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James DeMonaco ha terminato la sceneggiatura di The Purge 6

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James DeMonaco ha terminato la sceneggiatura di The Purge 6

Il creatore della serie di film The Purge – in Italia noti come La notte del giudizio James DeMonaco, ha ufficialmente terminato la sceneggiatura di The Purge 6, che avrà come protagonista Frank Grillo ed esplorerà la vita dopo il crollo degli Stati Uniti. Parlando con Variety per celebrare il decimo anniversario dell’amato franchise horror, DeMonaco ha anche sottolineato come il suo universo contorto sia nato dal suo odio per le pistole. Ambientato nel prossimo futuro, The Purge immagina infatti che gli Stati Uniti organizzino un periodo di tempo in  cui qualsiasi tipo di crimine è legale, incluso l’omicidio.

Sebbene il concetto abbia permesso a DeMonaco di stravolgere la formula dell’home invasion, il franchise è principalmente noto per il suo riflettere, attraverso il genere, su argomenti politici molto attuali, come la gentrificazione e l’omicidio di massa tra le popolazioni povere. Nell’ultimo film della serie, La notte del giudizio per sempre, DeMonaco ha portato l’Epurazione alla sua logica conclusione quando le angosciose élite americane hanno deciso di continuare a epurare oltre i limiti della legge. Ciò ha causato la distruzione della democrazia americana, con i cittadini che si sono rivolti al Messico pur di salvare le proprie vite.

Quel capitolo doveva essere l’ultimo del franchise, ma nel 2021 DeMonaco ha detto di aver cambiato idea. Ora, il regista rivela di aver terminato da alcuni mesi la sceneggiatura del nuovo film, che stando a quanto rivelato riporterà in scena Leo Barnes, il personaggio interpretato da Grillo, già protagonista di chiave di Anarchia – La notte del giudizio e La notte del giudizio: Election Year. L’imminente sequel consentirà inoltre a DeMonaco di esplorare la realtà di un paese diviso da ideologie. Come spiega DeMonaco: “È un capitolo non completamente diverso dai film precedenti, ma è una nuova America in cui stiamo entrando“.

“In La notte del giudizio per sempre l’America è crollata, ed è ora davvero mappata secondo diverse ideologie. Gli stati si basano su sessualità, religione e ideologia. Quindi ci siamo separati e lo stato di discordia è al massimo. Con il nuovo film entriamo dunque ora nel pieno di questa nuova realtà”. Come noto, DeMonaco ha scritto la prima sceneggiatura per esorcizzare alcune delle sue paure riguardo alla violenza armata. Come dice lui, “Ho questa piccola, strana, oscura accusa contro la cultura americana delle armi. odio le pistole. Per me, la cosa più spaventosa del mondo sarebbe una notte in cui tutti erano armati ed era legale usare queste armi da fuoco. Per me, non c’era niente di più spaventoso di quell’idea“.

Sfortunatamente, DeMonaco si rende conto che molte persone non hanno colto tale messaggio. Quindi, invece di contemplare gli orrori che possono derivare dall’accesso indiscriminato alle armi da fuoco, le persone di solito discutono di cosa farebbero in un evento del genere nella vita reale. E come afferma DeMonaco, le controversie politiche alimentate dalla rabbia in America sono solo peggiorate nel decennio successivo all’uscita del primo film, avvicinando la realtà alla finzione. Il nuovo film, ancora senza una data di uscita, potrebbe dunque riflettere anche su queste degenerazioni.

James Dean: 10 cose che non sai sull’attore

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James Dean: 10 cose che non sai sull’attore

James Dean è uno di quegli attori che se non ci fosse stato avrebbero dovuto invertarlo. Schivo, riservato, ma con un certo carattere, l’attore ha saputo conquistare il pubblico di tutto il mondo per poi diventare una leggenda.

Sebbene Dean fosse tormentato dai demoni, la sua vita era come quella di un ragazzo ventenne qualunque, fatta di amori, divertimento, sogni e tanto lavoro, prima che un fatale incidente lo portasse via da questa terra.

Ecco dieci cose da sapere su James Dean.

James Dean: l’incidente e la morte dell’attore

 

1. James Dean è morto a 24 anni. Il giovane attore morì il 30 settembre del 1955 a causa di un incidente automobilistico. Stando alle informazioni avute, Dean quel giorno si sarebbe dovuto trovavre a Salinas, in California, per una gara automobilistica. In mattinata la sua Porsche 550 Spyder venne preparata e l’attore decise di guidarla per familiarizzare meglio con essa. Perciò, salì a bordo con il meccanico Rolf Wütherich e si inviarono: Dean venne multato per eccesso di velocità nel primo pomeriggio, per poi fermarsi a fare rifornimento.

Dopo aver lasciato le Lost Hills alle spalle, Dead si trovò a guidare sulla U.S. Route 466 quando, ad un certo punto, arrivò in direzione opposta una Ford Custom Tudor coupè bianca e nera guidata da un giovane studente, Donald Gene Turnupseed. Questa si mise a voltare a sinistra, attraversando la corsia di Dean: le due auto incidentarono quasi frontalmente. Se lo studente sopravvisse con diverse ferite e contusioni, Dean venne portato all’Ospedale Paso Robles, dove venne dichiarato morto dopo una decina di minuti, a causa di diverse lesioni interne e la rottura del collo.

2. Nel 2005 sono state diramate nuove informazioni sulla morte di James Dean. Una ricerca effettuata nel 2005 dimostrò che alcune delle informazioni diramate al momento della morte dell’attore, e negli anni successivi, non erano del tutto corrette. Per cinquant’anni si era pensato che l’attore andasse a una gran velocità e che avesse guidato in maniera spericolata: invece, da questo studio è emerso che Dean stava guidando in maniera prudente e non andava così forte come si è sempre pensato. Grazie alle nuove tecnologie è stato stimato che era Dean a guidare (a differenza di diverse voci che dicevano fosse dalla parte del passeggero) e che frenò forte per evitare d’impattare con l’altra auto, invece di accelerare come venne detto all’epoca.

james dean

James Dean: i suoi film

3. James Dean: I film e la carriera. James Dean, prima di realizzare i film che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, ha dovuto fare una bella gavetta durata qualche anno in cui ha partecipato ad una serie di film pur senza esserne accreditato: I figli della gloria (1951), Attente ai marinai! (1952), L’ultima minaccia (1952), Il capitalista (1952) e L’irresistibile Mr. John (1953). Finalmente, Dean riesce a farsi valere e ad ottenere dei ruoli importanti nei tre film che lo renderanno una leggenda: La valle dell’Eden (1955), Gioventù bruciata (1955) e Il gigante (1956).

4. James Dean ha lavorato in diverse serie tv. Parallelamente alla sua carriera cinematografia, James Dean ha lavorato anche in qualche episodio di diverse produzioni televisive, come Mio padre, il signor preside (1951), Studio One (1952-1953), Kraft Television Theatre (1952-1953), General Electric Theatre (1954) e Schiltz Playhouse of Stars (1955).

5. È stato candidato postumo agli Oscar. Deceduto nel 1955, l’attore aveva in quel momento da poco ultimato la lavorazione dei suoi ultimi film. La valle dell’Eden gli fece poi guadagnare una prima nomination postuma come miglior attore ai premi Oscar, nel 1956. L’anno seguente la cosa si ripeté grazie a Il gigante. Pur senza aver vinto il premio, queste due sue interpretazioni sono ricordate come tra le migliori nella storia del cinema e vengono ancora oggi studiate dagli amanti della recitazione.

James Dean: altezza

6. James Dean era un di media statura. Affascinante, slanciato e snello, James Dean sembrava un essere un ragazzo molto alto, eppure la sua altezza si sviluppava in 173 centimetri. L’attore, quindi, godeva di un’altezza forse poco più alta della media dell’epoca. In ogni caso, a svettare erano il suo talento e le sue capacità.

James Dean: la vita privata e la fidanzata italiana

7. James Dean era probabilmente bisessuale. Circa l’omosessualità di James Dean, non ci sono mai state delle informazioni chiare, ma ci si è sempre basati su voci, per cosi dire, di corridoio. Lo stesso attore non ha mai detto di esserlo, affermando però di non vivere la vita con costrizioni. Le voci su una presunta omosessualità circolavano già quando era in vita: queste voci, provenienti da persone che pare fossero molto amiche dell’attore, sostenevano che Dean avesse un’intimità sessuale discreta con uomini e di averne frequentati diversi senza darlo a vedere.

James Dean incidente

 

8. James Dean è stato fidanzato con Anna Maria Pierangeli. Nel corso della sua breve vita, James Dean si fidanzò con un’attrice italiana, Anna Maria Pierangeli: i due si conobbero mentre lei stava girando Il calice d’argento in un set che si trovava vicino a quello della Warner Bros. I due si frequentarono per diverso tempo, salvo poi terminare la relazione quando la Pierangeli annunciò di essere in procinto di sposare l’attore Vic Damone.

