Dopo due anni torna al cinema con
un secondo capitolo la bromance più divertente degli ultimi tempi,
Hill–Tatum. Il sequel
22 Jump Street riprende il racconto dove
si era concluso il precedente film, mostrando le difficoltà dei due
protagonisti, Jenko (Channing
Tatum) e Schimdt (Jonah
Hill), nell’essere dei bravi poliziotti. Una missione
finita con la fuga del trafficante conosciuto con il soprannome di
Ghost (Peter Stormare) e un’altra brutta figura fa
‘guadagnare’ ai due giovani agenti una nuova missione sotto
copertura. Tornati sotto la direzione del Capitano Dickson
(Ice Cube) presso la sede di 22 Jump Street
(spostatasi dall’altro lato della strada in una chiesa vietnamita
abbandonata), Jenko e Schimdt vestono ancora i panni degli
improbabili fratelli Brad e Doug McQuaid; l’obiettivo è catturare i
produttori di una nuova droga spacciata al college della MC State:
il WHYPHY.
Se nel primo capitolo i due
poliziotti dovevano risolvere il caso mentre appianavano le loro
differenze caratteriali, in questo sequel l’ostacolo principale è
proprio il loro affermato rapporto di partner arrivato a una fase
critica. Infatti, uno dei tratti più esilaranti del primo film era
proprio la forte ambiguità del legame che unisce questi due
trentenni mai veramente cresciuti; ecco così che le affinità con il
quarterback della MC State, Zook (Wyatt Russell),
e l’ingresso nella squadra di football, allontanano Jenko da
Schimdt, mettendo a rischio anche la missione.
È inutile dilungarsi
sul resto della storia e su come i due impacciati ma coraggiosi
sbirri riusciranno a cavarsela, qua e là si trovano degli intoppi
narrativi che non sarebbero ammessi in un vero poliziesco, ma in
questa commedia si vuole far ridere, parecchio, e Michael
Bacall, lo sceneggiatore di
Scott Pilgrim vs. the World e
Project X – Una festa che spacca, ci
riesce ancora. Stavolta affiancato da Rodney
Rothman (Il Grande Match) e
Oren Uziel, Bacall realizza una trama piena di
rimandi al primo film e di spunti comici senza far perdere
l’interesse per la storia, ma ancora di più trova il modo di
lasciare stampata sul volto dello spettatore una risata quasi
perenne. Merito soprattutto dell’alchimia di questa strana coppia,
Hill-Tatum, così genuinamente buffa e irreverente, e delle trovate
registiche di un’altra coppia, Christopher Miller
e Phil Lord, padri di Piovono
Polpette e
The Lego Movie.
Split screen, rallenty, green
screen (per il trip post droga) e l’uso comico della colonna sonora
d’azione e di Missing You di John Waite sono solo alcuni
degli ingredienti per una riuscitissima action comedy che,
soprattutto dopo 44 mini sketch di future missioni/sequel di Jenko
e Schimdt, vi farà venire voglia di rivedere il primo film e poi di
nuovo il secondo.
Stavolta il cameo per rendere
omaggio all’omonima serie tv degli anni ’80 (21
Jump Street) è di Richard
Grieco. Al cinema da mercoledì 23 Luglio.
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