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Anne Hathaway troppo vecchia per Hollywood?

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Ovviamente la risposta è NO, Anne Hathaway non è assolutamente troppo vecchia per Hollywood. Ma chi scrive è anche parecchio fan della bella attrice dagli occhi dolci e sorridenti, per cui è di parte. La realtà è che secondo la città del cinema i 32 anni della Hathaway cominciano a essere tanti.

Nel nuovo numero di Glamour UK, Anne parla del fatto che ormai molti ruoli che le interessano vanno ad attrici più giovani di lei.

“Non posso lamentarmi di questa cosa, perché a suo tempo ne ho tratto beneficio. Quando ero nei miei primi vent’anni ottenevo ruoli che erano scritti per cinquantenni. Ora mi trovo a dire ‘Perché quella di 24 anni ha ottenuto quel ruolo?'”.

Negli anni passato, quando era all’inizio dei 20, Anne Hathaway ha avuto alcune delle sue esperienze più significative sul grande schermo, come I Segreti di Brokeback Mountain, Il Diavolo Veste Prada e Rachel sta per sposarsi, ruoli culminati con al Fantine da Oscar di Les Misérables.

“Una volta avevo 24 anni, non posso essere arrabbiata per questa, le cose vanno così. Tutto ciò che posso fare ora è pensare che grazie a Dio ho costruito qualcosa che mi possa garantire di raccontare le storie che voglio, e se la gente le andrà a vedere mi darà la possibilità di raccontarne altre”.

Che ne pensate?

Steve Jobs: promosso anche dal co-fondatore di Apple Steve Wozniak

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Il film di Danny BoyleSteve Jobs, è stato presentato al Telluride Film Festival in Colorado. Dalle maggiori testate americane, che hanno assistito alla prima del film, non fanno che arrivare recensione entusiastiche per l’ultimo lavoro del regista, che vede ovviamente nel ruolo del protagonista e fondatore della Apple Michael Fassbender, insieme a Seth Rogen, Kate Winslet, Jeff Daniels e Michael Stuhlbarg. 

È arrivata anche la promozione da parte dell’informatico e co-fondatore di Apple Steve Wozniak, che nel film è interpretato da Seth Rogen, che ha apprezzato molto il film e l’interpretazione di Fassbender.

Ho visto un taglio grezzo e mi sono sentito come se stessi guardando davvero Steve Jobs e gli altri (incluso Rogen), non attori che recitano, do pieno credito a Danny Boyle e Aaron Sorkin che faranno la cosa giusta”, ha rivelato con entusiasmo Wozniak.

Infatti, in molti sono già pronti a scommettere sulla nomination all’Oscar per Michael Fassbender. Vedremo come andrà a finire, ma per ora Steve Jobs sembra essere promosso a pieni voti.

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Ricordiamo che Steve Jobs uscirà  il 9 ottobre negli USA.

La sceneggiatura, scritta da Aaron Sorkin, verterà attorno a tre principali momenti, corrispondenti al lancio di tre grossi progetti: il Mac, la compagnia NeXT, e l’iMac. La foto che ritrae Fassbender, si riferisce al lancio della della società NeXT creata da Jobs a metà degli anni ’80 dopo essere stato estromesso dalla Apple. Il film, che uscirà in Italia a Gennaio 2016, vede tra i protagonisti Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Adam Shapiro, Michael Stuhlbarg, Katherine Waterston e Sarah Snook.

Ambientato nel backstage del lancio di tre prodotti iconici culminato nel 1998 con l’inaugurazione dell’ iMac, Steve Jobs ci porta dietro le quinte della rivoluzione digitale per dipingere il ritratto intimo di un uomo geniale.

Steve Jobs è diretto dal premio Oscar Danny Boyle e scritto dal Premio Oscar Aaron Sorkin, basandosi sulla biografia best-seller del fondatore della Apple, opera di Walter Isaacson. I produttori sono Mark Gordon, Guymon Casady di Film 360, Scott Rudin ed il premio Oscar Christian Colson.

Michael Fassbender interpreta Steve Jobs, il pionieristico fondatore della Apple, mentre l’attrice Premio Oscar Kate Winslet ritrae Joanna Hoffman, ex responsabile marketing di Macintosh. Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, è interpretato da Seth Rogen, e Jeff Daniels interpreta l’ex CEO della Apple John Sculley. Il film ha anche come interpreti Katherine Waterston nei panni di Chrisann Brennan, l’ex-fidanzata di Jobs, e Michael Stuhlbarg nel ruolo di Andy Hertzfeld, uno dei membri originali del team addetto allo sviluppo del Macintosh della Apple.

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Star Wars il Risveglio della Forza: nuove promo art [foto]

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Star Wars il Risveglio della Forza: nuove promo art [foto]

Pubblicate diverse promo art dell’attesissimo Star Wars il Risveglio della Forza, che uscirà il prossimo 18 dicembre 2015. Ecco le foto:

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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie e Max von Sydow.

Trainspotting 2: Danny Boyle parla del possibile sequel

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Trainspotting 2: Danny Boyle parla del possibile sequel

Oramai è da tempo che se ne parla, ma ora sembra esser diventata una realtà concreta. Il sequel di Trainspotting, Trainspotting 2 di Danny Boyle, film del 1996, tratto dal romanzo di Irvine Welsh, secondo il regista è ormai pronto per essere realizzato.

Boyle dovrebbe dirigere anche il sequel e sta cercando di portare con sé l’intero cast originale, Ewan McGregor, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle e Ewan Bremner, che dovrebbero dunque interpretare gli stessi personaggi di 20 anni fa.

