Il suo film preferito?
I Goonies. La sua squadra del cuore? Il
Celtic Football Club, tanto che il suo sogno è
quello di interpretare il giocatore Jimmy
Johnstone, leggenda del calcio scozzese. L’accento è
sicuramente dalla sua: come suggerisce il cognome, infatti,
James McAvoy è un figlio di Scozia (classe
1979).
Il ragazzo ha una situazione
familiare difficile e cresce coi nonni, ricevendo un’educazione
cattolica che, per un breve periodo, lo porta perfino a considerare
l’eventualità di farsi prete (anche se – per sua stessa ammissione
– non è per vocazione che accarezza l’idea di prendere i voti,
quanto piuttosto perché pensa di poter viaggiare spesato). Comunque
sia, il suo destino è un altro e presto il signorino fa il suo
ingresso sul grande schermo, dove debutta in The Near
Room (1995). In realtà, non è così ansioso di
recitare, ma quando si prende una cotta per una collega di set,
ecco che comincia ad incuriosirsi e a volerne sapere di più su
quest’arte, a tal punto da farne poco a poco il suo mestiere.
Parallelamente al cinema, James appare in diversi show televisivi
(vedi Band of Brothers,
Shameless versione UK, etc.) e in
produzioni teatrali che catturano l’attenzione di signori come
Joe Wright (che gli proporrà diversi ruoli nel
corso degli anni, ma dovrà aspettare il 2007 per un sì) e
Sam Mendes, finché nel 2005 raggiunge la
visibilità quella vera con il ruolo del fauno Tumnus nel primo
capitolo de Le cronache di Narnia
(Il leone, la strega e l’armadio),
dall’omonimo libro per ragazzi di C.S. Lewis.
Un’altra trasposizione letteraria lo vede protagonista l’anno
successivo: si tratta de L’ultimo re di
Scozia (dal romanzo di Giles Foden),
in cui James presta il volto al medico personale del dittatore
ugandese Idi Amin, interpretato da Forrest
Whitaker. È proprio il collega a suggerire il nome di
McAvoy al regista Kevin Macdonald, anche se non
può certo immaginare che il ragazzo sverrà al primo ciak della
scena più dura per il suo personaggio: la tortura. Cedimenti a
parte, il film è un successone e McAvoy si becca elogi a destra e a
manca, proseguendo la carriera con scelte mai scontate e sempre
azzeccate, come Penelope,
Becoming Jane e soprattutto
Espiazione, del già citato Joe Wright,
che adatta il celebre romanzo di Ian McEwan e
riesce finalmente ad avere James nei titoli di testa (al fianco di
Keira Knightley). La pellicola riceve numerosi
consensi e nomination a svariati premi, facendo di McAvoy uno dei
nuovi talenti su cui puntare. Dalla figura dell’eroe romantico
d’altri tempi, ecco quindi che il giovanotto passa all’azione con
Wanted (portandosi a casa qualche
ammaccatura a imperitura memoria), salvo poi tornare a vestire
abiti d’epoca in The Last Station (dove
interpreta Tolstoy) e The
Conspirator. Ma la carriera da action hero tosto &
super-cool non è ancora archiviata: nel 2011, infatti, James viene
scelto per prestare il volto al giovane Charles Xavier (alias
Professor X), il telepatico leader degli X-Men e,
dopo il revival di X-Men – L’inizio,
eccolo che fa la doppietta nel sequel Giorni di un
futuro passato, a breve sui nostri schermi. Nel
frattempo, però, ha partecipato anche all’ultima fatica (sprecata?)
di Danny Boyle, In
trance, ed è stato il protagonista dell’ennesimo
adattamento letterario del suo CV, Filth,
dal romanzo del ragazzaccio Irvine Welsh (quello
di Trainspotting), in cui dà vita ad un
personaggio che più politically s-correct non si può. Seguono lodi
e progetti a non finire, compresa una nuova versione di
Frankenstein in uscita l’anno prossimo.
Nonostante tutti questi impegni, Mr McAvoy trova sempre il tempo
per leggersi un bel libro (preferibilmente di fantascienza) o
giocare a sudoku con la moglie, l’attrice Anne-Marie
Duff, incontrata sul set di Shameless e sposata
nel 2006 (lui appena 27enne, lei con 9 anni in più). I due hanno un
figlio piccolo e mantengono da sempre un profilo basso: non sono
amanti della mondanità e preferiscono la vita casalinga, nel loro
normalissimo appartamento della North London; e quando escono
guidano una vecchia Micra, o così si dice in giro.
Visto che oggi è il compleanno di
lui, potremmo pure fare una colletta per comprargli una nuova
macchina, ma forse è meglio investire i soldi in champagne e
brindare come si deve. HAPPY BIRTHDAY JAMES!