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Hunger Games – Trailer Italiano

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Hunger Games (The Hunger Games) è un film del 2012 diretto da Gary Ross. La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo di fantascienza Hunger Games, scritto da Suzanne Collins. L’uscita negli USA è prevista per il 23 marzo 2012. In Italia uscirà il 1 maggio 2012.

Ulteriori info nella nostra Schefa-Film: Hunger Games

Albert Nobbs – Trailer Italiano

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Albert Nobbs – Trailer Italiano

Albert Nobbs è un film drammatico diretto da Rodrigo García e interpretato da Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Johnson e Janet McTeer. La sceneggiatura è basata su un racconto dello scrittore irlandese George Moore. Il trailer italiano del film è stato diffuso online il 3 gennaio 2012. Il film è uscito nelle sale statunitensi il 27 gennaio 2012, mentre in Italia arriverà nelle sale cinematografiche il 10 febbraio, distribuito da Videa.

Ulteriori info nella nostra Schefa-Film: Albert Nobbs

Resident Evil Retribution 3D – Teaser Trailer Italiano

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Resident Evil: Retribution è un film del 2012 diretto e sceneggiato da Paul W.S. Anderson e interpretato da Milla Jovovich, Shawn Roberts, Wentworth Miller, Sienna Guillory, Ali Larter, Michelle Rodriguez e Kevin Durand. Si tratta del quinto episodio della saga cinematografica basata sui videogiochi survival horror della Capcom e il secondo ad essere distribuito in tridimensionale. Il film uscirà nelle sale statunitensi il 14 settembre 2012.

Amy Adams… Oggetto del Desiderio

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Dopo aver ballato con Kermit e gli alti Muppet, Amy Adams torna a progetti più impegnati: sarà protagonista e produttrice  di An Object Of Beauty, adattamento dell’omonimo romanzo di Steve Martin. La Adams interpreterà Lacey Yager, una giovane, bella e ambiziosa donna che vuole farsi strada nel mondo artistico newyorchese; il film, come il romanzo, la seguirà nel corso di quindici anni della sua vita, tra l’apertura di una propria galleria, viaggi attorno al mondo, e varie relazioni, tra cui quella con un artista destinato a diventare famoso.

Al momento non vi sono notizie riguardo chi scriverà e dirigerà il film: le produttrici Trudie Styler e Celine Rattray di Maven Pictures stanno cercando il team giusto. Per quanto riguarda la Adams, la vedremo prossimamente nelle situazioni di più disparate: diretta da Paul Thomas Anderson in The Master e da Clint Eastwood in Trouble with the curve, nell’adattamento di On The Road di Kerouac e in Man of Steel,  rilancio cinematografico di Superman diretto da Zack Snyder.

Fonte: Empire

Philip Seymour Hoffman sul set di Anton Corbijn

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Il regista olandese sembra aver trovato uno dei protagonisti per l”adattamento di A most wanted man, romanzo di John Le Carrè uscito in Italia col titolo di Yssa il buono: Philip Seymour Hoffman sarebbe vicino a raggiungere l’accordo per intepretare il capo di un unità dello spioanggio tedesco alla caccia del protagonista, Issa, un clandestino ceceno di religione musulmana che, fuggito dal suo Paese, apparentemente con l’unico scopo di studiare e rifarsi una vita, mostrerà in seguito di essere in possesso di importanti segreti riguardanti l’esportazione di capitali dall’ex Unione Sovietica nelle banche tedesche. L’adattamento del film è stato curato da Andrew Bowell (Edge of darkness – Fuori controllo);

Le Carrè ha scritto il romanzo in parte attingendo dalle sue personali esperienze nel periodo in cui lavorava per i servizi britannici ad Amburgo, in parte ispirandosi alla sotria Murat Kurnaz, un cittadino turco regolarmente emigrato in Germania che venne arrestato in Pakistan e trasferito a Guantanamo nel 2001 e poi scagionato e rilasciato nel 2006. Il film dovrebbe trovare un produttore in occasione dell’imminente Mercato Europeo del Film di Berlino, organizzato in contemporanea all’omonimo Festival del Cinema.

Fonte: Empire

Vince Vaughn e Owen Wilson ancora insieme?

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Dopo il successo di Wedding Crashers (2 Single a nozze), Vince Vaughn e Owen Wilson potrebbero tornare a recitare insieme, in Interns. I due saranno dei quaratenni le cui carriere lavorative subiscono un brusco arresto quando vengono degradati: i due si licenzieranno cambiando lavoro e entrando in un’azienda hi-tech (sul modello di Google), nella quale però avranno a che fare con la spietata concorrenza di un gruppo di agguerriti ventenni.

A firmare la sceneggiatura è stato lo stesso Vaughn, che aveva iniziato a sviluppare il progetto con la Universal, ma tutto si è poi arenato per questioni di budget; ad abbracciare il progetto è stata poi la Fox, con la produzione di Shawn Levy. Al momento non vi sono ancora stati annunci ufficiali riguardo l’effettiva realizzazione del film, ma con la Fox alla continua ricerca di nuove commedie con cui sbancare il botteghino, le possibilità si fanno più concrete.

Fonte: Empire

Washington e Wahlberg insieme in 2 Guns

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Ancora una volta, fumetti al cinema: stavolta niente supereroi e niente ‘mainstream’, ma una serie molto meno conosciuta, 2 Guns (scritta da Steven Grant e uscita per l’editrice indipendente Boom! Studios), incentrata su due agenti (uno della DEA, uno dell’NCIS), che si indagano reciprocamente, perché entrambi hanno rubato dei soldi sequestrati alla criminalità organizzata.

A dirigere il film doveva inizialmente essere David O Russell, ma dopo dissapori con lo stesso Wahlberg la scelta è stata dirottata da Baltasar Kormákur, che con Wahlberg ha appena finito di lavorare su Contraband (in uscita a maggio sugli schermi italiani). L’attore di Dorchester sarà inoltre impegnato a breve accanto a Mila Kunis in Ted, diretto dal creatore dei Griffin Seth McFarlane, mentre Denzel Washington sarà protagonista di Fligh, prossimo film di Robert Zemeckis.

Fonte: Empire

Machete 2: al via!

