Ogni eroe è definito in qualche
modo dal suo avversario, e questo vale a maggior ragione per i
villain dei fumetti DC e
Marvel, che ormai
impazzano sulla carta ma anche su gadget, giochi, indumenti e
ovviamente al cinema.
Di seguito vi proponiamo 15
villain, appartenenti alla
schiera DC e Marvel, per cui si finisce
per parteggiare:
[nggallery id=2958]
Mentre alcuni di questi personaggi
sono stati resi celebri dalla loro trasposizione cinematografica,
alcuni aspettano ancora il “battesimo dello schermo“. Che
ve ne pare?
Anche se nei fumetti nessuno muore
sul serio, è inevitabile che, nei cinecomicsDc e Marvel, qualcuno prima o
poi ci lasci le penne. Tuttavia questo (tra)passaggio non sempre è
realizzato con la giusta dovizia di motivazioni e qualche volte le
vittime del grande schermo sono semplicemente sacrifici orribili,
brutte morti che non trovano una giustificazione agli occhi degli
spettatori.
Ecco 10 morti orribili nei
cinecomics Dc e Marvel
Whiplash
Iron Man 2: Lo scontro in
sé tra Whiplash da una parte e Iron Man e Warmachine dall’altra non
è affatto male, ma sembra davvero troppo sbrigativo. La morte del
villain, alla fine del duello, è frettolosa e non ha portato un
vero e proprio cambiamento all’interno del MCU; una morte inutile.
Deadpool (prima versione)
X-Men le Origini –
Wolverine: c’è molto poco da salvare in questo film, e oltre alla
bruttezza di questo Deadpool prima versione, possiamo sottolineare
anche l’inutilità della sua morte.
Bane
Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno: il lavoro di Tom Hardy è stato ecccellente, ma la
morte del personaggio, nel duello finale contro Batman e Catwoman,
ha regalato una fine sbrigativa e ingloriosa per quello che fino a
quel momento è stato un temibile avversario.
Venom
Spider-Man 3: uno dei
villain più famosi e temibili dell’Uomo Ragno viene liquidato in
pochi minuti nel terzo atto del film, senza che gli venga data vera
e propria giustizia. In questi casi i reboot sono benvenuti, per
dare una seconda possibilità al villain e magari regalargli uno
spin-off tutto suo.
Zio Ben
The Amazing Spider-Man: che sia già
morto una volta per Sam Raimi, è cosa risaputa, ma almeno quella
volta è il fulcro della motivazione, della trasformazione di Peter
in Spider-Man. Nel reboot con Andrew Garfield, la morte di Zio Ben
è semplicemente inutile, non contribuendo affatto alla formazione
dell’animo da eroe e diventando poco più che un passaggio
obbligato. Siamo grati alla Marvel per non aver deciso di
riproporci una terza volta la storia!
Senatore Kelly
X-Men: nel film che vede
l’alba dei mutanti Marvel al cinema, Magneto aveva in
programma di trasformare tutti gli umani in mutanti e il senatore
Kelly è la prima cavia. Per quanto il personaggio rappresenti
quanto di peggio ha da offrire al mondo la razza umana, una morte
per liquefazione su una spiaggia ha dato solo l’agio alla Fox di
inserire nella scena il cameo di Stan Lee.
Teschio Rosso
Captain America Il Primo
Vendicatore: il Teschio Rosso è la vera Nemesi di Cap. Scegliere un
attore del calibro di Hugo Weaving per interpretarlo e liquidare il
personaggio in maniera così sbrigativa a fine film è stato un vero
e proprio errore della Marvel, che a sua difesa può
soltanto dire che all’epoca era ancora “inesperta”.
Ra’s Al Ghul
Batman Begins: lo scontro
tra Ra’s Al Ghul e Batman è certamente epico e la fine del villain
inevitabile, ma che Batman permetta al suo nemico di morire va
senza dubbio contro l’etica del Cavaliere Oscuro.
Doctor Octopus
Spider-Man 2: a oggi uno
dei migliori cinecomics mai realizzati, vede uno scontro epico e
commovente nel finale, in cui Spidy si rivela al villain che non lo
è più tanto, in quanto i suoi tentacoli hanno preso il sopravvento
sulla sua volontà, profondamente buona. Nonostante i cliché del
genere, veder morire Otto Octavius ha fatto un po’ male a
tutti.
Bucky Barnes
Captain America il Primo
Vendicatore: Bucky è l’amico fraterno di Steve, è il motivo per cui
Steve è sopravvissuto nei primi anni della sua vita ed è la ragione
per cui diventa Capitan America una volta assunto il siero di
Howard Stark. La sua morte, per quanto tragica, è stata “trattata”
molto male, senza alcun sentimento o pathos, come fosse un semplice
fatto su cui Steve passa quasi senza provare nulla.
Il lavoro di Zack
Snyder con i personaggi DC non è stato apprezzato in pieno
fino a questo momento. L’Uomo d’Acciaio è stato
discretamente accolto, mentre Batman v Superman ha avuto i
suoi grossi problemi nel dialogo tra spettatori e critica.
Nonostante questo, Snyder sembra non aver perso il suo entusiasmo e
le ultime novità in merito a Justice League, prossimo film DC che il
regista dirigerà, fanno ben sperare. Intanto però ci sono altri
progetti che stanno andando avanti, progetti per ora segreti e
misteriosi che coinvolgono, al fianco di Snyder, Geoff
Johns.
Zack Snyderammette: la reazione a Batman v
Superman ha cambiato i piani di Justice
League
JoBlo.com riporta infatti che i
due stanno lavorando insieme a un nuovo progetto che però rimane
segreto. A questo rumor si aggiunge anche un report di Slashfilm che riferisce che il
progetto segreto di Snyder e Johns non è un film. Nel 2015 c’erano
voci sul fatto che la HBO stesse considerando
l’idea di sviluppare una serie tv su
Watchmen, miniserie edita prorpio da DC.
E se il progetto in questione fosse proprio uno show televisivo sul
Comico e compagnia?
È innegabile che l’approccio di
Snyder al film basato sulla storia di Alan Moore
rappresenta a oggi uno dei migliori risultati cinematografici del
regista e l’idea che possa tornare a lavorare con quel materiale è
senza dubbio allettante.
A partire dai primissimi numeri
pubblicati, i fumetti si sono sempre distinti per rispecchiare la
natura del loro tempo, con le evoluzioni di cultura, tendenze e
moda, e così quando il movimento LGBT si è fatto sentire, anche i fumetti hanno
cominciato a introdurre personaggi omosessuali, transgender e
bisessuali.
Ecco una breve storia dei personaggi
LGBT nel corso degli anni alla DC Comics:
Si potrebbe discutere a lungo della
presunta rivalità cinematografica tra DC e
Marvel ma è chiaro che i due universi
condivisi vanno in due direzioni diverse. Dove però si possono fare
paragoni è sul piano dei fumetti, dove entrambe le case hanno
moltissima esperienza maturata in anni e anni di pubblicazioni.
Proprio basandosi sui fumetti e
sulla potenza delle armi degli eroi DC, Screen Rant ha stilato una classifica dei 15
strumenti, presenti nell’universo DC, che sono più potenti del
Mjöllnir, il martello di
Thor, l’arma più nota e potente dell’altro
universo fumettistico, quello Marvel.
Aquaman diventa il protagonista di Free
Willy mentre Flash è il protagonista di
Intrigo Internazionale. Batman è un
novello Neo, protagonista di Matrix, e
Superman e Wonder Woman ci raccontano la loro
storia d’amore come quella di Rhett Butler e Rossella O’Hara
in Via col Vento. Ecco le bellissime cover variant degli eroi DC
comics ispirate ai grandi capolavori dell’arte cinematografica:
Gli adattamenti cinematografici da
fumetti stanno assumendo sempre maggiore importanza al cinema ed è
innegabile che, per adesso, la Marvel sta vincendo
la guerra “non detto” contro la DC Comics. Sono
molti infatti i personaggi che non hanno trovato il giusto spazio
sul grande schermo, o che pur trovandolo non sono stati raccontati
con giustizia.
