Arriva una new entry nel cast
dell’atteso film Insurgen, secondo
capitolo e sequel di Divergent. Si tratta
dell’attrice Naomi Watts che interpreterà il ruolo
di Evelyn, leader della Factionless, personaggio
che ritroveremo anche in Allegiant parte
I e parte II.
La bella Naomi Watts si unisce ai
già confermati Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet, Octavia Spencer, Jai Courtney, Ray
Stevenson, Zoë
Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Maggie Q, Suki
Waterhouse, Jonny Weston e Mekhi Phifer.
Il film è basato sull’omonimo
romanzo di Veronica Roth, sarà diretto
da Robert Schwentke su una sceneggiatura
di Brian Duffield e Akiva
Goldsman. Insurgentuscirà
il 20 marzo 2015.
Di seguito la trama del libro: la
storia riparte esattamente da dove si era interrotto il primo
capitolo, i protagonisti arrivano nella fazione dei Pacifici, dove
trovano asilo consegnando le armi, e adeguandosi al modo di vita di
quella fazione, che rimane neutrale rispetto ai conflitti tra le
altre fazioni.
Una delegazione di Intrepidi ed
Eruditi arrivano al campo dei Pacifici, per catturare i fuggitivi,
ma questi riusciranno a scappare per rientrare in città. Giunti
all’interno della città devono nascondersi presso gli Esclusi, dove
troveranno asilo grazie al loro capo, che si scoprirà essere la
madre creduta morta di Quattro. Il libro è incentrato
sull’organizzazione da parte degli Esclusi, e dei dissidenti delle
altre fazioni, per riprendere il potere all’interno della città,
che ormai è detenuto dagli Eruditi.
Si è tenuta ieri la premiere a New
York di Insurgent il secondo capitolo di
The Divergent Serie, il franchise di
successo con protagonista Shailene Woodley. All’evento
presenti i protagonisti Shailene Woodley,Theo James e Miles Tellers.
In corsa contro il tempo, i due
giovani devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha
sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno
di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma
decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco,
affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e
le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo, mentre il
sistema delle fazioni, fino a quel momento ben oliato, comincia a
mostrare delle falle. Oltre a Shailene Woodley e Theo James, stelle
in ascesa del firmamento di Hollywood, la pellicola vede
protagonista anche la new entry Naomi Watts, nel ruolo della madre
di Quattro, Evelyn, leader degli Esclusi. Nel cast anche Kate Winslet, Octavia Spencer, Jai Courtney,
Miles Teller, Ansel Elgort e Zoë
Kravitz.
La sinossi ufficiale del film è
questa: Una scelta può cambiare il destino di una persona… o
annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno
affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca
disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di
venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con
l’orrore per quello che è stata costretta a fare. Ora che la guerra
tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal
passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare
completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe
costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.
The Divergent Series: Insurgent vede
protagonisti
Shailene Woodley,
Theo James,
Kate Winslet,
Miles Teller,
Octavia Spencer,
Ansel Elgort,Jai Courtney,
Zoë Kravitz,
Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa
Salazar, ed è basato sul romanzo omonimo scritto da
Veronica Roth, comparso trai best-seller del new
York Times. Il film è diretto da Robert Schwentke
e basato su una sceneggiatura di Brian Duffield, Akiva
Goldsman e Mark Bomback, è prodotto
da Douglas Wick e Lucy Fisher con
la loro Red Wagon Entertainment, insieme a Pouya
Shahbazian. Todd Lieberman e
David Hoberman sono produttori esecutivi con la
Mandeville Films con Neil Burger e Barry
Waldman.
The Divergent Series: Insurgent
uscirà il 20 maggio 2015 con una distribuzione WorldWide.
The Divergent Saga sarà completato da un
terzo e quarto capitolo, tratti entrambi da
Allegiant (di nuovo l’ultimo rimonzo di
una trilogia young adult viene diviso in due per l’adattamento
cinematogratico) che usciranno rispettivamente il 18 marzo 2016 e
il 24 marzo 2017.
Sarà Eagle
Pictures a distribuire in Italia The Divergent
Series: Insurgent, adattamento cinematografico del
secondo capitolo della saga di Veronica Roth; la
pellicola arriverà nelle sale italiane il 19 marzo. Il film segue
Tris e la sua ricerca di alleati e risposte tra le rovine di una
futuristica Chicago. Tris (Shailene Woodley) e Quattro (Theo James)
sono in fuga, inseguiti da Jeanine (Kate Winslet), la leader degli Eruditi, una
fazione elitaria assetata di potere. In corsa contro il tempo,
devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha
sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno
di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma
decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco,
affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e
le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo.
La sinossi ufficiale del film è
questa: Una scelta può cambiare il destino di una persona… o
annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno
affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca
disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di
venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con
l’orrore per quello che è stata costretta a fare. Ora che la guerra
tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal
passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare
completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe
costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.
The Divergent Series Insurgent, la
cui regia è stata affidata a Robert Schwentke
(R.I.P.D, Red) uscirà nelle sale
cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D e
3D.
Keiynan Lonsdale si è appena unito al cast di
The Divergent Series: Insurgent,
precedentemente noto solo come
Insurgent.
Egli interpreterà il ruolo Uria nel film sequel di
Divergent: il film è attualmente in
produzione negli Stati Uniti ad Atlanta in
Georgia.
Kim si unisce a Shailene Woodley, Theo
James, Kate Winslet, Octavia
Spencer, Jai Courtney, Ray
Stevenson, Zoë
Kravitz, Miles Teller, Ansel
Elgort, Maggie Q, Suki
Waterhouse, Jonny Weston, Naomi
Watts e Mekhi Phifer.
Insurgent è diretto dal tedesco
Robert Schwentke (Lie to
me, Red) e ripreso da una
sceneggiatura di Brian Duffield e Akiva Goldsman. Il capitolo in
questione uscirà
nei cinema il 20 Marzo 2015 mentre gli ultimi due capitoli sono in
programma di rilascio rispettivamente per il 18 marzo 2016 e il 24
marzo 2017.
Il film è basato sull’omonimo best seller di Veronica Roth, autrice
della trilogia di romanzi Divergent.
Insurgent vede Beatrice Prior
(Woodley) che deve combattere contro i suoi demoni
interiori e allo stesso tempo proseguire nella battaglia per
sconfiggere l’alleanza che minaccia di distruggere la società,
cercando di salvare se stessa e le persone che
ama.
The Divergent Series: Insurgent vede
protagonisti
Shailene Woodley,
Theo James,
Kate Winslet,
Miles Teller,
Octavia Spencer,
Ansel Elgort,Jai Courtney,
Zoë Kravitz,
Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa
Salazar, ed è basato sul romanzo omonimo scritto da
Veronica Roth, comparso trai best-seller del new
York Times. Il film è diretto da Robert Schwentke
e basato su una sceneggiatura di Brian Duffield, Akiva
Goldsman e Mark Bomback, è prodotto
da Douglas Wick e Lucy Fisher con
la loro Red Wagon Entertainment, insieme a Pouya
Shahbazian. Todd Lieberman e
David Hoberman sono produttori esecutivi con la
Mandeville Films con Neil Burger e Barry
Waldman.
The Divergent Series: Insurgent
uscirà il 20 maggio 2015 con una distribuzione WorldWide.
The Divergent Saga sarà completato da un
terzo e quarto capitolo, tratti entrambi da
Allegiant (di nuovo l’ultimo rimonzo di
una trilogia young adult viene diviso in due per l’adattamento
cinematogratico) che usciranno rispettivamente il 18 marzo 2016 e
il 24 marzo 2017.
Arriva finalmente online il trailer
finale di Insurgent, film che ricordiamo
rappresenta il secondo capitolo della saga cinematografica di
Divergent. Ricordiamo che nel cast artistico del
film sono presenti accanto alla protagonista Shailene Woodley anche Theo
James, Kate Winslet, Miles Teller, Octavia Spencer, Ansel Elgort,
Naomi Watts, Jai Courtney, Zoë
Kravitz, Maggie Q e Ray
Stevenson.
Ecco qui di seguito il trailer
finale di Insurgent:
https://www.youtube.com/watch?v=sX9-l0iO5w4
The Divergent Series: Insurgent vede
protagonisti
Shailene Woodley,
Theo James,
Kate Winslet,
Miles Teller,
Octavia Spencer,
Ansel Elgort,Jai Courtney,
Zoë Kravitz,
Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa
Salazar, ed è basato sul romanzo omonimo scritto da
Veronica Roth, comparso trai best-seller del new
York Times. Il film è diretto da Robert Schwentke
e basato su una sceneggiatura di Brian Duffield, Akiva
Goldsman e Mark Bomback, è prodotto
da Douglas Wick e Lucy Fisher con
la loro Red Wagon Entertainment, insieme a Pouya
Shahbazian. Todd Lieberman e
David Hoberman sono produttori esecutivi con la
Mandeville Films con Neil Burger e Barry
Waldman.
The Divergent Series: Insurgent
uscirà il 20 maggio 2015 con una distribuzione WorldWide.
The Divergent Saga sarà completato da un
terzo e quarto capitolo, tratti entrambi da
Allegiant (di nuovo l’ultimo rimonzo di
una trilogia young adult viene diviso in due per l’adattamento
cinematogratico) che usciranno rispettivamente il 18 marzo 2016 e
il 24 marzo 2017.
Eagle Pictures ha
appena pubblicato sul suo canale Youtube un nuovo trailer italiano
di sessanta secondi di Insurgent, sequel di
Divergent e film adattamento
cinematografico del secondo capitolo della saga letteraria
distopica scritta da Veronica Roth.