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Sembra che le riprese del sequel di Machete inizieranno presto. L’attore Danny Trejo aveva già confermato nel 2010 che il film era in preparazione. Ora arriva la conferma da parte del regista, Robert Rodriguez che ha dichiarato ufficialmente che le riprese di Machete 2 inizieranno il prossimo Aprile. 

Un documentario sulla tragedia della Costa Concordia

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Il disastroso naufragio della Concordia diventerà presto un documentario. Non arriverà nelle sale, ma sarà un’inchiesta complessa e articolata, con interviste e riconstruzioni in CGI. Parliamo di Italian Cruise Ship Disaster: The Untold Stories.

Sarà prodotto dal National Geographic Channel, in programmazione su tale canale il 12 febbraio e il 13 febbraio. Non è il primo progetto annunciato, nonostante l’incidente sia tanto recente: il Discovery Channel aveva già presentato un progetto simile da trasmettere in primavera. Questo documentario per la tv tuttavia sarà il primo a essere trasmesso anche in America. Dirigono e producono Marc Tiley e Paul O’Connor.

E ora parliamo di Kevin: recensione del film con Tilda Swinton

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E ora parliamo di Kevin: recensione del film con Tilda Swinton

Arriva al cinema E ora parliamo di Kevin, il film thriller diretto da Lynne Ramsay e con Tilda Swinton e John C. Reilly.

In E ora parliamo di Kevin Una donna fa un sogno, forse è il ricordo di un’esperienza passata, è un sogno a metà inquietante e paradisiaco. Poi si sveglia, nel suo salotto, sul suo divano, sommersa di antidepressivi e cibo avanzato, esce sul portico e scopre la facciata di casa completamente imbrattata di vernice rossa. Così conosciamo Eva (nome sibillino), una donna che tiene stretto dentro di sé un dolore indicibile e pian piano scopriamo cosa la affligge; veniamo a conoscenza del marito Franklin, del suo lavoro di agente di viaggi che esercita con successo, ma soprattutto conosciamo Kevin, suo figlio maggiore.

E ora parliamo di Kevin, il film

E ora parliamo di Kevin diretto da Lynne Ramsay prende spunto dal romanzo di Lionel Shriver, We need to talk about Kevin che si concentra sul rapporto complicato tra genitori e figli, sul ruolo fondamentale che i primi hanno nell’educazione dei secondi, soprattutto sull’effetto che la vita domestica ha sul carattere e sulle azioni, talvolta estreme, dei ragazzi di oggi.

Il film invece si concentra principalmente sul ruolo della madre Eva (Tilda Swinton), donna che non accetta completamente la sua maternità, ma che allo stesso tempo farà di tutto per farsi accettare dal figlio, come madre e come figura autoritaria di riferimento. Ma Kevin è un neonato irrequieto, un bambino ostinato, un ragazzo silenzioso e difficile e i rapporti con lui non saranno mai ‘normali’.E ora parliamo di Kevin si sviluppa pian piano lungo i ricordi di Eva che ci mostra gradualmente la sua vicenda personale; da subito intuiamo cosa è accaduto di così devastante da distruggere per sempre la sua vita, ma tutto ci viene mostrato con graduale, esasperante lentezza che non fa altro che caricare di tensione il momento del confronto finale tra madre e figlio.

Tilda Swinton è semplicemente divina, senza trucco, senza orpelli, senza oggetti di sorta che possano in qualche modo aiutarla a dare realtà alla parte, l’attrice premio Oscar racconta con la sofferenza degli occhi e il nervosismo dei gesti il misto di paura, rimorso e senso di colpa a causa di un figlio che non è riuscita a comprendere dal primo momento, che non è riuscita ad educare e che alla fine l’ha condotta alla caduta e alla solitudine. Accanto a lei Ezra Miller, giovane attore già visto in City Island, è Kevin adolescente molto intelligente ma turbato e pensieroso, cattivo nel profondo, senza una ragione.

E ora parliamo di Kevin

John C. Reilly è Franklin, il padre, uomo tenero e innamorato della famiglia non riesce però a vedere il disagio della moglie, né la ‘particolarità’ del ragazzo. Si limita a dire che va tutto bene, con bonaria espressione da capofamiglia soddisfatto. Nemmeno verso di lui Kevin mostrerà gratitudine o compassione. Non c’è magia, non c’è satanismo, eppure il film si muove sul confine tra thriller soprannaturale a sfondo satanico e dramma familiare regalandoci anche qualche citazione che può sembrare forzata ma che aiuta forse ad inquadrarne il genere, come la carrozzina da passeggio del piccolo Kevin che ricorda senza ombra di dubbio la carrozzina del figlio di Rosemary nel capolavoro di Roman Polanski.

Il rosso è il colore privilegiato nel film, rosso dei pomodori nel prologo, rosso della vernice sui muri di casa, rosso della marmellata spalmata in abbondanza sul pane, tanto rosso, ad evocare e anticipare del sangue che sarà versato ma che non verrà mai mostrato. E ora parliamo di Kevin è un film complesso, intrigante, sicuramente ben fatto che riesce a coinvolgere lo spettatore regalando una serie di emozioni scomode e contrastanti come solo i film impegnativi e fatti con criterio riescono a fare. Molto atteso dalla critica attenta, il film si annuncia da sé per la straordinaria interpretazione della Swinton e per la cruda e triste attualità del tema raccontato, nonostante tutto, con molto tatto. Al cinema dal prossimo 17 febbraio.

E ora parliamo di Kevin: trailer ufficiale

The Amazing Spider-man – trailer ufficiale

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The Amazing Spider-man – trailer ufficiale

In questo trailer vediamo più o meno chiaramente Lizard, il villain di turno, interpretato da Rhys Ifans e nel film amico e collega dello scomparso padre di Peter. Dal trailer si capisce anche molto meglio la trama, che vi abbiamo già  raccontato qualche giorno fa. Possiamo anche vedere qualche scena in più ocn la bella Emma Stone, che nonostante interpreti un ruolo da ‘donzella in difficoltà’ non sembra perdere quella freschezza e quell’ironia che la rappresentano e la fanno apprezzare ormai in tutto il mondo.

