Ecco una nuova featurette di
Snoopy & Friends in cui vediamo lo
storico Schulz Museum, dedicato al papà dei
Peanuts.
Basato sulle famose strisce
di Charles M. Schulz, lette in 75 paesi da
milioni di lettori, Snoopy & Friends – Il
film dei Peanuts può contare sullo script
diCraig Schulz, Bryan
Schulz e Cornelius Uliano e
sulla regia di Steve Martino (L’Era
Glaciale 4). Prodotto da Paul Feig,
il film arriverà nelle sale italiane il 5 novembre 2015 e
vedrà Snoopy, asso dell’aviazione, alle prese contro lo storico
nemico, il Barone Rosso, mentre Charlie Brown sarà appunto
impegnato sul fronte sentimentale nella conquista
della “Ragazzina dai capelli rossi”.
Il sito ufficiale di Star
Wars ha pubblicato una lista di tutti, o quasi, i personaggi
secondari di Star Wars il Risveglio della
Forza, con tanto di descrizione per ognuno, così da
fornire una guida a chi si accingerà a vedere il film il prossimo
16 dicembre.
Guavian Death Gang
Enforcers
I soldati addetti alla sicurezza
della Guavian Death Gang indossano protezioni antiurto primeggiando
così su altri criminali pericolosi.
B-U4D Buford
Resistente e laborioso, B-U4D
(Buford) è parte della ciurma di terra che si assicura che gli
Starfighter della Resistenza siano sempre riforniti e pronti
all’azione.
Goss Toowers
Goss Toowers è parte
dell’instancabile team tecnico che fornisce supporto meccanico alla
flotta della Resistenza.
Ello Asty
Ello Asty è un pilota di X-Wing
dotato di grande abilità seppur occasionalmente
spericolato.
Sarco Plank
Uno scavenger e mercante che esplora
i mondi di frontiera alla ricerca di ricchezze. Indossa una
maschera speciale che permette alla sua atmosfera nativa di
circolare attraverso i suoi arti alieni.
Unkar’s Thugs
Gli scagnozzi dalle braccia
forti che lavorano per il mercante Unkar Plutt e gli permettono di
tenere vivo il suo business sul remoto e anarchico mondo di
Jakku.
ME-8D9
Nota come Emmie dai furfanti di
Takodana, ME-8D6 è un droide che viene spesso usato per tradurre
contratti e accordi tutt’altro che legali.
First Order Interrogator
Droids
I prigionieri del Primo Ordine sono
costretti a rivelare i segreti più profondi quando sottoposti ai
terribili Droidi da Interrogatorio sotto il comando di Kylo
Ren.
Base
Starkiller
Un pianeta di ghiaccio trasformato
in fortezza del Primo Ordine, dimora di una nuova e terribile arma
capace di distruggere intere costellazioni.
Tasu Leech
Tasu Leech è alla guida della nota
gang di Kanjiklub, organizzazione criminale
intergalattica.
PZ-4CO
PZ-4CO è una presenza costante nelle
sale di controllo della base della Resistenza; offre dati tattici e
supporto comunicativo durante operazioni di grande importanza.
Constable Zuvio
Vigilante su un mondo per lo più
senza legge, il duro e privo di umorismo Constable Zuvio mantiene
l’ordine nel commercio di frontiera.
Teedo
Teedo è un piccolo, brutale
scavenger che si inoltra nelle terre desolate di Jakku a bordo del
suo semi-meccanico Luggabeast
Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e
Max von Sydow.
Analeigh Tipton,
vista in Crazy Stupid Love al
fianco di Steve Carrel e Julianne
Moore, è stata scelta per interpretare il ruolo della
protagonista in Sadie, thriller
psicologico diretto da Craig Goodwill.
Il film ruota intorno a Sadie, una
scrittrice che viene invitata in Italia da un suo ex, insieme alla
sua amica Charlotte. Alla vigilia della pubblicazione del suo nuovo
romanzo, Sadie si trova in una villa dove tutto diventa pericoloso
e misterioso.
Nel cast del film
anche Jakob Cedergren e Peter
Gadiot. Le riprese si svolgeranno in Italia a
novembre.
Dopo le confermate Jennifer
Connelly e Dakota Fanning, si allarga il
cast del primo film da regista di Ewan McGregor,
l’adattamento cinematografico di Pastorale
Americana di Philip Roth.
Sono stati confermati nel
cast David Strathairn (Lincoln,
Godzilla), Peter
Riegert (La mia vita è uno Zoo),
Uzo Aduba (Orange is the New
Black) e Valorie Curry
(The Following).
John Romano, già
sceneggiatore di Lincoln Lawyer, si è
occupato dell’adattamento. Le riprese cominceranno a settembre a
Pittsburg. Di seguito la trama del romanzo:
Seymour Levov è alto, biondo e
atletico. Malgrado sia di origine ebraica al liceo lo chiamano “lo
Svedese”. Negli anni ’50 sposa miss New Jersey, avviandosi ad una
vita di lavoro nella fabbrica del padre. Nella sua splendida villa
cresce Merry, la figlia cagionevole e balbuziente. Finché arriva il
giorno in cui le contraddizioni del paese raggiungono la soglia del
suo rifugio, devastandola. La guerra del Vietnam è al culmine.
Merry sta terminando la scuola e ha l’obiettivo di “portare la
guerra in casa”. Letteralmente.
