bruno Oliviero. Il regista – che esordì nel 2013 con L’intervallo, seguito da I ponti di Sarajevo (2014) e L’intrusa (2017) – pur con soli quattro film all’attivo, costituisce uno degli sguardi più interessanti del nostro cinema e mostra qui la sua abilità non solo nel costruire storie e scegliere protagonisti, ma anche nel creare atmosfere che sono il fulcro del film. La suspense, la sensazione di pericolo incombente che però non viene mai mostrato, un’aria ferma, appunto, come quella di cui si parla nel titolo, carica di tensione. È coadiuvato in questo dalla fotografia e dall’uso della luce di Luca Bigazzi. Di Costanzo ha una visione personale e chiara del carcere, come di un luogo diverso, non necessariamente cruento, ma luogo in cui si possono instaurare relazioni inaspettate, in cui sopravvive l’umanità. Nel cast, accanto a Silvio Orlando e Toni Servillo, vi sono Fabrizio Ferracane, Alba Rohrwacher, Salvatore Striano, Roberto De Francesco. Ariaferma è prodotto da Tempesta, con Rai Cinema.

La trama del film porta lo spettatore all’interno di un vecchio carcere ottocentesco in dismissione. Per problemi burocratici, il trasferimento degli ultimi detenuti ad altra destinazione è rinviato e il carcere resta senza direttore. Così, è l’agente di polizia penitenziaria più anziano, Gaetano Gargiulo (Toni Servillo) ad assumenre la direzione. All’interno sono rimasti una decina di detenuti, tra cui Carmine Lagioia (Silvio Orlando), pericoloso camorrista. In questa particolare situazione, carcerati e carcerieri si trovano a condividere uno spazio ristretto e situazioni inusuali. Lagioia cercherà di aizzare una rivolta e Gargiulo di mantenere l’ordine, vigilando in particolare sul pericoloso criminale. I normali equilibri però, sono destinati a saltare, costringendo ciascuno a guardare l’altro in una nuova prospettiva.

Siccità

Siccità Silvio Orlando @Greta De Lazzaris_SIC1100
Foto di Greta De Lazzaris

A quasi trent’anni di distanza da Ferie d’agosto (1995), Paolo Virzì torna a dirigere Silvio Orlando in Siccità nel 2022. Anche stavolta si tratta di un lavoro corale. Nel cast, accanto a Orlando, Sara Serraiocco, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Monica Bellucci, Max Tortora ed Elena Lietti. Il soggetto è di Paolo Virzì, assieme allo scrittore Paolo Giordano, mentre la sceneggiatura vede accanto al regista la storica collaboratrice e regista a sua volta, Francesca Archibugi, e lo scrittore Francesco Piccolo. Ad accompagnare la vicenda, le musiche di Paolo Piersanti e Carlo Virzì. Mentre, a dare al film la sua luce particolare, gialla e calda, arida in questo caso, è la fotografia di Luca Bigazzi. Il film è lontano dal registro di commedia che è proprio del cinema di Paolo Virzì, da Ovosodo e Ferie d’agosto appunto, a La prima cosa bella  e La pazza gioia, per citarne alcuni.  Siccità, infatti, è piuttosto l’istantanea desolata e desolante di una umanità allo sbando, frutto anche dei lunghi mesi di confinamento e dell’esperienza della pandemia. Premio Pasinetti a Venezia 2022 per il miglior film.

Con Siccità siamo in uno scenario distopico: una Roma futuribile in preda alla cronica mancanza d’acqua e invasa dagli insetti, uno scenario da terzo mondo. A colpire altrettanto, però è l’aridità dei sentimenti, l’umanità disseccata, che a stento si ritrova nei personaggi. Basti pensare a Loris (Valerio Mastandrea), ex autista di un politico, ora fantasma di sé stesso, che gira per le strade di Roma con la sua vecchia auto sporca, in cerca di qualche cliente da portare a destinazione. È un uomo sfatto e cinicamente rassegnato. Ma anche chi è benestante, dal punto di vista umano non ha più fortuna, come il personaggio interpretato da Elena Fanelli, poco considerata nell’azienda di famiglia e in cerca di riscatto, o alla coppia formata da Vinicio Marchioni, che interpreta l’avvocato Luca, e Claudia Pandolfi, Sara, dottoressa ed ex di Loris. Tutti appaiono disillusi e inariditi, scarsamente capaci di umanità nei confronti di sé e dell’altro. Silvio Orlando è forse l’eccezione, colui che riporta l’umanità nel film. L’attore napoletano interpreta Antonio, che esce quasi malvolentieri dal carcere in cui è detenuto, un mondo protetto, in cui si sente, nonostante tutto, a suo agio. Si ritrova a vagare nella desolazione del sole cocente, con la sua preziosa tanica d’acqua e con un unico obiettivo: incontrare sua figlia, Giulia, Sara Serraiocco, per chiederle perdono.  Appare come l’unico che non si riconosce in questo mondo. Gli altri vi sono ormai assuefatti e vivono questa realtà agghiacciante come normale.

Un altro ferragosto

Si torna a parlare di Paolo Virzì, poiché stanno per prendere il via le riprese di Un altro ferragosto, prossimo film del regista livornese, sequel di Ferie d’agosto – commedia brillante e caciarona su vizi e virtù degli italiani di destra e di sinistra, divisi in due schieramenti fieramente contrapposti – che arriva a quasi trent’anni da questo. Il film vede protagonisti ancora una volta Silvio Orlando, Laura Morante e Sabrina Ferilli, si può presumere, di nuovo in vacanza e alle prese con lo scorrere del tempo. A marzo 2023 si sono svolti i sopraluoghi nelle location del primo film, sulla riviera pontina. Ventotene è di nuovo la località prescelta. Le riprese partiranno alla fine di aprile. Virzì riprende così le fila del proprio passato cinematografico, cambiando rotta dopo Siccità e ricollegandosi alle sue prime, fortunate commedie. Per questa operazione collabora alla sceneggiatura con Francesco Piccolo. Tornano nel cast anche  Rocco Papaleo, Silvio Vannucci, Raffaele Vannoli e Claudia Della Seta. Peserà certo l’assenza di Piero Natoli ed Ennio Fantastichini, nel frattempo scomparsi. Virzì punta però su nuovi ingressi come Vinicio Marchioni, Christian De Sica, Emanuela Fanelli e Lorenzo Fantastichini.

Silvio Orlando: 10 cose che non sai sull’attore

Silvio Orlando: 10 cose che non sai sull’attore

Pluripremiato e generalmente apprezzato, Silvio Orlando è uno dei più noti attori del panorama cinematografico italiano. I suoi personaggi sono oggi iconici, vere e proprie maschere dell’italianità, e la sua capacità di passare con naturalezza dal dramma alla commedia lo ha da sempre caratterizzato per l’essere un interprete versatile e carismatico.

Ecco 10 cose che non sai di Silvio Orlando.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Silvio Orlando moglie

Silvio Orlando: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Orlando debutta al cinema nel 1988 con il film Kamikazen – Ultima notte a Milano, per poi affermarsi grazie a titoli come Sud (1993), Ferie d’agosto (1996), Auguri professore (1997), Nirvana (1997) e Preferisco il rumore del mare (2000). Recita poi nel film La stanza del figlio (2001), con Laura Morante, Luce dei miei occhi (2011), e Il caimano (2006), con ottiene grandi riconoscimenti. Negli anni seguenti è invece nel cast dei film Il papà di Giovanna (2008), con Alba Rohrwacher, Il grande sogno (2009), con Riccardo ScamarcioLa passione (2010), Missione di pace (2011), Un castello in Italia (2013), di Valeria Bruni Tedeschi, La variabile umana (2013), La sedia della felicità (2014), e Un paese quasi perfetto (2016).

9. Ha preso parte a note produzioni televisive. All’inizio della sua carriera, l’attore ottiene buona visibilità recitando nella serie TV Zanzibar (1988), per poi recitare in Felipe ha gli occhi azzurri (1991), Michele alla guerra (1994), La vita che verrà (1999), Padri e figli (2005) e Il delitto di Via Poma (2011). Nel 2016 recita nella serie The Young Pope, che vanta un cast internazionale comprendente Jude Law. Nel 2019 prende poi parte alla seconda stagione, The New Pope, a cui si aggiunge l’attore John Malkovich.

8. Ha partecipato al doppiaggio di un film. Nel 2003 Orlando debutta come doppiatore per il film d’animazione Opopomoz, diretto da Enzo D’Alò. Qui dà voce al personaggio di Peppino, nella storia che si incentra sul malvagio tentativo di Sua Profondità di impedire la nascita di Gesù. Ambientato nell’odierna Napoli, il film vanta pertanto un cast di noti doppiatori napoletani, tra cui lo stesso Orlando.