Proprio in occasione dell’anteprima del nuovo film del regista, Steve Jobs con Michael Fassbender, accolto con entusiasmo al Telluride Film Festival, Boyle ha parlato di Trainspotting, affermando che l’unica cosa che potrebbe far ritardare il film è l’agenda dei quattro attori principali:

Ora è solo questione di incastrare le loro agende e i lori impegni, la cosa è complicata dal fatto che due di loro sono impegnati con delle serie tv americane”.

Jonny Lee Miller è la star del famoso show “Elementary” e Robert Carlyle appare regolarmente sulla ABC con “Once Upon a Time“.

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La morte arriva su tacco 12

La morte arriva su tacco 12

 

Caro amico lettore,

che mi mandi sms gioiosi, uozzap curiosi, o che semplicemente voi sape’ gossip su ospiti, party, glamour e che chiosi con ‘beata te!’.

Segui il mio ragionamento.

L’ abituale permanenza al Lido di un povero criticocinematograficodemmerda si svolge così:  la mattinata la passi a vedere film impronunciabili, o che durano inspiegabilmente quanto Saturno nel mio segno,  in sale gelide -pare- per tonificare il corpo e ritemprare lo spirito (anche se noi sospettiamo per creare tipo una calotta glaciale isolante quelli che la mattina non se lavano, ma nel dubbio devono annà random e gelano tutti, stanno sperimentando dei sensori comunque, abbiate fede). Segue una fase di incomprensibili corse in sala stampa, in preda a un’urgenza dal sapore autolesionista, spesso per metterti nuovamente in una fila abominevole e seguire le conferenze stampa, rigorosamente ad ora di pranzo  (te pare che puoi magnà?). Se ti dice male e hai bisogno del traduttore, segue anche momento assalto alle cuffie + momento restituzione, per cui in sostanza passi ‘na mattinata in fila peggio che ai saldi di H&M, e non compri manco niente, anzi ci guadagni al massimo qualche calcio negli stinchi, borsate in faccia, piedi pestati. Io giuro che dopo un pò di giorni così torno a casa e me metto in fila pure per andare a farmi la doccia a casa mia, anche se vivo da sola. Il pomeriggio se non hai convegni o film da vedere muori di morte lenta in sala stampa, dove il massimo del comfort è il tè thai del quale vi abbiamo raccontato, che secondo me è bromuro per sedare impulsi sessuali, nsiamai ‘na botta d’ormone da ste parti. Vai avanti per un po’, fino a esaurimento recensioni o/e esaurimento nervoso. Tutto questo se non hai interviste, roundtable, radio o video da fare. Siccome le distanze tra le varie location sono abbastanza impegnative per i tempi stretti, la sera per levarti le scarpe serve un esorcismo. Io che naturalmente giro in tacco 12 ho sfiorato la morte non so quante volte, destreggiandomi in un percorso degno di giochi senza frontiere sotto temperature che oscillano tra quella di un abbattitore per tonni a quella della superficie del Sole. Poi ovviamente ariguardi film e torni a scrivere: tutto questo se riesci a uscire incolume, abbiamo visto gente spiaccicarsi letteralmente faccia a terra per questa meravigliosa usanza del posto che è accendere le luci solo quando la sala sì è svuotata. Se sei gran culo finisci intorno alle 22. Poi dovrai pure magnà visto che non tocchi cibo dalle sette del mattino.

Ma con che coraggio dopo una giornata così, dopo che se so fatte minimo le 24, si può andare tutte le sere a una festa la cui location non è ovviamente al lido (qua non c’è niente da festeggià) e per andarci te devi mette con la carta geografica a fa l’itinerario marittimo tipo Magellano.

 E come sono le feste a Venezia? Dell’altri.

(Vì)

 

Se esco vivo di qui devo ricordarmi cosa comporta accettare un invito a un pranzo ufficiale durante un Festival. Come un moderno Prometeo ho peccato di hybris pensando di poter mantenere un regime dietetico semi-salutare, evitando l’alcool e l’eccesso di carboidrati. Mica per niente, è che c’ho una certa e se non mi do una regolata qua si rischia di schioppare prima della premiazione. E la prima settimana ero stato pure bravo, spesetta tranquilla al supermarket di proteine e verdure, un paio di giorni fa mi sono ritrovato anche nella busta una fetta di Asiago e delle ciriole non previste dal programma, segno che il Demonio ci voleva già mettere lo zampino. Mi sono limitato a tenerle nel frigo per collezione, giuro che se avessi tempo le riporterei anche indietro.

Un primo cedimento l’ho avuto un paio di sere fa, a una festa.

C’era una barista impanicata che tentava di aprire una bottiglia da un quarto d’ora, fronteggiando orde di ubriaconi molesti e così ho pensato di renderle onore, ma era più per cortesia che per reale desiderio, lo giuro. Ma oggi, oggi, è stato il giorno della disfatta.

Ho molto da fare, ma c’è un evento con pranzo allegato e dire di no mi pare brutto, anche nei confronti dei colleghi che vanno avanti a acqua e salatini degli sponsor. Come dì, non poi dà un calcio in culo alla miseria. Ma pensavo si trattasse di un pranzetto veloce a buffet, di quelli che puoi fare la comparsata, prendere una fetta di breasaola e defilarti facilmente dichiarando ‘scusate, ma ho un altro impegno’. Che in effetti nemmeno è una scusa, perché la giornata è fittissima. E invece, è un pranzo seduti, in terrazza.

