Ecco un clip da Yoga
Hosers, secondo capitolo della saga horror “True
North Trilogy” (il primo è Tusk)
creata da Kevin Smith, in cui vediamo
Lily-Rose Depp e Harley Quinn
Smith, rispettivamente figlie di Johnny Depp e Kevin Smith
stesso.
Nel cast anche Michael
Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis Rodriguez, Ralph
Garman, Jennifer Schwalbach e Harley Morenstein, ma anche Tony
Hale, Natasha Lyonne, Austin Butler, Adam Brody, Tyler
Posey e Jason Mewes, tutti già visti in
Tusk.
Ecco il nuovo trailer di
Yoga Hosers, il secondo capitolo della
saga horror “True North Trilogy” (dopo
Tusk) di Kevin Smith.
Nel trailer, oltre alle protagonista Harley Quinn
Smith, figlia dello stesso Kevin, e Lily Rose
Depp, vediamo Johnny Depp (papà di Lily
Rose) in uno dei suoi ormai noti travestimenti cinematografici.
Nel cast anche
Michael Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis
Rodriguez, Ralph Garman, Jennifer Schwalbach e Harley
Morenstein, ma anche Tony Hale, Natasha Lyonne,
Austin Butler, Adam Brody, Tyler Posey e Jason
Mewes, tutti già visti in
Tusk.
Il film, ambientato a Montreal,
racconta la storia di due ragazze appassionate di yoga che vedono
la loro partecipazione a una festa di diploma minacciata da
un’antica forza malefica che si nasconde sotto il suolo canadese:
per salvare sé stesse e la festa, le ragazze saranno costrette a
rivolgersi allo strambo detective Guy Lapointe (interpretato da
Johnny Depp).
Harley Quinn Smith e Lily
Rose Depp sono le protagoniste del poster di Yoga
Hosers, il nuovo film di Kevin Smith
che ha voluto protagoniste sua figlia Harley Quinn e la figlia di
Johnny Depp (pure nel film), giovanissima
reginetta della moda.
Nel cast anche Michael
Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis Rodriguez, Ralph
Garman, Jennifer Schwalbach e Harley Morenstein, ma anche
Tony Hale, Natasha Lyonne, Austin Butler, Adam Brody, Tyler
Posey e Jason Mewes, tutti già visti in
Tusk.
Il film, ambientato a Montreal,
racconta la storia di due ragazze appassionate di yoga che vedono
la loro partecipazione a una festa di diploma minacciata da
un’antica forza malefica che si nasconde sotto il suolo canadese:
per salvare sé stesse e la festa, le ragazze saranno costrette a
rivolgersi allo strambo detective Guy Lapointe (interpretato da
Johnny Depp).
Ecco una nuova clip di
Yoga Hosers, il secondo capitolo della
saga horror “True North Trilogy” (dopo
Tusk) di Kevin Smith.
Nella clip, alle protagoniste Harley Quinn Smith,
figlia dello stesso Kevin, e Lily Rose Depp.
Nel cast anche
Michael Parks, Justin Long, Haley Joel Osment, Genesis
Rodriguez, Ralph Garman, Jennifer Schwalbach e Harley
Morenstein, ma anche Tony Hale, Natasha Lyonne,
Austin Butler, Adam Brody, Tyler Posey e Jason
Mewes, tutti già visti in
Tusk.
Il film, ambientato a Montreal,
racconta la storia di due ragazze appassionate di yoga che vedono
la loro partecipazione a una festa di diploma minacciata da
un’antica forza malefica che si nasconde sotto il suolo canadese:
per salvare sé stesse e la festa, le ragazze saranno costrette a
rivolgersi allo strambo detective Guy Lapointe (interpretato da
Johnny Depp).
L’apparizione a sorpresa di Yoda in
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi ha permesso ai fan storici di
apprezzare di nuovo la bellissima animazione con il pupazzo del
maestro Jedi, nella vecchia maniera tradizionale, amata nella
trilogia originale.
Tuttavia, sembra che Frank
Oz, il pupazziere di Yoda, non si senta in grado di
realizzare un lungometraggio con il personaggio come protagonista.
Sappiamo che Yoda è infatti tra gli appartenenti a una galassia
lontana lontana su cui potrebbe essere incentrato uno spin-off.
Era dal 1999 che Oz non
“interpretava” Yoda, l’anno de La Minaccia Fantasma, e rivedere il
maestro Jedi realizzato con gli effetti practical è stato davvero
emozionante. Sembra però che in caso di spin-off sia lo stesso Oz a
caldeggiare l’utilizzo della CGI.
“Credetemi, è davvero troppo
difficile per me. Ho provato tantissimo solo per una battuta di
dialogo. Dovrebbe essere in CGI, nel caso. È davvero, davvero
troppo difficile per me, perché lo faccio con altre tre persone e
quindi per recitare una sola parola ci vogliono ore di lavoro in
quattro.”
A queste condizioni senza davvero
che l’eventuale spin off in CGI possa incontrare l’ostilità dei
fan. Ma si tratta di un discorso prematuro, al momento, e
l’ostilità dei fan del franchise, per adesso, sembra concentrata
verso Solo: A Star Wars
Story, di prossima uscita.
Sin da quando è apparso per la prima
volta ne L’Impero Colpisce Ancora del 1980,
Yoda è stato uno dei personaggi più amati
dell’universo di Star
Wars. Dopo aver addestrato Luke Skywalker a
diventare uno Jedi nella trilogia originale, Yoda è tornato in
quella prequel come capo del Consiglio Jedi.
Nel corso di entrambe le trilogie,
sia come potentissimo Maestro Jedi al massimo dei suoi poteri sia
come vecchio guerriero esiliato sul letto di morte,
Yoda si è trovato al centro di alcuni momenti più
iconici della saga. Ripercorriamoli di seguito:
Assalta il cestino del pranzo di Luke
Quando
incontriamo Yoda per la prima volta ne L’Impero Colpisce Ancora, non è
ancora il guerriero spirituale che saremo poi abituati a conoscere.
All’inizio, infatti, finge di non essere Yoda:
piuttosto, fa finta di essere un molesto e fastidioso abitante di
Dagobah. Mentre Luke si sta godendo la sua cena, Yoda va a scavare
nel suo cestino del pranzo e fa incetta di tutto il cibo che pensa
possa essere di suo gradimento.
“Tuttavia, grave pericolo, temo nel suo allenamento”
Complimenti a Yoda
per aver individuato l’oscurità nell’anima di Anakin prima di
chiunque altro. Dopo che Qui-Gon Jinn va a prenderlo su Tatooine,
convinto che fosse “Il Prescelto”, Yoda si rifiuta di permettergli
di essere addestrato come Jedi.
Più avanti nel film, Obi-Wan
Kenobi gli chiede se può allenare Anakin e Yoda gli
risponde: “Il Prescelto, il ragazzo potrebbe essere. Tuttavia,
grave pericolo, temo nel suo allenamento”. Poiché si tratta
dell’ultimo desiderio di Qui-Gon in punto di morte, Yoda cede,
condannando inavvertitamente la Galassia.
Appare sotto forma di Fantasma di Forza su Endor
Anche se L’Ascesa di Skywalker non è stato quel
disastro totale di cui molti parlano, Il Ritorno dello Jedi è sicuramente una
conclusione più soddisfacente per la saga diStar
Wars. Tutte i nodi vengono al pettine: i
ribelli hanno sconfitto l’Impero, la Nuova Repubblica è libera di
insorgere e riportare la democrazia nella Galassia, e Luke è
sorvegliato dai Fantasmi della Forza delle sue tre figure paterne:
Anakin, Obi-Wan e Yoda.
Combatte contro il Conte Dooku
Il duello tra Yoda e il Conte Dooku
in una delle scene più tensive de L’Attacco dei Cloni è uno dei combattimenti
con le spade laser più belli dell’intera trilogia prequel. Dopo che
Dooku riesce a mettere fuori gioco Anakin e Obi-Wan, Yoda arriva a
scombussolare i suoi piani.
Dooku usa la Forza per scagliare
oggetti che volavano contro Yoda, ma il Maestro Jedi riesce a
schivarli tutti. Poi accende la spada laser e parte con tutti i
suoi fantastici salti mortali all’indietro e tutte le sue mosse
d’attacco che nella trilogia originale non poteva mostrare a causa
della sua età.
“No… ce n’è un altro”
Mentre Luke Skywalker scappa per
salvare i suoi amici, il Fantasma di Forza di Ben Kenobi dice:
“Quel ragazzo è la nostra ultima speranza”. Illuminato
dalle luci rosse dell’X-Wing di Luke, Yoda risponde: “No… ce
n’è un altro”, riferendosi a Leia.
Le abilità della Forza di Leia non
sarebbero arrivate al cinema fino a Gli Ultimi Jedi, quando ha fluttuato
nello spazio in uno dei momenti più controversi del film, e a
L’Ascesa di Skywalker, in cui abbiamo
visto un divertente flashback con Luke che la stava
addestrando.
Il fulmine di Forza contro Palpatine
Dopo che il Cancelliere Palpatine
assume il potere assoluto della Repubblica e ordina l’esecuzione in
massa dell’Ordine Jedi, rivelandosi come il Signore dei Sith che li
tormentava da anni, Yoda lo affronta nel suo ufficio.
Palpatine colpisce Yoda con un
fulmine di Forza, ma Yoda lo prende tra le mani e lo devia
all’Imperatore. I due sono protagonisti di un intenso duello con le
spada laser che li conduce fino alla Camera del Senato Galattico,
dove usano la Forza per lanciarsi l’un l’altro i repulsori.
La morte
Dopo aver
liberato gli eroi dal palazzo di Jabba nella sequenza di apertura
de Il Ritorno dello Jedi, Luke si dirige
a Dagobah per completare la sua formazione Jedi con Yoda. Tuttavia,
quando arriva lì, scopre che il suo padrone sta morendo.
La cosa davvero
commovente di tutta la scena è che, mentre Yoda si arrampica sul
letto e si lascia andare per diventare un tutt’uno con la Forza
dopo essere stato in vita per quasi un millennio, mantiene comunque
il suo senso dell’umorismo: “Quando raggiungi i 900 anni, un
aspetto così bello non avrai. “
Combatte nella battaglia di Genosis
La battaglia di Geonosis ne L’Attacco dei Cloni è una delle sequenze di
battaglia più emozionanti dell’intera saga diStar
Wars. È una sequenza che coinvolge un maggior
numero di cavalieri Jedi, con spada laser e fuochi esplosivi che
riempiono ogni fotogramma.
Mentre il conflitto volge al termine
e gli Jedi sono più numerosi dei Separatisti e dei loro eserciti di
droidi di battaglia, sembra che siano i cattivi ad avere la meglio.
Poi, all’ultimo secondo, Yoda arriva trionfante sul campo di
battaglia con una cavalleria di navi da guerra piene di Clone
Trooper per salvare la situazione. Per usare le parole di Yoda:
“Iniziata, la Guerra dei Cloni è”.
Solleva l’X-Wing di Luke Skywalker
Fino a
quando Yoda non usò la Forza per sollevare l’X-Wing di Luke dalla
palude di Dagobah, non avevamo ancora avuto prova del suo immenso
potere. Il Fantasma di Forza di Obi-Wan aveva raccontato a Luke
quanto fosse potente il Maestro Jedi, ma fino ad allora non
l’avevamo visto con i nostri occhi.
I migliori momenti di
Star
Wars riempiono il cuore del pubblico con un senso di
meraviglia e speranza. Yoda che solleva l’X-Wing di Luke con la
Forza, accompagnato dalle sontuose musiche di John Williams, ne è
un esempio lampante.
Batte i Clone Trooper con la Forza
Quando il Cancelliere Palpatine
assume il controllo della Repubblica e la trasfora nell’Impero, il
suo primo obiettivo è quello di eliminare gli Jedi. Ordinò
all’Esercito Clone di uccidere tutti i cavalieri Jedi che stavano
proteggendo.
Gli unici a sopravvivere furono
Obi-Wan, che venne colpito da una scogliera ma riuscì a
sopravvivere alla caduta, e Yoda, che usò la Forza per prevenirne
l’avvento. Proprio prima che i Clone Trooper provassero ad
ucciderlo, balzò in piedi e li decapitò.
Il Maestro Yoda
Può sembrare una
precisazione superflua, eppure è importante sottolineare che tutto
ciò che di meglio c’è nel personaggio in questione, è proprio
quello di essere il Migliore Maestro Jedi della saga. Ne abbiamo
visti molti nel corso degli anni, mentre il franchise si sviluppava
con alterni risultati, eppure sembra che il Maestro Yoda rimanga
inarrivabile.
Chiaramente, l’insegnamento migliore
che ci ha lasciato è il classico “fare o non fare… non c’è
provare”, un mantra che segue tutti i fan e anche solo i
simpatizzanti, un incoraggiamento ma anche un monito a infondere
tutto il nostro impegno negli obiettivi che ci poniamo.
I meme su Baby Yoda
Anche in questo caso non ci
troviamo di fronte a un momento specifico, ma davanti ad una
situazione che è entrata a far parte dell’immaginario collettivo,
in maniera assolutamente istantanea. Quando la serie Diseny+, The
Mandalorian, ha presentato un piccolo alieno dalle sembianze di
Yoda, internet è impazzito, regalandoci una serie infinita di
giochi di parole, sketch e meme su Baby Yoda.