Insurgent, conosciuto altrimenti
anche con il titolo Divergent The Series:
Insugent, segue Tris e la sua ricerca di alleati e
risposte tra le rovine di una futuristica Chicago. Tris
(Shailene
Woodley) e Quattro (Theo
James) sono in fuga, inseguiti da Jeanine
(Kate
Winslet), la leader degli Eruditi, una fazione
elitaria assetata di potere. In corsa contro il tempo, devono
scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha sacrificato la
propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno di tutto per
fermarli. Braccata dalle scelte compiute nel passato ma decisa a
proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco, affronta sfide
impossibili fino a scoprire la verità sul passato e le conseguenze
che avrà sul futuro del loro mondo.
Ecco Il nuovo trailer del
film:
Insurgent uscirà nelle sale
cinematografiche italiane a partire dal 19 marzo 2015, distribuito
appunto da Eagle Pictures.
Guarda il nuovo trailer dell’atteso
film Insurgent, secondo capitolo del
franchise di successo The Divergent
Series, con Shailene Woodley e Kate Winslet.
https://www.youtube.com/watch?v=8ZAMx1uPlGA
[nggallery id=1242]
In corsa contro il tempo, i due
giovani devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha
sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno
di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma
decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco,
affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e
le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo, mentre il
sistema delle fazioni, fino a quel momento ben oliato, comincia a
mostrare delle falle. Oltre a
Shailene Woodley e
Theo James, stelle in ascesa del firmamento di
Hollywood, la pellicola vede protagonista anche la new entry
Naomi Watts,, nel ruolo della madre di Quattro,
Evelyn, leader degli Esclusi. Nel cast anche
Kate Winslet,
Miles Teller,
Octavia Spencer,
Ansel Elgort,Jai Courtney,
Zoë Kravitz,
Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa Salazar.
La sinossi ufficiale del film:
Una scelta può cambiare il destino di una persona… o
annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno
affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca
disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di
venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con
l’orrore per quello che è stata costretta a fare. Ora che la guerra
tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal
passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare
completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe
costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.
The Divergent Series Insurgent, la
cui regia è stata affidata a Robert Schwentke
(R.I.P.D, Red) uscirà nelle sale
cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D e
3D.
Si è tenuta ieri a Londra la premiere mondiale di
Insurgent il secondo capitolo di
The Divergent Serie, il franchise di
successo con protagonista Shailene Woodley. All’evento
presenti i protagonisti Shailene Woodley e
Theo James.
In corsa contro il tempo, i due
giovani devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha
sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno
di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma
decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco,
affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e
le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo, mentre il
sistema delle fazioni, fino a quel momento ben oliato, comincia a
mostrare delle falle. Oltre a Shailene Woodley e Theo James, stelle
in ascesa del firmamento di Hollywood, la pellicola vede
protagonista anche la new entry Naomi Watts, nel ruolo della madre
di Quattro, Evelyn, leader degli Esclusi. Nel cast anche Kate Winslet, Octavia Spencer, Jai Courtney,
Miles Teller, Ansel Elgort e Zoë
Kravitz.
Nell’atteso sequel di
Divergent saranno presenti accanto alla
protagonista Shailene Woodley anche
Octavia Spencer, Naomi Watts, Miles Teller,
Jai Courtney, Ray Stevenson, Maggie Q, Zoe
Kravitz, Daniel Dae Kim, and Suki Waterhouse.
La sinossi ufficiale del film è
questa: Una scelta può cambiare il destino di una persona… o
annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno
affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca
disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di
venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con
l’orrore per quello che è stata costretta a fare. Ora che la guerra
tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal
passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare
completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe
costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.
The Divergent Series
Insurgent, la cui regia è stata affidata a Robert
Schwentke (R.I.P.D, Red) uscirà nelle
sale cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D
e 3D.
Cresce l’attesa per l’arrivo al
cinema di Insurgent, il sequel del
franchise con protagonista Shailene Woodley e Kate Winslet e basato sui romanzi
“Young Adult” della scrittrice Veronica
Roth.
In corsa contro il tempo, i due
giovani devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha
sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno
di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma
decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco,
affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e
le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo, mentre il
sistema delle fazioni, fino a quel momento ben oliato, comincia a
mostrare delle falle. Oltre a
Shailene Woodley e
Theo James, stelle in ascesa del firmamento di
Hollywood, la pellicola vede protagonista anche la new entry
Naomi Watts,, nel ruolo della madre di Quattro,
Evelyn, leader degli Esclusi. Nel cast anche
Kate Winslet,
Miles Teller,
Octavia Spencer,
Ansel Elgort,Jai Courtney,
Zoë Kravitz,
Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa Salazar.
La sinossi ufficiale del film:
Una scelta può cambiare il destino di una persona… o
annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno
affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca
disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di
venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con
l’orrore per quello che è stata costretta a fare. Ora che la guerra
tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal
passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare
completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe
costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.
The Divergent Series Insurgent, la
cui regia è stata affidata a Robert Schwentke
(R.I.P.D, Red) uscirà nelle sale
cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D e
3D.
Dopo Naomi
Watts, la più recente aggiunta nel cast di
Insurgent, ecco che arriva un altro nome
(molto caro agli appassionati seriali) che parteciperà al sequel di
Divergent. Si tratta di Daniel Dae Kim, attore
noto principalmente per la sua partecipazione alla serie culto
Lost.
Daniel Dae Kim si
unisce ai già confermati Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet, Octavia Spencer, Jai Courtney, Ray
Stevenson, Zoë
Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Maggie Q, Suki
Waterhouse, Jonny Weston, Naomi Watts e Mekhi
Phifer.
Il film è basato sull’omonimo
romanzo di Veronica Roth, sarà diretto
da Robert Schwentke su una sceneggiatura
di Brian Duffield e Akiva
Goldsman. Insurgentuscirà
il 20 marzo 2015.
The Divergent Series: Insurgent vede
protagonisti
Shailene Woodley,
Theo James,
Kate Winslet,
Miles Teller,
Octavia Spencer,
Ansel Elgort,Jai Courtney,
Zoë Kravitz,
Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa
Salazar, ed è basato sul romanzo omonimo scritto da
Veronica Roth, comparso trai best-seller del new
York Times. Il film è diretto da Robert Schwentke
e basato su una sceneggiatura di Brian Duffield, Akiva
Goldsman e Mark Bomback, è prodotto
da Douglas Wick e Lucy Fisher con
la loro Red Wagon Entertainment, insieme a Pouya
Shahbazian. Todd Lieberman e
David Hoberman sono produttori esecutivi con la
Mandeville Films con Neil Burger e Barry
Waldman.
The Divergent Series: Insurgent
uscirà il 20 maggio 2015 con una distribuzione WorldWide.
The Divergent Saga sarà completato da un
terzo e quarto capitolo, tratti entrambi da
Allegiant (di nuovo l’ultimo rimonzo di
una trilogia young adult viene diviso in due per l’adattamento
cinematogratico) che usciranno rispettivamente il 18 marzo 2016 e
il 24 marzo 2017.
Guarda la seconda clip
di Insurgent, secondo capitolo del
franchise di successo The Divergent Series con
Shailene Woodley:
[nggallery id=1242]
In corsa contro il tempo, i due
giovani devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha
sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno
di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma
decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco,
affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e
le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo, mentre il
sistema delle fazioni, fino a quel momento ben oliato, comincia a
mostrare delle falle. Oltre a Shailene Woodley e Theo James, stelle
in ascesa del firmamento di Hollywood, la pellicola vede
protagonista anche la new entry Naomi Watts, nel ruolo della madre
di Quattro, Evelyn, leader degli Esclusi. Nel cast anche Kate Winslet, Octavia Spencer, Jai Courtney,
Miles Teller, Ansel Elgort e Zoë
Kravitz.
Nell’atteso sequel di
Divergent saranno presenti accanto alla
protagonista Shailene Woodley anche
Octavia Spencer, Naomi Watts, Miles Teller,
Jai Courtney, Ray Stevenson, Maggie Q, Zoe
Kravitz, Daniel Dae Kim, and Suki Waterhouse.
La sinossi ufficiale
del film è questa: Una scelta può cambiare il destino di una
persona… o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le
conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta
crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che
ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita
dei suoi genitori e con l’orrore per quello che è stata costretta a
fare. Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti
inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che
parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente,
anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a
sacrificare.
The Divergent Series
Insurgent, la cui regia è stata affidata a Robert
Schwentke (R.I.P.D, Red) uscirà nelle
sale cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D
e 3D.
La Lionsgate ha
annunciato che sono cominciate in questi giorni ad Atlanta le
riprese di Insurgent, secondo capitolo
della trilogia letteraria di Veronica Roth che è
arrivata al cinema con Divergent, prima
parte della storia completa. Nel film torneranno Shailene Woodley, Theo James e Kate Winslet, oltre a Jai Courtney, Ray
Stevenson, Zoë
Kravitz, Miles Teller, Ansel Elgort, Maggie Q e
Mekhi Phifer. Al cast si unisce anche il premio
Oscar Octavia Spencer.
Il film è basato sull’omonimo romanzo di Veronica
Roth, sarà diretto da Robert Schwentke su
una sceneggiatura di Brian Duffield e
Akiva Goldsman.
Insurgent uscirà il 20 marzo 2015.
Di seguito la trama del libro: la
storia riparte esattamente da dove si era interrotto il primo
capitolo, i protagonisti arrivano nella fazione dei Pacifici, dove
trovano asilo consegnando le armi, e adeguandosi al modo di vita di
quella fazione, che rimane neutrale rispetto ai conflitti tra le
altre fazioni.
Una delegazione di Intrepidi ed
Eruditi arrivano al campo dei Pacifici, per catturare i fuggitivi,
ma questi riusciranno a scappare per rientrare in città. Giunti
all’interno della città devono nascondersi presso gli Esclusi, dove
troveranno asilo grazie al loro capo, che si scoprirà essere la
madre creduta morta di Quattro. Il libro è incentrato
sull’organizzazione da parte degli Esclusi, e dei dissidenti delle
altre fazioni, per riprendere il potere all’interno della città,
che ormai è detenuto dagli Eruditi.
