Il network americano
della ShowTime ha annunciato ufficialmente di aver
rinnovato la serie televisiva di successo Homeland
5 per un quinti ciclo di episodi che vedrà ancora
protagonista la pluvi premiata Claire Danes.
Ma non è tutto perché il network ha
decido di rinnovare anche una nuova serie, The Affair che dunque
avrà il suo secondo ciclo di puntate.
Homeland – Caccia alla spia (Homeland)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2011. Lo show è basato sulla
serie israeliana Hatufim. La serie ha per
protagonisti Carrie Mathison (Claire Danes), un’agente
della CIA, e il Marine statunitense Nicholas Brody
(Damian Lewis). Carrie è convinta che Brody, a lungo detenuto
da al-Qaida come prigioniero di guerra, faccia parte di
una cellula dormiente e che sia un rischio significativo per la
sicurezza nazionale.
Nicholas Brody, un sergente dei Marine ritenuto
scomparso in azione nella guerra d’Iraq, viene liberato dopo
otto anni di prigionia. Una volta ritornato a casa, l’intera
nazione lo elegge immediatamente ad eroe di
guerra. Carrie Mathison, un’analista della CIA, è l’unica
a credere che in realtà egli rappresenti una seria minaccia per il
Paese: identifica infatti in Brody uno sconosciuto prigioniero di
guerra americano che ha saputo essersi convertito all’Islam ed
essere passato al servizio di al-Qaida. Rendendosi conto delle
difficoltà di provare la sua tesi e di convincere i suoi superiori
a mettere sotto sorveglianza il sergente, Carrie inizia ad indagare
segretamente sulla figura di Nicholas Brody, per prevenire un altro
attacco terroristico sul suolo americano.
Si intitola Know
Thyself, Red Band Society 1×07,
la settima puntata della prima stagione della serie televisiva di
successo trasmessa dal network americano della Fox.
https://www.youtube.com/watch?v=i-wJuzlncug
https://www.youtube.com/watch?v=rLI_wCIh_ic
L’infermiera Jackston (Octavia
Spencer) ha il supporto di Kara (Zoe
Levin), Hunter(Daren
Kagasoff), Jordi (Nolan Sotillo)
e Dash (Astro) quando il suo passato
torna a farle visita. Nel
frattempo, Emma (Ciara Bravo) incontra
gli amici di Leo (Charlie Rowe), mentre
un paziente è al centro di alcuni cambiamenti
drastici. Leo ed Emma si
baciano appassionatamente, sarà amore fra i due?
Si intitola Big Baby
Ball, The Goldbergs 2×06, la
sesta puntata della seconda stagione della serie televisiva di
successo trasmessa dal network americano della ABC.
In The
Goldbergs 2×06, Beverly interviene per far
licenziare Meller dopo che prende in
giro Adam al Dodgeball, ma
quando Murray ed Adam riescono
a vedere l’uomo sotto una nuova
luce, Beverly farà di tutto per far
riavere a Meller il suo lavoro;
intanto, Barrydeve arrendersi al fatto
che Erica è molto più brava di lui a
giocare a Trivial Pursuit.
Si intitola They’ll Have to Go
Through, Chicago
PD 2×07, il settimo episodio della seconda
stagione della serie televisiva di successo Chicago
PD trasmessa dal network americano della NBC.
In Chicago PD 2×07 Ritroviamo la nostra unità d’ intelligence
rinforzata con il detective della sezione vittime di
New York chiamata per aiutare a risolvere il caso di
pedofilia. Ruzek (Patrick Flueger) e il
detective Amaro (la guest star Danny
Pino) insieme ad Halstead (Jesse Lee
Soffer) e Antonio (Jon Seda) continuano
a dare la caccia al collegamento fra traffico di bambini e famiglie
adottive. Nel frattempo, Burgess (Marina
Squerciati) e Roman (Brian Geraghty)
tentano di trovare il tiratore dell’ospetale dopo aver usato i
video di sorveglianza per
identificarlo. Platt (Amy Morton)
dimostra il suo profondo rispetto per la polizia e il pericoloso
lavoro mentre stanno rendendo omaggio a suo fratello che è
morto.
Chicago
PD è una serie televisiva statunitense creata da Dick
Wolf per la NBC, trasmessa a partire dall’8 gennaio 2014. La serie
è lo spin-off della serie televisiva, sempre di Dick
Wolf, Chicago Fire.
La serie Chicago
PD racconta le vicende della polizia di Chicago, sia
dell’unità di pattuglia sia dell’unità d’intelligence, e della loro
lotta contro il crimine che affligge le strade di Chicago.
Personaggi:
Henry “Hank” Voight (st.1-in corso), interpretato da Jason
Beghe, doppiato da Paolo Marchese.
È il capo dell’Unità Intelligence del Dipartimento di Polizia di
Chicago. Voight è un poliziotto tosto che finisce sempre quello che
comincia, anche se significa non rispettare le regole. La sua
squadra lo rispetta, anche se è sospettato di essere “sporco”.
Antonio Dawson (st.1-in corso), interpretato da Jon Seda,
doppiato da Fabrizio Vidale.
È il secondo in comando dell’Intelligence. Ha una moglie e 2 figli,
Eva e Diego. Ed è il fratello di Gabriela Dawson, paramedico della
Caserma 51 ( proveniente dal crossover con Chicago Fire)
Jay Halstead (st.1-in corso), interpretato da Jesse Lee
Soffer, doppiato da Edoardo Stoppacciaro.
È un membro dell’Intelligence, e partner del Detective Erin
Lindsay, con cui ha un ottimo rapporto. È stato un Ranger dell’Us
Army.
Erin Lindsay (st.1-in corso), interpretata da Sophia Bush,
doppiata da Angela Brusa.
È un membro dell’Intelligence e partner del Detective Jay Halstead.
Ha un buon rapporto con Voight, considerandolo quasi come un
padre.
Adam Ruzek (st.1 in corso), interpretata da Patrick John
Flueger, doppiato da Nanni Baldini.
È il partner del Detective Alvin Olinsky. Voight chiese ad Alvin di
assumere un agente dall’accademia, e lui scelse Adam vedendo in lui
un grande potenziale. È in gamba e molto capace, nonostante il suo
carattere impetuoso. È fidanzato con l’agente Kim Burgess.
Kevin Atwater (st.1- in corso), interpretato da LaRoyce
Hawkins, doppiato da Simone Crisari.
È l’ex partner dell’agente Kim Burgess, promosso
all’Intelligence.
Alvin Olinsky (st.1- in corso), interpretato da Elias
Koteas, doppiato da Andrea Lavagnino.
