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I maghi del crimine 2: quattro poster old-style

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I maghi del crimine 2: quattro poster old-style

Ecco quattro nuovi poster per I Maghi del Crimine 2 (Now You See Me 2 The Second Act) in cui i protagonisti del sequel sono raffigurati come prestigiatori e maghi dei vecchi show da circo con un old-style che si sposa alla perfezione con il tema del film. Li trovate di seguito:

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I Maghi del Crimine 2 vede tornare i protagonisti del primo film, con l’eccezione di Isla Fisher, la cui quota rosa è rilevata da Lizzy Caplan in un ruolo differente. Nel film arriva anche Daniel Radcliffe che buffamente riprende a interpretare un mago, scommettiamo però che questa volta sarà molto meno “buono”.

Mark Ruffalo I Maghi del Crimine 2I quattro Cavalieri tornano per un’altra straordinaria avventura, elevando i limiti delle illusioni da palcoscenico e nuove altezze. Un anno dopo il loro straordinario spettacolo in stile Robin Hood, e dopo aver gabbato l’FBI, i quattro prestigiatori tornano con uno spettacolo di proporzioni enormi, nella speranza di smascherare un magnate della tecnologia.

Now You See Me 2 vede protagonisti Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Dave Franco, Lizzy Caplan e Morgan Freeman. Alla regia Jon M. Chu.

I maghi del crimine 2: il nuovo trailer internazionale

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I maghi del crimine 2: il nuovo trailer internazionale

Ecco un nuovo trailer iternazionale per I Maghi del Crimine 2 (Now You See Me 2 The Second Act), sequel del film diretto da Louis Leterrier che ha passato il testimone a Jon M. Chu.

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I Maghi del Crimine 2 vede tornare i protagonisti del primo film, con l’eccezione di Isla Fisher, la cui quota rosa è rilevata da Lizzy Caplan in un ruolo differente. Nel film arriva anche Daniel Radcliffe che buffamente riprende a interpretare un mago, scommettiamo però che questa volta sarà molto meno “buono”.

Mark Ruffalo I Maghi del Crimine 2I quattro Cavalieri tornano per un’altra straordinaria avventura, elevando i limiti delle illusioni da palcoscenico e nuove altezze. Un anno dopo il loro straordinario spettacolo in stile Robin Hood, e dopo aver gabbato l’FBI, i quattro prestigiatori tornano con uno spettacolo di proporzioni enormi, nella speranza di smascherare un magnate della tecnologia.

Now You See Me 2 vede protagonisti Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Dave Franco, Lizzy Caplan e Morgan Freeman. Alla regia Jon M. Chu.

I Maghi del Crimine 2: i character poster del film

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I Maghi del Crimine 2: i character poster del film

Arrivano i primi character poster I Maghi del Crimine 2 (Now You See Me 2 The Second Act), sequel del fortunato film I maghi del crimineNow You See Me.

Li trovate di seguito:

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I Maghi del Crimine 2 vede tornare i protagonisti del primo film, con l’eccezione di Isla Fisher, la cui quota rosa è rilevata da Lizzy Caplan in un ruolo differente. Nel film arriva anche Daniel Radcliffe che buffamente riprende a interpretare un mago, scommettiamo però che questa volta sarà molto meno “buono”.

Mark Ruffalo I Maghi del Crimine 2I quattro Cavalieri tornano per un’altra straordinaria avventura, elevando i limiti delle illusioni da palcoscenico e nuove altezze. Un anno dopo il loro straordinario spettacolo in stile Robin Hood, e dopo aver gabbato l’FBI, i quattro prestigiatori tornano con uno spettacolo di proporzioni enormi, nella speranza di smascherare un magnate della tecnologia.

Now You See Me 2 vede protagonisti Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Dave Franco, Lizzy Caplan e Morgan Freeman. Alla regia Jon M. Chu.

Fonte: CS

I luoghi comuni visti attraverso il cinema [video]

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I luoghi comuni visti attraverso il cinema [video]

Ecco un simpatico video, realizzato da Fabiuccio UMegghiu, in cui vediamo i luoghi comuni, le situazioni frequenti, le piccole difficoltà di ogni giorno diventare, attraverso divertenti iperbole, scene da cinema:

I Luminari – Il destino nelle stelle: tutto ciò che c’è da sapere sulla serie con Eva Green

Nel panorama televisivo contemporaneo, saturo di storie e show che si moltiplicano anche grazie al proliferare delle piattaforme, è difficile trovare una serie tv che lascia il segno, difficile ma non impossibile se pensiamo al “caso” de I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries).

La nuova serie, basata sul romanzo di Eleanor Catton, vincitrice del Man Booker Prize 2013, è una vera e propria sorpresa, con la sua messa in scena curata, i suoi protagonisti incredibili e la storia avvincente. Nessun elemento dello show è particolarmente originale, me tutti insieme creano un prodotto notevole che sicuramente cattura l’attenzione. Disponibile dal 7 luglio su Sky e in streaming su NOW, la serie si impreziosisce con la presenza di Eva Green, in un ruolo misterioso e accattivante, ma la storia in sei puntate racchiude molti segreti e curiosità. Ecco cosa c’è da sapere su I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries).

I Luminari – Il destino nelle stelle è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

La trama di I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)

La trama di I Luminari - Il destino nelle stelle (The Luminaries)

Il primo elemento che cattura l’interesse di un possibile spettatore è la trama, e The Luminaries – I Luminari gioca sicuramente una mano vincente da questo punto di vista, dato che la storia è ambientata in Nuova Zelanda, durante la corsa all’oro del 19° secolo, e pur avendo una protagonista principale, si tratta di un affresco corale di quel periodo. Ecco la trama ufficiale: “The Luminaries racconta una storia epica di amore, omicidio e vendetta, di uomini e donne che attraversano il mondo per fare fortuna. È una storia di avventura e mistero ambientata XIX secolo sulla costa occidentale selvaggia dell’isola meridionale della Nuova Zelanda negli anni del boom della corsa all’oro del 1860. La storia segue la giovane avventuriera ribelle Anna Wetherell, che è salpata dalla Gran Bretagna alla Nuova Zelanda per iniziare una nuova vita. Lì farà la conoscenza del brillante Emery Staines in un incontro che innesca una strana magia che nessuno dei due sa spiegare. Mentre si innamorano, spinti insieme e separati da una fatale coincidenza, questi amanti sfortunati iniziano a chiedersi: siamo noi a influenzare il nostro destino o è il nostro destino che influenza noi?”

Il cast della serie tv

Il cast di I Luminari - Il destino nelle stelle (The Luminaries)

Ma cosa sarebbe una buona storia senza dei volti adeguati a interpretare i personaggi? Ecco che The Luminaries – I Luminari fornisce una serie di ritratti e di caratteri davvero memorabili, grazie soprattutto ai carismatici interpreti coinvolti. Eve Hewson che abbiamo visto in Il Ponte delle Spie,  interpreta Anna Wetherell, una donna inquieta e coraggiosa, che vive a Hokitika, con lei c’è Himesh Patel (EastEnders), che interpreta Emery Staines, un uomo buono che si trova coinvolto in un’avventura impensata. Come abbiamo già detto prima, un ruolo importante è quello ricoperto da Eva Green, che veste i panni di Lydia Wells, spietata e calcolatrice padrona del bordello, parte che l’attrice cara a Tim Burton consegna con una naturalezza disarmante. Completano il cast Ewen Leslie nei panni di Crosbie Wells, l’attore neozelandese Marton Csokas nel ruolo di Francis Carver e anche Erik Thomson, Benedict Hardie, Yoson An e Richard Te Are.

Il lavoro di adattamento

Il lavoro di adattamento

Come abbiamo già detto all’inizio, I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries) è basato sul romanzo omonimo di Eleanor Catton, che ha seguito anche l’adattamento in forma di serie tv. Stando a quanto ha dichiarato Himesh Patel durante un’intervista sullo show, l’adattamento è stato fatto con grande libertà rispetto al materiale di partenza. “Ha fatto un lavoro davvero straordinario nel raccontare la sua storia da un punto di vista diverso rispetto al libro – ha spiegato Himesh – È stato davvero interessante leggere il suo romanzo e poi leggere cosa ne ha fatto Eleanor, e sono molto entusiasta di vedere come andrà a finire.”

Nell’adattare il suo romanzo, Catton ha dichiarato: “Mi sono divertita moltissimo ad adattare questo romanzo per la tv e mi sento incredibilmente fortunata di lavorare con persone così fantastiche, potendo utilizzare diverse forme d’arte. Scrivere un romanzo è un’attività solitaria, ma scrivere per lo schermo è decisamente un lavoro di collaborazione e vedere il mondo di The Luminaries ampliato e arricchito in modi che vanno ben oltre la mia immaginazione è stata un’esperienza che mi ha reso più umile, ma che è stata estremamente esaltante. Non potrei essere più felice che la brillante Claire McCarthy sia al timone, e non vedo l’ora di vedere questo cast incredibile dare vita alla storia.”

