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You – Stagione 4 – Parte 1: trailer della serie in arrivo su Netflix

You - Stagione 4 - Parte 1
Cr. Courtesy of Netflix © 2022

Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di You – Stagione 4 – Parte 1. L’attesa quarta stagione di You che sarà divisa in due parti uscirà in streaming su Netflix il 9 febbraio 2022.  Tratta dal bestseller di Caroline Kepnes “Tu”. “Cosa faresti per amore?” Quando il brillante gestore di una libreria incontra un’aspirante scrittrice, la sua risposta è chiara: per amore farebbe di tutto. Usando Internet e i social media come strumenti per raccogliere i dettagli più intimi della ragazza e avvicinarsi a lei, la sua cotta irresistibile e goffa diventa un’ossessione e lentamente decide di rimuovere qualsiasi ostacolo, e persona, tra lui e il suo oggetto del desiderio.

La quarta stagione di You si divide in due parti: Parte 1 – 9 febbraio 2023 (episodi 401-405) Parte 2 – 9 marzo 2023 (episodi 406-410). Sviluppata da Sera Gamble e Greg Berlanti con Sera Gamble come showrunner, la serie vede produttori esecutivi Greg Berlanti, Sera Gamble, Gina Girolamo, Leslie Morgenstein, Sarah Schechter e Michael Foley. Nel cast protagonisti sono Penn Badgley, Tati Gabrielle, Charlotte Ritchie, Lukas Gage, Ed Speleers.

 
 

You – stagione 3: recensione della serie tv Netflix

You 3 recensione serie tv netflix
Cr. JOHN P. FLEENOR/NETFLIX © 2021

La serie tv You, ideata da Greg Berlanti e Sera Gamble, ha vissuto un successo strepitoso fin dall’esordio nel 2018 su Netflix. La terza stagione è disponibile sulla piattaforma dal 15 Ottobre e consta di 10 episodi; non devono però temere i fan della serie, che avranno ancora a che fare con Joe Goldberg, visto che la serie è già stata rinnovata per una quarta stagione.

You, terza stagione: dove eravamo rimasti

La serie, basata sui romanzi di Caroline Kepnes, ruota attorno alla psicosi maniacale di Joe Goldberg (Penn Badgley), un librario di New York schivo ed introverso che si innamora di Guinevere Beck (Elizabeth Lail), una giovane cliente. Il trasporto di Joe, tuttavia, sfocerà in un’ossessione morbosa nei confronti della ragazza, tanto da trasformarlo in un violento maniaco. Le vicende infauste delle ragazze incontrate da Joe proseguono poi nella seconda stagione, con Joe che si trasferisce da New York a Los Angeles, cambiando identità e facendosi chiamare Will e che questa volta farà la conoscenza di Love (Victoria Pedretti), con cui comincerà una relazione oscura e turbolenta.

I fan della serie, già avvezzi alla figura di Joe, riconosceranno subito il pericolo imminente dietro al poster apparentemente idilliaco della terza stagione di You: Joe e Love si sono infatti trasferiti presso la cittadina di Madre Linda, pronti a vivere la loro prima esperienza genitoriale. Con loro vi è anche la madre di Love, Dotti (Saffron Burrows), come anticipato nel finale della seconda stagione. L’immaginario del perfetto quartiere residenziale, tuttavia, sarà destinato ad essere deturpato progressivamente dalla presenza dell’imprevedibilmente inquietante Joe….

Il concept di You si è sempre dimostrato appetibile per gli amanti del guilty pleasure televisivo: l’introspezione soggettiva di un personaggio mentalmente instabile, stalker e assassino che cerca di giustificare l’ingiustificabile, si è assicurata una fanbase solida, che asseconda il meccanismo narrativo che prevede di “tifare” per il cattivo.

YOU 3 PENN BADGLEY e VICTORIA PEDRETTI
Cr. JOHN P. FLEENOR/NETFLIX © 2021

Questa è stata una formula vincente per uno show che, dopo la sua cancellazione su Lifetime, ha prosperato su Netflix; eppure lo show appare sempre più creativamente impoverito. Lo show ha sempre giocato sul suo titolo in due modi: facendoci inseguire i pensieri di Joe sullo you che sta inseguendo e mostrandoci una percezione distorta di quella che è l’autoconsapevolezza delle proprie azioni. Senza prendersi troppo sul serio e virando piuttosto sull’esagerazione drammaturgica e la spettacolarizzazione da thriller psicologico, You si è cosi inserito nel filone delle serie tv più di tendenza degli ultimi anni.

You, stagione 3: la diminuzione della credibilità di Joe

You si era rivelato un prodotto vincente per il palato dei giovani spettatori, in quanto miscela interessante di svariati generi, tra cui rom-com e thriller psicologico con qualche venatura horror. Le prestazioni attoriali della prima stagione, oltretutto, avevano ottenuto il beneplacito della critica, soprattutto per quanto riguarda Badgley. Purtroppo, la riproposizione di tematiche e topoi reiterati senza soluzione di continuità, ha notevolmente minato le possibilità narrative del prodotto, conferendogli una patina stantia e qualitativamente piuttosto mediocre.

Love Quinn è risultata fin dall’inizio come la controparte femminile di Joe, preda delle sue stesse manie e ossessioni, che conducono quasi sempre a risvolti sanguinolenti. Le uniche dinamiche presenti all’interno della coppia risultano quindi soltanto reazionarie, prive di qualsiasi intuizione vibrante e della claustrofobia alienante che aveva caratterizzato i precedenti rapporti di Joe con le figure femminili. I due si vedono fin da subito intrappolati in una relazione senza via d’uscita e le inutili parentesi didascaliche sulla inedita buona volontà di Joe di improvvisarsi padre non riescono minimamente a conferire credibilità al personaggio.

You 3 uscita streaming

Vana è poi l’introduzione di nuovi personaggi come Sherry (Shalita Grant), un “Momfluencer” trasportata da Desperate Housewives alla cornice delle nuove piattaforme social. Le aspettative nei confronti di un qualsiasi rapporto interpersonale tra i Quinn e i vicini vengono disattese in un battere di ciglia e la sensazione di stare mangiando una minestra riscaldata regna sovrana per tutta la visione della serie.

La parata infinita di carneficine ha smorzato l’impatto iniziale della serie e a ben poco serve ambientare la nuova stagione in una nuova location, cercando di aggiungere spazio per la satira sociale. You non riesce a svoltare la canonica forma di sviluppo narrativo, per cui la figura del sociopatico incorreggibile permette soltanto di aumentare il numero delle vittime ma non di sviluppare un personaggio. Non vi è agilità caratteriale da parte del protagonista, che continua a visualizzare le minacce allo stesso modo, reiterando l’usuale modus operandi sanguinario. Continua a vedere le donne come vettori di piacere e buona compagnia, che ferirebbe o ucciderebbe nel tentativo di renderle sue. E’ un personaggio profondamente calcolatore, le cui esplosioni di violenza vengono ora implementate dalla personalità oscura di Love: né Joe né Love provano un significativo senso di vergogna e sono incapaci di sviluppare una coscienza personale e di coppia.

You è in qualche modo una vittima del suo successo: La prima stagione, tossicamente avvincente, ha introdotto una figura del male e ha cercato di renderla sia temibile che attraente. È un equilibrio che lo show non è riuscito a mantenere in modo credibile, e così abbiamo Joe alle prese con i suoi sentimenti sulla paternità, o che cerca di sostenere sua moglie nelle sue “giuste” missioni di vendetta. Sempre di più, lo serie sembra dire, le lotte di Joe sono solo una versione leggermente amplificata di quelle dello spettatore. Nello spingere non solo ad umanizzare ma a rivendicare un personaggio la cui mostruosità ne costituiva l’unico scopo, You è andato oltre, perdendo ogni senso di credibilità.

 

 
 

Yorgos Lanthimos sulle scene di sesso di Emma Stone in Povere Creature: “Era importante che il film non fosse pudico”

Yorgos Lanthimos
Yorgos Lanthimos sul red carpet di Venezia 80 - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Alla conferenza stampa di presentazione di Povere Creature (leggi la recensione) alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia 80, il regista Yorgos Lanthimos ha detto che avrebbe davvero desiderato che Emma Stone fosse al Lido per parlare, tra le altre cose, del fatto che Bella Baxter, il personaggio che interpreta, ha molte scene di sesso nel film.

“È un peccato che Emma non possa essere qui per parlarne di più”, ha detto il regista. “Prima di tutto il sesso è una parte intrinseca del personaggio del romanzo stesso, la sua libertà su tutto, compresa la sessualità (…) In secondo luogo, per me era molto importante non fare un film che fosse pudico, perché sarebbe stato come tradire completamente il personaggio principale”, ha continuato. “Dovevamo essere sicuri che Emma non dovesse vergognarsi del suo corpo, della sua nudità, del coinvolgimento in quelle scene e lei lo ha capito subito.”

“La cosa bella di me ed Emma è che abbiamo realizzato quattro film insieme; c’è una scorciatoia e possiamo comunicare senza dover spiegare o parlare molto delle cose”, ha continuato a spiegare Lanthimos. “Appena cominciavo a dire qualcosa su quelle scene, lei diceva: ‘sì’, certo, è Bella. Faremo quello che dobbiamo fare”.

Basato sul romanzo omonimo di Alasdair Gray, Povere Creature è una storia ispirata a Frankenstein e vede Emma Stone nei panni di una giovane donna che viene riportata in vita da uno scienziato (Willem Dafoe) che le impianta il cervello del suo bimbo mai nato. Nel film recitano anche Mark Ruffalo, Ramy Youssef e Jerrod Carmichael. Il film uscirà nelle sale italiane il 25 gennaio 2024.

 
 

Yorgos Lanthimos dirigerà il remake del film fantasy coreano Save the Green Planet

Yorgos Lanthimos
Yorgos Lanthimos sul red carpet di Venezia 80 - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il regista di Poor Things Yorgos Lanthimos collaborerà con Element Pictures per il remake della commedia fantasy sudcoreana “Save the Green Planet“. A darne conferma è il sito americano Variety.

Yorgos Lanthimos – il cui ultimo film, “Poor Things“, è candidato a 11 Oscar e ha appena vinto cinque BAFTA (tra cui quello per la migliore attrice a Emma Stone) – dovrebbe iniziare le riprese del film nel Regno Unito e a New York quest’estate. Ed Guiney e Andrew Lowe della Element Pictures produrranno il film insieme alla Square Peg di Ari Aster e alla CJ ENM (precedentemente denominata CJ Entertainment). Si tratta della sesta collaborazione tra Yorgos Lanthimos e la Element Pictures.

Il progetto, che sembra essere un veicolo perfetto per Lanthimos, è una commedia nera eccentrica che coinvolge un giovane disilluso che cattura e tortura un uomo d’affari che crede faccia parte di un’invasione aliena. Ne consegue una battaglia d’ingegno tra il rapitore, la sua devota fidanzata, l’uomo d’affari e un detective privato.

Il film originale sudcoreano è stato diretto da Jang Joon-hwan nel 2003 ed è diventato un successo di culto e uno dei preferiti dai festival per CJ Entertainment. “Green Planet” ha vinto premi in festival di fantasy, tra cui quelli di Bucheon, Buenos Aires e Bruxelles, e in mercati come Rotterdam, Tokyo Filmex e Mosca. Inoltre, ha fatto guadagnare a Jang il Golden Bell Award come miglior regista esordiente in Corea nel 2003.

Lo stesso Jang era stato precedentemente incaricato di dirigere il remake del film, basato su una sceneggiatura di Will Tracy, i cui crediti includono “Succession” della HBO e “The Menu” della Searchlight.

