L’attore statunitense
Jake Gillenhall – che si è fatto conoscere dalle
platee di tutto il mondo grazie alle sue interpretazioni
in Donnie Darko, I segreti di Brokeback
Mountain, The Day After Tomorrow – L’alba del giorno
dopo– è il protagonista
di Nightcrawler, nel ruolo di un
giornalista freelance in cerca di uno scoop nelle notti di Los
Angeles. La pellicola – che sarà proiettata alle ore 22.00 presso
la Sala Petrassi – è l’opera prima di Dan Gilroy, apprezzato
sceneggiatore di alcuni film di successo come Rischio a
due, Real Steel, The Bourne
Legacy. Nel cast del film, Bill Paxton (Apollo
13, Conflitti del cuore, Titanic)
e Rene Russo, ex modella e attrice di film come Gioco a
due, Nel centro del mirino, Virus
letale e Thor.
Festival di Roma 2014: Nightcrawler con Jake Gillenhall
Festival di Roma 2014: il cinema di Bollywood con Haider di Vishal Bhardwaj
Il cinema di Bollywood
ritorna al Festival: domani, venerdì 24 ottobre alle ore 21.30, si
terrà l’anteprima di Haider, il
nuovo film di Vishal Bhardwaj, regista, sceneggiatore, produttore,
compositore e cantante indiano famoso per i suoi magistrali e
innovativi adattamenti delle opere di
Shakespeare: Maqbool nel 2003, tratto da
“Macbeth”, e Omkara nel 2006, tratto da
“Otello”, grandi successi di pubblico e critica in patria e
all’estero, costituiscono i primi due capitoli della trilogia che
si chiude con Haider, tratto dall’Amleto.
Il film, che verrà proiettato nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, ospita un importante cast di star bollywodiane: Shahid Kapoor, vincitore ai Filmfare Awards, i premi più importanti assegnati dal cinema indiano, e Tabu, considerata una delle migliori attrici del cinema Hindi, più volte premiata per le sue interpretazioni con il prestigioso National Film Award, interprete de Il destino nel nome presentato al Festival di Roma.
Sul red carpet delle ore 21, sfileranno Vishal Bhardwaj e Shahid Kapoor, con il corpo di ballo “BollyMasala Dance Company”, specializzato nella danza del cinema indiano ‘bollywood’ e diretto da Ambili Abraham, ballerina e coreografa di Cinematic dance, dal 2000 icona della danza bollywood in Italia. Il gruppo ballerà sulle note della colonna sonora del film, già accolto in India con grande successo di pubblico e critica.
Festival di Roma 2014: oggi è il Kevin Costner day
Il Festival Internazionale del Film di
Roma ospita oggi venerdì 24
ottobre, uno dei divi più amati dal
pubblico: Kevin Costner. L’attore premio
Oscar, autore e protagonista del successo planetario Balla
coi lupi, indimenticabile volto del capolavoro di Brian de
Palma The Untouchables – Gli intoccabili e
interprete dei blockbuster Robin Hood – Principe dei
ladri e Guardia del corpo incontrerà
il pubblico del Festival alle ore 16 presso la Sala Sinopoli. A
seguire si terrà la proiezione dell’ultimo film che lo vede
protagonistaBlack and White, firmato dal
regista, attore, sceneggiatore Mike Binder (Una
moglie ideale, Litigi d’amore, Il
diario di Jack). Presentato in collaborazione con la sezione
autonoma e parallela Alice nella città, Black and
White esplora le tensioni provocate dalle differenze
razziali puntando l’obiettivo sulla dolorosa storia familiare
dell’avvocato Elliot Anderson che, con la moglie, ha cresciuto la
nipote di colore Eloise. Rimasto vedovo, dovrà lottare con Rowena,
nonna della bambina, per ottenere la custodia legale. Nel cast del
film, al fianco di Kevin Costner, ci sono Octavia Spencer,
vincitrice dell’Oscar® per The Help e
protagonista di Snowpiercer, proiettato a Roma nel
2013, Anthony Mackie (Real Steel, Il quinto
potere, Captain America – Il soldato d’inverno)
e Jennifer Ehle (Le idi di marzo,Contagion, Zero Dark
Thirty). Secondo Screen, in questo film “Kevin Costner offre
una delle sue più convincenti interpretazioni degli ultimi anni”.
L’attore statunitense e il regista saranno sul red carpet alle ore
15.30.
Guardiani della galassia: colonna sonora
E’ finalmente arrivato nelle sale italiane il nuovo atteso film Marvel, Guardiani della galassia di James Gunn e interpretata da Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, con le voci di Vin Diesel e Bradley Cooper. Tra le peculiarità più apprezzate di questo nuovo cinecomics c’è senz’altro la colonna sonora, fatta di grandi successi del passato, ma anche composta dalla partitura di Tyler Bates.
1. Blue
Swede – Hooked on a Feeling
2. Raspberries – Go All
the Way
3. Norman Greenbaum – Spirit
in the Sky
4. David Bowie – Moonage Daydream
5. Elvin Bishop – Fooled
Around and Fell in Love
6. 10Cc – I’m
Not in Love
7. Jackson 5 – I Want
You Back
8. Redbone – Come
and Get Your Love
9. The Runaways – Cherry
Bomb
10. Rupert Holmes – Escape
(The Pina Colada Song)
11. The Five Stairsteps – O-O-H
Child
12. Marvin Gaye/Tammi Terrell – Ain’t
No Mountain High Enough
Leggi la nostra recensione!
https://www.youtube.com/watch?v=fushyFwH0b0
1. Morag
2. The Final Battle Begins
3. Plasma Ball
4. Quill’s Big Retreat
5. To the Stars
6. Ronan’s Theme
7. Everyone’s an Idiot
8. What a Bunch of A-Holes
9. Busted
10. The New Meat
11. The Destroyer
12. Sanctuary
13. The Kyln Escape
14. Don’t Mess With My Walkman
15. The Great Companion
16. The Road to Knowhere
17. The Collector
18. Ronan’s Arrival
19. The Pod Chase
20. Sacrifice
21. We All Got Dead People
22. The Ballad of the Nova Corps. (Instrumental)
23. Groot Spores
24. Guardians United
25. The Big Blast
26. Groot Cocoon
27. Black Tears
28. Citizens Unite
29. A Nova Upgrade
Guardiani della Galassia, il film
Guardiani della Galassia è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardiani della Galassia. Nel cast del film diretto da James Gunn ci sono Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Lee Pace, Michael Rooker, Karen Gillan, Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close e Benicio del Toro.
Trama: L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.
Grimm 4×01: anticipazioni dal primo episodio
Si intitola Thanks for the Memories, Grimm 4×01, la prima puntata dell’attesissimo quarto ciclo di episodi della serie televisiva di successo Grimm, trasmessa dal network americano della NBC.
LEGGI ANCHE: Grimm 4: in arrivo guest-star da CSI
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Grimm è una serie
televisiva statunitense trasmessa dal 28
ottobre 2011 sul
canale NBC. In Italia viene invece trasmessa in prima visione a
partire dal 2 luglio 2012 sul canale pay Steel e successivamente da Premium
Action; in
chiaro su Italia
2 a partire dal 10
aprile 2013.
Nick Burkhardt è un detective della omicidi di Portland con una particolare abilità: vedere il lato oscuro, le “bestie selvagge”, che si nascondono nelle persone che lo circondano. La sua vita cambia improvvisamente dopo l’incontro con sua zia Marie, che gli rivela di essere l’ultimo discendente di una famiglia di cacciatori chiamati col nome “Grimm”, che combattono una famiglia di creature soprannaturali noti come Wesen, per difendere il genere umano. Dopo aver indagato sul suo passato, Nick si rende conto di dover seguire il proprio destino. I Wesen sono quasi sempre uomini bestia tranne rare e potenti eccezioni e non tutti sono aggressivi nei confronti degli esseri umani.
- Nick Burkhardt (stagione 1-in
corso), interpretato da David Giuntoli, doppiato
da Francesco Venditti.
