La Sony Pictures adatterà per il grande schermo un film tratto dal videogioco Shadow of the Colossus, e per scrivere la sceneggiatura ha ingaggiato Seth Lochhead,
La Sony mette le mani su Wadjda della saudita Haifaa Al-Mansour, acclamato a Venezia
La Sony Pictures ha acquisito dalla berlinese Razor Films tutti i diritti nordamericani per il film saudida Wadjda; primo film girato interamente in Arabia Saudida, nonché primo lungometraggio opera di una regista dell’enorme regno arabo, Wadjda apre una breccia in un mondo chiuso, cristallizzato, medievale. Wadjda è il nome della protagonista, una ragazzina che malsopporta le regole della rigida società in cui vive; intenzionata a trovare il denaro per una biciletta, la piccola cerca con questo scopo di vincere una gara di recitazione di versetti coranici…
Recentemente apprezzato al Festival di Venezia, Wadjda è stato proiettato con successo anche al Telluride Film Festival. Sony e Razor Films hanno già collaborato per Valzer con Bashir (2008), capolavoro d’animazione firmato Ari Folman. Wadjda sarà nelle sale nel 2013.
Fonte: Coming Soon
La Sony in trattative per il film di Assassin’s Creed!
La Sony distribuisce Infinitely Polar Bear con Mark Ruffalo
La Sony
Pictures ha annunciato oggi di aver acquistato i diritti
del Nord American, della Germania, del Regno Unito, Della
Scandinavia, dell’Europa dell’Est e della Russia per
il debutto cinematografico di Maya Forbes,
Infinitely Polar Bear. Il film, che è
stato scritto dalla stessa Forbes, è interpretato da Mark
Ruffalo e Zoe Saldana ed è stato
presentato al Sundance 2014 con un’accoglienza straordinaria.
Il film è prodotto da Paper Street Films e Park Pictures Features, in associazione con la Bad Robot e la KGB Media. Wally Wolodarsky, Benji Kohn, Bingo Gubelmann, Sam Bisbee e Galt Niederhoffer hanno prodotto il film che ha avuto come produttori esecutivi J.J. Abrams, Bryan Burk, Austin Stark, Ruth Mutch, Noah Millman, Mark Ruffalo, Jackie Kelman Bisbee, Danny Rifkin, Tom Valerio e Richard Rifkin.
Ambientato alla fine degli anni ’70, il film ha per protagonista un padre incasinato che cerca di riconquistare la moglie prendendosi cura delle sue giovani figlie. Le ragazze molto sveglie non rendono semplice il suo compito.
“Sono elettrizzata – ha confessato la regista e sceneggiatrice Maya Forbes – Sony Pictures Classics ha sempre distribuito film che volevo vedere. Il film è piaciuto tantissimo al pubblico del Sundance e penso che Michael, Tom e Dylan avranno dei piani straordinari per espandere quell’esperienza. Infinitely Polar Bear non poteva trovare una casa migliore.”
Il produttore esecutivo J.J. Abrams ha aggiunto: “Il film di Maya è audace, divertente, intuitivo e reale. Noi alla Bad Robot non potevamo essere più orgogliosi di essere coinvolti nel film, o più eccitati di avere una distribuzione Sony Classic.”
Fonte: CS.net
La Sony disposta a cedere Spiderman?
La Sony potrebbe seriamente
considerare una proposta dall’investitore Daniel
Loeb al quale il gruppo potrebbe offrire parte del suo
reparto musicale e cinematografico, in questa seconda parte sono i
franchise di Spiderman e di Residente Evil.
Così dichiara The Register su ComicBookMovie. Sappiamo infatti che la Sony ha diversi problemi finanziari che si potrebbero risolvere con la cessione di parte dei prodotti di punta all’investitore Daniel Loeb, che ha fatto una proposta alla compagnia che quest’ultima non può permettersi di rifiutare alla cieca.
Cedendo parte dei suoi franchise, la Sony potrebbe salvarsi e monetizzare, tuttavia perderebbe l’unico supereroe che al momento è fuori dalle grinfie della Marvel Studio. Così facendo il destino cinematografico di Spiderman potrebbe stravolgersi e si potrebbe addirittura arrivare alla realizzazione di un film sugli Avengers in cui Spidy compare e prende il suo posto nel gruppo di supereroi. Tuttavia, per ora, si tratta solo di speculazioni, e la Sony non ha ancora concesso nulla. Vi terremo aggiornati.
Fonte: CBM
La Sony annuncia il The Amazing Spider-Fans Program
La Sony Pictures ha annunciato oggi un nuovo programma di fidelizzazione e di concorsi a premi dal titolo The Amazing Spider-Fans Program, legato alla release di The Amazing Spider-Man 2 la prossima estate. Ecco i dettagli ufficiali di seguito:
“Registrati per essere uno dei primi a scoprire tutte le novità circa The Amazing Spider-Man 2. Dopo esserti registrato attraverso l’account del tuo social network preferito, riceverai ogni settimana, vie e-mail, una missione da svolgere insieme a notizie sempre aggiornate e interessanti. Di qualsiasi cosa si tratti, ogni aggiornamento ti permetterà di guadagnare punti per la missione che ti è stata assegnata; questi punti ti permetteranno di partecipare alle estrazioni mensili o, addirittura, di vincere il primo premio.
Potrai monitorare la tua situazione attraverso la classifica settimanale. Più parteciperei alle missioni settimanali, più punti accumulerai, e più possibilità ci saranno per te di vincere fantastici premi. In palio, pacchetti speciali dedicati ad un solo fortunatissimo Spider-Fan e viaggi premio per assistere alla premiere del film“.