Sia la CJ ENM che la Element Pictures non hanno rilasciato commenti. CJ ENM possiede un’ampia library di contenuti cinematografici e televisivi coreani e asiatici e ha rifatto diversi titoli della sua library ad alto contenuto, come la commedia musicale del 2014 “Miss Granny“, che è stata rifatta in almeno nove versioni in lingua locale. La società sudcoreana è anche a lavoro sul remake del film tailandese “The Classic“.

La divisione statunitense della società, CJ America, ha cercato registi hollywoodiani di alto profilo per molti dei suoi titoli, da ultimo Michael Mann per il rifacimento di “Veteran”.

Yorgos Lanthimos ha già girato un altro film dopo “Poor Things“. Il suo prossimo film, “Kinds of Kindness“, è entrato in post-produzione un paio di mesi fa ed è interpretato da Emma Stone, Margaret Qualley, Willem Dafoe e Joe Alwyn.

 
 

Yommedine: recensione del film di A.B. Shawky

Yommedine

Presentato in Concorso alla settantunesima edizione del Festival di Cannes, Yomeddine è l’opera prima del regista egiziano A.B. Shawky, che si confronta con un tema classico come quello del viaggio alla ricerca delle proprie origini, costruendolo però a partire da una prospettiva che regala interessanti spunti di riflessione su ciò che al regista, in fondo, interessa comunicare.

In Yommedine Bershay (Rady Gamal), uomo curato dalla lebbra ma costretto a portarne le cicatrici sulla propria pelle, non ha mai lasciato la propria colonia nel deserto egiziano. Successivamente alla morte di sua moglie, decide di partire per un viaggio alla ricerca delle proprie radici, e di quel padre di cui ha perso le tracce sin da quando era bambino. Seguito nel suo viaggio da Obama (Ahmed Abdelhafiz), orfano in cerca anche egli della propria strada, attraverserà l’Egitto confrontandosi per la prima volta con il mondo circostante e le sue meraviglie.

Shawky vola basso per il suo esordio cinematografico, non osa né si espone a rischi, ma si affida ad un tema classico come quello del viaggio, costellato da incontri particolari che arricchiscono il protagonista di nuove esperienze e punti di vista sul mondo. Si affida ad una scrittura semplice, ben elaborata, inquadrata con precisione nelle tappe imprescindibili del cammino dell’eroe, riuscendo infine ad arricchire il racconto di elementi e particolari che riescono a far brillare il film per originalità. Affidando il ruolo di protagonista a quello che viene etichettato come un “freak”, Shawky ci porta ad assumere il punto di vista di un emarginato, di un reietto, costringendoci a fare nostre le sue difficoltà e debolezze. Il risultato è quello di ritrovare nel protagonista un’anima più universale di ciò che si possa immaginare, arrivando a provare vero affetto verso di lui, che se all’inizio poteva metterci a disagio, sul finire della storia è ormai divenuto a noi familiare, tanto da non far più caso alle cicatrici che caratterizzano il suo volto.

YommedineMerito di ciò è anche dell’attore protagonista, ma volutamente non professionista, Rady Gamal, che nella sua semplicità ritrae un uomo ricco di sfumature e di profondità d’animo, costretto a vivere nascosto, provando vergogna per il proprio aspetto. Presi per mano da lui, veniamo condotti attraverso una scoperta di sé che porta finalmente il protagonista ad accettarsi, consapevole che ognuno porta con sé le proprie ferite e cicatrici, e che queste non meritano di essere nascoste in quanto tracce del nostro percorso nel mondo.

Yommedine, con l’inizio del viaggio del protagonista, svela la propria anima, trattando della diversità con ironia. L’opera tuttavia con il susseguirsi del passare del tempo cade in un pietismo che si vorrebbe far provare allo spettatore nei confronti dei personaggi protagonisti. Ci si trova così di fronte ad un film fragile per il concorso principale, che si regge precariamente in equilibrio tra sentimenti sinceri e superflui buonismi.

Tra situazioni comiche ed eventi più drammatici, gli incontri che Bershay si ritrova a fare saranno motivo di costante confronto con il diverso, dipingendo così un mappamondo variegato in grado di dar voce, nel bene o nel male, a chi di solito non ne ha. L’esordiente regista, pur con i suoi limiti, afferma la sua genuinità, così nel racconto come nelle immagini dal grande impatto visivo, elementi che combinati riescono a regalare più di un’emozione.

 
 

Yoga Hosers: trailer del nuovo film di Kevin Smith

Ecco finalmente il trailer ufficiale di Yoga Hosers, secondo capitolo della saga horror “True North Trilogy” (il primo è Tusk) creata da Kevin Smith, in cui vediamo Lily-Rose Depp e Harley Quinn Smith, rispettivamente figlie di Johnny Depp e Kevin Smith stesso.

https://www.youtube.com/watch?v=UtcKxPeH4hY

Nel cast anche Michael Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis Rodriguez, Ralph Garman, Jennifer Schwalbach e Harley Morenstein, ma anche Tony Hale, Natasha Lyonne, Austin Butler, Adam Brody, Tyler Posey e Jason Mewes, tutti già visti in Tusk.

Il film, ambientato a Montreal, racconta la storia di due ragazze appassionate di yoga che vedono la loro partecipazione a una festa di diploma minacciata da un’antica forza malefica che si nasconde sotto il suolo canadese: per salvare sé stesse e la festa, le ragazze saranno costrette a rivolgersi allo strambo detective Guy Lapointe (interpretato da Johnny Depp).

 
 

Yoga Hosers: le figlie di Kevin Smith e Johnny Depp in una clip

Ecco un clip da Yoga Hosers, secondo capitolo della saga horror “True North Trilogy” (il primo è Tusk) creata da Kevin Smith, in cui vediamo Lily-Rose Depp e Harley Quinn Smith, rispettivamente figlie di Johnny Depp e Kevin Smith stesso.

LEGGI ANCHE – Johnny Depp di nuovo irriconoscibile per Yoga Hosers

Nel cast anche Michael Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis Rodriguez, Ralph Garman, Jennifer Schwalbach e Harley Morenstein, ma anche Tony Hale, Natasha Lyonne, Austin Butler, Adam Brody, Tyler Posey e Jason Mewes, tutti già visti in Tusk.

 
 

Yoga Hosers: il nuovo trailer con Johnny Depp

Ecco il nuovo trailer di Yoga Hosers, il secondo capitolo della saga horror “True North Trilogy” (dopo Tusk) di Kevin Smith. Nel trailer, oltre alle protagonista Harley Quinn Smith, figlia dello stesso Kevin, e Lily Rose Depp, vediamo Johnny Depp (papà di Lily Rose) in uno dei suoi ormai noti travestimenti cinematografici.

Ecco il trailer:

Guarda il primo trailer di Yoga Hosers

Yoga HorsesNel cast anche Michael Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis Rodriguez, Ralph Garman, Jennifer Schwalbach e Harley Morenstein, ma anche Tony Hale, Natasha Lyonne, Austin Butler, Adam Brody, Tyler Posey e Jason Mewes, tutti già visti in Tusk.

Il film, ambientato a Montreal, racconta la storia di due ragazze appassionate di yoga che vedono la loro partecipazione a una festa di diploma minacciata da un’antica forza malefica che si nasconde sotto il suolo canadese: per salvare sé stesse e la festa, le ragazze saranno costrette a rivolgersi allo strambo detective Guy Lapointe (interpretato da Johnny Depp).

 
 

Yoga Hosers: Harley Quinn Smith e Lily Rose Depp nel poster

Harley Quinn Smith e Lily Rose Depp sono le protagoniste del poster di Yoga Hosers, il nuovo film di Kevin Smith che ha voluto protagoniste sua figlia Harley Quinn e la figlia di Johnny Depp (pure nel film), giovanissima reginetta della moda.

Yoga HosersGuarda il trailer di Yoga Hosers

Nel cast anche Michael Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis Rodriguez, Ralph Garman, Jennifer Schwalbach e Harley Morenstein, ma anche Tony Hale, Natasha Lyonne, Austin Butler, Adam Brody, Tyler Posey e Jason Mewes, tutti già visti in Tusk.

Il film, ambientato a Montreal, racconta la storia di due ragazze appassionate di yoga che vedono la loro partecipazione a una festa di diploma minacciata da un’antica forza malefica che si nasconde sotto il suolo canadese: per salvare sé stesse e la festa, le ragazze saranno costrette a rivolgersi allo strambo detective Guy Lapointe (interpretato da Johnny Depp).

 
 

Yoga Hosers: ecco una nuova clip dal film

Ecco una nuova clip di Yoga Hosers, il secondo capitolo della saga horror “True North Trilogy” (dopo Tusk) di Kevin Smith. Nella clip, alle protagoniste Harley Quinn Smith, figlia dello stesso Kevin, e Lily Rose Depp.

Ecco il trailer:

Guarda il primo trailer di Yoga Hosers

Yoga HorsesNel cast anche Michael Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis Rodriguez, Ralph Garman, Jennifer Schwalbach e Harley Morenstein, ma anche Tony Hale, Natasha Lyonne, Austin Butler, Adam Brody, Tyler Posey e Jason Mewes, tutti già visti in Tusk.

Il film, ambientato a Montreal, racconta la storia di due ragazze appassionate di yoga che vedono la loro partecipazione a una festa di diploma minacciata da un’antica forza malefica che si nasconde sotto il suolo canadese: per salvare sé stesse e la festa, le ragazze saranno costrette a rivolgersi allo strambo detective Guy Lapointe (interpretato da Johnny Depp).

 
 

Yoda: per un eventuale spin-off, Frank Oz vorrebbe la CGI

Yoda

L’apparizione a sorpresa di Yoda in Star Wars: Gli Ultimi Jedi ha permesso ai fan storici di apprezzare di nuovo la bellissima animazione con il pupazzo del maestro Jedi, nella vecchia maniera tradizionale, amata nella trilogia originale.

Tuttavia, sembra che Frank Oz, il pupazziere di Yoda, non si senta in grado di realizzare un lungometraggio con il personaggio come protagonista. Sappiamo che Yoda è infatti tra gli appartenenti a una galassia lontana lontana su cui potrebbe essere incentrato uno spin-off.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Mark Hamill si commuove vedendo Yoda – video

Era dal 1999 che Oz non “interpretava” Yoda, l’anno de La Minaccia Fantasma, e rivedere il maestro Jedi realizzato con gli effetti practical è stato davvero emozionante. Sembra però che in caso di spin-off sia lo stesso Oz a caldeggiare l’utilizzo della CGI.

“Credetemi, è davvero troppo difficile per me. Ho provato tantissimo solo per una battuta di dialogo. Dovrebbe essere in CGI, nel caso. È davvero, davvero troppo difficile per me, perché lo faccio con altre tre persone e quindi per recitare una sola parola ci vogliono ore di lavoro in quattro.”

A queste condizioni senza davvero che l’eventuale spin off in CGI possa incontrare l’ostilità dei fan. Ma si tratta di un discorso prematuro, al momento, e l’ostilità dei fan del franchise, per adesso, sembra concentrata verso Solo: A Star Wars Story, di prossima uscita.

 
 

Yoda: i migliori momenti del Maestro Jedi in Star Wars

Yoda

Sin da quando è apparso per la prima volta ne L’Impero Colpisce Ancora del 1980, Yoda è stato uno dei personaggi più amati dell’universo di Star Wars. Dopo aver addestrato Luke Skywalker a diventare uno Jedi nella trilogia originale, Yoda è tornato in quella prequel come capo del Consiglio Jedi.