Il protagonista della serie. Detective della polizia di Portland fa parte di una famiglia di cacciatori di creature malvagie chiamati Grimm. - Hank Griffin (stagione 1-in
corso), interpretato da Russell Hornsby, doppiato
da Massimo Bitossi.
È il partner di Nick. Nel corso della prima stagione è completamente all’oscuro dei poteri e dei compiti del collega, ma nei primi episodi della seconda stagione apprende quali siano le capacità di Nick. - Juliette Silverton (stagione
1-in corso), interpretata da Bitsie Tulloch, doppiata
da Francesca Manicone.
È la fidata fidanzata di Nick. Dopo essere caduta in coma alla fine della prima stagione a causa di un maleficio, viene risvegliata, ma non ricorda più chi sia Nick; per Juliette lui è un completo estraneo. Alla fine della seconda stagione, dopo aver riacquistato la memoria apprenderà anche lei la verità sulle capacità di Nick. - Monroe (stagione 1-in corso),
interpretato da Silas Weir Mitchell, doppiato da Fabrizio
Vidale.
È un Blutbad (lupo mannaro) che grazie ad una serie di diete e al pilates è riuscito a controllare la creatura dentro di lui. Si unirà a Nick per aiutarlo a risolvere i casi e col tempo diverranno amici. - Capitano Sean Renard (stagione
1-in corso), interpretato da Sasha Roiz, doppiato
da Riccardo Niseem Onorato.
È un ufficiale superiore della polizia di Portland, nonché discendente di una potente famiglia reale nel mondo delle creature. Non è bene accetto dalla famiglia di suo padre a causa delle sue origini (sua madre era una Hexenbiest, una strega). È un personaggio carismatico ma ambiguo. - Sergente Drew Wu (stagione 1-in
corso), interpretato da Reggie Lee, doppiato da Guido Di
Naccio.
È un sergente del Portland Police Department, uno stimato collega di Nick e Hank. - Rosalee Calvert (stagione 1-in
corso), interpretata da Bree Turner, doppiata da Sabrina
Duranti.
È una Fuchsbau che aiuta Nick e Monroe nelle loro indagini fornendo informazioni utili e rimedi per risolvere i problemi legati al soprannaturale. - Adalind Schade (stagione 1-in
corso), interpretata da Claire Coffee, doppiata
da Barbara De Bortoli.
È una Hexenbiest che nel corso della prima stagione lavora per Sean Renard. Dopo l’ingestione del sangue di Nick, è diventata un normale essere umano. Proprio per vendicarsi di quanto Nick le ha tolto, ha causato il coma e la successiva amnesia di Juliette.
Haven 5×07: anticipazioni e promo
Si intitola Nowhere Man, Haven 5×07, la settima puntata della quinta stagione della serie televisiva Haven, che andrà in onda sul network americano Syfy
In Haven 5×07 Audrey e Nathan si sono appena ritrovati dopo i terribili avvenimenti che li hanno tenuti a distanza per lunghissimo tempo, ma la coppia non avrà tempo per rallegrarsi, dato che un problema dotato di un fortissimo potere li separerà nuovamente e li costringerà a nuove sfide per ritrovarsi e riuscire a stare finalmente insieme
Constantine 1×01: anticipazioni e promo
Si intitola Non Est Asylum, la prima puntata della prima stagione della nuova serie televisiva basata sul noto personaggio della Vertigo/DC Comics e trasmessa dal network americano della NBC.
http://www.youtube.com/watch?v=GRdspFW1O4I
In Constantine 1×01 conosceremo il cacciatore di demoni e maestro dell’occulto John Constantine, che possiede un potere oscuro che utilizza per combattere contro il male, sebbene la sua anima appartenga all’inferno; dopo essersi ritirato dalla lotta ai malvagi, si ritrova a dover rientrare in azione quando la figlia di un vecchio amico finisce nel mirino di potenti entità sovrannaturali.
Gotham: Morena Baccarin nel cast dello show
Mentre la
prima stagione continua la sua programmazione arriva oggi la
conferma di una new entry nel cast di Gotham, la serie trasmessa da
FOX e basata sull’universo DC Comice. Si tratta
dell’attrice Morena Baccarin che interpreterà la
dottoressa Leslie Thompkins.
TVLine ha confermato dell’arruolamento dell’attrice per i prossimi episodi di Gotham: vedremo Morena Baccarin infatti nella serie nei primi mesi del 2015 nei panni della dottoressa Thompkins, un medico di talento e dedicato che era un’amica dei defunti Thomas e Martha Wayne.
La Thompkins è determinata a usare le sue abilità per aiutare Gotham e più bisognosi, il che significa lavorare presso l’Arkham Asylum, la struttura psichiatrica giudiziaria; in aggiunta alle sue competenze mediche, la sua freddezza quando è sotto pressione le serve per resistere all’attrazione che prova verso James Gordon (Ben McKenzie) e nelle situazione di pericolo.
Festival di Roma 2014: Stonehearts Asylum conferenza stampa
Il regista Brad Anderson è arrivato a Roma per parlare del suo ultimo film Stonehearts Asylum , presentato nella categoria Mondo Genere al Festival di Roma 2014. Non solo stampa, domani il regista de L’Uomo senza sonno e Session 9 incontrerà il pubblico.
Stonehearts Asylum è ispirato liberamente da una racconto breve di Edgar Allan Poe, come mai la scelta di questa novella poco conosciuta? “Il racconto si intitola Il Sistema del Dottor Catrame e del Professor Piuma, e lo sceneggiatore Joe Gangemi aveva scritto questo copione circa 15 anni fa ed è da allora che cerca di portare alla luce questo progetto. Diversi registi si sono dimostrati interessati e anche diversi attori, come Johnny Depp e Natalie Portman in una certa fase del progetto erano stati coinvolti come protagonisti ma ogni volta non se ne faceva nulla. Ho deciso quindi di farlo io perchè appena ho letto la sceneggiatura me ne sono immediatamente innamorato, sia dei personaggi che della storia d’amore in se, oltre che delle diverse chiavi di lettura che si potevano applicare. C’erano già diversi di film basati su storie di Poe ma erano cose datate anni ’60 e ’70, come i film di Vincent Price. Quindi ho pensato che questo era il giusto mondo per far tornare a splendere l’intelligenza dei racconti di Poe e, per presentarlo ad un pubblico più ampio, ho preferito scegliere questo racconto poco conosciuto, piuttosto che magari Il Corvo. E’ stato un lungo processo di realizzazione del film, ma una volta che mi sono unito al progetto e abbiamo scritturato questo fantastico cast, sono arrivati i finanziamenti.”
Un cast straordinario che comprende Jim Sturgess, Kate
Beckinsale, Ben Kingsley, Michael Caine e David Thewlis tra gli
altri: era il cast che voleva? “Assolutamente
si, sono stato da subito molto soddisfatto del cast. In ogni film
ci sono quegli attori che magari vorresti ma non sono disponibili,
o non gli vengono offerti abbastanza soldi, io invece non potevo
chiedere per un cast migliore! Avevo Kate Beckinsale, Jim
Sturgess e Michael Caine, mio dio! Ho
avuto la possibilità di lavorare con una leggenda del genere e
metterlo a confronto sullo schermo con Ben
Kingsley. Loro non avevano mai lavorato insieme, se non in
un film degli anni 80 in cui interpretavano Sherlock Holmes e
Watson. Quindi è stato fantastico poterli riunire sul set dopo
tanti anni. Inizialmente Kingsley doveva interpretare il
personaggio del Dottor Salt, e Michael Caine del Dottor Lamb. Ma
alla fine abbiamo cambiato direzione perchè Ben rispecchiava alla
grande il personaggio di Silas Lamb nel film.”