Dove è stato girato I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)

I LUMINARI – IL DESTINO NELLE STELLE

La serie è ambientata in Nuova Zelanda, e proprio in quelle terre magnifiche e selvagge è stato girato. Sempre Himesh Patel ha raccontato: “Abbiamo trascorso cinque mesi in Nuova Zelanda per girare. Un paese così bello in così tanti modi, mi sono divertito davvero tantissimo.” La Nuova Zelanda, che si trova agli antipodi dell’Italia, è un paese che il cinema ha raccontato diverse volte, ma che ha trovato “la fama” mondiale grazie a Peter Jackson, che ha scelto la sua natura incontaminata per le riprese de Il Signore degli Anelli. Sicuramente qualche scenario della serie in onda su Sky ricorderà le lande della Terra di Mezzo.

Dove vedere I Luminari – Il destino nelle stelle (The Luminaries)

La serie, che nel mondo è già andata in onda su Starz e su BBC, è disponibile su Sky e in streaming su NOW.

I Luminari – Il destino nelle stelle è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

I love Shopping: recensione del film con Isla Fisher

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I love Shopping: recensione del film con Isla Fisher

I love Shopping Isla Fisher interpreta Rebecca Bloomwood, shopping dipendente e giornalista in attesa del grande incarico presso una prestigiosa rivista di moda.

I love Shopping, tratto dal best seller omonimo si Sophie Kinsella, è una commedia mediamente divertente, leggera e con il lietofine romantico. Seppure ricorda Il diavolo veste Prada, per la forte presenza del mondo della moda nella storia, il film ha ben poco delle atmosfere raffinate e super griffate della pellicola di Frankel.

La trama di I love Shopping

Rebecca Bloomwood, chiamata anche Becky, è una ragazza totalmente irresponsabile, ossessionata dallo shopping, che ha accumulato debiti fino a 17.000 dollari. Fin da bambina sogna di scrivere per la rivista di moda Alette, invece finisce a lavorare per una rivista economica Far fortuna risparmiando, il cui capo-redattore è Luke Brandon, che fa subito breccia nel cuore di Becky. Oltre all’amore nella vita di Becky arrivano molte cose, tra cui gli estratti conto delle carte di credito, che hanno sempre cifre troppo grandi per poter essere pagati, quindi lei e la sua migliore amica Suze non fanno altro che inventare scuse. La vita di Becky è fantastica, ora che si è innamorata ed è riuscita ad ottenere un posto alla TV, dopo aver pubblicato un articolo dal titolo La ragazza con la sciarpa verde (la sua sciarpa più importante). Ma anche lì reincontra il suo peggior nemico: Derek Smeath, l’esattore delle tasse. Grazie a lui, le bugie di Rebecca vengono a galla creando sgomento alla gente e soprattutto a Luke, che l’allontana.

La storia si risolve in un finale buonista in cui tutti hanno ciò che vogliono e gli errori sono ripagati a prezzo scontato, cosa che nella vita reale non esiste, ma trattandosi del meraviglioso modno della celluloide, tutto è concesso.

Isla Fisher interpreta una Shopaholic, una maniaca dello shopping, delle spese inutile e superflue che sembrano tuttavia vitali. Anche se non è tra le commedie più brillanti degli ultimi anni, il film gode di una certa freschezza per l’interpretazione della protagonista e per la rappresentazione caricaturale di Robert Stanton nei panni del funzionario che cerca in tutti i modi di far quadrare i conti della signorina Bloomwood, merito del regista P.J. Hogan (Il matrimonio del mio migliore amico) che sa bene come fare commedia.

I love Radio Rock: recensione del film di Richard Curtis

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I love Radio Rock: recensione del film di Richard Curtis

I love Radio Rock non si tratta di un film celebrativo del network romano più conosciuto negli ambienti underground della capitale, ma della radio più trasgressiva nell’Inghilterra degli anni 60, in cui il rock’n’roll spopolava per le strade, ma non sulle radio ufficiali, che potevano trasmetterlo solo per due ore alla settimana. E così nascevano radio pirata che trasmettevano da grosse barche ormeggiate nel Mare del Nord e i deejay erano più popolari delle stesse rockstar.

Sceneggiato e diretto da Richard Curtis, I love Radio Rock è una commedia brillante, ritmato da battute fulminanti e situazioni di puro divertimento, capace di ritrarre in modo essenziale ogni personaggio che anima la vita a bordo della radio pirata. La musica aziona ogni ingranaggio, dalle fulminee storie d’amore consumatesi sulla nave, alle amicizie nate tra un disco e l’altro, alle sfide lanciate tra le star della radio, fino agli sleali meccanismi dei quali il potere si serve per ostacolare la concorrenza dilagante e amorale del rock.

I love Radio Rock è una commedia brillante

Il potere è impersonato in modo incredibile da un Kenneth Branagh che rende il suo personaggio una macchietta di se stesso, uno stereotipo bigotto e puritano rianimato in questo film da scene memorabili (su tutte, l’emozionante cena di Natale in famiglia).

Dall’altra parte c’è la variegata comitiva di deejay che vivono per la musica e con la musica, 24 ore al giorno sulla nave – radio rock, allietati saltuariamente dalla visita di giovani fanciulle disinibite e affascinate dalla vita trasgressiva in mezzo al mare: dal proprietario della radio, un dandy votato alla causa della liberalizzazione dei costumi (Bill Nighy), al Conte, autentico esempio di vita spesa per la musica (un possente Philip Seymour Hoffman), a Gavin, la voce più sensuale del rock inglese (un esaltato Rhys Ifans) fino al giovane Carl (Tom Sturridge), che trova nella nave rockettara il percorso di formazione che ogni adolescente vorrebbe avere.

In I love Radio Rock un plauso al costumista: un tripudio di colori, fantasie optical e accessori assolutamente inutili vestono i corpi dei personaggi rendendoli completamente immersi in un’epoca ormai svanita, ma che ogni volta che torna lascia dietro di sé un senso di nostalgia.

I love America, recensione del film con Sophie Marceau

I love America, recensione del film con Sophie Marceau

13 anni dopo il successo di LOL, la regista francese Lisa Azuelos affida nuovamente il ruolo principale di uno dei suoi film a Sophie Marceau. Da domani disponibile su Amazon Prime Video, I Love America narra la storia di Lisa (Sophie Marceau), una cineasta cinquantenne che decide di iniziare una nuova vita negli Stati Uniti per voltare pagina dopo la morte della madre, “matrigna” che non l’ha mai veramente amata. Vuole fuggire da una Parigi che la sta soffocando e, magari, ritrovare l’amore nella soleggiata Los Angeles.

I love America: la California di Sophie Marceau

Nonostante la suggestività del suo titolo, I Love America non è una nuova serie di documentari patriottici di Fox News. Vuole infatti essere un film sul lutto, sulle mancanze genitoriali, sul desiderio e sulla sessualità femminile dopo i 50 anni ma, soprattutto, è un film su Lisa Azuelos, regista cinquantenne che ha perso la madre nel 2019 e che sta girando un film in America per Amazon Prime Video. Una commedia romantica francese accuratamente prevedibile, infestata da cliché e, proprio per questo, immediatamente soddisfacente: il tipo di pura fantasia di realizzazione dei desideri messa a punto così tante volte dal cinema, ma qui eseguita con tocco elegantemente soave, che si prefigge di realizzare tutto ciò che si mette in testa.

Quella di I love America è una storia che si afferma quasi come sfida esistente in un mondo dorato completamente scollegato dalla realtà. Lisa è presumibilmente una regista cinematografica (che non vediamo mai dirigere), e, al di là di questa affermazione, non c’è una vera spiegazione su come possa permettersi di volare tra la sua benestante casa di famiglia a Parigi e la sua lussuosa, soleggiata e ariosa casa in affitto a Los Angeles. La carriera del suo personaggio sembra esistere solo per permettere a Lisa di lavorare a una sceneggiatura sulla sua stessa vita, ottimizzando giustificazioni a profusione per aprire lo spazio a molteplici flashback emotivamente strumentalizzati (luci soffuse, musica soft al pianoforte), mentre esplora il suo travagliato rapporto con la madre.

Se Kenneth Branagh è stato recentemente lodato per la sua capacità di dirigere “da dietro le quinte” la propria storia in Belfast, il suo ultimo film autobiografico, Lisa Azuelos fa esattamente il contrario con I Love America, mettendosi sistematicamente in mezzo alla narrazione e arrivando perfino a sovrastare il suo soggetto.

