Per il quarto anno consecutivo il
Giffoni Experience si trasforma in
GLEEffoni, chiamando a raccolta da tutta Italia i
fan della musical comedy più famosa di sempre. A chiudere il
cerchio delle ospitate a tema Glee, Darren
Criss, l’amatissimo Blaine Anderson, personaggio con il
farfallino e ugola d’oro, coinvolto nella epica storia d’amore con
Kurt Hummel. “Sarei fortunato ad essere riconosciuto anche
solamente per il ruolo di Blaine per tutta la mia vita. Io devo la
mia carriera a Glee!” commenta l’attore, “Non è un peso,
lo sarebbe se fosse l’unica cosa che io sapessi fare, ma per me la
parola chiave è versatilità. Ad esempio se mi chiedono se sono un
attore io rispondo di essere anche un musicista e viceversa, per
far capire che ho tanto ancora da mostrare!”
In realtà Darren
Criss ha già dato degnamente prova di quel che sa fare:
oltre alla serie tv Glee, ha preso parte in film come Girl
Most Likely accanto a Kristen Wiig e ha
appena concluso 3 mesi a Broadway da protagonista
in Hedwig And The Angry Inch. “Descriverei
questa esperienza come una montagna russa: emozionante! Hedwig è
uno di quei ruoli che ho sempre sognato di fare, sicuramente un
buon punto per la mia carriera che mi ha fatto crescere molto
professionalmente. Senza nulla togliere, ma per me lavorare in
Hedwig è stato infinitamente più bello dell’aver preso parte allo
show How To Succeed In Business.” La prima esperienza di Criss
a Broadway è stata infatti quando ha sostituito nel 2012 Daniel
Radcliffe nel classico degli anni ’60 How to Succeed in
Business Without Really Trying, “Nel teatro mi sento
proprio a casa. Sarà che è da quando sono piccolo che ci passo la
maggior parte del mio tempo…anche perché se vuoi essere
un’attore è quello il luogo in cui devi frequentare il
più possibile sin dai tempi della scuola. Amo il teatro perché
l’attore ha molto più potere rispetto alla televisione. A teatro
sei solo tu e lo spettatore.”
Grazie al ruolo di Hedwig, ma
soprattutto a quello di Blaine Anderson, Darren è diventato un
icona per il movimenti LGBT, un vero onore per
lui, “Sono molto contento di aver fatto parte di uno show che
ha portato la luce su queste problematiche e le difficoltà che
hanno i ragazzi molto giovani. Sono contento che Glee abbia aiutato
tante persone, ogni volta che qualcuno viene da me e mi dice che in
qualche modo, con il mio personaggio, sono riuscito a fargli
superare delle difficoltà rimango stupefatto. Avere questo
tipo di connessione con questa comunità è davvero un
onore.”
Dopo Giffoni il
prossimo progetto dell’attore americano sarà sempre in Italia: da
lunedì inizierà a girare una commedia romantica (che per il momento
porta il titolo di Smitten! per la regia di
Barry Morrow, Oscar per la sceneggiatura di Rain
Man) prima in Sud Tirolo e successivamente a Roma, “Inizierò la
settimana prossima a girare questa storia molto tenera che darà a
gli americani molto materiale per la loro idea romantica
dell’Italia. Gireremo in diverse parti di un Italia rurale e per
gli americani anche solo vedere le persone, il vostro cibo e i
vostri panorami sarà una delizia per gli occhi. Non posso garantire
che sarà un buon film, perché non l’ho ancora girato, ma posso
dirvi per certo che sarà bellissimo da guardare.” Tra una
risposta e l’altra, Darren ogni tanto inserisce una parola in
italiano e solo per avere la certezza di aver capito bene la
domanda si fa tradurre tutto in inglese, ma dopo un semestre ad
Arezzo durante gli anni del college, l’attore originario di San
Francisco si sente a casa ogni volta che torna nel nostro paese,
“Mentre ero qui ho studiato tanto la Commedia dell’Arte e penso
che sarebbe divertente interpretare in futuro Arlecchino. Non è una
storia o un personaggio conosciuto in America ma penso che potrebbe
piacere anche oltreoceano questo tipo di commedia. Non mi
dispiacerebbe collaborare anche con qualche regista italiano,
insomma non potrei mai dire di no a Roberto Benigni!”.
A rafforzare la tesi che
Darren Criss sia “the real deal” è
arrivata anche una nomination a gli Emmy per
Outstanding Original Music & Lyrics per
“This Time”, la canzone da lui scritta ed eseguita
da Lea Michele nell’episodio finale di Glee,
“Si dice che i premi siano inutili finché uno non li vince, no?
Ma è la verità. Io non scrivo canzoni per vincere premi, non è
quello il mio obiettivo principale. This Time l’ho scritta per il
personaggio di Rachel Berry, un ringraziamento per tutti e un
messaggio d’amore per il pubblico che ci ha seguito tutti questi
anni in Glee.”
In tanti aspettano un suo nuovo
album ma ora non è il momento, “È sicuramente un progetto ma
non è una priorità perché negli ultimi anni sono stato troppo
impegnato. Ho dedicato tanto tempo a Glee, come anche Hedwig che ho
finito domenica e ora inizio un’altro film. L’album è nella mia
testa e di tanto in tanto mi ci sono messo, ma alla fine non ero
mai soddisfatto del risultato finale perché non avevo abbastanza
tempo per dedicarmici” commenta Criss che non si vuole
definire solo un attore o solo un musicista, “Non è una
coincidenza se molti attori sono anche musicisti. Entrambi
condividono delle qualità nelle loro arti come il timbro, il tempo,
il ritmo…Perché alla fine i musicisti e gli attori usano le stesse
meccaniche, quindi questo non mi sorprende. Ad esempio i comici
sono bravissimi batteristi, perché la batteria gli da il timing
giusto per le battute.”
Ma c’è qualcosa che la musica gli dà rispetto alla recitazione?
“Certo, ad esempio quando ascolto la musica mi sento come un
matematico, ascolto gli accordi, la ritmica, scompongo totalmente
un brano. La musica mi ispira in modo molto strutturale, come
un’architetto che in un palazzo guarda i piani, le finestre o la
posizione delle porte. Quando vengo ispirato per delle canzoni
trovo che siano ispirazioni concrete, anche se c’è anche il fattore
dell’emozione. Mentre recitare è molto più astratto, non puoi
scindere una performance dall’attore e viceversa: rimarranno sempre
un tutt’uno. A chi vuole studiare musica posso dire che è
importante farsi ispirare da tutto ciò che ci circonda. Cercate di
immergervi più possibile nella cultura!”
“Non ho mai realmente sognato di
fare quello che sto facendo, ad esempio non avrei mai immaginato di
essere qui dall’altra parte del mondo a parlare con voi.”
conclude Darren Criss, che oltre alle giurie ha
anche incontrato i Gleeks in un meet&greet, “Ho sempre
avuto una grande passione per le arti ma il mio obiettivo finale
non è mai stato essere famoso. Essere famosi di per sé, non è un
buon sogno: non è una cosa che fa parte della passione. Quello che
vi voglio dire è che vi dovete impegnare tanto, realizzare il
vostro obiettivo, ma lì finisce il vostro compito. Non voglio
risultare presuntuoso ma tutto quello che ho è il risultato di
tanto lavoro e non è vero che le cose capitano per caso.”