Silvio Orlando: chi è sua moglie

7. È sposato con un’attrice. Dall’ottobre del 2008 Orlando è sposato con l’attrice Maria Laura Rondanini, nota in particolare per aver recitato nel ruolo di Madre Basilicata in La grande bellezza. I due si sono incontrati nei primi anni del 2000, ed hanno sempre indicato la comune napoletanità come una delle componenti fondamentali del feeling instauratosi tra di loro.

6. Hanno più volte recitato insieme. Nel corso degli anni la coppia ha formato un vero e proprio sodalizio artistico. Hanno infatti recitato insieme nei film Il consiglio d’Egitto (2002) e Il posto dell’anima (2003), come anche nel film televisivo Il delitto di Via Poma. Hanno poi più volte condiviso il palcoscenico per spettacoli teatrali.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Silvio Orlando The New Pope

Silvio Orlando in The New Pope

5. Ha dovuto recitare in inglese. Per la serie diretta da Paolo Sorrentino, l’attore si è dovuto cimentare con la recitazione in lingua inglese. Stando a quanto da lui affermato, questa si è rivelata una sfida particolarmente ardua da portare a termine, e per non sfigurare accanto agli altri co-protagonisti ha dovuto esercitarsi a lungo. Per la versione italiana, ha invece curato il doppiaggio di sé stesso.

4. È estremamente attratto dal suo personaggio. Nel raccontare il personaggio del cardinal Voiello, Segretario di Stato, l’attore afferma che è uno dei ruoli che più gli hanno dato soddisfazioni nella sua carriera. Si è in particolare dichiarato attratto dalla sua complessità, dalle innumerevoli sfumature che riesce ad avere nel corso della storia.

Silvio Orlando in Si nota all’imbrunire

3. Di recente ha recitato a teatro.  Una delle grandi passioni dell’attore è il teatro, a cui non manca mai di tornare. Nella primavera del 2019, infatti, è stato protagonista dello spettacolo Si nota all’imbrunire, dove recita nei panni di Silvio, un uomo ritiratosi a vita privata che nel ricevere la visita dei suoi famigliari svelerà una serie di stranezze, derivate dalla sua solitudine. Nello spettacolo, l’attore recita anche insieme alla moglie.

Silvio Orlando in La scuola

2. È il protagonista del film. Apripista per una serie di film a tema scolastico, La scuola vede come protagonista Orlando nei panni del professor Vivaldi, insegnante di italiano e storia, amato dagli alunni per il suo modo di fare umano e comprensivo. L’intera storia è ripercorsa attraverso i suoi ricordi, che si alternano con il presente, nel quale si svolge l’ultimo giorno di scuola.

Silvio Orlando: età e altezza

1. Silvio Orlando è nato a Napoli, Italia, il 30 giugno 1957. L’attore è alto complessivamente 162 centimetri.

Fonte: IMDb

Silvio Forever: recensione del documentario

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Silvio Forever: recensione del documentario

Un film, un docu-film, una biografia (non autorizzata) del premier: Silvio Forever. Mi riferisco al film, di cui oggi è stata presentata l’anteprima alla stampa, di Roberto Faenza e Filippo Macelloni, dagli autori de La Casta, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, che uscirà nelle sale italiane il 25 marzo in poco più di 100 copie, distribuito dalla Lucky Red e prodotto da Ad Hoc Film.

Silvio Forever ha già fatto parlare di sé con la decisione sospettosa della Rai di non mandare in onda il trailer. Tutti pensavano fosse un film dichiaratamente anti-berlusconiano e invece no. Silvio Forever è un racconto cinematografico in diretta, è una fotografia scattata dallo stesso protagonista. Lo descrivono così gli autori Stella e Rizzo e lo confermano i registi Faenza e Macelloni. “Fare un film perfido su Silvio sarebbe stato troppo semplice, invece la nostra è stata una scelta precisa: volevamo stare alla larga da un processo a priori ostile e raccontare invece la persona; il personaggio strepitoso, la superstar che è Silvio Berlusconi”, commenta Faenza che insieme ai suoi colleghi, per tutta la durata della conferenza si sono dovuti difendere dalle critiche della stampa che ha visto il film come un recupero della figura berlusconiana che momentaneamente sta perdendo il suo magnetismo.

Perché Silvio Forever racconta la vita, i successi e le poche sconfitte del Premier, attraverso le sue parole, (che derivano da video sul web, video trovati negli archivi e alcuni doppiati dalla voce del bravissimo Neri Marcorè), che vanno a favore quindi della sua “seducente” personalità. Il film inizia raccontando l’infanzia di Berlusconi sotto il fascismo, la sua intraprendenza fin da piccolo, le sue grandi doti da intrattenitore: cantava la notte nei locali Parigini per pagarsi la Sorbona, nelle navi da crociera. Poi il suo esordio da imprenditore nell’edilizia, in televisione, nello sport e infine la sua decisione di entrare in politica per “difendere l’Italia dai comunisti” che inevitabilmente non rappresentavano la sua categoria. Da qui in poi il film è costruito attorno alle vicende politiche e personali, già conosciute, senza approfondirne una e portando avanti solo la linea dei suoi successi e delle sue battute (poco) simpatiche. Un film preso dal web, che non aggiunge assolutamente nulla di nuovo, non fa riflettere, anzi è causa di tristezza per chi lo vede. Ma non perché ci rende evidente le sue mancanze come Premier, ma perché ancora una volta mostra una parte dell’Italia che è quella che ormai è entrata nell’immaginario del mondo, un’Italia ignorante, cresciuta con i modelli e i “valori” della tv, quella privata, che non a caso ha creato Berlusconi.

“Questo non è un film militante – si difende Stella – e io non sono nemico di Berlusconi”. BirgitSchönau, DieZeit, Germania ha definito l’Italia, la democrazia dell’intrattenimento. E noi che facciamo? Ci ritroviamo a vedere un altro film che non fa che avvalorare questa tesi. Perché Silvio Forever, nonostante le premesse, nonostante la velata ironia di opposizione e le affermazioni forti, di Italiani, come Montanelli, Dario Fo, Benigni, ancora una volta, come accade ormai troppo spesso nel cinema , non fa riflettere ma intrattiene. Rizzo si difende dalle critiche affermando che non deve essere un film a sovvertire il governo, ma devono essere gli italiani a farlo. Niente di più vero, ma il problema non è l’obiettività del lavoro giornalistico dei due autori, ma il fatto che sia un film non contestualizzato, che non parla del nostro Paese, ma del Suo Paese, quello che Berlusconi ha creato attorno a sé, figlio del benessere e della televisione.

La mia domanda è: Era veramente necessario creare un film che parlasse della figura personale di Berlusconi superstar e personaggio strepitoso a livello mediatico, in un periodo cupo e frustrante come quello in cui stiamo vivendo? Forse, Silvio Forever è stata una scelta mediatica e il fatto che non sia stata divulgata nella televisione pubblica non dà che conferma della superficialità dei nostri tempi.

Silvia Mazzieri: 10 cose che non sai sull’attrice

Silvia Mazzieri: 10 cose che non sai sull’attrice

Proprio quando pensavamo di aver raggiunto la quota massima di medical drama in tv, ecco che spunta una nuova serie Doc – Nelle Tue Mani, che sta letteralmente stregando il pubblico. Merito di questo successo è senza dubbio la presenza dell’affascinante e talentuoso protagonista, Luca Argentero, e di una delle sue specializzande, Silvia Mazzieri.

Ma se di Luca Argentero conosciamo ormai ogni dettaglio, sia della sua vita professionale che privata, invece, chi è Silvia Mazzieri. Venite a scoprire con noi tutto quello che c’è da sapere sulla giovanissima attrice di Doc.

Silvia Mazzieri biografia: gli inizi della sua carriera

10. Nata il 23 febbraio del 1993 a Pisa, Silvia Mazzieri fin da bambina mostra una predilezione per il mondo dello spettacolo. Dopo aver terminato gli studi, incoraggiata dalla famiglia, nel 2010 decide di partecipare al famoso concorso di bellezza Miss Italia. Pur non riuscendo a portare a casa la corona di più bella d’Italia, a Silvia viene assegnata la fascia di Miss Cinema.

9. Dopo l’esperienza tra le fila delle miss, Silvia decide di proseguire la sua carriera e comincia a studiare recitazione presso il teatro Il Genio della Lampada di Firenze, dove resta fino al 2011. Negli anni successivi la Mazzieri si trasferisce a Roma e continua il suo percorso di studi presso l’accademia di recitazione e doppiaggio Actor’s Planet, dove resta fino al 2014. La terza tappa della sua istruzione teatrale la porta alla C.I.A.P.A. Acting School di Gisella Burinato.

