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Si Alza il Vento: 13, 14, 15, 16 settembre al cinema!

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Ecco il trailer di Si Alza il Vento, ultimo film di Hayao Miyazaki che arriverà al cinema in Italia a settembre per soli quattro giorni, per un evento speciale da non perdere!

LEGGI LA RECENSIONE DI SI ALZA IL VENTO

Jiro sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica. Il suo talento è presto riconosciuto e cresce fino a farlo diventare uno dei progettatori aeronautici più affermati al mondo…

Miyazaki chiude così la sua incredibile carriera: omaggiando la vita di un grande uomo, tra successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce Nahoko e per il cielo.

Si alza il vento: 13 – 14 – 15 – 16 settembre al cinema

Si alza il vento: 13 – 14 – 15 – 16 settembre al cinema

Ecco il trailer di Si Alza il Vento, ultimo film di Hayao Miyazaki che arriverà al cinema in Italia a settembre per soli quattro giorni, per un evento speciale da non perdere!

LEGGI LA RECENSIONE DI SI ALZA IL VENTO

Si alza il ventoJiro sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica. Il suo talento è presto riconosciuto e cresce fino a farlo diventare uno dei progettatori aeronautici più affermati al mondo…

Miyazaki chiude così la sua incredibile carriera: omaggiando la vita di un grande uomo, tra successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce Nahoko e per il cielo.

Si alza il vento torna al cinema a 10 anni dall’uscita

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Si alza il vento torna al cinema a 10 anni dall’uscita

A dieci anni dall’uscita in Giappone, dove è stato il più grande successo cinematografico della stagione, Si alza il vento di Hayao Miyazaki torna al cinema dal 24 al 30 agosto e chiude la rassegna Studio Ghibli “Un mondo di sogni animati”.

Premiato come Miglior film d’animazione dalla Japan Academy, candidato come Miglior film d’animazione al Premio Oscar e come Miglior film straniero ai Golden Globe, Si alza il vento è ispirato all’omonimo racconto di Tatsuo Hori.

“Si alza il vento è la storia di un individuo dedito al suo lavoro, che ha perseguito tenacemente il suo sogno. I sogni contengono un elemento di follia, e questo aspetto “velenoso” non può essere nascosto. Desiderare ardentemente qualcosa di troppo bello può distruggere. Accostarsi alla bellezza può richiedere un prezzo da pagare. Jiro sarà distrutto e sconfitto, la sua carriera di progettista interrotta, ma resta un uomo di grande originalità con un talento non comune” – ha commentato il regista Hayao Miyazaki quando è uscito il film.

Il film racconta la storia di Jiro, che sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica. Sono anni importanti quelli per Jiro, perché ha modo di mostrare l’innato talento che lo farà diventare uno dei progettisti aeronautici più affermati al mondo ma soprattutto perché inizia a frequentare la dolce Nahoko, il suo più grande amore, oltre al cielo…

L’elenco delle sale dove sarà proiettato Si alza il vento è disponibile su www.studioghibli.it

Si Alza il Vento Miyazaki spiega il sogno di librarsi nel cielo nella nuova clip

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Si Alza il Vento, ultimo film di Hayao Miyazaki arriverà al cinema in Italia a settembre per soli quattro giorni, per un evento speciale da non perdere! In calce la nuova clip del film che sarà nelle sale solo per il 13, 14, 15 e 16 settembre

Jiro sogna di volare e progettare aeroplani ispirandosi al famoso ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Miope fin dalla giovane età e pertanto impossibilitato a diventare pilota, nel 1927 entra a lavorare in una delle principali società giapponesi di ingegneria aeronautica. Il suo talento è presto riconosciuto e cresce fino a farlo diventare uno dei progettatori aeronautici più affermati al mondo…

Miyazaki chiude così la sua incredibile carriera: omaggiando la vita di un grande uomo, tra successi, delusioni e un appassionante amore… quello per la dolce Nahoko e per il cielo.

Si alza il vento di Hayao Miyazaki al cinema dal 13 al 16 Settembre

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Si alza il ventoil film di Hayao Miyazaki, presentato alla 70^ Mostra del Cinema di Venezia e definito dallo Studio Ghibli come ultima opera cinematografica firmata dal maestro Miyazaki, arriva al cinema dal 13 al 16 distribuito da Lucky Red.

LEGGI ANCHE: Hayao Miyazaki parla di Si alza il vento e del suo ritiro

SINOSSI

Si alza il vento racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor.

LEGGI LA RECENSIONE DI THE WIND RISES

Il film narra la storia di  Jirō Horikoshi, un ingegnere aeronautico che progettò numerosi aerei (ma sarebbe più corretti etichettarli come velivoli) durante la seconda guerra mondiale, tra cui il Mitsubishi A6M, meglio conosciuto con il nome di Zero Fighter, utilizzato dai giapponesi contro gli americani anche nell’attacco di Pearl Harbor.

Si tratta, come già accaduto in passato per altri suoi film, di un adattamento da un manga, scritto e disegnato dallo stesso artista giapponese. Miyazaki è assente dalla pagina cinematografica dal 2008, quando scrisse e diresse Ponyo sulla scogliera. Un’assenza di qualche anno che alimenterà ulteriormente l’interesse che i numerosi fan, orientali e non, nutrono sul regista, fumettista, produttore (e chi più ne ha più ne metta) giapponese.

Si alza il vento colonna sonora

Si alza il vento colonna sonora

Arriva finalmente al cinema Si Alza il Vento, l’ultimo capolavoro d’animazione firmato da Hayao Miyazaki che stavolta narra la biografia romanzata di Jiro Horikoshi, l’ingegnere aeronautico giapponese che ha progettato il famoso caccia Mitsubishi A6M Zero utilizzato durante la seconda guerra mondiale.

La colonna sonora del film è stata composta da Joe Hisaishi compositore storico dello Studio Ghibli.

Di seguti trackslist e clip audio:

Journey (Dreamy Flight) (2:55)
Shooting Star (1:37)
Caproni (Engineer’s Dream) (1:45)
Journey (Determination) (1:12)
Naoko (Meeting) (0:48)
Evacuation (1:20)
Benefactor (0:47)
Caproni (Illusory Giant Machine) (1:43)
Excitement (0:40)
Journey (Sister) (1:43)
Journey (First Day of Work) (1:28)
Squad Falcon (1:34)
Falcon (1:22)
Junkers (1:28)
Journey (Wind of Italia) (1:45)
Journey (Caproni’s Retirement) (1:20)
Journey (Meeting at Karuizawa) (1:45)
Naoko (Fate) (0:46)
Naoko (Rainbow) (1:09)
Castorp (The Magic Mountain) (1:10)
Wind (0:52)
Paper Airplane (2:38)
Naoko (Propose) (1:10)
Surveillance Prototype 8 (0:58)
Castorp (Farewell) (1:49)
Naoko (Yearning) (3:06)
Naoko (Crossing Paths) (3:04)
Journey (Marriage) (1:57)
Naoko (Gaze) (1:04)
Journey (Farewell) (1:18)
Journey (Dreamland) (3:36)
Vapor Trail (written by Joe Hisaishi and Yumi Matsutoya, performed by Yumi Matsutoya) (3:23)

http://youtu.be/aJArsrcE_yc

 

Si alza il vento (The Wind Rises): recensione del film di Hayao Miyazaki #Venezia70

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Alla luce della dichiarazione ufficiale, diffusa dopo la prima proiezione mondiale del film, del suo ritiro dalle scene possiamo considerare senza dubbio Si alza il vento (The Wind Rises) come il testamento del grande maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki. Un film che in molti hanno criticato, perché troppo realistico, troppo legato alle vicende storiche, come lo era anche Porco Rosso ad esempio, ma senza l’occhio di riguardo per la componente magica che è sempre stata una delle caratteristiche distintive del regista.