Si scopre che il motivo per cui la
fazione degli Abneganti è stata praticamene distrutta, era che la
fazione custodiva un segreto, che aveva deciso di diffondere,
ovvero che l’intera città è in realtà un esperimento, volto a
migliorare l’umanità, e che la città doveva essere abbandonata una
volta raggiunto un alto numero di divergenti.
Guarda il Trailer ufficila
dell’atteso Insurgent, il secondo capitolo della saga con
protagonista l’attrice Shailene Woodley e basata sul ciclo
di romanzi di Veronica Roth.
La sinossi ufficiale del film è
questa: Una scelta può cambiare il destino di una persona… o
annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno
affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca
disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di
venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con
l’orrore per quello che è stata costretta a fare. Ora che la guerra
tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal
passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare
completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe
costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.
The Divergent Series Insurgent, la
cui regia è stata affidata a Robert Schwentke
(R.I.P.D, Red) uscirà nelle sale
cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D e
3D.
E’ da poche settimana al
cinema Insurgent, l’atteso secondo
capitolo del franchise di successo con protagonista e basati
sui romanzi “Young Adult” di Veronica Roth. Ebbene oggi come di
consueto vi segnaliamo la colonna sonora composta per l’occasione
da Joseph Trapanese, autore delle Musiche di
Oblivion.
1. Holes In The Sky – M83
With HAIM
2. Blood Hands – Royal Blood
3. Never Let You Down [feat. Lykke Li] – Woodkid
4. The Heart Of You – Anna Calvi
5. Sacrifice – Zella Day
6. Carry Me Home – Sohn
7. Warriors – Imagine Dragon
8. Convergence – Joseph Trapanese
Un progetto per J.J. Abrams e Phil
Alden Robinson. L’ultimo film di Phil Alden Robinson, che ha
firmato piccoli cult come L’uomo dei sogni con Kevin Costner,
risale al 2002, quando il regista realizzò Al vertice della
tensione con Ben
Affleck.
L’ossessione per un lavoro
frustrante e insoddisfacente, la pressione familiare, il desiderio
di trascorrere più tempo con la figlia senza riuscirci davvero,
l’incomprensione della moglie: sono difficoltà in cui chiunque
potrebbe riconoscersi. Ma quando la già frenetica quotidianità
dell’avvocato Diemel si scontra con le
richieste assurde di clienti mafiosi dal temperamento esplosivo,
cosa si può fare per ritrovare un po’ di pace interiore? Creata e
scritta da Doron
Wisotzky, Inspira, espira,
uccidi (titolo internazionale Murder
Mindfully, Achtsam Morden in
originale tedesco) è una serie thriller tedesca,
ironica e ricca di humor nero, tratta dall’omonimo romanzo
del 2018 di Karsten Dusse.
Composta da 8 episodi di circa 30 minuti ciascuno, la serie segue
l’inatteso percorso interiore di
Björn Diemel,
interpretato dall’ironico Tom Schilling,
che scopre nella mindfulness gli strumenti per rimettere ordine
nella sua vita… anche se questo comporta eliminare qualche ostacolo
di troppo.
Inspira, espira,
uccidi è disponibile dal 31 ottobre su Netflix.
La trama di Inspira,
espira, uccidi
Quando è sul punto di perdere la sua
famiglia, l’affermato e amorale avvocato Björn Diemel decide di
accontentare la moglie e partecipare a un seminario sulla
mindfulness. Grazie alle tecniche apprese, Diemel inizia a
ritrovare un equilibrio tra vita privata e
lavoro, creando piccole “isole temporali” da dedicare
alla figlia Emily e affrontando ogni ostacolo stressante con un
respiro profondo. Tutto sembra finalmente ritrovare il suo posto,
finché non decide di applicare la mindfulness anche con il suo
cliente più problematico: il folle e violento boss
mafioso Dragan Sergowicz (interpretato
da Sascha Geršak).
Così, l’avvocato si ritrova
invischiato in un guaio ben più grande, con la polizia e un’intera
banda criminale alle calcagna. Eppure, nonostante l’assurda e
pericolosa situazione, Björn riesce a mantenere il sangue freddo,
trasformando la sua vita in modo radicale. Se ora eliminare qualche
“ostacolo” è diventato necessario per risolvere i suoi problemi,
lui sa che è solo una naturale conseguenza della sua
nuova e sana consapevolezza.
La terapia può salvarti…
fino a prova contraria
Omicidi a sangue freddo, malviventi
maldestri e poliziotti corrotti. Inspira, espira,
uccidi è una dark
comedy che, pur vestendo i toni leggeri di una farsa,
riesce a toccare corde profonde dello stato emotivo degli adulti di
oggi. L’estrema frustrazione, l’ansia soffocante e la rabbia
latente del protagonista, l’avvocato Björn Diemel, sono sentimenti
che rispecchiano le inquietudini di un’intera
generazione, stanca e insoddisfatta. Di fronte a un mondo
caotico e terribilmente immutabile, ciò che rimane da fare è
modificare il nostro atteggiamento verso i problemi, tentando di
adattarci anziché combattere.
E così cerchiamo soluzioni: paghiamo
uno psicoterapeuta nella speranza che ci indichi la via, ci
iscriviamo a corsi di yoga, proviamo la terapia occupazionale o ci
rivolgiamo a chi può ipnotizzarci per liberarci dai pensieri
ossessivi. Oppure, come fa Diemel, ci affidiamo alla mindfulness.
Ed è proprio questo approccio, per quanto singolare, a cambiare la
sua vita: tra un’inspirazione e un’espirazione, Diemel
si ritrova a commettere un omicidio e a scatenare una
guerra tra bande. Eppure, grazie alla sua nuova filosofia, la sua
esistenza sembra davvero migliorare… o, almeno, così crede.
Trovare pace nel proprio
caos
Non sono solo le emozioni comuni a
rendere coinvolgente la surreale avventura criminale del
protagonista. Oltre ai sentimenti
condivisibili, Inspira, espira, uccidi cattura il
pubblico grazie a un’intelligente regia, che riesce a
sopperire a una sceneggiatura a tratti ripetitiva e prevedibile.
Inoltre, uno dei punti di forza della serie è il modo in
cui Björn Diemel rompe la quarta parete,
rivolgendosi direttamente in camera e creando un rapporto intimo e
quasi complice con lo spettatore.
In questi intermezzi, il tempo
sembra sospendersi: il mondo intorno a Diemel si ferma per qualche
secondo, dandogli modo di raccontare o spiegare ciò
che lo spettatore ha bisogno di sapere per
comprendere — o addirittura giustificare — i suoi
inganni, le sue manipolazioni e il sangue che si ritrova
inevitabilmente sulle mani. Questi momenti non solo svelano i
ragionamenti contorti del protagonista, ma anche il tentativo di
razionalizzare il caos e gli eccessi della sua vita, trascinando lo
spettatore in un vortice emotivo in cui persino le azioni più
spietate appaiono, per un attimo, stranamente comprensibili.
Tutto è bene quel che… non
finisce bene
Non è comune vedere produzioni
tedesche comparire nell’iconica Top 10 di Netflix. Eppure, Inspira, espira,
uccidi è riuscita in un’impresa sorprendente: in soli
due giorni ha scalato rapidamente la classifica, avvicinandosi alla
vetta e puntando a raggiungere il podio, attualmente dominato
da La legge di Lidia Poet.
La serie ideata da Doron Wisotzky si distingue per il
suo sarcasmo pungente, il tono semplice e diretto, una
leggera irriverenza e una spiazzante sincerità. Nonostante
le situazioni paradossali e la narrazione a tratti prevedibile,
l’atipico e goffo avvocato Björn Diemel riesce a intrattenere e a
coinvolgere il pubblico con la sua comicità disarmante.
La serie miscela perfettamente dark
comedy e momenti di introspezione, che spingono lo spettatore a
riflettere sulle follie quotidiane dell’era moderna, in cui ci si
sente sempre più soli e incompresi. Tom Schilling nei panni di
Diemel diverte e convince, anche quando le sue decisioni sfociano
nell’assurdo, lasciandoci sospesi tra il sorriso e la
perplessità. Ora, però, resta l’immancabile interrogativo:
Netflix saprà resistere alla tentazione di sfornare una seconda
stagione, rischiando di trasformare una storia già completa e
autoironica in un brodo troppo allungato per risultare
appetibile?
Dopo avervi proposto il primo
trailer ufficiale di Going In Style,
pellicola diretta da Zach Braff che vede
protagonista un cast d’eccezione composto da Michael
Cain, Morgan
Freeman e Alan Arkin, è giunto
il momento di presentarvi il medesimo trailer in versione italiana.
Vi ricordiamo che la pellicola giungerà sul mercato italiano
il 7 aprile 2017 col
titolo Insospettabili Sospetti.
Trama:
Willie, Joe e Al
decidono di progettare una rapina in banca quando il loro
fondo pensione viene prosciugato dall’azienda per cui
lavorano. Nel disperato tentativo di pagare le bollette e
portare avanti le loro famiglie, i tre rischieranno tutto pur
di riprendersi i propri soldi.
Zach Braff dirige
da una sceneggiatura di Theodore Melfi.
L’uscita di
Insospettabili Sospetti è prevista
per il 7 Aprile 2017.
Quello del revenge
movie è da sempre un filone di film particolarmente
popolari e acclamati, dove il protagonista di turno intraprende una
spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito
dei suoi cari. Da prima genere prettamente pensato per un pubblico
maschile, negli ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati
sempre più film dove ad andare in cerca di vendetta è un
personaggio femminile. Da Il
buio nell’anima a Colombiana, da Peppermint
– L’angelo della vendetta fino al recente Becky. Un particolare
esempio di revenge movie è però quello rappresentato da
Insospettabile follia.