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito: http://spiderfans.socialtoaster.com/
Ricordiamo che in The Amazing Spider-Man 2 ritorneranno i protagonisti Andrew Garfield e Emma Stone ai quali si aggiungono Jamie Foxx in Electro, Dane DeHaan come Harry Osborn, il villain Paul Giamatti e Felicity Jones. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-man 2. Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-man 2. La pellicola è diretta ancora una volta da Marc Webb su una sceneggiatura di Alex Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio 2014.
In The Amazing Spiderman 2, per Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Fonte: Coming Soon
La Sony al lavoro su un film incentrato sulle Emoji
Si può fare un film incentrato sulle Emoji? A quanto pare sì. Dopo una lotta con Warner Bros e Paramount, la Sony ha finalmente acquisito un pitch a sette cifre per un film sulle simpatiche faccine che arricchiscono i messaggi degli utenti telefonici di tutto il mondo.

Eric Siegel (produttore della serie Men at Work) scriverà la sceneggiatura e Anthony Leondis (Le follie di Kronk, Kung Fu Panda: Secrets of the Masters) dirigerà il progetto, ancora senza titolo. Leondis ha recentemente diretto per la DreamWorks BOO: Bureau of Otherworldly Operations, attualmente in attesa di una data di rilascio.
Nel frattempo, un po’ di perplessità
aleggia nei confronti di un film dalle premesse quantomeno
bizzarre, anche se – è da dire – non troppo tempo fa, registi di
talento sono stati in grado di ricavare da oggetti come i LEGO un
film di tutto rispetto e assolutamente convincente.
Non c’è un indirizzo IP collegato alle Emoji (che sono di dominio
pubblico), e pare che addirittura un altro progetto cinematografico
incentrato su di esse stia prendendo forma.
Fonte: Collider
La Sony adatterà The Harlem Hellfighters
La Sony Pictures ha
acquisito i diritti per l’adattamento sul grande schermo di
The Harlem Hellfighters, nuova graphic
novel di Max Brooks, autore di World
War Z.
Il nuovo lavoro di Brooks narrerà le vicende del reggimento di fanteria 369 nel 1919, di ritorno a casa dopo la prima guerra mondiale. Nonostante le innumerevoli vittorie sul campo di battaglia, il reggimento degli Harlem Hellfighters verrà sconvolto, al suo rientro, da un atteggiamento discriminatorio anche da parte del proprio Governo. Brooks mira a narrare le vicende eroiche di un battaglione di uomini valorosi, dalle linee di arruolamento di Harlem, al campo di addestramento a Spartanburg, fino alle trincee in Francia, in grado di sconfiggere innumerevoli nemici sul campo di battaglia, per rendere l’intera Europa e l’America luoghi sicuri, sorretti da valori e principi democratici. A nulla serviranno le innumerevoli decorazioni e i riconoscimenti per essere scesi come vincitori dal drammatico palcoscenico della prima guerra mondiale.
La graphic novel è prodotta dalla Overbrook, assieme a Josh Bratman e vedrà ai disegni Caanan Bianco e uscirà il mese prossimo.
La solitudine dei numeri primi: recensione del film
La solitudine dei numeri primi è il film del 2010 diretto da Saverio Costanzo tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Giordano.
Nel film La solitudine dei numeri primi due episodi avvenuti durante l’infanzia marchiano in maniera indelebile le future esistenze dei due protagonisti, Mattia e Alice, fino all’incontro e alla scoperta di un legame sottile e necessario, paragonato a quello che esiste tra due numeri primi gemelli. Numeri primi solitari e isolati ma vicinissimi fra loro, accomunati dalle stesse particolarità, attratti l’un verso l’altra, ma che non riescono mai a unirsi, perché divisi da un unico invalicabile ostacolo: la sofferenza.
In La solitudine dei numeri primi Mattia (Luca Marinelli) è un bambino sensibile e con un’intelligenza superiore, ha una sorella gemella, Michela, inferma mentale, della quale si deve occupare sempre, perché così pretende la madre. Mattia, però è solo un bambino e ha bisogno anche di instaurare delle amicizie, tanto che il giorno della festa di compleanno di un suo compagno di classe, decide di lasciare Michela per poche ore in un parco giochi. Quando tornerà, afflitto dai sensi di colpa, non la troverà più. Alice (Alba Rohrwacher) è una bambina che pur odiando la scuola di sci è costretta a frequentarne un corso dal padre. Una mattina, Alice si separa dal resto del gruppo e, nel tentativo di tornare a valle, finisce in un dirupo rimanendo gravemente ferita.
La solitudine dei numeri primi
La ragazza rimarrà zoppa per il resto della vita. Questi due drammi saranno talmente radicati nelle vite dei due protagonisti, da portarli a vivere in solitudine, emarginati dai compagni di classe, dagli amici e addirittura dalle stesse famiglie. Il mondo che li circonda è spietato, disumano e cruento, proprio come lo è la scena in cui Alice si fa squarciare con un coltello il tatuaggio che si era fatto per Viola, sua compagna di classe, popolare e meschina.
Il dolore è dunque il vero protagonista della storia, motore immobile dell’esistenza dei due personaggi; un dolore che riaffiora sempre, testimoniato da Costanzo attraverso continui stacchi di montaggio che ci mostrano in maniera confusa il riemergere di ricordi. 1984, 1991, 1998, 2007. Lungo questi anni le vite di Mattia e Alice scorrono parallele senza mai riuscire a congiungersi. Nel 2007, Alice divorziata e anoressica decide di cercare Mattia, che vive in Germania per la sua carriera matematica, e lo invita a tornare da lei, così si rincontrano dopo sette anni, e si ritroveranno ancora vicini nel dolore, proprio nel finale, silenzioso ma intenso, in quel parco giochi e in quella panchina, dove Mattia aveva lasciato Michela.