Di seguito vi mostriamo 8 personaggiDC che sono stati rappresentati sullo schermo in
maniera orribile:
Superman
Chiaramente sarebbe
ingiusto dire che il Superman di Henry Cavill è orribile, perché
l’attore indossa alquanto bene il volto dell’ultimo figlio di
Krypton. Quello che però davvero non funziona nel personaggio è la
scelta, fatta ne L’Uomo d’Acciaio, di farlo entrare in azione
da adulto, nei suoi 30 anni, e non prima, intorno ai 20, come un
giovane di provincia, ingenuo e sprovveduto nella grande città, ma
già conscio del suo potere.
Hal Jordan
In realtà Ryan Reynolds non
era una scelta affatto negativa per il personaggio di Hal Jordan e
per quello che riguarda strettamente il suo lavoro ha anche
interpretato un personaggio accettabile. Il problema però resta
tutto il film, completamente slegato da qualsiasi logica del
fumetto.
Robin
Anche se in Batman & Robin
vediamo i Greyson, è chiaro che la volontà della Warner di inserire
il personaggio nel film era legato soltanto a esigenze di
merchandising.
Chris O’Donnell era all’inizio dei 20 quando ha
interpretato il ruolo di Robin e l’idea che Bruce Wayne si metta in
casa non un ragazzino ma un uomo fatto resta alquanto bizzarra.
Sinestro
Era davvero difficile
mandare all’aria due personaggi iconici in circa due ore di film,
ma è quello che ha fatto la Warner Bros con Green Lantern. Sinestro
in particolare ha subìto un trattamento ingiusto, il personaggio
infatti non presenta assolutamente la complessità che gli
appartiene nei fumetti né viene accennato il complicato rapporto
che c’è tra lui e Jordan.
Constantine
Sebbene il film con Keanu
Reeves sia un buon prodotto di intrattenimento, un thriller
soprannaturale di buona fattura, l’errore nella rappresentazione
del personaggio sta semplicemente nel fatto che non è assolutamente
un adattamento dalla graphic novel.
Doomsday
Sebbene il combattimento
finale di Batman v Superman Dawn of Justice sia
effettivamente epico, il personaggio di Doomsday è stato raccontato
davvero male, in maniera frettolosa e senza dubbio approssimativa.
La Warner si è ancora una volta bruciata la possibilità di
utilizzare un personaggio dalla storyline potente per affollare un
film già complesso e pieno di personaggi.
Catwoman
Nonostante Batman il
Ritorno e Il Cavaliere Oscuro il Ritorno abbiano offerto due
rappresentazioni valide, anche se diverse, di Catwoman, il film
della Warner con Halle Berry è senza dubbio una delle peggiori cose
mai realizzate dallo studio. La povera Selina Kyle è stata
accantonata, in favore di tale Patience Phillips che trasformata in
una eroina dai poteri di gatto combatte contro la malvagia
proprietaria di un marchio di cosmetici (sul serio?!).
Killer Croc
Nonostante sia stato
difficile, immaginiamo, per David Ayer, far entrare tutti i nuovi
personaggi di Suicide Squad in un solo film, Killer Croc è
forse colui che ha sofferto di più nella trasposizione. Il trucco e
la CGI sul volto di Adewale Akinnuoye-Agbaje (per gli amici Triple
A), non ha reso affatto l’idea del temibile cannibale che è il
personaggio nei fumetti, questo unito al fatto che nel film ha
pochissimo spazio.
10 supereroi DC
Comics che non avranno mai un loro film
Molti di questi personaggi citati
appartengono però a un periodo in cui il cinfumetto era ancora un
genere minore e non godeva dell’attenzione mediatica di cui invece
gode in questo momento. Adesso, la trasposizione
cinematografica si fa comunque sempre più attenta e rispettosa del
materiale originale e delle storie dei fumetti stessi.
Secondo voi invece quali sono gli
eroi DC che non hanno avuto giustizia al cinema e quali sono stati
gli errori nella loro rappresentazione?
Oggi invece invertiamo la
classifica, e sveliamo invece i 10 personaggi dei fumetti
DC “rubati” alla Marvel:
Bumblebee (da The Wasp)
Si,
Bumblebee ha un nome e un costume molto simili a
quelli di Wasp della Marvel. Tuttavia Janet Van
Dyne è un membro fondatore dei Vendicatori, ha guidato la
squadra più di tutti gli altri, ed ha lavorato per portare la
parità di genere nel team durante il suo mandato come presidente.
Karen Beecher invece? È entrata a far parte dei
Teen Titans molto prima e da allora è stata relegata alle
occasionali apparizioni come ospite, anche giocando a margine delle
storie.
Aquaman (da Namor)
Apparso
per la prima volta nel 1939, Namor è uno dei primi
personaggi Marvel, risalente all’epoca
“Timely Comics“. Due anni dopo, la DC creò Arthur
Curry, noto anche come Aquaman. Quest’ultimo è sicuramente rimasto
un personaggio più popolare, mentre Namor è ricordato come l’eroe
più cool per via delle sue battute.
Guardian (da Captain America)
Nel caso
di Guardian, i creatori del Captain
America della Marvel, Joe
Simon e Jack Kirby, hanno preso la stessa
idea del personaggio e ne hanno poi realizzato una versione per la
DC Comics. Capitan America debuttò nel marzo del 1941, mentre
Guardian apparve per la prima volta un anno più tardi, nell’aprile
del 1942.
Swamp Thing (da L’Uomo Cosa)
I due
personaggi sono stati introdotti nei loro universi solo a distanza
di due mesi: L’Uomo Cosa nel maggio del 1971 in
Savage Tales n.1 di Stan Lee, Roy
Thomas, Gerry Conway e Gray
Morrow, mentre Swamp Thing è apparso in
July House of Secrets #92, creato da Len
Wein. Entrambi sono scienziati che hanno subito un
terribile “incidente” di percorso nelle paludi che li hanno
trasformati in creature mostruose.
Rocket Red (da Iron Man)
Rocket Red ha ricoperto un ruolo importante
nella prima super squadra della Justice League alla fine degli anni
’80 ed è anche conosciuto come Dmitri Pushkin,
parte della Brigata Rossa Rocket (lega di armatori
altamente addestrati, che riuniva patrioti fedeli alla causa
comunista). Una sorta di versione russa di Iron
Man simile a personaggi già esistenti come
Titanium Man e Crimson
Dynamo.
Black Racer (da Silver Surfer)
Black Racer è stato introdotto cinque anni
dopo Silver Surfer in New Gods #3 nel
1971 e proprio come Norrin Radd, ha iniziato il
suo percorso da mortale di nome Willie Walker, un
veterano della guerra del Vietnam scelto dalla stessa Sorgente per
essere l’icona mortale di New Gods.
Red Lion (da Black Panther)
Red Lion è chiaramente ispirato a
Black Panther: creato da Christopher
Priest, Matthew Bland è un dittatore africano che guida e
governa la nazione africana di Buredunia. È
apparso per la prima volta in Deathstroke, Bland prendeva
la vecchia armatura di Promethium rimodellandola per
creare il suo costume. A differenza della Pantera Nera però, i
poteri di Bland derivano interamente dal suo allenamento e dal suo
costume.
Imperiex (da Galactus)
Introdotto
nel 1966 in I Fantastici Quattro,
Imperiex incarna l’energia che ha scelto di
dimorare all’interno di una massiccia armatura umanoide. È insomma
Galactus su una scala maggiore, e distrugge interi
universi per formarne di nuovi.
Zatanna (da Scarlet Witch)
Zatanna e Scarlet Witch
vennero introdotte nello stesso anno, con Wanda
Maximoff che arriva in scena nel marzo del 1964 in un
numero di X-Men, e Zatanna che appare a novembre in
Hawkman #4. Presentano anche molte affinità nei
poteri.