In questo caso, infatti, ad andare
in cerca di vendetta non è l’eroe di turno, bensì il vero e proprio
antagonista del film, il cui punto di vista è però centrale
all’interno del racconto. Diretto da Doug
Campbell, questo film offre dunque un percorso alternativo per
i canoni di questo genere, che vengono qui tutto sommato rispettati
seppur, appunto, sotto una diversa prospettiva. Si costruisce così
un film dalla premessa avvincente e dallo sviluppo intrigante, che
non mancherà di entusiasmare i fan delle opere di questo tipo.
Disponibile ora grazie alla sua
messa in onda televisiva, è dunque questo un buon titolo da vedere
se si è in cerca di una serata “da brivido”. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Insospettabile follia. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Insospettabile
follia
Protagonista del film è
Trudee Smith, una giovane ladruncola e truffatrice
che mette a segno piccoli furti insieme all’amato fratello
Pete. Il prossimo obiettivo che i due hanno
individuato è il mercatino dell’usato organizzato da Marcia
Clattenburg fuori dal garage della sua casa in un
tranquillo e benestante sobborgo. Purtroppo questa volta le cose
non vanno per il verso giusto. Durante il tentativo di furto,
infatti, Pete rimane ucciso. In preda alla rabbia e alla
disperazione per la perdita del fratello, Trudee inizia a preparare
il suo piano di vendetta contro Marcia.
Quattro mesi dopo, sotto le mentite
vesti di una appassionata di mercatini dell’usato, la ragazza si
riaffaccia nella vita di Marcia, con la quale poco a poco riesce a
entrare in confidenza e a stringere amicizia. Mentre prepara
meticolosamente il suo piano di vendetta, Trudee non sa che
Candice, la figlia di Marcia, giovane giornalista
e blogger, trova piuttosto strano il rapporto che si è instaurato
tra la giovane ragazza e sua madre e ha iniziato ad avere dei seri
sulle reali intenzioni di Trudee, il cui piano mortale è ora a
rischio.
Ad interpretare Trudee Smith vi è
l’attrice Juliana Destefano, nota per aver
recitato in un episodio della serie Tredici e nei film
Sorelle di sangue e Trinity – Intrecci
pericolosi. Nel ruolo di suo fratello Pete vi è invece
Christian Seavey, mentre Arye’
Campos interpreta Marcia. Completano il cast
Autumn Noel nel ruolo di Candice, Matthew
Pohlkamp in quello di Rick Breedlove, padre di
Trudee, e Shaun Duke Jr. in quello del detective
West. Pascale Roger-McKeever interpreta infine
Evelyn Rodgers, capo dell’associazione di quartiere.
La spiegazione del
finale del film
Nel corso del film, Trudee – grazie
anche all’aiuto di suo padre Rick – riesce da prima a sottrarre una
grossa somma di denaro a Marcia e in seguito a far arrestare sua
figlia Candice per un presunto omicidio. Ma Trudee intende portare
via alla donna ogni cosa e il prossimo obiettivo è sottrarle la
casa. Mentre Marcia pulisce quest’ultima, Trudee le fa notare che
le era sfuggito un punto, riferendosi alla macchia di sangue
lasciata dalla morte di Pete. Questo dettaglio porta Marcia a
nutrire dei primi sospetti nei confronti di Trudee.
Per verificare i suoi dubbi, afferma
che Pete meritava di morire, facendo dunque esplodere la rabbia
della ragazza. Trudee chiama dunque suo padre ed esprime il
desiderio di uccidere Marcia, che però sta ascoltando di nascosto
la telefonata. A quel punto, Marcia rintraccia Trudee nel
nascondiglio di lei e Rick e ascoltato il loro piano per prenderle
la casa. I due si accorgono poi della sua presenza e la catturano,
ordinandole di firmare per consegnargli la casa. Ma Trudee non si
accontenta, vuole uccidere la donna e far passare la cosa come un
suicidio.
Rick cerca di fermare la figlia, ma
viene messo ko. In quel momento, però, si odono le sirene della
polizia, richiamata sul luogo grazie ad un segnale di soccorso
inviato da Marcia. Inizialmente Trudee tenta di fuggire, ma Marcia
riesce a sottometterla e a stenderla con un bidone della
spazzatura. Nelle scene finali del film, Candice – che intanto è
stata rilasciata di prigione – rivela che sia Trudee che Rick sono
stati arrestati per i loro crimini e che lei e sua madre possono
ora tornare a vivere nella loro casa.
Dove vedere Insospettabile follia in streaming
e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
sabato 13 luglio alle ore 21:20
sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
Nora Ephron è
universalmente riconosciuta come una delle migliori sceneggiatrici
della commedia romantica
statunitense. Negli anni ha infatti regalato al cinema opere
iconiche come Harry, ti presento
Sally…, C’è posta per te e Julie & Julia. Tra i
suoi lavori più apprezzati si annovera però anche il film del 1993
intitolato Insonnia d’amore, il cui titolo originale è
Sleepless in Seattle. Giocando ancora una volta con i
sentimenti dei protagonisti, l’autrice, qui anche regista,
costruisce la romantica vicenda di due personaggi attratti l’uno
dall’altra ma separati da una considerevole distanza
geografica.
Come sempre, la Ephron si dimostra
una maestra nel dar vita ad una serie di ostacoli che arricchiscono
il racconto, evitando con grande astuzia cliché e simili. Prende
così vita uno dei film sentimentali più noti degli anni Novanta,
apprezzato ancora oggi come modello esemplare per il suo genere di
riferimento. Ad arricchire questo vi sono anche le interpretazioni
di due tra i maggiori interpreti di Hollywood del momento, che
hanno saputo rendere particolarmente umani e memorabili i
rispettivi personaggi. A dare ulteriore prestigio al film vi sono
poi i risultati da questo ottenuti in seguito alla sua
distribuzione in sala.
Insonnia d’amore arrivò
infatti ad affermarsi come uno dei titoli più redditizi del suo
anno, guadagnando un totale di 227 milioni di dollari a livello
mondiale a fronte di un budget di soli 21. Il film venne poi
candidato al prestigioso premio Oscar nelle categorie per la
miglior canzone originale “A Wink and a Smile”, e per la
miglior sceneggiatura originale. Ancora oggi questo è il film
perfetto da riguardare in occasione di una serata di puro piacere,
ma prima di fare ciò è certamente utile scoprire alcune delle
principali curiosità legate a tale opera. Proseguendo nella lettura
sarà dunque possibile scoprire molte di queste, dalla trama al cast
alle piattaforme su cui è disponibile il film.
Insonnia d’amore: la trama del
film
Protagonista del film è Sam Baldwin,
giovane architetto rimasto da poco vedovo. Per tentare di elaborare
il lutto, egli decide di trasferirsi da Chicago a Seattle con suo
figlio Jonah, di 8 anni. Nonostante il passare del tempo, però, Sam
sembra non riuscire proprio ad accettare l’assenza dell’amata
moglie. Stanco di vedere il padre così triste, suo figlio decide di
attuare un piano per aiutarlo. Jonah si rivolge infatti ad un noto
programma radiofonico, confidando il desiderio di vedere il padre
nuovamente innamorato e felice. Il caso di Sam raggiunge in breve
una portata nazionale, suscitando la commozione di numerose
donne.
Tra queste vi è la giornalista Annie
Reed, la quale però vive a Baltimora, dall’altra parte degli Stati
Uniti. La donna, inoltre, è prossima alle nozze con il fidanzato
Walter Jackson, un brav’uomo per il quale tuttavia non avverte quel
sentimento magico sperato. Dopo aver scritto quasi per gioco a Sam,
la lettera di Annie viene pescata tra tante, suscitando l’interesse
dell’architetto. Ha così inizio un’accesa corrispondenza tra i due,
che porterà entrambi a riscoprire l’amore. La distanza che li
separa è però considerevole, e i due dovranno mettercela tutta per
riuscire ad incontrarsi e coronare i loro desideri.
Insonnia d’amore: il cast del
film
Come sempre accade per questo genere
di film, molto del successo si basa sulla giusta scelta degli
interpreti principali e sulla chimica di coppia che si forma tra
questi. Per il ruolo di Sam Baldwin, dunque, vennero condotte
lunghe ricerche che portarono a considerare attori come
Dennis Quai, Michael Keaton e John
Travolta. Alla fine, tuttavia, venne scelto Tom
Hanks, il quale era diventato disponibile in seguito
allo stop di un suo altro progetto. L’attore viveva però un periodo
particolarmente impegnato, e mentre recitava in Insonnia
d’amore doveva anche registrare le sue battute di dialogo per
il film Pixar Toy Story. Per il ruolo di Annie Reed, allo
stesso modo, vennero considerate diverse attrici.
Tra queste si annoverano
Julia Roberts, celebre per le sue
commedie romantiche, Kim Basinger,
Michelle Pfeiffer e Jodie Foster.
Tutte finirono però con il rifiutare il ruolo, o per via di altri
impegni o non credendo nella validità del progetto. Alla fine, fu
Meg
Ryan ad ottenere la parte. L’attrice era già divenuta
celebre per aver recitato nel precedente film della Ephron
Harry, ti presento Sally…. Accanto a loro, nel ruolo del
fidanzato Walter, vi è invece l’attore Bill
Pullman, noto per Independence Day. Ross
Malinger, che oggi non svolge più la professione di
attore, interpreta invece Jonah, il figlio di Sam. Vi sono poi le
attrici Rosie O’Donnell nei panni di Becky,
Gaby Hoffmann in quelli di Jessica, e
Carey Lowell come Maggie Abbott, la defunta moglie
di Sam.
Insonnia d’amore: le frasi più
belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di Insonnia d’amore grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e
Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato
5 dicembre alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Nel film sono inoltre presenti
diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si
tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non
solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti
che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più
importanti del film.
“Il destino è una cosa che ci siamo inventati per non
affrontare il fatto che tutto succede in modo assolutamente
casuale.” (Annie Reed)
“Tu non vuoi essere innamorata, tu vuoi essere innamorata
in un film!” (Becky)
“È più facile essere uccisi da un terrorista che sposarsi
dopo aver superato i quaranta.” (Victoria)
“Te lo mostro io un segno… Dov’è Seattle? Dov’è Baltimora?
