Anche Alessandro
Baricco e Milo Manara si
uniscono agli oltre 80 autori del Fumetto italiano nel progetto
benefico COme Vite
Distanti ideato e coordinato
da ARF! il Festival del Fumetto di
Roma in collaborazione
con PressUp a sostegno della raccolta
fondi per l’emergenza Coronavirus dell’INMI Lazzaro Spallanzani di
Roma, al quale – grazie alle copie pre-ordinate del libro dallo
scorso 25 marzo – sono già stati donati 50.000
euro.
Alessandro
Baricco, scrittore, saggista, autore teatrale,
critico musicale e fondatore della prestigiosa Scuola Holden di
Torino, firmerà l’introduzione del volume.
Non è certo un segreto la sua grande passione per i fumetti: da
sempre affezionatissimo lettore di Tex così come
dei paperi & topi della Walt Disney, le sue
“incursioni” nella Nona Arte contano almeno un paio di precedenti
illustri. Come la trasposizione a fumetti – splendida “parodia
Disney” con protagonisti Topolino e Pippo – del suo La
vera storia di Novecento adattata da Tito
Faraci e disegnata da Giorgio
Cavazzano; o ancora, sempre grazie ai testi di Faraci,
l’adattamento di Senza Sangue (Feltrinelli
Comics), diventata graphic novel con le matite
di Francesco Ripoli.
COme VIte
Distanti, il racconto collettivo in cui il
protagonista è un “eroe mascherato” catapultato nelle vite – e
nelle case – degli altri, vedrà tra i suoi autori
anche Milo Manara, Maestro del fumetto amato
in Italia e all’estero per la sensualità del suo segno, già
protagonista della grande mostra «MACROMANARA» per
ARF! Festival e COMICON nel 2017.
Manara opererà all’interno
di COme VIte Distanti un
inedito, esclusivo “collegamento” con una delle sue opere di
maggior successo: Il profumo dell’invisibile
(racconto del 1985, pubblicato in tutto il mondo) dove esordì il
suo personaggio più celebre, la biondissima Miele.
IL PROGETTO COme VIte
Distanti
“Di fronte al prezioso compito che quotidianamente svolgono
medici e ricercatori scientifici, soprattutto in un periodo di
crisi come quello che stiamo vivendo, noi fumettisti ci sentiamo
spesso piccoli e impotenti. D’altronde il nostro lavoro è
raccontare storie, non salvare vite. Ci siamo chiesti, quindi, se
esisteva un modo per contribuire a essere utili – presto e
concretamente – all’intera comunità. “COme VIte Distanti” è la
nostra risposta a questo bisogno. La risposta del Fumetto
Italiano.”ARF! Festival del Fumetto
In un momento in cui tutta l’Italia è ferma, i
migliori fumettisti italiani si
mobilitano da casa, a sostegno della raccolta fondi dell’Istituto
Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro
Spallanzani e si uniscono per raccontare un’unica,
grande storia. Ideatore
e promotore dell’iniziativa è ARF! «Festival di Storie,
Segni & Disegni», il Festival del Fumetto di Roma che
seguirà, passo dopo passo, tutto il progetto, curandone il
coordinamento editoriale, la comunicazione, la stampa del volume e
il flusso delle donazioni.
COme VIte Distanti, che
sta prendendo vita sul sito e sui canali social di
ARF! Festival con la pubblicazione di una tavola al giorno
per diventare a fine maggio un libro
cartonato, è già preordinabile on-line alla
pagina www.arfestival.it/covid, così che
l’INTERO RICAVO venga donato sin da subito, vista l’urgenza del
momento, all’Ospedale Spallanzani.
Il gesto solidale di un intero ambito professionale,
unito alla volontà di continuare a intrattenere con una lettura
quotidiana gratuita, resterà per sempre una testimonianza di questo
momento storico e sociale così umanamente intenso e surreale.
Negli ultimi dieci anni Netflix ha diversificato i suoi contenuti, includendo
anche serie televisive sul traffico di droga. Il servizio di
streaming ha in catalogo Breaking Bad della AMC e serie originali come Narcos e Ozark con Jason Bateman. Tuttavia, una serie sul
traffico di droga criminalmente sottovalutata è quella tedesca
How to Sell Drugs Online (Fast). Lo show ruota attorno a
Moritz e Lenny, due programmatori e hacker che hanno creato un’app
per vendere droga.
Con il titolo comico “MyDrugs”,
hanno suscitato l’ira della polizia, anche se le autorità hanno
impiegato un po’ di tempo per catturarli, dato che nascondevano la
loro identità. La terza stagione ha mandato tutto all’aria, con
Moritz che si è preso la colpa per salvare il suo amico ed è finito
in prigione. La quarta stagione vede Moritz uscire di prigione un
paio d’anni dopo, solo per finire coinvolto in altri loschi affari.
Purtroppo, questo porta a un’altra situazione di vita o di morte,
con Moritz che coinvolge Lenny nel suo peggior incubo, una dura
accusa che lui rovinerà per sempre la vita di Lenny.
Come vendere droga online (in
fretta) – stagione 4: Moritz tradisce Lenny
La quarta stagione della popolare
serie Netflix vede Moritz complottare contro Lenny. Moritz è
geloso del fatto che Lenny e il loro collega di MyDrugs, Dan,
abbiano preso un’idea che lui aveva sprecato, BonusLife, e
l’abbiano trasformata in un business da milioni di dollari.
Forniscono integratori alimentari per i giocatori che non hanno
tempo per mangiare in modo sano. Moritz pensa che gli abbiano
rubato l’idea. In realtà, è invidioso del fatto che Dan (il ragazzo
che odiava a scuola) sia considerato il partner di Lenny.
Moritz sente la mancanza del suo
migliore amico, ma dopo aver lavorato lì come programmatore, le
cose vanno di male in peggio nel corso dei sei episodi. Lenny gli
regala una quota del 2%, ma Dan vuole che Moritz se ne vada in modo
da poter vendere il 51% agli investitori e prendere il controllo,
perché questo li renderebbe ricchi. Moritz hackera i feed
dell’ufficio e sente Lenny accettare, quindi intraprende la solita
campagna di vendetta egoistica che gli piace tanto. In passato era
contro bande rivali, ma ora è una guerra aziendale. Moritz decide
di chiedere soldi alla banda di Behzat, che gestisce una copertura
per alimenti surgelati chiamata Brofrost.
In realtà, trafficano armi e droga e
uccidono persone. Moritz viene portato da loro da un ex detenuto,
Ersan. L’accordo è che Behzat darà ai due i soldi per acquistare la
quota di maggioranza di BonusLife, ma Moritz deve programmare un
codice sui loro telefoni che garantisca loro la massima segretezza.
Non vogliono che la polizia o i nemici li spiano, quindi Moritz usa
i server di BonusLife e inganna gli ingegneri per creare l’app. Si
diverte ad appropriarsi dell’azienda, mentre trama di prenderne il
controllo usando un prestanome e un falso uomo d’affari, Thomas
Muller. Moritz emana l’energia autodistruttiva di Walter White di
Breaking Bad.
How to Sell Drugs Online (Fast)
Stagione 4 Behzat si rivolta contro Moritz
Le cose vanno male quando Lisa,
l’interesse amoroso di Moritz, segue il suo istinto giornalistico
nella stagione 4. Lei e la sua capo, Elif, scoprono delle
prove che collegano Behzat alla banda. Sfortunatamente, il
commissario di polizia della città, Welter, ha smascherato le
giornaliste. Elif viene uccisa, mentre Lisa viene presa di mira.
Moritz viene a conoscenza del complotto e va a sparare a Behzat, ma
la banda lo accosta e lo tiene in ostaggio. Decidono di ucciderlo,
ma lui ammette che hanno bisogno di lui per mantenere attiva
l’app.
Si dirigono a BonusLife per prendere
l’attrezzatura necessaria per costruire dei server in un altro
luogo remoto. Per impedire loro di uccidere Lenny, Moritz ammette
di aver bisogno delle sue competenze. Behzat lascia andare Dan
affinché diventi il volto dell’azienda. Ha intenzione di usare
BonusLife per riciclare denaro e altri traffici illeciti, dato che
i soldi dell’acquisizione sono suoi. Lenny sarà il programmatore e
garantirà la stabilità della crittografia. Behzat porta Lenny e
Moritz nel deserto, con l’intenzione di spingere Lenny a uccidere
Moritz. Tuttavia, i due amici si rifiutano di farsi del male a
vicenda.
Non importa cosa succeda, c’è un
passato tra i due uomini, ed Ersan è preoccupato. Voleva davvero
rigare dritto, e tutto ciò di cui aveva bisogno era un capitale
iniziale. Ersan crea un’esplosione per distrarre l’attenzione,
permettendo a Lenny e Moritz di fuggire su una jeep, ma Moritz
decide di restare indietro e guadagnare tempo nella serie comica
Netflix. È stanco di rovinare la vita di Lenny e di condurlo sulla
cattiva strada. Hanno creato la loro app per guadagnare soldi per
la malattia di Lenny. Ora che Lenny è guarito e ha una famiglia,
Moritz vuole liberarlo. Lenny se ne va in macchina mentre la banda
di Behzat raggiunge Moritz.
Moritz muore nella quarta
stagione di How to Sell Drugs Online (Fast)?
Moritz non ha l’istinto omicida per
sparare a Behzat, e il cattivo lo schernisce per questo. Quando
Moritz lascia cadere la pistola, questa spara e colpisce una delle
guardie, che a sua volta spara all’altra, che poi spara a Behzat.
La reazione a catena uccide tutti, lasciando Ersan vivo in
macchina. Sono scene come queste che mettono in risalto come questa
serie sia anche una serie poliziesca emozionante.
Visto che il finale di Netflix
inizia con un funerale, si potrebbe pensare che Moritz sia rimasto
coinvolto nella sparatoria. Tuttavia, non c’è nessun proiettile con
il suo nome sopra. Moritz ed Ersan vengono liberati, ma escogitano
un piano: fingono la morte di Moritz. Si tiene un funerale nella
città di Moritz, Rilseln, e tutti piangono la morte di Moritz,
compresi i suoi amici. Ma i momenti finali lo mostrano mentre
comunica con sua sorella Marie in un video che lascia a Lenny e
Dan.
Li elogia in questo
“testamento” e si scusa per averli coinvolti ancora una volta nei
suoi casini.
Lenny parte per San Francisco con
sua moglie Kira, dove lei ha un importante lavoro come
programmatrice. Dan inizia una relazione con Fritzi, aiutandola a
gestire il suo bar. In particolare, lei, Lisa e Kira hanno aiutato
Welter a confessare e a finire in prigione durante il suo fallito
attentato, quindi le donne ne hanno abbastanza della vita
movimentata. Dan è il volto delle pubbliche relazioni di BonusLife,
con Ersan che assume il ruolo di Thomas Muller.
Con i suoi amici e la sua
famiglia al sicuro, Moritz si trova su una piattaforma
petrolifera. L’uomo che avrebbe dovuto interpretare Thomas lo
ha messo in contatto con persone che volevano utilizzare
piattaforme e raffinerie per server farm. Moritz sta vivendo una
vita simile a quella di Jesse Pinkman in Breaking Bad quando
è andato in Alaska. Solo che Moritz è in mezzo all’oceano, solo e
alle prese con le ripercussioni del suo passato assetato di
potere.
How to Sell Drugs Online (Fast)
avrà uno spin-off?
Netflix ha confermato che la quarta
stagione sarà l’ultima della serie, ma alla fine c’è un
interessante colpo di scena: Lenny riceve un messaggio su BeReal,
un’app che Moritz usava per tenersi in contatto con sua sorella e
le autorità di libertà vigilata. Il messaggio è da “m2000”. Da
notare che “m1000” era il nome utente che Moritz usava su MyDrugs.
Questo suggerisce che gli manca il suo migliore amico, e la serie
finisce con Lenny sbalordito.
Nessuno sa se lo dirà agli
altri.
La serie potrebbe finire qui, con
Moritz che comunica di tanto in tanto, suggerendo che ha già
superato il trauma. Ma potrebbe comunque seguire una nuova
stagione, visti i fili conduttori lasciati in sospeso. Dopotutto,
come si è visto con Ted
Lasso su AppleTV, le cancellazioni possono essere revocate
se il pubblico ne chiede ancora. Non si può dire cosa stia
combinando Moritz. Potrebbe essere di nuovo coinvolto in attività
illegali e aver bisogno dell’aiuto di Lenny come hacker. Al
contrario, How to Sell Drugs Online (Fast) ha realizzato uno
spin-off su un cattivo chiamato Buba.