 

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8. Durante gli anni di studio presso le accademie di teatro e recitazione, Silvia partecipa a diversi progetti come piccoli spot pubblicitari o cortometraggi. Tra le sue prime apparizioni televisive più importanti, ricordiamo quella della Mazzieri nell’amatissima Provaci Ancora Prof 6 (2015), serie tv della Rai con Veronica Pivetti, Enzo Decaro e Paolo Conticini.

Silvia Mazzieri in Braccialetti Rossi

7. Uno dei primi ruoli importanti per Silvia Mazzieri è quello nella famosa serie Braccialetti Rossi arrivato per l’attrice nel 2013.

La serie, scritta e diretta da Giacomo Campiotti, racconta la storia di un gruppo di ragazzi ricoverati in ospedale ognuno per un motivo differente. C’è Leo (Carmine Buschini), un diciassettenne molto solare e sarcastico che, a causa di un tumore molto aggressivo, ha subito l’amputazione di una gamba. Il suo handicap, tuttavia, non frena la sua voglia di vivere ogni giorno a cento per cento, combattendo la sua malattia senza mai arrendersi.

Insieme a Leo, capo del gruppo, c’è Vale (Brando Pacitto), suo compagno di stanza e purtroppo di sventura. A causa di una patologia molto simile a quella di Leo, anche Vale dovrà subire l’amputazione di una gamba. A differenza del suo amico, pero, Vale è un ragazzo molto timido e riservato, con una grande passione per la pittura e il surf. I due compagni di stanza entrano però in competizione tra loro quando in ospedale viene ricoverata la bella Cris (Aurora Ruffino), una ragazza della loro stessa età che soffre purtroppo di anoressia. L’arrivo di Cris porterà scompiglio tra i ragazzi che faranno di tutto per conquistarla.

Tra i pazienti più giovani del gruppo abbiamo Rocco (Lorenzo Guidi), di soli undici anni, in coma da ormai otto mesi. A determinare il suo stato d’incoscienza è stato il forte impatto con l’acqua dopo un tuffo dalla più alta piattaforma di una piscina. Rocco, spinto dai suoi amici, ha sfidato l’altezza e si è tuffato, cadendo in un profondo coma. Nonostante ‘dorma’ da settimane, Rocco riesce a sentire tutto quello che accade attorno a sé e nella serie è proprio lui a introdurre la storia del gruppo.

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A far compagnia a Rocco c’è Davide (Mirko Trovato) un quattordicenne ricoverato dopo essere svenuto durante una partita di calcio a scuola. Inizialmente il ragazzino sembra il tipico bulletto strafottente e scontroso ma ben presto capiamo che il suo atteggiamento è il risultato di anni di abusi. Davide vive infatti una situazione non molto facile a casa. Suo padre, estremamente scontento del suo lavoro, continua a riversare le sue frustrazioni sul figlio che trova un appoggio solo nella sua matrigna.

Nella stessa stanza di Rocco e Davide, infine, c’è anche Toni (Pio Luigi Piscicelli), l’ultimo arrivato in reparto. Il ragazzino, appassionato di motori, ha avuto un grave incidente mentre si trovava nell’officina del nonno. Convinto di essere il grado di guidare senza supervisione, Toni ha deciso di prendere il prestito di nascosto una della moto del nonno, decisione che l’ha portato in un letto d’ospedale.

Leo, Vale, Cris, Rocco, Davide e Toni sono la squadra dei braccialetti rossi, gruppo formato da Leo e che prende il nome dai braccialetti di colore rosso che ognuno di loro ha recevuto dopo un intervento chirurgico. Quello diventa il simbolo del loto gruppo, simbolo di forza, determinazione e speranza.

6. Silvia Mazzieri in Braccialetti Rossi interpreta Bella, una ragazza che diventerà nella terza stagione la fidanzata di Vale, uno dei protagonisti. La serie, in onda su Rai 1 dal 2014 al 2016, è arrivata a 3 stagioni e 19 episodi ognuno dei quali di un’ora e mezza circa. La Mazzieri e il suo personaggio, vengono introdotti solo a partire dalla seconda stagione.

Silvia Mazzieri in Il Paradiso delle Signore

5. Nello stesso periodo Silvia Mazzieri lavora anche a un’altra serie tv, divenuta molto popolare dal titolo Il Paradiso delle Signore.

La serie diretta da Monica Vullo, ispirata al romanzo Al Paradiso delle Signore di Émile Zola, è ambientata nella Milano degli anni cinquanta e sessanta e racconta la storia del primo grande magazzino d’Italia.

Nel 1956 la giovane Teresa Iorio (Giusy Buscemi), lascia la Sicilia e il fidanzato e parte per Milano. La ragazza si trasferisce nella capitale lombarda perché decisa a lavorare nel negozio d’abbigliamento di suo zio. Sfortunatamente, appena arrivata in città, Teresa si trova senza un impiego. Suo zio viene infatti arrestato per aver appiccato un incendio al furgone del magazzino Il Paradiso delle Signore, suo concorrente.

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Lontana da casa e senza un lavoro, Teresa tenta di farsi assumere come commessa proprio dal concorrente di suo zio, lo spietato imprenditore Pietro Mori (Giuseppe Zeno). Nonostante i dubbi iniziali e le obbiezioni della responsabile del personale, con l’aiuto della raccomandazione del pubblicitario Vittorio Conti (Alessandro Tersigni) Teresa riesce a spuntarla. La ragazza quindi entra a far parte della squadra delle Veneri, le commesse più giovani e affascinante del grande magazzino. Col tempo Teresa dimostra di essere una dipendente esemplare e di essere di grande aiuto al suo team.

I problemi per Teresa cominciano quando la ragazza si innamora del proprietario. In breve tempo la sua cotta diventa un sentimento molto più profondo e ricambiato da Pietro che sembra tenere molto alla ragazza. Purtroppo raramente amore e interessi viaggiano sullo stesso binario. Nonostante quindi i suoi sentimenti verso Teresa, Pietro decide di sposare Andreina Mandelli (Alice Torriani), figlia di un ricco banchiere…

4. Nella serie Silvia Mazzieri interpreta Silvana Maffeis, una commessa con la passione per il cinema e Audrey Hepburn, che sogna di diventare un’attrice famosa.

Silvia Mazzieri in Doc

3. Grazie alla sua partecipazione alla serie Il Paradiso delle Signore, Silvia Mazzieri si è fatta conoscere dal grande pubblico che quest’anno la rincontra in un nuovo esaltato prodotto televisivo targato Rai. Si tratta di Doc – Nelle Tue Mani, serie tv diretta da Jan Maria Michelini e Ciro Visco, con un protagonista d’eccellenza, Luca Argentero.

Medico brillante e molto importante nel mondo ospedaliero, Andrea Fanti (Luca Argentero), è vittima purtroppo di un incidente e di un conseguente trauma cerebrale molto esteso. Questo episodio causa ad Andrea la perdita dei suoi ultimi dodici anni di vita, amnesia che intacca non solo le sue relazioni interpersonali ma inevitabilmente anche il suo lavoro.

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Dapprima considerato una delle poche eccellenze mediche, adesso Andrea deve fare i conti con una limitata libertà professionale. Tuttavia, nonostante la frustrazione derivata dall’amnesia, Fanti preferisce di gran lunga lavorare piuttosto che stare a casa. Privato dei suoi ricordi, adesso molti dei suoi cari sono diventati degli sconosciuti e per Andrea interagire con loro è davvero complicato.

Pian piano Andrea dovrà fare i conti con la realtà, accettare la sua ‘nuova’ condizione e cercare di riprendere in mano la sua vita privata e professionale.

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2. Nella serie Silvia Mazzieri interpreta Alba Patrizi, una specializzanda che lavora con Andrea, innamorata del suo collega Riccardo Bonvegna (Pierpaolo Spollon), un ragazzo dal passato turbolento.

La serie Doc – Nelle Tue Mani – liberamente ispirata alla vera storia del primario Pierdante Piccioni – è attualmente alla sua prima stagione e va in onda ogni settimana su Rai 1. Per tutti coloro che volessero recuperare le puntante perse, tutti gli episodi già trasmessi sono disponibili in streaming gratuitamente sul sito di RayPlay.

Silvia Mazzieri è su Instagram

1. Se volete essere sempre aggiornati sulla vita privata e professionale di Silvia Mazzieri, vi consigliamo di seguire il suo account ufficiale Instagram.