Dopo tanti rumors,
Benicio Del Toro ha finalmente
ufficialmente ammesso che prenderà parte alle riprese del prossimo
Star
Wars Episodio VIII nel ruolo di “una specie
di villain”.
Ecco cosa ha dichiarato l’attore
durante la promozione di A Perfect Day in
Spagna:
Girerai qualcosa dopo questo film?
No, solo… il prossimo sarà Star Wars, vedremo come verrà.
Penso che inizieremo le riprese a marzo.
E quale ruolo avrai?
Ehhh… il punto è che non mi lasciano dire molto. È una
specie di villain.
Dopo il discreto successo riscosso
da L’Attesa di Piero
Messima, primo film italiano in concorso a Venezia 72,
oggi è il giorno di un altro dei nostri registi di caratura
internazionale. Parliamo di Luca Guadagnino che si
presenta in concorso al Lido con A Bigger
Splash, con un cast tutto internazionale che lo vede
dirigere ancora una volta Tilda Swinton, dopo Io
sono l’amore.
Oggi è anche la giornata della
musica al cinema, con il documentario
Janis, dedicato alla celebre Joplin, cui
prenderà parte anche l’italiana Gianna Nannini.
Tra le star attese sul red carpet,
oggi ci sarà di nuovo Dakota Johnson e anche il
magnifico Ralph Fiennes per il film di
Guadagnino.
Ecco un nuovo poster
per Carol, il nuovo film di
Todd Haynes (Lontano dal paradiso, Io
non sono qui) presentato al Festival
di Cannes 2015 in anteprima in concorso. Protagoniste assolute
Cate Blanchett e Rooney Mara.
Basato sul romanzo
Carol di Patricia
Highsmith, il film vede protagoniste l’attrice premio
Oscar Cate Blanchett e l’attrice Rooney
Mara.
Carol è stato pubblicato
nel 1952. Al centro della vicenda, ambientata nella New York degli
anni Cinquanta, c’è l’amore fa una ragazza di diciannove anni che
lavora in un grande magazzino e una bellissima donna fortemente in
crisi con il marito. Il film uscirà in Italia il 1 gennaio
2016.
A un anno esatto dalla sua
presentazione al Festival di Venezia 2014, ecco un nuovo
trailer di 99 Homes con protagonista
Andrew Garfield. Nel cast del film
anche Michael Shannon e Laura
Dern.
Il film è incentrato sulla storia di
Dennis Nash, un uomo di famiglia che cerca ad ogni costo di
riprendere la casa da cui lui e la sua famiglia sono stati
sfrattati. Per riuscirci dovrà però lavorare con Rick Carver,
agente immobiliare e causa per Nash di forte stress
psicologico.
Ecco alcuni concept inutilizzati di
Fantastic 4 – I fantastici quattro. Nelle
immagini possiamo vedere l’aiutante robotico H.E.R.B.I.E. e la
Fantasticar, la loro automobile volante. Sarà presente anche nel
film?
[nggallery id=685]
In Fantastic 4 – I fantastici
quattroKate
Mara vestirà i panni di Sue Storm / La Donna
Invisibile. Jamie Bell quelli
invece di Ben Grimm / La
Cosa. Miles Teller interpreterà il
ruolo di Reid Richards /
Mr. Fantastic, mentre Michael B.
Jordan sarà Johnny Storm / La Torcia Umana.
Nel cast anche Tim Blake
Nelson e Reg E.
Cathey.
Fantastic 4 – I fantastici quattro, moderna
re-interpretazione del team di supereroi più longevo della Marvel, è la storia di quattro
giovani che vengono teletrasportati in un pericoloso universo
alternativo, che altera la loro forma fisica in un modo
sconvolgente. Le loro vite vengono inequivocabilmente stravolte, il
team dovrà imparare a controllare le loro nuove abilità e a
lavorare insieme per salvare la Terra da un loro vecchio amico
diventato nemico.
Ieri è stato anche il giorno di
Equals e di Kristen
Stewart al Lido. Sul red carpet di Venezia 72 la giovane
attrice ha sfilato in compagnia di Nicholas Hoult,
sua co-star e volto noto al grande pubblico.
La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre
2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
NB Tutte le foto dei primi tre
giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di
Cinefilos.it Aurora Leone.
Eddie Redmayne, con
tutto il cast di The Danish Girl, ha
fatto la sua comparsa, come al solito timida e modesta, sul red
carpet del Lido. Con lui, presente anche la moglie con le magifiche
compagne di set, Amber Heard (con tanto di
marito Johnny Depp a seguito) e
Alicia Vikander (purtroppo senza il suo attuale
compagno, Michael Fassbender), il regista
Tom Hooper e Matthias
Schoenaerts.
La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre
2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
NB Tutte le foto dei primi tre
giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di
Cinefilos.it Aurora Leone.
Ecco due nuovi spot tv
di Sopravvissuto – The Martian,
diretto da Ridley Scott e con
protagonista Matt Damon.
[nggallery id=1688]
Ecco la sinossi:
Durante una missione su Marte,
l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) viene
considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato
dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo
sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al
suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per
trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo.
A milioni di chilometri di distanza,
la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano
instancabilmente per cercare di portare “il marziano” a casa,
mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non
impossibile, missione di salvataggio.
The
Martianvede protagonisti anche un cast
d’eccezione composto da Kate Mara, Jessica Chastain,
Kristen Wiig, Sebastian Stan, Sean Bean, Michael Peña, Mackenzie
Davis, Chiwetel Ejiofor e Jeff Daniels.
