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Una data italiana per la release de Lo Hobbit: un Viaggio a Lungo Atteso

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Ecco la data italiana per Lo Hobbit – un Viaggio a Lungo Atteso in Italia. La Warner Bros Italia ha annunciato che l’attesissimo film di Peter Jackson uscirà in Italia l’1 gennaio 2013

Una Convention per Ben Kingsley

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Una Convention per Ben Kingsley

Dopo essere entrato nel cast di Iron Man 3, Bel Kingsley torna ad avere a che fare con tecnologia futuristica, sebbene con risvolti più comici, in Convention,  pellicola diretta da Justin Reardon e scritta da Christopher Painter. Protagonista Mark Duplass, nel ruolo di uno scienziato che presenta una sua particolare invenzione ad una convention di aziende produttrici di scatole, attrarendo l’attenzione di un leader del settore, interpretato da Kingsley.

Il problema della scatola in questione è che il suo utilizzo apre una breccia nel continuum spazio temporale, per cui la sua produzione in  serie potrebbe causare la fine del mondo… Sebbene il film non sia destinato ad essere un colossal, il regista e lo scrittore stanno cercando di coinvolgere nel progetto Jennifer Aniston, che dovrebbe interpretare la moglie del protagonista. Kingsley sarà prossimamente protagonista del colossal sci-fi Ender’s Game

Fonte: Empire

Una commedia romantica per Zack Efron!

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Una commedia romantica per Zack Efron!

Zac Efron, in questi giorni in Italia per presentare il suo nuovo film At Any Price alla 69ma edizione del Festival di Venezia, sarà protagonista di  Are We Officially Dating?, commedia romantica scritta e diretta da Tom Gormican.

Una Commedia Pericolosa: trailer del film con Enrico Brignano

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Una Commedia Pericolosa: trailer del film con Enrico Brignano

Una Commedia Pericolosa è il nuovo film di Alessandro Pondi, prodotto da  Marco Poccioni e Marco Valsania per Rodeo Drive con Rai Cinema, che vanta un cast d’eccezione composto da Enrico Brignano, Gabriella Pession, Paola Minaccioni e con la partecipazione di Fortunato Cerlino.

Una Commedia Pericolosa, uscirà al cinema il prossimo 30 agosto, distribuito da 01 Distribution.  La locandina del film è stata realizzata dal celebre illustratore Renato Casaro.

La trama del film

Da quando a sette anni vide per la prima volta un film di James Bond, Maurilio Fattardi sogna di diventare un agente segreto. Oggi è responsabile della sicurezza di un centro commerciale e si fa chiamare Agente Mao. Vive da solo in un appartamento a Roma e dalla sua finestra sul cortile spia i condomini, di cui sa tutto! Proprio nell’appartamento di fronte si trasferisce una donna molto attraente: è Rita, una hostess di linea un po’ malinconica. Una sera Maurilio assiste ad una furiosa litigata tra lei e uno sconosciuto. Le ombre che intravede suggeriscono che l’uomo le sta mettendo le mani al collo. Questo è omicidio! Ma quando Maurilio arriva nell’appartamento di Rita in compagnia della polizia il cadavere non si trova. Per giunta, sulla porta appare Rita che li guarda allibita. Maurilio sembra l’unico a credere a ciò che ha visto e inizia un’indagine privata e rocambolesca, coinvolgendo la bella vicina di casa. La verità non è mai quel che sembra e ognuno cerca di nascondere i propri segreti. Indizio dopo indizio, nonostante tutto sembri giocare contro di loro, i due riusciranno a ricostruire una serie di segreti e a scoprire la verità, quella vera però. E non solo.

Una commedia per Michael Fassbender

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Una commedia per Michael Fassbender

Dopo essersi dedicato per lo più a film drammatici, con l’escursione supereroistica di X-Men: L’inizio e quella fantascientifica di Prometheus, per Michael Fassbender sembra finalmente arrivato il momento di cimentarsi una commedia. L’occasione gli viene offerta con Frank, diretto da Lenny Abrahamson, su sceneggiatura di Jon Ronson e Peter Straughan, il quale ha peraltro adattato per il grande schermo L’uomo che fissa le capre, libro scritto dallo stesso Ronson.

Il film sarà incentrato sulle peripezie di un aspirante musicista, interpretato da Domhnall Gleeson che entrerà in un’eccentrica rock band guidata da Fassbender. Per l’attore, una parentesi leggera, dopo aver girato Twelve Years A Slave, ripetendo la collaudata collaborazione con Steve McQueen e The Counselor, diretto da Ridley Scott. Gleeson salterà invece dal futuro distopico di Dredd alla Russia ottocentesca di Anna Karenina.

Fonte: Empire

Una commedia per Michael Douglas e Diane Keaton?

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Una commedia per Michael Douglas e Diane Keaton?

Negli ultimi tempi, film come It’s Complicated e Marigold Hotel, hanno mostrato come quello attuale sia un ottimo periodo per

Una commedia per Hailee Steinfeld

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Una commedia per Hailee Steinfeld

Dopo aver interpretato Giulietta nel nuovo adattamento della tragedia shakespeariana firmato da Julian Fellows, Hailee Steinfeld si dedica a qualcosa di decisamente più leggero. Tratto dall’omonimo romanzo di Daniel Handler (più conosciuto per la serie di Lemony Snicket), Why we broke up seguirà le vicende della liceale Min, appena uscita da una relazione.

La ragazza lascia a casa del suo ex una scatola, piena di oggetti ammassati in maniera apparentemente casuale (tappi di bottiglia, biglietti del cinema, una scatola di fiammiferi, libri, etc..), accompagnati da una lettera in cui lei spiega i motivi della fine della loro relazione. La regia dovrebbe essere curato da Beth McCarthy-Miller, veterana della televisione (30 Rock, Saturday Night Live), al secondo film dopo Tammy con Melissa McCarthy.

Fonte: Empire

Una commedia nera per Louise Brealey

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Conosciuta al grande pubblico grazie al ruolo di Molly Harper in Sherlock, e dopo aver avuto una particina di Marigold Hotel, Louise Brealey si prepara ad una più impegnativo compito, grazie a Delicious, commedia romantica dai risvolti oscuri, diretta da Tammy Riley-Smith.