Ci sono motivi per cui How to
Sell Drugs Online (Fast) potrebbe realizzare una serie spin-off
come ha fatto Breaking Bad con Better
Call Saul. Ci sono così tanti personaggi intriganti. Ersan
e Dan sarebbero la scelta migliore, dato che Moritz e Lenny
sembrano aver raggiunto il loro massimo potenziale. Ersan
desidera ardentemente un migliore amico, mentre Dan vuole
dimostrare alla gente che non è solo un bel viso. Con i vecchi
nemici di Moritz, i gangster albanesi, in città, potrebbero provare
a usare BonusLife per spacciare droga di nuovo. Inoltre, non si sa
se Behzat abbia altri scagnozzi che entreranno in scena e
cercheranno di punire Ersan usando la sua azienda.
Questo permetterebbe alla vlogger
Marie di lavorare con Lisa come giornalista. Fritzi potrebbe
aiutare Dan una volta che lui avrà confessato tutti i suoi segreti
oscuri sulle operazioni di MyDrugs. La redenzione di Ersan potrebbe
anche diventare fragile, ricordandogli che non potrà mai uscire dal
suo cartello.
Potrebbe persino riportare Jens, il
padre caduto in disgrazia di Moritz, non come poliziotto, ma come
investigatore privato. Ha Amina nella polizia da cui ottenere
informazioni e che può aiutarlo a fermare i cattivi. In definitiva,
questo rafforzerebbe l’affascinante trama della serie, manterrebbe
coinvolti i personaggi preferiti dai fan e si collegherebbe in modo
organico al giro di droga che Lenny e Moritz hanno contribuito a
costruire.
Pochi autori della letteratura hanno
avuto successo al cinema tanto quanto Nicholas
Sparks. Celebre per le sue storie incentrate sull’amore
eterno e il destino, questi ha negli anni visto ben 11 dei suoi
romanzi trasposti sul grande schermo, e ognuno di questi film si è
poi rivelato un grande successo. Tra i più celebri si ricordano
Le pagine della nostra vita,
The Last Song, Ho cercato il tuo nome e
La scelta – The Choice. Tra questi si inserisce anche
Come un uragano, diretto nel 2008 da
George C. Wolfe. Tra i tanti, questo è stato
indicato come una delle migliori trasposizioni sul grande schermo
dei romanzi di Sparks.
Il film è basato sul sesto libro
dello scrittore, il cui titolo originale è Night in
Rodanthe. Pubblicato nel 2002, si tratta di uno dei suoi libri
a cui Sparks è più legato. Egli ideò infatti i due personaggi a
partire da sé stesso e sua moglie, come anche dagli eventi che li
hanno portati ad incontrarsi. L’emozione profusa nella scrittura
colpì i lettori, che portarono in breve il libro a divenire un
grande successo. Nel giro di sei anni, Come un
uragano trovò così un suo posto ad Hollywood, con un
adattamento risultato allo stesso modo particolarmente apprezzato
dagli amanti del genere.
Il film arrivò infatti ad un
risultato al box office di circa 84 milioni di dollari,
consolidando la fama dello scrittore e favorendo la realizzazione
di ulteriori trasposizioni dai romanzi di Sparks. In questo
articolo, approfondiamo alcune delle principali curiosità relative
a Come un uragano. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
differenze con il libro. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista della storia è
AdrienneWillis, casalinga e
madre di due figli, recentemente sconvolta dalla scoperta del
tradimento di suo marito Jack. Cercando di
schiarirsi le idee decide di accogliere la richiesta di una vecchia
amica che la vuole ospite del suo albergo a Rodanthe per un fine
settimana. Qui Adrienne verrà colta dagli imprevisti della vita nel
momento in cui si imbatte in Paul Flanner, stimato
chirurgo plastico che si trova lì per adempiere a compito difficile
e affrontare una crisi di coscienza. Tra loro nascerà in breve una
storia d’amore che cambierà le loro vite, ma che sarà costretta ad
affrontare numerosi ostacoli.
Ad interpretare i due personaggi
principali del film, quello di Adrienne Willis e Paul Flanner, si
ritrovano rispettivamente gli attori Diane Lane e
Richard Gere. I
due sfoggiano da subito un’ottima sintonia di coppia, che ha
contribuito all’attrazione nei loro confronti. Questa è dovuta
anche al fatto che i due attori avevano già avuto modo di lavorare
insieme per i film The Cotton Club e Unfaithful. Nel film sono poi presenti attori come
Christopher Meloni, nei panni di Jack, ex marito
di Adrienne, Charlie Tahan e Mae
Whitman in quelli dei loro figli Danny e Amanda. Ad
interpretare l’amica della protagonista che la invita presso il
proprio Bed and Breakfast è invece la premio Oscar Viola Davis.James Franco è
invece Mark, il figlio di Paul.
Il finale del film
Verso il finale del film, Paul
decide di raggiunge il figlio Mark, che è anche lui medico e dirige
una clinica in Ecuador, promettendo ad Adrienne di tornare presto
per passare il resto della sua vita con lei. Quando arriva il
momento del ritorno di Paul, però, quest’ultimo non si presenta.
Dopo qualche giorno, Adrienne riceve la visita di Mark che le dice
che l’uomo è morto in Ecuador a causa di una frana mentre cercava
di mettere in salvo gli antibiotici e le siringhe della clinica.
Mark ringrazia Adrienne per aver salvato suo padre, averlo reso un
uomo migliore.
Adrienne passa un lungo periodo di
depressione dal quale esce grazie all’amica Jean e alla figlia
Amanda, che le sta sempre vicino dopo aver scoperto il vero motivo
della separazione dei genitori e cioè il tradimento del padre. Alla
ragazza Adrienne racconta la vicenda che ha vissuto e le spiega
cosa significhi amare. Durante una passeggiata sul lungomare,
Adrienne assiste ad uno spettacolo considerato impossibile per
quelle parti, il passaggio di un gruppo di cavalli, di cui aveva
parlato a Paul. Giorni dopo affida un bacio al vento quasi potesse
arrivare a Paul.
Nell’adattare il romanzo, gli
sceneggiatori Ann Peacock e John
Romano si sono assicurati di rimanere quanto più fedele
possibile al testo, consapevoli dell’importanza del mantenere
inalterate le storie di Sparks. In esse si ritrova infatti già di
base tutto ciò che anche gli spettatori cinematografici si
aspettano di vedere da un film romantico, gradendo poco quelle
modifiche che alternano in modo anche considerevole la storia.
Nonostante questa fedeltà, però, vi sono diverse differenze. La
prima di queste è relativa all’arco temporale in cui si svolge la
storia. Il libro si apre infatti ben 14 anni dopo che la storia di
Adrienne e Paul ha avuto luogo, mentre nel film questa viene
raccontata dalla protagonista solo a poche settimane dalla sua
fine.
Ulteriore differenza relativa al
personaggio di Adrienne è quella che la vede, nel film,
rappresentata come una donna molto più vulnerabile e ancora
instabile emotivamente. Nel romanzo, invece, questa si presenta
caratterialmente più forte e più incline al sorriso. Ciò è dovuto
anche dal fatto che nel romanzo lei e suo marito sono ormai
divorziati da tempo, mentre nel film sono solo momentaneamente
separati, e la ferita è ancora aperta. Tali differenze permettono
di accentuare la drammaticità della sua situazione e la novità
portata nella sua vita da Paul. Infine, un’ultima differenza è
relativa al rapporto che Adrienne intrattiene con Mark, il figlio
di Paul. Nel film, questi si presenta fisicamente alla porta della
donna per raccontargli del padre, mentre nel romanzo questo scambio
avviene interamente attraverso una lunga lettera.
Il trailer di Come un
uragano e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Come
un uragano grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 5 agosto alle ore 21:25
sul canale Rete 4.
Serata all’insegna del romanticismo
quella in programmazione sul canale 5, infatti in prima serata
andrà in onda Come un uragano, film con
protagonista l’attore Richard Gere.
Come un uragano (Nights in
Rodanthe), dramma romantico del 2008 diretto da George C. Wolfe e
interpretato da Richard Gere e Diane Lane.
Adrienne (Diane Lane), una donna
che si sta ancora riprendendo dal tradimento del marito e sta
cercando di rifarsi una vita, ha appena saputo che lui vuole
tornare a casa. Combattuta fra sentimenti contrastanti, accoglie
con piacere la richiesta di una vecchia amica che la vuole ospite
del suo albergo a Rodanthe per un fine settimana. Adrienne spera di
trovare la tranquillità di cui ha bisogno per ripensare alla
propria vita.
La stagione è finita e l’albergo
riapre solo per l’arrivo di Paul (Richard Gere), un medico che per
tanto tempo ha sacrificato la famiglia per la carriera, e ora
arriva a Rodanthe per adempiere a compito difficile e affrontare
una crisi di coscienza. Sono due estranei sotto lo stesso tetto. Ma
quando si avvicina un uragano, si stringono l’uno all’altra per
farsi coraggio e nasce una storia d’amore che cambierà le loro
vite.
Curiosità:
– Il film è un adattamento
dell’omonimo romanzo di Nicholas Sparks e segna la terza
collaborazione tra Richard Gere e Diane Lane dopo The Cotton Club e
Unfaithful – L’amore infedele.
– La casa in cui è ambientato il
film è una casa per le vacanze, non un bed & breakfast, e si chiama
“Serendipity”. A partire dal 2013 per aumentare il valore
dell’abitazione è stata ribattezzata “The Inn at Rodanthe” e
completamente rinnovata per assomigliare alle scene in interni del
film che però sono state girate altrove.
– Nel gennaio 2010, l’erosione
delle coste aveva lasciato la casa “Serendipity” completamente
allagata. I nuovi proprietari hanno assunto una delle ditte che ha
spostato il faro di Cape Hatteras per spostare Serendipity in una
location un po’ meno spettacolare, ma un po’ più sicura e molto
vicina a Rodanthe. Solo l’esterno della casa appare nel film, gli
interni sono stati creati in uno studio.
Da poco il suo Blue
Valentine è uscito nelle sale italiane, pur essendo datato
2010, e Derek Cianfrance si ritrova a illuminare gli schermi
del nostro Paese con Come un Tuono (in originale The
Place Beyond the Pines) storia di vendetta, redenzione e
lotta contro una realtà ed un destino che sembra ineluttabile.
In Come un Tuono
un uomo, motociclista di professione, resta sconvolto dalla notizia
di essere diventato padre. Decide di lasciare la sua vita da
ambulante e di provare ad occuparsi del bambino, ma la strada che
sceglie è quella della rapina, che inevitabilmente lo porta a
cacciarsi nei guai. A dargli la caccia c’è un poliziotto, un animo
nobile e integerrimo che però si trova coinvolto in un giro di
corruzione e di droga che gli farà capire presto il modo di agire
corretto in una tale società. Quindici anni dopo, due adolescenti
turbolenti si incontrano a scuola e fanno amicizia, ma una
terribile verità che li accomuna potrebbe avere devastanti
conseguenze.
Cianfrane ritrova l’ottimo Ryan Gosling e gli affida la prima parte del film,
il ruolo di Luke il Bello che l’attore di Drive interpreta con l’ormai mono-espressiva
efficacia che lo contraddistingue e che costituisce il mistero e il
motivo del suo talento. A Ryan Gosling si affianca Eva Mendes, che in
Come un Tuono interpreta la bella Romina, una
donna normale, con un bambino e un compagno, che la accoglie in
casa sua nonostante il figlio non sia suo, una madre alla quale
badare e un lavoro che le serve per mandare avanti la baracca, una
donna normale, un po’ sciatta a volte, eppure straordinariamente
bella nella sua verace sensualità e nel suo solido e discreto
talento.
Come un Tuono, il film
A loro fa seguito Bradley Cooper, che interpreta l’integerrimo
poliziotto Avery, uomo ligio al dovere, attento al protocollo, che
non si risparmia suo campo e fuori, che va a scontrarsi “di faccia”
contro la corruzione che si è infiltrata in maniera capillare nel
suo stesso distretto. Userà quest’arma nel modo migliore e più
conveniente alla sua carriera, ma a che prezzo? L’attore, reduce
dalla straordinaria performance de Il Lato Positivo, ci regala in questo caso una
interpretazione più ordinaria ma ugualmente interessante nella
messa in scena del conflitto interiore di un uomo che rinuncia
irrimediabilmente alla sua moralità per riuscire a rimanere a
galla.