I love America o I love Myself?

Poteva essere il punto di partenza di una satira, ma I Love America è un film così disinvoltamente beffardo che non si rende nemmeno conto che il suo stesso immaginario sta interferendo con la narrazione. Ne è testimone un’intima scena di flashback in cui Lisa, da bambina, prova un paio di scarpe col tacco appartenenti a sua madre, troppo larghe perché i suoi piedini di bimba possano riempirle; ma non è il ricordo emotivo ad essere soggetto dell’inquadratura, bensì l’enorme logo YSL, ripreso in primo piano, a riprova di come, anche negli spazi più personali della sua memoria, Lisa debba sempre ricordarsi da dove viene.

Oltre al suo onanismo frenetico e perpetuato, I Love America si distingue per il crescente senso di abiezione che il suo universo borghese suscita negli spettatori: rimaniamo ammutoliti dall’accostamento tra la procrastinazione di Sophie Marceau e le sue avventure sessuali, volte a intensificare sullo schermo i tratti esteriori della ricchezza. Ricchi o poveri, il film dovrebbe dirci, perdere un genitore è una sfida difficile e crescere in una casa senza amore lo è altrettanto, ma l’esperienza empatica è seriamente ostacolata dal mondo di I Love America, dove la cosa peggiore che può accadere in una giornata di routine è Nestor il parcheggiatore che rompe un fanale della Ferrari.

Assistiamo continuamente al personaggio di Sophie Marceau lamentarsi di Parigi, degli scioperi, della pioggia, del cattivo umore della gente, in contrasto con l’essere andata a vivere in una villa con piscina a Los Angeles. Ma non solo, il riflesso narcisistico di questa sceneggiatura deve continuamente emergere e per questo, per poter essere veramente felici, ci viene suggerito un viaggio di sola andata direttamente al Sole: ogni preoccupazione svanirà e lì farà sicuramente più caldo che nell’ovest di Parigi.

Come si fa a riprendere gli affari quando si è stati fuori dal gioco per un po’? L’età, il genere, la percezione di sé, le differenze culturali e il mondo moderno sono tutti serbatoi di comicità da cui il film attinge. La scelta giudiziosa di non rendere l’evocazione del passato di Lisa più pesante del necessario perfeziona l’equilibrio essenziale, e semplicistico, alla Elite o Emily in Paris di I love America: Love is in the air di John Paul Young o Bad girls di Donna Summer, il potere della discoteca costituirà gli ingredienti finali della ricetta inarrestabile, il cocktail perfetto di una protagonista che ama se stessa molto più che l’America.

I limoni d’inverno: recensione del film di Caterina Carone – #RoFF18

Come si insegna all’altro a essere felice? Ma soprattutto, come lo si può fare con uno sconosciuto? Il segreto è l’amore, ma non quello a sfondo sentimentale, bensì quello che si prova per il genere umano, e che cammina di pari passo con l’empatia. Con il sapersi capire e il volersi dedicare al prossimo. Quell’amore capace di innestare legami indissolubili, che alcun tempo, spazio e luogo sono in grado distruggere. Come quello di Pietro ed Eleonora in I limoni d’inverno, secondo lungometraggio di Caterina Carone, presentato nella sezione Grand Public alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Al centro della storia un’amicizia nata sotto il sole splendente di una Roma nascosta, che si rafforza attraverso occhi che dialogano più delle parole. Attraverso cuori che battono all’unisono senza bisogno di dichiararlo a gran voce. I limoni d’inverno ha come protagonisti principali Christian De Sica e Teresa Saponangelo; la sceneggiatura è scritta a cinque mani da Anna Maria Pavignano, Mario Luridiana, Remo Tebaldi, Alessio Galbiati e la stessa Caterina Carone. Il film sarà distribuito da Europictures.

I limoni d’inverno, la trama

Pietro è un professore solitario oramai in pensione, che passa gran parte delle giornate a fare giardinaggio sulla sua soleggiata terrazza. La sua ossessione è la pianta di limoni, della quale si prende cura come se fosse una figlia, ma che ancora non gli dà il frutto sperato. Un giorno nella casa di fronte la sua si trasferisce una nuova coppia. Mentre annaffia le sue piante, dopo aver scrutato all’interno dell’abitazione per capire chi siano i vicini, Pietro fa la conoscenza di Eleonora, con la quale sin da subito percepisce una sintonia. Da sconosciuti, perciò, i due diventano subito amici e si fanno compagnia l’un l’altro. In fondo anche la donna è sola: il marito, infatti, sembra non prestarle mai le attenzioni che vorrebbe. Nel farsi compagnia Pietro ed Eleonora riusciranno ad alleviarsi vicendevolmente il dolore che si portano dentro per qualcosa di grave, che però cercano di nascondere. Ma lontani dalla velocità della città, entrambi riusciranno a insegnarsi a vicenda a seguire il proprio cuore, a credere ancora nella “possibilità di essere felici”, prima che le loro strade si separino di nuovo.

I limoni d'inverno

Per essere felici bisogna credere nella possibilità di esserlo” (Tolstoj)

Riconoscersi nell’altro. Alleviare le sue sofferenze. Dargli confronto e speranza per una vita migliore. È questo il nucleo tematico di I limoni d’inverno, un film estremamente puro e dolce nel suo esprimersi e farsi, in cui l’amore svincolato da qualsiasi piacere passionale e carnale è la legge che lo domina, e l’emozione si riscontra nei più innocenti sguardi, dietro i quali si nasconde un enorme universo. Il più profondo e tenero è quello di Pietro, che si illumina all’improvviso nel momento esatto in cui, al balcone di fronte, vede Eleonora. Prima di lei i suoi occhi erano spenti, vittime di una solitudine abissale che sembrava farlo vivere dentro una campana di vetro nella quale non sentiva più niente. Quelli di Eleonora, invece, sono smarriti.

La sua è una solitudine che proviene dal cuore, non proprio identica a quella di Pietro, perché in fondo lei ha un marito, che però a stento si accorge dei suoi bisogni. Sono, comunque, entrambe anime fragili, sconsolate, che chiuse le finestre della terrazza devono fare i conti con il carico emotivo pesante di un segreto – e una condizione – dalla quale tentano di fuggire. Ma che nel momento in cui si incontrano, e si connettono, brillano, riuscendo a trovare nell’altro la forza per guardare avanti e affrontare ognuno il proprio dolore. Come una scintilla che si accende e dalla quale poi divampa un bel fuoco caldo, che rassicura e coccola.

Anime affini

Caterina Carone intesse una storia di empatia e affinità elettive, come lo sono Pietro ed Eleonora, nella quale si dà valore all’altro, inteso come fonte di energia da cui attingere per poter rifiorire. L’altro può essere salvezza, può essere stimolo per far rivivere parti di sé nel tempo assopite, anche per propria costrizione. L’altro può essere soprattutto colui che ti riporta sul giusto cammino per correre verso quella tanto desiderata felicità, nella quale però si è smesso di credere. Christian De Sica, con la sua recitazione sommessa e delicata, ci regala una delle sue migliori interpretazioni più recenti, restituendoci un uomo per il quale è impossibile non provare affetto.

La chimica con Teresa Saponangelo è poi una candida carezza che riempie e costella tutto il film, oltre che la sua carta vincente. Con I limoni d’inverno, la regista ci fa dono di una storia semplice, piena di bontà e universale, in cui riflettersi è facile, e nella quale le parole lasciano lo spazio ai silenzi, colmi d’amore e rispetto. Focalizzandosi sugli occhi di due persone che, prendendosi per mano, decidono di “credere di poter essere felici” nonostante traumi, malattie e solitudini. Se dovessimo definire il film diremmo che I limoni d’inverno è proprio questo: la storia di qualcuno che lascia in eredità all’altro la felicità. Come fa Pietro con Eleonora. E viceversa.

I Leoni di Sicilia: trailer della serie serie originale italiana Disney+

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Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale della serie originale italiana I Leoni di Sicilia con il nuovo singolo di Laura Pausini, l’artista italiana più premiata del mondo, reduce dalla vittoria di un Golden Globe, una nomination agli Oscar e in attesa di ricevere il prestigioso riconoscimento di Persona dell’Anno 2023 dalla Latin Recording Academy, nell’anno del suo trentennale di carriera, alle porte di un nuovo album di inediti e del suo decimo tour mondiale. Il singolo “Durare”, uscito il 15 settembre, è una potente ballad dedicata all’amore che scorre insieme alle varie tappe di due vite che si fondono in una sola, e sarà la end credit song di tutti gli otto episodi della serie, saga familiare tratta dall’omonimo bestseller di Stefania Auci.

