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Unbroken: dal 13 maggio in Home Video

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Unbroken: dal 13 maggio in Home Video
Unbroken
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Dopo essere stato trai film più attesi della scorsa stagione cinematografica, Unbroken arriva finalmente in home video. Il film, diretto da Angelina Jolie, sarà disponibile in DVD E BLU-RAY dal 13 maggio distribuito da UNIVERSAL PICTURES ITALIA.

Unbroken è un dramma epico che racconta la vera storia di Louis Zamperini, ex atleta olimpionico ed eroe di guerra interpretato da Jack O’Connell. Il film vi farà riscoprire la forza e la resistenza dello spirito umano e, nella versione in alta definizione, vi porterà alla scoperta dei segreti che si celano dietro questa straordinaria storia di coraggio grazie a tantissimi contenuti speciali.

Unbroken Trailer italiano del fim di Angelina Jolie

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Unbroken Trailer italiano del fim di Angelina Jolie

Guarda il trailer italiano ufficiale di Unbroken, film diretto da Angelina Jolie e basato sull’incredibile vita di Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell).

Le foto del film [nggallery id=321]

UnbrokenIl Premio Oscar Angelina Jolie dirige e produce Unbroken, un dramma epico che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell), che insieme ad altri due membri dell’equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.

La regista Jolie ha iniziato mercoledì 16 ottobre a girare alcune delle scene più drammatiche e complicate, in alto mare a Moreton Bay in Australia, che vede Zamperini (O’Connell) ed i suoi compagni aviatori -Phil (Domhnall Gleeson) e Mac (Finn Wittrock)- incredibilmente sopravvissuti, alla deriva nel mezzo del Pacifico per diverse settimane.

Lavorando con le telecamere installate su un impianto galleggiante in acque agitate, sfidando le intemperie, con gli attori messi a dieta per mesi (per avere un aspetto deperito così come richiesto dai personaggi interpretati), la Jolie ha completato con successo la prima giornata di riprese, in luogo che promette essere pieno di sfide ed altamente impegnativo.

Tratto dal famosissimo libro di Laura Hillenbrand (la stessa autrice di “Seabiscuit: An American Legend”), Unbroken porta sul grande schermo l’incredibile e suggestiva storia vera di Zamperini, e della sua forza d’animo.

Protagonisti al fianco di O’Connell, Gleeson e Wittrock, appaiono Garrett Hedlund e John Magaro nelle vesti dei compagni prigionieri di guerra, che vivono un cameratismo inaspettato durante il loro internamento; Alex Russell interpreta il fratello di Zamperini, Pete, mentre recita per la prima volta in lingua inglese in un lungometraggio, l’attore giapponese Miyavi nei panni della crudele guardia del campo, nota a tutti come “The Bird”.

Il film è prodotto dalla stessa Jolie, insieme a Matthew Baer (di “Colpevole d’Omicidio” – City by the Sea), Erwin Stoff (di “Ultimatum alla Terra” – The Day the Earth Stood Still), e Clayton Townsend (di “Questi Sono i 40” – This Is 40). A guidare lo staff di esperti che lavorano dietro le quinte, è il Direttore della Fotografia plurinominato agli Oscar® (ben 10 volte), Roger Deakins (Skyfall).

 I Premi Oscar® Joel ed Ethan Coen (“Non è un Paese per Vecchi” – No Country for Old Men) hanno riscritto la sceneggiatura delle versioni precedenti di William Nicholson (Les Misérables) e Richard LaGravenese (Behind the Candelabra della HBO).

Unbroken Trailer del fim di Angelina Jolie

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La Universal Studios ha rilasciato il trailer di Unbroken di Angelina Jolie, il dramma epico che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell).

Le foto del film [nggallery id=321]

Unbroken_10Il Premio Oscar Angelina Jolie dirige e produce Unbroken, un dramma epico che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell), che insieme ad altri due membri dell’equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.

La regista Jolie ha iniziato mercoledì 16 ottobre a girare alcune delle scene più drammatiche e complicate, in alto mare a Moreton Bay in Australia, che vede Zamperini (O’Connell) ed i suoi compagni aviatori -Phil (Domhnall Gleeson) e Mac (Finn Wittrock)- incredibilmente sopravvissuti, alla deriva nel mezzo del Pacifico per diverse settimane.

Lavorando con le telecamere installate su un impianto galleggiante in acque agitate, sfidando le intemperie, con gli attori messi a dieta per mesi (per avere un aspetto deperito così come richiesto dai personaggi interpretati), la Jolie ha completato con successo la prima giornata di riprese, in luogo che promette essere pieno di sfide ed altamente impegnativo.

Tratto dal famosissimo libro di Laura Hillenbrand (la stessa autrice di “Seabiscuit: An American Legend”), Unbroken porta sul grande schermo l’incredibile e suggestiva storia vera di Zamperini, e della sua forza d’animo.

Protagonisti al fianco di O’Connell, Gleeson e Wittrock, appaiono Garrett Hedlund e John Magaro nelle vesti dei compagni prigionieri di guerra, che vivono un cameratismo inaspettato durante il loro internamento; Alex Russell interpreta il fratello di Zamperini, Pete, mentre recita per la prima volta in lingua inglese in un lungometraggio, l’attore giapponese Miyavi nei panni della crudele guardia del campo, nota a tutti come “The Bird”.

Il film è prodotto dalla stessa Jolie, insieme a Matthew Baer (di “Colpevole d’Omicidio” – City by the Sea), Erwin Stoff (di “Ultimatum alla Terra” – The Day the Earth Stood Still), e Clayton Townsend (di “Questi Sono i 40” – This Is 40). A guidare lo staff di esperti che lavorano dietro le quinte, è il Direttore della Fotografia plurinominato agli Oscar® (ben 10 volte), Roger Deakins (Skyfall).

 I Premi Oscar® Joel ed Ethan Coen (“Non è un Paese per Vecchi” – No Country for Old Men) hanno riscritto la sceneggiatura delle versioni precedenti di William Nicholson (Les Misérables) e Richard LaGravenese (Behind the Candelabra della HBO).

Unbroken secondo trailer italiano per il film di Angelina Jolie

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Unbroken secondo trailer italiano per il film di Angelina Jolie

Ecco un nuovo trailer italiano del film diretto da Angelina Jolie, Unbroken, basato sull’incredibile vita di Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell).

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Il Premio Oscar Angelina Jolie dirige e produce Unbroken, un dramma epico che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell), che insieme ad altri due membri dell’equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.

La regista Jolie ha iniziato mercoledì 16 ottobre a girare alcune delle scene più drammatiche e complicate, in alto mare a Moreton Bay in Australia, che vede Zamperini (O’Connell) ed i suoi compagni aviatori -Phil (Domhnall Gleeson) e Mac (Finn Wittrock)- incredibilmente sopravvissuti, alla deriva nel mezzo del Pacifico per diverse settimane.

Lavorando con le telecamere installate su un impianto galleggiante in acque agitate, sfidando le intemperie, con gli attori messi a dieta per mesi (per avere un aspetto deperito così come richiesto dai personaggi interpretati), la Jolie ha completato con successo la prima giornata di riprese, in luogo che promette essere pieno di sfide ed altamente impegnativo.

Tratto dal famosissimo libro di Laura Hillenbrand (la stessa autrice di “Seabiscuit: An American Legend”), Unbroken porta sul grande schermo l’incredibile e suggestiva storia vera di Zamperini, e della sua forza d’animo.

Protagonisti al fianco di O’Connell, Gleeson e Wittrock, appaiono Garrett Hedlund e John Magaro nelle vesti dei compagni prigionieri di guerra, che vivono un cameratismo inaspettato durante il loro internamento; Alex Russell interpreta il fratello di Zamperini, Pete, mentre recita per la prima volta in lingua inglese in un lungometraggio, l’attore giapponese Miyavi nei panni della crudele guardia del campo, nota a tutti come “The Bird”.

Il film è prodotto dalla stessa Jolie, insieme a Matthew Baer (di “Colpevole d’Omicidio” – City by the Sea), Erwin Stoff (di “Ultimatum alla Terra” – The Day the Earth Stood Still), e Clayton Townsend (di “Questi Sono i 40” – This Is 40). A guidare lo staff di esperti che lavorano dietro le quinte, è il Direttore della Fotografia plurinominato agli Oscar® (ben 10 volte), Roger Deakins (Skyfall).

I Premi Oscar® Joel ed Ethan Coen (“Non è un Paese per Vecchi” – No Country for Old Men) hanno riscritto la sceneggiatura delle versioni precedenti di William Nicholson (Les Misérables) e Richard LaGravenese (Behind the Candelabra della HBO).

Unbroken di Angelina Jolie: ecco la preview

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La Universal Pictures ha diffusa la prima preview di tre minuti del film Unbroken, prossimo progetto di Angelina Jolie alla regia. Il video è stato mandato in onda durante le Olimpiadi, nella giornata di ieri.

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Il Premio Oscar Angelina Jolie dirige e produce Unbroken, un dramma epico che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell), che insieme ad altri due membri dell’equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.

Angelina Jolie-unbrokenLa regista Jolie ha iniziato mercoledì 16 ottobre a girare alcune delle scene più drammatiche e complicate, in alto mare a Moreton Bay in Australia, che vede Zamperini (O’Connell) ed i suoi compagni aviatori -Phil (Domhnall Gleeson) e Mac (Finn Wittrock)- incredibilmente sopravvissuti, alla deriva nel mezzo del Pacifico per diverse settimane.