Ulteriori info nella nostra Schefa Film: The Amazing Spider-man

Tha Amazing Spider-Man 3D: il full trailer

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Ecco il full trailer di The Amazing Spider-Man, reboot di quello targato Sam Raimi e diretto da Mark Webb che si è avvalso di Andrew Garfield nella tuta dell’uomo ragno per sostituire Tobey Maguire.

Lettere da Iwo Jima: il film di Clint Eastwood

Lettere da Iwo Jima: il film di Clint Eastwood

Lettere da Iwo Jima è il film del 2006 diretto da Clint Eastwood e con Ken Watanabe e Kazunari Ninomiya.

Lettere da Iwo Jima: trama del film

Giorni nostri. Un gruppo di archeologi giapponesi che sta eseguendo degli scavi nelle grotte dell’isola di Iwo Jima, ritrova una sacca militare sotterrata nella sabbia che contiene decine di lettere. Appartiene ai soldati giapponesi che con coraggio, fanatismo ed eccessivo zelo, hanno difeso una piccola isola, irrilevante per le sorti del conflitto mondiale, ma, come tante, fondamentale per l’orgoglio nazionale e per gli strateghi militari. Torniamo così all’epoca dei fatti, durante la Seconda Guerra Mondiale e ripercorriamo la storia di quelle persone che scrissero quelle lettere.

Lettere da Iwo Jima, il film

Il generale Tadamichi Kuribayashi viene inviato a comandare il piccolo contingente giapponese sull’isola di Iwo Jima, dove si è da poco spostata la linea del fronte dopo la perdita dei domini giapponesi nel sud del Pacifico. Del contingente fanno parte molti giovani soldati, la maggior parte dei quali arruolati con la forza e senza quasi nessuna esperienza di combattimento; tra questi ci sono il soldato Saigo, un giovane panettiere che ha lasciato a casa la moglie incinta, e il suo amico Kashiwara.

Kuribayashi, uomo di grande levatura morale e con un profondo rispetto tanto del nemico quanto della vita dei suoi uomini, è consapevole del fatto che ormai la guerra è perduta, ma da soldato dell’imperatore è determinato a difendere l’isola il più a lungo possibile, così da dare modo alle retrovie di fortificare l’arcipelago in vista di una probabile, imminente invasione americana del Giappone. Il fulcro delle operazioni giapponesi sull’isola sarà il monte Suribachi, che viene pesantemente fortificato e della difesa del quale viene incaricato, tra gli gli altri, anche Saigo, che nel frattempo vede il suo amico Kashiwara morire a causa della dissenteria. Il comando dell’artiglieria, per la maggior parte vecchi carri armati mezzi sgangherati, viene affidato al carismatico tenente colonnello Takeichi Nishi, che aveva precedentemente informato Kuribayashi che la marina, uscita distrutta dalle recenti battaglie, non ha alcuna intenzione di inviare a Iwo Jima i rinforzi che il generale aveva richiesto.

Il 19 febbraio del 1945 inizia la battaglia. La tattica di Kuribayashi inizialmente sembra funzionare, ma alla lunga però la superiorità numerica degli americani e l’incessante bombardamento aeronavale finiscono per logorare le difese giapponesi, specialmente sul Suribachi, cuore pulsante della macchina difensiva giapponese. Il generale ordina ai pochi soldati rimasti a difesa della montagna di ritirarsi, ma il comandante della divisione e molti suoi uomini rifiutano di arretrare e compiono il “seppuku” facendosi esplodere con delle granate. Saigo e Shimizu non si suicidano e si riuniscono con la maggior parte delle restanti forze giapponesi per provare ancora disperatamente a combattere.

Lettere da Iwo Jima, distribuito nel 2006 e diretto dall’instancabile Clint Eastwood, può essere considerato la risposta cinematografica a Pearl Harbor; in fondo la stessa battaglia sull’isola giapponese lo è stata. Stessi nemici, stessa guerra assurda, stesso palcoscenico tanto insignificante per le sorti della guerra mondiale quanto importante per i gerarchi militari, che in modo eccessivamente zelante ed esaltato difendevano anche isolette sperdute, pagando con migliaia di vite umane un prezzo altissimo.

Il regista americano, leggenda di Hollywood, ci fa vivere in prima persona quei drammatici istanti; ci fa entrare nella psiche dei personaggi, nelle loro ansie, paure, speranze, convinzioni. Non condanna i soldati e il loro credo patriottico, ma si limita a raccontarlo ed esaltarlo; il giovanissimo Saigo, protagonista del film, ci viene presentato come uno dei tanti agnelli sacrificati di una lunga e terribile guerra, ad oggi la più devastante che l’umanità abbia conosciuto.

Sebbene la pellicola duri quasi 2 ore e mezza, non finisce mai “per pesare” allo spettatore, dato l’alto carico di emozioni e azioni che ogni sequenza porta con sé, messe l’una dopo l’altra con la consueta arte cinematografica di Eastwood.

Molto particolare la scelta di iniziare romanticamente il racconto proprio dal ritrovamento delle lettere che quei soldati avevano scritto ma che non sono mai giunte a destinazione; un fatto comunque realmente accaduto, giacché solo qualche decennio più tardi vennero ritrovate sull’isola di Iwo Jima centinaia di lettere mai spedite dei combattenti giapponesi. Il film è comunque tratto dal libro Picture Letters from Commander in Chief, di Tadamichi Kuribayashi ed è complementare alla sua precedente opera Flags of Our Fathers, che tratta la stessa battaglia dal punto di vista americano.

Il film è quasi interamente girato in lingua giapponese, ma è di produzione statunitense; anche in Italia, come negli Stati Uniti, è stato distribuito con i sottotitoli, mentre solo nella versione DVD è stato aggiunto il doppiaggio in italiano.

La colonna sonora, intitolata Letters from Iwo Jima e che ben accompagna le scene cariche di emozioni, è stata pubblicata il 7 gennaio 2007 dalla Milan Records ed è composta da Kyle Eastwood (figlio di Clint) e Michael Stevens.

La pellicola ha fatto anche incetta di premi tra il 2006 e il 2007, anche i “nostri” David di Donatello e Nastri d’argento.