Nel terzo e conclusivo atto, il
film sembra raccontarci che le colpe dei padri vengono ereditate
dai figli, che se un uomo è cattivo, o se fa qualcosa di cattivo,
la sua progenie lo sarà altrettanto, ricordando vagamente, seppure
con qualche variante, l’ereditarietà della colpa cantata da Sofocle
nel sul Edipo Re. A raccontarci questo terzo capitolo ci sono
due giovanissimi attori: Emory Cohen e Dane Dehaan, entrambi molto bravi e promettenti.
Se Cohen è noto principalmente per la sua partecipazione alla
serie Smash, Dehaan ha già dato prova di grande talento in
Chronicles e ora lo vedremo presto nel sequel di
The Amazing Spider-Man, nei panni di Harry
Osborn.
La tripartizione suddivide il film
per argomenti e ritmi, cosa che ne appesantisce la fruizione, dando
al film una struttura disomogenea. Cianfrance ci racconta la storia
addentrandosi con la sua macchina da presa tra i personaggi, nel
mezzo delle situazioni, prediligendo una ripresa mobile e dei primi
piani ravvicinati, quasi a voler entrare nella testa dei suoi
personaggi, a mostrarceli nella loro complessità, a dare una
ragione anche al peggiore degli esseri umani che mette in
scena.
Sempre più mattatrice assoluta del
cinema italiano, Paola Cortellesi ha negli ultimi
anni regalato al pubblico alcuni dei suoi personaggi migliori e più
memorabili. Nel 2017, prima del grande successo di Ma cosa ci dice il
cervello, uscito al cinema nel 2019, l’attrice ha portato
sul grande schermo il film Come un gatto in
tangenziale (qui la recensione), anch’esso
diretto da RiccardoMilani, e da
lui scritto insieme alla stessa Cortellesi. Per la loro nuova
collaborazione i due, solida coppia anche fuori dal cinema, si
concentrano su una storia incentrata sullo scontro tra personalità
provenienti da contesti completamente diversi, ponendo così a
confronto la periferia con le zone più “altolocate” della
città.
Il film segna inoltre il ritorno
della brillante coppia cinematografica composta dalla Cortellesi e
Antonio Albanese. I due avevano infatti già
recitato insieme in Mamma o papà?, diretto sempre da
Milani. L’idea per il nuovo film che li riunisce nasce in realtà da
eventi realmente accaduti. Lo stesso regista ha infatti dichiarato
di essersi trovato personalmente in una situazione simile a quella
vissuta dal protagonista, senza ovviamente gli eccessi a cui questi
va incontro. Da questa situazione egli ha così costruito un film
ricco di sentimento, che supera le diversità per raccontare una
storia in grado di emozionare e far riflettere su alcune
problematiche sociali.
Campione di incassi al box office,
Come un gatto in tangenziale è arrivato a guadagnare ben
10 milioni di euro, affermandosi come uno dei maggiori successi
italiani dell’anno. Il film ha poi fatto incetta di premi, vincendo
in particolare tre Nastri d’argento, tra cui quello per la miglior
commedia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
imminente sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Come un gatto in
tangenziale: la trama del film
Protagonisti del film sono
Giovanni, un ntellettuale impegnato e profeta
dell’integrazione sociale che vive nel centro storico di Roma, e
Monica, ex cassiera di supermercato, che con
l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove
vive. Il loro incontro (o scontro) avviene grazie ai rispettivi
figli, i quali hanno intrapreso una relazione sentimentale. I due
genitori, pur profondamente diversi, manifestano però un obiettivo
in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Cominciando così
a frequentarsi, Giovanni e Monica si trovano a scontrarsi con i
rispettivi contesti, nei quali si sentono a dir poco come pesci
fuor d’acqua.
L’uomo, abituato ai film impegnati
nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una
caotica multisala di periferia, tra ragazzini urlanti, spintoni e
cestini di pop corn che rotolano per terra. Monica, invece, da
sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra
distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano
carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva
naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili
conversazioni sull’arte contemporanea. Finché improvvisamente
qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a
meno uno dell’altra anche se forse la loro storia durerà come un
gatto in tangenziale.
Come un gatto in
tangenziale: il cast del film
Protagonista del film nel ruolo di
Monica, Paola
Cortellesi ha deciso per tale personaggio di
sottoporsi ad una radicale trasformazione. Si è così sottoposta ad
un trucco massiccio al fine di guadagnare diversi tatuaggi finti,
un inedita capigliatura e una serie di piercing e accessori simili.
Un look che le ha permesso di dar vita alla personalità sopra le
righe e ai margini di Monica. Per costruire il carattere di questa,
inoltre, la Cortellesi ha attinto molto dalle esperienze vissute
durante la sua giovinezza, essendo lei stessa di origine borgatara.
Accanto a lei, nel ruolo del figlio Alessio, vi è il giovane
Simone De Bianchi. Le sorelle Pamela e Sue Ellen
sono interpretate da Valentina Giudicessa e
Alessandra Giudicessa. L’attore Claudio
Amendola è invece presente nei panni di Sergio, ex marito
di Monica e ora carcerato.
Antonio
Albanese è invece l’interprete dell’intellettuale
Giovanni. L’attore ha raccontato di essersi preparato al ruolo
basandosi esclusivamente su quanto presente in sceneggiatura.
Grazie alla sintonia con la Cortellesi ha inoltre potuto esaltare
determinati aspetti del personaggio. In particolare, per dar vita
al contrasto necessario, ha sottolineato qualità di Giovanni come
la precisione, la pignoleria e il disgusto per ciò che esce dalla
sua sfera di interesse. Nei panni della figlia Agnese vi è invece
la giovane Alice Maselli. L’attrice Soia
Bergamasco, invece, è presente nei panni di Luce, ex
moglie di Giovanni ora residente in Francia, dove svolge con
successo la sua attività. Nel film è poi presente con un cameo nel
ruolo di sé stessa la celebre giornalista e conduttrice
Franca Leosini.
Come un gatto in
tangenziale: il sequel, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Dato il grande successo del film era
facile immaginare che se ne realizzasse un sequel. Questo esplorerà
infatti nuovi aspetti dei personaggi portando avanti la loro
storia. Atteso per il 2021, questo ha come titolo Come
un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto.
Già intravista nel primo film, Coccia di Morto è la celebre
spiaggia nei pressi di Fiumicino, giudicata come una delle peggiori
di Italia. Ancora non si hanno particolari dettagli relativi alla
trama, se non che questa si svolgerà a tre anni dagli eventi del
primo film, con la relazione tra Monica e Giovanni finita
rovinosamente. Ad interpretare i due iconici personaggi ci saranno
di nuovo la Cortellesi e Albanese, mentre Milani sarà nuovamente
regista.
In attesa di un nuovo sequel, è però
possibile fruire di Come un gatto in tangenziale grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Now TV e Apple
iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di martedì 12
luglio alle ore 21:20 su Canale
5.
“Come un gatto in
tangenziale” è un’espressione, utilizzata prevalentemente a
Roma e dintorni, per esprimere un parere su una cosa, una
situazione che si presume avrà una durata molto breve, come,
appunto, un gatto che cammina sulla tangenziale: di vita breve.
Riccardo Milani
intitola così la sua nuova commedia, in cui dirige di nuovo
Paola Cortellesi, che a sua volta replica il
duo con Antonio Albanese, dopo Mamma o
papà?. La storia è quella che attinge dalla classica
commedia italiana, ovvero il confronto tra due opposti, due mondi
paralleli che si guardano con diffidenza e che non sono destinati a
incontrarsi.
Monica è una borgatara di Bastogi, periferia
romana molto disagiata, il cui figlio tredicenne comincia a
frequentare una ragazzina coetanea del centro, figlia di Giovanni,
distinto alto borghese che lavora in un think tank, dove si occupa
di escogitare metodi e mettere a punto progetti per aiutare proprio
quelle periferie, che nell’atto pratico ignora.
La collisione tra questi due
universi darà la possibilità a entrambi i genitori di intraprendere
un viaggio che mette alla prova la loro considerazione di sé, ma
soprattutto quella dell’altro, del diverso.
Con Un Gatto in
Tangenziale, Riccardo Milani confezione
una storia che non ha nulla di nuovo, e che, anzi, si risolve in
maniera indolore, senza troppe pretese, che tuttavia riesce a
emergere per la scrittura. Il film fa ridere, cosa che ormai non
riesce più tanto bene alle nostre commedie, ancorate alle parole,
ai doppi sensi, al fiume di battute che dovrebbero sfociare nel
coinvolgimento, nella risata, ma che si esauriscono sempre di più
in un autocompiacimento del comico di turno, in genere abituato
allo sketch e non alla storia.
Milani firma la sceneggiatura non
solo con Furio Andreotti e Giulia
Calenda, ma anche con la Cortellesi, che si ritaglia un
personaggio a tutto tonro, lontano dallo stereotipo della
borgatara, un personaggio portato in scena con attenzione e
leggerezza, che vede l’attrice a una delle sue migliori prove in
carriera.
La commedia si fonda su due
pilastri importanti, da una parte l’alchimia consolidata tra i due
protagonisti, dall’altra, elemento strettamente legato al primo, la
possibilità per la storia e i personaggi di dilungarsi in silenzi e
tempi “lenti” che in genere la commedia non concepisce (più). La
coppia
Cortellesi/Albanese si spalleggia, trovandosi da parti
opposte di una retta il cui punto di incontro diventa territorio di
scontro e di comprensione.
La borgata di Bastogi, raccontata
da Milani, è ricca e viva, di persone, di problemi, di attività, di
caratteristiche ma anche di umanità, elemento che traspare, con la
citata leggerezza, da tutto il film, senza intenzione di
edulcorare, di esasperare, di moralizzare.
Un Gatto in
Tangenziale sembra un piccolo spiraglio per una commedia
che dovrebbe uscire dalla sua zona di conforto, dove ormai si
auto-relega a causa di produzioni caute e spettatori pigri.
Guarda le prime due clip
di Come Un Gatto In Tangenziale, il film
di Riccardo Milani, con Paola Cortellesi e Antonio Albanese – Una
produzione Wildside con Vision
Distribution e distribuito
da Vision Distribution
Nel film Giovanni,
intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale vive
nel centro di Roma. Monica, ex cassiera, con l’integrazione ha a
che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si sarebbero
mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi.
Sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un
obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire.
I due cominciano a frequentarsi e a
entrare l’uno nel mondo dell’altro. Giovanni, abituato ai film nei
cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica
multisala di periferia; Monica, abituata a passare le sue vacanze a
Coccia di Morto, finirà nella scicchissima Capalbio. Ma
all’improvviso qualcosa tra loro cambia..
Arriva il 28 Dicembre al cinema
Come un Gatto in Tangenziale, il nuovo film di
Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Antonio
Albanese. In occasione della presentazione del film a
Roma, il regista ha raccontato come gli è venuta l’idea che si
trova alla base del film.
“Stavo montando Il posto
dell’anima e avevo come vicino di stanza Claudio Canepari che
lavorava a Residence Bastogi, documentario bello e duro come quel
quartiere – ha spiegato Milani – Anni dopo, quando mia figlia aveva
15 anni, venne da me, e io capii che mi doveva dire una cosa
importante, mi doveva dire che aveva il fidanzatino e questo
ragazzo abitava a Bastogi. La cosa mi colpì e li seguii, come fa
Albanese nel film, per vedere che posto era veramente. Da
quest’idea poi siamo partiti tornandoci con gli
sceneggiatori.”
Sull’importanza del sentimento in
Come un Gatto in Tangenziale, Riccardo
Milano ha detto: “Non ho paura dell’emozione e del
sentimento, perché sono cose inserisco nei miei film, mi piace
anche come spettatore vedere storie con anima, la paura della
retorica ha fatto tabula rasa dei sentimenti. Non ci è sembrato
azzardato raccontare anche una storia d’amore, un sentimento che
durerà quello che durerà, come un gatto in tangenziale appunto. Il
problema credo sia nostro, di noi cittadini e non tanto dei
politici, odio il termine buonismo e chi l’ha coniato: lo sposare
l’anti buonismo a tutti i costi ci ha fatto diventare tutti più
stronzi.”