Lavorando con le telecamere installate su un impianto galleggiante in acque agitate, sfidando le intemperie, con gli attori messi a dieta per mesi (per avere un aspetto deperito così come richiesto dai personaggi interpretati), la Jolie ha completato con successo la prima giornata di riprese, in luogo che promette essere pieno di sfide ed altamente impegnativo.

Tratto dal famosissimo libro di Laura Hillenbrand (la stessa autrice di “Seabiscuit: An American Legend”), Unbroken porta sul grande schermo l’incredibile e suggestiva storia vera di Zamperini, e della sua forza d’animo.

Protagonisti al fianco di O’Connell, Gleeson e Wittrock, appaiono Garrett Hedlund e John Magaro nelle vesti dei compagni prigionieri di guerra, che vivono un cameratismo inaspettato durante il loro internamento; Alex Russell interpreta il fratello di Zamperini, Pete, mentre recita per la prima volta in lingua inglese in un lungometraggio, l’attore giapponese Miyavi nei panni della crudele guardia del campo, nota a tutti come “The Bird”.

Il film è prodotto dalla stessa Jolie, insieme a Matthew Baer (di “Colpevole d’Omicidio” – City by the Sea), Erwin Stoff (di “Ultimatum alla Terra” – The Day the Earth Stood Still), e Clayton Townsend (di “Questi Sono i 40” – This Is 40). A guidare lo staff di esperti che lavorano dietro le quinte, è il Direttore della Fotografia plurinominato agli Oscar® (ben 10 volte), Roger Deakins (Skyfall).

 I Premi Oscar® Joel ed Ethan Coen (“Non è un Paese per Vecchi” – No Country for Old Men) hanno riscritto la sceneggiatura delle versioni precedenti di William Nicholson (Les Misérables) e Richard LaGravenese (Behind the Candelabra della HBO).

Fonte: CS

Unbroken di Angelina Jolie nei cinema a Natale 2014

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Angelina Jolie si prepara al debutto sul grande schermo del suo nuovo film da regista. Unbroken, questo il titolo, verrà rilasciato ufficialmente il 25 dicembre 2014. A differenza della sua prima creatura, In the Land of Blood and Honey del 2011, che ha avuto una distribuzione limitata, Unbroken uscirà in tutti i cinema americani e sarà distribuito dalla Universal.

Si tratta della trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Laura Hillenbrand (il titolo italiano è: “Sono ancora un uomo. Una storia epica di resistenza e coraggio”), autrice anche di Seabiscuit: An American Legend. Pubblicato nel 2010, il romanzo segue la vicenda di Louis Zamperini, che da atleta partecipò alle Olimpiadi di Berlino nel 1936 e che nel corso della Seconda Guerra Mondiale sopravvisse su una zattera assieme a due compagni dopo un incidente aereo, venendo poi catturato e portato in un campo di prigionia giapponese. Il libro ha avuto enorme successo negli Stati Uniti, restando per 108 settimane di seguito nella lista dei libri più venduti stilata dal New York Times, quattordici delle quali al primo posto.

Unbroken di Angelina Jolie, la cui sceneggiatura è stata riscritta dai Fratelli Coen dopo l’iniziale stesura ad opera di William Nicholson, Scott Cooper e Richard LaGravanese, vedrà come direttore della fotografia Roger Deakins (storico collaboratore proprio dei Coen) ed avrà come protagonista Jack O’Connell. Le riprese del film partiranno il prossimo settembre.

Prossimamente vedremo l’attrice premio Oscar nei panni di Malefica nel thriller fantastico diretto da Robert Stromberg Maleficent, basato sulla nota favola La bella addormentata nel bosco dei Fratelli Grimm. Il film uscirà il 2 luglio 2014.

Fonte: Coming Soon

Unbreakable: Shyamalan sta lavorando alla trilogia?

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Unbreakable: Shyamalan sta lavorando alla trilogia?

Tiene banco nella filmografia di M. Night Shyamalan la questione Unbreakable e l’eventuale sequel del film di successo con Bruce Willis.

Già nel 2015 il regista aveva lasciato intendere che non aveva abbandonato l’idea di un sequel per uno dei suoi maggiori successi al Box Office.

Ebbene, oggi il regista è ritornato a parlare del film in occasione dell’incontro con la stampa a Milano per presentare il suo ultimo film, Split, con protagonista James McAvoy.

Unbreakable

Tra le domande poste dalla stampa non è potuta mancare quella relativa a questo sequel, che tantissimi fan chiedono a gran voce. Nella risposta, va detto, Shyamalan non ha fatto un chiaro e esplicito riferimenti al film con Bruce Wills e dopo aver rivelato che adora più le storie e i personaggi originali, ha rivelato:

“C’è sempre stata l’idea di una trilogia e mi piacerebbe farla su uno dei miei film. Non posso rivelarvi quale film sia ma sto lavorando da tempo a questa cosa. L’idea di ritornare a scrivere di un personaggio di cui ho già scritto non mi attrae come quando scopri e scrivi un nuovo personaggio, ma la sfida che questa possibilità rappresenta mi entusiasma quindi ci sto lavorando. Ho tutte le intenzioni a concludere questa storia. “

Considerando la filmografia del regista ed escludendo personaggi da Il Sesto Senso, Signs e The Village, non rimangono molti suoi film che possano essere degli spunti per una trilogia. Eliminando anche The Last Airbender, di cui non detiene i diritti, l’altra ipotesi più accreditata a questo punto è proprio Unbreakable.

Concludendo la sua dichiarazione, Shyamalan ha lasciato intendere che è già a buon punto:

“Sto lavorando da tanto a questa idea e se riuscirò a finire di scrivere il terzo film, allora penso che vorrò concludere questa storia. Voglio che sia qualche cosa di unico e innovativo, è questo quello che mi spinge a farlo e se riesco a finire questa storia dovrà essere qualcosa di unico”.

Il regista ha poi fatto riferimento anche a un ipotetico sequel di Split e ha lasciato intendere che dipenderà molto dal successo di questo film.

unbreakableOra, anche se il regista non ha mai menzionato apertamente Unbreakable, è facile immaginare che si tratti proprio di una trilogia che racconti ancora le gesta di David Dunn, tra l’altro un film che in molti considerano il Cinecomics per eccellenza.

Vi ricordiamo che Split arriverà al cinema dal 27 Gennaio 2017. Dal produttore Jason Blum  creatore delle saghe di Paranormal ActivityLa Notte del Giudizio e Insidious e con James McAvoy, Anya Taylor Joy, Betty Buckley, Jessica Sula e Haley Lu Richardson.

 Sinossi

Dopo il successo di The Visit, il regista, sceneggiatore e produttore M. Night Shyamalan (Il Sesto Senso, Signs, Unbreakable – Il Predestinato) e il produttore Jason Blum (Le serie di Paranormal Activity, La Notte del Giudizio e Insidious) tornano con una nuova terrificante collaborazione: SPLIT. James McAvoy (Serie di X-Men) guida il cast del thriller ad alta tensione con elementi sovrannaturali insieme a Anya Taylor Joy, Betty Buckley, Jessica Sula e Haley Lu Richardson. Per il film, Shyamalan e Blum hanno riunito il squadra di The Visit, che include il produttore Marc Bienstock e I produttori esecutivi Ashwin Rajan e Steven Schneider.

 

Unbreakable compie 20 anni: il ricordo di M. Night Shyamalan

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Unbreakable compie 20 anni: il ricordo di M. Night Shyamalan

M. Night Shyamalan ha condiviso un’immagine dal backstage di Unbreakable – Il predestinato per festeggiare il 20° anniversario dell’uscita del film, arrivato per la prima volta nelle sale nel 2000. Shyamalan ha raggiunto il successo internazionale grazie a The Sixth Sense – Il sesto senso, in cui ha diretto per la prima volta Bruce Willis, che sarebbe poi tornato a lavorare con il regista proprio in Unbreakable

Il film non raggiunse il medesimo successo de Il sesto senso; tuttavia, nel corso degli anni è stato ampiamente rivalutato e da molti considerato una sorta di precursore del genere supereroistico che sarebbe poi esploso circa 10 anni più tardi. Nel 2019, con l’uscita del sequel/crossover Glass, Shyamalan ha portato a compimento una vera e propria trilogia che include, oltre ad Unbreakable, anche Split del 2016: nella scena post-credits di quest’ultimo, infatti, abbiamo ritrovato il David Dunn di Willis, che in Glass si sarebbe poi riunito con il Kevin Wendell Crumb di James McAvoy protagonsita di Split e con l’Elijah Price di Samuel L. Jackson, partner di David in Unbreakable

Ora, M. Night Shyamalan ha voluto celebrare il 20 ° anniversario dell’uscita di Unbreakable – Il predestinato (22 novembre 2000) con una foto condivisa attraverso il suo account Twitter ufficiale. L’immagine mostra un giovane Shyamalan sul set del film con le sue due figlie. La didascalia rivela che la figlia maggiore è ora una musicista, mentre la figlia minore ha appena finito di dirigere due episodi della seconda stagione della serie Apple TV+ Servant, prodotta e diretta proprio da Shyamalan. 

Old, il prossimo film di M. Night Shyamalan

Il post non serve solo come promemoria della lunga carriera di M. Night Shyamalan, ma è anche una sorta di annuncio del debutto di sua figlia, Ishana Night Shyamalan, come regista di serie tv. Ishana è stata anche regista di seconda unità nel film di prossima uscita di Shyamalan, l’attesissimo Old, adattamento della graphic novel francese “Sandcastle” di Pierre Oscar Levy e Frederik Peeters.

