Arrivano nuove foto dal set di
Zeroville, il nuovo film di James
Franco che lo vede impegnato a Los Angeles come regista e
interprete. I buoi scatti mostrano Megan Fox
mentre è in attesa di girare: [nggallery id=1164]
Nel cast anche Megan
Fox, Seth Rogen, Jacki Weaver, Will Ferrell,
Danny McBride, Dave Franco, Craig Robinson e Horatio
Sanz. Il film attualmente in lavorazione in
California si basa su sul famoso romanzo del
2007 Zeroville di Steve
Erickson. James Franco interpreterà il ruolo di Ike Jerome,
uno studente di cinema ossessionato dalle immagini di
Elizabeth Tayloer e Montgomery Clift che arriva a Hollywood
nel 1969 che viene coinvolto come indiziato degli omicidi
di Charles Manson. Nel corso della sua vita Ike Jerome
vive la sua esistenza tra sesso e droga e incontra anche persone di
spicco come George Lucas, Brian De Palma, Steven Spielberg e
Paul Schrader.
Sinossi
Siamo nel Mississippi, alle soglie
della Depressione dei primi del ‘900. La storia, torbida e
labirintica racconta la decadenza e la sventura dei Compson,
aristocratici del Sud caduti in disgrazia. Le vicende della
famiglia vengono raccontate da differenti prospettive. I coniugi
Compson hanno quattro figli: Quentin, Candance, Jason (Scott Haze)
e Benjamin (Franco). La giovane Caddy (Ahna O’Reilly), unica
sorella femmina, viene narrata dai suoi tre diversissimi fratelli e
diventa presenza candida e rassicurante, sorella ingenerosa, madre
snaturata che abbandona la figlia.
Grande evento per la Premeire
dell’atteso Interstellar a
Shanghai, China. Infatti, Christopher Nolan, Anne
Hathaway, Matthew McConaughey hanno presentato
il film ai fan in delirio. Tutte le foto:
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”).
Il cast principale include anche Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace.
La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da Christopher
Nolan, il film è stato sceneggiato da Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
Ieri sera si è tenuta la premiere mondiale di
Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte
I, film che potremmo definire l’anticamera del gran
finale del franchise che vedremo però solo l’anno prossimo.
Dagli Stati Uniti arrivano però
recensioni contrastanti, e non c’è unanimità nel parlare del film,
nel bene e nel male. A favore della pellicola con Jennifer
Lawrence possiamo però dire che riviste autorevole come
Variety e The Hollywood Reporter hanno gudicato positivamente il
film.
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In Hunger Games il
Canto della rivolta Parte Ie II ritroviamo i
personaggi dei primi due film e incontriamo tanti nuovi volti. Il
cast è composto da: Jennifer Lawrence, Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Donald Sutherland, Willow Shields, Jena Malone, Sam Claflin,
Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne Moore, Gwendoline
Christie, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham, Elden Henson,
Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert
Knepper.
Qui la trama del romanzo: Il canto
della rivolta. Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di
fantascienza del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della
trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss
Everdeen e la futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi
vissuti nel primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro
Capitol City divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno
Peeta Mellark sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di
un’edizione speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono
sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza
contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati
Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11
maggio 2012.
Uscito in contemporanea
mondiale, Interstellar a sorpresa non è in
testa a tutte le classifiche di film più visti in sala. In patria,
ad esempio, segue il film di animazione, anch’esso molto
atteso, Big Hero 6. Questa nuova
produzione Disney incassa 56 milioni di dollari. Il film di
Christopher Nolan è in seconda posizione con un incasso di 47
milioni di dollari. La sua uscita ha però stimolato anche gli
incassi di Gone girl che dopo un paio di
settimane passate nella zona bassa della classifica del box office
USA ora, dopo 6 settimane di sala, torna in terza posizione, con un
incasso settimanale di 6 milioni di dollari che porta il suo totale
a 145. Ouija scende in quarta posizione con
un incasso di quasi 6 milioni di dollari per un totale di 43. Al
quinto posto si attesta Brad Pitt e Fury, che
incassa 5 milioni di dollari questa settimana per un totale di 69.
In sesta posizione si ferma St. Vincent che
incassa 5 milioni di dollari portando il suo totale a 27. Il
settimo posto lo occupa Nightcrawler in
discesa libera dopo solo una settimana di classifica e di sala, che
incassa 5 milioni di dollari per un totale di 19. Male ma stabile,
resta nelle zone basse della classifica, in ottava
posizione, John Wick con Keanu Reeves che
torna all’action e che incassa 4 milioni di dollari questa
settimana per un totale di 35. Alexander and the
terrible, bad, no good, very bad
dayè un altra pellicola
stabile tra gli ultimi posti dei dieci film più visti secondo il
box office usa e questa settimana è in nona posizione con un
incasso settimanale di 3 milioni per un totale di 59, dopo cinque
settimane di classifica. Chiude il conto The book of
life, che questa settimana ha incassato 2 milioni di
dollari portando il suo totale a 45.
La prossima settimana
usciranno: Hunger games: Mockinjay part
1 , V/H/S Viral e un film
norvegese: The sleepwalker
I veri amanti dell’horror sanno
bene che non servono per forza secchiate di sangue e frattaglie
truculente per far venire qualche brivido. Molto spesso infatti è
proprio il non visto, ciò che sta in agguato nell’ombra e che non
si mostra a farci venire la pelle d’oca. Lezione appresa e messa in
pratica alla perfezione dall’esordiente Rodrigo
Gudiño, reduce dall’esperienza editoriale di successo con
la fanzine Rue Mourge, qui Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh (The Last
Will and Testament of Rosalind Leigh), alle prese con
il suo primo lungometraggio che rivela un’inquietante perfezione
estetica e narrativa, come se il giovane regista si sentisse a suo
agio nel raccontare una storia dove poco si mostra e tutto fa
paura.
Una paura vera, viscerale, una
paura che si annida in ogni oscuro angolo della gotica casa e in
ogni frammento delle splendide inquadrature, condite con una
fotografia calda che ricorda il buon cinema spagnolo di genere e
movimenti di macchina fluidi ed ipnotici che ricalcano lo stile
orientale dei maestri dell’esistenzialismo.
