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Only Lovers Left Alive Nuovo Trailer del film con Tom Hiddleston

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Guarda il Trailer americano del film Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch presentato all’ultimo Festival di Cannes e che vede protagonisti Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska, Anton Yelchin, Jeffrey Wright e John Hurt.

 Leggi anche: Tom Hiddleston rivela: “Sono l’orgoglio di mia madre”

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Only Lovers Left Alive-tom-hiddlestonIl film racconta la storia di due vampiri fragili e sensibili, Adam (Tom Hiddleston) ed Eva (Tilda Swinton), che sono stati amanti per secoli. Entrambi sono intellettuali che durante la loro lunga “non morte” hanno coltivato una passione totalizzante per la musica, la letteratura e la scienza, si tratta di sue vampiri anomali che si sono evoluti ad un livello in cui uccidono perlopiù allo scopo di sostentarsi, ma che conservano ancora il loro innato istinto di predatori.

Only Lovers Left Alive il primo trailer con Tom Hiddleston

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Only Lovers Left Alive il primo trailer con Tom Hiddleston

Cannes 2013 Only Lovers Left AliveEcco il primo trailer di Only Lovers Left Alive, film a tema vampiresco presentato all’ultimo Festival di Cannes con protagonisti Tilda Swinton, Tom Hiddleston, Mia Wasikowska, John Hurt, Anton Yelchin e Jeffrey Wright.

Ecco il video:

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Il film diretto da Jim Jarmusch racconta la storia degli innamorati Adam (Tom Hiddleston) e Eve (Tilda Swinton), due vampiri rockettari separati per secoli e riuniti da una Detroit romantica e desolante: nonostante sia sopravvissuto a secoli di lontananza, il loro amore verrà messo a dura prova dall’incrollabile sorella di Eve, interpretata da Mia Wasikowska.

non si sa ancora quando il film uscirà nelle nostre sale, anche se abbiamo avuto notizie che la Sony Picture ha acquistato i diritti di distribuzione del film.

Vedremo presto al Festival di Roma Snowpiercer, film in cui compare Tilda Swinton, mentre per rivedere sul grande schermo Tom Hiddleston dovremo aspettare il 20 novembre, quadno tornarà al cinema nei panni di Loki in Thor the Dark World.

Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch distribuito in Italia!

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Only Lovers Left AliveSarà la società Movies Inspired a distribuire in Italia il film di Jim Jarmusch, Only Lovers Left Alive che vede protagonisti Tom HiddlestonTilda Swinton e John Hurt nelle visti di vampiri.

Leggi anche: Only Lovers Left Alive recensione del film con Tom Hiddleston

Il film racconta la storia di Adam, vampiro e  musicista underground, gravemente depresso per via della piega che la sua vita umana sta prendendo, nonostante i suoi sforzi. Torna allora a far coppia con la sua enigmatica amante, Eve, con la quale ha diviso diversi secoli di amore. Ma il loro idillio è interrotto dall’arrivo della selvaggia e imprevedibile sorella minore di Eve, Ava.

Leggi anche: Only Lovers Left Alive il primo trailer con Tom Hiddleston

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Only Lovers Left Alive ascolta la colonna sonora

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Only Lovers Left Alive ascolta la colonna sonora

Only Lovers Left Alive Tom Hiddleston

 

Pubblicata su Soundcloud l’intera colonna sonora di Only Lovers Left Alive, ultima fatica di Jim Jarmush che vede protagonisti quattro grandi attori: Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska e John Hurt.
Le musiche, composte da Jozef Van Wissem e dallo stesso Jarmush, sono uno dei punti di forza del film, con suoni che spaziano dal rock ‘n’ roll al soul per passare ad alcune melodie con influenze mediorientali.
Di seguito potete ascoltare l’intera colonna sonora e guardare il trailer, mentre cliccando qui potete leggere la nostra recensione.

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Fonte: Indiewire

 

 

Only God Forgives: Ryan Gosling first look

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Ecco la primissima immagini apparsa in rete del prossimo film di Nicolas Winding Refn, Only God Forgives che vedrà di nuovo Ryan Gosling in veste di protagonista.

Only God Forgives: foto ufficiale di Ryan Gosling nel nuovo film di Refn!

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Prima foto ufficiale di Ryan Gosling in Only God Forgives. L’attore dopo Drive, torna a lavorare insieme a Nicolas Winding Refn. Nel film, Gosling interpreterà un personaggio di nome Julian. La foto è soltanto di pre-produzione e quindi non ripresa dal set. Il film  non ha ancora un’uscita ufficiale, anche se probabilmente verrà presentato nuovamente a Cannes (ma nel 2013). Ecco la foto:

Trama: Only God Forgives

Julian, un inglese che vive a Bangkok, è un uomo rispettato nel mondo criminale. Lui e suo
fratello Billy sono infatti i gestori di un club di boxe thailandese che è in realtà una copertura per il traffico di droga a Londra. Quando Billy viene ucciso, la madre Jenna arriva da Londra per riportare indietro il corpo. La donna è a capo di una potente organizzazione criminale ed è abituata ad ottenere esattamente ciò che vuole, sempre. E questa volta ha deciso che vuole regolare i conti lasciando dietro di se una scia di sangue, rabbia, tradimento e vendetta. Fino al confronto finale e alla possibilità di redenzione.