Aha, qui! Uno, due, tre, quattro! Ci saranno venti stati tra qui e
Baltimora. Questo è un segno!” (Sam Baldwin)
Insonnia d’amore è
un film del 1993 diretto da Nora Ephoron che vede
protagonisti Tom
Hanks (Sam Baldwin), Meg Ryan (Annie
Reed), Bill Pullman (Walter), Ross
Malinger (Jonah Baldwin), Rosie O’Donnell
(Becky), Carey Lowell (Maggie Abbott Baldwin).
Trama: Sam
Baldwin, giovane architetto rimasto vedovo, si trasferisce da
Chicago a Seattle con il figlio Jonah, 8 anni, sperando che il
cambio d’aria li aiuti a superare il dolore. A un anno e mezzo
dalla perdita, Jonah, di nascosto, chiama una trasmissione
radiofonica per parlare del padre, solo e triste. Spinto dal
figlio, controvoglia, anche Sam parla alla radio della sua
condizione. Tra gli ascoltatori c’è Annie, giovane giornalista di
Baltimora ormai a un passo dal matrimonio con l’ipocondriaco
Walter. La ragazza sente subito un magico feeling con il giovane
vedovo, “l’insonne di Seattle”. Amore? Pietà? Un fragile e
prevedibile desiderio di fuga dal matrimonio e dalle
responsabilità? Senz’altro qualcosa che Annie non può ignorare…
Insonnia d’amore
recensione
Analisi: Bravi
interpreti, musiche sognanti, dialoghi frizzanti, l’amore, il
destino (alleato fedele degli sceneggiatori!), il dolore: tutto
questo è Insonnia d’amore, commedia
sentimentale di Nora Ephron ispirato da
Un amore splendido, titolo del 1957 (con
Cary Grant e Deborah Kerr) che
trova generosamente spazio nei televisori e nelle parole dei
personaggi, con le storie dei due film che si inseguono senza
creare eccessivi e sgradevoli corto circuiti.
La nascita di un amore che
congiunge East e West Coast di un America piovosa e scintillante ha
in Jonah Baldwin (Ross Malinger) il suo
irriverente e precoce cupido di 8 anni. Il piccolo è davvero un
gioiellino e strappa più di un sorriso. Irresistibili i siparietti
con Victoria (Barbara Garrick), la iena che esce
con papà Sam (Tom Hanks). E nei panni del
messaggero d’amore, Jonah, non è niente male. Come biasimarlo:
Annie (una Meg Ryan d’incanto), come nuova mamma,
ce la vede proprio bene.
Anche la più semplice delle
commedie, per essere di qualità, non deve cedere alla
semplificazione estrema dei personaggi e delle situazioni. Una
tentazione che Insonnia d’Amore rifugge
agilmente. Lo dimostra, su tutto, la caratterizzazione di Walter
(Bill Pullman), promesso sposo di Annie.
È carino, affermato
(è vice direttore del giornale in cui lavora la Reed), elegante, ma
è anche e soprattutto ipocondriaco, paranoico, poco avventuroso,
ingessato. Tuttavia, questo sbilanciamento sul versante della noia
e dell’ordinarietà, non lo rende un fantoccio insapore da sposare
per una vita monotona. Non è l’uomo per Annie, probabilmente, e
quando lei glielo fa capire, Walter non azzarda un “non sai che ti
perdi”: la sparata tipica dei bellimbusti, tanto utili in certe
pellicole magari piene di colore, ma paludate in un eterno bianco e
nero sentimentale, morale, narrativo.
Ulteriore merito del film di Ephron
è il non dimenticare mai il dramma all’origine della storia – la
morte di una giovane moglie e madre – senza tuttavia zavorrare di
amaro miele e strazi l’intero lungometraggio. E il messaggio è
chiaro sin dall’inizio: c’è il diritto di cercare un’altra storia
d’amore. Non il dovere di appaiarsi per forza con qualcuno, né di
lasciarsi corrodere dall’insonnia e dal dolore. Né di accettare – è
il caso di Annie – una relazione che non ha più niente da dire;
accettarla magari solo per ragioni anagrafiche, per disincanto, per
pigrizia, per quella ragion di stato che si accoccola sulle spalle
dei trentenni e consiglia navigazioni rigorosamente
sottocosta.
Oggi noto per grandi blockbuster
come Il cavaliere oscuro, Inception e Tenet, il regista Christopher
Nolan ha iniziato la propria carriera dirigendo alcuni
sofisticati thriller che già lasciavano intravedere tutte le sue
capacità e i suoi interessi cinematografici. Dopo aver esordito
come Following, ed aver acquisito grande popolarità con
Memento, Nolan si è poi dedicato a
Insomnia, forse uno dei suoi film meno citati ma
altrettanto ricco di fascino. Uscito nel 2002, questo rappresenta
un vero e proprio unicum nella filmografia di Nolan, essendo
l’unico film dove egli non ha anche scritto la sceneggiatura,
affidata invece a Hillary Seitz.
Insomnia, inoltre, non è un
progetto originale, ma è invece il remake di un omonimo thriller
norvegese del 1997, diretto da Erik Skjoldbjærg.
Nolan accettò però di dirigere tale rifacimento poiché affascinato
dalla complessa storia che questo presenta, ritrovandovi una serie
di tematiche a lui particolarmente care. Girato nei freddi ambienti
dell’Alaska e della Columbia Britannica, il film è così una
continua trappola per lo spettatore, costretto a confrontarsi con
eventi e personaggi che sono ben lontani da ciò che sembrano essere
in apparenza. Costato appena 46 milioni di dollari, anche questo
film di Nolan si affermò come un grande successo.
Il film arrivò infatti a superare i
113 milioni di incasso, con la critica nella sua quasi totalità
impegnata ad elogiare l’opera come uno dei thriller psicologici più
importanti e avvincenti degli ultimi tempi. Per gli amanti del
cinema di Nolan, si tratta di un titolo imperdibile. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La vicenda narrata si svolge a
Nightmute, in Alaska, dove per sei mesi il sole non tramonta mai,
costringendo gli abitanti del luogo a confrontarsi anche con gli
aspetti più negativi di questa luce perenne. Protagonista è
l’anziano Will Dormer, veterano della squadra
omicidi di Los Angeles, che si ritrova spedito lì a causa del suo
aver falsificato le prove contro un uomo accusato di pedofilia.
Arrivato a Nightmute, Will si trova subito a dover indagare
sull’omicidio della diciassettenne Kay Connell. Ad
aiutarlo al caso, per sua fortuna, vi è il collega Hap
Eckhart.
Guidati dalla detective locale
Ellie Burr, i due poliziotti iniziano a cercare
quanti più indizi possibili sulla morte della giovane, individuando
una serie di sospettati. A destare particolarmente interesse, però,
è il ritrovamento del diario della giovane, dove questa raccontava
di avere una vera e propria ossessione per i romanzi polizieschi di
Walter Finch, scrittore residente in quella stessa
città. Più scoprono cose, però, più sembra loro di allontanarsi
dalla verità. A complicare le cose, inoltre, vi è l’insonnia di cui
Will ha iniziato a soffrire per il sole perenne. Sarà proprio la
mancanza di sonno, però, a condurlo sulle giusta strada.
Ad interpretare il protagonista, il
controverso agente Will Dormer vi è l’attore premio Oscar Al Pacino.
Egli, noto per il suo essere un interprete particolarmente
metodico, si preparò al ruolo approfondendo molto il personaggio,
la sua storia e le sue motivazioni. Studiò gli effetti
dell’insonnia e incontrò alcune persone che ne sono affette, al
fine di poter dar vita ad un interpretazione più realistica. A lui,
Nolan concesse la possibilità di sperimentare molto con il
personaggio. Nei panni del suo collega, l’agente Hap Eckhart, vi è
invece l’attore Martin Donovan, mentre la modella
Crystal Lowe è la giovane Kay Connell, la ragazza
uccisa su cui indagano i due agenti.
Nel film spicca poi Robin Williams
nei panni del misterioso scrittore Walter Finch. L’attore noto per
commedie come Mrs. Doubtfire è stato
fortemente voluto da Nolan per i panni dell’antagonista. Il regista
desiderava infatti mostrare il premio Oscar in un vesti
completamente inedita dalle sue solite. Nonostante sia uno dei
protagonisti, Williams non compare però nel film che dopo un’ora
dall’inizio. L’attore ha poi affermato che l’isolamento delle
riprese in esterni in Alaska ha contribuito alla sua ricaduta
nell’abuso di alcol. Nel film è infine presente anche la premio
Oscar Hilary Swank,
nei panni della detective Ellie Burr. L’attrice, al contrario dei
suoi colleghi, preferiva fare poche riprese, mantenendo così la
concentrazione sul personaggio.
Il trailer di
Insomnia e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Insomnia è
infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV,
Chili, Infinity e Tim Vision. Per
vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di venerdì 23 giugno
alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Il thriller del 2002
Insomnia di Christopher Nolan è ricco di colpi di scena
che molti fan del regista trovano divertenti, se non addirittura
sconcertanti. Il film segue le vicende del detective
Dormer (Al
Pacino), che si reca nell’Alaska sempre illuminata dal
sole insieme al suo partner Hap Eckhart
(Martin Donovan) e alla detective dell’Alaska
Burr (Hilary
Swank) per indagare sull’omicidio di una donna. Lì,
Dormer uccide accidentalmente il suo partner e viene tormentato
dall’assassino della donna, Walter Finch (Robin
Williams), che conosce il suo segreto. Insomnia non ha
il tipico finale a sorpresa di Nolan, ma ha un momento finale
piuttosto ambiguo.
Insomnia è
relativamente lineare, con attori e regista che vantano tutti una
notevole esperienza cinematografica. Questa professionalità e
l’ambientazione del film hanno reso questo un film molto
apprezzato, con un punteggio del 92% su Rotten Tomatoes. Lo stesso
Christopher Nolan considera il
film sottovalutato, oscurato dai suoi altri grandi successi.
