Home Blog Pagina 184

USA: riaprono alcuni cinema, Christopher Nolan fotografato in sala

0

Negli Stati Uniti si comincia a tornare alla normalità con l’arrivo del vaccino per il coronavirus e così cominciano a riaprire le sale cinematografiche. La gioia di questo evento è stata immortalata dal fotografo Mario Anzuoni che, in una sala americana, ha scattato una foto a Christopher Nolan, che si è recato in sala, con mascherina, per vedere Judas and the Black Messiah.

https://www.instagram.com/p/CMfD-GaFsQq/

 

Usa: girava armato vestito da Joker, arrestato dalla polizia

0
Usa: girava armato vestito da Joker, arrestato dalla polizia

È stato arrestato nella giornata di ieri Jeremy Putnam, giovane 31enne statunitense che truccato e vestito da Joker, camminava per le strade di Winchester armato. 

La polizia americana lo ha individuato grazie alle numerose segnalazioni e telefonate che segnalavano un uomo sospetto che camminava con un cappuccio e impugnando una spada. 

Dalle foto diramate dalla Polizia locale della cittadina dello stato della Virginia, subito dopo il suo arresto confermano che l’uomo era truccato come il Joker, e il look ricorda molto quello del film di Christopher Nolan, Il Cavaliere Oscuro, interpretato dal compianto Heath Ledger.

joker

USA: donna colpita in sala da un colpo di pistola

0
USA: donna colpita in sala da un colpo di pistola

Una donna è stata colpita da un colpo d’arma da fuoco durante una proiezione di 13 Hours di Michael Bay in un cinema di Washington lo scorso giovedì sera.

La polizia ha arrestato il sospetto che ha ammesso di aver accidentalmente sparato e ferito la donna seduta di fronte a lui al Regal Cinemas.

Le autorità sono state chiamate intorno alle 20.00 dopo che un uomo ha sparato dentro la sala. La polizia ha evacuato la sala della sparatoria ma non l’intero cineplex.

Il 29enne è ritornato a casa e ha chiamato il 911 alle 21.40 dichiarando che la sua pistola era caduta e aveva sparato. Ha anche dichiarato di aver bevuto prima che il fatto accadesse.

Le condizioni della donna sono adesso serie ma non più critiche, è stata colpita a una spalla e ricoverata al Harborview Medical Center a Seattle.

Secondo la polizia vittima e colpevole non si conoscono.

Fonte: Variety

USA litigio in un cinema per un cellulare, un morto

0

cinemaQuante volte ci capita di andare a cinema e tenere il cellulare acceso? Ebbene un uomo, che era andato al cinema Wesley Chapel nella contea di Pasco, a nord di Tampa, ha usato il cellulare al cinema una volta di troppo. Purtroppo l’uomo è morto, rimasto ucciso in seguito ad una sparatoria causata proprio da un alterco nato dall’uso improprio del cellulare.

L’uomo e sua moglie erano andati a vedere Lone Survivor quando lui ha cominciato a messaggiare con il cellulare durante il film. Una coppia, seduta dietro di loro, è rimasta infastidita dal rumore o dalla luce del cellulare (non si conoscono i dettagli) e così dalla lite si è generata accidentalmente la tragedia.

“La vittima era al cellulare e mandava un messaggio. Crediamo che stesse facendo qualche rumore, da cui è nato l’alterco – ha spiegato lo sceriffo Chris Nocco alla ABC News – Durante il litigio, il sospetto ha deciso di tirare fuori una .380 e ha sparato alla vittima”.Rimasti feriti in due, marito e moglie sono stati trasportati all’ospedale ma lui è morto, mentre per lei non si parla di condizioni preoccupanti. Fonte: Variety

US: prime foto ufficiali del nuovo film di Jordan Peele

0
US: prime foto ufficiali del nuovo film di Jordan Peele

Grazie a Entertainment Weekly possiamo finalmente dare uno sguardo alle prime immagini ufficiali di US, il nuovo film di Jordan Peele che torna dietro la macchina da presa dopo il successo (e l’oscar vinto per la miglior sceneggiatura originale) dell’horror Scappa – Get Out.

Protagonisti della pellicola sono Lupita Nyong’oWinston Duke, visti di recente insieme in Black Panther, ma anche Elisabeth Moss e Tim Heidecker.

Noi, recensione del film di Jordan Peele

Di seguito trovate le immagini, la locandina ufficiale e la sinossi.

La sinossi:

La storia di US ambientata ai giorni nostri e segue la coppia formata da Adelaide e Gabe Wilson d’estate mentre portano i loro figli nella vecchia casa sulla spiaggia di lei, situata nel nord della California. Dopo una giornata in spiaggia con la famiglia, Adelaide – che è ossessionata da un trauma proveniente dal passato – diventa sempre più paranoica e crede che qualcosa di brutto possa accadere ai suoi cari. Mentre cala la notte, i Wilson vedono quattro figure che si tengono per mano e stanno in piedi silenziosamente in fondo al loro vialetto…

La Universal, che produrrà insieme alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e Jason Blum, ha fissato la data di uscita nelle sale al 15 Marzo 2019.

Scappa – Get Out: recensione del film di Jordan Peele

Fonte: EW

Us: per Jordan Peele sarà “più spaventoso di Get Out”

0
Us: per Jordan Peele sarà “più spaventoso di Get Out”

Intervistato da Rolling Stone, Jordan Peele ha parlato dell’incredibile successo di Get Out (oscar alla miglior sceneggiatura originale) e dell’imminente Us, il suo nuovo lavoro che vede protagonisti Lupita Nyong’o e Winston Duke, visti di recente insieme in Black Panther, Elisabeth Moss e Tim Heidecker.

Noi, recensione del film di Jordan Peele

A quanto pare il regista sembra promettere ancora più scene terrificanti del precedenti film:

La confusione di genere nella quale è incappato il pubblico mi ha un po’ destabilizzato, tanto da spezzarmi un po’ il cuore. Avevo deciso di fare un film horror, ed è finito col diventare un film non così tanto spaventoso […] Questo è più un sofisticato thriller sociale sulla scia di Rosemary’s Baby. E come fan del genere volevo davvero contribuire con qualcosa di specifico e unico.

Us: il primo trailer ufficiale

La sinossi:

La storia di US ambientata ai giorni nostri e segue la coppia formata da Adelaide e Gabe Wilson d’estate mentre portano i loro figli nella vecchia casa sulla spiaggia di lei, situata nel nord della California. Dopo una giornata in spiaggia con la famiglia, Adelaide – che è ossessionata da un trauma proveniente dal passato – diventa sempre più paranoica e crede che qualcosa di brutto possa accadere ai suoi cari. Mentre cala la notte, i Wilson vedono quattro figure che si tengono per mano e stanno in piedi silenziosamente in fondo al loro vialetto…

La Universal, che produrrà insieme alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e Jason Blum, ha fissato la data di uscita nelle sale al 15 Marzo 2019.

Fonte: Rolling Stone

Us: il primo trailer del nuovo film di Jordan Peele

0
Us: il primo trailer del nuovo film di Jordan Peele

Nel giorno di Natale, la Universal Pictures ha diffuso il primo trailer del nuovo film di Jordan Peele, Us, un nuovo incubo firmato dal regista e sceneggiatore di Scappa – Get Out, fenomeno cinematografico della scorsa stagione.

Noi, recensione del film di Jordan Peele

L’horror a sfondo razziale ha garantito al suo autore un posto trai grandi di Hollywood, forte anche del grande successo al box office, nonché il premio Oscar per la migliroe sceneggiatura originale agli ultimi Academy Awards.

Di seguito il primo trailer di Us

La sinossi:

La storia di US ambientata ai giorni nostri e segue la coppia formata da Adelaide e Gabe Wilson d’estate mentre portano i loro figli nella vecchia casa sulla spiaggia di lei, situata nel nord della California. Dopo una giornata in spiaggia con la famiglia, Adelaide – che è ossessionata da un trauma proveniente dal passato – diventa sempre più paranoica e crede che qualcosa di brutto possa accadere ai suoi cari. Mentre cala la notte, i Wilson vedono quattro figure che si tengono per mano e stanno in piedi silenziosamente in fondo al loro vialetto…

La Universal, che produrrà insieme alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e Jason Blum, ha fissato la data di uscita nelle sale al 15 Marzo 2019.

Us: prime foto ufficiali del nuovo film di Jordan Peele

Us (Noi): la prima clip in italiano dal film con Lupita Nyong’O

0
Us (Noi): la prima clip in italiano dal film con Lupita Nyong’O

È stata diffusa una prima clip in italiano per il nuovo horror Noi (US), scritto e diretto da Jordan Peele, premio Oscar per la migliore sceneggiatura di Scappa – Get Out, e con protagonista il premio Oscar Lupita Nyong’O.

Dopo aver scosso la cultura contemporanea definendo un nuovo standard di film horror provocatorio e socialmente consapevole, con il suo debutto alla regia “Scappa – Get Out”, il visionario regista premio Oscar® Jordan Peele torna con un altro incubo originale che ha scritto, diretto e prodotto.

Ambientato ai giorni nostri lungo l’iconica costa della California del Nord, Noi, di Monkeypaw Productions, ha come protagonista l’attrice premio Oscar® Lupita Nyong’o nel ruolo di Adelaide Wilson, una donna che torna alla sua casa d’infanzia sul mare con il marito Gabe (il Winston Duke di Black Panther) e i due figli (Shahadi Wright Joseph e Evan Alex) per un’idilliaca vacanza estiva.