Non è la prima volta che inscena un suo film in un manicomio, era già successo in Session 9, quali sono le differenze? “Abbiamo portato gli elementi che più ci piacevano della storia di Poe, come il tono della storia e la trama con il suo colpo di scena più significativo, ma poi è stata opera di Joe Gangemi di inserire e creare personaggi ed elementi che più lo affascinavano. Quando stavamo finendo di preparare il film ed eravamo pronti a girare io e Joe abbiamo cercato di accentuare ancora di più la sensibilità di Poe nel film. Invece Session 9, il mio altro film ambientato in un manicomio, era chiaramente una storia più indirizzata verso l’horror, mentre questa secondo me è più una storia d’amore. Ci sono certamente diversi elementi horror ma la cosa bella, che mi aveva affascinato anche solo alla lettura della sceneggiatura, era il finale inaspettato e che ti porta a chiedere ‘Cos’è veramente l’insanità mentale?‘.”
Il film è prodotto tra gli altri da Avi Lerner, storico produttore dei film di Stallone, come è stato lavorare con lui? “La Millenium Entertainement ha prodotto questo film e loro sono abituati a fare grandi film d’azione, con grandi budget e cast, come I Mercenari, mentre con questo film si sono un po’ staccati dal loro campo sicuro. Ho apprezzato molto il loro coinvolgimento perchè hanno investito in tempo e cura e attenzioni in questo film più piccolo, tanto quanto fanno con i grandi film che producono. Ma Avi e gli altri produttori sono stati molto collaborativi e abbiamo girato questo film in Bulgaria, dove hanno diversi sound stage e girano la maggior parte dei loro film. Allo stesso tempo è stata un po’ una sfida perché dovevamo ricreare un ambientazione vittoriana tipicamente inglese in un paesaggio post-sovietico. Quindi sia trovare le location che la giusta fotografia è stato un po’ complicato ma avevamo una grande produzione alle nostre spalle, quindi è filato tutto liscio.”
Ci sono diverse
similitudini nei tuoi film, oltre che in Session 9, perché alla
fine ognuno dei protagonisti non è del tutto positivo e ha sempre
qualcosa da nascondere della propria natura, come succedeva anche
ne L’Uomo Senza Sonno, quindi qual’è la visione dei tuoi
personaggi? “Penso che in molti dei miei film,
Session 9, L’Uomo Senza Sonno,
Transsiberian, i protagonisti convivono spesso con
una grande verità che non hanno ancora scoperto. Ad esempio ne
L’Uomo Senza Sonno, il personaggio di
Christian Bale per sbaglio investe un ragazzo, e
noi lo scopriamo alla fine del film, ma lui rifiuta la verità e
solo quando ha quell’orribile epifania che realizza ed è desideroso
di pagare il prezzo di ciò che ha fatto. Stessa cosa in
Session 9, c’è un personaggio che, noi scopriremo
alla fine, ha ucciso tutta la sua famiglia, ma ancora cerca di
sovvertire la verità. E infine in questo film, molti dei personaggi
vivono in modo molto veritiero ciò che pretendono di essere. Ad
esempio Ben Kingsley, quando lo vediamo all’inizio
nei panni del Dottor Lamb è tutto ben educato e crede nel suo
essere, mentre verso la fine scopriamo che il suo essere è ben
diverso. Molti dei mie personaggi vivono quindi in modo molto
convinto la loro natura, per poi arrivare al punto di catarsi e
rivelarsi per ciò che sono realmente e sono pronti a pagare il
prezzo delle loro azioni. Mi piacciono molto questo tipo di
personaggi perchè aiutano anche a portare avanti la storia fino
alla fine rivelatoria, ed è significativo che uno dei mie film
preferiti sia A Venezia…Un Dicembre Rosso
Shocking di Nicolas Roeg con
l’orribile rivelazione finale, perché penso che questo abbia molto
influenzato la mia formazione.”
Brad Anderson, anche se è considerato un regista dei film dell’orrore, continua all’interno del suo cinema a cambiare di volta volta, non essere identificabile in nessuna categoria produttiva può essere un rischio? “Si, faccio film e scelgo storie e sceneggiature che in quel momento della mia vita mi interessano e affascinano e se l’idea di realizzarne un film mi entusiasma. Da regista non voglio ripetermi, mi piace avere nuove sfide, e raccontare sempre cose nuove, e nuove avventure in termini di realizzazione ed è questo che mi diverte come regista. E’ saggio dal punto di vista della mia carriera? Forse no, ma io voglio realizzare film che mi soddisfino creativamente perché passerò due anni della mia vita a farli e quindi devo essere appassionato del progetto, non lo faccio come passatempo. Ho iniziato, e ancora sono, un regista indipendente, quindi scelgo solo ciò che mi interessa. Ad esempio il mio nuovo progetto è una storia d’amore ambientata nel diciottesimo secolo in Perù su la prima donna che ha navigato il Rio delle Amazzoni, una storia d’amore storica che non assomiglia a nulla di ciò che ho fatto in precedenza, ma è basato su The Mapmaker’s Wife che è un libro che mi è piaciuto tantissimo ed è una avventura drammatica ed esotica secondo me molto divertente da girare. Ogni film è la mia piccola avventura.”
Oltre che film, si è cimentato anche nella regia di serie televisive prima che diventasse più comune tra i registi e gli attori di cinema passare alla televisione, cosa preferisce fare? “Sicuramente la direzione che sta prendendo la tv è affascinante, e per un regista è allettante riuscire ad esprimersi in 5-6 episodi piuttosto che in un film di due ore, come ad esempio con True Detective. E anche scegliendo certi network piuttosto che altri c’è più libertà creativa. Ma con i film si ha un esperienza visiva diversa, c’è un inizio e c’è una fine. Breaking Bad è fantastica, ma devi guardare non si sa quante stagioni per entrare in contatto veramente con la storia. E penso che non c’è nulla come l’esperienza di sedersi in un cinema, al buio, e avere questa drammatica esperienza completa dall’inizio alla fine, invece che guardare qualcosa a casa, con il telefono che squilla, i bambini che interrompono, insomma è più difficile immergersi veramente ed essere trasportati all’interno della storia secondo me.”
Avengers Age of Ultron: James Spader parla della psicologia di Ultron
L’uscita del trailer non ha fatto altro che aumentare l’attesa per l’uscita di Avengers Age of Ultron di Joss Whedon e mentre finalmente l’altro film Marvel, Guardiani della Galassia è uscito anche in Italia, oggi l’attore James Spander che nel film sui Vendicatori interpreta il cattivo Ultron ha parlato proprio del suo ruolo:
“C’è un aspetto umoristico in lui, che è qualcosa di cui parlammo molto nella prima conversazione che ho avuto con Joss [Whedon]. In molti modi lui è un bambino, questo personaggio, perché è un essere nuovo di zecca che è appena venuto alla luce. Eppure, attraverso l’intelligenza artificiale, ha un’incredibile capacità e un’incredibile conoscenza. Per questo lui è molto potente, è come un bambino intelligente.”
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Vi ricordiamo che nel cast Avengers Age of Ultron sono presenti Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen oltre a Paul Bettany, Samuel L. Jackson e James Spader. Il terzo capitolo del franchise di Avengers è scritto e diretto, come sempre, da Joss Whedon. Le riprese hanno avuto luogo inizialmente agli Shepperton Studios (Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state effettute delle riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie parti dell’Inghilterra.
L’uscita del film nelle sale cinematografiche è prevista per il primo maggio 2015.
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Roma 2014: video commento a Stonehearst Asylum e La foresta di Ghiaccio
Sono stati presentati questa mattina alla stampa Stonehearst Asylum di Brad Anderson e La foresta di Ghiaccio di Claudio Noce. Ecco il nostro commento a caldo dei due titoli più importanti di oggi.
Nel caso non vedeste il video da mobile CLICCATE QUI
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La foresta di
ghiaccio è l’opera seconda di Claudio Noce, regista di
numerosi cortometraggi fra i quali Aria, vincitore
del David di Donatello, del Nastro d’Argento e dell’European Film
Award a Venezia, e autore del lungometraggio Good Morning,
Aman, che gli vale (sempre a Venezia) il premio FICE come
miglior autore esordiente. Il nuovo film di Noce, presentato a Roma
in prima mondiale nella linea di programma Cinema d’Oggi, racconta
come dietro l’apparente serenità di un piccolo paese alpino si
nasconda una rete di torbidi misteri. Nel cast, Emir Kusturica,
Ksenia Rappoport, Adriano Giannini, Domenico Diele, Maria Roveran.