Commander Steel (da Captain America)
Molto
tempo dopo la fine della seconda guerra mondiale, lo scrittore
Gerry Conway e l’artista Don Heck
introdussero Hank Heywood in Steel, the
Indestructible Man. Inizialmente era un membro del Corpo dei
Marines fino a quando non venne ferito da un sabotatore e soltanto
in seguito divenne il supereroe Commander
Steel.
Sta iniziando una nuova era nel
mondo dei fumetti! Da giovedì 4 giugno partiranno
ufficialmente le pubblicazioni DC Comics a cura di
Panini Comics! Superman,
Batman, WonderWoman, Flash e
LanternaVerde sono solo alcuni
dei supereroi dell’Universo DC – uno dei più grandi editori al
mondo di fumetti e graphic novel in lingua inglese – che
troveranno dunque nuova vita negli albi e nei volumi che Panini
Comics renderà disponibili in formato cartaceo e digitale.
Le pubblicazioni DC Panini
Comics si raggruppano in due linee di
pubblicazione: i periodici spillati o
brossurati, distribuiti in edicola e in fumetteria, e i
volumi, distribuiti in fumetteria e in libreria.
Tutte le informazioni e i dettagli (dalle date di uscita alle
caratteristiche tecniche) sono disponibili sul sito ufficiale Panini Comics.
Le serie principali dell’Universo
DC saranno dieci, distinte in albi
spillati monografici confezionati con carta ad alta
grammatura e tecniche di stampa all’avanguardia. Due i
quindicinali, Batman e
Superman, otto i mensili:
Justice League,
Wonder Woman,
Batman/Superman, Lanterna
Verde, Flash,
Aquaman, Harley
Quinn e DC Crossover (che
raccoglierà tutti gli eventi che costituiranno la spina dorsale
dell’Universo DC, a partire dalla miniserie Evento
Leviathan che coinvolge tutti i più grandi detective
del multiverso in un caso di spionaggio internazionale).
I numeri uno di questi titoli si
raccolgono sotto il nome di City Edition: ogni
copertina è infatti ambientata in una città italiana. A dar vita a
queste illustrazioni esclusive per Panini Comics
sono stati 10 artisti del mondo del fumetto:
LeeBermejo,
SimoneBianchi, Lelio
Bonaccorso, GiorgioCavazzano, MatteoCremona, Gabriele dell’Otto,
EmanuelaLupacchino,
MiloManara, Francesco
Mattina, Andrea Sorrentino. Si tratta di
artwork unici, pezzi da collezione disponibili anche in una
versione in serie limitata e rinominata per
l’occasione Museum Edition (senza elementi grafici
in copertina e stampata a colori su carta Tintoretto da 250
gr).
Ci saranno poi 5 numeri
Alfa, albi celebrativi contenenti storie del
passato e inedite, ognuno con una cover d’autore, disponibile anche
in versione variant gold metallizzata: Mirka
Andolfo (Wonder Woman), Jacopo
Camagni (Flash), Giuseppe
Camuncoli(Superman), Werther
Dell’Edera (Lanterna Verde) e Carmine di
Giandomenico (Batman). I 5 numeri potranno anche
essere acquistati in un cofanetto celebrativo contenente la doppia
versione di ogni albo e un’esclusiva litografia realizzata da
Werther Dell’Edera.
A questi spillati, disponibili in
edicola, fumetteria e in digitale, si aggiungerà anche la collana
DC Best Seller, che ripubblicherà in
formato tascabile le grandi saghe DC, a partire dal Batman
di Scott Snyder e Greg Capullo. E ancora i nuovi volumi
DC Black Label, l’etichetta nera di DC
con le storie non in continuità con le serie regolari – più crude e
for mature readers – scritti e disegnati da grandi autori
che daranno la loro interpretazione, senza censure, dei più grandi
supereroi del mondo.
Sul versante librario, la collana
DC Library raccoglierà le migliori storie
DC di sempre, dai grandi classici del passato (come Batman: Il
ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller) ai capolavori
moderni (come Superman: L’Uomo d’Acciaio di Brian Bendis).
Non mancheranno poi le riproposte classiche: i volumi conclusivi
del DC Rebirth, che riprenderanno
esattamente nel punto in cui il precedente editore si è fermato, le
storiche serie Vertigo, i corposi
DC Omnibus con interi cicli entrati nella
leggenda, e i DC Classics, che
presenteranno il meglio delle storie Silver Age e
Bronze Age dei comics. Siete pronti ad immergervi in un
universo fantastico? La nuova era DC targata Panini Comics
è iniziata!
Superman: The Movieè stato rilasciato nel 1978, seguito da Batmandi Tim Burton nel 1989. Entrambi i film hanno
ricevuto sequel (di varia qualità) ma sono giustamente considerati
dei. dai fan i due classici per eccellenza. Sono anche
considerati i primi passi più importanti compiuti dall’industria
cinematografica nel genere, con entrambi i film e Batman
Returns, che hanno poi influenzato i successivi
adattamenti che abbiamo poi visto sul grande schermo. Mentre
entrambi i mondi sono stati recentemente rivisitati nei sequel dei
fumetti, Michael Keaton come sappiamo riprenderà il
ruolo di Bruce Wayne nel film The
Flash il prossimo anno.
Ebbene oggi abbiamo nuove
importanti notizie che oltre alla recente notizia che l’attore
avrebbe dovuto continuare la sua rappresentazione dopo Batman
Returnscon un
terzo film firmato da Tim Burton dal titolo Batman
Beyond. Questa notizia di oggi non farà altro che
accrescere il dispiacere rispetto a quel terzo film, dato che oggi
un nuovo one-shot della DC Comics,Dark
Crisis: Big Bang, ha rivelato che nel
fumetto Barry Allen ha preso appunti su più Terre in tutto il
Multiverso, inclusa la Terra-789. In quella
realtà, “Superman e Supergirl sono gli
unici eroi potenziati della Terra; i genitori di Batman uccisi dal
Joker. (Superman ’78, Batman ’89).”
Questo conferma che Superman
di Christopher Reeve, Batman di Keaton e
Supergirl di Helen Slater condividono la stessa realtà, dunque una
rivelazione rivoluzionaria. Anche se con ogni
probabilità questa cosa non verrà mai esplorato sullo schermo, è un
dettaglio che ovviamente ci entusiasma e probabilmente ad un certo
punto questo verrà affrontato almeno sulle sulla pagine del
fumetto. Per molti, vedere questi eroi incrociarsi in qualche modo
è un sogno assoluto che diventa realtà.Tuttavia, non
possiamo fare a meno di chiederci se nel prossimo film di
The
Flash che vedrà il Caped Crusader di
Keaton magari il personaggio potrà menzionare un incontro passato
con l’Uomo d’Acciaio del suo
mondo.
La DC Collectibles
ha diffuso le immagini della nuova collezione di figures
disponibili per il Comic Con di San Diego 2016. Potete
vederle di seguito:
[nggallery id=2862]
Le figure della gallery comprendono
non solo i personaggi dei prossimi film DC FILMS, ma anche personaggi dalle serie animate,
dalle graphic novel e dai film d’animazione.
La DC Entertainment ha presentato
la serie DC Collectibles, i nuovi giocattoli
e oggetti da collezioni che arrivano dal Batman
Arkham Knight, dalle serie Arrow e
Flash e molto altro. Eccolo tutti nella nostra
gallery: [nggallery id=920]
DC
Comics è una delle più
importanti e attive case editrici di fumetti negli Stati Uniti
d’America. Tra i suoi simboli ci
sono personaggi che
hanno fatto la storia del genere supereroistico e avventuroso,
come Superman, Batman e Wonder Woman.
Attualmente è una divisione editoriale della DC Entertainmet (appartenente al
gruppo Time
Warner), il cui scopo è quello di sviluppare le
proprietà e i personaggi DC
Comics a livello
multimediale cioè film, serie televisive, prodotti di consumo,
merchandising, home entertainment, videogiochi e prodotti digitali
e interattivi.