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Fonte:  Volver, Wiki, IMDBRaiPlay

Silvia Brunelli: intervista alla regista de La Santa Piccola

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Silvia Brunelli: intervista alla regista de La Santa Piccola

Partito dalla Biennale Cinema College di Venezia, arrivato fino al  Tribeca Film Festival 2022 come unica pellicola italiana, La Santa Piccola, opera prima di Silvia Brunelli, che affronta i grandi temi della superstizione e della scoperta di sé, all’interno del Rione Sanità di Napoli, è tornato proprio in quei luoghi il 1° luglio per una proiezione speciale. In questa occasione, abbiamo raggiunto Silvia Brunelli, che ci ha raccontato il film, la sua genesi e lo straordinario percorso compiuto fino a questo momento.

Il film arriva da lontanissimo, dalla vittoria alla Biennale College e, dopo tanta strada, torna lì dove tutto è cominciato. Quali sono le emozioni che ti agitano, in questo momento?

Il regalo più grande che questo percorso mi ha dato è l’aver acquisito la consapevolezza che, ogni tanto, le imprese impossibili diventano possibili e che i sogni posso diventare qualcosa di reale. Bisogna impegnarsi e avere una gran pazienza e forza d’animo, questo è alla base di qualsiasi traguardo. Ma adesso so per certo che non esistono aspirazioni che non si possono raggiungere. La gratitudine è l’emozione più presente da quando tutto questo è iniziato.

Anche se il titolo del film si riferisce al personaggio di Annaluce, la santa piccola, sembra Lino a essere il vero centro della storia. Non si risparmia una certa dose di confusione e ambiguità, ma non sembra mai completamente perso o assoggettato, come sua madre dai “poteri” della figlia, o come Mario dai suoi “sentimenti”. Come descriveresti Lino?

Lino è un personaggio in fuga da un vuoto emotivo che non riesce a colmare. È un ragazzo che si maschera da uomo di casa, e finché ha quel ruolo è abbastanza impegnato per non pensare alla condizione in cui vive. Ma quando perde la sua quotidianità non riesce a stare con se stesso e guardarsi dentro, si abbandona ad ogni tipo di perdizione che lo aiuti a non pensare e a colmare l’assenza delle sue due figure femminili più importanti. Lino è un personaggio tragico perché ritorna al suo punto di partenza, alla sua condizione originaria nonostante abbia fatto un viaggio esplorativo.

Silvia Brunelli sui temi principali de La Santa Piccola

Qual è secondo te il tema principale del film, considerato che il racconto è diviso in due grandi storie e che in entrambe le situazioni si avverte l’esigenza di un miracolo e di una conferma esterna?

Il film ha un unico tema, sviluppato con più linee narrative ed è il conflitto tra destino e libero arbitrio.

Quali sono state le suggestioni e i riferimenti visivi che ti hanno guidata durante la realizzazione del film?

In realtà mi sono lasciata guidare dalla storia e dagli ambienti che ci circondavano; più che suggestioni visive avevamo in mente delle reference di tono, per dare alla nostra storia quell’oscillazione tra dramma e commedia.

Arrivata a questo punto, con tanta strada alle spalle percorsa con il tuo primo film, puoi fare un bilancio di quest’esperienza?

A dirti il vero ancora non riesco a fare un vero e proprio bilancio; per certo posso dirti che non mi aspettavo tanta accoglienza, ho letto delle recensioni davvero belle e ascoltato commenti e suggestioni dal pubblico che mi hanno lasciata stupita ed emozionata. Tutto questo è un passo importante e una risposta che fa da motore.

Si dice che il secondo film sia sempre più difficile del primo, tu hai già cominciato a lavorarci?

Già abbiamo iniziato, ma siamo ancora nelle fasi iniziali. Il primo non è stato semplice, vedremo cosa succederà con il secondo.

Silver Surfer: Brian K. Vaughn scriverà il film prodotto dalla Fox

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Sarà Brian K. Vaughn, fumettista e sceneggiatore sia per Marvel che DC, a scrivere lo script di Silver Surfer, progetto attualmente in sviluppo in casa Fox. In realtà sono anni che si parla di un possibile cinecomic sul personaggio “più filosofico” dei fumetti Marvel, o almeno è così che ama apostrofarlo Stan Lee.

A confermare la notizia è l’Hollywood Reporter, aggiungendo che l’azienda ha addirittura intenzione di produrre non meno di tre film dedicati agli X-Men (sotto giurisdizione dei Marvel Studios, con l’accordo Disney) nel 2019 e nel 2020, insomma dopo l’uscita di Deadpool 2 e X-Men: Dark Phoenix.

Tra i film della Fox/Marvel in probabile arrivo nei prossimi due anni c’è appunto lo standalone su Silver Surfer. Lo ricorderete sicuramente nel sequel dei Fantastici 4 del 2007 interpretato da Doug Jones con la voce di Laurence Fishburne, per la prima volta sul grande schermo dopo la sua nascita nel 1966 creato da Jack Kirby.

I Fantastici Quattro e Silver Surfer: tutti gli errori del film in 15 minuti

Fonte: THR

Silver Surfer: Adam McKay è ancora interessato a realizzare il film

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Con l’arrivo del primo film dei Marvel Studios interamente dedicato ai Fantastici Quattro, i fan non vedono l’ora di vedere i personaggi di quell’universo fare il loro debutto nel MCU. Naturalmente, tra i favoriti ci sono Dottor Destino e Galactus, ma anche Silver Surfer è sempre stato in cima alla maggior parte delle liste dei desideri degli appassionati di cinecomics.

È chiaro che il potente araldo di Galactus abbia un potenziale immenso per il MCU e a quanto pare il regista Adam McKay è ancora interessato a realizzare un film a lui interamente dedicato. Durante una recente intervista in occasione del podcast “Happy Sad Confused” di Josh Horowitz, a McKay è stato chiesto proprio se fosse ancora interessato a portare la storia di Silver Surfer sul grande schermo, ovviamente per conto della Marvel.

In passato il regista – noto per aver diretto La grande scommessa, Vice – L’uomo nell’ombra e l’attesissimo Don’t Look Up – aveva espresso interesse nel raccontare la storia di Norrin Radd, ma all’epoca la Fox deteneva ancora i diritti sul personaggio. “Silver Surfer è stato complicato”, ha spiegato. “C’era qualcosa al riguardo, perché l’abbiamo approfondito un paio di anni fa. Poi qualcosa si è intromesso nel processo. Potrei ricordare male, ma c’era un motivo per cui alla fine non se n’è fatto nulla… forse qualcun altro ci stava già lavorando.”

McKay ha poi aggiunto: “Sarebbe molto facile, adesso, usare la sua storia per creare una sorta di allegoria ambientale. Penso che potrebbe essere un film incredibile. Visivamente parlando, potrebbe essere il film Marvel più sbalorditivo che sia mai stato realizzato. Non ho perso interesse nel progetto. In effetti, ora che me lo dici, forse farò una telefonata e cercherò di capire cosa sta succedendo…”

Il futuro de I Fantastici 4 sul grande schermo

A proposito de I Fantastici 4, dopo il due film usciti rispettivamente nel 2005 e 2007 (entrambi diretti da Tim Story) e dopo il disastroso reboot del 2005 di Josh Trank, ricordiamo che i Marvel Studios, dopo l’acquisizione di Fox da parte di Disney, hanno ufficialmente messo in cantiere un nuovo film dedicato alla prima grande famiglia Marvel, che sarà diretto da Jon Watts, regista della saga di Spider-Man con Tom Holland.

Silver Surfer: 10 attori perfetti per il ruolo di nell’MCU

Silver Surfer: 10 attori perfetti per il ruolo di nell’MCU

La Fase 4 della Marvel è ormai avviata: dopo i successi dello scorso anno, i prossimi progetti MCU puntano all’introduzione sul grande schermo di sempre più personaggi provenienti dai fumetti. È già stato annunciato che sono in programma Blade e una nuova versione dei Fantastici Quattro. In quest’ultimo, oltre al quartetto protagonista, ci saranno sicuramente degli avversari per i supereroi. Chi, tra i tanti, farà il suo ingresso nell’MCU?

Reddit ha immaginato che ci sarà anche Silver Surfer nel prossimo film MCU sui Fantastici 4 e ha cercato gli attori più adatti ad interpretare il ruolo dell’araldo di Galactus.

Paul Bettany come Silver Surfer

White-Vision-MCUÈ vero, Paul Bettany è ormai legato a Visione, ma non sarebbe la prima volta per un attore interpretare più ruoli all’interno dell’MCU: è già accaduto per Gemma Chan e Kenneth Choi.