Il brano sarà inoltre disponibile anche nella sua versione spagnola, intitolata “Durar”, selezionando l’audio degli episodi in spagnolo. “Conoscevo il libro di Stefania Auci” – racconta Laura Pausini – “e trovo sia meraviglioso il lavoro fatto da Paolo Genovese, gli sceneggiatori, gli attori e tutta la produzione, per trasformarla in una saga così avvincente. Sono veramente felice che la serie sia accompagnata dal mio brano, Durare. Credo ci sia un forte legame col significato del testo, la storia di questa famiglia è fatta di legami, relazioni intense, che resistono al passare del tempo e si fortificano. Racconta di passione e di testardaggine, coppie che credono nella possibilità di inventare un proprio destino, un futuro, una vita, avverando così i loro sogni. ‘Una vita pensata ed una da pensare insieme, una da inventare, una da impazzire e una da durare’. Questo è esattamente ciò che canto e trovo si sposi perfettamente con il mondo de ‘I Leoni di Sicilia’ ”.

I Leoni di Sicilia debutterà il 25 ottobre in esclusiva su Disney+ in Italia con i primi quattro episodi, mentre i restanti quattro saranno disponibili a partire dal 1° novembre. I Leoni di Sicilia sarà disponibile su Hulu negli Stati Uniti, su Star+ in America Latina e su Disney+ in tutti gli altri territori. La nuova serie originale italiana Disney+ sarà presentata in anteprima alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Dal regista Paolo Genovese, che ne è anche produttore creativo, la serie in otto episodi è prodotta da Francesco e Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da Raffaella Leone e Marco Belardi per Lotus Production, una società Leone Film Group. I Leoni di Sicilia è una serie scritta da Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo.

I Leoni di Sicilia è l’avvincente storia della famiglia Florio. I fratelli Paolo e Ignazio sono due piccoli commercianti di spezie fuggiti da una Calabria ancorata al passato e in cerca di riscatto sociale. In Sicilia s’inventano un futuro, dove a partire da una bottega malmessa danno vita a un’attività florida che il giovane figlio di Paolo, Vincenzo, con le sue idee rivoluzionarie, trasformerà poi in un impero. Tuttavia, a travolgere la vita di Vincenzo, e quella di tutta la famiglia, è l’arrivo dirompente di Giulia, una donna forte e intelligente, in contrasto con le rigide regole della società del tempo. I Leoni di Sicilia è un’epopea fatta di amore, famiglia, successi, guerre e rivoluzioni, che si svolge nella Sicilia dell’Ottocento fino all’Unità d’Italia del 1861.

La serie è interpretata da Michele Riondino nel ruolo di Vincenzo Florio, Miriam Leone in quello di Giulia Portalupi, Donatella Finocchiaro in quello di Giuseppina, Vinicio Marchioni nei panni di Paolo Florio, Eduardo Scarpetta nel ruolo di Ignazio Florio (figlio di Vincenzo), Paolo Briguglia in quello di Ignazio Florio, Ester Pantano nel ruolo di Giuseppina giovane e Adele Cammarata in quello di Giovanna D’Ondes.

I Leoni di Sicilia: da domani gli ultimi 4 episodi

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I Leoni di Sicilia: da domani gli ultimi 4 episodi

Da domani, mercoledì 1° novembre, saranno disponibili su Disney+ gli ultimi 4 episodi de I Leoni di Sicilia. Per l’occasione, debutterà sulla piattaforma streaming anche I Leoni di Sicilia – Il Making Of, il dietro le quinte della nuova serie originale italiana Disney+.

Questo contenuto esclusivo mostrerà al pubblico alcuni momenti della realizzazione della saga familiare diretta da Paolo Genovese e tratta dall’omonimo bestseller di Stefania Auci, con interviste inedite al cast artistico e tecnico della serie.

Dal regista Paolo Genovese, che ne è anche produttore creativo, la serie in otto episodi è prodotta da Francesco e Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da Raffaella Leone e Marco Belardi per Lotus Production, una società Leone Film Group. I Leoni di Sicilia è una serie scritta da Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo.

I Leoni di Sicilia è l’avvincente storia della famiglia Florio. I fratelli Paolo e Ignazio sono due piccoli commercianti di spezie fuggiti da una Calabria ancorata al passato e in cerca di riscatto sociale. In Sicilia s’inventano un futuro, dove a partire da una bottega malmessa danno vita a un’attività florida che il giovane figlio di Paolo, Vincenzo, con le sue idee rivoluzionarie, trasformerà poi in un impero. Tuttavia, a travolgere la vita di Vincenzo, e quella di tutta la famiglia, è l’arrivo dirompente di Giulia, una donna forte e intelligente, in contrasto con le rigide regole della società del tempo. I Leoni di Sicilia è un’epopea fatta di amore, famiglia, successi, guerre e rivoluzioni, che si svolge nella Sicilia dell’Ottocento fino all’Unità d’Italia del 1861.

La serie è interpretata da Michele Riondino nel ruolo di Vincenzo Florio, Miriam Leone in quello di Giulia Portalupi, Donatella Finocchiaro in quello di Giuseppina, Vinicio Marchioni nei panni di Paolo Florio, Eduardo Scarpetta nel ruolo di Ignazio Florio (figlio di Vincenzo), Paolo Briguglia in quello di Ignazio Florio, Ester Pantano nel ruolo di Giuseppina giovane e Adele Cammarata in quello di Giovanna D’Ondes.

I Leoni di Sicilia è stata presentata in anteprima alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma alla presenza del cast e del regista Paolo Genovese. La serie ha debuttato lo scorso 25 ottobre su Disney+ in Italia con i primi quattro episodi, mentre i restanti quattro saranno disponibili da domani, mercoledì 1° novembre. I Leoni di Sicilia è disponibile su Hulu negli Stati Uniti, su Star+ in America Latina e su Disney+ in tutti gli altri territori.

La end credit song di tutti gli otto episodi della serie è “Durare”, il singolo di Laura Pausini, l’artista italiana più premiata del mondo: una potente ballad dedicata all’amore che scorre insieme alle varie tappe di due vite che si fondono in una sola. Il brano è inoltre disponibile anche nella sua versione spagnola, intitolata “Durar”, selezionando l’audio degli episodi in spagnolo.

I Leoni di Sicilia: trailer della serie in arrivo su Disney+

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I Leoni di Sicilia: trailer della serie in arrivo su Disney+

La nuova serie originale italiana Disney+ I Leoni di Sicilia, la saga familiare tratta dall’omonimo bestseller di Stefania Auci, sarà presentata in anteprima alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Disney+ ha inoltre diffuso il primo trailer della serie tv. I Leoni di Sicilia debutterà il 25 ottobre in esclusiva sulla piattaforma streaming con i primi quattro episodi, mentre i restanti quattro saranno disponibili a partire dal 1° novembre.

Dal regista Paolo Genovese, che ne è anche produttore creativo, la serie in otto episodi è prodotta da Francesco e Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da Raffaella Leone e Marco Belardi per Lotus Production, una società Leone Film Group. I Leoni di Sicilia è una serie scritta da Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo.

I Leoni di Sicilia è l’avvincente storia della famiglia Florio. I fratelli Paolo e Ignazio sono due piccoli commercianti di spezie fuggiti da una Calabria ancorata al passato e in cerca di riscatto sociale. In Sicilia s’inventano un futuro, dove a partire da una bottega malmessa danno vita a un’attività florida che il giovane figlio di Paolo, Vincenzo, con le sue idee rivoluzionarie, trasformerà poi in un impero. Tuttavia, a travolgere la vita di Vincenzo, e quella di tutta la famiglia, è l’arrivo dirompente di Giulia, una donna forte e intelligente, in contrasto con le rigide regole della società del tempo. I Leoni di Sicilia è un’epopea fatta di amore, famiglia, successi, guerre e rivoluzioni, che si svolge nella Sicilia dell’Ottocento fino all’Unità d’Italia del 1861.

La serie è interpretata da Michele Riondino nel ruolo di Vincenzo Florio, Miriam Leone in quello di Giulia Portalupi, Donatella Finocchiaro in quello di Giuseppina, Vinicio Marchioni nei panni di Paolo Florio, Eduardo Scarpetta nel ruolo di Ignazio Florio (figlio di Vincenzo), Paolo Briguglia in quello di Ignazio Florio, Ester Pantano nel ruolo di Giuseppina giovane e Adele Cammarata in quello di Giovanna D’Ondes.