“Piacere, essere popolare,
dovrebbe essere considerato un elemento positivo.” Continua il
regista, che candidamente ammette di voler far film, anche parlando
di critica sociale, ma sempre scegliendo di andare incontro al suo
pubblico.
Protagonisti del film sono Albanese
e la Cortellesi (anche compagna di Milani nella vita), che hanno
già lavorato insieme di recente, in Mamma o papà?,
e si confermano una coppia comica molto affiatata. Albanese
dichiara in merito alla sua seconda collaborazione con la
Cortellesi: “Punto sull’intesa attraverso lo sguardo e ci siamo
riusciti, almeno penso. La verità la raggiungi solo con lo stare
insieme, a livello di gestualità e sguardi l’intesa era già tale a
inizio riprese, tanto che abbiamo potuto poi lavorare a cose
diverse. Abbiamo le stesse caratteristiche, siamo molto precisi,
puntuali, amiamo questo lavoro e arriviamo felici sul set. Sempre
che Milani non ci faccia aspettare ore”.
Paola Cortellesi,
che nei panni di Monica offre una performance davvero generosa,
sopra le righe ma non macchiettistica, rivela: “Lavorerei
sempre con Antonio, ci siamo conosciuti meglio lavorando sul film
precedente e ora ci siamo cercati partendo da un livello già alto
di conoscenza. È bellissimo formare delle coppie e andare e
insieme, parti avvantaggiato, trovi il tono e riesce
meglio.”
Per questo film, Paola
Cortellesi ha anche firmato la sceneggiatura, in merito
alla quale ha commentato il tentativo di avvicinare due mondi
completamente differenti: “Abbiamo trovato un pretesto per far
comunicare chi non l’avrebbe fatto mai, ognuno imparando qualcosa
di buono dall’altro.” Ma l’attrice ha contribuito a scrivere
il film anche con la sua esperienza, essendo di origine borgatara,
come lei stessa ha tenuto a definirsi: “Sono fiera di essere
una borgatara, anche se non sono cresciuta in una realtà non così
problematica o pericolosa come Bastogi. Crescere in periferia ti
fortifica, anche se ci tengo a sottolineare come, girando realmente
in quel quartiere, abbiamo trovato grande umanità, ci hanno accolti
con gioia, cosa che accade di rado a Roma quando arrivano quelli
del cinema. Abbiamo vissuto momenti molto forti, commoventi, che
non scorderò mai”.
Ecco il primo trailer di
Come un gatto in tangenziale, il nuovo film di
Riccardo Milano che ripropone la coppia
Paola Cortellesi/Antonio
Albanese.
La trama di Come un gatto
in tangenziale
Giovanni, intellettuale impegnato e
profeta dell’integrazione sociale vive nel centro di Roma. Monica,
ex cassiera, con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella
periferia dove vive. Non si sarebbero mai incontrati se i loro
figli non avessero deciso di fidanzarsi. Sono le persone più
diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune:
la storia tra i loro figli deve finire. I due cominciano a
frequentarsi e a entrare l’uno nel mondo dell’altro. Giovanni,
abituato ai film nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua
figlia in una caotica multisala di periferia; Monica, abituata a
passare le sue vacanze a Coccia di Morto, finirà nella scicchissima
Capalbio. Ma all’improvviso qualcosa tra loro cambia…
Il film, prodotto da
Wildside con Vision Distribution,
è distribuito dalla stessa a partire dal prossimo 28 dicembre.
Nell’ambito della terza edizione di
CINEVILLAGE PARCO TALENTI, organizzata da AGIS e ANEC Lazio, lunedì
12 luglio alle ore 20.45 sarà presentato in anteprima esclusiva il
trailer di “Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia
di Morto”.
Per l’occasione sul palco
dell’arena romana, la giornalista Valentina Ariete accoglierà il
regista Riccardo Milani e i protagonisti Paola Cortellesi e Antonio
Albanese.
In attesa dell’uscita al
cinema il 26 Agosto del secondo capitolo
della commedia
campione d’incassi e Biglietto d’Oro del 2018, il pubblico
ritroverà nelle immagini del trailer Monica (Paola Cortellesi) e
Giovanni (Antonio Albanese). A tre anni dalla fine della loro
storia d’amore che, come avevano previsto sulla panchina di Piazza
Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in
tangenziale
L’evento in media partnership con
Movieplayer sarà trasmesso in diretta sul canale Twitch di Movieplayer e il trailer sarà diffuso nei
cinema italiani.
Al termine della presentazione verrà
proiettato il primo capitolo, Come un gatto in
tangenziale diretto da Riccardo
Milani, già commedia campione d’incassi e Biglietto d’Oro
del 2018.
Non mancare …..!!! L’evento
è a ingresso gratuito.
A pochi mesi dall’uscita nelle sale
cinematografiche, Sky Cinema presenta in
prima tv Come un gatto in tangenziale, il film
diretto da Riccardo Milani (Mamma o
Papà?, Scusate se esisto) con Paola Cortellesi e Antonio
Albanese, prodotto da Wildside con Vision Distribution in
collaborazione con Sky Cinema, lunedì 16 aprile dalle 21.15
su Sky Cinema Uno HD e disponibile anche su
Sky On Demand.
Il film, uscito in sala lo scorso
28 dicembre, è stato il più grande successo italiano della
stagione cinematografica in corso. Si arricchisce così
l’offerta del grande cinema italiano, sempre molto
apprezzato dal pubblico: italiani sono infatti 9 dei 10 film più
visti di sempre su Sky Cinema. Nei prossimi mesi altri film
italiani saranno programmati a ridosso dell’uscita cinematografica
per rendere ancora più esclusiva l’offerta di Sky Cinema.
“Come un gatto in
tangenziale” racconta la storia di Giovanni, intellettuale
impegnato e profeta dell’integrazione sociale che vive nel centro
di Roma, e Monica, ex cassiera di supermercato residente nella
periferia della Capitale. Due mondi diametralmente opposti che si
incontrano per caso, a causa del fidanzamento dei rispettivi figli
che i genitori tentano in ogni modo di ostacolare. Per portare a
termine il comune proposito, i due cominciano, loro malgrado, a
frequentarsi e ad entrare l’uno nel mondo dell’altro: Giovanni,
abituato ai film impegnati, si ritroverà a seguire sua figlia in
una caotica multisala di periferia; Monica, invece, da sempre
abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, si ritroverà
nella scicchissima riserva naturale di Capalbio, tra intellettuali,
vip e improbabili conversazioni sull’arte contemporanea. Tutto
questo darà vita ad una serie di equivoci e situazioni surreali che
porteranno Giovanni e Monica a non poter fare più a meno l’uno
dell’altra.
Il regista, recentemente premiato
per il successo del film in occasione del “Montecarlo Film Festival
de la Comèdie”, ha raccontato che la pellicola dona l’opportunità
di confrontarsi direttamente con chi è lontano da noi per classe
sociale, cultura o nazionalità: «Ci dà la possibilità di
entrare in quel contraddittorio, di mettere in discussione le
nostre sicurezze per cambiare. E il privilegio più grande è stato
poterlo fare ridendo con una commedia».
E parlando della società attuale ha
aggiunto: «In un paese culturalmente e socialmente spaccato in
due, può essere importante fare lo sforzo di capire le
ragioni dell’altro. Spero che COME UN GATTO IN TANGENZIALE sia un
film sul nostro presente e forse anche sul nostro futuro».
Impreziosiscono il cast anche
Sonia Bergamasco (La meglio gioventù,
Quo vado?) nel ruolo di Luce e Claudio
Amendola (Noi e la Giulia, Suburra) in
quello di Sergio.
COME UN GATTO IN
TANGENZIALEarriva in prima tv lunedì 16
aprile dalle 21.15 su Sky Cinema Uno HD e
disponibile anche su Sky On Demand.
Dato il grande successo di Come un gatto in
tangenziale, che nel 2017 ha incassato oltre 10 milioni di
euro al botteghino, nel 2021 è arrivato al cinema il suo seguito,
dal titolo Come un gatto in tangenziale – Ritorno a
Coccia diMorto (qui la recensione), anch’esso
diretto da Riccardo Milani e con protagonisti
Paola
Cortellesi e Antonio
Albanese, la cui sintonia come coppia cinematografica
ha determinato buona parte del successo del primo film. Con questo
sequel si ripropongono ora le caratteristiche del primo, calate
però in nuove dinamiche, nuovi imprevisti e nuove occasioni per
generare risate.
Anche in questo caso, ad ogni modo,
non manca lo scontro tra personalità provenienti da contesti
completamente diversi, ponendo così a confronto la periferia con le
zone più “altolocate” della città. Una dinamica ispirata ad alcuni
fatti realmente accaduti, come dichiarato dallo stesso regista.
Milani ha infatti raccontato essersi trovato personalmente in una
situazione simile a quella vissuta dal protagonista, senza
ovviamente gli eccessi a cui questi va incontro. Da questa
situazione egli ha così costruito un primo film ricco di
sentimento, che supera le diversità per raccontare una storia in
grado di emozionare e far riflettere su alcune problematiche
sociali.
Con questo sequel porta dunque
avanti quelle dinamiche e anche in questo caso il successo non ha
tardato ad arrivare. Dopo aver visto il primo, dunque, non ci si
può perdere questo secondo capitolo, tra risate e spunti di
riflessione. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Come un gatto in
tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto
Protagonisti di questo sequel sono
ancora l’intellettuale radical chic Giovanni, che
vive nel centro storico di Roma, e l’ex cassiera tatuata
Monica, residente invece in periferia. Le vicende
si svolgono tre anni dopo la fine della loro storia d’amore che,
come i due avevano previsto, ha avuto vita breve, durata proprio
come un gatto in tangenziale. Monica è però poi finita in carcere,
a causa delle gemelle, le quali avevano nascosto nei fusti
dell’olio del locale diverse cose rubate. Per avere una speranza di
uscire il prima possibile non può allora che rivolgersi a
Giovanni.
Quest’ultimo la tirerà fuori di
prigione, ma ad una ben precisa condizione. Monica dovrà infatti
svolgere servizi sociali presso la comunità cattolica di San
Basilio, dove incontrerà Don Davide, un sacerdote
molto affascinante che avrà una certa influenza su di lei. Ancora
una volta, le vite di Monica e Giovanni, quindi, si scontreranno di
nuovo, alla luce anche della presenza della nuova fiamma di
Giovanna, Camilla. Quando poi viene organizzato un
pranzo a Coccia di Morto con tutta la famiglia, compresi
Sergio, Luce e ovviamente i figli
di ragazzi di Giovanni e Monica, avviene l’impensabile.
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Il cast di Come un gatto in
tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto
Ad interpretare Monica, come già
anticipato, vi è di nuovo Paola
Cortellesi, la quale anche in questo caso si è
sottoposta ad una radicale trasformazione per interpretare tale
personaggio. Grazie ad un trucco massiccio sfoggia infatti i
diversi tatuaggi finti di Monica, ma anche la particolare
capigliatura, oltre ad una serie di piercing e accessori simili.
Accanto a lei, nel ruolo del figlio Alessio, vi è il giovane
Simone De Bianchi. Le sorelle Pamela e Sue Ellen
sono interpretate da Valentina Giudicessa e
Alessandra Giudicessa. L’attore Claudio
Amendola è invece nuovamente presente nei panni di Sergio,
ex marito di Monica.
Antonio
Albanese riprende invece il ruolo dell’intellettuale
Giovanni, un ruolo preparato – come da lui dichiarato – basandosi
esclusivamente su quanto presente in sceneggiatura ma accentuando
qualità come la precisione, la pignoleria e il disgusto per ciò che
esce dalla sua sfera di interesse. Nei panni della figlia Agnese vi
è invece la giovane Alice Maselli. L’attrice
Sonia Bergamasco, invece, riprende invece i panni
di Luce, ex moglie di Giovanni. Fanno il loro ingresso invece
Sarah
Felberbaum nei panni di Camilla e Luca Argentero
in quelli dell’affascinante Don Davide.
La spiaggia Coccia di Morto esiste davvero
La spiaggia citata nel film e parte
del titolo di questo sequel esiste davvero, si trova a 35
chilometri da Roma ed è raggiungibile in meno di un’ora dalla città
percorrendo la via Cristoforo Colombo, passanda per Via Portuense e
imboccando la A91 fino a Viale della Pesca, 120 a Fiumicino. Questo
tratto di litorale laziale si trova all’interno della
Riserva naturale statale Litorale Romano, un’area
protetta che include al suo interno un ampio territorio di
interesse storico-naturalistico tra i comuni di Roma e Fiumicino.