Lavora sotto copertura per l’Intelligence, è il partner del
Detective Adam Ruzek. Ed è un amico/vecchio collega di Voight. È
divorziato e vive nel garage di casa sua per stare vicino alla
figlia, Lexi.
Kim Burgess (st.1- in corso), interpretata da Marina
Squerciati, doppiata da Maria Letizia Scifoni.
È l’ex partner del Detective Kevin Atwater ed è fidanzata con il
Detective Adam Ruzek. Prima di diventare un agente di polizia, era
un’assistente di volo.
Sergente Trudy Platt (st.1-in corso), interpretata da Amy
Morton, doppiata da Paola Giannetti
Si occupa per lo più di lavori da scivania, è una donna sarcastica
che ama prendersi gioco degli altri. Entra nel cast principale a
partire dalla seconda stagione.
Detective Sheldon Jin (st.1), interpretata da Archie Kao,
doppiato da Alessandro Rigotti.
Lavorava per l’Intelligence come Tecnico e Sorvegliante esperto.
Muore nel finale della prima stagione.
Sean Roman (st.2-in corso), interpretato da Brian
Geraghty.
Agente di pattuglia, sostituisce Atwater diventando il nuovo
partner di Burgess.
SI intitola Guilty Arrow 3×06, a sesta
puntata della terza stagione
di Arrow, la serie televisiva di
enorme successo trasmessa dal network americano
The CW.
In Arrow
3×06 quando un cadavere viene ritrovato nella palestra
di Wildcat,Ted
Grant diventa il sospettato numero uno,
lasciando Oliver e Laurel ad
interrogarsi sulla sua innocenza; in un flashback,
quando Maseo chiede
ad Oliver di ricordare un’informazione
chiave nascosta da un informatore di China
White, Tatsu decide di
aiutare Oliver a ricordare ed
infine Roy confida un segreto
a Felicity.
Arrow è
una serie televisiva statunitense sviluppata
da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew
Kreisberg. Basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe
protagonista di una serie di fumetti pubblicata
da DC Comics, viene trasmessa dal 10
ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia, la prima stagione è
stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11
marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio al 9 giugno 2014, è
andata in onda la seconda stagione su Italia 1, anche se
precedentemente la versione sottotitolata in italiano della stessa
stagione era stata trasmessa dal 22 ottobre 2013 su Premium
Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola infernale chiamata “Lian Yu” (Purgatorio), viene tratto in
salvo e torna finalmente a casa, a Starling City. Giunto qui
assumerà l’identità segreta nota come Arrow,
l’Incappucciato o il Giustiziere per
combattere il crimine e la corruzione della sua città, seguendo una
lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di
seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di
lotte, dell’incredibile maestria con l’arco e aiutato dal suo
braccio destro e confidente John Diggle e dall’abile
informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali
e i malviventi che minacciano la sua città. La narrazione segue due
fili temporali distinti. In ogni episodio accanto alla svolgimento
dell’evento relativo viene narrata brevemente ma continuativamente,
in flashback, la storia dei cinque anni sull’isola, della lotta per
la sussistenza, delle scelte talora disumane compiute, delle lotte
contro i malvagi incontrati, e di come queste hanno trasformato
Oliver in un combattente specializzato ad uccidere.
Si intitola Many Happy
Returns, The 100 2×04, la quarta puntata della
seconda stagione della serie televisiva di successo trasmessa dal
network americano della The CW.
In The 100
2×04 Clarke decide di combattere
nonostante sia stata tradita da qualcuno di cui pensava di potersi
fidare, Bellamy e Murphy iniziano
una corsa contro il tempo per salvare uno
sconosciuto, Raven lavora
con Wick ed inizia ad esserci una certa
tensione fra i due ed infine assisteremo ad un inaspettato incontro
fra due persone.
The
100 (pronunciato The Hundred) è
una serie televisiva statunitense sviluppata
da Jason Rothenberg, in onda sul network The CW dal
19 marzo 2014.
La serie si basa sull’omonimo
romanzo scritto da Kass Morgan, pubblicato il 3
settembre 2013 e ripubblicato nel 2014 con le facce dei
protagonisti della serie in copertina. Il 16 settembre 2014 è stato
pubblicato il sequel del romanzo, Day
21 (Giorno 21). Nonostante la prima stagione sia
basata sul romanzo, serie e libro seguono due vie
diverse. In Italia, la serie viene trasmessa, a partire
dal 1° ottobre 2014, sul canale Premium Action.
97 anni dopo una guerra nucleare
globale che ha sconvolto il pianeta Terra, ciò che rimane del
genere umano è una stazione spaziale, l’Arca, formata dalle 13
stazioni spaziali che si trovavano in orbita al momento del
disastro. L’Arca ha leggi molto severe e chi trasgredisce viene
punito con la morte per espulsione nel vuoto. Con l’aumento della
popolazione e con il rapido deteriorarsi degli impianti di riciclo,
i rappresentanti del governo decidono di inviare sulla Terra cento
delinquenti. Questi giovani ragazzi intraprenderanno un viaggio
molto pericoloso per cercare di ripopolare il Pianeta e creare una
nuova comunità.
Si intitola I’m Coming Home to
You, Nashville 3×07, settima puntata della terza
stagione della serie televisiva di successo trasmessa dal network
americano della ABC.
In Nashville
3×07 in occasione dei CMA
Award, Deacon prova ancora del
risentimento per Luke Wheeler mentre lui
e Rayna continuano la loro relazione; in
seguito al collasso sul palco ed una volta dimessa
dall’ospedale, Juliette contatta Avery ed
il ragazzo decide di far parte della vita di loro figlio, ma non di
tornare con lei ed infine Teddy scopre
che Natasha è un’escort
e Will cerca di
tenere Layla sotto controllo.
Ecco due clip da La scuola più bella del mondo, film di
Luca Miniero al cinema dal 13 novembre. Nel cast
del film ci sono Christian De Sica, Rocco Papaleo, Angela
Finocchiaro e Miriam Leone.
La trama di La scuola più bella del mondo: La scuola più
bella del mondo è un’irresistibile commedia degli equivoci che,
come suggerisce il titolo, è ambientata nel mondo della scuola.
Christian De Sica è il preside puntiglioso di una scuola media
toscana nella quale giunge in visita una classe di studenti
napoletani accompagnati da un eccentrico professore (Rocco
Papaleo). Non tutto però sembra corrispondere al programma. Perché
quando la tecnologia inganna – in questo caso basta solo che Accra,
in Ghana, diventi… Acerra Napoli – si genera l’equivoco che porterà
confusione e tanto scompiglio. Ma sicuramente risate a non finire,
divertimento assicurato.