Costanzo ha destrutturato la linearità narrativa del romanzo premio Strega 2008 di Paolo Giordano, avvertendoci sin dall’inizio, grazie anche alla musica di Mike Patton e a una grafica di forte impatto, che ci troviamo dinanzi ad un horror. L’orrore della sofferenza che attraversa corpi e anime dei due protagonisti. Un film di un regista che si dimostra già maturo, con una piena padronanza dei mezzi tecnici del cinema.
Evidente l’omaggio allo stile kubrickiano, nel quale i rumori e la musica creano maggior tensione delle parole, nel quale si alternano scene lente con movimenti quasi impercettibili a scene intense con l’ausilio della camera a mano, che tutto rende più emotivo. A brillare di luce propria in questo quadro sono i due giovani protagonisti: una scarnificata Alba Rohrwacher, sensuale e perfetta nei panni della tormentata Alice e Luca Marinelli, giovane esordiente, efficace nei panni del timido, impacciato e autolesionista Mattia.
La solita Commedia trailer del film di Biggio, Mandelli e Ferro
Ecco il trailer di La solita Commedia, il film scritto e diretto da Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli e Martino Ferro al cinema dal 19 Marzo. Vede nel cast oltre a Biggio e Mandelli anche Tea Falco, Marco Foschi, Paolo Pierobon, Gianmarco Tognazzi.
L’Inferno è nel caos. Una schiera di nuovi peccatori arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di Minosse. Ma l’Inferno è una struttura vecchia, antiquata: i nuovi peccatori, non trovando una giusta collocazione, si disperdono tra i gironi. Lucifero viene ricevuto direttamente da Dio, che cerca una soluzione. L’idea vincente e’ una catalogazione dei nuovi peccati sulla Terra. E a chi affidare quest’incarico se non a Dante Alighieri, che già una volta, a suo tempo, svolse questo compito con eccellenti risultati?
Dante viene così catapultato in una grande città italiana, e trova finalmente la sua guida, colui che lo accompagnerà alla ricerca dei “nuovi peccati”: Demetrio Virgilio, un trentenne precario che si appresta, come ogni mattina, ad affrontare un’altra “giornata d’Inferno”.
La solita commedia Inferno: recensione del film con Biggio e Mandelli
Esce nelle sale il prossimo 19 Marzo La solita commedia – Inferno, il nuovo film con protagonista la coppia comica costituita da Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, che tornano al cinema dopo il successo nazional- popolare de I Soliti Idioti.
L’assunto di partenza? L’inferno è nel caos totale, con nuovi peccatori in arrivo difficili da smistare per via delle loro colpe “all’avanguardia” che non trovano posto nei tradizionali gironi infernali; Lucifero è costretto a recarsi “ai piani alti” per parlare direttamente con l’Altissimo e trovare al più presto una soluzione: dopo un rapido brainstorming con gli altri Santi, hanno una trovata che consiste nell’inviare – di nuovo- Dante Alighieri sulla terra e stilare un elenco dei nuovi peccati. A fare da guida al sommo poeta in una caotica città simile a Milano è il trentenne precario Demetrio Virgilio, pronto ad accompagnare Dante nella sua nuova “giornata d’inferno” popolata dai vizi e dai tic di ogni italiano medio.
La coppia Biggio-Mandelli gioca ad imitare lo stile dissacrante- e a tratti demenziali- dei Monty Python, ma con un risultato pressoché nullo: manca loro- qui nella triplice veste di attori, sceneggiatori e registi insieme a Martino Ferro- la lucida cattiveria, il sottile umorismo dissacrante che viene usato come un’arma “letale” per smascherare le debolezze umane- troppo umane- della nostra società che invece padroneggiava il mitico gruppo inglese; Biggio e Mandelli perdono quel po’ di cinismo “politicamente scorretto” che avevano negli sketch de I Soliti idioti e non riescono ad adattare la loro nuova forma al contenuto.
Il risultato è un film stanco che trova i suoi momenti migliori nella rappresentazione bislacca dei due piani ultramondani di inferno e Paradiso, abitati da improbabili- e dissacranti- figure di demoni e santi, figli di un’iconografia pop e da fumetto; la coppia comica si districa con disinvoltura, insieme agli altri attori del cast Gianmarco Tognazzi, Tea Falco, Marco Foschi, Daniela Virgilio e Paolo Pierobon, tra i mille ruoli che interpretano sullo schermo, rinforzando per circa 95’ un meccanismo fisso che segue uno schema ben preciso, lasciando presagire un seguito della pellicola che andrebbe così a costituire una vera e propria trilogia, simile in tutto e per tutto all’impianto della Divina Commedia dell’immortale Alighieri.
La regia sciatta e simile ad un videoclip (canzone- jukebox di Vasco Rossi inclusa sul finale), le battute fiacche e la mancanza di un gusto “satireggiante” rendono il film una commedia stanca, che corre il rischio di scivolare lentamente nell’immenso calderone delle commedie italiane realizzate in questi ultimi anni.
La solita commedia – Inferno: terza clip del film di Francesco Mandelli
Guarda la terza de La solita commedia – Inferno di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli al cinema dal 19 marzo 2015 Protagonisti Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Tea Falco, Marco Foschi, Paolo Pierobon, Gianmarco Tognazzi.
Il film, scritto e diretto
da Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli e Martino Ferro, vede nel
cast oltre a Biggio e Mandelli anche Tea Falco, Marco Foschi, Paolo
Pierobon, Gianmarco Tognazzi.
Sinossi: 2015: l’Inferno è nel caos. Una schiera di nuovi peccatori arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di Minosse. Ma l’Inferno è una struttura vecchia, antiquata: i nuovi peccatori, non trovando una giusta collocazione, si disperdono tra i gironi. Lucifero viene ricevuto direttamente da Dio, che cerca una soluzione. L’idea vincente e’ una catalogazione dei nuovi peccati sulla Terra. E a chi affidare quest’incarico se non a Dante Alighieri, che già una volta, a suo tempo, svolse questo compito con eccellenti risultati?