Gérard Depardieu nei panni di Dominique Strauss-Kahn

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Gérard Depardieu nei panni di Dominique Strauss-Kahn

Sarà Gérard Depardieu ad interpretare Dominique Strauss-Kahn nel progetto del regista americano Abel Ferrara. A dispetto della reticenza del produttore Vincent Maraval della Wild  Bunch parigina, che non ha lasciato passare indiscrezioni, il regista ha finalmente dichiarato al giornale francese Le Monde che sarà Depardieu a vestire i panni del tanto discusso politico dei sex scandal del 2011, affiancato da Isabelle Adjiani nel ruolo della moglie di Strauss-Kahn, Anne Sinclair.

Secondo le dichiarazioni del regista, il film verrà girato a New York, a Washington e in Francia, vale a dire nei luoghi dove il potere e la ricchezza si annidano, come tiene a precisare Ferrara. L’ex Direttore del Fondo Monetario Internazionale ed ex leader oppositore di Sarkozy non sarà peraltro lasciato solo, al bersaglio di contestazioni e critiche da parte di pubblico e opinione pubblica: secondo le ultime indiscrezioni, infatti, la scena riserverebbe dello spazio a personalità come Bill Clinton e Silvio Berlusconi …

Intanto Gérard Depardieu, anch’egli piuttosto restio a parlare del film, sembra aver semplicemente dichiarato: “Generalmente, sono molto bravo ad interpretare personaggi che non mi piacciono o a cui non assomiglio”.

(fonte: Guardian.co.uk)

Tre uomini e una pecora: recensione del film di Stephan Elliott

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Tre uomini e una pecora: recensione del film di Stephan Elliott

In Tre uomini e una pecora David è un giovane inglese, la sua unica famiglia sono gli amici, Tom, Luke e Graham. Durante una vacanza incontra Mia, sua anima gemella, e decide di sposarla su due piedi. Inutile dire che questa decisione apparentemente avventata, mette nel panico gli amici, specialmente Tom, che si sente messo da parte. Abbandonate però per un attimo le incertezze i quattro partono per l’Australia, dove avverrà il matrimonio, e dove il ragazzo incontrerà per la prima volta la famiglia di Mia. Nessuno però si aspetta quello che sta per succedere, e sicuramente nessuno sa che il padre di Mia è nientemeno che Senatore. Le vicende precipitano e tra gag irreali ed esilaranti il matrimonio si rivelerà trai più divertenti mai visti al cinema.

Chris Marshall è il mattatore della commedia inglese, già visto in veri e propri cult come Love Actually e Un Matrimonio all’Inglese, in questo caso è il Best Man, il testimone dello sposo che manda a monte ogni tentativo dell’amico David, un annacquato Xavier Samuel, di fare bella impressione sull’inquietante suocero. Dopo aver rovinato un funerale (in Funeral Party) Marshall si cimenta con i matrimoni, e dobbiamo dire, lo fa decisamente bene. Pecore violate e spacciatori impazziti saranno gli special guest della cerimonia, oltre ad una mamma ‘stupefacente’, interpretata dall’evergreen Olivia Newton-John, trasgressiva e comicissima nei panni della madre della sposa.

Alla regia di Tre uomini e una pecora c’è un esperto di matrimoni, Stephan Elliott, che dopo Un Matrimonio all’Inglese, ritorna in Italia con una commedia irriverente che fa pensare molto ad Una notte da Leoni ma che, a quanto dichiarato dal regista, era stata scritta almeno 10 anni fa. Tre uomini e una pecora , raccontato con grande brio, riesce anche a offrire uno sguardo diverso al paesaggio australiano, senza mostrarne le canoniche cartoline, ma mettendone in evidenza l’aspetto selvaggio e apparentemente inesplorato. Le gag si susseguono più o meno verosimilmente, regalando ritmo e brio ad una commedia interessante e divertente, che dissacra anche l’inevitabile e scontato happy ending.

Fausto Brizzi presenta Com’è bello far l’amore, con De Luigi e Gerini

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Oggi, al cinema The Space Moderno di Roma, Fausto Brizzi ha presentato in anteprima la commedia in 3D, Com’è bello far l’amore, una produzione Wildside in collaborazione con Medusa Film. Ne ha parlato alla stampa insieme ai protagonisti Fabio De Luigi, Claudia Gerini, Filippo Timi e Giorgia Würth.

Russell Crowe e Frank Grillo fratelli ne Il giustiziere della notte di Carnahan

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Ingaggiato dalla Paramount e la MGM, Joe Carnahan si è subito messo a lavoro con la sceneggiatura del remake de Il giustiziere della notte.

Com’è bello far l’amore: recensione

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Com’è bello far l’amore: recensione

C’è poco da fare, quello della coppia in crisi è un tema che ai nostri registi fa gola, forse troppo. 10 anni fa ce ne aveva dato un assaggio Muccino con L’ultimo bacio, stereotipato ritratto dei 30enni, riprovandoci poi l’anno scorso col sequel Baciami ancora. Ora, a cimentarsi sui problemi tra coniugi è Fausto Brizzi, autore della commedia sentimental-demenziale in uscita venerdì, Com’è bello far l’amore.

In Com’è bello far l’amore Claudia Gerini e Fabio De Luigi sono Giulia e Andrea, 40enni sposati con figlio adolescente, bella casa e lavoro stabile. Una vita perfetta, insomma. Unico problema, non fanno più sesso. L’erotismo sopito della coppia si risveglia quando Max “25” alias Filippo Timi, vecchio amico di Giulia e pornodivo di professione, torna da Hollywood sconvolgendo i delicati equilibri del loro rapporto. L’aitante attore s’improvvisa sessuologo e consigliere personale dei 2 protagonisti, aiutandoli a riaccendere una passione evaporata dopo anni di routine.

Com’è bello far l’amore, il film

Com’è bello far l'amore

Girato in 3D per un budget di 6,5 milioni di euro, Com’è bello far l’amore è un’instancabile carrellata di battute di serie B (“la donna è come un aereo – piena di pulsanti, se premi quello giusto la fai decollare”), strizzatine d’occhio al gergo adolescenziale (i “trombamici” della generazione 2.0), riferimenti fuori luogo al cinema d’autore (Bellocchio e Von Trier), e ovvietà: “Il buon sesso è come un cocktail: un mix d’immaginazione, prestanza atletica e fantasia”. Filippo Timi non convince nei panni del macho campione del sesso, una Claudia Gerini ancora fisicamente in stato di grazia gioca a fare la moglie gattona poco curandosi della qualità della recitazione (ma il copione è quello che è), e De Luigi, sebbene diverta nei panni del simpatico imbranato, ricicla espressioni ereditate dai suoi spot (quello del detersivo è citato esplicitamente). Cameo della Buy all’interno del prologo, durante il quale Timi ci “istruisce” sulla relazione cinema-sesso, dai fratelli Lumière in poi.