Il cast del film annovera Gael Garcia Bernal, Eliza Scanlen, Thomasin McKenzie, Aaron Pierre, Alex Wolff, Vicky Krieps, Abbey Lee, Nikki Amuka-Bird, Ken Leung, Rufus Sewell, Embeth Davidtz e Emun Elliott. Shyamalan sarà ancora una volta produttore, sceneggiatore e regista del film. I dettagli della trama sono segreti, ma sembra che possiamo aspettarci una storia interconnessa con i suoi film precedenti. L’uscita è al momento fissata per il 23 giugno 2021.

Unbreakable 2: M. Shyamalan vorrebbe realizzarlo

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Unbreakable 2: M. Shyamalan vorrebbe realizzarlo

Mentre Split di M. Night Shyamalan è nelle sale da poco (già circolano voci di un colpo di scena finale interessante) sembrerebbe che Unbreakable 2 sia finalmente possibile.

Parlando con EW sulle rivelazioni del finale di Split, M. Night Shyamalan ha confermato che ha un “quadro robusto” per la sceneggiatura di Unbreakable 2, e che sta impegnandosi a lavorarci molto presto. Quando gli è stato chiesto esplicitamente se il sequel verrà realizzato ha risposto:

Lo spero. La risposta è sì. Sono un buono a nulla a volte. Non so cosa succederà quando andrò nella mia stanza, una settimana dopo l’apertura di questo film, a scrivere la sceneggiatura. Ma ho intenzione di iniziare a scrivere.

Ha poi aggiunto che, nonostante gli sedici annidi di tempo potenzialmente utili per un brainstorming, ottenere lo script giusto può essere una sfida ardua.

Vi ricordiamo che Split arriverà al cinema in Italia dal 27 Gennaio 2017. Dal produttore Jason Blum  creatore delle saghe di Paranormal ActivityLa Notte del Giudizio e Insidious e con James McAvoy, Anya Taylor Joy, Betty Buckley, Jessica Sula e Haley Lu Richardson.

 Sinossi

Dopo il successo di The Visit, il regista, sceneggiatore e produttore M. Night Shyamalan (Il Sesto Senso, Signs, Unbreakable – Il Predestinato) e il produttore Jason Blum (Le serie di Paranormal Activity, La Notte del Giudizio e Insidious) tornano con una nuova terrificante collaborazione: SPLIT. James McAvoy (Serie di X-Men) guida il cast del thriller ad alta tensione con elementi sovrannaturali insieme a Anya Taylor Joy, Betty Buckley, Jessica Sula e Haley Lu Richardson. Per il film, Shyamalan e Blum hanno riunito il squadra di The Visit, che include il produttore Marc Bienstock e I produttori esecutivi Ashwin Rajan e Steven Schneider.

Fonte: CB

Unbreakable 2: M. Night Shyamalan conferma il “desiderio”

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Unbreakable 2: M. Night Shyamalan conferma il “desiderio”

unbreakable 2Mentre sta riscuotendo discreto successo in Tv con la serie Wayward Pines, il regista M. Night Shyamalan, proprio in occasione di un’intervista rilasciato per lo show targato Fox ha rivelato il desiderio di fare Unbreakable 2, sequel del film di successo del 2000 con Bruce Willis e Samuel L. Jackson. Alla domanda sui progetti futuri, ecco la sua risposta:

Mi piacerebbe lavorare ad un sequel di Unbreakable e spero di poter realizzare questo mio sogno, dato che amo i personaggi di quell’universo.

Unbreakable – Il predestinato (Unbreakable) è un film del 2000 diretto da M. Night Shyamalan, con Bruce Willis e Samuel L. Jackson.

Il treno su cui viaggiava David Dunn è deragliato. Nello spaventoso incidente sono morti tutti i passeggeri, solo David si è salvato, stranamente senza riportare alcuna ferita.

All’uscita del funerale collettivo delle oltre cento vittime, David trova sul parabrezza della sua auto un biglietto con scritto: «Quanti giorni della tua vita sei stato malato?».

Unbreakable 2: M Night Shyamalan non abbandona l’idea

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Unbreakable 2: M Night Shyamalan non abbandona l’idea

Unbreakable è, per comune accordo, un film di supereroi ante-litteram. Si è palesato sul grnade schermo quando non c’era ancora la moda di portare i super poteri al cinema e costituisce, tutt’oggi, uno dei momenti più alti della carriera cinematografica di M. Night Shyamalan.

Il regista dichiarò circa due anni fa che aveva un’idea per un sequel. Adesso conferma che quell’idea non è del tutto morta.

M. Night Shyamalan“Certo, lo farà prima o poi. Amo quei personaggi e quel mondo. Ovviamente tutto il mondo adesso conosce e fa film sui supereroi. All’epoca fu una cosa completamente nuova. Ricordo quando lo feci, la Disney disse chiaramente ‘Fumetti? Non c’è mercato per i fumetti!’, e adesso fanno solo questo. Mi sembrò divertente, ricordo quella conversazione. E io risposi, che magari avevano ragione, magari nessuno sarebbe venuto a vedere il film. Dicevano che i fumetti piacevano solo a poche persone, e io risposi che a me piacevano. La bellezza di Unbreakable è che ti muovi nel mondo reale, e non dovrebbe mai sembrare un film di fumetti o di super eroi. Ti confronti con l’idea che i personaggi dei fumetti potrebbero essere basati su persone reali. Questa era la premessa, quindi il tono sarebbe poi super realistico. Sarebbe fantastico ritornare”.

Cosa ne pensate? Vi piacerebbe rivedere David Dunn in azione?

Fonte: WP

Unbreakable 2 diventa una Night Chronicle

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Unbreakable 2 diventa una Night Chronicle

Mentre si attende l’uscita di Devil, primo film delle sue “Night Chronicles”, da lui ideato e prodotto, M. Night Shyamalan ha rivelato a MTV che l’idea per un sequel di Unbreakable è stata rivista e adattata per il terzo film delle “Night Chronicles”, che arriverà dopo il secondo Twelve Strangers.

“Era un’idea perfetta per un cattivo ed era già nel copione originale di Unbreakable, ma era troppo. C’erano troppi cattivi, questo l’ho levato e mi son detto ‘me lo tengo per il sequel’.”

Devil uscirà in Italia il 12 novembre, mentre l’ultima fatica da regista di Shyamalan, L’ultimo dominatore dell’aria, arriva nelle nostre sale il 24 settembre.

Unbreakable 2 : Shyamalan ci sta pensando

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Unbreakable 2 : Shyamalan ci sta pensando

Sui nostri schermi con After Earth, il regista di Philadelphia M. Night Shyamalan sta cercando a tutti i costi di ritrovare l’ispirazione che l’ha mosso nei primi anni della sua attività da regista. Durante un’intervista per promuovere il suo nuovo film, Shyamalan ha chiarito che nelle sue intenzioni c’è quella di realizzare finalmente un sequel per Unbreakable – il predestinato, lo straordinario film che vide protagonista Bruce Willis opposto a Samuel L. Jackson.

La notizia di un Unbreakable 2 si è susseguita per circa dieci anni ed ora il regista di origini indiane sembra davvero intenzionato ad andare avanti con il progetto. Ecco cosa ha detto all’Huffington Post:

Si parla di un sequel di Unbreakable da diverso tempo.

Si.

Samuel L. Jackson sembra intenzionato a partecipare. Ho visto che ne parlavate su Twitter.

E’ una cosa molto difficile per me, ma ad ogni modo è sempre più vicina.

Mi sento come se ne avessi sentito parlare per 10 anni, voglio che sia vero!

Anche io voglio che accada. Così, lentamente sto cercando una storia nella mia testa che sia in grado di dire cosa sento esattamente in questo momento.

Per le persone a cui è piaciuto il film, sembra una cosa incoraggiante.

Si lo è! La storia di un uomo che ogni volta che si sveglia al mattino sente questo strano grigiore, amo quelpersonaggio. E’ qualcosa che sento davvero e voglio parlarne in maniera più ampia.

Le parole di Shyamalan sembrano molto misurate e forse il regista sta davvero pensando ad una storia degna del primo indimenticabile Unbreakable. Fatto sta che il regista ha davvero bisogno di ritrovare quelle emozioni che l’hanno guidato all’inizio per tornare a fare del grande cinema e forse ritornare su una sua vecchia storia potrà far bene a lui e anche ai suoi fan che dai tempi di Lady in the Water aspettano un alro suo grande film.

Unbreakable – Il predestinato: trama, cast e sequel del film

Unbreakable – Il predestinato: trama, cast e sequel del film

I film dedicati ai supereroi sono oggi quantomai dominanti nel cinema mondiale. Attraverso di loro si animano racconti capaci non solo di infondere tanta meraviglia, ma anche di raccontare attraverso potenti metafore il mondo contemporaneo. Quello del cinecomic è dunque ormai un genere esplorato da più punti di vista, definitosi in una serie di caratteristiche ricorrenti. Queste vanno dalla formazione del supereroe al suo addestramento nell’uso dei superpoteri, dallo scontro con la nemesi alla comprensione del proprio ruolo nella società. Il film del 2000 Unbreakable – Il predestinato (qui la recensione), è invece un brillante esempio di come poter decostruire tale struttura di racconto.