Il casting non è mai una procedura
semplice. Bisogna trovare l’attore adatto e una volta trovato
bisogna sperare che quell’attore sia interessato al ruolo. Riuscite
ad immaginare Neo di Matrix con un volto
diverso da quello di Keanu Reeves? Oppure Jack
Sparrow, pardon, il Capitano Jack Sparrow con un sopracciglio
storto che non sia quello di Johnny Depp nella
saga dei Pirati dei Caraibi?
Ebbene ecco gli attori che hanno
rifiutato ruoli di personaggi più o meno famosi in film più omeno
di successo.
“La storia è questa:
sono andata per fare l’audizione per un altro ruolo, non l’ho mai
detto a nessuno e non vi dirò mai qual era fino a che ci saranno le
riprese della serie in corso.”Natalie
Dormer, sotto i riflettori per la promozione di
Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte
I, ha confessato, parlando del suo ruolo di Margaery
Tyrell in Game of Thrones, che si è
avvicinata allo show e ha fatto i provini per un altro ruolo. Quale
sarà? Noi immaginiamo che possa trattarsi di Daenerys, ruolo andato
ad Emilia Clarke.
L’attrice si è poi dovuta
‘accontentare’ di essere l’erede di Alto Giardino, un personaggio
per alcuni versi molto più complesso, visto che nei romanzi
Margaery non ha un punto di vista e la vediamo soltanto attraverso
gli occhi di Sansa, Tyrion e poi Cersei. Ma memori della sua ottima
prova in The Tudors nei panni non facili
di Anna Bolena, i produttori della serie HBO le hanno dato fiducia,
e il risultato è la Margaery Tyrell pronta a tutto, conscia della
propria sensualità e capace di usarla per il suo unico scopo,
quello di diventare regina.
Cosa riserverà a Margaery il futuro
a Westeros? E cosa dobbiamo aspettarci da Cressida, il personaggio
di Natalie Dormer nella saga di Hunger Games?
Serata all’insegna
dell’action quella in programmazione su Rete 4, infatti, in prima
serata andrà in onda The Bourne
Identity, film del 2002 diretto
da Doug Liman. Liberamente tratto dal romanzo Un nome
senza volto di Robert Ludlum del 1980,
racconta la storia di un uomo misterioso, che non ricorda nulla del
proprio passato ma che è oggetto di una caccia inesorabile per
eliminarlo.
Nel 1988 era uscito
un adattamento televisivo intitolato Identità
bruciata, diretto da Roger Young e interpretato
da Richard Chamberlain. Nel 2004è uscito
il seguito, The Bourne Supremacy e
nel 2007, The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello
sciacallo, ultimo film con protagonista Jason Bourne. Nel 2012
è uscito The Bourne Legacy, una sorta di spin-off,
diretto da Tony Gilroy, con protagonista Jeremy
Renner.
Il film e il romanzo costituiscono
un racconto originale perché il protagonista, Jason Bourne, è un
sicario che prova pietà per le sue vittime e quindi decide di
non ammazzarle più e di smettere di fare questo lavoro.
Differenze tra romanzo e film
Nel film il pescatore che rimette
in sesto Bourne è un cuoco, infermiere, factotum che appartiene al
peschereccio sul quale è stato ripescato, ed è italiano, e
dallo stesso peschereccio Bourne sbarca nel porticciuolo
di Imperia. Nel romanzo Bourne viene recuperato
dall’equipaggio di un peschereccio e portato ad Ile de Port Noir,
un’isola francese (il nome è inventato dall’autore del
romanzo), a casa di un medico che lo rimette in sesto e
successivamente (dopo mesi dal recupero) lo fa imbarcare nuovamente
per Marsiglia, con destinazione Zurigo.
Nel film Bourne fa uso
principalmente di lotta a mani nude o armate per difendersi. Nel
romanzo Bourne usa principalmente abilità tattiche e denota
predisposizione ad innate capacità di minaccia ed estorsione e, per
esigenze mimetiche, fa anche uso di occhiali e di un berretto.
Nel film Marie Helena Kreutz, è
una persona “anonima” che Bourne trova per caso all’ambasciata
americana durante la fuga. Nel romanzo Marie Saint Jacques, è
invece una affermata professoressa che lavora per il governo
canadese (anche come spia) e che Bourne rapisce durante un convegno
per sfuggire da un agguato.
Nel film l’obiettivo (fallito) di
Bourne che innesca la caccia al suo passato è semplicemente
uccidere una persona politicamente importante e scomoda, Nykwana
Wombosi. Nel romanzo l’obiettivo finale che il governo ha preposto
per Bourne è la caccia ad un certo terrorista europeo di
nome Carlos (che proseguirà anche negli altri
libri).
Nel film Conklin viene ucciso per mandato di Ward Abbott. Nel
romanzo l’agente americano viene risparmiato da Bourne al
Rambouillet e dà una mano allo stesso per la raccolta di
informazioni.
Così come abbiamo visto per le
previsioni per gli Oscar 2015 in merito al migliore attore protagonista e al miglior film, anche le non protagoniste
provengono da quella manciata di pellicole che si giocheranno i
premi importanti la notte del 22 febbraio al Dolby Theatre.
Ecco di seguito le attrici tra le
quali, con molta probabilità, ci sono le future cinque nominate
all’Oscar per la migliore interpretazione femminile da non
protagonista:
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Da nomi noti all’Academy,
come Jessica Chastain che nella nostra ipotesi
potrebbe concorrere con due film e che potrebbe quindi ottenere la
terza nomination, a Emma Stone, conosciuta più per
il suo essere la fidanzatina di Spider-Man nei film sull’Uomo
Ragno, ma che in Birdman offre una
performance davvero importante, fino a Kelly
Reilly che si presenta in questo gruppo di titoli
altisonanti con una bella performance in un film ‘outsider’. Qual è
la vostra preferita?
Serata all’insegna della
comicità made in Italy quel in programma su Canale 5, infatti,
andrà in onda in prima serata Il Peggior Natale
della mia vita, film del 2012 diretto
da Alessandro Genovesi e interpretato,
tra gli altri, da Fabio De Luigi, Diego
Abatantuono, Cristiana
Capotondi e Laura Chiatti.
Girato a Gressoney, presso il Castel Savoia è il
sequel de La peggior settimana della mia vita.
Paolo deve raggiungere il castello
di Alberto Caccia, dove è stato invitato a trascorrere il Natale
assieme alla famiglia di Margherita, al nono mese di gravidanza.