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

I leoni di Sicilia: recensione della serie di Paolo Genovese – #RoFF18

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I leoni di Sicilia, caso letterario del 2020, divenuto presto un best seller e che ancora oggi è oggetto di continue ristampe diventa una serie tv in otto episodi diretta da Paolo Genovese. La famiglia Florio, una famiglia poco convenzionale che con i suoi pregi e difetti è riuscita a creare un impero di cui ancora trasudano i palazzi e le tonnare siciliane. La serie, che sarà disponibile su Disney+ a partire dal 25 ottobre con i primi quattro episodi e dall’1 novembre con i restanti quattro parte proprio dalla genesi degli affari dei Florio che da Bagnara, in Calabria, si sono trasferiti a Palermo in cerca di fortuna. Una fortuna che Paolo Florio ha sempre auspicato per la sua famiglia, una fortuna che ha costruito lui stesso con le sue mani. La serie è stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle.

I leoni di Sicilia, la trama

A livello di fedeltà storica e di fedeltà al romanzo, I leoni di Sicilia diretto da Paolo Genovese ha tutti gli elementi al posto giusto. Tutto ci porta in quella Palermo barocca, dove per le strade si respira aria di spezie di tutti i tipi. Lo sanno bene i Florio che hanno cominciato il loro impero proprio come commercianti di curry, zafferano, finocchietto e sesamo. Tutti sapori antichi di una terra sempre conquistata che ha assorbito le tradizioni dei popoli di passaggio. In cerca di riscatto sociale, i Florio giunti a Palermo creeranno un vero e proprio business complici le idee rivoluzionare di Paolo Florio (interpretato da Vinicio Marchioni) che tramanderà al figlio, Vincenzo (interpretato da Michele Riondino).

Paolo Florio è burbero ma si rende ben presto conto del potere della sua famiglia, per questo a suo figlio Vincerò insegnerà fin da subito il mestiere del “putiaro”, del commerciante. Ma Vincenzo cresce, e con lui il mondo cambia. In Sicilia arriva l’acqua corrente e il commercio non si fa più solo con le spezie ma anche con i terreni. Su Vincenzo Florio e sulla sua dinastia, composta dal figlio Ignazio, si concentra I leoni di Sicilia. Venditore stratega che ha messo in ginocchio tutti i nobili di Palermo e uomo che viene travolto dall’amore per Giulia (interpretata da Miriam Leone), donna in contrasto con le rigide regole della Sicilia del 1800. Proprio con Vincenzo la Casa Florio acquisterà prestigio di un vero e proprio impero commerciale e sarà la sua ambizione a portare il buon nome della sua famiglia in alto, tra gli alti ranghi sociali.

I leoni di Sicilia serie tv

Artefici del proprio destino

Paolo, prima, e Vincenzo, poi, entrambi artefici del proprio destino. Una fortuna che hanno costruito con le loro mani solo per non sentirsi mai un passo indietro a nessuno. Qui la storia familiare si intreccia con la storia d’amore. La storia della famiglia fin dagli inizi dell’800 è la parte più interessante perché la serie compie un viaggio a ritroso e ci accompagna verso la fortuna della famiglia Florio che passerà inevitabilmente anche da momenti molto toccanti ed emozionanti come la morte del padre Paolo. Il personaggio interpretato da Vinicio Marchioni è il capostipite della dinastia così come la conosciamo oggi ma non è perfetto. Calpesterebbe chiunque per arrivare al successo e per far vivere la sua famiglia negli agi. Dall’acquisto della tonnara ad altri terreni e possedimenti della famiglia Florio, I leoni di Sicilia parla anche d’amore e in particolare quello tra un Vincenzo ormai consolidato negli affari e nel nome e Giulia, figlia di nessuno, ma di cui lui si innamora in modo travolgente. La loro storia d’amore si intreccerà con la storia di crescita della famiglia e anche con il periodo storico che stava vivendo l’Italia verso l’Unità.

La serie si ferma al 1861 quando a succedere a Vincenzo, e tenere alto il buon nome dei Florio ci sarà l’unico erede maschio della famiglia, Ignazio. Con Ignazio si apre un nuovo mondo per i Florio che continueranno ad espandersi sempre di più fino alla decadenza. In questi episodi visti in anteprima alla Festa del Cinema di Roma I leoni di Sicilia non ruggiscono ancora, anzi, sono ancora molto timidi e impacciati ma sono comunque pronti a raccontare la loro storia. C’è ancora molto da vedere e da rivedere – come per esempio alcuni brani della colonna sonora.

I Leoni di Sicilia: presentata la serie tv alla Festa del Cinema di Roma

I Leoni di Sicilia, la nuova serie originale italiana Disney+ diretta da Paolo Genovese e tratta dall’omonimo bestseller di Stefania Auci, è stata presentata in anteprima alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma e debutterà mercoledì 25 ottobre in esclusiva su Disney+ in Italia con i primi quattro episodi, mentre i restanti quattro saranno disponibili a partire dal 1° novembre. La serie sarà disponibile su Hulu negli Stati Uniti, su Star+ in America Latina e su Disney+ in tutti gli altri territori.

Dal regista Paolo Genovese, che ne è anche produttore creativo, la serie in otto episodi è prodotta da Francesco e Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da Raffaella Leone e Marco Belardi per Lotus Production, una società Leone Film Group. I Leoni di Sicilia è una serie scritta da Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo.

I Leoni di Sicilia è l’avvincente storia della famiglia Florio. I fratelli Paolo e Ignazio sono due piccoli commercianti di spezie fuggiti da una Calabria ancorata al passato e in cerca di riscatto sociale. In Sicilia s’inventano un futuro, dove a partire da una bottega malmessa danno vita a un’attività florida che il giovane figlio di Paolo, Vincenzo, con le sue idee rivoluzionarie, trasformerà poi in un impero. Tuttavia, a travolgere la vita di Vincenzo, e quella di tutta la famiglia, è l’arrivo dirompente di Giulia, una donna forte e intelligente, in contrasto con le rigide regole della società del tempo. I Leoni di Sicilia è un’epopea fatta di amore, famiglia, successi, guerre e rivoluzioni, che si svolge nella Sicilia dell’Ottocento fino all’Unità d’Italia del 1861.

La serie è interpretata da Michele Riondino nel ruolo di Vincenzo Florio, Miriam Leone in quello di Giulia Portalupi, Donatella Finocchiaro in quello di Giuseppina, Vinicio Marchioni nei panni di Paolo Florio, Eduardo Scarpetta nel ruolo di Ignazio Florio (figlio di Vincenzo), Paolo Briguglia in quello di Ignazio Florio, Ester Pantano nel ruolo di Giuseppina giovane e Adele Cammarata in quello di Giovanna D’Ondes.

Durare”, il nuovo singolo di Laura Pausini è la end credit song di tutti gli otto episodi della serie. Il brano sarà inoltre disponibile anche nella sua versione spagnola, intitolata “Durar”, selezionando l’audio degli episodi in spagnolo.

I lavori part-time dei supereroi, perchè salvare il mondo non paga

Cosa fanno i supereroi quando non devono salvare il mondo? Ecco qualche idea!

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I Laureati di Leonardo Pieraccioni

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I Laureati di Leonardo Pieraccioni

I Laureati è il film noto del 1995 di e conLeonardo Pieraccioni, al fianco di  Mariagrazia Cucinotta, Rocco Papaleo, Alessandro Haber, Gianmarco Tognazzi, Massimo Cecchirini.

In I Laureati Leonardo, Rocco, Bruno e Pino sono quattro universitari trentenni fuori corso, che vivono assieme in un appartamento di Firenze. In realtà, sono studenti solo sulla carta e la loro vita privata è tutt’altro che esaltante. Leonardo ha lasciato la moglie dopo pochi mesi di matrimonio, Bruno è iscritto all’università solo per compiacere il ricco suocero, Rocco si mantiene facendo il metronotte e Pino cerca un improbabile successo nel cabaret.

Lungi dal dedicarsi agli studi, i quattro tirano avanti tra momenti di divertimento goliardico ed altri di profonda malinconia, senza nessuna voglia di “crescere” e nessuna prospettiva per il futuro. Solamente il tentativo di suicidio dello strambo professor Galliano fornirà loro un’occasione per riflettere sul proprio futuro.

Mentre la stella di Francesco Nuti si spegneva lentamente fino a un tragico epilogo, un’altra stella toscana faceva breccia nel cielo del Cinema italiano. Parliamo di Leonardo Pieraccioni, fiorentino, che dopo una gavetta tra tv, locali e teatro, sforna questo suo primo lungometraggio nel 1995. Affidandosi a coloro che saranno a lungo suoi fedeli compagni di viaggio, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini, a un figlio d’arte, Gianmarco Tognazzi, alla bellezza prorompente di Maria Grazia Cucinotta e a un attore che non ha bisogno di presentazioni, Alessandro Haber, Pieraccioni propone un film fresco, frizzante, uno squarcio della provincia italiana che può adattarsi alle vite di molti trentenni italiani degli anni ’90.