Il volo è una delle ossessioni del maestro Hayao, in quasi tutti i suoi film il rapporto dei personaggi con l’aria è sempre molto stretto, e con Si alza il vento (The Wind Rises), Miyazaki decide di raccontare dal punto di vista di una persona realmente esistita questo magico rapporto. Il film infatti racconta la vita di Jiro Horikoshi, l’uomo che ha progettato i caccia giapponesi durante la seconda guerra mondiale. Jiro è un sognatore che sin da piccolo desidera progettare aerei. Tuttavia il suo sogno, diventato realtà, ha mostrato troppo presto l’altro lato della medaglia: un lato oscuro con cui nella vita bisogna imparare a fare i conti e che Jiro non riesce a preventivare fino a quando non viene messo davanti al fatto compiuto.

Si alza il vento (The Wind Rises)Un biografia storica e drammatica, fortemente personale e sicuramente distante dai suoi primi e più grandi capolavori, con questo film Miyazaki ha lasciato il mondo della fantasia, pur non rinunciando mai alle sequenze oniriche e al sogno, quello genuino e puro che anima il mondo di un bambino. Il tipico tratto di matita del maestro si conferma in disegni morbidi e colorati, allegri seppure qui velati da una patina di realistica tragedia che li rende diversi. Il racconto è scandito da ritmi lenti e la sceneggiatura è sapientemente equilibrata tra momenti di grande poesia e momenti drammatici, con simpatici siparietti comici che impreziosiscono ulteriormente quello che a buon diritto può essere considerata l’opera più matura, la più dolorosa e forse la più complessa della vasta filmografia miyazakiana.

Presentato in concorso alla 70esima edizione del Festival di Venezia, Si alza il vento (The Wind Rises) “rischia” di portare a casa un premio importantissimo nella kermesse del Lido.

Si allarga il cast per l’esordio alla regia di Ewan McGregor

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Dopo le confermate Jennifer Connelly e Dakota Fanning, si allarga il cast del primo film da regista di Ewan McGregor, l’adattamento cinematografico di Pastorale Americana di Philip Roth.

Sono stati confermati nel cast David Strathairn (Lincoln, Godzilla), Peter Riegert (La mia vita è uno Zoo), Uzo Aduba (Orange is the New Black) e Valorie Curry (The Following).

John Romano, già sceneggiatore di Lincoln Lawyer, si è occupato dell’adattamento. Le riprese cominceranno a settembre a Pittsburg. Di seguito la trama del romanzo:

Seymour Levov è alto, biondo e atletico. Malgrado sia di origine ebraica al liceo lo chiamano “lo Svedese”. Negli anni ’50 sposa miss New Jersey, avviandosi ad una vita di lavoro nella fabbrica del padre. Nella sua splendida villa cresce Merry, la figlia cagionevole e balbuziente. Finché arriva il giorno in cui le contraddizioni del paese raggiungono la soglia del suo rifugio, devastandola. La guerra del Vietnam è al culmine. Merry sta terminando la scuola e ha l’obiettivo di “portare la guerra in casa”. Letteralmente.

si allarga il cast di The Tourist

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Mentre le riprese di The Tourist con Johnny Depp e Angelina Jolie sono già iniziate a Parigi e Venezia, il cast si arricchisce ora di altri importanti attori come Paul Bettany e Timothy Dalton…

Si accettano Miracoli: il trailer del nuovo film di Alessandro Siani

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Ecco il trailer di Si Accettano Miracoli, il nuovo film di Alessandro Siani con Fabio De Luigi.

Dopo il travolgente successo de Il principe abusivo Alessandro Siani torna alla regia con la storia di tre fratelli separati da tanti anni che dopo molto tempo si ritrovano, grazie a un miracolo che li cambierà.

Si accettano Miracoli è diretto da Alessandro Siani e vede nel cast Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Serena Autieri, Ana Caterina Morariu, Giovanni Esposito, Giacomo Rizzo, Paolo Triestino, Maria Del Monte.

Si accettano Miracoli: foto e featurette del film di Alessandro Siani

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Ecco una nuova featurette di Si Accettano Miracoli, il nuovo film di Alessandro Siani al cinema dal 1 gennaio 2015.

Di seguito tante nuove foto dal set del film e a seguire un video del making of:

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Prodotto da Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz. Una produzione Cattleya con Rai Cinema, distribuito da 01 Distribution con Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.

Si accettano Miracoli: feturette del film di Alessandro Siani

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Guarda lo speciale su Si Accettano Miracoli, il nuovo film di Alessandro Siani al cinema dal 1 gennaio 2015.Prodotto da Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz. Una produzione Cattleya con Rai Cinema, distribuito da 01 Distribution con Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.

Si accettano miracoli: featurette del film con Alessandro Siani “La storia d’amore”

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Guarda la featurette di Si accettano miracoli, la nuova commedia di film con Alessandro Siani con Fabio De Luigi e Alessandro Siani. Di seguito tante nuove foto dal set del film e a seguire un video del making of:

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Prodotto da Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz. Una produzione Cattleya con Rai Cinema, distribuito da 01 Distribution con Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.

Si accettano miracoli: Alessandro Siani da domani al cinema

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Esce oggi il nuovo film di Alessandro Siani, Si accettano Miracoli, la nuova commedia prodotta da Cattleya e Rai Cinema e con protagonisti  Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.

Tutti i personaggi del film in una featurette:

Sinossi: C’era una volta Fulvio (Alessandro Siani), tagliatore di teste senza scrupoli di una nota multinazionale, che dopo aver fatto piazza pulita dei rami secchi dell’azienda viene a sua volta licenziato. La sua reazione non esattamente composta gli costa cara: un mese di servizi sociali da scontare nella casa famiglia di suo fratello Don Germano (Fabio De Luigi), parroco di un piccolo borgo del sud d’Italia. Da manager consumato e scaltro qual è, Fulvio non ci mette molto a capire che per aiutare suo fratello, i bambini e il paese c’è bisogno di un vero e proprio “miracolo”. E quindi, all’insaputa di tutti, se ne inventa uno. Questa idea all’inizio sembra funzionare a meraviglia e quel borgo dimenticato da Dio si trasforma in un luogo di culto e pellegrinaggio per migliaia di devoti. Ma quando il Vaticano invierà sul posto i vescovi a fare le verifiche del caso, il piano di Fulvio comincerà a vacillare…
“Si accettano miracoli” coniuga la favola in stile disneyano con le atmosfere tipiche della nostra tradizione, dando vita a una commedia divertente e magica. In una parola “da favola”.