La serie con Pedro Pascal è stata un
vero successo, e la seconda stagione arriverà presto, pandemia
permettendo, tuttavia è innegabile che tutti aspettano il ritorno
del piccolo alieno verde, tenero e carino. Intanto, i meme su Baby
Yoda ci faranno buona compagnia.
La potenza e l’universalità
della musica possono essere armi pacifiche per alimentare il
dialogo e lo scambio interculturale tra i popoli. Ne è convinto il
celebre violoncellista cino-americano Yo-Yo
Ma, che nel 2000 dà vita a un collettivo multietnico
di circa 50 musicisti. Dopo l’11 settembre, il progetto si rafforza
concretizzandosi nel Silk Road Ensemble, sei dischi e diversi tour
internazionali all’attivo, protagonista del documentario Yo-YO MA e
i musicisti della Via della Seta, distribuito in Italia da I Wonder
Pictures dopo il passaggio al Biografilm Festival di Bologna.
Dietro la macchina da presa c’è
Morgan Neville, veterano di doc musicali, premio
Oscar con 20 Feet from Stardom e regista
di Best of Enemies, che racconta lo
spirito e l’evoluzione di questo esperimento ispirato all’antico
ponte di scambi tra Oriente e Occidente e fortemente voluto da
Yo-Yo Ma, la cui carriera – da bambino
prodigio ad artista di caratura internazionale – matura nella
volontà di perseguire uno scopo più grande: la ricerca di un
linguaggio musicale universale, che prende corpo nel suono espresso
dal collettivo. Ogni membro dell’Ensemble porta nell’esperienza non
solo il proprio background personale, ma anche le tradizioni
musicali della propria terra.
Il documentario si
concentra in particolare sulle storie emblematiche di quattro
membri, oltre a Yo-Yo Ma: il
clarinettista siriano Kinan Azmeh, che non si
rassegna ai traumi che vive ormai da anni la sua patria; Wu Man,
eccezionale interprete della pipa, il tradizionale liuto cinese,
che teme la definitiva scomparsa dell’antico patrimonio strumentale
del suo paese iniziata con la Rivoluzione Culturale di Mao; il
maestro iraniano del Kamanche (strumento ad arco persiano)
Kayhan Kalhor, co-fondatore con Yo-Yo
Ma del Silk Road Ensemble, che non riesce a vivere e
a esibirsi in Iran; e Cristina Pato, virtuosa
della gaita, la tipica cornamusa galiziana, che anche a seguito
della malattia della madre, si interroga sul modo migliore per
tutelare e rilanciare la memoria musicale della Galizia.
Tra immagini di archivio, interviste
faccia a faccia ed esibizioni, il documentario non entra nella
“vita” dell’orchestra, come fa ad esempio la serie tv Mozart in the
Jungle, ma attraverso cinque voci carismatiche esalta e sostiene
l’ideale di fondo di questo progetto cosmopolita, che diventa una
sorta di manifesto programmatico: la musica può costruire un
terreno comune di dialogo e confronto per il mondo intero, senza
per questo sradicare le radici delle singole comunità ma anzi
trovando il modo di dar loro nuova linfa e un futuro possibile.
Resta il rammarico di non sentire il Silk Road Ensemble esibirsi di
più nel corso del film, perché la musica sa esprimere i suoi
messaggi più di tante parole.
YO-KAI WATCH 2, la
seconda stagione svela un nuovo modello dell’orologio chiamato
Yo-kai Watch Modello Zero, quasi 200 personaggi e apre le porte del
Mondo Yo-kai, un livello soprannaturale che solo gli Yo-kai possono
visitare.
Il nostro mondo è pieno di creature
invisibili chiamate Yo-kai; quando accade qualcosa di strano,
bizzarro o inspiegabile, sono loro i responsabili. Gli Yo-kai sono
la causa di tutti i problemi di Nathan durante la prima stagione, e
adesso sono tornati!
INTRODUZIONE YO-KAI
WATCH
YO-KAI WATCH è un franchise a 360°
che include: videogame, la serie tv animata, giocattoli, app
mobile, libri e molto altro…
Creato dalla celebre casa
videoludica giapponese LEVEL-5, Inc. (Professor Layton,Inazuma Eleven), e distribuito in Europa da VIZ
Media Europe, YO-KAI WATCH è diventato in
un solo anno uno dei marchi più popolari tra i bambini dai 4 ai 12
anni. I tre prodotti principali legati al franchise – il videogame
per Nintendo 3DS, la serie tv animata e la linea di giocattoli
Hasbro – sono diventati molto popolari tra i bambini: la linea di
giocattoli distribuita da Hasbro ha raggiunto i primi posti nelle
vendite natalizie mentre la serie tv ha generato picchi di rating e
il videogame è diventato uno dei best seller di Nintendo nel
2016.
Con l’arrivo della seconda
stagione, il fenomeno distribuito da Viz Media Europe raggiunge un
nuovo livello nel 2017
L’anno sarà scandito da un
calendario di lanci molto ricco: tra gli altri, 50 nuovi episodi
della serie tv animata, un gioco di carte collezionabili, i nuovi
giochi per Nintendo 3DS YO-KAI WATCH 2: Spiritossi e YO-KAI WATCH
2: Polpanime che saranno disponibili dal 7 aprile, l’app per
smartphone e tablet YO-KAI WATCH Wibble Wobble che arriverà questa
primavera; è prevista anche una nuova linea di giocattoli
Hasbro, un lungometraggio per il cinema è invece atteso per
la fine dell’estate e nuovi libri e fumetti saranno rilasciati nel
corso dell’anno, supportati da un forte piano marketing.
YO-KAI WATCH La Storia
In questa nuova stagione, unisciti
a Nathan, Whisper e Jibanyan per ottenere il nuovo Yo-kai
Watch Model Zero. Ma anche se ha un nuovo orologio, ciò non
significa che la vita di Nathan diventerà più facile. La seconda
stagione ha più Yo-kai, un numero maggiore di episodi, e
soprattutto la cosa più importante: una quantità di risate ancora
più grande! Segui i tuoi eroi preferiti in un viaggio attraverso il
tempo e i mondi per conoscere i nuovi Yo-kai che interrompono la
vita di Nathan in maniera divertente e inaspettata.
YO-KAI WATCH Personaggi
principali
Nathan
Nathan è l’eroe principale di
Yo-kai Watch. Dopo aver scoperto Whisper nel bosco, riceve uno
Yo-kai Watch, uno strumento che gli consente di vedere gli Yo-kai,
normalmente invisibili. Lui non ha mai avuto un talento
particolare, se non quello di essere un ragazzo perfettamente
normale. Nonostante ciò, fa del suo meglio per aiutare i suoi amici
e la gente della sua città con il suo orologio Yo-kai Watch.
In Yo-KAI WATCH i bambini
seguiranno le sue avventure quotidiane – a scuola con gli amici o a
casa con i genitori. Lui ha gli stessi problemi di qualsiasi altro
bambino della sua età, ecco perché sarà facile per i bambini
identificarsi con lui e immergersi nel suo mondo.
Nel corso delle sue avventure
incontrerà più di 400 Yo-kai. Queste interessanti e particolari
creature sono tutte diverse l’una dall’altra, con poteri e
caratteristiche uniche.
Katie
Katie è una ragazza con piedi
per terra, brava a scuola ma per qualche strano motivo è spesso
bersaglio di qualche Yo-kai. È amica e compagna di classe di Nathan
– ed è anche la ragazza per cui lui prende la sua prima cotta!
Katie si preoccupa molto per i suoi amici e ottiene sempre ottimi
voti a scuola ma non può fare a meno di essere un po’ stressata se
prende meno di 100% in un compito in classe.
Jibanyan
È un gatto che, dopo essere stato
travolto da un’auto, è diventato uno Yo-kai. Avendo giurato
vendetta a tutte le macchine, Jibanyan trascorre le sue giornate
appostandosi ad un incrocio praticando la sua mossa d’attacco ‘Paws
of Fury’ sui veicoli che passano. Nathan permette a Jibanyan di
andare a vivere con lui così non sarà più solo e non causerà più
incidenti agli incroci. Adesso Jibanyan è il migliore amico a cui
chiunque può chiedere aiuto!
Whisper
Whisper è un Yo-kai che era stato
chiuso in una roccia ed è poi apparso davanti a Nathan dandogli lo
YO-KAI WATCH. Si autodefinisce un “maggiordomo Yo-kai”. Whisper è
determinato ad aiutare Nathan a conoscere meglio gli Yo-kai – che
Nathan lo voglia o no!
YO-KAI WATCH La serie Tv
animata
La seconda stagione includerà 50
nuovi episodi – quasi il doppio rispetto ai 26 episodi della prima
stagione che ha ottenuto un grande successo – e introduce più di 90
nuovi Yo-kai. I nuovi episodi saranno trasmessi da Cartoon Network
(canale 607 di Sky e 350 di Mediaset Premium) a partire dal 27
marzo dal lunedì al venerdì alle 17.25.
All’inizio della stagione, Steve
Jaws, magnate nel settore IT e Presidente della Yo-apple, rilascia
un nuovo orologio. Whisper e Nathan decidono di viaggiare nel regno
Yo-kai per averne uno, mentre Jibanyan cerca di rinnovare le sue
medaglie per renderle compatibili con il nuovo orologio. Con questo
“Modello Zero” Nathan è pronto per conoscere nuovi amici!
Il punto di forza della serie
animata è rappresentato dai suoi personaggi adorabili, ma anche
dall’umorismo e da forti valori come l’amicizia, il rispetto e
l’apertura mentale.
YO-KAI WATCH Il Videogioco
Nathan e i suoi fedeli
compagni, Jibanyan e Whisper, ritornano con YO-KAI WATCH 2:
Spiritossi e YO-KAI WATCH 2: Polpanime, disponibile dal 7 aprile in
Europa, per le
console della famiglia Nintendo 3DS.
Ci saranno oltre 350 Yo-kai da
scoprire!
Una sera, mentre Nathan è
profondamente addormentato, due sinistri Yo-kai si affacciano alla
sua stanza da letto, eliminano i suoi ricordi e sottraggono il suo
Yo-kai Watch. Il giorno successivo egli si imbatte nella misteriosa
Bottega della Memoria dove ritrova il suo Yo-kai Watch e, dopo
poco, i due divertenti Yo-kai, Jibanyan e Whisper, che i fan
riconosceranno dalla serie animata televisiva. I giocatori potranno
giocare nei panni di Nathan o in quelli di Katie, iniziando un
viaggio nel tempo mentre cercano di svelare le ragioni che si
celano dietro gli ultimi misteri e disordini nella loro città.
Nel corso dei loro viaggi, i
giocatori incontreranno uno Yo-kai di nome Hovernyan, un gatto
supereroe, che mostrerà loro come viaggiare nel tempo. Nei panni di
Nathan o Katie, incontreranno i loro nonni per aiutarli a costruire
il primo Yo-kai watch, chiamato il “Modello Zero”. I giocatori
potranno visitare Valdoro come era 60 anni prima, scoprire due
nuove città, e passare dal passato al presente in un istante,
scoprire i misteri dietro a un nuovo tipo di Yo-kai: la tribù
Malvagia, che può essere vista solo grazie al Modello Zero di
Yo-kai Watch.
Ogni versione di YO-KAI
WATCH 2 include cinque Yo-kai esclusivi che
potranno essere scambiati localmente e online e se un giocatore si
unisce all’esercito degli Spiritossi o a quello dei Polpanime,
dipenderà dalla versione di YO-KAI WATCH 2 scelta. Ci
saranno oltre 100 nuovi esclusivi Yo-kai, alcuni dei quali
disponibili solo in YO-KAI WATCH 2: Spiritossi e altri solo in
YO-KAI WATCH 2: Polpanime.
Per la prima volta, i giocatori
potranno scambiare online le loro Medaglie Yo-kai e creare un team
dei loro Yo-kai preferiti per sfidare amici lontani in modalità
multiplayer 6 vs 6.
I giocatori potranno anche scoprire
il mini-gioco “Yo-kai Watch Blasters ” nel quale potranno
collaborare con un massimo di tre amici mentre uno di loro veste i
panni di uno Yo-kai.
Oltre 80 mini missioni amplieranno
il divertimento della trama principale; una volta completate, le
missioni permetteranno ai giocatori di guadagnare bonus esclusivi e
di incontrare nuovi Yo-kai.
YO-KAI WATCH La linea di giocattoli
Nel 2017 Hasbro lancerà una nuova
serie di giocattoli, incluso come prodotto di punta il nuovo
Yo-kai Watch Modello Zero accompagnato da una
nuova collezione di medaglie, ciascuna riferita ad uno specifico
Yo-kai. Yo-kai Watch Modello Zero sarà caratterizzato dalla
tecnologia Yo-Motion: quando una medaglia che
supporta la stessa tecnologia verrà inserita nell’orologio, esso
proietterà una immagine dello Yo-kai rappresentato sulla medaglia.
Sarà anche in grado di emettere suoni, come il nome dello Yo-kai e
la canzone della tribù a cui appartiene. Yo-kai Watch Modello Zero
sarà compatibile con oltre 75 medaglie Yo-Motion
collezionabili. Bambini e appassionati potranno evocare il loro
Yo-kai preferito! Il giocattolo Yo-kai Watch include 2 esclusive
medaglie e le batterie.