Nel corso di entrambe le trilogie, sia come potentissimo Maestro Jedi al massimo dei suoi poteri sia come vecchio guerriero esiliato sul letto di morte, Yoda si è trovato al centro di alcuni momenti più iconici della saga. Ripercorriamoli di seguito:

1I meme su Baby Yoda

Baby Yoda

Anche in questo caso non ci troviamo di fronte a un momento specifico, ma davanti ad una situazione che è entrata a far parte dell’immaginario collettivo, in maniera assolutamente istantanea. Quando la serie Diseny+, The Mandalorian, ha presentato un piccolo alieno dalle sembianze di Yoda, internet è impazzito, regalandoci una serie infinita di giochi di parole, sketch e meme su Baby Yoda.

La serie con Pedro Pascal è stata un vero successo, e la seconda stagione arriverà presto, pandemia permettendo, tuttavia è innegabile che tutti aspettano il ritorno del piccolo alieno verde, tenero e carino. Intanto, i meme su Baby Yoda ci faranno buona compagnia.

Fonte: ScreenRant

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YO-YO MA e i musicisti della Via della Seta recensione

Yo Yo Ma

 YO-YO MALa potenza e l’universalità della musica possono essere armi pacifiche per alimentare il dialogo e lo scambio interculturale tra i popoli. Ne è convinto il celebre violoncellista cino-americano Yo-Yo Ma, che nel 2000 dà vita a un collettivo multietnico di circa 50 musicisti. Dopo l’11 settembre, il progetto si rafforza concretizzandosi nel Silk Road Ensemble, sei dischi e diversi tour internazionali all’attivo, protagonista del documentario Yo-YO MA e i musicisti della Via della Seta, distribuito in Italia da I Wonder Pictures dopo il passaggio al Biografilm Festival di Bologna.

Dietro la macchina da presa c’è Morgan Neville, veterano di doc musicali, premio Oscar con 20 Feet from Stardom e regista di Best of Enemies, che racconta lo spirito e l’evoluzione di questo esperimento ispirato all’antico ponte di scambi tra Oriente e Occidente e fortemente voluto da Yo-Yo Ma, la cui carriera – da bambino prodigio ad artista di caratura internazionale – matura nella volontà di perseguire uno scopo più grande: la ricerca di un linguaggio musicale universale, che prende corpo nel suono espresso dal collettivo. Ogni membro dell’Ensemble porta nell’esperienza non solo il proprio background personale, ma anche le tradizioni musicali della propria terra.

Yo Yo MaIl documentario si concentra in particolare sulle storie emblematiche di quattro membri, oltre a Yo-Yo Ma: il clarinettista siriano Kinan Azmeh, che non si rassegna ai traumi che vive ormai da anni la sua patria; Wu Man, eccezionale interprete della pipa, il tradizionale liuto cinese, che teme la definitiva scomparsa dell’antico patrimonio strumentale del suo paese iniziata con la Rivoluzione Culturale di Mao; il maestro iraniano del Kamanche (strumento ad arco persiano) Kayhan Kalhor, co-fondatore con Yo-Yo Ma del Silk Road Ensemble, che non riesce a vivere e a esibirsi in Iran; e Cristina Pato, virtuosa della gaita, la tipica cornamusa galiziana, che anche a seguito della malattia della madre, si interroga sul modo migliore per tutelare e rilanciare la memoria musicale della Galizia.

Tra immagini di archivio, interviste faccia a faccia ed esibizioni, il documentario non entra nella “vita” dell’orchestra, come fa ad esempio la serie tv Mozart in the Jungle, ma attraverso cinque voci carismatiche esalta e sostiene l’ideale di fondo di questo progetto cosmopolita, che diventa una sorta di manifesto programmatico: la musica può costruire un terreno comune di dialogo e confronto per il mondo intero, senza per questo sradicare le radici delle singole comunità ma anzi trovando il modo di dar loro nuova linfa e un futuro possibile. Resta il rammarico di non sentire il Silk Road Ensemble esibirsi di più nel corso del film, perché la musica sa esprimere i suoi messaggi più di tante parole.

 
 

YO-KAI WATCH 2: tutto sulla seconda stagione

YO-KAI WATCH 2

YO-KAI WATCH 2, la seconda stagione svela un nuovo modello dell’orologio chiamato Yo-kai Watch Modello Zero, quasi 200 personaggi e apre le porte del Mondo Yo-kai, un livello soprannaturale che solo gli Yo-kai possono visitare. 

Il nostro mondo è pieno di creature invisibili chiamate Yo-kai; quando accade qualcosa di strano, bizzarro o inspiegabile, sono loro i responsabili. Gli Yo-kai sono la causa di tutti i problemi di Nathan durante la prima stagione, e adesso sono tornati!

INTRODUZIONE YO-KAI WATCH

YO-KAI WATCH è un franchise a 360° che include: videogame, la serie tv animata, giocattoli, app mobile, libri e molto altro…

Creato dalla celebre casa videoludica giapponese LEVEL-5, Inc. (Professor Layton, Inazuma Eleven), e distribuito in Europa da VIZ Media Europe, YO-KAI WATCH è diventato in un solo anno uno dei marchi più popolari tra i bambini dai 4 ai 12 anni. I tre prodotti principali legati al franchise – il videogame per Nintendo 3DS, la serie tv animata e la linea di giocattoli Hasbro – sono diventati molto popolari tra i bambini: la linea di giocattoli distribuita da Hasbro ha raggiunto i primi posti nelle vendite natalizie mentre la serie tv ha generato picchi di rating e il videogame è diventato uno dei best seller di Nintendo nel 2016.

Con l’arrivo della seconda stagione, il fenomeno distribuito da Viz Media Europe raggiunge un nuovo livello nel 2017

L’anno sarà scandito da un calendario di lanci molto ricco: tra gli altri, 50 nuovi episodi della serie tv animata, un gioco di carte collezionabili, i nuovi giochi per Nintendo 3DS YO-KAI WATCH 2: Spiritossi e YO-KAI WATCH 2: Polpanime che saranno disponibili dal 7 aprile, l’app per smartphone e tablet YO-KAI WATCH Wibble Wobble che arriverà questa primavera; è prevista anche una nuova linea di giocattoli Hasbro,  un lungometraggio per il cinema è invece atteso per la fine dell’estate e nuovi libri e fumetti saranno rilasciati nel corso dell’anno, supportati da un forte piano marketing.

YO-KAI WATCH La Storia

In questa nuova stagione, unisciti a Nathan, Whisper e Jibanyan per ottenere il nuovo Yo-kai Watch Model Zero. Ma anche se ha un nuovo orologio, ciò non significa che la vita di Nathan diventerà più facile. La seconda stagione ha più Yo-kai, un numero maggiore di episodi, e soprattutto la cosa più importante: una quantità di risate ancora più grande! Segui i tuoi eroi preferiti in un viaggio attraverso il tempo e i mondi per conoscere i nuovi Yo-kai che interrompono la vita di Nathan in maniera divertente e inaspettata.

YO-KAI WATCH Personaggi principali

Nathan

Nathan è l’eroe principale di Yo-kai Watch. Dopo aver scoperto Whisper nel bosco, riceve uno Yo-kai Watch, uno strumento che gli consente di vedere gli Yo-kai, normalmente invisibili. Lui non ha mai avuto un talento particolare, se non quello di essere un ragazzo perfettamente normale. Nonostante ciò, fa del suo meglio per aiutare i suoi amici e la gente della sua città con il suo orologio Yo-kai Watch.

In Yo-KAI WATCH i bambini seguiranno le sue avventure quotidiane – a scuola con gli amici o a casa con i genitori. Lui ha gli stessi problemi di qualsiasi altro bambino della sua età, ecco perché sarà facile per i bambini identificarsi con lui e immergersi nel suo mondo.

Nel corso delle sue avventure incontrerà più di 400 Yo-kai. Queste interessanti e particolari creature sono tutte diverse l’una dall’altra, con poteri e caratteristiche uniche.

Katie

Katie è una ragazza con  piedi per terra, brava a scuola ma per qualche strano motivo è spesso bersaglio di qualche Yo-kai. È amica e compagna di classe di Nathan – ed è anche la ragazza per cui lui prende la sua prima cotta! Katie si preoccupa molto per i suoi amici e ottiene sempre ottimi voti a scuola ma non può fare a meno di essere un po’ stressata se prende meno di 100% in un compito in classe.

Jibanyan

È un gatto che, dopo essere stato travolto da un’auto, è diventato uno Yo-kai. Avendo giurato vendetta a tutte le macchine, Jibanyan trascorre le sue giornate appostandosi ad un incrocio praticando la sua mossa d’attacco ‘Paws of Fury’ sui veicoli che passano. Nathan permette a Jibanyan di andare a vivere con lui così non sarà più solo e non causerà più incidenti agli incroci. Adesso Jibanyan è il migliore amico a cui chiunque può chiedere aiuto!

Whisper

Whisper è un Yo-kai che era stato chiuso in una roccia ed è poi apparso davanti a Nathan dandogli lo YO-KAI WATCH. Si autodefinisce un “maggiordomo Yo-kai”. Whisper è determinato ad aiutare Nathan a conoscere meglio gli Yo-kai – che Nathan lo voglia o no!

YO-KAI WATCH La serie Tv animata

La seconda stagione includerà 50 nuovi episodi – quasi il doppio rispetto ai 26 episodi della prima stagione che ha ottenuto un grande successo – e introduce più di 90 nuovi Yo-kai. I nuovi episodi saranno trasmessi da Cartoon Network (canale 607 di Sky e 350 di Mediaset Premium) a partire dal 27 marzo dal lunedì al venerdì alle 17.25.

All’inizio della stagione, Steve Jaws, magnate nel settore IT e Presidente della Yo-apple, rilascia un nuovo orologio. Whisper e Nathan decidono di viaggiare nel regno Yo-kai per averne uno, mentre Jibanyan cerca di rinnovare le sue medaglie per renderle compatibili con il nuovo orologio. Con questo “Modello Zero” Nathan è pronto per conoscere nuovi amici!

Il punto di forza della serie animata è rappresentato dai suoi personaggi adorabili, ma anche dall’umorismo e da forti valori come l’amicizia, il rispetto e l’apertura mentale.

YO-KAI WATCH Il Videogioco

YO-KAI WATCH 2Nathan e i suoi fedeli compagni, Jibanyan e Whisper, ritornano con  YO-KAI WATCH 2: Spiritossi e YO-KAI WATCH 2: Polpanime, disponibile dal 7 aprile in Europa, per le console della famiglia Nintendo 3DS.

Ci saranno oltre 350 Yo-kai da scoprire!

Una sera, mentre Nathan è profondamente addormentato, due sinistri Yo-kai si affacciano alla sua stanza da letto, eliminano i suoi ricordi e sottraggono il suo Yo-kai Watch. Il giorno successivo egli si imbatte nella misteriosa Bottega della Memoria dove ritrova il suo Yo-kai Watch e, dopo poco, i due divertenti Yo-kai, Jibanyan e Whisper, che i fan riconosceranno dalla serie animata televisiva. I giocatori potranno giocare nei panni di Nathan o in quelli di Katie, iniziando un viaggio nel tempo mentre cercano di svelare le ragioni che si celano dietro gli ultimi misteri e disordini nella loro città.

Nel corso dei loro viaggi, i giocatori incontreranno uno Yo-kai di nome Hovernyan, un gatto supereroe, che mostrerà loro come viaggiare nel tempo. Nei panni di Nathan o Katie, incontreranno i loro nonni per aiutarli a costruire il primo Yo-kai watch, chiamato il “Modello Zero”. I giocatori potranno visitare Valdoro come era 60 anni prima, scoprire due nuove città, e passare dal passato al presente in un istante, scoprire i misteri dietro a un nuovo tipo di Yo-kai:  la tribù Malvagia, che può essere vista solo grazie al Modello Zero di Yo-kai Watch.