Mi vedo perso e vengo attaccato da una serie di portate aggressive che sembrano preparate da un ibrido tra Gordon Ramsay e Dimebag Darrel dei Pantera quando si cimentava col barbecue, per lo più servite a un ritmo lentissimo come se fossimo tutti a fare festa durante una tranquilla domenica pomeriggio. Dribblo la cesta del pane ma vengo colpito in pieno da un piatto di tagliolini mari e monti, in cui, preso dai morsi della fame,  affondo la faccia come un maiale in un trogolo. Un tiramisù all’arancia mi dà il colpo di grazia. Mi alzo caracollando con un netto ritardo rispetto alla tabella di marcia, impossibilitato a una qualsivoglia forma di recupero (leggasi pennichella) a causa dei numerosi impegni successivi.

Quello che mi preoccupa è che anche stasera ho una cena programmata. E una vecchia inviperita sta insistentemente bussando alla mia porta reclamando la sua fetta di Asiago.

(Ang)

The Endless River: recensione del film di Oliver Hermanus #Venezia72

Ricordate i titoli di testa di un capolavoro immortale come Via col Vento? Le scritte dal carattere enorme, i campi sterminati sullo sfondo, i puntini fra i nomi del cast tecnico e la loro mansione? The Endless River inizia praticamente allo stesso modo, con la medesima patina fine anni trenta, tanto da sembrare un vecchio film restaurato. Siamo però in Sud Africa nella cittadina dal nome quasi impronunciabile di Riviersonderend, che significa appunto Fiume Infinito. Sono tempi molto difficili, nei quali la delinquenza scorrazza impunita per le strade, senza che le forze di polizia abbiano le risorse (e forse nemmeno la voglia) di reprimerla. I giovani del luogo entrano ed escono di prigione, ogni quartiere ha la sua gang e ogni squadra ha il suo personalissimo rito di iniziazione. E niente che si fermi al furtarello, sulla terra vi è un’autentica scia di sangue, frutto di efferati omicidi senza movente, compiuti per il gusto di farli. Proprio il triplice omicidio di una giovane madre e dei suoi due figli innesca un meccanismo di vendetta nel padre di famiglia, che va a sommarsi alla già dilagante violenza del posto.

The Endless RiverOliver Hermanus con The Endless River dirige un lavoro confuso, diviso a capitoli (dunque una forma narrativa non proprio innovativa) e caratterizzato da una regia statica che condiziona l’intera esperienza. Risulta infatti difficile appassionarsi al progetto, rimanere incastrati negli ingranaggi della storia, con tanti personaggi tratteggiati e una sceneggiatura che percorre sentieri diversi senza che nessuno venga approfondito. Il contrasto dei due protagonisti, che paradossalmente finiscono per legarsi, è interessante e curioso, resta però sullo sfondo di una relazione travagliata, creata soltanto dalle ceneri del dolore e null’altro. Come se la solitudine e la rabbia ci rendessero spiriti vuoti, incapaci a reagire; una chiave di lettura legittima, peccato solo che gli elementi di trama, i vari twist abbandonati sul percorso come sassi di Pollicino, vengano lasciati al loro destino.

Linee circolari che non si chiudono mai esplicitamente, che mettono lo spettatore nella scomoda posizione di chi non riesce a capire tutto fino in fondo, di chi resta col dubbio. Difetti che rendono l’intero progetto trascurabile, la prova generale di un concerto sinfonico eseguita con strumenti scordati e gestita da un direttore d’orchestra con la mente altrove, non ancora pronto al debutto.

Venezia 72: presentato, in memoria di Claudio Caligari, Non Essere Cattivo

Venezia oggi ha un’aria malinconica, ha il duro compito di presentare Fuori Concorso al pubblico Non Essere Cattivo senza il suo regista. Claudio Caligari è infatti scomparso il 26 maggio scorso, lasciando a Valerio Mastandrea l’onore spirituale di continuare e terminare il film. L’attore romano, che con Caligari aveva già lavorato in L’Odore della Notte e condivideva una grande amicizia, passeggia per il Lido con l’emozione impressa sul volto e il dolore dell’assenza nel cuore. “Non Essere Cattivo è un film sull’amicizia di due uomini realizzato da due uomini che vivevano un’importante amicizia, ma non solo. Oltre a me e a Claudio è un lavoro che appartiene a tanti amici comuni, molti dei quali saranno qui questa sera per la proiezione. Parlo di maestranze, di persone che solitamente lavorano dietro le quinte e non presenziano i Festival, ma che questa volta sono state fondamentali. Esattamente come i due ragazzi del film, è gente unita da un amore puro, autentico.”

Non essere cattivoSiamo nella Ostia feroce degli anni novanta fatta di notti brave, di pasticche in discoteca, di cocaina come di furti e auto di grossa cilindrata. Cesare e Vittorio (sullo schermo Luca Martinelli e Alessandro Borghi) si conoscono ormai da vent’anni, cresciuti insieme a suon di difficoltà e degrado; il primo vive con la madre e la nipote, orfana di madre e malata di aids, cercando di mantenerle con lo spaccio, il secondo sogna una vita diversa, un futuro dignitoso. A causa di questi diversi orizzonti si dividono, si separano, ma il loro legame universale li farà ritrovare.

Come lo stesso Caligari ha lasciato scritto nelle note di regia “le attuali periferie e borgate fanno apparire falsi e fuori luogo quei destini, quei finali cristologici dei personaggi di Accattone, di Mamma Roma, di Stracci de La Ricotta, ma anche il Cesare di Amore Tossico.” “Oggi ogni dimensione religiosa è perduta, Accattone va in discoteca e spaccia pasticche, se le cose volgono in positivo si può ricavare al massimo un finale alla Rocco e i suoi fratelli, che si arrende il destino operaio di Ciro ma senza la visione ottimistica degli anni sessanta.” Perchè Claudio Caligari era così, acculturato e rude, profondo e viscerale, “mi mancherà moltissimo il suo cinema – ha continuato Mastandrea – mancheranno quelle tematiche che sono le medesime di Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Brian de Palma. Una volta eravamo all’idroscalo di Fiumicino, avvicinandosi al monitor Claudio mi fa ‘la vedi questa inquadratura? Viene da Giungla d’Asfalto, lo conosci? No, non l’hai visto’ facendomi sentire del tutto ignorante. Parlava di continuo, era sempre impegnato a fare qualcosa, a pensare e a muoversi completamente strafatto di cinema e basta. È sicuramente l’aspetto che mi mancherà di più di lui, oltre il non poter recitare ancora per lui, il discutere, lo stare insieme.”