Sarà anche possibile esplorare il
mondo stravagante degli Yo-kai mediante la scansione di medaglie
Yo-Motion con l’app YO-KAI WATCH LAND.
Per completare la gamma, saranno
disponibili anche altri prodotti come peluche, figure e il
Medallium Book, come quello visto nel cartone animato, che
offre ai bambini l’opportunità di collezionare e raccogliere tutte
le proprie medaglie esattamente come fa Nathan. Questo set include:
una esclusiva medaglia d’argento, 4 pagine con appositi scomparti
per inserirvi le Medaglie Yo-kai, due pagine speciali dedicate alle
medaglie Tribù e un adesivo. Il Medallium Book, Yo-kai Watch e le
medaglie sono vendute separatamente.
Hasbro lancerà anche il primo
gioco di carte collezionabiliYO-KAI
WATCH. Più di 150 differenti carte raffiguranti Yo-kai
della prima stagione saranno disponibili per tutti i giocatori che
potranno sfidarsi, collezionare e scambiare le carte dei loro
Yo-kai preferiti. Tutto ciò che serve per iniziare è un mazzo di
carte, per poi imparare a giocare passo dopo passo. Il gioco di
carte collezionabili YO-KAI WATCH è per bambini a partire dai sei
anni.
YO-KAI WATCH Il Film
Questa estate, i bambini potranno
vivere nuove avventure con i loro personaggi preferiti nel film
dedicato agli Yo-kai e intitolato: “YO-KAI WATCH: The
Movie”. Una mattina, Nathan si sveglia e scopre
improvvisamente che Yo-kai Watch è sparito dal suo polso. Insieme a
Jibanyan e Whisper, viaggia indietro nel tempo di 60 anni per
ritrovare l’orologio scomparso. Una volta arrivato nel passato
scopre che un gruppo di Yo-kai malvagi sta cercando di creare
problemi tra gli Yo-kai e gli esseri umani che fino ad allora
avevano vissuto pacificamente insieme. Nathan, Jibanyan e Whisper
cercano di trovare un modo per risolvere questi problemi e svelano
il mistero di come il primo orologio sia stato creato.
YO-KAI WATCH Wibble Wobble
YO-KAI WATCH Wibble
Wobble è un’app free to play sviluppata da LEVEL-5 Inc. &
NHN PlayArt Corp che sarà lanciata questa primavera per iOS
(iPhone/iPad) e Android. Il gioco è un mix divertente tra puzzle e
RPG in cui i dispettosi Yo-kai sono stati trasformati, hanno
assunto dimensioni più piccole, e sono chiamati “Wib Wob”. Wibble
Wobble è fruibile sia dai bambini che dai loro genitori. Ha un tono
simpatico e amichevole in stile pick-up-and-play e una dimensione
più strategica sui personaggi, elementi da collezionare e collegare
e battaglie con i boss. È inoltre possibile aggiungere i propri
amici condividendo il codice unico per rimanere in contatto,
sfidarli e cercare di raggiungere la cima della classifica.
L’applicazione dispone anche di eventi in-game una mappa a tema e
uno store.
Altre due app dedicate a YO-KAI WATCH saranno disponibili a
luglio e ottobre 2017.
YO-KAI WATCH Pubblicazioni
Pubblicato da Panini,
YO-KAI WATCH magazine è la rivista ufficiale con tante curiosità,
sorprese e anticipazioni sulla serie basata sugli Yo-kai, le
creature della mitologia giapponese che abitano segretamente il
nostro mondo. Ogni due mesi è in edicola, con regali speciali.
In tutte le edicole è disponibile
la collezione ufficiale di figurine YO-KAI WATCH! Un’avventura
senza fine per Nathan e l’inseparabile Whisper che grazie alle
figurine vi porterà alla scoperta di tutti gli Yo-Kai. Nella
collezione di figurine Panini potrai divertirti a collezionare
tutti gli Yo-Kai delle varie tribù. Si, proprio quelli che Nathan
incontra nella prima seguitissima stagione della serie TV!
Raccogliere tutti gli Yo-kai non è mai stato così facile e non
servirà nessun orologio ma solo il fantastico album Panini da 48
pagine. YO-KAI WATCH stickers collection è una collezione con 228
figurine e più di 100 stickers speciali.
Dall’autunno 2016 sono in libreria
per Fabbri Editori le storie, i libri gioco e la Guida
Ufficiale della serie best seller. Dal 30 marzo saranno
disponibili tre nuovi titoli: la storia Leofuoco non perde
mai e i libri gioco Caccia allo Yo-Kai e I giochi
di Whisper.
YO-KAI WATCH Merchandising
Il franchise a 360
gradi sarà anche supportato da un ampio programma di merchandising.
Più 100 partner in Europa rilasceranno prodotti di qualità e
divertenti per arricchirre ulteriormente l’esperienza di tutti i
fan di YO-KAI WATCH.
Apple TV+
ha svelato le prime immagini della nuova serie di 10 episodi
Yo Gabba GabbaLand!, ispirata al celebre fenomeno
televisivo culturale nominato agli Emmy “Yo Gabba Gabba!”, che farà
il suo debutto il 9 agosto. Yo Gabba GabbaLand!
espande l’universo di “Yo Gabba Gabba!”, creato da
Christian Jacobs e Scott Schultz, che ha incantato
bambini e genitori di tutto il mondo con la sua miscela di musica,
personaggi colorati e animazione accattivante.
Il magico mondo di “Yo Gabba
GabbaLand!” è popolato da una folgorante schiera di nuovi amici che
si uniscono agli amati personaggi Brobee, Foofa, Muno, Toodee e
Plex. GabbaLand e Gabba Friends prendono vita grazie
all’immaginazione della nuova conduttrice, Kammy Kam, interpretata
dalla stella nascente Kamryn Smith (“Come Dance with Me”).
«È stata una grande gioia per tutti noi di Apple re-immaginare
questa amata serie per bambini nel modo più vivace, magico e
colorato possibile per i fan di tutte le età», ha dichiarato Tara
Sorensen, responsabile della programmazione per bambini di Apple TV+.
«I personaggi originali, le storie e la musica di ‘Yo Gabba Gabba’
hanno una qualità davvero unica che ha catturato i cuori del
pubblico insegnando ai bambini a conoscere il mondo che li
circonda. Espandendo questo meraviglioso mondo con amici vecchi e
nuovi, insieme a tanti brillanti ospiti musicali, questo iconico
fenomeno culturale pop coinvolgerà senza dubbio un’intera nuova
generazione».
Yo Gabba GabbaLand! invita il pubblico a
esplorare un mondo magico di infinite possibilità e promesse, in
una rivisitazione che dà vita a una Yo Gabba GabbaLand, piena di
ottimismo e divertimento, dove i bambini e le famiglie ricevono
lezioni di vita attraverso canzoni e balli che permettono loro di
imparare, ridere e crescere insieme.
La nuova serie è interpretata dai membri del cast originale di
Yo Gabba GabbaLand! Erin Pearce nel ruolo di
Toodee, Emma Penrose nel ruolo di Foofa, Adam Deibert nel ruolo di
Muno, Amos Watene nel ruolo di Brobee e Christian Jacobs nel ruolo
di Plex. Tra gli ospiti della serie figurano Reggie Watts (“Tuca &
Bertie”, “The Late Late Show with James Corden”), il vincitore del
premio Emmy Sam Richardson (“The Afterparty”), la candidata al
Critics Choice Award Gillian Jacobs (“Community”), Utkarsh Ambudkar
(“Ghosts”), la vincitrice del SAG Award Lauren Lapkus (“Orange is
the New Black”), Chelsea Peretti (“Brooklyn Nine-Nine”) il
vincitore del Grammy Award Diplo, il vincitore del Grammy Award
Flea e molti altri.
Yo Gabba GabbaLand! è prodotta in partnership e
collaborazione con WildBrain e Yo Gabba Gabba, LLC, comproprietari
del marchio. La serie è creata da Christian Jacobs e Scott Schultz
(co-creatori di “Yo Gabba Gabba!”), nominati entrambi agli Emmy,
che sono anche produttori esecutivi per Yo Gabba LLC, insieme a
Josh Scherba e Stephanie Betts per WildBrain.
L’offerta di serie e film originali
per bambini e famiglie su Apple TV+
include lo speciale ibrido animato in live action “Il coniglietto
di velluto”, il cortometraggio animato vincitore di un Oscar®e di
un BAFTA “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” e il film
d’animazione vincitore di un BAFTA e nominato all’Oscar
“Wolfwalkers – il popolo dei lupi”.
Apple TV+
ha sveltao oggi il trailer della nuova serie per bambini e famiglie
“Yo Gabba GabbaLand!”, ispirata al celebre
fenomeno televisivo culturale nominato agli Emmy “Yo Gabba Gabba!”,
che ha deliziato bambini e genitori di tutto il mondo con la sua
miscela di canzoni orecchiabili, personaggi colorati e animazione
accattivante. Composta da dieci episodi, la serie farà il suo
debutto il 9 agosto trascinando il pubblico a esplorare un mondo
magico di infinite possibilità e promesse insieme ad amici vecchi e
nuovi, in una rivisitazione che porta in vita una Yo Gabba
GabbaLand! piena di ottimismo e divertimento.
Condotta dall’astro nascente Kamryn
Smith nel ruolo di Kammy Kam, la nuova serie presenta i membri
originali del cast di “Yo Gabba Gabba!”: Erin Pearce nel ruolo di
Toodee, Emma Penrose nel ruolo di Foofa, Adam Deibert nel ruolo di
Muno, Amos Watene nel ruolo di Brobee e Christian Jacobs nel ruolo
di Plex. Tra gli ospiti della stagione figurano Reggie Watts (“Tuca
& Bertie”, “The Late Late Show with James Corden”), il vincitore
dell’Emmy Sam Richardson (“The Afterparty”), la candidata al
Critics Choice Award Gillian Jacobs (“Community”), Utkarsh Ambudkar
(“Ghosts”), la vincitrice del SAG Award Lauren Lapkus (“Orange is
the New Black”), la candidata al SAG Award Chelsea Peretti
(“Brooklyn Nine-Nine”), il vincitore del Grammy Award Flea e Big
Daddy Kane, insieme al premio Oscar® Paul Williams e molti
altri.
Il pubblico assisterà a vibranti
performance musicali e brani originali di artisti vincitori di
Grammy, tra cui Anderson .Paak, Portugal. The Man e Thundercat,
oltre a Betty Who, The Linda Lindas, Miyavi, Cory Wong & Antwaun
Stanley, Kurt Vile, The Drums e The Interrupters. Le canzoni che
eseguiranno si ricollegano ai temi al centro di ogni episodio, tra
cui la creatività, la crescita, l’amicizia dando vita a spettacoli
che offrono ai bambini delle vere e proprie lezioni di vita
attraverso canzoni e balli che permettono loro di imparare, ridere
e crescere insieme.
“Yo Gabba GabbaLand!” è prodotta in
partnership e collaborazione con WildBrain e Yo Gabba Gabba, LLC,
comproprietari del marchio. La serie è creata da Christian Jacobs e
Scott Schultz (co-creatori di “Yo Gabba Gabba!”), nominati entrambi
agli Emmy, che sono anche produttori esecutivi per Yo Gabba LLC,
insieme a Josh Scherba e Stephanie Betts per WildBrain.
“Yo Gabba GabbaLand! “ si aggiunge
all’entusiasmante offerta di titoli per bambini e famiglie in
arrivo quest’estate su Apple
TV+, tra cui la seconda stagione dell’amata serie animata “Rana
e Rospo”, basata sui libri vincitori dei premi Caldecott e Newbery;
la trilogia d’avventura animata “WondLa”, basata sulla serie
bestseller del New York Times “The Search for WondLa” di Tony
DiTerlizzi; la nuova serie originale dei Peanuts “Camp Snoopy”, con
un’estate all’insegna dell’avventura all’aria aperta; “Essere Ben”,
la nuova live-action per le famiglie di Barry L. Levy (“Vantage
Point”) e “Time Bandits”, con Lisa Kudrow (“The Comeback”), il
primo adattamento televisivo in assoluto del film cult in arrivo il
24 luglio.
In laguna, finalmente, tornano un
po’ di magia e mistero. Artefice di questo piccolo miracolo di fine
mostra è il regista cinese Zhang Yimou che ha
presentato fuori concorso a
Venezia 75, il suo ultimo film dal titolo
Ying (Shadow).
La trama di Ying (Shadow)
In Ying (Shadow) Ci troviamo in
Cina, durante il cosiddetto Periodo dei Tre Regni, quando
il re del regno di Pei (Zheng Kai) decide di
cessare la guerra per la riconquista della città di Jing,
stringendo un accordo di pace con i suoi nemici e in particolare
con il generale Yang. Intanto a palazzo il comandante delle guardie
trama in segreto con sua moglie per riprendere il controllo su
Jing. Ma con la comparsa di un uomo, il sosia del comandante
(Deng Chao), il regno cadrà nello scompiglio e le
vite di tutti i suoi sudditi saranno messe in pericolo.
Dopo aver vinto due Leoni d’Oro –
per La storia di Qiu Ju
(1992) e Non Uno di Meno (1999)
– e un Leone d’Argento – per Lanterne Rosse (1991) –, il maestro
Zhang Yimou torna a Venezia, seppur fuori
concorso, con una nuova spettacolare opera, Ying
(Shadow), che sembra mostrarci un’estetica del tutto inedita per il
regista cinese. I cultori del genere e dei wuxia movie, ma anche semplicemente gli
appassionati del cinema di Yimou, riconoscono nella cinematografica
del regista alcuni tratti distintivi.