Ogni versione di YO-KAI WATCH 2 include cinque Yo-kai esclusivi che potranno essere scambiati localmente e online e se un giocatore si unisce all’esercito degli Spiritossi o a quello dei Polpanime, dipenderà dalla versione di YO-KAI WATCH 2 scelta. Ci saranno oltre 100 nuovi esclusivi Yo-kai, alcuni dei quali disponibili solo in YO-KAI WATCH 2: Spiritossi e altri solo in YO-KAI WATCH 2: Polpanime.

Per la prima volta, i giocatori potranno scambiare online le loro Medaglie Yo-kai e creare un team dei loro Yo-kai preferiti per sfidare amici lontani in modalità multiplayer 6 vs 6.

I giocatori potranno anche scoprire il mini-gioco “Yo-kai Watch Blasters ” nel quale potranno collaborare con un massimo di tre amici mentre uno di loro veste i panni di uno Yo-kai.

Oltre 80 mini missioni amplieranno il divertimento della trama principale; una volta completate, le missioni permetteranno ai giocatori di guadagnare bonus esclusivi e di incontrare nuovi Yo-kai.

YO-KAI WATCH La linea di giocattoli

 

Nel 2017 Hasbro lancerà una nuova serie di giocattoli, incluso come prodotto di punta il nuovo Yo-kai Watch Modello Zero accompagnato da una nuova collezione di medaglie, ciascuna riferita ad uno specifico Yo-kai. Yo-kai Watch Modello Zero sarà caratterizzato dalla tecnologia Yo-Motion: quando una medaglia che supporta la stessa tecnologia verrà inserita nell’orologio, esso proietterà una immagine dello Yo-kai rappresentato sulla medaglia. Sarà anche in grado di emettere suoni, come il nome dello Yo-kai e la canzone della tribù a cui appartiene. Yo-kai Watch Modello Zero sarà compatibile con oltre 75 medaglie Yo-Motion collezionabili. Bambini e appassionati potranno evocare il loro Yo-kai preferito! Il giocattolo Yo-kai Watch include 2 esclusive medaglie e le batterie.

Sarà anche possibile esplorare il mondo stravagante degli Yo-kai mediante la scansione di medaglie Yo-Motion con l’app YO-KAI WATCH LAND.

Per completare la gamma, saranno disponibili anche altri prodotti come peluche, figure e il Medallium Book, come quello visto nel cartone animato, che offre ai bambini l’opportunità di collezionare e raccogliere tutte le proprie medaglie esattamente come fa Nathan. Questo set include: una esclusiva medaglia d’argento, 4 pagine con appositi scomparti per inserirvi le Medaglie Yo-kai, due pagine speciali dedicate alle medaglie Tribù e un adesivo. Il Medallium Book, Yo-kai Watch e le medaglie sono vendute separatamente.

Hasbro lancerà anche il primo gioco di carte collezionabili YO-KAI WATCH. Più di 150 differenti carte raffiguranti Yo-kai della prima stagione saranno disponibili per tutti i giocatori che potranno sfidarsi, collezionare e scambiare le carte dei loro Yo-kai preferiti. Tutto ciò che serve per iniziare è un mazzo di carte, per poi imparare a giocare passo dopo passo. Il gioco di carte collezionabili YO-KAI WATCH è per bambini a partire dai sei anni.

YO-KAI WATCH Il Film

Questa estate, i bambini potranno vivere nuove avventure con i loro personaggi preferiti nel film dedicato agli Yo-kai e intitolato: “YO-KAI WATCH: The Movie”. Una mattina, Nathan si sveglia e scopre improvvisamente che Yo-kai Watch è sparito dal suo polso. Insieme a Jibanyan e Whisper, viaggia indietro nel tempo di 60 anni per ritrovare l’orologio scomparso. Una volta arrivato nel passato scopre che un gruppo di Yo-kai malvagi sta cercando di creare problemi tra gli Yo-kai e gli esseri umani che fino ad allora avevano vissuto pacificamente insieme. Nathan, Jibanyan e Whisper cercano di trovare un modo per risolvere questi problemi e svelano il mistero di come il primo orologio sia stato creato.

YO-KAI WATCH Wibble Wobble

YO-KAI WATCH Wibble Wobble è un’app free to play sviluppata da LEVEL-5 Inc. & NHN PlayArt Corp che sarà lanciata questa primavera per iOS (iPhone/iPad) e Android. Il gioco è un mix divertente tra puzzle e RPG in cui i dispettosi Yo-kai sono stati trasformati, hanno assunto dimensioni più piccole, e sono chiamati “Wib Wob”. Wibble Wobble è fruibile sia dai bambini che dai loro genitori. Ha un tono simpatico e amichevole in stile pick-up-and-play e una dimensione più strategica sui personaggi, elementi da collezionare e collegare e battaglie con i boss. È inoltre possibile aggiungere i propri amici condividendo il codice unico per rimanere in contatto, sfidarli e cercare di raggiungere la cima della classifica. L’applicazione dispone anche di eventi in-game una mappa a tema e uno store.

Altre due app dedicate a YO-KAI WATCH saranno disponibili a luglio e ottobre 2017.

YO-KAI WATCH Pubblicazioni

YO-KAI WATCH 2Pubblicato da Panini, YO-KAI WATCH magazine è la rivista ufficiale con tante curiosità, sorprese e anticipazioni sulla serie basata sugli Yo-kai, le creature della mitologia giapponese che abitano segretamente il nostro mondo. Ogni due mesi è in edicola, con regali speciali.

In tutte le edicole è disponibile la collezione ufficiale di figurine YO-KAI WATCH! Un’avventura senza fine per Nathan e l’inseparabile Whisper che grazie alle figurine vi porterà alla scoperta di tutti gli Yo-Kai. Nella collezione di figurine Panini potrai divertirti a collezionare tutti gli Yo-Kai delle varie tribù. Si, proprio quelli che Nathan incontra nella prima seguitissima stagione della serie TV! Raccogliere tutti gli Yo-kai non è mai stato così facile e non servirà nessun orologio ma solo il fantastico album Panini da 48 pagine. YO-KAI WATCH stickers collection è una collezione con 228 figurine e più di 100 stickers speciali.

Dall’autunno 2016 sono in libreria per Fabbri Editori le storie, i libri gioco e la Guida Ufficiale della serie best seller. Dal 30 marzo saranno disponibili tre nuovi titoli: la storia Leofuoco non perde mai e i libri gioco Caccia allo Yo-Kai e I giochi di Whisper.

YO-KAI WATCH Merchandising

YO-KAI WATCH 2Il franchise a 360 gradi sarà anche supportato da un ampio programma di merchandising. Più 100 partner in Europa rilasceranno prodotti di qualità e divertenti per arricchirre ulteriormente l’esperienza di tutti i fan di YO-KAI WATCH.

 
 

Yo Gabba GabbaLand!, svelate le prime immagini della nuova serie per bambini

Yo Gabba GabbaLand!

Apple TV+ ha svelato le prime immagini della nuova serie di 10 episodi Yo Gabba GabbaLand!, ispirata al celebre fenomeno televisivo culturale nominato agli Emmy “Yo Gabba Gabba!”, che farà il suo debutto il 9 agosto. Yo Gabba GabbaLand! espande l’universo di “Yo Gabba Gabba!”, creato da Christian Jacobs e Scott Schultz, che ha incantato bambini e genitori di tutto il mondo con la sua miscela di musica, personaggi colorati e animazione accattivante.

Il magico mondo di “Yo Gabba GabbaLand!” è popolato da una folgorante schiera di nuovi amici che si uniscono agli amati personaggi Brobee, Foofa, Muno, Toodee e Plex. GabbaLand e Gabba Friends prendono vita grazie all’immaginazione della nuova conduttrice, Kammy Kam, interpretata dalla stella nascente Kamryn Smith (“Come Dance with Me”).

«È stata una grande gioia per tutti noi di Apple re-immaginare questa amata serie per bambini nel modo più vivace, magico e colorato possibile per i fan di tutte le età», ha dichiarato Tara Sorensen, responsabile della programmazione per bambini di Apple TV+. «I personaggi originali, le storie e la musica di ‘Yo Gabba Gabba’ hanno una qualità davvero unica che ha catturato i cuori del pubblico insegnando ai bambini a conoscere il mondo che li circonda. Espandendo questo meraviglioso mondo con amici vecchi e nuovi, insieme a tanti brillanti ospiti musicali, questo iconico fenomeno culturale pop coinvolgerà senza dubbio un’intera nuova generazione».

Yo Gabba GabbaLand! invita il pubblico a esplorare un mondo magico di infinite possibilità e promesse, in una rivisitazione che dà vita a una Yo Gabba GabbaLand, piena di ottimismo e divertimento, dove i bambini e le famiglie ricevono lezioni di vita attraverso canzoni e balli che permettono loro di imparare, ridere e crescere insieme.

La nuova serie è interpretata dai membri del cast originale di Yo Gabba GabbaLand! Erin Pearce nel ruolo di Toodee, Emma Penrose nel ruolo di Foofa, Adam Deibert nel ruolo di Muno, Amos Watene nel ruolo di Brobee e Christian Jacobs nel ruolo di Plex. Tra gli ospiti della serie figurano Reggie Watts (“Tuca & Bertie”, “The Late Late Show with James Corden”), il vincitore del premio Emmy Sam Richardson (“The Afterparty”), la candidata al Critics Choice Award Gillian Jacobs (“Community”), Utkarsh Ambudkar (“Ghosts”), la vincitrice del SAG Award Lauren Lapkus (“Orange is the New Black”), Chelsea Peretti (“Brooklyn Nine-Nine”) il vincitore del Grammy Award Diplo, il vincitore del Grammy Award Flea e molti altri.

Yo Gabba GabbaLand! è prodotta in partnership e collaborazione con WildBrain e Yo Gabba Gabba, LLC, comproprietari del marchio. La serie è creata da Christian Jacobs e Scott Schultz (co-creatori di “Yo Gabba Gabba!”), nominati entrambi agli Emmy, che sono anche produttori esecutivi per Yo Gabba LLC, insieme a Josh Scherba e Stephanie Betts per WildBrain.

L’offerta di serie e film originali per bambini e famiglie su Apple TV+ include lo speciale ibrido animato in live action “Il coniglietto di velluto”, il cortometraggio animato vincitore di un Oscar®e di un BAFTA “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” e il film d’animazione vincitore di un BAFTA e nominato all’Oscar “Wolfwalkers – il popolo dei lupi”.

 
 

Yo Gabba GabbaLand! il trailer della nuova serie per bambini

Kamryn Smith in "Yo Gabba GabbaLand!," premiering August 9, 2024 on Apple TV+.

Apple TV+ ha sveltao oggi il trailer della nuova serie per bambini e famiglie “Yo Gabba GabbaLand!”, ispirata al celebre fenomeno televisivo culturale nominato agli Emmy “Yo Gabba Gabba!”, che ha deliziato bambini e genitori di tutto il mondo con la sua miscela di canzoni orecchiabili, personaggi colorati e animazione accattivante. Composta da dieci episodi, la serie farà il suo debutto il 9 agosto trascinando il pubblico a esplorare un mondo magico di infinite possibilità e promesse insieme ad amici vecchi e nuovi, in una rivisitazione che porta in vita una Yo Gabba GabbaLand! piena di ottimismo e divertimento.

Condotta dall’astro nascente Kamryn Smith nel ruolo di Kammy Kam, la nuova serie presenta i membri originali del cast di “Yo Gabba Gabba!”: Erin Pearce nel ruolo di Toodee, Emma Penrose nel ruolo di Foofa, Adam Deibert nel ruolo di Muno, Amos Watene nel ruolo di Brobee e Christian Jacobs nel ruolo di Plex. Tra gli ospiti della stagione figurano Reggie Watts (“Tuca & Bertie”, “The Late Late Show with James Corden”), il vincitore dell’Emmy Sam Richardson (“The Afterparty”), la candidata al Critics Choice Award Gillian Jacobs (“Community”), Utkarsh Ambudkar (“Ghosts”), la vincitrice del SAG Award Lauren Lapkus (“Orange is the New Black”), la candidata al SAG Award Chelsea Peretti (“Brooklyn Nine-Nine”), il vincitore del Grammy Award Flea e Big Daddy Kane, insieme al premio Oscar® Paul Williams e molti altri.