La trama di Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh
In Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh (The
Last Will and Testament of Rosalind Leigh) dopo molti anni
lontano da casa, Leon torna nella vecchia villa della madre
Rosalind appena deceduta per decidere cosa fare della proprietà
avuta in lascito. La dimora appare come un grande magazzino pieno
di oggetti sacri ammucchiati ovunque, simbolo della pazza ed ottusa
fede a cui la vecchia donna ha sottoposto il figlio durante
l’infanzia, obbligandolo a partecipare ai riti e alle adunate della
sua setta cristiana. L’intero edificio sembra costruito come una
piccola chiesa in miniatura, con tanto di statue di angeli e santi
a protezione dei residenti. Ma durante la notte il luogo sembra
trasformarsi improvvisamente, rivelando un lato oscuro con cui Leon
dovrà ben presto fare i conti. Sembra infatti che il giovane non
sia solo, e che qualcuno o qualcosa che abita nell’oscurità voglia
uscire allo scoperto.
Un classico racconto di case
stregate?
Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh (The Last
Will and Testament of Rosalind Leigh), un classico
racconto di case stregate a prima vista, ma ben presto pronto a
rivelarsi per quello che è; una storia di passato che non passa, di
ombre che vivono a metà strada fra il mondo reale e la
superstizione, una parabola oscura e terrificante su come la fede
possa essere a volte più spaventosa di quello che le Scritture ci
dicono. Gudiño usa un plot semplice e lineare, ma che si stratifica
sempre più grazie ai temi che di volta in volta si sedimentano una
sull’altro, cominciando con la religione, fil rouge della
pellicola, che permea ogni istante anche grazie ai continui
richiami simbolici di oggetti che rivelano il fanatismo della madre
e che per questo appaiono sempre più perturbanti.
Oggetti che si ammassano in uno
spazio angusto ma allo stesso tempo virtualmente infinito, dove
statue e icone sembrano di giorno proteggere e di notte incombere,
mentre la presenza invisibile della madre aleggia su ogni cosa,
evocata da una tenue voce fuori campo che accompagna le letture
delle lettere lasciate dalla donna come sue ultime volontà. Stasi,
silenzio e attesa sono gli ingredienti vincenti di un film che
viaggia lento ed inesorabile come un torrente, increspato di tanto
in tanto da onde oscure e cariche di minaccia che sembrano spezzare
la quiete senza tempo di un racconto che pare uscito da una fiaba
nera. È una strana religiosità quella che si respira, lontana anni
luce dai temi della misericordia e della salvazione e sempre
confinate col paganesimo e con l’idea di divinità temibili e
anguste, in agguato nell’ombra e pronte a ghermire da un momento
all’altro.
Testamento e ultime volontà di Rosalind Leigh (The Last
Will and Testament of Rosalind Leigh) si concentra
sulla figura dell’unico personaggio di Leon, magistralmente
interpretato da un impenetrabile Aaron Poole,
sperduto esserino in mezzo a spazi oscuri, costretto a ritornare
nel covo infernale della sua giovinezza e in compagnia di una
misteriosa presenza che si aggira per l’abitazione, incarnazione
forse del male e della superstizione. Le poche ma efficaci
apparizioni in flashback della madre Rosalind nulla tolgono alla
poderosa presenza di Vanessa Redgrave, capacissima di rendere in
pochissime pose tutta la pazzia e il fanatismo di una donna
adombrata dalla fede oscura. Unica cicatrice che sfregia un così
potente incantesimo visivo sono gli effetti speciali usati per la
“creatura”, purtroppo alquanto rozzi e che soltanto qui rivelano la
poca consistenza di un budget che per il resto è stato usato in
maniera magistrale.
Forse sarebbe bastato rimanere in
linea con l’atmosfera del racconto e giocare anche questa carta con
il beneficio del dubbio e del non visto, usare metafore e angoli
nascosti che per il resto ben assistono una storia fosca e
inquietante, terribile come il profetico quadretto morale appeso
all’interno della casa di Rosalind e che recita: “se cade un
coltello è un uomo che viene a trovarti. Se cade un cucchiaio sarà
una donna. Se cade una forchetta, non sarà né un uomo né una
donna”.
Il caso Mattei è
il film cult del 1972 diretto da Francesco
Rosi e con protagonisti nel cast
Gian Maria Volontè, Peter Baldwin, Luigi Squarzina, Edda
Ferronao, Franco Graziosi.
In Il caso Mattei
nella notte del 27 ottobre 1962 un piccolo aereo privato precipita
nelle campagne del pavese, presso la piccola località contadina di
Bascapè. A bordo di quell’aereo oltre al pilota ed aun giornalista
americano, c’era Enrico Mattei, presidente dell’Eni, l’uomo, in
quel momento, più potente d’Italia. Da subito le cause
dell’incidente non appaiono chiare, le testimonianze oculari
raccolte dagli inquirenti e dai giornalisti giunti sul luogo,
portano subito a credere all’ipotesi di un attentato. Perché
qualcuno avrebbe voluto la morte di Mattei? E soprattutto chi??? Da
questi interrogativi parte un viaggio a ritroso volto a disegnare
un ritratto del presidente dell’Eni e al contempo a capire e
trovare le possibili cause di una morte tanto misteriosa.
Il caso Mattei, il
film
Il caso Mattei è
un film di Francesco
Rosi (Cadaveri
eccellenti)uscito nelle sale nel 1972, esattamente
dieci anni dopo la morte del presidente dell’Eni. Un film che
prende come riferimento il libro di Fulvio Bellini e Alessandro
Previdi L’assassinio di Enrico Mattei, riadattato da
un’ottima squadra di sceneggiatori tra cui lo stesso Rosi e
Tonino Guerra.
Un film complesso Il caso
Mattei, sia nella sua struttura narrativa che nei suoi
contenuti, che si pone come obbiettivo di raccontare e illustrare,
nel modo più compiuto possibile, la figura di un uomo unico e a suo
modo straordinario che incontrò una morte prematura quanto carica
di mistero. Un film che incastra fiction a interviste reali,
immagini d’archivio a sequenze nelle quali lo stesso Rosi
interpreta se stesso; un film che tenta un coraggioso quanto
innovativo intreccio tra finzione e realtà, dove è difficile
scorgere il confine tra i vari piani narrativi. Ne risulta un film
estremamente dinamico e originale che coinvolge e trascina ma che,
soprattutto, ci permette di comprendere in modo esaustivo le varie
sfaccettature di un uomo su cui e attorno a cui ruota tutta la
storia. Per un ruolo tanto complesso e delicato, per un compito
tanto impegnativo, non si poteva che optare per la scelta più
ovvia, per l’unico attore dell’epoca in grado di rispondere a pieno
a tutto ciò:
Gian Maria Volontè.