Momenti di comicità a momenti di profonda malinconia

Il film alterna momenti di comicità a momenti di profonda malinconia. I protagonisti, di fatto, ricordano un po’ quelli di Amici miei. Ovvero persone che camminano su un filo sottile, sospeso tra due cime: da un lato la voglia di scherzare e godersi la vita illudendosi di essere eterni adolescenti, e dall’altro la consapevolezza di non potersi più gongolare. Pieraccioni, appena trentenne, è promosso a pieni voti anche davanti alla cinepresa; dimostrando di saper far ridere e di avere una certa personalità e disinvoltura pure sul grande schermo. La sua verve creativa come regista sarà mantenuta per tutta la seconda metà anni ’90, un periodo nel quale proporrà altri film di buona qualità quali Il ciclone, Fuochi d’artificio e Il pesce innamorato, mentre i film successivi peccheranno di ripetitività.I laureati fece anche la fortuna di Vittorio Cecchi Gori, da poco mandato quasi in bancarotta da un film costato una fortuna ma che fu un flop al botteghino: Occhio Pinocchio, di Francesco Nuti. La pellicola costò 2 miliardi di lire e ne incassò ben 15.

I Kill Giants: la graphic novel arriva al cinema, il trailer

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I Kill Giants: la graphic novel arriva al cinema, il trailer

Il fumetto statunitense I Kill Giants arriverà al cinema in forma di adattamento live action e di seguito vi mostriamo il primo trailer del film:

I Kill Giants è un fumetto in serie limitata, scritto da Joe Kelly e disegnato da JM Ken Niimura. La vicenda ruota intorno a Barbara, una bambina che per superare le difficoltà della vita si rifugia in un mondo fatto di mostri e magia.

I Kill Giants – la trama

Barbara Thorson è una ragazzina asociale ossessionata dai giochi di ruolo come Dungeons & Dragons. È dotata di una fantasia sfrenata ed è convinta del fatto che i giganti esistano davvero e stiano arrivando nella sua città per distruggere tutto. Fortunatamente Barbara è in possesso dell’unica arma in grado di fermarli. (Wiki)

Dopo un premio Oscar per il miglior cortometraggio, Anders Walter esordisce alla regia di un lungo, contando su attori di alto profilo, come  Zoe SaldanaImogen Poots, Jennifer Ehle e Madison Wolfe nel ruolo di Barbara.

Fonte: RLJE Films

I Joker che hanno preceduto Jared Leto

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I Joker che hanno preceduto Jared Leto

Il mondo ha avuto il primo assaggio del Joker che sarà Jared Leto nell’atteso Suicide Squad. Ecco l’occasione per confrontare il nuovo Joker con alcuni tra i suoi look più famosi.

L’OriginaleConrad Veidt

La prima apparizione del personaggio risale al 1940, sul primo numero di Batman. Creato da Jerry Robinson, Bill FingerBob Kane, è stato inspirato dall’attore Conrad Veidt nel film L’uomo che ride del 1928.

Joker by Dick Sprang

Anni ‘50

Uno dei look più iconici per il Joker rimane la riprogettazione del personaggio fatta dal fumettista Dick Sprang negli anni ‘50, che ha dato al supercriminale un aspetto più astratto e animato rispetto agli esordi del personaggio.

Cesar Romero as Joker

Cesar Romero

Il primo attore ad impersonare il Joker è stato Cesar Romero, nella serie televisiva degli anni ‘60 Batman. Romero si rifiutò di farsi tagliare i baffi, ben visibili sotto al trucco del Joker, ma non si può negare che non abbia portato una particolare energia al ruolo, diventando l’uomo che definì Joker per un’intera generazione.

Joker

Anni ‘70

Quando Batman subì una rivisitazione per mano di creatori come Dennis O’Neil, Neal Adams e Jim Aparo negli anni ‘70, un processo simile avvenne anche per altri personaggi della serie, tra cui il Pagliaccio Principe del Crimine – che nei fumetti tornò ad uccidere la gente per la prima volta in decenni.

Joker - The Killing Joke

Batman: The Killing Joke 

Batman: The Killing Joke del 1988 è probabilmente la storia più famosa del Joker, e mostra il supercriminale al suo picco omicida. La graphic novel, disegnata da Alan Moore, parla non solo il rapporto strano e contorto che Batman ha con il suo più vecchio nemico, ma mostra anche con numerosi flashback le origini del Joker.

Jack Nicholson as the jokerJack Nicholson

Forse non sorprende più di tanto che quando Jack Nicholson accettò il ruolo di Joker nel film Batman di Tim Burton del 1989, sembrava più un Nicholson con pesante make-up piuttosto che il clown magro dei fumetti. Probabilmente, visto quanto i fan si rivelarono arrabbiati per la scelta di Michael Keaton nel ruolo del crociato incappucciato, non si può incolpare i produttori nell’aver voluto andare sul sicuro con un attore del calibro di Nicholson.Joker in tv cartoons

Cartoni animati

Nelle varie serie animate, il Joker è apparso con look leggermente diversi, pur essendo le serie in continuity fra loro. Nella serie animata del 1992 Batman mostra un Joker molto vicino alle atmosfere dei gangster degli anni cinquanta. Il fatto più sorprendente fu che nella versione originale l’attore Mark Hamill (Luke Skywalker in Star Wars) riuscì a interpretare alla perfezione la pazzia del clown più terrificante di sempre.

Heath Ledger

Heath Ledger

L’ultimo Joker del grande schermo prima di Leto, è stato il fenomenale Heath Leadger ne Il cavaliere oscuro del 2008, diretto da Christopher Nolan. Per il ruolo vinse il Premio Oscar come migliore attore non protagonista, e delineò il più realistico e iconico dei Joker di sempre – alzando ancora di più la pressione per Leto in Suicide Squad.

 

Fonte: The Hollywood Reporter

I Hate Suzie: la dark comedy disponibile su NOW

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I Hate Suzie: la dark comedy disponibile su NOW

I Hate Suzie è la nuova serie tv dark comedy britannico creata da Lucy Prebble e Billie Piper. È stato prodotto da Bad Wolf in associazione con Sky Studios , con Prebble come showrunner. Tutti gli episodi sono stati scritti da Prebble e la maggior parte sono stati diretti da Georgi Banks-Davies.

La serie segna la terza collaborazione tra Prebble e Piper, che in precedenza hanno lavorato insieme a Secret Diary of a Call Girl (2007-11) e The Effect (2012). Il 19 febbraio 2021, la serie è stata rinnovata per una seconda serie. La serie ha ricevuto il plauso della critica dalla critica televisiva per la sua scrittura, la regia e l’interpretazione di Piper. È stato riconosciuto da diverse pubblicazioni e da Conor Molloy come uno dei migliori programmi televisivi dell’anno.

I Hate Suzie in streaming, ecco dove vederlo

I Hate Suzie è stato presentato in anteprima su su Sky Atlantic e NOW TV il 27 agosto 2020. I Hate Suzie in streaming è disponibile su NOW.

I Hate Suzie è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

I Hate Suzie: trama e cast

I Hate Suzie segue la vita dell’attrice Suzie Pickles (Piper) la cui vita viene sconvolta quando il suo telefono viene violato e le sue fotografie compromettenti sono trapelate. Ogni episodio è incentrato su “uno degli otto stadi del trauma” che Suzie sperimenta, un’interpretazione dei cinque stadi del dolore.

In I Hate Suzie  protagonisti sono Billie Piper come Suzie Pickles, Leila Farzad come Naomi Jones, Daniel Ings come Cob Betterton, Nathaniel Martello-White come Carter Vaughan e Matthew Jordan-Caws come Frank.

Gli episodi della prima stagione di I Hate Suzie

  • St. 1 episodio 1: Le foto compromettenti di Suzie sono state hackerate dal suo telefono. La sua vita apparentemente perfetta implode in modo spettacolare.
  • St. 1 episodio 2: Quando nessuno crede alla sua affermazione che le foto di sesso sono false, Suzie fa festa mentre la sua vita familiare è in bilico.
  • St. 1 episodio 3: Lavorando per salvare il suo matrimonio, Suzie concorda sul fatto che forse lavorare con l’uomo in questione non è l’idea migliore. Naomi tenta di tenere a bada la stampa.
  • St. 1 episodio 4: Suzie rilascia un’intervista disastrosa e lotta per fare pace con i propri desideri. Nel frattempo, Naomi è in modalità di controllo dei danni hard-core.
  • St. 1 episodio 5: Cob decide che è il suo turno di scatenarsi e Suzie è costretta a combinare la sua cena con i suoi produttori con la notte selvaggia di Cob.
  • St. 1 episodio 6: Suzie è alla ricerca di un cambiamento di carriera e di audizioni per un nuovo musical. La politica familiare viene alla luce con i genitori di Suzie.
  • St. 1 episodio 7: Suzie cerca di mantenere la calma e di concentrarsi sull’equilibrio tra lavoro e famiglia. Naomi si ritrova in difficoltà.
  • St. 1 episodio 8: Suzie deve fare i conti con la sua situazione e prendere alcune decisioni importanti.