Il singolare cromatismo
caratteristico di tutte le opere di Yimou subisce con
Shadow un mutamento sostanziale. Le tinte calde come
l’oro, il giallo e il rosso acceso, iconiche dei suoi film degli
anni novanta, stavolta lasciano il posto a colori scuri e tetri
come il nero, il grigio, l’argento associati ad un bianco quasi
accecante; se non fosse per i volti dei protagonisti, Ying
sembrerebbe quasi un film in bianco e nero. Proprio come il suo
titolo – shadow, dall’inglese ‘ombra’ -, l’intera
pellicola sembra immersa nell’oscurità, avvolta dalle ombre che
infestato il regno.
La mancanza di colore tuttavia non
intacca di certo la bellezza di Shadow. Questo
nuovo stile, minimale dal punto di vista cromatico, rivela lo
specifico desiderio del regista di sperimentare un nuovo stile,
conciliando tradizione e modernità. Il bianco e nero caratteristico
dell’opera, infatti, è caratteristico dall’antica arte cinese dei
disegni con inchiostro di china. Per Yimou tramandare alle
generazioni future la cultura millenaria del suo paese è stata
sempre una priorità e con Ying, il regista fa un
passo avanti proprio in quella direzione. Anche la scelta
dell’argomento del film non è casuale per Yimou. In Shadow si
parla, infatti, di ombre, personaggi leggendari e misteriosi quasi
del tutto ignorati nella cinematografia cinese. Le ombre erano
uomini comuni utilizzati come sosia di personaggi politici
importanti; in questo modo re, principi e comandanti restavano al
sicuro mentre le ‘ombre’ rischiavano la vita al posto loro.
Siamo di fronte a un film
wuxia dalla trama assai complessa e avvincente, seppur non
particolarmente originale, piena di colpi di scena e dalla messa in
scena a dir poco spettacolare. Come sempre accade nelle storie di
Zhang Yimou, nulla in realtà è ciò che sembra e la
distinzione tra giusto e sbagliato non è poi così netta; luce e
ombra, bene e male, amore e odio, onore e codardia, continuano a
confondersi e confondere. Ciò che però distingue l’opera di Zhang
Yimou dagli altri film dello stesso genere è senza dubbio la sua
resa visiva; combattimenti epici con ombrelli fatti di lame, duelli
all’ultimo sangue, città prese d’assalto – la riconquista di Jing
da parte dei ‘ribelli’ è una scena a dir poco eccezionale -,
addestramenti a passi di danza, tutto è costruito per lasciare a
bocca aperta lo spettatore.
Pur non essendo il migliore tra i
film della cinematografia di Zhang Yimou,
Ying (Shadow) riesce a catturare l’attenzione del
pubblico e ad emozionare per la sua indescrivibile bellezza e
potenza visive, un film da gustare fino all’ultima scena e che farà
impazzire gli appassionati del genere wuxia.
La recensione di
Yesterday, nuovo film di Danny
Boyle dal 26 settembre al cinema, non può prescindere dal
fatto che, di fronte ad un film musicale che omaggia una delle più
grandi band mai vissute, il quartetto di Liverpool appunto, ci sia
per forza una componente irrazionale e istintiva che spingerà il
pubblico ad amare il film in questione.
E questo è comunque un bene, perché
un film che canta i Beatles conterà per forza su una parte di
spettatori che vanno a vederlo solo perché grandi fan dei Fab
4.
L’idea, sviluppata in sceneggiatura
per il film dalle abili mani di Richard Curtis, si incentra intorno
a Jack Malik (interpretato da Himesh Patel) uno
squattrinato cantautore che lavora in un supermercato. Jack è ad un
passo dal rinunciare al proprio sogno, spinto avanti soltanto da
una manager estremamente affezionata e cocciuta, interpretata dalla
radiosa Lily James, ma, quando subisce un
incidente e va in coma, la sua vita cambia per sempre. Al
risveglio, Jack scopre con sgomento che il mondo in cui ha riaperto
gli occhi e un mondo senza Beatles e che lui è l’unico a mantere il
ricordo dei testi e delle note del lavoro di John
Lennon e compagni. Cosa fare, allora? Jack coglie
l’occasione della vita e spaccia per suoi tutti i brani della band,
mentre le porte della musica e del successo gli si spalancano.
Yesterday ha una premessa brillante
La premessa di
Yesterday, che fa tornare brevemente alla mente la
celebre scena di Non ci resta che piangere con
Massimo Troisi e Amanda
Sandrelli, è semplice e geniale e ci saremmo aspettati che
da una coppia estrosa come quella formata da Curtis e Boyle sarebbe
nato un film spiritorso, brillante, con soluzioni e invenzioni
narrative ingegnose, ma così non è.
La scrittura di Curtis non si
avvicina nemmeno lontanamente ai fasti delle sue migliori commedie
(basti pensare per assonanza a I Love Radio Rock), né Boyle sembra
particolarmente ispirato nel raccontare per immagini le avventure e
la parabola artistica di Jack Malik. Dopo la brillante premessa,
Yesterday si trasforma in una commedia romantica,
gradevole ma convenzionale, che non riesce a fare davvero fronte
alla possibilità di un mondo senza Beatles, quasi ad ignorare
l’incredibile impatto che la band di Liverpool ha avuto non solo
sulla musica ma anche sulla cultura pop mondiale.
Nonostante non sia una commedia
travolgente, Yesterday conserva sicuramente
diversi elementi di interesse, oltre alla musica, ovviamente. Tra
questi ci sono i volti noti che affollano il film, da Ed
Sheeran che interpreta una versione alternativa di se
stesso, a Kate McKinnon, nei panni di un’agente
arpia fin troppo sopra le righe e stereotipata, che però lei sembra
divertirsi molto a interpretare, fino a Robert
Carlyle, amico di Danny Boyle e trai
protagonisti di Trainspotting (1 e 2), che nel film ha un
ruolo decisamente a sorpresa.
Il film si trasforma in una convenzionale rom-com
Yesterday
intrattiene soprattutto per l’enorme patrimonio musicale che
sfodera, offrendo agli spettatori la possibilità di conoscere e
ripassare un po’ dei brani più famosi dei Beatles, ma non sfrutta a
pieno le potenzialità della divertente premessa e preferisce
attraversare le acque sicure della commedia romantica
convenzionale.
La causa riguardante il trailer fuorviante del film Yesterday è stata ufficialmente
archiviata da un giudice. Yesterday è un film del
2019 su un musicista in difficoltà Jack (Himesh
Patel) che un giorno si sveglia e scopre di trovarsi in
una realtà alternativa in cui i Beatles non sono
mai esistiti, ed è l’unica persona che ricorda le loro canzoni.
Confuso sul da farsi, Jack prende una decisione difficile: canta
lui stesso le canzoni del famoso quartetto, presentandole come sue,
per elevare la sua carriera musicale.
Quattro anni dopo l’uscita del film,
la causa intentata ai produttori del film da due fan delusi è stata
archiviata: i due avevano citato in giudizio la Universal per
pubblicità ingannevole, dal momento che nel trailer di Yesterday
compariva Ana De Armas, poi tagliata dal film.
Evidentemente i due erano andati al cinema solo per poter vedere
l’attrice all’opera.
Secondo Deadline, il giudice
distrettuale americano Stephen Wilson ha
contestato la denuncia di “falsa dichiarazione” avanzata
dai querelanti Paul Michael Rosza e Conor
Wolfe contro la Universal. Wilson si p schierato con la
difesa della Universal secondo cui si trattava di un “lesione
autoinflitta”, scartando completamente il caso. Si legge nella
dichiarazione:
“In ogni precedente rigetto, la
Corte ha delineato chiaramente le insidie della censura e ha
consentito successive modifiche. Tuttavia, ora la Corte ritiene che
ulteriori modifiche sarebbero inutili. Pertanto il licenziamento
non può essere modificato. Questa è la terza volta che il
querelante modifica la propria denuncia, e sarà l’ultima.”
Di questa strana causa a Yesterday si è parlato per la prima volta
nel 2021. Basandosi su un trailer, che presenta un breve momento in
cui De Armas cattura l’occhio adorante del protagonista Jack, Rosza
e Woulfe hanno noleggiato il film su Amazon Prime Video. Dispiaciuti di scoprire
che l’attrice non era nel montaggio finale di Yesterday, Rosza e Woulfe
hanno deciso di intentare una causa da 5 milioni di dollari contro
la Universal, sostenendo che il marketing dello studio era
“falso, fuorviante e ingannevole“.
Rosza e Woulfe non si sono arresi.
Come fa riferimento Wilson nella sua dichiarazione, i due hanno
modificato le loro richieste anche dopo che la corte le ha respinte
più volte. In uno di questi emendamenti del 2022, Woulfe ha persino
tentato di denunciare “false dichiarazioni su Google” dopo
aver noleggiato il film una volta successiva su Google Play. Di
questo emendamento, il giudice ha affermato che “il querelante
Woulfe non ha offerto alcuna spiegazione sul motivo per cui credeva
che la versione di Yesterday a cui avevano avuto accesso su Google
Play sarebbe stata una versione diversa del film a cui avevano
avuto accesso su Amazon“.
Sembra che la causa di Rosza e
Woulfe sarà finalmente messa a tacere con questo nuovo
licenziamento. Per quanto stravagante possa essere la natura di
questa causa, la questione solleva domande interessanti su quale
sia il diritto del pubblico ad un marketing equo. Ana De Armas può essere considerata una star
di prima fascia, o lo era quando è stata presentata la richiesta
nel 2021, rispetto a molti altri attori del film. Pertanto, vedere
De Armas anticipata in un ruolo poi tagliato successivamente può
essere ingannevole per un potenziale spettatore di Yesterday, anche se con
grande sgomento di Rosza e Woulfe, non abbastanza ingannevole da
resistere in tribunale.
Per cominciare al meglio l’anno del
55° anniversario di Yesterday,
riunite famigliari ed amici con la musica dei Beatles grazie al
film, che sarà disponibile dal 21 gennaio 2020 in Dvd, Blu-ray e
Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia.
La vita di Jack cambia per sempre
quando scopre che è l’unica persona al mondo a ricordare la musica
dei Beatles, e deve decidere se vuole davvero la fama o se ciò di
cui ha bisogno in realtà è l’amore. Ricco di tenerezza e comicità
dall’inizio alla fine, le edizioni home video di Yesterdayarrivano
a casa vostra ricchissime di incredibili contenuti speciali, tra
cui scene eliminate ed estese, performance musicali dal vivo
realizzate presso gli iconici Abbey Road Studios, un inizio ed un
finale alternativo del film e numerosi dietro le quinte con il cast
e la troupe che porteranno i fan sempre più a fondo in questa
avvincente storia.
Divertente, originale, commovente –
Yesterdayè
una commedia rock-n-roll sulla musica, i sogni, le amicizie e sulla
tortuosa strada che porta all’amore della propria vita. Passate una
divertente serata casalinga all’insegna dei Beatles e delle loro
canzoni per celebrare il 55° anniversario della canzone iconica che
dà il titolo a questa indimenticabile commedia.
Yesterday: la trama
Jack Malik era solo uno dei tanti
cantautori che faticano ad emergere… ma poi tutto cambia. Dopo un
misterioso blackout, Jack (Himesch Patel) scopre
di essere l’unica persona al mondo a ricordare i Beatles. L’uomo
utilizza quindi le loro più celebri canzoni per raggiungere il
successo, rischiando però nel mentre di perdere Ellie (Lily
James), la persona che l’ha sempre amato e ha sempre
creduto in lui sin dall’inizio. Kate McKinnon e
Ed Sheeran partecipano al film rubando la scena,
diretti dal regista premio Oscar Danny Boyle
(The Millionaire,
Trainspotting) con la sceneggiatura del premio Oscar
Richard Curtis (Quattro matrimoni e un
funerale,
Love actually– L’amore davvero).
CONTENUTI SPECIALI ESCLUSIVI NEL FORMATO
BLU-RAY:
Finale alternativo
Scene tagliate
Performance musicali
Ed Sheeran: dagli Stadi al Grande Schermo
Maga della Commedia: Kate McKinnon
Live agli Abbey Road Studios
E molto altro!CONTENUTI
SPECIALI NEL FORMATO DVD:
Finale alternativo
Scene tagliate
Performance musicali
Commento del Regista Danny Boyle e dello Sceneggiatore
Richard Curtis
Universal Pictures ha da poco
diffuso il primo trailer ufficiale di Yesterday,
musical diretto da Danny Boyle e scritto da
Richard Curtis (Love Actually, About
Time, Notting Hill) in cui viene immaginato un mondo
dove nessuno – tranne un cantautore di nome Jack – ricorda o sa chi
siano i Beatles.
Nel film l’esordiente
Himesh Patel (visto però nella soap opera della
BBC EastEnders) interpreta infatti un ragazzo che, vittima
di di uno strano incidente d’autobus, si sveglia e scopre che la
band di John Lennon, Paul
McCartney, Ringo Starr e George
Harrison non è mai esistita.