Cinquanta Sfumature di Nero: Dakota Johnson emozionata per il sequel

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In questi giorni l’attrice Dakota Johnson si trova a Venezia per presentare due film, Black Mass con Johnny DeppA Bigger Splash con Ralph Fiennes. Per l’occasione, ha avuto modo di parlare del prossimo suo lavoro, l’atteso nuovo capitolo Cinquanta Sfumature di Nero. Il film non vedrà più alla regia Sam Taylor-Johnson, al suo posto arriverà James Foley, che ha da poco ottenuto l’ingaggio, e l’attrice sembra essere pronta per vestire nuovamente i panni della timida Anastasia, a fianco al suo Christian Grey (Jamie Dornan).

È davvero eccitante”, afferma l’attrice, ”C’è stato un momento in cui ho avuto paura, perché non sapevo cosa sarebbe accaduto. Ho avuto un’esperienza con Sam Taylor-Johnson e poi tutto è cambiato. Ora sono emozionata. Penso che James Foley sia un regista di talento. Quanto spesso accade che ti ritrovi con le stesse persone ma con una spinta diversa?”.

Alla domanda se ha già incontrato il nuovo regista e che tipo di approccio ha, rispetto al precedente regista, la Johnson ha risposto: ”Sì, l’ho incontrato”, e aggiunge, ”Dovrete solo aspettare di vedere quando uscirà il film”. Cinquanta Sfumature di Nero uscirà il 10 febbraio 2017. A scrivere la pellicola Niall Leoonard, marito dell’autrice E.L. James. Annunciata anche la data di uscita del terzo e ultimo film, Cinquanta Sfumature di Rosso, che arriverà il 9 febbraio 2018.

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Venezia 72: Ralph Fiennes si scatena per i fotografi [video]

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Ieri si è tenuta a Venezia la presentazione del film A Bigger Splash e durante il photocall l’attore Ralph Fiennes non è riuscito a trattenersi, scatenandosi davanti ai fotografi con un rapido ma esilarante balletto. La performance è presente infatti anche nel film presentato a Venezia, nel quale Fiennes interpreta un egocentrico produttore musicale. Qui sotto il video.

LEGGI ANCHE: Venezia 72: A Bigger Splash recensione del film di Luca Guadagnino

QUI IL NOSTRO SPECIALE DAL FESTIVAL DI VENEZIA 2015

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

NB Tutte le foto dei primi tre giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di Cinefilos.it Aurora Leone.

Box Office USA: War Room in testa

Box Office USA: War Room in testa

war-room-posterCambiamento in vetta al box office USA di questa settimana: Straight outta Compton  viene scalzato dalla prima posizione da War Room, thriller che incassa 9 milioni di dollari questa settimana portando il suo totale a 24. Segue il film sulle origini del gruppo NWA di Ice Cube, che incassa quasi 9 milioni di dollari per un totale di 148. La terza posizione se la aggiudica A walk in the woods, a leggere la trama, una sorta di Into the wild versione pensionato, con Robert Redford protagonista. Il film ha incassato 10 milioni di dollari. Si ferma alla quarta posizione Mission Impossible: Rogue nation con un incasso settimanale di 7 milioni di dollari per un totale di 170, mentre in quinta posizione si attesta il reboot della serie Transporter, Transporter refueled, che incassa 7 milioni di dollari. Il sesto posto lo occupa il film catastrofico No escape, che incassa 5 milioni di dollari per un totale di 18. Scende in settima posizione The man from U.N.C.L.E. che incassa 3 milioni di dollari questa settimana per un totale di 37, mentre l’ottavo posto e’ occupato da il film di animazione ispanofono Un gallo con muchos huevos, che incassa 3 milioni di dollari questa settimana per un totale di 3 milioni di dollari. Il nono posto lo occupa Sinister 2 che incassa 3 milioni di dollari per un totale di 23, mentre chiude la classifica in decima posizione Inside Out, film Pixar, che incassa, dopo 3 mesi di classifica, 3 milioni di dollari per un totale di 348.

La prossima settimana usciranno Time out of mind, presentato all’ultimo festival di Roma in cui Richard Gere interpreta un senza tetto, 90 minutes in heaven con Kate Bosworth e Hayden Christensen e Wolf Totemultimo film di Jean-Jacques Annaud.

Idris Elba su James Bond: ”Nessuno mi ha contattato”

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Per una recente intervista sul film Beasts of No Nation di Cary Fukunaga, Variety ha intervistato l’attore Idris Elba sulla possibilità di essere il prossimo James Bond, così ha risposto l’attore:

Se le persone vogliono sapere se c’è qualche connessione tra noi, l’unica cosa che ho sentito in giro per il mondo è ”Sarai un grande James Bond’”, ha detto l’attore. ”Se dovesse succedere, questa è la prova che c’è connettività tra esseri umani. Se tutti vogliono qualcosa, allora potrà succedere. Questo dovrebbe essere vero”.

Il prossimo capitolo su James Bond, Spectre, uscirà nelle sale il 6 novembre, ma Elba conferma di non esser stato contattato da nessuno.

È tutto rumors”, dice Elba, ”Io non sto parlando con quelli di James Bond. Loro non stanno parlando con me. Quindi se dovesse accadere, accadrà – per volontà della nazione”.