Only god Forgives ne parla Ryan Gosling

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Only God Forgives

Only god Forgives.

Mentre qui in Italia stiamo aspettando il film Come un tuono, previsto per il 4 Aprile, l’attore canadese
Ryan Gosling in un’intervista al rispettabilissimo Collider, rivela qualche piccola anticipazione su Only God Forgives. Mentre racconta di come è stato stimolante lavorare al fianco del regista Derek Cianfrance che lo ha diretto in Come un tuono,  Ryan Gosling afferma che il prossimo film tutt’ora in lavorazione sarà ben diverso da tutto ciò che ha fatto fino ad ora. Only God Forgives sarà  un vero e proprio cult, un lungometraggio  incredibilmente estremo che lo stesso attore non vede l’ora di mostrare al mondo intero. Quindi anche quest’ultimo sembra essere un film da aggiungere alla nostra lista.

Only God Forgives : tre clip del film con Ryan Gosling

Only God Forgives : tre clip del film con Ryan Gosling

Only God Forgives 1.jpgArriverà al cinema il prossimo 30 maggio, dopo la presentazione in pompa magna al prossimo Festival di Cannes. E’ Only God Forgives , ultimo film di  di cui oggi vi mostriamo tre sanguinose clip.

 Eccole di seguito:

VIDEO: Only God Forgives (Solo Dio perdona) – Estratto 1 – FilmTv.it RIFERIMENTI:

 

VIDEO: Only God Forgives (Solo Dio perdona) – Estratto 3 – FilmTv.it RIFERIMENTI:

Il film può vantare nel cast , alla seconda collaborazione con Refn,  e .

Trama: Sullo sfondo della Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian (Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna (Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.

Fonte: CineRepublic

Only God Forgives : trailer red band con Ryan Gosling

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only-god-forgivesEcco l’attesissimo primo trailer di Only God Forgives , ultimo filmche vede la collaborazione di Nicholas Winding Refn con Ryan Gosling, che il regista di Bronson ha già diretto con un eccezionale risultato in Drive. Inutile dire quanto sia alto l’hype intorno a questa pellicola che si prefigura violenta almeno quanto la precedente e forse più torbida. A dirla tutta proprio Gosling ha detto, in merito a Only God Forgives , che questa volta Refn non si è proprio contenuto, realizzando il perfetto sequel di Drive elevato all’ennesima potenza.

Il trailer che vi mostriamo oggi esplicita la grande perizia registica di Refn, unita al suo gusto truculento per una violenza cinematografica resa con una tale eleganza da risultare sostenibile.

Inutile dire che Gosling sembra essere nato esattamente per recitare per Nicholas, tanto che anche nel suo ultimo film in uscita oggi in Italia, Come Un Tuono, non può fare a meno di sfoggiare uno sguardo che potremmo definire ormai refniano!

Ecco il trailer del film:

 

Il film uscirà a maggio ed è uno dei titoli papabili per il prossimo Festival di Cannes.

Trama: Sullo sfondo della Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian (Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna (Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.

Only God Forgives : due trailer e un nuovo poster

Only God Forgives : due trailer e un nuovo poster

Dopo l’ufficializzazione della sua presenza al 66esimo Festival di Cannes con Only God Forgives , Nicholas Winding Refn può godersi gli ultimi preparativi prima della presentazione al pubblico del suo ultimo film. Intanto noi possiamo guardare due bellissimi nuovi trailer del film, con tanto di poster, tutto materiale promozionale diffuso dopo l’annuncio di questa mattina.

Ecco i due trailer e il poster del film:

only god forgives poster

Il film può vantare nel cast Ryan Gosling, alla seconda collaborazione con Refn, e Kristin Scott Thomas.

Trama: Sullo sfondo della Thailandia, a Bangkok, si sviluppa la storia di Julian (Ryan Gosling), proprietario con il fratello di un club di boxe thailandese, usato come copertura per lo spaccio di droga. A seguito dell’assassinio del fratello, la madre Jenna (Kristin Scott Thomas) obbliga Julian a vendicarlo. Le sue ricerche porteranno il giovane a un poliziotto in pensione Chang, detto Angelo della vendetta, che si erge a giudice e punitore della criminalità. Il ragazzo lo sfida sul ring sperando di vincere, ma viene sconfitto. Jenna allora chiederà al figlio di ucciderlo, iniziando un vortice di sangue e vendetta.

Online le sceneggiature di alcuni tra i migliori film dell’anno

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Online le sceneggiature di alcuni tra i migliori film dell’anno

Rush colonna sonora filmIn vista della corrente stagione dei premi, i grandi studios hanno pensato a un nuovo modo per promuovere i propri film; infatti sono online,tramite Bleeding Cool,molte sceneggiature che potrebbero vincere (o hanno già vinto) molti premi in questa stagione.
L’elenco è ricco(da Wolf of Wall Street passando per 12 Years a Slave),e semplicemente cliccando sul nome del film interessato sarete riportati allo scritto originale.