La regista è alla prima prova sulla lunga distanza per il grande schermo. In Delicious, un cuoco fin troppo fedele al proprio mestiere finisce per usare metodi estremi pur di spingere a mangiare una donna fissata con le diete. Louise Brealey sarà affiancata da Nico Rogner.

Le riprese prenderanno il via in dicembre a Londra; Louise Brealey tornerà a vestire i panni di Molly anche nella prossima serie di Sherlock.

Fonte: Empire

Una commedia natalizia per i Farrelly

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Quello dei film natalizi è uno dei filoni più classici del cinema americano; se però il fim è intitolato Dear Satan e a metterci le mani saranno i fratelli Farrelly, probabilmente non ci sarà da aspettarsi un remake de La vita è meravigliosa. La storia, scritta da Dan Ewen vede protagonista una bambina di sette anni che nella sua letterina a Santa Claus commette un errore, scrivendo Satan… e invece del Polo Nord, la missiva raggiungerà effettivamente gli inferi, con tutte le conseguenze del caso.

Ewen ha raccontato di aver avuto l’idea anni fa, quando facendo il baby sitter gli capitò veramente che un bambino commettesse quell’errore, e di essersi immaginato cosa sarebbe potuto succedere. Il progetto non sembra comunque destinato a essere realizzato in tempi brevi: i Farrelly hanno infatti in programma l’arrivo sul grande schermo dei Three Stooges (conosciuti in Italia come I Tre Marmittoni), uscita fissata per agosto e, in seguito, il sequel di Scemo e Più Scemo e il film di animazione Turkeys (Tacchini), da loro prodotto.

Fonte: Empire

Una clip estesa di Les Misérables con Hugh Jackman e Russell Crowe!

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Arriva dalla Spagna una clip estesa di Les Misérables. La clip in questione è quella proiettata in anteprima alle giornate professionali di cinema di Sorrento, dove noi di Cinefilos

Una clip ed un inizio alternativo dal Blu-ray di The Avengers!

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Una clip ed un inizio alternativo dal Blu-ray di The Avengers!

E’ uscito da poco in home video l’edizione blu-ray di The Avengers, ricca di contenuti speciali e scene tagliate dal film.

Una clip di To The Wonder di Terrence Malick

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Una clip di To The Wonder di Terrence Malick

to the wonderArriva una prima clip dell’atteso nuovo film di Terrence Malick, To The Wonder, la pellicola vista a Venezia 2012 che vede nel cast protagonisti Ben Affleck

Una clip dal film Hitchcock: la scena della doccia in Psycho!

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Una clip dal film Hitchcock: la scena della doccia in Psycho!

Ecco la prima, forse la più attesa, clip tratta dal film Hitchcock con protagonista Anthony Hopkins nei panni del leggendario regista. La clip è incentrata sulle riprese di una

Una clip dai contenuti di Harry Potter Wizard’s Collection!

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Una clip dai contenuti di Harry Potter Wizard’s Collection!

Manca una settimana esatta all’uscita della Harry Potter Wizard’s Collection, il più grande cofanetto mai realizzato nella storia di Warner Home Video

Una chiacchierata con i protagonisti di Gli Sfiorati

La suggestiva ed elegante cornice della Terrazza Martini in p.zza Diaz a Milano, da cui vetrate lo sguardo domina su tutta la città, è la location designata per l’incontro tra la stampa e i protagonisti del nuovo film Fandango Gli Sfiorati di Matteo Rovere. Il regista e i due giovani protagonisti Andrea Bosca e Miriam Giovanelli sono accompagnati da Domenico Procacci in persona e dall’autore del romanzo da cui la storia ha preso ispirazione, Sandro Veronesi.

Una cascata di nuove foto da Una Notte da Leoni Parte II

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Una cascata di nuove foto da Una Notte da Leoni Parte II

La Warner Bros ha rese note un gran numero di immagini da Una Notte da Leoni Parte II, La maggior parte sono inedite!

Ecco alcune delle immagini, mentre su Collider potrete trovare le altre! Diretto da Todd Phillips, Una Notte da Leoni Parte II, vede ritornare nel suo cast Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Justin Bartha, Jamie Chung, e Ken Jeong. Il film uscirà nei cinema il 26 maggio.

Fonte: collider

Una canzone per Marion: recensione del film

Una canzone per Marion: recensione del film

Una canzone per Marion è una pregevolissima commedia diretta da Paul Andrew Williams (Cherry Tree lane e Cottage) che uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 29 di agosto.  Una canzone per Marion è un film in cui lo spettatore può trovare di tutto: commozione, ilarità, sentimento e diversi spunti di riflessione oltre ad una bellissima selezione musicale.

In Una canzone per Marion Marion (Vanessa Redgrave) e Arthur (Terence Stamp) sono una coppia molto unita e innamorata nonostante l’età non più verdissima. La notizia di un tumore che si è ripresentato improvvisamente lascia ai due pochissimo tempo per realizzare un destino molto triste. Marion, membro appassionato del coro del quartiere, lotta con la malattia e con il burbero marito affinchè possa partecipare ad una selezione che porterà ad un importante festival locale. Per Arthur quel coro è solo una perdita di tempo, ma sarà proprio grazie ad esso e alla sua tenace direttrice Elizabeth (Gemma Artenton), che il vecchio uomo arrabbiato con il mondo potrà scoprire una nuova via per riconquistare il sorriso e l’amore di un figlio, James (Cristopher Eccleston), al quale aveva sempre negato affetto.

Williams confeziona un film dalla trama di base molto toccante ma riesce a raccontare una storia che non vuole solo commuovere lo spettatore ma anche indurlo a riflettere sull’importanza della vita, degli affetti, soprattutto quelli terreni, oltre che sulla loro immortalità.

Una canzone per Marion, il film

Attori meravigliosi che incantano con interpretazioni magistrali; ci riferiamo in particolar modo ai due anziani protagonisti Terence Stamp/Arthur e Vanessa Redgrave/Marion, che mettono in scena tutta la loro grande maestria maturata in anni di cinema. Possono solo lasciare rispettosamente spazio ai due ingrigiti maestri il pur bravo Cristopher Eccleston/James e la graziosissima Gemma Artenton/Elizabeth che comunque non sfigurano affatto tenendo molto bene la scena.