Ecco una nuova featurette del
film Maze Runner La Fuga, con
protagonista Dylan O’Brien.
The Maze
Runner è diretto da Wes
Ball e vede nel cast Will Poulter,
Thomas Brodie-Sangster, Aml Ameen, Kaya
Scodelario e Dylan O’Brien.
A chiudere la trilogia ci sarà il
film che adatterà The Death Cure (da
noi La Rivelazione, e che al momento non ha alcuna
data di uscita).
[nggallery id=1514]
In questo nuovo capitolo dell’epica
saga di The Maze Runner, Thomas
(Dylan O’Brien) e i suoi compagni dovranno
affrontare la sfida più grande: trovare nuovi indizi sulla
misteriosa e potente organizzazione nota come WCKD. Il loro viaggio
li porterà nella Zona Bruciata, una landa desolata piena di
ostacoli inimmaginabili. Con l’aiuto della resistenza, si
troveranno ad affrontare la potentissima WCKD e sveleranno gli
sconvolgenti piani che aveva in serbo per loro.
Maze Runner la
Fugaarriverà al cinema il 1 Ottobre.
Kate Hudson ha sostituito Rebel
Wilson nel dare la voce a uno dei nuovi personaggi
di Kung Fu Panda 3. Jack
Black, Angelina Jolie, Seth Rogen e Dustin
Hoffman sono tra le voci che riprenderanno i loro
ruoli nel nuovo lavoro di animazione della DWA. JK
Simmons e Bryan Cranston sono tra le nuove aggiunte
al cast.
Wilson avrebbe dovuto doppiare Mei
Mei, una pazza danzatrice (il primo personaggio panda principale
femminile del cartone), innamorata quasi alla follia di Po.
Fonti hanno detto che i tempi di
produzione sono stati estesi e che per questo la Wilson è stata
costretta ad uscire dal progetto. La Hudson darà ora voce a Mei
Mei, e le scene precedentemente completate saranno ora aggiustate
per riflettere la presa della Hudson sul personaggio.
Ecco il primo trailer ufficiale del film:
https://youtu.be/zHtmh48oowU
[nggallery id=1741]
Kung Fu Panda 3, il film
Kung
Fu Panda 3 è il terzo capitolo delle avventure del
panda Po (due nomination all’Oscar ottenute e circa un miliardo e
300 milioni di dollari di incasso in tutto il mondo) vedrà il
nostro protagonista affrontare non solo il temibile Kai il
Collezionista, intenzionato a rubare i poteri degli esperti di King
Fu, ma anche fare i conti con il proprio passato, incontrando il
padre biologico perduto, Li. Non mancheranno nuove interessanti
conoscenze come la panda Mei Mei.
Kung
Fu Panda 3 arriverà nei cinema Usa il 29 gennaio
2016. La sceneggiatura del film è stata scritta
da Jonathan
AibeleGlenn
Berger, mentre la regia è Jennifer Yuh
NelsoneAlessandro
Carloni. Al doppiaggio tornano Gary
Oldman,
Jack Black, Bryan
Cranston, Angelina
Jolie, Seth
Rogen, Dustin Hoffman, Jackie Chan,
Lucy Liu, J.K.
Simmons,
Kate Hudson, James Hong, David Cross, Randall Duk Kim, Fabio
Volo, Francesco Vairano, Paolo Marchese, Roberto Draghetti,
Francesca Fiorentini, Angelo Maggi.
Ecco una nuova clip di Sicario,
film presentato in concorso al Festival
di Cannes 2015, conEmily Blunt. L’atteso film diretto
da Denis
Villeneuve(Prisoners)
vedrà la star di Into the Woods recitare al
fianco di Benicio del Toro e
Josh Brolin.
LEGGI ANCHE: Cannes 2015: Recensione del film di Denis
Villeneuve
In una zona di confine tra Stati
Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily
Blunt) è un’agente dell’FBI
giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force
governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin)
per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e
impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la
squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a
mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a
sopravvivere.
Sicario
è scritta da Taylor Sheridan ed è ambientato
nelle pericolose aree di confine tra gli Stati Uniti e il Messico
esposte ai traffici internazionali di droga. Al centro ci sarà
l’idealistica agente dell’Fbi incarnata dalla Blunt, ingaggiata da
una task force del governo formata da Del Toro e Brolin, per
sgominare un boss messicano del cartello della droga.
È stato diffuso il primo trailer
di The Lobster, primo film in lingua
inglese del regista greco Yorgos Lanthimos
presentato il maggio scorso al Festival
di Cannes.
Colin
Farrell e Rachel
Weisz sono i protagonisti del film, e nel cast sono
presenti anche John C. Reilly e Ben
Whishaw.
Gli sceneggiatori sono lo stesso
Lanthimos e Efhtimis Filippou, suo collaboratore
di lunga data.
The Lobster è ambientato in un
futuro distopico in cui, per legge, le persone single vengono
invitate a trasferirsi in un hotel e obbligati a trovare un
compagno o una compagna entro 45 giorni. In caso contrario, le
persone verranno trasformate in un animale e lasciate nei
boschi.
Ecco un nuovo poster di
Daniel Craig nei panni di James
Bond per Spectre.
Questa volta, in compagnia dell’agente 007 c’è anche la
misteriosa Madeleine Swann, interpretata
da Lea Seydoux.