Reduce dal successo di Il sesto senso, il regista M. Night Shyamalan decide infatti di dar vita ad un film incentrato sulla figura del supereore. Inizialmente, Unbreakable avrebbe dovuto rientrare nella classica costruzione del viaggio dell’eroe, ma poiché il regista trovò molto più interessante il racconto della formazione del protagonista, decise di concentrarsi esclusivamente su questo. Il film si svela dunque come una lunga origin story, priva di elementi come lo scontro con il villain di turno. Tutta la vicenda diventa così una densa riflessione sul ruolo del supereroe, sulla sua nuova situazione e sull’acquisizione di consapevolezza riguardo i propri poteri.

Un’opera dunque insolita, oggi inserita all’interno di un racconto più ampio che nel corso degli anni si è arricchito di due sequel. Al momento della sua uscita, Unbreakable non mancò di affermarsi come un titolo molto apprezzato, venendo anche indicato come uno dei migliori film a tema supereroe di sempre. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Unbreakable – Il predestinato: la trama del film

Protagonista del film è David Dunn, una guardia di sicurezza che vive una normalissima esistenza, diviso tra il lavoro e la famiglia, composta dalla moglie Audrey e dal figlio Joseph. Tutto quello che credeva di sapere di sé cambia però per sempre il giorno in cui il treno su cui si trova deraglia brutalmente. L’evento causa la morte di tutti i passeggeri, mentre David ne esce totalmente incolume e senza neanche un graffio. La notizia si diffonde rapidamente e David si ritrova ad essere a suo modo una celebrità. In particolare, a mettersi in contatto con lui è Elijah Price, proprietario di una galleria d’arte.

Quando lo incontra, il misterioso uomo rivela a David di essere estremamente fragile, affetto dalla nascita da una osteogenesi imperfetta che rende le sue ossa simili al vetro. Elijah introduce così David alla teoria sui supereroi, la cui esistenza sembra essere tutt’altro che un mito. Motivato dall’uomo, David inizia così a testare la propria resistenza, scoprendosi dotato di una forza sovrumana che lo rende invincibile. Allo stesso tempo, egli scopre che entrando in contatto con altre persone può vedere i loro eventuali atti criminali. Decide a questo punto di usare i suoi poteri per fare del bene, senza sapere però quanto forte possa essere anche il male.

Unbreakable - Il predestinato cast

Unbreakable – Il predestinato: il cast del film

Nel dar vita al film, Shyamalan aveva in mente solo un attore possibile per il ruolo di David Dunn, ovvero Bruce Willis. I due, che avevano già lavorato insieme per Il sesto senso, diedero così vita ad una nuova collaborazione. Per il ruolo, Willis ha sfoggiato per la prima volta una rasatura completa, con cui è stato poi conosciuto da quel momento fino ad oggi. Allo stesso modo, egli si è sottoposto ad un rigido allenamento fisico, volto ad implementare la sua muscolatura. Ciò gli ha permesso di poter interpretare molte delle scene più complesse che si ritrovano nel film. Nel ruolo di sua moglie Audrey si ritrova l’attrice Robin Wright, mentre Spencer Treat Clark è il loro figlio Joseph.

Ad interpretare Elijah Price vi è invece Samuel L. Jackson, anch’egli unico attore considerato per il ruolo dal regista. L’attore ha poi partecipato in modo attivo alla costruzione estetica del personaggio, a cui nel corso del film viene anche associato il colore viola. Questa scelta fu particolarmente gradita da Jackson, il cui colore preferito è proprio il viola. L’attrice Charlayne Woodard è invece presente nel ruolo della madre di Elijah, pur essendo l’interprete più giovane di alcuni anni rispetto a Jackson. Sono poi presenti nel film anche Michael Kelly nel ruolo del dottor Dubin e Eamonn Walker in quelli del dottor Mathison. Il regista Shyamalan compare invece con un cameo nei panni di uno spacciatore allo stadio.

Unbreakable – Il predestinato: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

A distanza di circa quindici anni da Unbreakable, Shyamalan ha realizzato il film Split, thriller basato sulle molteplici personalità di Billy Milligan. Mentre lavorava al progetto, il regista ha deciso di farlo diventare un sequel del film del 2000, dando così vita ad un universo narrativo unico. I due film, con personaggi e vicende apparentemente scollegate, hanno poi trovato un loro intreccio con il terzo capitolo della trilogia. Intitolato Glass e uscito al cinema nel 2019, questo ha visto la partecipazione di Willis e McAvoy nei rispettivi ruoli, come anche il ritorno di Samuel L. Jackson nei panni di Elijah Price, ovvero Mr. Glass.

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Unbreakable – Il predestinato è infatti disponibile nel catalogo di Chili, Apple iTunes e Disney+. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 6 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Unbreakable – Il Predestinato: recensione del film

Unbreakable – Il Predestinato: recensione del film

Unbreakable – Il Predestinato è il film del 2000 diretto da M. Night Shyamalan e con protagonisti Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Robin Wright e Spencer Treat Clark.

Anno: 2000

Regia: M. Night Shyamalan

Cast: Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Robin Wright Penn, Spencer Treat Clark

Unbreakable - il predestinatoUnbreakable – Il Predestinato Trama: Uscito miracolosamente illeso da un terribile incidente ferroviario, dopo aver partecipato ai funerali delle vittime, David Dunn (Bruce Willis) trova sul parabrezza della sua auto un biglietto con un interrogativo semplice quanto inquietante: “Quanti giorni della tua vita sei stato malato?”.

La domanda è di quelle cui qualsiasi persona ‘normale’ potrebbe rispondere con facilità, tuttavia Dunn si accorge di non essere tanto normale se né lui, né le persone che lo circondano ricordano con esattezza una singola occasione in cui lui non sia stato in salute. In calce al biglietto un indirizzo, recandosi al quale Dunn  si trova di fronte al gestore di una galleria d’arte,unica nel suo genere, visto che espone solo fumetti (per lo più di genere supereroistico) da collezione; il titolare, Elijah (Samuel L. Jackson), appare subito essere l’altra ‘faccia della medaglia’ rispetto a Dunn, condannato da una malattia genetica che rende le sue ossa fragili come carta velina a vivere con perenni dolori, passando da un ricovero all’altro.

La malattia ha costretto Elijah a passare l’infanzia chiuso in casa, e in questo risiede la sua passione per i fumetti di supereroi, diventata un’autentica fissazione, che l’ha portato a contattare David proprio nella convinzione che il sopravvissuto a quel tremendo incidente sarebbe stato una sorta di sua ‘controparte’ invulnerabile. Elijah convince così David a diventare una sorta di ‘giustiziere’, diventandone il ‘mentore’: David scoprirà così non solo di essere dotato di invulnerabilità e superforza, ma svilupperà anche una sorta di ‘senso senso’ che gli permetterà di scoprire gli atti criminali compiuti dalle persone solo toccandole. La vicenda colpirà peraltro l’immaginazione del figlio di Dunn, che però scoprirà di non avere gli stessi poteri del padre, mentre il protagonista ricorderà un episodio rimosso del suo passato, che aveva coinvolto la ragazza che in seguito sarebbe diventata sua moglie (Robin Wright Penn). Come nella migliore tradizione dei supereroi però, non  tutto è come sembra, e in un finale inatteso si scoprirà quale livello di follia abbia raggiunto l’ossessione di Elijah…

Unbreakable – Il Predestinato, un film di un supereroe moderno

Unbreakable - Il Predestinato

Analisi: L’anno è il 2000, ere geologiche prima dell’attuale esplosione dei supereroi sul grande schermo: nello stesso anno sarebbe uscito il primo film dedicato agli X-Men, per l’Uomo Ragno si sarebbe dovuto aspettare il 2002, e così via, fino alla raffica di blockbuster, marvelliani e non solo, che continuerà a travolgere i cinema per almeno un altro paio d’anni.

Forse davvero M. Night Shyamalan è dotato del ‘sesto senso’ che aveva dato il titolo al suo precedente film e ancora oggi suo successo insuperato, e che caratterizza anche il protagonista di Unbreakable (ancora una volta Bruce Willis): un film che sembra aver assolutamente precorso i tempi, nel quale Shyamalan infonde la sua passione per i fumetti dei supereroi, giostrando con efficacia attraverso tutti i ‘topoi’ del genere,  tra eroi loro malgrado, confronti tra opposti, ricerca dell’origine e dei limiti dei propri poteri, etc…

Per gli amanti dei supereroi, Unbreakable – Il Predestinato è uno dei film più riusciti del genere: avesse voluto dedicarsi a un film dedicato a persone dotate di superpoteri qualche anno dopo, il regista sarebbe probabilmente stato costretto a lavorare sull’adattamento di qualche fumetto già esistente: operare su un’idea completamente propria, dare vita alla sua personale ‘storia di supereroi’ ha permesso a Shyamalan di fare esattamente il film che voleva, esaudendo uno dei sogni riposti di ogni appassionato.

Unbreakable - Il PredestinatoL’accoppiata Willis – Jackson (che aveva già mostrato di funzionare egregiamente in occasione del terzo capitolo della serie di Die Hard) si rivela un ingranaggio perfettamente rodato. Willis (che con Shyamalan sembra sempre riuscire a dare quel quid in più) mostra il lato più debole dello ‘sparatutto’ McClane o di altri analoghi personaggi: un uomo comune che si trova dotato di poteri non richiesti e che vive questa sua condizione in modo certamente non tranquillo; Jackson dal canto dà vita a una figura oscura, tormentata, su cui per tutto il film aleggiano ombre che solo nel finale verranno fugate, svelandone la vera natura.