Il rude e imbruttito Stamp/Arthur è indubbiamente il vero mattatore del film, straordinario nel vestire i panni di un uomo stanco, deluso e intristito che però riesce a trovare la forza per non lasciarsi andare, anche e soprattutto dopo la scomparsa della moglie. Sono passati molti anni e molti film da quando Stamp interpretò il misterioso ed enigmatico ospite in Teorema del grande P.P Pasolini, ma per fortuna i bravi attori sono come il buon vino, invecchiando migliorano.

Una canzone per Marion è una commedia sentimentale che si basa su una fortissima componente musicale, una musica che è parte stessa della sceneggiatura in quanto cantata dagli stessi protagonisti. Una selezioni di testi azzeccatissima che accompagna e segue l’evolversi narrativo della trama con perfetta sintonia: You are the sunshine of my life di Steve Wonder, True Colours di Tom Kelly oppure Lullabye di Billy Joel sono solo alcuni dei bellissimi pezzi che metteranno a dura prova le corde emotive del pubblico.

Una canzone per Marion è un film toccante e al contempo divertente, elegante e composto, un film a cui si consiglia di prepararsi munendosi di una buona dose di fazzolettini…anche per i maschietti, non sarà facile celare le lacrime a lungo.

Una camera da letto dedicata a Batman di un Motel in Taiwan

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Batman suitsArriva dal Taiwan la prima suite dedicata all’universo di Batman, ebbe si, avete capito bene, un motel nei pressi del  Taiwan ha allestito una delle sue stanze come fosse la camera da letto del famigerato pipistrello. E la stanza viene venduta ad un prezzo molto conveniente, ovvero 50 dollari ogni tre ore.  Perché il prezzo calcolato in ore? perché il Motel Eden, che si trova a Kaohsiung City,  è uno di quei luoghi che servono ad ospitare le fughe erotiche, per cui seguono un tariffario scandito non da giorni ma da ore.

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Fonte: huffingtonpost

Una bugia per due: tre clip in italiano della commedia francese

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Una bugia per due: tre clip in italiano della commedia francese

Arriva domani nelle sale italiane la brillante commedia francese Una Bugia per due, diretta da Rudy Milstein con protagonisti Vincent Dedienne, Clémence Poésy e Géraldine Nakache.

Una commedia intelligente, sottile e delicata che racconta una storia fondata sull’apparenza, di come principi e valori vengano spesso messi da parte al fine di sedurre, di essere accettati e di compiacere alla società. Protagonista dell’originale opera prima di Milstein è l’avvocato Louis, interpretato da Vincent Dedienne, il classico (fin troppo) bravo ragazzo ‘costretto’ dalle circostanze a ricoprire il ruolo di bugiardo. A far da contorno, una serie di personaggi che verranno coinvolti dalle imprevedibili conseguenze delle “piccole” bugie di Louis, tra cui Elsa, la spregiudicata e affascinante manager dello studio legale presso cui lavora Louis, interpretata da Clémence Poésy, l’incorruttibile e determinata Hélène interpretata da Géraldine Nakache, gli eccentrici genitori di Louis e Bruno, il bizzarro vicino di casa, che apparentemente non riesce a provare emozioni, interpretato dallo stesso regista, nel doppio ruolo di autore e attore. Una Bugia per due è nei cinema italiani distribuito da Officine UBU da giovedì 1 febbraio.

Una Bugia per due, la trama

Louis è gentile. È così gentile che passa spesso inosservato. I colleghi e i genitori non ne hanno una grande considerazione, e non può nemmeno contare sull’appoggio degli amici… che non ha. Il giorno in cui scopre di avere una grave malattia, quelli intorno a lui sembrano notare la sua esistenza per la prima volta, e per Louis le opportunità personali e professionali improvvisamente abbondano. Quando lo studio legale presso cui lavora gli chiede di difendere una multinazionale da uno scandalo, questa diventa per Louis l’occasione per farsi finalmente notare. Tutto però ha un prezzo, e Louis sarà costretto a ricorrere a una bugia “buona” per ritagliarsi un posto agli occhi degli altri e poter compiere, finalmente, qualcosa di grande.

Una Bugia per due: trailer del film al cinema dal 1 febbraio!

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Una Bugia per due: trailer del film al cinema dal 1 febbraio!

Officine UBU ha diffuso il trailer italiano della brillante commedia francese Una Bugia per due, diretta da Rudy Milstein con protagonisti Vincent Dedienne, Clémence Poésy e Géraldine Nakache, in arrivo nelle sale italiane da giovedì 1 febbraio.

Una commedia intelligente, sottile e delicata che racconta una storia fondata sull’apparenza, di come principi e valori vengano spesso messi da parte al fine di sedurre, di essere accettati e di compiacere alla società. Protagonista dell’originale opera prima di Milstein è l’avvocato Louis, interpretato da Vincent Dedienne, il classico (fin troppo) bravo ragazzo ‘costretto’ dalle circostanze a ricoprire il ruolo di bugiardo. A far da contorno, una serie di personaggi che verranno coinvolti dalle imprevedibili conseguenze delle “piccole” bugie di Louis, tra cui Elsa, la spregiudicata e affascinante manager dello studio legale presso cui lavora Louis, interpretata da Clémence Poésy, l’incorruttibile e determinata Hélène interpretata da Géraldine Nakache, gli eccentrici genitori di Louis e Bruno, il bizzarro vicino di casa, che apparentemente non riesce a provare emozioni, interpretato dallo stesso regista, nel doppio ruolo di autore e attore.

La trama del film

Louis è gentile. È così gentile che passa spesso inosservato. I colleghi e i genitori non ne hanno una grande considerazione, e non può nemmeno contare sull’appoggio degli amici… che non ha. Il giorno in cui scopre di avere una grave malattia, quelli intorno a lui sembrano notare la sua esistenza per la prima volta, e per Louis le opportunità personali e professionali improvvisamente abbondano. Quando lo studio legale presso cui lavora gli chiede di difendere una multinazionale da uno scandalo, questa diventa per Louis l’occasione per farsi finalmente notare. Tutto però ha un prezzo, e Louis sarà costretto a ricorrere a una bugia “buona” per ritagliarsi un posto agli occhi degli altri e poter compiere, finalmente, qualcosa di grande.