Si Accettano Miracoli di Alessandro Siani parte col botto

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Si Accettano Miracoli di Alessandro Siani parte col botto

Ottimo avvio al box office ITA del film di Alessandro Siani Si Accettano Miracoli. La pellicola uscita ieri in 670 copie, ha infatti incassato 2.215.476 euro in 24 ore, con un totale di 311.489 spettatori paganti. Ottimo debutto anche per Clint Eastwood con American Sniper, che guadagna 1,3 milioni al debutto. Si conferma in 3° posizione Aldo, Giovanni e Giacomo, con Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo. Ecco tutte le posizioni:

1 SI ACCETTANO MIRACOLI € 2.215.476 – 311.489 spettatori
2 AMERICAN SNIPER € 1.323.152 – 177.593 spettatori
3 IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO € 531.114 – 72.705 spettatori
4 BIG HERO 6 € 503.263 – 71.415 spettatori
5 THE IMITATION GAME € 415.927 – 56.288 spettatori
6 L’AMORE BUGIARDO – GONE GIRL € 395.225 – 53.744 spettatori
7 LO HOBBIT: LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE € 345.990 – 43.691 spettatori
8 PADDINGTON € 318.754 – 46.190 spettatori
9 BIG EYES € 285.361 – 38.948 spettatori
10 UN NATALE STUPEFACENTE € 276.111 – 38.167 spettatori

Si Accettano MiracoliSi accettano Miracoli, è la nuova commedia prodotta da Cattleya e Rai Cinema e con protagonisti  Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri, Giovanni Esposito, Maria Del Monte, Paolo Triestino e con Giacomo Rizzo.

Sinossi: C’era una volta Fulvio (Alessandro Siani), tagliatore di teste senza scrupoli di una nota multinazionale, che dopo aver fatto piazza pulita dei rami secchi dell’azienda viene a sua volta licenziato. La sua reazione non esattamente composta gli costa cara: un mese di servizi sociali da scontare nella casa famiglia di suo fratello Don Germano (Fabio De Luigi), parroco di un piccolo borgo del sud d’Italia. Da manager consumato e scaltro qual è, Fulvio non ci mette molto a capire che per aiutare suo fratello, i bambini e il paese c’è bisogno di un vero e proprio “miracolo”. E quindi, all’insaputa di tutti, se ne inventa uno. Questa idea all’inizio sembra funzionare a meraviglia e quel borgo dimenticato da Dio si trasforma in un luogo di culto e pellegrinaggio per migliaia di devoti. Ma quando il Vaticano invierà sul posto i vescovi a fare le verifiche del caso, il piano di Fulvio comincerà a vacillare…
“Si accettano miracoli” coniuga la favola in stile disneyano con le atmosfere tipiche della nostra tradizione, dando vita a una commedia divertente e magica. In una parola “da favola”.

Si accende Sky Cinema Halloween: oltre 70 titoli

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Si accende Sky Cinema Halloween: oltre 70 titoli

Come ogni anno, è tempo di dolcetto o scherzetto, ma anche di qualche brivido di terrore. E in occasione della notte più spaventosa dell’anno, da sabato 24 a sabato 31 ottobre torna ad accendersi Sky Cinema Halloween:oltre 70 titoli “da paura” che spaziano tra vari generi, dai film per tutta la famiglia e le divertentissime parodie, fino agli horror più spaventosi. I film saranno disponibili anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

La collezione comprende ben tre prime visioni sul canale, tutte da non perdere: sabato 24 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Halloween andrà in onda il successo La famiglia Addams, la nuova versione animata dedicata alla famiglia più dark del piccolo e grande schermo, con alcuni doppiatori italiani d’eccezione, come Pino Insegno, Virginia Raffaele, Raoul Bova e Loredana Bertè. Lunedì 26 ottobre sarà il turno di Sono solo fantasmi, commedia dai toni soprannaturali interpretata e firmata da Christian De Sica, con Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi, che verrà trasmessa alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Halloween.  E per la notte di Halloween, sabato 31 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Halloween l’horror “Il colore venuto dallo spazio”, tratto da una storia di H.P. Lovecraft, con protagonista Nicolas Cage alle prese con un meteorite che si scaglia improvvisamente nel giardino di casa.

Da non perdere inoltre, sul canale Premium Cinema 1 (canale 313 di Sky satellite e internet, canale 463 del digitale terrestre), venerdì 30 ottobre alle 21.15 la prima tv di It – Capitolo Due, il sequel del film del 2017 “It” e basato anch’esso sul romanzo di Stephen King.

Oltre alle prime visioni, su Sky Cinema Halloween anche tanti film da rivedere: tra quelli per tutta la famiglia ci sono“Casper”, la commedia fantastica con Christina Ricci e Bill Pullman; “Monster House”, il travolgente film d’animazione prodotto da Steven Spielberg e Robert Zemeckis ambientato proprio durante la notte di Halloween; “Stardust”, l’avventurosa fiaba fantasy con Michelle Pfeiffer, Charlie Cox e Robert De Niro; “Biancaneve e il cacciatore”, la rilettura della famosa fiaba con Kristen Stewart, Chris Hemsworth e Charlize Theron; e “Il mistero della casa del tempo”, l’intrigante fantasy di Eli Roth con Jack Black, Cate Blanchett e Kyle MacLachlan. Non mancano le parodie a tema, come i primi tre capitoli della saga “Scary Movie”, “Horror Movie”, l’immortale “Frankenstein Junior” e l’esilarante fantaparodia “La fine del mondo” con Simon Pegg, Nick Frost e Martin Freeman.

Ci sarà spazio anche per gli horror più spaventosi e inquietanti come “Ghost Rider”, il cinecomic in cui Nicolas Cage è uno stuntman che deve sfidare un esercito di terribili demoni; il reboot sul supereroe demoniaco “Hellboy”con David Harbour e Milla Jovovich; “Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe”, la versione action-fantasy dell’immortale fiaba con Jeremy Renner e Gemma Arterton; l’horror gotico di Tim Burton, premiato con l’Oscar® per la scenografia, “Il mistero di Sleepy Hollow” con Johnny Depp e Christina Ricci. E ancora, il primo capitolo della saga “Scream” di Wes Craven; il cult degli anni 90 che ha consegnato alla leggenda Brandon Lee, morto durante le riprese, “Il corvo – The crow”, e il sequel “Il corvo 2”; l’horror sul tema del doppio con Lupita Nyong’o “Noi” di Jordan Peele; il capolavoro del cinema horror contemporaneo “It Follows”; e la storia intrisa di paure e superstizioni “Il signor diavolo”, che ha segnato il ritorno di Pupi Avati al genere horror.

Shyamalan parla di Bruce Willis e della sua malattia: “Gli sarò per sempre grato”

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Il regista di Bussano alla Porta, M. Night Shyamalan, riflette sulla diagnosi di afasia di Bruce Willis. I due hanno collaborato diverse volte nel corso degli anni, con Bruce Willis che è stato il protagonista del primo grande successo di Shyamalan. Nel 199 è infatti uscito Il Sesto Senso, e i due hanno lavorato insieme per Unbreakable, nel 2000. Non solo, Willis è tornato a interpretare David Dunn in Slipt e Glass.

Non solo l’attore ha prestato la sua notorietà a un regista in erba, quale era prima de Il Sesto Senso Shyamalan, ma il regista in cambio ha dato anche a Willis la possibilità di reinventare la sua carriera che, prima del 1999, era legata esclusivamente a ruoli action, regalando al mondo la possibilità di vedere l’attore anche in ruoli più impegnativi dal punto di vista delle emozioni.

Nel 2022, a Bruce Willis è stata diagnosticata l’afasia, una condizione che colpisce la parola e la comprensione, che lo ha costretto a ritirarsi dalla recitazione e dalla vita pubblica per trascorrere del tempo con la sua famiglia. Ora, in un’intervista con THR, Shyamalan parla dell’elaborazione della diagnosi di Willis.