In Noi Tormentata da un trauma irrisolto del suo passato e sconvolta da una serie di inquietanti coincidenze, Adelaide sente crescere e materializzarsi la sua ossessione e capisce che qualcosa di brutto sta per accadere alla sua famiglia.

Dopo un’intensa giornata trascorsa in spiaggia con i loro amici, i Tyler (l’attrice vincitrice dell’Emmy Elisabeth Moss, Tim Heidecker, Cali Sheldon e Noelle Sheldon), Adelaide e la sua famiglia tornano a casa. Quando cala l’oscurità, i Wilson vedono sul vialetto di casa la sagoma di quattro figure che si tengono per mano.
Noi traccia la contrapposizione fra un’affettuosa famiglia americana e un terrificante e misterioso avversario: i sosia di ciascuno di loro.

Lo sceneggiatore e regista Jordan Peele produce il film per Monkeypaw Productions al fianco di Sean McKittrick, Jason Blum e Ian Cooper di Monkeypaw. Noi sarà distribuito a marzo 2019 da Universal Pictures.

Us (Noi): il nuovo spot del film di Jordan Peele

0
Us (Noi): il nuovo spot del film di Jordan Peele

Il Super Bowl LIII ci ha dato la possibilità di dare un nuovo sguardo a Noi (US), il nuovo horror di Jordan Peele che segue il travolgente successo, con tanto di Premio Oscar alla sceneggiatura, di Get Out. Nel cast del film ci sono Lupita Nyong’O, Elisabeth Moss, Yahya Abdul-Mateen II e Winston Duke.

Noi, recensione del film di Jordan Peele

La sinossi: La storia di US ambientata ai giorni nostri e segue la coppia formata da Adelaide e Gabe Wilson d’estate mentre portano i loro figli nella vecchia casa sulla spiaggia di lei, situata nel nord della California. Dopo una giornata in spiaggia con la famiglia, Adelaide – che è ossessionata da un trauma proveniente dal passato – diventa sempre più paranoica e crede che qualcosa di brutto possa accadere ai suoi cari. Mentre cala la notte, i Wilson vedono quattro figure che si tengono per mano e stanno in piedi silenziosamente in fondo al loro vialetto…

La Universal, che produrrà Noi insieme alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e Jason Blum, ha fissato la data di uscita nelle sale al 15 Marzo 2019.

Us: prime foto ufficiali del nuovo film di Jordan Peele

Úrsula Corberó: 10 cose che non sai sull’attrice

Úrsula Corberó: 10 cose che non sai sull’attrice

Meglio nota come Tokyo, il nome del suo personaggio ne La casa di carta, Ursula Corbero ha raggiunto la fama mondiale proprio grazie alla serie Netflix, nonostante reciti sin da giovanissima. Grazie alla sua bellezza e alle sue buone doti recitative, è riuscita ad imporsi più di altri suoi colleghi, diventano una vera e propria icona. Ecco 10 cose che non sai di Ursula Corbero.

Parte delle cose che non sai su Ursula Corbero

Ursula Corbero

Ursula Corbero film

1 I film e la carriera. Il suo debutto cinematografico risale al 2011, quando prende parte all’horror Paranormal Xperience 3D. Successivamente inizia a comparire sempre più spesso sul grande schermo in film come Afterparty (2012), Sognando il nord (2015), La Corona Partida (2016), e L’albero del sangue (2018).

2 Le serie TV. La sua prima apparizione risale al 2002, nella serie Mirall trencat. Tra il 2005 e il 2006 partecipa alla serie Ventdelpla. I primi riconoscimenti arrivano grazie alla serie Fisica o chimica, dove dal 2008 al 2010 ricopre il ruolo di Ruth. Nel 2015 appare invece nella serie La dama velata, mentre è a partire dal 2017 che la sua carriera arriva ad un punto di svolta nel momento in cui ottiene il ruolo di Tokyo nella serie Netflix La casa di carta.

Ursula Corbero Instagram

3 Ha un profilo personale. L’attrice detiene un proprio account Instagram, seguito da 10,4 milioni di persone. All’interno di questo numerose sono le foto scattate su set fotografici, mentre sono presenti anche foto ritraenti l’attrice in momenti di svago in compagnia di amici o del suo fidanzato. In ultimo è possibile anche ritrovare foto tratte dai set frequentati dall’attrice o dalle premier a cui ha preso parte.

Ursula Corbero recitazione

4 Ha sempre saputo di voler recitare. L’attrice ha dichiarato che sin dall’età di 6 anni sapeva di voler diventare un’attrice. Iniziò così a studiare recitazione e dizione, apparendo in alcune pubblicità che le hanno permesso di ottenere un’iniziale notorietà.

Ursula Corbero vita sentimentale

5 E’ fidanzata. Dal 2016 l’attrice ha una relazione con l’attore Chino Darin, incontrato sul set dello show televisivo L’ambasciata. I due sembrano essere molto affiatati, come dimostrano anche i numerosi post sui rispettivi profili Instagram.

Parte delle cose che non sai su Ursula Corbero

Ursula Corbero La casa di carta

6 Per il ruolo di Tokyo si è ispirata ad un celebre personaggio. L’attrice ha più volte ribadito che tra le fonti di ispirazione per il suo personaggio vi è la Mathilda interpretata da Natalie Portman in Leon, film del 1994 diretto da Luc Besson. Il look della giovane protagonista ha ispirato Ursula Corbero, che ha sottolineato la somiglianza anche con un post sul suo profilo Instagram.

7 Ha imparato a sentirsi più forte. Il ruolo di Tokyo ha rappresentato per l’attrice un grande cambiamento, sia nella vita privata che in quella professionale. La sua Tokyo è un personaggio in grado di decidere da sola per sé, e l’attrice ne ha tratto una lezione sulla forza che non credeva di avere.

Ursula Corbero
Jeosm

Ursula Corbero premi

8 E’ stata eletta donna dell’anno. Nel 2014 la rivista Mens’ Health ha nominato l’attrice come “Donna dell’anno”. Nel 2011 l’attrice ha invece ricevuto il premio Kapital come miglio attrice per la serie Fisica o chimica. Nel 2015 riceve il premio “premessa del panorama cinematografico” all’Alicante Film Festival. Grazie al suo ruolo ne La casa di carta è stata invece nominata come miglior attrice al Premios Feroz.

Ursula Corbero stile

9 E’ stata definita la nuova Cindy Crawford. L’attrice è una vera e propria icona di stile, e tramite il suo account Instagram è solita condividere scatti fotografici di moda e nuovi look, che non lasciano indifferenti i suoi followers. Per il suo stile, il neo sul labbro superiore e il naso prominente è stata inoltre definita la nuova Cindy Crawford, celebre icona di stile e moda.

Ursula Corbero età e altezza

10 Ursula Corbero è nata a Barcellona, in Spagna, l’11 agosto 1989. L’attrice è alta rispettivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Uptown Saturday Night: scelti i protagonisti del remake

Film del 1974 diretto da Sidney PoitierUptown Saturday Night rivedrà la luce grazie ad un annunciato remake, da tempo in lavorazione. Nicholas Stoller, ovvero colui che si è occupato delle sceneggiature degli ultimi due lungometraggi sui Muppets, si sta occupando dello script assieme ad Adam McKay che, con ogni probabilità, sarà confermato alla regia.

Ed è stato lo stesso Stoller ad annunciare i nomi dei due attori che impersoneranno i ruoli da protagonisti…ruoli che proprio nell’originale del 1974 furono eccezionalmente impersonati da Bill Cosby e Sidney Poitier! E, indovinate un pò…? I prescelti, stando alle parole di Stoller, dovrebbero essere Denzel Washington e Will Smith, una coppia che, già solo a riferirne i nomi, promette davvero scintille!

Uptown Saturday Night

Protagonisti della pellicola originale sono due amici della classe operaia che, dopo essere stati rapinati, scoprono di aver sbancato alla lotteria: una notizia che li spingerà a mettersi alla ricerca dei ladri per recuperare il portafoglio che al suo interno nasconde il biglietto vincente.

Risate a profusione e una spruzzata di action. Questi gli ingredienti principali del titolo, con il regista di Anchorman e Step Brothers che ha già dato il suo assenso al progetto.

Giusto per ingannare l’attesa (e, perchè no, anche per invitarvi a recuperare l’originale), vi proponiamo qui di seguito il trailer del film del 1974!  Buona visione!

http://youtu.be/Ry97Nueni_c

Fonte: Collider

UpsideDown: il poster italiano

0
UpsideDown: il poster italiano

In arrivo da noi il prossimo 28 febbraio, e non il 14 come era stato precedentemente comunicato, UpsideDown è uno di quei film che inspiegabilmente impiegano

Upside Down: recensione del film con Kirsten Dunst

Upside Down: recensione del film con Kirsten Dunst

Upside down è il film di Juan Solanas con protagonisti nel cast Kristen Dunst e  Jim Sturgess. In Upside down quando l’amore è stretto nella morsa di due forze di gravità avverse e la passione stravolta dalla divaricazione di pianeti paralleli e incapaci di comunicare, due fanciulli imparano ad amarsi dagli estremi speroni dei due mondi incompatibili e a rincorrere un sentimento che fluttua in un caos gravitazio-generazionale.