Il pubblico assisterà a vibranti performance musicali e brani originali di artisti vincitori di Grammy, tra cui Anderson .Paak, Portugal. The Man e Thundercat, oltre a Betty Who, The Linda Lindas, Miyavi, Cory Wong & Antwaun Stanley, Kurt Vile, The Drums e The Interrupters. Le canzoni che eseguiranno si ricollegano ai temi al centro di ogni episodio, tra cui la creatività, la crescita, l’amicizia dando vita a spettacoli che offrono ai bambini delle vere e proprie lezioni di vita attraverso canzoni e balli che permettono loro di imparare, ridere e crescere insieme.

“Yo Gabba GabbaLand!” è prodotta in partnership e collaborazione con WildBrain e Yo Gabba Gabba, LLC, comproprietari del marchio. La serie è creata da Christian Jacobs e Scott Schultz (co-creatori di “Yo Gabba Gabba!”), nominati entrambi agli Emmy, che sono anche produttori esecutivi per Yo Gabba LLC, insieme a Josh Scherba e Stephanie Betts per WildBrain.

“Yo Gabba GabbaLand! “ si aggiunge all’entusiasmante offerta di titoli per bambini e famiglie in arrivo quest’estate su Apple TV+, tra cui la seconda stagione dell’amata serie animata “Rana e Rospo”, basata sui libri vincitori dei premi Caldecott e Newbery; la trilogia d’avventura animata “WondLa”, basata sulla serie bestseller del New York Times “The Search for WondLa” di Tony DiTerlizzi; la nuova serie originale dei Peanuts “Camp Snoopy”, con un’estate all’insegna dell’avventura all’aria aperta; “Essere Ben”, la nuova live-action per le famiglie di Barry L. Levy (“Vantage Point”) e “Time Bandits”, con Lisa Kudrow (“The Comeback”), il primo adattamento televisivo in assoluto del film cult in arrivo il 24 luglio.

 
 

Ying (Shadow): recensione del film di Zhang Yimou

Ying (Shadow) - Zhang Yimou - fuori concorso

In laguna, finalmente, tornano un po’ di magia e mistero. Artefice di questo piccolo miracolo di fine mostra è il regista cinese Zhang Yimou che ha presentato fuori concorso a Venezia 75, il suo ultimo film dal titolo Ying (Shadow).

La trama di Ying (Shadow)

In Ying (Shadow) Ci troviamo in Cina, durante il cosiddetto Periodo dei Tre Regni, quando il re del regno di Pei (Zheng Kai) decide di cessare la guerra per la riconquista della città di Jing, stringendo un accordo di pace con i suoi nemici e in particolare con il generale Yang. Intanto a palazzo il comandante delle guardie trama in segreto con sua moglie per riprendere il controllo su Jing. Ma con la comparsa di un uomo, il sosia del comandante (Deng Chao), il regno cadrà nello scompiglio e le vite di tutti i suoi sudditi saranno messe in pericolo.

Ying (Shadow) - Zhang Yimou

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Dopo aver vinto due Leoni d’Oro – per La storia di Qiu Ju (1992) e Non Uno di Meno (1999) – e un Leone d’Argento – per Lanterne Rosse (1991) –, il maestro Zhang Yimou torna a Venezia, seppur fuori concorso, con una nuova spettacolare opera, Ying (Shadow), che sembra mostrarci un’estetica del tutto inedita per il regista cinese. I cultori del genere e dei wuxia movie, ma anche semplicemente gli appassionati del cinema di Yimou, riconoscono nella cinematografica del regista alcuni tratti distintivi.

Il singolare cromatismo caratteristico di tutte le opere di Yimou subisce con Shadow un mutamento sostanziale. Le tinte calde come l’oro, il giallo e il rosso acceso, iconiche dei suoi film degli anni novanta, stavolta lasciano il posto a colori scuri e tetri come il nero, il grigio, l’argento associati ad un bianco quasi accecante; se non fosse per i volti dei protagonisti, Ying sembrerebbe quasi un film in bianco e nero. Proprio come il suo titolo – shadow, dall’inglese ‘ombra’ -, l’intera pellicola sembra immersa nell’oscurità, avvolta dalle ombre che infestato il regno.

La mancanza di colore tuttavia non intacca di certo la bellezza di Shadow. Questo nuovo stile, minimale dal punto di vista cromatico, rivela lo specifico desiderio del regista di sperimentare un nuovo stile, conciliando tradizione e modernità. Il bianco e nero caratteristico dell’opera, infatti, è caratteristico dall’antica arte cinese dei disegni con inchiostro di china. Per Yimou tramandare alle generazioni future la cultura millenaria del suo paese è stata sempre una priorità e con Ying, il regista fa un passo avanti proprio in quella direzione. Anche la scelta dell’argomento del film non è casuale per Yimou. In Shadow si parla, infatti, di ombre, personaggi leggendari e misteriosi quasi del tutto ignorati nella cinematografia cinese. Le ombre erano uomini comuni utilizzati come sosia di personaggi politici importanti; in questo modo re, principi e comandanti restavano al sicuro mentre le ‘ombre’ rischiavano la vita al posto loro.

Ying (Shadow) - Zhang Yimou - fuori concorso Venezia 75

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Siamo di fronte a un film wuxia dalla trama assai complessa e avvincente, seppur non particolarmente originale, piena di colpi di scena e dalla messa in scena a dir poco spettacolare. Come sempre accade nelle storie di Zhang Yimou, nulla in realtà è ciò che sembra e la distinzione tra giusto e sbagliato non è poi così netta; luce e ombra, bene e male, amore e odio, onore e codardia, continuano a confondersi e confondere. Ciò che però distingue l’opera di Zhang Yimou dagli altri film dello stesso genere è senza dubbio la sua resa visiva; combattimenti epici con ombrelli fatti di lame, duelli all’ultimo sangue, città prese d’assalto – la riconquista di Jing da parte dei ‘ribelli’ è una scena a dir poco eccezionale -, addestramenti a passi di danza, tutto è costruito per lasciare a bocca aperta lo spettatore.

Pur non essendo il migliore tra i film della cinematografia di Zhang Yimou, Ying (Shadow) riesce a catturare l’attenzione del pubblico e ad emozionare per la sua indescrivibile bellezza e potenza visive, un film da gustare fino all’ultima scena e che farà impazzire gli appassionati del genere wuxia.

Ying (Shadow) - Zhang Yimou - Venezia 75

 
 

Yesterday: recensione del film di Danny Boyle

yesterday recensione Universal

La recensione di Yesterday, nuovo film di Danny Boyle dal 26 settembre al cinema, non può prescindere dal fatto che, di fronte ad un film musicale che omaggia una delle più grandi band mai vissute, il quartetto di Liverpool appunto, ci sia per forza una componente irrazionale e istintiva che spingerà il pubblico ad amare il film in questione.

E questo è comunque un bene, perché un film che canta i Beatles conterà per forza su una parte di spettatori che vanno a vederlo solo perché grandi fan dei Fab 4.

L’idea, sviluppata in sceneggiatura per il film dalle abili mani di Richard Curtis, si incentra intorno a Jack Malik (interpretato da Himesh Patel) uno squattrinato cantautore che lavora in un supermercato. Jack è ad un passo dal rinunciare al proprio sogno, spinto avanti soltanto da una manager estremamente affezionata e cocciuta, interpretata dalla radiosa Lily James, ma, quando subisce un incidente e va in coma, la sua vita cambia per sempre. Al risveglio, Jack scopre con sgomento che il mondo in cui ha riaperto gli occhi e un mondo senza Beatles e che lui è l’unico a mantere il ricordo dei testi e delle note del lavoro di John Lennon e compagni. Cosa fare, allora? Jack coglie l’occasione della vita e spaccia per suoi tutti i brani della band, mentre le porte della musica e del successo gli si spalancano.

Yesterday ha una premessa brillante

La premessa di Yesterday, che fa tornare brevemente alla mente la celebre scena di Non ci resta che piangere con Massimo Troisi e Amanda Sandrelli, è semplice e geniale e ci saremmo aspettati che da una coppia estrosa come quella formata da Curtis e Boyle sarebbe nato un film spiritorso, brillante, con soluzioni e invenzioni narrative ingegnose, ma così non è.

La scrittura di Curtis non si avvicina nemmeno lontanamente ai fasti delle sue migliori commedie (basti pensare per assonanza a I Love Radio Rock), né Boyle sembra particolarmente ispirato nel raccontare per immagini le avventure e la parabola artistica di Jack Malik. Dopo la brillante premessa, Yesterday si trasforma in una commedia romantica, gradevole ma convenzionale, che non riesce a fare davvero fronte alla possibilità di un mondo senza Beatles, quasi ad ignorare l’incredibile impatto che la band di Liverpool ha avuto non solo sulla musica ma anche sulla cultura pop mondiale.

Nonostante non sia una commedia travolgente, Yesterday conserva sicuramente diversi elementi di interesse, oltre alla musica, ovviamente. Tra questi ci sono i volti noti che affollano il film, da Ed Sheeran che interpreta una versione alternativa di se stesso, a Kate McKinnon, nei panni di un’agente arpia fin troppo sopra le righe e stereotipata, che però lei sembra divertirsi molto a interpretare, fino a Robert Carlyle, amico di Danny Boyle e trai protagonisti di Trainspotting (1 e 2), che nel film ha un ruolo decisamente a sorpresa.

Il film si trasforma in una convenzionale rom-com

Yesterday intrattiene soprattutto per l’enorme patrimonio musicale che sfodera, offrendo agli spettatori la possibilità di conoscere e ripassare un po’ dei brani più famosi dei Beatles, ma non sfrutta a pieno le potenzialità della divertente premessa e preferisce attraversare le acque sicure della commedia romantica convenzionale.

 
 

Yesterday: la causa intentata dai due spettatori è stata archiviata dal giudice

Yesterday Ana de Armas

La causa riguardante il trailer fuorviante del film Yesterday è stata ufficialmente archiviata da un giudice. Yesterday è un film del 2019 su un musicista in difficoltà Jack (Himesh Patel) che un giorno si sveglia e scopre di trovarsi in una realtà alternativa in cui i Beatles non sono mai esistiti, ed è l’unica persona che ricorda le loro canzoni. Confuso sul da farsi, Jack prende una decisione difficile: canta lui stesso le canzoni del famoso quartetto, presentandole come sue, per elevare la sua carriera musicale.

Quattro anni dopo l’uscita del film, la causa intentata ai produttori del film da due fan delusi è stata archiviata: i due avevano citato in giudizio la Universal per pubblicità ingannevole, dal momento che nel trailer di Yesterday compariva Ana De Armas, poi tagliata dal film. Evidentemente i due erano andati al cinema solo per poter vedere l’attrice all’opera.

Secondo Deadline, il giudice distrettuale americano Stephen Wilson ha contestato la denuncia di “falsa dichiarazione” avanzata dai querelanti Paul Michael Rosza e Conor Wolfe contro la Universal. Wilson si p schierato con la difesa della Universal secondo cui si trattava di un “lesione autoinflitta”, scartando completamente il caso. Si legge nella dichiarazione:

“In ogni precedente rigetto, la Corte ha delineato chiaramente le insidie ​​della censura e ha consentito successive modifiche. Tuttavia, ora la Corte ritiene che ulteriori modifiche sarebbero inutili. Pertanto il licenziamento non può essere modificato. Questa è la terza volta che il querelante modifica la propria denuncia, e sarà l’ultima.”