Attore simbolo del cinema politico
e di denuncia degli anni ’70,
Gian Maria Volontè non delude avvalendosi, per altro,
di un’incredibile somiglianza fisica con il “vero” Mattei.
Un’interpretazione al solito intensa, passionale e profonda che
sviscera in ogni suo aspetto una personalità non semplice e
mutevole.
Gian Maria Volontè ci offre un Mattei forte, risoluto
e orgoglioso ma al quale non mancano momenti di debolezza e, perché
no, paura, un Mattei energico e straordinario uomo d’affari ma
anche fragile e umano. Francesco Rosi non vuole nascondere le ombre
che accompagnarono questo personaggio per buona parte della sua
vita: gli ambigui intrecci con la politica o la gestione personale
di denaro pubblico. Ma, in sostanza, il film sottolinea la forza e
la caparbietà di questo vulcanico e geniale uomo d’affari che osò
sfidare le grandi oligarchie del petrolio mondiale. Fare
dell’Italia un paese forte, indipendente e non più prono ad un
servile vassallaggio verso il monolite americano, un’ Italia capace
di trattare da sé con i paesi produttori di petrolio per poter
crescere, con le proprie forze, al punto di poter sfidare i giganti
statunitensi.
Un uomo pronto a tutto pur di
raggiungere i suoi obbiettivi che però avevano poco di personale o
privato; la vera ambizione, il vero sogno, era di fare del suo
paese una grande potenza, perché Mattei nell’Italia credeva.
Il caso Mattei è un film appassionante, mai
melenso o retorico, cronicistico ed essenziale come il grande
cinema d’inchiesta degli anni ’70 sapeva essere. Un film a cui è
legato un misterioso fatto di cronaca nera: il sequestro e la
scomparsa di Mauro De Mauro, giornalista de L’Ora,
incaricato da Rosi di ricostruire gli ultimi due giorni, in
Sicilia, del presidente Eni. Di De Mauro non si saprà mai più
nulla.
Peter Greenaway rinnova la collaborazione ormai decennale
con l’italianissimo Quintetto Architorti, in occasione del suo
nuovo lavoro, Goltzius and the Pelican
Company.
La formazione di stanza a Torino,
nata nel 1994 per iniziativa del violoncellista Mario Robino, snoda
su otto composizioni il commento sonoro dell’ultima opera del
regista, ambientata nell’Alsazia del ‘500.
Brani dalla durata variabile, trai
circa tre minuti dell’incipit, ‘Caprilli’, caratterizzato da
un’attitudine quasi ludica, agli oltre quindici della chiusura,
“Food of Love’.
L’impostazione è, come si può
immaginare, del tutto classica: al quintetto – due violini, viola,
violoncello e contrabbasso – si aggiungono occasionalmente qualche
fiato e voci ‘liriche’, per un lavoro che è stato registrato
ricorrendo ad una tecnica di sovraincinsione, applicata alle
sonorità minimaliste del quintetto.
Le otto tracce, oltre naturalmente a
subire l’influenza della lunga tradizione della musica per archi,
riportano elementi di esperienze più recenti, tra cui appunto
quella del minimalismo sonoro, con effetti che spesso possono
ricondurre alle composizioni di Michael Nyman (non
a caso, altro storico collaboratore di Greenaway).
L’apertura dai
contorni giocosi, fa da prologo ad un lavoro in cui a farla da
padrone è comunque una certa tensione drammatica, una calma che
evoca atmosfere ‘misteriose’ pronta spesso e volentieri ad
esplodere in momenti di dinamismo quasi furente.
Il Quintetto Architorti, che oltre a
comporre la colonna sonora ha anche partecipato attivamente al
film, commenta così le vicende dell’incisore di stampe erotiche
Goltzius che, al fine di ottenere un finanziamento per completare
un ciclo di opere dedicate alle situazioni più scabrose del Vecchio
Testamento, accetta l’offerta del Margravio di Alsazia: mettere in
scena dal vivo quelle stesse scene, suscitando reazioni a catena
sia nella corte alsaziana, che nella stessa compagnia, dato che
quei racconti affrontano il tema sessuale spingendosi fino ai tabù
più inconfessabili, per un film che riflette sulla sessualità e sui
rapporti di questa con la religione.
Una nuova sfida per la formazione
torinese la cui ‘missione’, nelle stesse intenzioni del fondatore
Robino, è stata quella di spingersi al di là dei confini di genere
per contaminarsi con esperienze sonore anche apparentemente molto
distanti, prova ne siano le collaborazioni con gruppi come
Subsonica e Africa Unite e artisti come Tony Esposito, Madaski e
Meg.
L’arrivo
dell’attrice Jennifer Lawrence alla
premiere di Hunger Games Il Canto della Rivolta Parte
1, per molti era atteso soprattutto perché si
vociferava da tempo che tra gli ospiti ci sarebbe stato anche il
cantante Chris Martin, finendo per diventare alla
fine il “grande assente” della serata.
A tal proposito proprio la bella
premio Oscar ha le idee molto chiare, e sentite cosa ha rivelato al
riguardo a Madame Figaro,«Al mio
fianco ho bisogno di una persona che mi faccia sentire me stessa in
ogni situazione», concludendo poi con una frase, come
direbbero i Ghostbuster “breve ma affossante” «In
caso contrario, meglio single». E’ forse questo il
motivo del perché l’attrice, che da qualche mese è data in coppia
con Chris Martin, si è presentata da sola alla premiére londinese
di The Hunger Games Il Canto della Rivolta, nuovo capitolo della
saga di cui è protagonista. Ma a parte i problemi di cuore, la
giunonica Jennifer si è presentata in gran forma con indosso un
abito color panna di Dior.
In Hunger Games il
Canto della rivolta Parte Ie II ritroviamo i
personaggi dei primi due film e incontriamo tanti nuovi volti. Il
cast è composto da: Jennifer Lawrence, Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Donald Sutherland, Willow Shields, Jena Malone, Sam Claflin,
Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne Moore, Gwendoline
Christie, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham, Elden Henson,
Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert
Knepper.
Qui la trama del romanzo: Il canto
della rivolta. Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di
fantascienza del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della
trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss
Everdeen e la futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi
vissuti nel primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro
Capitol City divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno
Peeta Mellark sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di
un’edizione speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono
sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza
contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati
Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11
maggio 2012.