Sul red carpet delle ore 19, il regista con Ksenia Rappoport,
Adriano Giannini, Domenico Diele.
Festival di Roma 2014, Foto: Geraldine Chaplin, Kseniya Rappoport e …
Settimo giorno al Festival di Roma 2014 e tra gli ospiti fotografati ci sono Geraldine Chaplin, Kseniya Rappoport, Adriano Giannini e molti altri. Ecco tutte le foto:
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La foresta di
ghiaccio è l’opera seconda di Claudio Noce, regista di
numerosi cortometraggi fra i quali Aria, vincitore
del David di Donatello, del Nastro d’Argento e dell’European Film
Award a Venezia, e autore del lungometraggio Good Morning,
Aman, che gli vale (sempre a Venezia) il premio FICE come
miglior autore esordiente. Il nuovo film di Noce, presentato a Roma
in prima mondiale nella linea di programma Cinema d’Oggi, racconta
come dietro l’apparente serenità di un piccolo paese alpino si
nasconda una rete di torbidi misteri. Nel cast, Emir Kusturica,
Ksenia Rappoport, Adriano Giannini, Domenico Diele, Maria Roveran.
Sul red carpet delle ore 19, il regista con Ksenia Rappoport,
Adriano Giannini, Domenico Diele.
Festival di Roma 2014: La Foresta di Ghiaccio conferenza stampa
Alla conferenza stampa del film La Foresta di Ghiaccio erano presenti il regista Claudio Noce, gli attori Ksenia Rappoport, Domenico Diele e Adriano Giannini, insieme al delegato di produzione Rai Cinema e ai produttori Andrea Paris e Matteo Rovere per Ascent Film.
La prima domanda che è stata rivolta al regista riguarda lo sviluppo narrativo del film, che vede alcune linee narrative messe in risalto e altre che si perdono nel corso dello sviluppo diegetico, a parte il fil rouge della vendetta personale. Secondo Noce, proprio il fatto di cimentarsi con con le regole fisse del genere- in questo caso il noir con i suoi meccanismi narrativi- non svincolano però l’autore/ regista dall’analisi introspettiva dei personaggi e delle loro emozioni.
Noce ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’impervio paesaggio alpino nell’economia del discorso narrativo, sottolineando le evidenti difficoltà che hanno reso questo progetto simile ad una sfida, ma anche l’opportunità di usarle a loro vantaggio, soprattutto da parte degli attori per calarsi al meglio nei loro personaggi.
Giannini, parlando del suo personaggio- il contabile Lorenzo- ha messo subito in chiaro che Noce, mentre lo scriveva, pensava proprio a lui: così, quando un anno e mezzo dopo gli ha consegnato lo script definitivo, ha cominciato subito a lavorarci sopra per cercare di renderlo più credibile, togliendosi quell’aria da “bello dei Parioli” per sembrare sempre di più un abitante di quei luoghi, e senza dubbio le condizioni climatiche e i costumi lo hanno aiutato a calarsi nella parte nel migliore dei modi.
Di un parere
simile è anche l’altro interprete, Diele, che nel film è Pietro:
visto che il suo personaggio è nato nei Balcani per poi essere
adottato da una famiglia italiana, l’attore aveva parecchio
materiale a proposito della sua backstory sul quale lavorare;
infatti, ha cercato di lavorare a lungo anche sul linguaggio e sul
trucco, evidenziato dei difetti fisici che erano più in linea col
suo personaggio- un dente sbeccato, per esempio.
La Rappoport, abituata alle impervie condizioni della sua Russia, ha ribadito e confermato l’opinione dei suoi colleghi uomini, e ha aggiunto che il suo personaggio era- in sceneggiatura- il più misterioso, quello con una backstory meno definita e più ambigua: lavorarci sopra, creando quindi da zero una personalità complessa al ruolo di Lana, è stata la sfida più difficile. Per costruirsi il personaggio si è ispirata alla raffigurazione dell’orso nelle fiabe russe: un animale spaventoso fuori, ma pronto ad intervenire e a salvare gli altri dai guai. Un’anima buona, in fondo.
Un’ultima domanda ha riguardato, ovviamente, la presenza del regista Emir Kusturica qui nella veste d’attore: Noce all’inizio confessa di essersi trovato in imbarazzo all’idea di dirigere un cineasta premiatissimo ed unico come lui, ma quest’ultimo si è dimostrato umano, propositivo e coinvolto dal progetto, superando un’iniziale diffidenza che si è poi subito trasformata in fiducia e curiosità. Semmai, la difficoltà è stata quella di contenere la sua istintività sul set, cosa che spesso lo portava ad improvvisare mutando un po’ il punto di vista del regista su alcune scene.
Festival di Roma 2014: Lulu recensione del film di Luis Ortega
Luis Ortega arriva
al Festival di Roma 2014 a presentare in Cinema d’Oggi
Lulu, film che racconta le avventure di
Lucas e Ludmila, due ragazzi innamorati che vivono in strada. Si
muovono attraverso la città come in un parco giochi. Lucas lavora
con un amico che raccoglie esche dalle macellerie. Nel suo tempo
libero commette reati e spara con la sua pistola sui monumenti
della città. Ludmila è sulla sedia a rotelle con un proiettile
vicino alla sua colonna vertebrale, non sappiamo come il proiettile
sia finito lì, ma immaginiamo che uno degli scherzi di Lucas sia
finito male. Non troppo male, dal momento che la ragazza sta bene
anche se continua ad utilizzare la sedia a rotelle pur non avendone
la necessità.
Il titolo del film è
l’unione dei due nomi dei protagonisti Lu – dmila e Lu – cas, Lulu,
giovani con cui dovremmo simpatizzare ma che le circostanze, i
fatti e i loro stessi atteggiamenti ci rendono davvero
insopportabili.
Ortega realizza una rappresentazione raccogliticcia, approssimativa, per una coppia che non desta la minima simpatia. Forse l’intento era quello di rappresentare una realtà, fotografata nel suo svolgersi, ma il risultato è davvero qualcosa di troppo poco interessante per raccontarci una storia che il pubblico possa apprezzare.
Il film potrebbe anche rappresentare un’indagine su un determinato tipo di essere umano, su un modo di affrontare la vita, una filosofia dell’esistenza che si basa sull’incapacità di concepire la violenza come una qualcosa di negativo e sulla rappresentazione di un amore estremo eppure infantile, quell’amore totale che provano i bambini, così come in fondo sembrano bambini che giocano a fare gli adulti i nostri due protagonisti.
Da domani mi alzo tardi: il film ispirato alla vita di Massimo Troisi
Inizieranno
nel 2015 le riprese di Da domani mi alzo
tardi, il film ispirato alla vita di Massimo Troisi,
l’amato e apprezzato attore napoletano, diretto da Stefano
Veneruso, suo nipote.
Tratto dal romanzo omonimo della sceneggiatrice Anna Pavignano – che con Troisi condivise una parte di vita e la scrittura de Il Postino e di tutti i suoi film da regista (Ricomincio da tre, Morto Troisi, viva Troisi!, Scusate il ritardo, Non ci resta che piangere, Le vie del Signore sono finite, Pensavo fosse amore…invece era un calesse) -, il film è ambientato tra gli Stati uniti e l’Italia ed è fortemente ispirato all’attore, al suo stile di vita, al suo modo di essere. Da domani mi alzo tardi è la storia di ciò che sarebbe potuto succedere se l’attore così rimpianto non fosse mai scomparso quel pomeriggio del 4 giugno 1994, ed è anche il racconto del suo tormentato amore con la Pavignano, sua compagna per molti anni e rimasta unica testimone della loro unione. Attraverso frammenti di una vita passata e mai vissuta, riaffioreranno ricordi buffi e dolorosi di momenti di vita trascorsa insieme prima come amanti e poi come amici; sarà così la memoria a ridare vita alla personalità, al modo di pensare e anche di far ridere di Massimo.