Fonte: Bleeding Cool via BadTaste

 

Online il teaser di The Huntsman: Winter’s War

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Online il teaser di The Huntsman: Winter’s War

Online il teaser trailer di The Huntsman: Winter’s War, film d’avventura diretto da Cedric Nicolas-Troyan. In questo spin-off, il fantastico mondo di Biancaneve e il Cacciatore si espande per rivelare come le sorti del cacciatore Eric (Chris Hemsworth) e della Regina Ravenna (Charlize Theron) siano pericolosamente intrecciate.

https://www.youtube.com/watch?v=kd8oQDbDaY8

Molto prima che la regina cattiva incontrasse Biancaneve, sua sorella Freya, tradita dal suo amore, fuggì dal regno per trascorrere i suoi giorni in un remoto palazzo di ghiaccio. Lì, la giovane regina in possesso del potere di congelare qualsiasi nemico, diede vita ad una temibile legione di cacciatori.
Quando però viene a sapere della morte della sorella, Freya mette in atto un piano per vendicarsi. Una volta che Ravenna resuscita, si unisce a lei e minaccia la terra incantata con il doppio della forza oscura. Ma un cacciatore, un tempo guerriero tra le fila del suo esercito, metterà in difficoltà i loro piani.

Nel cast di questo action-adventure, assieme ad Hemsworth e alla Theron, anche Emily Blunt (nel ruolo di Freya, regina dei Ghiacci), Jessica Chastain (Sara la Guerriera), Sam Claflin (il principe William) e Nick Frost (Nion). Produttore del progetto, Joe Roth (Malefica, Alice in Wonderland).
Il film sarà nelle sale americane a partire dal 22 aprile del 2016.

Fonte: Collider

Onirica recensione del film di Lech Majewski

Onirica recensione del film di Lech Majewski

Onirica recensioneNella veste di videomaker, Lech Majewski ha già  prodotto due lungometraggi, entrambi ispirati alle arti figurative: Il giardino delle delizie, che trae la sua ispirazione dall’omonimo dipinto di Jeronymus Bosch, e I colori della passione in cui Majewski conduce lo spettatore all’interno del quadro di Bruegel La salita al Calvario. Con Onirica, invece, la sua attenzione si sposta dai grandi maestri della pittura ad un sommo della poesia: Dante Alighieri.

E’ a partire da alcuni versi danteschi letti dalla voce profonda e sapiente di Massimiliano Cutrera, che inizia il viaggio di Adam, il protagonista del film, all’interno del suo mondo inconscio. La grande tragedia di Adam è costituita dalla perdita, in seguito ad un incidente stradale, del miglior amico Kamil e dell’amata Basia. Adam non riesce ad elaborare questo terribile lutto e per consolarsi si rifugia nel sonno e nei sogni. Alla tragedia personale di Adam si accosta la tragedia collettiva della Polonia che nel 2010 vive una tremenda stagione caratterizzata da  catastrofi naturali e lutti collettivi.

Onirica recensione posterMajewski ama i cronisti del medioevo e Dante in particolare, perché tendono a spiegare la realtà tramite simboli, e così anche il regista di Onirica farcisce il suo lavoro cinematografico di simboli e citazioni, non solo dantesche. Adam si reca spesso in chiesa cercando una risposta alla sua disperazione ed alla domanda che per secoli ha ossessionato molti uomini di fede e non: se Dio è onnipotente perché permette che certe tragedie accadano?

E’ per voce dell’amico di Adam morto nell’incidente, e che appare a lui orribilmente sfigurato, che probabilmente il regista mostra il suo punto di vista sulla questione: gli uomini vogliono controllare tutto, vogliono che tutto sia in ordine e perfetto ma per fortuna c’è Dio che ogni tanto commette degli errori.

L’onnipotenza di Dio sta forse nella sua imprevedibilità, negli errori che commette (che a noi sembrano errori ma che forse hanno una loro ragion d’essere), nel suo potersi permettere di essere creativo anche distruggendo.

Onirica non è un film di facile visione: bisogna avere una certa cultura, saper apprezzare i tempi lunghi ed i silenzi, avere il gusto per la visione e l’arte. La trama è solo un pretesto con cui Majewski ci mostra la sua erudizione in vari campi, soprattutto quello artistico e letterario. Egli più che un narratore è un artista concettuale che in questo caso ha deciso di usare come mezzo di comunicazione il cinema. In poche parole Onirica è più una lunga video installazione che un film. Le recenti tecniche di motion graphic hanno permesso all’autore di creare momenti davvero suggestivi all’interno dell’opera.