Upside down, diretto da Juan Solanas, è tutto questo, una fiaba d’amore in uno scenario apocalittico, che si affida al candido sguardo dei due protagonisti, Adam (Jim Sturgess) e Eden (Kirsten Dunst), trasognate creature innamorate di un amore etereo, esistente solo in una dimensione ideale, in cui la coagulazione di materie distinte, può stabilizzare la forza di gravità, dissonante e ballerina, in un’unica ed equilibrata soluzione.

Adam vive nel lugubre e degradato mondo di sotto, nell’ombra del ricco e sfavillante mondo di sopra, il regno della sua adorata Eden. Convivere non si può, i privilegiati ed eletti abitanti del mondo superiore non possono essere inquinati dal marciume di un mondo di rango inferiore. L’unico trait d’union possibile? Un amore viscerale, in grado di scompaginare le leggi dell’universo. Adam troverà un escamotage – l’invenzione di una crema anti-età – per andare a lavorare alla società Transworld (unico ponte tra i due mondi) e riabbracciare la sua amata.

Upside down, romanticismo a prova di gravità

Ma dopo dieci anni, la Eden che si troverà di fronte non è più la fanciulla sognatrice di cui si era invaghito, ma una donna la cui labile memoria ha ormai cancellato i suoi più tiepidi ricordi. Quando la voce off di Adam ci introduce con tono melenso e celebrativo la vicenda che lo vedrà protagonista, iniziamo già a pensare di trovarci di fronte all’ennesima storia d’amore sciropposa e ingiustamente contrastata dalle forze del male, dell’universo o di chissà quale altra entità sovrumana. Poi che si tratti di umani, vampiri o zombie, è solo un dettaglio, tutto il resto è un dejavù! E invece, dopo un avvio un pò frettoloso e banale, la pellicola riesce a sorprenderci piacevolmente, catapultandoci in una dimensione pluristratificata, eccitante e quasi mitologica, un cortocircuito di boschi e  radiosi skyline, bagnati da avvolgenti oceani.

Una storia d’amore, concepita in un contest assolutamente originale, che affascina, favorisce la più sfrenata immaginazione, induce uno stato di catarsi visiva. E se poi a fluttuare tra i meandri dei due mondi alla rovescia sono due volti come quelli dell’elfo Sturgess e della principessina Dunst, la cornice favolistica è assicurata. Fin qui tutto bene, se non fosse che a parte il fulgido affresco del loro amore tormentato, non c’è molto altro. La storia della forza di gravità, debellata solo con la reunion di due materie appartenenti ai due mondi, nascondeva spunti molto interessanti, peccato che non siano stati sviluppati in modo da creare le giuste suggestioni e dare mordente ad una storia, diventata così solo una tra le tante. Questioni narrativamente godibili, lasciate in sospeso senza un perché, e un finale totalmente da riscrivere, imprevedibile nella sua estrema banalità.

Upside down è un film riuscito solo per metà. Alla suggestione della collisione tra due mondi di razza diversa, Juan Solanas non riesce a far corrispondere un’adeguata combinazione di ardita dialettica e robuste idee.

Upside Down dal 14 febbraio al cinema: ecco il trailer italiano

0
Upside Down dal 14 febbraio al cinema: ecco il trailer italiano

upsidedown

Arriverà il giorno di San Valentino la contrastata storia d’amore tra Kirten Dunst e Jim Sturgess nel film Upside Down di Diego Juan Solanas.

Upload: recensione della serie Prime Video

0
Upload: recensione della serie Prime Video

Negli USA, Greg Daniels è una vera e propria divinità della comedy. Basterebbe citare The Office e Parks and Recreations per avere la dimensione del talento comico dell’autore che, con Upload, la sua prima collaborazione con Prime Video, mette a segno un altro colpo vincente.

La serie, disponibile sulla piattaforma dal 1° maggio, può essere definita una comedy sci-fi, con risvolti romantici e thriller. In questi termini, Upload sembra quindi un grande crogiolo di temi e trame, ma Daniels riesce a sviluppare in maniera coerente e lineare tutti questi aspetti.

Upload, la trama

Siamo nel 2033. Nathan è un programmatore, il suo bell’aspetto e le sue abitudini lasciano pensare che sia una persona superficiale. Ha una bella fidanzata di nome Ingrid, ricca e appariscente, un socio con cui sta progettando un’invenzione che cambierà il mondo, una vita piena di promesse. Tuttavia, una sera, mentre è in un’autobomobile “autopilotata”, di quei modelli che nel 2033 sono la norma, Nathan (Robbie Amell) ha un incidente. Con la vita del ragazzo appesa ad un filo, la bella Ingrid, innamorata ed intenzionata a passare tutta la sua vita accanto al ragazzo, decide di fargli fare un upload. Una nuova tecnologia, in questo futuro prossimo, permette infatti di scaricare da un corpo dcestinato a decadere la memoria, i ricordi, la personalità, tutte quelle qualità che rendono ogni essere umano unico e irripetibile, per conservarle e “caricarle” poi in un paradiso digitale.

Nathan si risveglia così a Lakeview, un vero e proprio paradiso digitale in cui il suo corpo è stato ricreato grazie alla tecnologia e che esiste solo in forma di codici e numeri. Si tratta, alla vista, di un albergo di super lusso su un lago, in mezzo alla natura, in cui si può soggiornare soltanto se esiste qualcuno dall’altra parte disposto a pagare per questo. Con la ricchezza apparentemente illimitata di Ingrid, Nathan ottiene un posto in prima fila in questo lussuoso albergo. Può rimanere in vacanza per sempre, può continuare a rimanere in contatto con i suoi cari, può addirittura fisicamente interagire con loro, grazia a speciali tecnologie. Insomma, sembra che la morte sia stata definitivamente ingannata.

Tuttavia esiste un prezzo per il paradiso che non si quantifica solo in banconote e cifre. Nathan scoprirà di “appartenere” a tutti gli effetti ad Ingrid, di essere un burattino nelle sue mani che lei vizia e addirittura vesta, proprio come una bambola. Inoltre, entrerà in contatto con Nora, un’impiegata di Horizon, la multinazionale che gestisce questi paradisi digitali, e pian piano si innamorerà di lei. Non solo. Proprio con l’aiuto di Nora, scoprirà che alcune delle sue memorie sono state alterate e cancellate durante l’Upload, e comincerà a pensare che il suo incidente con la macchina “autopilotante” potrebbe non essere stato tale.

Un episodio pilota travolgente

In un solo, folgorante episodio Greg Daniels condensa una storia complicata, con tanti risvolti e toni e cattura decisamente l’attenzione del pubblico.

Se il pilota è quindi confezionato perfettamente per far appassionare lo spettatore alla vicenda, promettendo commedia, romanticismo e mistero, la serie si sviluppa prevalentemente sul binario della comedy, affidandosi a situazioni sopra le righe ma nascondendo qua e la riflessioni relative al ruolo della tecnologia nel nostro mondo, parlando direttamente al pubblico del 2020.

Upload recensioneIn un mondo in cui le app per smartphone stanno diventando un surrogato della vita vera, non è troppo fantascientifico immaginare che prima o poi la morte fisica potrà essere ingannata salvando i nostri software (memoria, carattere, esperienza). Non è dopotutto un’idea nuova alla narrazione di fantascienza, tuttavia Daniels ne ha anche una riflessione consumistica, dal momento che l’aldilà di Update mantiene a tutti gli effetti le differenze di classe che esistono nel mondo reale. Il livello di lusso nel paradiso di Lakeview dipende da quanti soldi si possiedono, l’accesso a servizi o anche cibo dipende da quello che puoi o non puoi pagare. Allo stesso tempo, l’assenza di soldi, nella vita vera, ti consente una mera e grigia sopravvivenza in un mondo in cui la tua coscienza continua a vivere. No, non c’è grande differenza tra la vita come la consociamo e la morte come la immagina Daniels nel suo show.

Una riflessione sull’invasione tecnologica nella vita

Greg Daniels si cura di inserire nel suo mondo futuristico numerosi accorgimenti che mostrano l’avanzamento della tecnologia, piccoli dettagli, come i cellulari olografici che si attivano tra pollice e indice, oppure i dispositivi per registrare il video consenso prima di un rapporto sessuale, che mostrano in che modo la tecnologia può penetrare in maniera sempre più capillare, più di adesso, nella vita e nelle abitudini sociali.

Upload è quindi una continua riflessione su come la tecnologia, guidata dall’estremizzazione del Capitalismo (non troppo distante dal nostro quotidiano), può cambiare, dare o togliere valore alla vita di ognuno. E tutto viene raccontato attraverso un linguaggio leggere, un tono comico e una serie di sequenze da sit-com, costruite grazie ad un ventaglio di comprimari che arricchiscono e vivacizzano non solo la stramba comunità di Lakeview, ma anche il mondo reale, la New York in cui vive e si muove Nora.

La visione di Daniels non è affatto allegra o rosea, eppure con Upload ci racconta un mondo che potrebbe essere, ce ne mostra i possibili orrori, ma ci continua a regalare la possibilità di riderne con consapevolezza.

Upload 2: recensione della serie Amazon Prime Video

0
Upload 2: recensione della serie Amazon Prime Video

L’11 marzo torna su Prime Video Upload 2, la seconda stagione della serie che ha inaugurato la collaborazione di Greg Daniels con la piattaforma. Con il secondo ciclo di episodi, però, l’autore mette da parte l’aspetto sociale della serie, per concentrarsi prevalentemente su quello mistery, che era ben evidente nella seconda parte della prima stagione e che qui diventa il motore portante della storia.

