Ecco il trailer di Si
Alza il Vento, ultimo film di Hayao
Miyazaki che arriverà al cinema in Italia a settembre per
soli quattro giorni, per un evento speciale da non perdere!
Jiro sogna di volare e
progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico
italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto
impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in
una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica.
Il suo talento è presto riconosciuto e cresce fino a farlo
diventare uno dei progettatori aeronautici più affermati al
mondo…
Miyazaki chiude così la sua
incredibile carriera: omaggiando la vita di un grande uomo, tra
successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce
Nahoko e per il cielo.
Ecco il trailer di Si
Alza il Vento, ultimo film di Hayao
Miyazaki che arriverà al cinema in Italia a settembre per
soli quattro giorni, per un evento speciale da non perdere!
Jiro sogna di volare e
progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico
italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto
impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in
una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica.
Il suo talento è presto riconosciuto e cresce fino a farlo
diventare uno dei progettatori aeronautici più affermati al
mondo…
Miyazaki chiude così la sua
incredibile carriera: omaggiando la vita di un grande uomo, tra
successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce
Nahoko e per il cielo.
A dieci anni dall’uscita in
Giappone, dove è stato il più grande successo
cinematografico della stagione, Si alza il vento di Hayao Miyazaki torna al cinema dal
24 al 30 agosto e chiude la rassegna Studio Ghibli “Un
mondo di sogni animati”.
Premiato come Miglior film
d’animazione dalla Japan Academy, candidato come Miglior film
d’animazione al Premio Oscar e come Miglior film straniero ai
Golden Globe, Si alza il vento è ispirato all’omonimo racconto di
Tatsuo Hori.
“Si alza il vento è la storia di
un individuo dedito al suo lavoro, che ha perseguito tenacemente il
suo sogno. I sogni contengono un elemento di follia, e questo
aspetto “velenoso” non può essere nascosto. Desiderare ardentemente
qualcosa di troppo bello può distruggere. Accostarsi alla bellezza
può richiedere un prezzo da pagare. Jiro sarà distrutto e
sconfitto, la sua carriera di progettista interrotta, ma resta un
uomo di grande originalità con un talento non comune” – ha
commentato il regista Hayao Miyazaki quando è uscito il film.
Il film racconta la storia di Jiro,
che sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso
ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla
giovane età e pertanto impossibilitato a diventare pilota, nel 1927
entra a lavorare in una delle principali società giapponesi di
ingegneria aeronautica. Sono anni importanti quelli per Jiro,
perché ha modo di mostrare l’innato talento che lo farà diventare
uno dei progettisti aeronautici più affermati al mondo ma
soprattutto perché inizia a frequentare la dolce Nahoko, il suo più
grande amore, oltre al cielo…
L’elenco delle sale dove sarà
proiettato Si alza il vento è disponibile su
www.studioghibli.it
Si
Alza il Vento, ultimo film di Hayao
Miyazaki arriverà al cinema in Italia a settembre per soli
quattro giorni, per un evento speciale da non perdere! In calce la
nuova clip del film che sarà nelle sale solo per il 13, 14, 15 e 16
settembre
Jiro sogna di volare e
progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico
italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto
impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in
una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica.
Il suo talento è presto riconosciuto e cresce fino a farlo
diventare uno dei progettatori aeronautici più affermati al
mondo…
Miyazaki chiude così la sua
incredibile carriera: omaggiando la vita di un grande uomo, tra
successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce
Nahoko e per il cielo.
Si alza il
vento, il film
di Hayao Miyazaki,presentato
alla 70^ Mostra del Cinema di Venezia e
definito dallo Studio Ghibli come ultima
opera cinematografica firmata dal maestro Miyazaki,
arriva al cinema dal 13 al
16 distribuito da Lucky
Red.
Si alza il
vento racconta la vita e la tragica storia d’amore di
Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo
conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento
utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli
americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco
di Pearl Harbor.
Il film narra la storia
di Jirō Horikoshi, un ingegnere aeronautico che progettò
numerosi aerei (ma sarebbe più corretti etichettarli come velivoli)
durante la seconda guerra mondiale, tra cui il Mitsubishi
A6M, meglio conosciuto con il nome
di Zero Fighter,
utilizzato dai giapponesi contro gli americani anche nell’attacco
di Pearl Harbor.
Si tratta, come già accaduto in
passato per altri suoi film, di un adattamento da un manga, scritto
e disegnato dallo stesso artista giapponese. Miyazaki è
assente dalla pagina cinematografica dal 2008, quando scrisse e
diresse Ponyo
sulla scogliera. Un’assenza di
qualche anno che alimenterà ulteriormente l’interesse che i
numerosi fan, orientali e non, nutrono sul regista, fumettista,
produttore (e chi più ne ha più ne metta) giapponese.
Arriva finalmente al cinema
Si Alza il Vento, l’ultimo capolavoro
d’animazione firmato da Hayao Miyazaki che
stavolta narra la biografia romanzata di Jiro Horikoshi,
l’ingegnere aeronautico giapponese che ha progettato il famoso
caccia Mitsubishi A6M Zero utilizzato durante la seconda guerra
mondiale.
La colonna sonora del film è stata composta da Joe
Hisaishi compositore storico dello Studio
Ghibli.
Di seguti trackslist e clip audio:
Journey (Dreamy Flight) (2:55)
Shooting Star (1:37)
Caproni (Engineer’s Dream) (1:45)
Journey (Determination) (1:12)
Naoko (Meeting) (0:48)
Evacuation (1:20)
Benefactor (0:47)
Caproni (Illusory Giant Machine) (1:43)
Excitement (0:40)
Journey (Sister) (1:43)
Journey (First Day of Work) (1:28)
Squad Falcon (1:34)
Falcon (1:22)
Junkers (1:28)
Journey (Wind of Italia) (1:45)
Journey (Caproni’s Retirement) (1:20)
Journey (Meeting at Karuizawa) (1:45)
Naoko (Fate) (0:46)
Naoko (Rainbow) (1:09)
Castorp (The Magic Mountain) (1:10)
Wind (0:52)
Paper Airplane (2:38)
Naoko (Propose) (1:10)
Surveillance Prototype 8 (0:58)
Castorp (Farewell) (1:49)
Naoko (Yearning) (3:06)
Naoko (Crossing Paths) (3:04)
Journey (Marriage) (1:57)
Naoko (Gaze) (1:04)
Journey (Farewell) (1:18)
Journey (Dreamland) (3:36)
Vapor Trail (written by Joe Hisaishi and Yumi Matsutoya, performed
by Yumi Matsutoya) (3:23)
Alla luce della dichiarazione
ufficiale, diffusa dopo la prima proiezione mondiale del film, del
suo ritiro dalle scene possiamo considerare senza dubbio
Si alza il vento (The Wind
Rises)come il testamento del grande maestro
dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki. Un film che in molti hanno
criticato, perché troppo realistico, troppo legato alle vicende
storiche, come lo era anche Porco Rosso ad esempio, ma senza l’occhio
di riguardo per la componente magica che è sempre stata una delle
caratteristiche distintive del regista.