Spectre
è un film di spionaggio del 2015 e il ventiquattresimo
della serie James Bond prodotta da Eon
Productions. Diretto da Sam
Mendes e scritto da Neal Purvis, Robert
Wade, John Logan e Jez Butterworth, vede nel
cast Daniel
Craignei panni di Bond, accanto
a
Monica Bellucci, Christoph
Waltz, Léa
Seydoux, Jesper Christensen, Ralph
Fiennes, Naomie
Harris, Ben
Whishaw, Andrew Scott, Rory Kinnear, Dave
Bautista. È stato distribuito da Sony
Pictures Releasing. Nel film, Bond viene a conoscenza
di Spectre , un’organizzazione criminale internazionale
guidata da Ernst Stavro Blofeld (Waltz).
Nonostante inizialmente avesse
affermato che non avrebbe diretto Spectre, Mendes
ha confermato il suo ritorno nel 2014 dopo che Nicolas Winding
Refn ha rifiutato di dirigere; Mendes è diventato il
primo a dirigere successivi film di James
Bond dopo John Glen . L’inclusione di
Spectre e dei personaggi associati segnò la fine
della controversia Thunderball , in
cui Kevin McClory e Fleming furono coinvolti in lunghe
controversie legali sui diritti cinematografici del
romanzo; Spectre è il primo film a presentare
questi elementi dai tempi di Diamonds Are
Forever (1971). Dopo l’ hacking della Sony
Pictures, è stato rivelato che Sony ed Eon si sono scontrati per
quanto riguarda la finanza, le acrobazie e le location delle
riprese; Si stima che Spectre
abbia un budget finale di 245-300 milioni di dollari,
rendendolo uno dei film più costosi mai
realizzati . Le riprese principali sono iniziate a
dicembre 2014 e sono durate fino a luglio 2015, con location delle
riprese tra cui Austria, Regno Unito, Italia, Marocco e
Messico.
Birth.Movies.Death ha riportato alcuni
dettagli relativi alla trama di Captain America Civil
War, dettagli che potrebbero essere considerati
spoiler da parte di qualcuno, per cui, vi avvertiamo, non
continuate a leggere se non volete saperne di più.
___________________
Secondo il sito, non ci sarebbe
nessun atto di registrazione nel film relativo alle identità
segrete dei super eroi. C’è però un accordo, una mossa globale che
possa regolare i superpoteri e chi li possiede, molti dei capi del
mondo sono preoccupati per l’unilateralità di questi esseri
speciali che erano sorvegliati dallo SHIELD. Quando questo è
accaduto si sono formati due schieramenti quello di Cap e quello di
Iron Man, cosa che ha condotto di fatto alla celebre domanda: chi
sorveglia i guardiani?
Il concetto potrebbe anche avere
senso, ma sembra assurdo che nel film la questione legata alle
identità segrete non sia per niente presa in considerazione.
A quanto pare però le forze
preponderanti nel conflitto verteranno su punti differenti: i
supereroi dovrebbero essere liberi di fare quello che gli pare
imponendo al mondo la loro volontà? O dovrebbero invece essere
sorvegliati e regolamentati dalla politica, senza la possibilità di
agire di propria spontanea volontà per salvare i deboli? Tony Stark
da una parte, che si sente caricato della responsabilità del mondo,
e Steve Rogers dall’altra, che invece ha visto tutto quello in cui
credeva distrutto quando l’Hydra si è manifestata, infiltrata nello
SHIELD.
[nggallery id=1652]
Lo schieramento di Cap sarà formato
da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di
Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e
Vision. Al momento non è ancora chiaro che parte prenderanno
Spider-Man e Scarlet Witch.
In attesa di nuovi
dettagli in merito ricordiamo che Captain America: Civil
War sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e vedrà
nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film
uscirà il 6 maggio 2016.
A Venezia è finalmente arrivata la
bufera, autentica, con pioggia battente, fulmini e temperature
autunnali, dopo una mattinata passata sotto il sole cocente. Sembra
che Dio, o chi per lui, lo abbia fatto quasi apposta, poiché oggi è
il giorno di The Danish Girl, di
Tom Hooper e dei suoi attori. Eddie
Redmayne sale in cattedra dopo l’Oscar de La
Teoria del Tutto e interpreta Einar Wegener, il primo
uomo della storia a sottoporsi a un intervento chirurgico per il
cambio del sesso. All’epoca più un esperimento che altro, rischioso
e con percentuali di successo del tutto sconosciute, una decisione
dall’importanza simbolica immensa, contro ogni preconcetto
dell’epoca e non solo. Non a caso è un argomento ancora oggi
attuale, purtroppo, vista l’esistenza ancora massiccia
dell’omofobia. Accanto a un grande uomo c’è sempre però una grande
donna, Alicia Vikander è infatti Gerda Wegener,
che ha un ruolo chiave nel film, passionale e fondamentale.
“Ciò che più mi ha attratto
della sceneggiatura è stato il grande amore che ha legato Einar e
Gerda. Inoltre lei era assolutamente all’avanguardia per l’epoca,
aveva la capacità di scrutare da dentro le persone, di vedere le
cose con largo anticipo. Il film mostra anche questo, non solo la
determinazione di Lili, anche la capacità di Gerda di amare
profondamente un’altra persona, più di lei stessa. Mi piacerebbe
avere qualcosa di lei.”Tom Hooper prende la
palla al balzo, dicendole “ce l’hai, Alicia.” Il regista
britannico appare piuttosto tranquillo e sorridente, “sono
felicissimo di essere qui, è un onore essere invitati da un
festival di questo calibro” ha detto. Del resto era un suo
sogno portare un suo lavoro in laguna, sin da quando era un
ragazzino e girava esperimenti in 16mm, “è bello soprattutto
venire qui con un lavoro del genere.”