Ugualmente plumbee sono le atmosfere, che in parte riportano lo spettatore al “Sesto senso“: un film di ‘supereroi con superproblemi’, come direbbe Stan Lee, che ne mostra il lato più tormentato, inserendo tutti i lati più straordinari e soprannaturali della faccenda in una cornice assolutamente ‘normale’, riflettendo davvero su ‘cosa succederebbe se’ una persona comune scoprisse di essere in possesso di facoltà fuori dal comune.

Visto oggi, Unbreakable – Il Predestinato continua a conservare questa sua potenza, così lontano dallo sfarzo roboante delle mastodontiche produzioni ispirate dai supereroi della Marvel e della DC.

Unbreakable – Il Predestinato teoricamente rappresenta inoltre il secondo capitolo di una trilogia, ideata dallo Shyamalan il cui primo tassello ha trovato realizzazione sul grande schermo solo nel 2010 con Devil – The Night Chronicles, diretto da John Eril Dowdle; oltre ad essere l’autore del soggetto, Shyamalan vi ha  partecipato in qualità di produttore. Lo stesso regista indiano aveva in seguito annunciato che il terzo e conclusivo capitolo della trilogia sarebbe stato un sequel dello stesso Unbreakable, ma il progetto è stato poi rinviato, in attesa che il regista trovi un’idea efficace su cui costruirlo.

Una: recensione del film con Rooney Mara

Una: recensione del film con Rooney Mara

Una è stato presentato all’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma nella Selezione Ufficiale. Una Spencer è una ragazza tormentata dal passato che conduce una vita sgregolata fatta principalmente di locali notturni e incontri sessuali occasionali. Un giorno Una si presenta senza preavviso sul posto di lavoro di Ray Brooks, un uomo più grande di lei, con il quale la giovane chiede insistentemente di poter parlare. A pochi minuti dal loro incontro verrà a galla una verità inconfessabile che minaccia di mandare in pezzi la vita di Ray.

Adattamento cinematografico dello spettacolo teatrale di David Harrower (autore anche della sceneggiatura del film), Una è un dramma che scuote il senso del pudore dello spettatore, mettendolo a disagio nello scandagliare l’intimità di una storia d’amore inconcepibile per la morale comune.

Il regista australiano Benedict Andrews debutta alla regia di un lungometraggio costruendo un’opera in parte influenzata dal materiale di partenza nella sua impostazione teatrale, dove i luoghi si trasformano in spazi poetici capaci di evocare l’intensità claustrofobica di un incubo dal quale i due protagonisti non riescono a liberarsi.

Una recensione del film con Rooney Mara

Andrews cattura le contraddizioni e le afflizioni in un testa a testa tra vittima e carnefice sottile ed ambiguo, fino a spingere il pubblico a provare un’inquieta e nervosa complicità nei confronti di un amore malato che ha distrutto per sempre – anche se in maniera diversa – la vita di entrambi. Il posto di lavoro di Ray diventa il luogo ideale in cui desiderio, abuso, colpa e necessità si legano indissolubili, un vero e proprio purgatorio in cui gli ambienti freddi e anonimi sono in meraviglioso contrasto con le violente e furiose emozioni provate dai personaggi.

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Rooney Mara è assolutamente perfetta (anche fisicamente) nel ruolo di Una, donna instabile, dedita alla ricerca spasmodica di vendetta e redenzione, che si fa portatrice di un dolore interiore (ed esteriore) che le impedisce di voltare pagina. Ben Mendelsohn è torbido e magnetico, ottimo contraltare in una storia dove la fisicità degli attori – inclusi i loro sguardi – gioca un ruolo fondamentale ai fini della reale comprensione di un dramma del dolore che lascia tutti emotivamente indifesi, dentro e fuori lo schermo.

È qui allora che risiede la potenza devastante e inoppugnabile di Una: nella capacità di renderci testimoni instabili e mutevoli di una storia controversa e problematica, di spingerci nella sua contrapposizione tra passato e presente a simpatizzare con il diavolo senza imporci realmente verso chi schierarsi. Il labirinto oscuro e inquietante nel quale si ritrovano Una e Ray è lo stesso che imprigiona lo spettatore messo di fronte all’inconcepibile, prima di uscirne scosso, travolto, eppure inspiegabilmente affascinato.

Una vita tranquilla: recensione di Claudio Cupellini

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Una vita tranquilla: recensione di Claudio Cupellini

Si è tenuta lunedì sera nella sontuosa Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica la prima del film Una vita tranquilla di Claudio Cupellini, alla quale ha partecipato anche il presidente della repubblica Napolitano, accolto in sala con una calorosa standing ovation del pubblico. Il secondo film del regista, in concorso al Festival del cinema di Roma, racconta la storia di uomo, Rosario Russo (Toni Servillo) che ha poco più di cinquanta anni.

In Una vita tranquilla Da dodici vive in Germania dove gestisce con la moglie Renate, un albergo ristorante. La sua vita scorre tranquilla, ha anche un bambino (Mathias). Un giorno di febbraio la situazione si capovolge: nel ristorante di Rosario arrivano due ragazzi italiani. Il primo si chiama Edoardo ed è il figlio di Mario Fiore, capo di una delle più potenti famiglie di camorra e l’altro si chiama Diego, anche lui legato al clan di Fiore. L’arrivo dei due ragazzi turberà notevolmente Rosario che fino a quel momento sembrava riuscire a vivere tranquillamente, dimenticando o fingendo di dimenticare, il suo passato da malavitoso e pluriomicida. Ma per un uomo come Rosario, non c’è possibilità di redenzione. Il passato torna e lo fa sotto le sembianze di Diego e di Edoardo, i quali lo trascineranno in un vortice involutivo da cui sarà difficile evadere.

Un noir apprezzabile quello di Cupellini ma con qualche lacuna, soprattutto nel finale poco verosimile, e che forse pagala somiglianza all’indimenticabile Le conseguenze dell’amore di Sorrentino, per la storia, il protagonista e la presenza della malavita. Claudio Cupellini ha comunque fatto una buona prova, con alcune scelte registiche meritevoli e un’ottima sceneggiatura, soprattutto per l’uso dei tre diversi linguaggi, italiano, tedesco e napoletano.

Il più grande merito va senza dubbio al grande Toni Servillo che come sempre ha dato prova della sua straordinaria capacità attoriale. Ma azzarderei dire che Una vita tranquilla, senza Toni non avrebbe la stessa fortuna. È infatti un film che è stato scritto e realizzato pensando a Servillo, senza di lui molte delle atmosfere e delle intensità andrebbero smarrite.

Una vita tranquilla è il terzo film italiano in concorso al Festival del cinema di Roma e, fino ad ora è sicuramente il più convincente. In bocca al lupo al regista, al cast e in particolare a Toni Servillo che merita indubbiamente il premio come migliore attore maschile.

 

Una Vita Spericolata: trailer del film di Marco Ponti

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Uscirà il 21 giugno nei cinema italiani Una Vita Spericolata, il nuovo film di Marco Ponti con protagonisti Lorenzo Richelmy, Matilda De Angelis, Eugenio Franceschini, Antonio Gerardi, Massimiliano Gallo e con Michela Cescon, Gigio Alberti.

Rossi (Lorenzo Richelmy) ha meno di trent’anni e un’officina che va a rotoli. Non ha fidanzate, ma ha un migliore amico, BB (Eugenio Franceschini), ex campione di rally. Sommerso dai debiti, Rossi va in banca per implorare un prestito, ma lì succede di tutto. Irritato dalle urla di una ragazza (Matilda De Angelis) perde la testa e in un attimo la sua richiesta si trasforma in una rapina del tutto casuale, con tanto di ostaggio e borsone pieno di soldi.

Peccato che i soldi non siano della banca, ma di un gruppo di brutti ceffi…Non resta che recuperare BB e fuggire con la ragazza!
Tra inseguimenti, spargimenti di sangue e soldi, amori, rese dei conti da “spaghetti western” e fughe rocambolesche, questi piccoli Lebowski vedranno andare in fumo tutti i loro piani. O forse no…

Una vita spericolata: recensione del film

Una vita spericolata: recensione del film

Una vita spericolata, come quella che cantava Vasco Rossi, come quella che sognano tanti ragazzi, come quella che a volte ti capita tra le mani, per puro caso. Proprio come è successo ai protagonisti dell’ultimo film di Marco Ponti, al cinema dal 21 giugno per 01 Distribution in oltre 200 sale.

Tre facce fresche ma non agli esordi, tre giovani molto promettenti del panorama italiano a cui il regista ha voluto affidare tutto il peso di questo road movie, scommettendo su di loro e vincendo per la grande chimica dimostrata sul grande schermo: dal Marco Polo Lorenzo Richelmy, alla giovane promessa Matilda De Angelis, alla bella sorpresa di Eugenio Franceschini recentemente visto in Sconnessi, arrivato in sostituzione di Domenico Diele.

Una vita spericolata, il film

Tanti generi in un solo film, dalla commedia al road movie, fino ad elementi pulp e spaghetti western, in 102 minuti di corsa giù per la penisola da un paesino al confine del Piemonte dove tutto ha avuto inizio. Rossi (Lorenzo Richelmy) e BB (Eugenio Franceschini) sono migliori amici da sempre, il primo ha un officina, il secondo è un ex promessa delle corse da rally nazionali e passa le sue giornate a gestire un bar dove ci sono sempre e solo due clienti, i soliti, da quando una ferrovia ha fatto deviare il traffico e ha fatto morire tutto il commercio locale. Due giovani già arresi, sconfitti dalle difficoltà economiche ma anche sfiduciati dalla società e senza un futuro promettente davanti ai loro occhi. Dopo non aver ottenuto un prestito in banca poiché “le banche non prestano soldi a chi non ne ha”, per sbaglio, Rossi viene scambiato per un rapinatore e preso dalla confusione e impaurito, scappa con un borsone di banconote che gli viene messo in mano e porta con sé un ostaggio: si tratta di Soledad (Matilda De Angelis), una giovane attrice, anche lei in banca a litigare.