“L’idea è nata più o meno quattro anni fa – ha spiegato il regista Stefano Veneruso -. Leggendo il romanzo ho pensato che potesse essere uno straordinario film, una bellissima storia d’amore da raccontare, a prescindere dal personaggio in questione. Mi ha colpito molto la dinamica della loro storia, che io conoscevo vagamente. Scoprire il dolore vissuto da loro due è una cosa veramente interessante, anche perché Massimo aveva una particolarissima ‘gestione del dolore’: era capace di manipolare e ribaltare qualsiasi situazione. Lo spettatore – ha concluso – si deve aspettare un approfondimento del suo pensiero, che neanche io che l’ho vissuto come fosse un fratello maggiore conoscevo. I protagonisti del film saranno due attori americani. Sarà la raffinata e bravissima Jennifer Beals la protagonista femminile”.
Vizio di forma di P.T. Anderson con Joaquin Phoenix cambia data di uscita
Vizio di forma è il settimo film di Paul Thomas Anderson ed il primo adattamento di un romanzo di Thomas Pynchon.
Quando la vecchia fiamma del detective privato Doc Sportello si presenta inaspettatamente raccontando la storia del suo attuale compagno, il miliardario proprietario terriero del quale è innamorata, e delle trame di sua moglie e del suo ragazzo nel tentativo…beh, facile a dirsi per lei. Siamo alla fine dei psichedelici anni ’60 e la paranoia è all’ordine del giorno e Doc sa che “amore” è un’altra di quelle parole in voga in quel momento storico, come “trip” o “groovy”, che vengono usate a sproposito—solo che questa di solito porta guai.
Con un cast di personaggi che include surfisti, traffichini, tossici e rocker, uno strozzino assassino, detective della LAPD, un musicista sax tenore che lavora in incognito ed una misteriosa entità conosciuta come Golden Fang, che potrebbe essere solo una manovra per eludere il fisco messa in piedi da alcuni dentisti… Parte noir sul surf, parte commedia psichedelica—in poche parole Thomas Pynchon.
I candidati all’Oscar® Joaquin Phoenix (“The Master,” “Walk the Line”), Josh Brolin (“True Grit”, “No Country For Old Men”) e Owen Wilson (“The Royal Tenenbaums”, “Midnight in Paris”); Katherine Waterston (“Michael Clayton,” “Boardwalk Empire”); i premi Oscar Reese Witherspoon (“Walk the Line”) e Benicio Del Toro (“Traffic”); Martin Short (“Frankenweenie”); Jena Malone (la serie di “The Hunger Games”) e Joanna Newsom (“Portlandia”).
Il candidato all’Oscar® Paul Thomas Anderson (“There Will Be Blood”, “The Master”) ha diretto “Vizio di forma” da una sua sceneggiatura tratta dal romanzo di Thomas Pynchon. Anderson ha anche prodotto il film, insieme ai produttori candidati all’Oscar® Joanne Sellar e Daniel Lupi (“There Will Be Blood”). Scott Rudin e Adam Somner sono stati i produttori esecutivi.
Il team creativo dietro la macchina da presa comprende il direttore della fotografia premio Oscar®, Robert Elswit (“There Will Be Blood”), lo scenografo David Crank (“The Master”), il montatore candidato all’Oscar®, Leslie Jones (“The Thin Red Line”) ed il costumista premio Oscar®, Mark Bridges (“The Artist”). Le musiche sono di Jonny Greenwood dei Radiohead.
La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con IAC Films, una produzione Joanne Sellar/Ghoulardi Film Company, “Vizio di forma”. il film sarà distribuito nel mondo dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.
The Judge da oggi al cinema il film con Robert Downey Jr
Warner Bros. Pictures e Village Roadshow Pictures presentano The Judge, con il candidato agli Oscar Robert Downey Jr. (“Chaplin”, “Tropic Thunder”) e il Premio Oscar Robert Duvall (“Tender Mercies-Un tenero ringraziamento”), insieme per la prima volta sul grande schermo. Il film è interpretato anche dalla candidata agli Oscar Vera Farmiga (“Tra le nuvole”) e dal premio Oscar Billy Bob Thornton (“Lama tagliente”) ed è diretto da David Dobkin.
In The Judge, Downey interpreta il ruolo di Hank Palmer, avvocato in una grande città, che torna nei luoghi della sua infanzia dove il padre, con cui non ha più rapporti da anni e che è il giudice della cittadina (Duvall), è sospettato di omicidio. Decide allora di scoprire la verità e in questo percorso ricostruisce i legami con la famiglia da cui si era allontanato anni prima.
Nel cast di The Judge anche Vincent D’Onofrio, Jeremy Strong, Dax Shepard, Leighton Meester, Ken Howard, Emma Tremblay, Balthazar Getty e David Krumholtz. The Judge è prodotto da Susan Downey, David Dobkin e David Gambino, con Herbert W. Gains, Robert Downey Jr., Jeff Kleeman e Bruce Berman come produttori esecutivi. La sceneggiatura è di Nick Schenk e Bill Dubuque, il soggetto di Dobkin & Schenk. Nel team dei collaboratori di Dobkin troviamo il direttore della fotografia premio Oscar Janusz Kaminski (“Salvate il soldato Ryan”, “Schindler’s List”), lo scenografo Mark Ricker, il montatore Mark Livolsi e la costumista Marlene Stewart. Le musiche sono del compositore candidato 12 volte agli Oscar® Thomas Newman (“Saving Mr. Banks”, “Skyfall”).
La Foresta di Ghiaccio: recensione del film di Claudio Noce
La Foresta di Ghiaccio è il secondo lungometraggio del regista Claudio Noce dopo il successo internazionale di Good Morning Aman, presentato in molti festival internazionali.
Nella nuova pellicola La Foresta di Ghiaccio, per raccontare una storia dalle sfumature noir sceglie il contrasto accecante della candida neve trentina, narrando la storia di un piccolo paese alpino la cui quiete viene turbata, all’improvviso, dall’arrivo di una tempesta e da un mistero inquietante che aleggia nell’aria; ad accorgersene subito è Pietro Fanin, un giovane tecnico specializzato che viene chiamato per riparare un guasto nella centrale elettrica locale ad alta quota: nel frattempo, qualcuno scompare. E un cadavere, di una giocane donna africana, viene ritrovato al confine con la Slovenia. Così, i misteri locali si mescolano con le vite di Pietro, di Lana- poliziotta slovena inviata ad indagare sotto copertura, che si presenta come una zoologa- degli operai della centrale ma soprattutto dei due fratelli Pietro e Secondo, stesso padre ma madri diverse, diversi e affini perché entrambi sembrano essere a conoscenza di torbidi segreti che non possono- e non vogliono- rivelare per non turbare la tranquilla quiete del paese.
La Foresta di Ghiaccio, il film
La diegesi del film segue il classico iter tipico del racconto- o della sceneggiatura- noir, giocando sulle ambiguità, i “non detti”, i chiaroscuri che dipingono i personaggi, pronti a muoversi sulla scena sempre alla costante ricerca di qualcosa: uno scopo, un ideale, una vendetta. I protagonisti de La Foresta di Ghiaccio non sono immuni a questa logica, mostrando tutti quanti un carattere schivo, ambiguo, sospettoso come il paesaggio innevato che fa da sfondo alle loro vicende umane. Il chiaroscuro sembra essere l’elemento costante- e caratterizzante- di questa pellicola: il bianco e il nero dominano la fotografia e gli esterni, quasi tutti girati di notte o nelle limpide giornate dopo il bianco della neve risplende accecante; il binomio tra i due colori contraddistingue la morale di tutti i personaggi, sospesi tra dannazione e redenzione, peccato e pentimento, vita e morte; bicolore sono le azioni e gli intenti che muovono Pietro, Lana, Lorenzo, Secondo, Dario e gli altri sulla scena, trasformando la trama in un intricato gioco di specchi dove niente è come sembra.