“La storia di Lili è una storia
di coraggio che merita di essere raccontata, bisogna ascoltare
l’infelicità quando ci parla da dentro. La scelta di Eddie inoltre
è avvenuta in tempi non sospetti, aveva già interpretato ruoli
femminili ed è stata una scelta naturale.” Per tempi non
sospetti il regista intende l’ormai lontano 2008, quando la
produzione ha contattato l’attore ben prima di tutto il successo e
i premi venuti dopo. A dirla tutta, Eddie Redmayne
sembra in questo film ancor più talentuoso che in La
Teoria del Tutto, film che gli è valso l’Oscar.
“Ho frequentato diverse transgender per preparare il ruolo,
sono persone che vanno rispettate profondamente, hanno sempre
risposto in modo gentile a qualsiasi domanda abbia fatto loro.
Ritrovarsi a recitare la parte della loro icona storica è stata
un’autentica fortuna.” Nella sua linearità, il film lancia un
messaggio fondamentale e importante, “l’amore dev’essere il
mezzo per l’accettazione” ha detto il suo regista, possiamo
solo sperare che – per una volta – venga ascoltato.
Una camera buia, silenziosa, stretta
nella rigorosa simmetria dell’inquadratura, e una madre, devastata,
sofferente come se qualcuno le avesse appena strappato il ventre,
con forza. Tutto all’ombra di un Cristo in croce, nudo, inerme; un
uomo, un figlio sacrificatosi per i peccati del mondo, che attende
la Pasqua per ritrovare i vivi e consolarli.
Le immagini che segnano il debutto
di Piero Messina nel cinema che conta sono istanti
che non si dimenticano facilmente, che si insinuano nell’anima per
abitarla a tempo indeterminato. Non perché aprono la strada a un
soggetto incredibilmente originale, universale, anzi, si parla di
elaborazione del lutto, di mancanze, di silenzi, temi abbastanza
cari al grande schermo. Per capire bisogna affiancare i personaggi,
entrare a passi lievi nella loro umanità, la loro essenza, e
ritrovare nei loro occhi momenti di vita che noi stessi abbiamo
vissuto o che potremmo vivere. Bisogna condividere con loro il
dolore, l’assenza, l’attesa. Già, cos’è questa attesa che regala il
titolo al film? Si attendono i momenti giusti, le telefonate, i
ritorni, le partenze e gli arrivi, in un casale sperduto nelle
campagne del ragusano, in Sicilia. Un non-luogo che per pochi
giorni unisce due universi all’apparenza paralleli, quello di una
madre che ha appena perso un figlio e quello di una ragazzina
francese, timida e inesperta, che attende il ritorno dell’uomo che
ama, e che non tornerà. A differenza del pubblico, che lo intuisce,
lei ancora non lo sa, dunque è anche da spettatori che si è preda
dell’attesa, del momento in cui ogni verità salterà al pettine. La
sua presenza, nel frattempo, restituisce ad Anna – seppur
idealmente – il figlio perduto; i vestiti del lutto vengono
abbandonati in favore dei colori, i drappi neri sugli specchi
vengono strappati via, il cibo riprende forma e sapore, prima della
resurrezione, della celebrazione, della pace interiore.
Girato con un rigore
stilistico assoluto, con un rispetto sacro nei confronti della
geometria, dei corpi tagliati e dei simboli,
L’Attesa incanta anche dal punto di vista
visivo, del resto il segno lasciato dalle esperienze di
This Must Be the Place e La
Grande Bellezza di Paolo Sorrentino
è molto evidente nel regista siciliano. Chiudono il cerchio una
Lou de Laâge di una bellezza disarmante, nelle sue
spalle strette, le sue forme incantevoli e gli occhi di ghiaccio, e
una Juliette Binoche gigantesca, da premio, china
su un materassino gonfiabile a respirare l’anima di chi non c’è
più. Ogni suo sguardo parla più delle sue parole, e fuoriesce dallo
schermo sotto forma di pura emozione. Non è difficile ritrovare in
lei lo spirito delle nostre stesse madri, che ci vorrebbero a casa
sempre un giorno in più del possibile, che ci vorrebbero più
vicini, più presenti, più complici. Capita invece di delegare tutto
all’attesa, al domani, finché un giorno ci si risveglia e ci si
accorge che il tempo è stato crudele, infame, e ogni possibilità di
recuperare il terreno è sfumata. Recuperiamo tutto, adesso, finché
ci è possibile.
La Disney, la Fox, la Warner, sono
in molti, per questo 2015, gli studios che devono leccarsi qualche
ferita. Colpa dei classici flop di fine anno che alla fine
condizionano le casse delle grandi case di produzione e
distribuzione.
Ecco, secondo le statistiche, i cinque flop del 2015:
Come molti di voi sapranno la
Disney ha svelato tutti i preziosi prodotti del
merchandising di Star
Wars il Risveglio della Forza, e oggi vi sveliamo
quali di questo sono i migliori per un vero fan del nuovo
attesissimo film di J.J Abrams:
Protagonista della quarta giornata
di Festival a Venezia 72 con The Danish
Girl, Eddie Redmayne sarà anche il
volto di Newt Scamandro, personaggio principale della trilogia
cinematografica tratta da Animali Fantastici Dove
Trovarli, spin off di Harry
Potter.