L’utente di Reddit Mnemosense pensa che Bettany sarebbe perfetto per il Silver Surfer, soprattutto dopo la sua introduzione nella Marvel come un androide avanzato. Mnemosense scrive: La sua rappresentazione di Visione, specialmente in Age of Ultron, mi ha ricordato la grazia, la compassione e l’intelligenza imponente di Surfer.”

Viggo Mortensen come Silver Surfer

Viggo-Mortensen-MCUAndy Serkis, Cate Blanchett, Benedict CumberbatchEvangeline Lily sono solo alcuni dei grandi attori entrati nell’MCU dopo aver recitato in film come Il Signore degli Anelli o Lo Hobbit

Nel cast de Il Signore degli Anelli c’è anche Viggo Mortensen, l’eroico AragornPer l’utente cap1206, Mortensen sarebbe perfetto come Silver Surfer, vista la sua capacità di calarsi nei panni dei personaggi che interpreta.

Rami Malek

Rami-Malek-No-Time-to-DieUn attore da Oscar come Rami Malek sarebbe un sogno per l’MCU. Malek è conosciuto al pubblico internazionale fin dai tempi di Una Notte al Museo, ma ha conquistato il mondo (e l’Academy) con la sua interpretazione di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody. Inoltre, i suoi ruoli in No Time To Die e nella serie Amazon Mr. Robot non sono da meno.

Malek è un attore eclettico e per Ades4Life potrebbe essere una grande scelta per il ruolo dell’entità cosmica della Marvel. L’utente di Reddit dice: Rami Malek sarebbe Silver Surfer cool“.

Matt Smith

Matt-Smith-MCUMatt Smith non è un neofita del genere fantascientifico e d’avventura: è lui che si nasconde dietro all’Undicesimo Dottore della serie britannica Doctor Who. In aggiunta, Smith è stato parte di cast di grande successo: ricordiamo, tra gli altri, il suo ruolo in The Crown e in Last Night in Soho.

Per l’utente di Reddit TheDonutDevil, l’ingresso di Smith nell’MCU come Silver Surfer darebbe all’attore modo di staccarsi dalla serie BBC. L’utente aggiunge che vedrebbe Smith bene anche nei panni di Kang, il Conquistatore apparso in Loki.

Zachary Quinto

zachary-quinto-star-trekZachary Quinto ha dimostrato la sua abilità come attore fin dal ruolo di Spock in Star Trek di J.J. Abrams. Non solo cinema, ma anche tv: Quinto appare in diverse serie, tra cui spicca American Horror Story.

Il post su Reddit di ksa331 ha suscitato un vivo interesse tra gli utenti. Dai commenti positivi alle discussioni sul perché Zachary sarebbe un grande candidato per il ruolo di Silver Surfer, sembra proprio che i fan apprezzerebbero l’ingresso di Quinto in MCU.

Riz Ahmed

Rogue One A Star Wars Story-Riz-AhmedQuesto attore britannico non interpreta mai lo stesso ruolo due volte. Riz Ahmed è apparso in film appartenenti a generi diversissimi, dal dramma Sound of Metal, a Venom, fino a Rogue One: A Star Wars Story e il thriller Encounter.

Non sarebbe il primo ruolo MCU per Ahmed e Hermessum pensa che l’attore sarebbe un’ottima scelta per interpretare “l’Amleto dell’infinito Cosmo della Marvel, solitario, con i gli occhi da Nobel e dal cuore buono“.

Alan Tudyk

Alan-Tudyk-in-Resident-AlienForse non è il nome più conosciuto della lista, ma Alan Tudyk ha un curriculum non indifferente. È una delle star della serie cult di fantascienza Firefly e, la sua abilità nel cambiare voce, l’ha portato a lavorare ai film d’animazione Disney – è tra i più divertenti di Ralph Spaccatutto. Inoltre, è la star della serie comedy Resident Alien.

Grumpybear911 vede Tudyk come l’interprete perfetto per il ruolo di Silver Surfer. D’altronde, come anche Riz Ahmend, l’attore non è estraneo all’ecosistema Disney

Jessica Chastain

IT-Chapter-2-Beverly-Jessica-ChastainJessica Chastain è più legata al genere drammatico: pensiamo a The Tree of Life di Malick e The Help, fino ai più recenti Scene da un matrimonioGli occhi di Tammy Faye. L’attrice non disdegna però nessun genere: è apparsa nell’horror It – Capitolo 2 e ha recitato in The Martian di Ridley Scott.

Forse anche per la sua parte nel film d’azione The 355, l’utente 23_GenericRedittor ha messo Jessica Chastain al primo posto nella lista dei possibili interpreti del personaggio MCU. L’attrice potrebbe unirsi alle altre star femminili che hanno interpretato sul grande schermo personaggi maschili iconici dei fumetti, come Salma Hayak, Tilda Swinton e Hannah John-Kamen.

Sterling K. Brown

brooklyn-99-sterling-k-brownI fan di serie come This is us, Brooklyn Nine-Nine o The Marvelous Mrs. Maisel conoscono bene il volto dell’attore. Inoltre, Sterling K. Brown è già apparso nell’MCU: in Black Panther è N’Jobu, il padre di Killmonger e lo zio di T’Challa.

Level-Rip-8507 pensa che Brown sarebbe perfetto per il ruolo di Silver Surfer. Per l’utente, l’attore potrebbe dare grandi risultati insieme al cinema tecnologico avanzato  della Marvel.

Keanu Reeves

Matrix-Resurrections-Keanu-ReevesLa scelta più popolare degli utenti sembra essere il grande Keanu Reeves: l’interprete dell’assassino John Wick e la star della saga Matrix ha tutte le carte in regola per indossare il costume di Silver Surfer.

C’è chi ritiene che il match perfetto sarebbe ”Keanu Reeves come Silver Surfer e Liam Neeson come Galactus.” Il post ha ottenuto parecchio successo, soprattutto per quanto riguarda la parte di Keanu! Chissà se dopo Matrix Ressurections vedremo l’attore uscire dal mondo Matrix e entrare in azione nell’MCU

Silver Surfer, un progetto da solista è in sviluppo, ma sarà dedicato a Shalla-Bal o Norrin Radd?

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Le voci su un progetto cinematografico dedicato a Silver Surfer circolano da un bel po’ di tempo, e sembra che i Marvel Studios stiano ancora pianificando di dare all’eroe spaziale la ribalta per una sua uscita da solista, in futuro.

Una precedente voce sosteneva che l’accordo pluriennale del regista di The Fantastic Four: First Steps Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) con la Marvel avrebbe potuto potenzialmente includere la regia di episodi di una serie di Silver Surfer su Disney+, mentre un’altra indicava che in realtà era in lavorazione una Special Presentation.

Sebbene non sia chiaro se questo progetto sia in fase di sviluppo per il grande o il piccolo schermo, l’insider Daniel Richtman riferisce che Sentinel of the Spaceways è ancora in lavorazione e Shakman è a bordo come produttore.

La domanda è: su quale versione di Surfer si concentrerà questo progetto?

Julia Garner
Julia Garner al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il reboot dei Fantastici Quattro introdurrà una versione femminile del personaggio, con la vincitrice dell’Emmy Award Julia Garner (Ozark, Inventing Anna) che assumerà il ruolo di Shalla-Bal.

Nella continuità originale dei fumetti Marvel, Shalla-Bal era l’imperatrice del pianeta Zenn-La ed era il primo amore di Norrin Radd. Quando Galactus arrivò per divorare il loro pianeta, Radd si offrì volontario per diventare il suo araldo in cambio dell’incolumità del pianeta di Zenn-La. In seguito, quando Franklin Richards assunse il ruolo del nuovo Galactus, conferì a Shalla gli stessi poteri cosmici e le permise di servire come araldo gemello insieme a Radd.

Dal momento che le basi saranno già state gettate nel prossimo film, sembrerebbe più sensato continuare la storia di Shalla in uno spin-off, ma in precedenza abbiamo sentito che il piano è che Garner faccia una sola apparizione nell’MCU come questo personaggio. Se fosse vero, questo indicherebbe ovviamente che questo film o serie introdurrà Norrin Radd.

Le riprese di The Fantastic Four: First Steps sono ancora in corso

Pedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter Hauser, John MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

Matt Shakman dirige The Fantastic Four: First Steps, che dovrebbe arrivare nelle sale il 25 luglio 2025.

Silver Surfer trai prossimi progetti di Kevin Feige alla Marvel

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Silver Surfer trai prossimi progetti di Kevin Feige alla Marvel

Secondo il sito Geeks WorldWide (un sito che negli ultimi mesi si è distinto per aver fornito alcune notizie rivelatesi poi veritiere), i Marvel Studios sono attualmente nelle prime fasi dello sviluppo di un film su Silver Surfer!