I Guerrieri della notte arriva in blu-ray

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I Guerrieri della notte arriva in blu-ray

Paramount Pictures e Plaion Pictures annunciano l’uscita dell’edizione Steelbook Blu-ray de I Guerrieri della notte, un classico da collezione che ha fatto la storia del cinema. Il capolavoro intramontabile del 1979 diretto da Walter Hill, diventato un cult per la spettacolare fusione di generi, le citazioni classiche e le atmosfere underground, è finalmente disponibile per la prima volta in Blu-Ray in versione Ultimate Director’s Cut.

A 44 anni dal suo debutto, questo classico merita di essere riscoperto non solo dai collezionisti, ma anche dalle nuove generazioni di appassionati.

New York, 1979. Una tregua tra tutte le gang della città dà luogo ad una grande adunata in un parco del Bronx, organizzata da Cyrus, leader della più grande banda della città: i Riffs. Le bande invitate partecipano con nove membri che devono presentarsi disarmati. Scopo di tale riunione è convincere tutte le gang ad unirsi per combattere contro le forze dell’ordine ed impadronirsi della città. Nonostante la tregua e l’accordo di presentarsi disarmati, lo psicopatico Luther uccide Cyrus e accusa del gesto la delegazione dei Guerrieri. L’irruzione della polizia fa disperdere le bande e la notizia della morte di Cyrus si espande tramite la radio ufficiale delle gang, grazie alla voce della speaker Dolly Bomba. Le istruzioni sono semplici: trovare i Guerrieri, accusati di aver ucciso Cyrus, e consegnarli al nuovo leader dei Riffs. I Guerrieri devono dunque attraversare tutta la città ed affrontare le altre bande che stanno dando loro la caccia, per tornare vivi nel loro territorio, Coney Island.

Questo film cult, diretto da WALTER HILL, vanta la straordinaria fotografia del cineasta Andrew Laszlo.

“Trovavo interessante l’idea di non guardare a una banda in termini di problema sociale, ma sotto un altro punto di vista, quello del loro eroismo inteso nell’accezione classica del termine. […] Mi piaceva anche l’idea di raccontare una vicenda tratta dalla storia greca. Si trattava dell’Anabasi ambientata in un mondo futuristico e fantascientifico […] Quando si tratta la fantascienza c’è spesso la propensione ad astrarla del tutto. Ho pensato che la sfida sarebbe stata renderla realistica e fantastica allo stesso tempo; volevo combinare quei due elementi per farne un fumetto dark” – Walter Hill

I guardiani della notte: recensione del film fantasy

I guardiani della notte: recensione del film fantasy

I guardiani della notte è il film fantasy del 2004 di Timur Bekmambetov e con protagonisti Konstantin Khabenskiy, Vladimir Menshov, Viktor Verzhbitskiy, Aleksey Maklakov, Alexandr Samoylenko, Anna Slyusareva, Mariya Poroshina, Dmitriy Martynov, Anna Dubrovskaya, Ilya Lagutenko, Aleksey Chadov.

I guardiani della notte, la trama: Dopo secoli di combattimenti, le forze della Luce e quelle delle Tenebre (vampiri) hanno stretto un accordo: le forze della Luce faranno la guardia al giorno, quelle delle Tenebre alla notte. Tuttavia, per esercitare il male, i vampiri devono ottenere una “licenza” dalle forze della Luce, e sono sottoposti a certe regole che, se violate, permettono agli agenti della Luce di dare loro la caccia e distruggerli. I membri della Luce e delle Tenebre sono Altri, cioè individui apparentemente del tutto simili ai comuni mortali, dotati però di straordinarie poteri e magiche risorse. Secondo un’antica profezia, arriverà un Altro, il più grande di ogni epoca, l’Eletto, anch’esso chiamato a scegliere tra Luce e Tenebre: se deciderà per la Luce, le Tenebre saranno distrutte, altrimenti il male regnerà sulla Terra…

I guardiani della notte, l’analisi

I guardiani della notte propone una storia avvincente, anche se abbastanza aggrovigliata; occorre accostarvisi con pazienza e attenzione, per non perdere la bussola e far combaciare ogni particella. La vicenda, evitando stucchevoli e geometriche recinzioni, è permeata da un interessante – non nuovo, ma sempre gradito – discorso sul Bene e il Male; soprattutto, su come il primo abbia le sue belle macchie e contraddizioni; è significativo in tal senso quanto dice l’assetata e disperata vampira Larissa nei minuti finali, rinfacciando al guardiano Anton d’averle tolto il suo amore vampiresco, Andrei, dopo averla a questi offerta, strappandola alla vita normale.

Questi temi e riflessioni derivano dal romanzo d’origine, I guardiani della notte di Sergey Luk’janenko, primo capitolo di una trilogia di cui Bekmambetov ha trasposto cinematograficamente anche il secondo libro (I guardiani del giorno). Il cineasta d’origine kazaka avrebbe potuto narrare in maniera piana e neutra le vicende, con qualche inquadratura dal basso per i cattivoni e una manciata di virtuosismi stereofonici; invece, il racconto è una continua sorpresa creativa. Bekmambetov non si pone limiti, e maneggia la sua opera come una poltiglia molle, gioca con ambienti e personaggi, frammenta il quadro, a volte lo affolla fino a farlo esplodere, smarrendo l’occhio dello spettatore.

Se forse c’è un po’ di (frettolosa) infedeltà alla pagina – un certo taglia e cuci è il biglietto che devono pagare i libri per entrare al cinema – non ce n’è, evidentemente, ai principi di messa in scena dell’autore, alla sua volontà di sperimentare. Sperimentare, sì, ma entro certi confini: sembra quasi che, rifuggendo da ogni infantile esibizionismo, la tecnica e le scelte di Bekmambetov rispettino i confini del mondo funzionale in cui si dipanano, un universo pulcioso che, pur avendo a che fare con l’eterna e assoluta disputa tra Bene e Male, è popolato da mobili vecchi, condomini putrescenti, ciabatte, cibo surgelato, traffico, confusione, musicaccia pop, tute sintetiche, burocrazia e corsie d’ospedale. Un grigio e stantio formicaio che il film, attingendo al romanzo, rende con efficacia, e che trova la propria forza in quel connubio tra basso e alto, tra gli sbuffi di polvere del quotidiano moscovita e il soprannaturale, che colora tanta letteratura russa post rivoluzionaria.

Una delle più interessanti pieghe formali de I guardiani della notte è il racconto, da parte di Geser, della leggenda della Vergine di Bisanzio; un racconto di secondo grado incastonato nella linea narrativa principale – metadiegetico, quindi – che non si limita alle sole parole del narratore di turno, ma è oggetto di una singolare visualizzazione che comincia in stile bula bula per poi librarsi in una raffinata animazione in bianco e nero. Questo racconto nel racconto doppia, completa e preannuncia le evoluzioni di quello principale; simile, in questo senso, il racconto per immagini – immagini di un videogame! – che scaturisce dalla console del videogiocatore accanito Zavulon. Smanettando con i controller, il signore delle Tenebre sperimenta le sue strategie, abbozza privatamente il racconto prima che questo si snodi sul binario principale.

La leggenda della Vergine e le videogiocate di Zavulon si inseriscono in un più generale tessuto di predestinazione; gli eventi, le azioni, sono già “scritti”. Si pensi in merito al ruolo della voce narrante che, inaugurando il lungometraggio per poi dileguarsi, già ne fornisce un profetico riassunto.

Lavorando su un canovaccio a tratti un po’ confuso, I guardiani della notte si colloca con originalità nel filone fantasy, tanto bisognoso di scelte adulte e non manichee, in termini sia formali, sia di contenuto, come quelle praticate da Timur Bekmambetov; la fiducia nel mezzo cinematografico, nelle sue ancora ampiamente esplorabili potenzialità, si accompagna alla fiducia nello spettatore, chiamato a riflettere a più livelli, a godere di una audio visione differente e divertente.

I Guardiani della Galassia: Vin Diesel sarà la voce di Rocket Racoon?

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I-guardiani-della-galassiaEnnesima notizia in arrivo dal Comic Con 2013. Questa volta parliamo del mondo Marvel e di Vin Diesel. Da tempo si parla infatti di un possibile coinvolgimente dell’attore in uno dei film in produzione da parte della Marvel Studio. Annuncio che, secondo alcune fonti, potrebbe arrivare proprio durante questo Comic Con 2013, magari questa sera, durante il panel Marvel.

