Secondo alcune indiscrezioni trapelate nel podcast di Mario-Francisco Robles, DC e Warner Bros. potrebbero annunciare a breve Man of Steel 2, sequel del film che ha aperto il sipario del DC Extended Universe e uscito in sala nel 2013.
Come spiegato da Robles, l’azienda vorrebbe addirittura portare Henry Cavill al San Diego Comic-Con che si terrà dal 19 al 22 Luglio, così da presentare ai fan i piani di lavoro sul film, oppure, altra ipotesi più plausibile, per ufficializzare la sua presenza (di cui si vocifera da settimane) in Shazam!, prossimo cinecomic targato DC con Zachary Levi.
Qualche giorno fa l’attore ha pubblicato un video che lo ritraeva durante una dura sessione di allenamento in palestra, per alcuni un indizio di un ritorno alla forma ottimale per indossare di nuovo il costume di Superman, e sappiamo – viste le ricorrenti dichiarazioni in merito – quanto Cavill ami il personaggio e desideri esplorare altre storie nel futuro del DCEU.
Lo scorso febbraio vi avevamo riportato il rumor secondo cui Henry Cavill avrebbe iniziato una trattativa per il prolungamento del suo contratto con il DCEU e la Warner Bros, clausola che originariamente prevedeva il suo addio all’universo cinematografico DC dopo l’apparizione successiva a Justice League.
All’epoca la fonte aveva ipotizzato che l’attore sarebbe tornato nei panni di Superman in Shazam!, il cinecomic con Zachary Levi diretto da David F. Sandberg, in uscita il prossimo anno e che a questa apparizione sarebbe seguita l’ipotetica produzione de L’Uomo d’Acciaio 2, progetto rimasto in cantiere su cui gravitano ancora tantissimi dubbi.
Tuttavia le parole di Cavill raccolte da Collider al CinemaCon lasciano ben sperare sul futuro di Superman nel DCEU e aggiungono nuovi dettagli in merito alle questioni contrattuali:
“Dietro le quinte sto dialogando con alcune persone e speriamo di estendere queste conversazioni ad altre persone per far sì che le cose inizino a muoversi. Il mio più grande desiderio è realizzare un sequel diretto di Man of Steel perché c’è tutta una serie di storie di Superman che voglio raccontare e non vedo l’ora che arrivi l’opportunità per farlo“.
Lo scorso settembre il rumor diffuso dall’Hollywood Reporter circa il possibile addio di Henry Cavillal DCEU, e dunque anche al ruolo di Superman, aveva decisamente scosso le fondamenta di un universo sempre più fragile e ancorato a poche certezze (Wonder Woman e Aquaman su tutte). Questa notizia sembrava inoltre gettare alle ortiche ogni progetto su Man of Steel 2, sequel mai confermato ma fortemente voluto da Cavill.
A diversi mesi di distanza si torna a parlare del film e del coinvolgimento dell’attore sempre in forma di indiscrezione, spiegando che in casa Warner Bros. sarebbero ancora aperte le trattative per portare sul grande schermo le nuove avventure dell’Uomo d’Acciaio sviluppando il sequel parallelamente allo standalone su Supergirl.
Cavill, a quanto pare, avrebbe però imposto delle condizioni agli studios: la prima è un aumento di compenso, la seconda l’approvazione del regista e delle sceneggiatura per il film, oltre che una menzione come produttore. Tuttavia secondo i rumor, la Warner non sarebbe entusiasta o disposta a soddisfare le richieste ed entrambe le parti coinvolte non hanno ancora raggiunto un accordo.
Da quando Zack Snyder l’ha scelto per vestire il regale costume blu e rosso di Superman in Man of Steel, Henry Cavill si è sempre mostrato dedito al lavoro, leggendo qualsiasi fonte originale e ogni fumetto, e ha più volte manifestato il suo amore incondizionato verso il personaggio e le sue storie.
Durante la promozione di Mission Impossibile: Fallout, intervistato da Collider, l’attore aveva confessato che erano in corso delle discussioni dietro le quinte con la Warner Bros:“Il mio più grande desiderio è realizzare un sequel diretto di Man of Steel perché c’è tutta una serie di storie di Superman che voglio raccontare e non vedo l’ora che arrivi l’opportunità per farlo“.
Dopo qualche anticipazione arriva il primo vero rumors su Man of Steel 2 e sul possibile regista che prenderà in eredita la regia da Zack Snyder che sarà impegnato a dirigere la pellicola sulla Justice League. Ebbene pare infatti che la Warner Bros abbia affidato la regia del film già a George Miller, vecchio collaboratore con lo studios e recente artefice del successo di Mad Max Fury Road.
La notizia potrebbe essere fondata per una serie di motivi. Il primo riguarda il conto in sospeso del regista con l’universo DC. Infatti, negli anni 90 stava per dirigere il film Justice League Mortal, cancellato solo poco prima dell’inizio delle riprese, dunque la Warner Bros potrebbe farsi perdonare affidandogli un nuovo film di supereroi. Il secondo riguarda le voci molto attendibili che davano Miller in trattative con lo studio per un nuovo film a grosso budget. Inoltre non dimentichiamoci che lo stesso Mad Max è una produzione finanziata con rischi annessi proprio dallo studios che fa capo a Time Warner. Dunque le possibilità di vedere Miller alla regia di Man of Steel 2 sono tutt’altro che insensate.
Mentre Man of Steel 2 non è stato ancora ufficialmente annunciato, Henry Cavill è ancora legato contrattualmente al personaggio di Superman, dopo la sua ultima “uscita pubblica” in Justice League. L’attore, ora impegnato nella promozione di Mission: Impossible – Fallout, continua a rispondere alle domande relative al sequel del film di Zack Snyder, dando buone speranze ai fan che il film, prima o poi, si farà.
Fandom ha parlato con l’attore durante il tour promozionale del film con Tom Cruise, e senza troppe esitazioni, Cavill ha parlato del progetto e soprattutto di quale sarebbe il villain che a lui piacerebbe battere nel film: “Credo che un grande villain potrebbe essere Brainiac, un grande personaggio con cui avere a che fare. Brainniac è una grande minaccia, il che implica molto divertimento. Ci sono molte storyline che lo raccontano.”
Lo scorso febbraio vi avevamo riportato il rumor secondo cui Henry Cavill avrebbe iniziato una trattativa per il prolungamento del suo contratto con il DCEU e la Warner Bros, clausola che originariamente prevedeva il suo addio all’universo cinematografico DC dopo l’apparizione successiva a Justice League.
All’epoca la fonte aveva ipotizzato che l’attore sarebbe tornato nei panni di Superman in Shazam!, il cinecomic con Zachary Levi diretto da David F. Sandberg, in uscita il prossimo anno e che a questa apparizione sarebbe seguita l’ipotetica produzione de L’Uomo d’Acciaio 2, progetto rimasto in cantiere su cui gravitano ancora tantissimi dubbi.
Dopo aver diretto Henry Cavill in Mission Impossible: Fallout, Christopher McQuarrie potrebbe tornare a dirigere l’attore inglese in Man of Steel 2. O almeno è questa la possibilità che lo stesso regista ha palesato durante una sessione di Q&A su Twitter.