Bisogna dire che queste dichiarazioni sono state fatte prima delle controverse parole dell’autore di OO7 Anthony Horowitz, affermando che l’attore è ”troppo di strada” per il ruolo. Anche se poi ha ritrattato sul suo account Twitter, scusandosi per le parole usate: ”Sono un autore io, non dirigo i casting, quindi cosa ne so io?”.

LEGGI ANCHE: Ecco perché Idris Elba non può essere James Bond?

In ogni caso, Edris Elba per ora è il protagonista di Beasts of No Nation, presentato di recente a Venezia. Il film prende spunto dal romanzo di Uzodinma Iweala che racconta la storia di Agu, un ragazzino che viene arruolato in milizie mercenarie quando nel suo Paese scoppiala guerra. Elba interpreterà il Comandante che guida il gruppo di guerriglia.

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Box Office ITA: Minions imbattibili al botteghino

Box Office ITA: Minions imbattibili al botteghino

Minions regge strepitosamente in testa al box office italiano, seguito da Città di Carta e Mission: Impossible – Rogue Nation.

Rabin, The Last Day: recensione del film di Amos Gitai #Venezia72

In Rabin, The Last Day, dopo un grande comizio politico organizzato nel cuore di Tel Aviv la sera del 4 novembre 1995, il primo ministro Yitzhak Rabin viene raggiunto da tre colpi di pistola e assassinato da un fanatico fondamentalista. Un ebreo osservante di 25 anni, convinto che la politica dell’ex militare israeliano stesse portando solo alla distruzione dello Stato d’Israele. Un prodotto del costante odio sociale di quei tempi, che portava in strada insulti gratuiti e cieca violenza, e che costringeva le alte cariche dello Stato a girare pubblicamente con numerosi membri di scorta. Un paradosso, se si pensa che solo nel 1994, appena un anno prima rispetto all’assassinio, lo stesso Rabin riceveva insieme a Shimon Peres e Yaser Arafat il Premio Nobel per la Pace.

Rabin_the_Last_Day 2L’episodio ha ovviamente cambiato la storia recente mondiale, e Amos Gitai, da cittadino e artista sensibile qual è, non ha dimenticato. Al contrario ha conservato tutto in gola, come un respiro strozzato, sino a girare Rabin, The Last Day. Un lavoro doloroso che mescola elementi documentari ad altri di pura finzione, con il fine di ricreare le atmosfere dell’epoca, di entrare nelle aule di tribunale incaricate di indagare sull’omicidio e le sue cause scatenanti. Il dipinto generale che fuoriesce, desolante, racconta di un mondo oscuro monopolizzato da rabbini estremisti, capaci con le loro maledizioni talmudiche di scatenare isteria collettiva. Isteria che unita alle campagne martellanti dei militanti di destra è riuscita, alla fin della fiera, ad agire per mano di un soggetto fragile, delirante, e raggiungere lo scopo finale dell’eliminazione materiale del ‘traditore’. Uno scopo sognato da tutti quei coloni israeliani militanti che consideravano la pace una pugnalata alle spalle, quell’Accordo di Oslo costato tanta fatica alle maggiori potenze politiche del mondo, Stati Uniti in primis.

La foto che ritrae la stretta di mano fra Rabin e Arafat sotto lo sguardo amichevole di Bill Clinton è del resto già presente in tutti i libri di storia. Nonostante una durata forse eccessiva, che infrange il muro dei 150 minuti, e una parte centrale dispersiva, il tributo a Yitzhak Rabin nel ventesimo anniversario della morte è un prodotto profondamente interessante e tristemente attuale.

L’odio del quale si parla nel film non appartiene solo al passato, diventa così ancor più importante ricordare. Se poi lo si fa con la classe e lo sguardo solenne di Amos Gitai, che ancora una volta non rinuncia ai suoi adorati piano sequenza infiniti e a una narrazione dettagliata, tutto acquista un valore ulteriore, al di là della superficie.

Viva la Sposa: recensione del film di Ascanio Celestini #Venezia72

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Viva la Sposa è la storia di Nicola (Ascanio Celestini), un alcolista che passa il tempo fingendo sempre di voler smettere. È la storia di Anna (Veronica Cruciani), una prostituta con un figlio, Salvatore, di cui non sa chi sia il padre, che cerca di imparare come fare piccole truffe da Sasà (Salvatore Striano). È la storia di Sofia (Alba Rohrwacher), chiamata così dal padre perché avrebbe voluto che fosse come la Loren nei film di De Sica, che vuole scappare da Roma alla volta della Spagna, ma alla fine resta a Cinecittà. È la storia della madre di Nicola (Barbara Valmorin), che prima di morire vorrebbe vedere suo figlio sposato con Sofia. È la storia del carrozziere Abruzzese, dal quale Nicola nasconde Anna, dopo che lei ha sparato al suo protettore.

Tutte queste storie ritratte da Celestini sono abitate da personaggi senza speranza, emarginati, che nella loro condizione quasi disperata, non riescono immaginare una ribellione possibile e si lasciano, quindi, trascinare dal caso.

Viva la Sposa

Viva la Sposa generalmente è un’espressione usata come buon augurio, ma in questo film indica, invece, un’altra storia, che sta al di sopra di tutte le altre, quella di un’attrice americana che, dopo essersi svegliata dal coma si sposa e fa un lungo viaggio di nozze girando l’Italia. I personaggi la seguono attraverso la televisione e i giornali: la vedono che passeggia tra le rovine dell’Aquila piuttosto che in gondola a Venezia o in giro per Roma, sempre con il suo vestito da sposa e ogni volta gli italiani che la vedono applaudono dicendo “Viva la sposa! Viva la sposa!”. In realtà ‘la sposa’ è una storia di cornice che incrocia la strada con i personaggi del film, che sembrano marionette senza nessuna possibilità di attaccarsi ad un filo. Tutti quanti vivono in un flusso continuo e casuale di eventi, a cui nessuno sembra in grado di opporsi; la loro visione fatalistica della vita li porta ad accettare passivamente le loro vite senza mai tentare di modificare lo status quo.