Il cast di supporto di Yesterday
vede Kate McKinnon nei panni dell’agente musicale
di Jack e Lily James in quelli della sua migliore
amica. Insieme a loro anche Ana de Armas e
Lamorne Morris. Yesterday
è atteso nelle sale il 28 Giugno 2019.
Ecco il nuovo trailer italiano di
Yesterday,
musical diretto da Danny Boyle e scritto da
Richard Curtis (Love Actually, About Time,
Notting Hill) in cui viene immaginato un mondo dove
nessuno – tranne un cantautore di nome Jack – ricorda o sa chi
siano i Beatles.
Nel film l’esordiente
Himesh Patel (visto però nella soap opera della
BBC EastEnders) interpreta infatti un ragazzo che, vittima
di di uno strano incidente d’autobus, si sveglia e scopre che la
band di John Lennon, Paul
McCartney, Ringo Starr e George
Harrison non è mai esistita.
Il cast di supporto vede
Kate McKinnon nei panni dell’agente musicale di
Jack e Lily James in quelli della sua migliore
amica. Insieme a loro anche Ana de Armas e
Lamorne Morris. Yesterday
è atteso nelle sale il 28 Giugno 2019.
Due fan hanno intentato un’azione
legale collettiva a tutela dei consumatori sostenendo ciò che
definiscono “pubblicità ingannevole e fuorviante” per, Yesterday, il film della Universal del 2019.
Vittima di questa accusa è proprio la Universal.
Conor Woulfe e
Peter Michael Rosza sostengono che, sulla base dei
trailer di Yesterday che hanno visto su Amazon.com, hanno speso
circa $ 3,99 ciascuno per guardare il film.
Dagli atti della causa:
Tra gli altri inganni, la
pubblicità e la promozione del film Yesterday a livello nazionale
da parte dell’imputato mostra per i potenziali spettatori di film
che l’attrice di fama mondiale Ana De Armas ha un ruolo sostanziale
nel film.
Il film dell’imputato Yesterday,
tuttavia, non include alcuna apparizione di Ana De Armas. Di
conseguenza, la pubblicità e la promozione del film Yesterday da
parte dell’imputato è falsa, fuorviante e ingannevole.
La scena di Ana De Armas è stata tagliata dal film,
secondo lo sceneggiatore Richard Curtis, perché
rappresentava una “distrazione” per il protagonista che il pubblico
non avrebbe preso bene, visto che nel film Jack (Himesh
Patel) ha già una relazione particolare e privilegiata con
Ellie (Lily James).
Tuttavia Ana De Armas è presente nel trailer. La
sua apparizione comprende 10 secondi in uno spot di oltre tre
minuti e questo, secondo i due fan, è “pubblicità ingannevole”.
Woulfe e Rosza sostengono inoltre
che la Universal stesse tentando di usare il potere da star di De
Armas per promuovere il film perché Himesh Patel e Lily James erano
ciascuno “un nome relativamente sconosciuto per l’osservatore
occasionale di film”.
Se la “pubblicità ingannevole” di De
Armas nel trailer potrebbe quasi essere accolta come una giusta
causa, il fatto che Himesh Patel e Lily
James non fossero conosciuti nel Regno Unito non regge
assolutamente, dal momento che nel 2019, Patel era apparso per anni
nello show britannico di lunga data EastEnders, quindi poteva
essere non troppo conosciuto, ma tutt’altra storia per James che
aveva recitato in Pride and Prejudice e Zombies e
aveva avuto ruoli di primo piano in L’Ora più buia, Baby
Driver, Mamma Mia e, in TV, Downton
Abbey.
Nonostante ciò, la causa sostiene:
“Incapace di fare affidamento sulla fama degli attori che
interpretano Jack Malik o Ellie per massimizzare la vendita e il
noleggio di biglietti e film, l’imputata ha di conseguenza
utilizzato la fama, lo splendore e la brillantezza della signora De
Armas per promuovere il film includendo le sue scene nei trailer
del film.”
La causa chiede il risarcimento dei
danni e “tutti i soldi ottenuti dall’Attore e dagli altri
membri della Classe raccolti a seguito della concorrenza sleale del
Convenuto, e per un’ingiunzione che vieti al Convenuto di
continuare e impegnarsi ulteriormente nella sua condotta illegale,
sleale e fraudolenta, richiedendo pubblicità correttiva , e
concedendo ogni altro provvedimento che questa Corte ritenga
opportuno”.
Cosa succederebbe se ci si trovasse
a dover dire di sì ad offerta, richiesta e situazione più varia? È
ciò che accade in Yes
Man, commedia del 2008 diretta da Peyton
Reed, oggi noto per essere il regista di Ant-Man.
Interpretato dall’iconico Jim
Carrey, il film in questione si concentra sulla vita
di un uomo particolarmente scontento e scontroso che si ritrova a
dover dire di sì ad ogni situazione che gli si presenta, generando
eventi sempre più imprevedibili, sia nel bene che nel male. Con
questo lungometraggio, inoltre, Carrey si è riconfermato uno dei
maestri della comicità americana, capace di divertire spettatori di
ogni età.
La storia qui narrata è liberamente
ispirata all’omonimo romanzo pubblicato dal comico Danny
Wallace nel 2006. Questi aveva infatti deciso di assumere
come sfida personale quella di dire più sì nel corso della sua
quotidianità. Egli ha così dato vita ad un esperimento lungo un
anno, durante il quale ha pronunciato la magica affermazione ogni
volta che gli si presentava l’occasione. Il risultato di ciò è poi
confluito nel succitato romanzo, divenuto in breve un vero e
proprio successo editoriale. Non passò infatti molto prima che gli
studios cinematografici si interessassero alla cosa, ritrovando in
tale vicenda il potenziale per una grande commedia.
Arrivato infine in sala, il film si
è affermato a sua volta per gli ottimi risultati ottenuti. A fronte
di un budget di circa 70 milioni di dollari, Yes Men è
arrivato a guadagnarne ben 223 in tutto il mondo. Apprezzato dalla
critica e dal pubblico, il quale ha permesso al film di ottenere
anche diversi riconoscimenti durante la stagione dei premi, il film
è ancora oggi un brillante esempio di commedia ricca di buoni
valori e profonde riflessioni. Prima di lanciarsi in una visione di
tale titolo può però essere opportuno approfondire ulteriormente
alcune curiosità relative alla trama e al cast. Proseguendo qui
nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò e molto altro.
Yes Men: la trama del film
Protagonista del film è l’agente di
prestito bancario Carl Allen, il quale è da poco
stato lasciato da sua moglie. Tale vicenda lo ha portato ad avere
una visione sempre più negativa della vita, non trovando più in
questa nuovi stimoli per andare avanti. Carl, inoltre, è arrivato
al punto di rifuggire intenzionalmente tutti i tentativi che i suoi
amici Pete e Rooney fanno per
cercare di tirarlo in mezzo a situazioni strampalate. La spenta
routine dell’uomo cambia però improvvisamente nel momento in cui il
suo collega Nick Lane gli suggerisce di andare a
seguire un seminario sull’autostima, dove si incoraggia a dire “sì”
ad ogni cosa.
Inizialmente scettico, Carl decide
tuttavia di seguire quanto appreso durante l’incontro, con
inaspettate conseguenze. Ben presto, infatti, egli riscopre le
gioie della vita, spendendo più tempo insieme ai suoi amici,
praticando nuove attività e conoscendo nuove persone. Tra queste vi
è Allison, una giovane cantante con la passione
per la fotografia in movimento. Incantato dalla personalità
bizzarra della ragazza, Carl inizia a sviluppare un certo
sentimento nei suoi confronti, ma non sa se a spingerlo verso di
lei sia un reale desiderio o il dover dire di sì a tutto. I guai
non tarderanno così ad arrivare, e Carl si troverà a comprendere
che non si può sempre di sì.
Yes Man: il cast del film
Grande protagonista del film è
l’attore Jim Carrey, tornato a recitare in una
commedia dopo il thriller Number 23. Nell’imbattersi nella
sceneggiatura di Yes Man, egli si dichiarò da subito
particolarmente interessato al progetto, convinto del suo
potenziale comico. Carrey spese così diverso tempo insieme al
regista per costruire il giusto tono, che includesse sia il
divertimento ma anche momenti più seri e riflessivi. Totalmente
devoto al ruolo, l’attore decise a sua volta di dire sì a tutto
durante la realizzazione del film, prendendo realmente lezioni di
chitarra e di coreano. Egli decise inoltre di interpretare
personalmente alcune scene particolarmente complesse, come quella
del bungee jumping. Nella scena in cui in un bar si scontra con una
cameriera, invece, Carrey cadde male a terra, finendo con il
rompersi tre costole.
Accanto a lui nel film si ritrova
poi l’attrice Zooey
Deschanel nei panni di Allison. A sua volta nota per
diverse commedie romantiche come anche per la serie New
Girl, l’attrice si trovò qui a dover prendere parte ad una
sequenza in moto. La sua controfigura era infatti impossibilitata a
partecipare, e l’attrice dovette salire realmente sul mezzo. Sono
poi presenti gli attori Bradley
Cooper e Danny Masterson
interpretano rispettivamente Peter e Rooney, i due migliori amici
di Carl. Il celebre Terence Stamp è invece
Terrence Bundley, l’uomo che introdurrà Carl al concetto dello “yes
man”. John Michael Higgins è invece Nick, il
collega del protagonista che gli suggerirà di seguire tale
seminario. Infine, il noto caratterista Rhys Darby
è presente nei panni di Norman, strampalato capo di Carl.
Yes Man: il significato del film,
le sue frasi, il trailer e dove vederlo in streaming e in TV
Oltre ad essere una brillante
commedia, Yes Men spinge attraverso il suo protagonista e
quanto gli capita a riflettere su sé stessi e il modo in cui si
conduce la propria vita. Carl, che all’inizio della storia è un
uomo chiuso in sé stesso, si preclude ogni possibile novità che la
vita potrebbe ancora riservargli. Ci vorrà una terapia d’urto per
poterlo far uscire dalla sua condizione e permettergli di
comprendere che non è mai troppo tardi per concedersi qualcosa di
nuovo e inaspettato. Naturalmente il film non manca di mostrare
come un’eccessiva tendenza all’apertura verso il mondo circostante
può allo stesso modo comportare seri rischi e pericoli. Occorre
dunque trovare il giusto equilibrio, variabile da persona a
persona, per potersi godere con positività tutto ciò che la vita
offre.
È possibile vedere o rivedere tale
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Yes
Man è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 22
ottobre alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Un film come Yes Man,
infine, possiede della frasi davvero indimenticabili che aiutano a
riflettere sul senso della vita. Tra una risata e un’emozione, è
infatti possibile fermarsi a riflettere su quanto raccontato e
chiedersi quanto di ciò che si è visto e sentito si rispecchia
nella propria vita. Ecco, dunque, qualche esempio:
Io voglio che voi invitiate il “sì” nella vostra vita,
perché il “sì”, a sua volta, vi risponderà sì! Quando voi dire sì,
entrate nella sfera del possibile! (Terrence
Bundley)
Il “sì” porta sempre a qualcosa di buono!
(Carl Allen)
Senti ma chi se ne frega, il mondo è un parco giochi. Uno
lo sa da ragazzino, ma poi strada facendo tutti se lo
scordano. (Allison Renee)
Tu dici no alla vita, quindi non stai vivendo.
(Terrence Bundley)
Metti la strepitosa capacità
espressiva di un Jim Carrey. Metti una situazione da manuale di
sceneggiatura, col ribaltamento di una situazione iniziale nel suo
contrario. Metti che gli americani le commedie le sanno fare con la
stessa serietà di un melodramma epico. Ed ecco Yes
man, film brillante, portatore di una ventata di ottimismo
che rispecchia la volontà del nuovo cinema americano di lasciarsi
dietro anni di terrorismo e guerre chimiche per lasciarsi andare a
un sorriso a trentadue denti. La parola Sì diventa in questa
pellicola simbolo di cambiamento, di una speranza riposta nel
futuro, di un accettare entusiasticamente ciò che la vita propone
di giorno in giorno.
Yes Man
Da impiegato divorziato che rifiuta
a priori ogni occasione di vivere, mettendo addirittura a
repentaglio i propri affetti, Carl (Jim
Carrey) si lascia convincere da un vecchio amico (il
cui incontro è però abbastanza forzato) a partecipare a una
chiassosa e grottesca convention di un mezzo santone che predica la
via del Sì per aprirsi al meglio alla vita. Un po’ scettico, Carl
comincia il suo percorso di conversione che lo porterà a trovare
l’amore, consolidare le sue amicizie, e persino ad avanzare di
carriera, il tutto in una serie di situazioni comiche e
paradossali, che solo la bravura di Jim Carrey riesce a sostenere.
Perfetta comprimaria risulta essere
Zooey Deschanel, l’eccentrica donna di cui
Jim Carrey si innamora, bislacca almeno quanto
lui (i testi delle canzoni che suona con la sua band sono una
piccola chicca), diventa la protagonista di un amore che non vuole
essere melenso e stucchevole, ma stravagante e libero almeno quanto
i due personaggi.
Ma si sa, in ogni commedia buonista
che si rispetti, c’è sempre la morale sottesa a chiudere i giochi:
non sempre si può dire sempre di sì a priori, rischiando di fare
quel che non si vuole; le scelte si devo fare sempre con la piena
consapevolezza. Solo così si può veramente dire di sì alla
vita.