Certo, qua e là il livello dell’umorismo riesce ad essere perlomeno dignitoso, vedasi la scena in cui Andrea, durante una presentazione, sbaglia filmato e mostra ai clienti attoniti le riprese della notte precedente con Giulia; o la gag in cui viene messo alla berlina dalla loquacità di un farmacista indiscreto. Detto questo, la pellicola di Brizzi non si discosta troppo dalla comicità di stampo cabarettistico – televisivo, condita da musiche melense che ricordano quelle delle nostre fiction. E non aiuta nemmeno il fatto che la canzone tema del film sia cantata da una fuoriclasse come Patty Pravo.

Uscite venerdì 10 febbraio 2012

Uscite venerdì 10 febbraio 2012

Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma: A 17 anni da Il ritorno dello Jedi (terzo episodio della saga) è tornato Guerre stellari, uno dei progetti più costosi e redditizi di tutta la storia del cinema. La versione originale, datata 1977, è una pietra miliare del cinema, un gioiello di perfezione che meritava di restare unico. Con questa versione in 3D si vuole dare la possibilità alle nuove generazioni di conoscerlo, e a chi lo ha amato all’epoca di rivivere certe emozioni in sala restaurato di tutto punto con le nuove tecnologie.

La verità nascosta: In seguito all’improvvisa scomparsa della sua compagna, Adrián conosce e s’innamora di Fabiana, piacente e un po’ arrivista cameriera che si trasferisce presto nella sua villa. Mentre per la polizia l’uomo è l’unico sospettato della misteriosa sparizione, attraverso un flashback ne conosciamo il passato: giunto dalla Spagna in Colombia per dirigere l’Orchestra Filarmonica di Bogotà, vive insieme alla bella Belén, cui costerà molto cara l’idea di metterne alla prova la fedeltà.

Albert Nobbs: Siamo nell’Irlanda del diciottesimo secolo. Albert Nobbs è migliore dei camerieri che lavorano in un albergo di Dublino. La sua vita è totalmente dedicata a svolgere la sua professione il meglio possibile, in modo da poter guadagnare il denaro necessario per aprire in futuro una sua attività commerciale. Albert Nobbs ha però un segreto: è una donna. Quando nell’albergo arriva un pittore che deve imbiancare gli interni la sua copertura vacilla. Proprio nel momento di massima difficoltà però Nobbs scopre una persona in grado di capire il suo segreto e di aiutarla a sopportare la frustrazione e il dolore di una condizione così disperata.

Com’è bello far l’amore: Andrea e Giulia sono una solida coppia di quarantenni, con un figlio adorabile, una bella casa e una tranquilla vita coniugale. Forse un filino troppo tranquilla… Andrea e Giulia, infatti, come tutte le coppie della loro eta` con figli grandi, non fanno sesso. Ma nella loro vita tutto cambia il giorno in cui in casa piomba Max, un vecchio e caro amico di Giulia, che di professione fa il pornodivo. Max stravolge subito i ritmi sonnacchiosi della casa e Giulia lo nomina da subito suo consigliere personale, nel tentativo disperato di rivitalizzare il suo matrimonio con Andrea. Quando Andrea scopre che Giulia ha raccontato tutto a Max della loro intimita`, decisamente non la prende bene, ma Giulia lo fa ragionare: cosi` non possono andare avanti, quantomeno non per tutta la vita. E Andrea, piano piano, si convince. In breve, Max diventa il “sessuologo” dei nostri protagonisti e li lancera` in una girandola di situazioni improbabili, comiche e divertenti per cercare di rivitalizzare il loro erotismo sopito.

40 carati: Nick Cassidy è un ex poliziotto di New York evaso dalla prigione in cui scontava una lunga pena per aver rubato e poi rivenduto (dopo averlo tagliato)un prezioso diamante appartenente a un potente e avido uomo d’affari. Ora Nick si trova sul cornicione di una stanza di uno dei piani più alti del Roosevelt Hotel a 78 metri dal suolo, proclama la propria innocenza e minaccia di buttarsi giù. Paralizzato il traffico e attirata l’attenzione dei media Nick, che ha fornito false generalità, pretende la presenza della detective Lydia Spencer nota all’intera nazione per aver tentato senza successo di evitare un tentativo di suicidio qualche tempo prima. Ciò che la donna cerca di capire è: Nick vuole davvero suicidarsi o ha un altro fine?

Tre uomini e una pecora: L’inglese David e l’australiana Mia s’incontrano su una spiaggia paradisiaca, s’innamorano perdutamente e decidono di sposarsi. Il matrimonio è previsto nel cuore delle Blue Mountains, dove lo sposo si recherà soltanto alla vigilia del gran giorno, insieme con i suoi più tre cari amici. Sono loro la famiglia di David, orfano di entrambi i genitori: tre allegri dementi, con un fiuto speciale per i guai. Anche la famiglia di Mia, in ogni caso, è una sorpresa per il futuro sposo: proprietaria della più antica tenuta della zona, è capitanata da un ricco senatore convinto di dovere il suo successo ad un ariete di razza merino di nome Ramsy. Più che una cerimonia, uno scontro di civiltà.

Dorme: Periferia romana. Ruggero viene lasciato dalla ragazza perché è basso. Lui cerca di riaccendere il suo interesse ma la fanciulla “dorme”. Così si aggira tra genitori un po’ volgari e amici un po’ fuori di testa. Il film è stato girato in video nel 1993 e trasferito in pellicola nel 2000. Ora è diventato addirittura un film.