Con loro ci sarà anche Benedetta, figlia di Alberto e amica
d’infanzia di Margherita, anche lei incinta. Tra disavventure e
goffaggini varie, Paolo ne combinerà un’altra delle sue, arrivando
a far credere a tutti, per via di un malinteso, che Alberto sia
morto per colpa sua
Guarda il nuovo trailer internazionale
di Mortdecai, il nuovo film con
protagonista l’attore Johnny Depp nei panni
del mercante d’arte e criminale Charles Mortdecai.
Nel cast anche Gwyneth Paltrow, Ewan
McGregor, Olivia Munn, Paul
Bettany, Aubrey
Plaza, Oliver
Platt e Jeff Goldblum.
La pellicola uscirà negli USA il 23
Gennaio 2015 in tempo per concorrere agli Oscar 2015.
Mortdecai è
l’adattamento cinematografico del romanzo The
Great Mortdecai Moustache
Mistero di Kyril
Bonfiglioli, quarto capitolo di una serie che include
anche Don’t Poin That Thing at
Me (1972), Something Nasty in the
Woodshed (1976) e After You with the
Pistol (1979), pubblicato postumo nel 1996.
Mortdecai racconterà la storia di
Charles Mortdecai (Johnny Depp), un mercante
d’arte e criminale part time, costretto a recuperare un dipinto
contenente il codice di un conto in banca in cui era stato
depositato l’oro dei nazisti.
A prendere parte al film
diretto da David
Koepp sono Johnny
Depp, Gwyneth Paltrow, Ewan
McGregor, Olivia Munn, Paul
Bettany, Aubrey
Plaza, Oliver
Platt e Jeff Goldblum.
Arriva da Variety la notizia che la
superstar d’azione Dwayne Johnson ritorna
alla commedia insieme a Kevin Hart per
la il film della New Line, Central
Intelligence che sarà diretto da Rawson
Marshall.
Central
Intelligence racconta di un ex star dello sport delle
scuole superiori che alla vigilia di una riunion delle superiori
rincontra un suo ex compagno di classe che lo recluta per
sventare un complotto per vendere segreti militari di Stato.
A produrre il film ci sarà
Scott Stuber con la
sua Bluegrass Films, insieme a
Peter Principato e Paul Young
della Principato-Young Entertainment.
La pellicola si baserà su una sceneggiatura scritta
da Sean Anders e John Morris
.
Le riprese
di Central Intelligence
inizieranno in primavera. Vi ricordiamo che
presto Dwayne Johnson sarà Black Adam in
Shazam per la Warner Bros.
La
LucasFilm annuncia oggi che insieme
alla Touchstone Pictures lanceranno il loro
nuovo film d’animazione, Strange
Magic, una folle fiaba musicale ispirata a Sogno
di una notte di mezza Estate scritto da George
Lucas. La pellicola sviluppata
dalla Lucasfilm Animation Singapore e Industrial
Light & Magic arriverà al cinema negli USA il 23
gennaio il 2015.
Accompagnato dalle musiche popolari
degli ultimi sei decenni il film racconta di goblin, elfi,
fate e folletti, e delle loro disavventure esilaranti che innescano
una battaglia all’ultima pozione.
Strange
Magic è nato da un soggetto di George
Lucas e diretto da Gary
Rydstrom (“Toy Story Toons: Hawaiian Vacation”, “Lifted”),
e prodotto da Mark S. Miller, con produttore
esecutivo George Lucas, mentre la
sceneggiatura è firmata da David
Berenbaum (Elf), Irene Mecchi
(Il Re Leone) e Rydstrom. Le musiche
sono a cura di Marius de Vries (Moulin
Rouge!). Il cast di voci comprende gli attori Alan
Cumming, Evan Rachel Wood, Kristin Chenoweth, Maya Rudolph, Sam
Palladio, nuovo arrivato Meredith Anne Bull, Alfred Molina, Elijah
Kelley, Bob Einstein e Peter Stormare.
Arriva il nuovo provocante poster
dell’attesissimo Cinquanta sfumature di
grigio, l’adattamento dell’omonimo romanzo diretto
da Sam Taylor-Johnson e con protagonisti
Jamie Dornan e Dakota
Johnson. Vi ricordiamo che
il Nuovo Trailer
Ufficiale uscirà il 14 novembre.
Tutte le foto di 50 sfumature di
grigio nella nostra gallery: [nggallery
id=838]
Nel
cast, oltre a Jamie Dornan nei panni di
Christian Grey e a Dakota Johnson nei
panni di Anastasia Steele, anche Luke Grimes nel
ruolo di Elliot, Victor Rasuk che nel film sarà
Josè intimo amico di Anastasia, Jennifer Ehle, mamma
della protagonista, Marcia Gay
Harden, mamma di Mr. Grey, Rita
Ora che sarà Mia, e Max
Martini.
Il film, riadattato per il grande
schermo da Kelly Marcel e diretto da Sam
Taylor-Johnson, parla della storia di Anastasia,
studentessa americana di ventun anni che perde la testa
per un giovane imprenditore, Christian Grey, bellissimo e
misterioso. La ragazza prova in tutti i modi di non pensare a lui,
convinta di non poter avere un futuro insieme, ma il destino le
giocherà un brutto scherzo. Grey, infatti, entrerà nel negozio dove
lavora e la inviterà ad uscire. Entrambi sono attratti l’un l’altra
da una sensazione indescrivibile, e si faranno travolgere dalla
passione.
Il film uscirà negli States il giorno di San Valentino del
2015.
Arriva finalmente a Roma per il pubblico Goltzius and
Pelican Company, l’ultimo progetto multimediale
(definirlo semplicemente film sarebbe riduttivo) del regista
inglese Peter Greenaway, dopo essere stato
proiettato alla 7° edizione del Festival Internazionale del Film di
Roma nella sezione Cinema XXI .
Ma non si tratta di una normale uscita in sala, bensì una nuova
modalità di fruizione, che trova in tale film il prodotto giusto
per uscire dagli schemi ormai asfittici delle normali logiche da
botteghino. Grazie a un idea dell’associazione
il film sarà in cartellone nei più prestigiosi teatri italiani e
successivamente disponibile per le sale cinematografiche d’essai.
Un percorso distributivo innovativo e sperimentale, ideato e
realizzato da due realtà milanesi giovani e dinamiche, attive nella
produzione, distribuzione e promozione di cinema e prodotti
culturali di qualità, ovvero Lo Scrittoio e
Cinecult.
Il progetto distributivo si pone come vera e propria operazione
culturale: il film verrà infatti proposto in lingua originale con
sottotitoli in italiano, scelta che permette di non intervenire in
alcun modo sulla potenza espressiva del film e privilegiare la
costruzione dell’immagine e dell’immaginario di
Greenaway.