Fox aveva cercato di far decollare il progetto per anni e se Kevin Feige dovesse aver adottato un approccio a combustione lenta per introdurre Galactus come nuovo grande villain della prossima fase dell’universo cinematografico Marvel, avrebbe perfettamente senso approfondire il personaggio di Silver Surfer e, di conseguenza, dei Fantastici Quattro, anche se non proprio a breve termine.

Il realtà del progetto non si sa nulla e sembra lecito ascriverlo a quel lungo elenco di progetti che sarebbero in cantiere ora che i Marvel Studios stanno riacquistando i personaggi che erano di proprietà Fox.

Adam McKay, un regista che Feige ha cercato di portare sotto l’egida della Marvel ormai da anni, ha precedentemente espresso interesse nel dirigere un film su Silver Surfer, e quindi questa potrebbe essere l’occasione giusta, visto che sulla carta gli interessi sembrano comuni.

Qualunque sia la strada che Kevin Feige intraprenderà, ci vorrà comunque molto tempo prima di avere delle informazioni ufficiali, dato che la Fase 4 del MCU non è stata ancora annunciata e che probabilmente sarà tutto molto diverso negli anni a venire, per i Marvel Studios e per i fan.

Silver Sable: la Sony prepara il film sul personaggio Marvel?

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Silver Sable: la Sony prepara il film sul personaggio Marvel?

Arriva dal ben noto Jeff Sneider di The Wrap il rumor esclusivo secondo il quale la Sony starebbe pianificando un film dedicato a Silver Sable, personaggio dei fumetti creato da Tom DeFalco (testi), Ron Frenz (matite) e Josef Rubinstein (chine) nel 1985, pubblicato dalla Marvel Comics e appartenente all’universo di Spider Man.

Cinecomics: 10 momenti che vorremmo dimenticare

Secondo la fonte, la major vorrebbe affidare la stesura dello script del film ad Abi Morgan (Brick Lane, The Iron Lady, Shame e Suffragette). Al momento non ci sono ulteriori dettagli, ma naturalmente vi terremo aggiornati.

Nonostante dunque i diritti di Spider Man siano adesso nelle mani della Disney, la Sony sembra comunque intenzionata ad espandere l’universo dell’Uomo Ragno raccontando storie di personaggi a lui collegati. Staremo a vedere…

silver sable

Silver è una mercenaria che saltuariamente protegge la sua nazione Symarkia, vicina a Latveria, la terra del Dottor Destino.

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Quand’era piccola sua madre fu uccisa da un nemico di suo padre, un agente segreto che dava la caccia ai nazisti che scappavano: questo episodio segnò la sua vita e la rese sempre più decisa a proteggere il suo paese. Fondò un gruppo di agenti, il Branco Selvaggio, e venne aiutata da suo zio Morty per le armi e per organizzare le missioni.

Nella sua carriera ha collaborato con molti eroi e vigilanti come Capitan America, Uomo Ragno, Devil, Luke Cage, Punisher e affrontato molti supercriminali come il Dottor Destino e Venom.

Una volta aiutò il tessiragnatele formando i Fuorilegge per contrastare i Vendicatori. In quell’avventura incontrò l’Uomo Sabbia che all’epoca cercava di essere un eroe e divenne un membro del Branco Selvaggio.

 Fonte: CBM

Silver Sable e Black Cat: il film ha un titolo e una regista

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Silver Sable e Black Cat: il film ha un titolo e una regista

Dopo il primo annuncio, il film su Silver Sable e Black Cat sta prendendo forma, a partire da un nome per la regia, quello di Gina Prince-Bythewood, e da un titolo, per ora provvisorio, che è Silver and Black.

La notizia arriva subito dopo la conferma di Tom Hardy nei panni di Eddie Brock per il film su Venom, a indicare che la Sony sta accelerando la lavorazione di questi progetti tangenti al mondo di Spider-Man.

Matt Tolmach e Amy Pascal si occuperanno della produzione.

Spider-Man: in sviluppo spin-off su Silver Sable e Black Cat

Per Silver Sable si tratta del debutto sul grande schermo, mentre per Gatta Nera lo sviluppo di un progetto preesistente. In The Amazing Spider-Man 2 ricordiamo infatti la presenza di Felicity Jones nei panni di Felicia Hardy. Il personaggio non è stato più sviluppato a seguito del naufragio di quel concept, ma sembra che tornerà di nuovo sullo schermo, anche se non possiamo considerare certo il ritorno di Felicity Jones nel ruolo.

Fonte: THR

Silver and Black: rimandato lo spin-off di Spider-Man

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Silver and Black: rimandato lo spin-off di Spider-Man

Slitta la produzione di Silver and Black, spin-off di Spider-Man targato Sony, come riportato dal sito That Hashtag Show. La sospensione del progetto è a tempo indeterminato, dunque non è ancora prevista una data di inizio dei lavori sul film né sono stati confermati cast tecnico e artistico.

Originariamente le riprese sarebbero dovute partire il prossimo Marzo ad Atlanta, negli stessi studios dove sono stati girati Spider-Man: Homecoming e Venom (l’altro spin-off del franchise con Tom Hardy).

È addirittura circolata una voce secondo cui lo studio vorrebbe vendere il format ad un’ente televisiva e sviluppare da capo il progetto, un’idea piuttosto lontana dai piani attuali della Sony.

Silver and Black: ecco chi sarà il villain

Per la regia di Silver and Black è stata proposta Gina Prince-Bythewood, mentre Matt Tolmach Amy Pascal dovrebbero occuparsi della produzione.

Per Silver Sable si tratta del debutto sul grande schermo, mentre per Gatta Nera lo sviluppo di un progetto preesistente. In The Amazing Spider-Man 2 ricordiamo infatti la presenza di Felicity Jones nei panni di Felicia Hardy. Il personaggio non è stato più sviluppato a seguito del naufragio di quel concept, ma sembra che tornerà di nuovo sullo schermo, anche se non possiamo considerare certo il ritorno di Felicity Jones nel ruolo.

Silver and Black: arruolati creativi dai Marvel Studios

Fonte: That Hashtag Show

Silver and Black: Patty Jenkins dà consigli alla regista

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Silver and Black: Patty Jenkins dà consigli alla regista

Abbiamo già riportato la notizia che Gina Prince-Bythewood dirigerà Silver and Black, lo spin off dell’universo Marvel prodotto alla Fox.

Su Vulture la regista ha confermato che Patty Jenkins, regista di Wonder Woman, le ha dato qualche consiglio per raccontare una storia di eroi con protagoniste donne.

“Mi ha lasciato un paio di consigli preziosi, che per ora terrò per me stessa. Ma c’è stata una connessione immediata tra noi.”

Spider-Man: in sviluppo spin-off su Silver Sable e Black Cat

Silver and Black sarà diretto da Gina Prince-Bythewood, Matt Tolmach e Amy Pascal si occuperanno della produzione.

Per Silver Sable si tratta del debutto sul grande schermo, mentre per Gatta Nera lo sviluppo di un progetto preesistente. In The Amazing Spider-Man 2 ricordiamo infatti la presenza di Felicity Jones nei panni di Felicia Hardy. Il personaggio non è stato più sviluppato a seguito del naufragio di quel concept, ma sembra che tornerà di nuovo sullo schermo, anche se non possiamo considerare certo il ritorno di Felicity Jones nel ruolo.

Silver and Black: la regista rivela a che punto erano i lavori sullo spin-off

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Dopo che la Sony Pictures ha deciso di mettere in stand-by lo spin-off Silver and Black ambientato nell’universo di Spider-Man, la regista Gina Prince-Bythewood si è dedicata a The Old Guard, il film con Charlize Theron attualmente disponibile su Netflix. In una recente intervista con Indiewire in occasione della promozione dell’action basato sull’omonimo fumetto, la Prince-Bythewood ha dichiarato che la possibilità di dirigere il film è arrivata proprio grazie al suo coinvolgimento nel progetto Marvel.

“Volevo fare qualcosa di più audace rispetto ad alcuni dei film Marvel”, ha spiegato la regista riflettendo sullo spin-off naufragato. “Era una questione di quanto potessi spingermi oltre in quell’universo”. In merito alle porte che le si sono aperte, ha aggiunto: “Silver & Black mi ha permesso di entrare a fare parte di certe discussioni, di essere considerata. Sapevo che tipo di film fanno alla Skydance. Era esaltante ma anche snervante. Sapevo di amare questo progetto, in parte perché avevo la possibilità di fare tutto ciò che avrei voluto fare con l’altro film: un film di supereroi tagliente con due donne.”