Con i suoi oltre 16mila ettari, è inoltre la più grande area
protetta affacciata sul Mediterraneo.
All’interno di tale Riserva si
trovano siti naturalistici di grande interesse, come le
Dune di
Palidoro e quelle di Capocotta, le
Oasi di Macchiagrande e Castel di
Guido e le pinete di Castel Fusano.
Coccia di Morto è infatti anche una pineta che sorge sempre
nell’area naturalistica, che arriva fino alla spiaggia.Naturalmente
in molti si chiedono il perché di tale nome, Coccia di Morto, il
quale risalirebbe a degli effettivi ritrovamenti sul litorale di
antiche ossa e teschi. Questi sarebbero databili intorno al
Settecento, durante la bonifica della zona, portati lì forse dalle
foci del Tevere.
Nonostante la presenza della Riserva
Naturale, Coccia di Morto è però anche tristemente nota come
“spiaggia più sporca d’Italia”, un titolo assegnatole nel 2016 dal
dossier di Legambiente “Beach Litter”, in cui si spiegava che
questo tratto di litorale del Comune di Fiumicino era più di altri
invaso dai rifiuti. Immondizia portata, per lo più, dalla foce del
fiume Tevere che dista appunto pochi chilometri dalla spiaggia.
Sulla riviera sono stati trovati rifiuti per lo più di materiale
plastico, circa l’83% di quelli ritrovati nel resto d’Italia. Con
le riprese del film svoltesi lì, in molti sono però fiduciosi che
si rinnovi l’interesse a tenere pulito tale spiaggia.
Il trailer di Come un gatto in
tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto e dove vedere il film
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 10ottobre alle ore
21:20 su Canale 5.
Arriva al cinema, e per
ora esclusivamente al cinema, Come un gatto in tangenziale
– Ritorno a Coccia di Morto, seguito della
fortunatissima commedia che ha infiammato le sale italiane
all’inizio a cavallo tra il 2017 e il 2018. Il film, in cantiere da
molto e pronto per la distribuzione, è “rimasto fermo ai box” per
molto tempo, in attesa di ricevere una distribuzione adeguata alle
ambizioni al box office del film di Riccardo Milani. La pandemia ha
infatti ritardato i piani di distribuzione, e adesso sembra
finalmente arrivato il momento giusto per far arrivare in sala il
film. Appuntamento quindi in anteprima nazionale a Ferragosto, e
poi dal 26 in tutti i cinema.
Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, la
trama
In Come un gatto
in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto tre anni dopo,
mentre Alessio e Agnese si rincontrano in un pub di Londra, a Roma
Monica finisce in carcere per colpa delle gemelle che nascondevano
merce rubata nei fusti dell’olio di “Pizza e Samosa”, e chiama
Giovanni (Antonio
Albanese) in cerca di aiuto. Il nostro “pensatore”, ora legato
alla giovane e rampante Camilla (Sarah
Felberbaum), è impegnato in un progetto di recupero di uno
spazio in periferia. Per far uscire Monica di prigione, Giovanni
riesce a far commutare la detenzione con un lavoro nella parrocchia
di San Basilio guidata da Don Davide (Luca
Argentero), tanto bello quanto pio. È così che le vite di
Monica e Giovanni si intrecciano nuovamente ma questa volta, pur
con le solite differenze del caso e i mille guai in cui si
cacceranno, tra i due sembra nascere una vera storia d’amore.
Intenzionati a rivelare al mondo la loro relazione, organizzano un
pranzo a Coccia di Morto con tutta la famiglia, compresi Sergio
(Claudio Amendola), Luce (Sonia Bergamasco) e ovviamente i due
ragazzi. Ma è proprio qui che succede l’impensabile…
Il regista Riccardo
Milani si è lasciato ispirare dall’accoglienza e dalla semplicità
di una piccola parrocchia, per creare il giusto contesto che
raccontasse la necessità di avvicinarsi umanamente l’un l’altro,
con buona pace del distanziamento.
Un ritorno a casa
Come per il primo film,
anche Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto si costruisce tutto intorno alla splendida alchimia
tra
Paola Cortellesi e
Antonio Albanese, che si fanno centro di un gruppo colorato e
vivacissimo, arricchito da una serie di nuovi personaggi che non
mancano di regalare sorprese e sorrisi. Un film che si colloca
perfettamente dentro ad un filone cinematografico nostrano
rassicurante e pacioccone, come un’anziana zia di paese.
Chiaramente Milani lo sa, ed è precisamente quel tipo di prodotto
che vuole offrire agli italiani, anche perché gli riesce
perfettamente, con garbo e stile.
Con quella giusta
quantità di risate, dovuta ovviamente all’indubbia bravura di due
ottimi protagonisti, Come un gatto in tangenziale – Ritorno
a Coccia di Morto non impegna nessun tipo di riflessione o
di coinvolgimento emotivo. Resta però la sensazione di essere
affezionati a Monica e Giovanni, alle loro differenze e alle loro
affinità (poche), come a due vicini di casa chiassosi ma
simpatici.
È stato presentato a Roma
il sequel del tanto apprezzato Come un gatto in
tangenziale, con il sottotitolo di Ritorno a Coccia di Morto. Il film,
diretto sempre da Riccardo Milani, racconta delle nuove avventure
di Monica (Paola Cortellesi) e Giovanni
(Antonio Albanese) alle prese con i servizi
sociali che lei deve assolvere onde evitare la pena del carcere, e
il tutto si svolge in una parrocchia gestita dal giovane e
avvenente don Davide (Luca Argentero).
Il regista racconta quale
sia stata l’idea del secondo capitolo e da dove abbia tratto
l’ispirazione di un contesto così sociale: «Sono stato ospite a
Milano in una parrocchia che aveva organizzato una rassegna tra i
cui film scelti cui c’era il Gatto. Mi sono trovato di fronte ad
una realtà viva, che coinvolgeva le persone, le accoglieva e ne
sono rimasto molto colpito».
L’intento del progetto
del sequel prende dunque le fila dal desiderio di raccontare la
bellezza della solidarietà: «Ritorno a Coccia di Morto
l’abbiamo scritto durante i primi mesi di pandemia», continua
Riccardo Milani, «ci ha commossi vedere la
necessità di rapporti umani più coesi, interessati alle sorti l’uno
dell’altro, contro l’indifferenza. E il seguito è venuto fuori da
sé».
La coppia dicotomica
Monica e Giovanni è quindi quasi un piccolo pretesto per
raccontare altro, ma senza discostarsi dalla commedia più
allegrotta, come conferma una degli sceneggiatori, Giulia
Calenda: «Attraverso la commedia si ottiene uno
spaccato del Paese, forse molto più che in altri generi. E la sua
potenza consiste nel riuscire a parlare di qualunque tematica, ma
con leggerezza».
Anche Paola
Cortellesi interviene per approfondire il discorso:
«Ci è piaciuto che la Chiesa cattolica abbia colmato buchi
sociali e umanitari. Abbiamo voluto che certe tematiche fossero
centrali, come il bisogno che alcune periferie ricevano aiuti
concreti, perché il degrado non debba rimanere una condizione
esistenziale».
Come un gatto
in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, diventa
alla fine un lavoro per arrivare anche ad altri scopi, quali, ad
esempio, il ritorno in sala: «Questo film è stato tenuto da
parte apposta per fare in modo che uscisse al cinema. Non stiamo
cercando grandi numeri», prosegue ancora la Cortellesi, «ma
ottenere che le persone riacquistino la fiducia per ritornare a
sedersi sulle poltroncine di una sala cinematografica».
Ma, uno degli aspetti che
più intrattiene della storia, è ovviamente l’esilarante chimica tra
i due protagonisti: «Ci sono stati dei momenti in cui le risate
non si riuscivano proprio a trattenere», racconta Paola,
«ad esempio quando Antonio alle sei di mattina arrivava in sala
trucco cantando “You gotta dance”». Aneddoto che Albanese
commenta spiegando l’importanza di profondere vivacità sul set,
soprattutto a quell’ora del mattino.
«Monica e Giovanni sono
in fondo due personaggi ai quali mi aggrappo», rivela il regista,
«vorrei tanto che lo sguardo sul mondo e sulle cose di ognuno fosse
un po’ come il loro».
Il film uscirà
ufficialmente al cinema il 26 agosto e in anteprima solo il 14 e il
15.
Ecco finalmente il trailer di
Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto, sequel della commedia di grande successo
del 2017/18, con Paola Cortellesi e Antonio
Albanese, scritto e diretto da Riccardo
Milani. Il film, in anteprima il 14 e 15 agosto, arriva al
cinema il 26 agosto.
Uscirà al cinema il 26
Agosto
Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto, il secondo capitolo della commedia campione
d’incassi e Biglietto d’Oro del 2018 diretta da Riccardo
Milani con protagonisti
Paola Cortellesi e
Antonio Albanese. “Tante cose sono più importanti
di un film, anche se, in certi momenti, poche cose possono
diventare importanti quanto un film. Gatto torna al cinema e
io sono felice quanto lui e quanto il suo pubblico che lo
aspettava. Buona ripartenza a tutti. E arrivederci a Coccia
di Morto…” ha dichiarato il regista Riccardo Milani.
Massimiliano Orfei,
Amministratore Delegato di Vision Distribution, ha detto: “E’
per Vision motivo di
orgoglio aver co-prodotto e
poter distribuire Come
un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Mortonelle sale italiane. La
distribuzione del film, nei nostri obiettivi, rappresenta il
grande evento cinematografico che decreterà il ritorno in sala del
grande pubblico e la vera ripartenza del mercato. Con l’uscita
di Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto il 26 agosto, il grande cinema popolare italiano si
prende finalmente una data che è stata sempre appannaggio dei
grandi blockbuster hollywoodiani, in uno dei periodi
tradizionalmente più ricchi dell’intera stagione distributiva. È
un’operazione che ha tutti i numeri per cambiare in modo permanente
i modelli distributivi e il suo successo è fondamentale non solo
per Vision, per i produttori e per il film, ma per le prospettive
di crescita dell’intera industria nazionale. Il nostro
ringraziamento va a Riccardo, Paola e Antonio, a Mario Gianani e
alla Wildside, a tutta la straordinaria squadra che ha realizzato
il film”.
Mario Gianani, Amministratore
Delegato della Wildside, società del gruppo Fremantle, ha detto:
“Questo è per noi il film della ripartenza e non solo in senso
commerciale. Grazie a Riccardo Milani, Paola Cortellesi e Antonio
Albanese – insieme con Vision – vogliamo restituire al pubblico la
solida spensieratezza che questo film saprà regalarci. Farlo
d’estate, in un momento tradizionalmente appannaggio dei film
americani, è una sfida che, siamo sicuri,Come
un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto, saprà cogliere”.
Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa
per Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution,
in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video. Nel cast, accanto a
Cortellesi e Albanese, tornano Sonia Bergamasco e Claudio
Amendola. Il cast si arricchisce con la presenza di Luca
Argentero e Sarah Felberbaum.
La sceneggiatura è firmata da Furio
Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi e Riccardo Milani. La
fotografia è di Saverio Guarna, la scenografia di Maurizia
Narducci, i costumi di Alberto Moretti, il montaggio di Patrizia
Ceresani e Francesco Renda. Come un Gatto in
Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto sarà distribuito in Italia
e nel mondo da Vision Distribution.
Uscirà al
cinema il 26 Agosto
Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto, il secondo capitolo della commedia campione
d’incassi e Biglietto d’Oro del 2018 diretta da Riccardo
Milani con protagonisti
Paola Cortellesi e
Antonio Albanese. “Tante cose sono più importanti
di un film, anche se, in certi momenti, poche cose possono
diventare importanti quanto un film. Gatto torna al cinema e
io sono felice quanto lui e quanto il suo pubblico che lo
aspettava. Buona ripartenza a tutti. E arrivederci a Coccia
di Morto…” ha dichiarato il regista Riccardo Milani.