La DC
Entertainment(tramite i sui
brands DC Comics, Vertigo e Mad) è il più
grande editore al mondo di fumetti di lingua inglese
Il prossimo fine settimana, New York
ospiterà la famosa American International Toy
Fair, e per l’occasione la DC
Collectibles ha sfoderato una serie di nuove proposte
davvero affascinanti, a partire dal busto del Joker realizzato
da Rick Baker.
Ecco di seguito alcuni dei più bei
giocattoli della DC Collectibles in
esposizione durante la fiera:
Joker: ecco lo
spaventoso busto della DC Collectibles
Prima dello show, grazie alle
immagini scattate da Screen Rant, abbiamo la
possibilità di mostrarvi alcune delle migliori statuette realizzate
per quest’anno. Tra queste ci sono le vinyl figures di Batman,
Superman e Wonder Woman realizzate da Chris Uminga
(disponibili da giugno); le vinyl figures di Batman, Joker e Harley
Quinn di Nooligan (disponibili da Settembre) Catwoman, Poison
Ivy e Harley Quinn di Sho Murase (disponibili a novembre).
La DC Animation
Studios annuncia tre nuovo film d’animazioni dal suo
universo via Comic Con 2015 e lo fa scegliendo una delle più famose
graphic novel della storia Alan
Moore, Batman: The Killing
Joke.
Dunque per coloro che invocano un
adattamento da anni ormai, finalmente avranno giustizia. Ma non
finisce qui perché il secondo adattamento sarà quello sulla
Justice League Gods & Monsters che arriverà
già nel 2016. Il terzo adattamento invece sarà
su Batman Bad Blood, storia
caratterizzata dalla presenza di Batwoman e della Justice
League vs Titans.
Fausto Brizzi torna sul set
con Da grandi, reboot della
commedia cult anni ’80 Da grande. A
differenza del film a cui si ispira –
diretto da Franco Amurri che stavolta
firma con Brizzi la sceneggiatura – adesso i bambini che desiderano
diventare adulti sono quattro, interpretati “Da
grandi” da: Enrico Brignano –
comico, showman, attore, doppiatore, per la terza volta
diretto da Fausto Brizzi che lo volle
in Poveri
ma ricchi; Ilenia
Pastorelli – che dopo l’esordio di successo
con Lo
chiamavano Jeeg Robotha dato inizio a
collaborazioni con alcuni dei registi italiani più apprezzati come
Carlo Verdone, Massimiliano Bruno, Pif e
Dario Argento; Luca
Bizzarri e Paolo Kessisoglu,
celebre duo comico in televisione e compagni di set per
l’undicesima volta (tra i loro ultimi lavori Per tutta la
vita, Un figlio di nome Erasmus, Un
fidanzato per mia moglie).
Dopo i successi di Notte
prima degli esami – che gli è valso diversi premi tra cui
il David di Donatello come Miglior Regista Esordiente
-, Maschi contro femmine, il
seguito Femmine contro maschi, e i due
capitoli Poveri ma ricchi e Poveri ma
ricchissimi, il regista, sceneggiatore, produttore e
scrittore, Fausto Brizzi porta
questa volta sul grande schermo un racconto sempre attuale,
quello del desiderio che ogni bambino esprime almeno una volta
nella vita: diventare adulto, godere della tanto fantasticata
libertà e svincolarsi dalle regole imposte dai genitori,
per poi sentirne una mancanza tale da perdonare e infine
tollerare anche le decisioni più severe.
Completano il cast Valeria
Bilello, Claudia Potenza, Carlotta Natoli, Marco Messeri,
Gabriele Pignotta, Francesca Nerozzi, Luca
Angeletti, con la partecipazione
di Valeria Fabrizi.Da grandi è prodotto e
distribuito da Eagle Pictures, e arriverà a
Natale al cinema.
La trama
Da grandi
Marco, Tato, Serena e Leo hanno 9
anni e sono amici inseparabili pronti a difendersi dai dispetti dei
compagni di scuola. Tutti e quattro si sentono trascurati dalle
loro famiglie: i genitori di Marco dimenticano il suo compleanno,
sbagliano torta e regalo, lo umiliano per l’irrisolta questione
della pipì a letto e lo costringono a badare alla sorellina-peste
Silvia. Tato convive con la mamma single, alla ricerca costante
dell’amore della sua vita. Serena proprio non comprende le
insistenze del padre che la vorrebbe campionessa di tennis e non
instancabile divoratrice di merendine. E poi c’è Leo, amatissimo
dai nonni che lo crescono brillantemente al posto degli amati
genitori scomparsi in India. La sera del compleanno di Marco si
ritrovano a spegnere insieme la candelina ed inconsapevolmente
esprimono lo stesso desiderio: diventare grandi. Il tempo di una
notte ed eccoli magicamente coetanei dei loro genitori ma con i
comportamenti e i pensieri tipici dei bambini. Cominceranno così
una serie di divertenti avventure e imprevisti che li vedranno
misurarsi con la vita di tutti i giorni: trovare un posto dove
vivere e un lavoro. Marco riuscirà a conquistare la donna della sua
vita, l’irresistibile maestra Francesca… è tutto come immaginavano?
Solo il tempo potrà dare a loro, piccoli grandi adulti, le risposte
che cercano.
La China Film
Administration ha confermato che ridurrà il numero di film
statunitensi autorizzati a entrare nel Paese, poche ore dopo che il
presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha
imposto tariffe record sui prodotti cinesi. “L’azione sbagliata
del governo statunitense di abusare dei dazi sulla Cina
inevitabilmente ridurrà ulteriormente il favore del pubblico
nazionale verso i film americani”, viene dichiarato in un
comunicato. “Seguiremo le regole del mercato, rispetteremo la
scelta del pubblico e ridurremo moderatamente il numero di film
americani importati”.
“La Cina è il secondo mercato
cinematografico al mondo. Abbiamo sempre aderito a un alto livello
di apertura verso il mondo esterno e introdurremo altri film
eccellenti dal mondo per soddisfare la domanda del mercato.”
Mentre Trump ha annunciato una pausa di 90 giorni sull’aumento
delle tariffe a livello globale, ha però aumentato le tariffe sui
beni provenienti dalla Cina al 125%, dopo che quest’ultima ha
svelato i suoi piani per imporre tariffe reciproche dell’84% sulle
importazioni statunitensi.
L’annuncio della China Film
Administration arriva dopo che due blogger cinesi influenti e ben
collegati hanno diffuso uno schema identico di contromisure che,
secondo loro, le autorità cinesi stavano prendendo in
considerazione sulla scia delle precedenti minacce tariffarie di
Trump. Operazione vendetta della 20th Century e della Disney,
con Rami Malek, Rachel Brosnahan e Caitriona Balfe, uscirà in Cina domani. Anche
la riedizione di Fast & Furious 7 della Universal, che a un certo punto
è stato il film hollywoodiano di maggior incasso in Cina, uscirà
domani nel Paese.
Attualmente quest’ultimo, insieme a
Un film
Minecraft, sono in testa alle prevendite per venerdì in
Cina, secondo la piattaforma di biglietteria e intrattenimento
Maoyan. Per quanto riguarda l’imminente uscita di Thunderbolts*,
THR osserva che “l’Ufficio
Cinematografico Cinese ha approvato lunedì l’uscita di Thunderbolts della Disney e della Marvel nelle sale il 30
aprile”, ma “ora non è chiaro se l’uscita andrà
avanti”. Anche se il film dovesse mantenere il suo posto,
potrebbe essere l’ultimo grande film di supereroi a uscire in Cina
per un po’. Si dice che gli esercenti siano “ottimisticamente
in attesa di notizie positive su altri film in uscita dagli Stati
Uniti”.
In generale, gli incassi dei film
americani in Cina sono drasticamente diminuiti rispetto al periodo
di massimo splendore tra il 2012 e il 2019, prima della pandemia,
ma il mercato cinese rimane un contributo finanziario fondamentale
per gli studios statunitensi. Lo scorso fine settimana, Un film
Minecraft di Warner Bros e Legendary ha aperto in Cina al
primo posto, con un incasso di 14,5 milioni di dollari, che
rappresenta poco più del 10% dei 144 milioni di dollari di incasso
internazionale del film.