Dante viene così catapultato in una grande città italiana, e trova finalmente la sua guida, colui che lo accompagnerà alla ricerca dei “nuovi peccati”: Demetrio Virgilio, un trentenne precario che si appresta, come ogni mattina, ad affrontare un’altra “giornata d’Inferno”.
La solita Commedia – Inferno: online il secondo trailer ufficiale
In vista dell’imminente
uscita del film a partire dal 19 marzo 2015, Warner Bros. Italia ha
reso disponibile online un secondo trailer ufficiale per
La solita Commedia – Inferno, il nuovo
film del duo Biggio e Mandelli, conosciuto soprattutto per la
coppia de I Soliti Idioti, prodotto da
Wildside e codiretto dai due comici insieme a Martino Ferro. Nel
cast del film figurano già nominati Fabrizio
Biggio e Francesco Mandelli, accanto a
Tea Falco, Marco Foschi, Gianmarco Tornazzi e
Paolo Pierobon. Qui sotto il nuovo trailer:
La trama ufficiale di La solita Commedia – Inferno è la seguente:
2015: l’Inferno è nel caos. Una schiera di nuovi peccatori
arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di Minosse. Ma l’Inferno
è una struttura vecchia, antiquata: i nuovi peccatori, non trovando
una giusta collocazione, si disperdono tra i gironi. Lucifero viene
ricevuto direttamente da Dio, che cerca una soluzione. L’idea
vincente è una catalogazione dei nuovi peccati sulla Terra. E a chi
affidare quest’incarico se non a Dante Alighieri, che già una
volta, a suo tempo, svolse questo compito con eccellenti
risultati?
Dante viene così catapultato in una grande città italiana, e
trova finalmente la sua guida, colui che lo accompagnerà alla
ricerca dei “nuovi peccati”: Demetrio Virgilio, un trentenne
precario che si appresta, come ogni mattina, ad affrontare un’altra
“giornata d’Inferno”.
La solita commedia – Inferno, da oggi al cinema
Da oggi al cinema La solita commedia – Inferno, il film diretto da Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli con Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Giordano De Plano, Tea Falco, Marco Foschi, Walter Leonardi, Paolo Pierobon, Gianmarco Tognazzi, Daniela Virgilio.
Warner Bros. Pictures distribuirà dal 19 marzo “LA SOLITA COMMEDIA – INFERNO”, il nuovo film di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, prodotto da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside.
Il film, scritto e diretto da Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli e Martino Ferro, vede nel cast oltre a Biggio e Mandelli anche Tea Falco, Marco Foschi, Paolo Pierobon, Gianmarco Tognazzi.
Sinossi: 2015: l’Inferno è nel caos. Una schiera di nuovi peccatori arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di Minosse. Ma l’Inferno è una struttura vecchia, antiquata: i nuovi peccatori, non trovando una giusta collocazione, si disperdono tra i gironi. Lucifero viene ricevuto direttamente da Dio, che cerca una soluzione. L’idea vincente e’ una catalogazione dei nuovi peccati sulla Terra. E a chi affidare quest’incarico se non a Dante Alighieri, che già una volta, a suo tempo, svolse questo compito con eccellenti risultati?
Dante viene così catapultato in una grande città italiana, e trova finalmente la sua guida, colui che lo accompagnerà alla ricerca dei “nuovi peccati”: Demetrio Virgilio, un trentenne precario che si appresta, come ogni mattina, ad affrontare un’altra “giornata d’Inferno”.
La Società Segreta dei Principi Minori, recensione del film Disney+
Disney+ continua a realizzare prodotti originali dedicati agli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento, mentre la sua diffusione si espande in maniera capillare su tutto il territorio mondiale. Tra prodotti che la piattaforma renderà disponibili in questo autunno di ripartenze, c’è anche La Società Segreta dei Principi Minori (Secret Society of Second-Born Royals), quello che una volta si sarebbe chiamato, con una vecchia e rassicurante definizione, un film tv per i più piccoli.
Inizia la prova gratuita di 7 giorni. Guarda Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.
La trama di La Società Segreta dei Principi Minori
La Società Segreta dei Principi Minori segue Sam, una teenager ribelle secondogenita reale e quindi seconda in linea di successione al trono del regno di Illyria, una principessa che proprio non vuole saperne di regalità. Proprio mentre il disinteresse di Sam per lo stile di vita reale è ai massimi storici, alla vigilia dell’incoronazione della sorella come nuova regnante, la ragazza scopre di possedere abilità superumane e viene invitata a unirsi a una società segreta di straordinari principi minori secondogeniti che presentano tutti doni speciali e caratteristiche simili. Questo gruppo è incaricato da generazioni di mantenere il mondo al sicuro. Con la guida di James, il loro istruttore della Società Segreta, Sam e una nuova classe di reclute reali devono imparare a sfruttare i loro nuovi poteri in un campo di addestramento top-secret prima di poter salvare il mondo. Naturalmente i legami umani, la reciproca comprensione e il giusto tocco di incoscienza permetteranno alla nostra eroina di prevalere sulle forze del male.
La Società Segreta dei
Principi Minori appartiene a tutti gli effetti a quella
produzione Disney “minore”, che fino a questo momento trovava
collocazione sui canali tv dedicati, un posizionamento che in
qualche modo ne sottolineava il livello rispetto ai prodotti che
invece raggiungevano la sala. La piattaforma Disney+ in congiunzione con la
pandemia, ha sì offerto la possibilità di fruire di prodotti di
ogni tipo di “livello” direttamente da casa, ma sembra anche
nobilitare questi progetti, trascinando giù invece quei film che,
per decisioni aziendali che poi si sono rivelate vincenti, erano
stati pensati per il grande schermo.