James Dean e la Porsche maledetta

9. La Porsche di Dean si chiamava Piccola bastarda. L’auto con cui James Dean perse tragicamente la vita nel 1955, è stata definita più volte come maledetta e questo perché pare che le persone, alle quali sono state vendute le parti restanti della macchina (che venne smembrata) ebbero a loro volta degli incidenti automobilistici.

James Franco in James Dean – La storia vera

10. James Franco ha interpretato James Dean. Nel 2001, venne realizzato un film per la televisione intitolato James Dean – La storia vera. Diretto da Mark Rydell e con James Franco nei panni di James Dean, il film racconta la storia dell’attore indimenticato, dalla sua infanzia fino al momento della morte, passando per i retroscena dei film da lui realizzati e alle diverse relazioni sentimentali e rapporti d’amicizia. Il film vinse un Golden Globe e due Emmy Awards.

Fonti: IMDb, biography, telegraph

James Dean torna al cinema grazie alla CGI in Finding Jack

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James Dean torna al cinema grazie alla CGI in Finding Jack

James Dean tornerà al cinema grazie alla CGI  in Finding Jack, dramma ambientato durante la guerra del Vietman diretto da Anton Ernst e Tati Golykh. L’attore, morto  nel 1955 all’età di 24 anni in seguito ad un incidente d’auto reciterà di nuovo sul grande schermo nel progetto finanziato dalla neonata Magic City Films, recentemente lanciata dai due cineasti, che di recente ha ottenuto i diritti di sfruttamento dell’immagine di Dean dalla sua famiglia.

Scritto da Maria Sova e adattamento del romanzo di Gareth Crocker, Finding Jack racconta le vicende di oltre 10.000 unità canine abbandonate nel corso del conflitto ed è stato descritto come un viaggio emozionante sull’amicizia e l’amore in circostanze disperate. Dean, o meglio, la sua versione digitale, interpreterà un piccolo ruolo.

Abbiamo cercato in lungo e in largo l’attore perfetto per Rogan, che ha un arco narrativo molto complesso, e dopo mesi di ricerca abbiamo deciso che l’unico poteva essere James Dean” ha dichiarato Ernst. “Siamo davvero onorati che la sua famiglia abbia deciso di sostenerci, e prenderemo ogni precauzione per assicurarci che l’eredità di una delle star cinematografiche più importanti di sempre rimanga intatta. La famiglia vede questo come il suo quarto film, un film che non è mai riuscito a fare. E non vogliamo deludere i suoi fan.

L’Hollywood Reporter, che ha riportato la notizia, spiega inoltre che la performance di Dean sarà interamente ricostruita una formula di CGI “full body” utilizzando filmati e foto reali applicata ad un attore in carne e ossa. Per quanto riguarda la produzione, i lavori dovrebbero iniziare il 17 novembre, con l’obiettivo di partire con le riprese nel 2020.

Questo progetto apre una serie di nuove opportunità, come riportare al cinema alcuni interpreti che non sono più con noi“, ha detto Mark Roesler, CEO di CMG Worldwide, che rappresenta la famiglia di Dean insieme a oltre 1.700 personaggi dello spettacolo, dello sport e della musica, tra cui artisti del calibro di Burt Reynolds, Christopher Reeve, Ingrid Bergman, Neil Armstrong, Bette Davis e Jack Lemmon.

James Dean: 10 cose che non sai sull’attore

Fonte: THR

James Dean torna al cinema con Life di Anton Corbijn

Life racconta di come l’omonima rivista commissioni al giornalista Dennis Stock, interpretato da Robert Pattinson, un articolo su James Dean, prima dell’uscita del film East of Eden, in cui Dean interpreta Cal Trask. Giornalista e attore intraprendono un viaggio fra Los Angeles e l’Indiana, durante il quale nascerà una forte amicizia.

Inizialmente, il regista, Anton Corbijn, aveva rifiutato la proposta di girare un film su James Dean. Infatti, ammetterà in seguito di essere molto più interessato alla storia di Dennis Stock che a James Dean. Al contrario, lo sceneggiatore, Luke Davies, era inizialmente interessato all’idea di scrivere un film su James Dean ma, le foto scattate da Stock all’attore colpirono così tanto l’attenzione dello sceneggiatore da decidere di raccontare James Dean dal punto di vista del giornalista. È curioso sapere come l’articolo abbia attratto l’attenzione dello sceneggiatore, ma non ebbe molto successo quando fu pubblicato sulla rivista.

Robert Pattinson interpreta il giornalista Dennis Stock. L’attore ha rivelato di aver deciso di partecipare al film perché il tema principale è, di fatto, una battaglia tra l’ego del giornalista e quello dell’attore, su chi sia l’artista migliore e su chi, tra i due, sia l’artista e chi il soggetto. Pattinson ha anche affermato di essere molto entusiasta poiché il suo personaggio, pur giovane, esplora le problematiche della paternità. Tutto questo entusiasmo deve essere trasparito durante il provino: infatti, il regista ha ammesso di non aver più fatto audizioni per il personaggio di Stock dopo il provino dell’attore di Bel Ami.

Più problematica è stata invece la selezione dell’attore che interpretasse James Dean. La scelta dei produttori è ricaduta su Dane DeHaan, per via della sua carriera che spazia cinema e teatro. Tuttavia, inizialmente, l’attore rifiutò la parte perché intimidito dal personaggio da interpretare. È stata sua moglie, Anna Wood, a convincerlo ad accettare la parte.

Anche Philip Seymour Hoffman avrebbe dovuto partecipare al film nel ruolo del fotogiornalista, John G. Morris. Inizialmente, infatti, Corbijn aveva offerto la parte all’attore di Capote perché i due avevano già lavorato insieme sul set di La spia – A most wanted man ma l’attore è deceduto prima dell’inizio delle riprese e quindi la scelta è ricaduta su Joel Edgerton.

Con un cast che, a detta del regista, comprende i due attori emergenti più importanti della loro generazione, il film uscirà nelle sale italiane l’8 Ottobre.

James Corden e i suoi progetti dopo il Tony Award

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james-cordenReduce dalla vittoria dei Tony Award come miglior attore per l’interpretazione di One Man, Two Guvnors, battendo il favorito, Philip Seymour Hoffman in Morte di un commesso

James Cameron: Tom Cruise vuole Le montagne della follia!

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Arrivano notizie fresche dul film tratto da Le montagne della follia di Lovecraft ed è  James Cameron in persona, produttore del film ad aggiornare la situazione. l regista Guillermo del Toro sta lavorando allo script, e Tom Cruise vuole far parte del cast…

Intervistato da MTV Cameron ha dichiarato:

Tom vuole partecipare al film. Non credo che sia già stato fatto un contratto, ma la nostra speranza è quella di raggiungere un accordo presto. Guillermo sta lavorando come un pazzo alla nuova sceneggiatura, speriamo di girare a giugno o luglio.

Attendiamo la fine della stesura definitiva dello script per iniziare a parlare con grande interesse del progetto.

Fonte: MTV

http://www.cinefilos.it/site/film/data-base-artisti.html?task=detay&id=28&katid=1

James Cameron: novità sui sequel di Avatar

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James Cameron: novità sui sequel di Avatar

Atre anni e passa di distanza dall’uscita del primo capitolo, James Cameron continua a confermare l’intenzione di dare vita ad almeno due sequel delle vicende ambientare sul pianeta Pandora.

In una recente intervista il regista ha confermato essere al lavoro sui due film, riportando anche uno scambio di battute avuto recentemente con Peter Jackson: Cameron ha ricordato al regista della trilogia del Signore degli Anelli che lui ha avuto vita facile, avendo già a disposizione i libri su cui basarsi; Cameron si è dovuto invece costruire da solo le proprie storie. Attualmente ne è pienamente  coinvolto e, in pratica, vive su Pandora.

Cameron ha rivelato che il lavoro sta proseguendo spedito, quasi scrivendosi da solo. Il regista sta attualmente lavorando ai film nella sua residenza in Nuova Zelanda, uno scenario che ricorda molto da vicino quello del pianeta Pandora.

Il primo Avatar è stato il più grande successo commerciale della storia del cinema, ma Cameron afferma che questo non gli crea molta pressione; certo i sequel comportano sempre qualche problema, perché bisogna sorprendere lo spettatore, ma anche soddisfarne le attese, oltre a continuare a offrirgli tutto ciò che hanno conosciuto e amato del primo film.

Al momento il regista non ha ancora offerto una data di uscita per il primo sequel, sebbene inizialmente i due film fossero stati programmati rispettivamente per il dicembre 2014 e lo stesso mese del 2015.

Fonte: ComingSoon.Net

James Cameron: il trailer della sua masterclass sui 40 anni di carriera

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La piattaforma MasterClass ha diffuso il trailer dell’incontro con James Cameron che, per la prima volta in 40 anni, ha deciso di parlare in questa forma del suo lavoro e della sua carriera, analizzando film e scelte registiche che ne hanno fatto uno dei cineasti più importanti di sempre.