In risposta a questi sviluppi, un
portavoce dell’IMAX ha dichiarato: “Siamo lieti che
l’Amministrazione Cinematografica Cinese abbia chiarito la sua
posizione sulle importazioni di film statunitensi e siamo molto
fiduciosi – visti i nostri decenni di attività e le nostre solide
relazioni nel Paese – che il robusto programma di IMAX in Cina, che
comprende film hollywoodiani, cinesi e internazionali, non subirà
ripercussioni sostanziali. Continuiamo a prevedere un anno forte
per l’IMAX in Cina, dopo il primo trimestre con i maggiori incassi
di sempre nel Paese“.
Days, film
drammatico taiwanese del 2020 diretto da Tsai
Ming-liang, arriva nelle sale italiane dal 14 Ottobre
2021, distribuito da Double Line. La pellicola
era stata precedentemente selezionata per competere per l’Orso
d’oro alla 70° edizione del Festival Internazionale del Cinema di
Berlino, vincendo poi il Teddy Award
della giuria.
Days: una connessione inafferrabile tra due personaggi
lontanissimi
Negli ultimi anni, la poetica di
Tsai Ming-liang ha abbracciato un minimalismo filmico e narrativo
quasi assoluto, alla ricerca dell’essenzialità esistenziale,
ritratta con fotogrammi impressionisti ed elegiaci che, in
Days, vanno a confezionare un album fotografico
raffinato e sensoriale, assolutamente inedito nel panorama
contemporaneo. Days, inoltre, si presenta come
primo lungometraggio di finzione per Tsai Ming-Ling dai tempi di
Stray Dogs, per cui vinse il Gran Premio della
giuria nel 2013 alla Mostra del cinema di
Venezia.
Days ripercorre il
cammino di due personaggi piuttosto differenti tra di loro che,
tuttavia, si incontreranno e stabiliranno un’interconnesione
profonda in una Bangkok inondata di un realismo magico
inafferrabile, apoteosi assoluta della topografia contemplativa di
Tsai. A Taiwan, Kang (Lee
Kang-sheng) vive in una casa immersa nella natura e
trascorre le giornate tra sedute di fisioterapia, massaggi e cure
per alleviare il dolore al collo e alla testa di cui soffre. La
cinepresa ci trasporta poi a Bangkok, dove vive invece
Neon (AnongHoungheuangsy), immigrato di Laos che osserviamo
cucinare pedissequamente nel suo misero appartamento. Un incontro
tra i due personaggi nella metropoli sublimerà un’intesa
lontanissima nello spazio eppure terapeutica e fisicamente
necessaria, indagata nella seconda parte climatica dell’opera.
Days si pone in
continuità con il precedente operato di Tsai e ciò è testimoniato
dalle lunghe inquadrature fisse che scandiscono, per l’appunto, le
giornate del titolo, nonché dagli scarnissimi dialoghi e la
contemplazione del silenzio che ne consegue. Vi è però l’aggiunta
di un tassello ulteriore al puzzle impressionista di Tsai:
l’avvertimento iniziale che dichiara che il film sarà
“intenzionalmente non sottotitolato” mette in luce la vittoria del
silenzio emotivo, intimista, che accompagna le azioni sceniche dei
tableaux vivants di Tsai.
Days: la solitudine magicamente inafferrabile della poetica di
Tsai Ming-liang
Nessuna artificiosità, aggiunta
retorica o descrizioni didascaliche: il lavoro di Tsai continua a
procedere per sottrazione, narrativizzando l’esperienza personale
dell’inseparabile Lee Kang-Sheng, effettivamente sofferente a causa
di problemi fisici che ne hanno alterato il movimento. La
quotidianità dell’attore trova quindi dimensione filmica grazie
alle mani di Tsai che, partendo dalla giustapposizione di immagini
sensoriali pur rigorose nel loro impianto formale, dà vita a
suggestioni visive irripetibili.
Temi cardine della
narrazione di Tsai Ming-liang permangono l’alienazione e la
solitudine dei protagonisti, sviscerate da un’ottica pregna di
richiami bressoniani e incisivamente autoriale. Lo spettacolo della
vita è analizzato nell’estensione sequenziale quotidiana, che
percorre due vie parallele con un unico punto di intersezione, la
dimensione privata che diventa condivisione silente, ma tattile.
Una cinepresa onnipresente e onnisciente non può fare a meno di
penetrare i muri delle abitazioni dei due personaggi principali di
Days, che continuano a seguire la routine
giornalieri, consapevoli dell’immanenza di un occhio autoriale che
vuole documentare il fluire del tempo senza modificarlo in alcun
modo.
Nel racconto di
Days vi è la memoria delle precedenti prove
autoriali di Tsai: sono simboli, tematiche e motivi a ripetersi,
suggellando un percorso artistico che punta ad andare oltre le
frontiere dell’audiovisivo, proponendosi non solo come film, ma
come opera fluida, assolutamente al di li fuori di qualsiasi
ordinamento tassonomico. Tsai Ming-liang è autore e artista, prima
di regista, il cui lavoro è sempre caratterizzato da
un’inconfondibile sperimentazione visiva. Nello scenario
contemporaneo postmediale, caratterizzato da informazioni liquide e
da una divulgazione “vaporizzata”, la messa in discussione
dell’immagine filmica da parte di Tsai si inserisce perfettamente.
Avanguardia artistica, videoarte e ibridazione si fondono nei
film-sequenza di Tsai, che ha inoltre intrapreso rapporti di
collaborazione con le gallerie d’arte già a partire dalle
proiezioni di Stray Dogs, che si tennero anche nei musei.
Tsai conduce una delicata operazione
di sovrapposizione del materiale filmico e biografico,
consegnandoci un’idea di cinema vita, che vive nell’espressività
dei silenzi, nell’elegia della azioni routinarie e nella potenza
emotiva dell’unione dei corpi. Il montaggio in
Days è praticamente inesistente, eppure Tsai
riesce a conferire una potenza inesauribile al fuoricampo
invisibile: emozioni, sofferenza, passione che forgiano i
protagonisti. Quello di Days è un dialogo
rarefatto, che esplora la dimensione spirituale passando attraverso
la corporalità sceneggiata, inserita in una bolla spaziale e
temporale che ne sancisce l’universalità.
L’incontro di due solitudini trova
una completezza inedita nel racconto incantevole di
Days, caratterizzato da una purezza cristallina
negli intenti e da una composizione estremamente evocativa, che
vive di momenti epifanici, apparizioni invisibili ma assolutamente
pervasive. Il senso del fuoricampo invisibile di
Days va cercato molto più a fondo, nel marasma di
sensazioni e sentimenti che scaturiscono trovandoci di fronte a dei
quadri intimisti talmente potenti da caratterizzare l’opera di Tsai
come una lettera d’amore all’arte.
PlayStation
Studios sta continuando ad adattare molti dei suoi
franchise di gioco ad altri mezzi. Un recente rapporto ha
rivelato che Days
Gone, un gioco
di zombi open world uscito nel 2019, è l’ultimo gioco Sony che
sta iniziando lo sviluppo per diventare presto un
film. Secondo Deadline,
l’attore scozzese Sam Heughan, noto per essere nel
cast della serie StarzOutlander, interpreterà il
protagonista Deacon St. John.
Sheldon
Turner, sceneggiatore di X-Men:
L’inizio e Up
in the Air, è stato ingaggiato e sta
attualmente scrivendo la sceneggiatura, che è descritta come
una “ballata d’amore per i film sulle moto”. La motocicletta ha
svolto un ruolo enorme nel gioco, poiché era il mezzo principale
per spostarsi ed era una parte fondamentale del personaggio di St.
John. Attualmente non sono stati rivelati altri nomi e talenti
connessi allo sviluppo dunque non resta che aspettare ulteriori
sviluppi.