Un “film tv” che farà felici i più piccoli
Discorso produttivo e distributivo a parte, che sicuramente proietterà un’ombra lunga sul futuro di Disney/Marvel/Star Wars, La Società Segreta dei Principi Minori è un film semplice e divertente, che porta avanti i sani principi che la Disney promuove da sempre, con un particolare occhio all’inclusività del cast, alla rappresentazione della donna, che ormai è quasi sempre protagonista attiva delle storie raccontate, all’abbattimento delle bariere di genere e alla costruzione di personaggi che siano svegli, ribelli ma buoni e comunque funzionali al messaggio positivo da veicolare.
Da un punto di vista linguistico, invece, La Società Segreta dei Principi Minori presenta tutti i limiti di una produzione economica, con una scrittura ai limiti dell’elementare e una realizzazione di effetti visivi che ormai appartengono ad un’era passata. Al netto di queste ingenuità, La Società Segreta dei Principi Minori, diretto da Anna Mastro, è un’avventura destinata ad un pubblico molto giovane che sicuramente non resterà deluso.
La società della neve: recensione del film di J.A. Bayona #Venezia80
La società della neve di J.A. Bayona ha segnato la chiusura della Mostra del Cinema di Venezia 2023. Un survival movie ambientato in uno dei luoghi più ostili e inaccessibili del pianeta che, tramite uno studio sul corpo, soprattutto in relazione a quello degli altri, elabora una toccante riflessione sul cameratismo e sull’affidamento che l’uomo fa sui ruoli sociali e il gruppo in una situazione tra la vita e la morte.
La storia vera di La società della neve
Il film, presentato fuori concorso a Venezia 80, è l’adattamento di un libro di Pablo Vierci, che ha frequentato il collegio Stella Maris di Montevideo, in Uruguay, insieme ai sopravvissuti al disastro aereo delle Ande. Bayona utilizza il libro dell’autore uruguaiano, scritto 36 anni dopo l’incidente aereo per dare voce ai sopravvissuti e a coloro che non ne sono usciti vivi.
12 ottobre 1972. La squadra di rugby dell’Old Christians Club si imbarca sul volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana da Montevideo, Uruguay, a Santiago del Cile, dove è in programma una partita, che non ha mai avuto luogo. L’aereo, che trasportava un totale di 45 passeggeri (equipaggio, giocatori, membri della famiglia e amici), si è schiantato nel cuore innevato delle Ande, nella Valle delle Lacrime. Solo 29 dei 45 passeggeri sono sopravvissuti all’impatto. Intrappolati in uno degli ambienti più inospitali del pianeta, i sopravvissuti dovettero affrontare freddo estremo, sete e fame e furono costretti a prendere misure estreme per rimanere in vita. Alcuni dei sopravvissuti all’incidente aereo morirono nei giorni successivi. Il 23 dicembre 1972, due mesi e mezzo dopo l’incidente, 16 persone furono tratte in salvo.
Cameratismo e spiritualità
L’esperienza filmica proposta da La società della neve è estrema anche per gli spettatori, soprattutto dal punto di vista del coinvolgimento emotivo. La continua esposizione alla morte, la necessità di stabilire un contatto tra i vivi e i morti, mette in risalto il ruolo fondamentale svolto da tutti, anche da chi è rimasto indietro, in questa società della resistenza. Quella messa in scena da Bayona è una storia affascinante e complessa, permeata da un senso di colpa costante, che smonta il classico viaggio dell’eroe, lasciandoci intendere che non esiste nessun tipo di miracolo: esiste solo la cooperazione, tanto in vita quanto nella morte.
ll dono di sé agli altri si manifesta sia a livello spirituale – quando si cammina per gli altri o si curano le loro ferite – sia fisicamente, con quei corpi che danno il permesso di essere mangiati di fronte alla morte: una scelta estrema, mistica e umanissima allo stesso tempo. In questo senso, il film di Bayona è pieno di luce e non solo a livello fotografico: parla della morte per enfatizzare la vita.

Cinema del corpo
La cinepresa di Bayona trasporta subito la nostra attenzione su questo senso di gruppo che i ragazzi, già compagni di squadra nel rugby, mantengono fin dall’inizio nel film. Dal modo in cui si prendono in giro e non stanno seduti ai loro posti durante il viaggio in aereo, fino alle notti glaciali passate stretti l’un l’altro, cercando invano di riscaldarsi, La società della neve è un film dal calore umanista, un racconto corale seppur ambientato in una cornice gelida e incredibilmente disumanizzante.
Il regista spagnolo fa un lavoro incredibile sul punto di vista, inquadrando il racconto da una prospettiva spirituale, che unisce vivi e morti, personaggi e spettatori. Una voce corale che trascende ogni accenno di individualismo, così diffuso nel mondo contemporaneo. Emerge anche una profonda dignità dei personaggi, che si avventurano lungo le montagne per cercare una via di salvezza, pur sapendo che potrebbero morire da un momento all’altro; dall’altra parte, c’è chi muore incoraggiando i propri compagni a non desistere e chi chiede di nutrirsi del suo corpo dopo la morte. Questi comportamenti sono il risultato di una profonda trasformazione; in una situazione di completo abbandono, quando tutto ti è stato tolto tutto, hai la possibilità di scegliere come morire. Con un’audacia senza precedenti, Bayona si propone di esplorare le possibilità di un cinema del corpo, per raggiungere una conoscenza che risiede nel fisico.
La Società della neve, la tragica storia vera raccontata dal film di J. A. Bayona
La Società della neve (qui la recensione), film di chiusura della Mostra del Cinema di Venezia 2023, diretto da J. A. Bayona, è ufficialmente approdato su Netflix dal 4 gennaio. Al centro di questo nuovo progetto del regista spagnolo vi è la terrificante storia vera dell’incidente aereo del 1972 del volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana e la successiva lotta per la sopravvivenza dei passeggeri superstiti, oggi conosciuta come il “miracolo delle Ande“. Il titolo del film si riferisce a un soprannome comune condiviso tra i sopravvissuti all’incidente, che sono rimasti uniti in circostanze desolanti, costretti a fare l’impensabile per rimanere in vita. In questo articolo, analizziamo la storia vera raccontata dal film, elogiato da pubblico e critica e che rappresenta la Spagna nella corsa agli Oscar 2024, nella categoria Miglior film internazionale.