La programmazione dei prossimi film DCEU è ancora un mistero, sappiamo che a fine anno arriverà Aquaman, e che al momento Shazam! è in fase di riprese. Sappiamo inoltre che Wonder Woman 2 è una certezza, a differenza di tanti altri progetti che hanno ancora contorni confusi ma di cui si parla tanto, come Birds of Prey.
Per quanto riguarda invece Man of Steel 2, le notizie sono molto scarse anche se in molti si sono detti interessati a poter dirigere un film sull’Uomo d’Acciaio, un sequel al film del 2013 che ha dato inizio allo sgangherato DCEU.
La collaborazione tra McQuarrie e Cavill si è già avviata nel nuovo film del franchise di Mission Impossible (il secondo per il regista, dopo Rogue Nation), e questo potrebbe deporre in suo favore. Tuttavia il progetto è ancora molto incerto, per cui non si possono fare congetture oltre alla semplice “candidatura”.
Sono tanti i registi che negli ultimi mesi si sono proposti, o sono stati accostati al progetto, da Matthew Vaughn a Steven D. DeKnight che vorrebbe il ritorno di Zack Snyder, fino, addirittura, a George Miller.
Intervistato durante la promozione di Mission Impossible: Fallout al CinemaCon di Las Vegas, Christopher McQuarrie è tornato a parlare di Man of Steel 2 dopo i recenti commenti riportati in un Q&A su Twitter.
Allora il regista del nuovo capitolo del franchise con Tom Cruise aveva risposto al pettegolezzo che lo vorrebbe al timone del sequel de L’Uomo d’Acciaio, nonostante non ci sia ancora stata una conferma ufficiale da parte della DC Films.
Queste invece sono state le sue parole in merito nelle ultime ore:
“Per quanto riguarda il rumor su un mio presunto coinvolgimento, posso solo dire che nessuno mi ha ancora chiesto di dirigere il film, tuttavia sanno dove trovarmi. E mai dire mai…“.
McQuarrie ha avuto modo di parlare anche del confronto avuto con Henry Cavill sul set di Mission Impossibile:
“Henry sa come dovrebbe essere il sequel. Abbiamo trascorso insieme un sacco di tempo sul set di Fallout so che è un grande fan di Superman […] Amo raccontare storie e non posso farne a meno, così ho ascoltato ciò che aveva da dirmi sul personaggio e sulla versione che vorrebbe vedere al cinema. Beh, è grandiosa e scommetto i miei due centesimi su di lui.“.
La collaborazione tra McQuarrie e Cavill si è già avviata nel nuovo film del franchise di Mission Impossible (il secondo per il regista, dopo Rogue Nation), e questo potrebbe deporre in suo favore per l’eventuale sequel. Tuttavia il progetto è ancora molto incerto, per cui non si possono fare congetture oltre alla semplice “candidatura”.
Sono tanti i registi che negli ultimi mesi si sono proposti, o sono stati accostati al progetto, da Matthew Vaughn a Steven D. DeKnight che vorrebbe il ritorno di Zack Snyder, fino, addirittura, a George Miller.
Nonostante ci siano stati lunghi mesi di silenzio dall’ultima volta che abbiamo sentito parlare di Man of Steel 2, adesso Amy Adams, che nel franchise Warner interpreta Lois Lane, conferma che il film è in sviluppo e che la sceneggiatura è in fase di scrittura.
Durante la promozione di Arrival, l’attrice ha dichiarato a Hey U Guys: “Ho letto di Man of Steel 2 quando lo avete letto voi. Un sacco di volte scopro le cose dopo, il che va bene, è completamente normale, non indica nulla. Ma sì, so che stanno lavorando sullo script e ora so che è in fase di sviluppo.”
Man of Steel 2 vedrà quindi di nuovo all’opera Lois Lane. Avevamo già avuto notizia della produzione del sequel quando l’agente di Henry Cavill, attore che tornerà nel ruolo del protagonista, aveva offerto una prima conferma dell’esistenza del progetto, che sarà successivo a Justice League, e ora ne abbiamo la certezza.
L’ultima volta che abbiamo sentito parlare di Man of Steel 2, è stato lo scorso anno, quando si parlava di un eventuale coinvolgimento di George Millerin cabina di regia.
Anche se la crescita del DCEUnon sta procedendo nel più roseo dei modi, è certo che con tutti i progetti in cantiere ci sono grandi margini di miglioramento. Nonostante l’avversità della critica, il pubblico sembra comunque apprezzare le avventure degli eroi DC al cinema e con Justice League alle porte le proiezioni sono ottimiste.
Protagonista del film sarà Henry Cavill, che vedremo tornare sicuramente in Justice League. Nonostante il sacrificio estremo che Superman compie in Batman v Superman Dawn of Justice, sappiamo che l’attore è stato coinvolto nelle riprese del film di Zack Snydere che quindi tornerà in vita a volave sui cieli di Metropolis molto presto.
Dopo l’annucio che il film era in fase di sviluppo mesi fa, sono usciti nuovi aggiornamenti su Man of Steel 2 che aiutano a chiarire lo stato del progetto ai DC Studios. Henry Cavill è tornato ufficialmente nell’universo DC quest’anno dopo essere stato assente dal franchise dal 2017. Sebbene breve, il Superman di Cavill sia apparso durante la scena post-crediti di Black Adam in cui ha condiviso un breve incontro con l’antieroe di Dwayne Johnson. Non molto tempo dopo l’uscita del film, Man of Steel 2è stato messo in fase di sviluppo iniziale.
Tuttavia, i report sul prossimo film di Superman sono stati ora messi in discussione a seguito di nuove affermazioni secondo cui DC Studios sta effettuando una revisione significativa della DCU. Deadline ha fornito ulteriori dettagli su ciò che sta accadendo con Man of Steel 2.
Prima che James Gunn e Peter Safran venissero scelti per dirigere i DC Studios, Michael De Luca e Pam Abdy della Warner Bros. Pictures hanno approvato l’apparizione di Cavill in Black Adam, con la speranza di averlo nel suo film solista nei prossimi anni. A questa speranza ha fatto eco un post social di Henry Cavill stesso, che ha fatto molto rumore, in cui annunciava di “essere tornato” come Superman, pubblicazione fatta però in autonomia dopo l’uscita di Black Adam e non in coordinazione con la Warner Bros.
Questo è avvenuto poco prima dell’annuncio di Gunn e Safran a capo della DC Films. De Luca e Abdy, tuttavia, avevano ricevuto una presentazione di Man of Steel 2 da uno sceneggiatore senza nome, ma non ne erano contenti. Man of Steel 2 non ha mai ricevuto un via libera ufficiale e non aveva un regista associato, e la Warner Bros. sta aspettando una presentazione migliore.
Al momento, non è chiaro cosa stia succedendo con nessuno degli attori della Justice League, poiché Wonder Woman 3 di Gal Gadot è stato, anche se sembra che lo studio voglia far fuori solo Jenkins e non l’attrice. Secondo quanto riferito, il franchise Aquaman di Jason Momoa non dovrebbe avere un seguito dopo il film che arriverà a dicembre 2023, e nessuno sa cosa accadrà con Ezra Miller dopo l’uscita del film The Flash. Ecco perché è impossibile sapere cosa succederà al Superman di Cavill nel DCU, insieme ai suoi colleghi membri del cast della Justice League.