Massimiliano
Orfei, Amministratore Delegato di Vision Distribution, ha
detto: “E’ per Vision motivo di
orgoglio aver co-prodotto e
poter distribuire Come
un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Mortonelle sale italiane. La
distribuzione del film, nei nostri obiettivi, rappresenta il
grande evento cinematografico che decreterà il ritorno in sala del
grande pubblico e la vera ripartenza del mercato. Con l’uscita
di Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto il 26 agosto, il grande cinema popolare italiano si
prende finalmente una data che è stata sempre appannaggio dei
grandi blockbuster hollywoodiani, in uno dei periodi
tradizionalmente più ricchi dell’intera stagione distributiva. È
un’operazione che ha tutti i numeri per cambiare in modo permanente
i modelli distributivi e il suo successo è fondamentale non solo
per Vision, per i produttori e per il film, ma per le prospettive
di crescita dell’intera industria nazionale. Il nostro
ringraziamento va a Riccardo, Paola e Antonio, a Mario Gianani e
alla Wildside, a tutta la straordinaria squadra che ha realizzato
il film”.
Mario Gianani, Amministratore
Delegato della Wildside, società del gruppo Fremantle, ha detto:
“Questo è per noi il film della ripartenza e non solo in senso
commerciale. Grazie a Riccardo Milani, Paola Cortellesi e Antonio Albanese –
insieme con Vision – vogliamo restituire al pubblico la solida
spensieratezza che questo film saprà regalarci. Farlo d’estate, in
un momento tradizionalmente appannaggio dei film americani, è una
sfida che, siamo sicuri,Come
un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto, saprà cogliere”.
Come un Gatto in Tangenziale – Ritorno a Coccia di
Morto è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa
per Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution,
in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video. Nel cast, accanto a
Cortellesi e Albanese, tornano Sonia Bergamasco e Claudio
Amendola. Il cast si arricchisce con la presenza di Luca
Argentero e Sarah Felberbaum.
La sceneggiatura è firmata da Furio
Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi e Riccardo Milani. La
fotografia è di Saverio Guarna, la scenografia di Maurizia
Narducci, i costumi di Alberto Moretti, il montaggio di Patrizia
Ceresani e Francesco Renda. Come un Gatto in
Tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto sarà distribuito in Italia
e nel mondo da Vision Distribution.
Come uccidono le brave
ragazze (A Good Girl’s Guide to Murder, Netflix)
ruota attorno alla scomparsa di Andie Bell, un caso che la maggior
parte degli abitanti del Buckinghamshire ritiene chiuso e superato.
Sono felici di accettare che il fidanzato di Andie, Sal Singh,
l’abbia uccisa e si sia tolto la vita. Tuttavia, l’eroina d iCome
uccidono le brave ragazze non crede che Sal sia responsabile
della morte di Andie e, cinque anni dopo, Pip (Emma
Myers) si propone di dimostrarlo. L’opposizione che riceve
per aver riesaminato il caso le fa capire che ha scoperto qualcosa,
e il finale diCome uccidono le brave
ragazze la vede scoprire la
verità.
Le spiegazioni dietro la scomparsa
di Andie Bell e la morte di Sal si rivelano più complicate di
quanto Pip immaginasse, e rischia di perdere la vita a causa delle
sue indagini. Tuttavia, Pip riesce a ottenere giustizia per
entrambi i personaggi, scagionando il nome di Sal e dando ai cari
di Andie una parvenza di chiusura. Il finale di Come
uccidono le brave ragazze contiene
numerosi colpi di scena e la serie tiene gli spettatori
col fiato sospeso fino ai titoli di coda. Non c’è da stupirsi che
per tutti sia stato così facile incolpare Sal per la scomparsa di
Andie; la verità è molto più sorprendente e sinistra.
Che fine ha fatto Andie
Bell?Il finale di Come uccidono le brave ragazze
spiegato
La morte di Andie si svolge in due
parti, e anche Pip scopre la verità su quella fatidica
notte a poco a poco. Quando Pip si rende conto che le
minacce stampate che ha ricevuto provengono da Elliot Ward, crede
che sia lui il responsabile della scomparsa di Andie. E in parte ha
ragione. Segue il signor Ward nella vecchia casa di famiglia, dove
crede che lui tenga in vita Andie. Tuttavia, mentre Elliot confessa
di avere una relazione con Andie, non è lei quella che tiene
prigioniera. La ragazza che Pip trova assomiglia ad Andie, ma
questo è l’unico legame che ha con il caso.
Elliot ammette anche che lui e
Andie hanno avuto una discussione la sera in cui è scomparsa,
sostenendo che lei è passata alle mani quando lui si è rifiutato di
darle dei soldi. Ricorda di aver spinto via Andie e dice a Pip che
lei ha sbattuto la testa contro il bancone. Tuttavia, Elliot
insiste sul fatto che Andie ha lasciato la sua casa viva e non è
sicuro di cosa sia successo dopo. La polizia arresta Elliot, senza
dubbio grazie a Ravi che ha la posizione di Pip, e salva la ragazza
nella sua soffitta. La serie non approfondisce il motivo per cui il
signor Ward l’ha tenuta lì, ma nel libro lui e la ragazza credono
davvero che sia Andie.
Tutto questo accade già nel
finale di Come uccidono le brave ragazze,
quando Pip affronta il signor Ward alla fine del quinto episodio.
Il resto del finale della serie vede Pip rendersi conto che il
signor Ward non è l’unico colpevole della scomparsa di Andie. Pip
nota che Elliot e le sue figlie erano fuori città il giorno in cui
il cane di Andie è stato ucciso, il che significa che non è stato
l’unico a inviarle minacce. Concludendo che qualcun altro ha ucciso
Andie dopo la lite con il signor Ward, va a parlargli. Questo mette
Pip nel mirino il resto della famiglia Bell.
E la Bell che ha effettivamente
ucciso Andie è quella che meno ci si aspetta: Becca. Pip scopre che
la sorella di Andie è stata drogata e aggredita a un Calamity Party
e che le droghe usate erano le stesse che Andie vendeva. Quando Pip
affronta Becca, Becca ammette di aver raccontato l’accaduto ad
Andie e di essere stata accolta con interesse. Come se non
bastasse, Andie aveva intenzione di lasciare Becca con il loro
crudele padre. Becca ha spinto Andie in un momento di
rabbia che, insieme alla commozione cerebrale, è stata
sufficiente a ucciderla. Becca è rimasta a guardare, rendendosi
complice.
Per questo Becca tenta di uccidere
Pip quando la interroga, e quasi ci riesce. Droga Pip e la attira
in una grotta isolata, sostenendo che è lì che ha nascosto il corpo
di Andie. Fortunatamente, Ravi e Cara li raggiungono in tempo per
evitare che Pip diventi un’altra vittima del caso.
Chi ha davvero ucciso Sal Singh
in Come uccidono le brave
ragazze
Sebbene il signor Ward non abbia
inferto il colpo di grazia ad Andie Bell, ammette di aver
ucciso Sal Singh. L’omicidio di Sal deve sembrare un
suicidio, perché Elliot crede che in questo modo la polizia si
concentrerà sul fidanzato di Andie e non su di lui. È lui a inviare
il messaggio di confessione dal telefono di Sal e il suo piano
quasi funziona. La città crede facilmente che dietro la morte di
Andie ci sia Sal e nessuno lo mette in dubbio fino a Pip. L’uso
della punteggiatura da parte di Elliot nel testo è così fuori dal
personaggio di Sal che Ravi e Pip capiscono che non è stato lui a
inviarlo.
Questo è uno dei tanti indizi che
indicano l’innocenza di Sal ed è bello vedere Pip che
ottiene giustizia per lui alla fine di Come uccidono le brave
ragazze. Elliot sembra essere l’uomo più
anziano che Andie frequentava, anche se sembra che abbia avuto
qualche relazione prima di scomparire. Tuttavia, quasi tutte le
strade portano a Elliot. Come gli dice Pip, è lui il responsabile
della maggior parte della tragedia che si svolge nel caso di Andie
Bell.
Perché Naomi e Max hanno
mentito alla polizia sull’alibi di Sal
Elliot e Becca sono gli assassini
di Come uccidono le brave
ragazze, ma non sono gli unici a
mantenere dei segreti nel corso della serie Netflix.
Gli episodi successivi rivelano che l’alibi originale di Sal per la
notte in cui Andie è morta reggeva davvero. Naomi e Max hanno
mentito sul fatto che avesse lasciato il gruppo prima del tempo,
perché minacciati da qualcuno disposto a rivangare il loro passato.
A quanto pare, gli amici di Sal erano stati coinvolti in un
incidente da ubriachi che aveva quasi ucciso un uomo. Max è
riuscito a insabbiare la vicenda, ma qualcuno lo sapeva e l’ha
usata contro di loro.
Quel qualcuno è Elliot
Ward, che ha letto l’accaduto nel diario della figlia.
Poiché incastrare Sal era l’unico modo per togliersi di dosso la
responsabilità, il signor Ward ha convinto la figlia e i suoi amici
a mentire sull’alibi di Sal. Quando Pip si rende conto che era
ancora con loro dopo la mezzanotte, diventa chiaro che Sal è, in
realtà, innocente.
Perché Pip è così interessato a
risolvere il caso della scomparsa di Andie Bell?
Le azioni di Pip in
Come uccidono le brave
ragazzesi
rivelano efficaci nel finale della serie Netflix, ma la
ragazza è piuttosto ossessiva nei confronti del caso, più di quanto
ci si aspetterebbe da un’adolescente non coinvolta. Ciò solleva
domande sul perché Pip si senta così fortemente convinta
dell’innocenza di Sal. La serie lo rivela nel corso del tempo,
riportandolo nei flashback di Pip fin dall’inizio. Nei flashback,
un Pip più giovane vede Andie piangere e passare davanti al suo
armadietto. Quando Sal chiede dove sia andata Andie, Pip glielo
dice, e questo le pesa quando capisce che Sal è presumibilmente
l’assassino.
Pip sembra quindi desiderosa di
dimostrare l’innocenza di Sal, per il suo bene e per il proprio.
Per qualche motivo, sente che la sua decisione potrebbe avere un
impatto su ciò che è accaduto quella notte di cinque anni fa.
Naturalmente, si sbaglia. La fine del finale rivela che Sal ha
cercato Andie per discutere di fuggire insieme. Questo è un
cambiamento rispetto al libro, ma rende la loro morte prematura
ancora più tragica.
Come il finale di
Come uccidono le brave ragazze differisce
dal libro
Gli elementi principali del romanzo
di Holly Jackson rimangono intatti alla fine d
, ma lo show di Netflix aumenta
la drammaticità dell’episodio finale. Gli scontri di Pip
con il signor Ward sono meno pesanti nel libro – infatti, quello
alla stazione di polizia non avviene – e Becca non porta mai Pip in
un luogo remoto. Becca droga il protagonista del libro a casa Bell,
rendendo molto più facile l’intervento di Ravi e della famiglia di
Pip. Anche nella serie mancano alcuni momenti chiave, ma la
conclusione è simile in termini di punti principali della
trama.
Guarda il Trailer italiano
ufficiale di Come
ti Spaccio la Famiglia, la nuova commedia con
protagonisti Jennifer Aniston
e Jason Sudeikis, mentre la regia è di
Rawson Marshall Thurber.
Da New Line Cinema arriva la
commedia d’azione Come
ti spaccio la famiglia con Jennifer
Aniston (“Come ammazzare il capo… e vivere felici”) e
Jason Sudeikis (Candidato a sorpresa). La regia è
di Rawson Marshall Thurber (“Palle al balzo — Dodgeball”–).
David Burke (Sudeikis) è uno
spacciatore di marijuana e tra la sua clientela annovera cuochi e
mamme borghesi ma niente ragazzini — dopotutto, si considera un
uomo con scrupoli. Cosa potrebbe andare storto, quindi? Beh,
diverse cose. Malgrado tenti di passare sempre inosservato, impara
nel peggiore dei modi che nessuna buona azione va impunita quando
per aiutare dei teenager locali si trova ad essere aggredito da un
gruppo di punkabbestie che gli ruba la ‘roba’ e il contante,
lasciandolo in debito pesante con il suo fornitore, Brad (Ed
Helms).
Per poter rimettere ogni cosa a
posto — e soprattutto salvare la pelle — David deve passare allo
spaccio di droghe pesanti e si trova, così, a collaborare
all’ultima operazione di Brad: un carico in arrivo dal Messico.
Coinvolgendo loro malgrado i propri vicini — la cinica
spogliarellista Rose (Aniston), il suo smanioso ‘cliente’ Kenny
(Will Poulter) e la tatuata e astuta teenager Casey (Emma Roberts)
— David organizza un piano perfetto: una moglie e due figli finti.