Nonostante questi apprezzabili intenti, il film dilata la narrazione rendendo il ritmo scarsamente incalzante- in fondo, stiamo parlando di un thriller/noir creando un ibrido che troppo spesso perde di vista i classici colpi di scena o la tensione narrativa utile a far proseguire l’andamento della macchina di celluloide; Noce troppo spesso si abbandona a delle trovate visive liriche che appesantiscono il film e non trovano posto nell’economia asciutta del prodotto audiovisivo.
Brillano gli attori che sembrano avere le facce giuste al posto giusto: Adriano Giannini languido cowboy di montagna, Ksenia Rappoport coriacea e testarda come l’impervio paesaggio trentino ed un imponente Emir Kusturica, qui in veste d’attore, aggressivo e taciturno come un lupo delle montagne.
2001: Odissea Nello Spazio ecco il fantastico trailer per la re-release
“There is only one Stanley Kubrick, 2001 is pure cinema”
Questa affermazione di
Christopher Nolan chiude il nuovo trailer
di 2001: Odissea Nello Spazio, un
film di cui si è già detto tutto o forse non si è detto niente; un
lavoro filosoficamente ambiziosissimo, tecnicamente innovativo
e visivamente immenso, in cui è costante la sensazione di sense of
wonder.
La creazione di Stanley Kubrick ha segnato
un’epoca come pochi, ha marcato un punto di non
ritorno ed ha alzato l’asticella del genere più di ogni
altra pellicola (non me ne vogliano i fan di
Metropolis,Blade
Runner, Solaris,
Matrix o Star Wars),
oltre ad aver formato ed influenzato una generazione di filmmakers
(il sopracitato Nolan su tutti).
Per la nuova edizione del Sci-Fi: Days of Fear and Wonder ci sarà un’opportunità unica, quella di rivedere sul grande schermo la pellicola di Kubrick ri-masterizzata e curata dal British Film Institute, occasione che purtroppo sarà concessa solo agli spettatori britannici poichè le release del BFI solitamente rimangono all’interno dei confini nazionali.
Di seguito potete vede il nuovo trailer di 2001: Odissea Nello Spazio, mentre qui potete leggere la nostra recensione e cliccando qui invece un approfondimento sul simbolico monolite.
Festival di Roma 2014: NN recensione del film di Héctor Gàlvez
Un campo lungo, lunghissimo, infinito, ci porta fra le montagne peruviane dove si stanno svolgendo degli scavi. Viene trovato un corpo, che non è il primo, ma il numero 9. Quelle persone non sono lì per caso, sanno cosa stanno cercando, sanno benissimo cosa hanno trovato.
NN per la regia di Héctor Gàlvez, presentato al Festival di Roma 2014 in concorso nella sezione Cinema D’Oggi, affronta l’ancora rilevante tema delle persone scomparse tra gli anni ’70 e ’80, i famosi Desaparecidos. Nel cast Paul Vega, Isabel Gaona e Antonieta Pari.
Il corpo numero 9 è ormai un sacco di ossa, tenuto insieme dai vestiti logorati dal tempo. Come uno scherzo del destino, nella tasca della camicia, i ricercatori trovano una foto in ottimo stato di una ragazza sorridente. Forse la moglie, forse la sorella o la cugina. Un indizio essenziale per risalire all’identità di quella persona. Si capisce subito la causa della morte del povero uomo, e ciò aumenta la voglia di scoprire la sua identità e la foto è un elemento chiave nel riconoscimento. Ma la procedura è lunga: una donna riconosce infatti il maglione del marito, da lei stessa rammendato, ed è pronta a cambiare i suoi ricordi pur di mettere un punto a questa parte della storia che si vorrebbe dimenticare, ma non si dovrebbe.
NN è il secondo lungometraggio di Gàlvez, e esplora questo mondo di atrocità che avvennero oltre vent’anni fa in tutta l’America Latina, dove durante gli scontri politici gli uomini venivano fatti sparire nella notte, con capi di accusa molto vaghi e poi torturati e uccisi, nascondendo i corpi in fosse comuni o buttati nell’Oceano con i cosiddetti voli della morte. Il problema di NN è che poteva avere un grande potenziale come documentario, come sembra poi dalle scene iniziali, anche grazie alla tecnica di regia, ma invece risulta molto debole come lungometraggio, lasciando troppe domande senza risposta e non coinvolge nemmeno lo spettatore emotivamente, ponendo una distanza asettica e fredda tra di noi e la storia raccontata. NN mostra quella parte di popolazione latina che ancora aspetta a casa il ritorno dei propri cari, seppure in una bara, una ferita accora aperta e difficile da rimarginare. Donne, mogli, madri, che con le foto dei loro uomini in mano cercano e vogliono giustizia.
The Woman in Black Angel of Death primo trailer con Jeremy Irvine
Ecco il trailer ufficiale di The Woman In Black Angel of Death, sequel del fortunatissimo The Woman In Black con protagonista Daniel Radcliffe. A dirigere il film c’è Tom Harper (The Borrowers) su una sceneggiatura di Jon Croker; Nel cast del film invece compaiono Jeremy Irvine, Phoebe Fox e Helen McCrory.
Eve, un’infermiera giovane e bella, viene mandata a Marsh House, una magione con oscure presenze, per prendersi cura dei pazienti, un gruppo di soldati mentalment provati dagli orrori della guerra, ma capisce presto che, in realtà, deve salvarli da qualcosa di più pericoloso dei propri demoni interiori. Malgrado i tentativi di Eve, mano a mano cadono tutti vittime della donna in nero.
Lo Hobbit la Battaglia delle Cinque Armate: il poster finale
Ecco il poster finale de Lo Hobbit la Battaglia delle Cinque Armate, in cui campeggiano tutti i protagonisti di quest’ultima emozionante avventura nella Terra di Mezzo.
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Lo Hobbit la Battaglia delle Cinque Armate è scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro. Il cast del film comprende Andy Serkis, Benedict Cumberbatch, Billy Connolly, Cate Blanchett, Christopher Lee, Elijah Wood, Evangeline Lilly, Hugo Weaving, Ian Holm, Ian McKellen, Lee Pace, Luke Evans, Martin Freeman, Richard Armitage, Stephen Fry.
Trama: Lo Hobbit La Battaglia delle Cinque Armate porta all’epica conclusione delle avventura di Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la compagnia dei nani. Avendo reclamato la propria terra al drago Smaug, la compagnia ha inavvertitamente scatenato una forza letale nel mondo. Infuriato, Smaug riversa la sua ira ardente dall’alto, su uomini inermi, donne e bambini di Pontelagolungo.
Ossessionato soprattutto dal proteggere il suo tesoro, Thorin sacrifica la sua amicizia e il suo onore, mentre Bilbo tenta in tutti i modi di farlo ragionare e presto dovrà compiere una scelta molto rischiosa. Ma ci sono anche pericoli più grandi. All’oscuro di tutti a parte Gandalf, Sauron sta radunando le sue legioni di orchi per attaccare la Montagna Solitaria.
Mentre l’oscurità sta prendendo il sopravvento nel conflitto, Nani, Elfi e Uomini si trovano di fronte alla condizione di dover lottare insieme o venire sconfitti. Bilbo si ritrova a dover lottare per la sua vita e quella dei suoi amici nella battaglia epica dei Cinque Eserciti, con il futuro della Terra di Mezzo in bilico.
Avengers: Age of Ultron, teaser trailer italiano del sequel di Joss Whedon
E’ online finalmente il primo teaser trailer italiano di Avengers: Age of Ultron, l’atteso sequel del film sui vendicatori ancora una volta diretto da Joss Whedon e prodotto dai Marvel Studios, destinato ad infrangere ogni record di incasso ai botteghini.