“Sì, ovviamente significa tutto per me. Farei qualsiasi cosa per lui e la sua famiglia, ed è stata molto dura per tutte le persone coinvolte. Ho pianto molto per questo, e anche mio padre soffre di una malattia simile. Quindi avendolo su entrambi i fronti, è profondo rendersi conto di quanto sia prezioso tutto. Sono grato per quello che ha fatto perché non ha si è mai fatto da parte. Mi ha protetto dal sistema all’inizio della mia carriera, quindi gli sarò per sempre grato.”

M. Night Shyamalan torna al cinema da oggi con Bussano alla Porta.

Shyamalan non si ferma

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Shyamalan non si ferma

Devil uscirà tra un giorno  nelle sale americane, ma M. Night Shyamalan non ha intenzione di aspettare l’esito al botteghino per decidere se proseguire o meno il resto della trilogia The Night Chronicles.

Shyamalan ricoprirà questa volta solamente i panni di produttore, mentre si segnalano importanti avvicendamenti in ruoli chiave della realizzazione: lo sceneggiatore Chris Sparling (Buried) è già stato ingaggiato per scrivere lo script, mentre alla regia ci sarà Daniel Stamm (The Last Exorcism), che prenderà così il posto dei fratelli Drew e John Erick Dowdle. Nessun nome, al momento, è stato accostato al cast del nuovo film.Numerosi siti tra cui Deadline.com riportano la notizia  che il regista indiano, insieme alla Media Rights Capital, è già pronto per mettere in piedi il secondo capitolo: Reincarnate. La storia sarà focalizzata su “una giuria in procinto di decidere le sorti di un assassino, ma che verrà perseguitata da forze soprannaturali”.

Devil nasce da un’idea di M. Night Shyamalan ed è diretto da Drew e John Erick Dowdle, ed è il primo di una trilogia horror intitolata The Night Chronicles.

Nel cast Chris Messina, Geoffrey Arend, Geoffrey Arend, Logan Marshall-Green e Caroline Dhavernas.

Fonte: deadline

Shyamalan e le accuse di razzismo

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Shyamalan e le accuse di razzismo

Il nuovo film di M. Night Shyamalan, L’ultimo dominatore dell’aria, è stato recentemente al centro di polemiche dovute alle scelte del regista per quanto riguarda il casting. Se nella serie originale molti dei personaggi principali erano asiatici  e la questione etnica era piuttosto complessa, i personaggi principali del film sono magicamente diventati degli… attori bianchi.

La cosa non è di certo passata inosservata e in occasione di una recente tavola rotonda il regista ha dovuto rispondere ad alcune domande legate al problema razziale. Shyamalan sembra aver riflettuto a lungo sulla cosa, ed è così che ha giustificato la scelta di attori bianchi per interpretare, fra gli altri, Sokka e Katara:

La cosa bella dell’anime è proprio l’ambiguità. I tratti somatici dei personaggi sono intenzionalmente un mix di razze diverse. Vuole essere ambiguo. E’ proprio questo il suo intento. Quindi quando guardiamo Katara, la mia figlia più grande sembra letteralmente la sua sosia. Questo significa che Katara è indiana, giusto? No, vale solo nella nostra casa. E i suoi amici che guardano il cartone vedono sé stessi nel personaggio. È questa la cosa bella dell’anime.

Una spiegazione che non ha coinvolto tutti, perchè effettivamente l’origine asiatica di alcuni personaggi è inequivocabile, e anche perchè lo stesso ragionamento non è valso anche per i cattivi, che in diversi casi hanno mantenuto un colore di pelle più scuro.
Shyamalan si è comunque detto convinto che il suo film, grazie ai personaggi secondari, sia un esempio perfetto di ricchezza raziale:

E’ il film con la maggior diversità culturale mai visto. Ne sono fiero. E’ uno dei motivi che mi hanno attrato al materiale originale, per vedere tutte le facce del nostro mondo in questo mondo. E solo il tempo placherà tutti quanti. Forse non vedranno le facce che volevano vedere, ma nel complesso è più di quello che si sarebbero potuti aspettare. Siamo in una tenda e sembra di trovarsi alle Nazioni Unite.

Fonte: badtaste.it

Shyamalan alle prese con Will Smith e famiglia

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Shyamalan alle prese con Will Smith e famiglia

Lo sceneggiatore e regista M. Night Shyamalan si troverà a collaborare probabilmente con Will Smith per il suo prossimo film. Secondo notizie recenti infatti, il  riservato regista  sta collaborando con la società di produzione di Smith, la Overbrook, su un film di fantascienza intitolato One Thousand AE.

Mentre non c’è nulla di concreto al momento, Heat Vision afferma che il progetto verrà sviluppato ritagliando un ruolo da protagonista per il figlio di Smith, Jaden, visto l’ultima volta nel remake di Karate Kid all’inizio di quest’anno. Non ci sono certezze su un’eventuale partecipazione al film anche di Smith Senior, anche se la prima e ultima volta che padre e figlio sono  comparsi insieme sul grande scherno hanno dato vita al bellissimo La ricerca della felicità.

Tuttavia, la notizia migliore dell’ultim’ora è che Shyamalan non scriverà la sceneggiatura! Infatti sarà Gary Whitta (The Book of Eli) a occuparsene, mentre Shyamalan si occuperà solo della regia.

Fonte: collider.com

Shutter Island: 10 curiosità, trama e spiegazione del finale

Shutter Island: 10 curiosità, trama e spiegazione del finale

Shutter island è uno dei film più discussi di un regista storico, di quelli che hanno inventato e contribuito a dar forma al miglior cinema americano contemporaneo: Martin Scorsese. Il film del 2010 incontrò delle opinioni variegate alla sua uscita. Infatti, alcuni lo ritengono il suo film più debole, complicato solo in apparenza, e un mero calco del film muto tedesco Il Gabinetto del Dottor Caligari. Altri lo ritengono un film affascinante e complesso.

Scorsese è un regista eccezionale: ogni suo film è un capolavoro o quasi, e ogni sua collaborazione con Leonardo DiCaprio dà origine a performance straordinarie e storie memorabili. E Shutter Island è uno di questi film, un thriller psicologico intricatissimo e affascinante, che unisce mistero e allucinazioni, storia del cinema e storia recente. Ecco alcune la trama e la spiegazione del finale del film, e dieci curiosità. Occhio agli spoiler!

Shutter Island: la trama

Shutter Island trama

Nel 1954, l’ufficiale e detective Teedy Daniels deve investigare la sparizione di una paziente dall’ospedale psichiatrico di Shutter Island: Rachel Solando, una madre colpevole di aver ucciso i propri figli. Teddy ha insistito per essere assegnato al caso, e dietro alla sua insistenza ci sono motivazioni personali: vuole trovare un certo Andrew Laeddis, apparentemente legato ad un episodio drammatico della propria vita.

Presto, però, Teddy si chiede se il motivo per cui è stato assegnato al caso non abbia a che fare con un piano perverso di esperimenti e sinistre operazioni sui pazienti. L’inizio delle indagini è promettente, ma col procedere dell’investigazione l’ospedale gli vieta l’accesso a documenti importanti e sembra mettergli i bastoni tra le ruote. Inoltre, durante un uragano, le comunicazioni con la terraferma vengono interrotte, e le cose si complicano. Teddy comincia a dubitare di tutto: della propria memoria, del proprio partner, e addirittura della propria sanità mentale.