Quarta puntata. Quarto genere. Questa volta Lucio Laugelli e lo
staff di Middle Crossing & Stan Wood Studio vi portano alla
scoperta dei luoghi comuni nei film romantici.
https://www.youtube.com/watch?v=kef5pEDqI8o
Si chiama Lucio
Laugelli e con un team di amici, appassionati e aspiranti
professionisti di cinema, ha messo insieme un progetto relativo al
cinema, ai suoi generi e ai suoi luoghi comuni, strutturato per
podcast. Ogni video avrà un tema ben preciso e racconterà qualcosa
che non sappiamo (o che sappiamo ma è sempre bene ricordarlo) di un
genere cinematografico particolare,o di un filone tematico che ha
avuto, o ha, particolarmente successo al cinema.
Da quando
Andy Serkis, con la Weta Digital e Peter
Jackson, diede vita a Gollum, le possibilità tecniche ed
espressive della recitazione si sono estese, creando un nuovo
grande interrogativo nel mondo del cinema: la performance capture
può essere considerata un’ interpretazione a tutto tondo?
Quando Gollum e Andy
Serkis balzarono sotto i riflettori per Il
Signore degli Anelli, ci fu un debolissimo movimento
che voleva l’attore trai papabili per una nomination agli Academy
Awards, un movimento che per l’epoca era avvenieristico, ma che con
lo sviluppo odierno potrebbe essere più folto e convinto adesso che
sempre Serkis viene spinto a gran voce dalla 20th Century
Fox come candidato alla categoria Migliore attore protagonista
per la sua performance capture in Apes Revolution Il
Pianeta delle Scimmie.
Sarebbe davvero una svolta per
l’Academy considerare una performance capture tra la cinquina
finale, intanto però, mentre facciamo il nostro in bocca al lupo a
Serkis, vi mostriamo le dieci migliori performance capture della
(breve) storia di questa tecnica:
Il progetto di portare in un medium
il Ciclo della Fonzazione di Asimov è in
circolazione da molto tempo, e secondo le prime voci sarebbe dovuto
essere Roland Emmerich a portarlo al cinema con un
film, o una serie di film. Adesso però il progetto passa di mano e
toccherà a Jonathan Nolan, talentuoso fratello di
Christopher, adattare l’opera del grande Isaac
Asimov per una serie tv targata HBO.
Il Ciclo delle Fondazioni è un
gruppo di sette romanzi di fantascienza scritti da Isaac Asimov a
partire dal 1951. Dopo la trilogia iniziale, nota come Trilogia
della Fondazione, Asimov, sotto la spinta degli appassionati e
dell’editore, la Doubleday di New York, riprese in mano il ciclo e
nel 1982 realizzò un seguito ai primi tre romanzi, per concludere
con due prequel nel 1988 e nel 1992.
L’intera saga, ordinata secondo la cronologia interna degli
eventi, è composta da:
Preludio alla Fondazione (Prelude to Foundation – 1988)
Fondazione anno zero (Forward the Foundation – 1992)
Fondazione o Cronache della galassia o Prima fondazione (Foundation
– 1951)
Fondazione e Impero o Il crollo della galassia centrale (Foundation
and Empire – 1952)
Seconda Fondazione o L’altra faccia della spirale (Second
Foundation – 1953)
L’orlo della Fondazione (Foundation’s Edge – 1982)
Fondazione e Terra (Foundation and Earth – 1986)
I tre romanzi della trilogia originale (Fondazione, Fondazione e
Impero, Seconda Fondazione) sono stati scritti tre decenni prima
degli altri seguiti e prologhi, e sono stilisticamente molto
diversi da essi. Si tratta in realtà di una raccolta di storie
brevi, apparse la prima volta sulla rivista Astounding Stories, e
in seguito raccolte in volume.
Ecco il trailer del prossimo esilarante flm LEGO, Justice
League vs Bizarro League, che uscirà in home video il 10 febbraio
2015.
Il film vedrà la Justice League fronteggiare un gruppo di
villain decisamente particolari, capeggiati da Bizarro. Al fianco
di questo ‘gemello’ d Superman ci saranno Bizzarra, Batzarro,
Greenzarro e Cyzarro.
Nonostante i fan di The Walking Dead
siano abituati a scene decisamente disgustose, la parola censura
non era mai stata prima d’ora associata allo show della AMC.
Diciamo prima d’ora perchè, a quanto si legge su Movie Pilot, sembra che l’episodio andato in
onda domenica The Walking Dead 5×05Self Help sarebbe stato preso in
considerazione dalle forbici della censura.
Ma quali potevano essere i motivi
per giustificare l’intervento della censura? Ecco alcune
possibilità:
TheWalkingDead5×051-Abraham che picchia a morte quattro
uomini all’inizio della puntata, nel flashback che ci spiega come
ha incontrato Euguene;
2-Il corpo di uno dei bambini di
Abraham, sempre nel flashback, che si vede tranciato in più pezzi
dopo un attacco zombie, sempre nel flashback;
3-La scena di sesso tra Rosita e
Abraham nella libreria.
Per chi conosce bene la serie le
motivazioni, per quanto tutte legate a momenti violenti, non
sembrano sufficienti a scatenare la censura, dal momento che altri
episodi sono stati lasciati intatti (vedi il finale di stagione del
quarto ciclo, con Rick che uccide a morsi un uomo).
Per fortuna la minaccia censura in
questo caso è stata sventata! Voi cosa pensate dello sviluppo della
serie e della censura applicata alla tv?
E’ un Quentin
Tarantino sempre più pessimista verso il mondo del cinema,
quello che ha rivelato l’intenzione di appendere la cinepresa al
chiodo tra non molto. Infatti, stando alle sue dichiarazioni
rilasciate a Deadline, dopo il decimo film si ritirerà
dalle scene e a conti fatti The Hateful
Eight, in uscita tra un anno sarà l’ottavo, dunque
manca poco:
‘Non credo che ci sia la
necessità di rimanere sul palcoscenico fino a quando le persone non
ti implorano di scendere. Mi piace l’idea di lasciare in sospeso i
miei fan, di fagli desiderare qualcosa di più. Penso che la regia
sia un gioco per persone giovani, e credo inoltre che esista una
sorta di cordone ombelicale che collega tutti i miei film, dal
primo all’ultimo. Non sto cercando di ridicolizzare nessuno che la
pensa diversamente da me, ma personalmente vorrei defilarmi finché
sono ancora in forma. Non è una decisone irrevocabile, ma questa è
grossomodo la mia idea. Mi piace pensare che lascerò alle mie
spalle una filmografia di 10 film, e ne ho altri due da girare dopo
questo. Non è inciso nella pietra, intendiamoci, ma questo è il
piano. Se faccio il decimo, lo faccio bene e non rovino tutto
sarebbe un buon modo per terminare la mia carriera. Se poi in
seguito mi imbatto in un buon film non vorrei mai non farlo solo
perché ho detto che ho smesso. Ma 10 film suonano bene’.