E se in Man of Steel 2Mark Strong interpretasse l’arci nemico di Superman Lex Luthor? La notizia, poco più che un rumor in realtà, andrebbe a scontrarsi con quello che lo stesso Snyder ha detto qualche giorno fa e cioè di usare Doomsday come villain nella prossima avventura dell’ultimo figlio di Krypton. Addirittura si parla di un sequel già per il prossimo anno, la qual cosa implicherebbe un’accelerazione molto rapida della produzione del film.
I bene informati di ComicBookNews parla addirittura di una precisa richiesta di Zack Snyder che vorrebbe in Man of Steel 2Mark Strong. L’attore ha già familiarità con l’universo DC avendo interpretato Sinestro in Green Lantern, ma non sappiamo se accetterà o meno di interpretare un ruolo che lo metterebbe inevitabilmente a confronto con Gene Hackman e Kevin Spacey. Se però Strong dovesse accettare, siamo sicuri che darà un’ottima prova di sè, come sempre del resto.
David S. Goyer sta già lavorando alla sceneggiatura del sequel e Christopher Nolan, anche se sarà il supervisore della storia, non vuole essere coinvolto nella misura in cui lo è stato per L’uomo d’Acciaio. E voi cosa pensate di una eventuale partecipazione al film di Mark Strong nelle vesti di Lex Luthor?
Vi ricordiamo che L’uomo d’Acciaio è uscito negli USA il 14 giugno 2013, il 20 giugno in Italia, e nel cast oltre a Henry Cavill eRussell Crowe ci sono anche AmyAdams, Diane Lane, Kevin Costner, Laurence Fishburne, Michael Shannon. L’uomo d’Acciaio è diretto da Zack Snyder. Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel
Ne L’Uomo d’Acciaio diretto da Zack Snyder, troviamo Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman. Il film è interpretato anche da Amy Adams nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e da Laurence Fishburne in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono Diane Lane e Kevin Costner. A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato da Michael Shannon e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer e il padre Jor-El, interpretato dal premio Russell Crowe. Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton.
I progetti relativi al DCEU sono sempre più numerosi ma si confermano dalla cronologia confusa; trai film annunciati e in fase di sviluppo c’è anche Man of Steel 2, che darà un vero e proprio seguito alla storia del Superman di Henry Cavill.
In merito a questo progetto, avevamo riferito che la Warner stava corteggiando Matthew Vaughn per la regia (e la sceneggiatura) del film, ma il regista di Kick Ass non ha ancora confermato. Intanto però via Reddit siamo venuti a sapere che una fonte interna ha confermato che il villain principale del film sarà il Black Adam di Dwayne Johnson.
L’attore che a breve arriverà al cinema con Fast & Furious 8, aveva già dichiarato, e di recente confermato, che il suo Black Adam sarà inserito all’interno dell’universo condiviso DC. Inoltre sembra che a questo punto il film su Shazam! sia fuori produzione, mentre sia sempre più concreta la possibilità di affidare a uno come The Rock un ruolo davvero importante nel franchise, e quindi il villain di Man of Steel 2 potrebbe essere una possibilità.
Molto di tutto quello che c’è da decidere in merito al film sarà condizionato probabilmente da quello che deciderà Vaughn, ma lo sapremo a tempo debito.
L’ultima volta che abbiamo sentito parlare di Man of Steel 2, è stato lo scorso anno, quando si parlava di un eventuale coinvolgimento di George Millerin cabina di regia.
Anche se la crescita del DCEUnon sta procedendo nel più roseo dei modi, è certo che con tutti i progetti in cantiere ci sono grandi margini di miglioramento. Nonostante l’avversità della critica, il pubblico sembra comunque apprezzare le avventure degli eroi DC al cinema e con Justice League alle porte le proiezioni sono ottimiste.
Protagonista del film sarà Henry Cavill, che vedremo tornare sicuramente in Justice League. Nonostante il sacrificio estremo che Superman compie in Batman v Superman Dawn of Justice, sappiamo che l’attore è stato coinvolto nelle riprese del film di Zack Snydere che quindi tornerà in vita a volave sui cieli di Metropolis molto presto.
Solitamente al cinema quando qualcuno si introduce in un’abitazione altrui, ad essere in grave pericolo è proprio quest’ultimo. Se ciò è vero per film come Panic Room o Funny Games, non lo è però per Man in theDark. Quest’ultimo, un thriller del 2016, va infatti a ribaltare tale dinamica, rendendo il padrone di casa il personaggio più pericoloso e folle in circolazione. A dirigere il film vi è Fede Álvarez, qui al suo secondo lungometraggio dopo il remake de La casa. Prodotto da Sam Raimi, il film si è affermato come uno dei titoli più apprezzati del suo anno per il genere thriller, ottenendo grande popolarità proprio per le sue novità narrative come anche per la grande suspense offerta.
Reduce dalle critiche ricevute per La casa, che a detta della critica si concentrava troppo sul sangue e sullo shock, Álvarez decise di dar vita ad un film che avesse invece nella tensione il suo elemento principale e ricorrente. Il regista ha così rinunciato a qualsiasi elemento soprannaturale, dedicandosi ad un puro home invasion dove il terrore è dato esclusivamente da elementi realistici e spaventosi proprio per questo. Tali idee sono poi state particolarmente premiate tanto dalla critica quanto dal pubblico. A fronte di un budget di 10 milioni di dollari, Man in the Dark è infatti arrivato a guadagnarne circa 157 in tutto il mondo.
Il film risulta ancor più spaventoso e intrigante sapendo che il regista ha rielaborato la trama a partire da alcune esperienze simili ascoltate durante la sua infanzia in Uruguay, suo Paese natìo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Man in the Dark: la trama del film
Protagonista del film è Rocky, giovane esasperata dalla sua vita a Detroit e desiderosa di poter andare via quanto prima da qui. Per poterci riuscire, inizia a mettere a segno una serie di furti, pagandosi poi il viaggio con la refurtiva. Ad accompagnarla in tali crimini vi sono Money e Alex, coetanei e amici. I tre sembrano ora aver trovato la casa perfetta per il loro prossimo colpo. All’interno di questa, infatti, vi abita Norman Nordstrom, un vecchio marine cieco che ha ereditato una grande somma di denaro in seguito alla morte dell’amata figlia. Introdottisi nella casa, però, i tre giovani capiranno ben presto a loro spese che l’anziano non è così innocuo come poteva sembrare.
Grazie all’addestramento militare, Norman ha infatti mantenuto una preparazione fisica straordinaria e pur essendo cieco conosce alla perfezione ogni angolo della propria abitazione. Avvertita l’intrusione dei tre, l’uomo inizierà una folle ricerca dei tre giovani, con l’intenzione di ucciderli brutalmente uno ad uno. Alla ricerca disperata di un nascondiglio, i ragazzi si imbatteranno in segreti particolarmente orripilanti, che gli permetteranno di avere un quadro più chiaro di chi è sulle loro tracce. Quello che doveva essere il loro ultimo colpo si trasforma così in un incubo senza fine, dal quale uscire vivi sarà quanto mai arduo.