- LEGGI ANCHE: Avengers Age of Ultron, Jeremy Renner: “Molte più scene corali”
- LEGGI ANCHE: Avengers Age of Ultron: ecco quando uscirà il trailer
Avengers: Age of Ultron, il film
Ricordiamo che nel cast di Avengers: Age of Ultron sono presenti anche Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Evans, Chris Hemsworth, Aaron Taylor-Johnson, Jeremy Renner, Anthony Mackie, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Stellan Skarsgård, Cobie Smulders, Andy Serkis, Idris Elba, James Spader, Hayley Atwell, Paul Bettany, Don Cheadle, Thomas Kretschmann.
Festival di Roma 2014: conversazione con Geraldine Chaplin
Nel teatro studio
Gianni Borgna si è tenuto l’incontro con la grande attrice
Geraldine Chaplin, una vera colonna della storia
della settima arte che ha attraversato le stagioni, le mode e i
generi caratterizzandoli sempre col suo inconfondibile stile.
L’incontro si apre con un omaggio all’attrice, attraverso alcune delle sue interpretazioni più celebri, e l’attenzione dei mediatori della serata è stata catturata, in particolare, dalla sua performance nel film Parla con Lei di Pedro Almodovar: nel film lei interpreta una ballerina classica, e questo è un tratto comune ad una sua grande passione che coltiva fin da piccola (grazie, soprattutto, allo stimolante ambiente creativo nel quale ha vissuto la sua infanzia) ma che ha abbandonato per incentivare la recitazione. Nonostante la danza sia da sempre il suo primo amore, racconta l’attrice, dopo una cocente delusione sentimentale e la consapevolezza che quella non era la sua strada, decise prima di intraprendere l’ardua via del circo, e poi quella luminosa della recitazione. Il suo cognome ha costituito per lei un passepartout per il mondo del cinema, permettendole di trovare subito un agente, degli ottimi contatti, un’affettuosa accoglienza e… una parte con Jean Paul Belmondo. L’enorme ombra di suo padre, Charlie Chaplin, aleggia da sempre intorno a lei, dandole degli enormi vantaggi già dalla più tenera età, quando vivevano in Svizzera in una sorta di “esilio dorato” (anche se Chaplin fu cacciato dagli USA per attività anti-americane- comuniste contro il governo) e ricevevano solo poche visite, incrementando l’atmosfera creativa nella quale viveva l’intera famiglia Chaplin.
Nel corso della sua carriera Geraldine ha sperimentato ruoli diversi e linguaggi differenti lavorando con registi provenienti da tutto il mondo (possiamo citare C. Saura e J. Rivette, oltre al già citato P. Almodovar,R. Altman e tanti altri) che l’hanno sempre convinta a lavorare con loro per via delle innate qualità che nascondono, appassionandola e coinvolgendola. A tal proposito, le è stato chiesto di raccontare qualche aneddoto su Robert Altman, col quale ha lavorato in ben tre film: collaborare con lui era come ritrovarsi in una costante festa, con un clima da compagnia dove tutti sul set erano uniti e allegri; la serata si ritrovavano ad improvvisare qualcosa sui loro personaggi e per riguardare i giornalieri insieme tra battute, risate, popcorn e alcol. Come regista corrispondeva alle aspettative ideali di ogni spettatore ed era un uomo che apprezzava la fantasia, l’inventiva e la capacità di riflettere nei momenti più complessi cercando di decifrarli.
L’attrice apprezza molto i rapporti che si creano sul set tra registi, troupe e colleghi: ciò che la spinge ad approfondire una conoscenza è quella luce particolare che scorge sul fondo degli occhi dell’altro, quel guizzo caratterizzante che stimola la sua curiosità; in alcuni casi accade inaugurando delle belle collaborazioni professionali destinate a durare nel tempo, come quella con Antonio Bayona o con i giovani registi del suo ultimo film Dòlares de Arena, Israel Càrdenas e Laura Amelia Guzmàn (presentato in questa edizione del Festival di Roma 2014). Con Bayona, invece, è già tornata a lavorare sul set dopo due pellicole: nella nuova, attesissima, condividerà il set con star come Liam Neeson, Felicity Jones e Sigourney Weaver; il film si intitolerà A Monster Calls e lei interpreterà- secondo indiscrezioni provenienti dall’attrice stessa- una docente di cinese.
L’ultima domanda che le viene rivolta riguarda le sue aspettative sul futuro: la sua idea è che ogni parte- al cinema- è una nuova sfida, perché ogni essere umano è diverso dall’altro ed è sempre una sfida stimolante rappresentarlo davanti alla macchina da presa.
James Wan dirigerà The Conjuring 2! Uscita prevista per il 2016
James Wan ha deciso di tornare al genere horror (a differenza di quanto aveva dichiarato lo stesso regista dopo essere stato ingaggiato per Fast & Furious 7) proprio con il sequel del film che lo ha consacrato al pubblico che ancora non conosceva il suo nome; stiamo ovviamente parlando di The Conjuring 2, la cui uscita è stata fissata per il 2016 e le cui riprese inizieranno la prossima estate.
L’accordo, stipulato con Warner Bros, prevede inoltre un altro film da regista per il nuovo Re Mida dell’horror di cui ancora non si sa nulla, se non che potrebbe essere una pellicola per DC (e quindi probabilmente un cinecomic) o New Line.
Oltre a questo però Warner ha deciso di stipulare un ulteriore accordo con Wan anche per avere un diritto di prelazione sulle pellicole della Atomic Monsters, la casa di produzione del regista malese che si occuperà in prima persona dello sviluppo e della produzione di pellicole a basso budget, ma che potrebbero avere grande potenziale di rendimento (l’ultimo esempio dell’efficacia di Wan produttore è il recente Annabelle che con 6.5 milioni di budget ha incassato ben oltre 100 milioni di dollari). Dal canto suo James Wan si dichiara estremamente soddisfatto per entrambi gli accordi stipulati:
” Durante la fase di montaggio di Fast & Furios 7 mi sono venute in mente tantissime idee su come sviluppare il sequel di The Conjuring, questa pausa dal cinema horror mi ha permesso di ringiovanire dal punto di vista creativo e non vedo l’ora di tornare ad esplorare il mondo di Ed e Lorraine Warren.”
Sulla partnership con Warner dichiara: “Sono molto felice che continui questa collaborazione con lo studio e non vedo l’ora di lavorare con giovani ed appassionati filmmakers su ogni genere di film possibile”.
Queste invece le dichiarazioni dello studio: “Collaborare con James per The Conjuring è stata un’esperienza grandiosa e gli dobbiamo tutto il successo del film. Ha lavorato alla sceneggiatura aggiungendo elementi innovativi e funzionali. E’ un maestro del genere e siamo contentissimi di averlo nella nostra squadra, anche in relazione al rinnovato successo ottenuto con Annabelle, da lui prodotto. Mentre cercavamo un possibile regista per The Conjuring 2 alla fine ci fermavamo sempre sul suo nome, per questo abbiamo tentato in tutti i modi di averlo nuovamente.”
Fonte: Bloody Disgusting
Uscite al cinema del 23 ottobre 2014
The Judge –
la recensione: Hank Palmer è un affermato
avvocato difensore di criminali. Quando torna nella piccola città
d’origine per i funerali della madre, ad attenderlo trova il padre
Joseph, stimato e onesto giudice, e i suoi due fratelli. Il
rapporto con il padre è freddo e conflittuale, ma quando l’uomo
viene accusato di omicidio, Hank decide di restare e aiutarlo
difendendolo in tribunale. Il criminine di cui è accusato riguarda
un omicida che lui stesso aveva condannato vent’anni prima. Il
giudice non ricorda nulla e Hank è l’unico che crede nella sua
innocenza.
Soap Opera – la recensione: Francesco ancora innamorato della ex Anna, che scopre essere incinta di un altro uomo, Paolo che aspetta un figlio dalla moglie ma viene assalito da dubbi in merito alla propria sessualità, la bellissima Francesca il cui ex fidanzato si è appena suicidato, Alice star di una nota soap opera televisiva e con la passione per gli uomini in divisa, Gianni e Mario, gli esilaranti fratelli legati strettamente da un incidente che costringe uno dei due su una sedia a rotelle e l’altro ad accudirlo, vivranno una notte piena di colpi di scena, alla fine della quale la vita di tutti si ritroverà irrimediabilmente cambiata.