Intanto vi ricordiamo che le
Weinstein Company ha rivelato il cast ufficiale del nuovo
film di Quentin
Tarantino, The Hateful
Eight che sarà interpretato dunque da
Samuel L. Jackson che sarà Major
Marquis Warren, Kurt Russell che
sarà John “The Hangman” Ruth, Jennifer Jason
Leigh che sarà Daisy
Domergue, Walton Goggins sarà Chris
Mannix, Demian
Bichir sarà Bob, Tim
Roth sarà Oswaldo Mobray, Michael
Madsen sarà Joe Gage, Bruce
Dern sarà General Sanford Smithers e
Channing Tatum in un ruolo ancora non
rivelato.
La pellicola seguirà alcuni eventi
dopo la Guerra Civile e racconterà le tensioni tra un gruppo di
persone intrappolate da una tormenta e una diligenza è costretta a
deviare il suo percorso. Nel gruppo ci sono una coppia di
cacciatori di taglie, un soldato rinnegato della confederazione e
una prigioniera donna. Le riprese inizieranno il prossimo 8
dicembre, mentre l’uscita nelle sale è prevista per il 2015.
La notizia è stata portata alla
luce dal New York Times e
quindi sembra avere delle buone basi di veridicità. A quanto pare
l’attrice Jessica Chastain, che in questo periodo
dovrebbe promuovere Interstellar di
Christopher Nolan e A Most Violent
Year di J.C. Chandor, sarebbe vincolata,
da cavilli contrattuali, a partecipare soltanto all’attività
promozionale di Interstellar, trascurando un film che, a differenza
di quello di Christopher Nolan, potrebbe portarla
molto in alto in previsione della prossima stagione dei premi.
Non che in
Interstellar la Chastain non sia
all’altezza del suo talento, ma sembra che nel film di Chandor, in
cui recita accanto a Oscar Isaac, Jessica sia
stata particolarmente brava, tanto da farla apparire già nelle
liste di favorite per Oscar e Golden Globe.
Stando a quanto riporta il Times, la
Participant Media e il distributore
indipendente A24, finanziatori di J.C.
Chandor, avevano inizialmente capito che l’attrice non
avrebbe potuto partecipare agli eventi pubblici legati al film, ma
che invece quelli privati, come proiezioni e incontri, le sarebbero
stati concessi. In realtà sembra invece che il colosso
Interstellar, con alle spalle Warner,
Paramount e Legendary, sia il detentore incontrastato del tempo e
del lavoro di Jessica, almeno fino a dicembre, quando però i giochi
per le nomination ai Golden Globes saranno fatti. In merito alla
questione nessuno ha però ancora rilasciato dichiarazioni.
Aspettiamo gli aggiornamenti.
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”).
Il cast principale include anche Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace.
La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da Christopher
Nolan, il film è stato sceneggiato da Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
E’ James Gunn in persona a condividere sul suo
profilo Facebook un primissimo assaggio
dell’edizione home video in Blu Ray di Guardiani della
Galassia che negli Stati Uniti arriverà il 19
novembre in digital download e il 9 dicembre in DVD e Blu Ray.
La sinossi di
Guardiani della Galassia: L’audace esploratore
Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato
una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui
sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire
all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con
quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot,
un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica
Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre
il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il
cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in
un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della
galassia.
Cresce l’attesa per la messa in
onda di Gotham 1×09, l’attesa
puntata che vedrà l’arrivo di un noto personaggio dell’Universo DC
Comics da cui la serie è tratta. Parliamo avviamento di Harvey
Dent. Eccolo in una clip insieme a Jim Gorgon:
https://www.youtube.com/watch?v=_Gt9A4L5rZc
Gotham è
una serie televisiva statunitense ideata
da Bruno Heller per il network Fox. Anunciata nel
settembre del 2013, la serie, ispirata dai fumetti di Batman,
sarà trasmessa dal 22 settembre 2014. Si tratta di
un prequel televisivo/spin-off incentrato sulle
origini dei personaggi (eroi e cattivi) appartenenti
all’universo di Batman.
Protagonista è Benjamin
McKenzie nei panni del giovane detective James Gordon, un
uomo in ascesa nella polizia di Gotham. David Mazouz è
invece il giovane Bruce Wayne, rimasto da poco orfano.
In Italia la serie viene trasmessa
dal 12 ottobre 2014 su Italia 1, che ha trasmesso in anteprima i
primi due episodi, per poi proseguire in prima visione sul canale
pay Premium Action.
I detective del Dipartimento della
Polizia di Gotham City, guidati dal capitano Sarah Essen,
il giovane James Gordon (detto Jim), e il suo nuovo
partner Harvey Bullock, vengono ingaggiati per risolvere uno
degli omicidi più sconvolgenti e di alto profilo a cui Gotham abbia
mai assistito: l’assassinio di Thomas e Martha
Wayne. Durante la sua indagine, Gordon incontrerà il figlio dei
Wayne, Bruce, ora sotto la tutela del maggiordomoAlfred
Pennyworth, che darà informazioni utili a Gordon per trovare il
killer. Lungo il suo cammino da detective, Gordon dovrà
confrontarsi con diversi boss della mafia e delle gang (uno dei
quali è Fish Mooney), e con quelli che saranno i futuri villains
dell’universo di Batman, tra i qualiSelina Kyle (la
futura Catwoman), Oswald
Cobblepot (detto Pinguino), Edward Nigma, Ivy
Pepper e Harvey Dent, coloro che diverranno
l’Enigmista, Poison Ivy e Due Facce.
Toby
Kebbell sarà il Dottor Doom (Destino) dei prossimo
Fantastic Four, diretto da Josh
Trank. L’attore ha avuto modo di discutere in merito al
personaggio e soprattutto in merito ai cambiamenti rispetto al
pesonaggio dei fumetti che sono stati apportati al personaggio del
film. Ecco di seguito alcune delle dichiarazioni più sgnificative
dell’attore:
“Il suo nome è Victor Domashev,
non Victor Von Doom nella nostra storia. E sono sicuro che mi
manderanno in prigione per avervelo detto. Io sono un
programmatore, un programmatore davvero anti sociale. E sul mio
blog sono “Doom”.