Aliens, Terminator, Titanic e Avatar sono solo i primi quattro titoli che arrivano alla mente e che il regista racconta e analizza del filmato disponibile in streaming sulla piattaforma MasterClass, che mette a disposizione lezioni sulla settima arte da parte delle più importanti e preparate personalità di Hollywood. Un vero e proprio appuntamento imperdibile per chi ha una qualsiasi velleità artistica nel mondo del cinema.

James Cameron: Gravity è il miglior space-movie

James Cameron è senz’altro una delle maggiori autorità in circolazione quando si parla di film ambientati nello spazio. Con Aliens ed Avatar ha spalancato le porte a dei veri e propri universi ed è per questo che, se uno come lui dice che Gravity sarà “il miglior film sullo spazio mai fatto”, la notizia assume una certa rilevanza.

E’ stata la rivista Variety ad incontrare il regista dopo l’esordio della pellicola di Alfonso Cuaron al Festival di Venezia e quando è stato interrogato in merito ai suoi pensieri riguardanti il film, l’autore di Titanic si è espresso con la massima apostrofazione possibile.

Ero sbalordito, assolutamente atterrito. Penso che sia la miglior fotografia dello spazio mai fatta, penso che sia il miglior film sullo spazio mai fatto ed è il film che io sono stato affamato di vedere da lunghissimo tempo.

Non c’è dubbio che l’esperienza nella fantascienza ed il suo know-how nell’apporto di nuove tecnologie alla realizzazione di questo tipo di film, renda il giudizio di Cameron insidacabile. E’ proprio questo a rendere merito ad Alfonso Cuaron che ha dovuto cimentarsi nell’uso di quegli apporti Hi-Tech che proprio lo stesso Cameron ha contribuito a sviluppare e a far evolvere nel corso della sua carriera (si ricordi come in epoche cinematografiche diverse The Abyss, Terminator 2 ed Avatar abbiano rappresentato veri e propri spartiacque nel campo degli effetti visivi).

Nel frattempo le affermazioni di James Cameron mettono sotto una nuova luce il lavoro fatto da Cuaron e le stesse impressioni del regista canadese sembrano essere confermate dall’entusiasmo del pubblico che ha accompagnato l’anteprima del film a Venezia. Per confermare il tutto, non ci resta che attendere l’uscita di Gravity nelle sale.

Gravity, il film

Il film si basa su una sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre la fotografia è curata da Emmanuel Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4 ottobre.

Trama: Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e  Stone e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante distesa dello spazio.

James Cameron: gli 8 migliori villain dei suoi film

James Cameron: gli 8 migliori villain dei suoi film

James Cameron è tornato con il sequel di Avatar nelle sale cinematografiche. A più di dieci anni dall’uscita del primo film, Avatar: La via dell’acqua riporta il pubblico a Pandora con volti familiari come Jake Sully, Neytiri e persino il villain colonnello Quaritch, apparentemente morto nel primo film. In realtà, Quaritch è solo uno dei tanti cattivi iconici della filmografia Cameron, che spaziano dagli umani agli extraterrestri, fino ai cyborg assassini: ripercorriamoli assieme.

Piranha volanti (Piranha II: The Spawning)

Parlando di Terminator 2: Il giorno del giudizio, James Cameron ha definito scherzosamente il suo film d’esordio Piranha II: The Spawning come “la più bella commedia horror sui pesci assassini volanti mai realizzata”. Ricordiamo infatti che il sequel ha aumentato la pericolosità dei piranha del primo film dotandoli di ali. L’unico inconveniente della minaccia dei piranha nel capitolo precedente era che, non appena i personaggi uscivano dall’acqua, si trovavano automaticamente al sicuro. Se i piranha possono volare, non è più così.

Caledon Hockley (Titanic)

Titanic di James CameronIl cattivo di Titanic, uno dei film romantici più iconici degli anni ’90, è tecnicamente l’iceberg che affonda la nave. Ma l’iceberg non ha alcuna intenzione malvagia; è semplicemente seduto nell’oceano, a farsi gli affari suoi, fino al momento dell’impatto. Il vero antagonista del film potremmo dunque dire che sia Caledon Hockley. James Cameron traduce la storia del’amore impossibile del Romeo e Giulietta sui ponti del Titanic, con la ricca e mondana Rose che si innamora del plebeo Jack. Billy Zane interpreta in modo esilarante il ruolo di Caledon, il fidanzato geloso, possessivo e ossessionato da se stesso di Rose, che cerca di uccidere Jack mentre la nave sta affondando.

Carter Burke (Aliens – Scontro finale)

Carter Burke in Aliens di James CameronMentre la principale forza antagonista di Aliens è, ovviamente, l’alieno, il furbo Carter Burke rappresenta il villain umano. Burke dà più valore al denaro e al potere che alle vite umane; la satira pungente dell’insensibile élite aziendale incarnata da questo personaggio è uno dei tanti aspetti di Aliens che ancora oggi resiste. Burke è probabilmente ancora più insopportabile degli stessi alieni!

Salim Abu Aziz (True Lies)

True Lies di James CameronSe James Cameron avesse diretto un film di James Bond, questo potrebbe assomigliare a True Lies, il suo sottovalutato thriller di spionaggio su un agente governativo che bilancia il suo lavoro di spia con i doveri suburbani di marito e padre. Come la maggior parte dei cattivi di Bond, il cattivo di True Lies è una caricatura fumettistica di una sfrenata malvagità megalomane. Salim Abu Aziz è il leader di una cellula terroristica estremista nota come “Jihad cremisi”, ma non rappresenta solo una minaccia ideologica: rapendo la moglie di Harry Tasker e successivamente sua figlia, eleva il conflitto anche a livello personale.

T-800 (The Terminator)

Terminator filmMentre il T-800 è stato riprogrammato come eroe in tutti i sequel, il primo film di Terminator lo ha reso il cattivo. Come antagonista della coraggiosissima Sarah Connor, il T-800 è un cattivo perfetto: è una macchina per uccidere inarrestabile, decisa a impedire la nascita del leader della resistenza John Connor. Potrebbe sembrare uno scherzo di cattivo gusto dire che Arnold Schwarzenegger ha dato la sua migliore interpretazione nei panni di un robot privo di emozioni, ma l’attore fa davvero funzionare questa premessa con un’interpretazione convincente di un androide implacabile dal cuore freddo che si fa strada attraverso ogni ostacolo.

Colonnello Miles Quaritch (Avatar)

Miles Quaritch in Avatar di James CameronIl colonnello Miles Quaritch è il burocrate militare dalla faccia severa intenzionato a spazzare via la popolazione locale di Pandora in Avatar. Egli incarna i temi imperialisti del film e la sconfitta di Quaritch significa la sconfitta di tutti gli altri umani colonizzatori; la fenomenale interpretazione di Stephen Lang infonde un’energia simile a quella di R. Lee Ermey in questo personaggio burbero e amorale. Nonostante sia morto sullo schermo nel primo film di Avatar, Quaritch ritorna nel sequel, grazie alla tecnologia di scambio dei corpi e il personaggio potrebbe avere un arco di redenzione in più film.

La regina (Aliens – Scontro finale)

Alien di James CameronQuando James Cameron si è assunto l’arduo compito di dare un seguito al capolavoro horror fantascientifico di Ridley Scott, ha deciso di cambiare genere con Aliens, passando all’azione; il film ha la stessa intensità del suo predecessore, ma è un’opera cinematografica molto più esplosiva ed emozionante. Questo sequel presenta svariati mostri assetati di sangue che Ellen Ripley è determinata a sconfiggere, ma il grande cattivo – “La Regina” – è sorprendentemente simpatica. La Regina ha infatti la stessa motivazione di Ripley: vuole proteggere i suoi figli.

T-1000 (Terminator 2: Il giorno del giudizio)

Sarah Connor ha affrontato un Terminator più elegante e avanzato nel sequel. Terminator 2: Il giorno del giudizio ha riportato Arnold Schwarzenegger nei panni di un T-800 riprogrammato e determinato a proteggere Sarah e suo figlio John, mentre Robert Patrick si è unito al cast nel ruolo del T-1000, la cui struttura high-tech fatta di “polilega mimetica” (metallo liquido, creato con effetti di computer grafica all’avanguardia) gli permette di mutare forma. Non solo il T-1000 è più veloce, più forte e più resistente del T-800, ma può anche assumere le sembianze di chiunque per ingannare i suoi bersagli. Sarah ha quindi il suo bel da fare nel tentativo di sconfiggere Skynet per la seconda volta.