A bordo di una lucida roulotte, i “Miller” si dirigono verso il
confine meridionale degli USA per un weekend del Quattro Luglio che
non potrà che rivelarsi scoppiettante.
Arriva anche in Italia, dopo un
buon risultato al botteghino americano, Come ti spaccio la
famiglia, la nuova commedia del regista di
Dodgeball, Rawson Marshall Thurber, scritta dagli
sceneggiatori di 2 single a nozze. La pellicola con
protagonisti Jennifer Aniston,
Jason Sudeikis, Ed Helms, Emma Roberts, Will Poulter e
Molly C. Quinn racconta la storia di David Burke
(Jason
Sudeikis), uno piccolo spacciatore di marijuana.
In Come ti spaccio la
famiglia tra la sua clientela annovera cuochi e mamme
borghesi ma niente ragazzini, dopotutto, si considera un uomo con
scrupoli. Cosa potrebbe andare storto, quindi? Beh, diverse cose.
Malgrado tenti di passare sempre inosservato, impara nel peggiore
dei modi che nessuna buona azione va impunita quando per aiutare
dei teenager locali si trova ad essere aggredito da un gruppo di
punkabbestie che gli ruba la ‘roba’ e il contante, lasciandolo in
debito pesante con il suo fornitore, Brad (Ed
Helms). Per poter rimettere ogni cosa a posto, e
soprattutto salvare la pelle, David deve passare allo spaccio di
droghe pesanti e si trova, così, a collaborare all’ultima
operazione di Brad: un carico in arrivo dal Messico. Coinvolgendo
loro malgrado i propri vicini: la cinica spogliarellista Rose
(Jennifer Aniston), il suo smanioso ‘cliente’
Kenny (Will Poulter) e la tatuata e astuta
teenager Casey (Emma Roberts), David organizza un
piano perfetto: una moglie e due figli finti. A bordo di una lucida
roulotte, i “Miller” si dirigono verso il confine meridionale degli
USA.
Come ti spaccio la famiglia, il film
Come ti spaccio la
famiglia (We’re the Millers) è una
divertente commedia americana, in perfetta sintonia con il filone
di moda di questi ultimi anni. Infatti, prende spunto da una certa
schiera di registi (Phillips, Apatow) che hanno dato in la
a un nuova serie di film raccogliendo l’eredità dei vari Farrelly,
Stiller. In sostanza, una comicità incentrata tutto sul gioco degli
equivoci, dell’ironia del mito americano, e, non ultima, su una
certa volgarità sotto le righe (non del tutto) che via via sta
diventando la cifra espressiva che contraddistingue questa
tipologia prodotto.
Il film del regista Rawson
Marshall Thurber rispecchia in pieno gli stilemi di quella
comicità che negli anni è risultata essere vincente, non a caso il
film ha ottenuto in patria un buon successo, raddoppiando
l’investimento. Quello che viene fuori è un film un po’ ingessato
in una prima parte scontata e prevedibile, ma che nella seconda
parte si mostra in tutta la sua irriverenza e arroganza, regalando
dei momenti di assoluto divertimento che faranno la gioia di coloro
che al cinema cercano leggerezza e comicità facile. La parte
vincente di questa pellicola è senz’altro una sceneggiatura ben
calibrata e curata nella caratterizzazione dei personaggi. Il film
regge anche nella costruzione di avvenimenti al limite del
credibile, spesso accompagnati da gag ben congeniate e dialoghi ben
assortiti. Il resto lo fa il cast di attori, perfetti nel ruolo e
mai sopra le righe, sempre al servizio della storie a delle
battute. Come ti spiaccio la famiglia non sarà certo
una commedia dallo humor inglese però mostra con orgoglio
l’efficacia e la padronanza con la quale gli americani costruiscono
dei film sempre godibili e funzionali al loro scopo.
La New Line Cinema sta sviluppando
il sequel di Come ti Spaccio la Famiglia
(We’re the Millers), film che ha
incassato 269.9 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget
di partenza di appena 37 milioni.
The Hollywood Reporter
riporta che lo sceneggiatore Adam Sztykiel è stato
assunto per scrivere un sequel della storia. La prima sceneggiatura
era stata scritta da Bob Fisher, Steve Faber, Sean
Anders e John Morris.
Nel cast del film invece dovrebbero
tornare Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Will
Poulter e Emma Roberts, già protagonisti
del primo film, anche se non sono stati fatti accordi in merito. Lo
stesso dicasi per il regista Rawson Marshall
Thurber.Intanto vi ricordiamo che Will
Poulter ha appena vinto un BAFTA per il giovane attore
emergente, cosa che sicuramente farà salire un po’ le sue
“quotazioni”. Vedremo invece a breve Jason
Sudeikis alla notte degli Oscar, dove l’attore parteciperà
in qualità di presentatore di uno dei premi assegnati dalla
Academy.
Ecco il trailer italiano di
Come ti spaccio la
famiglia (We’re the
Millers in originale) in cui
vediamo Jennifer Aniston, Jason Sudeikis, Emma
Roberts, Nick Offerman, Kathryn Hahn, Will
Poulter e Ed Helms.
La bella Jennifer
Aniston mette di nuovo in mostra il suo corpo
statuario nel film, dove ritrova Jason
Sudeikis che aveva già lavorato con lei
in Come Ammazzare il Capo e Vivere
Felici.
Ecco il video:
La commedia racconta di un uomo,
Sudeikis, che di professione fa lo spacciatore e che viene
incaricato da un committente, Helms, di prendere in Messico una
“piccola” partita di droga. L’uomo accetta l’incarico ma decide di
avvalersi di una finta famiglia per attraversare il confine senza
destare sospetti, così ingaggia una spogliarellista, Aniston, un
ragazzino in piena crisi ormonale, Offerman, e una teppistella
di quartiere, Roberts.
La Warner Bros Italia ha diffuso il
primo trailer di Come ti rovino le
vacanze, commedia di John Francis Daley e
Jonathan Goldstein da Agosto al cinema e con protagonisti
Ed Helms, Chevy Chase, Christina Applegate.
Trama: Dopo averci divertito
in “Una Notte Da Leoni”, Ed Helms veste i panni di Rusty Griswold,
un giovane padre di famiglia che decide di sorprendere sua moglie
Debbie (Christina Applegate) e i loro due figli. Organizzerà
un’indimenticabile vacanza on the road alla volta di un famoso
parco divertimenti. Ma non tutto filerà liscio…
Ecco le prime clip in italiano da
Come ti rovino le vacanze, film con
protagonista Ed Helms e diretto da
Jonathan Goldstein e John Francis
Daley.
Dallo stesso produttore di
Una Notte Da Leoni e Come ti
Spaccio la Famiglia arriva una frizzante pellicola
diretta da John Francis Daley (la serie Tv “Bones”, Come ammazzare
il capo… e vivere felici) e Jonathan Goldstein (Come ammazzare il
capo… e vivere felici, Come ammazzare il capo2), entrambi
all’esordio dietro la macchina da presa. Protagonista della
commedia è Ed Helms, indimenticabile componente del trio della saga
di “Una Notte da Leoni”, qui nei panni di Rusty Griswold, un
giovane padre di famiglia che decide di sorprendere sua moglie
Debbie (Christina Applegate) e i loro due figli con
un’indimenticabile vacanza. Nel cast anche il popolare Chris Hemsworth, in una veste “inedita”.
Nuovo trailer italiano
online per Come ti rovino le vacanze,
commedia on the road attesa nelle sale italiane dal 12 agosto 2015.
Dallo stesso produttore di Una Notte Da
Leoni e Come ti Spaccio la
Famiglia arriva una frizzante pellicola diretta da
John Francis Daley (la serie Tv “Bones”, Come ammazzare il capo… e
vivere felici) e Jonathan Goldstein (Come ammazzare il capo… e
vivere felici, Come ammazzare il capo2), entrambi all’esordio
dietro la macchina da presa. Protagonista della commedia è Ed
Helms, indimenticabile componente del trio della saga di “Una Notte
da Leoni”, qui nei panni di Rusty Griswold, un giovane padre di
famiglia che decide di sorprendere sua moglie Debbie (Christina
Applegate) e i loro due figli con un’indimenticabile vacanza. Nel
cast anche il popolare Chris Hemsworth, in una veste “inedita”.
Come ti rovino le
vacanze vede Ed Helms, eroe della
trilogia Una Notte da Leoni, nei panni di
un padre che vuole costringere i suoi familiari a raggiungere una
precisa meta turistica. Ecco i poster quasi apocalittici che
preannunciano un viaggio decisamente turbolento!
Dallo stesso produttore di
Una Notte Da Leoni e Come ti
Spaccio la Famiglia arriva una frizzante pellicola
diretta da John Francis Daley (la serie Tv “Bones”, Come ammazzare
il capo… e vivere felici) e Jonathan Goldstein (Come ammazzare il
capo… e vivere felici, Come ammazzare il capo2), entrambi
all’esordio dietro la macchina da presa. Protagonista della
commedia è Ed Helms, indimenticabile componente del trio della saga
di “Una Notte da Leoni”, qui nei panni di Rusty Griswold, un
giovane padre di famiglia che decide di sorprendere sua moglie
Debbie (Christina Applegate) e i loro due figli con
un’indimenticabile vacanza. Nel cast anche il popolare Chris Hemsworth, in una veste “inedita”.
Nell’ultimo decennio l’attrice
Amy Schumer si è affermata come una delle
personalità più acclamate della commedia statunitense, in
particolare per quella pensata per un pubblico femminile. Dopo aver
ottenuto fama grazie alla serie Inside Amy Schumer, ha
infatti partecipato da protagonista a film di successo come Un
disastro di ragazza e Fottute!. Nel 2018 ha invece
prodotto il suo nuovo lungometraggio da protagonista, intitolato
Come ti diventobella
(qui la recensione), scritto e
diretto da Abby Kohn e Marc
Silverstein. Al centro di questo, come ancora una volta vi
è una figura femminile complessa in cerca di emancipazione.
L’attrice, infatti, coglie con
questo suo nuovo lungometraggio per affrontare l’insicurezza di
alcune donne scaturita spesso e volentieri dai tristemente noti
stereotipi legati all’apparenza e all’aspetto estetico. Ironizzando
su questi come suo solito, la Schumer riesce ad affrontarli
decostruendoli uno ad uno, lasciando agli spettatori e alle
spettatrici una profonda riflessione. Date le capacità comiche
dell’attrice, dunque, non sorprende che il film si sia rivelato un
vero e proprio successo, con un incasso di oltre 94 milioni di
dollari a fronte di un budget di 32.
Con un cast ricco di noti attori e
celebri modelle, Come ti divento bella si distacca dunque
dalla classica commedia statunitense per dar vita ad una storia che
sa regalare tanto divertimento quanta emozione, sprofondando a
tirar fuori il meglio di sé. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Come ti divento bella: la trama del film
Protagonista del film è
Renee Bennett, una giovane ragazza di New York che
si ritrova a vivere una serie di spiacevoli situazioni per via del
suo aspetto fisico non aderente agli assurdi canoni di bellezza.
Che si trovi in palestra, al supermercato o ad un appuntamento,
Renee si vede continuamente emarginata. Anche al momento di
candidarsi per il suo lavoro dei sogni, decide di rinunciare poiché
nella descrizione di questo si richiedono ragazze giovani e belle.
La sua complessa situazione cambia però drasticamente quando dopo
aver espresso il desiderio di diventare bella ha una brutta caduta
dove sbatte gravemente la testa.
Risvegliatasi, Renee inizia a
vedersi in maniera totalmente diversa e, nonostante nulla sia
cambiato nel suo aspetto, si sente molto più bella e sicura di sé.
Questa nuova consapevolezza la porta ad assumere un atteggiamento
molto diverso nella vita di tutti giorni, portandola a conquistare
successi uno dietro l’altro, tra cui un appuntamento con il collega
Ethan. In particolare, a rimanere colpita dalla
sua sicurezza è la sua datrice di lavoro, la severa Avery
LeClaire, che la aiuterà a fare ulteriore carriera. Ben
presto, però, Renee si accorgerà di come la sua eccessiva sicurezza
possa assumere anche aspetti indesiderati, dando vita a situazioni
tutt’altro che piacevoli.