Sono eccitato all’idea di
vederlo, ho i nervi a fior di pelle. L’unica cosa che posso
anticiparvi è che ho lavorato principalmente sul tono della mia
voce, perchè nessuno, anche ei cartoni animati, mentre li guardavo
e mi chiedevo “da dove viene?” … beh ci sarà un cambiamento lieve,
perchè questa èla nostra storia.
Il tono del fil sarà ultra
realistico. E’ stato bello farlo. E’ stato bello cercare di capire
in che modo i personaggi e lui hanno fatto i conti con ciò che è
accaduto loro nell’incidente.”
Di seguito potete vedere un video
che chiarisce le origini canoniche (del fumetto) del
personaggio:
The Fantastic
Four è previsto in uscita il 19 giugno 2015.
Ricordiamo che Kate
Mara vestirà i panni di Sue Storm / La Donna
Invisibile. Jamie Bell quelli
invece di Ben Grimm / La
Cosa. Miles Teller interpreterà il
ruolo di Reid Richards /
Mr. Fantastic, mentre Michael B.
Jordan sarà Johnny Storm / La Torcia Umana.
Nel castanche Tim
Blake Nelson e Reg E. Cathey.
Basato sul fumetto “The Ultimate Fantastic Four”,
il nuovo adattamento si concentrerà sui personaggi più
giovani. Josh Trank dirigerà il film
basato su una
sceneggiatura Kinberg, Matthew
Vaughn e Gregory
Goodman che saranno anche produttori
esecutivi. Fantastic Four uscirà il 19 Giugno 2015. Lo
studio ha già annunciato per il 2017 l’uscita
di The Fantastic Four 2.
Nella puntata di ieri di
Last Week Tonight John Oliver, una
parte del programma è stato dedicato al nuovo dispositivo Whooshh,
un “cannone” che serve ad aiutare i salmoni a risalire la corrente
per deporre le uova. Ebbene l’occasione è diventata ghiotta per
trasmettere un video divertente su alcune celebrità che
vengono colpiti letteralmente da un Salmone, e tra queste celebrità
“colpite” c’è anche il regista JJ Abrams sul
set di Star
Wars The Force Awakens mentre spiega a R2-d2
la scena che deve interpretare:
Star
Wars The Force Awakens uscirà sul grande schermo
il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno
di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christie e Max von
Sydow.
Nonostante sia un
personaggio abbastanza schivo, Christopher Nolan
sta rilasciando diverse interviste per la promozione di
Interstellar, quello che secondo molti è
già il suo miglior film. Durante una conversazione con The
Daily Beast, Nolan si è trovato a discutere non solo di
Interstellar, ma anche di altri progetti che potrebbero essere
interessanti per il suo prossimo futuro da regista. Ora che ha
acquistato una certa confidenza con lo sci-fi, sarebbe disposto a
lavorare a Star
Wars?
“Sono abbastanza eccitato
all’idea di vedere cosa ha fatto JJ Abrams. Sono eccitato all’idea
di sapere che ha effettivamente costruito il Millennium Falcon. Per
quanto riguarda il mio coinvolgimento, a dire la verità avrei paura
di toccare il franchise. JJ ha già fatto una cosa del genere con
Star Trek. Io mi sento più a mio agio a fate le cose che non
portano il peso e le aspettative del mondo intero. Ma sono eccitato
all’idea di vedere il film.”
Sul suo coinvolgimento in un altro
franchise importante, quello di James
Bond:
“Amo James Bond e negli anni
passati ho parlato con i produttori, ma non se ne è mai fatto
nulla. Loro fanno un ottimo lavoro e non hanno bisogno di me
adesso. Inoltre Sam Mendes ha uno straordinario talento. Sarò il
primo della fila per vedere il prossimo film di Bond.”
“Ci ho lavorato per tanto tempo.
Quasi 10 anni. Ed è stata un’esperienza incredibile. E’ stata
un’esperienza completa, che adesso si è conclusa, ma è stato
davvero interessante ed emozionante.”
Il network americano via
cavo Starz ha dato ufficialmente il via libera
alla serie televisiva basata sul film La Casa (Evil
Dead) di Sam Raimi. Lo show dunque
debutterà nel 2015 e avrà come protagonista nei pani di
Ash nientemeno che Bruce Campbell.
Bruce Campbell
riprenderà il ruolo del magazziniere armato di motosega che ha
passato gli ultimi tre decenni a evitare che il male e il terrore
prenda il sopravvento sul genere umano. La serie sarà di dieci
episodio di mezz’ora ciascuno e il pilot sarà diretto da Sam Raimi,
mentre la sceneggiatura sarà firmata da Sam, Ivan Raimi insieme
a Tom Spezialy.
Il presidente di Starz, Carmi
Zlotnik ha così commentato: “Con Sam alla scrittura e alla
regia e con Bruce Campbell che torna nei panni di Ash siamo certi
che lo spettacolo offrirà un’incredibile esperienza che farà felici
tutti i fan della serie”
Sam Raimi ha detto: ” Evil Dead
è sempre stato una grande storia. Bruce, Rob e io siamo entusiasti
di avere l’opportunità di raccontare il prossimo capitolo delle
avventure di Ash che con il suo braccio e la sua motosega
tornerà a prendere a calci in culo il male!”
La casa (The
Evil Dead) è
un film horror del 1981 diretto
da Sam Raimi. Il film è il primo titolo della serie La
casa e narra la storia di cinque ragazzi che vanno a
passare un week-end in un casa di montagna. Il loro week-end inizia
a diventare macabro quando trovano e ascoltano un nastro magnetico
che libera uno spirito maligno. Tutto ciò è fortemente ispirato
a La notte dei diavoli (1972) di Giorgio
Ferroni, a sua volta ispirato dall’episodio I Wurdalak,
facente parte del film I tre volti della
paura (1963) di Mario Bava.
A causa del contenuto controverso
il film ottenne critiche contrastanti dopo la sua distribuzione nei
cinema, avvenuta in America nell’ottobre del 1981. Anche nei
cinema il film ebbe un successo moderato, incassando circa 2,5
milioni di dollari. Nel corso degli anni La
casa venne rivalutato dai critici e descritto come un
classico dei film horror a basso costo e divenne in poco tempo
un vero e proprio cult movie tra gli appassionati
dell’horror. Il film inoltre servì per lanciare Sam Raimi come
regista.