Yes Man è uno dei
film più brillanti che chi siano visti al cinema negli ultimi anni,
in grado di condensare temi serie e di riflessione e momenti comici
ed umoristici.
Sicuramente la presenza del cast, e
soprattutto di Jim Carrey, ha aiutato la buona
realizzazione del film che, ancora oggi, lo si rivede ogni volta
che si presenta l’occasione con molta gioia.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Yes Man.
Yes Man film
1. Il regista ha passato
molto tempo con Carrey. Per trovare il tono giusto del
film,
Peyton Reed ha deciso di trascorrere diverso tempo
con Jim Carrey per trovare un giusto equilibrio
per il film. Un tono che doveva includere le commedie di Carrey, ma
anche i suoi film più seri, oltre che il fatto di americanizzare il
soggetto (il libro su cui si basa è di un autore britannico).
2. Sono stati fatti dei
riferimenti ai Beatles. In Yes Man, Carl fa due
riferimenti a I Beatles. Il primo è quando canta Can not Buy Me
Love nell’Hollywood Bowl e il secondo è quando suona la
chitarra e canta Jumper dei Third Eye Blind.
Yes Man streaming
3. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Yes
Man, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle
piattaforme di streaming digitali legali come Tim Vision, Rakuten
Tv, Chili, Google Play e iTunes.
Yes Man cast
4. Jim Carrey si è rotto
tre costole. In Yes Man,
Jim Carrey ha fatto da sé quasi tutte le acrobazie richieste e,
durante una di queste, si è fatto molto male. La scena specifica è
quando nel bar Carl s’imbatte in un cameriera e cade di schiena:
nel fare ciò, Carrey ha sbagliato la mossa, cadendo così forte sul
pavimento sa procurarsi la rottura di tre costole.
5. Zooey Deschanel si è
trovata senza stuntwoman. Il giorno prima in cui Zooey Deschanel avrebbe dovuto salire in moto
per la prima volta, la sua controfigura si è fatta male.
All’attrice è stato detto che ci sarebbero voluti nove mesi
affinché la sua stuntwoman si rimettesse in forma, quindi le è
stato chiesto di realizzare lei la scena.
6. Jim Carrey è rimasto
affascinato dal progetto. Lo stesso attore ha dichiarato
di essersi lasciato sedurre dal progetto Yes Man perché
sentiva che gli avrebbe permesso di recitare in lacune scene
davvero divertenti. Scene che avrebbero fatto riflettere il
pubblico su se stesso e gli avrebbero fatto chiedere se, forse,
avrebbero dovuto dire di “sì” più spesso.
Yes Man frasi
7. Frasi da ricordare. Un film come Yes
Man possiede della frasi davvero indimenticabili che aiutano a
riflettere sul senso della vita. Ecco, dunque, qualche esempio:
Io voglio che voi invitiate il “sì” nella vostra vita, perché
il “sì”, a sua volta, vi risponderà sì! Quando voi dire sì, entrate
nella sfera del possibile! (Terrence Bundley)
Il “sì” porta sempre a qualcosa di buono! (Carl
Allen)
Senti ma chi se ne frega, il mondo è un parco giochi. Uno lo sa
da ragazzino, ma poi strada facendo tutti se lo scordano.
(Allison Renee)
Tu dici no alla vita, quindi non stai vivendo.
(Terrence Bundley)
Yes Man: storia vera
8. Si basa un libro
autobiografico. Questo film non è altro che l’adattamento
dell’omonimo libro scritto da Danny Wallace,
autore, produttore e giornalista britannico che ha trascorso un
anno rispondendo sempre “sì” a qualsiasi domanda o proposta e
registrando i risultati.
9. Un esperimento iniziato
per caso. Sembra che David Wallace, autore del romanzo
Yes Man, su cui si basa il film, abbia iniziato questo
esperimento un po’ per caso, grazie ad uno sconosciuto incontrato
sull’autobus. Il suggerimento era quello di dire più sì e così fece
per un anno, rispondendo in maniera affermativa a tutto.
Yes Man trama
10. Capire cosa significhi
dire di sì. La trama di Yes Man analizza la
storia di Carl Allen, caduto in depressione dopo
essere stato lasciato dalla moglie dopo sei mesi di matrimonio.
Questa situazione gli impedisce di essere sereno e di vedere
assiduamente gli amici che gli voglio bene, fino che un vecchio
amico riesce a convincerlo a partecipare ad un convegno
sull’autostima. Se all’inizio il fatto di dire sempre sì sembra
poco sensato, il seguito capirà qual è il suo vero significato.
Nel cast anche Jenna Ortega, Julian
Lerner, Everly Carganilla, H.E.R., Nat Faxon, Molly Sims, Fortune
Feimster, Arturo Castro. Yes
Day è prodotto da Lawrence Grey, Ben Everard,
Daniel Rappaport, Nicole King Solaka, Jennifer Garner.
Produttori esecutivi: Mark Moran, Miguel Arteta,
Adam Marshall, Justin Malen. Direttore della
Fotografia: Terry Stacey. Scenografie:
Doug Meerdink. Costumi: Susie Desanto.
Montaggio: Jay Deuby. Musiche:
Mike Andrews.
Yes Day, la trama
In Yes Day Stanchi
di dover dire sempre “no” a figli e colleghi, Allison e Carlos
decidono di concedere ai loro tre bambini il “giorno dei sì”, in
cui saranno i più piccoli a dettare le regole per 24 ore. Queste
vicende porteranno inaspettatamente la famiglia a vivere
un’avventura mozzafiato a Los Angeles che li farà riavvicinare più
che mai.
Il nuovo film del regista
Miguel Arteta ci presenta una coppia di genitori alle prese
con uno “yes day”, giorno in cui dovranno dire di si alle richieste
dei propri figli. Una commedia godibile per genitori e figli, che
unisce risate assicurate a momenti di sentita
riflessione.
Disponibile su Netflix ed
ispirato all’omonimo romanzo di Amy Krouse Rosenthal e
illustrato da Tom Lichtenheld, Yes
Day narra la storia di Allison (Jennifer
Garner) e Carlos Torres (Edgar
Ramirez) genitori di tre figli, Ellie (Everlee
Carganilla), Nando (Julian Lernen) e Katie
(Jenna Ortega). Katie è nella fase di preadolescenza,
vorrebbe avere più autonomia e indipendenza; Nando è un piccolo
genio della chimica, che si cimenta in esperimenti strampalati e un
po’ fuori dalle righe. Soprattutto questi mostrano espressamente il
loro malcontento nei confronti di un clima familiare che ritengono
troppo autoritario e rigido. L’incontro con Mr Deacon, il
consulente scolastico, suggerirà ai genitori di proporre in
famiglia uno “Yes day”, giorno del sì, in cui i genitori dovranno
accondiscendere alle richieste dei figli, stabilendo alcune regole
generali: le loro richieste non possono riguardare il futuro e non
potranno spostarsi oltre i 30 km da casa. Inizia cosi per la famiglia
Torres una giornata all’insegna dell’avventura, del sano svago
familiare che rinnoverà un legame ancora più forte tra i familiari.
Alla regia del film troviamo Miguel Arteta, conosciuto per “Chuck &
Buck” (2000), “The Good Girl” (2002) “Youth in Revolt” (2009) e la
commedia” Una fantastica e incredibile giornata da dimenticare”
(2014).
Yes Day: un “si”
simbolico per rafforzare l’unione familiare
Con “Yes Day” Miguel
Arteta riesce a confezionare un prodotto assolutamente godibile per
una visione familiare. Il regista mette in scena una storia di
pazze avventure, che consta di momenti comici esilaranti, che mette
in primo piano l’importanza dei rapporti familiari, la necessità di
ritagliarsi del tempo per poter evadere dalla monotonia quotidiana,
riscoprendosi come genitori e figli. Una gara a chi mangia più
gelato, un originale car-wash, indossare gli outfit più
stravaganti: sono i piccoli e grandi momenti di gioia condivisa che
vanno ad incorniciare una giornata all’insegna dell’unione
familiare. Un giorno in cui i genitori devono assecondare le
richieste dei figli, ma che aiuterà anche i figli a capire meglio
il difficile compito dell’essere genitore e gli farà constatare
che, a volte, non è poi così male avere delle regole da rispettare.
Colori sgargianti, un cast d’insieme molto affiato e una traccia
musicale che accompagna le peripezie di figli e genitori vanno a
confluire in una commedia brillante, che scalda il cuore di grandi
e piccini.
Yes Day: una giornata ormai
diventata ricorrenza Oltreoceano
Lo Yes
Day è diventato ormai una sorta di ricorrenza
celebrata da molte famiglie americane, che si è diffusa dopo la
pubblicazione del libro di Krouse e Lichtenheld. La stessa Jennifer
Garner ha dichiarato di organizzarlo ogni anno per i propri figli e
che questo ha aiutato a consolidare l’armonia familiare. Il film ci
dimostra infatti come lo “yes day” possa risultare non solo una
parentesi divertente per tutta la famiglia, ma anche, e
soprattutto, un’occasione di confronto e di crescita comune. Yes
Day è un inno alla condivisione, alla riscoperta della dimensione
ludica e del beneficio di trascorrere del tempo tra genitori e
figli. Una boccata di aria fresca in un anno segnato da numerosi
divieti a causa della pandemia, che ci fa riflettere su come
reinventare il tempo passato assieme in famiglia, distogliendo le
menti dalle fatiche quotidiane. Allison è infatti alla ricerca di
un impiego che fatica a trovare ed è molto rigida nei confronti dei
figli, Carlos è totalmente assorbito dal lavoro e di conseguenza
vive lo stare a casa come un momento in cui rilassarsi ed essere
meno ferreo. Lo Yes Day gioverà però sia a genitori che a figli; i
primi si si metteranno in discussione e mostreranno la parte più
scanzonata e gioiosa del loro carattere, taciuta da tempo, mentre i
secondi matureranno una coscienza maggiore e capiranno a non vivere
le regole come restrizioni imposte, quanto più come suggerimenti o
consigli da conservare preziosamente.
Yes Day: momenti
comici dalle risate assicurate
Yes
Day propone una serie di momenti comici assicurati,
come la scena al Gut Buster, dove la famiglia accoglie la sfida di
mangiare una coppa di gelato gigantesca per non doverla pagare a
prezzo pieno. Questa scena ha richiesto ben tre giorni di riprese e
gelati preparati senza latte e pochissimo zucchero, affinchè
nessuno si sentisse male sul set. In aggiunta, la sfida di
“Kablowey” (gioco inventato appositamente per il film) ha richiesto
una settimana di riprese circa e ben 55.000 palloncini pieni di
acqua colorata. Nel corso del film vediamo come la trama di Yes Day
si snoda tra location all’insegna del divertimento, ad esempio un
enorme parco giochi e il festival musicale che rinnoverà la fiducia
tra mamma e figlia, e il focolare domestico, perno dell’unione
familiare e posto sicuro a cui fare ritorno. Il ritmo e la regia
dinamica di Yes Day ne sottolineano la comicità e la leggerezza,
ritagliandosi però parentesi più intime per soffermarsi sul
significato intrinseco di una giornata straordinaria.
Sebbene si sia parlato molto del
fatto che la stagione “finale” di Yellowstone
non sia in realtà la stagione finale di Yellowstone,
tra le speculazioni di una serie sequel con protagonisti alcuni dei
membri del cast principale, uno degli originali Dutton ha chiuso
con lo stile di vita del Montana e sarà sollevato di vederne la
fine.
Wes Bentley ha
ammesso che la serie è stata una delle cose più grandi a cui abbia
mai preso parte, ma ha confessato di essere contento che stia per
finire dopo il tributo emotivo che gli ha causato fin dall’inizio,
come ha spiegato a EW.
“È una delle cose più grandi di
cui abbia mai fatto parte, ed è un personaggio che è un’arma a
doppio taglio.È molto soddisfacente interpretare un
personaggio a cui viene dato così tanto lavoro emotivo da fare, ma
è anche un pedaggio.Sono entusiasta di lasciarlo andare, ma
sono anche triste di lasciarlo andare”.
Nel 2023, parlando con il New York Times, Bentley ha
rivelato che la natura oscura e complessa di Jamie Dutton gli
pesava da tempo. “È incredibilmente triste”, ha detto.
“Ho sempre affrontato la mia tristezza con cose come la
commedia, o l’umorismo, o le droghe a un certo punto, o cercando di
ignorarla e trovare un’altra via d’uscita. Ma non puoi farlo quando
cerchi di rappresentare la tristezza di qualcuno. Devi lasciare che
ci sia. Questa è stata la parte più difficile e ha pesato un po’
sulla mia vita”.
Non è facile essere Jamie Dutton
Jamie Dutton è uno dei personaggi
più complicati della serie, il che rende la sua lealtà nei
confronti della famiglia un punto dolente per una serie di motivi.
In primo luogo, Jamie è stato adottato e questo ha sempre creato in
lui un profondo senso di inadeguatezza e confusione. Desidera
sempre l’approvazione del padre e, a causa della freddezza di
John (Kevin
Costner), Jamie è spesso spinto a compiere azioni
moralmente discutibili.