Onirica la conferenza stampa del film di Lech Majewski

Onirica la conferenza stampa del film di Lech Majewski

OniricaIn occasione della sua imminente uscita nelle sale cinematografiche italiane, il regista polacco Lech Majewski ha presentato stamattina al cinema Barberini di Roma la sua nuova opera intitolata  Onirica che, come tiene lui stesso a precisare, fa parte del trittico (e non di una trilogia come alcuni l’hanno definita), composto dai suoi due precedenti lungometraggi Il giardino delle delizie, ispirato al quadro del fiammingo Jeronymus Bosch, e I colori della passione che prende ispirazione dal quadro di Bruegel La salita al calvario. Stavolta ad ispirare il Maestro Lech Majewski sono i versi della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Majewski spiega che il suo contatto con Dante è avvenuto quando ancora era un giovane studente:

“Ho conosciuto Dante per la prima volta tramite la sua presenza nelle opere di altri artisti. Da ragazzino guardavo le illustrazioni di Gustav Dorè ( che mi spaventavano moltissimo) ma poi ho ritrovato riflessi di Dante anche, ad esempio, nella poesia di T.S. Elliot ed Ezra Pound. In seguito ho provato a leggere direttamente la Divina Commedia ma ho trovato molte difficoltà e sono riuscito ad apprezzare i versi danteschi solo alcuni anni dopo grazie ad una formidabile traduzione in inglese. C’è nella poesia di Dante un qualcosa che non riesco a spiegare, una sorta di afflato divino e leggendolo ho provato la stessa sensazione di quando,  a venitrè anni, esaminai fotogramma dopo fotogramma Otto e mezzo di Federico Fellini. Anche in questo caso avevo visto il film a quattordici anni e ne ero rimasto incantato, soprattutto dal punto di vista visivo. Penso che anche Fellini sia stato influenzato dalla Divina Commedia nel mettere su pellicola questa sorta di viaggio astrale.”

Onirica posterRisponde quindi ad una domanda che gli viene fatta riguardo all’idea di mettere in relazione, all’interno della narrazione di Onirica, un dramma privato con un dramma collettivo, ovvero la sequenza di catastrofi che investì la Polonia nel 2010:

“Dante stesso, nella Divina Commedia, ha messo in relazione la sua storia personale con la storia universale, non solo del suo paese e della sua città ma del mondo e della chiesa. Vivendo nel medioevo anche Dante si esprimeva tramite una simbologia ben precisa e tendeva a leggere tramite questa la sua realtà. Visto in quest’ottica, il 2010 per la Polonia è stato un anno estremamente simbolico perchè è stato un anno di grandi tragedie: alluvioni, disastri ambientali ed infine il disastro aereo che ha decapitato tutta la leadership del paese. Ho immaginato come Dante avrebbe descritto questi eventi apocalittici.”

Subito dopo viene chiesto al regista se il trittico diventerà un polittico e se, quindi, continuerà a produrre film di questo tipo, avvalendosi quindi di spunti letterari e pittorici:

“Non penso che continuerò con questo tipo di film perchè credo di aver appreso la lezione dai maestri del passato. E’ come se alla fine delle riprese di Onirica mi avessero detto : Adesso vai avanti e non aver paura di esprimerti con la tua voce. Quello che infatti ammiro degli artisti del passato, è il loro porsi sempre al centro del loro mondo. Ora gli artisti hanno paura di esprimersi con una voce personale ( tranne rare eccezioni ) e questo avviene soprattutto nel cinema. E’ come se si nascondessero dietro la loro arte, le loro opere o i gusti del pubblico.”

L’ultima domanda riguarda un celebre connazionale di Majewski, Karol Wojtyla, il papa prossimo alla santificazione. Viene chiesto al Maestro dove Dante lo avrebbe collocato nella sua Divina Commedia:

“So di sicuro dove collocherebbe Berlusconi ed anche Putin, ma non ho idea di dove collocherebbe quel Papa. A me piaceva molto, era un poeta come lo sono stato anch’io agli inizi della mia carriera artistica.”

Onigoroshi – Demon City, la spiegazione del finale: cosa è successo alla figlia di Sakata?

Onigoroshi – Demon City di Netflix è un thriller d’azione travolgente che non risparmia nulla in termini di combattimenti cruenti e spettacolari. Tuttavia, gli ultimi momenti del film potrebbero lasciare molti spettatori con domande irrisolte sul destino dei personaggi e sulla risoluzione del caos avvenuto. Dopo aver affrontato ondate di nemici nel Mahoroba Resort, il protagonista, il sicario Shuhei Sakata, si ritrova faccia a faccia con il suo mortale nemico, l’uomo responsabile di aver trasformato la sua vita in un vero inferno. Tuttavia, mentre il film si avvia alla conclusione, il duello finale prende una piega inaspettata, portando la narrazione in una nuova direzione e suggerendo l’ascesa di un nuovo personaggio, lasciando in sospeso l’eredità di Sakata. Inoltre, emergono dubbi su come un certo personaggio sia riuscito a sopravvivere nonostante la sua apparente morte in uno scontro con il protagonista.