40 carati: recensione del film con Sam Worthington

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40 carati: recensione del film con Sam Worthington

40 carati si apre sull’immagine di un uomo ben vestito che esce dalla metropolitana di New York, prende una stanza al Roosevelt Hotel e, dopo aver scritto un biglietto, apre la finestra, la scavalca e si installa sul cornicione dell’edificio, apparentemente pronto a buttarsi nel vuoto da un momento all’altro.

In 40 carati questo Man on a Ledge (letteralmente ‘uomo sul cornicione’ e titolo originale della pellicola), però, non è un semplice aspirante suicida, ma, come si scopre grazie ad un flash back, un ex-poliziotto condannato al carcere ed evaso per provare a tutti la sua innocenza. Nick Cassidy (Sam Worthington, famoso soprattutto grazie ad Avatar), infatti, vuole dimostrare pubblicamente di essere stato incastrato da un uomo d’affari avido e senza scrupoli, David Englander (Ed Harris), ma per farlo ha bisogno di un aiuto, di qualcuno che creda in lui ed è qui che entra in gioco il personaggio di Lydia Mercer (Elizabeth Banks), la psicologa negoziatrice della polizia di New York. La donna, infatti, inizialmente pensa di essere stata chiamata solo per scongiurare un tentativo di suicidio, ma poi capisce che la scelta di Nick, quella di restare in piedi sul cornicione di un preciso hotel, non è frutto di un colpo di testa, ma fa parte di un piano preciso che coinvolge non solo l’ex-poliziotto, ma suo fratello, i suoi colleghi e lei stessa…

40 carati

40 Carati (titolo italiano del film) trova la sua forza nello svelare lentamente allo spettatore le pieghe nascoste della strategia di Cassidy e nella resa particolarmente realistica di determinati comportamenti umani di fronte ad un evento come un tentativo di suicidio. Durante il passare dei minuti, infatti, il protagonista si trova ad interfacciarsi con la folla – che, dal basso, osserva le sue mosse, commenta, riprende la scena con il cellulare, fa battute sarcastiche o “tifa” per lui – ma anche con i giornalisti, rappresentati come squali cinici pronti a buttarsi su una notizia o a scommettere sulla vita di un uomo.

Questa attenzione per la realtà, con ogni probabilità, non è puramente casuale, soprattutto se si tiene conto che la pellicola segna il debutto alla regia nel lungometraggio di Asger Leth, documentarista già insignito del premio DGA Awards come miglior regista di documentari per Ghosts of Cité Soleil. L’attenzione per i particolari, le inquadrature iniziali di New York e quelle che, in soggettiva, mostrano ciò che vede Nick dall’alto, diventano una metafora della condizione psicologica del protagonista: la sua vita è appesa ad un filo e l’altezza riesce a rendere in maniera forte quest’idea di precarietà,  di pericolo, di paura.

La sceneggiatura di Pablo F. Fenjves, inoltre, riesce nell’intento di dosare all’interno del thriller diversi elementi di comicità pura – resi soprattutto da Jamie Bell e Genesis Rodriguez (rispettivamente nei personaggi del fratello di Nick e della sua ragazza)- che, senza nulla togliere alla storia principale, smorzano la tensione e rendono più piacevole la visione. 40 carati è un film in equilibrio tra azione – inseguimenti, furti, sparatorie – e immobilità – resa dai negoziati sul cornicione – che tiene bene per tutta la sua durata e che, nonostante qualche scivolata maldestra nell’inverosimile (soprattutto sul finale), riesce ad essere originale e a non “cadere” nella banalità.

The Godmother, la signora della droga

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Meglio conosciuta come la Madrina o la regina della cocaina di Miami, Griselda Blanco è tristemente nota per essere stata una delle più efferate criminali operanti nel narcotraffico

Giffoni Movie Days: al via la 16ma rassegna!

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Giffoni Movie Days: al via la 16ma rassegna!

In programma 30 film, 2 spettacoli teatrali, laboratori, musica e incontri con ospiti come i Capone BungtBangt e l’attrice Nunzia Schiano, reduce dal recente successo al botteghino con il film Benvenuti al Nord. Martedì 7 febbraio partirà la 16ma edizione dei Movie Days, le giornate di cinema dedicate ai ragazzi delle scuole italiane.

Tra le attività orientate al mondo della scuola più importanti e seguite della Campania, i Movie Days hanno già coinvolto in 15 anni oltre 400mila studenti provenienti da 8 Regioni e 15 Province.

Il programma del 2012 risulta particolarmente avvincente con 12 moduli didattici e di intrattenimento: un ampio ventaglio di scelte per gli insegnanti che cercano stimoli originali e la possibilità di educare divertendo i propri alunni. Tanti i temi che caratterizzeranno questa nuova edizione e che saranno affrontati nelle 43 giornate dei Movie Days: il potere e la guerra, l’ecologia, l’Italia raccontata dal cinema italiano, il lato oscuro della giovinezza, il rapporto tra genitori e figli, i ragazzi nella scuola, la diversità e l’integrazione. Il programma cinematografico prevede una selezione di 30 film, ognuno dei quali consentirà di avviare con i ragazzi discussioni attente che potranno essere approfondite anche in classe. Giffoni Movie Days proporrà le migliori produzioni per ragazzi degli ultimi anni come Il Almanya – la mia famiglia va in Germania, di Yasemin Samdereli, Hugo Cabret, di Martin Scorsese, L’amore che resta di Gus Van Sant, L’incredibile storia di Winter il delfino, di Charles Martin Smith, Il primo bacio, di Riad Sattouf, Il ragazzo con la bicicletta, dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, Real Steel – Cuori d’acciaio, di Shawn Levy, Super 8 di J.J. Abrams, This is England, di Shane Meadows, Tutti per uno, di Romain Goupil e We need to talk about Kevin, di Lynne Ramsay.

Ampio spazio anche ai film di produzione italiana con il modulo “Cinema Italia 150”, una serie di pellicole che raccontano storie di ragazzi alle prese con un mondo adulto difficile da afferrare ma anche l’Italia di chi vive in un paese oltre il limite della legalità. Sei i film selezionati: I baci mai dati, di Roberta Torre, Cose dell’altro mondo, di Francesco Patierno, Giochi d’estate, di Rolando Colla, Là-Bas – Educazione Criminale di Guido Lombardi, Scialla! (Stai sereno) di Francesco Bruni, Terraferma di Emanuele Crialese.