Tuttavia, Insomnia è particolarmente memorabile e
toccante nei suoi momenti finali, anche se alcuni si chiedono cosa
significhi il suo finale. In questo approfondimento cerchiamo di
rispondere proprio a questi dubbi.
Cosa succede nel finale di
Insomnia
Alla fine di
Insomnia, Dormer ha perso ogni contatto con la
realtà ed è quasi troppo stanco per ragionare. Confessa anche i
dettagli della sua indagine interna, illustrando al pubblico la sua
concezione di moralità e il suo lavoro. Tuttavia, si rende conto
che Burr è in pericolo quando lei va da Finch per raccogliere prove
e la segue per aiutarla. Dopo una caotica allucinazione mentre si
reca alla rimessa delle barche di Finch, Dormer arriva appena in
tempo. Lui e Finch combattono, finendo entrambi colpiti da un
proiettile. Finch muore sul colpo, mentre Dormer barcolla fuori
dalla casa e trova Burr.
Al suo fianco, Burr si offre di
aiutarlo a sbarazzarsi del bossolo che lo collega all’omicidio del
suo partner all’inizio del film. Ma come ultimo desiderio, Dormer
le dice di non immischiarsi e di lasciarlo dormire, il che
significherebbe finalmente chiudere l’indagine degli affari
interni. Il film termina con Dormer che muore tra le braccia di
Burr sul molo, mentre lei guarda il suo corpo e la distesa
dell’Alaska, pensando a cosa fare.
Il significato della location
dell’Alaska in Insomnia
Insomnia è
ambientato nella piccola città di Nightmute, in Alaska.
L’ambientazione piuttosto brulla ma bellissima è resa evidente
dalle riprese aeree dell’aereo dei detective che vola verso la
città. In questa scena viene anche rivelato che Nightmute è lontana
dalle altre città, sottolineando la lontananza e l’isolamento del
luogo. Tuttavia, il dramma di Dormer lo segue anche al nord. Come
gli dice il gestore dell’hotel: “Ci sono due tipi di persone
che vivono in Alaska: quelle che sono nate qui e quelle che vengono
qui per sfuggire a qualcos’altro”. Dormer è chiaramente il
secondo tipo.
In particolare, l’ambientazione nel
nord dell’Alaska significa che in estate il sole non tramonta mai.
Questo diventa un punto fondamentale della trama del film, poiché
Dormer fatica a dormire a sufficienza. Senza dormire, Dormer perde
la concentrazione e il contatto con la realtà, diventando
pericoloso. L’ambientazione permette anche scene di inseguimento
emozionanti ed esplorazioni di luoghi specifici. Questo emerge in
scene come l’inseguimento sui tronchi galleggianti o l’inseguimento
nella nebbia, che sfruttano le caratteristiche particolari
dell’ambientazione dell’Alaska.
Perché Dormer ha un’allucinazione
di un camion
All’inizio del film, quando Dormer
accompagna in auto Tanya, l’amica di Kay, lontano dal funerale, la
spaventa giocando a chi ha più coraggio con un camion sulla strada.
Rimane nella corsia del camion mentre si avvicinano l’uno all’altro
a tutta velocità. Dormer lo fa per spaventare Tanya, costringendola
a dirgli la verità. Questo dimostra anche quanto possa essere folle
come persona. Funziona, poiché lei rivela presto la verità sul suo
rapporto difficile con Kay.
Ma più avanti nel film, mentre
Dormer guida per proteggere Burr, vede di nuovo il camion. Privato
del sonno e ipnotizzato dai tergicristalli, Dormer alza lo sguardo
sulla strada e vede un camion che gli viene incontro a tutta
velocità. Sterza, facendo girare la sua auto per evitare la
collisione, solo per rendersi conto che non c’è nessun camion.
Anche questo incontro con il camion dimostra che Dormer può essere
irrazionale, ma serve a spaventarlo al punto da non fidarsi più del
proprio giudizio. Dimostra che non ha più il controllo come una
volta, quando giocava con il suo destino e quello di Tanya.
Alla fine del film, mentre Dormer
muore davanti a Burr, le chiede di “lasciarlo dormire”.
Letteralmente, questo è un riferimento al riposo che finalmente
otterrà dopo tante notti illuminate dal sole in Alaska.
Metaforicamente, sta anche chiedendo riposo dallo stress e dalla
pressione a cui è stato sottoposto dall’inizio dell’indagine degli
Affari Interni. Se Burr ascolta il suo avvertimento, l’indagine
finirà con la sua morte e sarà finalmente conclusa.
Prima di questa richiesta finale,
dice anche a Burr: “Non perdere la strada”. Questo in
riferimento alla promessa che lei gli ha fatto di aiutarlo a
evitare guai eliminando le prove che lo collegano al crimine.
Sebbene sia un gesto carino, Dormer sa che questo porterà Burr allo
stesso stress e dramma che lo hanno tormentato nell’ultimo anno.
Vuole dunque che lei impari da lui, ma senza seguire le sue
orme.
Cosa succede al proiettile dopo il
finale di Insomnia
Dormer ferma Burr proprio prima che
lei si sbarazzi delle prove che lo collegano all’omicidio del suo
partner. Mentre lei sta per gettare il bossolo nell’acqua, lui le
dice dunque di non perdere la strada. Dopo la sua morte, c’è una
chiara inquadratura di lei che rimette il bossolo nella busta delle
prove. Tuttavia, ciò che fa con la busta rimane vago. Si può
dedurre che la consegni come prova, soprattutto perché, nel corso
del film, Burr viene descritto come un agente eccezionale, il che
implica che lei seguirebbe il protocollo.
Sebbene abbia un momentaneo
cedimento nel giudizio, offrendosi di aiutare a distruggere le
prove e proteggere il nome di Dormer, lei trova la sua strada,
proprio come le chiede Dormer. Si rende conto delle conseguenze a
lungo termine di prendere decisioni affrettate sul momento. Questo
si ricollega a ciò che Dormer conclude in precedenza, ovvero che
ciò che si pensava fosse giusto in quel momento è diverso da ciò
con cui si è disposti a convivere.
Come scrittore, Finch è convinto di
sapere cosa rende un romanzo poliziesco di successo: una “carta
jolly”. Per lui, questo significa qualcosa che metterà sotto
pressione tutto ciò che ostacola i loro piani. In altre parole,
significa qualcosa che può fuorviare la polizia. Anche se alla fine
questo significa il fidanzato di Kay, che lui cerca di incolpare
per l’omicidio, Finch sottolinea anche che lui stesso è la carta
jolly, poiché fuorvia l’indagine. Si definisce la carta jolly
diverse volte nel corso del film, anche dopo aver rivelato che
stava registrando l’intera conversazione con Dormer.
Mentre lui e Dormer litigano alla
fine del film, sembra che Dormer abbia il sopravvento, puntando la
pistola contro Finch. Tuttavia, Finch estrae rapidamente una
pistola e avverte Dormer che ha “dimenticato la carta jolly”,
riferendosi ancora una volta a se stesso e alla sua
imprevedibilità. Questa imprevedibilità è evidente in tutto il
film, poiché Finch sembra quasi onnisciente e onnipresente. Chiama
Dormer a ore strane, sapendo che è sveglio, come se potesse
vederlo. Inoltre, dice sempre che farà una cosa e poi spesso ne fa
un’altra, approfittando dello stato delirante di Dormer, privato
del sonno. La presenza ripetuta della carta jolly risalta dunque
nei momenti finali di Insomnia.
Insieme per forza
segna la terza collaborazione tra Adam Sandler e Drew Barrymore, dopo Prima o poi
me lo sposo (1998) e 50 volte il primo bacio (2004).
Ancora una volta, il duo artistico, nonostante l’avventura surreale
in cui la sceneggiatura del film li catapulta, si dimostra
all’altezza della situazione, riuscendo, grazie alla favolosa
alchimia che li contraddistingue, a risollevare le sorti di una
commedia romantica certamente non esule da difetti.
In Insieme per
forza dopo un disastroso appuntamento al buio, Lauren
(Drew
Barrymore) e Jim (Adam
Sandler), due genitori single, hanno le idee chiare:
non intendono vedersi mai più. Ma senza saperlo, entrambi
organizzano la stessa vacanza in un safari con i propri figli e si
ritrovano a dover condividere la stessa suite in un lussuoso resort
africano, per un’intera settimana.
Insieme per forza, il film
Frank Coraci, che
aveva già diretto Sandler e la Barrymore in Prima o poi
me lo sposo, trasferisce questa volta i due
protagonisti in un’Africa tanto lussureggiante quanto a tratti
inverosimile, che poco ha in comune con la genuinità del racconto
di fondo, il cui centro è rappresentato dall’importanza della
famiglia e dal bisogno, in quanto genitori, di assumersi le proprie
responsabilità. A stonare all’interno del film – strano a dirsi – è
dunque la location estremamente irreale, testimone non solo delle
disavventure di questa famiglia allargata, ma anche dei numerosi
siparietti musicali (divertenti ma che alla lunga annoiano) del
gruppo vocale dei Thatoo che, irrompendo sulla scena, commentano
tutto quello che succede ai due protagonisti.
Non solo l’importanza della
famiglia, ma anche dell’amore. In effetti, guardando Insieme per
forza si ha l’impressione di rivedere uno di quei vecchi family
movie della Disney, confezionati appositamente per un pubblico
composto da famiglie, in cui a trionfare sono sempre e comunque i
buoni sentimenti. Indubbiamente il film non brilla per originalità
e, forse, non vuole nemmeno esserlo. Non ha la pretesa di fingersi
qualcos’altro: conosce i suoi limiti e riesce a trasformarli (a
parte quando calca troppo la mano) nei suoi punti di forza. E’
onesto con il pubblico, perfettamente consapevole che si tratta di
un prodotto costruito attorno agli equilibri che i due attori
principali sono in grado di creare recitando fianco a fianco.