Trama di Onigoroshi – Demon City

Shuhei Sakata è un temuto sicario nella città di Shinjo, in Giappone, noto per essere in grado di abbattere interi gruppi di nemici da solo. Dopo anni trascorsi nel mondo del crimine, desidera abbandonare la sua vita violenta per dedicarsi alla famiglia insieme alla moglie Aoi e alla figlia Ryo. La sua ultima missione lo porta a eliminare un pericoloso clan della Yakuza, utilizzando la sua letale combinazione di corda e lama per sterminare i nemici uno dopo l’altro. Dopo aver portato a termine il lavoro, il suo amico Akira Fujita gli dice addio. Tornato a casa, Sakata saluta la sua famiglia e si prepara a una vita tranquilla. Tuttavia, la sua felicità dura poco: un gruppo di individui mascherati da demoni prende in ostaggio la moglie e la figlia nel soggiorno di casa. Nonostante i suoi tentativi di salvarle, entrambe vengono uccise, e subito dopo, Sakata viene colpito alla testa, non prima di aver giurato vendetta.

Dodici anni dopo, Sakata è ancora vivo, ma ridotto a uno stato catatonico. Dopo essere stato dimesso da un ospedale, viene accolto da Fujita, che sembra essersi preso cura di lui per tutto quel tempo. Nel frattempo, la città di Shinjo è cambiata sotto il governo del nuovo sindaco, Ryu Sunohara, lo stesso uomo responsabile della morte della sua famiglia. Sunohara ha trasformato la città in un centro economico e culturale all’avanguardia e sta per inaugurare il Mahoroba Resort, il suo ambizioso progetto. Tuttavia, sotto il suo dominio, misteriose sparizioni e crimini irrisolti sono aumentati, e nessuno osa metterlo in discussione.

Fujita porta Sakata in un appartamento malmesso e assume un infermiere indiano per prendersi cura di lui. Una notte, però, un vecchio nemico di Sakata irrompe nell’appartamento e sfoga la sua rabbia sul sicario in stato vegetativo. Dopo l’aggressione, Sakata viene ricoverato in ospedale, e la gang dei demoni scopre che il loro vecchio avversario è ancora vivo. Uno di loro, il poliziotto Shinozuka, si infiltra nella stanza d’ospedale per ucciderlo con un’iniezione letale. Ma è proprio in quel momento che Sakata si risveglia e lo elimina. Dopo il combattimento, i suoi ricordi iniziano a riaffiorare, inclusi quelli della moglie e della figlia. Determinato a ottenere vendetta, inizia la sua caccia ai responsabili. Durante la sua missione, scopre che il suo amico Fujita lo aveva tradito, rivelando alla gang demoniaca informazioni sulla sua famiglia. Sakata lo uccide, per poi eliminare un altro alto membro della banda. Infine, scopre una verità scioccante da Sunohara: sua figlia Ryo è ancora viva.

Finale di Onigoroshi – Demon City: come fa Sakata a salvare sua figlia?

Dopo aver scoperto che Ryo non è morta quella notte, Sakata cerca di rintracciarla con l’aiuto di un ex collega, Takigawa Yoshifumi. Quando Sunohara ha preso il potere, ha rinnovato gran parte del sistema di sicurezza della città e sterminato il vecchio regime. Sakata deduce che sua figlia potrebbe essere tenuta prigioniera nell’edificio della sicurezza di Shinjo. Così, attacca il complesso, eliminando una guardia dopo l’altra fino a raggiungere il suo appartamento.

Quello che Sakata non sa è che Ryo ha vissuto una vita normale da liceale, sotto la protezione di un membro chiave della gang dei demoni, il quale ha però intenzione di abusare di lei una volta cresciuta. Quando Sakata affronta quest’uomo nell’appartamento, Ryo fugge e prende arco e frecce. Non riconoscendo il padre, lo colpisce alla spalla con una freccia. Ferito, Sakata è costretto a fuggire e a curarsi con l’aiuto di Yoshifumi. Sunohara lo contatta e lo invita al Mahoroba Resort per porre fine alla loro faida una volta per tutte.

Equipaggiatosi con la sua arma, Sakata si fa strada attraverso il resort, eliminando i nemici fino a scontrarsi con il guardiano di Ryo, che ferisce mortalmente. Arrivato in cima all’edificio, affronta Sunohara e i suoi uomini. Durante la battaglia, Ryo riconosce finalmente Sakata come suo padre e fugge con Yoshifumi. Sakata combatte fino all’ultimo, anche dopo aver perso un braccio, riuscendo a uccidere Sunohara. Tuttavia, il suo nemico viene colpito da un altro colpo: il padre adottivo di Ryo, miracolosamente ancora vivo, tenta di uccidere Sakata, ma Ryo lo respinge, permettendo a suo padre di finirlo. Ryo abbraccia Sakata mentre lui muore tra le sue braccia.

Come fa il sindaco Sunohara a sopravvivere?

Un anno dopo lo scontro, Sunohara appare ancora vivo, annunciando la riapertura del Mahoroba Resort. Tuttavia, un dettaglio inquietante emerge: l’uomo ha una cicatrice sul lato sinistro del volto. Si scopre così che il Sunohara sopravvissuto è in realtà Jin, suo fratello gemello, da sempre vissuto all’ombra del più carismatico Sunohara. Jin approfitta della sua morte per assumere la sua identità e prendere il suo posto.

Che fine fa Ryo?