I Movie Days sono anche un’occasione per rivedere i migliori film presentati in concorso e fuori concorso alle ultime edizioni del Giffoni Film Festival: L’arte di cavarsela di Gavin Wiesen, Brother di Marcel Rasquin, Diario di una schiappa, di Thor Freudenthal, Diario di una schiappa 2: la legge dei più grandi, di David Bowers, Maga Martina 2 – Viaggio in India, di Herald Sicheritz, Prom – Ballo di fine anno, di Jeo Nussbaum, Lo schiaccianoci di Andrei Konchalovsky.

Ogni anno Giffoni offre agli studenti e agli insegnanti dei Movie Days anche uno o più spettacoli teatrali con il modulo “Spazio alla scena”. Per il 2012 è previsto L’Avaro di Molière, proposto dalla compagnia Teatro Stabile Le Nuvole di Napoli e interpretato dall’attrice Nunzia Schiano, reduce dai successi al botteghino con i due film di Luca Miniero: Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord.

Due novità tra i moduli del 2012: Ecolab Music, con una performance del gruppo musicale Capone & Bungt Bangt, che attraverso strumenti ottenuti da materiali riciclati, proporranno un percorso musicale ecosostenibile a riprova di come la creatività possa “fare la differenza” ed essere uno strumento essenziale nella difesa dell’ambiente; Reporteen School, un laboratorio di giornalismo televisivo per ragazzi con il giornalista RAI Ettore De Lorenzo.

Tra i partner del GFF Movie Days 2012 due grandi associazioni internazionali: Amnesty International e Actionaid. Diritto all’uguaglianza, diversità e integrazione, questi i temi che affronteranno gli esperti delle due organizzazioni insieme agli studenti e agli insegnanti attraverso una serie di film, documentari e workshop.

La musica, infine, è la protagonista del modulo Il Cinema incontra la Musica, realizzato in collaborazione con il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno. Oltre alla classica formula (film+dibattito+giochi), i ragazzi saranno coinvolti in una lezione di musica applicata al cinema e assisteranno alla performance “live” degli studenti del Conservatorio.

Box Office ITA del 6 febbraio 2012

Box Office ITA del 6 febbraio 2012

Benvenuti al Nord rimane in testa nel gelido week-end appena concluso, in cui le new entry faticano a imporsi e il vincitore indiscutibile è la neve. Hugo Cabret è secondo, mentre Millennium soltanto quarto…

Negli ultimi tre giorni non sono stati ovviamente registrati incassi esorbitanti al box office nostrano: a causa dell’ondata di gelo e neve che ha sommerso l’Italia, in pochi hanno affrontato il maltempo per andare al cinema, così new entry di peso ottengono risultati discreti invece di incassare ottime cifre come sarebbe stato possibile grazie al loro potenziale.

Sorprende un po’ vedere Benvenuti al Nord ancora al primo posto, nonostante Scorsese e Fincher. La commedia italiana raccoglie altri 2,3 milioni di euro per ben 24,1 milioni complessivi.

Hugo Cabret esordisce dunque in seconda posizione: con 1,7 milioni incassati (grazie al 3D), l’acclamato film di Martin Scorsese candidato a 11 premi Oscar ottiene la migliore media per sala in 450 sale.
Segue Mission: Impossible – Protocollo fantasma, che grazie al buon passaparola mostra un’ottima tenuta con 1,3 milioni raccolti, per 4,2 miloni totali.

Fuori dal podio Millennium – Uomini che odiano le donne. L’atteso remake di David Fincher della celebre trilogia svedese debutta in quarta posizione con 905.000 euro, un risultato non strepitoso.

A.C.A.B. scende al quinto posto con altri 566.000 euro per 2,1 milioni complessivi, mentre The Iron Lady ottiene altri 515.000 euro e giunge a 1,5 milioni.

I Muppet apre soltanto in settima posizione con 149.000 euro in oltre 150 sale. E’ quindi evidente che, a causa del maltempo, ben poche famiglie hanno deciso di portare i propri figli al cinema.
Seguono pellicole pronte ad abbandonare la top10, ovvero Immaturi – il viaggio (141.000 euro), Alvin Superstar 3 – si salvi chi può  (112.000 euro) e Underworld – il risveglio (112.000 euro): la pellicola italiana arriva a 11,6 milioni totali, mentre gli altri due giungono rispettivamente a 5,9 milioni e 2 milioni complessivi.

Da segnalare il pessimo risultato ottenuto da due novità del fine settimana: Polisse (28.000 euro) e Hesher è stato qui (25.000 euro) che, distribuiti in una trentina di sale, aprono soltanto al diciannovesimo e ventesimo posto.

The Avengers: ecco Cobie Smulders!

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The Avengers: ecco Cobie Smulders!

Fino ad ora è stata un po’ nascosta dalla campagna promozionale di The Avengers, ma noi siamo riusciti a scovare in rete due scatti che la ritraggono sul set. Stiamo parlando di Cobie Smulders, la famosa Robin di How i met your mother (E alla fine arriva mamma), sit-com di grande successo. In attesa di immagini migliori accontentiamoci di queste.

Ecco Cobie sul set:

Ulteriori info sul film nella nostra Scheda-Film: The Avengers

 

The Avengers Super Bowl Trailer!

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The Avengers Super Bowl Trailer!

Come ogni hanno il Super Bowl oltre ad essere l’evento più importante della stagione sportiva americana è anche uno degli eventi più attesi dagli appassionati di cinema, per via della corsa ad accaparrarsi gli spazi pubblicitari da parte delle Major più importanti. Oggi vi proponiamo il trailer The Avengers, in versione estesa:

Shiloh Fernandez si aggiunge al cast de La Casa

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Chi pensava che dopo Cappuccetto Rosso Sangue Shiloh Fernandez ne avesse abbastanza di boschi pericolosi, dovrà ricredersi: l’attore californiano è infatti entrato nel cast del remake de La Casa di Sam Raimi, nel quale è recentemente entrata a far parte anche  Jane Levy, in sostituzione di Lily Collins.