La casa venne seguito
da altri due film, La casa 2 e L’armata
delle tenebre. Il film venne distribuito
in Italia tre anni dopo, esattamente il 31
agosto 1984. Al box office italiano fu un successo, e riuscì a
posizionarsi alla 54esima posizione. Oltre ai sequel
ufficiali, la casa di produzione
italiana Filmirage realizzò tre film-sequel che non hanno
niente a che fare con il film originale.
Latino Review riferisce
che Avi Arad e Matt Tolmach,
nell’ambito del progetto di espansione dell’Universo
Cinematografico di Spider-Man, avrebbero in programma un film su
una giovane zia May. Un film su una giovane May prima che si
accollasse le responsabilità di crescere un nipote con i
super-poteri. Il target del film sarà una specie di storia di
spionaggio, sui toni dello show AMC Mad
Men, il che fa sembrare il progetto pericolosamente
simile alla serie tv sull’Agente Peggy Carter, ma con più classe e
senza il logo della Marvel.
Nel 2003 Mark
Miller fece una specie di esperimento, immaginando un
passato alternativo per la giovane May, in cui in incontro con
Richard Parker la rendeva madre biologica di Peter. La cosa non
venne accolta benissimo dai fan.
Per quanto l’idea possa sembrare
assurda, ricordiamo che viene dallo stesso uomo, Avi
Arad, che diede alla New Line il via libera per la
sceneggiatura di Iron Man, film che si
pone ‘all’inizio di tutto’.
L’idea generale, se questo progetto
dovesse essere verificato, però è che alla Sony le cose si stanno
facendo davvero difficili, e che nella speranza di grattare il
fondo del barile, vengano fuori progetti che hanno davvero poco di
interessante.
Cresce l’attesa per la messa in
onda di Arrow 3×07, l’attesi
episodio della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal
network americano della The CW. Oggi il network ha diffuso un nuovo
trailer internazionale che vede protagonisti Wildcat vs
Arrow:
Arrow è
una serie televisiva statunitense sviluppata
da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew
Kreisberg. Basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe
protagonista di una serie di fumetti pubblicata
da DC Comics, viene trasmessa dal 10
ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia, la prima stagione è
stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11
marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio al 9 giugno 2014, è
andata in onda la seconda stagione su Italia 1, anche se
precedentemente la versione sottotitolata in italiano della stessa
stagione era stata trasmessa dal 22 ottobre 2013 su Premium
Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola infernale chiamata “Lian Yu” (Purgatorio), viene tratto in
salvo e torna finalmente a casa, a Starling City. Giunto qui
assumerà l’identità segreta nota come Arrow,
l’Incappucciato o il Giustiziere per
combattere il crimine e la corruzione della sua città, seguendo una
lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di
seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di
lotte, dell’incredibile maestria con l’arco e aiutato dal suo
braccio destro e confidente John Diggle e dall’abile
informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali
e i malviventi che minacciano la sua città. La narrazione segue due
fili temporali distinti. In ogni episodio accanto alla svolgimento
dell’evento relativo viene narrata brevemente ma continuativamente,
in flashback, la storia dei cinque anni sull’isola, della lotta per
la sussistenza, delle scelte talora disumane compiute, delle lotte
contro i malvagi incontrati, e di come queste hanno trasformato
Oliver in un combattente specializzato ad uccidere.
L’anno scorso i fan della
Marvel aspettavano, in questi
giorni, l’uscita al cinema di Thor The Dark
World. Il cast del film era dunque impegnato a
promuovere la seconda avventura in solitaria di Thor, e anche
Tom Hiddleston, che nel film recita una parte
molto importante nel ruolo di Loki, era tra questi.
L’attore inglese discusse all’epoca
della possibilità di un terzo film, che adesso è stato
annunciato e che avrà il titolo di Thor
Ragnarok, e della direzione che avrebbe preso la
storia. Adesso che il film è ufficializzato per il 2017 possiamo
ritornare sulle parole dell’attore che commentò la sua quarta (o
quinta) apparizione nei panni del Dio degli Inganni come un evento
che avrebbe esplorato la fine di ogni cosa.
Ecco cosa dichiarò l’attore a
MovieWeb: “Penso che ci siano molte cose davvero interessanti
che devono accadere. Nella mitologia, quando entri nel Ragnarok,
che è la fine di tutte le cose, non si tratta proprio della fine
del mondo….è la fine del tempo, e dell’universo e dello spazio. E
penso, se non sbaglio … che Loki abbia cominciato tutto. E le sue
motivazioni per far ciò sono intriganti e per qualche motivo
diventa quasi la personificazione del caos … quindi penso che si
potrebbe trattare di qualcosa di abbastanza nuovo.”
Poi ha continuato considerando la
possibilità dell’introduzione di Sigyn, la moglie di Loki nei
fumetti: “Nel mito, Loki ha una moglie chiamata Sigyn … la sua
introduzione potrebbe essereinteressante.Non so, voglio dire, il
personaggio di Loki è esistito per tremila anni nella cultura
popolare, quindi ci sono tantissime strade che si possono battere.
L’unica incognita è se il pubblico vorrà vederlo ancora o
no.”
L’unica cosa di cui possiamo essere
certi adesso è che il pubblico sicuramente non si è stancato di
Loki e di Tom Hiddleston, per cui il suo ruolo nel
film sarà sicuramente importante. Un’altra cosa di cui possiamo
essere certi è che un sacco di gente morirà in questo film, dal
momento che lo stesso co-sceneggiatore di Thor
Ragnarok, Christopher Yost, ha
twittato: “Ragnarok è la fine di ogni cosa, cosa vi aspettate
che le persone vivano?”. Siamo stati avvisati.
Thor
Ragnarok uscirà al cinema il 28 Luglio 2017.
Nel film sono confermati Chris Hemsworth e
Tom Hiddleston.
Nonostante un cast stellare
è Jennifer Lawrence la regina assoluta della
World Premiere di Hunger Games Il Canto della
Rivolta Parte 1, il gran finale diviso in due parti
del franchise di successo Hunger Games basato sull’omonima
serie di romanzi di Suzanne Collins. Di seguito
tutte le foto: [nggallery id=1163]
In Hunger Games il
Canto della rivolta Parte Ie II ritroviamo i
personaggi dei primi due film e incontriamo tanti nuovi volti. Il
cast è composto da: Jennifer Lawrence, Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Donald Sutherland, Willow Shields, Jena Malone, Sam Claflin,
Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne Moore, Gwendoline
Christie, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham, Elden Henson,
Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert
Knepper.