1I tabloid hanno sensazionalizzato la vicenda

I compagni di squadra sopravvissuti sono stati trasferiti in un hotel di Santiago per riprendersi: Parrado aveva perso 99 chili, poco meno della metà del suo peso iniziale. Non sorprende che i dettagli della loro storia si siano diffusi rapidamente, trasformandoli in celebrità. “Per sei mesi siamo stati circondati da giornalisti ovunque andassimo“, ha raccontato Parrado, aggiungendo che alcuni sconosciuti incontrati hanno addirittura espresso invidia per la loro esperienza. Secondo l’Evening Standard, i corpi delle 29 vittime dell’incidente sono stati lasciati sul luogo del naufragio. Oggi esiste un monumento in loro onore.
La Chiesa cattolica ha rilasciato una dichiarazione in cui assolve il gruppo da qualsiasi peccato legato al cannibalismo, ma i dettagli raccapriccianti della loro situazione non hanno impedito ad alcuni media di scrivere resoconti sensazionalistici dell’incidente. Si è diffusa la voce che i membri della squadra si fossero inventati la storia della valanga. Tuttavia, lo scrittore Piers Paul Read contribuì a diffondere la verità con il suo libro del 1974 Alive: The Story of the Andes Survivors.
Il Miracolo delle Ande rimane una storia avvincente di determinazione e coraggio, particolarmente significativa per chi è riuscito, contro ogni aspettativa, a superarla. “Amo la vita. Ogni volta che respiro è come un miracolo“, ha detto Parrado al Guardian. “Non dovrei essere qui. Non dovrei parlare con voi“. La Società della neve ha già riscosso ampi consensi e, a dicembre, è stato uno dei 15 film selezionati nella shortlist per il Miglior film internazionale ai prossimi Oscar 2024. È anche nella lista dei candidati per altre tre categorie: Trucco e acconciature, Musica (colonna sonora originale) ed Effetti visivi.
LA Slasher: prime immagini dell’horror con Danny Trejo
Arrivano in rete le prime due immagini di LA Slasher, horror indipendente diretto da Martin Owen. In una delle due immagini è possibile vedere anche Danny Trejo, che nel film compare in un piccolo ruolo:
La sketch-com al FictionFest
Arriva la sketch com al RomaFictionFest, ma non convince, e Camera Cafè è molto lontana.
La sketch-com al FictionFest
Arriva la sketch com al RomaFictionFest, ma non convince, e Camera Cafè è molto lontana.
La Sirenetta: Zendaya è Ariel nella nuova fanart
A poche ore dai rumor sul casting de La Sirenetta, live action Disney in programma per il 2019, il genio di BossLogic si è subito messo all’opera creando la fanart che immagina Zendaya – a quanto pare la candidata numero uno – nei panni dell’eroina Ariel.
Potete dargli uno sguardo qui sotto. Che ne pensate?
Non abbiamo aggiornamenti sul live action de La Sirenetta dallo scorso dicembre, quando il nome di Rob Marshall era stato affiancato alla regia (notizia mai confermata). Ora invece, secondo quanto riportato da That Hashtag Show, sembra che la Disney abbia puntato una possibile candidata al ruolo di Ariel: Zendaya, star di Spider-Man: Homecoming e The Greatest Showman.
Ovviamente si tratta soltanto di un rumor la cui validità può essere giustificata dal fatto che la produzione ha dichiarato di voler scegliere attori di etnia diversa per i personaggi principali, ovvero Ariel, il principe Eric e il re Tritone. Se così fosse Zendaya si rivelerebbe una scelta perfetta. Attendiamo conferme ufficiali da parte della casa di Topolino. Nel frattempo l’attrice continua le riprese in Europa di Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming con Tom Holland di nuovo nei panni di Peter Parker.
La Sirenetta: una nuova bambola della Mattel rende omaggio ad Halle Bailey
Mancano poche settimane all’arrivo in sala del film live-action della Disney La sirenetta e con esso arrivano anche nuovi giocattoli di accompagnamento. A riguardo, è stato finalmente reso disponibile una nuova bambola di Ariel con le fattezze dell’attrice Halle Bailey, protagonista del film. Realizzata dalla Mattel, la nuova bambola è di circa 33 centimetri dalla testa alla coda. Snodabile, questa presenta infatti una coda da sirena color ombré con scintillanti elementi glitterati. Si tratta di una bambola dunque particolarmente elaborata, che permette di potersi confrontare ulteriormente con una gradita variante di quella originale e a tutti nota.
Per quanto riguarda il film, il pubblico sta aspettando con impazienza questa versione reinventata della fiaba classica. Dato che un aggiornamento alla storia classica era atteso da tempo, l’ultimo lungometraggio di Rob Marshall mostrerà finalmente la storia di Ariel con una mentalità contemporanea, il che significa nuove canzoni, trame e temi. Ciò che è realmente in serbo per gli spettatori sarà però noto solo quando il film arriverà nei cinema, ma a giudicare dalle immagini rivelate, dai trailer e dai teaser, il tutto promette di essere altrettanto magico e surreale.
Come noto, La sirenetta è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore del premio Oscar Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata agli Oscar Melissa McCarthy (Copia originale, Le amiche della sposa) nel ruolo di Ursula. Il film sarà al cinema dal 26 maggio. Di seguito, ecco la bambola realizzata dalla Mattel che rende omaggio alla Bailey:
La Sirenetta: un nuovo regista al posto di Sofia Coppola
La Universal Studios è entrata ufficialmente in trattative con un nuovo regista per La Sirenetta, nuovo adattamento in live-action che vedrà protagonista l’attrice Chloë Grace Moretz.