Attualmente su console i fan hanno
orma perso le speranze di vedere un sequel del videogioco, dopo che
la Sony avrebbe rifiutato di dare un via libera per concludere il
remake non annunciato di
The Last of Us. Il regista del gioco aveva
anche rivelato alcune caratteristiche che il sequel avrebbe potuto
contenere, come sequenze a nuoto, una migliore intelligenza
artificiale e non più missioni stealth punitive.Dopo
l’esodo di molti creativi senior dopo l’uscita
di Days
Gone,Bend Studio sta
ora sviluppando un nuovo franchise che
utilizza i sistemi open world visti in quel titolo di
zombi.
Gli altri progetti SONY in sviluppo per il cinema
Questo film
di Days Goneè solo
uno dei tanti film e programmi TV che Sony ha in produzione. Oltre
al film Uncharted uscito
all’inizio del 2022, Sony sta producendo serie
basate su God of
War, The Last of
Us, Twisted
Metal e Horizon,
oltre a film ambientati nei franchise
di Gran
Turismo e Ghost
of Tsushima.
Online il primo
trailer di Days and Nights. il film che
segna l’esordio di Christian Camargo con un cast
di tutto rispetto che comprende William Hurt, Katie Holmes,
Ben Whishaw e Jean Reno. Il film parla di una stella
del cinema che porta il suo compagno ad una riunione di famiglia
per celebrare un memorial day, ma il tutto si trasformerà in
qualcosa di disastroso.
Regista di celebri film d’azione
come Fast and Furious e
xXx, ma anche di titoli
come Dragonheart e Il ragazzo della porta
accanto, Rob Cohen si è affermato come un
maestro del cinema di genere, con un gusto per la suspence
particolarmente ricercato. Tra i suoi titoli più apprezzati si
ricorda anche Daylight – Trappola nel
tunnel, lungometraggio del 1996 dove si mescolano
azione, tensione e ambienti claustrofobici. Pur rimanendo
all’interno dei canoni del suo genere, il film scritto da
Leslie Bohem presenta sufficienti elementi di
originalità per poter essere ricordato e visto con piacere,
specialmente grazie ad alcune sequenze particolarmente
memorabili.
Al momento della sua uscita i pareri
riguardanti il film furono prevalentemente negativi, molti dei
quali si concentravano sull’evidenziare come il film riproponesse
situazioni già viste precedentemente al cinema, in particolare in
un film Trappola di cristallo, il primo capitolo della
saga di Die Hard. Con il tempo,
però, Daylight – Trappola nel tunnel è stato riscoperto
come un gioiello di tensione, con diversi momenti particolarmente
vincenti da un punto di vista registico. Girato anche negli studi
di Cinecittà a Roma, oggi il film vanta un proprio folto seguito di
fan, anche per merito del suo attore protagonista,
Sylvester Stallone.
Candidato anche al premio Oscar per
il miglior montaggio sonoro, Daylight – Trappola nel
tunnel è dunque un film valido sotto più punti di vista, che
gli appassionati del genere non possono perdere. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Daylight – Trappola nel
tunnel: la trama del film
Protagonista del film è Kit
Latura, ex dipendente dei Servizi Medici di Emergenza e
ora impiegato come tassista. Da tempo lontano dall’azione, egli si
ritrova improvvisamente a dover affrontare una situazione quantomai
complessa. Un’esplosione di gas tossici, dovuti ad un incidente
stradale causato da una gang di teppisti, porta un gruppo di dodici
superstiti a rimanere imprigionati nel tunnel sottomarino del fiume
Hudson, il quale collega Manhattan al New Jersey. Poiché i soccorsi
tardano ad arrivare, Kit non esisterà a prendere la situazione in
mano, convinto di poter trovare una via di uscita.
Comincia così per lui una sfida
contro il tempo, con l’obiettivo di introdursi nel tunnel bloccato
per portare in salvo quanti vi sono rimasti bloccati dentro.
Riuscendo a passare attraverso i condotti di aerazione, egli
raggiunge i superstiti, iniziando la ricerca di un passaggio
attraverso cui farli uscire. La situazione, però, precipita
rapidamente, il tunnel inizia ad allagarsi e il tempo sembra
arrivare agli sgoccioli. Per riuscire nel suo intento, Kit dovrà
ora fare affidamento a tutta la sua esperienza e abilità.
Daylight – Trappola nel
tunnel: il cast del film
Come anticipato, protagonista del
film nei panni di Kit Latura è l’attore Sylvester
Stallone. Originariamente, però, Cohen desiderava
assegnare il ruolo a Nicolas Cage,
ma questi venne scartato dai produttori perché considerato più un
caratterista che un attore, mentre Stallone era un attore più
redditizio dal punto di vista commerciale. Curiosamente, proprio in
quell’anno Cage vinse l’Oscar come miglior attore per Via da
Las Vegas. Subentrato dunque Stallone, questi affermò di aver
accettato la parte per superare la sua paura degli spazi stretti,
proprio come aveva accettato di recitare in Cliffhanger – L’ultima
sfida per superare quella dell’altezza.
Tra coloro che rimangono
intrappolati nel tunnel si possono ritrovare gli attori Amy
Brenneman, nota per la serie Giudice Amy, nel
ruolo della scrittrice Madelyne Thompson, e Viggo Mortensen
in quelli del noto sportivo Roy Nord. Jay O.
Sanders e Karen Young sono i coniugi
Steven e Sarah Crighton, mentre Stan Shaw è il
poliziotto George Tyrell. Danielle Harris
interpreta Ashley Crighton, figlia di Steven e Sarah, mentre
Sage Stallone, figlio di Sylvester, interpreta
Vincent. Infine, Dan Hedaya è Frank Kraft, ex
collega di Kit operante nel Servizio Medico di Emergenza.
Altre curiosità su Daylight –
Trappola nel tunnel, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Le lunghe e complesse scene
all’interno del tunnel sono proprio quelle girate negli studi di
Cinecittà a Roma, su un set lungo quasi mezzo chilometro. La scelta
di ambientare lì quelle scene è stata dovuta dalla presenza degli
enormi palcoscenici inondabili, ideali per ciò che il film
prevedeva. Per dar vita all’esplosione tossica che ostruisce le
estremità del tunnel, invece, si è dovuti ricorrere ad un
modellino, così da poter risparmiare sugli effetti speciali ma
ottenere allo stesso tempo un risultato realistico e convincente.
In ultimo, essendo il film ambientato negli Stati Uniti, i veicoli
presenti nel tunnel non potevano ovviamente essere presi in Italia,
e per questo quelli che si vedono sono tutti stati fatti arrivare
dall’America.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Daylight – Trappola
nel tunnel è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Now, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 6
aprile alle ore 21:00 sul canale
Iris.
DayDreamer – Le ali del
sogno (Erkenci Kuş) è la serie tv del 2018
turca trasmesso su Star TV e Canale 5. La serie è
prodotta da Faruk Turgut per Gold Film.
DayDreamer – Le ali del sogno è scritto da Ayşe Kutlu
(1-17), İlker Barış (1-17), Yeşim Çıtak (1-17), Aslı Zengin (18-),
Banu Zengin Tak (18-) e diretto da Çağrı Bayrak
DayDreamer – Le ali del sogno: dove vederlo in
streaming
DayDreamer – Le ali del sogno è disponibile in streaming su
Mediasetplay
DayDreamer – Le ali del sogno: la trama
La storia ruota attorno a Sanem
Aydın, una giovane donna di un umile quartiere di Istanbul che
sogna di diventare una scrittrice e di vivere nelle Galapagos.
Quando la sua famiglia la porta a credere che verrà promessa al suo
vicino Muzaffer se non riuscirà a trovare un lavoro stabile, inizia
a lavorare in una grande azienda pubblicitaria chiamata Fikri
Harika, grazie a sua sorella Leyla, che è la segretaria di Emre
Divit, il secondo figlio del proprietario, Aziz. D’altra parte, Can
Divit, il fratello maggiore di Emre, è un fotografo dallo spirito
libero e famoso in tutto il mondo che torna per la festa di
anniversario dell’azienda. Lì, suo padre rivela di avere una grave
malattia e gli chiede di dirigere la compagnia e trovare la talpa
che sta aiutando il suo concorrente Aylin. Can non ha altra scelta
che accettare, suscitando l’invidia di Emre, la vera talpa, nonché
l’amante e il partner segreto di Aylin.