Qui la trama del romanzo: Il canto
della rivolta. Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di
fantascienza del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della
trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss
Everdeen e la futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi
vissuti nel primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro
Capitol City divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno
Peeta Mellark sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di
un’edizione speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono
sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza
contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati
Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11
maggio 2012.
Anche l’ottavo film del franchise di Star
Wars sarà girato ai Pinewood Studios, così come
l’Episodio VII appena terminato. A dare
l’annuncio ufficiale è stato Ivan Dunleavy, capo
esecutivo del Pinewood Shepperton durante la conferenza annuale
della Confederation of British Industry.
Star Wars Episodio VII The Force
Awakens è stato girato principalmente nei famosi
studios britannici, con una rapida eccezione per alcune scene
girate ad Abu Dhabi e in Islanda. Il film ancora senza titolo
ufficiale, Star Wars Episodio VIII
diretto da Rian Johnson
(Looper) sarà girato in questa location e
uscirà al cinema nel 2017.
Star Wars The Force Awakens uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christie e Max von
Sydow.
Mentre sono in corso le riprese a
Chicago dell’attesissimo Batman v
Superman Dawn of Justice, oggi arrivano nuove
foto e video dal set grazie alla tenacia di alcuni fan. A lavoro
sul set ritorna Ben Affleck, per continuare le
scene viste già in precedenza e ambientate a Metropolis. I dettagli
dal set sono pochi ma sappiamo che la scena riguarda l’arrivo di
Bruce che scende da un elicottero. Al momento non sappiamo quando
sarà possibile vedere faccia a faccia Batman e Supermen ma dato che
d’ora in avanti Affleck sarà quasi sempre presente sul set non
dovrebbe mancare molto.
Si intitola Faith and
Despondency, Sons of Anarchy
7×10, l’atteso decimo episodio del settimo e ultimo
ciclo di puntate della serie di enorme successo trasmessa dal
network americano FX
Sons of
Anarchy è una serie
televisiva statunitense ideata da Kurt Sutter e
trasmessa per sette stagioni
dal 2008 al 2014 da FX. La serie narra le
vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of
Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di
Charming, situata nella Valle di San
Joaquin in California.
Dopo essere stata rinnovata per una
sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il
3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la
settima ed ultima stagione trasmessa negli USA a partire dal 9
settembre 2014. I Sons of Anarchy sono una
fittizia banda di motociclisti a cui sono affiliati
diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale
degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, Regno
Unito, Svezia, Canada e Australia.
Si intitola The
Searchers, NCIS 12×07, il
settimo episodio del dodicesimo ciclo della serie di enorme
successo NCIS, trasmessa dal network americano della CBS.
NCIS – Unità
anticrimine (NCIS) è una serie
televisiva statunitense di
genere poliziesco creata da Donald P.
Bellisario e trasmessa dal 23 settembre 2003 dal
network CBS.
Nata
come spin-off di JAG – Avvocati in divisa, la
serie ha come protagonista la principale squadra di agenti speciali
del Naval Criminal Investigative Service (NCIS), un
dipartimento della Marina Militare degli Stati Uniti che
si occupa di ogni caso criminale od investigativo che coinvolga
membri del corpo militare stesso. Nel 2009 la serie ha a
sua volta generato un suo spin-off, NCIS: Los
Angeles.
A partire dalla stagione
televisiva 2009-2010, NCIS si è affermata
come la serie televisiva più vista negli Stati
Uniti. Un sondaggiocondotto nel 2011 dalla
Harris Interactive, inoltre, indicò NCIS come lo
“show televisivo preferito di tutti i tempi” dal pubblico
statunitense. La serie gode di notevole popolarità anche al di
fuori del paese di origine. Secondo un rapporto di Digital TV
Research, nel 2012 NCIS è stato il programma
televisivo a generare maggiori profitti dalla vendita dei diritti
sul mercato televisivo europeo; l’unico a superare la quota di 200
milioni di dollari. Nel 2014, al Monte-Carlo Television Festival, è
stata indicata da una stima di Eurodata TV Worldwide come serie tv
drammatica più vista al mondo durante l’anno precedente.
I fratelli Jean- Pierre e
Luc Dardenne tornano dietro la macchina da presa,
arricchendo il mosaico della loro vasta filmografia con un nuovo
tassello intitolato Due Giorni Una Notte,
dramma umano con protagonista la tenace e intensa
Marion Cotillard, qui nei panni di Sandra, un’operaia
in una fabbrica di pannelli solari che viene licenziata dopo una
brutta depressione. Ha a disposizione solo due giorni per
convincere tutti i suoi colleghi a votare nuovamente per lei,
salvandole il posto di lavoro e rinunciando ad un bonus di mille
euro. Ma la via verso la salvezza è lunga e ardua, e non sempre la
realtà corrisponde alle proprie speranze ed aspettative.
I Dardenne, da
sempre impegnati nel sociale, tornano a mettere in scena-
utilizzando un linguaggio crudo e realistico, senza virtuosismi
pleonastici o scivolate nel sentimentalismo- un dramma umano prima
che sociale, raccontando una piaga che affligge la nostra società:
la disoccupazione.
Il dramma della perdita di un
lavoro si riflette sull’identità dell’individuo, che si sente
sempre più ai margini di un tessuto sociale che ha da sempre
alimentato, condiviso e vissuto in prima persona, finché non ne è
stato escluso forzatamente. Il dramma messo in scena è quello della
classe media odierna, sempre più povera e sempre più incline ad un
meccanismo da “cane mangia cane” per salvaguardare sé stessa e il
proprio status; una classe che ha perso il suo potere d’acquisto e,
parallelamente, il suo ruolo attivo nella vita sociale e
nazionale.
I Dardenne utilizzano gli occhi
limpidi della Cotillard come specchi in cui riflettersi, carichi di
pietà e dignità, frutto pure del contegno di un personaggio- quello
di Sandra, appunto- che non perde la sua integrità morale mai, in
nessuna situazione, nemmeno quando si ritrova faccia a faccia con i
suoi colleghi, creature impaurite e spaventate come lei che, almeno
in questa occasione, si sono ritrovate dall’altro lato della
barricata.
A metà strada tra il neorealismo e
la nouvelle vague, lo sguardo della macchina da presa si
snoda tra le villette dei quartieri residenziali e le case di
periferia, dove si racconta di una moderna classe operaia che,
anche stavolta, è ben lontana dal paradiso.