Insieme per
forza, nei cinema italiani dal 2 Luglio, è una
commedia che vive di eccessi e di situazioni spesso paradossali.
Ciononostante, pur gonfiando in modo sfrenato alcuni dei suoi
momenti, riesce nell’intento di far ridere e di intrattenere.
Adam Sandler e Drew Barrymore si confermano, per la terza
volta, una delle coppie meglio assortite di Hollywood, ed è proprio
alla loro incredibile armonia sul grande schermo che si deve la
riuscita (anche se non assoluta) della pellicola.
In occasione dell’imminente uscita
italiana di Insieme per forza, la nuova
commedia romantica che vede recitare insieme per la terza volta
Drew Barrymore e Adam Sandler, abbiamo incontrato il
produttore del film, Mike Karz.
Karz, che vanta oltre 25 anni di
esperienza come produttore di successo per il cinema e per la
televisione, nonché come scrittore televisivo ed executive, ha
parlato del film, dell’incredibile rapporto che esiste tra Drew
Barrymore e Adam Sandler, e anche di alcune curiosità legate al suo
mestiere. Ecco quello che ci ha raccontato.
Com’è nata l’idea di
realizzare questo film?
“Sembra incredibile, ma ci sono
voluti quasi 10 anni per realizzare questo film. Qualche anno fa ho
letto che esistono alberghi che offrono la cosiddetta “familymoon”,
una vacanza per le neo coppie che hanno figli da matrimoni
precedenti. Gli sposi novelli possono portare con sé i propri figli
in luna di miele, trascorrendo così un bel momento insieme, lontano
dalle pressioni della vita di tutti i giorni. Ho pensato che poteva
essere un’idea piuttosto interessante per un film. Dopo aver
ricevuto la sceneggiatura, ho proposto la cosa ad Adam, che ha
subito amato il progetto. Così, ha chiamato Drew: era da parecchio
tempo che voleva tornare a lavorare con lei. Drew ha subito
accettato. Anche la Warner Bros. ha amato immediatamente il film,
che è poi arrivato nelle mani del regista Frank Coraci, che aveva
già diretto Adam e Drew in Prima o poi me lo sposo. In un batter
d’occhio, ci siamo ritrovati a girare in Africa. Ecco come sono
andate le cose”.
Perché avete scelto di
ambientare il film in Africa?
“Siamo rimasti affascinati
dall’Africa e abbiamo pensato che potevamo divertirci parecchio con
gli animali. Cosa ancora più importante, penso che in nessun altro
film venga mostrata l’Africa nella maniera in cui viene mostrata in
questo film. Penso che sia un film davvero divertente da vedere
anche per questo motivo. Adam, soprattutto, è rimasto entusiasta
della scelta della location. E’ fermamente convinto che la location
debba essere funzionale alla storia, e mai come in questo film lo
è: l’Africa rende ancora più complicato questo viaggio pazzesco che
intraprendono il suo personaggio e il personaggio di
Drew”.
Quali sono gli aspetti
legati al lato umano di questa storia che l’hanno convinta a
produrre il film?
“Mi interessava il rapporto che
esiste tra i due personaggi principali della storia. Due persone
che hanno paura di intraprendere una nuova relazione. Eppure,
contro ogni previsione, alla fine riescono a superare tantissimi
ostacoli. Inoltre, mi interessava l’esplorazione delle dinamiche
familiari: vedere come due famiglie diverse potessero alla fine
interagire l’una con l’altra. Penso che gli sceneggiatori abbiano
fatto un lavoro incredibile”.
Come spiega l’alchimia che
esiste tra Drew Barrymore e Adam Sandler?
“Drew e Adam hanno un’alchimia
incredibile. Credo che la motivazione principale di quest’alchimia
sia il fatto di essere davvero cresciuti insieme. Sono grandissimi
amici e si rispettano moltissimo. Amano lavorare insieme. Credo che
il film sia una testimonianza di quanto si siano divertiti a
girarlo”.
Quanto ha influito il fatto
che Adam e Drew siano adesso due genitori sul loro modo di
recitare?
“Adam e Drew sono entrambi
genitori adesso, quindi hanno avuto la possibilità di approcciarsi
alla storia in un modo che forse prima non sarebbe stato possibile.
Penso che questo sia il film perfetto per dove si trovano adesso
con le loro vite. Il fatto di essere due genitori davvero
incredibili ha permesso loro di approcciarsi alla storia nel modo
giusto. Amano i loro figli tantissimo e penso che abbiamo
trasportato tutto quest’amore all’interno del film”.
Quali sono i punti di forza
di questa commedia?
“Credo che ce ne siano
parecchi. E’ una commedia, ma è anche un film in grado di attirare
il pubblico più diversificato. E’ una commedia romantica, ma si
parla anche dell’importanza della famiglia. C’è poi
quest’incredibile avventura che riguarda il viaggio dei
protagonisti in Africa. Insomma, la storia può essere letta da più
punti di vista e attrarre tante tipologie di pubblico”.
Qual è la parte del suo
lavoro che odia di più?
“La parte più difficile, per
me, è quando il film è finito e devi aspettare che venga
rilasciato. Devi aspettare per sapere se alla gente piacerà o meno,
se il pubblico lo accoglierà positivamente o no, ed è una cosa
piuttosto snervante. Ecco, questa è la sfida più grande per me e la
cosa che mi mette più alla prova. Tutto il resto, lo
adoro”.
Le piacerebbe produrre un
film girato in Italia?
“Certamente. L’Italia ha delle
location incredibili. Sarebbe fantastico, ad esempio, girare una
commedia romantica in Italia. Se dovessi scegliere qualcuno,
probabilmente scegliere di nuovo Drew Barrymore. Ad ogni modo,
spero che gli italiani apprezzino Insieme per forza”.
In futuro realizzerà un
film ambientato nel giorno dell’anno più importante per il
football, la domenica del Super Bowl. Può svelarci qualche
dettaglio a riguardo?
“Si tratta di un film che
realizzerò con la Warner Bros. Si chiamerà probabilmente Super
Sunday. Il Super Bowl è uno degli eventi più importanti per gli
americani. Si tratterà di una storia d’amore ambientata durante il
giorno del Super Bowl. Inizieremo a girare il prossimo anno e
probabilmente uscirà nel 2016”.
Insieme per forza, diretto da
Frank Coraci e prodotto da Mike Karz, Adam
Sandler e Jack Giarraputo, uscirà al
cinema in Italia il prossimo 2 Luglio.
E’ dai tempi di William
Friedkin e del suo Esorcista che
la possessione al cinema ha assunto non solo il ruolo di
spauracchio prediletto da registi e sceneggiatori, ma anche quello
di grande elemento di intrattenimento per gli amanti delle storie
di fantasmi, spiriti e demoni. Due anni fa, era il 2011,
Insidious ci aveva regalato forti
emozioni che ci ha fatto ricordare da vicino il terrore puro visto
e raccontato al cinema nei suoi anni d’oro.
Forte di un grande successo in patria
e in tutto il mondo, e soprattutto di una squadra creativa che lo
accompagna in ogni suo progetto (tra gli altri lo sceneggiatore
Leigh Whannell, che lo ha seguito anche nel cult
Saw – L’enigmista), il regista
James Wan porta al cinema per la seconda volte le
disavventure della famiglia Lambert. Dal successo del primo film
possiamo già prevedere che Insidiuos 2
sarà una vera garanzia, soprattutto perché, così come il
leggendario Scream, è una storia dell’orrore che segue le
vicissitudini fuori dall’ordinario di una famiglia e quindi degli
stessi personaggi che con il tempo impareranno a fare i conti con
gli spiriti e con un passato oscuro da cui viene generato lo stato
attuale delle cose.
In questo secondo capitolo
ritroviamo la famiglia Lambert alle prese con un trasloco e con una
nuova casa. I nostri protagonisti tentano di rimettere insieme le
loro vite e i loro legami dopo le traumatiche esperienze vissute
nella “vecchia casa”, ma qualcosa ben presto farà capire loro che
non c’è spostamento o trasloco che possa arginare un male che è
fortemente legato alle loro stesse vite e al loro stesso
passato.
Il film, che arriverà da noi il
prossimo 10 ottobre, ha già fatto record d’incassi negli Stati
Uniti, il che ci fa ben sperare per un sequel all’altezza delle
atmosfere cupe e strabordanti di suspence che hanno fatto la
fortuna del primo Insidious.
A guidarci in questa seconda
disavventura ritroviamo i Lambert al completo, interpretati ancora
da Patrick Wilson, Rose Byrne, Lin Shaye e
Ty Simpkins qui impegnati ad indagare su un
mistero risalente all’infanzia, un evento oscuro responsabile degli
eventi di possessione che si trovano adesso a contrastare.
Insidious è il
film del 2010 diretto da James
Wan e con protagonisti nel cast Patrick
Wilson, Rose Byrne, Ty Simpkins, Lin Shaye, Leigh
Whannell
James Wan ci riprova. Dopo aver scosso il mondo
dell’horror con Saw – L’Enigmista (2004) e dopo la
parentesi meno remunerativa di Dead Silence (2007), torna ora nelle
sale con Insidious, ghost-story ambiziosa che strizza
l’occhio ad innumerevoli classici del genere. In molti hanno storto
il naso, tra critici ed appassionati del genere, quando la
diffusione del primo materiale promozionale lasciava presagire
l’ennesima vicenda soprannaturale, patinata e schiava di quei
meccanismi scenici e registici che Hollywood sembra voler applicare
a quasi ogni sua creatura, trasformando anche la più buona delle
idee in un prodotto mediocre.
Insidious, sorprendentemente, riesce in
buona parte a distaccarsi da quel pantano di remake scialbi e
stanchi che hanno affossato l’horror, proponendoci una storia
sinistra ed ottimamente orchestrata che, pur non inventando nulla
di particolarmente originale, si fa carico di tutti i luoghi comuni
del genere utilizzandoli in maniera efficace: porte cigolanti,
sussurri ed apparizioni agghiaccianti fanno capolino in una
sceneggiatura che gioca le sue carte migliori nei primi due atti
della pellicola, a fronte di un terzo più confusionario e fuori
controllo.