Il volo è una delle ossessioni del
maestro Hayao, in quasi tutti i suoi film il rapporto dei
personaggi con l’aria è sempre molto stretto, e con Si
alza il vento (The Wind Rises), Miyazaki decide di
raccontare dal punto di vista di una persona realmente esistita
questo magico rapporto. Il film infatti racconta la vita di Jiro
Horikoshi, l’uomo che ha progettato i caccia giapponesi durante la
seconda guerra mondiale. Jiro è un sognatore che sin da piccolo
desidera progettare aerei. Tuttavia il suo sogno, diventato realtà,
ha mostrato troppo presto l’altro lato della medaglia: un lato
oscuro con cui nella vita bisogna imparare a fare i conti e che
Jiro non riesce a preventivare fino a quando non viene messo
davanti al fatto compiuto.
Un biografia storica e
drammatica, fortemente personale e sicuramente distante dai suoi
primi e più grandi capolavori, con questo film Miyazaki ha lasciato
il mondo della fantasia, pur non rinunciando mai alle sequenze
oniriche e al sogno, quello genuino e puro che anima il mondo di un
bambino. Il tipico tratto di matita del maestro si conferma in
disegni morbidi e colorati, allegri seppure qui velati da una
patina di realistica tragedia che li rende diversi. Il racconto è
scandito da ritmi lenti e la sceneggiatura è sapientemente
equilibrata tra momenti di grande poesia e momenti drammatici, con
simpatici siparietti comici che impreziosiscono ulteriormente
quello che a buon diritto può essere considerata l’opera più
matura, la più dolorosa e forse la più complessa della vasta
filmografia miyazakiana.
Presentato in concorso alla
70esima edizione del Festival
di Venezia, Si alza il vento (The Wind
Rises)“rischia” di portare a casa un premio
importantissimo nella kermesse del Lido.
Dopo le confermate Jennifer
Connelly e Dakota Fanning, si allarga il
cast del primo film da regista di Ewan McGregor,
l’adattamento cinematografico di Pastorale
Americana di Philip Roth.
Sono stati confermati nel
cast David Strathairn (Lincoln,
Godzilla), Peter Riegert
(La mia vita è uno Zoo), Uzo
Aduba (Orange is the New
Black) e Valorie Curry
(The Following).
John Romano, già
sceneggiatore di Lincoln Lawyer, si è
occupato dell’adattamento. Le riprese cominceranno a settembre a
Pittsburg. Di seguito la trama del romanzo:
Seymour Levov è alto, biondo e
atletico. Malgrado sia di origine ebraica al liceo lo chiamano “lo
Svedese”. Negli anni ’50 sposa miss New Jersey, avviandosi ad una
vita di lavoro nella fabbrica del padre. Nella sua splendida villa
cresce Merry, la figlia cagionevole e balbuziente. Finché arriva il
giorno in cui le contraddizioni del paese raggiungono la soglia del
suo rifugio, devastandola. La guerra del Vietnam è al culmine.
Merry sta terminando la scuola e ha l’obiettivo di “portare la
guerra in casa”. Letteralmente.
Mentre le riprese di The Tourist con Johnny Depp e Angelina Jolie sono già iniziate a
Parigi e Venezia, il cast si arricchisce ora di altri importanti
attori come Paul Bettany e Timothy Dalton…
Ecco il trailer di Si
Accettano Miracoli, il nuovo film di Alessandro Siani con Fabio De
Luigi.
Dopo il travolgente successo de Il
principe abusivo Alessandro Siani torna alla regia
con la storia di tre fratelli separati da tanti anni che dopo molto
tempo si ritrovano, grazie a un miracolo che li cambierà.
Si accettano
Miracoli è diretto da Alessandro
Siani e vede nel cast Alessandro Siani, Fabio De
Luigi, Serena Autieri, Ana Caterina Morariu, Giovanni Esposito,
Giacomo Rizzo, Paolo Triestino, Maria Del Monte.
Ecco una nuova featurette di
Si Accettano Miracoli, il nuovo film di
Alessandro Siani al cinema dal 1 gennaio
2015.
Di seguito tante nuove foto dal set
del film e a seguire un video del making of:
[nggallery id=1281]
Prodotto da Riccardo Tozzi,
Giovanni Stabilini e Marco Chimenz. Una produzione
Cattleya con Rai Cinema, distribuito da 01
Distribution con Alessandro Siani, Fabio De Luigi,
Ana Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del
Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.
Guarda lo speciale su
Si Accettano Miracoli, il nuovo film di
Alessandro Siani al cinema dal 1 gennaio
2015.Prodotto da Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco
Chimenz. Una produzione Cattleya con Rai Cinema,
distribuito da 01 Distribution con Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana
Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del
Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.
Guarda la featurette di Si
accettano miracoli, la nuova commedia di film con Alessandro Siani con Fabio De
Luigi e Alessandro Siani. Di seguito tante nuove foto
dal set del film e a seguire un video del making of:
[nggallery id=1281]
Prodotto da Riccardo Tozzi,
Giovanni Stabilini e Marco Chimenz. Una produzione
Cattleya con Rai Cinema, distribuito da 01
Distribution con Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana
Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del
Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.
Esce oggi il nuovo film di
Alessandro Siani, Si accettano
Miracoli, la nuova commedia prodotta da Cattleya e
Rai Cinema e con protagonisti Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana
Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del
Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.
Tutti i personaggi del film in una featurette:
Sinossi: C’era una volta Fulvio
(Alessandro Siani), tagliatore di teste senza scrupoli di una nota
multinazionale, che dopo aver fatto piazza pulita dei rami secchi
dell’azienda viene a sua volta licenziato. La sua reazione non
esattamente composta gli costa cara: un mese di servizi sociali da
scontare nella casa famiglia di suo fratello Don Germano (Fabio De
Luigi), parroco di un piccolo borgo del sud d’Italia. Da manager
consumato e scaltro qual è, Fulvio non ci mette molto a capire che
per aiutare suo fratello, i bambini e il paese c’è bisogno di un
vero e proprio “miracolo”. E quindi, all’insaputa di tutti, se ne
inventa uno. Questa idea all’inizio sembra funzionare a meraviglia
e quel borgo dimenticato da Dio si trasforma in un luogo di culto e
pellegrinaggio per migliaia di devoti. Ma quando il Vaticano
invierà sul posto i vescovi a fare le verifiche del caso, il piano
di Fulvio comincerà a vacillare…
“Si accettano miracoli” coniuga la favola in stile disneyano con le
atmosfere tipiche della nostra tradizione, dando vita a una
commedia divertente e magica. In una parola “da favola”.
Ottimo avvio al box office ITA del
film di Alessandro SianiSi Accettano
Miracoli. La pellicola uscita ieri in 670 copie, ha
infatti incassato 2.215.476 euro in 24 ore, con un totale di
311.489 spettatori paganti. Ottimo debutto anche per Clint Eastwood
con American Sniper, che guadagna 1,3 milioni al
debutto. Si conferma in 3° posizione Aldo, Giovanni e Giacomo, con
Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo. Ecco tutte
le posizioni:
1 SI ACCETTANO
MIRACOLI € 2.215.476 – 311.489 spettatori 2 AMERICAN SNIPER € 1.323.152 – 177.593
spettatori 3 IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO € 531.114 –
72.705 spettatori 4 BIG HERO 6 € 503.263 – 71.415 spettatori 5 THE IMITATION GAME € 415.927 – 56.288
spettatori 6 L’AMORE BUGIARDO – GONE GIRL € 395.225 – 53.744
spettatori 7 LO HOBBIT: LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE €
345.990 – 43.691 spettatori 8 PADDINGTON € 318.754 – 46.190 spettatori 9 BIG EYES € 285.361 – 38.948 spettatori 10 UN NATALE STUPEFACENTE € 276.111 – 38.167
spettatori
Si accettano
Miracoli, è la nuova commedia prodotta da Cattleya e
Rai Cinema e con protagonisti Alessandro Siani, Fabio
De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito,
Maria Del Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.