Come ti divento bella: il cast del film
Come anticipato, ad interpretare il
ruolo della protagonista Renne Bennett vi è l’attrice Amy
Schumer. Questa, pur non collaborando alla sceneggiatura,
ha seguito con grande attenzione il suo sviluppo, al fine di essere
certa che il personaggio fosse adatto alle sue corde ed alle sue
capacità comiche. Come suo solito, poi, al momento delle riprese
l’attrice ha sempre portato con sé sul set il proprio cane, che
ritiene essere un suo portafortuna. Accanto a lei, nei panni di
Ethan, il collega con cui Renee intraprende una frequentazione, vi
è l’attore Rory Scovel, noto per diversi film e
serie TV, il quale aveva già lavorato con la Schumer in un episodio
di Inside Amy Schumer.
Ad interpretare la severa datrice di
lavoro di Renee, Avery LeClaire, vi è invece la candidata all’Oscar
Michelle
Williams. L’attrice ha raccontato di aver accettato la
parte poiché le permetteva di dar vita ad un personaggio grossomodo
inedito nella sua carriera. Nel film compaiono poi Tom
Hopper, attualmente noto come Luther in The Umbrella
Academy, nel ruolo di Grant LeClaire, fratello di Avery.
L’attrice Lauren Hutton, invece, è Lily LeClaire,
nonna di Grant e Avery e fondatrice dell’azienda. Sono poi presenti
le modelle Emily
Ratajkowski nei panni di Mallory, fonte d’ispirazione
per Renee, e Naomi Campbell in quelli di Helen,
direttrice dell’azienda LeClaire.
Come ti divento bella: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Come ti divento
bella è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play e Apple iTunes. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 16 maggio alle ore 21:20
sul canale Rai 2.
Arriva nelle sale il 22 agosto
Come Ti Divento Bella, la commedia scritta e
diretta da Abby Kohn e Marc Silverstein e
interpretata da Amy Schumer.
Quando
non recita la parte di se stessa senza filtri e diventa
semplicemente lo strumento migliore per raccontare il disagio e le
contraddizioni dell’essere donna negli anni duemila, Amy
Schumer riesce a risultare molto più gradevole e
affettuosa di quella che abbiamo visto (e amato) esibirsi
nell’ambito della stand-up comedy. Ma già in
Trainwreck – Un disastro di ragazza, dove era
diretta da Judd Apatow, aveva dato prova del
talento variegato, della capacità di cambiare registro e del lato
sensibile che si nasconde sotto le battute a sfondo sessuale (il
vero cavallo di battaglia dei suoi sketch).
Dalla
difficoltà di impegnarsi in una relazione alla paura di non venire
affatto notati, al giorno d’oggi è una questione di sfumature; ecco
perché, per certi versi, i personaggi interpretati dalla Schumer in
Trainwreck e Come ti Divento
Bella non sono poi così tanto diversi, anzi dissimulano
bene lo stesso dilemma generazionale affrontato frequentemente
nella filmografia apatowiana e dalle voci della nuova
commedia romantica: adulti – o presunti – vulnerabili,
post-adolescenti sognatori disillusi sulla vita, si scontrano ogni
giorno con la loro instabilità sentimentale e con il mito della
perfezione, sfuggendone più per paura che per incapacità di
affrontarli.
La
soluzione più facile sembra essere il travestimento: indossare i
costumi di qualcun altro, agire spinti dal potere di un’immagine
esterna che giustifichiamo come “modello di ispirazione”, nella
maggioranza dei casi esteticamente perfetta; la si può trovare ai
limiti dell’umano (i supereroi) o agli angoli della quotidianità
spacciata per tale (la moderna ondata di influencer è un ottimo
esempio), insomma chiunque pur di evitare il confronto con il
proprio sé inadeguato cerca qualcosa da emulare.
Cosa
c’entra tutto ciò con Come ti divento bella?
Tralasciando l’effetto contrario della traduzione italiana (non è
un film sul processo del diventare bella, ma sul sentirsi bella,
che è assai diverso), c’è un tema che di certo non solleva ma che
contribuisce a rinsaldare la pellicola di Abby
Kohn e Marc Silverstein, ovvero la
relatività di un concetto banale su cui si edifica l’industria
dell’intrattenimento, della moda, della pubblicità: l’aspetto
fisico.
Un paio
di anni fa Brie
Larson denunciava un problema di fondo dei
meccanismi di casting a Hollywood, cioè che alle ragazze non troppo
belle o non troppo brutte non venivano offerte opportunità di
lavoro. Discorso sacrosanto visto che mezzo secolo di produzioni
americane è stato legato alla presenza di almeno una diva di
bell’aspetto (Marylin Monroe, Lauren
Bacall, Grace Kelly etc). Poi per fortuna
è arrivata la commedia “d’autore” nei circuiti della stan-up, un
varco sempre aperto dove tutte le attrici, soprattutto le più
talentuose, potevano esprimersi uscendo fuori dagli standard
tradizionali (Kristen
Wiig, Melissa McCarthy, Sarah
Silverman, Tina Fey, Kate
McKinnon).
Amy
Schumer, una vera regina della comedy, non ha esattamente la
silhouette di Julia Roberts, né la sensualità
di Scarlett
Johansson, tuttavia rappresenta il prossimo canone di
bellezza, l’unico davvero accettabile perché indefinito,
imperfetto. Insomma lo stesso di una Lena Dunham
qualsiasi. Cosa è bello e cosa non lo è siamo noi a stabilirlo, e
dobbiamo riappropriarci di un potere che è in mano alle aziende, a
chi fabbrica immagini plastificate e irrealistiche; un messaggio
forte e chiaro lanciato dal film di Kohn e Silverstein che merita
di sicuro attenzione. Per l’ironia con cui tratta l’ossessione
dell’apparenza e il complesso di inferiorità delle nuove
generazioni, per la cura che si prende dei personaggi (compresa
l’imprenditrice di Michelle Williams), infine per la tenerezza
che imprime sul percorso di redenzione della protagonista Renee, in
fondo più vicina a noi di quanto sembri. Risate garantite e momenti
di riflessione come poche volte capita confermano lo stato di
salute di un genere sempre più indirizzato dalle donne e fiero di
essere diversamente bello.
Lucky Red ha diffuso il primo trailer
italiano di Come ti divento bella! (I feel
pretty), la nuova commedia con Amy Shumer
e con Michelle Williams, Emily Ratajkowski e
Naomi Campbell. Il film è diretto
da Marc Silverstein e Abby
Kohn e arriverà nelle nostre sale il 22 agosto.
Da sempre introversa e insicura del proprio aspetto fisico,
Renée si risveglia dopo una caduta convinta di essere sexy,
spiritosa e irresistibile. Per magia la sua vita cambia
completamente e si trasforma in quella che aveva sempre sognato:
una donna sicura di sé e di grande successo a New York. Ma cosa
accadrà quando si renderà conto che il suo aspetto fisico in realtà
non è mai cambiato?
Cosa succede se il bodyguard
migliore al mondo si trova a dover proteggere l’assassino più
letale di sempre? Se gli attori che interpretano questi due
personaggi sono Ryan Reynolds e Samuel
L.Jackson, non può che prendere vita una
folle commedia d’azione, dove l’adrenalina si unisce all’umorismo
più sfrenato, dando vita a situazioni tanto insolite quanto già
iconiche. Questo è Come ti ammazzo il
bodyguard, titolo italiano di The Hitman’s
Bodyguard, film del 2017 scritto da Tom
O’Connor e diretto da Patrick Hughes, già
regista di Red Hill e I mercenari 3.
Inserita nella Black List delle
migliori sceneggiature ancora non realizzate, questa prevedeva
originariamente una storia del tutto drammatica, con i toni di un
classico thriller. Dopo averla acquistata, i produttori chiesero
che venisse però riscritta introducendo forti dinamiche comiche,
portando così all’introduzione dei due attori protagonisti, le cui
capacità nei confronti di quest’ultimo genere sono ben note. È così
nato uno dei film più divertenti e di successo del suo anno. A
fronte di un budget di circa 30 milioni di dollari, Come ti
ammazzo il bodyguard è infatti arrivato a guadagnarne ben
oltre 170 in tutto il mondo.
Un successo che ha permesso a
Reynold e Jackson di affermarsi come una coppia comica
irresistibile, a tal punto di portarli a riprendere i rispettivi
ruoli anche per un sequel. Prima di intraprendere una visione del
film e del suo sequel, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Come ti ammazzo il bodyguard: la trama del film
Protagonista del film è la guardia
del corpo Michael Bryce, il quale è rinomato per
essere il migliore al mondo nel suo mestiere. Egli vede però
stravolta la sua vita e la sua carriera in seguito ad un incidente,
nel quale rimane ucciso l’uomo che doveva proteggere. In seguito a
ciò, Michael si ritrova in rovina, costretto a guadagnarsi da
vivere tramite il servizio di dirigenti aziendali
tossicodipendenti. Ciò che non sa, è che un’inaspettata seconda
opportunità sta per presentarsi. Un giorno egli riceve infatti la
chiamata di una sua ex fidanzata e agente dell’Interpol
Amelie Roussel, la quale gli chiede di aiutarla a
portare a termine un caso molto delicato.
Bryce viene dunque chiamato a fare
da guardia del corpo a Darius Kincaid, uno
spietato assassino dal carattere quantomai indisponente, con cui
Bryce aveva già avuto diversi problemi in passato. Il killer deve
testimoniare in un processo contro il dittatore Vladislav
Dukhovich, in cambio di vedere sua moglie Sonia
Kincaid liberata di prigione. La forzata alleanza di
Micheal e Darius li costringe così a confrontarsi con una
innumerevole serie di pericoli, nel tentativo di far arrivare
l’assassino incolume al processo. Oltre a difendere quest’ultimo da
attacchi esterni, Michael dovrà però difendersi anche dallo stesso
Darius, che non perderà occasione per provare la sua
superiorità.
Come ti ammazzo il
bodyguard: il cast del film
Ad interpretare il ruolo di Michael
Bryce, l’esperta guardia del corpo, vi è l’attore Ryan Reynolds. Attratto
dal ruolo, egli collaborò molto alla costruzione del personaggio,
ideando molti dei suoi aspetti più caratteristici. Allo stesso
tempo, Reynolds si sottopose ad un allenamento intensivo, al fine
di poter eseguire personalmente le numerose scene di combattimento
o di acrobazie presenti. Notoriamente, egli preferisce non
ricorrere a controfigure per questo genere di scene. Fu proprio
l’ingresso nel cast di Reynolds a spingere Samuel L. Jackson ad
accettare il ruolo di Darius Kincair. L’attore si è dichiarato un
grande ammiratore dell’interprete di Deadpool, ed era
convinto che la loro collaborazione avrebbe dato vita a grandi
cose.
Nei panni di Amelia Roussel,
l’agente dell’Interpol ex fidanzata di Michael, vi è invece
l’attrice Élodie Young, nota per aver interpretato
Elektra nella serie Daredevil. L’attrice messicana
Salma Hayek è invece
Sonia Kincaid, la pericolosa moglie di Darius. Per questo film,
anche lei si è trovata a dover dar vita a complesse scene di
combattimento, dichiarandosi entusiasta per tale possibilità. Allo
stesso modo, tra i motivi che l’hanno spinta ad accettare vi era la
possibilità di lavorare con Jackson, da lei ritenuto una leggenda.
Nel ruolo di Vladislav Dukhovich, invece, si ritrova il premio
Oscar Gary Oldman. Per
l’occasione, l’attore si è trovato a dover imparare a parlare in
modo fluente la lingua russa, cosa che gli ha richiesto molto
tempo.
Come ti ammazzo il
bodyguard: il sequel, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Come anticipato, dato il grande
successo del primo film, nel 2021 è stato distribuito un sequel
intitolato Hitman’s Wife’s Bodyguard. Diretto nuovamente
da Hughes e con Reynolds e Jackson nuovamente protagonisti, questo
secondo film si concentra in particolare sul personaggio di Sonia
Kincaid, interpretata anche in questo caso dalla Hayek. È infatti
lei la persona che Michael e Darius sono ora chiamati a proteggere
e salvare da alcuni pericoli. A loro nel cast si aggiungono anche
Frank Grillo, Antonio Banderas e
Morgan Freeman, quest’ultimo nei panni del padre
adottivo di Michael.
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Come ti
ammazzo il bodyguard è infatti disponibile nel
catalogo di Chili, Google Play, Apple iTunes, Now e
Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda
visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il
titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale,
entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno venerdì 5
agosto alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.