Il suo rapporto con la sorella
Beth (Kelly
Reilly) è il punto di ebollizione dell’attrito
dell’intera famiglia Dutton. Tossico sarebbe un modo gentile per
descriverlo. Beth non ha mai perdonato Jamie per il suo
coinvolgimento nella morte accidentale della madre e la sua natura
sconsiderata l’ha portata a scontrarsi frontalmente con
Jamie, il che potrebbe finire solo con la morte e la sepoltura di
uno dei due.
Il mese scorso abbiamo ricevuto
un’ondata di notizie, tra cui quella che Michelle Pfeiffer si era unita al cast di
The Madison, che era stata annunciata
come la serie sequel di Yellowstone.
Anche la star di SuitsPatrick J. Adams si è unita al cast poco dopo,
ma prima dell’annuncio si era ipotizzato che anche
Kurt Russell fosse in trattative per salire
a bordo del progetto. A distanza di quasi due mesi, tutto si è
placato su questo fronte, e un aggiornamento è arrivato da una
fonte improbabile.
La star di YellowstoneCole Hauser, che è stato
in trattative per partecipare al seguito della serie, potrebbe
aver lasciato trapelare a Country Living che Russell è
ufficialmente salito a bordo di The Madison, confermando
inoltre che lo show sarà totalmente indipendente da
Yellowstone. In attesa di notizie ufficiali da parte della
Paramount, queste sembrano le informazioni più solide che possiamo
ottenere per il momento.
“Ho finito un’altra stagione di
Yellowstone.Taylor ha fatto un ottimo lavoro per
realizzarla.Ci sono molte cose in ballo e credo che il
pubblico si augurerà di apprezzarle”.La Madison è
composta da Michelle Pfeiffer e Kurt Russell – una cosa totalmente separata –
e non c’è ancora una decisione definitiva da parte di nessuno,
quindi non lo so davvero.Vedremo”.
Di cosa parla The
Madison?
La Pfeiffer interpreta una madre
che, alle prese con una tragica perdita come matriarca di una
famiglia di New York, si ritrova a guidare un gruppo trapiantato
nel paesaggio rurale e aspro del Montana. A Pfeiffer, Russell e
Adams si aggiungono Elle Chapman nel ruolo della
figlia di Pfeiffer, Paige; Beau Garrett nel ruolo
di Abigail, la seconda figlia; e Amiah Miller nel
ruolo del figlio maggiore di Abigail. Qualche settimana fa,
anche la star di LostMatthew Fox è
stata scritturata per il ruolo di Paul, uno scapolo con la passione
per la vita all’aria aperta.
Al momento dell’annuncio dello
spin-off, il presidente e amministratore delegato di Showtime e MTV
Entertainment Studios Chris McCarthy ha celebrato
l’incredibile successo della serie di Yellowstone,
annunciando che ne seguiranno altre:
Nel giro di cinque anni, abbiamo
trasformato Yellowstone da un programma via cavo statunitense di
successo con cinque milioni di spettatori in un franchise di
successo globale con oltre 100 milioni di fan in tutto il mondo e
molteplici estensioni – e abbiamo appena iniziato”.Sulla
scia del successo di “1883” e “1923”, i nostri nuovi spinoff
previsti, “1944” e “2024”, porteranno il pubblico in un viaggio
emozionante, nuovo e inaspettato, con la narrazione complessa e
avvincente che è diventata un tratto distintivo del franchise e ha
contribuito a trasformarlo in un fenomeno culturale mondiale –
grazie alla mente creativa di Taylor Sheridan”.
Restate sintonizzati su Cinefilos
per ulteriori aggiornamenti su The Madison e
Yellowstone.
La star di Yellowstone,
Ian Bohen, che interpreta il ranchista
Ryan, ha anticipato l’imminente conclusione del
popolare dramma western di Paramount Network. Parlando con
Entertainment Tonight, Bohen ha promesso ai fan in
attesa che il finale della quinta stagione di Yellowstone
sarà uno dei “migliori finali di serie” della storia della
televisione. La serie Yellowstonedovrebbe
tornare nel novembre 2024 per la seconda parte della quinta e
ultima stagione.
“I fan avranno la
[migliore] conclusione che si possa scrivere. Tutto si svolgerà in
modo perfetto. Molti show finiscono… e non ti soddisfano. Questo
sarà completato in un modo che avrà senso. Non so se nessuna serie
sia mai stata completata in modo così efficace“, ha
proseguito. “Ci aspettiamo di avere il miglior finale
di serie della storia. Forse sono troppo sicuro di me, ma credo che
sarà così. Ringraziamo tutti per la pazienza… Varrà la pena
aspettare, lo prometto“.
La quinta parte della stagione di
Yellowstone non
avrà come protagonista KevinCostner
L’anno scorso è stato riferito che
la star principale Kevin Costner non riprenderà il suo ruolo di
John Dutton III nella seconda parte della quinta stagione di
Yellowstone. La sua uscita di scena sarebbe stata dovuta a
conflitti di programmazione con il progetto cinematografico di
Kevin Costner e a divergenze creative.
Nonostante la sua imminente conclusione, è stato confermato che un
sequel di Yellowstone è
attualmente in fase di sviluppo.
“La serie racconta la
storia della famiglia Dutton, guidata da John Dutton, che controlla
il più grande ranch di bestiame contiguo degli Stati
Uniti“, si legge nella sinossi. “Tra
alleanze mutevoli, omicidi irrisolti, ferite aperte e un rispetto
duramente guadagnato, il ranch è in costante conflitto con coloro
che confinano con lui: una città in espansione, una riserva indiana
e il primo parco nazionale americano“.
Il network ha annunciato in
precedenza che la seconda metà della quinta stagione di Yellowstone,
che chiuderà la serie principale, sarà trasmessa in
anteprima a novembre. Anche se al momento non è chiaro se
questo obiettivo sarà ancora realizzabile.
I precedenti commenti di Kevin Costner sulla situazione di stallo sono
stati fatti durante la sua testimonianza all’udienza di divorzio
alla fine del 2023, in cui ha affermato di essere in debito di 12
milioni di dollari per la seconda parte della quinta
stagione, non ancora girata, dopo che la Paramount ha
“abbandonato” le trattative. Il vincitore del Golden Globe
ha anche detto che potrebbe portare lo show in tribunale per
risolvere le loro divergenze.
In arrivo da domani su
Paramount Network (sul 27 del digitale terrestre, sul
canale 27 di Tivùsat anche in HD e sul 158 di Sky in HD),
la seconda stagione di Yellowstone:
l’acclamata e graffiante serie dei cowboy del Montana con uno
straordinario Kevin Costner nei panni del redivivo John
Dutton, proprietario di un grande ranch dove vive con la sua
famiglia del ricavato del proprio lavoro. Il canale più
cinematic di ViacomCBS Networks Italia ospiterà la seconda
stagione della serie per la prima volta in free to
air a partire dal 16 luglio.
Yellowstoneandrà
in onda ogni venerdì alle 21.10 con due episodi.
Un viaggio immersivo nella vita del
Montana popolato da personaggi indimenticabili che tornano sul
piccolo schermo per dare azione alla scena. È infatti l’azione a
regnare sovrana nella seconda stagione di Yellowstone, la serie che
si ispira alla vita nel selvaggio west e che ruota intorno al
patriarca e protagonista John Dutton (Kevin
Costner). La seconda stagione, rispetto alla prima, si
fa meno descrittiva e più viva di intensi colpi di scena e
suspence. Lo sceneggiatore candidato all’Oscar Taylor
Sheridan(Sicario,
Hell or High Water, I
Segreti di Wind River) punta maggiormente sul fascino
della violenza e sull’intensità dei personaggi, soddisfacendo così
la fame di azione dello spettatore contemporaneo e regalando un
secondo giro di cinema seriale d’autore da non perdere.
Kevin Costner non delude le alte aspettative
dei suoi fan e torna alla carica impeccabile nel suo ruolo di padre
autoritario, a tratti malinconico, ma anche coraggioso ed esperto
cowboy, capace di entrare in contatto con la natura e il suo
mistero. Insieme a tutto il cast, Costner dà vita ad un
irresistibile western moderno di grande qualità con personaggi
ricchi e credibili, a cui il pubblico non farà fatica ad
affezionarsi.
La seconda stagione non smette di
sorprendere grazie a nuovi elementi che vengono a galla; memorie e
vecchi ricordi presentano un’eredità interessante che viene qui
finalmente sviscerata. Il passato diventa presente, il presente si
fa passato per mescolarsi in armonia in un racconto che acquista
forza e tridimensionalità, grazie ad una costruzione narrativa
molto profonda e ben fatta.
Tra i personaggi principali, nella
seconda stagione, ritroviamo tutta la famiglia Dutton (Luke Grimes,
Kelly Reilly, Wes Bentley) al fianco di Monica Long (Klesey
Asbille Chow), Rip Wheeler, Thomas Rainwater (Gil
Birmingham) e Dan Jenkins (Danny Huston),
sopravvissuto per miracolo e alla ricerca di vendetta. I nuovi
episodi vedranno l’entrata in scena di nuovi personaggi, tra cui
Travis Wheatly, interpretato dallo stesso Taylor Sheridan,
Malcolm Beck, interpretato dal Neal McDonough, Teal Beck,
interpretato da Terry Serpico, Steve Hendon, interpretato
da James Jordan.
La seconda stagione di
Yellowstone che
si compone di 10 episodi, sarà trasmessa in free to air su
Paramount Network ogni venerdì a partire dal 16 luglio alle ore
21.10 con 2 episodi a settimana.
Mentre da giovedì 22
luglio, alle ore 21.30, la seconda stagione della serie andrà in
onda su Spike – canale 49 del digitale terrestre (DTT) sul 26 di
Tivùsat e sul 169 di Sky – con due episodi per
volta.
Tornano i cowboy e le immense
praterie del Montana di Yellowstone,
l’amatissima serie TV con
Kevin Costner, giunta ormai alla quarta stagione: dal
14 dicembre su Sky Atlantic e in streaming su NOW. Scritti e
prodotti da Taylor Sheridan, i dieci nuovi episodi
proseguono la narrazione dell’epopea neo – western sulle storie di
confine dei Dutton e il loro viscerale legame con lo sterminato e
ambitissimo ranch di cui sono proprietari da generazioni.
Yellowstone
è un’avvincente saga familiare con protagonista ancora una volta il
premio Oscar
Kevin Costnernei panni del
cowboy John Dutton. Nel cast tornano anche i figli di John,
interpretati da Kelly Reilly, Luke Grimes e
Wes Bentley, oltre a Kelsey Chow, Cole
Hauser, Gil Birmingham e Josh Holloway.
Yellowstone – quarta
stagione, la trama
John Dutton, proprietario di un
ranch nel Montana, lotta per mantenere la stabilità della famiglia
e del ranch, minacciato dai costruttori e da una riserva indiana, a
cui si aggiunge la corruzione della classe politica. Tutti hanno un
obiettivo: conquistare il territorio del ranch. La nuova stagione
inizia subito dopo l’adrenalinico finale della terza stagione, con
le vite di John, Bette e Kayce in pericolo e con Jamie contro la
sua famiglia. La guerra contro Market Equities è ancora in
corso.
In Yellowstone
4 protagonisti sono Kevin Costner nel ruolo di John Dutton, è un
patriarca miliardario della sesta generazione della famiglia
Dutton, che controlla il Yellowstone Dutton Ranch, il più grande
ranch contiguo degli Stati Uniti. Luke Grimes nei
panni di Kayce Dutton, un ex SEAL della Marina degli Stati Uniti e
uno dei figli di John ed Evelyn. Kelly Reilly nei panni di Beth Dutton, una
finanziera e figlia di John ed Evelyn. Wes Bentley
nei panni di Jamie Dutton, avvocato, aspirante politico e uno dei
figli di John ed Evelyn. Cole Hauser nel ruolo di
Rip Wheeler, caposquadra del ranch di Yellowstone e del braccio
destro di John. Kelsey Asbille nel ruolo di Monica
Long Dutton, moglie dei nativi americani di Kayce. Brecken
Merrill nel ruolo di Tate Dutton, figlio di Kayce e Monica
e unico nipote di John. Jefferson White nel ruolo
di Jimmy Hurdstrom, un ranch di Yellowstone. Danny
Huston nel ruolo di Dan Jenkins, un miliardario
sviluppatore di terreni dalla California con l’aspirazione di
costruire su parti di Yellowstone.
Yellowstone ha
scritto la sua fine in un’altra storia che ha seguito la famiglia
Dutton. Nel 1883, i primi membri della famiglia
di John Dutton intrapresero un viaggio straziante dal Texas al
Montana su una variante dell’Oregon Trail. Piuttosto che lottare
contro criminali e complessi di sviluppo, la famiglia di James
Dutton nel 1883 combatté
contro i pericoli della natura. James, Margaret, Elsa e John
attraversarono fiumi in Texas, sfidarono tornado nelle Grandi
Pianure e affrontarono l’agghiacciante minaccia dell’inverno mentre
si avvicinavano alle montagne in un carro coperto. Tuttavia, il
nemico principale della famiglia Dutton nel 1883 era
l’avidità, la stessa di sempre.
Alla fine del loro viaggio, i Dutton
incontrano una figura saggia che li guida a destinazione e predice
la fine della loro eredità. Nel finale della quinta
stagione di Yellowstone, Kayce Dutton porta a
compimento la profezia del 1883. Questo sviluppo
dimostra che le storie dello sceneggiatore
di Yellowstone Taylor Sheridan lavoreranno
armoniosamente per formare la saga completa della famiglia Dutton.