Sinossi: C’era una volta Fulvio
(Alessandro Siani), tagliatore di teste senza scrupoli di una nota
multinazionale, che dopo aver fatto piazza pulita dei rami secchi
dell’azienda viene a sua volta licenziato. La sua reazione non
esattamente composta gli costa cara: un mese di servizi sociali da
scontare nella casa famiglia di suo fratello Don Germano (Fabio De
Luigi), parroco di un piccolo borgo del sud d’Italia. Da manager
consumato e scaltro qual è, Fulvio non ci mette molto a capire che
per aiutare suo fratello, i bambini e il paese c’è bisogno di un
vero e proprio “miracolo”. E quindi, all’insaputa di tutti, se ne
inventa uno. Questa idea all’inizio sembra funzionare a meraviglia
e quel borgo dimenticato da Dio si trasforma in un luogo di culto e
pellegrinaggio per migliaia di devoti. Ma quando il Vaticano
invierà sul posto i vescovi a fare le verifiche del caso, il piano
di Fulvio comincerà a vacillare…
“Si accettano miracoli” coniuga la favola in stile disneyano con le
atmosfere tipiche della nostra tradizione, dando vita a una
commedia divertente e magica. In una parola “da favola”.
Come ogni anno, è tempo di dolcetto
o scherzetto, ma anche di qualche brivido di terrore. E in
occasione della notte più spaventosa dell’anno, da sabato
24 a sabato 31 ottobre torna ad accendersi Sky
Cinema Halloween:oltre 70 titoli “da
paura” che spaziano tra vari generi, dai film per tutta la famiglia
e le divertentissime parodie, fino agli horror più spaventosi. I
film saranno disponibili anche on demand su Sky e
in streaming su NOW TV.
La collezione comprende ben tre
prime visioni sul canale, tutte da non perdere: sabato 24
ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45
su Sky Cinema Halloween andrà in onda il successo
“La famiglia
Addams”, la nuova versione animata dedicata alla
famiglia più dark del piccolo e grande schermo, con alcuni
doppiatori italiani d’eccezione, come Pino Insegno, Virginia
Raffaele, Raoul Bova e Loredana Bertè. Lunedì 26
ottobre sarà il turno di “Sono solo
fantasmi”, commedia dai toni soprannaturali
interpretata e firmata da Christian De Sica, con Carlo Buccirosso e
Gianmarco Tognazzi, che verrà trasmessa alle 21.15 su Sky
Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema
Halloween. E per la notte di Halloween,
sabato 31 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema
Halloween l’horror “Il colore venuto dallo
spazio”, tratto da una storia di H.P.
Lovecraft, con protagonista
Nicolas Cage alle prese con un meteorite che si
scaglia improvvisamente nel giardino di casa.
Da non perdere inoltre, sul canale
Premium Cinema 1 (canale 313 di Sky satellite e
internet, canale 463 del digitale terrestre), venerdì 30
ottobrealle 21.15 la prima tv di
“It – Capitolo
Due”, il sequel del film del 2017 “It” e
basato anch’esso sul romanzo di Stephen King.
Oltre alle prime visioni, su Sky
Cinema Halloween anche tanti film da rivedere: tra quelli per tutta
la famiglia ci sono“Casper”, la commedia
fantastica con Christina Ricci e Bill
Pullman; “Monster House”, il
travolgente film d’animazione prodotto da Steven Spielberg e Robert Zemeckis
ambientato proprio durante la notte di Halloween;
“Stardust”, l’avventurosa fiaba fantasy
con
Michelle Pfeiffer, Charlie Cox e Robert De Niro; “Biancaneve e il
cacciatore”, la rilettura della famosa fiaba con
Kristen Stewart,
Chris Hemsworth e Charlize Theron; e “Il mistero
della casa del tempo”, l’intrigante fantasy
di Eli Roth con Jack Black, Cate Blanchett e Kyle MacLachlan. Non
mancano le parodie a tema, come i primi tre capitoli della saga
“Scary Movie”, “Horror
Movie”, l’immortale “Frankenstein
Junior” e l’esilarante fantaparodia “La
fine del mondo” con Simon Pegg, Nick Frost e Martin
Freeman.
Ci sarà spazio anche per gli horror
più spaventosi e inquietanti come “Ghost
Rider”, il cinecomic in cui Nicolas Cage è uno
stuntman che deve sfidare un esercito di terribili demoni; il
reboot sul supereroe demoniaco
“Hellboy”con David Harbour e Milla
Jovovich; “Hansel & Gretel – Cacciatori di
streghe”, la versione action-fantasy dell’immortale
fiaba con Jeremy Renner e Gemma Arterton; l’horror gotico di
Tim Burton, premiato con l’Oscar® per la
scenografia, “Il mistero di Sleepy
Hollow” con
Johnny Depp e Christina Ricci. E ancora, il primo
capitolo della saga “Scream” di Wes
Craven; il cult degli anni 90 che ha consegnato alla leggenda
Brandon Lee, morto durante le riprese, “Il corvo – The
crow”, e il sequel “Il corvo
2”; l’horror sul tema del doppio con Lupita Nyong’o
“Noi” di Jordan Peele; il capolavoro del
cinema horror contemporaneo “It Follows”;
e la storia intrisa di paure e superstizioni “Il signor
diavolo”, che ha segnato il ritorno di Pupi Avati al
genere horror.
Il regista di Bussano alla Porta, M. Night
Shyamalan, riflette sulla diagnosi di afasia di
Bruce Willis. I due hanno collaborato diverse
volte nel corso degli anni, con Bruce Willis che è
stato il protagonista del primo grande successo di Shyamalan. Nel
199 è infatti uscito Il Sesto Senso, e i due hanno
lavorato insieme per Unbreakable, nel 2000. Non
solo, Willis è tornato a interpretare David Dunn in
Slipt e Glass.
Non solo l’attore ha prestato la sua
notorietà a un regista in erba, quale era prima de Il Sesto
Senso Shyamalan, ma il regista in cambio ha dato anche a
Willis la possibilità di reinventare la sua carriera che, prima del
1999, era legata esclusivamente a ruoli action, regalando al mondo
la possibilità di vedere l’attore anche in ruoli più impegnativi
dal punto di vista delle emozioni.
Nel 2022, a
Bruce Willis è stata diagnosticata l’afasia, una condizione che
colpisce la parola e la comprensione, che lo ha costretto a
ritirarsi dalla recitazione e dalla vita pubblica per trascorrere
del tempo con la sua famiglia. Ora, in un’intervista con THR,
Shyamalan parla dell’elaborazione della diagnosi di Willis.
“Sì, ovviamente significa tutto
per me. Farei qualsiasi cosa per lui e la sua famiglia, ed è stata
molto dura per tutte le persone coinvolte. Ho pianto molto per
questo, e anche mio padre soffre di una malattia simile. Quindi
avendolo su entrambi i fronti, è profondo rendersi conto di quanto
sia prezioso tutto. Sono grato per quello che ha fatto perché non
ha si è mai fatto da parte. Mi ha protetto dal sistema all’inizio
della mia carriera, quindi gli sarò per sempre grato.”
M. Night
Shyamalan torna al cinema da oggi con Bussano
alla Porta.
Devil uscirà tra un giorno nelle sale americane, ma M.
Night Shyamalan non ha intenzione di aspettare l’esito al
botteghino per decidere se proseguire o meno il resto della
trilogia The Night Chronicles.
Shyamalan ricoprirà questa volta
solamente i panni di produttore, mentre si segnalano importanti
avvicendamenti in ruoli chiave della realizzazione: lo
sceneggiatore Chris Sparling (Buried) è già stato ingaggiato per
scrivere lo script, mentre alla regia ci sarà Daniel Stamm (The
Last Exorcism), che prenderà così il posto dei fratelli Drew e John
Erick Dowdle. Nessun nome, al momento, è stato accostato al cast
del nuovo film.Numerosi siti tra cui Deadline.com riportano la
notizia che il regista indiano, insieme alla Media Rights
Capital, è già pronto per mettere in piedi il secondo capitolo:
Reincarnate. La storia sarà focalizzata su “una giuria in procinto
di decidere le sorti di un assassino, ma che verrà perseguitata da
forze soprannaturali”.
Devil nasce da un’idea di M. Night
Shyamalan ed è diretto da Drew e John Erick Dowdle, ed è il primo
di una trilogia horror intitolata The Night Chronicles.
Nel cast Chris Messina, Geoffrey Arend, Geoffrey Arend, Logan
Marshall-Green e Caroline Dhavernas.
Il nuovo film di M. Night
Shyamalan, L’ultimo dominatore dell’aria, è stato
recentemente al centro di polemiche dovute alle scelte del regista
per quanto riguarda il casting. Se nella serie originale molti dei
personaggi principali erano asiatici e la questione etnica
era piuttosto complessa, i personaggi principali del film sono
magicamente diventati degli… attori bianchi.
La cosa non è di certo passata
inosservata e in occasione di una recente tavola rotonda il regista
ha dovuto rispondere ad alcune domande legate al problema razziale.
Shyamalan sembra aver riflettuto a lungo sulla cosa, ed è così che
ha giustificato la scelta di attori bianchi per interpretare, fra
gli altri, Sokka e Katara:
La cosa bella dell’anime è proprio
l’ambiguità. I tratti somatici dei personaggi sono intenzionalmente
un mix di razze diverse. Vuole essere ambiguo. E’ proprio questo il
suo intento. Quindi quando guardiamo Katara, la mia figlia più
grande sembra letteralmente la sua sosia. Questo significa che
Katara è indiana, giusto? No, vale solo nella nostra casa. E i suoi
amici che guardano il cartone vedono sé stessi nel personaggio. È
questa la cosa bella dell’anime.
Una spiegazione che non ha
coinvolto tutti, perchè effettivamente l’origine asiatica di alcuni
personaggi è inequivocabile, e anche perchè lo stesso ragionamento
non è valso anche per i cattivi, che in diversi casi hanno
mantenuto un colore di pelle più scuro.
Shyamalan si è comunque detto convinto che il suo film, grazie ai
personaggi secondari, sia un esempio perfetto di ricchezza
raziale:
E’ il film con la maggior diversità
culturale mai visto. Ne sono fiero. E’ uno dei motivi che mi hanno
attrato al materiale originale, per vedere tutte le facce del
nostro mondo in questo mondo. E solo il tempo placherà tutti
quanti. Forse non vedranno le facce che volevano vedere, ma nel
complesso è più di quello che si sarebbero potuti aspettare. Siamo
in una tenda e sembra di trovarsi alle Nazioni Unite.
Lo sceneggiatore e regista M. Night
Shyamalan si troverà a collaborare probabilmente con Will Smith per
il suo prossimo film. Secondo notizie recenti infatti, il
riservato regista sta collaborando con la società di
produzione di Smith, la Overbrook, su un film di fantascienza
intitolato One Thousand AE.
Mentre non c’è nulla di concreto al
momento, Heat Vision afferma che il
progetto verrà sviluppato ritagliando un ruolo da protagonista per
il figlio di Smith, Jaden, visto l’ultima volta nel remake di
Karate Kid all’inizio di quest’anno. Non ci sono certezze su
un’eventuale partecipazione al film anche di Smith Senior, anche se
la prima e ultima volta che padre e figlio sono comparsi
insieme sul grande scherno hanno dato vita al bellissimo La ricerca
della felicità.
Tuttavia, la notizia migliore
dell’ultim’ora è che Shyamalan non scriverà la sceneggiatura!
Infatti sarà Gary Whitta (The Book of Eli) a occuparsene, mentre
Shyamalan si occuperà solo della regia.
Shutter island è
uno dei film più discussi di un regista storico, di quelli che
hanno inventato e contribuito a dar forma al miglior cinema
americano contemporaneo: Martin
Scorsese. Il film del 2010 incontrò delle opinioni
variegate alla sua uscita. Infatti, alcuni lo ritengono il suo film
più debole, complicato solo in apparenza, e un mero calco del film
muto tedesco Il Gabinetto del Dottor Caligari. Altri lo
ritengono un film affascinante e complesso.
Scorsese è un
regista eccezionale: ogni suo film è un capolavoro o quasi, e ogni
sua collaborazione con Leonardo
DiCaprio dà origine a performance straordinarie e
storie memorabili. E Shutter Island è uno di
questi film, un
thriller psicologico intricatissimo e affascinante,
che unisce mistero e allucinazioni, storia del cinema e storia
recente. Ecco alcune la trama e la spiegazione del finale del film,
e dieci curiosità. Occhio agli spoiler!
Shutter Island: la trama
Nel 1954,
l’ufficiale e detective Teedy Daniels deve
investigare la sparizione di una paziente dall’ospedale
psichiatrico di Shutter Island: Rachel
Solando, una madre colpevole di aver ucciso i propri
figli. Teddy ha insistito per essere assegnato al caso, e dietro
alla sua insistenza ci sono motivazioni personali: vuole trovare un
certo Andrew Laeddis, apparentemente legato ad un episodio
drammatico della propria vita.
Presto, però, Teddy si chiede se il
motivo per cui è stato assegnato al caso non abbia a che fare con
un piano perverso di esperimenti e sinistre operazioni sui
pazienti. L’inizio delle indagini è promettente, ma col procedere
dell’investigazione l’ospedale gli vieta l’accesso a documenti
importanti e sembra mettergli i bastoni tra le ruote. Inoltre,
durante un uragano, le comunicazioni con la terraferma vengono
interrotte, e le cose si complicano. Teddy comincia a
dubitare di tutto: della propria memoria, del proprio
partner, e addirittura della propria sanità
mentale.
La spiegazione del finale di
Shutter Island
Nel finale del film, agli
spettatori viene rivelato che l’universo del film è frutto di
contorte convinzioni che albergano nella mente di Teddy: non
tutto quello che abbiamo visto è reale, i personaggi non sono chi
abbiamo creduto essere, e il protagonista stesso non è chi
pensavamo.
Infatti, Teddy è un paziente
dell’ospedale (il paziente numero 67, un dettaglio
che può tornarvi utile durante la visione). Andrew Laeddis è il suo
vero nome. Il motivo per cui si trova a Shutter Island è l’aver
sparato alla moglie e aver perso il senno, dopo che questa aveva
annegato i loro figli.
Teddy ha rimosso la realtà dalla
propria mente, creando uno scenario, una storia che desse sollievo
al proprio senso di colpa. Nella sua mente, Teddy non è un
assassino ma un eroe, e Rachel è un capro espiatorio creato per
affrontare il dolore. Si scopre che tutti i personaggi del film
hanno tutti un ruolo diverso da quello che credevamo: ad esempio,
il presunto partner di Teddy, interpretato da Mark Ruffalo, non è altro che il suo
psichiatra.
Nel finale, il direttore
dell’ospedale spiega l’imbroglio sul quale si basa il
film: l’intero ospedale ha incoraggiato l’illusione di
Teddy/Andrew, mettendo in scena le sue convinzioni, nella speranza
di riportarlo alla vita reale. L’esito, però, è negativo.
Nonostante Andrew dia segni di aver capito la realtà, il mattino
seguente ricade nella propria illusione: l’unica soluzione sarà la
lobotomia.
Cosa succede davvero in Shutter Island?
Nel corso del film, Teddy soffre di
una serie di emicranie e di allucinazioni della moglie Dolores
(Michelle
Williams), uccisa in un incendio appiccato da un uomo
di nome Andrew Laeddis. Mentre la sua tensione mentale si aggrava
nel corso delle indagini sulla scomparsa di Rachel, la sua ricerca
lo porta a uscire dalle mura di Ashecliffe per raggiungere le
scogliere in riva al mare e il minaccioso faro di Shutter
Island, appena fuori dalla costa.
Lì trova il dottor Cawley, che
svela gli eventi del film per il pubblico e per Teddy. Come spiega
il dottor Cawley, Teddy è in realtà Andrew Laeddis (anagramma del
nome falso di Teddy, Edward Daniels). Si scopre che Andrew
è in realtà un detenuto di Ashecliffe e che gli eventi del film
fino a questo momento – Cawley ha permesso ad Andrew di
interpretare il ruolo di Teddy – sono stati concepiti per curare la
sua follia che deriva dall’omicidio della moglie depressa dopo che
questa aveva annegato i loro figli nella loro casa al lago. Per far
fronte a questa situazione, ha assunto il personaggio
alternativo di Teddy Daniels.
La farsa era molto elaborata,
poiché anche il personale dell’ospedale (comprese le infermiere e
Lester Sheehan, che fingeva di essere il partner di Andrew, Chuck)
partecipava alle manie di Andrew. E le sue emicranie? Sintomi di
astinenza dovuti alla mancata assunzione dei farmaci prescritti,
mentre Cawley e gli altri medici gli permettevano di vivere le sue
fantasie. Ma ancora una volta messo di fronte ai suoi terribili
ricordi e alla verità della sua realtà, Andrew sviene e si
risveglia in ospedale con Cawley. Mentre Andrew sembra disposto ad
accettare la verità, Cawley ammette che lui e gli altri medici
hanno aiutato Andrew a raggiungere questo stato di tranquillità
simile mesi prima, anche se è regredito rapidamente. Se regredisce
di nuovo, avverte Cawley, non avranno altra scelta se non quella di
lobotomizzarlo.
All’inizio tutto sembra andare bene
con i progressi di Andrew… ma non passa molto tempo prima che inizi
a regredire. Comincia a parlare del suo bisogno di lasciare
l’isola, lasciando intendere che si sta ancora una volta ritirando
nella sua mente e nel personaggio di “Teddy”. E proprio come aveva
avvertito Cawley, questa era davvero l’ultima possibilità per
Andrew. Un Cawley deluso si consulta con il direttore di Ashecliffe
e Andrew viene portato via dagli inservienti della
struttura per essere lobotomizzato e porre fine in modo
definitivo al circolo vizioso di sensi di colpa e manie che lo
affliggono.
È un finale incredibilmente cupo,
ma che potrebbe non essere così definitivo come potrebbe sembrare a
prima vista. Andrew è stato davvero lobotomizzato? L’ultima
inquadratura del film, che indugia sul faro dove avverrà
l’intervento, è incredibilmente inquietante (così come la colonna
sonora che l’accompagna) e sembra alludere all’operazione finale di
Andrew, ma poiché non la vediamo effettivamente accadere, non ne
abbiamo la certezza.
A prescindere dal fatto che sia
avvenuta o meno (e si potrebbero avanzare valide argomentazioni a
favore di entrambi i finali), la prima potrebbe essere proprio ciò
che Andrew desiderava. Dopo tutto, prima di essere portato via,
chiede a Sheehan cosa pensa sia peggio: “Vivere come un
mostro o morire come un uomo buono?“. In pratica,
preferirebbe continuare a vivere come se stesso, Andrew sano di
mente, ma che ha commesso un crimine uccidendo sua moglie, o essere
lobotomizzato come un Teddy delirante, il suo io immaginario che
non ha mai ucciso nessuno? Il finale è leggermente diverso da
quello del libro, ma la domanda di Andrew sembra suggerire che
potrebbe essere d’accordo con l’intervento, poiché così facendo
cancellerebbe i ricordi delle cose terribili che ha fatto. La pace
(con se stesso e con ciò che ha fatto), non una vita di sensi di
colpa e ricordi orribili, sembra essere il suo vero desiderio.
Shutter Island
costringe i suoi personaggi – e gli spettatori – a interrogarsi su
ciò che è reale e ciò che è immaginario, ma soprattutto solleva la
questione di cosa significhi veramente essere pazzi. È uno
squilibrio mentale? Fare sempre la stessa cosa aspettandosi
risultati diversi? O forse è la costante ricerca di elevarsi al di
sopra delle avversità quando tutti cercano di buttarti giù.
Qualunque cosa crediamo, la verità, come le complesse emozioni e lo
stato mentale di Andrew, non è sempre così semplice.
Shutter Island: dieci
curiosità
Mark Ruffalo ha ottenuto il ruolo nel film
dopo aver mandato a Scorsese una lettera nella quale diceva quanto
gli sarebbe piaciuto lavorare con lui
Prima che Scorsese e DiCaprio
decidessero di lavorare a questo film, stavano inizialmente
lavorando alla produzione di The Wolf of Wall
Street. All’epoca, però, non ottennero
finanziamenti.
Nel film, Teddy racconta di aver ucciso guardie naziste nel
campo di Dachau. L’episodio è realmente accaduto,
durante la liberazione del campo da parte dall’esercito
statunitense, il 29 Aprile 1945.
È l’ultimo film di
Martin Scorsese ad essere girato interamente su
pellicola.
Nel primo weekend nelle sale, il film ha incassato 40.2
milioni di dollari: un record per
Scorsese, battuto solo da The Wolf of Wall
Street nel 2013.
È l’unica collaborazione tra Scorsese e
DiCaprio a non aver ricevuto nessuna
nomination agli Oscar.
All’inizio, si era pensato di assegnare la regia a
David Fincher.
È basato sul romanzo “Shutter Island” di
Dennis Lehane. Il libro fu pubblicato nel
2003.
Il film è la quarta collaborazione tra
Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio:
precedentemente avevano lavorato insieme a Gangs of New
York (2002), The Aviator (2004), e The Departed (2006).
La particolare atmosfera del film è stata ispirata, tra gli
altri, dai film sugli zombie degli anni Quaranta del regista
Val Lewton.