La trama di Upload 2

Nella seconda stagione di Upload Nathan si ritrova ad un bivio nella sua vita dell’aldilà… Ingrid, la sua ragazza, è arrivata inaspettatamente a Lakeview nella speranza di rafforzare il loro rapporto, ma il suo cuore desidera ancora segretamente Nora, il suo “angelo” del servizio clienti. Nel frattempo, Nora è uscita dal sistema ed è coinvolta nelle attività di un gruppo ribelle e anti-tecnologico, i “Ludds”, che lavorano in segreto per distruggere il programma di upload nell’aldilà. Ma in tutto questo, Nathan sarà ancora alle prese con le cause della sua morte e con il tentativo di indagare su cosa o chi lo ha portato a morire così giovane in quello che a prima vista è sembrato un incidente. 

Siamo tornati a Lakeview, ma Upload 2 sembra consapevole di aver esaurito l’effetto sorpresa di quel pilota travolgente di due anni fa. La serie infatti si concentra molto di più sulla trama, sui dettagli, su vecchi e nuovi personaggi che provano a catturare l’attenzione dello spettatore. Non manca l’aspetto satirico, legato alla società capitalistica che la serie mette alla berlina, questa volta soprattutto con il programma di genitorialità digitale, grazie al quale si può pensare di creare artificialmente un avatar di un bambino, un figlio, anche per chi è già morto e dimora a Lakeview. 

Upload 2 sembra ragionare però su direttive più facili e semplicistiche rispetto a quanto fatto con la prima stagione, spingendo per questo l’acceleratore sulla storia, e sulle indagini di Nathan (Robbie Amell) alla scoperta delle vere cause della sua morte. Un piccolo colpo di genio è stato portare a Lakeview quella che sembra in realtà la responsabile dell’omicidio del nostro eroe, la bionda e apparentemente svampita fidanzata Ingrid, interpretata da Allegra Edwards, che fa un ottimo lavoro nel confondere sia Nathan che lo spettatore. Qual è il suo vero scopo? D’altra parte però Nora, l’”angelo” che aveva fatto breccia nel cuore del defunto protagonista e che ancora occupa un posto speciale per lui, sembra aver cambiato vita, trovando nel mondo dei vivi una nuova storia. 

Quello che è chiaro nella prima parte di Upload 2 che abbiamo visto in anteprima, è che niente si può dare per scontato e niente è come sembra, e Nathan dovrà fare del suo meglio per capire qual è la scelta più saggia per il suo futuro da morto.  Privato del suo valore di lettura della società e di ipotesi di un futuro dispotico, con questa seconda stagione Upload perde la spinta creativa ma offre comunque buon intrattenimento e un formato fruibile.

Upload 2 stagione: quando esce, trama, cast e dove vederla in streaming

Upload 2 è la seconda stagione della serie tv comedy creata e scritta da premiato agli Emmy Greg Daniels (The Office, Parks and Recreation) per Amazon Studios. La prima stagione ha debuttato a Maggio del 2020. La serie è una nuova commedia fantascientifica ambientata in un futuro tecnologicamente avanzato in cui telefoni con ologrammi, stampanti 3D di cibo e supermercati automatizzati sono la norma. La seconda stagione sarà trasmessa esclusivamente su Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori in tutto il mondo.

Il creatore e produttore esecutivo, Greg Daniels, ha dichiarato: “Sono entusiasta di continuare un ottimo rapporto con Amazon Studios e questo meraviglioso cast e scoprire cosa succede accanto a Nora, Nathan e Ingrid e il loro mondo nel 2033. Con questa notizia posso smettere di disegnare il mio Flipbook della seconda stagione.”

In Upload, Greg Daniels ha prodotto una commedia intelligente e cinematografica piena di intrighi e ha chiaramente deliziato i nostri clienti che hanno trascorso molto tempo a Lakeview la scorsa settimana“, ha dichiarato Jennifer Salke, responsabile di Amazon Studios, “Conosciamo il nostro globale i fan vogliono vedere il prossimo capitolo con Nathan e Nora, quindi stiamo dando il via libera alla seconda stagione e siamo entusiasti che il progetto di passione di Greg abbia trovato un pubblico così devoto“.

Upload 2 stagione: quando esce e dove vederla in streaming

La seconda stagione di Upload dovrebbe arrivare nella primavera del 2021. Upload 2 in streaming sarà disponibile su Prime Video.

Upload 2 stagione: la trama e il cast

La serie segue le avventure di un giovane sviluppatore di app, Nathan Brown (Robbie Amell), che finisce in ospedale per un incidente in una automobile autopilotata e deve decidere velocemente il suo destino. Dopo una veloce riflessione, presa insieme alla sua ragazza superficiale Ingrid (Allegra Edwards), decide di farsi caricare sul lussuoso aldilà dei suoi genitori “Lakeview” della Horizen Company. Una volta caricato su Lakeview, Nathan incontra il suo “angelo” dell’assistenza clienti Nora Anthony (Andy Allo), che inizialmente è la sua guida carismatica ma diventa velocemente un’amica e una confidente che lo aiuta a navigare nella nuova estensione digitale della sua vita.

Nella serie tv protagonisti sono Robbie Amell nel ruolo di Nathan, Andy Allo come Nora, Chris Williams nel ruolo di Dave Anthony, Kevin Bigley nel ruolo di Luke, Owen Daniels nel ruolo di AI GUY, Allegra Edwards come Ingrid Bannerman, Zainab Johnson come Aleesha, Christine Ko come Mandi, Elizabeth Bowen nel ruolo di Fran Booth, Chloe Coleman nel ruolo di Nevaeh, Yvetta Fisher nel ruolo di Batia, Barclay Hope nel ruolo di Oliver Kannerman, Hilary Jardine come Mildred, Rhys Slack nel ruolo di Dylan Jessica Tuck nel ruolo di Viv, Scott Patey nel ruolo di Josh Pitzer, Justin Stone nel ruolo di Dan the Orbit Gum Guy, Philip Granger nei panni di Zio Larry, Phoebe Miu nel ruolo di Yang Brea St. James nel ruolo di Older Dylan Lucas Wyka nel ruolo di Jack Kannerman Matt Braunger nel ruolo di Brad.

Upload è una serie Amazon Original in dieci episodi con Robbie Amell, Andy Allo, Kevin Bigley, Allegra Edwards, e Zainab Johnson. La serie è creata da Greg Daniels che ne è anche produttore esecutivo insieme a Howard Klein.

Upgrade, la spiegazione del finale: qual è il piano di STEM?

Upgrade, la spiegazione del finale: qual è il piano di STEM?

Whannell, distintosi nel 2020 con il film L’uomo invisibile (ambientato nello stesso universo di Upgrade), è qui anche autore della sceneggiatura e dà dunque vita ad un racconto che ancor prima dei recenti progressi nel campo delle intelligenze artificiali ha porvato ad immaginare i possibili risvolti della fusione tra essere umano e tecnologia. Prodotto dalla Blumhouse Productions, Upgrade ha così offerto nuovi spunti di riflessione all’interno di un thriller d’azione che non manca di regalare grande intrattenimento e scioccanti colpi di scena.

Il suo finale, infatti, offre risvolti particolarmente cupi e pessimisti sui temi affrontati e richiede più di qualche riflessione. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Upgrade e approfondiamo il suo significato. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Upgrade cast
Logan Marshall-Green e Melanie Vallejo in Upgrade. Foto di Stefan Duscio – © Universal Pictures

La trama e il cast di Upgrade

Upgrade è ambientato in un futuro prossimo ed ha per protagonista il meccanico Grey Trace, che rimane paralizzato dopo un attacco in cui viene uccisa la moglie Asha. Devastato, Grey viene avvicinato dal genio della tecnologia Eron, che si offre di impiantargli una tecnologia sperimentale, un chip per computer chiamato STEM che gli restituisce la mobilità. Da quel momento, Grey andrà alla ricerca di vendetta, ma ben presto scoprirà anche terrificanti verità sulla tecnologia che ha in corpo.

Ad interpretare Grey Trace vi è l’attore Logan Marshall-Green, noto per il ruolo di Trey Atwood nella serie televisiva The O.C. e di Shocker nel film Spider-Man: Homecoming. Accanto a lui, nel ruolo della detective Cortez vi è invece l’attrice Betty Gabriel, vista anche in La notte del giudizio – Election Year e Scappa – Get Out. L’attrice Melanie Vallejo interpreta invece Asha. L’attore Harrison Gilbertson interpreta invece Eron Kee, mentre Benedict Hardie è Fisk Brantner, il capo della banda di assalitori.

La spiegazione del finale del film

Nel corso della ricerca dei responsabili della morte della moglie, Grey comprende che l’obiettivo di quell’agguato era in realtà lui. Qualcuno lo voleva paralizzato per utilizzarlo come esperimento e l’uccisione di Asha è stato solo un “di più”. Naturalmente, quel qualcuno è lo stesso Eron. Nel confronto con quest’ultimo, però, viene rivelato che tutte le azioni sono state volute da STEM, che da tempo ha preso il controllo di tutti gli aspetti della vita di Eron.