Di questa strana causa a Yesterday si è parlato per la prima volta nel 2021. Basandosi su un trailer, che presenta un breve momento in cui De Armas cattura l’occhio adorante del protagonista Jack, Rosza e Woulfe hanno noleggiato il film su Amazon Prime Video. Dispiaciuti di scoprire che l’attrice non era nel montaggio finale di Yesterday, Rosza e Woulfe hanno deciso di intentare una causa da 5 milioni di dollari contro la Universal, sostenendo che il marketing dello studio era “falso, fuorviante e ingannevole“.

Rosza e Woulfe non si sono arresi. Come fa riferimento Wilson nella sua dichiarazione, i due hanno modificato le loro richieste anche dopo che la corte le ha respinte più volte. In uno di questi emendamenti del 2022, Woulfe ha persino tentato di denunciare “false dichiarazioni su Google” dopo aver noleggiato il film una volta successiva su Google Play. Di questo emendamento, il giudice ha affermato che “il querelante Woulfe non ha offerto alcuna spiegazione sul motivo per cui credeva che la versione di Yesterday a cui avevano avuto accesso su Google Play sarebbe stata una versione diversa del film a cui avevano avuto accesso su Amazon“.

Sembra che la causa di Rosza e Woulfe sarà finalmente messa a tacere con questo nuovo licenziamento. Per quanto stravagante possa essere la natura di questa causa, la questione solleva domande interessanti su quale sia il diritto del pubblico ad un marketing equo. Ana De Armas può essere considerata una star di prima fascia, o lo era quando è stata presentata la richiesta nel 2021, rispetto a molti altri attori del film. Pertanto, vedere De Armas anticipata in un ruolo poi tagliato successivamente può essere ingannevole per un potenziale spettatore di Yesterday, anche se con grande sgomento di Rosza e Woulfe, non abbastanza ingannevole da resistere in tribunale.

 
 

Yesterday: in home video la commedia di Danny Boyle

Yesterday

Per cominciare al meglio l’anno del 55° anniversario di Yesterday, riunite famigliari ed amici con la musica dei Beatles grazie al film, che sarà disponibile dal 21 gennaio 2020 in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia.  

La vita di Jack cambia per sempre quando scopre che è l’unica persona al mondo a ricordare la musica dei Beatles, e deve decidere se vuole davvero la fama o se ciò di cui ha bisogno in realtà è l’amore. Ricco di tenerezza e comicità dall’inizio alla fine, le edizioni home video di Yesterday arrivano a casa vostra ricchissime di incredibili contenuti speciali, tra cui scene eliminate ed estese, performance musicali dal vivo realizzate presso gli iconici Abbey Road Studios, un inizio ed un finale alternativo del film e numerosi dietro le quinte con il cast e la troupe che porteranno i fan sempre più a fondo in questa avvincente storia.

Divertente, originale, commovente – Yesterday è una commedia rock-n-roll sulla musica, i sogni, le amicizie e sulla tortuosa strada che porta all’amore della propria vita. Passate una divertente serata casalinga all’insegna dei Beatles e delle loro canzoni per celebrare il 55° anniversario della canzone iconica che dà il titolo a questa indimenticabile commedia.

Yesterday: la trama

Jack Malik era solo uno dei tanti cantautori che faticano ad emergere… ma poi tutto cambia. Dopo un misterioso blackout, Jack (Himesch Patel) scopre di essere l’unica persona al mondo a ricordare i Beatles. L’uomo utilizza quindi le loro più celebri canzoni per raggiungere il successo, rischiando però nel mentre di perdere Ellie (Lily James), la persona che l’ha sempre amato e ha sempre creduto in lui sin dall’inizio. Kate McKinnon e Ed Sheeran partecipano al film rubando la scena, diretti dal regista premio Oscar Danny Boyle (The Millionaire, Trainspotting) con la sceneggiatura del premio Oscar Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Love actually – L’amore davvero).

CONTENUTI SPECIALI ESCLUSIVI NEL FORMATO BLU-RAY:

  • Finale alternativo
  • Scene tagliate
  • Performance musicali
  • Ed Sheeran: dagli Stadi al Grande Schermo
  • Maga della Commedia: Kate McKinnon
  • Live agli Abbey Road Studios
  • E molto altro! CONTENUTI SPECIALI NEL FORMATO DVD:
  • Finale alternativo
  • Scene tagliate
  • Performance musicali
  • Commento del Regista Danny Boyle e dello Sceneggiatore Richard Curtis
  • Live agli Abbey Road Studios
 
 

Yesterday: il trailer del musical diretto da Danny Boyle

Universal Pictures ha da poco diffuso il primo trailer ufficiale di Yesterday, musical diretto da Danny Boyle e scritto da Richard Curtis (Love Actually, About Time, Notting Hill) in cui viene immaginato un mondo dove nessuno – tranne un cantautore di nome Jack – ricorda o sa chi siano i Beatles.

Nel film l’esordiente Himesh Patel (visto però nella soap opera della BBC EastEnders) interpreta infatti un ragazzo che, vittima di di uno strano incidente d’autobus, si sveglia e scopre che la band di John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison non è mai esistita.

Il cast di supporto di Yesterday vede Kate McKinnon nei panni dell’agente musicale di Jack e Lily James in quelli della sua migliore amica. Insieme a loro anche Ana de Armas e Lamorne Morris. Yesterday è atteso nelle sale il 28 Giugno 2019.

 
 

Yesterday: il nuovo trailer del film di Danny Boyle

Ecco il nuovo trailer italiano di Yesterday, musical diretto da Danny Boyle e scritto da Richard Curtis (Love Actually, About Time, Notting Hill) in cui viene immaginato un mondo dove nessuno – tranne un cantautore di nome Jack – ricorda o sa chi siano i Beatles.

Nel film l’esordiente Himesh Patel (visto però nella soap opera della BBC EastEnders) interpreta infatti un ragazzo che, vittima di di uno strano incidente d’autobus, si sveglia e scopre che la band di John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison non è mai esistita.

Il cast di supporto vede Kate McKinnon nei panni dell’agente musicale di Jack e Lily James in quelli della sua migliore amica. Insieme a loro anche Ana de Armas e Lamorne Morris. Yesterday è atteso nelle sale il 28 Giugno 2019.

 
 

Yesterday: due fan fanno causa alla Universal per aver tagliato Ana De Armas dal film

Ana de Armas film wonder woman

Due fan hanno intentato un’azione legale collettiva a tutela dei consumatori sostenendo ciò che definiscono “pubblicità ingannevole e fuorviante” per, Yesterday, il film della Universal del 2019. Vittima di questa accusa è proprio la Universal.

Conor Woulfe e Peter Michael Rosza sostengono che, sulla base dei trailer di Yesterday che hanno visto su Amazon.com, hanno speso circa $ 3,99 ciascuno per guardare il film.

Dagli atti della causa:

Tra gli altri inganni, la pubblicità e la promozione del film Yesterday a livello nazionale da parte dell’imputato mostra per i potenziali spettatori di film che l’attrice di fama mondiale Ana De Armas ha un ruolo sostanziale nel film.

Il film dell’imputato Yesterday, tuttavia, non include alcuna apparizione di Ana De Armas. Di conseguenza, la pubblicità e la promozione del film Yesterday da parte dell’imputato è falsa, fuorviante e ingannevole.

La scena di Ana De Armas è stata tagliata dal film, secondo lo sceneggiatore Richard Curtis, perché rappresentava una “distrazione” per il protagonista che il pubblico non avrebbe preso bene, visto che nel film Jack (Himesh Patel) ha già una relazione particolare e privilegiata con Ellie (Lily James).

Tuttavia Ana De Armas è presente nel trailer. La sua apparizione comprende 10 secondi in uno spot di oltre tre minuti e questo, secondo i due fan, è “pubblicità ingannevole”.

Woulfe e Rosza sostengono inoltre che la Universal stesse tentando di usare il potere da star di De Armas per promuovere il film perché Himesh Patel e Lily James erano ciascuno “un nome relativamente sconosciuto per l’osservatore occasionale di film”.

Se la “pubblicità ingannevole” di De Armas nel trailer potrebbe quasi essere accolta come una giusta causa, il fatto che Himesh Patel e Lily James non fossero conosciuti nel Regno Unito non regge assolutamente, dal momento che nel 2019, Patel era apparso per anni nello show britannico di lunga data EastEnders, quindi poteva essere non troppo conosciuto, ma tutt’altra storia per James che aveva recitato in Pride and Prejudice e Zombies e aveva avuto ruoli di primo piano in L’Ora più buia, Baby Driver, Mamma Mia e, in TV, Downton Abbey.

Nonostante ciò, la causa sostiene: “Incapace di fare affidamento sulla fama degli attori che interpretano Jack Malik o Ellie per massimizzare la vendita e il noleggio di biglietti e film, l’imputata ha di conseguenza utilizzato la fama, lo splendore e la brillantezza della signora De Armas per promuovere il film includendo le sue scene nei trailer del film.”

La causa chiede il risarcimento dei danni e “tutti i soldi ottenuti dall’Attore e dagli altri membri della Classe raccolti a seguito della concorrenza sleale del Convenuto, e per un’ingiunzione che vieti al Convenuto di continuare e impegnarsi ulteriormente nella sua condotta illegale, sleale e fraudolenta, richiedendo pubblicità correttiva , e concedendo ogni altro provvedimento che questa Corte ritenga opportuno”.

 
 

Yes Man: trama, cast e curiosità del film con Jim Carrey

Yes Man film

Cosa succederebbe se ci si trovasse a dover dire di sì ad offerta, richiesta e situazione più varia? È ciò che accade in Yes Man, commedia del 2008 diretta da Peyton Reed, oggi noto per essere il regista di Ant-Man. Interpretato dall’iconico Jim Carrey, il film in questione si concentra sulla vita di un uomo particolarmente scontento e scontroso che si ritrova a dover dire di sì ad ogni situazione che gli si presenta, generando eventi sempre più imprevedibili, sia nel bene che nel male. Con questo lungometraggio, inoltre, Carrey si è riconfermato uno dei maestri della comicità americana, capace di divertire spettatori di ogni età.

La storia qui narrata è liberamente ispirata all’omonimo romanzo pubblicato dal comico Danny Wallace nel 2006. Questi aveva infatti deciso di assumere come sfida personale quella di dire più sì nel corso della sua quotidianità. Egli ha così dato vita ad un esperimento lungo un anno, durante il quale ha pronunciato la magica affermazione ogni volta che gli si presentava l’occasione. Il risultato di ciò è poi confluito nel succitato romanzo, divenuto in breve un vero e proprio successo editoriale. Non passò infatti molto prima che gli studios cinematografici si interessassero alla cosa, ritrovando in tale vicenda il potenziale per una grande commedia.

Arrivato infine in sala, il film si è affermato a sua volta per gli ottimi risultati ottenuti. A fronte di un budget di circa 70 milioni di dollari, Yes Men è arrivato a guadagnarne ben 223 in tutto il mondo. Apprezzato dalla critica e dal pubblico, il quale ha permesso al film di ottenere anche diversi riconoscimenti durante la stagione dei premi, il film è ancora oggi un brillante esempio di commedia ricca di buoni valori e profonde riflessioni. Prima di lanciarsi in una visione di tale titolo può però essere opportuno approfondire ulteriormente alcune curiosità relative alla trama e al cast. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò e molto altro.

Yes Men: la trama del film

Protagonista del film è l’agente di prestito bancario Carl Allen, il quale è da poco stato lasciato da sua moglie. Tale vicenda lo ha portato ad avere una visione sempre più negativa della vita, non trovando più in questa nuovi stimoli per andare avanti. Carl, inoltre, è arrivato al punto di rifuggire intenzionalmente tutti i tentativi che i suoi amici Pete e Rooney fanno per cercare di tirarlo in mezzo a situazioni strampalate. La spenta routine dell’uomo cambia però improvvisamente nel momento in cui il suo collega Nick Lane gli suggerisce di andare a seguire un seminario sull’autostima, dove si incoraggia a dire “sì” ad ogni cosa.