Parlando con EW del suo ruolo, l’attore premio Oscar ha
definito l’esperienza “straordinaria“.
“Come molte persone, ho letto i
libri e visto i film e mi sono completamente intossicato con il
mondo della Rowling – ha detto l’attore – L’idea di
entrare in quel mondo è davvero eccitante, spero che sarà una bella
avventura”.
[nggallery id=1877]
Stando alle informazioni raccolte da Portus, la scorsa settimana la
Rowling in persona ha visitato il set del
film.
Gli animali fantastici
dove trovarli uscirà il 18 novembre 2016, e avrà come
protagonista Newt Scamandro, autore
de Gli animali fantastici dove trovarli, che avrà
esattamente 23 anni. Il film sarà ambientato
a New York, 70 anni prima delle vicende di Harry Potter. Nel cast
Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Ezra
Miller, Dan Folger e Alison Sudol.
La sinossi: Newt Scamandro
intendeva fermarsi a New York solamente per poche ore, ma le
circostanze gli imposero di restare…
Gli animali fantastici
dove trovarli vedrà il debutto della scrittrice
stessa, J.K.Rowling, come sceneggiatrice,
affiancata da Steve Kloves, sceneggiatore dei
film di Harry Potter. Alla
produzione ci sarà David Heyman, mentre
David Yates sarà il regista.
Ricordiamo
che Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer. Nel film saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman: Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Buongiorno dai vostri supereroi in
trasferta, vi vogliamo bene, lo sappiamo che ci sostenete. Poi vi
mandiamo l’Iban per i bonifici.
Mi serviranno dei liquidi infatti,
sappiatelo, che qui sto a morì disidratata. Siccome il supermercato
è in culonia e al Lido piove persino Spritz ormai
non tocco acqua dall’Italo che ho preso 4 giorni fa. Senza contare
che una leggenda del posto sostiene che l’acqua faccia ruggine, e
noi ne abbiamo già troppa a casa.
Mi sono svegliata in preda al
panico, abbiamo scoperto di vivere in una strada ad alto tasso di
criminalità.
Una lite furibonda tra cosche rivali
questa mattina – si vocifera sul corretto modo di gettare il
pattume- ha terrorizzato tutta la nostra palazzina, io temevo
un’incursione della Gabanelli e le telecamere di Report. Leader
della spedizione punitiva un vecchiodemmerda del posto, che non ne
può più dei soprusi dei villeggianti del festival che si ribellano
a usi e costumi della comunità che li accoglie (tipo le biciclette
che te devono arotà, gli autobus che te lisciano per poco, i
veneziani che ti imbruttiscono se apri bocca, cose così, ce devi
stà, la legge è legge) e ha sbroccato in mezzo alla strada, io
pensavo di sentire ancora gli acuti di
Marguerite in fase rem.
Ma va bene. Affronto con questo
stato d’animo The Danish Girl che so già
mi darà grandi spunti per le prossime cronache.
Invece parliamo di ieri sera che
merita. La vostra eroina ha visto un film che definiremo
‘necessario’, e mo’ ve spiega perché. Parlo di
Equals, meraviglioosa pellicola distopica con
Kristen Stewart, ispirato come arcinoto da un
libro, il dizionario della lingua italiana, nello specifico sulla
definizione di ‘banale’. Gli arguti sceneggiatori hanno lavorato
duramente per mantenere intatto il significato originale, usando lo
schema tecnico di Syd Field:
Emmò come famo? Vabbè pigliamo
un po’ de robe telefonate di Romeo e Giulietta, vestiamoli tutti
uguali non sia mai un po’ di personalità… ah poi sai che famo?
Spargiamo la voce che è fantascientifico e che strizza l’occhio a
Orwell così facciamo pure gli impegnati e poi mettiamo la Stewart
che fa le solite due espressioni, una cor ciuffo e una senza, e amo
fatto.
E infatti hanno fatto un
film necessario, perché voi non lo sapete ma questa pellicola era
legata a una fantastica operazione di
crowdfunding. Ogni tweet de na groupie della
Steward che s’incazza coi critici che, giustamente eh, potrebbero
avere qualcosa da ridire, va in un fondo messo a disposizione per
rifare il guardaroba veneziano di Johnny Depp, così la smette di
sembrare il Cosplay di Geronimo Stilton (grazie
Marco Lucio Papaleo per la dritta e per la
vignetta che sta facendo giustamente il giro della rete, come al
solito senza creditare l’autore. Ci pensiamo noi).
Vado a scrivere in sala stampa, e
poi ho un’altra cosa necessarissima da fare: me serve un
parrucchiere.
Ce la farà la vostra eroina a non
sembrare reduce dall’ice bucket challenge?
Chi lo sa. Per ora è tutto, a te
Ang.
(Vì)
Ormai siamo nel vivo e su facebook è
tutto un chiedere ‘com’è questo film, com’è quest’altro?’. Insomma,
il pubblico vuole le recensioni. Facile dì ‘Le recensioni’. Io
al quarto giorno di festival tra le corse forsennate, il sonno
limitato e l’alimentazione poco corretta (per quanto ieri sera
abbiamo finalmente individuato l’unico ristorante del Lido che non
arrechi sull’insegna il bollino qualitativo ‘Vi trattiamo
di merda dall’82’ – cit. Eva Carducci)
sinceramente faticherei a distinguere un film di Akira
Kurosawa da Two Girls One Cup.