James Cameron: dopo i sequel di Avatar, avanti con Battle Angel

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James Cameron: dopo i sequel di Avatar, avanti con Battle Angel

James Cameron è concentratissimo sui sequel di Avatar; il secondo e il terzo capitolo del franchise sono in lavorazione e del quarto, come vi abbiamo spiegato poche ore fa, il regista di Titanic ha già un’idea precisa (sarà un prequel!). Giunge ora voce che Cameron sia ancora interessato a portare al cinema Battle Angel, Manga fantascientifico di Yukito Kishiro; lo ha dato a intendere il produttore di Avatar Jon Landau, così rispondendo  a una domanda sulla situazione Battle Angel-Cameron:

“Lavoreremo ad Avatar per i prossimi quattro o cinque anni. Poi, si spera, lo faremo. In confidenza, è una delle mie storie preferite, una storia incredibile, un viaggio alla scoperta di sé di una giovane donna. Sarà un film che porrà la domanda: che significa essere umani? Sei umano se hai un cuore, o una mente, oppure un anima? Non vedo l’ora di portare questo film in sala”

Le ultime informazioni sull’adattamento vedevano Laeta Kalogridis al lavoro sullo script, elaborato mettendo assieme Ido, Alita e Hugo, le prime tre graphic novel della serie Battle Angel. Stando alle parole di Landau, con un estremo ottimismo si potrebbe pensare al 2017 come data d’uscita dell’adattamento.

Fonte: MovieZine

James Cameron: 10 cose che non sai sul regista

James Cameron: 10 cose che non sai sul regista

Considerato uno dei più grandi innovatori del cinema e dell’industria Hollywoodiana, al regista James Cameron sono bastati una manciata di film per affermare il proprio genio. Le sue opere, realizzate con le maggiori avanguardie tecnologiche possibili, hanno riscritto i canoni dei generi di appartenenza, dando vita ad una contaminazione di questi tutt’oggi presente nel cinema.

I suoi film si sono inoltre affermati come alcuni dei maggiori incassi nella storia della settima arte, portando Cameron ad ottenere uno degli status più influenti oggi vigenti nel mondo del cinema. Pur se con prolungati periodi di vuoto tra una sua opera ed un’altra, egli riesce infatti ad essere sempre particolarmente centrale nei discorsi critici di oggi.

Ecco 10 cose che non sai di James Cameron.

James Cameron: i suoi film

1. Ha diretto film estremamente celebri. Il primo lungometraggio diretto da Cameron risale al 1982, e si tratta dell’horror Piraña paura. Successivamente ottiene grande prestigio grazie a Terminator (1984), con Arnold Schwarzenegger, per poi dirigere Aliens – Scontro finale (1986), con Sigourney Weaver, The Abyss (1989), Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991), e True Lies (1994). Nel 1997 si consacra grazie al film Titanic, con protagonisti Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. Tornerà alla regia di un film di fiction soltanto nel 2009 con Avatar, con gli attori Sam Worthington e Zoe Saldana. Dopo 13 anni, porta al cinema Avatar – La via dell’acqua (2022). Prossimamente darà vita ai sequel Avatar 3 (2024), Avatar 4 (2026) e Avatar 5 (2028).

2. È anche sceneggiatore, produttore e montatore. Nel corso della sua carriera Cameron si è distinto come una personalità estremamente poliedrica, ricoprendo numerosi ruoli relativi alla produzione cinematografica. Oltre ad essere un acclamato regista è infatti anche noto per aver scritto e prodotti diversi film, tra quelli suoi o altrui. In questi ultima categoria rientrano i titoli Rambo II: la vendetta (1985), Point Break (1991) Strange Days (1995), con Ralph Fiennes, Solaris (2002), e Alita – Angelo della battaglia (2019). Ha inoltre personalmente montato i propri film Titanic Avatar.

James Cameron, Spider-Man e la Marvel

3. Non è un fan del Marvel Cinematic Universe. In alcune recenti interviste a Cameron è stato chiesto di fornire un proprio parere sul Marvel Cinematic Universe. Il regista premio Oscar non ha nascosto di non gradire quanto realizzato dai Marvel Studios, affermando di non ritenerli epici quanto blockbuster come Il Signore degli Anelli o il più recente Dune. Per Cameron, inoltre, i personaggi dei cinecomic si comportano tutti come se fossero adolescenti al college, ovvero senza dimostrare reali responsabilità nei confronti di quanti sono intorno a loro. Cameron non è dunque interessato a dirigere un cinecomic, anche se sul finire degli anni Novanta era intenzionato a realizzare un film su Spider-Man, in quanto grande appassionato del personaggio.

James Cameron Titanic

James Cameron: il suo patrimonio

4. È una delle personalità più ricche di Hollywood. I suoi due film principali, Titanic e Avatar, hanno entrambi superato di gran lunga il muro dei 2 miliardi di guadagno al box office. Questo grande risultato, unito alle numerose e redditizie attività svolte da Cameron, lo hanno portato ad essere una delle personalità più ricche dell’industria cinematografica, con un patrimonio stimato di circa 700 milioni di dollari. Con l’arrivo dei sequel di Avatar al cinema, però, tale cifra potrebbe ulteriormente crescere nel giro dei prossimi anni.

James Cameron nella Fossa delle Marianne

5. Si è immerso nel profondo dell’Oceano. Cameron ha da sempre un legame significativo con l’acqua e il mare, che ripropone spesso anche all’interno dei suoi film. Essendo egli un uomo di primati, non si è lasciato sfuggire l’occasione di poter essere il primo uomo ad esplorare, in solitaria, il più profondo degli abissi conosciuti. Il 26 marzo del 2012, infatti, si è immerso raggiungendo il fondo della Fossa delle Marianne, nell’Oceano Pacifico.

James Cameron dirige Titanic

6. Ha filmato il celebre transatlantico in modo innovativo. Nel film Titanic sono presenti diverse inquadrature della reale nave affondata nel 1912. Per filmare queste, Cameron non voleva accontentarsi di doverlo fare dall’interno di un sottomarino, e per questo con un team di esperti progettò una macchina da presa in grado di sostenere la grande pressione atmosferica presente sul fondale del mare, riuscendo così a filmare in modo diretto ed innovativo le rovine del celebre transatlantico.

7. Non voleva nessuna canzone nel film. Inizialmente Cameron aveva espresso la volontà di non utilizzare nessuna canzone originale per il film, trovando che raramente queste si adattavano al tono dell’opera. Si trovò tuttavia a cambiare idea quando il compositore del film gli fece ascoltare il brano My Hearts Will Go On, eseguito dalla cantante Céline Dion. Cameron si commosse ascoltandolo, e decise di inserirlo nel film. La canzone della Dion è tutt’oggi uno degli elementi più noti del film.

James Cameron Avatar

James Cameron e Avatar

8. Attese il momento giusto per realizzare il film. Avatar è ad oggi uno dei film che più hanno ridefinito il rapporto del cinema con la tecnologia. Per realizzarlo, infatti, Cameron lavorò per circa 6 anni allo sviluppo di una speciale cinepresa digitale ad alta definizione 3D. Uscito nel 2009, il regista aveva in realtà in progetto il film sin dalla fine degli anni Novanta, ma la tecnologia da lui ricercata all’epoca non era ancora disponibile. Fu soltanto dopo aver visto il personaggio in CGI di Gollum in Il Signore degli Anelli che si convinse che il tempo di realizzare il suo film era finalmente arrivato.

9. Insistette per avere un attore sconosciuto. Per il ruolo del protagonista Jake Sully, la Fox aveva proposto al regista di assumere uno tra gli attori Matt Damon e Jake Gyllenhaal. Cameron, tuttavia, rifiutò categoricamente. Egli preferì invece affidare il ruolo al semi-sconosciuto Sam Worthington, poiché egli avrebbe potuto dare al personaggio un aspetto più comune, come di una persona che si potrebbe incontrare realmente per strada. La sua scelta si rivelò poi vincente, poiché moltissimi spettatori si identificarono più facilmente con tale attore.

James Cameron: età, altezza e coniuge

10. James Cameron è nato a Kapuskasing, in Canada, il 16 agosto 1954. Il regista è alto complessivamente 187 centimetri. Per quanto riguarda la sua vita privata, Cameron è stato sposato per ben cinque volte. Il primo matrimonio è del 1976 con Sharon Williams, il secondo del 1985 con la produttrice Gale Anne Hurd, il terzo del 1989 con la regista Kathryn Bigelow, il quarto del 1997 con l’attrice Linda Hamilton (che nei primi due film di Terminator interpreta il ruolo di Sarah Connor). Dalla Hamilton ha una figlia, Josephine Archer Cameron, ma il matrimonio si conclude nel 1999. Poco dopo Cameron fa coppia fissa con l’attrice Suzy Amis, conosciuta sul set di Titanic: i due si sposano nel 2000. La coppia ha tre figli.