Durante l’intervista Prince-Bythewood ha confermato che per Silver and Black per aveva sviluppato sia i look per costumi che le scenografie, era andata a caccia di location, aveva progettato gli storyboard delle scene d’azione e persino lavorato con il team degli effetti visivi prima che Sony cambiasse idea. “Tutto accade per un motivo”, osserva la regista. “Ho imparato così tanto in quell’anno e mezzo. Stavo imparando a fare cose per un film di quella portata e avrei potuto trasferirle in The Old Guard. Non mi è sembrato un cambiamento enorme da affrontare.

Quale futuro per lo spin-off Silver and Black?

Le cose per Gina Prince-Bythewood si sono sicuramente evolute nel migliore dei modi, anche se è un peccato che non siamo riusciti a vedere cosa aveva realmente pianificato per Silver and Black. Al momento non sappiamo se il progetto è stato ufficialmente cancellato o se la Sony deciderà di svilupparlo nuovamente. Lo studio aveva confermato di aver iniziato a lavorare a due progetti separati, dedicati sempre ai personaggi di Silver Sable e Black Cat, ma da allora non ci sono più stati aggiornamenti.

Silver and Black: la lavorazione non comincerà prima del 2019

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Silver and Black: la lavorazione non comincerà prima del 2019

Sulla scia di Venom, la SONY sta mettendo in piedi una serie di progetti che riguardano i villain di Spider-Man e il prossimo film in lista è quello intitolato Silver and Black, che dovrebbe seguire le vicende legate a Black Cat e a Silver Sable.

Secondo Omega Underground, la produzione di Silver and Black non comincerà però prima del 2019. La sceneggiatura del film è stata già rielaborata da diversi scrittori, tra cui Gina Prince-Bythewood, che dovrebbe anche dirigere il film, Lisa Joy (Westworld), Nicole Perlman (Guardiani della Galassia), Christopher Yost (Thor: Ragnarok) e Geneva Robertson-Dworet (Captain Marvel). Il report riferisce che il ritardo del film è dovuto proprio al fatto che la sceneggiatura non è ancora pronta e che c’è necessita di lavorare per bene sui dettagli.

Silver and Black: ecco chi sarà il villain

Silver and Black sarà diretto da Gina Prince-Bythewood, Matt Tolmach Amy Pascal si occuperanno della produzione.

Per Silver Sable si tratta del debutto sul grande schermo, mentre per Gatta Nera lo sviluppo di un progetto preesistente. In The Amazing Spider-Man 2 ricordiamo infatti la presenza di Felicity Jones nei panni di Felicia Hardy. Il personaggio non è stato più sviluppato a seguito del naufragio di quel concept, ma sembra che tornerà di nuovo sullo schermo, anche se non possiamo considerare certo il ritorno di Felicity Jones nel ruolo.

Silver and Black: il successo di Spider-Man ha cambiato i piani sullo spin-off

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Nonostante il grandissimo successo di Venom, la Sony Pictures ha deciso di cancellare Silver and Black, spin-off di Spider-Man annunciato per la prima volta nel 2017. La Sony annunciò di aver cancellato il film l’anno successivo, confermando però di aver iniziato a lavorare a due progetti separati, dedicati sempre ai personaggi di Silver Sable e Black Cat.

Adesso, in una recente intervista con Games Radar in occasione della promozione di The Old Guard, Gina Prince-Bythewood, regista che era stata incaricata di occuparsi del progetto, ha parlato nuovamente di quel film, rivelando di non sapere esattamente perché lo spin-off non ha mai più visto la luce.

“La verità è che non lo so”, ha risposto la regista quando le hanno chiesto dello stato del film. “Amo davvero quei due personaggi e ho amato l’idea di averli insieme in un film”. La regista ha poi lasciato intendere – senza scendere nei dettagli – che il successo dei film dedicati a Spider-Man ha stravolto quelli che erano i piani iniziali della Sony: “Credevo che ciò a cui avevamo pensato era davvero buono… unire in maniera organica le storie dei due personaggi. Poi le cose sono cambiate a causa del successo dei film di Spider-Man.”

“C’è una domanda: ‘Hanno davvero senso questi film senza la presenza di Spider-Man? Dovrebbe avere un ruolo di qualsiasi tipo nel film?’. Questa è sempre stata la domanda”, ha continuato Prince-Bythewood. “Mi sono presa due anni di pausa da quel progetto per fare The Old Guard. Una volta che questo film uscirà, sperando che sia un successo, sicuramente tornerò sui miei passi e ricomincerò a parlare con la Sony.”

Quale sarà il futuro dello spin-off Silver and Sable?

Ora, ci sono due modi in cui le dichiarazioni della regista possono essere interpretate: o la Sony non è sicura che questi spin-off possano funzionare senza la presenza di Spider-Man (ricordiamo che Morbius, il prossimo spin-off ad arrivare in sala, sarà pieno zeppo di riferimenti al personaggio), o lo studio sta prendendo in considerazione di rendere gli spin-off qualcosa di autonomo e non troppo dipendente dal personaggio dell’Uomo Ragno e dal suo coinvolgimento nel MCU.

Silver and Black: ecco chi sarà il villain

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Silver and Black: ecco chi sarà il villain

Grazie a That Hashtag Show sappiamo chi sarà il villain di Silver and Black, il nuovo per ora misterioso progetto della Sony basato sui personaggi della Marvel Comics.

Secondo il report sarà un gruppo di villain capeggiato da Mendel Stromm, genetista e inventore che esordì nei fumetti di Spider-Man nel 1966. Il suo alter ego segreto è il cyborg Gaunt. Nella sua storia ha anche avuto la possibilità di fare esperimenti sui Symkarian, popolo di appartenenza di Silver Sable. Stromm sarà a capo di una squadra di cattivi che daranno del filo da torcere alle protagoniste.

Spider-Man: in sviluppo spin-off su Silver Sable e Black Cat

Silver and Black sarà diretto da Gina Prince-Bythewood, Matt Tolmach Amy Pascal si occuperanno della produzione.

Per Silver Sable si tratta del debutto sul grande schermo, mentre per Gatta Nera lo sviluppo di un progetto preesistente. In The Amazing Spider-Man 2 ricordiamo infatti la presenza di Felicity Jones nei panni di Felicia Hardy. Il personaggio non è stato più sviluppato a seguito del naufragio di quel concept, ma sembra che tornerà di nuovo sullo schermo, anche se non possiamo considerare certo il ritorno di Felicity Jones nel ruolo.

Silver and Black: arruolati creativi dai Marvel Studios

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Silver and Black: arruolati creativi dai Marvel Studios

La regista di Silver and BlackGina Prince-Bythewood, ha aggiunto alla squadra di produzione del film la costumista di Black Panther, Ruth E. Carter, e Sheena Duggal, supervisore degli effetti visivi di Doctor Strange.

Omega Underground riporta che entrambe la Carter e la Duggal, sono a bordo del progetto, dando ancora più sostanza al progetto che rimane comunque misterioso.

Il sito però conferma che le riprese del film si svolgeranno nei primi tre mesi del 2018 e sembra quindi normale che anche i nomi delle interpreti verranno annunciati a tempo debito, magari all’inizio delle riprese.

Silver and Black: ecco chi sarà il villain

Silver and Black sarà diretto da Gina Prince-Bythewood, Matt Tolmach Amy Pascal si occuperanno della produzione.

Per Silver Sable si tratta del debutto sul grande schermo, mentre per Gatta Nera lo sviluppo di un progetto preesistente. In The Amazing Spider-Man 2 ricordiamo infatti la presenza di Felicity Jones nei panni di Felicia Hardy. Il personaggio non è stato più sviluppato a seguito del naufragio di quel concept, ma sembra che tornerà di nuovo sullo schermo, anche se non possiamo considerare certo il ritorno di Felicity Jones nel ruolo.

Silver & Black: tutto quello che si sa sul cinecomic Marvel mai realizzato

Quanti ricorderanno il film Marvel mai prodotto Silver & Black? La pellicola, incentrata su Silver Sable e Black Cat, era un progetto che doveva essere realizzato dalla Columbia Pictures in collaborazione con la Marvel, e distribuito da Sony. Il film era stato pensato come capitolo dello Spiderverse e aveva scelto come regista Gina Prince-Bythewood (The Woman King). Nel 2018 però la Sony ha deciso di cancellare Silver & Black, con l’intenzione di focalizzarsi in futuro su due lungometraggi separati che avessero i due personaggi come protagonisti.

Molti fan del MCU si sono chiesti nel corso del tempo quale fosse la linea narrativa pensata per questa nuova sezione, e una vecchia fuga di notizie riguardo la trama ha fornito una – più o meno – esaustiva risposta. Scopriamo perciò tutti i dettagli sull’avventure che avrebbero coinvolto le due eroine Silver e Black, in un’alleanza tutta al femminile contro numerosi villain dell’universo Marvel.