Pertanto, mentre altre puntate si sviluppano su ciò che è accaduto
prima e dopo la famiglia di John Dutton III, è essenziale capire
cosa è successo prima. Nel 1883 la famiglia Dutton
fece una promessa che guidò tutte le storie successive sul loro
ranch nel Montana.
La spiegazione della profezia
del 1883 sul ranch di Yellowstone
Elsa Dutton è uno dei personaggi più
essenziali del franchise di Yellowstone, perché la
sua storia è direttamente responsabile dell’eredità della sua
famiglia. Elsa è solo un’adolescente quando la sua famiglia
intraprende un viaggio attraverso le pianure con una carovana di
emigranti. Elsa sopravvive, mentre gli altri membri della sua
carovana sono vittime degli elementi e della loro inesperienza di
pionieri. La narrazione di Elsa Dutton
a Yellowstone permette agli spettatori di
comprendere la sua prospettiva completa sulla vita, la morte,
l’amore e la terra, mentre vive un’esperienza di crescita nella
natura selvaggia. Il monologo dell’attrice Elsa Isabel May
contestualizza ogni capitolo con l’accento del sud del suo
personaggio.
Alla fine, nonostante la sua
arguzia, Elsa muore durante il viaggio della famiglia a causa di
un’infezione. Un guerriero Lakota colpisce Elsa al fegato con una
freccia avvelenata e la morte di Elsa Dutton
nel 1883 segna la fine della serie. La ferita
mortale di Elsa è un tragico equivoco che evidenzia la fragilità
della natura umana. I capigruppo Shea e Thomas manomettono
accidentalmente la brutale scena del crimine di donne e bambini
Lakota assassinati, facendo apparire la loro carovana come
responsabile della loro morte. Nonostante il piano di James, i
guerrieri Lakota attaccano per errore i pionieri quando il loro
cuoco si discosta dalla strategia prestabilita.
Pur evidenziando la natura complessa
delle battaglie combattute sull’Oregon Trail e nell’Ovest
americano, la morte di Elsa delinea il futuro
di Yellowstone. James e Margaret continuano il loro
viaggio nonostante la ferita della figlia e alla fine incontrano un
gruppo di Crow mentre si avvicinano alle montagne. I Crow curano
Elsa con una cerimonia, nonostante abbiano confermato a James che
Elsa morirà perché i Lakota immergono le loro frecce nel letame di
mucca. Quando James racconta ad Aquila Maculata la sua necessità di
trovare un luogo di riposo per la figlia, il capo dei Crow gli
parla generosamente della Valle del Paradiso.
Tuttavia, le indicazioni
dell’anziano Crow sui vecchi territori di caccia del suo popolo
sono accompagnate da un avvertimento. Aquila Maculata
dice a James Dutton che il suo popolo si ribellerà e si riprenderà
la terra in sette generazioni, stabilendo la profezia
di Yellowstone nel 1883. Piuttosto
che opporsi alla volontà dell’anziano Crow, James Dutton accetta
che il popolo possa riavere la sua terra in sette generazioni,
lasciando intendere che la sua famiglia non si opporrebbe. La
promessa tra James Dutton e Spotted Eagle spiega in gran parte il
finale della quinta
stagione di Yellowstone.
Quanto si è avverata la profezia
del 1883 a Yellowstone
Mentre le recensioni della quinta
stagione di Yellowstone, episodio 14, riflettevano la
delusione per i problemi di prevedibilità e di ritmo dello show,
la quinta stagione
diYellowstone ha realizzato
con successo la dualità della
profeziadel 1883. Il
dialogo tra James Dutton e Spotted Eagle si articola in due parti.
In primo luogo, Spotted Eagle minaccia di riprendersi la terra.
Poi, James Dutton assicura al capo che i suoi antenati possono
averla. Entrambi gli aspetti della profezia si realizzano
in Yellowstone, con Sheridan che pone le basi
nella prima stagione. La prima stagione
di Yellowstone realizza l’aspetto indigeno della
profezia, con Thomas Rainwater che minaccia di riprendersi la
terra.
Il contesto
di Yellowstone ci dice che Tate è la settima
generazione della famiglia Dutton ad abitare la Paradise Valley del
Montana, prefigurando la fine del regno della famiglia.
Nella stagione 1
di Yellowstone, Thomas Rainwater dice a
John Dutton che acquisterà la Paradise Valley, a partire
dallo Yellowstone Dutton Ranch. Il capo della Tribù di Broken Rock
Rainwater vuole restituire la terra al suo popolo, gli antenati di
Spotted Eagle. La minaccia di Thomas Rainwater a John Dutton nella
stagione 1 di Yellowstone è la prima metà della
profezia che si realizza, con i parenti del popolo Crow che si
sollevano per reclamare la loro terra. Tuttavia, Sheridan non ha
dimenticato nemmeno la metà della promessa di James Dutton. Le
azioni di Kayce nella stagione 5
di Yellowstone riflettono la cooperazione di
James con i Comanche, i Lakota e i Crow durante la sua
storia a Yellowstone.
In Yellowstone, stagione 5, episodio 14, Kayce
Dutton ha realizzato la profezia della sua famiglia. Kayce dice a
Thomas e Mo che vuole offrire di rivendere la terra alla Tribù di
Broken Rock per quello che costava 140 anni fa quando la sua
famiglia la colonizzò. Il capo tribù accetta l’offerta e Kayce e
Thomas concludono l’affare della terra dopo il funerale di John
Dutton III. L’offerta di Kayce permette a Thomas Rainwater di
riprendere la gestione della terra in modo pacifico, invece di
usare i soldi del casinò per prenderla dopo la morte di John,
completando la profezia e rimuovendo gli ostacoli all’acquisto
della terra da parte della Tribù di Broken Rock.
Cos’altro viene rivelato nei
prequel di Yellowstone che potrebbe accadere in futuro
La storia e la narrazione di Elsa
Dutton sono potenti fonti di profezia nell’universo
di Yellowstone. Nonostante la sua morte, Elsa Dutton
continua a narrare la storia
di Yellowstone nella stagione 1
di 1923. La saga dell’epoca della Depressione è il
seguito di 1883 e la narrazione di Elsa spiega
come l’eredità della sua famiglia si sia sviluppata nei 40 anni
successivi alla sua morte. La narrazione di Elsa del
1923 contiene molte sfumature nel descrivere ciò che
accadrà alla sua famiglia, ma il monologo in codice è l’indizio più
profondo di ciò che accadrà nella stagione 1923, la
seconda. In 1923
– stagione 1, episodio 1, Elsa dice quanto segue:
Elsa:Mio padre aveva
tre figli.Solo uno sarebbe vissuto per vedere i propri
figli crescere.Solo uno avrebbe portato il destino di
questa famiglia attraverso la depressione e ogni altro inferno che
il XX secolo ha scagliato contro di loro.
Il monologo di Elsa lascia intendere
ciò che accadrà nel 1923 e nel già
annunciato 1944. Il prossimo capitolo
del 1923 vedrà Spencer e Alexandra recarsi nel
Montana dopo essersi separati nel finale della prima stagione.
Inoltre, la storia di Jack Dutton continuerà insieme a quella di
Elizabeth Strafford. Gli eventi della seconda stagione
di 1923 chiariranno i dettagli del monologo di
Elsa e prepareranno il prossimo prequel
di Yellowstone , 1944. I
prequel di Yellowstone completano la narrazione
e arricchiscono l’albero genealogico dei Dutton. Tuttavia, le due
puntate più importanti per la storia completa dei Dutton
sono 1883 e Yellowstone, che
stabiliscono e realizzano la profezia.
Con la fine degli scioperi della
WGA e del SAG-AFTRA, la serie televisiva di successo Yellowstone sta
ufficialmente programmando di tornare sul set per riprendere la
lavorazione della seconda metà della sua quinta stagione.
Secondo un recente rapporto
di Variety,
la produzione dellaYellowstone –
stagione 5, parte 2 riprenderà la lavorazione nella tarda primavera
del 2024. Con gli episodi finali dell’ultima stagione della serie
che
arriveranno nel novembre 2024, questo dovrebbe dare alla troupe
abbastanza tempo per concludere la serie.
La quinta stagione di
Yellowstone sarà
l’ultima stagione della serie di successo, ma la
Paramount non ha ancora finito con il mondo
cheTaylor
Sheridan ha creato per il canale. Due
serie spin-off, intitolate 1944 e
2024, sono in lavorazione, mentre altre due serie
(1883 e 1923) sono già state
pubblicate. Secondo quanto riferito, è in lavorazione anche
uno spin-off intitolato 6666, basato sul
Four Sixes Ranch presente nella serie.
Cosa sappiamo su Yellowstone?
A dicembre è stato riferito che la star di
Yellowstone Kevin Costner sarebbe uscito dalla
serie nella quinta stagione, a quanto pare a causa del suo
desiderio di concentrarsi sull’epico film western in due parti
“Horizon”,
che avrebbe seriamente compromesso la sua disponibilità a girare
Yellowstone. L’uscita della prima parte del film è prevista per
giugno 2024, mentre la seconda parte seguirà ad agosto.
Yellowstone,
che segue la famiglia Dutton e il loro vasto ranch nel Montana, ha
dimostrato di essere uno degli spettacoli più popolari in
televisione. La premiere della prima metà della quinta stagione ha
attirato l’incredibile cifra di 17 milioni di spettatori.
Yellowstone
è stato creato da Taylor Sheridan e John Linson. Nel cast Kevin
Costner, Luke Grimes, Kelly Reilly, Wes Bentley, Cole Hauser,
Kelsey Asbille, Brecken Merrill, Jefferson White, Forrie Smith,
Denim Richards, Ian Bohen, Finn Little, Ryan Bingham, Gil
Birmingham, Jen Landon e Kathryn Kelly. .
L’attesa è finita. Dal 19
marzo arriva in prima tv free to air su Paramount Network
(sul 27 del digitale terrestre, sul canale 27 di Tivùsat
anche in HD e sul 158 di Sky in HD), il brand di ViacomCBS
Networks Italia dedicato agli amanti delle storie e casa delle
grandi stelle, la prima stagione di Yellowstone con
la straordinaria partecipazione di Kevin Costner. La serie sarà in
onda ogni venerdì alle 21.10.
Yellowstone
è la serie prodotta da Paramount, scritta a quattro mani dallo
sceneggiatore candidato all’Oscar Taylor Sheridan(Sicario, Hell or High Water, I Segreti di Wind
River) insieme a John Linson. Oltre a
Kevin Costner, attore, regista e produttore con alle
spalle tantissimi riconoscimenti tra cui premi Oscar, Golden Globe
ed Emmy Award, Luke Grimes (American Sniper, 50 sfumature
di grigio), la serie vanta un cast d’élite, tra cui
Kelly Reilly (L’appartamento spagnolo, Bambole Russe,
Orgoglio e Pregiudizio, Sherlock Holmes), Wes Bentley
(Interstellar), Cole Hauser, Kelsey Asbille, Brecken Merril,
Jefferson White e Gil Birmingham.
John Dutton, il protagonista
interpretato da
Kevin Kostner, è il proprietario ambiguo,
inarrestabile e seducente di Yellowstone,
uno dei più importanti ranch americani e deve difenderlo da
innumerevoli pericoli e nemici: attacchi dei nativi americani e da
impresari edili e politici corrotti. Per farlo, si circonda di
uomini fedeli che per lui darebbero la vita. Proteggere il ranch e
la famiglia significa essere disposti a tutto, anche ad usare la
forza e la violenza. Yellowstone è una serie dai molteplici
intrecci, sembra raccontare soltanto le vicende di un ranch, invece
affonda le radici nell’America più profonda e nella sua identità,
diventando così una storia senza confini.
Un’avventura che scopre, puntata
dopo puntata, la bellezza naturalistica dell’America: Yellowstone,
un parco naturale di oltre 9.000 km quadrati in cima a una
formazione vulcanica che si estende tra Wyoming, Montana e Idaho.
Il viaggio parte proprio da qui, fra geyser, sorgenti termali
multicolori, laghi montani, canyon profondi e cascate
scroscianti.
Ma Yellowstone
non è soltanto una storia di faide sanguinarie, uomini feroci e
splendidi paesaggi, perché aggiunge tinte neo-western e thriller
per approfondire valori come la conservazione della memoria,
vicende familiari e segreti antichi. E per dare corpo a questa
profondità, anche le donne della serie non sono meno grandiose e
crude degli uomini, anzi, in molte circostanze sanno dimostrare più
grinta e intelligenza. Beth, interpretata da
Kelly Reilly, unica donna tra i quattro figli di John
Dutton, è uno splendido personaggio femminile: la sua sicurezza, il
carattere indomito e coraggioso, sono accompagnati da fragilità e
ferite profonde con cui fare i conti.
Venerdì 19 marzo alle ore
21.10 va in onda il primo lungo episodio di Yellowstone,
Un nuovo giorno, della durata di 90 minuti Nella prima
puntata ci si trova in Montana, nei pressi della città di Bozeman,
dove i membri della comunità indiana si trovano in contrasto con
John Dutton – rappresentante del BLM (Ufficio per la Gestione del
Territorio) – e i suoi figli Jamie, Lee e Beth, proprietari del
ranch “Yellowstone” e di un vastissimo territorio che fa gola a
molti.