Fonte: IMDb

James Cameron: “Spero che ci stancheremo presto degli Avengers”

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James Cameron: “Spero che ci stancheremo presto degli Avengers”

James Cameron non ha mai mostrato grande stima nei confronti del progetto dei Marvel Studios, pur concedendo a questi prodotti un importante valore di intrattenimento. Di recente, mentre parlava del suo progetto multi-film su Avatar, il regista ha commentato l’uscita imminente di Avengers: Infinity War, ammettendo di gradire i film dello Studio ma augurandosi che possano giungere a una fine.

Ecco cosa ha dichiarato: “Spero che ci stancheremo presto dei film degli Avengers. Non che non mi piacciano quei film. È solo che, andiamo ragazzi, ci sono altre storie da raccontare a parte quelle di uomini che soffrono di ipergonadismo senza famiglia che fanno cose mortali distruggendo città nel frattempo.”

Mentre il progetto di Avatar è ancora in fase di progettazione, con le riprese del primo film già avviate, i Marvel Studios sono pronti ad affidare al mondo il loro Infinity War.

Anche in merito ai film DC, James Cameron non era stato più generoso, scagliandosi contro quello che secondo lui era la sessualizzazione del corpo di Gal Gadot in Wonder Woman.

Avengers: Infinity War, il secondo trailer del film Marvel Studios

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 27 aprile, dal 25 aprile in Italia.

Fonte: IndieWire

James Cameron: “Se Avatar 2 e 3 non fanno soldi, non ci saranno il 4 e 5”

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Durante la sua ultima intervista con Vanity Fair, James Cameron ha parlato molto del suo nuovo progetto su Avatar 2 e dei sequel del film, arrivando a confermare una verità abbastanza logica: i capitoli 4 e 5 dipenderanno dal successo dei primi due sequel.

Il regista ha dichiarato: “Parliamoci chiaro, se Avatar 2 e 3 dovessero andare male, non ci saranno Avatar 4 e 5. Sono storie pienamente incapsulate in loro stesse. Tutto è costruito attraverso i cinque film per un tipo più grande di meta narrazione, ma sono comunque film autoconclusivi, non sono come, ad esempio, Il Signore degli Anelli, in cui per forza devi tornare a finire la storia.”

James Cameron spiega le tempistiche di produzione dei quattro sequel di Avatar

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La storia nei sequel di Avatar racconterà dunque di Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.

Nel cast del film diretto da James Cameron ci sono Sam Worthington (Jake Sully), Zoe Saldana (Neytiri), Sigourney Weaver (Grace Augustine), Stephen Lang (Miles Quaritch), Giovanni Ribisi (Parker Selfridge), Oona Chaplin e Cliff Curtis.

Avatar 2 debutterà il 18 dicembre 2020, seguito dal terzo capitolo il 17 dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre 2024 19 dicembre 2025.

Fonte: Vanity Fair

James Cameron: “Per Titanic avevo considerato Matthew McConaughey”

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Ventidue anni fa la carriera di un giovanissimo Leonardo DiCaprio venne definitivamente lanciata da Titanic, kolossal scritto e diretto da James Cameron e vincitore di ben undici premi Oscar, ma a quanto pare l’attore non fu la prima scelta del regista durante le sessioni di casting per il ruolo del romantico Jack Dawson.

Per la parte era stato infatti considerato anche un altro (all’epoca) giovane emergente, Matthew McConaughey, che aveva già lavorato con Richard Linklater in La vita è un sogno e con Joel Schumacher in Il momento di uccidere, e che Cameron aveva ormai puntato come interprete definitivo. Fino all’arrivo del collega, il cui provino fu determinante per una precisa ragione:

Matthew ha letto la parte e solo dopo abbiamo incontrato Leo. Venne per un colloquio e successe una cosa strana: guardando in giro per la stanza tutte le donne erano accorse all’incontro…c’era la ragioniera, la guardia di sicurezza, lì che ammiravano questo ragazzo. Quindi ho pensato che forse avrei fatto meglio a sceglierlo per il film“.

James Cameron tra Terminator e Alien, il suo ritorno al passato

La simpatica rivelazione è avvenuta durante il Tonight Show di Jimmy Fallon, dove il regista si è recato per promuovere la sua ultima fatica produttiva Alita – L’angelo della Battaglia (blockbuster diretto da Robert Rodriguez e distribuito da 20th Century Fox).

Insomma pare che il fascino travolgente di DiCaprio abbia completamente catalizzato l’attenzione di ogni donna, tale da convincere Cameron a tornare sui suoi passi e optare per un altro attore al posto dello “sfortunato” McConaughey.

I due rivali si sarebbero scontrati diversi anni dopo agli Oscar nella categoria Miglior Protagonista, uno con Dallas Buyers Club (grazie al quale vinse l’ambita statuetta), l’altro con The Wolf Of Wall Street.

Fonte: The Tonight Show Starring Jimmy Fallon

James Cameron: “Basta streaming, sono stufo di stare seduto sul mio c**o!”

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In occasione dei Golden Globes 2023, dove ha partecipato in rappresentazione di Avatar: la via dell’acqua, nominato in due categorie (Miglior film drammatico e Miglior regia), James Cameron ha avuto modo di dichiarare ancora una volta il suo amore per la sala e la sua avversione per lo streaming.

Parlando con Variety sul red carpet dell’evento che apre la stagione dei premi, James Cameron ha detto che gli incassi di Avatar: la via dell’acqua, secondo lui, sono il segno che la gente vuole tornare in sala e che c’è bisogno della fuga che solo l’esperienza cinematografica può offrire. Il regista ha poi concluso il suo intervento con uno scherzoso ma sicuramente sentito: “Siamo tornati al cinema… basta con lo streaming! Sono stanco di stare seduto sul mio c**o!”.

L’incasso globale di Avatar: la via dell’acqua ha adesso superato i due miliardi, rispetto a quanto si dice nel video sopra. Il film ha dimostrato di poter portare nelle sale il pubblico nazionale e internazionale, in gran parte grazie alla sua reputazione di esperienza cinematografica con straordinari effetti visivi. Dopo anni in cui il pubblico ha evitato i cinema sulla scia della pandemia, Avatar: la via dell’acqua ha seguito l’esempio di Top Gun: Maverick e sta riportando in sala le persone, il che è stato entusiasmante per Cameron, ma anche per chi ama l’esperienza del cinema.

James Cameron: “Avatar 4 sarà un prequel”

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James Cameron: “Avatar 4 sarà un prequel”

Il secondo e terzo capitolo di Avatar sono ufficialmente in lavorazione, il quarto non ancora. Eppure, il maestro di cerimonie James Cameron ha già qualche idea su Avatar 4! Ecco cosa ha dichiarato in merito il regista:

“Non ho ancora messo niente nero su bianco, ma fondamentalmente andrà a recuperare le prime esperienze su Pandora, raccontando cosa andò storto tra umani e Na’vi e come era essere un esploratore che vive in un nuovo mondo. In Avatar 1 – si chiamerà così d’ora in poi – siamo catapultati in una situazione figlia di 35 anni di colonizzazione […] La sola cosa da fare è quindi tornare indietro, alle prime spedizioni, creando nuovi personaggi che poi restano nei film temporalmente successivi. Questo è il mio piano”

Avatar 2 uscirà nel 2015; nel cast, Zoe Saldana, Sam Worthington e Sigourney Weaver.

Fonte: Super Hero Hype

James Cameron’s Deepsea Challenge 3D: Trailer del documentario

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DisruptiveLa ha rilasciato il primo trailer del nuovo documentario James Cameron’s Deepsea Challenge 3D.

James Cameron's Deepsea Challenge 3DDiretto da John Bruno, Andrew Wight e Ray Quin, James Cameron’s Deepsea Challenge 3D racconta la storia del viaggio di James Cameron nel realizzare il suo sogni d’infanzia di diventare un esploratore, e di arrivare al punto più profondo del pianete. Deepsea Challenge 3D racconta la più grande spedizione scientifica per mezzo di un sommergibile, arrivando anche a segnare il record di immersione arrivato a circa 35.787 piedi (circa sette km) sotto la superficie dell’oceano. Il film uscirà nei cinema l’8 agosto 2014 nelle sale americane.

James Cameron vuole una versione differente dei suoi film destinata allo streaming

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Durante una puntata di “Directors on Directors” per Variety, James Cameron ha parlato con il regista di Dune Denis Villeneuve delle loro esperienze condivise nella realizzazione di film ad alto budget, nonché di come sarà il futuro per il mezzo cinema.

Villeneuve chiede il punto di vista di Cameron sullo streaming e se ha paura di come si stanno evolvendo le cose. Cameron risponde dicendo che “non ha paura” e che gli piace quando le cose sono “caotiche”. Il regista quindi delinea il suo desiderio di utilizzare lo streaming in modi che “non sono mai stati fatti prima”, dicendo:

“Penso che quello che possiamo vedere sia una forma espansa di cinema. Voglio fare un film che duri sei ore e due ore e mezza allo stesso tempo. Lo stesso film. Puoi trasmetterlo in streaming per sei ore, oppure puoi goderti la versione condensata, sulle montagne russe e coinvolgente di quell’esperienza in un cinema. Stesso film. Solo, uno è il romanzo e uno è il film. Perché no? Usiamo queste piattaforme in modi che non sono mai stati fatti prima.”