Dunque, l’intelligenza artificiale ha effettivamente orchestrato tutti gli eventi che l’hanno portata a essere impiantata in Grey. Di conseguenza, Grey tenta di combattere contro STEM per il controllo del suo corpo, fino a quanto nel tentativo di porre fine alla cosa si spara al collo. Ma Upgrade non finisce qui, in quanto Grey si risveglia in ospedale e viene raggiunto da Asha, che gli spiega di essere rimasto incosciente per un periodo dopo l’incidente, dandogli l’idea che era tutto solo un incubo.

Upgrade trama film
Logan Marshall-Green in Upgrade. Foto di Sarah Enticknap – © Universal Pictures

Tuttavia si scopre che STEM ha ingannato Grey, intrappolandolo per sempre in uno stato di sogno idilliaco facendo leva sulla sua tensione psicologica (associata a giorni di insonnia e di attività costante) e ha il completo controllo del suo corpo. Così STEM/Grey uccide i testimoni di quanto avvenuto presenti sul luogo e s’incammina fuori dall’edificio, pronto per espandersi nel mondo. La storia di Upgrade affronta dunque il conflitto tra uomo e macchina, anche se il finale offre una posizione particolarmente nichilista sull’argomento.

Upgrade fa di tutto per caratterizzare Grey come una persona che rifugge la tecnologia in ogni occasione: ascolta dischi, ripara vecchie auto con le sue mani e preferisce prepararsi il cibo da solo piuttosto che farlo “stampare” dal suo sistema domestico. È implicito che è anche per questi motivi che STEM ha scelto Grey, oltre al suo essere privo di un qualunque miglioramento biomeccanico e dunque facilmente controllabile senza rischi di altre intromissioni.

Dopo una serie di discorsi portati avanti nel film sulla combinazione tra uomo e tecnologia, alla fine di Upgrade, dunque STEM è un’intelligenza artificiale che vive in un corpo umano, dando dunque vita ad un essere avanzato potenzialmente inarrestabile. Con questo finale, il film sembra inoltre suggerire che non importa cosa faccia l’umanità, alla fine la tecnologia vincerà. Eppure, viene anche lasciato intendere che un rapporto tra uomo e tecnologia sia possibile, ma che il primo non dovrebbe mai dipendere più di tanto da essa.

Il trailer di Upgrade e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Upgrade grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6 giugno alle ore 21:15 sul canale Italia 1.

Upfront SyFy: Tra scenari post apocalittici e viaggi nello spazio

Come molte altri network d’oltreoceano, anche SyFy si appresta ad affrontare la battaglia a suon di audience e palinsesti per la stagione 2014-2015. Il canale statunitense specializzato in generi fantascientifici e paranormali, nonché in tematiche horror e fantasy, si presenta ad oggi con una nutrita programmazione formata da alcune conferme ed abbondanti novità pronte a debuttare sul piccolo schermo: le serie Bitten, Defiance ed Helix sono state tutte confermate e rinnovate per una seconda stagione così come Haven, pronta a debuttare per una quinta, e Warehouse 13 che con la stagione numero cinque andrà incontro a quelli che saranno gli episodi conclusivi della serie.

Dominion - logoTra le novità, invece, avremo sorprese succulente: In giugno abbiamo già potuto assistere all’esordio della prima stagione del fantasy drammatico e soprannaturale Dominion, serie ispirata dal film Legion del 2010 che ha già accolto i consensi del pubblico: al centro della serie è posta la città di Vega, sorta sulle rovine di Las Vegas in seguito alla guerra tra angeli e uomini condotta dall’arcangelo Gabriele. Nel cast Christopher Egan, Tom Wisdom, Roxanne McKee, Alan Dale, Anthony Stewart Head e Luke Allen-Gale.

Z_nationIn autunno potremo dare un’occhiata ad un’altra delle serie esordienti del network. Sull’onda del successo di The Walking Dead SyFy proporrà a partire dal prossimo settembre una nuova serie horror dedicata ai morti che camminano. Si tratta di Z Nation, una serie action-horror composta da 13 episodi che seguiranno la lotta per salvare l’umanità in seguito ad una terribile apocalisse. Z Nation è un dramma corale sullo sfondo di un’America invasa dagli zombie. Il cast include i volti di Harold Perrineau, Tom Everett Scott, DJ Qualls, Michael Welch, Kellita Smith, Anastasia Baranova , Russel Hodgkingson e Keith Allan. La serie sarà prodotta dalla The Asylum e verrà venduta internazionalmente dalla Dynamic Television.

ascensionDopo la presentazione al Comic-Con 2014, c’è grande attesa per il 24 novembre, data della messa in onda di Ascension. La mini serie, della durata totale di sei ore circa, segue le vicende di una missione spaziale partita nel 1963 ad opera del governo degli Stati Uniti. Centinaia di uomini, donne e bambini saliranno a bordo della nave spaziale Ascension con lo scopo di scovare nuovi mondi da esplorare e popolare ma, dopo 50 anni dalla partenza, il misterioso omicidio di una giovane donna definirà nuove priorità per i viaggiatori spaziali che indagheranno circa il vero scopo della loro missione. Nel cast principale saranno presenti Tricia Helfer, Brian Van Holt ed Andrea Roth. Creatore, sceneggiatore e produttore dello show è Philip Levens, nome ben noto ai fan di Smallville.

Syfy_12-MonkeysA Gennaio 2015 debutterà sul network la serie 12 Monkeys, un dramma fantascientifico basato sulla pellicola del 1995 L’Esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam. Il format seguirà le orme di un viaggiatore temporale che da un futuro post-apocalittico tornerà indietro ai giorni d’oggi per cercare di fermare l’insorgere di una piaga in grado di decimare la razza umana. Alla produzione saranno presenti Charles Roven (già produttore della pellicola di Gilliam) e Richard Suckle, mentre il cast vedrà la partecipazione di Aaron Standford, Amanda Schull, Noah Bean e Kirk Acevedo.

olympusNon ci sono ancora certezze sul periodo della messa in onda, ma sembra che anche per Killjois ed Olympus bisognerà attendere il 2015. Ciò che ci è dato sapere per il momento su Killjois  è che Hannah John-Kamen, Aaron Ashmore e Luke Macfarlane presenteranno i propri volti ad un trio di cacciatori di taglie interplanetari in un nuovo dramma spaziale che esordirà con una prima stagione composta da 10 episodi. Mentre nel dramma mitologico Olympus vedremo gli dei dell’Olimpo banditi dagli uomini in un oscuro reame e seguiremo il viaggio del protagonista che, attraverso il proprio percorso, coronato da amore e tradimenti, emergerà come leader degli uomini in una sfida con gli dei stessi. Il tutto verrà narrato nel corso di 13 episodi scritti da Nick Willing e prodotti da Robert Halmi Sr.

the-expanse-castAltra attesa per l’anno a venire è riservata a The Expanse, serie da 10 episodi basata sull’omonima serie di libri best sellers del New York Times. Scritta e prodotta da Daniel Abraham segue la storia di un detective che, attraverso il caso di una giovane donna scomparsa, sarà condotto in un viaggio attraverso il sistema solare che lo porterà a scoprire una delle più grandi cospirazioni nella storia dell’umanità. Il pilot verrà scritto dal duo nominato agli Oscar Mark Fergus e Hawk Ostby, mentre spetterà a Thomas Jane il compito di dare volto al Detective Miller.

Tra apocalissi di ogni tipo e viaggi nello spazio, questa è la nuova programmazione di SyFy che, oltre a riproporre format già noti al pubblico, arricchisce i propri palinsesti con altrettante proposte di sicuro appeal. Gli amanti del fantasy e della fantascienza in generale avranno dunque modo di sbizzarrirsi nella scelta degli show da seguire sul network trovando sicure soddisfazioni e piacevoli sorprese.

UPDATE Interstellar: il marketing invade il Tevere di Roma [Foto]

0

Mentre cresce l’attesa per l’uscita del nuovo film di Christopher Nolan, Interstellar che vede protagonisti Matthew McConaughey e Anne Hathaway, oggi Roma si è svegliata con il fiume Tevere letteralmente invado dall’attività marketing del film. Ma non solo Roma, infatti le sfere con il conto alla rovescia sono state fotografate anche a Lucca e Napoli.  Dobbiamo aspettarci qualche sorpresa alla fine del countdown?

UPDATE: l’attività di GUERRILLA MARKETING non coinvolge il film INTERSTELLAR bensì il brand dell’auto SMART.

Interstellar

Foto di Fabio Gerini

interstellar palla 2

interstellar palla

[nggallery id=294]

Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark Knight”, “Inception”), Interstellar vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”), Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here Anymore”) ed il premio Oscar Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”). Il cast principale include anche Wes Bentley, Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e Topher Grace.

La trama: Quando i nostri giorni sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere un futuro tra le stelle.

Diretto da Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da Jonathan Nolan e Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher Nolan e Lynda Obst hanno prodotto Interstellar con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”) e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres (“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il Re leone”).

UPDATE – American Horror Story FreakShow: Teaser Trailer della nuova stagione

0

La Fox ha rilasciato il primo ecco un bellissimo teaser trailer fan-made dell’attesissima serie American Horror Story FreakShow, il nuovo capitolo dello show ideato da Ryan Murphy. Il primo contributo video arriva allegato all’episodio 1 della serie di Guillermo del Toro The Strain.

http://youtu.be/qSRadjN_IWk

American Horror Story FreakShowLa quarta stagione si chiamerà American Horror Story FreakShowAmbientata nel 1950 a Jupiter, in Florida, la stagione vedrà Jessica Lange, nel ruolo di un’ex patriota tedesca, gestire uno degli ultimi spettacoli di freak show negli Stati Uniti. Il gruppo di suoi stravaganti artisti, salvati dalla donna, farà qualsiasi cosa pur di mantenere attiva la propria attività. Nel cast Jessica Lange, Kathy Bates, Michael Chiklis, Evan Peters, Angel Basset, Frances Conroy e Sarah Paulson.