Se non avete mai sentito parlare di quest’ultimo, cercate pure in
rete e informatevi, ma mai, dico mai, per nessuna ragione al mondo,
aprite un link video. Io v’ho avvertito e badate che è come non
dare da mangiare dopo la mezzanotte ai
Gremlins.
Con questo non voglio certo
insinuare che le capacità cognitive degli insigni colleghi della
critica siano offuscate quanto le mie (magari sottintendendo che la
positività o la negatività di un giudizio di un film durante il
festival sia pesantemente influenzata da come hanno magnato,
dormito o fatto la cacca la sera prima). Anche perché qua tra
blogger, youtuber, influencer e altre nuove
categorie dai nomi bizzarri che farebbero invidia a un bestiario di
Dungeons & Dragons (mi è parso di scorgere in
Darsena anche un beholder e un Catoblepa), che dichiarano pure con
fierezza “io non faccio il critico” manco fosse
una malattia, di critici veri e propri ne sono rimasti pochini.
“E allora che cazzo parli a
fa?” l’avete pensato voi da soli e non c’è bisogno che
infierisca. Di Equals ne ha già parlato
Vì. Mi sento solo di spezzare una lancia nei confronti di
Kirsten Stewart, che non è cessa quanto tutti
dicono. Aspettate un attimo, come non detto. Stavo guardando una
foto di Nicholas Hoult, il suo partner su schermo.
Vabbè, nel film vestiti uguali sono tipo Topolino e Minnie, l’unica
differenza sono le ciglia di lei. Comunque da solo su un’isola
deserta con loro due sinceramente avrei difficoltà a scegliere con
chi accoppiarmi. The Danish Girl invece
per me ha rappresentato una grossa delusione. E’ bello, quindi
prenderlo per il culo è difficile. Quindi mi ritiro a provare il
dispositivo di realtà virtuale che hanno messo nella Hall
dell’Hotel Excelsior e che simula la camminata su un cavo
sottilissimo appeso tra le Torri Gemelle (che nella finzione ancora
esistono), naturalmente senza rete e con la visione sul baratro.
Dico ‘vabbè è un giochetto, che sarà mai’.
Stacco.
Per poco non mi accricco. Finalmente
provo l’ebbrezza di sentirmi idiota come i protagonisti di
Everest, sicché scopro che anche questa
iniziativa è legata all’uscita di un film, anch’esso ispirata alla
vicenda reale di un tizio che desidera ardentemente morire
spiaccicato.
Ora, dato che me la sono quasi fatta
addosso, vado al bagno, che quello è veramente
necessario. (Ang)
Il corpo umano è probabilmente la
macchina più complessa che la natura, o Dio se preferite, abbia mai
concepito. La chimica che unisce mente e corpo è un meccanismo
oscuro e misterioso che non sempre è possibile decifrare. Eppure
l’uomo si è sempre e comunque auto imposto regole feroci,
moralmente e socialmente, convenzioni attive su ogni livello
dell’esistenza, compreso il piano sessuale ovviamente. È per questo
motivo che per secoli, se non millenni, siamo cresciuti con l’idea
ossessiva di un’unica combinazione possibile: uomo e donna. Ogni
altra forma di incastro, comprese ovviamente tutte le pratiche
collaterali di piacere, è stata dal principio relegata sotto la
parole “perversione”, “malattia”, “anormalità”. È per questo motivo
che, ancora oggi in alcune parti del mondo industrializzato e non,
l’omosessualità viene nascosta, vissuta come una vergogna, un
trauma da curare.
In una Copenhagen nel cuore degli
anni ’20 costantemente ricoperta di nuvole, sempre pittorica e
nostalgica, umida e colorata, accade invece che il pittore Einar
Wegener, indossando per gioco degli abiti da donna, scopre un lato
soffocato della sua indole. Il lato più femminile, per l’appunto,
una vera e propria seconda personalità che da un momento all’altro
viene liberata, scoperta, svestita. L’inizio di un viaggio fatto di
auto convincimenti inutili, nuove esperienze, sentimenti
sconosciuti, dolori e incomprensioni, sino alla decisione tanto
drastica quanto rivoluzionaria di intervenire chirurgicamente per
il cambio definitivo di sesso. Si tratta del primo caso al mondo,
un simbolo per l’intera comunità transgender che verrà.
Con The Danish
Girl, Tom Hooper, dopo Il Discorso del
Re e Les Misérables, adatta
il romanzo La Danese di David Ebershoff
per raccontare una storia intima, delicata, complicata, ricca di
sofferenza ma allo stesso tempo di libertà, di desiderio,
dall’elevato valore sociale. Attraverso una regia lineare, l’autore
britannico mette il suo talento in decine di inquadrature
pittoriche e nella direzione degli attori, che più di ogni altra
cosa spingono e sorreggono il film. A fronte di una sceneggiatura
non proprio eccelsa, a tratti piuttosto scarna e prevedibile, e una
quantità innumerevole di banali campo/controcampo, sono infatti gli
attori a guadagnare tutta la scena: Alicia
Vikander, che dona volto e voce a Gerda Wegener, è una
moglie passionale, innamorata e devota, mentre Eddie
Redmayne svolge un lavoro eccelso sul personaggio,
giocando con le mani e il corpo, gli sguardi e il fiato. Per
intenderci, l’Oscar portato a casa con La Teoria del
Tutto lo ha ottenuto per molto meno.