Come suo solito, Cameron è un visionario e va molto d’accordo con la tecnologia che gli permetterebbe un lavoro del genere. Chissà se il mercato potrà assecondarlo.

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

James Cameron vuole dirigere L’ultimo treno da Hiroshima prima di Avatar 4

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James Cameron si è impegnato a dirigere gran parte del franchise di Avatar in futuro, ma vorrebbe comunque trovare il tempo per dirigere un progetto diverso prima di iniziare con Avatar 4. Parlando con LA Times, il regista ha detto che mentre l’imminente terzo film Avatar è in prima linea nella sua mente, vorrebbe dirigere l’adattamento del romanzo di saggistica di Charles R. Pellegrino The Last Train From Hiroshima: The Survivors Lost Book prima di lavorare su Avatar 4.

Viviamo in un mondo più precario di quanto pensassimo“, ha detto Cameron del significato del film. “Penso che il film su Hiroshima sarebbe quanto mai attuale, se non di più. Ricorda alle persone cosa fanno veramente queste armi quando vengono usate contro obiettivi umani”. Il legame di Cameron con un adattamento cinematografico del libro è stato lungo. Più di 10 anni fa, nel 2010, Cameron ha opzionato i diritti per realizzare un film basato sul libro.

Il romanzo documenta la vita sia a Hiroshima che a Nagasaki durante i tempi precedenti, durante e dopo i bombardamenti atomici del Giappone da parte degli Stati Uniti. La storia si concentra principalmente su vari sopravvissuti agli attentati, tra cui Tsutomu Yamaguchi, l’unica persona che è stata verificata essere sopravvissuta all’impatto di entrambi gli attacchi.

Sebbene non si sappia nulla sullo stato di produzione di quel film, James Cameron sembra essere estremamente impegnato negli ultimi tempi. Il leggendario regista ha recentemente concluso e lanciato l’attesissimo sequel di AvatarAvatar: La via dell’acqua.

Cameron ha anche già girato il terzo film, intitolato Avatar 3 fin d’ora, che è stato girato contemporaneamente a Avatar: La via dell’acqua. Anche il quarto e il quinto film Avatar sono in varie fasi di produzione e sono attualmente previsti per essere rilasciati rispettivamente il 18 dicembre 2026 e il 22 dicembre 2028.

James Cameron tra Terminator e Alien, il suo ritorno al passato

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James Cameron tra Terminator e Alien, il suo ritorno al passato

James Cameron arriverà presto al cinema con Alita: l’Angelo della Battaglia, in uscita il prossimo 14 febbraio e di cui è produttore, ma il regista sta lavorando anche ad un altro franchise che lo vede protagonista, quello di Terminator, per il quale c’è in programma un sesto capitolo, diretto da Tim Miller e che ignorerà tutto ciò che è stato detto sulla serie e sui personaggi da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio, a oggi.

Terminator 6, dunque, ignorerà le vicende de Le Macchine Ribelli, di Salvation e soprattutto del terribile Genisys. Parlando con Yahoo Entertainment, Cameron ha rivelato l’attuale titolo del film, un nome provvisorio relativo solo alla lavorazione: “Lo chiamiamo Terminator: Dark Fate. Questo è il nostro titolo di lavorazione per adesso.” Ha anche sottolineato che il franchise è in ottime mani con Tim Miller, dicendo che Miller, che ha diretto il primo Deadpool, è “un regista ostinato e pieno di opinioni, e ha le sue idee per il film.”

Cameron ha spiegato di avere imposto un paio di regole fondamentali per il suo franchise, definendo fondamentale la presenza di Arnold Schwarzenegger, antagonista e poi eroe principale del suoi due film. L’attore tornerà quindi a ricoprire il ruolo del T-800, che sarà un personaggio molto diverso da quello a cui siamo stati abituati.

Cameron aveva anche imposto che ci fosse Linda Hamilton, di nuovo nei panni di Sarah Connor. “I fan vorranno vederla di nuovo, e vorranno vedere cosa è accaduto nel frattempo in questi futuri tragici che lei ha contribuito a formare.” Cameron ha descritto Sarah come indurita dal tempo e più forte grazie alle sue esperienze. Cameron ha sottolineato che Sarah è importante per passare il testimone ai nuovi personaggi, e che si tratterà di un film molto al femminile.

Cambiando franchising, IGN ha chiesto a Cameron se poteva chiamare Neil Blomkamp, che aveva in progetto un Alien 5, e parlargli della serie, e la risposta di Cameron è stata sorprendente, perché il regista ha confermato: “Sì, ci sto lavorando”. Dal momento che il progetto di Blomkamp era quello di annullare nella continuity del franchise il terzo e il quarto film, partendo direttamente dai primi due film (di Ridley Scott e di James Cameron), sembra plausibile che il regista di Titanic possa tornare in qualche misura a lavorare al franchise.

Terminator 6 “fingerà” che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.

Nel cast del film tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna.

Alla regia di Terminator 6 è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

James Cameron sulla saga di Avatar: “Ho idee per il sesto e il settimo”

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Anche se non vedremo Avatar 5 almeno fino al 2031, sembra che il creatore del franchise da miliardi di dollari, James Cameron, abbia già gli occhi puntati su un futuro ancora più lontano. In un’intervista con People durante la 51esima edizione dei Saturn Awards questo fine settimana, il regista e produttore ha rivelato che delle idee per Avatar 6 e Avatar 7 stanno già frullando nella sua testa. Cameron ha suggerito che non può fare a meno di pensare a nuove storie quando hai già immaginato un intero nuovo universo.

Il regista di Terminator 2 e Titanic sta attualmente lavorando alla post-produzione di Avatar 3, la cui premiere è prevista per il 2025. C’è sicuramente molto lavoro da fare prima ancora di prendere in considerazione una storia per Avatar 6 e 7, ma Cameron lo ha riconosciuto, anche se ha delle storie, potrebbe finire per non essere lui a lavorarci sopra:

“Abbiamo finito di scrivere il quinto film e ho idee per il sesto e il settimo, anche se probabilmente a quel punto passerò io il testimone. Voglio dire, la mortalità ci raggiunge. Ma ci stiamo godendo quello che stiamo facendo. Lo adoriamo. Possiamo lavorare con persone fantastiche”.

Cameron ha spiegato che continuerà a lavorare su Avatar perché non vede il motivo di abbandonare un IP con cui le persone sono immensamente connesse. Ha citato Star Wars e Star Trek come ispirazioni e il fatto che George Lucas e Gene Roddenberry abbiano continuato ad espandere i loro universi finché i fan volevano continuare a tornarci. Il regista ha anche ammesso di sapere che Avatar è un “universo giovane” e che se vuoi che qualcosa rimanga un punto di riferimento culturale, “devi metterci tutto il tuo cuore e la tua energia”.

Il franchise di Avatar ha come protagonisti Sam Worthington nel ruolo di Jake Sully, Zoe Saldaña nel ruolo di Neytiri, Sigourney Weaver nel ruolo di Kiri/Dr. Grace Augustine, Stephen Lang nel ruolo del Colonnello Miles Quaritch, Kate Winslet nel ruolo di Ronal, Cliff Curtis nel ruolo di Tonowari, CCH Pounder nel ruolo di Mo’at, Britain Dalton nel ruolo di Lo’ak te, Jamie Flatters nel ruolo di Neteyam, Edie Falco nel ruolo del Generale Frances Ardmore.

Oona Chaplin, Michelle Yeoh e David Thewlis sono stati confermati per interpretare nuovi personaggi in Avatar 3. Salvo ritardi, Avatar 3 arriverà nelle sale il 19 dicembre 2025, mentre Avatar 4 è attualmente previsto per il 21 dicembre 2029.

James Cameron sulla conversione in 3D di Terminator 2 e su Spider-Man

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Avatar 2- James CameronOspite al Los Angeles Times Hero Complex Film Festival, il regista premio Oscar James Cameron ha parlato della possibilità di convertire in 3D i suoi film su Terminator, che hanno lanciato il franchise di successo che adesso sta vedendo la nascita del quinto film della saga, Terminator Genesis (qui le prime foto dal set). Il regista ha detto chiaramente che per il primo film il processo sarebbe troppo costoso, più costoso di quanto non sia stata la effettiva produzione del film a suo tempo, ma per il secondo, Terminator 2 il giorno del giudizio, allora la strada è più aperta e le possibilità maggiori.