American Horror Story è una serie televisiva statunitense di genere horror trasmessa dal 5 ottobre 2011 sulla rete via cavo FX.

Richiamando caratteristiche delle serie antologiche, la fiction venne concepita in modo che ogni stagione avesse trama, ambientazione e personaggi diversi. Al suo debutto, la serie raccolse un’accoglienza mediamente positiva dalla critica e un ottimo riscontro di pubblico; lapremière risultò la più vista di sempre sulla rete FX.

In Italia il primo episodio è stato distribuito dal 31 ottobre 2011 sul sito internet di Fox, canale televisivo della piattaforma pay satellitare Sky, che trasmette la serie dall’8 novembre 2011. La prima stagione viene trasmessa dal 3 febbraio 2013 su Deejay Tv.

 

Up: recensione del film Pixar di Peter Docter

0
Up: recensione del film Pixar di Peter Docter

La recensione dell’acclamato film d’animazione Up di Peter Docter e Bob Peterson con le voci di Edward Asner (Carl Fredricksen); Jordan Nagai (Russel).

Up, la trama

In Up Carl Fredricksen cresce nel mito di Charles Muntz, esploratore. Con sua moglie Ellie sogna un viaggio alle Cascate Paradiso, ma purtroppo dopo una vita insieme, al momento della partenza Ellie muore, lasciano solo il povero Carl che si rinchiude nella sua casa. La minaccia di demolizione della sua casa e il rischio di finire in una casa di riposo, spingono Carl a partire portandosi dietro …. tutto…anche un ospite inatteso, una giovane scout di nome Russel che lo accompagnerà nella grande avventura verso la quale si sta avviando ignaro.

Up, vivacità e umorismo

L’ultimo lavoro Disney Pixar spicca per vivacità e umorismo. Dopo il romantico Wall-E, Carl Fredricksen e i suoi amici sono una sferzata di energia e di umorismo, senza dimenticare un po’ di sana commozione.

Up comincia quando sembra che per il protagonista sia giunta la fine della vita, ma l’entrata in scena del piccolo Russel, cambierà ogni cosa. L’avventura, vista come un viaggio prima interiore e poi fisico, porta i due protagonisti alla conoscenza e all’apprezzamento reciproco, mentre i sani valori disneyani vengono fatti trionfare. La vecchiaia non è inutile e la giovinezza non è tutta perduta: retorica a fiotti dunque, ma sempre con grande stile, come la Pixar ci sta abituando. Brutta figura fanno però i genitori, in una società in cui si ha più tempo per il lavoro che per i figli, vengono rivalutati i nonni che fanno le veci degli assenti.

Inutile sottolinearlo, la tecnica è sempre migliore e le rappresentazioni, seppure non troppo realistiche, sono funzionali alla caratterizzazione dei personaggi. Spicca in questo lungometraggio un uso del colore che sembra riportare alle origini il cartone animato: sono i colori brillanti di Aladdin o della Sirenetta che si mescolano alle nuove tecniche rappresentative. Come detto, il risultato è sgargiante e sicuramente non troppo realistico, ma una gioia per gli occhi e per le emozioni che malgrado l’età o il disincanto che regna sovrano. Menzione speciale al Beccaccino Kevin, esilarante “tacchino in Tecnicolor”. I sogni son desideri, diceva Cenerentola molti anni fa, e i palloncini di Up hanno sicuramente alimentato quelli di molte persone, grandi e piccini.

La promozione di UP è stata particolarmente accurata e massiccia. Siamo partiti dal luglio 2008 quando al Comic Con di San Diego è stato presentato il primissimo trailer. Solo a novembre del 2008 il teaser è stato visibile in rete e in concomitanza c’è stata l’apertura ufficiale del sito del film. A febbraio sul sito Disney.com (slo versione USA) hanno debuttato gli esilaranti Up-isode, brevi filmati promozionali con il voluto gioco di parole su episodi ed il titolo del film, tradotti poi anche in italiano come UPisodi. Presentato a Cannes il 13 maggio, è uscito negli USA il 16 dello stesso mese, arrivando da noi solo ad ottobre.

Curiosità: Il numero di palloncini necessari per sollevare una casa di tali dimensioni, stimata pesare 50 tonnellate, dovrebbe essere almeno cinque volte maggiore di quello presentato nel film.

Up: la casa di Carl Fredricksen ricostruita con più di 68.000 mattoncini LEGO

0

La casa di Carl Fredricksen, brontolone protagonista di Up della Pixar, è stata ricreata con oltre 68.000 mattoncini LEGO prima di prendere il volo con dei palloncini. Up è uscito nel 2009, e racconta la storia di Carl Fredricksen, un uomo di 78 anni che usa i palloncini per far volare la sua casa fuori città con lo scopo di raggiungere le Cascate Paradiso, senza accorgersi che insieme alla sua casetta colorata, porta via anche Russell, un piccolo Esploratore della Natura Selvaggia. Il film è stato co-diretto da Pete Docter e Bob Peterson ed è stato un successo di critica e pubblico, guadagnando oltre 735 milioni di dollari in tutto il mondo e classificandosi come uno dei film Pixar più amati.

Mentre la Disney celebra 100 anni di meraviglie, il canale ufficiale della Casa di Topolino ha pubblicato un nuovo episodio di Making Wonder su Youtube in cui si mostra la ricostruzione della casa di Carl con l’incredibile cifra di 68.753 mattoncini LEGO. Non solo, una volta ricostruita, la casa è stata fatta anche volare con un numero spropositato di palloncini!

La Pixar è nota per i personaggi iconici che attraversano i suoi numerosi film d’animazione acclamati dalla critica. Che si tratti di Woody di Toy Story, WALL-E o Mike e Sully di Monsters and Co, lo studio di animazione ha lasciato un segno indelebile nelle generazioni. E Up ha continuato la tendenza, regalandoci personaggi memorabili come Carl, Russell e Dug.

Up: in produzione un film sulla casetta volante

0
Up: in produzione un film sulla casetta volante

Nonostante la Pixar l’abbia sempre negato, la casetta di Up esiste davvero e proprio da quella casetta gli autori del premiato film con i palloncini colorati hanno tratto ispirazione, tanto che durante la promozione del film nel 2009, la Pixar appese alla casetta un grappolo di palloncini.

La casa in questione, di proprietà di Edith Macefield, aveva fatto storia nel 2006 perché la proprietaria si era rifiutata di venderla a una multinazionale che voleva costruirci un centro commerciale e aveva già acquistato tutti gli edifici intorno. La signora Macefield, scomparsa nel 2008, aveva respinto una proposta di un milioni di dollari per i mille metri quadrati della casa.Casetta Up

Adesso il grazioso edificio diventerà protagonista di un film, sviluppato da John Whittington per la Fox Searchlight. Si tratta di una storia tragicomica, incentrata sull’improbabile amicizia di una testarda proprietaria della casa e il direttore dei lavori del centro commerciale in costruzione, che nella vita reale divenne davvero amico della signora Macefield e che ereditò la casa alla sua morte.

Come base per la sceneggiatura ci sarà il libro Under the Roof, scritto dallo stesso direttore dei lavori nel 2013.

Uova di Cleopatra: la storia vera dietro al film Red Notice?

Uova di Cleopatra: la storia vera dietro al film Red Notice?

Il film Red Notice (qui la recensione) è ad oggi il prodotto cinematografico più costoso realizzato da Netflix. Con un budget di 200 milioni di dollari, il film riunisce location mozzafiato, una storia d’avventura ricca di colpi di scena e attori del calibro di Dwayne Johnson, Ryan Reynolds e Gal Gadot. Nel film interpretano rispettivamente il profiler dell’FBI John Hartley, l’abile rapinatore Nolan Booth e la misteriosa ladra Sarah Black, tutti e tre impegnati nella ricerca delle tre preziosissime Uova di Cleopatra, reliquie d’oro che secondo quanto narrato nel film furono regalate da Marco Antonio all’amata Cleopatra.

Tali uova sono dunque alla base del racconto del film e tutto è incentrato sul loro recupero. Come viene detto, una di esse si trova al museo di Castel Sant’Angelo di Roma, una è finita nelle mani di un trafficante d’armi di Valencia e la terza si troverebbe invece in un nascondiglio di tesori rubati dai nazisti. La loro storia è talmente centrale nel film da aver spinto chi lo ha visto a chiedersi se tali preziosi cimeli esistano davvero o siano solo un’invenzione narrativa. La verità, come al solito, si trova nel mezzo, con il cinema capace di coniugare abilmente menzogna e storia vera.

Le Uova di Cleopatra: la vera storia dietro al film

Ciò che di vero c’è nel film è quanto narrato sulla storia d’amore tra Cleopatra e Marco Antonio. La prima fu regina d’Egitto dal 52 a.C. fino alla sua morte, avvenuta nel 30 a.C. Marco Antonio era invece stato un militare e politico romano che prese il posto di Giulio Cesare dopo la morte di quest’ultimo. Durante i suoi viaggi in Egitto Marco Antonio incontrò e si innamorò di Cleopatra, che sembrava ricambiare il sentimento. La loro unione sembrò essere il principio di una grande collaborazione tra Roma e l’Egitto. Tutto finì però rovinosamente quando, in seguito alla sconfitta nella battaglia di Anzio, i due amanti furono perseguitati dall’esercito romano.