La spiegazione del finale di Shutter Island

Shutter Island spiegazione finale

Nel finale del film, agli spettatori viene rivelato che l’universo del film è frutto di contorte convinzioni che albergano nella mente di Teddy: non tutto quello che abbiamo visto è reale, i personaggi non sono chi abbiamo creduto essere, e il protagonista stesso non è chi pensavamo.

Infatti, Teddy è un paziente dell’ospedale (il paziente numero 67, un dettaglio che può tornarvi utile durante la visione). Andrew Laeddis è il suo vero nome. Il motivo per cui si trova a Shutter Island è l’aver sparato alla moglie e aver perso il senno, dopo che questa aveva annegato i loro figli.

Teddy ha rimosso la realtà dalla propria mente, creando uno scenario, una storia che desse sollievo al proprio senso di colpa. Nella sua mente, Teddy non è un assassino ma un eroe, e Rachel è un capro espiatorio creato per affrontare il dolore. Si scopre che tutti i personaggi del film hanno tutti un ruolo diverso da quello che credevamo: ad esempio, il presunto partner di Teddy, interpretato da Mark Ruffalo, non è altro che il suo psichiatra.

Nel finale, il direttore dell’ospedale spiega l’imbroglio sul quale si basa il film: l’intero ospedale ha incoraggiato l’illusione di Teddy/Andrew, mettendo in scena le sue convinzioni, nella speranza di riportarlo alla vita reale. L’esito, però, è negativo. Nonostante Andrew dia segni di aver capito la realtà, il mattino seguente ricade nella propria illusione: l’unica soluzione sarà la lobotomia.

Shutter Island finale

Cosa succede davvero in Shutter Island?

Nel corso del film, Teddy soffre di una serie di emicranie e di allucinazioni della moglie Dolores (Michelle Williams), uccisa in un incendio appiccato da un uomo di nome Andrew Laeddis. Mentre la sua tensione mentale si aggrava nel corso delle indagini sulla scomparsa di Rachel, la sua ricerca lo porta a uscire dalle mura di Ashecliffe per raggiungere le scogliere in riva al mare e il minaccioso faro di Shutter Island, appena fuori dalla costa.

Lì trova il dottor Cawley, che svela gli eventi del film per il pubblico e per Teddy. Come spiega il dottor Cawley, Teddy è in realtà Andrew Laeddis (anagramma del nome falso di Teddy, Edward Daniels). Si scopre che Andrew è in realtà un detenuto di Ashecliffe e che gli eventi del film fino a questo momento – Cawley ha permesso ad Andrew di interpretare il ruolo di Teddy – sono stati concepiti per curare la sua follia che deriva dall’omicidio della moglie depressa dopo che questa aveva annegato i loro figli nella loro casa al lago. Per far fronte a questa situazione, ha assunto il personaggio alternativo di Teddy Daniels.

La farsa era molto elaborata, poiché anche il personale dell’ospedale (comprese le infermiere e Lester Sheehan, che fingeva di essere il partner di Andrew, Chuck) partecipava alle manie di Andrew. E le sue emicranie? Sintomi di astinenza dovuti alla mancata assunzione dei farmaci prescritti, mentre Cawley e gli altri medici gli permettevano di vivere le sue fantasie. Ma ancora una volta messo di fronte ai suoi terribili ricordi e alla verità della sua realtà, Andrew sviene e si risveglia in ospedale con Cawley. Mentre Andrew sembra disposto ad accettare la verità, Cawley ammette che lui e gli altri medici hanno aiutato Andrew a raggiungere questo stato di tranquillità simile mesi prima, anche se è regredito rapidamente. Se regredisce di nuovo, avverte Cawley, non avranno altra scelta se non quella di lobotomizzarlo.

All’inizio tutto sembra andare bene con i progressi di Andrew… ma non passa molto tempo prima che inizi a regredire. Comincia a parlare del suo bisogno di lasciare l’isola, lasciando intendere che si sta ancora una volta ritirando nella sua mente e nel personaggio di “Teddy”. E proprio come aveva avvertito Cawley, questa era davvero l’ultima possibilità per Andrew. Un Cawley deluso si consulta con il direttore di Ashecliffe e Andrew viene portato via dagli inservienti della struttura per essere lobotomizzato e porre fine in modo definitivo al circolo vizioso di sensi di colpa e manie che lo affliggono.

È un finale incredibilmente cupo, ma che potrebbe non essere così definitivo come potrebbe sembrare a prima vista. Andrew è stato davvero lobotomizzato? L’ultima inquadratura del film, che indugia sul faro dove avverrà l’intervento, è incredibilmente inquietante (così come la colonna sonora che l’accompagna) e sembra alludere all’operazione finale di Andrew, ma poiché non la vediamo effettivamente accadere, non ne abbiamo la certezza.

A prescindere dal fatto che sia avvenuta o meno (e si potrebbero avanzare valide argomentazioni a favore di entrambi i finali), la prima potrebbe essere proprio ciò che Andrew desiderava. Dopo tutto, prima di essere portato via, chiede a Sheehan cosa pensa sia peggio: “Vivere come un mostro o morire come un uomo buono?“. In pratica, preferirebbe continuare a vivere come se stesso, Andrew sano di mente, ma che ha commesso un crimine uccidendo sua moglie, o essere lobotomizzato come un Teddy delirante, il suo io immaginario che non ha mai ucciso nessuno? Il finale è leggermente diverso da quello del libro, ma la domanda di Andrew sembra suggerire che potrebbe essere d’accordo con l’intervento, poiché così facendo cancellerebbe i ricordi delle cose terribili che ha fatto. La pace (con se stesso e con ciò che ha fatto), non una vita di sensi di colpa e ricordi orribili, sembra essere il suo vero desiderio.

Shutter Island costringe i suoi personaggi – e gli spettatori – a interrogarsi su ciò che è reale e ciò che è immaginario, ma soprattutto solleva la questione di cosa significhi veramente essere pazzi. È uno squilibrio mentale? Fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi? O forse è la costante ricerca di elevarsi al di sopra delle avversità quando tutti cercano di buttarti giù. Qualunque cosa crediamo, la verità, come le complesse emozioni e lo stato mentale di Andrew, non è sempre così semplice.

 

Shutter Island: dieci curiosità

  • Mark Ruffalo ha ottenuto il ruolo nel film dopo aver mandato a Scorsese una lettera nella quale diceva quanto gli sarebbe piaciuto lavorare con lui
  • Prima che Scorsese e DiCaprio decidessero di lavorare a questo film, stavano inizialmente lavorando alla produzione di The Wolf of Wall Street. All’epoca, però, non ottennero finanziamenti.
  • Nel film, Teddy racconta di aver ucciso guardie naziste nel campo di Dachau. L’episodio è realmente accaduto, durante la liberazione del campo da parte dall’esercito statunitense, il 29 Aprile 1945.
  • È l’ultimo film di Martin Scorsese ad essere girato interamente su pellicola.
  • Nel primo weekend nelle sale, il film ha incassato 40.2 milioni di dollari: un record per Scorsese, battuto solo da The Wolf of Wall Street nel 2013.
  • È l’unica collaborazione tra Scorsese e DiCaprio a non aver ricevuto nessuna nomination agli Oscar.
  • All’inizio, si era pensato di assegnare la regia a David Fincher.
  • È basato sul romanzo “Shutter Island” di Dennis Lehane. Il libro fu pubblicato nel 2003.
  • Il film è la quarta collaborazione tra Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio: precedentemente avevano lavorato insieme a Gangs of New York (2002), The Aviator (2004), e The Departed (2006).
  • La particolare atmosfera del film è stata ispirata, tra gli altri, dai film sugli zombie degli anni Quaranta del regista Val Lewton.