Ma i soldi rubati non appartengono alla banca ma ad una donna misteriosa (Michela Cescon), che, insieme ai suoi scagnozzi chiamati Rambo 1, Rambo 2 La Vendetta e via dicendo, li stanno cercando, oltre ad un commissario sconclusionato (Massimiliano Gallo) e i suoi poliziotti che pensano solo a mangiare. Inizia così la loro fuga sostenuti dai genitori di BB, tra cui il padre (un bravissimo Gigio Alberti) appena licenziato ma soprattutto appoggiati dall’opinione pubblica che tramite i social sta seguendo e facendo il tifo per i tre ragazzi che credono nella redistribuzione delle ricchezze, come professava il moderno profeta Bernie Sanders dall’America.

Qualche cameo divertente movimenta la pellicola (fate attenzione soprattutto ad un certo medico legale con camicia hawaiana sotto al camice) e una colonna sonora potente, composta da Gigi Meroni con la chitarra di Tom Morello dei Rage Against The Machine, accompagna il viaggio in macchina. Sul finale poi arriva Samuel, amico storico del regista, che regala un inedito intitolato Dove Scappi.

Marco Ponti ci offre un prodotto nuovo, inedito in Italia, ma sulla scia di Smetto Quando Voglio o Lo chiamavano Jeeg Robot dai colori saturi, dove la commedia incontra l’azione, i personaggi sono ben costruiti, riconoscibili e spesso e volentieri agiscono prima di pensare, dando quel tono di sana follia a tutta la pellicola. Tantissime le citazioni nel film, dalle più palesi a quelle non volute (come un richiamo a Breaking Bad che il regista ammette di non aver mai visto!). A volte si cerca la risata in modo un po’ forzato, ma Una vita spericolata rimane una commedia divertente e fresca, che offre anche tanti spunti di riflessione, in primis sulla situazione dei giovani in Italia.

Una Vita Spericolata, l’incontro con i protagonisti

A presentare il film Una Vita Spericolata, sono arrivati a Roma presso la Casa del Cinema il regista Marco Ponti accompagnato dai protagonisti Matilda De Angelis, Eugenio Franceschini e, in una versione speciale via Skype perché bloccato su un set a Praga, Lorenzo Richelmy.

Il film racconta la storia di due ragazzi (Richelmy e Franceschini) che, in seguito ad un equivoco e in preda alla disperazione data dalla mancanza di speranze e lavoro, rapinano una banca.Con loro si portano dietro in ostaggio una attrice (Matilda De Angeles) in un viaggio su e giù per l’Italia, inseguiti da polizia e altra gente più cattiva della polizia, in un mix perfetto di commedia, road movie, film di formazione e anche spaghetti western.

“Lo stile voleva essere quello della commedia, in generale, ovvero fare un film divertente” racconta il regista Marco Ponti, “Però dare uno scarto successivo, quindi mi è venuto da dire ‘ Facciamo una commedia energetica e avventurosa’. Così come la commedia è una bibita, questa è una Red Bull. Quindi ho pensato, se io parto da questi personaggi che sono degli outsider, un po’ sfigati, un po’ nel posto sbagliato ed emarginati (anche letteralmente emarginati, visto che la scena iniziale l’abbiamo girata esattamente al confine tra l’Italia e la Francia), in questo luogo un po’ abbandonato da tutti… Se io, gli apro la porta e li lancio nel mondo dell’avventura, a quel punto come minimo combinano di tutto e di più, pastrocchi, problemi e cose inenarrabili! E visto che mi piaceva l’idea che si scontrassero, non con il mondo debole ma con dei cattivi che sono davvero cattivi, tu fino alla fine pensi che possa succedere di tutto e che stia per arrivare il finale carogna. Se pensiamo, non era una commedia, ma a The Sugarland Express di Steven Spielberg, era un road movie con una fuga da una rapina e nel finale il protagonista veniva ucciso da uno sniper e ci rimanevi malissimo anche se lo avevi già capito che non poteva esserci un lieto fine. Questo per dire che mi piaceva l’idea che i cattivi fossero pericolosi.”

Non solo cattivi, ma c’è la polizia che viene dipinta in modo pittoresco e non del tutto dalla parte dei buoni…

Ponti: “La mia era solo un idea, non rappresentano per niente le vere forze dell’ordine ma dei personaggi inventati al fine della commedia. Se andate a vedere poi alla fine c’è solo un poliziotto cattivo e gli altri sono simpatici… Quello che voglio dire è che in tutti i film ci sono i buoni e cattivi. In questo posso dire che ci sono i giovani e gli adulti. E gli adulti non ne escono bene per niente, i giovani invece sì, perché hanno più integrità morale.”

I tre personaggi hanno tre approcci diversi all’evento, lei in quale si rivede di più?

Ponti: “Sono troppo belli per immedesimarmi! Io però sono molto più simile a BB, in un momento importante dove deve dare il massimo in macchina ha il suo momento zen: quello sono molto io! E anche quello che fa nel momento di caos più totale, che si va a presentare al capo della polizia, quindi quell’atteggiamento giusto ma un po’ strambo. Mi piace molto lui.”

Una Vita Spericolata – la recensione

Nel film c’è anche un forte elemento western…

Ponti: “Terence Hill e Bud Spencer ci stanno sempre: sono dei forti riferimenti culturali per me. Per me sono due figure fondamentali del cinema italiano e non saremmo mai sufficientemente bravi per vederne la vera portata. Però in una scena in particolare c’è del Sergio Leone, tant’è che anche nella colonna sonora c’è un riferimento a Ennio Morricone. Nel mio film precedente (La Cena di Natale) anche c’è un accenno al western, in quel caso un duello verbale tra due donne, qui invece tiriamo fuori le pistole. C’è anche qualcosa di Terminator e tanti altri riferimenti a film, piccole citazioni che qualcuno le trova altri no. Ad esempio cito anche Peaky Blinders. Poi i miei amici mi hanno detto Breaking Bad ma io non l’ho mai vista quella serie, quindi non era voluto!”

E elementi del pulp…

Ponti “Nella parte più estrema del film, sicuramente ci sono riferimenti ad un certo tipo di cinema dei Cohen, da cui si parte. Se uno li ama non puoi non interiorizzare l’essere Lebowski e vivere con i sandali di gomma e andare a comprare il latte al supermercato per fare il white-russian! C’è un omaggio esplicito a Niccolò Ammaniti, tant’è che la scena del diavolo della Tasmania me l’ha scritta lui, me l’ha regalata. I suoi libri sono sempre situazioni per lo più ordinarie che evolvono in chiave apocalittica. Ci sono diversi innesti della letteratura americana, ma questo film è anche molto italiano, non solo nei panorami ma anche nel senso della famiglia, come per i genitori di BB.

Una Vita Spericolata a livello visivo è un prodotto abbastanza nuovo, come pensa reagirà il pubblico?

Ponti: “Non ne ho idea. È Giugno quindi un momento difficile, ma spero nel passaparola . Che ti piaccia o non ti piaccia è sicuramente qualcosa di diverso. Così come a suo tempo quando uscì Santa Maradona, la gente, anche quelli a cui non era piaciuto, avevano ammesso che era comunque diverso da tanti altri film che avevano visto. Quindi che venga riconosciuta la novità e anche lo sforzo.”

E voi, vi siete mai accorti di quello che stavate facendo?

Matilda De Angelis: “Quando ho letto la sceneggiatura ho riso ad alta voce diverse volte. Ho pensato che era strano, divertente e effettivamente qualcosa che non mi era mai capitato tra le mani ne tanto meno di vedere. Detto questo noi sul set, eravamo talmente tanto presi da quello che dovevamo fare, io correvo sui tacchi, Eugenio faceva i testa coda, le pistole, il caldo che faceva… Che io non mi sono mai effettivamente ferma a riflettere e realizzare quello che stavamo facendo. Ho vissuto questo film come anche questo personaggi: nel gioco, nell’essere un po’ sconsiderati, nel non realizzare quello che effettivamente stai facendo ma alla fine sentire che stai facendo la cosa giusta, che il sentimento è grande e reale. Quando  ho visto il film ultimato non sapevo bene come reagire, non riuscivo a ricollegarlo a niente che io avessi mai visto e quindi posso dire che inizialmente non mi ero accorta di quello che stavamo facendo ma io, parlando per me, ero già contenta di fare un personaggio inedito per me, nella mia carriera.

Eugenio Franceschini: “Non pensavo di stare facendo una cosa nuova pensavo semplicemente che era una cosa che mi stava piacendo fare in quel momento lì. Anche io ero divertito ma forse questa è una domanda più per Marco, perché è stato lui che ha dato l’impronta maggiore al film. Io seguivo l’onda e il divertimento e non pensavo a fare qualcosa di diverso”.

Lorenzo Richelmy: “Io sono in controtendenza con quello che avete detto, per me tutto il film è stato una roba assurda! Cercavo sempre di spingerla verso un territorio che per il cinema italiano è abbastanza inedito e poi fortunatamente è stato percepito. Ci sono state tantissime scene complicate, dalla sparatoria tutta coreagrafata, a gli inseguimenti che abbiamo fatto proprio noi, al fuoco che c’era in una scena specifica di cui avevamo sempre paura di diventare pelati a causa del ritorno di fiamma… Insomma varie scene bellissime, ma anche complicate!”