Inizialmente scettico, Carl decide tuttavia di seguire quanto appreso durante l’incontro, con inaspettate conseguenze. Ben presto, infatti, egli riscopre le gioie della vita, spendendo più tempo insieme ai suoi amici, praticando nuove attività e conoscendo nuove persone. Tra queste vi è Allison, una giovane cantante con la passione per la fotografia in movimento. Incantato dalla personalità bizzarra della ragazza, Carl inizia a sviluppare un certo sentimento nei suoi confronti, ma non sa se a spingerlo verso di lei sia un reale desiderio o il dover dire di sì a tutto. I guai non tarderanno così ad arrivare, e Carl si troverà a comprendere che non si può sempre di sì.

Yes Man: il cast del film

Grande protagonista del film è l’attore Jim Carrey, tornato a recitare in una commedia dopo il thriller Number 23. Nell’imbattersi nella sceneggiatura di Yes Man, egli si dichiarò da subito particolarmente interessato al progetto, convinto del suo potenziale comico. Carrey spese così diverso tempo insieme al regista per costruire il giusto tono, che includesse sia il divertimento ma anche momenti più seri e riflessivi. Totalmente devoto al ruolo, l’attore decise a sua volta di dire sì a tutto durante la realizzazione del film, prendendo realmente lezioni di chitarra e di coreano. Egli decise inoltre di interpretare personalmente alcune scene particolarmente complesse, come quella del bungee jumping. Nella scena in cui in un bar si scontra con una cameriera, invece, Carrey cadde male a terra, finendo con il rompersi tre costole.

Accanto a lui nel film si ritrova poi l’attrice Zooey Deschanel nei panni di Allison. A sua volta nota per diverse commedie romantiche come anche per la serie New Girl, l’attrice si trovò qui a dover prendere parte ad una sequenza in moto. La sua controfigura era infatti impossibilitata a partecipare, e l’attrice dovette salire realmente sul mezzo. Sono poi presenti gli attori Bradley CooperDanny Masterson interpretano rispettivamente Peter e Rooney, i due migliori amici di Carl. Il celebre Terence Stamp è invece Terrence Bundley, l’uomo che introdurrà Carl al concetto dello “yes man”. John Michael Higgins è invece Nick, il collega del protagonista che gli suggerirà di seguire tale seminario. Infine, il noto caratterista Rhys Darby è presente nei panni di Norman, strampalato capo di Carl.

Yes Man cast

Yes Man: il significato del film, le sue frasi, il trailer e dove vederlo in streaming e in TV

Oltre ad essere una brillante commedia, Yes Men spinge attraverso il suo protagonista e quanto gli capita a riflettere su sé stessi e il modo in cui si conduce la propria vita. Carl, che all’inizio della storia è un uomo chiuso in sé stesso, si preclude ogni possibile novità che la vita potrebbe ancora riservargli. Ci vorrà una terapia d’urto per poterlo far uscire dalla sua condizione e permettergli di comprendere che non è mai troppo tardi per concedersi qualcosa di nuovo e inaspettato. Naturalmente il film non manca di mostrare come un’eccessiva tendenza all’apertura verso il mondo circostante può allo stesso modo comportare seri rischi e pericoli. Occorre dunque trovare il giusto equilibrio, variabile da persona a persona, per potersi godere con positività tutto ciò che la vita offre.

È possibile vedere o rivedere tale film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in reteYes Man è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 22 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Un film come Yes Man, infine, possiede della frasi davvero indimenticabili che aiutano a riflettere sul senso della vita. Tra una risata e un’emozione, è infatti possibile fermarsi a riflettere su quanto raccontato e chiedersi quanto di ciò che si è visto e sentito si rispecchia nella propria vita. Ecco, dunque, qualche esempio:

  • Io voglio che voi invitiate il “sì” nella vostra vita, perché il “sì”, a sua volta, vi risponderà sì! Quando voi dire sì, entrate nella sfera del possibile! (Terrence Bundley)
  • Il “sì” porta sempre a qualcosa di buono! (Carl Allen)
  • Senti ma chi se ne frega, il mondo è un parco giochi. Uno lo sa da ragazzino, ma poi strada facendo tutti se lo scordano. (Allison Renee)
  • Tu dici no alla vita, quindi non stai vivendo. (Terrence Bundley)

Fonte: IMDb

 
 

Yes Man: recensione del film con Jim Carrey

Yes Man recensione film

Metti la strepitosa capacità espressiva di un Jim Carrey. Metti una situazione da manuale di sceneggiatura, col ribaltamento di una situazione iniziale nel suo contrario. Metti che gli americani le commedie le sanno fare con la stessa serietà di un melodramma epico. Ed ecco Yes man, film brillante, portatore di una ventata di ottimismo che rispecchia la volontà del nuovo cinema americano di lasciarsi dietro anni di terrorismo e guerre chimiche per lasciarsi andare a un sorriso a trentadue denti. La parola Sì diventa in questa pellicola simbolo di cambiamento, di una speranza riposta nel futuro, di un accettare entusiasticamente ciò che la vita propone di giorno in giorno.

Yes Man

Da impiegato divorziato che rifiuta a priori ogni occasione di vivere, mettendo addirittura a repentaglio i propri affetti, Carl (Jim Carrey) si lascia convincere da un vecchio amico (il cui incontro è però abbastanza forzato) a partecipare a una chiassosa e grottesca convention di un mezzo santone che predica la via del Sì per aprirsi al meglio alla vita. Un po’ scettico, Carl comincia il suo percorso di conversione che lo porterà a trovare l’amore, consolidare le sue amicizie, e persino ad avanzare di carriera, il tutto in una serie di situazioni comiche e paradossali, che solo la bravura di Jim Carrey riesce a sostenere.

Perfetta comprimaria risulta essere Zooey Deschanel, l’eccentrica donna di cui Jim Carrey si innamora, bislacca almeno quanto lui (i testi delle canzoni che suona con la sua band sono una piccola chicca), diventa la protagonista di un amore che non vuole essere melenso e stucchevole, ma stravagante e libero almeno quanto i due personaggi.

Ma si sa, in ogni commedia buonista che si rispetti, c’è sempre la morale sottesa a chiudere i giochi: non sempre si può dire sempre di sì a priori, rischiando di fare quel che non si vuole; le scelte si devo fare sempre con la piena consapevolezza. Solo così si può veramente dire di sì alla vita.

 

 
 

Yes Man: 10 cose che non sai sul film

yes man

Yes Man è uno dei film più brillanti che chi siano visti al cinema negli ultimi anni, in grado di condensare temi serie e di riflessione e momenti comici ed umoristici.

Sicuramente la presenza del cast, e soprattutto di Jim Carrey, ha aiutato la buona realizzazione del film che, ancora oggi, lo si rivede ogni volta che si presenta l’occasione con molta gioia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Yes Man.

Yes Man film

1. Il regista ha passato molto tempo con Carrey. Per trovare il tono giusto del film, Peyton Reed ha deciso di trascorrere diverso tempo con Jim Carrey per trovare un giusto equilibrio per il film. Un tono che doveva includere le commedie di Carrey, ma anche i suoi film più seri, oltre che il fatto di americanizzare il soggetto (il libro su cui si basa è di un autore britannico).

2. Sono stati fatti dei riferimenti ai Beatles. In Yes Man, Carl fa due riferimenti a I Beatles. Il primo è quando canta Can not Buy Me Love nell’Hollywood Bowl e il secondo è quando suona la chitarra e canta Jumper dei Third Eye Blind.

Yes Man streaming

3. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Yes Man, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle piattaforme di streaming digitali legali come Tim Vision, Rakuten Tv, Chili, Google Play e iTunes.

Yes Man cast

yes man

4. Jim Carrey si è rotto tre costole. In Yes Man, Jim Carrey ha fatto da sé quasi tutte le acrobazie richieste e, durante una di queste, si è fatto molto male. La scena specifica è quando nel bar Carl s’imbatte in un cameriera e cade di schiena: nel fare ciò, Carrey ha sbagliato la mossa, cadendo così forte sul pavimento sa procurarsi la rottura di tre costole.

5. Zooey Deschanel si è trovata senza stuntwoman. Il giorno prima in cui Zooey Deschanel avrebbe dovuto salire in moto per la prima volta, la sua controfigura si è fatta male. All’attrice è stato detto che ci sarebbero voluti nove mesi affinché la sua stuntwoman si rimettesse in forma, quindi le è stato chiesto di realizzare lei la scena.

6. Jim Carrey è rimasto affascinato dal progetto. Lo stesso attore ha dichiarato di essersi lasciato sedurre dal progetto Yes Man perché sentiva che gli avrebbe permesso di recitare in lacune scene davvero divertenti. Scene che avrebbero fatto riflettere il pubblico su se stesso e gli avrebbero fatto chiedere se, forse, avrebbero dovuto dire di “sì” più spesso.

Yes Man frasi

7. Frasi da ricordare. Un film come Yes Man possiede della frasi davvero indimenticabili che aiutano a riflettere sul senso della vita. Ecco, dunque, qualche esempio:

  • Io voglio che voi invitiate il “sì” nella vostra vita, perché il “sì”, a sua volta, vi risponderà sì! Quando voi dire sì, entrate nella sfera del possibile! (Terrence Bundley)
  • Il “sì” porta sempre a qualcosa di buono! (Carl Allen)
  • Senti ma chi se ne frega, il mondo è un parco giochi. Uno lo sa da ragazzino, ma poi strada facendo tutti se lo scordano. (Allison Renee)
  • Tu dici no alla vita, quindi non stai vivendo. (Terrence Bundley)

Yes Man: storia vera

8. Si basa un libro autobiografico. Questo film non è altro che l’adattamento dell’omonimo libro scritto da Danny Wallace, autore, produttore e giornalista britannico che ha trascorso un anno rispondendo sempre “sì” a qualsiasi domanda o proposta e registrando i risultati.

9. Un esperimento iniziato per caso. Sembra che David Wallace, autore del romanzo Yes Man, su cui si basa il film, abbia iniziato questo esperimento un po’ per caso, grazie ad uno sconosciuto incontrato sull’autobus. Il suggerimento era quello di dire più sì e così fece per un anno, rispondendo in maniera affermativa a tutto.

Yes Man trama

10. Capire cosa significhi dire di sì. La trama di Yes Man analizza la storia di Carl Allen, caduto in depressione dopo essere stato lasciato dalla moglie dopo sei mesi di matrimonio. Questa situazione gli impedisce di essere sereno e di vedere assiduamente gli amici che gli voglio bene, fino che un vecchio amico riesce a convincerlo a partecipare ad un convegno sull’autostima. Se all’inizio il fatto di dire sempre sì sembra poco sensato, il seguito capirà qual è il suo vero significato.

Fonti: IMDb, Frasi celebri

 
 

Yes Day: trailer del film con Jennifer Garner ed Édgar Ramírez

Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Yes Day, il nuovo film originale Netflix con Jennifer GarnerEdgar Ramirez.

Nel cast anche Jenna Ortega, Julian Lerner, Everly Carganilla, H.E.R., Nat Faxon, Molly Sims, Fortune Feimster, Arturo Castro. Yes Day è prodotto da Lawrence Grey, Ben Everard, Daniel Rappaport, Nicole King Solaka, Jennifer Garner. Produttori esecutivi: Mark Moran, Miguel Arteta, Adam Marshall, Justin Malen. Direttore della Fotografia: Terry Stacey. Scenografie: Doug Meerdink. Costumi: Susie Desanto. Montaggio: Jay Deuby. Musiche: Mike Andrews.