Dopo la battaglia, Ryo scompare. La sua vita è stata stravolta: ha scoperto di aver vissuto una menzogna, ha visto il padre morire e ha realizzato che la gang dei demoni la usava come pedina. Un anno dopo, Ryo riappare al santuario dove Jin sta eseguendo la danza rituale che era solito fare Sunohara. Prima che lui possa reagire, la ragazza scocca una freccia che lo uccide. Così, completa la missione di vendetta che Sakata non aveva terminato. Nell’ultima scena, la vediamo alla guida dell’auto del padre, segno che sta seguendo le sue orme e abbracciando il suo destino.

One-Punch Man: trailer dell’anime

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One-Punch Man: trailer dell’anime

Vi avevamo già annunciato che l’amatissimo manga ONE sarebbe diventato presto protagonista di un adattamento seriale d’animazione dal titolo One-Punch Man.

Di seguito vi mostriamo il trailer giapponese!

One punch manL’anime uscirá a Ottobre stando a quanto riferisce Anime News Network. I dettagli relativi al cast e agli animatori sono ancora segretie saranno rivelati durante la conventino del 21 marzo, l’Anime Japan. La serie segue la storia di un uomo che si allena per essere un eroe è che riesce a diventare tanto potente da riuscire a sconfiggere ogni avversario con un solo pugno.

Il manga dai ritmi comici e avventurosi vede protagonisti anche ninja, cibori, androidi, creature marine mutanti e altre creature della convenzione sci-fi.

One-Punch Man: a ottobre l’anime

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One-Punch Man: a ottobre l’anime

L’amatissimo manga ONE sarà presto protagonista di un adattamento seriale d’animazione dal titolo One-Punch Man.

L’anime uscirá a Ottobre stando a quanto riferisce Anime News Network. I dettagli relativi al cast e agli animatori sono ancora segretie saranno rivelati durante la conventino del 21 marzo, l’Anime Japan. La serie segue la storia di un uomo che si allena per essere un eroe è che riesce a diventare tanto potente da riuscire a sconfiggere ogni avversario con un solo pugno.

Il manga dai ritmi comici e avventurosi vede protagonisti anche ninja, cibori, androidi, creature marine mutanti e altre creature della convenzione sci-fi.

One-Man Army: i 40 protagonisti più letali del cinema

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One-Man Army: i 40 protagonisti più letali del cinema

Il cinema è costellato di grandi personaggi, alcuni dei quali sopravvivono non solo allo scorrere del tempo, ma anche ai famigerati re-casting necessari, di questi tempi, per sopperire all’inesorabile scorrere del tempo e alla necesstà hollywoodiana dei remake (con buona pace dell’apparentemente immortale Sylvester Stallone).

Di seguito vi mostriamo gli One-Men Army (e One-Women Army), gli eroi action che sono ingrando di sbaragliare un cospicuo numero di nemici a mani nude, o con armamentario di sostegno, in completa autonomia.

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One Men ArmySi distingono, in questa lunga sequela di personaggi iconici, le signore Ellen Ripley (Sigourney Weaver) e la Sposa (Uma Thurman), assolutamente inafferrabili, che i nemici in questione siano disgustosi alieni o efferati clan di assassini orientali, ma anche quelle icone del cinema action che, indipendentemente dal film e dal personaggio, rappresentano una garanzia di imbattibilità, vedi Chuck Norris, Steven Seagal, Liam Neeson, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger.

Questo elenco merita due menzioni speciali: la prima va a Nicholas Angel (Simon Pegg), leggendario protagonista di Hot Fuzz, la seconda invece alla scatenata Hit Girl (Chloe Moretz) che si aggiudica anche il premio della One-Girl Army più giovane e alla moda (con la parrucca viola non ci sono rivali).

One Trillion Dollars: la nuova serie originale dal 23 novembre Paramount+

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Cosa fareste se foste improvvisamente la persona più ricca del mondo e doveste usare le vostre nuove ricchezze per salvare l’umanità? One Trillion Dollars, la nuova serie originale Paramount+ basata sul libro omonimo di successo di Andreas Eschbach, pone questa domanda sconvolgente in esclusiva su Paramount+ in Italia, oltre che in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Regno Unito, Canada, Australia e America Latina, dal 23 novembre. Un thriller internazionale in sei parti, veloce, emozionante, avvincente che pone le grandi domande del nostro tempo. Nel cast della serie internazionale sono presenti anche Alessandra Mastronardi, Greta Scacchi e Orso Maria Guerrini.

Da un giorno all’altro tutto cambia per John Fontanelli (Philip Froissant). Quando lo incontriamo per la prima volta, il giovane corriere gira per Berlino con i suoi amici. Senza un centesimo in tasca, si gode al massimo la sua indipendenza. Finché un giorno viene sorpreso da una notizia incredibile: è l’unico erede di una fortuna creata oltre 500 anni fa. Nel corso dei secoli, l’eredità è cresciuta fino all’incredibile somma di un trilione di dollari. In cifre: 1.000.000.000.000 di dollari. In un colpo solo, John è l’erede legittimo e l’uomo più ricco del mondo. Ma non c’è tempo per godersi la sua ritrovata ricchezza. C’è una profezia insolita collegata a questa eredità: Giovanni dovrà restituire all’umanità il futuro perduto! Considerando il cambiamento climatico, l’inquinamento ambientale e il capitalismo finanziario scatenato, appare un compito quasi impossibile. Alla ricerca delle risposte giuste, John accetta la sfida. Questo lo rende l’antagonista di alcune persone molto potenti che non si fermeranno davanti a nulla pur di fermare John….