Chi si aspetta però un film d’autore
potrebbe rimanere piuttosto deluso, perché lo scheletro del
progetto è del tutto commerciale, così come i dialoghi, la
produzione generale, il finale, che sembra estrapolato da un
qualsiasi Harmony da edicola. Il sottotesto è però importante per i
nostri tempi, tempi in cui ancora si è costretti a lottare contro
il pregiudizio, la libertà individuale, l’omofobia, e ogni prodotto
artistico che inviti al dialogo, alla comprensione, non può che
essere benvenuto. I fasti dei lavori hooperiani precedenti sono
però un ricordo sbiadito, lontano, del quale si sente la
mancanza.
Non è inusuale che molti film
statunitensi siano stati girati in Canada, per approfittare
della migliore tassazione dello stato nordamericano. Anche
Deadpool è uno di questi, visto che il
set si è spostato a Vancouver.
Il producer
designer, Sean Haworth ha parlato dei luoghi
delle riprese:
Avevamo bisogno di una discarica,
così ci siamo rivolti a un cantiere gigantesco dove si trovano
rottami di aerei e attrezzature militari in eccedenza, un cantiere
di recupero militare. Abbiamo portato in tonnellate di
materiale extra. Cumuli di vecchi contenitori, aerei, parti di
elicotteri e un treno masticato. A prima vista, Vancouver è
una città molto moderna, una città modello, così è facile essere
preoccupati di non trovare l’adatto look decadente. Ma abbiamo
anche trovato vecchie fabbriche incredibilmente crude e vicoli, bar
e banchine.
Potete dare uno sguardo alla
discarica nell’intervista di Mario Lopez con la star Ryan
Reynolds:
Vi ricordiamo che
in Deadpool ci sono confermati
con Ryan Reynolds ancheMorena Baccarin,
T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel
Cudmore che tornerà nei panni di
Colosso. Deadpool è scritto da
Paul Wernick e Rhett Reese,
diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12
febbraio 2016.
E’ oggi il gran giorno del Premio
Oscar Eddie Redmayne a Venezia
72, l’attore insieme a Amber Heard e Tom
Hopper ha presentato il suo ultimo
film The Danish Girl, in concorso
alla settantaduesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Ecco
tutte le foto:
[nggallery id=1998]
(Foto di Aurora
Leone)
La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre
2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
Non c’è pace per Ron
Perlman e per il suo Hellboy.
L’attore, che già due volte ha incarnato su grande schermo il
diavolo rosso ha raccontato a Empire perché è così
importante che la trilogia diretta da Guillermo Del
Toro venga completata. Ecco cosa ha dichiarato
l’attore:
“Mi sento di essere in pace con
il personaggio, non ho un desiderio bruciante di rimettermi addosso
tutta quella roba, ma Guillermo mi ha detto quale sarà il finale
della trilogia ed è un’idea così brillante a livello
cinematografico che trovo essenziale completarla. Eravamo partiti
con una trilogia, con un inizio, uno svolgimento e una conclusione.
Abbiamo fatto solo i due terzi del cammino e quindi sarebbe una
vergogna non completarlo”.
Sulla grande idea di Del Toro, ha
aggiunto: “Lui è la bestia dell’Apocalisse. Deve distruggere la
civiltà, deve. Non è negoziabile. È il fondamento della storia
e questo è il motivo per cui penso che sia una vergogna non
finirlo”.
Alla fine di Hellboy
II, il personaggio di Selma Blair è incinta di due gemelli. Ecco
come ha commentato Perlman: “I due gemelli: uno sarà come la
madre e l’altro come il padre. Uno sarà completamente corrotto e
l’altro un angelo, quale dei due sarà? Solo Guillermo farebbe una
cosa del genere, e sarebbe tutto da aggiungere alla saga”.
Sono passati già sei anni
dall’uscita di The Golden Army, ma per
Jurassic World abbiamo aspettato 14 anni,
per cui tutto può ancora accadere.
Scritti e diretti da
Guillermo Del Toro, i primi due capitoli vedevano
protagonisti Ron Perlman, John Hurt,
Selma Blair, Rupert Evans, Karel Roden, Jeffrey Tambor
e Doug Jones.
Hugh Jackman, tra
i tanti ruoli interpretati durante la carriera, ha sicuramente
trovato in Wolverine un personaggio in cui qualunque fan può
riconoscerlo. Il celebre X-Men è ormai una seconda pelle per
Jackman, che ha però svelato di vedersi anche senza gli artigli di
adamantio, con un Martini tra le mani.
Durante un’intervista al programma
televisivo australiano The Project, ha svelato di aver
preso la cosa seriamente quando gli è stato chiesto (tramite
Twitter e l’hashtag #AskHugh) se sarebbe pronto ad interpretare 007
al posto di Daniel Craig. Oltre a questo ha anche
svelato di essere stato vicino ad indossare i panni di James
Bond più meno una decina di anni fa:
Stavo per esserlo, ma non ora,
dieci anni fa, o otto anni fa, prima che Daniel [Craig] prese
il sopravvento. A quel tempo ero sul punto di girare X-Men 2 e mi
sono detto “non credo che sia il momento giusto” e cose simili, ma
non è stato facile per me rinunciare. Così ora, se Daniel, Daniel
che è un mio amico, che è così brillante, se lui rinunciasse al
ruolo prenderei in considerazione la cosa seriamente.
Ecco il video dell’intervista in
cui parla del ruolo di 007:
https://www.youtube.com/watch?v=3GFipLKmtME
Hugh Jackman ha anche parlato di molte altre
cose, tra cui il suo prossimo ruolo in
Pan, prequel della storia di Peter
Pan: