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Birdman: nuova clip con Emma Stone

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Birdman: nuova clip con Emma Stone

Ancora una clip per Birdman attesissimo film diretto da Alejandro Gonzalez Inarritu. Nel breve video dal titolo Does She Talk è possibile trovare insieme il trio di protagonisti della pellicola: Micheal KeatonEdward Norton ed Emma Stone.

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Sono passati diversi anni da quando Keaton ha avuto a che fare l’ultima volta un supereroe, era infatti il 1992 quando l’attore divenne per la seconda volta l’Uomo Pipistrello per Tim Burton in Batman Returns.

Fonte: Hollywood Reporter

Birdman: il finale alternativo con Johnny Depp

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Senza dubbio Birdman è uno dei film più apprezzati da pubblico e critica nell’ultima stagione, e senza dubbio il suo finale aperto (che non sveleremo qui) ha lasciato spazio all’interpretazione, come abbiamo anche detto, noi di Cinefilos.it durante l’ultima live di Cinefilos Addicted (qui).

Tuttavia Birdman aveva, da sceneggiatura, un finale alternativo che non è mai stato girato. Stando a quello che ha dichiarato il co- sceneggiatore del film Alex Dinelaris, ecco come poteva finire il film:

“La macchina da presa si sarebbe mossa, come in tutto il resto del film, attraverso il backstage e i corridoi che abbiamo imparato conoscere e saremmo finiti in un camerino in cui Johnny Depp, intento a osservarsi nello specchio, stava indossando la parrucca di Riggan Thompson (il nome del personaggio interpretato da Keaton, ndr) con il poster di Pirati dei Caraibi 5 sullo sfondo. Poi avremmo sentito la voce di Jack Sparrow dire ‘Come ci siamo ridotti così, amico?'”.

Un finale satirico che non è stato possibile realizzare perchè, a quanto pare, la produzione non è riuscita ad avere nè Depp nè il poster del film.

Fonte

Birdman: featurette del film “Levels Upon Levels”

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Birdman: featurette del film “Levels Upon Levels”

Guarda la featurette Levels Upon Levels dell’atteso film Birdman di Alejandro Gonzalez Innaritu,  acclamato al recente Festival di Venezia 2014 e che vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Naomi Watts e Zach Galifianakis. 

LEGGI ANCHE: Venezia 71: Birdman recensione del film con Michael Keaton

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Sono passati diversi anni da quando Keaton ha avuto a che fare l’ultima volta un supereroe, era infatti il 1992 quando l’attore divenne per la seconda volta l’Uomo Pipistrello per Tim Burton in Batman Returns.

Birdman: Emma Stone, Michael Keaton e Edward Norton nelle clip del film

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Ecco quattro nuove clip di Birdman, il film di Alejandro Gonzalez Inarritu che è stato presentato in apertura alla 71esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e che uscirà da noi il prossimo 5 febbraio.

 

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Sono passati diversi anni da quando Keaton ha avuto a che fare l’ultima volta un supereroe, era infatti il 1992 quando l’attore divenne per la seconda volta l’Uomo Pipistrello per Tim Burton in Batman Returns.

Fonte: CBM

Birdman: ecco il trailer internazionale

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È stato diffuso il trailer internazionale di Birdman, il nuovo film di  Alejandro Gonzalez Innaritu, che aprirà la 71esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Le immagini di questo trailer danno un assaggio di alcune scene presenti nel film e interpretate da attori del calibro di Michael Keaton, Edward NortonEmma Stone, Naomi Watts, Andrea Riseborough, Amy Ryan e Zach Galifianakis.
Buona visione!

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

birdman poster

Fonte: comicbookmovie

Birdman: clip con Ed Norton e Michael Keaton

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Manca molto all’uscite dell’atteso film Birdman di Alejandro Gonzalez Innaritu,  acclamato al recente Festival di Venezia 2014 e che vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Naomi Watts e Zach Galifianakis. 

LEGGI ANCHE: Venezia 71: Birdman recensione del film con Michael Keaton

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Sono passati diversi anni da quando Keaton ha avuto a che fare l’ultima volta un supereroe, era infatti il 1992 quando l’attore divenne per la seconda volta l’Uomo Pipistrello per Tim Burton in Batman Returns.

Birdman: 10 cose che non sai sul film

Birdman: 10 cose che non sai sul film

Vincitore di numerosi premi, il film Birdman è tra i più celebri nella filmografia del regista messicano Alejandro González Iñarritu. Con un cast di grandi attori al loro meglio, il film è una cinica e ironica riflessione sul sistema hollywoodiano e le contraddizioni del mondo dello spettacolo. Il film è inoltre stato tra i più apprezzati del 2014, ricevendo un grande apprezzamento anche da parte del pubblico di tutto il mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Birdman.

Birdman: la trama del film

1. Racconta di un attore decaduto. Al centro delle vicende del film vi è l’ex stella del cinema Riggan Thomson, il quale dopo anni di successo grazie ai blockbuster che lo vedevano protagonista si ritrova ora ad allestire un’ambizioso spettacolo teatrale per Broadway, sperando che la nuova produzione possa ravvivare la sua carriera. Il lavoro si rivela però più complesso del previsto, con Riggan che desidera soltato provare ai critici di essere un vero artisti e non un attore secondario.

Birdman: il cast del film

2. Ha un cast di celebri attori. Protagonista assoluto del film è l’attore Michael Keaton, nel ruolo di Riggan Thompson. Accanto a lui è possibile ritrovare l’attrice Emma Stone, nel ruolo di sua figlia, Zack Galifianakis, in quello del suo agente, e gli attori Naomi Watts, Andrea Riseborough ed Edward Norton nei panni di tre attori dello spettacolo allestito da Thompson.

3. Il protagonista è stato scritto per Michael Keaton. Il personaggio Riggan Thompson è stato scritto dal regista pensando proprio a Michael Keaton. Le carriere dei due presentano infatti numerose somiglianze, con Keaton divenuto celebre per il ruolo del supereroe Batman e la cui carriera è poi caduta lentamente nell’anonimato.

birdman-cast

4. Anche il ruolo di Edward Norton era stato pensato per lui. In Birdman Edward Norton interpreta lo scontroso Mike Shiner, attore particolarmente devoto alla professione e con cui si rivela particolarmente difficile lavorare per via del suo carattere. Tale personaggio rispecchia quanto si dice dello stesso Norton, ovvero che sul set sia spesso complesso relazionarsi con lui.

5. Girare in piano-sequenza ha creato diversi problemi. L’idea del regista di girare il film con lunghi piani-sequenza ha generato numerose difficoltà agli attori, che hanno più volte sbagliato le proprie battute nel doverne ricordare più del normale per una singola inquadratura. A fare più errori è stata l’attrice Emma Stone, mentre il minor numero di sbagli appartiene all’attore Zach Galifianakis.

Birdman è in streming

6. È possibile vedere il film in streaming. Per gli amanti del film, è attualmente possibile vedere Birdman esclusivamente sulla piattaforma TIM Vision, dove è possibile noleggiare il singolo film e riprodurlo senza dover sottoscrivere alcun abbonamento alla piattaforma.

Birdman: il finale del film

7. Il finale ha generato numerose teorie. Per via del suo criptico finale, numerosi fan si sono chiesti se quanto avviene nelle ultime scene sia reale o frutto di immaginazione. Il regista Iñarritu non ha mai svelato nulla a riguardo, limitandosi a riferire che il finale gli è venuto in mente in sogno, trovandolo la perfetta conclusione per l’arco narrativo del personaggio.

birdman-streaming

Birdman: i premi

8. Ha vinto diversi premi importanti. Il film ha ricevuto alcuni tra i più prestigiosi premi riguardanti l’industria cinematografica, tra cui si annoverano due Golden Globe su sette nomination e ben quattro Oscar su nove nomination. A vincere a questi ultimi furono miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia.

Birdman: le recensioni al film

9. È stato molto apprezzato dalla critica. Il film ha raccolto al momento della sua uscita alcune delle più entusiastiche recensioni dell’anno. Sul sito Rotten Tomatoes, aggregatore di recensioni, il film ha un punteggio del 91%. Molto alto è stato il gradimento del pubblico, arrivato ad un punteggio del 77%.

Birdman: le frasi più belle del film

10. Il film contiene frasi divenute celebri. All’interno del film si ritrovano numerose frasi divenute particolarmente popolari al momento dell’uscita in sala del film. Merito anche della penna del regista e sceneggiatore, il quale ha poi vinto numerosi premi proprio per la sua scrittura del film. Ecco alcune delle frasi più belle.

Come siamo finiti qui? Questo posto è orribile. Puzza di palle sudate. Non possiamo vivere in questo buco di merda. (Michael Keaton)

Non c’era nessuno come noi, Riggan. Avevamo tutto. E l’abbiamo perso. Abbiamo consegnato le chiavi del regno a quei buffoni. Mi stai ascoltando? Guarda che roba. Questa gente non sa quello di cui sei capace! (Michael Keaton)

Io non esisto. Non sono neanche qui. Tutto questo non ha importanza. (Michael Keaton)

Oh, andiamo, gente! Non siate patetici! Smettetela di vedere il mondo dallo schermo di un cellulare! Vivete davvero! (Edward Norton)

Fonte: IMDb

 

 

Birdman Returns: il finto trailer del film di ‘Riggan Thomson’

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Ecco un magnifico trailer di Birdman Returns. Non si tratta, come si potrebbe credere, di un sequel del film di Alejandro G. Iñárritu che uscirà da noi il prossimo 5 febbraio, ma di un finto trailer di uno dei film con protagonista l’attore Riggan Thomson (interpretato da Michael Keaton nel film di Iñárritu), proprio quei film di cui l’attore vuole liberarsi per poter avere un futuro da ‘attore vero’ in teatro, a Broadway.

Per quanto si tratti di un finto trailer, il risultato è davvero interessante:

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Straordinario il cast che vede accanto a Michael Keaton anche (in ordine alfabetico) Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone e Naomi Watts.

Birdman di Alejandro G. Iñárritu ha una data d’uscita italiana

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Birdman di Alejandro G. Iñárritu ha una data d’uscita italiana

Dopo il successo ottenuto ai festival di Venezia e New York, arriva in sala il 5 febbraio 2015, distribuito da Fox Searchlight, uno dei film più attesi della stagione: Birdman (o l’imprevedibile virtù dell’ignoranza) diretto da Alejandro G. Iñárritu.

Dopo un folgorante passato nei panni di un glorioso supereroe, l’attore Riggan Thomson (Michael Keaton) spera che dirigere un nuovo, ambizioso spettacolo a Broadway riuscirà a rilanciare la sua carriera moribonda e a dimostrare a tutti – e a se stesso – che non è solo una ex star di Hollywood. Nei giorni che precedono la sera della prima, Riggan deve fare i conti con un ego irriducibile e gli sforzi per salvare la sua famiglia, la carriera e se stesso.

Straordinario il cast che vede accanto a Michael Keaton anche (in ordine alfabetico) Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone e Naomi Watts.

Birdman, il film

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Birdman colonna sonora

Birdman colonna sonora

E’ finalmente al cinema il film candidato all’Oscar Birdman di Alejandro González Iñárritu con protagonista l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton. Le musiche che trovate di seguito invece sono composte  dal batterista messicano Antonio Sanchez alla sua prima colonna sonora.

https://www.youtube.com/watch?v=U-5dJHhK_VE

Birdman-01BirdmanBirdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Naomi Watts e Zach Galifianakis. 

Il film racconterà la storia di un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Sono passati diversi anni da quando Keaton ha avuto a che fare l’ultima volta un supereroe, era infatti il 1992 quando l’attore divenne per la seconda volta l’Uomo Pipistrello per Tim Burton in Batman Returns.

Birdman : prima foto di Michael Keaton sul set

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La Fox Searchlight Pictures sta producendo la dark comedy Birdman con set a New York, e oggi abbiamo la prima foto dal set del film con protagonista Michael Keaton e un supereroe in costume da uccello. Ecco del costume di Birdman e dell’attore mentre si aggira sul set, impegnato in una scena, con addosso solo le mutande.

Sono passati diversi anni da quando Keaton ha avuto a che fare l’ultima volta un supereroe, era infatti il 1992 quando l’attore divenne per la seconda volta l’Uomo Pipistrello per Tim Burton in Batman Returns.

Birdman è diretto da Alejandro Gonzalez Innaritu (21 grammi) e vede nel cast Michael Keaton, Edward Norton, Emma Stone, Andrea Riseborough, Naomi Watts e Zach Galifianakis.  Il film racconterà la storiadi un attore (Keaton) reso famoso dalla sua interpretazione cinematografica di un iconico supereroe. L’attore cerca di sfondare in teatro, mettendo in scena una commedia per Broadway, e lo troviamo, nei giorni precedenti alla prima del suo spettacolo, combattere con il proprio ego per cercare di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la sua carriera e se stesso.

Fonte: WP/SHH

Bird: recensione del film di Andrea Arnold – Cannes 77

Bird: recensione del film di Andrea Arnold – Cannes 77

Degli uccelli si librano in volo nella prima immagine di Bird, il nuovo film della regista inglese Andrea Arnold, presentato in concorso al Festival di Cannes 2024. Il nostro osservarli nella loro completa libertà è però ostacolato dall’inferriata di un ponte, che ci comunica dunque come il desiderio di potersi unire a quel volo sia di fatto negato. È questa la condizione vissuta dalla protagonista, Bailey, nuova giovane eroina del cinema della Arnold dopo Mia Williams in Fish Tank (2009) e Star in American Honey (2016). Su di lei e sulla sua bramosia di spiegare le ali la Arnold costruisce dunque un nuovo meraviglioso racconto di formazione, con la grazia e la vitalità che da sempre la rendono una regista unica nel suo genere.

Per condurci in questo nuovo viaggio dall’infanzia all’adolescenza, la Arnold torna poi in quella periferia residenziale già teatro dei suoi primi lavori: il già citato Fish Tank e l’opera d’esordio Red Road (2006), ma anche con i cortometraggi Dog (2001) e Wasp (2003, con cui ha vinto l’Oscar). Dopo la parentesi statunitense con American Honey, ritrova infatti in questi luoghi tutti gli elementi di cui ha bisogno per produrre un cinema istintivo, che non si preoccupa di mostrare la brutalità di certi ambienti e dei figli che sviluppa, i quali però si dimostrano in grado di sognare la libertà oltre lo squallore che li circonda. Spiccare il volo, in altre parole, anche se per imparare a farlo occorre il coraggio di lanciarsi nel vuoto.

La trama di Bird: imparare a volare

Protagonista di Bird è dunque Bailey (Nykya Adams), una ragazza di 12 anni che vive con il padre Bug (Barry Keoghan) e il fratello Hunter (Jason Buda) in una casa abusiva nel Kent settentrionale. Bug non ha molto tempo per i suoi figli, dato che sta per risposarsi con Peyton (Jasmine Jobson) e pertanto Bailey, che si sta avvicinando alla pubertà, cerca attenzioni e avventure altrove. Le trova nello stravagante Bird (Franz Rogowski), un giovane dal misterioso passato in cerca dei suoi genitori. Nell’aiutarlo a trovarli, Bailey avrà modo di spiccare quel volo tanto desiderato.

Crescere in periferia

Bailey guarda dunque gli uccelli volare nel cielo e li invidia per la loro libertà, lei che è invece costretta a vivere in una casa (o meglio, un intero palazzo) a dir poco malmessa: graffiti sui muri, cianfrusaglie ad ogni angolo, mosche morte alla finestra, porte pericolanti, il suo letto che non è altro che un materasso poggiato sul pavimento e un padre distrato dai propri discutibili affari. Fuori da lì, un quartiere dimenticato da Dio e da chi dovrebbe averne cura, abbandonato al degrato, all’abbruttimento e per tanto senza nessuna concreta prospettiva di futuro per i più piccoli ma anche per i loro genitori, tutti poco più che ragazzi.

Per raccontare il disagio e la precarietà di questa vita Arnold segue Bailey da vicinissimo con una camera a mano, che se da un lato ci restituisce tutta la sua instabilità emotiva, dall’altro conferisce alle immagini e al racconto di cui si fanno portatrici una contagiosa carica di vitalità. È sorprendente come la regista dimostri di non aver minimamente perso né diminuito il suo entusiasmo per questi racconti e i loro protagonisti, riportandoli al pubblico con la stessa energia che potrebbe avere un o una giovane regista esordiente ed entusiasta.

Attraverso Bailey, Arnold ci conduce dunque alla scoperta di un mondo e delle sue regole, dove si cresce troppo in fretta e soprattutto da soli. Un mondo sul quale la Arnold non ci inganna: non è bello, per niente, ma la sincerità con cui viene riproposto al pubblico riesce ad ogni modo a farlo sembrare affascinante e molto più sincero di contesti più benestanti. E proprio come avveniva in Fish Tank – di cui Bird sembra essere in tutto e per tutto un fratello gemello – i luoghi diventano naturalmente altro oltre quello che ci appare in primo luogo, facendosi specchio dell’anima di una protagonista che non può più attendere per spiccare il suo primo volo.

Bailey e Bird

Bailey è infatti pronta a scoprire la propria identità, a diventare una donna, a prendere coscienza del proprio ruolo nel mondo. La sua trasformazione – naturalmente – avviene soprattutto a livello fisico e se inizialmente sembra quasi difficile stabilire se sia una ragazza o un ragazzo (per via degli abiti che indossa, del taglio dei capelli), progressivamente sboccia la sua natura femminile, prima attraverso l’uso del trucco e infine con l’arrivo del primo ciclo mestruale. Tappe di un percorso che la giovane è costretta in buona parte a compiere da sola, con noi come suoi testimoni e unici confidatari.

Oltre agli spettatori, il suo angelo custode diventa però Bird, giovane in cerca delle proprie radici che ha continuamente bisogno di elevarsi sopra le cose per capire dove si trovi nel mondo. Un personaggio che non ha bisogno di troppe spiegazio o di un solido background, facendosi piuttosto portatore di quel desiderio di ricercare le proprie origini, a partire dalle quali si può ancor meglio definire la propria storia e la propria identità. Bird non è solo l’angelo custode di Bailey, ma diventa per lei l’ispirazione a spignersi più in là di quanto aveva mai osato fare.

Andrea Arnold realizza un nuovo emozionante coming of age

Prende così forma un coming of age del miglior tipo, di quelli che non nascondono le difficoltà dell’esistenza dei protagonisti, riuscendo a catturare il meglio e il peggio di quel delicatissimo momento di transizione della vita di ognuno di noi quale è il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Arnold ci riesce rimanendo fedele a questi personaggi e alle loro emozioni, trattandoli tutti con la stessa dignità, da Bailey allo stravagante Bird e fino all’esuberante Bug. Per questi ultimi due, in particolare, la regista si affida a due attori molto noti che si mettono completamente al servizio dei loro personaggi restituendone tutta l’umanità di cui, nel bene o nel male, sono dotati.

Diventa così molto facile appassionarsi e lasciarsi commuovere dalle loro avventure e disavventure, potendo ritrovare con molta facilità – pur con le dovute differenze – pensieri e stati d’animo che possono essere stati propri di ognuno di noi a quell’età. Un età in cui ogni novità fa paura e può sembrare la fine del mondo, quando basterebbe semplicemente avere accanto chi ti sussurrà che non c’è motivo di preoccuparsi, che tutto andrà bene. Nel far ciò – e grazie anche ad una straordinaria scelta di brani musicali – Bird si conferma uno dei coming of age più emozionanti visti di recente, capace di rimanere con lo spettatore ben oltre la sua conclusione.

Bird: il trailer del film di Andrea Arnold, dall’8 maggio al cinema

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Presentato in concorso al 77° Festival di Cannes, dove è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico e dalla critica, e vincitore del premio per il Miglior Film ad Alice nella città, Bird di Andrea Arnold, con Barry Keoghan e Franz Rogowsky, arriva al cinema dall’8 maggio.  

Un racconto di formazione tra favola e periferia, dove lo sguardo di una ragazza alla ricerca della propria identità e della propria dimensione rende magico tutto quello che le si presenta davanti. Il film è arricchito da una musica viva e espressiva come il pop rock britannico (Fontaines D.C., Blur, Coldplay, The Verve), che accompagna e cristallizza la crescita e il passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Leggi la recensione di Bird

Andrea Arnold, vincitrice del premio Oscar per il cortometraggio Wasp e del premio della Giuria a Cannes per i film Red Road e American Honey, ancora una volta porta al cinema il realismo sociale e le anime ferite con un linguaggio poetico e delicato, ricco di simbolismi e spoglio da qualsiasi ideologia.

“Sono ossessionata dal perché le persone diventano ciò che sono.” – Andrea Arnold 

La trama di Bird

Bailey (Nykiya Adams) ha 12 anni e vive in una casa occupata abusivamente nel nord del Kent con il giovanissimo padre Bug (Barry Keoghan), uno scapestrato circondato da amici senza prospettive, il fratello Hunter (Jason Buda) e Kaleygh (Frankie Box), la nuova fiamma del padre.

È una ragazza sensibile e ribelle, che passa il proprio tempo con i giovani teppisti della zona o, più spesso, da sola; la sua vita cambia quando incontra Bird (Franz Rogowski), misterioso vagabondo alla ricerca dei genitori, con cui stringe una profonda amicizia

Bird Box: il film Netflix segna un record senza precedenti

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Bird Box: il film Netflix segna un record senza precedenti

In genere, Netflix non rivela mai le metriche quando si tratta di rivelare le visualizzazioni per una serie tv e film originali, ma il servizio di streaming quest’oggi ha fatto  un’eccezione per il suo ultimo film horror Bird Box.

Infatti il colosso americano ha annunciato sui social media che Bird Box con Sandra Bullock  ha stabilito un record di visualizzazioni per il servizio di streaming.Con 45.037.125 account che hanno già visto il film nella sua prima settimana di rilascio, Bird Box è diventato “il film più visto di sempre nei primi 7 giorni di programmazione su Netflix”

Questa prima volta per Netflix sorprende un po’ dato che fino ad ora la piattaforma ha professato una totale mancanza di trasparenza sui numeri e sul successo dei prodotti; il che ha posto subito dei dubbi sulla bontà di questi numeri. Molti analisti, infatti si sono affrettati a sottolineare che in realtà non sappiamo come Netflix sia arrivato a quel numero dal momento che non sappiamo come la società qualifichi e conti una visione.  Non sappiamo se questi account hanno guardato intenzionalmente il film o se Netflix sta contando le visualizzazioni che provengono dall’opzione di riproduzione automatica. Inoltre, non sappiamo per quanto tempo un utente deve guardare il film prima che Netflix lo conteggi effettivamente come valida;

In merito al film, le recensione su Bird Box sono state generalmente positive e vanta un impressionante gradimento di pubblico su Rotten Tomatoes, al momento stabile al 74%.

Bird Box è disponibile in streaming su Netflix e vede Sandra Bullock, nei panni di Maloire, lottare contro un’invasione aliena. La donna, madre di due bambini, farà di tutto per mettere in salvo i propri figli dalle sinistre creature extraterrestri, che tramite il contatto visivo causano una furia violenta negli esseri umani, portandoli alla pazzia. Con gli occhi bendati, la famiglia dovrà imbarcarsi in un viaggio di sopravvivenza per non soccombere alla minaccia, che incombe sulla Terra.

Bird Box: Barcellona, la spiegazione del finale del film Netflix

Bird Box: Barcellona, la spiegazione del finale del film Netflix

L’uscita su Netflix nel 2018, Bird Box, con protagonista Sandra Bullock, ha da subito generato un forte interesse tra gli abbonati, principalmente per via del suo emozionante ritratto di un mondo apocalittico infestato da un mostro invisibile, che costringe gli umani a rinunciare alla vista per poter sperare di sopravvivere. Bird Box mescola dunque paura, adrenalina ma anche l’esplorazione del dolore e del trauma. Grazie a tutti questi ingredienti, è diventato il più grande successo di Netflix del suo anno, ed è tutt’ora il terzo film più visto di sempre sulla piattaforma. Era solo questione di tempo prima che venisse realizzato un nuovo film ambientato in questo mondo: Bird Box: Barcellona.

Non si tratta però di un sequel bensì, come il titolo lascia immaginare, di uno spin-off. L’ambientazione si sposta dunque altrove in questo mondo post-apocalittico per presentarci nuovi personaggi alle prese con dinamiche simili a quelle viste nel film del 2018. Naturalmente non ci si dimentica di portare avanti il racconto, offrendo dunque elementi in più che permettono di ottenere maggiori informazioni sulla minacciosa entità che sta sogiocando l’umanità. Il film è scritto e diretto da Álex Pastor e David Pastor, che si erano già cimentati con contesti simili con i film Contagio letale e The Last Days.

Disponibile su Netflix dal 14 luglio, Bird Box: Barcellona è decisamente un titolo imperdibile per chi ama il genere ed era rimasto affascinato dal primo Bird Box. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile imbattersi in ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma soprattuto sarà possibile ritrovare una spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche gli step necessari a poter guardare il film su Netflix.

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La trama e il cast di Bird Box: Barcellona

Il racconto si svolge in una realtà distopica, dove una forza soprannaturale e misteriosa, che si diffonde con il contatto visivo, induce la popolazione a togliersi la vita. I violenti suicidi provocano incidenti e disastri e la popolazione mondiale si è decimata nel giro di breve. Coloro che sono ancora in vita vengono colti da un’isteria generale, che li spinge a tentare di scappare da un nemico invisibile, provocando però il caos. In una Barcellona ormai semi deserta, Sebastián e sua figlia Anna cercano il modo di sopravvivere, bendandosi gli occhi. L’alleanza tra i pochi rimasti è però molto difficile e la strada verso un posto sicuro è minacciata da creature pericolose e spietate.

Ad interpretare Sebastian vi è l’attore Mario Casas, visto anche in noti film in lingua spagnola come Le streghe son tornate, El bar e Non uccidere. L’attrice Georgina Campbell, vista nei film King Arthur – Il potere della spadaBarbarian, interpreta invece Claire, protagonista femminile del film. Diego Calva, recentemente divenuto noto per essere stato protagonista di Babylon, interpreta invece Octavio. Sono poi nel film anche gli attori Naila Schuberth nei panni di Sofia, Alejandra Howard in quelli di Anna, Patrick Criado in quelli di Rafa e Lola Dueñas nei panni di Isabel. Leonardo Sbaraglia interpreta invece Padre Estaban.

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La spiegazione del finale di Bird Box: Barcellona

Nel corso del film viene rivelato che mentre la maggior parte della popolazione teme l’entità malvagia e ne è vittima, alcuni sembrano esservi immuni, potendo dunque continuare la propria esistenza senza il bisogno di bendarsi. Queste persone sono chiamate i “veggenti”. Questi, tuttavia, hanno preso di mira e iniziato ad uccidere coloro che non erano immuni alla minaccia. Così facendo, i veggenti aspirano a dominare il mondo. Proseguendo nella visione si arriva a scoprire che, all’insaputa degli altri, Sebastian è veggente convinto che questa entità sia un essere divino che salva l’umanità uccidendola. Il fantasma della figlia che è convinto di vedere, non è invece altro che un’illusione generata dal mostro per convincerlo ad uccidere gli altri.

In seguito, tuttavia, Sebastian si rende conto che le sue azioni sono sbagliate e che non sta veramente aiutando le persone portandole alla morte. Cerca dunque da quel momento di resistere all’apparizione di Anna, considerandola una presenza malvagia creata dall’entità. Sebastian aiuta dunque Claire, una donna incontrata lungo il suo percorso a raggiungere un laboratorio, dove viene sottoposta a esami del sangue da alcuni scienziati. Questi tentano infatti di trovare un indicatore chimico, un’alterazione epigenetica, per identificare le indicazioni del trauma e determinare con precisione le emozioni a cui l’entità mira. L’obiettivo è sviluppare un anticorpo che fornisca l’immunità.

Nella scena finale del film, i ricercatori vengono visti iniettare l’anticorpo epigenetico nei ratti e posizionare le loro gabbie all’interno di una stanza di contenimento. Durante questo processo, un veggente, che sembrava essere uno dei soggetti sperimentali, giace a letto. All’improvviso, un minaccioso ringhio emerge dalla stanza di contenimento. Il film si conclude con questo cliffhanger, lasciando il pubblico incerto su cosa possa emergere dalla gabbia dei topi. Viene però lasciato intendere che gli scienziati potrebbero aver trovato il modo di catturare l’entità per poterla studiare. La scena finale pone dunque potenzialmente le basi per un sequel di Bird Box: Barcelona.

Il trailer di Bird Box: Barcellona e come vederlo su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Bird Box: Barcellona unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, FilmFugitives

Bird Box Barcelona: trailer dello spin-off Netflix

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Bird Box Barcelona: trailer dello spin-off Netflix

Netflix ha finalmente rilasciato il trailer completo di Bird Box Barcelona, il suo prossimo spin-off spagnolo dell’omonimo thriller horror del 2018. Il film debutterà sulla piattaforma il 14 luglio.

Il video inizia con un gruppo di sopravvissuti che si fa strada tra le rovine post-apocalittiche di Barcellona, ​​mentre fuggono dalle creature invisibili che continuano a depredare le paure della gente. Introduce anche una minaccia molto più pericolosa sotto forma di un gruppo di persone senza bende che mira a far accettare a tutti la loro realtà attuale. Dai un’occhiata al trailer di Bird Box Barcelona qui sotto:

La trama

Dai produttori del fenomeno globale Bird Box arriva il progetto BIRD BOX BARCELLONA, un’espansione dell’universo che ha ipnotizzato il pubblico nel 2018. Quando una forza misteriosa decima la popolazione mondiale, Sebastian deve intraprendere un percorso di sopravvivenza per le strade deserte di Barcellona. Mentre crea alleanze difficili con gli altri sopravvissuti e si dirige verso un rifugio, emerge una minaccia ben più sinistra delle creature mai viste.

Bird Box Barcelona è un film del 2013 diretto da Alex Pastor e David Pastor. Il film è interpretato da Mario Casas, Georgina Campbell, Alexandra Howard, Naila Schuberth, Diego Bald, Patrick Criado, Lola Dueñas, Gonzalo De Castro, Michelle Jenner e Leonardo Sbaraglia. Il film è prodotto da Dylan Clark, Chris Morgan, Núria Valls, Adrián Guerra, Josh Malerman e Ryan Lewis. I produttori esecutivi sono Ainsley Davies e Brian Williams. Il film del 2018 è stato diretto da Susanne Bier da una sceneggiatura scritta da Eric Heisserer, basata sull’omonimo romanzo di Josh Malerman del 2014. Ha interpretato Sandra Bullock, Trevante Rhodes, Sarah Paulson, John Malkovich, Rosa Salazar e altri.

Bioshock: il film potrebbe riprendere la produzione

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E’ da tempo che la Sony cerca di fare un film sul popolare videogame Bioshock. Nel corso degli anni il progetto si era raffreddato, ma sembra che, stando alla segnalazione di Bleeding Cool, la Sony abbia registrato in questi giorni un URL che ha a che fare qualcosa con un film su Bioshock.

BioShockPrecedentemente Gore Verbinski si era messo a lavoro sull’adattamento del gioco in veste di regista, poi era passato alla produzione, cedendo la sedia della regia a Juan Carlos Fresnadillo. Il progetto era poi stato accantonato nel corso degli anni e le speranze dei fan si erano attenuate.

E’ difficile immaginare che la Sony abbia registrato un URL a vuoto, ma non avendo ancora dettagli e certezze sull’eventuale progetto, invitiamo tutti alla cautela. Vi terremo aggiornati.

BioShock è un videogioco sviluppato da Irrational Games per PlayStation 3, Xbox 360 e Microsoft Windows. La versione per PlayStation 3 è stata annunciata il 28 maggio 2008 ed è stata pubblicata il 17 ottobre 2008. Una versione per Mac è stata annunciata l’11 gennaio 2009 ed è stata pubblicata nel primo semestre 2009. È stato definito dai suoi stessi sviluppatori come sequel “spirituale” di un loro precedente titolo, System Shock 2. Era in sviluppo dal tardo 2004; il 9 gennaio 2006, la Take Two Interactive annunciò di aver acquisito la Irrational Games e di aver intenzione di distribuire Bioshock sotto l’etichetta 2K Games entro i primi mesi del 2007. Il videogioco è stato pubblicato il 21 agosto 2007 in Nord America mentre in Europa e in Australia è entrato in commercio soltanto tre giorni più tardi, il 24 agosto 2007. È inoltre stato definito dal sito IGN come uno dei migliori videogiochi di sempre.

BioShock ha un sequel: BioShock 2, sviluppato dalla 2K Marin e uscito il 9 febbraio 2010.

BioShock: i concept del film mai realizzato

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Nel 2008 Gore Verbinski fu assunto dalla Universal Pictures per dirigere un adattamento cinematografico in live action del celebre videogame BioShock. La sceneggiatura fu scritta da John Logan, autore di Penny Dreadful e Skyfall. Verbinski voleva realizzare un film R-rated con un budget di 200 milioni di dollari, ma la Universal, scottata dall’esperienza di Watchmen di Zack Snyder, aveva deciso di tagliare il budget a 80 milioni. Verbinski allora lasciò il progetto e la Universal passò la regia a Juan Carlos Fresnadillo. Di conseguenza, nel 2010, il creatore del videogioco, Ken Levine, ritenendo che Fresnadillo non fosse adatto, così ha staccato la spina al progetto.

Di seguito vi mostriamo i concept che ha realizzato Kasra Farahani (Thor) per il film.

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BioShock: Gore Verbinski sul film mai realizzato

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Nel 2008, Gore Verbinski si era catapultato nel progetto di portare al cinema BioShock, l’IP di Irrational Games. Nonostante la schiera di fan fosse ben disposta verso il progetto, cosa molto rara in questi casi, il film ha avuto non pochi problemi a partire.

La Universal infatti si spaventò per il budget pianificato, 200 milioni di dollari, soprattutto perché si parlava di una pellicola vietata ai minori. Così il film cadde nel dimenticatoio.

BioShock troppo costoso, la Universal chiuse il progetto

In questi giorni Verbinski è impegnato nella promozione de La cure del benessere, il suo interessante ritorno all’horror, e ha parlato proprio di BioShock, e di quello che è andato storto durante la pre-produzione: “Beh, non c’è una risposta breve a questa domanda, ma la spina è stata staccata quando mancavano 8 settimane all’inizio della produzione. Era un film Rated R e io volevo mantenerlo tale. Mi sembrava appropriato ed era anche un film molto costoso. Stavamo creando un mondo gigantesco dove non bastava andare su una location e cominciare a girare. Per La Cura dal Benessere abbiamo avuto la possibilità di usare delle vere location per dare forma al suo contesto. Per BioShock non poteva funzionare nel medesimo modo, dovevamo allestire tutto questo universo sottomarino. Per cui suppongo che la combinazione data dal “cartellino del prezzo” e il Rating abbia spaventato la Universal. A quel tempo c’erano stati dei film costosi e Vietati ai Minori che non avevano funzionato bene. Ora le cose sono cambiate e penso che ci potrà essere un’altra possibilità, ma quando ti trovi a due mesi dall’inizio delle riprese e nella tua testa hai già ben chiaro quello che vuoi fare e ai già girato tutto il film diventa tutto abbastanza complicato, a livello emotivo ti ritrovi in quel punto di transizione in cui da architetto di un mondo di ritrovi a essere un appaltatore. E sarebbe una situazione complicata cui tornare.”

Tuttavia non possiamo non far notare che all’indomani di Deadpool film vietato ai minori che ha incassato moltissimo, le prospettive potrebbero essere diverse, anche se il film di Tim Miller non ha previsto il cospicuo budget che servirebbe invece a BioShock.

Fonte: SR

BioShock: Francis Lawrence aggiorna sul progetto di Netflix

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Il regista di BioShock Francis Lawrence promette che il suo prossimo adattamento cinematografico rimarrà fedele al tono del videogioco. Distribuito nel 2007, il primo gioco di BioShock ha guadagnato consensi per la sua storia imprevedibile, il design e i temi complessi.

Un adattamento cinematografico era rimasto a lungo bloccato nell’inferno dello sviluppo, ma all’inizio di quest’anno è stato annunciato ufficialmente che il film di BioShock sarebbe uscito su Netflix con Lawrence alla guida. In questa fase sono noti pochi dettagli ufficiali sul progetto, ma il primo gioco fornisce un senso generale di ciò di cui parlerà la storia, con il protagonista Jack che sopravvive a un incidente aereo nell’Oceano Atlantico nel 1960 e successivamente scopre la misteriosa città sottomarina di Rapture.

In una recente intervista con Collider, Francis Lawrence parla del suo rapporto di lavoro con Netflix nel film BioShock e di come la dinamica gli permetta di onorare il tono unico del gioco. Pur non rivelando troppi dettagli su ciò che il pubblico può aspettarsi dal suo adattamento di BioShock, Lawrence rivela di aver lavorato a stretto contatto con Take-Two Interactive, l’editore del gioco, e Ken Levine, il responsabile creativo del gioco.

“Ci sono sempre discussioni sulla valutazione e sul tono. Non voglio addentrarmi troppo ora perché siamo all’inizio del processo di sviluppo, ma di certo non mi sono sentito soffocato in alcun modo o inviato in nessuna direzione con Netflix. Voglio dire, fondamentalmente io e Cameron [MacConomy] che lavora con me, e Michael stiamo facendo quello che vogliamo fare, il che è fantastico. Molto rimane fedele al gioco stesso, e stiamo parlando con Take-Two [Interactive] e Ken Levine”.

Netflix ha annunciato di aver stretto una partnership con Take-Two Interactive e 2K per sviluppare un nuovo film BioShock. Il nuovo adattamento cinematografico non ha scrittori, registi o membri del cast collegati, né ha una data di uscita. Inoltre, non è confermato se il film BioShock di Netflix sarà live-action o animato, ma con l’interesse della piattaforma della grande N rossa, è molto probabile che questa volta il progetto andrà in porto.

BioShock: finalmente il film in arrivo. Ci pensa Netflix

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BioShock diventa finalmente un film grazie a Netflix. I film sui videogiochi sono stati a lungo visti come un genere maledetto a Hollywood, poiché molti giochi di alto profilo non sono riusciti a fornire adattamenti accettabili. Tuttavia, vari studi continuano a provare a dare vita ad alcuni titoli popolari in un modo nuovo. Gli ultimi anni hanno visto Uncharted, Sonic the Hedgehog, Tomb Raider e Mortal Kombat trasformarsi di nuovo o per la prima volta in film, con esiti differenti.

Per molto tempo a Hollywood c’è stato interesse a portare BioShock sul grande schermo. La Universal ha iniziato a sviluppare un film basato sullo spara-tutto più di un decennio fa. La produzione di BioShock ha corteggiato il regista di Pirati dei Caraibi Gore Verbinski a un certo punto, ma alla fine si è fermata. La Universal in seguito ha affidato a Juan Carlos Fresnadillo (28 settimane dopo) il comando, ma alla fine anche lui è uscito dal progetto. Questo ha portato Universal e 2K Games a demolire completamente i piani per l’adattamento live-action.

Ora, BioShock ha un’altra possibilità per diventare un importante franchise cinematografico. Netflix ha annunciato di aver stretto una partnership con Take-Two Interactive e 2K per sviluppare un nuovo film BioShock. Il nuovo adattamento cinematografico non ha scrittori, registi o membri del cast collegati, né ha una data di uscita. Inoltre, non è confermato se il film BioShock di Netflix sarà live-action o animato, ma con l’interesse della piattaforma della grande N rossa, è molto probabile che questa volta il progetto andrà in porto.

Bioshock, lo sceneggiatore aggiorna sul film: “Siamo tutti ottimisti”

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Lo scrittore del film BioshockMichael Green, ha fornito un aggiornamento sul film e sul suo stato attuale. In un’intervista con Collider, Green ha fornito ai fan un aggiornamento sul film Bioshock. Lo scrittore ha osservato che deve stare attento a ciò che dice, ma ha elogiato Netflix e ha detto che lo streamer era entusiasta del progetto prima dello sciopero e ha mantenuto tale interesse dopo lo sciopero.

Devi misurare le tue parole, o inizierai a vedere un puntatore laser sulla mia fronte dall’ufficio legale di Netflix“, ha detto Green. “Netflix è stata fantastica in questo senso. Ne erano entusiasti prima dello sciopero, lo sono anche adesso, dopo lo sciopero. Sì, mi hanno chiamato, “Come va?” nel momento in cui lo sciopero finì: “Sei quasi pronto…?” Ci incontriamo regolarmente con Francis Lawrence e il suo team per perfezionare una bozza da inserire nuovamente. Siamo tutti ottimisti. Lo adoriamo tutti. È un mondo da incubo enorme e tentacolare che vogliamo vedere reale. Quindi, speriamo. Mi piacerebbe avere presto un aggiornamento per te.

È la prima volta che un film su Bioshock è in lavorazione?

Questa non è la prima volta che un film di Bioshock entra in lavorazione. Un precedente tentativo fu fatto già nel 2008. Quel film avrebbe dovuto essere diretto dal regista di Rango, Gore Verbinski; tuttavia, le cose finirono per non funzionare. Verbinski è stato piuttosto esplicito sulle questioni principali del film, poiché voleva un film con classificazione R ma non riusciva a ottenere il sostegno finanziario per una tale classificazione. Tuttavia i tempi ormai sono cambiati e anche film di alto profllo riescono ad ottenere i giusti finanziamenti.

BioShock ecco i concept dell’adattamento cinematografico mai realizzato

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Nel 2008 la Universal cominciò a sviluppare un adattamento live-action dal popolare videogioco BioShock. Il regista di The Lone Ranger, Gore Verbinski,  venne scelto per dirigere il film, scritto da John Logan (L’ultimo Samurai). L’anno dopo, il flop al botteghino di Watchmen, sempre prodotto dalla Universal, la rese pavida ad imbarcarsi nella produzione di un film ad alto budget (circa 200 milioni) e che sarebbe stato un rating R. I vertici della major chiesero poi a Verbinski di adattarsi con un budget di 80 milioni, il che scoraggiò il regista che cercò sostegno in Juan Carlos Fresnadillo (28 settimane dopo) che era stato assunto per produrre il film. Quando tutto sembrava ormai pronto per procedere seriamente con la fase di preproduzine del film, il creatore di BioShock, Ken Levine, è intervenuto a bloccare il tutto per il bene del progetto.