Shutter Island in streaming
Al momento, Shutter
Island in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Shutter Island è
basato sull’omonimo romanzo del 2003 L’isola della paura (Shutter
Island) di Dennis Lehane. In America il film doveva uscire
inizialmente il 2 ottobre 2009, la Paramount ha però spostato la
data d’uscita al 19 febbraio 2010, e in Italia il film è stato
distribuito da Medusa Film il 5 marzo 2010. E’ il lungometraggio di
Martin Scorsese che ha guadagnato di più al nel weekend d’apertura,
rimanendo infatti al 1° posto nel secondo weekend con 22,2 milioni
dollari.
Con questo lungometraggio continua
il connubio professionale tra Scorsese e DiCaprio, già fattosi
apprezzare in altri film come The Departed, The Aviator o in Gangs
of New York. Shutter Island ha vinto 2 National Board of Review
Awards 2010 e 2 Premi IOMA 2010 (su 7 nomination): miglior attore
protagonista (Leonardo DiCaprio) e miglior sceneggiatura non
originale.
Nel 1954 i due agenti federali
Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati con un battello presso
l’Istituto Ashecliff, sito sulla Shutter Island, per investigare
sulla scomparsa di una paziente, Rachel Solando, rea di aver ucciso
i suoi tre figli. Il direttore dell’istituto, il dottor Cawley, e i
vari infermieri sostengono che la madre assassina si sia come
dileguata dalla sua stanza perché non ha lasciato alcuna traccia e
le sue scarpe sono ancora lì. L’agente Daniels però comincia a
sospettare che in quell’Istituto si tengano esperimenti simil
nazisti, guidati dal dottor Cawley coadiuvato dal dottor Naehring,
di origini tedesche. Ma l’agente è anche continuamente tormentato
dal pensiero della moglie morta in un incendio appiccato nella loro
palazzina da un mitomane, nonché dalle reminescenze delle atrocità
viste nei campi di concentramento nazisti dove entrò da liberatore.
Dunque realtà e fantasmi del passato si mescolano e lo tormentano,
ostacolandone le indagini.
In quest’ultima fase della sua
carriera (ultima in senso cronologico, per carità, non bisogna
escluderne di nuove data la sua creatività), Martin Scorsese sembra
essersi specializzato in questo genere di film, proponendo opere
che conducono lo spettatore verso una direzione per poi portarlo
lentamente verso tutt’altra parte. Strategia riuscitagli appieno
anche con The Departed. Con Shutter Island però aggiunge anche
suspance, sfiora l’horror e lo arricchisce di colpi di scena. Il
risultato è un film geniale, che tiene col fiato sospeso.
Abbandonato da tempo il racconto
del Mondo italo-americano e dedicatosi soprattutto alle biografie,
Scorsese lancia un segnale chiaro ai suoi fan e ai cinefili in
generale: sulla soglia dei 70 ha ancora voglia di stupire e
rinnovarsi.
Notorius Pictures
ci presenta il trailer italiano del thriller psicologico a tinte
horror Shut In che uscirà nelle sale
italiane il 7 dicembre.
Nel film diretto dal
britannico Farren Blackburn, Naomi
Watts è Mary, una psicologa infantile che vive e
lavora confinata nella sua casa del New England, prendendosi
cura del figliastro diciottenne Stephen (Charlie
Heaton, visto in Stranger
Things), in stato vegetativo dall’incidente stradale
in cui è morto il marito Richard.
Quando un piccolo paziente, Tom
(Jacob Tremblay, esploso con
Room), venuto a stare da lei sparisce
misteriosamente, Mary comincia a essere perseguitata
da incubi agghiaccianti non riuscendo più a distinguere tra
sogno e realtà.
Arriverà al cinema il 30 dicembre
2016, Shut In il film con protagonista candidata
all’Oscar Naomi Watts e diretta regista britannico
Farren Blackburn.
Al fianco di Naomi Watts
anche l’attore prodigio Jacob
Tremblay, incredibile interprete di Room,
il film acclamato da pubblico e critica che diede l’oscar come
protagonista a Brie Larson.
Una
psicologa è in preda ad incubi ossessionanti. Ma a volte gli incubi
possono diventare improvvisamente realtà. La due volte candidata
all’Oscar Naomi Watts è la protagonista di Shut In,
un thriller ansiogeno e adrenalinico la cui sceneggiatura
era già entrata nella Black List dei migliori script non ancora
trasformati in pellicola.
Le
foto del filmShut
in
Diretto dal regista
britannico Farren Blackburn (The Fades, Hammer of the Gods),
nel cast del film anche Oliver Platt (X-Men: l’inizio, Amore
& altri rimedi), Charlie Heaton (attore rivelazione di
Stranger Things) e il giovanissimo Jacob Tremblay (Room,
Somnia), considerato già una piccola star. Shut In arriverà nelle
sale italiane il 30 dicembre distribuito da Notorious
Pictures, dopo essere presentato in anteprima come film di
apertura del Noir In Festival di Courmayeur.
La
trama di Shut in
In
Shut in, Naomi Watts veste
i panni di una psicologa infantile. La donna vive e lavora senza
mai allontanarsi dalla sua casa, dove riceve a domicilio i suoi
pazienti e soprattutto si occupa del figliastro diciottenne
Stephen, ridotto in stato vegetativo dall’incidente stradale in cui
è morto il marito Richard. Quando resta coinvolta nella misteriosa
sparizione di uno dei suoi pazienti, il piccolo Tom, Mary comincia
tuttavia a essere perseguitata da strani eventi che condurranno ad
un’agghiacciante scoperta che lascerà tutti senza fiato.
Fino all’arrivo nelle sale di
Black Panther
il pubblico era certo di sapere chi fosse il solo e unico genio
tecnologico del MCU: Tony
Stark, miliardario, filantropo e mente brillante
incontrastata del gruppo di supereroi del grande schermo. Tuttavia
l’introduzione di Shuri, sorella
adolescente di T’Challa, sembra aver scombinato le
carte in tavola. Ma in un eventuale scontro a colpi di tech, chi
vincerebbe la sfida tra Stark e la principessa del Wakanda?
Ecco dodici motivi per cui Shuri, al
momento, possiede la tecnologia migliore del Marvel Cinematic Universe:
Macchine che non hanno bisogno del driver
E’ stato dimostrato che Tony Stark
sappia maneggiare con la tecnologia del pilotaggio automatico, ed è
ovvio che possa creare un’auto che si guida da sola. Tuttavia Shuri
ha fatto di meglio: durante un inseguimento ad alta velocità in
Cina, Black Panther
salta sopra un’automobile che è guidata dal Wakanda da
Shuri in modalità remota.
Ha “aggiustato” Bucky
Morto alla fine di Captain
America: Il Primo Vendicatore, Bucky
Barnes “risorge” grazie all’Hydra che lo fa prigioniero e
lo sottopone al lavaggio del cervello trasformandolo nel Soldato
d’Inverno. Ma mentre la storia del MCU ci ha mostrato
quanto Tony Stark non sia stato nemmeno capace di donare un nuovo
corpo a Bucky, è Shuri a donargli un’altra vita
con le sue braccia bioniche e rimuovendo ogni traccia del passato
dalla sua testa nel Wakanda.