Il film sarà in programmazione Dal 12 al 16 novembre al Teatro
Argentina di Roma. Tutti i giorni alle 21 e, domenica 16/11 anche
alle 18.30. Mercoledì 12 novembre sarà presente Peter
Greenaway. Inoltre
il visionario film-maker gallese sarà ospite stasera alle 19 nella
trasmissione Hollywood Party su Rai Radio 3.
Non solo
trenini e soldatini: Model Expo Italy, la fiera
del modellismo più importante in Italia, torna a Veronafiere il 21
e 22 febbraio 2015, con una nuova sezione su videogame, cosplay e
giochi da tavolo (www.modelexpoitaly.it).
La manifestazione, in crescita ogni
anno con oltre 60mila visitatori, 4 padiglioni con 50mila metri
quadrati di superficie espositiva e un calendario di eventi di
rilevanza nazionale, intercetta nuove passioni e ultime tendenze,
offrendo opportunità di business agli espositori e occasioni di
acquisto ai cultori del modellismo e ai curiosi.
Novità assoluta di quest’anno è la
sezione Games District, nata in collaborazione con l’associazione
Think Comics, dedicata al mondo dei giochi di società e suddivisa
in 5 sezioni, videogame, area ludica, cosplay, associazioni e
palcoscenico, distribuite tra l’area espositiva e quella di
spettacolo.
Il numero di appassionati di
cosplay, l’hobby di travestirsi e interpretare un personaggio di
film o cartoni animati, è in crescita e Verona rappresenta una
delle città più attive in Italia, con una serie di appuntamenti già
prenotati per tutto l’anno di cui quello più importante si terrà
proprio durante Model Expo Italy a Veronafiere.
Nei tavoli demo e nelle aree di
gioco libero di Model Expo Italy 2015 fanno il loro ingresso i
vecchi giochi di società, come Brivido, L’isola di fuoco, Hero
Quest, i nuovi Krossmaster Arena, Magic, Warhammer, ma anche i
rompicapo come il Cubo di Rubik o giochi di abilità come il
Flipper.
Riconfermata e ampliata per questa
edizione l’area, che lo scorso anno ha riscosso molto successo,
dedicata ai droni, velivoli senza pilota a bordo utilizzati per
diversi scopi, dal monitoraggio dell’aria alla realizzazione di
riprese video e servizi fotografici.
Sempre più spettacolare la sezione Lego: i mattoncini colorati
più famosi del mondo saranno anche quest’anno i protagonisti di
Model Expo Italy con riproduzioni di monumenti storici, treni e
macchinari realizzate dalle associazioni di “bricker”, comunità che
riuniscono i più esperti costruttori di set Lego.
Bilbo Baggins è il
protagonista assoluto del nuovo poster ufficiale italiano in arrivo
per Lo Hobbit La Battaglia delle cinque
Armate, l’attesissimo capitolo conclusivo della saga
firmata dal regista Premio Oscar Peter Jackson e attesa
in sala il 17 dicembre.
L’epica avventura tratta dal
fantasy di J.R.R. Tolkien sta per arrivare alla sua
conclusione, ma i pericoli non sono affatto terminati per Bilbo,
Thorin Scudodiquercia e la Compagnia dei Nani. Tornano sul set:
Orlando Bloom (Legolas), Hugo Weaving (Elrond), Christopher Lee
(Saruman), Cate Blanchett (Galdriel), Richard Armitage (Thorin
Oakenshield), Evangeline Lilly (Tauriel), e Ian Mckellen
e Martin Freeman nei ruoli di Gandalf e Bilbo
Baggins.
Trama: Lo Hobbit La
Battaglia delle Cinque Armate porta all’epica
conclusione delle avventura di Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia
e la compagnia dei nani. Avendo reclamato la propria terra al
drago Smaug, la compagnia ha inavvertitamente scatenato una forza
letale nel mondo. Infuriato, Smaug riversa la sua ira ardente
dall’alto, su uomini inermi, donne e bambini di Pontelagolungo.
Ossessionato soprattutto dal
proteggere il suo tesoro, Thorin sacrifica la sua amicizia e il suo
onore, mentre Bilbo tenta in tutti i modi di farlo ragionare e
presto dovrà compiere una scelta molto rischiosa. Ma ci sono
anche pericoli più grandi. All’oscuro di tutti a parte Gandalf,
Sauron sta radunando le sue legioni di orchi per attaccare la
Montagna Solitaria.
Mentre l’oscurità sta prendendo il
sopravvento nel conflitto, Nani, Elfi e Uomini si trovano di fronte
alla condizione di dover lottare insieme o venire sconfitti.
Bilbo si ritrova a dover lottare per la sua vita e quella dei suoi
amici nella battaglia epica dei Cinque Eserciti, con il futuro
della Terra di Mezzo in bilico.
E’ stato annunciato oggi il
programma completo della 32esima edizione del Festival di Torino
(32 TFF), uno degli eventi dedicati al
cinema che nel panorama italiano sembra presentarsi sempre meglio,
nonostante le difficoltà in cui versano festival più prestigiosi e
antichi come quello di Venezia, per esempio.
Anche quest’anno il Festival offrirà
una vastissima scelta di film, eventi e incontri. Per questa
edizione sono stati selezionati 197 i titoli di cui: 65
lungometraggi opere prime e seconde; 45 anteprime internazionali; 3
anteprime europee; 70 anteprime
italiane.
Oltre alle proiezioni, ricordiamo,
la retrospettiva di quest’anno è dedicata alla New
Hollywood, con la presentazione di un libro a tema scritto da
Emanuela Martini,
direttrice del Festival. Verranno presentati anche i restauri di
Via Col Vento e Profondo
Rosso, ma, come dicevamo, ci sarà tantissimo cinema
inedito, tantissime opere prime, ma anche spazio per i grandi
maestri, su tutti Woody Allen che porterà a Torino
Magic in the Moonlight, suo ultimo film
con Emma Stone e Colin Firth.
Aprono e chiudono la rassegna, che
si terrà dal 21 al 29 novembre a Torino, rispettivamente
Gemma Bovery con protagonista
Gemma Arterton, dalla regista di
Tamara Drewe, Anne
Fontaine, eWild di
Jean-Marc Vallée, con Reese
Witherspoon. Ma ci saranno anche
The Disappearance of Eleanor Rigby:
Him e The Disappearance
of Eleanor Rigby: Her con Jessica
Chastain e James McAvoy, già presentato a
Cannes e La Teoria del Tutto, con
Eddie Redmayne che presenterà il film al pubblico
di Torino.
Il premio alla carriera di
quest’anno è stato assegnato a Bruno Bozzetto, mentre al musicista
e compositore Julien Temple è stato assegnato il premio
Gran Torino.