Con il suo romanzo “One Trillion Dollars” Andreas Eschbach ha creato un thriller iconico. Ora, il suo bestseller da un milione di copie è finalmente diventato una serie che, in sei episodi, prova a rispondere alla domanda: “cosa succederebbe se…?”. One Trillion Dollars è una produzione W&B Television. Kerstin Nommsen, Quirin Berg e Max Wiedemann sono i produttori. Davanti alla telecamera Yoshi Heimrath, Maximilian Hoever e Marcus Kanter. Il regista Florian Baxmeyer (“Tribes of Europe”) e la sua collega Isabell Braak (“Bonusfamilie”) hanno creato un cast davvero internazionale: Philip Froissant (“The Empress”) nel ruolo di JOHN FONTANELLI, Alessandra Mastronardi (“Massive Talent”) nel ruolo di FRANCA VACCHI e Oliver Masucci (“Animali fantastici: Il segreto di Silente”) nel ruolo di MALCOLM McCAINE brilla nei ruoli principali.

Altri ruoli di prim’ordine sono ricoperti da Greta Scacchi (“Broken Tail”), Carl Malapa (“Mortel”), Stefano Casetti, Orso María Guerrini, Carsten Björnlund, Erdal Yildiz e Vincent Londez. Gli sceneggiatori vincitori del Grimme Award, Stefan Holtz e Florian Iwersen (entrambi “The Ibiza Affair”) sono responsabili delle sceneggiature. Il progetto è sostenuto dal German Motion Picture Fund (GMPF), dal FilmFernsehFonds Bayern (FFF Bayern) e dal Medienboard Berlin-Brandenburg (MBB), nonché dal Tax Incentive italiano e spagnolo.

A partire dal 23 novembre, One Trillion Dollars sarà disponibile esclusivamente su Paramount+ in Italia, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Regno Unito, Canada, Australia e America Latina.

One to One: John & Yoko: la recensione del documentario di Kevin Macdonald e Sam Rice-Edwards – Venezia 81

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Il Fuori Concorso della 81° edizione della Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia ha offerto al suo pubblico il documentario diretto da Kevin Macdonald e Sam Rice-Edwards, One to One: John & Yoko, una esplorazione del mondo musicale e personale della coppia del titolo, nella New York del 1972.

Siamo appunto nel 1972 e, sullo sfondo di un’epoca turbolenta della storia americana, John e Yoko vivono a New York. I Beatles non ci sono più e la coppia, che professa solo messaggi di pace e amore, deve contrastare l’odio mondiale nei confronti della povera Yoko, considerata la responsabile della separazione del gruppo di Liverpool. Il film si concentra proprio sul 1972 anno in cui John Lennon si esibì nel suo unico concerto completo dopo l’ultimo con i Beatles nel 1966: il One to One, evento di beneficenza organizzato in favore dei bambini con bisogni speciali. Oltre a raccontare il concerto con filmati rimasterizzati, il film indaga e approfondisce il mondo musicale, personale, artistico, sociale e politico di John e Yoko, offrendo al pubblico di fan immagini di repertorio e scene inedite, telefonate personali, filmati amatoriali girati dalla coppia. Tutto sotto la supervisione di Sean Ono Lennon, su cui si concentrano gli ultimi teneri eppure fatali minuti del documentario.

One to One: John & Yoko racconta l’unico concerto di Lennon dopo i Beatles

Il suo ultimo documentario, High & Low – John Galliano, era un ritratto senza sconti e senza assoluzione dello stilista dalla vita turbolenta, che ne esaltava il genio e ne illustrava le ombre. Adesso, Kevin Macdonald, con la collaborazione di Sam Rice-Edwards, mira a sorprendere i fan. Come stupire i fan di una delle più grandi icone della cultura pop e della musica di tutti i tempi? Un uomo che è stato raccontato in mille modi e da mille punti di vista differenti? Era questo lo scopo del regista: “Volevo realizzare un film che avrebbe sorpreso e deliziato anche il più devoto fan di Lennon/Ono concentrandosi su un periodo di trasformazione delle loro vite e raccontando la storia attraverso le loro parole, immagini e musica.”

L’opportunità è stata offerta proprio dal bellissimo filmato in 16mm dell’unico concerto completo che Lennon tenne, dopo aver lasciato i Beatles (digitalizzato e rimasterizzato con una qualità tale da renderlo irriconoscibile per quelli che ricordano la versione uscita in VHS negli anni Ottanta). Un concerto a cui vengono legati, con inserti video e audio, pubblici e privatissimi, racconti, punti di vista, parole e opinioni della coppia che negli anni ’70 fece tremare il mondo della musica e che contribuì a dare forma alla società americana. La riflessione di Macdonald mette a fuoco anche gli aspetti politici radicali e sperimentali della coppia, che ha lasciato dietro di sé un segno indelebile.