La spiegazione che Levine ha dato per il suo dietro front è stata che Juan Carlos Fresnadillo non era una buona scelta per il suo videogioco e che non era disposto a scendere ad altri compromessi per vedere a tutti i costi il suo lavoro sul grand schermo.

Mentre ci saranno sicuramente altre novità in merito al film, vi mostriamo per ora alcuni artwork di Scott Patton, che a suo tempo aveva già cominciato a lavorare ai concept per il personaggio di Big Daddy.

Ecco le immagini:

bioshock 2 bioshockE’ il 1960, l’aereo sul quale stai viaggiando precipita e si schianta in una zona imprecisata dell’Oceano Atlantico. Riemergendo dalle acque gelide ti ritrovi davanti una scena agghiacciante: intorno a te non ci sono che rottami infuocati, e nessuna traccia di altri superstiti. Poco lontano dalla zona dell’incidente vedi una strana torre che si staglia nera nella notte, illuminata dalla sola luna piena. Senza farti troppe domande la raggiungi a nuoto: dopotutto sei ancora in grave pericolo di vita. L’interno dell’edificio è ancora più strano e appariscente, con arredamenti lussuosi ed eleganti, pieno di statue, bassorilievi e strani slogan propagandistici. Ma non è il momento di perdere tempo. Al piano inferiore vedi una sorta di capsula sferica, che sembra l’unica via di uscita dalla torre. Entri e azioni la leva, ma solo per accorgerti che la capsula, o meglio la “batisfera”, non serve per andarsene, ma per scendere nelle profondità del mare, per scendere verso un’incredibile metropoli sottomarina che, nonostante si stagli maestosa davanti a te, fatichi ancora a credere possa essere reale. Benvenuto a Rapture.

Fonte: CBM

Biopic su Steve Jobs per Aaron Sorkin

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Dopo aver raccontato la storia di Mark Zuckerberg in The Social Network, Aaron Sorkin è stato incaricato dalla Sony di narrare le ‘gesta’ di un altro guru dell’era informatica: Steve Jobs. L’autore, dopo un breve tentennamento causato dal suo attuale assiudo impegno nel serial HBO Newsroom, ha infine sciolto le riserve. Materiale di partenza: la biografia scritta da Walter Isaascsom in cui diritti per il grande schermo sarebbero stati pagati dalla Sony circa un milione di dollari.

Il libro è basato su interviste rilasciate, oltre che dallo stesso Jobs, anche da amici e parenti, e copre la maggior parte della sua vita. Al momento, nulla si sa riguardo al regista e soprattutto all’interprete (in proposito sono stati fatti i nomi di Noah Wyle e George Clooney). Tratto dalla biografia ufficiale, il film scritto da Sorkin avrà dunque i crismi dell’ufficialità, rispetto all’altra pellicola su Jobs attualmente in lavorazione, diretta da Joshua Michael Sterns e interpretata da Ashton Kutcher.

Fonte: Empire

Biopic su George Washington per Darren Aronofsky?

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Il regista di The Wrestler ha messo in cantiere The General film dedicato al primo Presidente degli Stati Uniti; Adam Cooper e Bill Collage si stanno occupando della sceneggiatura; negoziati sono in corso con la Paramount.

Il progetto non sembra comunque destinato a prendere il via in tempi brevi, dato che Aronofsky è al momento impegnato col film dedicato a Noè, interpretato da Russell Crowe, al quale dovrebbe partecipare anche Jennifer Connelly. George Washington non è il solo storico Presidente U.S.A. sulla vita del quale è in preparazione un film: Steven Spielberg sta infatti lavorando su un analogo progetto dedicato a Lincoln, protagonista Daniel Day-Lewis.

Fonte: Empire

Biopic Hoover: nienteJoaquin Phoenix, Leonardo Di Caprio è in trattative

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dicaprio

Non sarà Joaquin Phoenix a interpretare Clyde Tolson in Hoover, il biopic del controverso direttore dell’FBI scritto da Dustin Lance Black e diretto da Clint Eastwood. Leonardo DiCaprio è ancora in trattative…

Bionic, la spiegazione del finale: Gus è vivo?

Bionic, la spiegazione del finale: Gus è vivo?

Netflix ha recentemente presentato un altro film di fantascienza, Bionic, un film brasiliano in lingua portoghese che tratta di protesi avanzate e tecnologie del futuro. Ambientato in un futuro prossimo in cui le protesi avanzate hanno conquistato molti campi, tra cui l’atletica, il film segue la storia di due sorelle, Gabi (Kagga Jayson) e Maria (Jessica Cores) Santos.

Dalla mente del regista Afonso Poyart, il film affronta molteplici temi, tra cui la rivalità tra fratelli e il dibattito tra robot e umani. Tuttavia, il film è criticato per non essere riuscito a portare a termine nessuno degli archi narrativi in modo convincente, nonostante l’interpretazione stellare di Jessica Cores e i molti investimenti nella parte CGI del film.

Il film si addentra in molte trame, attraversa molteplici direzioni e giunge a una conclusione che si rivela efficace nonostante il percorso accidentato. Mentre molte cose accadono nel corso del film, alla fine si scopre che Gus, il terzo fratello dei Santos, è effettivamente vivo, anche se con alcune gravi ferite.

La sinossi ufficiale del film recita: Maria, un’atleta pronta per la vittoria, trova il suo mondo capovolto quando le protesi bioniche rivoluzionano lo sport. Gli atleti tradizionali sono resi obsoleti mentre questi concorrenti potenziati dominano il campo, diventando le nuove star.

Bionic, il finale, Cosa è successo a Gus, Maria e Gabi?

Bionic finale
Una foto di Bionic (immagine da YouTube/Netflix)

Inizialmente, Bionic sembrava andare nella direzione di un dramma sportivo pieno di rivalità tra fratelli ambientato in un’epoca tecnologicamente avanzata. Tuttavia, il film ha incorporato molto di più quando è arrivato l’atto finale. Il finale vede Maria affrontare Heitor e svelare il suo sinistro piano di vendita di protesi illegali che, nelle mani sbagliate, potrebbero essere molto pericolose.

In una magnetica sequenza d’azione che richiama le note del lavoro di Zack Snyder Maria usa il suo arto protesico per sopraffare Heitor. Gabi arriva appena in tempo per salvare la sorella e portarla via prima dell’arrivo della polizia. Gabi arriva appena in tempo per salvare la sorella e portarla via prima che arrivino i poliziotti. Nel frattempo perde la sua protesi alla gamba, recuperando così un piccolo momento da sorella a sorella nella conclusione del film.

Jessica Córes in Bionic (2024)
Una foto di Bionic (immagine da YouTube/Netflix)

Tuttavia, tutti e tre i fratelli non sono più in giro. Viene presto rivelato che Maria sta ancora affinando le sue abilità con la sua parte del corpo protesica, diventando più brava in questo mestiere. Si lascia intendere che Maria continuerà ad allenare altri atleti in questo campo.