Con la sua ambientazione nel Quadrato, quartiere periferico romano, amato, indagato e filmato da Pier Paolo Pasolini, il riferimento al poeta-regista risulta immediato e le storie di vita che racconta Celestini ricordano vagamente quelle pasoliniane.

Con la sua performance Celestini dà l’ennesima prova di essere un attore straordinario e, per seconda volta dietro la macchina da presa dopo il suo debutto nel 2010 con La Pecora Nera, si dimostra bravissimo sia nella veste di regista cinematografico che in quella di sceneggiatore, in quanto il film è ben costruito anche nella narrazione.

Vanno inoltre menzionate le interpretazioni del bravo Salvatore Striano e di Alba Rohrwacher, sempre magnifica in ogni ruolo.

Exclusive Media Group: Andrea Iervolino e Monika Bacardi entrano in società

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Acquisisce le quote di maggioranza della cineteca di Exclusive Media Group, assumendone anche il controllo dei progetti in fase di sviluppo, così come i sequel e i diritti di remake dei film di proprietà della EMG.

AMBI Group di Andrea Iervolino e Monika Bacardi, holding che si occupa di integrare verticalmente il finanziamento, la produzione e distribuzione di progetti cinematografici e Exclusive Media Group, società di intrattenimento cinematografico, hanno annunciato un accordo in base al quale AMBI acquisirà la maggioranza della cineteca di Exclusive Media Group. L’acquisizione da parte di AMBI è avvenuta in collaborazione con Raven Capital Management LLC – una società di private equity con sede a New York.

I 400 titoli acquisiti da AMBI Group si estendono su una gamma incredibilmente varia di film, dai blockbuster commerciali a cult come Apocolypto, Tutto può cambiare, The Big Easy, Cruel Intentions, Donnie Darko, Hamlet, Le Idi di marzo, I Heart Huckabees – Le strane coincidenze della vita, Hit & Run, La Passione di Cristo, La leggenda di Bagger Vance, Memento, Metallica Through the Never, The Mexican, Parkland, Robot and Frank, Rush, The Singing Detective, Skiptrace, Sliding Doors, Snitch – L’infiltrato, The Way Back, We Were Soldiers e molti altri.

Andrea Iervolino commenta: “La nostra missione resta quella di costruire un forte studio globale con una catena di valori in espansione. Con questa acquisizione, abbiamo fatto un passo importante nella costruzione del nostro futuro”.

Lady Bacardi aggiunge: “Noi, naturalmente, controlleremo attentamente i sequel e i remake dei film per coglierne tutte le opportunità e determinare ciò che si adatta meglio alle nostre strategie creative, per assicurarci che tutto sia in linea con i nostri obiettivi”.

Oltre ai titoli della cineteca, AMBI ha acquisito i diritti per lo sviluppo dei progetti cinematografici della EMG, così come sequel e remake di proprietà della EMG. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti, ma l’accordo del gruppo AMBI con una delle cineteche di maggior valore nel mondo dell’entertainment irrobustisce sostanzialmente una società che ha già all’attivo dieci film in produzione solo nel 2015 e oltre 15 dello scorso anno. AMBI Group è rapidamente emersa come uno delle più prolifiche società di finanziamento, produzione e distribuzione del settore cinematografico, con la capacità di sviluppare una vasta gamma di film per il cinema di alto livello.

Tra i film del gruppo AMBI ci sono la favola contemporanea “This Beautiful Fantastic” con Jessica Brown Findlay e Tom Wilkinson; un omaggio al classico film di Federico Fellini “La Dolce Vita”; “In Dubious Battle” di James Franco, con un cast corale che comprende lo stesso Franco, Nat Wolff, Selena Gomez, Vincent D’Onofrio e Robert Duvall; il film di animazione in 3D per la famiglia “Arctic Justice: Thunder Squad”, con le voci di John Cleese, Alec Baldwin, James Franco, Angelica Huston e Heidi Klum; il thriller fantascientifico “Rupture” con Noomi Rapace, Michael Chiklis e Peter Stormare; il thriller psicologico “Lavender”, interpretato da Abbie Cornish e Dermot Mulroney; la commedia romantica “All Roads Lead to Rome”, con Sarah Jessica Parker; il film drammatico di Barry Levinson “The Humbling”, con Al Pacino e lo sci-fi thriller d’azione “Andron: Black Labyrinth”, con Alec Baldwin e Danny Glover.

Robin Williams: il commovente ricordo della figlia Zelda Williams

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Il ricordo commovente di una figlia è molto più forte di tante foto condivise, di tanti tributi dedicati e oggi Zelda Williams ha voluto ricordare il padre, Robin Williams, con questo toccante lettera:

Una foto pubblicata da Zelda Williams (@zeldawilliams) in data: 5 Set 2015 alle ore 12:13 PDT

Grey’s Anatomy 12: Ellen Pompeo e Shonda Rhimes parlano del post Derek

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Arriva uno speciale su Gray’s Anatomy 12, dalle pagine di Entertainment Weekly, in cui l’autrice e creatrice Shonda Rhimes insieme a Ellen Pompeo annunciano le basi per il nuovo capitolo di vita dello show senza Derek. A tal proposito inizia la creatrice:

GREY’S ANATOMY 12: ANTICIPAZIONI SU CALLIE E ARIZONA

Quando Cristina ha detto quella cosa, Meredith ha realizzato che stava perdendo i suoi obiettivi. Nel tentativo di non diventare come sua madre, ha provato troppo a essere qualcosa di meno. Quello che ho amato nell’undicesima stagione è stato vedere lei dire: “questa non sono io“. Inoltre è stato interessante per me scoprire che il pubblico, specialmente le donne, è così condizionato nel credere che ci sia sempre una favola, mentre nessuno si ferma a pensare che una favola potrebbe non essere la definizione di felicità. Meredith questo lo sapeva già. E lo si percepisce bene nel momento in cui ha guardato Derek in fin di vita e gli ha detto: “Io posso vivere senza di te ma non voglio“, che è una dichiarazione molto potente per una donna, e cioè tu mi sei complementare, ma non mi completi.