Arrivano nuove foto dal set di
Zeroville, il nuovo film di James
Franco che lo vede impegnato a Los Angeles come regista e
interprete. I buoi scatti mostrano Megan Fox
mentre è in attesa di girare: [nggallery id=1164]
Nel cast anche Megan
Fox, Seth Rogen, Jacki Weaver, Will Ferrell,
Danny McBride, Dave Franco, Craig Robinson e Horatio
Sanz. Il film attualmente in lavorazione in
California si basa su sul famoso romanzo del
2007 Zeroville di Steve
Erickson. James Franco interpreterà il ruolo di Ike Jerome,
uno studente di cinema ossessionato dalle immagini di
Elizabeth Tayloer e Montgomery Clift che arriva a Hollywood
nel 1969 che viene coinvolto come indiziato degli omicidi
di Charles Manson. Nel corso della sua vita Ike Jerome
vive la sua esistenza tra sesso e droga e incontra anche persone di
spicco come George Lucas, Brian De Palma, Steven Spielberg e
Paul Schrader.
Sinossi
Siamo nel Mississippi, alle soglie
della Depressione dei primi del ‘900. La storia, torbida e
labirintica racconta la decadenza e la sventura dei Compson,
aristocratici del Sud caduti in disgrazia. Le vicende della
famiglia vengono raccontate da differenti prospettive. I coniugi
Compson hanno quattro figli: Quentin, Candance, Jason (Scott Haze)
e Benjamin (Franco). La giovane Caddy (Ahna O’Reilly), unica
sorella femmina, viene narrata dai suoi tre diversissimi fratelli e
diventa presenza candida e rassicurante, sorella ingenerosa, madre
snaturata che abbandona la figlia.
Grande evento per la Premeire
dell’atteso Interstellar a
Shanghai, China. Infatti, Christopher Nolan, Anne
Hathaway, Matthew McConaughey hanno presentato
il film ai fan in delirio. Tutte le foto:
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”).
Il cast principale include anche Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace.
La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da Christopher
Nolan, il film è stato sceneggiato da Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
Ieri sera si è tenuta la premiere mondiale di
Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte
I, film che potremmo definire l’anticamera del gran
finale del franchise che vedremo però solo l’anno prossimo.
Dagli Stati Uniti arrivano però
recensioni contrastanti, e non c’è unanimità nel parlare del film,
nel bene e nel male. A favore della pellicola con Jennifer
Lawrence possiamo però dire che riviste autorevole come
Variety e The Hollywood Reporter hanno gudicato positivamente il
film.
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In Hunger Games il
Canto della rivolta Parte Ie II ritroviamo i
personaggi dei primi due film e incontriamo tanti nuovi volti. Il
cast è composto da: Jennifer Lawrence, Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Donald Sutherland, Willow Shields, Jena Malone, Sam Claflin,
Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne Moore, Gwendoline
Christie, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham, Elden Henson,
Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert
Knepper.
Qui la trama del romanzo: Il canto
della rivolta. Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di
fantascienza del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della
trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss
Everdeen e la futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi
vissuti nel primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro
Capitol City divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno
Peeta Mellark sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di
un’edizione speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono
sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza
contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati
Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11
maggio 2012.
Uscito in contemporanea
mondiale, Interstellar a sorpresa non è in
testa a tutte le classifiche di film più visti in sala. In patria,
ad esempio, segue il film di animazione, anch’esso molto
atteso, Big Hero 6. Questa nuova
produzione Disney incassa 56 milioni di dollari. Il film di
Christopher Nolan è in seconda posizione con un incasso di 47
milioni di dollari. La sua uscita ha però stimolato anche gli
incassi di Gone girl che dopo un paio di
settimane passate nella zona bassa della classifica del box office
USA ora, dopo 6 settimane di sala, torna in terza posizione, con un
incasso settimanale di 6 milioni di dollari che porta il suo totale
a 145. Ouija scende in quarta posizione con
un incasso di quasi 6 milioni di dollari per un totale di 43. Al
quinto posto si attesta Brad Pitt e Fury, che
incassa 5 milioni di dollari questa settimana per un totale di 69.
In sesta posizione si ferma St. Vincent che
incassa 5 milioni di dollari portando il suo totale a 27. Il
settimo posto lo occupa Nightcrawler in
discesa libera dopo solo una settimana di classifica e di sala, che
incassa 5 milioni di dollari per un totale di 19. Male ma stabile,
resta nelle zone basse della classifica, in ottava
posizione, John Wick con Keanu Reeves che
torna all’action e che incassa 4 milioni di dollari questa
settimana per un totale di 35. Alexander and the
terrible, bad, no good, very bad
dayè un altra pellicola
stabile tra gli ultimi posti dei dieci film più visti secondo il
box office usa e questa settimana è in nona posizione con un
incasso settimanale di 3 milioni per un totale di 59, dopo cinque
settimane di classifica. Chiude il conto The book of
life, che questa settimana ha incassato 2 milioni di
dollari portando il suo totale a 45.
La prossima settimana
usciranno: Hunger games: Mockinjay part
1 , V/H/S Viral e un film
norvegese: The sleepwalker
I veri amanti dell’horror sanno
bene che non servono per forza secchiate di sangue e frattaglie
truculente per far venire qualche brivido. Molto spesso infatti è
proprio il non visto, ciò che sta in agguato nell’ombra e che non
si mostra a farci venire la pelle d’oca. Lezione appresa e messa in
pratica alla perfezione dall’esordiente Rodrigo
Gudiño, reduce dall’esperienza editoriale di successo con
la fanzine Rue Mourge, qui Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh (The Last
Will and Testament of Rosalind Leigh), alle prese con
il suo primo lungometraggio che rivela un’inquietante perfezione
estetica e narrativa, come se il giovane regista si sentisse a suo
agio nel raccontare una storia dove poco si mostra e tutto fa
paura.
Una paura vera, viscerale, una
paura che si annida in ogni oscuro angolo della gotica casa e in
ogni frammento delle splendide inquadrature, condite con una
fotografia calda che ricorda il buon cinema spagnolo di genere e
movimenti di macchina fluidi ed ipnotici che ricalcano lo stile
orientale dei maestri dell’esistenzialismo.
