Dopo qualche ora di sonno eccoci
qui a commentare i premi che questa notte sono stati dispensati ai
commensali illustri per la 70esima edizione dei Golden
Globe 2013.
Un nome risuona con vigore:
Ben
Affleck. Questo ragazzone di Boston che ha cominciato
la sua carriera con un Oscar (condiviso con l’amico e collega
Matt Damon) e che poi è stato un po’ dimenticato
per una serie di scelte sbagliate come attore; dopo diversi anni,
Ben ha rovato il coraggio e la maturità per seguire la sua vera
vocazione, la regia. Ed ora sta cominciando a raccogliere i frutti
del suo lavoro, in mezzo a candidati concorrenti di tuto rispetto,
tra cui (mio Dio!) Steven Spielberg, vrso il quale
Affleck non dimentica di guardare mentre accetta il suo premio. Da
parte sua orgoglio e grande rispetto che i grandi registi candidati
con lui. Ma il trionfo di Ben è perfetto solo quando al suo
Argo
viene assegnato anche il premio per il miglior film drammatico. Con
lui ad accettare il premio un gongolante George
Clooney che dimostra di avere talento anche come
produttore, oltre che come regista e attore.
E proprio di attori andiamo a
parlare adesso, con le sei categorie che li vedono coinvolti.
Cominciamo subito dalle signore, e che signore! Tre donne splendide
e magnifiche attrici si sono divise i premi: Anne
Hathaway ha vinto per la migliore non protagonista ed è
probabile che farà doppiettà con l’Oscar; le altre due premiate,
Jennifer Lawrence per la migliore performance
comica e Jessica Chastain per la migliore
performance drammatica, sono invece le principali contendenti per
l’Academy Award, e sarà decisamente una bella lotta! Pronostici un
po’ sballati invece per gli attori che hanno visto trionfare come
miglior non protagonista Christoph Waltz, al posto
di quel Tommy Lee Jones tanto osannato (a
ragione!) dalla critica. Anche per quanto rigurada il migliore
attore, i vicnitori nelle due categorie principali Daniel
Day Lewis e Hugh Jackman, rispettivamente
miglior attore drammatico e miglior attore in musical o commedia,
sono i due maggiori contendenti all’Oscar per il miglior
protagonista. Un po’ d’amaro in bocca resta a Bradley
Cooper, che vedendo la partner trionfare per
Il Lato Positivo, pensava forse di
bissare il successo dei Critics Choice Awards. Non preoccuparti
Bradley, stai crescendo come attore, arriverà anche il tuo
momento!
Come tutti si aspettavano,
Les Misérables ha vinto il premio per il
migliro musical o commedia, e come contestare un tale trionfo?
Escluso che il successo del film si ripeta agli Oscar, se non per
il premio alla Hathaway, ma è bello pensare che in questo caso ha
vinto tutto ciò che poteva e doveva.
Grande sorpresa invece la vittoria
per Quentin Tarantino alla migliore sceneggiatura,
una sorpresa che ha colto per primo il diretto interessato: “E’
una grande sorpresa e io amo essere sorpreso!”. Che anche gli
Academy Awards riservino finalmente un premio per quello che è
considerato all’unanimità un genio pop?
Desta invece non poco disapputo la
vittoria di Ribelle – The Brave per il
miglior film d’animazione, dal momento che pur senza negarne il
valore, c’erano diversi film che potevano fare la differenza, come
il delizioso Frankenweenie di Tim
Burton, o il colorato Ralph
Spaccatutto. Infondo siamo tutti contenti per Merida
&Co, ma cosa accadrà agli Oscar quando contro di lei ci sarà
anche il geniale esercito di zombie di
Paranorman?
Adele ha portato a
casa il premio per la migliore canzone Skyfall, e qui niente da
dire, mentre Vita di Pi di Ang
Lee ha vinto un contentino con il premio alla miglior
colonna sonora, dopotutto un film così amato doveva pur portare a
casa qualcosa!
Michael Haneke ha
vinto per il miglior film straniero,
Amour, e siamo quasi sicuri che porterà a
casa anche l’Oscar, dal momento che la sua nomination anche alla
migliore regia è il chiaro segno di quanto il film sia stato amato
negli USA.
Per quanto riguarga la tv
Girls e Homeland hanno trionfato per le categorie
comedy e drama, mentre Game Change ha portato a casa i
premi legati al miglior film tv o mini serie. Menzione d’onore alla
grande Maggie Smith che per Downton Abbey
vince il premio per la miglior attrice non protagonista in una
serie, mini serie o film tv.
Un ultimo commento è da dedicare
alle presentatrici della serata Tina Fey e
Amy Poehler, caustiche e divertenti hanno “sparato
a zero” sulla folla di star, raccogliendo tanti applausi.
Dei premi quest che tutto sommato
mettono d’accordo tutti, anche se ci si aspettava qualcosa di più
per Steven Spielberg che con
Lincoln ha fatto davvero un lavoro
straordinario. Ad ogni modo la stampa estera ha detto la sua, per
cui ora non ci resta che aspettare e vedere come proseguirà questa
season awards appena entrata nel vivo.