Boyhood – la recensione: Girato in soli 39 giorni ma in un arco di tempo di ben 12 anni (tra il 2002 e il 2013), BOYHOOD è un’esperienza cinematografica assolutamente innovativa che ci fa immergere in un modo unico nella vita ordinaria di una famiglia ordinaria. Il protagonista è Mason (Ellar Coltrane), che insieme con la sorella Samantha, intraprenderà un viaggio emozionante e trascendente attraverso gli anni che vanno dall’infanzia all’età adulta. Sua madre e suo padre (Patricia Arquette e Ethan Hawke), da tempo separati, dovranno invece confrontarsi con le difficoltà dell’essere genitori in un contesto in continua evoluzione.
Buoni a nulla
– la recensione: Quante ingiustizie deve ancora
subire il povero Gianni? Dai colleghi d’ufficio, alla vicina di
casa pestilenziale, fino alle pretese impossibili della ex moglie,
le angherie quotidiane sono infinite. Marco invece é un uomo buono,
gentile, indifeso. Innamorato di Cinzia la giovane collega che lo
schiavizza e lo illude. Bisognerebbe arrabbiarsi e imparare a farsi
rispettare, ma come si fa? Da soli è difficile ma forse unendo le
forze…
Il Sale della Terra – la recensione: Da quarant’anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea – conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa – si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo. La sua vita e il suo lavoro ci vengono rivelati dallo sguardo del figlio Juliano Ribeiro Salgado, che l’ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi, e da quello di Wenders, fotografo egli stesso.
The Third Person: Il film racconta le storie di tre coppie che vivono in tre città diverse: New York, Parigi e Roma. L’idea di Haggis è di raccontare una moderna storia sulle relazioni: “Le tre storie rappresentano l’inizio, la relazione in sé e la fine di questa – ha detto il regista – La coppia in Italia è l’inizio, Parigi è il durante e New York la fine”.
Insidious Chapter 3 primo teaser dell’horror di Leigh Whannell
Arriva online il primo teaser trailer di Insidious Chapter 3, terzo capitolo della saga creata da James Wan che per questo film passa il testimone della regia al fidato Leigh Whannell (sceneggiatore della maggior parte dei film di Wan, compreso il primo Insidious).
In questo capitolo l’attenzione
sarà concentrata maggiormente The Further, l’extra
dimensione oscura rivelata nel primo film, e sul
principio dell’infestazione della famiglia Lambert.
Il cast è al completo e sappiamo che non si rivedranno più
i volti di Rose Byrne e Patrick
Wilson mentre resta Lyn Shaye
affiancata da Dermot Mulroney.
Di seguito potete ammirare il teaser di Insidious Chapter 3 che uscirà nei cinema statunitensi il 29 maggio.
Unbroken secondo trailer italiano per il film di Angelina Jolie
Ecco un nuovo trailer italiano del film diretto da Angelina Jolie, Unbroken, basato sull’incredibile vita di Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell).
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Il Premio Oscar Angelina Jolie dirige e produce Unbroken, un dramma epico che racconta l’incredibile storia dell’atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis “Louie” Zamperini (Jack O’Connell), che insieme ad altri due membri dell’equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.
La regista Jolie ha iniziato mercoledì 16 ottobre a girare alcune delle scene più drammatiche e complicate, in alto mare a Moreton Bay in Australia, che vede Zamperini (O’Connell) ed i suoi compagni aviatori -Phil (Domhnall Gleeson) e Mac (Finn Wittrock)- incredibilmente sopravvissuti, alla deriva nel mezzo del Pacifico per diverse settimane.
Lavorando con le telecamere installate su un impianto galleggiante in acque agitate, sfidando le intemperie, con gli attori messi a dieta per mesi (per avere un aspetto deperito così come richiesto dai personaggi interpretati), la Jolie ha completato con successo la prima giornata di riprese, in luogo che promette essere pieno di sfide ed altamente impegnativo.
Tratto dal famosissimo libro di Laura Hillenbrand (la stessa autrice di “Seabiscuit: An American Legend”), Unbroken porta sul grande schermo l’incredibile e suggestiva storia vera di Zamperini, e della sua forza d’animo.
Protagonisti al fianco di O’Connell, Gleeson e Wittrock, appaiono Garrett Hedlund e John Magaro nelle vesti dei compagni prigionieri di guerra, che vivono un cameratismo inaspettato durante il loro internamento; Alex Russell interpreta il fratello di Zamperini, Pete, mentre recita per la prima volta in lingua inglese in un lungometraggio, l’attore giapponese Miyavi nei panni della crudele guardia del campo, nota a tutti come “The Bird”.
Il film è prodotto dalla stessa Jolie, insieme a Matthew Baer (di “Colpevole d’Omicidio” – City by the Sea), Erwin Stoff (di “Ultimatum alla Terra” – The Day the Earth Stood Still), e Clayton Townsend (di “Questi Sono i 40” – This Is 40). A guidare lo staff di esperti che lavorano dietro le quinte, è il Direttore della Fotografia plurinominato agli Oscar® (ben 10 volte), Roger Deakins (Skyfall).
I Premi Oscar® Joel ed Ethan Coen (“Non è un Paese per Vecchi” – No Country for Old Men) hanno riscritto la sceneggiatura delle versioni precedenti di William Nicholson (Les Misérables) e Richard LaGravenese (Behind the Candelabra della HBO).
Taliban Shuffle: Margot Robbie affiancherà Tina Fey
Sembra essere un periodo
straordinariamente positivo questo per Margot
Robbie, negli ultimi mesi dopo aver girato
Focus e Tarzan,
aver ricevuto offerte per ruoli da protagonista in
Suicide Squad e Ghost in the
Shell, oggi arriva la notizia che affiancherà
Tina Fey in Taliban
Shuffle.
Il film sarà diretto da Glenn Ficarra e John Requa, già registi della Robbie in Focus, e sarà scritto da Robert Carlock (30 Rock) basandosi sul libro di Kim Barker “The Taliban Shuffle: Strange Days in Afghanistan and Pakistan” ovvero un racconto di memorie di quando la stessa scrittrice si trovò nel 2002 a dover lavorare in Afghanistan e Pakistan.
Fonte: Variety
The Theory of Everything: trailer internazionale con Eddie Redmayne
Ecco il nuovo trailer internazionale di La teoria del tutto (The Theory of Everything) film con Eddie Redmayne e Felicity Jones che ripercorre la vita di Stephen Hawking.
The Theory of
Eveything si concentra sulla relazione romantica
che Hawking ha intrecciato all’epoca di Cambridge con la donna che
sarebbe poi diventata sua moglie, Jane Wilde. La relazione con
questa brillante donna portò lo scienziato ad abbracciare notevli
sfide personali e scientifiche, e aprì il suo mondo, così a sua
volta lui fu in grado di aprire il mondo intero ad una nuova
visione ed una nuova prospettiva. Il film uscirà il 7 novembre
2014.
The Theory of Everything è diretto dal regista premio Oscar James Marsh (Man on Wire; Doppio Gioco) ed è basato sulle memorie di Jane Wilde “Travelling to Infinity: My Life with Stephen”; la sceneggiatura è di Anthony McCarten che si occupa anche della produzione con Lisa Bruce e i soci della Working Title Tim Bevan e Eric Fellner.
Peter Schlessel, CEO della Focus, ha commentato: “Questa straordinaria storia d’amore tra una delle più grandi menti della storia e sua moglie è profondamente commovente e d’ispirazione, raccontata con cuore e humor. Sotto la dinamica regia di James Marsh, Eddie Redmayne e Felicity Jones ci consegnano due performance di straordinario impatto emotivo.”
Oltre a Eddie Redmayne e Felicity Jones nel cast di Theory of Everything ci sono anche Emily Watson e David Thewlis.