Shutter Island in streaming

Al momento, Shutter Island  in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

 

Shutter Island di Martin Scorsese

Shutter Island di Martin Scorsese

Shutter Island è basato sull’omonimo romanzo del 2003 L’isola della paura (Shutter Island) di Dennis Lehane. In America il film doveva uscire inizialmente il 2 ottobre 2009, la Paramount ha però spostato la data d’uscita al 19 febbraio 2010, e in Italia il film è stato distribuito da Medusa Film il 5 marzo 2010. E’ il lungometraggio di Martin Scorsese che ha guadagnato di più al nel weekend d’apertura, rimanendo infatti al 1° posto nel secondo weekend con 22,2 milioni dollari.

Con questo lungometraggio continua il connubio professionale tra Scorsese e DiCaprio, già fattosi apprezzare in altri film come The Departed, The Aviator o in Gangs of New York. Shutter Island ha vinto 2 National Board of Review Awards 2010 e 2 Premi IOMA 2010 (su 7 nomination): miglior attore protagonista (Leonardo DiCaprio) e miglior sceneggiatura non originale.

Nel 1954 i due agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati con un battello presso l’Istituto Ashecliff, sito sulla Shutter Island, per investigare sulla scomparsa di una paziente, Rachel Solando, rea di aver ucciso i suoi tre figli. Il direttore dell’istituto, il dottor Cawley, e i vari infermieri sostengono che la madre assassina si sia come dileguata dalla sua stanza perché non ha lasciato alcuna traccia e le sue scarpe sono ancora lì. L’agente Daniels però comincia a sospettare che in quell’Istituto si tengano esperimenti simil nazisti, guidati dal dottor Cawley coadiuvato dal dottor Naehring, di origini tedesche. Ma l’agente è anche continuamente tormentato dal pensiero della moglie morta in un incendio appiccato nella loro palazzina da un mitomane, nonché dalle reminescenze delle atrocità viste nei campi di concentramento nazisti dove entrò da liberatore. Dunque realtà e fantasmi del passato si mescolano e lo tormentano, ostacolandone le indagini.

In quest’ultima fase della sua carriera (ultima in senso cronologico, per carità, non bisogna escluderne di nuove data la sua creatività), Martin Scorsese sembra essersi specializzato in questo genere di film, proponendo opere che conducono lo spettatore verso una direzione per poi portarlo lentamente verso tutt’altra parte. Strategia riuscitagli appieno anche con The Departed. Con Shutter Island però aggiunge anche suspance, sfiora l’horror e lo arricchisce di colpi di scena. Il risultato è un film geniale, che tiene col fiato sospeso.

Abbandonato da tempo il racconto del Mondo italo-americano e dedicatosi soprattutto alle biografie, Scorsese lancia un segnale chiaro ai suoi fan e ai cinefili in generale: sulla soglia dei 70 ha ancora voglia di stupire e rinnovarsi.

Shut In: trailer italiano del film con Naomi Watts e Jacob Tremblay

Notorius Pictures ci presenta il trailer italiano del thriller psicologico a tinte horror Shut In che uscirà nelle sale italiane il 7 dicembre.

Nel film diretto dal britannico Farren Blackburn, Naomi Watts è Mary, una psicologa infantile che vive e lavora confinata nella sua casa del New England, prendendosi cura del figliastro diciottenne Stephen (Charlie Heaton, visto in Stranger Things), in stato vegetativo dall’incidente stradale in cui è morto il marito Richard.

Quando un piccolo paziente, Tom (Jacob Tremblay, esploso con Room), venuto a stare da lei sparisce misteriosamente, Mary comincia a essere perseguitata da incubi agghiaccianti non riuscendo più a distinguere tra sogno e realtà.

Shut In, il film con Naomi Watts al cinema dal 30 dicembre

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Shut In, il film con Naomi Watts al cinema dal 30 dicembre

Arriverà al cinema il 30 dicembre 2016, Shut In il film con protagonista candidata all’Oscar Naomi Watts e diretta regista britannico Farren Blackburn.

Al fianco di Naomi Watts anche l’attore prodigio Jacob Tremblay, incredibile interprete di Room, il film acclamato da pubblico e critica che diede l’oscar come protagonista a Brie Larson.

Una psicologa è in preda ad incubi ossessionanti. Ma a volte gli incubi possono diventare improvvisamente realtà. La due volte candidata all’Oscar Naomi Watts è la protagonista di Shut In, un thriller ansiogeno e adrenalinico la cui sceneggiatura era già entrata nella Black List dei migliori script non ancora trasformati in pellicola.

Le foto del film Shut in

Shut in

Shut inShut inShut inDiretto dal regista britannico Farren Blackburn (The Fades, Hammer of the Gods), nel cast del film anche Oliver Platt (X-Men: l’inizio, Amore & altri rimedi), Charlie Heaton (attore rivelazione di Stranger Things) e il giovanissimo Jacob Tremblay (Room, Somnia), considerato già una piccola star. Shut In arriverà nelle sale italiane il 30 dicembre distribuito da Notorious Pictures, dopo essere presentato in anteprima come film di apertura del Noir In Festival di Courmayeur.   

La trama di Shut in

In Shut in,  Naomi Watts veste i panni di una psicologa infantile. La donna vive e lavora senza mai allontanarsi dalla sua casa, dove riceve a domicilio i suoi pazienti e soprattutto si occupa del figliastro diciottenne Stephen, ridotto in stato vegetativo dall’incidente stradale in cui è morto il marito Richard. Quando resta coinvolta nella misteriosa sparizione di uno dei suoi pazienti, il piccolo Tom, Mary comincia tuttavia a essere perseguitata da strani eventi che condurranno ad un’agghiacciante scoperta che lascerà tutti senza fiato.

Shuri vs Tony Stark: chi possiede la tecnologia migliore?

Shuri vs Tony Stark: chi possiede la tecnologia migliore?

Fino all’arrivo nelle sale di Black Panther il pubblico era certo di sapere chi fosse il solo e unico genio tecnologico del MCU: Tony Stark, miliardario, filantropo e mente brillante incontrastata del gruppo di supereroi del grande schermo. Tuttavia l’introduzione di Shuri, sorella adolescente di T’Challa, sembra aver scombinato le carte in tavola. Ma in un eventuale scontro a colpi di tech, chi vincerebbe la sfida tra Stark e la principessa del Wakanda?

Ecco dodici motivi per cui Shuri, al momento, possiede la tecnologia migliore del Marvel Cinematic Universe:

Macchine che non hanno bisogno del driver

E’ stato dimostrato che Tony Stark sappia maneggiare con la tecnologia del pilotaggio automatico, ed è ovvio che possa creare un’auto che si guida da sola. Tuttavia Shuri ha fatto di meglio: durante un inseguimento ad alta velocità in Cina, Black Panther salta sopra un’automobile che è guidata dal Wakanda da Shuri in modalità remota.

Ha “aggiustato” Bucky

Morto alla fine di Captain America: Il Primo Vendicatore, Bucky Barnes “risorge” grazie all’Hydra che lo fa prigioniero e lo sottopone al lavaggio del cervello trasformandolo nel Soldato d’Inverno. Ma mentre la storia del MCU ci ha mostrato quanto Tony Stark non sia stato nemmeno capace di donare un nuovo corpo a Bucky, è Shuri a donargli un’altra vita con le sue braccia bioniche e rimuovendo ogni traccia del passato dalla sua testa nel Wakanda.