Ellen Pompeo invece parla di coloro che credavano lo show bollito senza Derek:

Cerchiamo di essere realisti per un secondo, e dire questo è davvero difficile per il mio ego. Ok, tutti ne abbiamo uno!

Fantastic 4 I Fantastici quattro: i poteri della Donna Invisibile e de La Cosa [Video]

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La 20th Century Fox ha diffuso un nuovo contributo video dei Fantastic 4 – I fantastici quattro, protagonisti sono i poteri della Donna Invisibile e de La Cosa:

FANTASTIC 4 – I FANTASTICI QUATTRO: LA FANTASTICAR NEI NUOVI CONCEPT

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In Fantastic 4 – I fantastici quattro Kate Mara vestirà i panni di Sue Storm / La Donna Invisibile. Jamie Bell quelli invece di Ben Grimm / La Cosa. Miles Teller interpreterà il ruolo di Reid Richards / Mr. Fantastic, mentre Michael B. Jordan sarà Johnny Storm / La Torcia Umana. Nel cast anche Tim Blake Nelson e Reg E. Cathey. 

Fantastic 4 – I fantastici quattro, moderna re-interpretazione del team di supereroi più longevo della Marvel, è la storia di quattro giovani che vengono teletrasportati in un pericoloso universo alternativo, che altera la loro forma fisica in un modo sconvolgente. Le loro vite vengono inequivocabilmente stravolte, il team dovrà imparare a controllare le loro nuove abilità e a lavorare insieme per salvare la Terra da un loro vecchio amico diventato nemico.

Arrow 4: i 22 momenti più attesi visti nel trailer [Foto]

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Arrow 4: i 22 momenti più attesi visti nel trailer [Foto]

Come molti di voi sapranno è uscito il trailer ufficiale di Arrow 4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie televisiva targata The CW/DC. Ebbene oggi vi sveliamo i 22 momento più attesi della visti nel trailer:

ARROW 4: FULL TRAILER DELLA NUOVA STAGIONE CON STEPHEN AMELL

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Cara Delevingne: tra cinema e moda, eccola per l’Autunno di Mango

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La super modella Cara Delevingne ormai è più dentro il cinema che sulle passerelle di moda, e proprio in questi giorni ha debuttato con il suo ultimo film, la pellicola Città di carta, e in attesa di vederla in Suicide Squad, eccola nell’Autunno 2015 per Mango al finco di Kate Moss.

Hitman Agent 47: chi è l’Agente 47? [Video]

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Hitman Agent 47: chi è l’Agente 47? [Video]

La 20th Century Fox ha diffuso un nuovo contributo video dal nuovo adattamento Hitman Agent 47, il film con protagonisti Rupert FriendZachary QuintoHannah WareThomas Kretschmann e Ciarán Hinds.

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Hitman Agent 47Nel film accanto a Rupert Friend ci sono Zachary QuintoHannah Ware. Hitman Agent 47 sarà un sequel di Hitman – l’Assassino del 2007, con Timothy Olyphant e Olga Kurylenko, a sua volta basato sul video game omonimo della Square Enix. Chuck Gordon, Alex Young e Adrian Askarieh produrranno con la 20th Century Fox distributing. Daniel Alter sarà produttore esecutivo.

Hitman – l’Assassino ha come protagonista un agente-assassino geneticamente modificato che ha per nome un numero, 47. Quest’ultimo, sempre ligio nel portare a termine il proprio compito, risveglierà la propria coscienza grazie all’incontro con una prostituta russa. Pur rivelando poco di se stesso e trattenendo al massimo le proprie emozioni, l’agente 47 riesce a trasmettere fascino, carisma e un profondo senso enigmatico.

Minions verso il record dell’anno al Box Office ITA

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Minions verso il record dell’anno al Box Office ITA

Per la seconda settimana consecutiva i Minions sono in vetta al Box Office Italia e con altri 4.8 milioni di euro incassati raggiungono la cifra 15.4 milioni di euro complessivi, candidandosi di fatto ad essere il primo film a superare quota 20 milioni di questo 2015.

MINIONS RECENSIONE DEL FILM CON SANDRA BULLOCK

Infatti, alla pellicola della Universal basta davvero poco per diventare il film che ha incassato di più nell’anno in corso, in attesa dei botti di fine anno ovviamente. Debutto sul podio invece per Città di Carta, con 1.2 milioni di euro, mentre rimane al terzo posto Mission: Impossible – Rogue Nation che raggiunge il totale di 4.7 milioni di euro.

Chicago Fire 4: primi due promo della nuova stagione

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Chicago Fire 4: primi due promo della nuova stagione

Il network americano della NBC ha diffuso i primi promo di Chicago Fire 4, l’atteso inedito quarto ciclo di episodi di Chicago Fire che debutterà ad ottobre.