Yes Day, la trama

In Yes Day Stanchi di dover dire sempre “no” a figli e colleghi, Allison e Carlos decidono di concedere ai loro tre bambini il “giorno dei sì”, in cui saranno i più piccoli a dettare le regole per 24 ore. Queste vicende porteranno inaspettatamente la famiglia a vivere un’avventura mozzafiato a Los Angeles che li farà riavvicinare più che mai.

 
 

Yes Day, recensione del film con Jennifer Garner

Yes Day film 2021

Il nuovo film del regista Miguel Arteta ci presenta una coppia di genitori alle prese con uno “yes day”, giorno in cui dovranno dire di si alle richieste dei propri figli. Una commedia godibile per genitori e figli, che unisce risate assicurate a momenti di sentita riflessione. 

Yes Day: la trama

Disponibile su Netflix ed ispirato all’omonimo romanzo di Amy Krouse Rosenthal e illustrato da Tom Lichtenheld, Yes Day narra la storia di Allison (Jennifer Garner) e Carlos Torres (Edgar Ramirez) genitori di tre figli, Ellie (Everlee Carganilla), Nando (Julian Lernen) e Katie (Jenna Ortega). Katie è nella fase di preadolescenza, vorrebbe avere più autonomia e indipendenza; Nando è un piccolo genio della chimica, che si cimenta in esperimenti strampalati e un po’ fuori dalle righe. Soprattutto questi mostrano espressamente il loro malcontento nei confronti di un clima familiare che ritengono troppo autoritario e rigido. L’incontro con Mr Deacon, il consulente scolastico, suggerirà ai genitori di proporre in famiglia uno “Yes day”, giorno del sì, in cui i genitori dovranno accondiscendere alle richieste dei figli, stabilendo alcune regole generali: le loro richieste non possono riguardare il futuro e non potranno spostarsi oltre i 30 km da casa.  Inizia cosi per la famiglia Torres una giornata all’insegna dell’avventura, del sano svago familiare che rinnoverà un legame ancora più forte tra i familiari. Alla regia del film troviamo Miguel Arteta, conosciuto per “Chuck & Buck” (2000), “The Good Girl” (2002) “Youth in Revolt” (2009) e la commedia” Una fantastica e incredibile giornata da dimenticare” (2014).  

Yes Day: un “si” simbolico per rafforzare l’unione familiare

Con “Yes Day” Miguel Arteta riesce a confezionare un prodotto assolutamente godibile per una visione familiare. Il regista mette in scena una storia di pazze avventure, che consta di momenti comici esilaranti, che mette in primo piano l’importanza dei rapporti familiari, la necessità di ritagliarsi del tempo per poter evadere dalla monotonia quotidiana, riscoprendosi come genitori e figli. Una gara a chi mangia più gelato, un originale car-wash, indossare gli outfit più stravaganti: sono i piccoli e grandi momenti di gioia condivisa che vanno ad incorniciare una giornata all’insegna dell’unione familiare. Un giorno in cui i genitori devono assecondare le richieste dei figli, ma che aiuterà anche i figli a capire meglio il difficile compito dell’essere genitore e gli farà constatare che, a volte, non è poi così male avere delle regole da rispettare. Colori sgargianti, un cast d’insieme molto affiato e una traccia musicale che accompagna le peripezie di figli e genitori vanno a confluire in una commedia brillante, che scalda il cuore di grandi e piccini. 

Yes Day: una giornata ormai diventata ricorrenza Oltreoceano

Lo Yes Day è diventato ormai una sorta di ricorrenza celebrata da molte famiglie americane, che si è diffusa dopo la pubblicazione del libro di Krouse e Lichtenheld. La stessa Jennifer Garner ha dichiarato di organizzarlo ogni anno per i propri figli e che questo ha aiutato a consolidare l’armonia familiare. Il film ci dimostra infatti come lo “yes day” possa risultare non solo una parentesi divertente per tutta la famiglia, ma anche, e soprattutto, un’occasione di confronto e di crescita comune. Yes Day è un inno alla condivisione, alla riscoperta della dimensione ludica e del beneficio di trascorrere del tempo tra genitori e figli. Una boccata di aria fresca in un anno segnato da numerosi divieti a causa della pandemia, che ci fa riflettere su come reinventare il tempo passato assieme in famiglia, distogliendo le menti dalle fatiche quotidiane. Allison è infatti alla ricerca di un impiego che fatica a trovare ed è molto rigida nei confronti dei figli, Carlos è totalmente assorbito dal lavoro e di conseguenza vive lo stare a casa come un momento in cui rilassarsi ed essere meno ferreo. Lo Yes Day gioverà però sia a genitori che a figli; i primi si si metteranno in discussione e mostreranno la parte più scanzonata e gioiosa del loro carattere, taciuta da tempo, mentre i secondi matureranno una coscienza maggiore e capiranno a non vivere le regole come restrizioni imposte, quanto più come suggerimenti o consigli da conservare preziosamente.

Yes Day: momenti comici dalle risate assicurate

Yes Day propone una serie di momenti comici assicurati, come la scena al Gut Buster, dove la famiglia accoglie la sfida di mangiare una coppa di gelato gigantesca per non doverla pagare a prezzo pieno. Questa scena ha richiesto ben tre giorni di riprese e gelati preparati senza latte e pochissimo zucchero, affinchè nessuno si sentisse male sul set. In aggiunta, la sfida di “Kablowey” (gioco inventato appositamente per il film) ha richiesto una settimana di riprese circa e ben 55.000 palloncini pieni di acqua colorata. Nel corso del film vediamo come la trama di Yes Day si snoda tra location all’insegna del divertimento, ad esempio un enorme parco giochi e il festival musicale che rinnoverà la fiducia tra mamma e figlia, e il focolare domestico, perno dell’unione familiare e posto sicuro a cui fare ritorno. Il ritmo e la regia dinamica di Yes Day ne sottolineano la comicità e la leggerezza, ritagliandosi però parentesi più intime per soffermarsi sul significato intrinseco di una giornata straordinaria.

 
 

Yellowstone: una star ha confermato di aver smesso di essere un Dutton

Yellowstone 5 Beth e Rip

Sebbene si sia parlato molto del fatto che la stagione “finale” di Yellowstone non sia in realtà la stagione finale di Yellowstone, tra le speculazioni di una serie sequel con protagonisti alcuni dei membri del cast principale, uno degli originali Dutton ha chiuso con lo stile di vita del Montana e sarà sollevato di vederne la fine.

Wes Bentley ha ammesso che la serie è stata una delle cose più grandi a cui abbia mai preso parte, ma ha confessato di essere contento che stia per finire dopo il tributo emotivo che gli ha causato fin dall’inizio, come ha spiegato a EW.

“È una delle cose più grandi di cui abbia mai fatto parte, ed è un personaggio che è un’arma a doppio taglio. È molto soddisfacente interpretare un personaggio a cui viene dato così tanto lavoro emotivo da fare, ma è anche un pedaggio. Sono entusiasta di lasciarlo andare, ma sono anche triste di lasciarlo andare”.

Nel 2023, parlando con il New York Times, Bentley ha rivelato che la natura oscura e complessa di Jamie Dutton gli pesava da tempo. “È incredibilmente triste”, ha detto. “Ho sempre affrontato la mia tristezza con cose come la commedia, o l’umorismo, o le droghe a un certo punto, o cercando di ignorarla e trovare un’altra via d’uscita. Ma non puoi farlo quando cerchi di rappresentare la tristezza di qualcuno. Devi lasciare che ci sia. Questa è stata la parte più difficile e ha pesato un po’ sulla mia vita”.

Non è facile essere Jamie Dutton

Jamie Dutton è uno dei personaggi più complicati della serie, il che rende la sua lealtà nei confronti della famiglia un punto dolente per una serie di motivi. In primo luogo, Jamie è stato adottato e questo ha sempre creato in lui un profondo senso di inadeguatezza e confusione. Desidera sempre l’approvazione del padre e, a causa della freddezza di John (Kevin Costner), Jamie è spesso spinto a compiere azioni moralmente discutibili.

Il suo rapporto con la sorella Beth (Kelly Reilly) è il punto di ebollizione dell’attrito dell’intera famiglia Dutton. Tossico sarebbe un modo gentile per descriverlo. Beth non ha mai perdonato Jamie per il suo coinvolgimento nella morte accidentale della madre e la sua natura sconsiderata l’ha portata a scontrarsi frontalmente con Jamie, il che potrebbe finire solo con la morte e la sepoltura di uno dei due.

 
 

Yellowstone: una star della serie ha appena confermato che Kurt Russell sarà il protagonista del nuovo spin-off?

Kurt Russell Guardiani della galassia vol 2

Il mese scorso abbiamo ricevuto un’ondata di notizie, tra cui quella che Michelle Pfeiffer si era unita al cast di The Madison, che era stata annunciata come la serie sequel di Yellowstone. Anche la star di Suits Patrick J. Adams si è unita al cast poco dopo, ma prima dell’annuncio si era ipotizzato che anche Kurt Russell fosse in trattative per salire a bordo del progetto. A distanza di quasi due mesi, tutto si è placato su questo fronte, e un aggiornamento è arrivato da una fonte improbabile.

La star di Yellowstone Cole Hauser, che è stato in trattative per partecipare al seguito della serie, potrebbe aver lasciato trapelare a Country Living che Russell è ufficialmente salito a bordo di The Madison, confermando inoltre che lo show sarà totalmente indipendente da Yellowstone. In attesa di notizie ufficiali da parte della Paramount, queste sembrano le informazioni più solide che possiamo ottenere per il momento.

“Ho finito un’altra stagione di Yellowstone. Taylor ha fatto un ottimo lavoro per realizzarla. Ci sono molte cose in ballo e credo che il pubblico si augurerà di apprezzarle”. La Madison è composta da Michelle Pfeiffer e Kurt Russell – una cosa totalmente separata – e non c’è ancora una decisione definitiva da parte di nessuno, quindi non lo so davvero. Vedremo”.

Di cosa parla The Madison?

Yellowstone 5 Beth e Rip

La Pfeiffer interpreta una madre che, alle prese con una tragica perdita come matriarca di una famiglia di New York, si ritrova a guidare un gruppo trapiantato nel paesaggio rurale e aspro del Montana. A Pfeiffer, Russell e Adams si aggiungono Elle Chapman nel ruolo della figlia di Pfeiffer, Paige; Beau Garrett nel ruolo di Abigail, la seconda figlia; e Amiah Miller nel ruolo del figlio maggiore di Abigail. Qualche settimana fa, anche la star di Lost Matthew Fox è stata scritturata per il ruolo di Paul, uno scapolo con la passione per la vita all’aria aperta.

Al momento dell’annuncio dello spin-off, il presidente e amministratore delegato di Showtime e MTV Entertainment Studios Chris McCarthy ha celebrato l’incredibile successo della serie di Yellowstone, annunciando che ne seguiranno altre:

Nel giro di cinque anni, abbiamo trasformato Yellowstone da un programma via cavo statunitense di successo con cinque milioni di spettatori in un franchise di successo globale con oltre 100 milioni di fan in tutto il mondo e molteplici estensioni – e abbiamo appena iniziato”. Sulla scia del successo di “1883” e “1923”, i nostri nuovi spinoff previsti, “1944” e “2024”, porteranno il pubblico in un viaggio emozionante, nuovo e inaspettato, con la narrazione complessa e avvincente che è diventata un tratto distintivo del franchise e ha contribuito a trasformarlo in un fenomeno culturale mondiale – grazie alla mente creativa di Taylor Sheridan”.

Restate sintonizzati su Cinefilos per ulteriori aggiornamenti su The Madison e Yellowstone.