“Terminator 2 è un film più pulito, credo che abbia un appeal senza tempo.” Ha dichiarato il regista in merito, aprendo anche la possibilità al fatto che il film non è mai stato mostrato nei cinema in Cina, paese che a breve diventerà un larghissimo bacino d’utenza per il cinema. “Questo – ha aggiunto Cameron – potrebbe giustificare l’esborso di circa 6 o 7 milioni di dollari per la conversione. E così l’uscita del film in 3D potrebbe interessare qualche mercato grande, come quello degli USA o del Canada, e vviamente quello cinese.”

In merito alla possibilità di dirigere un film su un supereroe, Cameron ha parlato della possibilità, a suo tempo, di acquisire i diritti di Spider-Man: “(Negli anni ’80) i personaggi Marvel non venivano sviluppati molto bene all’epoca. Avevo provato a comprare i diritti per una serie di film e avevo scritto un trattamento abbastanza sostanzioso, ma quando la Carolco Pictures (che aveva i diritti) fallì, io non ho potuto subentrare a comprarli perchè stavo lavorando a Titanic. Quando ero piccolo, per me c’erano tutti gli altri supereroi da una parte, e poi c’era Spider-Man. Quindi non mi sono guardato intorno per (cercare) altri personaggi.”

Fonte: CBM

James Cameron sull’ascesa delle AI: “Vi avevo avvertito nel 1984 e non mi avete ascoltato”

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James Cameron torna a parlare dell’ascesa dell’intelligenza artificiale, divenuta in questi ultimi anni sempre più sofisticata. Il regista ha infatti dichiarato a CTV Newsvi avevo avvertito nel 1984 e non mi avete ascoltato“, riferendosi al film Terminator, uscito in quell’anno. Come noto, nel celebre film di fantascienza una rete di difesa artificialmente intelligente che è diventata senziente, chiamata Skynet, ha guidato una guerra delle macchine contro gli uomini, scatenando dunque l’apocalisse e l’estinzione di massa.

Penso che rende l’IA un’arma sia il pericolo più grande“, ha poi aggiunto Cameron. “Penso che entreremo nell’equivalente di una corsa agli armamenti nucleari con l’intelligenza artificiale, e se non lo costruiamo noi, altri lo faranno sicuramente, e quindi si intensificherà“. Cameron, tuttavia, non pensa che l’intelligenza artificiale possa sostituire gli scrittori nnel breve periodo. Un tema particolarmente caldo, nonché tra quelli che hanno portato allo sciopero degli sceneggiatori attualmente in corso negli Stati Uniti, i quali chiedono maggiori garanzie e controlli proprio riguardo l’uso delle intelligenze artificiali applicate alla scrittura.

A riguardo Cameron non sembra essere preoccupato, dichiarando che “personalmente non credo che una mente senza corpo, che rigurgita solo ciò che altre menti le hanno detto – sulla vita che hanno avuto, sull’amore, sulla menzogna, sulla paura, sulla mortalità – possa mettere tutto insieme, mescolando e poi elaborando qualcosa… Non credo che possieda qualcosa che possa emozionare un pubblico“. Ha poi continuato: “Aspettiamo 20 anni e se un’intelligenza artificiale dovesse vincere un Oscar per la migliore sceneggiatura, penso che a quel punto dovremo prenderla sul serio“.

James Cameron sul suo Spider-Man: “Il mio più grande film”

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James Cameron sul suo Spider-Man: “Il mio più grande film”

James Cameron oltre ad essere uno dei più grandi registi del cinema americano è stato anche trai registi più critici nei confronti dei cinecomics odierni ma forse non tutti si ricordano che il regista è stato molto vicino a dirigere un adattamento cinematografico di Spider-Man. Accadde ancor prima che Peter Parker diventasse l’eroe rappresentato nei film di Sam Raimi. Il regista ci lavorò tra Terminator 2: Il giorno del giudizioTitanic e trascorse diversi anni cercando di far decollare un film di Spider-Man. Nel 2021, sembra quasi impossibile che James Cameron, il talento dietro ai successi di Terminator e  Aliens, non riuscito a convincere qualcuno a finanziare la sua versione di Spider-Man. Ma gli anni ’90 erano un’epoca diversa e fino ad allora, la Marvel aveva ancora un solo film per il cinema al suo attivo: Howard il Papero. Chiunque volesse trasformare un fumetto Marvel in un film di Hollywood ha dovuto affrontare una dura battaglia. Anche qualcuno di successo come James Cameron.

In una recente intervista fatta da James Cameron con Screen Crush, il regista ha parlato del progetto definendolo: “Il più grande film che non ha mai girato”. A giudicare dalle sue dichiarazioni avrebbe dovuto essere un film di origini con un adolescente “strano, poco popolare, che passava sempre inosservato”dunque un film generazionale che avrebbe affrontato l’adolescenza e i cambiamenti che comportano. L’occasione per parlare del film è avvenuta per promuovere il suo nuovo libro Tech Noir: The Art of James Cameron, un enorme volume dove il regista descrive anche le sue lotte per realizzare il film di Spider-Man, oltre a contenere un di opere d’arte di Cameron – schizzi, dipinti, concept art – insieme al commento di Cameron sulle sue ispirazioni e sulla sua tecnica. Il libro si conclude con due illustrazioni che Cameron ha dipinto mentre stava sviluppando  Spider-Man  per mostrare ai potenziali sostenitori come voleva che fosse il suo film. Entrambi i dipinti di Cameron Spidey scrutano il personaggio mentre si arrampica sul lato di un edificio mentre New York City si agita sotto di lui.

Il regista ha poi aggiunto: “Penso che sarebbe stato molto diverso”. Cameron ha lavorato sul suo trattamento con “la benedizione di Stan Lee” e consigli. “Non ho fatto una mossa senza chiedergli il permesso”, ha aggiunto, prima di delineare il suo concetto per il personaggio. “La prima cosa a cui devi pensare”, ha continuato Cameron, “E’ che non è Spider-Man. Si fa chiamare Spider-Man, ma non è Spider-Man. È Spider-Kid. È il ragazzo del liceo-ragno. È un po’ geek e nessuno lo nota ed è socialmente impopolare e tutte quelle cose”. Con questo concetto in mente, Cameron ha visto Spider-Man come “una grande metafora”, con i suoi superpoteri che rappresentano “quella riserva inutilizzata di potenziale che le persone hanno e che non riconoscono a riconoscere in se stesse. Ed era anche nella mia mente una metafora per la pubertà e tutti i cambiamenti nel tuo corpo, le tue ansie sulla società, sulle aspettative della società, le tue relazioni con il tuo genere preferito da cui sei attratto, tutte quelle cose.” 

In merito alle sue idee sul personaggio si è soffermato sullo spara ragnatele rivelando che era più per una mutazione biologica “Andavamo verso l’idea di uno spara-ragnatele biologico come parte del suo mutamento al morso del ragno radioattivo. Qveva senso per me Stan Lee era d’accordo” – e mentre Cameron non ha mai realizzato il suo film, quell’idea è finita nello Spider-Man di Sam Raimi (e più tardi anche nelle pagine dei fumetti di The Amazing Spider-Man).

Volevo fare qualcosa che avesse una sorta di realtà grintosa”, ha continuato Cameron. “I supereroi in generale mi sono sempre sembrati fantasiosi e volevo fare qualcosa che fosse più simile a Terminator e Aliens., che combini subito nella realtà. Quindi sei in un mondo reale, non in una mitica Gotham City. O Superman e il Daily Planet e tutto quel genere di cose, dove sembrava sempre molto metaforico e fiabesco. Volevo che fosse: è New York. Nevica. Un ragazzo viene morso da un ragno. Si trasforma in questo ragazzo con questi poteri e ha questa fantasia di essere Spider-Man, e fa questo vestito ed è terribile, e poi deve migliorare il vestito, e il suo grosso problema è il dannato vestito. Cose così. Volevo radicarlo nella realtà e radicarlo nell’esperienza umana universale. Penso che sarebbe stato un film divertente da realizzare”. Sfortunatamente, Cameron non ha mai avuto la possibilità. Negli anni ’80, la Marvel aveva venduto i diritti per realizzare un  film di Spider-Man allo studio a basso budget Cannon Films. Quando Cannon è fallito, Cameron ha convinto Carolco, lo studio dietro  Terminator 2, a comprare i diritti di Spider-Man per lui, ma poi anche questo studio è andato in bancarotta prima che potesse far decollare il film.

“All’improvviso è stata una proprietà libera”, ha detto Cameron. “Ho cercato di convincere la Fox a comprarlo, ma a quanto pare i diritti erano un po’ offuscati e Sony aveva un attaccamento molto discutibile ai diritti e la Fox non si sarebbe battuta per questo. [L’ex presidente della Fox] Peter Chernin non voleva finire in una lite legale. E io sono tipo ‘Stai scherzando? Questa cosa potrebbe valere, non so, un miliardo di dollari!». 10 miliardi di dollari dopo…”

James Cameron sul 3D in Iron Man 3 e ne L’Uomo d’Acciaio

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Come sappiamo, dopo Avatar, James Cameron si sente un po’ il sovrano del 3D, forse a ragione, tuttavia il regista premio Oscar e padre di alcune saghe cinematografiche tra le più amate dai nerd della settima arte, pare abbia sempre qualcosa da ridire sulla stereoscopia usata dagli “altri”.