 

Una bugia per due: recensione della commedia francese

Una bugia per due: recensione della commedia francese

Per gli amanti del cinema francese e della commedia degli equivoci con lezione finale, da giovedì 1° febbraio Officine UBU distribuisce in sala Una bugia per due, esordio nel lungometraggio del giovane Rudy Milstein (dopo alcuni corti, tra cui il Mon combat del 2019). Una storia sull’apparenza e l’opportunità, il bisogno di accettazione e il valore che diamo ai principi che diciamo orientino le nostre scelte, a tratti naive e un po’ ingenua, ma che può contare sulla presenza – e sulla tensione che tra loro si crea – di due volti noti come quelli di Vincent Dedienne e Géraldine Nakache. Con loro, oltre allo stesso regista in un piccolo ruolo (non banale), anche Clémence Poésy, Rudy Milstein, Isabelle Nanty, Sam Karmann e Rabah Nait Oufella.

Una bugia per due, la trama

Louis è gentile. il classico bravo ragazzo. È così gentile che passa spesso inosservato. I colleghi e i genitori non ne hanno una grande considerazione, e non può nemmeno contare sull’appoggio degli amici… che non ha. Il giorno in cui scopre di avere una grave malattia, quelli intorno a lui sembrano notare la sua esistenza per la prima volta, e per Louis le opportunità personali e professionali improvvisamente abbondano. Difficile però rivelare la verità, quando scopre di essere in realtà sano, dopo che lo studio legale presso cui lavora gli chiede di difendere una multinazionale dall’accusa che i propri prodotti provochino il cancro, l’occasione per farsi finalmente notare. Tutto ha un prezzo, come si sa, e l’imbarazzato e impacciato Louis sarà costretto dalle circostanze a interpretare il ruolo di bugiardo e a ricorrere a una bugia ‘a fin di bene’ per ritagliarsi un posto agli occhi degli altri.

Una bugia per dueMalato tra le donne

Al centro di tutto Vincent Dedienne, volto perfetto per esprimere lo spaesamento del protagonista, meno forse per lasciarne intuire gli angoli più oscuri o tormentati. Una potenziale debolezza cui il regista supplisce grazie a un tris di attrici chiamate a portare avanti l’intreccio intorno a lui, con la spigolosa e caparbia Hélène di Géraldine Nakache (non a caso eletta miglior attrice non protagonista dal pubblico del Festival Jean-Carmet nel 2023, sorella del regista Olivier Nakache e regista ella stessa, anche se sembra essersi fermata agli apprezzati Tout ce qui brille e Nous York) su tutte, seguita da ‘mamma’ Isabelle Nanty (Il favoloso mondo di Amélie) e la cinica Elsa di Clémence Poésy (In Bruges).

I riferimenti sono quelli delle commedie di Judd Apatow, del cinema di Agnès Jaoui, di Julie Delpy, di Michel Leclerc e del Tutti gli uomini di Victoria di Justine Triet, almeno stando a quanto dichiarato – a proprio rischio e pericolo – da Milstein, fan dello humor inglese di Quattro matrimoni e un funerale o di Mike Newell e di quello scorretto delle prime stagioni de I Simpson. Un gotha personale che rischia di aver confuso il regista, che qui sembra soffrire proprio della difficoltà a tenere in equilibrio tanti temi e spunti.

Una bugia per due Una commedia leggera con troppe pretese

Troppi, verrebbe da dire, visto che in un contesto alla Erin Brockovich si intrecciano una ‘velata’ critica delle politiche bancarie e della dilagante tendenza a giudicare, come anche dell’ipocrisia sociale nei confronti del diverso o del senso di colpa messo in scena più a beneficio di chi ci osserva che del malato o bisognoso di turno. Tutto legittimo, tutto raccontato con leggerezza e non senza siparietti divertenti o macchiette ben riuscite (senza considerare tale la suddetta Hélène, il migliore resta l’inespressivo Bruno interpretato da Milstein stesso), eppure tutto piuttosto confuso.

Tra scontri legali inverosimili, donne in carriera mosse più dalla gelosia personale che dal senso di giustizia e genitori anaffettivi, a regalare una parvenza di sincerità è il solo Rabah Nait Oufella, nei panni del giovane Julien. Un ‘primato’ che la dice lunga sulla poca efficacia dei personaggi costruiti sul resto del cast e di una scrittura che a fatica riesce a dare coerenza a questa satira sulle apparenze, che comunque riesce a procedere senza troppi scossoni e con qualche forzatura. Una favola morale più che una commedia dell’assurdo, come reso evidente dalla rassicurante e conciliatoria conclusione, e dall’invito a non cercare l’accettazione altrui a tutti i costi e a trovare il coraggio di non aspettare ad affrontare le cose che da sole non cambieranno mai.

Una bellissima infografica su 13 horror moderni vincitori di vari premi

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Acefancyadress ha creato una bellissima infografica che racchiude 13 classici dell’horror moderno premiati in vari festival e/o concorsi.

L’immagine contiene vari informazioni come budget, sottogenere, nemico, trama, incassi totali, premi ricevuti e rating sui principali siti di critica, ma potete vedere tutte le informazioni direttamente qua sotto.

Una battuta nel trailer di Alien: Earth anticipa sottilmente l’apparizione del più grande rivale dello Xenomorfo

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Il trailer di Alien: Earth potrebbe aver anticipato il prossimo scontro tra Alien e Predator, mentre le due saghe si avvicinano all’inevitabile rivincita. La prima serie TV dedicata ad Alien, Alien: Earth di FX, è ambientata nel 2120 e segue un gruppo di soldati tattici inviati a indagare su un’astronave precipitata sulla Terra con a bordo cinque diverse forme di vita. Sebbene si possa presumere che uno di questi esemplari sia uno Xenomorfo, resta da vedere cosa altro incontreranno i soldati.

Sette anni dopo Alien: Covenant, la saga di Alien è tornata con Alien: Romulus del 2024, che ha riscosso un grande successo di critica e pubblico. Sebbene Romulus fosse un film molto autonomo che prendeva molto in prestito dai primi due film di Alien, ha posto le basi per un futuro entusiasmante. Allo stesso modo, dopo che Prey di Hulu ha resuscitato la serie Predator, la classe di cacciatori più letale del cinema sta tornando sul grande schermo con Predator: Badlands. È interessante notare che non solo il trailer di Predator: Badlands includeva un importante collegamento con Alien, ma ora anche il trailer di Alien: Earth potrebbe aver fatto riferimento a Predator.