Secondo quanto
apprendiamo dal The Wrap la giovane
regista Rebecca Thomas è stata scelta per
sostituire Sofia
Coppola al timone di questo adattamento
di The Little Mermaid
di Hans Christian Andersen.
La Sirenetta della Universal Pictures è attualmente in fase di scrittura e si baserà su uno script scritto dall’acclamato Richard Curtis. Mentre a produrre il film sarà Eric Fellner e Time Bevan della Working Title, insieme a Liza Chastin e Amelia Granger. La storia di Andersen, molto diversa dalla versione a cartoni animati che ha sdoganato la Disney, fu pubblicata nel 1837.
Fonte TheWrap
La Sirenetta: un accordo pericoloso nella nuova clip dal live action

In attesa dell’uscita de La Sirenetta il prossimo 24 maggio, ecco una nuova clip dal film live action diretto da Rob Marshall. Nella clip in questione assistiamo alla famosa scena in cui la Strega del Mare, Ursula, interpretata da Melissa McCarthy, raggira Ariel (Halle Bailey) “vendendole” le gambe al prezzo della sua voce.
La sirenetta, la trama e il cast del film
La Sirenetta racconta l’amata storia di Ariel, una bellissima e vivace giovane sirena in cerca di avventura. Ariel, la figlia più giovane di Re Tritone e la più ribelle, desidera scoprire di più sul mondo al di là del mare e, mentre esplora la superficie, si innamora dell’affascinante principe Eric. Alle sirene è vietato interagire con gli umani, ma Ariel deve seguire il suo cuore e stringe un patto con la malvagia strega del mare, Ursula, che le offre la possibilità di sperimentare la vita sulla terraferma, mettendo però in pericolo la sua vita e la corona di suo padre.
Il film è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore del premio Oscar Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata all’Academy Award® Melissa McCarthy (Copia originale, Le amiche della sposa) nel ruolo di Ursula.
La Sirenetta è diretto dal candidato all’Oscar Rob Marshall (Chicago, Il Ritorno di Mary Poppins), con una sceneggiatura del due volte candidato all’Oscar David Magee (Vita di Pi, Neverland – Un sogno per la vita). Le musiche delle canzoni sono composte dal pluripremiato agli Academy Award Alan Menken (La Bella e la Bestia, Aladdin), con i testi di Howard Ashman e i nuovi testi del tre volte vincitore del Tony Award Lin-Manuel Miranda. Il film è prodotto dal due volte vincitore dell’Emmy Marc Platt (Jesus Christ Superstar Live in Concert, Grease: Live!), da Lin-Manuel Miranda, dal due volte vincitore dell’Emmy John DeLuca (Tony Bennett: An American Classic) e da Rob Marshall, mentre Jeffrey Silver (Il Re Leone) è il produttore esecutivo.
La Sirenetta: trovata l’attrice che incarnerà Ariel
La cantante Halle Bailey, membro del duo Chloe x Halle, è pronta per entrare a far parte del mondo del cinema e in particolare della Disney nei panni di Ariel, protagonista de La Sirenetta.
Sebbene il regista Rob Marshall abbia passato l’ultimo paio di mesi a incontrare giovani attrice di talento, gli insider affermano che la Bailey è stata sin dall’inizio del casting in cima alla lista. “Dopo un’estesa ricerca, è stato ampiamente chiaro che Halle possiede quella rara combinazione di spirito, cuore, giovinezza, innocenza e sostanza – oltre a una gloriosa voce – tutte qualità intrinseche necessarie per interpretare questo ruolo iconico”, ha detto Marshall in un comunicato.
Bailey si unisce a un cast che include Jacob Tremblay e Awkwafina, mentre Melissa McCarthy è in trattativa per interpretare Ursula. Sappiamo che Lin-Manuel Miranda, che ha lavorato con Marshall per Il Ritorno di Mary Poppins, lavorerà alle musiche originali del film, che saranno integrate con il lavoro storico di Alan Menken, ancora una volta coinvolto nel progetto (come accaduto con Aladdin).
Il ruolo segna il debutto cinematografico per la Bailey, dopo la formazione del suo gruppo musicale Chloe x Halle con la sorella Chloe nel 2015. La coppia è diventata famosa grazie alla pubblicazione di una cover di Beyoncé su YouTube, prima che fossero scoperta dall’attuale etichetta discografica. Dalla loro scoperta, il duo ha firmato un contratto discografico con Parkwood Entertainment e ha aperto per Beyoncé nel suo tour “Lemonade”.
La Sirenetta: strepitoso al botteghino del Regno Unito
La sirenetta della Disney ha fatto un clamoroso debutto al botteghino del Regno Unito e dell’Irlanda, raggiungendo la vetta delle classifiche con 5 milioni di sterline (6,2 milioni di dollari), come riferito da Comscore. Il film ha rappresentato il 49% di tutte le vendite di biglietti durante il fine settimana di tre giorni, secondo Disney.
Nel suo secondo fine settimana, Fast X della Universal ha resistito con 2,2 milioni di sterline al secondo posto per un totale di 10,2 milioni di sterline. In terza posizione, nel suo quarto fine settimana, Guardiani della Galassia Vol. 3 ha raccolto 1,5 milioni di sterline per un totale di 31,6 milioni di sterline. Il film della Universal The Super Mario Bros. Movie” ha guadagnato 292.155 sterline al quarto posto nel suo ottavo fine settimana per un totale di 52,2 milioni di sterline. Warner Bros.’ Hypnotic ha completato la top five, debuttando con £ 217.252.
Come sta andando La sirenetta al BOX OFFICE Italia?