Nell’epoca del gore più
gratuito e fine a se stesso, dove il mercato sembra voler imporre
agli autori la necessità di mostrare più violenza possibile, Wan
gioca tutto sull’atmosfera, su di un impianto sonoro quasi
minimale, avvalendosi anche di una fotografia chiaroscurale sempre
al servizio della storia e ricca di zone d’ombra in cui nascondere
i suoi spettri, in un continuo gioco di equilibri tra il “vedo/non
vedo”; carrelli lenti, inquadrature fisse e ben studiate, che
rivelano un lavoro di storyboard senza dubbio notevole,
rappresentano i trucchi vincenti di una regia furbissima nel suo
voler sempre spiazzare le attese dello spettatore, che si ritrova
suo malgrado a gettare l’occhio in ogni angolo della scena, sicuro
di scorgere uno dei molti spettri di cui la pellicola è
disseminata, un campionario di fantasmi spaventoso, grottesco e
sostenuto da un mirabile lavoro di make-up.
I veterani del genere, inoltre,
potranno compiacersi dei continui rimandi, sia in termini di
mood che di situazioni, agli intramontabili capostipiti di
cui Insidious è debitore: echi di pietre
miliari come Gli Invasati di Robert
Wise (1963), Amytiville Horror
di Stuart Rosenberg (1979), Poltergeist di Tobe
Hooper (1982) ed anche lo stesso
L’Esorcista di William
Friedkin (1973) sono sparsi ovunque.
Insidious
Non tutto comunque funziona, a
partire dal comparto attoriale, dove l’unica prova pregevole e
coinvolgente è rappresentata dal personaggio della medium
interpretato da Lin Shaye, in grado di gelare il sangue persino in
una sequenza (una delle migliori del film) prettamente descrittiva;
Non splende affatto invece
Patrick Wilson, troppo ingessato e spaesato nei panni
di un padre in procinto di rischiare tutto per salvare suo figlio,
un anonimo (ma gli va concessa l’attenuante della giovane età)
Ty Simpkins. Chiude la lista dei comprimari
Rose Byrne, che qui interpreta in maniera appena
discreta una madre apprensiva e sconvolta dagli eventi.
Un plauso invece agli attori che
danno “corpo” e “forma” a spiriti e demoni, tutti inquietanti ed
espressivi; l’ultimo vero neo del film è rappresentato dall’atto
finale, che alterna momenti di indubbio fascino visionario ad altri
decisamente più gratuiti e scontati, andando in parte a scalfire
quanto di buono fatto precedentemente, per poi affidare la
conclusione dell’opera ad un colpo di scena piuttosto
prevedibile.
Insidious, nonostante diversi difetti,
resta quindi consigliatissimo a tutti coloro che, tra una lista fin
troppo lunga di horror deludenti, cercano un prodotto efficace, dal
sapore quasi vintage e, finalmente, davvero in grado di
spaventare.
L’ultimo capitolo della saga di
Insidious ad essere arrivato nelle sale è
stato
Insidious – L’ultima chiave del 2018, che in realtà è un
prequel ai primi due film del franchise horror partorito dalla
mente di
James Wan. Da allora non ci sono stati più aggiornamenti sul
futuro della saga, ma adesso è stata l’iconica Lynn
Shaye a parlarne in una recente intervista con
ComingSoon.net.
L’attrice, che è apparsa in tutti e
quattro i film del franchise nei panni della medium Elise Rainier,
ha spiegato che ora come ora non conosce i piani della Blumhouse in
merito alla saga, ma che ovviamente amerebbe tornare per un
eventuale nuovo film. “Penso che ora come ora siamo tutti
preoccupati in merito al film horror della nostra società. Stiamo
già vivendo una sorta di horror”, ha ironizzato l’attrice in
merito a quanto sta accadendo nel mondo. “Ad un certo punto
sembrava che James Wan avesse in mente un altro Insidious, poi non
ho avuto più aggiornamenti in merito. Credo che al momento siano
tutti abbastanza preoccupati. A me andrebbe bene realizzarne un
altro. D’altronde il mio personaggio è già nell’Altrove, quindi
sarebbe tutto molto differente.”
Insidious è il film che ha dato il via ad una
delle saghe horror più viste degli ultimi anni, capostipite di un
sequel e due prequel. Nella fattispecie, il primo film del 2010 è
il terzo andando nell’ordine cronologico degli eventi. L’ultima
capitolo del franchise,
Insidious – L’ultima chiave, è il capitolo della serie che
ha incassato di più al box office.
Sony Pictures ha
diffuso il trailer ufficiale di Insidious:
La Porta Rossa, il quinto capitolo della
serie horror di culto che è diretto e interpretato da
Patrick Wilson.
In Insidious:
La Porta Rossa, il cast originario del franchise
horror si riunisce nell’ultimo capitolo della terrificante saga
della famiglia Lambert. Per mettere a tacere i loro demoni una
volta per tutte, Josh (Patrick Wilson) e Dalton
(Ty Simpkins), ormai in età da college, devono spingersi
nell’“Altrove” più a fondo di quanto non abbiano mai fatto,
affrontando l’oscuro passato della loro famiglia e una serie di
nuovi e più spaventosi terrori che si nascondono dietro la porta
rossa.
Il capitolo finale della serie
horror di culto sta per arrivare al cinema! Insidious: La
Porta
Rossa, diretto e
interpretato da
Patrick Wilson arriverà al cinema dal 5 Luglio
distribuito da Sony Pictures Italia.
In Insidious: La
Porta Rossa, il cast originario del franchise
horror si riunisce nell’ultimo capitolo della terrificante saga
della famiglia Lambert. Per mettere a tacere i loro demoni una
volta per tutte, Josh (Patrick Wilson) e Dalton
(Ty Simpkins), ormai in età da college, devono spingersi
nell’“Altrove” più a fondo di quanto non abbiano mai fatto,
affrontando l’oscuro passato della loro famiglia e una serie di
nuovi e più spaventosi terrori che si nascondono dietro la porta
rossa.
Torna sugli schermi il 18
gennaio, Insidious: l’ultima chiave, un nuovo
capitolo della saga horror.
Insidious: l’ultima chiave – Un
mondo del terrore
Questo piccolo microcosmo orrorifico
è nato nel 2010 dalla fertile mente del regista James
Wan, ormai noto nell’ambito del cinema horror per aver
portato nuova linfa al genere, con film campioni di incassi come
Saw-L’Enigmista, The Conjuring e, appunto,
Insidious. A produrre, oltre lo stesso Wan,
sono Oren Peli (regista di Paranormal
Activity) e la Blumhouse di Jason
Blum.
Dove eravamo rimasti
Nata dalla penna dello sceneggiatore
Leigh Whannell (che nei film interpreta anche Specs), la storia di
Insidious segue principalmente le vicende della medium Elise Rainer
(Lin Shaye) e dei vari casi che di volta in volta
deve affrontare. Elise ha messo su infatti una sorta di squadra
assieme ai due giovani e simpatici Specs (Leigh
Wallen) e Tucker (Angus Sampson), che la
aiutano con i loro macchinari di rilevazione.
Nei primi due capitoli Elise aiuta
la famiglia Lambert, il cui piccolo figlio Dalton sembra caduto in
un coma irreversibile, quando in realtà è stato confinato nel
cosiddetto “Altrove” da un demone maligno.
Nel terzo capitolo,
Insidious 3 – L’Inizio, la medium similmente
aiuterà Quinn Brenner a disfarsi di un’entità malefica che la ha
presa di mira.
La trama di
Insidious: l’ultima chiave
Il vero inizio della saga però, è
narrato in questo quarto capitolo. Assistiamo alla prima infanzia
di Elise Rainer e alla nascita dei suoi poteri psichici. Tornati ai
giorni nostri, un’ormai anziana Elise dovrà fare ritorno alla sua
casa natia ed affrontare i demoni, reali e spettrali, che essa
racchiude.
Un classico che ritorna
L’intera saga di Insidious ha mirato
sin dagli inizi alla rivisitazione del grande classico della casa
stregata, rileggendolo in chiave moderna e intelligente. Ma se nei
primi capitoli si faceva un uso sapiente dello spavento indotto
senza troppi effetti speciali (ma solamente giocato sulla
psicologia dello spettatore) questo quarto capitolo perde
originalità sia in fatto di narrazione che di messa in scena.
La storia è davvero troppo simile
alle precedenti, complice anche la presenza dei medesimi personaggi
(che stemperano, al solito, il clima cupo con battute già sentite)
e di un mostro quasi uguale a quelli dei capitoli di cui sopra.
A causa del buon successo del
franchise, forse gli autori non hanno voluto azzardare in eccessivi
cambiamenti stilistico-narrativi, che però questa volta finiscono
per tirare troppo per le lunghe una storia di cui già si conosce il
finale (la trama di Insidious 4 infatti è direttamente collegata ai
primi due capitoli, e questo fa perdere allo spettatore il piacere
di scoprire come andrà a finire).
Le citazioni dei
grandi classici del genere – primaria caratteristica dei primi
Insidious – sono meno sorprendenti.
Certo la coerenza narrativa c’è, la
saga funziona grazie anche ai personaggi ormai noti, ma si ha
l’impressione di assistere più ad una serie tv che ad un film a sè
stante.
Sulla scia delle vecchie saghe
horror di serie B, la visione di Insidious: L’Ultima
Chiave cela qualcosa di nostalgico. Il ricordo va
istintivamente alle innumerevoli VHS che racchiudevano le saghe di
Venerdì 13, Hellraiser e tanti
altri horror pieni di capitoli più o meno riusciti.
In questo senso, quella di Insidious
potrebbe essere una discreta “operazione nostalgia” che cavalca
l’onda incredibilmente attuale del revival anni ‘80 e di tutto ciò
che ne consegue.