Ha “nascosto” la sua nazione
Alla fine di Black Panther,
T’Challa decide di presentarsi alle Nazioni Unite e rivelare
l’esistenza del Wakanda e lo stato del suo progresso che vuole
condividere con il mondo. Precedentemente lo stato era concepito
come nient’altro che una nazione povera del terzo mondo, mentre il
suo re dimostra che è in realtà un paradiso nascosto
tecnologicamente avanzato, e questo grazie a
Shuri.
Treni magnetizzati
Parte della tecnologia che tiene
viva la Wakanda è il vibranio nascosto nel sottosuolo, dove un
intenso programma di treni magnetici ha contribuito ad ospitare il
culmine della prima avventura cinematografica di
T’Challa contro l’antagonista Killmonger.
Come rivelato dal film, questi mezzi di trasporto sono super veloci
e una tecnologia ferroviaria del genere potrebbe servire
a migliorare il mondo.
Sneakers
Le ormai celebri Sneakers progettate
da Shuri sono un’invenzione creata per diventare
una vera e propria arma funzionale per il fratello: nella scena del
Casinò, il rumore della sua cavalcata è appena percettibile, mentre
l’abbigliamento di Tony Stark è alquanto
rumoroso…
Assorbimento cinetico
Alcune delle tecnologie viste in
Black
Panther non si avvicinano nemmeno un po’ a quelle
progettate da Tony Stark nel corso del MCU,
tuttavia se il supereroe e Shuri dovessero
collaborare in un futuro prossimo l’armatura Iron Man otterrebbe
finalmente quell’aggiornamento completo di cui ha bisogno e che
includerebbe l’assorbimento cinetico (da usare durante i vari
pestaggi che hanno lasciato il povero Tony davvero malandato).
Perle tribali
Una delle ultime aggiunte nei
fumetti di Black Panther sono i Kimoyo
Beads del Wakanda, nient’altro che perle tribali
progettate e adattate per ogni singolo personaggio che ne fa uso.
Possono scansionare una persona dai suoi segni vitali, oppure
essere usate per scoprire la storia medica o accedere a
Internet.
Cannoni sonici
Tony Stark adora
mettere mani ai suoi blaster, che è un po’ il suo arsenale
di bombe e proiettili infiniti con i quali ha “quasi” fermato
Thanos sul pianeta Titano. Tuttavia è
Shuri la prima a comprendere come sfruttare queste
armi in modo da avere effetti positivi limitandone quelli negativi.
I suoi cannoni sonici utilizzano una tecnologia che sembra
annullare alcune proprietà del vibranio, impiegata anche nella
struttura del treno sotterraneo che ha contribuito a uccidere
Kilmonger esponendolo ai punti deboli della sua
tuta di vibranio.
Propulsione magnetica
Quando il personaggio di
Black Panther apparve per la prima volta sui
fumetti nel 1966, il Wakanda faceva già affidamento sulla
propulsione magnetica, così per rendergli omaggio il film diretto
da Ryan Coogler ha
esibito vari mezzi e oggetti che usassero questa tecnologia. È
chiaro che Shuri condividerà senza dubbio i suoi
studi su come rendere queste fantastiche meraviglie tecnologiche
una realtà per altre nazioni (e la scena finale del cinecomic ne è
un’anticipazione) che prima non sarebbero state in grado di
permettersi.
Ha “aggiustato” Visione
Sebbene bisognerebbe dare a
Tony Stark un po ‘di credito per la creazione
dell’intelligenza artificiale Jarvis, generalmente
usata per aiutare se stesso nei suoi lavori, la sua trasformazione
in Ultron e le conseguenze terribili che sono
seguite lasciano intendere che ci siano stati diversi problemi di
funzionamento o almeno nel processo tecnologico portato avanti da
Stark e Bruce Banner. In Avengers: Infinity
War abbiamo visto Shuri tentare di rimuovere la gemma
dalla fronte di Visione senza ucciderlo, e stava
per riuscirci fino all’arrivo di Thanos. Non è detto che non possa
portare a termine il suo lavoro in Avengers 4…
Pilotaggio remoto
La tecnologia del Wakanda, a cui
lavora assiduamente Shuri, sta facendo passi da
gigante nel resto del mondo, con le sue comunicazioni internet che
raggiungono il 100% di sicurezza. Che è un po’ l’unico modo in cui
la sorella minore di T’Challa potrebbe replicare
anche il complicato funzionamento interno di un’automobile moderna:
grazie alle sue invenzioni infatti Shuri è grado di saltare al
volante da casa sua, mentre suo fratello si trova a migliaia di
chilometri di distanza.
Ha aiutato un’intera nazione a soli sedici anni
È evidente che qualsiasi invenzione
o innovazione di Shuri abbia ha notevolmente
migliorato la sua nazione, il Wakanda, ma la cosa straordinaria è
che l’abbia fatto a soli sedici anni e molte delle sue “opere” sono
state svelate in poco più di due ore di film (parliamo ovviamente
di Black Panther). Al contrario ogni volta che
Tony Stark mette in pratica la sua tecnologia di
solito crea disastri o “mostri” (vedi Ultron) che
deve poi affrontare e che distruggono intere città.
“Shukran”, opera
prima del regista Pietro Malegori, è basato su una
storia vera ed è tratto dall’omonimo libro di Giovanni Terzi edito
da Piemme Mondadori. Girato in Puglia con il contributo di Apulia
Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valore su
risorse del POC Puglia 2014-2020 e in associazione con Intesa
Sanpaolo, arriva al cinema l’8, il 9 e il 10 luglio con Eagle
Pictures.
Il film vede protagonista
un cast internazionale: Shahab Hosseini, premiato
a Cannes come miglior attore protagonista per “Il cliente”,
Camelia Jordana, Cesar nel 2018 come migliore
attrice esordiente, insieme a, tra gli altri, Husam
Chadat, Slimane Dazi e all’italiano
Antonio Folletto. Camelia Jordana inoltre, disco
di platino in Francia, canta un brano all’interno del film. Le
musiche sono di Serena Menarini ed Alessandro Branca per Human
Touch Music, la fotografia è curata da Tommaso Fiorilli, nominato
agli Oscar con “L’insulto”.
“Shukran”, che in italiano vuol dire
“grazie”, è prodotto da Guia Invernizzi Cuminetti ed Emanuele
Berardi per Addictive Ideas, insieme a 3 Marys Entertainment, Frame
by Frame e Rosebud Entertainment Pictures. Presentato in anteprima
ad “Alice
nella città” nel 2023, sarà nei cinema in lingua originale, in
arabo e inglese, con sottotitoli italiani.
Shukran, la trama
Nel 2011 il popolo siriano
insorge contro il regime di Assad. Damasco, sotto il controllo del
governo, resiste agli attacchi alle porte della città. Il dr. Taher
Haider è un cardiochirurgo infantile totalmente dedito al suo
lavoro in ospedale. Quando suo fratello Ali muore in un attentato
terroristico mentre presta soccorso alle vittime di guerra in una
delle zone più colpite del paese, Taher decide di esaudire l’ultima
richiesta fattagli la sera prima di morire: trovare e salvare un
bambino malato di nome Mohamed. Quando, durante il viaggio
attraverso una Siria dilaniata dagli scontri, Taher scopre che il
bambino è il figlio del terrorista che ha ucciso suo fratello, si
troverà di fronte alla scelta più difficile della sua vita e dovrà
mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre
creduto.