Alien: Earth definisce i mostri “predatori” nel primo trailer

Lo Xenomorfo non sarà l’unica minaccia dello show

Verso la fine del trailer di Alien: Earth, uno degli scienziati definisce le forme di vita “specie invasive” e anche “predatrici”. Non è chiaro se lo scienziato stesse usando entrambi i termini per riferirsi a tutte e cinque le specie, ma il fatto è che la scelta delle parole è piuttosto interessante. Data la storia comune dei franchise di Alien e Predator, è difficile sentire la parola “predatori” in un progetto Alien senza associarla agli Yautja, specialmente nel contesto di specie aliene letali.

Il primo crossover tra Alien e Predator è avvenuto nel fumetto della Dark Horse Aliens vs. Predator, pubblicato per la prima volta nel 1989, un anno prima che Predator 2 includesse un teschio di Xenomorfo nella parete dei trofei del Predator.

Sebbene la maggior parte delle discussioni su Alien: Earth riguardino il modo in cui la serie porterà uno Xenomorfo sulla Terra senza stravolgere la tradizione consolidata del franchise, ora sono più interessato a scoprire gli altri mostri che incontreremo. Lo Xenomorfo sarà anche l’organismo più perfetto che esista, ma ciò non significa che non ci siano altre creature affascinanti e letali là fuori. Anche se nessuno dei mostri della serie è uno Yautja, la minaccia più grande di Alien: Earth potrebbe non essere nemmeno uno Xenomorfo.

Potrebbe essere interessante che lo Xenomorfo sia il “male minore” della serie, con gli umani e i sintetici costretti ad allearsi con l’Alieno del titolo contro le altre specie. Stranamente, questo sarebbe in qualche modo simile a ciò che è successo in Alien vs. Predator.

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: trama e cast del film

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: trama e cast del film

Nella lunghissima carriera di Clint Eastwood, uno dei suoi personaggi più celebri è senza dubbio quello di Harry Callaghan. Nato dalla penna di Harry Julian Fink, il personaggio è stato protagonista di ben cinque film usciti tra il 1971 e il 1988. Uno dei più famosi tra questi è il secondo capitolo, intitolato Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan. Diretto da Ted Post e scritto da John Milius e Michael Cimino, il personaggio ha con questo film consolidato la propria popolarità, merito anche del carisma di cui Eastwood lo ha arricchito.

Al momento della sua uscita in sala il film si affermò infatti come un grande successo, superando perfino gli incassi del precedente capitolo. Con un risultato al box office di 44 milioni diventò anche il sesto film con il maggior incasso dell’anno. Il titolo ha poi ricevuto una buona accoglienza da parte della critica, che ha lodato l’interpretazione del protagonista e le tematiche contenute nella storia. Anche questo titolo come il primo è infatti divenuto una pietra miliare del genere poliziesco, qui perfettamente rappresentato. In contesto statunitense sempre più cupo e con la violenza dilagante, l’ispettore Callaghan incarna perfettamente i malumori e i timori di un’intera popolazione.

Anche con i successivi film il personaggio continuò a godere di ottima fama, e permise al suo interprete di diventare celebre anche al di là dei film western girati negli anni Sessanta. Con il suo carattere e le sue iconiche battute, Callaghan è tutt’oggi uno dei grandi personaggi del cinema. Numerose sono le curiosità a legate a questo secondo film in particolare, molte delle quali legate al suo cast. Di seguito si potrà scoprire le più interessanti di queste, come anche dove è possibile vedere il film in streaming.

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: la trama del film

Protagonista del film è l’ispettore Callaghan, dai suoi colleghi conosciuto anche come Harry la carogna. Dopo essersi costruito una certa notorietà per via dei suoi metodi d’indagine particolarmente violenti, questi si ritrova ora ad essere tenuto d’occhio dai suoi superiori, i quali non vogliono che si immischi in situazioni rischiose. Ma Callaghan non sopporta stare con le mani in mano, e quando un sindacalista viene brutalmente assassinato, capisce che è giunta l’ora di indagare. Insieme al suo collega Early Smith, questi si addentra lì dove non dovrebbe, arrivando a scoprire un’intricata rete di corruzione e ricatti.

Allo stesso tempo, quattro agenti appena usciti dalla scuola di polizia iniziano a pattugliare le strade a bordo delle loro motociclette. Questi sono decisi a farsi giustizia da soli, andando contro quel sistema giudiziario che Callaghan ha giurato di difendere ad ogni costo. Lo scontro è inevitabile, e per poter affermare ancora una volta i propri valori dovrà affidarsi esclusivamente alla propria esperienza. Egli è infatti l’unico che, pur contravvenendo agli ordini impostigli, può andare in fondo al caso e scoprire chi ha ucciso il sindacalista e perché.

Una Magnum 44 per l'ispettore Callaghan cast

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: il cast del film

Dei cinque film della saga dedicata all’ispettore Callaghan, Eastwood ha affermato che questo secondo è il suo preferito in assoluto. A lui fu anche offerto di dirigere il film, ma preferì affidare il ruolo a Post. Stando ad alcune intervista rilasciate in seguito, tuttavia, Eastwood avrebbe comunque firmato molto del girato realizzato. L’attore avrebbe poi ufficialmente ricoperto il ruolo di regista per il quarto film della serie, intitolato Coraggio… fatti ammazzare. Per questo secondo capitolo egli si concentrò però nel ridare vita all’ispettore protagonista, e totalmente devoto al personaggio si allenò al fine di poter eseguire personalmente le spericolate acrobazie. Eastwood non ha infatti permesso che delle controfigure lo sostituissero, ed è infatti possibile riconoscere il suo volto in tali sequenze.

Nel film è poi presente l’attore Hal Holbrook nei panni del tenente Neil Briggs. L’interprete si è affermato nel corso degli anni grazie alla sua partecipazione a noti film, e di recente ha guadagnato diverse lodi per il suo ruolo in Into the Wild. Felton Perry interpreta qui il ruolo del collega di Callaghan, Early Smith. Questo è l’interpretazione più nota della sua carriera, ma si annovera la sua presenza anche nei primi tre film della saga di RoboCop. Gli attori Mitchell Ryan, David Soul, Robert Urich e Kip Niven hanno invece interpretato gli agente motociclisti del film. Soul, in particolare, dopo essere stato visto in tali panni venne chiamato ad interpretare il detective Ken Hutchinson nella serie Starsky & Hutch.

Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Tim Vision e Amazon Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre in programma in televisione per venerdì 11 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Un’ottima annata: tutto quello che c’è da sapere sul film con Russell Crowe

Il regista Ridley Scott si è cimentato con numerosi generi cinematografici nel corso della sua carriera, passando dal fantascientifico Alien al colossal storico Il gladiatore, fino al film di guerra con Black Hawk Dawn, il road movie con Thelma & Louise e il biopic con House of Gucci, solo per citarne alcuni. In poche occasioni, però, ha avuto a che fare con la commedia. La prima esperienza con tale genere è avvenuta grazie a Il genio della truffa, una black comedy con elementi da poliziesco, mentre la seconda esperienza è stata con Un’ottima annata, ad oggi ancora il suo unico film di genere “commedia sentimentale”.

Tale lungometraggio è il risultato di una precisa volontà da parte di Scott di mettersi alla prova con tale genere, come anche di poter girare un film nei dintorni della sua residenza in Provenza. Il regista contattò dunque lo scrittore Peter Mayle, il quale, dopo aver concordato con Scott le basi del racconto, sviluppò il tutto in un romanzo dal titolo Un’ottima annata. I diritti di questo vennero poi subito acquistati dal regista e a Marc Klein è stato affidato il compito di trarre una sceneggiatura che adattasse quanto da Mayle scritto. Prese così forma il progetto, che ha dunque permesso al regista di ottenere quanto desiderato.

Il film è stata inoltre l’occasione per lui per tornare a collaborare con Russell Crowe dopo l’avventura di Il gladiatore. Uscito nel 2006, il film non ha sul momento ottenuto un particolare successo, ma negli anni è diventato uno dei lungometraggi più apprezzati tra quelli “minori” di Scott, merito anche delle buone emozioni trasmesse. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Un’ottima annata. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un'ottima annata cast

La trama di Un’ottima annata

Protagonista del film è un efficiente banchiere londinese specializzato in transazioni finanziarie, di nome Max Skinner. Egli è un uomo determinato, cinico, insensibile e solitario, che ha trascurato ogni aspetto della sua sfera privata dedicandosi totalmente al lavoro e facendosi molti nemici. Questa insensata realtà nella quale si è alienato privandosi dei veri piaceri della vita, è destinata però a subire un improvviso cambiamento di rotta. La morte di un suo vecchio zio, Henry, con cui Max ha perso i contatti da molto tempo, catapulta infatti il banchiere in una dimensione completamente diversa da quella che vive.

Max si trova infatti costretto a partire per la Provenza per gestire la vendita della tenuta con vigneto annesso che ha ereditato dallo zio, abbandonando per qualche giorno gli innumerevoli impegni lavorativi. Ma una serie di incredibili imprevisti porta il protagonista a soggiornare maggior tempo in Provenza, distogliendolo lentamente dall’intenzione iniziale di vendere la tenuta e capitalizzarne il valore. La prolungata permanenza, avrà infatti il potere di far riemergere in Max ricordi dimenticati dell’infanzia e l’incontro speciale con l’affascinante proprietaria del bistrot del paese, Fanny Chenal, cambierà per sempre il resto della sua vita.

Un'ottima annata location

 

Il cast e le location di Un’ottima annata

Come anticipato, ad interpretare Max Skinner vi è l’attore Russell Crowe. Il personaggio da lui interpretato in questo film è stato considerato un cambiamento rispetto ai suoi soliti ruoli, con alcuni che hanno descritto quella di Crowe in Un’ottima annata come l’interpretazione di un attore molto più maturo. Accanto a lui, nel ruolo di Fanny Chenal, vi è invece l’attrice Marion Cotillard, qui al suo secondo ruolo in lingua inglese dopo Big Fish. Per il ruolo dello zio Henry, invece, fu scelto l’attore Albert Finney, in quanto Klein si è ispirato a lui per scrivere il personaggio. Il giovane Max è invece interpretato dall’attore Freddie Highmore.

Particolarmente note del film sono le sue location francesi. Le riprese svoltesi in Provenza sono infatti state girate a Bonnieux, Cucuron e Gordes nel Vaucluse, all’aeroporto di Marsiglia e alla stazione ferroviaria di Avignone. Anche Londra è però stata location di alcune scene e tra i luoghi della città inglese dove si sono svolte le riprese si annoverano Albion Riverside a Battersea, Broadgate, il Bluebird Cafe su King’s Road a Chelsea e il Criterion Restaurant a Piccadilly Circus. Il caffè di Fanny è stato invece ricostruito in un ristorante di Gordes, con la designer Sonja Klaus che lo ha decorato con oggetti acquistati da negozi di seconda mano.

Il trailer di Un’ottima annata e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Un’ottima annata grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 29 luglio alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Un’Ombra sulla verità, trailer del nuovo film di Philippe Le Guay

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François Cluzet, Jérémie Renier e Bérénice Bejo sono i protagonisti di Un’Ombra sulla verità il nuovo film del regista francese Philippe Le Guay (Le donne del 6^ piano, Molière in bicicletta) che realizza un thriller dal tema tanto aspro quanto contemporaneo. L’opera di Le Guay, riconosciuta con il Premio del Pubblico a France Odeon, il Festival del cinema francese, sarà in sala ad Aprile grazie a BIM Distribuzione.

La trama di Un’Ombra sulla verità

A Parigi, Simon ed Hélène decidono di vendere una cantina nello stabile dove abitano. Un uomo dal passato torbido l’acquista e ci va a vivere senza dire niente a nessuno. Piano piano la sua presenza sconvolgerà la vita della coppia.

Un’ombra negli occhi: recensione del film Netflix

Un’ombra negli occhi: recensione del film Netflix

Un’ombra negli occhi è un film storico-drammatico Netflix in grado di spiccare tra i tanti che parlano di guerra. Il regista Ole Bornedal sceglie di raccontare un episodio realmente accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale nella sua terra, la Danimarca. Così facendo, colpisce nel segno: la sua opera è tanto vera quanto profonda e struggente, un pugno nello stomaco per i temi trattati e una perla rara a livello di immagini e recitazione.

Un’ombra negli occhi: la storia vera dell’attentato alla Shell House

Il film prende spunto da un evento realmente accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1945, la Royal Air Force decide di attaccare la Shell House di Copenaghen, sede della Gestapo e luogo di torture nei confronti delle spie e dei disertori. Durante l’attacco aereo, un errore delle forze britanniche fa si che parte dei bombardamenti vengano diretta ad una scuola elementare: lo sbaglio causa la morte di 125 civili, tra cui 86 bambini.