La trama di Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh
In Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh (The
Last Will and Testament of Rosalind Leigh) dopo molti anni
lontano da casa, Leon torna nella vecchia villa della madre
Rosalind appena deceduta per decidere cosa fare della proprietà
avuta in lascito. La dimora appare come un grande magazzino pieno
di oggetti sacri ammucchiati ovunque, simbolo della pazza ed ottusa
fede a cui la vecchia donna ha sottoposto il figlio durante
l’infanzia, obbligandolo a partecipare ai riti e alle adunate della
sua setta cristiana. L’intero edificio sembra costruito come una
piccola chiesa in miniatura, con tanto di statue di angeli e santi
a protezione dei residenti. Ma durante la notte il luogo sembra
trasformarsi improvvisamente, rivelando un lato oscuro con cui Leon
dovrà ben presto fare i conti. Sembra infatti che il giovane non
sia solo, e che qualcuno o qualcosa che abita nell’oscurità voglia
uscire allo scoperto.
Un classico racconto di case
stregate?
Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh (The Last
Will and Testament of Rosalind Leigh), un classico
racconto di case stregate a prima vista, ma ben presto pronto a
rivelarsi per quello che è; una storia di passato che non passa, di
ombre che vivono a metà strada fra il mondo reale e la
superstizione, una parabola oscura e terrificante su come la fede
possa essere a volte più spaventosa di quello che le Scritture ci
dicono. Gudiño usa un plot semplice e lineare, ma che si stratifica
sempre più grazie ai temi che di volta in volta si sedimentano una
sull’altro, cominciando con la religione, fil rouge della
pellicola, che permea ogni istante anche grazie ai continui
richiami simbolici di oggetti che rivelano il fanatismo della madre
e che per questo appaiono sempre più perturbanti.
Oggetti che si ammassano in uno
spazio angusto ma allo stesso tempo virtualmente infinito, dove
statue e icone sembrano di giorno proteggere e di notte incombere,
mentre la presenza invisibile della madre aleggia su ogni cosa,
evocata da una tenue voce fuori campo che accompagna le letture
delle lettere lasciate dalla donna come sue ultime volontà. Stasi,
silenzio e attesa sono gli ingredienti vincenti di un film che
viaggia lento ed inesorabile come un torrente, increspato di tanto
in tanto da onde oscure e cariche di minaccia che sembrano spezzare
la quiete senza tempo di un racconto che pare uscito da una fiaba
nera. È una strana religiosità quella che si respira, lontana anni
luce dai temi della misericordia e della salvazione e sempre
confinate col paganesimo e con l’idea di divinità temibili e
anguste, in agguato nell’ombra e pronte a ghermire da un momento
all’altro.
Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh (The Last
Will and Testament of Rosalind Leigh) si concentra
sulla figura dell’unico personaggio di Leon, magistralmente
interpretato da un impenetrabile Aaron Poole,
sperduto esserino in mezzo a spazi oscuri, costretto a ritornare
nel covo infernale della sua giovinezza e in compagnia di una
misteriosa presenza che si aggira per l’abitazione, incarnazione
forse del male e della superstizione. Le poche ma efficaci
apparizioni in flashback della madre Rosalind nulla tolgono alla
poderosa presenza di Vanessa Redgrave, capacissima di rendere in
pochissime pose tutta la pazzia e il fanatismo di una donna
adombrata dalla fede oscura. Unica cicatrice che sfregia un così
potente incantesimo visivo sono gli effetti speciali usati per la
“creatura”, purtroppo alquanto rozzi e che soltanto qui rivelano la
poca consistenza di un budget che per il resto è stato usato in
maniera magistrale.
Forse sarebbe bastato rimanere in
linea con l’atmosfera del racconto e giocare anche questa carta con
il beneficio del dubbio e del non visto, usare metafore e angoli
nascosti che per il resto ben assistono una storia fosca e
inquietante, terribile come il profetico quadretto morale appeso
all’interno della casa di Rosalind e che recita: “se cade un
coltello è un uomo che viene a trovarti. Se cade un cucchiaio sarà
una donna. Se cade una forchetta, non sarà né un uomo né una
donna”.
Il caso Mattei è
il film cult del 1972 diretto da Francesco
Rosi e con protagonisti nel cast
Gian Maria Volontè, Peter Baldwin, Luigi Squarzina, Edda
Ferronao, Franco Graziosi.
In Il caso Mattei
nella notte del 27 ottobre 1962 un piccolo aereo privato precipita
nelle campagne del pavese, presso la piccola località contadina di
Bascapè. A bordo di quell’aereo oltre al pilota ed aun giornalista
americano, c’era Enrico Mattei, presidente dell’Eni, l’uomo, in
quel momento, più potente d’Italia. Da subito le cause
dell’incidente non appaiono chiare, le testimonianze oculari
raccolte dagli inquirenti e dai giornalisti giunti sul luogo,
portano subito a credere all’ipotesi di un attentato. Perché
qualcuno avrebbe voluto la morte di Mattei? E soprattutto chi??? Da
questi interrogativi parte un viaggio a ritroso volto a disegnare
un ritratto del presidente dell’Eni e al contempo a capire e
trovare le possibili cause di una morte tanto misteriosa.
Il caso Mattei, il
film
Il caso Mattei è
un film di Francesco
Rosi (Cadaveri
eccellenti)uscito nelle sale nel 1972, esattamente
dieci anni dopo la morte del presidente dell’Eni. Un film che
prende come riferimento il libro di Fulvio Bellini e Alessandro
Previdi L’assassinio di Enrico Mattei, riadattato da
un’ottima squadra di sceneggiatori tra cui lo stesso Rosi e
Tonino Guerra.
Un film complesso Il caso
Mattei, sia nella sua struttura narrativa che nei suoi
contenuti, che si pone come obbiettivo di raccontare e illustrare,
nel modo più compiuto possibile, la figura di un uomo unico e a suo
modo straordinario che incontrò una morte prematura quanto carica
di mistero. Un film che incastra fiction a interviste reali,
immagini d’archivio a sequenze nelle quali lo stesso Rosi
interpreta se stesso; un film che tenta un coraggioso quanto
innovativo intreccio tra finzione e realtà, dove è difficile
scorgere il confine tra i vari piani narrativi. Ne risulta un film
estremamente dinamico e originale che coinvolge e trascina ma che,
soprattutto, ci permette di comprendere in modo esaustivo le varie
sfaccettature di un uomo su cui e attorno a cui ruota tutta la
storia. Per un ruolo tanto complesso e delicato, per un compito
tanto impegnativo, non si poteva che optare per la scelta più
ovvia, per l’unico attore dell’epoca in grado di rispondere a pieno
a tutto ciò:
Gian Maria Volontè.
Attore simbolo del cinema politico
e di denuncia degli anni ’70,
Gian Maria Volontè non delude avvalendosi, per altro,
di un’incredibile somiglianza fisica con il “vero” Mattei.
Un’interpretazione al solito intensa, passionale e profonda che
sviscera in ogni suo aspetto una personalità non semplice e
mutevole.