Shtisel è la serie
drammatica israeliana creata e scritta da Ori Elon e
Yehonatan Indursky per il canale Yes Oh.
La serie racconta la storia di una famiglia ebrea immaginaria che
vivi a Geula, Gerusalemme e ha una durata di 12 episodi per
stagione.
Shtisel: quando esce e doverla in streaming
Shtisel ha fatto
il suo debutto in Israele il 29 giugno 2013. In Italia è possibile
vedere Shtisel in streaming su Netflix.
Lo scrittore Yehonatan Indursky ha annunciato che lo spettacolo
sarebbe stato rinnovato per una terza stagione, sebbene le
dichiarazioni successive dei produttori abbiano indicato che la
Stagione 3 non era in produzione alla fine del 2019.
Shtisel: la trama e il cast
La serie segue le vite di Shulem
Shtisel (Dov Glickman), del patriarca Shtisel e di un rabbino
presso lo yeshiva locale, così come quelli degli altri membri
della sua famiglia. Shtisel si trova in un quartiere religioso e
privo di Internet. La comunità segue rigidi costumi haredi e le
violazioni delle norme spesso provocano caos feroci all’interno
della famiglia. Tuttavia, i personaggi, che sono più aperti allo
stile di vita secolare, riflettono la moderazione di Geula rispetto
ai loro vicini in Mea She’arim, la comunità adiacente nota per
l’estremismo religioso.
In Shtisel
protagonisti sono Dov Glickman nel ruolo di Shulem
Shtisel, Michael Aloni nel ruolo di Akiva Shtisel,
Neta Riskin nel ruolo di Giti Weiss, Shira
Haas nel ruolo di Ruchami Weiss, Sarel
Piterman nel ruolo di Zvi Arye Shtisel, Zohar
Strauss nel ruolo di Lippe Weiss Orly, Silbersatz
Banai nel ruolo di Aliza Gvili, Ayelet
Zurer nel ruolo di Elisheva Rotstein, Sasson
Gabai nel ruolo di Nukhem Shtisel, Gal
Fishel nel ruolo di Yosa’le Weiss Ori Ilovitz nel ruolo di
Haim’ke Weiss, Hadas Yaron nel ruolo di Libbi
Shtisel Eliana Shechter nel ruolo di Tovi Shtisel, Hanna
Rieber nel ruolo di Malka Shtisel (nonna, stagione 1) Lea
Koenig nel ruolo di Malka Shtisel (nonna, stagione 2)
Curiosità
La serie è stata considerata
innovativa per il suo trattamento di un gruppo irregolare
di ebrei ortodossi, spogliandoli delle loro associazioni
politiche e descrivendoli come persone “normali”
Nell’ottobre 2016, è stato
annunciato che Amazon Studios aveva in programma di rifare Shtisel
, ambientato a Brooklyn, New York , con il titolo Emmis.
Shrooms – trip senza
ritorno è il
film horror del 2006 diretto da Paddy Breathnach
e con protagonisti Lindsey Haun, Jack Huston, Max Kasch, Alice
Greczyn, Robert Hoffm.
Shrooms – trip senza ritorno, la
trama
Un gruppo di baldi giovani
americani vanno nella lontana Irlanda per andare nei boschi a
caccia di funghetti allucinogeni. Tara(Lindsey Haun) finirà per
ingerire un fungo velenoso , che secondo leggende metropolitane, è
in grado di conferire il dono della preveggenza. In tutto ciò i
ragazzi iniziano a morire misteriosamente: sarà colpa delle
misteriose presenze che abitano il bosco?
Shrooms – trip senza ritorno, il
film
Grazie ad un pretesto abbastanza
demente da far concorrenza a Hostel, siamo catapultati per
l’ennesima volta, e in maniera assolutamente non innovativa,
all’interno di un contesto boschereccio, ove pupi e donzelle
vengono assassinati uno ad uno in maniera piuttosto noiosa e poco
divertente.
Il regista, alla sua prima
esperienza con il cinema horror, non sa creare luoghi originali, e
non riesce a gestire il meccanismo “allucinazione-realtà” su cui il
film dovrebbe imperniarsi, risultando così solo ridondante e
scontato sin dall’inizio.
La droga (e non è ben inteso il
giudizio morale che scaturisce a proposito delle sostanze
stupefacenti) è usata come pretesto per giustificare presenze
maligne e confondere la realtà con l’illusione: peccato che grazie
ai pessimi effetti speciali girati low budget e la prevedibilità di
tutto il film, il pretesto che avrebbe potuto esser uno spunto
quantomeno discreto per creare un buon prodotto, diventa soltanto
parte di un film privo di interesse e di ragion d’essere.
Ecco il trailer di
Shrinking, la nuova commedia Apple Original
interpretata da Jason Segel e scritta dal co-creatore di
“Ted
Lasso” e vincitore di un Emmy, Bill
Lawrence, dal protagonista, scrittore e produttore
esecutivo di “Ted
Lasso“, Brett Goldstein e dallo stesso Jason Segel. La serie, composta da dieci
episodi, farà il suo debutto su Apple
TV+ il 27 gennaio con i primi due
episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale, ogni
venerdì.
“Shrinking“, interpretata anche da Harrison Ford in uno dei suoi primi ruoli
televisivi di rilievo, segue le vicende di un terapeuta in lutto
(interpretato da Jason Segel) che inizia a infrangere le regole
col dire ai suoi clienti esattamente quello che pensa, ignorando
così la sua formazione e la sua etica e ritrovandosi a causare
tumultuosi cambiamenti nella vita delle persone… compresa la sua.
Accanto a Jason Segel e Harrison Ford, nel cast della serie troviamo
Christa Miller, Jessica Williams, Michael Urie, Luke Tennie
e Lukita Maxwell.
La nuova commedia Apple Original è prodotta dalla Warner Bros.
Television, con cui Bill Lawrence ha un accordo complessivo, e
dalla Doozer Productions dello stesso Lawrence che è
produttore esecutivo insieme a Segel, Brett Goldstein, Neil
Goldman, James Ponsoldt, Randall Winston, Jeff Ingold e Liza
Katzer. Lawrence, Segel e Goldstein sono anche i
creatori della serie di cui hanno scritto il primo episodio,
diretto da James Ponsoldt.
Shrinking segna la seconda collaborazione tra Apple TV+ e
Jason Segel, dopo il suo ruolo da protagonista
nell’Apple Original Film “Il cielo è ovunque”. La serie segna anche
la terza collaborazione tra Apple, Bill Lawrence e Warner Bros.
Television, insieme allo show di successo mondiale “Ted
Lasso” e alla serie drammatica di prossima uscita “Bad Monkey”.
Brett Goldstein è uno dei protagonistI di “Ted Lasso” – di cui è
anche sceneggiatore e produttore esecutivo – che è stata
recentemente premiata con il Primetime Emmy come Migliore serie
comica per il secondo anno consecutivo, oltre ad aver ricevuto
nuovamente il premio come Miglior attore non protagonista in una
serie comica proprio per Goldstein.
La serie si unisce alla crescente offerta di serie comiche di
successo e pluripremiate proposte da Apple TV+, tra cui “Ted
Lasso”, appunto, “Mythic Quest”, “Schmigadoon!”, “Physical”, “The
Afterparty”, “Central Park”, “Bad Sisters”, “Trying” e altre
ancora.