Aveva promesso che sarebbe tornato
e lo ha fatto. A distanza di ben 30 anni il T-800
Arnold Schwarzenegger ritorna sul grande
schermo, con l’inconfondibile espressione granitica, la mascella
volitiva, il fisico imponente, ma anche qualche ruga e qualche
capello bianco. “Vecchio, ma non obsoleto” dice lui.
Arriva al cinema il 9 luglio Terminator Genisys,
il reboot del famoso e amato franchise lanciato nel 1984 dal film
di
James Cameron. Alle redini di questo nuovo racconto
c’è Alan Taylor, alla sua seconda esperienza, dopo
Thor: The Dark World, con un grande
budget.
La lotta contro Skynet infuria,
John Connor, il leader della resistenza, è pronto a sacrificare la
vita per sconfiggere le macchine e con lui Kyle Reese, suo braccio
destro. Quando però tutto sembra perduto, Connor decidere di
mandare indietro nel tempo proprio lui, Reese, per proteggere sua
madre, Sarah Connor, e impedire che il Terminator mandato nel 1984
da Skynet la uccida prima che concepisca e partorisca lui, John. Ma
le cose non vanno sempre come le avevamo immaginate e, mentre
sappiamo che il futuro si può cambiare, scopriamo adesso che anche
il passato può essere modificato e che quello che sapevamo non
sempre si rivela essere vero o giusto.

Terminator
Genisys parte con estrema fedeltà al materiale
conosciuto, ma a circa 10 minuti dall’inizio è come se i
protagonisti dicessero “questa è la storia, tutti si aspettano
determinate cose da noi, adesso cambiamo le carte in tavola”. E a
farlo per primo, come è ovvio che sia Skynet. La macchina si evolve
e si trasforma, si scaltrisce e cerca di camminare un passo avanti
a Connor.
Terminator Genisys è un genuino e
onesto blockbuster, che pasticcia con le linee temporali ma che non
manca l’obbiettivo di intrattenere e divertire il pubblico
Il risultato è un bel “guazzabuglio
moderno”, un pastrocchio temporale che in pochi riusciranno a
seguire, ma che riuscirà sorprendentemente a essere gradevole e
divertente, nonostante i paradossi e la gran confusione delle scene
d’azione.
Emilia Clarke e Jay Courtney
formano una coppia piuttosto affiatata, con una buona alchimia sul
grande schermo, che riesce a conquistarsi l’affetto del pubblico,
pur senza riuscire a rubare la scena al vero protagonista.
Arnold Schwarzenegger dimostra, una volta per
tutte, quanto gli piaccia essere il Terminator indiscusso, quanto
sia bello per lui interpretare il personaggio che gli ha regalato
la fama internazionale e con il quale tutti lo identificano.
L’attore abbraccia serenamente i capelli bianchi e le rughe,
trasformandosi in un T-800 letale, implacabile, pieno di risorse,
eppure tenero, paterno, incredibilmente umano.
Nel cast ricordiamo anche l’ottimo
Jason Clarke, nei panni di un anomalo John
Connor, e il misterioso
Matt Smith. Terminator
Genisys è un genuino e onesto blockbuster, che
pasticcia con le linee temporali ma che non manca l’obbiettivo di
intrattenere e divertire il pubblico, non ha molto a che spartire
con i ruvidi e violenti predecessori, ma assolve al compito
richiesto.