Man in the Dark: il cast del film
Ad interpretare la giovane Rocky, la scaltra e determinata protagonista del film, vi è l’attrice Jane Levy. Già affermatasi grazie al film La casa, questa ha accettato con entusiasmo il nuovo ruolo, ritrovando in questo una serie di paure e desideri particolarmente comprensibili. Ad interpretare il timido Alex si ritrova inveceDylan Minnette, attore affermatosi grazie al personaggio di Clay Jensen nella serie Tredici. Daniel Zovatto, attore visto in It Follows e Fear the Walking Dead, ricopre invece il ruolo di Money, ragazzo di Rocky e membro particolarmente impulsivo e pericoloso del trio di rapinatori. L’attrice ungherese Franciska Töröcsik, qui al suo primo film statunitense, interpreta Cindy, altra sventurata preda di Norman.
Ad interpretare il pericoloso anziano non vedente vi è infine l’attore Stephan Lang. Celebre per aver recitato in film come Nemico Pubblico e Avatar, questi ebbe con Man in the Dark l’occasione di dar vita ad un personaggio più protagonista e controverso. Per dar vita allo psicopatico Norman, questi ha indossato delle particolari lenti a contatto che hanno ristretto il suo campo visivo, specialmente in presenza di luci soffuse. Ciò gli ha permesso di risultare ancor più realistico nel suo ritratto di un non vedente. L’attore, inoltre, pronuncia nel film soltanto tredici battute, quasi tutte concentrate verso la fine del film. La sua è dunque una performance per la grande maggioranza del tempo incentrata esclusivamente sull’espressione fisica.
Man in the Dark: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dato il grande successo del film, si è da subito iniziato a parlare di un potenziale sequel. Raimi ha in seguito descritto l’idea proposta da Alvarez come la migliore possibile, e i lavori per realizzare questa iniziarono da subito. A dirigere il film vi è però stavolta Rodo Sayagues, già sceneggiatore del primo. Lang riprenderà invece il ruolo di Norman in una storia che lo vede ora contrapposto ad un gruppo di criminali desiderosi di rapire la ragazza con cui l’anziano convive. Le riprese del film, inizialmente previste per l’aprile del 2020, sono state ritardate a causa della pandemia di Covid-19 e l’uscita in sala è così stata rimandata dalla fine del 2020 all’agosto del 2021.
In attesa di poter vedere il sequel, è possibile fruire di Man in the Dark grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 24 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.
Prodotto dalla Ghost House Picture di Robert Taper e Sam Raimi, esce nelle sale il prossimo 8 settembre Man in The Dark(titolo originale Don’t Breathe).
Il film è un thriller ad alta tensione, e narra la vicenda di tre improvvisati ladruncoli d’appartamento che, per concludere in bellezza la loro “carriera”, decidono di svaligiare la casa sbagliata. Il proprietario – un uomo apparentemente innocuo, anziano e cieco – è in realtà più pericoloso di quanto i ragazzi possano immaginare e darà loro filo da torcere.
La regia è affidata a Fede Alvarez, già avvezzo ai film dalla suspense elevata, in quanto direttore del remake de La casa. Direttamente dalla sua opera precedente Alvarez ripropone sullo schermo la brava Jane Levy, forse qui in un ruolo più riuscito e meno sopra le righe di quello della ragazzina tossicodipendente e posseduta del remake horror.
Al pari dell’attrice, per bravura e magnetismo, c’è Stephen Lang (Avatar), magistrale nel ruolo dell’anziano e solitario abitante di una casupola diroccata che nasconde terribili segreti. Nel disvelarsi dei torbidi segreti dell’uomo cieco si fonda e si sviluppa tutta la tensione del film, sapientemente rilasciata nei momenti adatti, in un crescendo finale che rende edotto e sconvolto lo spettatore. Ogni qual volta si pensa di essere arrivati ad un punto di svolta, subito ne arriva un altro che stravolge e rimescola le carte in tavola. Ed è questo il lato vincente del film.
Tuttavia non si può fare a meno di contestualizzare la pellicola all’interno della nuova generazione filmica che, volente o nolente, sta rovinando Hollywood. L’esiguità della sceneggiatura, la mancanza di nuove idee, la volontaria manifestazione su schermo di un mondo che viaggia alla velocità della luce, ecc ecc. Nella generazione dei social network, degli incontri mordi e fuggi, dei viaggi lampo, nulla rende meglio (anzi peggio) la realtà di un cinema che immette immediatamente lo spettatore al centro dell’azione, senza dare troppe spiegazioni e negando ogni attimo di sospensione per raccogliere fiato e idee.
Contestualmente al mondo superficiale che vuole raccontare, il cinema hollywoodiano non cammina ma corre, e non dialoga più. Al massimo urla. Esprimendo così ancor più pervicacemente la propria ambiguità. Che in un thriller come Man in the dark risiede anzitutto nell’empatizzazione, da parte dello spettatore, dapprima con l’anziano abitante vittima dei ladri, e successivamente con i tre “poveri” ladruncoli prede del loro stesso carnefice.
Man in the Darkè un film estremamente americano, la cui cultura e comprensione – in parte s’intende – è fortemente radicata nella convinzione tutta made in USA di essere la nazione über alles, l’Unica, la più forte. Quella fondata sul motto, troppo spesso frainteso, del “Proteggere e Servire”.
Ecco un nuovo spot tv di Man in the Dark (Don’t Breathe), il thriller prodotto da Sam Raimi e in arrivo nelle nostre sale il prossimo 8 settembre.
Il film è diretto da Fede Alvarez che ha anche scritto la sceneggiatura. Nel cast Dylan Minnette, Jane Levy, Stephen Lang, Daniel Zovatto, Sergej Onopko, Jane May Graves e Jon Donahue.
Alcuni ragazzi si introducono nella casa di un uomo cieco per commettere un crimine. Considerando le condizioni del padrone di casa i giovani sono convinti che si tratterà di una passeggiata, ma le cose non andranno come previsto.
Ecco una 360° experience, diffuso dalla Sony, che ci consente di immergerci in Man in the Dark (Don’t Breathe), il thriller prodotto da Sam Raimi e in arrivo nelle nostre sale il prossimo 8 settembre.
Il video che segue è esplorabile con il mouse del vostro computer, con il touch-control del vostro smartphone o con il visore in cartone per la VR.
Il film è diretto da Fede Alvarez che ha anche scritto la sceneggiatura. Nel cast Dylan Minnette, Jane Levy, Stephen Lang, Daniel Zovatto, Sergej Onopko, Jane May Graves e Jon Donahue.
Alcuni ragazzi si introducono nella casa di un uomo cieco per commettere un crimine. Considerando le condizioni del padrone di casa i giovani sono convinti che si tratterà di una passeggiata, ma le cose non andranno come previsto.
Man in the Darkarriverà in sala il prossimo 8 settembre.
Il cast di Men In Black 3 sembra sia sul procinto di arrichirsi ancora di più. Tra i protagonisti stanno per aggiungersi infatti Gemma Arterton, Alec Baldwin e Shalrto Copley! Mentre ancora non è stata confermata la presenza di Emma Thompson, ben tre star si aggiungono a un cast già decisamente ricco. Alec Baldwin, Sharlto Copley e Gemma Arterton affiancheranno infatti Will Smith, Jemaine Clement, Tommy Lee Jones e Josh Brolin.
Sappiamo che la trama riguarderà un viaggio nel tempo, e che Josh Brolin interpreterà il personaggio di Tommy Lee Jones… negli anni sessanta. Secondo il sito, Gemma Arterton sarà una segretaria del quartier generale dei MiB nel 1969, mentre Baldwin sarà il boss dell’epoca (magari proprio lo Zed interpretato da Rip Torn nei primi due episodi, peraltro curiosamente entrambi interpretano dirigenti della NBC e General Electric nello show 30 Rock). Copley invece interpreterà un alieno “che parla molto rapidamente, e in stile Yoda”. Sempre Pajiba sostiene che la frontwoman delle Pussycat Dolls Nicole Sherzinger ha ricevuto l’offerta di partecipare al film nel ruolo della fidanzata di Jemaine Clement, anche se non sappiamo se ha accettato.
Sarà presentato in anteprima nazionale, venerdì 30 ottobre, al Lucca Comics & Games 2015, Garm Wars L’ultimo Druido, film che segna il debutto cinematografico in lingua inglese del regista giapponese Mamoru Oshii (Ghost in the Shell, Lamu, Patlabor 2 e The Sky Crawlers). Ad accompagnare il regista, Mitsuhisa Ishikawa, co-fondatore, CEO e presidente dello studio Production I.G, che ha prodotto molti lavori di Oshii tra cui prorpio Garm Wars: L’ultimo Druido.Il progetto, su cui il regista lavora da quindici anni, rappresenta un punto di rottura con le sue radici ‘anime’, e si evolve verso una miscela ibrida e dall’impatto visivo impenetrabile, con uno stile che spazia dal live-action alla grafica computerizzata. Recupera alcuni dei temi ricorrenti della sua filmografia, tra cui la ricerca dell’identità individuale in un contesto di guerra e di mistero. Il film, una produzione nippo-canadese che vede protagonisti Summer H. Howell (La maledizione di Chucky), Mélanie St-Pierre (La versione di Barney) e Dawn Ford (Biancaneve), sarà distribuito in Italia da Notorious Pictures da gennaio 2016.
Al Lucca Comics & Games, Mamoru Oshii e Mitsuhisa Ishikawa incontreranno il pubblico sia in occasione dell’anteprima del film, sia in un incontro speciale a loro dedicato. Oshii sarà anche protagonista di una masterclass ad accesso limitato a 30 fortunati appassionati.
Inoltre Mamoru Oshii riceverà, nel corso della cerimonia di premiazione, il prestigioso premio Movie Comics & Games 2015, assegnato ogni anno a una personalità del mondo del cinema, che nell’ultima edizione fu attribuito al regista premio Oscar Gabriele Salvatores
https://youtu.be/oD5hwffjcsQ
SINOSSI
In un futuro lontano, il pianeta Annwn è tormentato da una guerra infinta. Alcuni soldati-cloni appartenenti a tre diverse tribù militari si combattono senza soluzione di continuità via aria, terra e con ogni mezzo tecnologico. Un clone, Khara, riesce a fuggire dalla battaglia e si ritrova in fuga assieme ad un gruppo di improbabili compagni. Tentando di scoprire qualcosa in più sulle loro esistenze, si troveranno davanti ad una spietata verità e alla più grande battaglia della loro vita.
Con Mammuth l’intenzione dei registi Benoĩt Delépine e Gustave Kervern era quella di fare un film che fosse “allo stesso tempo divertente e commovente. Divertente perché confrontiamo un uomo socialmente disabile con una società moderna fuori della sua portata. Commovente per le stesse ragioni”.
E ci sono riusciti. Mammuth, presentato alla scorsa edizione del Festival di Berlino, è la storia di Serge Pilardosse (Gérard Depardieu), un corpulento operaio che, dopo una vita da lavoratore indefesso – mai un giorno d’assenza, mai un giorno di malattia – è costretto, suo malgrado, ad andare in pensione. Dopo l’indifferente commiato degli ex colleghi, si apre, per Serge, il baratro del non-lavoro: che fare ora? Come riempire le giornate? “Per fortuna”, ci pensa la burocrazia: al momento di ritirare la meritata pensione, infatti, Serge scopre che molti datori di lavoro si sono “dimenticati” di versargli i contributi.
Mammuth, il film
Per poter usufruire dei benefici pensionistici, Serge deve recuperare tutte le dichiarazioni mancanti. Incoraggiato dalla moglie (una straordinaria Yolande Moreau, la portinaia di Amelie Poulan), Serge decide di montare in sella alla sua vecchia Munch Mammuth e di far visita a i vecchi datori di lavoro. Inizia, così, un anacronistico viaggio “on the road” nei luoghi della sua giovinezza. Dei documenti mancanti, ovviamente, nemmeno l’ombra, ma Serge ritroverà molto di più: amici e parenti lontani, in particolare una nipote (Miss Ming), creatura ingenua e pura, che saprà restituire linfa a quel corpo grasso, goffo e sudicio, simile a quello di un mammut.
Meno caustico della precedente commedia dark del duo di cineasti francesi, Louise-Michel, Mammuth ci parla di tante cose. Ci parla del mondo d’oggi, facendolo apparire come un pendolo che oscilla tra il cinico e il grottesco, dove la burocrazia sembra avere sostituito i sentimenti e l’umana comprensione, dove l’indifferenza – che spesso si tramuta in spietatezza – appare, a volte, come l’unica (re)azione possibile di fronte all’incapacità di sintonizzarsi e relazionarsi con gli altri. Ci parla delle odierne condizioni di lavoro, mostrandone tutte le contraddizioni e gli aspetti grotteschi, se non fossero, invece, tremendamente reali.
Ma, soprattutto, ci parla di quello che conta davvero, di quello che rimane quando tutto il resto sembra svanire o soccombere, stritolato nelle catene di montaggio della modernità: l’amore, la tenerezza che abbiamo dimenticato, il potere riconciliante delle origini, se stessi. Le note negative: l’espediente narrativo del fantasma del primo amore di Serge (interpretato da Isabelle Adjani), che nulla toglie e nulla da alla narrazione; una certa “vaghezza hippie”, che permea la fase della “rinascita” di Serge. Mammuth è un film semplice e brutale, realistico e paradossale e Delépine e Kervern riescono, ancora una volta, a divertire e disturbare, interpretando al meglio l’aforisma di John Boynton Priestle: “La commedia, potremmo dire, è società che protegge se stessa con un sorriso.”
Attesa sulla piattaforma streaming per l’11 novembre, Mammals è una breve serie tv formata da una sola stagione di sei episodi da venti minuti l’uno: breve ma intensa. Scritta dall’inglese Jez Butterworth (Le Mans ’66) e diretta da Stephanie Laing (Love life), la serie è una commedia dai tratti drammatici, tendenti al paradosso. Nel cast ritroviamo James Corden (Into the woods) nel ruolo di Jamie, Melia Kreiling (Tyrant, i guardiani della galassia) come Amandine, Sally Hawkins (La forma dell’acqua, Spencer) e Colin Morgan (Merlin) nei panni di Lue e Jeff.
Mammals: la storia di una coppia (im)perfetta
Jamie ed Amandine sono una normale coppia sposata: vivono una esistenza normale a Londra con una figlia, Greta, e sono in dolce attesa. Tutto però inizia a precipitare quando Amandine perde il bambino: nell’organizzare una piccola cerimonia per il piccolo mai nato, Jamie si ritrova il cellulare della moglie, e qui inizia a scoprire tutti i segreti della sua amata. Prima il misterioso Paul, poi Dave, ed infine Jason: Jamie scopre tutta una fitta rete di tradimenti di Amandine, grazie all’aiuto di Jeff, suo cognato. Il rapporto tra i due diventa sempre più teso fino a rompersi definitivamente.