Una vita in fuga: trailer del nuovo film di Sean Penn

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Una vita in fuga: trailer del nuovo film di Sean Penn

Lucky Red ha diffuso il trailer ufficiale di Una vita in fuga, il nuovo film che vede il ritorno di Sean Penn come regista e interprete. Ad affiancarlo sul set la figlia Dylan Penn, nel suo primo ruolo da protagonista. Nel cast anche Josh Brolin, Miles Teller, Katheryn Winnick e Eddie Marsan. 

Una vita in fuga, la trama

Ispirato alla storia vera del più noto falsario della storia americana. Sean Penn è John Vogel, un padre anticonformista, emozionante e straordinario che insegna a sua figlia Jennifer a vivere una vita di rischio e avventura. È esaltante per una bambina. Crescendo, la realtà inizia a divorare l’immagine del suo eroe. Le sue storie inverosimili non tornano più, ma le conseguenze sconsiderate sì. Jennifer costruisce una vita tutta sua, lontana dalla sua infanzia instabile. Ma mentre i piani folli di John continuano ad intensificarsi, non può fare a meno di essere attratta da suo padre e dalla sua avventura più devastante.

Una vita in fuga di Sean Penn arriva su Sky e Now

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Una vita in fuga di Sean Penn arriva su Sky e Now

Una vita in fuga, diretto e interpretato dal due volte Premio Oscar Sean Penn, arriva in prima tv su Sky mercoledì 16 novembre, alle 21.15 su Sky Cinema Due e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K.

Tratto dalla vera storia del più noto falsario della storia americana, Una vita in fuga ripercorre la vita di Jennifer Vogel nell’arco di vent’anni, mentre si affaccia nell’età adulta, affrontando il rapporto contrastato con l’amato padre, il truffatore John Vogel.

Per raccontare questo complicato rapporto familiare, nel film Sean Penn recita assieme ai figli Dylan Penn e Hopper Jack Penn, che interpretano i ruoli di Jennifer e di suo fratello Nick. Completano il cast il candidato all’Oscar Josh Brolin, il due volte vincitore del Tony Award Norbert Leo Butz, e ancora Dale Dickey, Eddie Marsan, Bailey Noble, e Katheryn Winnick, oltre alla seguitissima artista musicale Jadyn Rylee nel suo primo ruolo di attrice.

Adattata dal libro Flim-Flam Man: The True Story of My Father’s Counterfeit Life di Jennifer Vogel, la sceneggiatura è firmata dal drammaturgo premiato con il Tony Award Jez Butterworth e da John-Henry Butterworth.

La trama

John Vogel è un padre anticonformista, emozionante e straordinario che insegna a sua figlia Jennifer a vivere una vita di rischio e avventura. È esaltante per una bambina. Crescendo, la realtà inizia a divorare l’immagine del suo eroe. Le sue storie inverosimili non tornano più, ma le conseguenze sconsiderate sì. Jennifer costruisce una vita tutta sua, lontana dalla sua infanzia instabile. Ma mentre i piani folli di John continuano ad intensificarsi, non può fare a meno di essere attratta da suo padre e dalla sua avventura più devastante.

UNA VITA IN FUGA – mercoledì 16 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Due e Sky Cinema 4K, in streaming su NOW e disponibile on demand, anche in qualità 4K.

Una vita difficile. Uno dei Sordi migliori di sempre per la commedia diretta da Dino Risi

Una vita difficile è un film del 1962 diretto da Dino Risi con protagonisti Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi, Lina Volonghi, Claudio Gora e Daniele Vargas.

Trama del film Una vita difficile: Sono trascorse poche settimane dal famoso 8 settembre e Silvio Magnozzi (Alberto Sordi) dal fronte della guerra passa ai boschi delle montagne lombarde dove, smessa la divisa militare, impugna il fucile da partigiano. Studente colto ed idealista, Silvio scrive e stampa opuscoli sovversivi sino a quando la piccola e rudimentale tipografia improvvisata viene presa d’assedio da una retata tedesca. Scampato il pericolo, il giovane troverà rifugio e salvezza grazie alla bella Elena (Lea Massari) una giovane e innocente ragazza del luogo.

Elena oltre a salvarlo dai tedeschi lo nasconderà in un vecchio mulino di famiglia dove per mesi i due si ameranno e si scambieranno promesse per il domani. Ma il dovere e l’idealismo innato nel giovane partigiano sono un richiamo più forte dell’amore così Silvio si ricongiunge alla sua brigata e i due si perderanno di vista. Ma il destino vuole che finita la guerra Silvio, giornalista in un piccolo giornale di opposizione, si rechi con l’amico e collega Franco (Franco Fabrizi) a seguire un servizio proprio nei pressi di Dongo dove vive Elena. Si rincontreranno e non si lasceranno più.

Tornato a Roma con la donna che ama inizia per Silvio una lunga e complicata rincorsa al successo. Nell’Italia dell’immediato dopoguerra prima e in quella del boom economico poi un giornalista pieno di ideali e coerenza come Silvio non ha spazio e opportunità senza accettare disgustosi compromessi; e intanto la famiglia si allarga.

Analisi: Una vita difficile è un meraviglioso film del 1961 diretto magistralmente da Dino Risi e prodotto da Dino De Laurentis. Avvalendosi della collaborazione dello sceneggiatore Rodolfo Sonego, con cui aveva lavorato solo due anni prima ne Il vedovo, Risi confeziona un film molto diverso da quello precedente. Pur affidando la parte del protagonista sempre a Sordi, in questo film rispetto a Il vedovo c’ è molto meno spazio per la comicità essendo la trama molto più amara e drammatica.

Una vita difficile, il film di Dino Risi

In Una vita difficile, Dino Risi dipinge uno spietato ritratto dell’Italia appena uscita dal conflitto mondiale in cui ripercorre tutte le tappe più importanti di quel delicatissimo momento storico: dall’8 settembre alla liberazione, dal referendum per la Repubblica sino all’attentato a Togliatti del ’48. Silvio-Sordi è in qualche modo sempre protagonista di questi eventi e immancabilmente essi determinano svolte decisive che devieranno il corso della sua vita.

Egli è spinto da ideali nuovi e sinceri che è convinto di poter manifestare liberamente senza più paure e remore tanta è la sua fiducia in un mondo nuovo. Ma sconfitta dopo sconfitta, umiliazione dopo umiliazione, Silvio, che proverà anche il carcere, comincerà a capire che forse nell’Italia post-fascista che si appresta a vivere gli anni del grande boom economico, di diverso rispetto a prima c’è molto poco.

Rimanendo fedele ai suoi principi rischierà di perdere tutto anche l’appoggio e l’amore di una moglie fedele sino a quando comprenderà sconfitto che l’unica via di uscita e piegarsi al potere.

Che questa sia una delle migliore interpretazioni di Alberto Sordi lo testimonia il fatto che quello di Silvio Magnozzi è uno dei personaggi preferiti dall’attore romano; impressionante la sua capacità di alternare espressioni e uscite comiche ad altre drammatiche conferendo al suo personaggio una straordinaria intensità emotiva ed un amarezza di fondo celata dietro a sorrisi forzati. Forse uno dei picchi interpretativi di un attore immenso e da molti sottovalutato proprio nelle sue qualità di interprete drammatico.

Accanto a lui per quasi tutto il film una bellissima e bravissima Lea Massari che veste perfettamente i panni di una moglie angosciata e preoccupata di sbarcare il lunario al di là dei voli pindarici e idealistici del disincantato marito. Quindi la solita pletora di ottimi attori che pur avendo parti secondarie rappresentano forse la vera forza di quel cinema italiano oggi tanto rimpianto: Franco Fabrizi, Claudio Gora e Daniele Vargas solo per citarne alcuni senza contare i divertentissimi cameo girati a Cinecittà della Mangani e di Gasmann.

Una vita difficile è un film divertente, drammatico, profondo, amaro e disilluso che fa sorridere ma sopratutto fa riflettere su quello che poteva essere e che invece non è stato, che fa capire come non sempre rincorrere i propri sogni concili con la realtà della vita. Che un capolavoro del genere abbia vinto solo un David di Donatello alla produzione fa capire a che livello si gareggiasse in quei meravigliosi e irripetibili anni del cinema italiano.

Una vita da gatto: trailer italiano con Kevin Spacey

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Una vita da gatto: trailer italiano con Kevin Spacey

La Lucky Red ha diffuso in rete, tramite il suo canale Youtube, il trailer italiano di Una vita da gatto, la nuova commedia con protagonista Kevin Spacey nei panni di un… gatto!

Una vita da gatto: trailer italiano

Dal regista di Men in Black, una commedia per tutta la famiglia. Il due volte premio Oscar Kevin Spacey in una veste del tutto nuova!

Tom Brand è un miliardario di grande successo ma il suo stile di vita lo ha allontanato totalmente da sua moglie Lara e da sua figlia Rebecca. Intento a recuperare il rapporto con la figlia, Tom decide di regalarle per il suo compleanno il gattino che desidera da molto tempo. Sulla strada verso casa, Tom è coinvolto in un terribile incidente e quando riprende conoscenza scopre di essere intrappolato nel corpo del gatto appena acquistato. Adottato dalla sua stessa famiglia, sperimenterà una nuova prospettiva di vita all’interno di casa sua…

Nel cast del film diretto da Barry Sonnenfeld ci sono Kevin Spacey, Jennifer Garner, Christopher Walken.