Per quanto riguarda Gabi, abbraccia una vita di segretezza, lavorando al fianco di un misterioso socio della squadra di Heitor; Il finale culmina in una serie di scontri. Viene poi rivelato che Gus, il fratello di Gabi e Maria, è vivo con gravi ferite. Ma a causa delle sue ferite non rimediabili, è stato trasformato in un essere semi-robotico con molte protesi e parti del corpo potenziate. Il colpo di scena finale del film rivela che Maria ha proposto a un losco uomo d’affari di Heitor un piano in cui loro tre saranno le armi. Il finale lascia anche intendere che ci sarà un sequel di Bionic. Bionic è attualmente in streaming su Netflix.

Biografilm: dal 9 al 19 giugno al via la 19° edizione del Festival

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Si apre venerdì 9 giugno la diciannovesima edizione di Biografilm festival, a Bologna fino al 19 giugno e su MYmovies dal 10 al 21 giugno visibile da tutta Italia. Si parte alle 16.00 nella sala Mastroianni del Cinema Lumière con Candy di Carin Goeijers, ritratto musicale e intimo della sassofonista olandese di fama internazionale Candy Dulfer, che in seguito alla pandemia, decide di reinventarsi.

Alle 21.00 al Biografilm Hera Theatre Pop Up Cinema Medica 4K, Sur l’Adamant di Nicolas Philibert aprirà il festival. L’Orso d’Oro dell’ultima edizione della Berlinale arriva a Biografilm in anteprima italiana. Durante la serata Nicolas Philibert riceverà il Celebration of Lives Award. L’Adamant è un centro diurno lungo la Senna, una struttura galleggiante che ospita adulti affetti da disturbi mentali. Il documentario osserva con rispetto le persone fragili consentendo loro di esprimere disagi ed aspettative e ci racconta il forte impegno svolto dall’équipe del centro. Un lavoro che segna il ritorno di uno dei grandi documentaristi internazionali con un film che ribalta l’immagine di “invisibilità” delle persone con disturbi mentali spesso rappresentati in maniera disumanizzante. Sur l’Adamant sarà distribuito in sala da I Wonder Pictures.

Nel primo weekend di questa edizione Biografilm avrà il piacere di ospitare l’anteprima italiana di The Book of Solutionsultimo film del premio Oscar Michel Gondry alla presenza del regista. La proiezione si terrà domenica 11 giugno alle ore 15.00 al Biografilm Hera Theatre Pop Up Cinema Arlecchino.

Al via tutta la programmazione del festival Grazie a Contemporary Lives, potremmo interrogarci sui mille aspetti della vita: essere e avere, tema guida di questa edizione è infatti un invito a ripartire dalle basi portano idealmente lo sguardo dall’astratto alla concretezza quotidiana.

Il Concorso Internazionale farà in questi primi giorni conoscere al pubblico di Biografilm la creatività della pittrice Apolonia Sokol (Apolonia, Apolonia) la battaglia di Ella Glendining (is There Anybody out There?), la forza dell’ambasciatore brasiliano Josè Bustani (A Symphony for a Common Man) e la ricerca di Alain Kassanda (Colette et Justin)
Beyond Fiction – Oltre la finzione mescolerà documentario e finzione per creare punti di vista originali sul presente, mentre Biografilm Art & Music sarà l’occasione per conoscere autori e figure tra arte e letteratura (Erika Jong – Breaking the wall). Biografilm Italia, infine, farà conoscere al pubblico alcuni degli autori più importanti per il mondo del documentario in Italia.

Proseguono gli omaggi ai grandi autori. In occasione del Celebration of Lives Award dedicato a Nicolas Philibert verrà riproposto il suo Être Et Avoir, film che ha ispirato il tema del Festival di quest’anno. Roberta Torre, premiata con il Celebration of Lives Award nella serata di domenica 11 giugno(ore 21.00, Biografilm Hera Theatre Pop Up Cinema Arlecchino), sarà protagonista di un omaggio a lei dedicato.

Biografilm Festival: i vincitori

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Biografilm Festival: i vincitori

Biografilm Festival 2La giuria internazionale della decima edizione di Biografilm Festival, composta dal produttore Danny Bramson (presidente di giuria), dal maestro del documentario Nicolas Philibert, dal regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Sebastián Lelio, e dagli sceneggiatori italiani Ludovica Rampoldi e Marco Pettenello, assegna i seguenti premi:

–       Best Film Unipol Award | miglior filmAI WEIWEI: THE FAKE CASE di Andreas Johnsen

–       Life Tales Award | il più travolgente racconto biografico: DANGEROUS ACTS – Starring the Unstable Elements of Belarus di Madeleine Sackl

–       Richard Leacock Award | migliore opera prima: JALANAN di Daniel Ziv

La giuria internazionale assegna inoltre la Menzione Speciale della giuria a THE PUNK SINGER di Sini Anderson 

Biografilm Festival 2016: si parte con il doc di Werner Herzog

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Biografilm Festival 2016: si parte con il doc di Werner Herzog

Si inaugura ufficialmente oggi il Biografilm Festival 2016 di Bologna, la kermesse che, giunta alla sua dodicesima edizione, proporrà dal 10 al 20 giugno il meglio dei documentari e dei biopic di produzione italiana, europea e internazionale, ospitando nomi illustri come Gael García Bernal, Luca Marinelli, il regista Jaco Van Dormael e il produttore Valerio De Paolis.

Il ricco e articolato programma prende il via il documentario Lo and Behold – Reveries of the Connected World del maestro Werner Herzog per la sezione tematica del festival: The Brand New World – Raccontare la civiltà digitale. Tra robotica e hacking, nuovi fenomeni psicologici e dinamiche sociali, crimini e stupori, Herzog delinea in dieci episodi una mappa che ci dice dove siamo e che cosa rappresenta per noi Internet, oggi e nel prossimo futuro.

Nella sezione del Concorso Internazionale passano Olmo and the Seagull di Petra Costa e Lea Glob, storia di un’attrice divisa tra il lavoro e un bambino in arrivo, e The Black Sheep di Antonio Martino, sul percorso di Ausman, appartenente alla minoranza libica degli Amazigh (i berberi, ovvero uomini liberi), nato a Zuara nel 1985 e cresciuto a pane e discorsi di Gheddafi prima di viaggiare in Marocco e negli Stati Uniti.

Per la sezione Biografilm Italia, ci sarà l’anteprima mondiale di Al di qua, dove Corrado Franco ci porta nella quotidianità dei senzatetto torinesi, che in questo film interpretano se stessi mettendo in scena una vita più accidentata, intensa e drammatica di qualsiasi fiction, e un’emergenza sociale che la crisi degli ultimi anni ha ulteriormente acuito. Per la sezione Storie Italiane, verrà presentato Germano Sartelli – la forma delle cose, conversazioni dedicato all’omonimo artista bolognese. Biografilm Music parte con We’re Still Here: Johnny Cash’s Bitter Tears Revisited di Antonino D’Ambrosio.

Tutte le informazioni sugli eventi sono disponibili sul sito www.biografilm.it.

 

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