Mentre era in Messico per il TAGDF technology meeting, James Cameron ha annunciato che si occuperà del progetto molto atteso relativo all’adattamento di “Battle Angel Alita”. Il film dovrebbe raggiungere il grande schermo entro il 2017 e così Cameron avrebbe il tempo di terminare il lavoro cominciato con Avtar, finendo anche di lavorare su Avatar 3, e poi dedicarsi a questo nuovo progetto.

Parlando proprio di Avatar, Cameron ha discusso sui suoi tentativi di spingere in avanti la tecnologia stereoscopica allo scopo di renderla l meglio nel primo film, e di come invece per i sequel abbia intenzione di applicarsi di più sulla storia (una delle numerose critiche ad Avatar era infatti proprio la banlità della storia).

Mentre però parlava del suo innegabilmente eccezionale lavoro con il 3D di Avatar, Cameron ha anche commentato l’infatuazione di Hollywood per la teconologia degli occhialetti: “Una cosa è la ripresa in 3D, altra invece è la conversione” ha detto Cameron continuando con il discorso sul fatto che Avatar ha cambiato tutto. Adesso invece la tecnologia da usare viene decisa dai produttori che vogliono incassare più soldi e non dai registi in base ad esigenze artistiche, per questo ci sono film con L’Uomo d’Acciaio o Iron Man 3 che non hanno bisogno del 3D, perchè se un film spende 150 milioni di dollari in effetti speciali ha già tutte le carte in regola per essere spettacolare, senza il bisogno delle tre dimensioni.

Questo almeno secondo Cameron. Di seguito il video dell’intervento in cui il regista di Titanic ha detto la sua insieme al regista Alfonso Cuaron, prossimo ospite del Festival di Venezia con il suo Gravity:

E voi? Cosa pensate della posizione di Cameron?

Fonte: CBM

L’Uomo d’Acciaio, il film

Ecco la trama del film: Nel pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più riconoscibile e riverito di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane intorno ai vent’anni che si sente alienato dai suoi poteri che oltrepassano qualsiasi immaginazione. Trasportato tempo fa sulla Terra da Krypton, un pianeta tecnologicamente avanzato e distante, il giovane Clark è attanagliato dalla domanda “Perché sono finito quaggiù?”. Plasmato dai valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Diane Lane) e Jonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che l’avere delle straordinarie abilità conduce a dover intraprendere delle difficili decisioni. E quando il mondo è in estremo bisogno di stabilità, ecco sorgere una minaccia ancor più grande. Clark dovrà diventare l’Uomo d’Acciaio per proteggere le persone che ama e per ergersi a salvatore del genere umano.

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner (“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

James Cameron sugli Oscar: “Sono di parte contro i blockbuster”

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Nella sua lunga e interessante intervista con The Daily Beast, James Cameron ha parlato anche di Oscar e di come, secondo lui, l’Academy sia contraria ai blockbuster per partito preso. L’affermazione sembra strana, proferita dalle labbra di una persona che ha realizzato un blockbuster che ha vinto ben 11 statuette.

James Cameron sugli Oscar: “Sono di parte contro i blockbuster”

Ecco cosa ha dichiarato James Cameron: “Sono decisamente di parte. L’Academy ha ancora una maggioranza di membri che sono attori. Io amo gli attori, ma è così che pensano, sono generalmente scettici in merito alla tecnologia. Quindi quando vedono un film che dipende troppo dagli effetti visivi, dicono che non è un film per la recitazione. Titanic era un film di effetti visivi in ‘vesti da pecora’ sapete? Si, avevo tanti effetti visivi, ma parlava delle persone e della storia. Gli effetti visivi erano eclissati da questo.

James Cameron e Avatar

Ma se fai un film come Avatar, gli effetti sono di fronte a te, e anche se pensavo che la recitazione fosse ottima allo stesso modo, e la storia che raccontavamo fosse buona allo stesso modo, loro non hanno premiato il film allo stesso modo. Questo è un fatto. Io avevo preso una decisione molto prima di Titanic, ovvero che non avrei servito due padroni: avrei sempre e comunque messo il mio cinema visivo prima di tutto. Anche se ho passato un sacco di tempo su sceneggiature e su performance, io amo ancora fare grandi film con effetti visivi. Dubito che verrò mai nominato di nuovo, ma se dovesse accadere, probabilmente perderò contro un film di Woody Allen. È la natura delle cose. Quindi, non provate a servire due padroni.”

Qualche malizioso potrebbe pensare che a Cameron non sia andata a genio la vittoria di Kathryn Bigelow agli Oscar, lo stesso anno in cui lui era candidato con Avatar. La verità è che Cameron sembra molto sicuro di sé e che, nonostante in passato l’Academy lo abbia premiato, lui si sente adesso ancora defraudato per non aver visto riconosciuti i suoi indubbi sforzi produttivi nella realizzazione di Avatar.

Cosa ne pensate?

James Cameron sugli incassi di Avatar 2: “Sono più preoccupato per lo stato dei cinema”

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Avatar 2 è sicuramente uno dei progetti in cantiere più attesi di sempre, ma a quanto pare James Cameron sembra essere preoccupato di più per lo stato del cinema in questo momento che dell’eventuale successo del film al botteghino.

La discussione è stata intavolata nel corso di una recente apparizione del regista allo show di Jimmy Fallon. Di recente il primo Avatar è uscito nuovamente in Cina e, proprio grazie a questa nuova distribuzione, il film è riuscito a riconquistare il titolo di maggiore incasso nella storia del cinema (e di cui era stato “derubato” da Avengers: Endgame). Nonostante l’incredibile risultato (che dimostra che il pubblico è ancora molto legato al blockbuster, nonostante siano passati ormai 12 anni dalla sua prima uscita nelle sale), Cameron ha spiegato di essere molto più preoccupato per il futuro dell’industria cinematografica.

Dal momento che alcune delle principali catene di cinema statunitense hanno ufficialmente chiuso dopo un anno di pandemia, Cameron e molti altri cineasti vogliono assicurarsi che le sale non diventino un lontano ricordo. Il regista è convinto che il cinema sia un’industria capace ancora di generare film che possono incassare 1 o 2 miliardi di dollari. Tuttavia, è anche consapevole che ciò potrebbe non accadere più se le persone sceglieranno di non recarsi più in sala.

“Tutti ci guadagnano qualcosa da questi enormi scontri al botteghino, ma la verità è che ciò su cui dobbiamo davvero concentrarci è tornare al cinema”, ha detto James Cameron. “La speranza è che si possano ancora avere film come Avatar o Endgame che sono in grado di guadagnare 1 o 2 miliardi di dollari.”

James Cameron e il cinema inteso come “evento”

Cameron è sempre stato un precursore delle uscite al cinema intese come veri e propri “eventi”, realizzando alcuni dei film di maggior incasso di tutti i tempi, come Terminator 2 – Il giorno del giudizio, Titanic e, appunto, AvatarTuttavia, in un momento storico così particolare come quello che stiamo vivendo, al regista premio Oscar sta ovviamente più a cuore il ritorno del pubblico in sala.

Durante l’intervista, Cameron ha sottolineato la necessità di incoraggiare le persone a tornare di nuovo in sala, muovendo velatamente una critica agli studi che hanno deciso di distribuire grandi film direttamente in streaming. È vero, il piano di vaccinazione (almeno negli Stati Uniti) prosegue in maniera abbastanza spedita, ma il vero dilemma è quanto tempo ci vorrà prima che il pubblico si senta abbastanza a suo agio per tornare al cinema.

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

James Cameron su Peter Jackson: “Il suo era un lavoro facile”

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James-CameronIl regista di Titanic, ora al lavoro sul seguito di Avatar, in un’intervista rilasciata a Life Goes Strong, ha dichiarato che Peter Jackson

James Cameron su Avatar 2 e 3

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James Cameron su Avatar 2 e 3

James Cameron ha parlato a Fox News dei sequel di Avatar, che usciranno rispettivamente nel dicembre 2014 e dicembre 2015. Il regista ha raccontato di essere molto eccitato all’idea di ritornare su Pandora.

<<I film saranno girati back-to-back, quindi sto scrivendo contemporaneamente due sceneggiature. I due film completeranno questo insieme di tre film che non è proprio una trilogia ma solo un insieme di storie che ricoprono l’arco di vita degli stessi personaggi. Stiamo anche facendo un sacco di lavori preliminari su nuovi software e nuove tecniche di animazione.>>

Chissà cosa ci riserverà il vecchio James per queste altre due avventure con i Na’ ‘vi.

Fonte: Wrostpreview

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