 

Masters of Sex 3×10: promo e clip dell’episodio “Through a Glass, Darkly”

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Il network americano della Showtime ha diffuso il promo di Masters of Sex 3×10, il decimo episodio che si intitolerà “Through a Glass, Darkly”:

https://youtu.be/qMKIQX7gnus

https://youtu.be/_YobnQwVTgo

https://youtu.be/E8NXXX47HH0

Venezia 72: oggi Rabin, the Last Day di Amos Gitai

E’ oggi il gran giorno di Amos Gitai, l’acclamato regista presenta a Venezia 72 in concorso  Rabin, the Last Day, suo ultimo lavoro in ordine di tempo. Nel film protagonisti Ischac Hiskiya, Pini Mitelman, Michael Warshaviak, Einat Weizman, Rotem Keinan, Yogev Yefet, Yael Abecassis

Sinossi
La sera di sabato 4 novembre 1995 il primo ministro Yitzhak Rabin viene ucciso al termine di un grande comizio politico organizzato nel centro di Tel Aviv. Il suo assassino, arrestato sulla scena del crimine, è un ebreo osservante di 25 anni. Le indagini su questo brutale omicidio rivelano l’esistenza di un mondo oscuro e terrificante che ha reso possibile questo atto tragico. Una sottocultura di odio alimentata da una retorica isterica, dalla paranoia e dagli intrighi politici. I rabbini estremisti che condannarono Rabin invocando un’oscura decisione talmudica. Gli eminenti politici di destra che parteciparono a una campagna di incitamento contro Rabin. I coloni israeliani militanti per cui la pace significava tradimento. E gli agenti di sicurezza che videro cosa stava per succedere e non riuscirono a evitarlo. Questo tributo al premio Nobel Yitzhak Rabin, in occasione del ventesimo anniversario della sua morte, getta luce su una crescente crisi dell’odio che affligge la società israeliana odierna. Amos Gitai coniuga magistralmente ricostruzioni fittizie e filmati d’archivio dell’attentato e dei momenti immediatamente successivi per creare un thriller politico che fa riflettere.

Doctor Who 9×01: promo dell’episodio “The Magician’s Apprentice”

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Doctor Who 9×01: promo dell’episodio “The Magician’s Apprentice”

Il network britannico della BBC ha diffuso il promo di Doctor Who 9×01, il primo episodio dell’atteso nono ciclo di puntate della serie di successo britannica.

Spectre: la standee art di James Bond e Madeleine Swann [Foto]

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Spectre: la standee art di James Bond e Madeleine Swann [Foto]

La EON Productions, MGM e Sony Pictures hanno diffuso una standee art di Spectre, dove possiamo ammirare James Bond e Madeleine Swann, rispettivamente Daniel Craig e l’affascinante Léa Seydoux. L’immagine nella nostra gallery di seguito:

SPECTRE: MONICA BELLUCCI E LÉA SEYDOUX NEL NUOVO VIDEO

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SPECTRE: FULL TRAILER ITALIANO CON DANIEL CRAIG

Spectre-filmIl film, diretto da Sam Mendes (American Beauty, Skyfall), uscirà nelle sale il prossimo 6 novembre. Bond sarà impegnato a scoprire la terribile verità dietro all’organizzazione criminale SPECTRE (aka Special Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion), mentre M combatte le forze politiche per tenere in vita i servizi segreti.

A fianco di Daniel Craig, che vedremo vestire i panni di James Bond per la quarta volta, ci saranno Ben Wishaw (nel ruolo di Q), Naomie Harris (Moneypenny), Ralph Fiennes (M), Christoph Waltz (Oberhauser), Monica Bellucci (Lucia Sciarra), David Bautista (Mr. Hinx), Léa Seydoux (Madeleine Swann) e Stephanie Sigman (Estrella).

Arrow 4: ecco Rutina Wesley come LadyCop [Foto]

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Arrow 4: ecco Rutina Wesley come LadyCop [Foto]

Continuano ad arrivare foto di Arrow 4, l’attesissimo nuovo ciclo di episodi della serie con protagonista Stephen Amell. Ebbene oggi arriva anche la prima foto di Rutina Wesley come LadyCop. L’immagine nella nostra gallery di seguito:

ARROW 4: FULL TRAILER DELLA NUOVA STAGIONE CON STEPHEN AMELL

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arrow-4Arrow è una serie televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW. In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1 dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.

La serie segue le avventure del playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa, a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come “l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad uno i criminali.

The Flash 2: video del pane al DragonCon 2015

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The Flash 2: video del pane al DragonCon 2015

Si è tenuto al DragonCon 2015 l’ultimo panel dedicato ad The Flash 2, prima dell’atteso debutto che avverrà a inizi ottobre. Ecco di seguito il video dell’evento:

THE FLASH 2: SCELTO L’ATTORE PER ZOOM, CON TANTO DI SORPRESA

https://youtu.be/GhHRZokj2yU

THE FLASH 2: IL NUOVO BANNER OMAGGIA JAY GARRICK

The Flash 2 è la seconda stagione della serie The Flash spin-off di Arrow, sviluppata dai creatori di quest’ultima Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg. Basata sul personaggio di Flash, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da DC Comics, si svolge nello stesso universo della serie madre e verrà trasmessa dal 7 ottobre 2014 sul canale The CW.

Arrow 4: il video del pane di DragonCon 2015

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Arrow 4: il video del pane di DragonCon 2015

Si è tenuto al DragonCon 2015 l’ultimo panel dedicato ad Arrow 4, prima dell’atteso debutto che avverrà a inizi ottobre. Ecco di seguito il video dell’evento:

ARROW 4: FULL TRAILER DELLA NUOVA STAGIONE CON STEPHEN AMELL

ARROW 4: ECCO DIGGLE IN COSTUME NELLA NUOVA FOTO UFFICIALE

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