Gian Maria Volontè ci offre un Mattei forte, risoluto
e orgoglioso ma al quale non mancano momenti di debolezza e, perché
no, paura, un Mattei energico e straordinario uomo d’affari ma
anche fragile e umano. Francesco Rosi non vuole nascondere le ombre
che accompagnarono questo personaggio per buona parte della sua
vita: gli ambigui intrecci con la politica o la gestione personale
di denaro pubblico. Ma, in sostanza, il film sottolinea la forza e
la caparbietà di questo vulcanico e geniale uomo d’affari che osò
sfidare le grandi oligarchie del petrolio mondiale. Fare
dell’Italia un paese forte, indipendente e non più prono ad un
servile vassallaggio verso il monolite americano, un’ Italia capace
di trattare da sé con i paesi produttori di petrolio per poter
crescere, con le proprie forze, al punto di poter sfidare i giganti
statunitensi.
Un uomo pronto a tutto pur di
raggiungere i suoi obbiettivi che però avevano poco di personale o
privato; la vera ambizione, il vero sogno, era di fare del suo
paese una grande potenza, perché Mattei nell’Italia credeva.
Il caso Mattei è un film appassionante, mai
melenso o retorico, cronicistico ed essenziale come il grande
cinema d’inchiesta degli anni ’70 sapeva essere. Un film a cui è
legato un misterioso fatto di cronaca nera: il sequestro e la
scomparsa di Mauro De Mauro, giornalista de L’Ora,
incaricato da Rosi di ricostruire gli ultimi due giorni, in
Sicilia, del presidente Eni. Di De Mauro non si saprà mai più
nulla.
Peter Greenaway rinnova la collaborazione ormai decennale
con l’italianissimo Quintetto Architorti, in occasione del suo
nuovo lavoro, Goltzius and the Pelican
Company.
La formazione di stanza a Torino,
nata nel 1994 per iniziativa del violoncellista Mario Robino, snoda
su otto composizioni il commento sonoro dell’ultima opera del
regista, ambientata nell’Alsazia del ‘500.
Brani dalla durata variabile, trai
circa tre minuti dell’incipit, ‘Caprilli’, caratterizzato da
un’attitudine quasi ludica, agli oltre quindici della chiusura,
“Food of Love’.
L’impostazione è, come si può
immaginare, del tutto classica: al quintetto – due violini, viola,
violoncello e contrabbasso – si aggiungono occasionalmente qualche
fiato e voci ‘liriche’, per un lavoro che è stato registrato
ricorrendo ad una tecnica di sovraincinsione, applicata alle
sonorità minimaliste del quintetto.
Le otto tracce, oltre naturalmente a
subire l’influenza della lunga tradizione della musica per archi,
riportano elementi di esperienze più recenti, tra cui appunto
quella del minimalismo sonoro, con effetti che spesso possono
ricondurre alle composizioni di Michael Nyman (non
a caso, altro storico collaboratore di Greenaway).
L’apertura dai
contorni giocosi, fa da prologo ad un lavoro in cui a farla da
padrone è comunque una certa tensione drammatica, una calma che
evoca atmosfere ‘misteriose’ pronta spesso e volentieri ad
esplodere in momenti di dinamismo quasi furente.
Il Quintetto Architorti, che oltre a
comporre la colonna sonora ha anche partecipato attivamente al
film, commenta così le vicende dell’incisore di stampe erotiche
Goltzius che, al fine di ottenere un finanziamento per completare
un ciclo di opere dedicate alle situazioni più scabrose del Vecchio
Testamento, accetta l’offerta del Margravio di Alsazia: mettere in
scena dal vivo quelle stesse scene, suscitando reazioni a catena
sia nella corte alsaziana, che nella stessa compagnia, dato che
quei racconti affrontano il tema sessuale spingendosi fino ai tabù
più inconfessabili, per un film che riflette sulla sessualità e sui
rapporti di questa con la religione.
Una nuova sfida per la formazione
torinese la cui ‘missione’, nelle stesse intenzioni del fondatore
Robino, è stata quella di spingersi al di là dei confini di genere
per contaminarsi con esperienze sonore anche apparentemente molto
distanti, prova ne siano le collaborazioni con gruppi come
Subsonica e Africa Unite e artisti come Tony Esposito, Madaski e
Meg.
L’arrivo
dell’attrice Jennifer Lawrence alla
premiere di Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte
1, per molti era atteso soprattutto perché si
vociferava da tempo che tra gli ospiti ci sarebbe stato anche il
cantante Chris Martin, finendo per diventare alla
fine il “grande assente” della serata.
A tal proposito proprio la bella
premio Oscar ha le idee molto chiare, e sentite cosa ha rivelato al
riguardo a Madame Figaro,«Al mio
fianco ho bisogno di una persona che mi faccia sentire me stessa in
ogni situazione», concludendo poi con una frase, come
direbbero i Ghostbuster “breve ma affossante” «In
caso contrario, meglio single». E’ forse questo il
motivo del perché l’attrice, che da qualche mese è data in coppia
con Chris Martin, si è presentata da sola alla premiére londinese
di The Hunger Games Il Canto della Rivolta, nuovo capitolo della
saga di cui è protagonista. Ma a parte i problemi di cuore, la
giunonica Jennifer si è presentata in gran forma con indosso un
abito color panna di Dior.
In Hunger Games il
Canto della rivolta Parte Ie II ritroviamo i
personaggi dei primi due film e incontriamo tanti nuovi volti. Il
cast è composto da: Jennifer Lawrence, Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Donald Sutherland, Willow Shields, Jena Malone, Sam Claflin,
Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne Moore, Gwendoline
Christie, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham, Elden Henson,
Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert
Knepper.
Qui la trama del romanzo: Il canto
della rivolta. Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di
fantascienza del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della
trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss
Everdeen e la futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi
vissuti nel primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro
Capitol City divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno
Peeta Mellark sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di
un’edizione speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono
sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza
contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati
Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11
maggio 2012.
Quarta puntata. Quarto genere. Questa volta Lucio Laugelli e lo
staff di Middle Crossing & Stan Wood Studio vi portano alla
scoperta dei luoghi comuni nei film romantici.
https://www.youtube.com/watch?v=kef5pEDqI8o
Si chiama Lucio
Laugelli e con un team di amici, appassionati e aspiranti
professionisti di cinema, ha messo insieme un progetto relativo al
cinema, ai suoi generi e ai suoi luoghi comuni, strutturato per
podcast. Ogni video avrà un tema ben preciso e racconterà qualcosa
che non sappiamo (o che sappiamo ma è sempre bene ricordarlo) di un
genere cinematografico particolare,o di un filone tematico che ha
avuto, o ha, particolarmente successo al cinema.