Ha “nascosto” la sua nazione

Alla fine di Black Panther, T’Challa decide di presentarsi alle Nazioni Unite e rivelare  l’esistenza del Wakanda e lo stato del suo progresso che vuole condividere con il mondo. Precedentemente lo stato era concepito come nient’altro che una nazione povera del terzo mondo, mentre il suo re dimostra che è in realtà un paradiso nascosto tecnologicamente avanzato, e questo grazie a Shuri.

Treni magnetizzati

Parte della tecnologia che tiene viva la Wakanda è il vibranio nascosto nel sottosuolo, dove un intenso programma di treni magnetici ha contribuito ad ospitare il culmine della prima avventura cinematografica di T’Challa contro l’antagonista Killmonger. Come rivelato dal film, questi mezzi di trasporto sono super veloci e una tecnologia ferroviaria del genere potrebbe servire a migliorare il mondo.

Sneakers

Le ormai celebri Sneakers progettate da Shuri sono un’invenzione creata per diventare una vera e propria arma funzionale per il fratello: nella scena del Casinò, il rumore della sua cavalcata è appena percettibile, mentre l’abbigliamento di Tony Stark è alquanto rumoroso…

Assorbimento cinetico

Alcune delle tecnologie viste in Black Panther non si avvicinano nemmeno un po’ a quelle progettate da Tony Stark nel corso del MCU, tuttavia se il supereroe e Shuri dovessero collaborare in un futuro prossimo l’armatura Iron Man otterrebbe finalmente quell’aggiornamento completo di cui ha bisogno e che includerebbe l’assorbimento cinetico (da usare durante i vari pestaggi che hanno lasciato il povero Tony davvero malandato).

Perle tribali

Una delle ultime aggiunte nei fumetti di Black Panther sono i Kimoyo Beads del Wakanda, nient’altro che perle tribali progettate e adattate per ogni singolo personaggio che ne fa uso. Possono scansionare una persona dai suoi segni vitali, oppure essere usate per scoprire la storia medica o accedere a Internet.

Cannoni sonici

Tony Stark adora mettere mani ai suoi blaster, che è un po’ il suo arsenale di bombe e proiettili infiniti con i quali ha “quasi” fermato Thanos sul pianeta Titano. Tuttavia è Shuri la prima a comprendere come sfruttare queste armi in modo da avere effetti positivi limitandone quelli negativi. I suoi cannoni sonici utilizzano una tecnologia che sembra annullare alcune proprietà del vibranio, impiegata anche nella struttura del treno sotterraneo che ha contribuito a uccidere Kilmonger esponendolo ai punti deboli della sua tuta di vibranio.

Propulsione magnetica

Quando il personaggio di Black Panther apparve per la prima volta sui fumetti nel 1966, il Wakanda faceva già affidamento sulla propulsione magnetica, così per rendergli omaggio il film diretto da Ryan Coogler ha esibito vari mezzi e oggetti che usassero questa tecnologia. È chiaro che Shuri condividerà senza dubbio i suoi studi su come rendere queste fantastiche meraviglie tecnologiche una realtà per altre nazioni (e la scena finale del cinecomic ne è un’anticipazione) che prima non sarebbero state in grado di permettersi.

Ha “aggiustato” Visione

Sebbene bisognerebbe dare a Tony Stark un po ‘di credito per la creazione dell’intelligenza artificiale Jarvis, generalmente usata per aiutare se stesso nei suoi lavori, la sua trasformazione in Ultron e le conseguenze terribili che sono seguite lasciano intendere che ci siano stati diversi problemi di funzionamento o almeno nel processo tecnologico portato avanti da Stark e Bruce Banner. In Avengers: Infinity War abbiamo visto Shuri tentare di rimuovere la gemma dalla fronte di Visione senza ucciderlo, e stava per riuscirci fino all’arrivo di Thanos. Non è detto che non possa portare a termine il suo lavoro in Avengers 4

Pilotaggio remoto

La tecnologia del Wakanda, a cui lavora assiduamente Shuri, sta facendo passi da gigante nel resto del mondo, con le sue comunicazioni internet che raggiungono il 100% di sicurezza. Che è un po’ l’unico modo in cui la sorella minore di T’Challa potrebbe replicare anche il complicato funzionamento interno di un’automobile moderna: grazie alle sue invenzioni infatti Shuri è grado di saltare al volante da casa sua, mentre suo fratello si trova a migliaia di chilometri di distanza.

Ha aiutato un’intera nazione a soli sedici anni

È evidente che qualsiasi invenzione o innovazione di Shuri abbia ha notevolmente migliorato la sua nazione, il Wakanda, ma la cosa straordinaria è che l’abbia fatto a soli sedici anni e molte delle sue “opere” sono state svelate in poco più di due ore di film (parliamo ovviamente di Black Panther). Al contrario ogni volta che Tony Stark mette in pratica la sua tecnologia di solito crea disastri o “mostri” (vedi Ultron) che deve poi affrontare e che distruggono intere città.

Fonte: CBR

Shukran: Trailer Ufficiale del film in sala l’8-9-10 luglio

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Shukran: Trailer Ufficiale del film in sala l’8-9-10 luglio

Shukran”, opera prima del regista Pietro Malegori, è basato su una storia vera ed è tratto dall’omonimo libro di Giovanni Terzi edito da Piemme Mondadori. Girato in Puglia con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valore su risorse del POC Puglia 2014-2020 e in associazione con Intesa Sanpaolo, arriva al cinema l’8, il 9 e il 10 luglio con Eagle Pictures.

Il film vede protagonista un cast internazionale: Shahab Hosseini, premiato a Cannes come miglior attore protagonista per “Il cliente”, Camelia Jordana, Cesar nel 2018 come migliore attrice esordiente, insieme a, tra gli altri, Husam Chadat, Slimane Dazi e all’italiano Antonio Folletto. Camelia Jordana inoltre, disco di platino in Francia, canta un brano all’interno del film. Le musiche sono di Serena Menarini ed Alessandro Branca per Human Touch Music, la fotografia è curata da Tommaso Fiorilli, nominato agli Oscar con “L’insulto”.

“Shukran”, che in italiano vuol dire “grazie”, è prodotto da Guia Invernizzi Cuminetti ed Emanuele Berardi per Addictive Ideas, insieme a 3 Marys Entertainment, Frame by Frame e Rosebud Entertainment Pictures. Presentato in anteprima ad “Alice nella città” nel 2023, sarà nei cinema in lingua originale, in arabo e inglese, con sottotitoli italiani.

Shukran, la trama

Nel 2011 il popolo siriano insorge contro il regime di Assad. Damasco, sotto il controllo del governo, resiste agli attacchi alle porte della città. Il dr. Taher Haider è un cardiochirurgo infantile totalmente dedito al suo lavoro in ospedale. Quando suo fratello Ali muore in un attentato terroristico mentre presta soccorso alle vittime di guerra in una delle zone più colpite del paese, Taher decide di esaudire l’ultima richiesta fattagli la sera prima di morire: trovare e salvare un bambino malato di nome Mohamed. Quando, durante il viaggio attraverso una Siria dilaniata dagli scontri, Taher scopre che il bambino è il figlio del terrorista che ha ucciso suo fratello, si troverà di fronte alla scelta più difficile della sua vita e dovrà mettere in discussione tutto quello in cui ha sempre creduto.