In DayDreamer – Le ali del
sogno protagonisti sono Sanem Aydın Divit (episodi 1-51),
interpretata da Demet Özdemir, sorella minore di
Leyla ed è la figlia di Mevkibe e Nihat. È una giovane ragazza con
la testa sempre tra le nuvole, una vera sognatrice, intelligente ma
anche folle. Can Divit (episodi 1-51), interpretato da Can Yaman, figlio di Aziz e fratello maggiore
di Emre. È un fotografo di fama mondiale molto amante della natura
che gira il mondo e il suo abbigliamento rispecchia molto la sua
personalità. Mevkibe Aydın (episodi 1-51), interpretata da
Özlem Tokaslan, madre di Sanem e Leyla ed è la
moglie di Nihat. È una donna forte e determinata, è l’aspirazione
del quartiere di cui finisce anche per diventare presidente.
Muzaffer “Zebercet” (Muzo) Kaya (episodi 1-51), interpretato da
Cihan Ercan, innamorato di Sanem da tutta la vita.
Leyla Aydın Divit (episodi 1-51), interpretata da Öznur
Serçeler, sorella maggiore di Sanem ed è la figlia di
Mevkibe e Nihat. È fonte di orgoglio per la famiglia e per il
quartiere. A differenza di Sanem, sa bene cosa vuole: avere
successo nel lavoro e fidanzarsi con il suo capo Emre.
Emre Divit (episodi 1-51),
interpretato da Birand Tunca, fratello minore di
Can ed è il figlio di Aziz. Nihat Aydın (episodi 1-51),
interpretato da Berat Yenilmez, il padre di Sanem
e Leyla ed è il marito di Mevkibe. Cerca di proteggere anche da
loro stesse, anche se la sua preferita è Sanem. Cengiz “CeyCey”
Özdemir (episodi 1-51), interpretato da Anıl
Çelik, Insieme a Muzaffer è uno dei personaggi più strambi
della serie, ma sicuramente è il più colorato e divertente. Deren
Keskin (episodi 1-51), interpretata da Tuğçe
Kumral, direttrice creativa dell’azienda di pubblicità
della famiglia di Can ed Emre. Ayhan Işık (episodi 1-39),
interpretata da Ceren Taşci, sorella minore di
Osman ed è la migliore amica di Sanem. Güliz Yıldırım (episodi
1-39), interpretata da Sibel Şişman. Lavora come
assistente di Aziz, il padre di Can ed Emre.
Fanno parte del cast anche Osman
Işık (episodi 1-39), interpretato da Ali Yağcı, Aysun Kaya (episodi
1-51), interpretata da Asuman Çakır, Melahat (episodi 1-51),
interpretata da Feri Baycu Güler. Aziz Divit (episodi 1-51),
interpretato da Ahmet Somers,Metin Avukat (episodi 1-39),
interpretato da Tuan Tunalı. Rifat (episodi 1-39), interpretato da
Oğuz Okul.Polen (episodi 1-39), interpretata da Kimya Gökçe
Aytaç.Arzu Taş (episodi 3-51), interpretata da Ayşe Akın. Sig.ra
Remide (episodi 7-29), interpretata da Aliye Uzunatağan. Levent
(episodi 9-21), interpretato da Baki Çiftçi. Gamze (episodi 18-51),
interpretata Aslı Melisa Uzun. Hüma Divit Erdamar (episodi 26-51),
interpretata da İpek Tenolcay. Ayça (episodi 27-51), interpretata
da Dilek Serbest.Yiğit (episodi 27-51), interpretato da Utku Ateş.
Samet Hoca (episodi 20-29), interpretato da Tufan Günaçan. Ceyda
(episodi 20-29), interpretata da Gamze Topuz.Enzo Fabri (episodi
3-29), interpretato da Özgür Özberk.Aylin Yükselen (episodi 1-29),
interpretata da Sevcan Yaşar.Deniz Keskin (episodi 20-51),
interpretata da Başak Gümülcinelioğlu.Bulut Cevher (episodi 44-51),
interpretato da Ahmet Olgun Sunaer.
Tom Felton, dalla maggior parte
delle persone del pianeta conosciuto con il nome di Draco Malfoy, è
stato intervistato durante la DayBreak, dell’emittente britannica
ITV.
Venezia, the Day Zero. Ovvero come
partire con la piega del parrucchiere, vestita carina, allegra e
sorridente e arrivare con la scoliocifosi e i capelli attaccati al
viso come se avessi fatto ore di jogging sulla spiaggia. I critici
sanno che il momento di arrivo al lido non è mica una passeggiata
per signorinelle. Devi sollevare una valigia (della quale vi
abbiamo già parlato, n.d.a.) che rinnegherai come Pietro per ben
tre volte (appena ti accingi a trascinarla: ‘ho fatto io questa
zavorra per sommozzatori? Giuro no!’; durante lo sbarco
‘non può essere mia, ma diamine avevo messo due cosette!,
aiutatemi per favore!’; prima del ritorno ‘l’anno prossimo
non esiste uno schifo del genere, piuttosto due jeans e un paio di
scarpe!’); arrivare a casa, e se non sei habitué o hai dovuto
cambiarla per qualche motivo anche quelle son prove dure da
affrontare. Perché spesso i critici prendono le case a scatola
chiusa, fidandosi di qualche fotina messa sui siti, dalle quali
devi ricostruì tipo ‘na scena del crimine (ma avete notato anche
voi che per gli annunci ogni volta pare che chi scatta c’ha
l’Alzheimer o qualcuno gli ha tirato un calcio nel sedere che la
foto è mossa, fuori fuoco oppure ha un angolazione tipo arte
moderna?).
Insomma, oltre alla valigia, il
gioco si fa duro quando apri la porta di casa. Che poi di solito
sono case vecchie, arrangiate alla meno peggio, per vacanze al mare
che definirle spartane è un signor complimento. Per carità alcune
sono anche graziose, ma se ti dice male puoi finire in case
agghiaccianti. Noi l’anno scorso abbiamo avuto la casa dei sette
nani (che giuro abbiamo amato), e lo dovevamo sospettà visto che
stava dietro a via Dandolo che non molti sanno ma esiste una
variante della storia di Biancaneve, girata al lido, in cui Dandolo
era il nano maligno che, geloso di Biancaneve, cucinava solo sarde
in saor perché lei era allergica al pesce.
Vabbè mo’ smettetela di fare i
soliti maliziosi.
Dicevamo, le case, insomma questa
era una mansarda che si abbassava in altezza, per cui in certi
punti o giravi in ginocchio, tipo in punizione, oppure non ci
potevi entra’.
Questo per farvi capire quanto dure
siano le prove che il povero critico deve sopportare per potè
lavorà, o semplicemente per l’amore che prova per i film.
Per cui, trattateci bene. Che
rischiamo l’estinzione a ogni Festival.
Che prima di fare questo mestiere
pure io l’arrivo a Venezia lo immaginavo come voi. Elegantemente su
una Lancia, salutando gli astanti anche se nessuno ha la minima
idea di chi cazzo sei. E loro che scattano foto, comunque, che non
si sa mai: potresti essere uno famoso. E ogni anno mi ci frega. Mi
torna in mente questa scena e mi dimentico che la realtà è ben
diversa. Vaporetti affollati che nemmeno i pullman diretti ai campi
di Skynet, umidità del cazzo e subito la corsa alla conquista
dell’accredito e delle chiavi di casa, che spesso non funzionano e
– come nel caso mio quest’anno – quasi si spezzano nella serratura.