In Un’ombra negli occhi vengono raccontate le vicende di alcune persone coinvolte nell’attacco: un bambino rimasto traumatizzato dopo aver assistito ad un bombardamento, una bimba che ha visto l’uccisione di una spia in mezzo alla strada, una suora che non riesce a trovare la forza di credere, un giovane poliziotto della Gestapo disconosciuto dalla famiglia. Non i casi estremi, i soldati o gli internati, ma persone che potrebbero essere chiunque e che, a causa della guerra, sono impossibilitate a vivere serenamente.

Vite stravolte

In Un’ombra negli occhi vengono toccati tanti temi profondi, ma il filo conduttore del film è un concetto semplice quanto brutale: la guerra arriva e, qualsiasi momento tu stia vivendo, chiunque tu sia, invade ogni aspetto dell’esistenza. L’inizio del film esplicita bene l’idea: le immagini sono allegre, campi lunghi raffiguranti la campagna danese si alternano a scene allegre di una famiglia in festa. Un bambino fischiettante sta pedalando in bicicletta. Poco lontano, una macchina percorre le strade di provincia quando, improvvisamente un aereo lancia una bomba sull’auto, uccidendo la famiglia all’interno. L’idea è che anche nei luoghi più desolati, anche negli attimi di pace, non è possibile abbassare la guardia se si è in guerra.

un'ombra negli occhiLa fede, l’infanzia e l’amore sommersi dalla guerra

I protagonisti del film sono almeno cinque. Tre di questi sono dei bambini che devono giostrare i propri sentimenti tra l’infanzia e la guerra: la spensieratezza non può esistere fino in fondo. Non mancano gli attimi gioiosi, ma sono dei piccoli sprazzi nel generale clima di tensione del conflitto. Gli altri due protagonisti sono una novizia e un nazista. Entrambi molto giovani, faticano a costruire il proprio futuro nel contesto della guerra: Teresa perde la fede e Frederik è sommerso dai sensi di colpa.

Come se non bastasse la tensione del mondo circostante, la vita dei protagonisti di Un’ombra negli occhi – e quella delle persone attorno a loro – è messa a repentaglio dall’attacco alla scuola. Come le bombe e le macerie fanno con i personaggi del film, la guerra schiaccia e sacrifica in maniera casuale e spesso erronea soggetti innocenti per un ”bene più grande”. E cosa c’è di più innocente dei bambini, delle suore e degli innamorati?

Cast, musiche e immagini a regola d’arte in Un’ombra negli occhi

Il film è realmente una calamita per lo spettatore. A partire dai titoli di testa fino a quelli di coda, tutto è curato nei minimi dettagli per coinvolgere ed emozionare. Realtà e finzione drammatica si mescolano perfettamente per elevare ed esaltare i fatti storici. In tutto ciò, le musiche e il sonoro sono essenziali a far funzionare Un’ombra negli occhi: motivetti infantili e musica classica permettono alle immagini di danzare davanti agli occhi del pubblico, incantandolo. La regia e la fotografia sono eccelse e la recitazione non è da meno. Bravissimi soprattutto i bambini, volti di pietra di fronte agli orrori della guerra.

Particolare nota di merito va anche al modo in cui il film parla della fede, vissuta come rifugio o come assurdità nei momenti più disperati.

In conclusione Un’ombra degli occhi è un film spettacolare nel vero senso della parola: parte da un fatto reale e sentito, aggiunge la quantità di finzione e di magia necessaria per farne una spettacolo e arriva dritto al cuore dello spettatore. In un momento storico come quello attuale, non possiamo non consigliarvi di vederlo!

Un’occasione da Dio: il trailer italiano del film con Simon Pegg

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Un’occasione da Dio: il trailer italiano del film con Simon Pegg

Da oggi è online il trailer italiano di Un’occasione da Dio (titolo originale Absolutely Anything) del regista Terry Jones. Il film, annunciato nel 2010, ha come protagonista Simon Pegg e vede la partecipazione di molti dei membri superstiti di Monty Python, tra cui John Cleese, Terry Gilliam, Michael Palin e Jones stesso.

Terry Jones ha scritto la sceneggiatura di Un’occasione da Dio insieme Gavin Scott (The Borrowers, Small Soldiers). La trama segue un maestro di scuola (Simon Pegg), a cui viene dato l’incredibile potere di rendere ogni desiderio reale grazie ad un gruppo di alieni (doppiato dai Python). Robin Williams è la voce originale del cane del personaggio di Pegg, Dennis, con la Beckinsale che interpreta sua moglie.

Fonte: YouTube

Un’isola per cambiare: la recensione del film Netflix ambientato in Croazia

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Può una donna di quasi 50 anni lasciare, da un momento all’altro, la sua casa, il marito, la figlia pronta per l’università e il padre per scappare e vivere in libertà una meravigliosa avventura in uno stato straniero di cui non conosce la lingua locale? Si ed è quello che succede alla protagonista nel film Un’isola per cambiare il nuovo Netflix Original diretto da Vanessa Jopp e scritto a quattro mani da Jane Ainscough e Alex Kendall, ambientato tra le coste e il mare blu della Croazia.

La trama di Un’isola per cambiare 

In Un’isola per cambiare Zeynap (Naomi Krauss) è una madre di 49 anni che vive a Monaco di Baviera, con origini turche, che sta affrontando un momento complicato della sua vita: il recente lutto per la madre. Il giorno del funerale litiga con il marito cuoco (Adnan Maral) che ha dimentico il triste evento, preferendo il lavoro e la compagnia di una giovane ragazza. La donna, stufa di tutto e sull’orlo di una crisi di nervi, si mette quindi in viaggio verso la Croazia, da sola, non avvisando neanche la figlia Fia (Bahar Balci), per raggiungere l’abitazione che gli ha lasciato in eredità la madre, croata d’origine. Dopo ore di autostrada, il traghetto per raggiungere l’isola, un viaggio in autubus e una lunga camminata, a tarda notte Zeynep arriva a destinazione.