Parallelamente, anche Jeff vive dei problemi di coppia con Lue, sua moglie e sorella di Jamie. Quest’ultima, in una situazione di insoddisfazione, si rifugia in un mondo di fantasia: scoperta una biografia di Coco Chanel, finisce per calarsi completamente nella vita della stilista, arrivando ad immaginarsi al suo fianco. Vivendo questa illusione, trascura totalmente Jeff arrivando a considerarlo solo un “muppet”, ovvero una sorta di pupazzo, di stupido. La realtà problematica di queste due relazioni finirà per intrecciarsi.
Jamie e Jeff che discutono su una panchina
Mammals: l’amore impossibile
Serie come Mammals ci permettono di vedere dall’interno tutti i complicati meccanismi che regolano un rapporto di coppia, con tutta la sua serie di bugie e tradimenti, reali o solamente immaginati. Arrivati all’ultimo episodio, con il discorso di Amandine, si finirà per mettere in discussione l’idea stessa di relazione monogama: la dimensione amorosa, familiare finisce per distaccarsi dalla sfera prettamente sessuale. Delle relazioni extraconiugali prettamente fisiche possono essere considerati come tradimento? Alla fine, anche il più moralista finisce per macchiarsi di questo “peccato”, che si tratti della vita reale o semplicemente di fantasie.
Analizzando le vicende, è facile riscontrare un classico cliché culturale: Amandine, colei che tradisce e professa un amore più libero, è francese. Uno spettatore poco attento potrà considerare questa come una semplice coincidenza, ma se ci si riflette questo elemento deriva dal pregiudizio per cui i francesi vengono considerati poco fedeli e molto liberi dal punto di vista sessuale ed amoroso.
Mammals nel totale è una serie con un ritmo molto spedito, breve e facile da seguire; anche la presenza di un sottofondo musicale teso ed incalzante aiuta a creare uno stato di suspense e di mistero in tutta la storia.
Nei primi episodi si ritrovano anche alcune scene molto forti ed espressive: la prima rappresenta Lue nel bosco, dove trova un cervo morente e con una sola mossa da fine alle sue agonie. La seconda scena, invece, riguarda sempre Lue, questa volta intenta a fare il bagno in un lago nel bosco, con il suo vecchio vestito da sposa indosso. Questa particolare scena è molto affascinante perché richiama un po’ l’immagine di locandina del film di Lars Von Trier Melancholia, in cui è raffigurata la protagonista interpretata da Kirsten Dunst nell’acqua con l’abito da sposa.
Quattro personaggi a confronto
Mammals ruota tutta attorno a quattro personaggi principali: Jamie ed Amandine da una parte, e Jeff e Lue dall’altra. Tutti e quattro si rivelano essere ben diversi da ciò che sembravano ad un primo sguardo.
Jamie dal primo episodio ci viene mostrato come un marito molto innamorato e fedele, così da essere profondamente sconvolto dal comportamento della moglie; Amandine è dipinta fondamentalmente come uno spirito libero, una donna che svolge praticamente una doppia vita, quella della madre di famiglia e quella senza limiti della persona indipendente che è.
Anche Jeff sembra essere un uomo molto interessato alla propria famiglia, preoccupato per il progressivo allontanamento della moglie da lui e dalla realtà familiare in generale. Lue invece è l’unica protagonista per cui è reso chiaro dal primo episodio il suo stato d’animo: si tratta di una sorta di insoddisfazione per la realtà, per il marito, che la porta a chiudersi in sé stessa. In tutti e quattro i personaggi si rivelerà una parte oscura, segreta.
Mamma qui comando io è il nuovo film di Federico Moccia in uscita il 14 settembre distribuito da RS Productions in collaborazione con Mirari Vos, una commedia per la famiglia prodotta da Alexandra Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema, diretta da Federico Moccia e con un cast per tutti i target: Daniela Virgilio, Simone Montedoro, Maurizio Mattioli, Corinne Clery e Alessio Di Domenicantonio. Ecco una clip in esclusiva per il film:
Dopo essere stato presentato con grande successo in anteprima all’edizione appena conclusa dell’Ischia Global Film & Music Festival, arriva ora anche in sala l’ultimo film di Federico Moccia, che ne firma anche la sceneggiatura insieme a Giorgia Colli e Luca Biglione e che sceglie di raccontare – partendo da una storia vera – come la sentenza di un Tribunale italiano possa cambiare in modo imprevedibile i rapporti all’interno di una famiglia.
Mamma qui comando io, la trama
Filippo (Simone Montedoro) e Michela (Daniela Virgilio) sono marito e moglie in procinto di separarsi e genitori di Francesco (Alessio Di Domenicantonio), un bambino di nove anni furbo e vivace. In tribunale, vista la lite dei coniugi per tenere la casa di famiglia e nell’ impossibilità di capire chi è il genitore giusto con cui il bambino debba vivere, il giudice sorprendentemente assegna la casa al bambino della coppia e stabilisce che saranno madre e padre ad alternarsi ogni lunedì dentro casa. La sentenza è però provvisoria: avvalendosi della supervisione di un assistente sociale il giudice deciderà dopo sei mesi a chi sarà affidato il piccolo in casa. Francesco interpreta a suo modo la sentenza e confortato dal suo gruppo di amichetti si convince di essere il Boss della casa, scatenando situazioni rocambolesche, come ad esempio organizzando di nascosto una festa lanciata sui social che riempie la casa di ragazzini scatenati e che provoca addirittura l’intervento della polizia. Rimproverati pesantemente dall’ assistente sociale, Filippo e Michela, si accusano a vicenda, spalleggiati anche dalle loro famiglie d’ origine (Corinne Clery e Maurizio Mattioli). Francesco, che come tutti i figli desidera però la riappacificazione dei genitori, è consapevole di essere stato causa di peggiori litigi e cerca di rimediare comportandosi da ragazzino ubbidiente e disponibile. Prova anche a far riavvicinare i genitori ma all’orizzonte spuntano i nuovi pretendenti di mamma e papà e la situazione si complica ulteriormente fino a precipitare durante la cena della Vigilia di Natale.
È stato confermato da Variety che la Universal ha dato il via libera al sequel di Mamma Mia, musical dedicato agli ABBA con protagonista Meryl Streep e campione di incassi nel 2008.
A distanza di dieci anni, il prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma Mia: here we go again, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.
Con Streep e Seyfried potrebbero tornare anche tutti i membri del cast originale. Il film sarà prodotto dalla Littlestar di Judy Craymer e dalla Playtone di Gary Goetzman, che hanno prodotto l’originale, con Benny Andersson e Björn Ulvaeus che torneranno in veste di produttori esecutivi. Il sequel sarà scritto e diretto da Ol Parker.