La storia seguirà sostanzialmente l’originale del 1981: un gruppo di ragazzi in gita nei boschi finisce in una casa dove scopre il Libro dei Morti e scatena delle forze demoniache fuori da qualsiasi controllo. La sceneggiatura di questo remake è stata scritta da Fede Alvarez, e Rodo Sayagues e poi ‘ripulita’ da Diablo Cody, che siederà anche dietro la macchina da presa; l’inizio delle riprese, inizialmente programmato per marzo, è stato rimandato. Dopo Cappuccetto Rosso, Fernandez ha lavorato nel thriller The East e nella commedia Syrup.

Fonte: Empire

Nuovi progetti per Viola Davis

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Come già annunciato nei giorni scorsi, dopo la nomination all’Oscar per The Help, Viola Davis ha già in cantiere altri progetti; in particolare la sua partecipazione è data come molto probabile a due film: il fantascientifico Ender’s Game e il soprannaturale Beautiful Creatures. Quest’ultimo, una produzione Warner Bros ed Alcon, rappresenta un adattamento dell’omonimo primo volume della trilogia di Margaret Stohl-Kami Garcia, incentrato su due adolescenti alle prese con una maledizione che da generazioni aleggia sulla famiglia di lei.

La Davis ricoprirà il ruolo di una bibliotecaria amica del protagonista maschile, nei confronti del quale col tempo ha cominciato a nutrire sentimenti quasi materni. La sceneggiatura del film è stata scritta da Richard LaGravenese, che punta a cominciare le riprese in Aprile a New Orleans; se il film avrà successo, la Warne Bros. procederà con gli adattamenti degli altri due volumi: Beautiful Darkness e Beautiful Chaos. Atmosfere decisamente più apocalittiche invece per Ender’s Game: anche qui ci troviamo di fronte all’adattamento del primo capitolo di una saga (decisamente più voluminosa), quella scritta da Orson Scott Card. Ambientato in una Terra futura, sconvolta da una lunga guerra contro un’invasione aliena, narra le vicende di un ragazzino, Ender Wiggin, che assieme ad altri viene mandato a un’accademia militare nel quale i giovani più promettenti del pianeta vengono addestrati per far fronte alla minaccia aliena. La Davis dovrebbe interpretare il ruolo di una psicologa che sovrintende allo sviluppo delle giovani reclute, oltre a progettare i ‘giochi di guerra’ utilizzati per l’addestramento. Il cast vedrà protagonista Asa Butterfield (Hugo Cabret) affiancato da Hailee Steinfeld (che dopo l’intensa interpretazione ne Il Grinta, sarà Giulietta nell’imminente adattamento di Carlo Carlei); a fianco a lro, Ben Kingsley e, nel ruolo del direttore dell’Accademia, Harrison Ford. Viola Davis dovrebbe essere impegnata dapprima nelle riprese di Ender’s Game,
Beautiful Creatures arriverà in seguito, dato che il cast è ancora in via di completamento.

Fonte: Empire

Whannel e Wan ci riprovano con Insidious 2

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Per quanto riguarda il genere horror, Insidious è stato uno dei grandi successi dello scorso anno, oltre a rivelarsi uno dei film più profittevoli in assoluto, grazie a incassi che hanno superato di centinaia di volte i costi di una produzione low-budget: non meraviglia quindi la notizia che il regista James Wan e lo sceneggiatore Leigh Wannell, siano intenzionati a tornare sul luogo del delitto.

Inizialmente i due avevano respinto lidea di un sequel, a meno che non avessero avuto un’idea veramente buona… che sembra essere finalmente arrivata. Nel primo film Rose Byrne e Patrick Wilson si ritrovavano perseguitati dai fantasmi: inizialmente pensavano di avere a che fare con la classica casa infestata, per poi capire che in realtà la persecuzione riguardava proprio la loro famiglia, con il classico finale ‘aperto’ che lasciava ampi margini per un possibile seguito. Il secondo capitolo dovrebbe essere girato entro l’anno per uscire nel 2013; al momento gli unici ad essere tornati a far parte del progetto sono proprio Wan e Whannel, il quale ha affermato che, dopo il gran diverimento del primo film, se si potrà tornare ad averne l’intero cast, si potrà dare vita a un’efficace prosecuzione della storia. Al momento però non è dato sapere se anche Wilson e Byrne saranno della partita.

Fonte: Empire

Mark Ruffalo e Scarlett Johannsson ancora insieme dopo gli Avengers

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Dopo aver preso parte al colossal marvelliano (rispettivamente nei ruoli di Hulk e della Vedova Nera), Mark Ruffalo e  Scarlett Johansson si troveranno nuovamente insieme sul set, in Can A Song Save Your Life? di John Carney. Il film narrerà la vicenda di una giovane cantante a New York in cerca di fortuna; gli inizi non saranno dei più incoraggianti e questo si aggiungerà l’abbandono da parte del fidanzato, ma l’incontro con un produttore darà una svolta sia alla sua carriera che alla sua situazione sentimentale.

Il film offrirà a Carney di cimentarsi in qualcosa di leggermente diverso dai musical sentimentali (come Once) cui abitualmente si dedica, mentre vestire i panni di una cantante permetterà  alla Johansson di tornare a mostrare le sue doti canore, già messe in luce in due dischi (una compilation di cover di Tom Waits e un album di duetti col cantante Pete Yorn). Oltre ad Avengers, la Johansson apparirà nei prossimi mesi nel fantascientifico Under the skin (interpretando un’alinea inviata sulla terra per rapire esseri umani, la cui carne è considerata una prelibatezza dagli extraterrestri), mentre in Italia la vedremo a fine marzo in La mia vita è uno zoo di Cameron Crowe a fianco di Matt Damon. Mark Ruffalo reciterà invece a fianco di Gwyneth Paltrow in Thank You For Sharing, film a cavallo tra commedia e dramma incentrato sulla ‘sessodipendenza’.

Fonte: Empire

The Bark Side: 2012 Volkswagen Game Day Commercial spot Super Bowl!

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La Volkswagen continua la sua partnership con Star Wars, dopo il bellissimo spot che vedeva coinvolto un bambino travestito da Darth Vader, arriva ora in occasione del Super Bowl, un altro bellissimo spot, in cui una combriccola di cani inneggia cantanto il film e il famoso tema realizzato da John Williams, divenuto uno dei tormentoni più famosi della storia del cinema.

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