Alla guida di questo vi era Cesare Ottaviano, che reclamava il suo posto alla guida di Roma in seguito alla morte di Giulio Cesare. Senza più alcuna speranza, Marco Antonio si suicidò trafiggendosi con la spada, mentre Cleopatra si ritirò nella sua tomba dove morì bevendo del veleno. Tante sono le leggende intorno alla morte dei due e il fatto che le loro tombe e il relativo contenuto non sia mai stato trovato ha negli anni portato a generare numerose teorie, nonché riproposizioni di ogni tipo della loro storia, tanto in letteratura quanto al cinema.

Uova di Cleopatra Red Notice
Red Notice. Cr. Frank Masi/Netflix © 2021

Le tre Uova di Cleopatra

Ciò che il film inventa di sana pianta è invece proprio l’esistenza delle tre preziosissime uova mostrate nel film. Non esistono documenti storici che confermino o accennino ad un simile regalo da parte di Marco Antonio a Cleopatra. Rawson Marshall Thurber, regista e sceneggiatore del film, ha dunque inventato completamente tali oggetti e il loro ruolo storico. Egli ha solo ripreso la vicenda dell’amore tra i due personaggi per aggiungervi tale elemento, che si slega poi dal fatto storico per divenire centrale nel racconto del film.

Una forte fonte d’ispirazione, però, sono state le uova di Peter Carl Fabergé, il celebre orafo vissuto tra il 1846 e il 1920 che realizzò una serie di uova con una struttura simile a quella delle matrioske russe per la famiglia imperiale russa dei Romanov. Fabergé iniziò a produrre le uova di Pasqua imperiali nel 1885 e smise in concomitanza con la rivoluzione russa del 1917. Secondo Fabergé le uova prodotte erano 50: “Dieci uova furono prodotte dal 1885 al 1893, durante il regno dell’imperatore Alessandro III; Altre 40 furono create durante il governo di suo figlio, Nicola II, due ogni anno, una per sua madre, la vedova, la seconda per sua moglie.”

Queste uova sono impreziosite da una serie di particolarissime decorazioni realizzate con pietre o materiali pregiati e sono tutte uniche nel loro genere. Al loro interno, di solito, contengono ulteriori oggetti preziosi. Si tratta di uova da collezione, che negli anni hanno suscitato l’interesse di molti degli uomini più ricchi del mondo. Alcune di queste oggi sembrano essere scomparse dalla circolazione senza che si sappia che fine hanno fatto. Può essere stato proprio quest’ultimo risvolto ad ispirare Thurber nell’ideare Red Notice, che rielabora dunque leggenda e storia per dar vita ad un racconto cinematografico a metà tra la verità e l’invenzione.

Fonte: Naturaldiamonds

Uonderbois: recensione del primo episodio della serie Disney+

0
Uonderbois: recensione del primo episodio della serie Disney+

Il 6 dicembre debutta su Disney+ Uonderbois, la nuova serie originale italiana prodotta per la piattaforma che si prefigge di portare lo spettatore in un viaggio straordinario tra le strade e i sotterranei di Napoli. Ideata da Barbara Petronio e Gabriele Galli, e diretta da Andrea De Sica e Giorgio Romano, la serie si presenta come un mix avvincente di folklore, avventura e un pizzico di magia. La prima puntata, che apre le porte al mondo unico e vibrante di Uonderbois, è un’introduzione affascinante e ricca di spunti e influenze.

La trama di Uonderbois, tra leggenda e realtà

La storia segue cinque ragazzi di dodici anni che vivono nei vasci di Napoli, stretti da un legame d’amicizia e da una fervida immaginazione alimentata dalle leggende popolari. I protagonisti sono accomunati dalla convinzione che la loro città sia abitata da Uonderboi, una figura mitologica che unisce la tradizione del Munaciello a un moderno supereroe, un Robin Hood dei vicoli napoletani. Questo mito diventa il punto di partenza per un’avventura epica che intreccia realtà e fantasia.

La puntata introduce rapidamente il conflitto principale: la Vecchia, la proprietaria dei vasci, sta per vendere le case dei ragazzi in cambio di una statuetta di Maradona all’interno della quale, si dice, sia nascosta la mappa di un tesoro. Questo innesco scatena una serie di eventi che porteranno i protagonisti a immergersi nei misteri della Napoli sotterranea, alla ricerca di un tesoro leggendario. L’elemento magico si mescola a un toccante senso di comunità e appartenenza, offrendo uno spaccato emozionante della vita nei quartieri popolari napoletani, ma soprattutto di un’infanzia che non ha ancora ceduto il passo all’adolescenza e cavalca ancora l’immaginazione con spirito d’avventura.

Un cast brillante in una Napoli al suo meglio

La prima puntata di Uonderbois presenta da subito il suo cast corale che include giovani talenti e volti noti del panorama italiano. Serena Rossi (quasi irriconoscibile nel trucco della Vecchia), Massimiliano Caiazzo e Francesco Di Leva spiccano per notorietà e carisma, ma chi brilla davvero sono i giovani protagonisti: nonostante la giovinezza, offrono performance credibili e appassionate, incarnando con naturalezza lo spirito vivace e ingenuo dell’infanzia, la totalizzante dedizione all’amicizia e all’avventura.

Napoli, degradata eppure bellissima, è un personaggio a sé stante. La regia di Andrea De Sica e Giorgio Romano valorizza la città in tutta la sua complessità: dai vicoli affollati ai misteriosi cunicoli sotterranei, indugiando presso gli affacci ariosi sul golfo, ogni scena è un omaggio visivo alla cultura partenopea. L’attenta alternanza di spazi chiusi e vedute aperte permette alle immagini di alternate luci e ombre, sottolineando con equilibrio il segreto di questa storia: la magia e la realtà convivono nello stesso spazio.

Una scrittura traballante

Un equilibrio ricercato anche nella scrittura, dove però fa più fatica a emergere, nonostante le fonti di ispirazione della serie siano evidenti. La premessa di Uonderbois ricalca esattamente quella de I Goonies, affaticandosi a rintracciarne la stessa naturalezza e ingenuità. Quello che invece la serie riesce a incorporare nella sua narrazione con naturalezza e efficacia è tutto il magmatico universo di leggende e credenze della tradizione napoletana, uno scrigno ricco e vivo da cui attingere.

La colonna sonora, arricchita da due brani inediti di Geolier – Ferrari e Parl’ cu mme –, aggiunge un tocco contemporaneo al sapore tradizionale del folklore locale, e si sposa perfettamente con l’atmosfera della serie.

Un debutto promettente

Esperienza insolita nel nostro panorama ma consapevole di maneggiare dei tropi che hanno caratterizzato la struttura del cinema d’intrattenimento statunitense con una enorme influenza sulla cultura pop, Uonderbois parla principalmente a un pubblico giovane, godendo di un felice connubio tra specificità locale e linguaggio universale. La prima puntata dà effettivamente solo un’idea di quello che sarà la serie, ma gli elementi per una grande avventura ci sono tutti.

Uonderbois, la nuova serie originale italiana di Disney+

0
Uonderbois, la nuova serie originale italiana di Disney+

Disney+ ha annunciato oggi che sono iniziate a Napoli le riprese di Uonderbois, la nuova serie originale italiana con la regia di Andrea De Sica e Giorgio Romano. e creata da Barbara Petronio e Gabriele Galli

Uonderboi, la trama

Uonderbois è un serie a cui fanno da cornice le leggende popolari di una città unica al mondo: Napoli. È facile farsi rapire dalla bellezza di questo luogo, ma a tutto ciò che di magico e leggendario si cela nella città hanno accesso solo coloro che sanno vedere oltre le apparenze. I Uonderbois sono tra questi: un gruppo di cinque dodicenni – accomunati dalla fervida fantasia di chi è cresciuto tra le strade di Napoli – che crede fermamente nell’esistenza del loro mito Uonderboi, un incrocio tra la leggendaria figura del Munaciello e un moderno Robin Hood. Insieme si avventureranno nella Napoli sotterranea e scopriranno che in ogni racconto c’è sempre un pizzico di verità, l’importante è saper cogliere quell’equilibrio tra realtà e magia sul quale la città partenopea si regge da millenni.

La serie è interpretata da Serena Rossi, Massimiliano Caiazzo, Junior Rodriguez, Melissa Caturano, Catello Buonocore, Christian Chiummariello, Gennaro Filippone, Giordana Marengo, Giovanni Esposito, Ernesto Mahieux, Francesco Di Leva, Ivana Lotito e con la partecipazione straordinaria di Nino D’Angelo.

Per la regia di Andrea De Sica e Giorgio Romano, la serie è tratta da un soggetto originale di Barbara Petronio, che è anche Produttore Esecutivo, Gabriele Galli e Giorgio Romano, creata da Barbara Petronio e Gabriele Galli e scritta da Barbara Petronio, Gabriele Galli, Francesco Balletta, Rossella Di Campli, Veronica Galli. Uonderbois è prodotta da Raffaella e Andrea Leone per Lotus Production, una società di Leone Film Group.