Mamma mia che musical! E’ proprio il caso di dirlo. Donna, una donna di mezza età con un passato da figlia dei fiori, sta preparando il matrimonio per la sua unica figlia della quale non si conosce il padre. La fanciulla, desiderosa di conoscere il suo genitore, invita tre possibili candidati alla carica di “padre” al matrimonio, innescando una sorta di commedia degli equivoci…
La storia è solo un pretesto abbastanza pittoresco per mettere in scena un divertentissimo, quasi pacchiano, musical scandito dalle leggendarie canzoni degli ABBA, che magari quelli della mia generazione non conoscono bene, fatta eccezione forse, solo per Mamma Mia!, ma che quelli un pochino più grandi, hanno canticchiato al cinema insieme alla spumeggiante, eccessiva, sopra le righe, sempre eccezionale & Co.
I colori dell’isola greca di sposano con le belle e irriverenti coreografie per incorniciare numeri memorabili come quello di Mamma Mia!, oppure di Dancing Queen, o ancora la struggente e bellissima scene di The Winner takes it all.
Straordinario il cast femminile (Meryl Streep, Amanda Seyfried) che illumina la scena senza lasciare spazio ai maschietti che quasi sono relegati a grigie comparse nello sfavillante luccichio di Meryl Julie e Christine. Eccezionali Dynimite Girl.
Judy Craymer, uno dei produttori di Mamma Mia! e Mamma Mia! Ci risiamo, ha anticipato che un terzo film della saga potrebbe ufficialmente vedere la luce. Il film originale, basato sull’omonimo musical a sua volta basato sulle canzoni originali degli ABBA, è uscito nel 2008 e, nonostante non sia stato accolto in maniera unanime dalla critica, è diventato un grandissimo successo di pubblico.
Il successo del primo film spianò naturalmente la strada ad un sequel, incentrato sempre sugli storici brani dell’iconico gruppo pop svedese e con protagonisti le versioni giovani dei personaggi presenti nel primo episodio. Anche il sequel è stato un moderato successo e ora, come rivelato al Daily Mail da Judy Craymer, un terzo film potrebbe entrare ufficialmente in sviluppo. Craymer (che ha prodotto non soltanto gli adattamenti cinematografici ma anche il musical originale) ha infatti dichiarato: “Un giorno ci sarà un altro film, perché abbiamo sempre pensato ad una trilogia. Inoltre, alla Universal piacerebbe farlo.”
La produttrice ha anche spiegato che negli ultimi mesi era intenzionata ad andare avanti con la pianificazione del progetto, ma che la pandemia di Covid-19 ha stravolto le cose. La Craymer ha inoltre rivelato che nel nuovo film sarebbe intenzionata ad utilizzare quattro nuove canzoni composte da Benny Andersson e Bjorn Ulvaeus, membri degli ABBA.
Il franchise di Mamma Mia! potrebbe non essere morto
Il primo Mamma Mia! del 2008 era incentrato sul personaggio di Sophie (interpretato da Amanda Seyfried) e su quello di sua madre Donna (interpretata da Meryl Streep): nel film Sophie cercava di scoprire l’identità del suo vero padre mentre era impegnata ad organizzare il suo matrimonio. Il sequel del 2018 invece, Mamma Mia! Ci risiamo, ha esplorato il passato di Donna, interpretata questa volta da Lily James.
Anche se ad oggi è difficile immaginare di cose potrebbe parlare un terzo capitolo della saga musicale, per i fan potrebbe essere eccitante sapere il franchise non è morto. Speriamo, dunque, che la Universal ufficializzi presto Mamma Mia! 3.
MAMMA MIA! torna finalmente in Italia a novembre 2015. I biglietti per il musical numero uno al mondo saranno in vendita dalle 10:00 di mercoledì 10 dicembre su www.livenation.it e tramite il circuito TicketOne
MAMMA MIA! nasce dalla geniale idea di Judy Craymer di mettere in scena la magia delle canzoni senza tempo degli ABBA con un’affascinante storia di famiglia e amicizia che si svolge su una paradisiaca isola greca. Ad oggi, lo spettacolo è stato visto da oltre 54 milioni di persone in 39 produzioni e in 14 lingue diverse. MAMMA MIA! The Movie è il film musicale che ha incassato di più nella storia del cinema a livello mondiale, e nel Regno Unito una famiglia su quattro possiede il DVD, che su Amazon è ad oggi è il più venduto di tutti i tempi.
Da spettacolo locale della West End di Londra a fenomeno globale, la produzione londinese di MAMMA MIA! è stata vista da oltre il 10% dell’intera popolazione britannica. È uno dei cinque musical al mondo ad essere rimasto in scena per oltre dieci anni sia a Broadway che nella West End, e nel 2011 è diventato il primo musical occidentale ad essere rappresentato in lingua mandarina nella Repubblica Popolare Cinese.
È stato reso noto il cast di MAMMA MIA! International Tour.
Sara Poyzer interpreterà Donna Sheridan, Shobna Gulati sarà Tanya, Sue Devaney sarà Rosie e Niamh Perry interpreterà Sophie Sheridan.
Sara è già stata nel ruolo di Donna con la produzione di MAMMA MIA! della West End e ha inoltre interpretato i ruoli di Janet in Rutherford & Son, di Emilia in Othello e di Mam in Billy Elliot.
Shobna ha lavorato molto in televisione, interpretando, tra gli altri, i ruoli di Sunita Alahan in Coronation Street, di Anita nella famosa serie di Victoria Wood Dinnerladies trasmessa dalla BBC, di Nisha Clayton nell’ultimissima serie di Where the Heart is trasmessa da ITV, e, più recentemente, di Fiona nella nuova serie di Kay Mellor In the Club, su BBC.
Sue ha interpretato, per la television, Jane in Dinnerladies, Liz Harker in Casualty per Quattro anni, Rita in Jonny Briggs per tre anni,e Debbie Webster in Coronation Street per due anni.
Farà parte del cast anche il vero marito di Sara Poyzer, Richard Standing, nel ruolo di Sam Carmichael; Michael Beckley nel ruolo di Bill Austin, Mark Jardine nel ruolo di Harry Bright; Justin Thomas come Sky, Daniella Bowen come Ali, Tara Young come Lisa, Alex Simmons come Pepper e Charlie Stemp come Eddie. Per alcune repliche il ruolo di Donna sarà coperto da Francesca Ellis.
Inoltre nel cast: Michael Anthony, Holly Ashton, Charlotte Bradford, Devon-Elise Johnson, Matt Kennedy, Gemma Lawson, Scott Mobley, Dean Read, Matthew Ronchetti, Ellie Rutherford, Parisa Shahmir, Katy Stedder, Rhodri Watkins, Tom Stanford-Wheatley, Simon Wilmont, Sarah Wilkie e Jamie Wilkin.
MAMMA MIA! International Tour è ora in tour in Singapore e subito dopo farà tappa a Kuala Lumpur, Dubai, Liverpool, Sud Africa e Irlanda.
Con le musiche e i testi di Benny Andersson e Björn Ulvaeus, MAMMA MIA! è scritto da Catherine Johnson e diretto da Phyllida Lloyd; la coreografia è di Anthony Van Laast, il design della produzione è di Mark Thompson, le luci sono state progettate da Howard Harrison, e il suono da Andrew Bruce e Bobby Aitken, la supervisione musicale e gli arrangiamenti sono di Martin Koch.
MAMMA MIA! International Tour è prodotto da Judy Craymer, Richard East e Björn Ulvaeus per Littlestar in associazione con Universal, Stage Entertainment e NGM.