Shtisel: trama, cast, trailer e dove vederla

Shtisel: trama, cast, trailer e dove vederla

Shtisel è la serie drammatica israeliana creata e scritta da Ori Elon e Yehonatan Indursky per il canale Yes Oh. La serie racconta la storia di una famiglia ebrea immaginaria che vivi a Geula, Gerusalemme e ha una durata di 12 episodi per stagione.

Shtisel: quando esce e doverla in streaming

Shtisel ha fatto il suo debutto in Israele il 29 giugno 2013. In Italia è possibile vedere Shtisel in streaming su Netflix Lo scrittore Yehonatan Indursky ha annunciato che lo spettacolo sarebbe stato rinnovato per una terza stagione, sebbene le dichiarazioni successive dei produttori abbiano indicato che la Stagione 3 non era in produzione alla fine del 2019.

Shtisel: la trama e il cast

La serie segue le vite di Shulem Shtisel (Dov Glickman), del patriarca Shtisel e di un rabbino presso lo yeshiva locale,  così come quelli degli altri membri della sua famiglia. Shtisel si trova in un quartiere religioso e privo di Internet. La comunità segue rigidi costumi haredi e le violazioni delle norme spesso provocano caos feroci all’interno della famiglia. Tuttavia, i personaggi, che sono più aperti allo stile di vita secolare, riflettono la moderazione di Geula rispetto ai loro vicini in Mea She’arim, la comunità adiacente nota per l’estremismo religioso.

In Shtisel protagonisti sono Dov Glickman nel ruolo di Shulem Shtisel, Michael Aloni nel ruolo di Akiva Shtisel, Neta Riskin nel ruolo di Giti Weiss, Shira Haas nel ruolo di Ruchami Weiss, Sarel Piterman nel ruolo di Zvi Arye Shtisel, Zohar Strauss nel ruolo di Lippe Weiss Orly, Silbersatz Banai nel ruolo di Aliza Gvili, Ayelet Zurer nel ruolo di Elisheva Rotstein, Sasson Gabai nel ruolo di Nukhem Shtisel, Gal Fishel nel ruolo di Yosa’le Weiss Ori Ilovitz nel ruolo di Haim’ke Weiss, Hadas Yaron nel ruolo di Libbi Shtisel Eliana Shechter nel ruolo di Tovi Shtisel, Hanna Rieber nel ruolo di Malka Shtisel (nonna, stagione 1) Lea Koenig nel ruolo di Malka Shtisel (nonna, stagione 2)

Curiosità

La serie è stata considerata innovativa per il suo trattamento di un gruppo irregolare di ebrei ortodossi, spogliandoli delle loro associazioni politiche e descrivendoli come persone “normali”

Nell’ottobre 2016, è stato annunciato che Amazon Studios aveva in programma di rifare Shtisel , ambientato a Brooklyn, New York , con il titolo Emmis.

Shrooms – trip senza ritorno: recensione del film

Shrooms – trip senza ritorno: recensione del film

Shrooms – trip senza ritorno  è il film horror del 2006 diretto da Paddy Breathnach e con protagonisti Lindsey Haun, Jack Huston, Max Kasch, Alice Greczyn, Robert Hoffm.

Shrooms – trip senza ritorno, la trama

Un gruppo di baldi giovani americani vanno nella lontana Irlanda per andare nei boschi a caccia di funghetti allucinogeni. Tara(Lindsey Haun) finirà per ingerire un fungo velenoso , che secondo leggende metropolitane, è in grado di conferire il dono della preveggenza. In tutto ciò i ragazzi iniziano a morire misteriosamente: sarà colpa delle misteriose presenze che abitano il bosco?

Shrooms – trip senza ritorno, il film

Grazie ad un pretesto abbastanza demente da far concorrenza a Hostel, siamo catapultati per l’ennesima volta, e in maniera assolutamente non innovativa, all’interno di un contesto boschereccio, ove pupi e donzelle vengono assassinati uno ad uno in maniera piuttosto noiosa e poco divertente.

Il regista, alla sua prima esperienza con il cinema horror, non sa creare luoghi originali, e non riesce a gestire il meccanismo “allucinazione-realtà” su cui il film dovrebbe imperniarsi, risultando così solo ridondante e scontato sin dall’inizio.

La droga (e non è ben inteso il giudizio morale che scaturisce a proposito delle sostanze stupefacenti) è usata come pretesto per giustificare presenze maligne e confondere la realtà con l’illusione: peccato che grazie ai pessimi effetti speciali girati low budget e la prevedibilità di tutto il film, il pretesto che avrebbe potuto esser uno spunto quantomeno discreto per creare un buon prodotto, diventa soltanto parte di un film privo di interesse e di ragion d’essere.

Di Mariani Bino

Shrinking: trailer della la serie con Jason Segel e Harrison Ford

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Ecco il trailer di Shrinking, la nuova commedia Apple Original interpretata da Jason Segel e scritta dal co-creatore di “Ted Lasso” e vincitore di un Emmy, Bill Lawrence, dal protagonista, scrittore e produttore esecutivo di “Ted Lasso“, Brett Goldstein e dallo stesso Jason Segel. La serie, composta da dieci episodi, farà il suo debutto su Apple TV+ il 27 gennaio con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì.

Shrinking“, interpretata anche da Harrison Ford in uno dei suoi primi ruoli televisivi di rilievo, segue le vicende di un terapeuta in lutto (interpretato da Jason Segel) che inizia a infrangere le regole col dire ai suoi clienti esattamente quello che pensa, ignorando così la sua formazione e la sua etica e ritrovandosi a causare tumultuosi cambiamenti nella vita delle persone… compresa la sua. Accanto a Jason Segel e Harrison Ford, nel cast della serie troviamo Christa Miller, Jessica Williams, Michael Urie, Luke Tennie e Lukita Maxwell.

La nuova commedia Apple Original è prodotta dalla Warner Bros. Television, con cui Bill Lawrence ha un accordo complessivo, e dalla Doozer Productions dello stesso Lawrence che è produttore esecutivo insieme a Segel, Brett Goldstein, Neil Goldman, James Ponsoldt, Randall Winston, Jeff Ingold e Liza Katzer. Lawrence, Segel e Goldstein sono anche i creatori della serie di cui hanno scritto il primo episodio, diretto da James Ponsoldt.

Shrinking segna la seconda collaborazione tra Apple TV+ e Jason Segel, dopo il suo ruolo da protagonista nell’Apple Original Film “Il cielo è ovunque”. La serie segna anche la terza collaborazione tra Apple, Bill Lawrence e Warner Bros. Television, insieme allo show di successo mondiale “Ted Lasso” e alla serie drammatica di prossima uscita “Bad Monkey”. Brett Goldstein è uno dei protagonistI di “Ted Lasso” – di cui è anche sceneggiatore e produttore esecutivo – che è stata recentemente premiata con il Primetime Emmy come Migliore serie comica per il secondo anno consecutivo, oltre ad aver ricevuto nuovamente il premio come Miglior attore non protagonista in una serie comica proprio per Goldstein.

La serie si unisce alla crescente offerta di serie comiche di successo e pluripremiate proposte da Apple TV+, tra cui “Ted Lasso”, appunto, “Mythic Quest”, “Schmigadoon!”, “Physical”, “The Afterparty”, “Central Park”, “Bad Sisters”, “Trying” e altre ancora.