Una vita da Gatto recensione del film con Kevin Spacey

Una vita da Gatto recensione del film con Kevin Spacey

Quando si apprende dell’uscita di un film con due mostri sacri come Kevin Spacey e Christopher Walken, ci si aspetta qualcosa di buono, quanto meno di vagamente ricreativo. Si può pensare che arrivati all’apice delle loro carriere, essi scelgano con un certo raziocinio i copioni che vengono loro sottoposti.

Ma il perché attori del loro calibro (senza menzionare Jennifer Gardner) abbiano preso volontariamente parte ad un film come Una vita da Gatto, è cosa apparentemente poco comprensibile.

Di storie incentrate sugli animali domestici, e nella fattispecie sul felino domestico più amato del mondo, è piena la filmografia mondiale. Ma se i prototipi di partenza sono classici come FBI: Operazione Gatto o Le tre vite della Gatta Tomasina (gentili omaggi della casa Disney al genere per famiglie), in questo caso la pellicola è destinata piuttosto a finire nel dimenticatoio.

Tom Brand (Kevin Spacey) è un magnate dell’industria dedito al lavoro e dimentico dell’esistenza della propria famiglia. Quando la figlioletta Rebecca (Malina Weissman) gli chiederà un gatto come regalo di compleanno, Tom si imbatterà in un eccentrico venditore di animali (Christopher Walken) che scaglierà su di lui una “maledizione”. L’uomo rimarrà infatti imprigionato nel corpo di un felino fintanto che non rivaluterà le sue priorità, comprendendo il valore degli affetti e ponendo rimedio ai propri errori.

Una vita da Gatto – la recensione

Il film è diretto da Barry Sonnenfeld, regista affatto malvagio quando – in passato – si era cimentato con la trilogia di Men in Black o con Get Shorty. In questa occasione però Sonnenfeld pare essersi dimenticato come si dirige, esibendosi in bruschi tagli di scena e sovrapponendo, in molte scene, alla figura reale del gatto quella fittizia creata con la CGI.

Gli attori appaiono fuori forma, se non svogliati, a partire da Spacey, la cui voce mascolina mal si adatta alle fattezze del peloso ospite.

Il film ha incassato in America poco più di $ 44 milioni, a fronte di una spesa di $ 30, ricevendo critiche complessivamente negative, e arriverà nelle nostre sale il 7 dicembre.

Pellicola comunque più adatta per l’home video, la visione di Una vita da Gatto è sconsigliata persino a chi – come chi scrive – è fervente amante dei gatti e delle loro abitudini quotidiane.

Una trilogia targata WB per Tarzan

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Hollywood non è stanca di ripescare dal suo passato storie e personaggi che l’hanno resa grande come è adesso.

Una Torre Nera si staglia all’orizzonte…

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Dopo il brusco stop della scorsa estate, si torna a parlare dell’adattamento del ciclo della Torre Nera di Stephen King. Il progetto, messo in cantiere da Ron Howard, Brian Grazer e Akiva Goldsman, era stato concepito per svilupparsi sia sul grande che sul piccolo schermo. La Warner sembra essere ora tornata sui suoi passi, avendo deciso di trarre almeno un film dalla saga kinghiana, e decidere poi in seguito il da farsi.

A regia e  sceneggiatura sarebbero stati confermati Howard e Goldsman, così come Javier Bardem, prima scelta del regista per il ruolo del protagonista, Roland Deschain; se tutto andrà per il verso giusto, le riprese dovrebbero cominciare a inizio 2013. Howard, Grazer e Goldsman hanno previsto una trilogia per il cinema e una serie per il piccolo schermo, che nell’ipotesi potrebbe essere prodotta dalla HBO, di proprietà della stessa Warner.

Fonte: Empire

Una tomba per le lucciole: recensione

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Una tomba per le lucciole: recensione

Una tomba per le lucciole – Settembre 1945: nella stazione di Kobe un ragazzo muore di stenti tra l’indifferenza e l’ostilità dei passanti, ormai proiettati verso la nuova era di pace, con in mano una scatola con cenere e poche ossa.

Anno: 1988

Regia: Isao Takahata

Con le voci di: Corrado Conforti (Seita), Perla Liberatori (Setsuko), Beatrice Margiotti (la mamma), Lorenza Biella (la zia).

Una tomba per le lucciole Sinossi: Settembre 1945: nella stazione di Kobe un ragazzo muore di stenti tra l’indifferenza e l’ostilità dei passanti, ormai proiettati verso la nuova era di pace, con in mano una scatola con cenere e poche ossa. Seita, ormai fantasma, raggiunge la sorellina minore Setsuko, e insieme ricostruiscono la loro odissea, dalla morte della mamma, sotto le bombe americane a Kobe alcuni mesi prima, alla ricerca della zia, guerrafondaia e egoista che li respingerà, al vagare nelle campagne, appena illuminate dalle lucciole che Setsuko adora, sempre più affamati, fino alla morte della bambina di fame, e alla fine di Seita poco dopo. Gli spiriti di queste due vittime innocenti della guerra dei grandi tornano ancora, nelle notti del Giappone moderno ormai pacificato e dove nessuno muore più di fame, per cercare di ritrovare ancora le lucciole, ultimo emblema della spensieratezza dell’infanzia.

Analisi: Violenta, diseducativa, dozzinale: quante volte si sono sono sentiti questi aggettivi in relazione all’animazione giapponese, dalla prima interpellanza parlamentare contro Goldrake da parte del parlamentare Silviero Corvisieri a tempi più recenti? Tante, troppe volte, e gli otaku, i patiti di manga ed anime nostrani, hanno dedicato tempo ed energie a combattere questo, ottenendo poi in anni recenti un maggiore riconoscimento, forse sull’onda della nostalgia canaglia, anche se c’è chi continua a demonizzare l’animazione nipponica, accusandola di essere troppo commerciale, salvo poi incensare film d’animazione molto commerciali ma a stelle e strisce, come Toy story o Ratatouille, per la serie viva la coerenza.

Ma di fronte a Una tomba per le lucciole, diretto da quell’Isao Takahata, popolarissimo anche da noi come regista dei due cult per bambine Heidi e Anna dai capelli rossi non si tratta più di cultura otaku e animazione giapponese, ma di un vero capolavoro della cinematografia, un film anche scomodo per un Paese che non ha mai fatto i conti fino in fondo con il periodo della guerra, antitesi di tutto quello che ci può essere di commerciale nel mondo dei cartoni animati giapponesi, senza robot e astronavi, fanciulle guerriere, maghette, samurai e combattenti marziali, e con due orfani diversi appunto dai vari Heidi, Remì e simili.

Una tomba per le lucciole Uscito in Italia solo per il mercato dell’home video dopo alcune anteprima a fiere del fumetto e festival otaku e presentato invece altrove a festival del cinema come Annecy e nelle sale di prima visione, Una tomba per le lucciole è poesia tragica e crudele, struggente ed atroce, dalla prima scena, quando è chiaro come tutto andrà a finire, alle scene nella campagna piena di lucciole, che rendono impossibile non voler bene a questo fratello e sorellina, vittime crudeli di una guerra atroce e dell’egoismo di adulti incapaci di proteggere i loro stessi cuccioli, come dimostra la stessa zia, emblema della generazione di fanatici della guerra che portarono il Giappone alla rovina, esattamente come quella di filo fasciti in Italia e filo nazisti in Germania.

Un film da vedere a prescindere se si amino o meno i manga e gli anime, se si abbia o meno la casa piena di albi di autori nipponici di ieri o di oggi e di dvd di serie e di Oav anche celebri, se si frequentino o meno le fiere, in cosplay o non, proprio perché racconta una storia che va oltre il mezzo usato. Paragonabile a film come Germania anno Zero di Rossellini o Giochi proibiti di René Clement, a libri come La Storia di Elsa Morante e Il diario di Anna Frank, per come racconta il dramma della guerra sui bambini. Per non dimenticare il passato e per ricordare i troppi Seita e le troppe Setsuko che ancora oggi sognano l’infanzia e perdono la vita.

Una tomba per le lucciole al cinema: ecco le date

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Una tomba per le lucciole al cinema: ecco le date

Una tomba per le luccioleKoch Media distribuirà in Italia Una tomba per le lucciole per un’uscita speciale, al cinema l’8 e il 9 Giugno con un nuovo doppiaggio curato da Gualtiero Cannarsi. Si tratta di un film d’animazione giapponese del 1988 tratto dall’omonimo racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka.

Sceneggiato e diretto da Isao Takahata, il cofondatore con Hayao Miyazaki dello Studio Ghibli, presenta una visione straziante ed intensamente neorealista delle vicende personali di un ragazzo e una bambina indifesi nei confronti dell’orrore della guerra. Le lucciole del titolo sono quasi l’unica nota di positività in una notte che non termina nemmeno con la fine della guerra. Il film venne presentato in contemporanea con Il mio vicino Totoro di Miyazaki. Per la crudezza delle sue immagini, Una tomba per le lucciole divenne un film molto controverso e poco pubblicizzato, ma ebbe grande successo in Giappone. In Italia venne distribuito solo nel circuito home-video dalla Yamato Video. Nel 2005 ne è stata prodotta una versione live action con la partecipazione di Mao Inoue e Nanako Matsushima.

Una super-Mezzanotte per The Hunger Games!

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Diciannove milioni e settecentomila dollari. Tanto ha fatto registrare l’esordiente The Hunger Games nello spettacolo della mezzanotte tra giovedì e venerdì

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