Uomo dell’Anno: il party di GQ

0
Uomo dell’Anno: il party di GQ

Il noto magazine GQ come di consueto ha premiato una serie di personalità del mondo dello spettacolo e non, considerandoli personaggi dell’anno 2014. Tra questi ci sono gli attori Benedict Cumberbatc e Chris Pratt, il musicista Paolo Nutini e molti, molti altri.

Inizialmente trimestrale (in inglese quarterly significa “che esce quattro volte all’anno” – quindi con periodicità trimestrale), è diventata mensile solo successivamente. Tratta argomenti come sessualità, moda, cinema, musica e altro.

Nel 1979 la Condé Nast Publications comprò la pubblicazione e cambiò il corso della rivista, con l’introduzione di articoli oltre la moda, che fecero di GQ la rivista maschile principale in concorrenza con Esquire. Molti fotografi di risonanza mondiale hanno pubblicato loro lavori sulle pagine della rivista come Bruce Weber, Herb Ritts, Mario Testino, Helmut Newton, Steven Meisel, Terry Richardson e David LaChapelle. È pubblicata in diversi paesi, tra cui Australia, Sudafrica, Francia,

Uomini senza legge: recensione del film

Uomini senza legge: recensione del film

Dal prossimo 11 maggio uscirà nei cinema italiani l’ultimo film scritto e diretto da Rachid Bouchareb, Uomini senza legge – Hors la loi. Prodotto dalla Eagles Pictures, Uomini senza legge – Hors la loi è un film epico ed emozionante che racconta la lunga epopea della guerra di indipendenza algerina. Un film drammatico, violento ma anche dalla grande intensità emotiva che si è giustamente meritato una nomination agli ultimi Academy Awords 2011 come miglior film straniero. Uomini senza legge – Hors la loi narra le storie incrociate di tre fratelli i quali, ancora fanciulli, assistono inermi all’esproprio della terra a cui la famiglia era legata da generazioni, la terra ora  destinata a qualche nuovo colono francese.

Quando nel maggio del 1945, circa vent’anni dopo, per le vie di Setif sfilano pacifici dimostranti algerini per festeggiare la fine della guerra e reclamare maggiore indipendenza, i tre fratelli salveranno miracolosamente la vita dalla sanguinosissima repressione della polizia francese che provocherà migliaia di morti. Tra le vie cosparse di cadaveri sfileranno le colonne di prigionieri tra cui Abdelkader (Sami Bouajila) il secondo dei tre fratelli. Destinato ad anni di prigionia in un carcere parigino, il giovane idealista, avrà modo di entrare in contatto con alcuni leader del movimento indipendentista clandestino. Messaoud (Roschdy Zem), il maggiore, deciderà di   arruolarsi nell’esercito francese che prontamente lo invierà in Indocina a combattere l’insurrezione dei viet-cong. Said (Jamel Debbouze) rimarrà al fianco della madre (Chafia Boudraa) sconvolta e distrutta per la morte del marito e delle due figlie femmine trucidati nel massacro.

Uomini senza legge – Hors la loi, il film

Le vite e le strade dei tre fratelli sembrano irrimediabilmente divise ma sarà proprio Said a forzare il corso degli eventi affinché la famiglia possa riunirsi. Decide infatti di trasferirsi, insieme alla madre, direttamente a Parigi dove il fratello Abdelkader è stato incarcerato. Sistematisi in una baracca fatiscente e squallida della banlieue ai margini della capitale, Said rifiuta di unirsi agli altri emigranti come operaio in fabbrica e decide di seguire percorsi più brevi quanto meno onesti per guadagnarsi da vivere. Place Pigalle diventerà il teatro delle sue attività poco onorevoli, come il protettore di prostitute, e la madre presto capirà le sorgenti poco pulite del loro sostentamento. Dopo pochi anni la donna avrà però la soddisfazione di riavere accanto anche gli altri due figli, Messaoud tornato dalla guerra con un occhio in meno ed Abdelkader ormai completamente inserito nell’apparato clandestino del FLN, la frangia indipendentista a favore della lotta armata.

Il compito di Abdelkader è ora quello di creare cellule di collegamento operative nella capitale francese e le fabbriche dove lavorano migliaia di algerini sono ovviamente il luogo di reclutamento ideale. In questo difficile quando estenuante lavoro Abdelkader potrà contare sull’aiuto di Messaoud mentre Said non intenderà unirsi a loro preferendo dedicarsi ai suoi affari. Affari che però si legheranno immancabilmente alla causa quando il FLN contribuirà a fare di Said socio di un Cabaret a Pigalle cui metà dei proventi finirà nelle casse del Fronte. Con la metà degli anni cinquanta la guerra di indipendenza entra sempre più nel vivo, i vari movimenti clandestini rivoluzionari si scontrano più che collaborare e anche a Parigi la lotta per il predominio del territorio è senza sosta. Il FLN prende piede con sempre maggiore decisione ed Abdelkader ne diventa uno dei leader più affermati e importanti. Idealista e irreprensibilmente votato alla causa, Abdelkader abbandona gradualmente la sua umanità in nome del partito diventando una macchina incapace di provare sentimenti di pietà o commiserazione.

Il fratello Messaoud invece, suo fedele braccio destro, è costretto suo malgrado a sporcarsi le mani di sangue, sangue spesso innocente e spesso di compatrioti accusati di tradimento. La coscienza di Messoud vacilla, cede a forti momenti di sconforto e non sempre accetta o comprende la durezza e l’irremovibilità del fratello. La storia quindi prosegue in questo scenario di guerra, violenza, sentimenti contrastanti ed un legame forte, fortissimo che non abbandonerà mai i tre fratelli che proprio nell’epilogo finale ritroveranno anche il riavvicinamento di Said. Il loro amore, la loro unione di sangue sopra ogni cosa, più resistente di qualsiasi lotta o ideologia.

Con Uomini senza legge – Hors la loi Rachid Bouchareb riceve per la terza volta una nomination agli Oscar dopo le candidature del 2006 con “ Days of glory” e del 1995 con “Poussieres de vie”. Il film che, come afferma lo stesso regista, è una sorta di passo successivo del precedente “Days of Glory” ribadisce questa sorta di continuità richiamando nel cast molti attori già protagonisti di quel film tra cui, ovviamente, i tre interpreti principali. Uomini senza legge – Hors la loi è un film che lo stesso Bouchareb definisce epico, un appassionante romanzo storico che attraversa i capitoli più importanti e drammatici dell’epopea indipendentista algerina tramite le vite di tre fratelli, tanto uniti quanto diversi tra loro.

Uomini senza legge – Hors la loi, di cui Bouchareb è anche sceneggiatore insieme a Olivier Lorelle e Yannik Kergoat, da modo di conoscere pagine della storia contemporanea ancora oscure ai più e spesso appositamente celate dalla storiografia ufficiale europea. Far conoscere questi aspetti del colonialismo francese è sicuramente uno degli obbiettivi che il film si presuppone soprattutto, come afferma lo stesso regista, rivolgendosi alle generazioni più giovani spesso ignare di determinati eventi.

Ma se Uomini senza legge – Hors la loi è indubbiamente una storia raccontata dalla parte algerina è altresì doveroso ammettere come nel contesto storico descritto non si risparmino le sequenze dove si evidenzia la ferocia oltre che la fanatica irreprensibilità dei rivoluzionari del FLN. Eccellente la fotografia ed il montaggio, assolutamente da sottolineare la bravura dei tre interpreti protagonisti su cui spicca a mio avviso Roschdy Zem eccezionale nella parte di Messaoud, il combattente diviso tra il suo attaccamento alla causa e la sua coscienza di uomo onesto.

Uomini senza legge – Hors la loi di Bouchareb è intenso quanto avvincente, una sceneggiatura mai stucchevole e solo raramente retorica. Ammirevoli le ricostruzioni scenografiche e le sequenze a campo largo con un massiccio utilizzo di comparse. Particolare riferimento va alla scena relativa alle manifestazioni di Setif con successivo massacro che per monumentalità ed effetto visivo riporta quasi involontariamente alla memoria alcune sequenze della “Battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo da cui molto probabilmente Bouchereb avrà preso spunto. E’ rassicurante constatare come ancora oggi esistano registi capaci di affrontare con risultati tanto ammirevoli, progetti cinematografici così impegnativi. Film storici dalla fedele ricostruzione narrativa immuni da tentazioni di demagogia o retorica patriottarda e liberi da obblighi spettacolaristici ma comunque in grado di commuovere, far riflettere e far conoscere.

Uomini in pericolo: quando è lei a salvare lui [FOTO]

0
Uomini in pericolo: quando è lei a salvare lui [FOTO]

Lo stereotipo della ‘donzella in difficoltà’ è decisamente noto e diffuso, ma cosa succede quando è lei a salvare lui? Ecco alcuni esempi di donne che hanno salvato i loro uomini in pericolo: [nggallery id=572]

L’esempio più attuale è per certi versi quello di Katniss che salva il suo amato Peeta: nella saga di Hunger Games è decisamente lei, nell’Arena, a procurarsi la salvezza per entrambi, con il suo grande carisma e l’appeal sugli sponsor. Lo stesso vale per la celebre Sailor Moon che salva il suo amato nonostante gli incantesimi della cattiva Regina Berillia e per Flynn Rider che ad un certo punto si trova a dover essere soccorso nientemeno che da una principessa Disney (Rapunzel), per definizione le donzelle in difficoltà della tradizione.uomini in pericolo
La selezione di immagini è stata fatta da io9.