In Italia La sirenetta ha guadagnato altri 450 mila euro ieri portando così il totale 5.128.433 di euro. Anche in Italia al secondo posto troviamo Fast X che ieri ha totalizzato altri 154.708 € per un totale 9.852.863 €. Terzo posto per RAPITO di Marco Bellocchio che aggiunge altri 51.662 € per un totale striminzito di appena 556.443 € nonostante la presenza al Festival di Cannes. In quarta posizione troviamo Guardiani della Galassia Vol. 3 con altri 36.551 € per un totale di 10.430.157 €. Quinta posizione invece per il ritorno al cinema di Alien che ha incassato ben 23.199 € per un totale di 52 mila euro.
La Sirenetta: Sofia Coppola rivela perché ha lasciato il film
Forse non tutti ricordano che oltre al Live Action Disney La Sirenetta, era in sviluppo nel 2014 un secondo film su La Sirenetta presso la Universal Pictures che doveva essere diretto da Sofia Coppola. Ebbene oggi la regista che ha iniziato a promuovere il suo prossimo film in uscita ha finalmente fatto luce sulla verità dietro al suo abbandono in qualità di regista di quel progetto.
Nel 2014, Sofia Coppola aveva firmato per dirigere un adattamento live-action de La Sirenetta di Hans Christian Andersen. Il progetto, tuttavia, non è mai stato realizzato, poiché Coppola ha abbandonato il progetto nel 2015 a causa di differenze creative tra lei e lo studio. Parlando dell’accaduto con Rolling Stone, Sofia Coppola ha spiegato quale fosse stato il suo “punto di rottura” nel progetto.
“Ero in una sala riunioni e un ragazzo dello sviluppo ha detto: ‘Cosa attirerà questo uomo di 35 anni tra il pubblico?’ E semplicemente non sapevo cosa dire“, ha ricordato. “Non ero nel mio elemento. Mi sento come se fossi stata ingenua, e poi mi sono sentita molta simile al personaggio della storia, cercando di fare qualcosa fuori dal mio elemento, ed è stato un parallelo divertente della storia per me.
Quando le è stato chiesto se si è imbattuta spesso in questo atteggiamento da parte degli studios, Coppola ha detto: “Succede spesso perché di solito le persone che finanziano le cose sono uomini eterosessuali. Quindi non è lo stesso punto di vista, ma stai cercando di spiegare, tipo: “Gente, non a tutti piacerà quello che piace a te“, ma volevo solo creare cose che mi attraessero ed esprimerlo.
La Sirenetta di Sofia Coppola sarebbe stata più cupa della versione Disney
Coppola aveva precedentemente dichiarato a IndieWire nel 2017 che il progetto non sarebbe stato come la versione Disney de La Sirenetta e, invece, sarebbe stato come “la fiaba originale, che è molto più oscura”.
Ha anche detto che inizialmente avrebbe voluto girare il film sott’acqua, ma si è resa conto che sarebbe stato un “incubo”. Ha spiegato: “Abbiamo anche fatto alcuni test. Non era molto realistico, quell’approccio. Ma è stato interessante pensarci.
L’ultimo film di Coppola, Priscilla, vede protagonisti Cailee Spaeny e Jacob Elordi. Basato sul libro di memorie del 1985 Elvis and Me di Priscilla Presley, il film riceverà uscirà negli USA il 3 novembre 2023. Noi lo abbiamo visto e recensito alla Mostra d’Arte cinematografia di Venezia.
La Sirenetta: Sofia Coppola abbandona il progetto Universal
Nonostante Sofia Coppola sia stata per diverso tempo legata al progetto Universal di un live action de La Sirenetta di Hans Christian Andersen, la regista di Lost in Translation ha abbandonato il progetto per divergenze creative.
Al momento il progetto rimane in produzione, con la sceneggiatrice di Edward Mani di Forbice, Caroline Thompson, alle prese con la riscrittura dello script, originariamente firmato da Kelly Marcel (Cinquanta Sfumature di Grigio e Saving Mr Banks).
La storia di Andersen, moto diversa dalla versione a cartoni animati che ha sdoganato la Disney, fu pubblicata nel 1837. Vedremo che piega prenderà il progetto una volta messi a punto i cardini principali, compreso cast e, a questo punto, regia.
Fonte: CS
La Sirenetta: Shirley MacLaine nell’adattamento live-action
Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che il premio Oscar Shirley MacLaine si è unita al cast di La Sirenetta, nuovo adattamento in live-action della celebre favola di Hans Christian Andersen. Il film sarà prodotto dagli MVP Studios e diretto da Chris Bouchard su una sceneggiatura di Blake Harris. Del cast faranno parte anche Poppy Drayton (The Shannara Chronicles) e Loreto Peralta. Le riprese del film inizieranno a marzo in Georgia.
Questo nuovo adattamento non deve essere confuso con quello della Working Title ad opera della regista Rebecca Thomas (inizialmente nelle mani di Sofia Coppola), sempre basato sulla popolare fiaba e con protagonista Chloe Grace Moretz.
La Sirenetta: Rob Marshall in trattativa per la regia
Rob Marshall (Chicago, Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare, Into the Woods) è in trattativa per la regia del live action de La Sirenetta.
Marshall ha appena terminato le riprese di Mary Poppins Returns e deciderà dopo Natale se prendere in mano anche questo live action. Se dovesse accettare, lavorerà con Alan Menken, compositore del film d’animazione La Sirenetta e di molti altri film Disney, e Lin-Manuel Miranda, attore, compositore, paroliere e cantante che prende parte anche a Mary Poppins Returns.
Mary Poppins Returns: Emily Blunt nel primo motion poster
Per quanto riguarda il cast si è già fatto il nome di Chloe Grace Moretz (Kick-Ass, Hugo Cabret, Dark Shadows, November Criminals).
Fonte: Empire