Silver Sable contro Black Cat

Da quanto si è potuto apprendere, Silver & Black si sarebbe focalizzata principalmente sul personaggio di Silver Sable, una cacciatrice di taglie del Dipartimento di Giustizia USA, con il compito di mettersi sulle tracce di Felicia Hardy (ossia Black Cat) per riportarla ai suoi padroni.

Black Cat si era infatti offerta anni prima di sottoporsi a un intervento chirurgico sperimentale eseguito dal Dottor Mendel Stromm aka “Gaunt” (nonché professore universitario del Dottor Osborn), che avrebbe installato nel suo corpo delle tecnologie A.I. per conferirle dei poteri in grado di potenziare le sue abilità.

La vendetta di Silver Sable

Black Cat, riuscita a scappare dalle grinfie di Stromm con le sue nuove abilità – seppur non ne abbia ancora il pieno controllo – sarebbe poi arrivata al confine con il Sud America. Nel film, ciò che avrebbe spinto Silver a catturare Black Cat si scopre essere collegato a un atto vendicativo nei confronti di Gaunt da parte della prima.

Quest’ultimo infatti risulta essere responsabile della morte di suo padre, Ernst Sablinova, e della tortura e uccisione di molti suoi compagni Symkariani (il paese d’origine di Silver). Il piano della Sable in Silver & Black sarebbe perciò stato quello di prendere Felicia Hardy e portarla da Guant solo per attuare il suo piano di vendetta.

Il Wild Pack

Per chi è amante dei fumetti, il nome Wild Pack non sarà sconosciuto. Questo è un gruppo di mercenari creato proprio dal padre di Silver, Ernst, con il compito di catturare criminali internazionali.

In Silver & Black sarebbe apparso il Wild Pack, che avrebbe aiutato Silver Sable nella sua missione vendicativa insieme a Dominic Fortune, anch’egli nel Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Legami con il mondo di Spider-Man

Come si è detto, in Silver & Black Dominic Fortune avrebbe collaborato con Silver sia per distruggere Gaunt sia per scovare Black Cat, senza la quale il piano non avrebbe visto la luce. Alcune notizie suggeriscono che, per poter raggiungere questo obiettivo, Silver Sable si sarebbe rivolta a uno dei suoi contatti nella regione del Tri-Border in Sud America – epicentro del crimine organizzato – ossia Dimitri Smerdyakov.

Per chi ha seguito Spider-Man conoscerà già questo personaggio, uno dei villain dell’Uomo Ragno, che si fa chiamare Camaleonte. Ma ora la domanda è: sarebbe stato lo stesso Camaleonte visto in Spider-Man: Far From Home? Chissà.

Camaleonte

Se avessimo potuto fruire Silver & Black, avremmo probabilmente scoperto qualcosa in più sul personaggio Camaleonte. Da quello che è trapelato, Camaleonte sarebbe un uomo in fuga dal proprio passato, con una reputazione da mantenere nell’area di Tri-Border. In questo caso non sarebbe stato un cattivo (come vediamo in Spider-Man), quanto piuttosto una sorta di alleato mercenario di Silver.

Nel film Camaleonte, sfruttando le sue abilità nel travestirsi, avrebbe avuto il compito di aiutare Silver a trovare Black Cat, seppur con uno spazio a lui dedicato molto limitato. Silver & Black sarebbe stata così solo un’introduzione del personaggio, che avrebbe forse avuto il suo momento di gloria in un sequel o spinoff.

Scorpion e Tarantola

Mentre Silver Sable è intenta a cercare Black Cat, altri due protagonisti dall’universo di Spider-Man sarebbero dovuti apparire. Parliamo di Mac Gargan aka Scorpion e Anton Rodriguez aka Tarantola. Esattamente come Felicia Hardy, anche questi due personaggi sono stati potenziati chirurgicamente dal Dottor Stromm, il cui piano all’inizio era proprio di aggiungere Black Cat al suo gruppo di villain, nel quale erano presenti anche Scorpion e Tarantola.

In Silver & Black, Gaunt avrebbe incaricato i due di cercare Felicia a Sud, e avremmo potuto assistere a un inseguimento della donna. Non solo: avrebbero anche indossato un esoscheletro (Scorpion) e una tuta high tech (Tarantola), il che avrebbe fatto sperare di vedere una loro rappresentazione fedele alle controparti fumettistiche.

Tombstone

In Silver & Black sarebbe poi dovuto comparire, seppur per un cameo, il personaggio di Lonnie Lincoln, conosciuto nei fumetti come Tombstone. Ricordiamo, solo per una rinfrescata, che Felicia Hardy ha un passato criminale, ciò vuol dire che a darle la caccia non c’è solo Gaunt, ma altre figure che pian piano sarebbero state presentate.

La missione di Tombstone sarebbe stata quella di ucciderla, e integrare il suo personaggio nel film era un modo per Sony di far conoscere al pubblico un villain che, più avanti, avrebbero approfondito. Nella pellicola però Silvia Sable avrebbe trovato per prima Black Cat e le due sarebbero poi fuggite da… tutti!

L’unione fa la forza?

Tarantola e Scorpion sono sulle tracce di Silver e Black, fin quando non le trovano e danno il via ad un “duello” all’ultimo sangue. In Silver & Black ci sarebbe stata una scena su un treno a rappresentare questa dinamica, conclusasi poi con l’uccisione di Tarantola ma con la cattura di Felicia da parte di Scorpion.

Riportata alla base da Gaunt, Black Cat sarebbe stata torturata, per poi essere salvata da Silver riuscitasi ad infiltrare nel laboratorio con l’aiuto di Dominic Fortune. Silver Sable avrebbe avuto così il suo momento di gloria attuando la sua vendetta, ma poi gli eventi inseriti in seguito avrebbero preso una piega decisamente inaspettata.

Eroine femminili

Dalla fuga di notizie non si è riuscito a capire come si arrivi a questo punto della storia, ma nel finale di Silver & Black le due protagoniste sarebbero riuscite a formare una squadra di eroine tutte al femminile, composte da: Spider-Woman, Jackpot, Stunner e Dusk.

Questo super-female-team è stato definito come “versione femminile della sporca dozzina”, ed era volto a introdurre personaggi che avrebbero avuto in futuro un approfondimento da solisti. Impegnativo, certo, ma incredibilmente interessante. E ora la domanda finale è: ma Norman Osborn?

Il destino di Norman Osborn

Inizialmente in Silver & Black doveva avere il suo spazio anche il famigerato Norman Osborn. Questo villain però era già stato visto nelle produzioni Marvel, ecco perché l’intenzione fu poi quella di dare priorità a cattivi che fino a quel momento non avevano avuto il loro momento.

Nella prima stesura, a finanziare il lavoro del Dottor Stromm doveva essere proprio Osborn, con Charles Standish che aveva il compito di essere suo messaggero. Invece il futuro Goblin sarebbe stato solo visto ma non sentito. A quel punto però Marvel decise di dare precedenza proprio a questo villain poiché maggiormente interessata al suo character, escludendo così sia Osborn che Standish dalla sceneggiatura.

Sils Maria: trailer italiano con Kristen Stewart

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Sils Maria: trailer italiano con Kristen Stewart

Sils Maria, nuovo film diretto da Olivier Assayas, interpretato dal trio composto da Juliette BinocheKristen Stewart Chloe Grace Moretz, si mostra nel nuovo trailer ufficiale in lingua italiana:

A rendere pubblico il trailer è la Good Films, casa di produzione e distribuzione cinematografica, attraverso il proprio canale ufficiale Youtube.

La trama di Sils Maria vede protagonista un’attrice al culmine della sua carriera internazionale, Maria Enders (Juliette Binoche) alla quale viene chiesto di esibirsi nuovamente nella piéce teatrale che l’ha resa famosa venti anni prima. Mentre all’epoca la donna ha interpretato il ruolo di Sigrid, una giovane ragazza seducente che disarma e alla fine spinge il suo capo Helena al suicidio, il ruolo di Sigrid viene invece questa volta assegnato alla giovanissima Jo-Ann Ellis (Chloe Grace Moretz). A Maria viene chiesto di interpretare il ruolo della più vecchia Helena, ritrovandosi come dall’altra parte di uno specchio. A causa di tutto ciò Maria decide di ritirarsi assieme alla sua assistente e amica Valentine (Kristen Stewart) nella città svizzera di Sils Maria, in una remota regione delle Alpi.

Vi ricordiamo che il film è stato in concorso allo scorso Festival di Cannes e che giungerà nelle sale cinematografiche del nostro paese il prossimo 6 novembre.

Fonte: Good Films

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