E andiamo avanti. Entri e ti rendi conto che in frigo non c’è
nemmeno Zuul. Purtroppo non c’è nemmeno Dana e a guardare bene
proprio non c’è un cazzo, che uno, alle perse, si accontenterebbe
pure di quello. Quindi assalto al supermercato, senze nemmeno poter
contare sul leggendario Billa che è stato soppresso (una prece) a
favore di un banale e globalizzatissimo Conad. Per senso di
rispetto nei confronti del defunto Billa non posso cedere, dunque
mi rivolgo a empori e negozietti sparsi: un’insalata di qua, un
etto di crudo di là, un sapone di su, una bottiglia d’olio di giù,
arrivando a casa più carico della Magnum dell’Ispettore Callaghan.
A proposito del sapone: è un pezzo di Marsiglia, mi serve per
tentare di pulire una camicia bianchissima che durante il viaggio
in valigia (quella bestiale del post precedente) si è intrisa
misteriosamente di una sostanza rosa e non meglio identificata che
ricorda proprio – tanto per rimarcare la citazione – la melma
empatica dei Ghostbusters. Visto che è empatica, chissà che succede
se bestemmio. A proposito dell’olio. Proprio davanti alla porta di
casa mi scivola la busta che ne contiene la bottiglia, che pensa
bene di deflagrare in mille pezzi intingendo ben bene pavimento e
resto della spesa, compreso il sapone di Marsiglia. Me sa che non è
il caso che ce lavo la camicia. Nel tentativo di asciugare mi rendo
conto che l’appartamento manca anche di una qualsivoglia forma di
materiale igienico, sia in bagno che in cucina. Sconsolato da
questa serie di orrende esperienze e rivelazioni lascio casa
bisunta e corro a tentare di vedere la serata di pre-apertura,
dedicata a Orson Welles. Una versione lunga e restaurata di Otello
più la ricostruzione dell’incompiuto Il mercante di Venezia, con
tanto di esecuzione del commento sonoro dal vivo. Bella roba
insomma, che alla fine qui ci veniamo per il cinema no? Faccio la
prima chilometrica fila del festival. Entro sgargiulo e il tipo mi
dice: ‘no, è solo su invito’. Mi metto da un lato. Arriva Tatti
Sanguineti, senza invito. Fa un po’ di bagarre e lo lasciano
passare. Mi infilo dietro. Il tipo prova a bloccarmi e lo guardo
(pensando alla camicia da gettare e all’olio del frantoio fin
troppo frantumato) con gli occhi da Lupo Mannaro romano a Venezia,
ringhiando ‘hai fatto entrare un accreditato‘.
Molla la presa e mi lascia entrare immantinente. Basta poco, che ce
vò.
Per la cronaca, sono arrivato
veramente su una Lancia, ma è un’altra storia
Dopo il successo di World
War Z del regista Marc Forster continuano
ad essere molto seguiti gli Zombie e quindi non sembra sorprenderci
la notizia che arriva oggi da Deadline,
Arriva da Deadline la conferma della
notizia che la Universal Studios ha opzionato i
diritti diDay
Mengraphic novel prodotta da Boom!
Studios. Scritto da Matt Gagnon e
Michael Alan Nelson con l’arte di Brian
Stelfreeze, Day Men ha debuttato
il mese scorso al San Diego Comic-Con e si basa sulla storia di un
mondo controllato per migliaia di anni da 50 famiglie, una rete
segreta di congreghe di vampiri impegnati in una gara di potere
senza tempo. Durante il giorno i vampiri sono costretti a
utilizzare i servigi degli esseri umani che agisce nel loro
interesse. Addestrati per secoli i soldati mortali mandano avanti
la catena del potere di giorno ed eseguono gli ordini dei loro
benefattori dormienti.
Al momento nessun altro dettaglio è
stato rilasciato in merito ma sappiamo che lo studios si è convinto
dell’investimento dopo l’importante successo al box office di
2 Guns che ha racimolato la cifra di 60
milioni di dollari. 2 Guns era un altro
prodotto editoriale di Boom! Studios. Il
nuovo film che sarà incentrato quindi nuovamente su vampiri sarà
prodotta da Ross Richie e Stephen
Christy.
Nel 2019 la Warner Bros ha in programma di far
arrivare al cinema il film su Shazam.
Protagonista del nuovo adattamento sarà Dwayne
Johnson che, in questa nuova fanart, comare nei panni di
Black
Adam.
Lo straordinario pezzo d’arte è
opera di Juan
Martinez. Potete vederlo di seguito:
Mentre iniziano a provenire elogi
dalle proiezioni stampa, ecco una novità relativa
a Dawn of the Planet of the
Apes, film del noto franchise che sarà diretto
da Matt Reeves. Il sito web Event
Cinemas ha infatti rivelato la durata del film, che si attesta sui
130 minuti.
Trama: Una nazione di
scimmie geneticamente modificate ed evolute, guidate da
Cesare,è minacciata da un gruppo di esseri umani
sopravvissuti al terribile virus diffusosi dieci anni
prima. Entrambi i fronti per un po’ di tempo
convivono in pace, ma la stabilità presto si sgretola, dando inizio
ad una guerra che determinerà quale sarà la specie dominante sulla
Terra.
Continuano le riprese del Dawn of the Planet of
the Apes, sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.
Oggi arriva una nuova foto dal set di New Orleans dove Matt Reeves dirige questa nuova
narrazione che parte dal classico del 68′. In precedenza l’unico
immagine che abbiamo visto era quella in cui Andy
Serkisnei panni di Cesare conduceva a cavallo un
gruppo di sopravvissuti umani, ora invece vediamo una porzione di
strada:
Le foto arrivano da SuperHeroHype dove
possiamo vedere le atmosfere post-apocalittiche che vedremo nel
film, tutte le foto nella nostra foto gallery:
Trama: Una nazione di
scimmie geneticamente modificate ed evolute, guidate da
Cesare,è minacciata da un gruppo di esseri umani
sopravvissuti al terribile virus diffusosi dieci anni
prima. Entrambi i fronti per un po’ di tempo
convivono in pace, ma la stabilità presto si sgretola, dando inizio
ad una guerra che determinerà quale sarà la specie dominante sulla
Terra.
Dopo mesi di intesa pianificazione
e scelta accurata del cast, la 20th Century Fox ha annunciato ieri
sera ufficialmente l’inizio delle riprese de Dawn of
The Planet of the Apes, nuovo atteso sequel del
colosso di fantascienza iniziato del regista Matt Reeves. E
proprio in corsa dopo l’annuncio della casa produttrice arriva la
notizia secondo cui anche Toby Kebbell ed Enrique
Marciano sarebbero entrati a far parte del cast in ruoli ancora
da definirsi.
Il cast comprende Jason Clarke,
Gary Oldman, Kodi Smit-McPhee, Keri Russell, Kirk Acevedo e
Judy Greer, che indossa un vestito di performance capture
per riprodurre Cornelia a fianco di Andy Serkis di nuovo nel
ruolo dello scimpanzè Cesare.
Diretto da Matt Reeves, basato su
una sceneggiatura di Rick Jaffa, Amanda Silver Scott Z.
Burns e Mark Bomback, il film dovrebbe uscire negli USA
entro il 22 maggio del prossimo anno.
Continuano le
riprese Dawn of the Planet of the Apes,
l’atteso nuovo film del noto franchise che come sappiamo sarà
diretto da Matt Reeves. Oggi arrivano i
materiali legati alle riprese che si stanno svolgendo a San
Francisco City, dove un gruppo di scimmie (attori che recitano in
motion captures) hanno recitato insieme ad un gruppo di probabili
sopravvissuti. Ecco il video dal set:
Trama: Una nazione di
scimmie geneticamente modificate ed evolute, guidate da
Cesare,è minacciata da un gruppo di esseri umani
sopravvissuti al terribile virus diffusosi dieci anni
prima. Entrambi i fronti per un po’ di tempo
convivono in pace, ma la stabilità presto si sgretola, dando inizio
ad una guerra che determinerà quale sarà la specie dominante sulla
Terra.