Si sono concluse le riprese di Mamma Mia! Here We Go Again, il sequel di Mamma Mia! musical di successo sulle note degli ABBA. Ecco il cast che dà l’annuncio e offre un primo sguardo al film:
A distanza di dieci anni, il prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma Mia: here we go again, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.
Il film si concentra sulle avventure di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna, mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e Bill.
In attesa che arrivi in sala il prossimo 6 settembre, ecco la soundtrack completa di Mamma Mia! Ci risiamo, il prequel del musical di straordinario successo con protagonista Meryl Streep. Come nel primo film, anche in questo caso la track list prevede tutti brani degli ABBA. Di seguito l’elenco, i brani contrassegnati da un asterisco sono quelli che erano presenti anche nella colonna sonora del primo film.
When I Kissed The Teacher by Lily James, Jessica Keenan Wynn, Alexa Davies and Celia Imrie
I Wonder (Departure) by Lily James, Jessica Keenan Wynn and Alexa Davies
One Of Us by Amanda Seyfried and Dominic Cooper
Waterloo* by Hugh Skinner and Lily James
Why Did It Have To Be Me?” by Josh Dylan, Lily James and Hugh Skinner
I Have A Dream by Lily James
Kisses Of Fire by Panos Mouzourakis
Andante, Andante by Lily James
The Name Of The Game by Lily James
Knowing Me, Knowing You by Jeremy Irvine, Lily James, Pierce Brosnan and Amanda Seyfried
Angel Eyes by Christine Baranski, Julie Walters and Amanda Seyfried
Mamma Mia* by Lily James, Jessica Keenan Wynn and Alexa Davies
Dancing Queen* by Colin Firth, Stellan Skarsgard, Amanda Seyfried, Christine Baranski, Julie Walters and Pierce Brosnan
I’ve Been Waiting For You by Amanda Seyfried, Christine Baranski and Julie Walters
Fernando by Cher and Andy Garcia
My Love, My Life by Amanda Seyfried, Lily James and Meryl Streep
Super Trouper* by Cher, Meryl Streep, Christine Baranski, Julie Walters, Pierce Brosnan, Colin Firth, Stellan Skarsgard, Andy Garcia, Amanda Seyfried, Dominic Cooper, Lily James, Jessica Keenan Wynn, Alexa Davies, Josh Dylan, Jeremy Irvine and Hugh Skinner
The Day Before You Came by Meryl Streep
A distanza di dieci anni, arriverà infatti al cinema Mamma Mia! Ci Risiamo, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.
Mamma Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna, mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e Bill.
Ecco il primo trailer di Mamma Mia! Ci risiamo, il prequel del fortunato musical dedicato agli ABBA con protagonista Meryl Streep.
A distanza di dieci anni, il prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma Mia! Ci risiamo, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.
Il film si concentra sulle avventure di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna, mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e Bill.
A distanza di dieci anni da Mamma Mia!, il brand ritorna al cinema con un sequel (che però è anche un prequel): Mamma Mia! Ci risiamo. Un periodo di tempo abbastanza lungo per tornare a un brand che aveva registrato incassi davvero notevoli. Un tempo servito, probabilmente, per ponderare bene le scelte e cercare di realizzare un successo comparabile al suo predecessore. Questo capitolo racconta due vite parallele: il futuro di Sophie (Amanda Seyfried) che delinea il suo percorso ed il passato di Donna (Lily James/Meryl Streep), ricco di vicende ad avventure già abbozzate nel film del 2008.
Passato e presente che si raccontano, che si intrecciano senza saperlo. Un presente che, senza quel passato, non potrebbe esserci. Due donne che, con la loro tenacia e con tante difficoltà, sono riuscite (e continuano) ad andare alla ricerca della serenità. E, sebbene la vicenda sia focalizzata su Donna e Sophie, non si poteva fare a meno di riproporre anche tutti gli altri personaggi del primo film e aggiungerne di nuovi.
Cinicamente, Mamma Mia! Ci risiamo prova a ripetere il successo del primo film facendo affidamento sugli ABBA. Ma se il film del 2008 si sosteneva grazie ai titoli più famosi del gruppo svedese, questo capitolo cerca di rimanere a galla sia riproponendo alcune canzoni di dieci anni prima, sia puntando (soprattutto) sulle canzoni meno conosciute come Andante, andante, Knowing me, Knowing you, Fernando e My Love, My Life (facenti parte della colonna sonora prodotta e arrangiata da Benny Anderson).
Al di là del gradimento, il richiamo diventa meno forte e la possibilità di interagire con il film e farne una festa si riduce più che sensibilmente. A parte qualche canzone, per la maggiore vengono di base interpretate on stage, staccando momentaneamente il quadro dal presente (o dal passato), riprendendo l’esecuzione concertistica, con stacchi netti tra recitazione e ballo/canto.
Il film, diretto e co-sceneggiato da Ol Parker (Marigold Hotel) cerca di mettere in scena i sentimenti di più generazioni e di anni diversi procedendo in modo spedito, dicendo tutto, e tutto in maniera approssimativa.
Se la prima parte arranca, impiegando almeno un paio di momenti musicali per scaldare i motori, una volta preso il via, il film procede attraverso sogni fanciulleschi e incontri/scontri con la realtà, raggiungendo il suo massimo grado verso il finale, nel quale si ritrova la carica che aveva fatto la fortuna del film di dieci anni prima (anche grazie alla presenza di Cher). Nonostante in alcuni momenti Mamma Mia! Ci risiamo si spinga verso il drama e manifesti diverse imperfezioni, e talora possa ridursi alla confusione (dati i numerosi intrecci sentimentali), i momenti di ampio respiro e di ironia sono diversi e molto piacevoli.
Ma come si può dire di no a un film con una colonna sonora che contiene diciotto canzoni degli ABBA e non agitarsi sulla sedia quando ci vengono (ri)proposte (e con esse anche la loro magia e carica elettrica)? È proprio questa la sua fortuna (e forse anche la sua condanna).
A distanza di dieci anni, il prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma Mia: here we go again, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.
Mamma Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna, mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e Bill.
A dieci anni da Mamma Mia!, che ha incassato oltre 600 milioni di dollari in tutto il mondo, è il momento di ritornare a cantare, ballare, ridere e amare, e questa volta con Mamma Mia! Ci risiamo.
Il 25 luglio, infatti, Jeremy Irvine – che interpreta il ruolo di Sam – presenterà il film in anteprima alla 48esima edizione del Giffoni Film Festival e incontrerà il calore di pubblico, giurati e giffoners.
A distanza di dieci anni, il prossimo 20 luglio 2018, arriverà infatti al cinema Mamma Mia! Ci risiamo, che facendo sempre il verso alla celebre canzone del gruppo svedese, riporterà con ogni probabilità sul grande schermo Donna e Sophie. I due personaggi sono stati interpretati da Meryl Streep e Amanda Seyfried le quali potrebbero tornare in un racconto che per il momento rimane segreto.
Mamma Mia! Ci risiamo si concentra sulle avventure di Donna da ragazza e della sua pazza estate, durante la quale ha frequentato i tre ragazzi che, nel film originale, sono diventati i tre possibili padri di sua figlia.
Nel cast ritornano Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgard. Lily James è la giovane Donna, mentre Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan interpreteranno rispettivamente Sam, Harry e Bill.