Star
Wars: Episodio IV – Una nuova speranza è il film culto
di George Lucas del 1977 con protagonisti
Mark Hamill,
Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, Peter Cushing,
Peter Mayhew, David Prowse.
La trama di Star Wars: Episodio
IV – Una nuova speranza: Sono trascorsi 19 anni dalla fondazione dell’Impero galattico. Dal Palazzo
Imperiale l’Imperatore Palpatine ha rafforzato il suo potere
sulla Galassia nelle vesti di monarca assoluto, ed
il suo allievo Dart Fener, seguace
del Lato Oscuro della Forza e capo della
Flotta Stellare Imperiale, è impegnato a spezzare le ultime
resistenze. La principessa Leila viene catturata dalle forze
dell’implacabile Dart Fener. Prima che i soldati
dell’esercito imperiale conquistino la sua astronave, però, Leila
riesce a trasmettere un messaggio nella memoria del piccolo
droide che, sale su un guscio di salvataggio e giunge sul
torrido e desertico Tatooine alla ricerca di Obi-Wan
Kenobi, un cavaliere Jedi.
Star Wars: Episodio IV – Una nuova
speranza, l’inizio di una saga stellare
Analisi: Silenzio in sala.
Luci spente. Compare la scritta in blu “Tanto tempo fa in una
galassia lontana lontana…”. Di nuovo il buio. E poi in mezzo allo
spazio cosparso di stelle il titolo STAR WARS, inciso a caratteri
giganteschi, invade il centro dello schermo accompagnato dal
maestoso e trionfante tema targato John Williams;
una scritta in giallo oro procede dal basso verso l’alto
sintetizzando gli ultimi avvenimenti.
Il resto è storia. George
Lucas, con questo lungometraggio, cambia il cinema per
sempre con un film dal gusto retrò, avanzatissimo coi tempi, con
atmosfere da b-movie, ma al contempo maestoso e pregevole, dal
budget ridotto con risultati però da record. Nessuno credeva in
George Lucas quando girava questo film dall’aria
sperimentale e fallimentare, nemmeno i suoi attori. E invece
Star Wars: Episodio IV – Una nuova
speranza è la prima pellicola a incassare
centinaia di milioni nella storia, il caposaldo del blockbuster,
esempio di produzione artigianale ma ambiziosa, un successo
planetario che ha emozionato milioni e milioni di spettatori, ma
anche influenzato un’intera generazione di registi. In poche parole
un capolavoro della fantascienza. Motivo di tutto questo successo?
Sicuramente tutto il merito è principalmente del regista e della
sua capacità di intuire cosa coinvolge lo spettatore. Il buon Lucas
infatti riesce a toccare i tasti giusti per emozionare e
colpire.
Prima incanta il pubblico creando
un universo originale e meticolosamente strutturato, contaminandolo
di astronavi, droidi, alieni pittoreschi, spade laser destinate poi
a diventare icona, il tutto attraversato da uno sguardo romantico,
fresco, epico ed avvincente. Star Wars: Episodio IV – Una
nuova speranza quindi, essenzialmente il primo
episodio della saga sbarcato nei cinema, risulta essere un film
completo perché è una vera e propria congestione di generi
cinematografici, ma il regista attinge soprattutto alla sconfinata
tradizione dei film anni ’50, tanto è vero che proprio con Star
Wars è nato il cosiddetto filone della space-opera.
Un lungometraggio questo, noto
soprattutto per la forte caratterizzazione dei personaggi,
leitmotiv di una storia emozionante e senza tempo.
Luke Skywkalker, ad esempio, è il giovane
sognatore per antonomasia in cui ci si può identificare; la scena
in cui scruta i due soli al tramonto è da antologia, l’emblema
della giovinezza in una semplice inquadratura.
Ian Solo invece è l’uomo egoista,
intrepido, sicuro di sé, affabile, coraggioso ed è impagabile per
tutte le sue battute irriverenti. Darth Vader è un
cattivo cupo e misterioso dal respiro infernale, dal quale
rimaniamo terrorizzati e affascinati allo stesso tempo.
Obi-Wan Kenobi infine è il saggio mentore,
più vicino ad una figura paterna che stupisce ed affascina. Cosa
chiedere di più? Non solo Guerre Stellari è un
suggestivo film d’azione e avventura, ma contiene anche elementi di
grande spessore (come l’amore e la politica), raccontati con la
freschezza di un ragazzino. Certo il film a primo impatto risulta
di non facile fruizione, ma già con il capitolo successivo, Lucas
rimedia ai sui piccoli errori, spiegando qualche punto oscuro della
vicenda.
Da quell’anno, il 1977, tutto è cambiato. Sei
Oscar meritatissimi per un film originale ma al contempo classico,
imitato e mai eguagliato. L’inizio (ma è il quarto episodio) di una
saga colossale che nell’insieme forma il film più bello di tutti i
tempi.