Intanto però ecco un’ultima indiscrezione riguardo l’attore di Fast & Furious, che lo vedrebbe nei panni di doppiatore del procione Racket Racoon

I Guardiani della Galassia: una foto che celebra la fine delle riprese

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Giungono al termine le riprese dell’atteso prossimo film della Marvel,  I Guardiani della Galassia, ad annunciarlo arriva una foto dello stesso regista del film James Gunn da Facebook, che ritrae il cast di interpreti  Chris Pratt (Star Lord), Michael Rooker (Yondu), il regista, James  Gunn e Simon Hatt: 

I Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardians of the GalaxyNel cast del film ci sono  , Benicio Del Toro e Vin Diesel.

Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969).

Tutte le foto dal set del film:

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I Guardiani della Galassia: Rocket Raccoon in studio?

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I Guardiani della Galassia: Rocket Raccoon in studio?

Il regista de I Guardiani della Galassia James Gunn aveva detto in passato che, per cercare di realizzare al meglio il personaggio di Rocket Raccoon nel suo film, avrebbe portato sul set un vero procione per studiarne le movenze e i comportamenti. Oggi, via Twitter, il regista ha mantenuto la promessa e ha mostrato un’immagine dagli studios in cui compare un ospite speciale.

“Ho assunto un nuovo elettricista per le riprese – ha scherzato – masticare i fili va bene, giusto?”.

Ecco la foto!james gunn rocket raccoon procioneNon sappiamo ancora chi interpreterà Rocket Racoonn anche se Benicio Del Toro, ultima new entry ufficiale nel cast, potrebbe essere il prescelto.

I Guardiani della Galassia sarà diretto da James Gunn e fa parte della Fase Due dei Marvel Studios.

La pellicola è attesa negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardians of the Galaxy. Nel cast del film ci sono , , , , ,   e Benicio Del Toro.

Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969).

 

I Guardiani della Galassia: parlano Dan Abnett e Andy Lanning!

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I Guardiani della Galassia: parlano Dan Abnett e Andy Lanning!

Dan Abnett e Andy Lanning, sceneggiatori della reinvenzione del fumetto Guardiani della Galassia risalente al 2008, hanno rilasciato alcune dichiarazioni sul progetto di un nuova pellicola sotto la supervisione della Marvel.

I Guardiani della Galassia: Lee Pace parla di Ronan l’Accusatore

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I Guardiani della Galassia: Lee Pace parla di Ronan l’Accusatore

La prossima estate vedremo Lee Pace che, dismessi per un po’ i panni elfici di Re Thranduil (che ha indossato per la trilogia de Lo Hobbit di Peter Jackson), porterà sullo schermo uno dei personaggi più iconici dell’universo Marvel, Ronan l’Accusatore.

Essendo, ad oggi, il principale personaggio malvagio del film, quanto cattivo sarà questo Ronan?

“E’ un f*****o psicopatoco! – ha detto Pace in un’intervista com ClickOnline.com – E’ un vero mostro. Ho passato dei momenti bellissimi interpretandolo. Sono felice che sia tutto nel film, non avrei mai pensato di poter essere così folle sul set!”.

Quella di Pace sembra una descrizione abbastanza fedele al personaggio Marvel. Voi cosa ne pensate?

I Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardians of the GalaxyNel cast del film ci sono  , Benicio Del Toro e Vin Diesel.

Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969).

Fonte: CS

I Guardiani della Galassia: le impressioni di Zoe Saldana e Michael Rooker

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i-guardiani-della-galassia-concept

In un periodo storico particolarmente florido per quanto riguarda i blockbuster dedicati al mondo dei fumetti Marvel, continuano ad arrivare come fiume in piena testimonianze riguardanti I Guardiani della Galassia, a pronunciarsi sulla pellicola in uscita nelle sale la prossima estate è il turno di Zoe Saldana, l’attrice dalle origini portoricane che interpreterà Gamora.

Intervenuta ai microfoni di MTVZoe Saldana ha annunciato che il film porterà il concetto di supereroe in un’esperienza assolutamente nuova:

“Sarà un nuovo modo di guardare ai Supereroi. Adoro la natura dei classici e ciò che essi hanno significato, ma personalmente ho bisogno di innovazione […] Stiamo rendendo gli eroi dei ladri, sono come dei Robin Hood ed è una cosa che adoro. Ho sempre preferito la strada più lunga, la più difficile perché è l’unica capace di insegnarti cose significative nella vita e questi personaggi sono fantastici, vivranno il loro percorso di redenzione […] Per me è un’emozione unica aver preso parte ad una storia che racchiude in se tutto ciò che amo: lo spazio, un grande regista […] degli attori fantastici che non avresti mai pensato di ritrovare tutti insieme, ma eccoci qui, disposti a dare il 150% per la storia che stiamo realizzando ed amando.”

Anche Michael Rooker ha rilasciato sulle pagine di Total Film una breve dichiarazione su Yondu, il personaggio da lui interpretato:

“Non credo di avere la libertà di poter disquisire su alcuno dei poteri… Lo sapete, gran parte dei ruoli che interpreto sono ruoli fenomenali. Si tratta di un mio sguardo personale, di un mio modo di costruire il personaggio. Quindi mi baso su questa struttura per ogni performance che ho fatto e sarà lo stesso ne I Guardiani della Galassia.”

Riguardo il regista James Gunn ha aggiunto:

“Ciò che abbiamo realizzato ed apparirà sullo schermo è qualcosa di veramente eccezionale ed ho la sensazione che James saprà catturarlo in maniera meravigliosa. Sono felice di aver lavorato con qualcuno come lui perché non  accade tutti i giorni di poter incontrare qualcuno che si mostra così com’è e che non può essere paragonato a nessun altro.”

Il film, diretto da James Gunn, è previsto per le sale il 1 agosto 2014.

I Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardians of the GalaxyNel cast del film ci sono  , Benicio Del Toro e Vin Diesel.

Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969).

Fonte: Coming Soon

I Guardiani della Galassia: Gregg Henry nel cast

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New entry nel cast dell’atteso nuovo film della Marvel Studios I Guardiani della Galassia. Ad annunciarlo è lo stesso attore Gregg Henry tramite il suo profilo Twitter, svelando di essere in viaggio verso Londra dove si stanno svolgendo le riprese del film che come sappiamo sarà diretto da Gunn.

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I Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardians of the GalaxyNel cast del film ci sono  , Benicio Del Toro e Vin Diesel.

Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969).

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Fonte: Twitter via Badtaste

I Guardiani della Galassia: Chris Pratt mostra il fisico di Star Lord

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Poco fa vi abbiamo detto che le riprese “terrestri” de I Guardiani della Galassia sarebbero cominciate a breve, adesso invece, mentre il regista James Gunn ci assicura che il suo protagonista è in ottima forma per cominciare a lavorare sul set del prossimo film Marvel mostra il fisico di Star Lord / Peter Quill su Twitter.

Infatti, via Instagram, Pratt ha postato una foto di lui a torso nudo in palestra, commentandola così: “Niente birra per sei mesi“.

Che ve ne pare?Chris Pratt mostra il fisico di Star Lord

 

I Guardiani della Galassia sarà diretto da James Gunn e fa parte della Fase Due dei Marvel Studios.

La pellicola è attesa negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardians of the Galaxy. Nel cast del film ci sono , , , , ,   e Benicio Del Toro.

Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969).

Qui la gallery del film:

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Fonte: CBM

I Guardiani della Galassia, Dave Bautista al trucco?

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Mentre sale l’attesa per l’inizio delle riprese dei Guardiani della Galassia, molti attori si sono già sottoposti a numerosi provini e screen test per i costumi di scena ed il makeup. E proprio oggi, tramite Twitter, Dave Bautista ha pubblicato una foto inedita che lo ritrae impegnato, in uno dei camerini della Marvel Sudios, a sottoporsi ad un intensivo lavoro di modifica facciale. Nella didascalia si può leggere:

Non so perché sto pubblicando questa foto, ma…

Mistero! Dato che al momento Bautista non sembra impegnato in altri film, ecco che l’immagine potrebbe dunque svelare proprio come sarà il suo aspetto nel ruolo di Darx il Distruttore, alias Arthur Douglas.

Dave_Bautista

Il film è attualmente in pre produzione nel Regno Unito e dovrebbe arrivare al cinema il primo agosto 2014. I Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy) sono un gruppo di personaggi dei fumetti Marvel Comics, creato da Arnold Drake (testi) e Gene Colan (disegni). La prima apparizione avviene in Marvel Super-Heroes (seconda serie) n. 18 (gennaio 1969).

Arriva la smentita da Comicbookmovie nel quale fanno chiarezza sulla seduta di trucco, che in realtà non riguarda il film.

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