Un'isola per cambiare film recensioneLa mattina, dopo essere crollata per la stanchezza sul letto, fa conoscenza di Josip (Goran Bogdan) che vive li nel suo cottage. La protagonista lo caccia via, reclamando la casa con la pretesa di ristrutturarla e trasformarla in un AirB&B. Da qui in poi Un’isola per cambiare procede su due linee narrative: la prima vede Zeynap desiderosa di vendere la sua nuova proprietà e Josip che tenta in tutti i modi di impedirle di farlo; la seconda, e più importante, è incentra sulla rinascita della donna, che finalmente ritrova se stessa e, soprattutto, la voglia di vivere. Ovviamente non mancheranno ostacoli durante il percorso,  tra cui l’arrivo della figlia e dell’ex marito, il cui obiettivo è quello di riportare a casa Zeynap.

Una nuova vita per Zeynap

Un’isola per cambiare è dunque una storia sulla scoperta della libertà di Zeynap, che lascia tutto quello che conosceva per un qualcosa di nuovo e lo affronta tutto da sola, ritrovando anche un legame con la madre appena defunta. Questo film però è anche una commedia romantica, una di quelle dove finalmente la protagonista si innamora di un uomo più giovane di lei. La storia d’amore che nasce tra Zeynap e Josip è una di quelle con la dinamica enemies to lovers, in cui i personaggi all’inizio si odiano.

Alla fine, ovviamente, finiranno per stringere un legame e lo scenario che si scorge all’orizzonte, con un tramonto sul mare e una serata passata al fuoco di falò aiuta a creare l’atmosfera giusta. La colonna sonora è ricca di musica pop, come “Dog Days Are Over” di Florence and The Machine, che si inserisce nella trama in modo ragionevole, ma anche un pezzo cult anni Ottanta “99 Luftballons” di Nena, la canzone preferita della protagonista, che canticchia anche quando pedala in bici ubriaca, dopo aver flirtato per tutta la sera con un giovane agente immobiliare del paese. 

Un'isola per cambiare film netflixUn’isola per cambiare, un racconto al femminile

Il film Un’isola per cambiare è poi naturalmente un racconto che possiede uno sguardo al femminile, sia perché la regia e la sceneggiatura sono affidate a delle donne, sia per la storia e i personaggi che vengono proposti. La novità di questo Netflix Original tedesco-turco, sta proprio nella scelta di un’attrice matura nel ruolo principale, per portare sullo schermo il messaggio che a qualsiasi età si può cambiare. Zeynap è una donna che si trova a metà della sua esistenza, in quel momento dove, giunta al traguardo dei tanto spaventosi 50 anni, si ritrova con un marito che non ride più con lei e con il rischio di essere risucchiata da un vortice di depressione. L’unica critica che si potrebbe muovere al film è sulla sua durata, la quale poteva essere ridotta di almeno 20 minuti.

Per spiegare e approfondire tutti i personaggi che animano e abitano l’isola, si è infatti finiti con l’andare un po’ troppo per le lunghe. Purtroppo, inoltre, poco viene aggiunto alla crescita dei due protagonisti innamorati, anche perché la chiave di tutto doveva essere che Zeynap finalmente aveva trovato la felicità e un uomo che l’amava. Un’isola per cambiare in originale Faraway – è un dunque dramma sulla riscoperta dei veri piaceri della vita con quel romanticismo che fa sempre bene al cuore di chiunque. Se lo svolgimento della trama non è dunque il punto di forza del film, risultando anzi piuttosto prevedibile, è il racconto implicito che si fa di Zeynap, interpretata dalla bravissima Naomi Krauss, e le location mozzafiato della Croazia ad impreziosire il tutto.

Un’intuizione di Tim Burton su Batman ha aperto la strada al successo dell’MCU

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La grande idea avuta per Bruce Wayne dal regista Tim Burton avrebbe spianato la strada per il successo del Marvel Cinematic Universe, è questa la convinzione del produttore del franchise di Batman, Michael Uslan. Durante un’intervista su Traversing the Stars, Uslan ha infatti affermato che la decisione di Burton di concentrarsi su Bruce Wayne, piuttosto che su Batman, nel film del 1989, è stata “un punto di svolta, che ha aperto le porte al Marvel Cinematic Universe”.

Tim mi ha detto: ‘Michael, se faremo il primo film di supereroi a fumetti, questo film non può riguardare Batman’. Ok. Quello è stato il momento più spaventoso della mia intera esistenza. Poi però si è spiegato e ha detto: “Questo film deve parlare di Bruce Wayne”. Basandosi sul personaggio ed esplorando le lotte interne di Bruce Wayne, Burton ha dunque reso Batman riconoscibile per il pubblico e ha creato un’icona cinematografica avvincente.

L’approccio scelto dal regista, di evidenziare l’oscurità interiore di un supereroe e renderlo intrinsecamente umano, ha influenzato il successo dell’MCU nella creazione di personaggi riconoscibili. “E aveva assolutamente ragione. – ha concluso Uslan – Guarda i film Marvel. Stan Lee lo ha ammesso e sono sicuro che anche Kevin Feige sarebbe d’accordo: i film di Iron Man, li adoro, ma dovrebbero chiamarsi Tony Stark. Il film Spider-Man dovrebbe davvero intitolarsi Peter Parker. Quindi è un’idea che ha funzionato e ha portato i fumetti in un mondo globale contemporaneo“.

Burton ha avuto effettivamente ragione nella sua decisione. Batman era un personaggio che all’epoca non aveva il suo fascino oscuro noto al pubblico, con la spensierata serie Batman di Adam West degli anni ’60 che era la versione più famosa del personaggio per il pubblico generale dell’epoca. Concentrandosi sulle lotte interne di Bruce Wayne, il regista è riuscito a radicare la sua interpretazione oscura del personaggio, rendendo Batman un eroe ben riconoscibile nonostante il suo generico status di miliardario e il suo coinvolgimento nella lotta al crimine.

Bruce Wayne è qualcuno che ha attraversato uno dei più grandi traumi che chiunque possa mai affrontare e concentrandosi su come questo lo ha portato a diventare Batman, Burton ha immediatamente reso il personaggio un’icona cinematografica. Sulla base di ciò, Uslan ha ragione nel dire che la grande idea di Batman di Burton ha portato al successo dell’MCU, poiché i Marvel Studios si concentrano anche sul rendere i loro personaggi di supereroi come Tony Stark e Peter Parker intrinsecamente umani, nonostante le loro avventure “larger than life”, poiché questo è il modo migliore per legare il pubblico con i personaggi e le loro storie.