Un racconto ricchissimo e lineare che riesce comunque a stupire i fan più accaniti e a interessare i neofiti.

One Thousand A.E. di M. Night Shyamalan e Will Smith ha una data d’uscita!

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Arriva la data ufficiale d’uscita per One Thousand A.E., il nuovo film di M. Night Shyamalan che segnerà il ritorno del regista al genere fantascientifico. La data è quella del 7 giugno 2013. Nel cast del film come sappiamo già da tempo ci sono Will Smith e suo figlio Jaden, che torneranno dunque insieme sul grande schermo dopo la comune esperienza con Gabriele Muccino per La ricerca della felicità. Il film per chi non lo sapesse racconta  viaggio e la lotta per la sopravvivenza di un padre e di suo figlio su un pianeta alieno. Il film sarà prodotto dalla Overbrook Entertainment di Will Smith.

One Second: l’omaggio al cinema di Zhang Yimou

One Second: l’omaggio al cinema di Zhang Yimou

Uscito nelle sale italiane giovedì 16 dicembre, One Second è il nuovissimo film di Zhang Yimou, regista premiato a Berlino per La Strada Verso Casa (2000). In One Second c’è tutta la voglia di libertà e di opposizione che caratterizzano il cinema del regista, esponente della Quinta Generazione di cineasti cinesi.

 One Second: un solo secondo

Sono gli anni della Rivoluzione Culturale in Cina. Zhang Jiusheng è internato in un campo di lavoro, da cui fugge per poter assistere alla proiezione in un villaggio di un cinegiornale a cui tiene particolarmente. In esso, per un solo secondo, è immortalata la figlia quattordicenne. La pellicola, poco prima della proiezione, viene però rubata da una piccola vagabonda, Orfana Liu.

Si scatena un molteplice conflitto di interessi: Liu ha bisogno della celluloide dei rullini per costruire una lampada al fratellino minore, Zhang vuole vedere il cinegiornale. In aggiunta, il pubblico del villaggio scalpita per la proiezione del film contenuto nella pellicola insieme al cinegiornale, momento di gioia estrema per la comunità. L’intervento di Mr. Cinema, proiezionista del villaggio e cultore della settima arte, tenterà di mettere tutti d’accordo…

La ricostruzione di un mondo ben definito

La mano esperta di Zhang Yimou non si nasconde in One Second. Il mondo del villaggio immerso tra le dune, povero e arido, acquista colore proprio per come viene rappresentato. La gente è diffidente e scontrosa, per la fame dilagante non è disposta a fare a patti con nessuno. Gli abiti sgualciti, i volti consumati e sporchi, le case spoglie danno al film tinte tenui e desaturate. Anche i dettagli visivi dicono molto della storia che il regista vuole raccontare: un mondo spento, in cui, si pensa a procurarsi i beni primari e tutto il resto viene tralasciato.

Nella generale freddezza, Zhang, Liu e Mr. Cinema conservano ancora la capacità di guardare all’altro, di emozionarsi. Zhang è fuggito dal campo, rischiando la vita, solo per rivedere per un brevissimo secondo il volto della figlia, unico modo che ha per creare un contatto con la sua bambina. Liu, lei stessa una ragazzina, si dedica al fratellino, si preoccupa per lui: vuole creare una lampada per permettergli di leggere anche nelle ore buie senza sforzare la vista. Ma è Mr. Cinema , grazie alla sua passione per le pellicole e alla dedizione alla comunità, la persona con più carattere di tutto il film…

One Second è meta-cinematografico?

In mezzo alle incantevoli riprese del deserto, i campi lunghissimi in cui vagano tra le dune i protagonisti, ci sono immagini ancora più magiche in One Second. Il lavoro collettivo di tutto il villaggio per rimettere apposto la pellicola danneggiata del film da proiettare è immortalato con estrema cura e delicatezza. Il regista si sofferma a lungo sulle fasi in cui vengono snodati i rullini, viene stesa la celluloide e riparata dove danneggiata, trasmettendo al pubblico quella passione per la settima arte che un cinefilo come Yimou riesce a catturare.

Il cinema è il vero protagonista di One Second, è la linfa che dà vitalità alla storia. Ciò che porta gioia al villaggio è la visione del film Eroic Sons and Daughters. Inoltre, la pellicola, fisicamente, è l’oggetto conteso da Zhang e da Liu. Essa, come la trama del film, si attorciglia e si divincola. Ancora una volta, è il cinema a permettere di sognare: immaginare una vita migliore, conservare un ricordo, vivere la vita che non è concessa.

Oltre la critica politica

Se l’obiettivo degli esponenti della Quinta Generazione – di cui Zhang Yimou è parte – è quello di criticare il sistema politico totalitario repressivo e di manifestare l’esigenza di libertà, in One Second c’è tutto il messaggio del gruppo. In conclusione, il film sicuramente è più apprezzabile per il discorso meta-cinematografico: la critica politica rimane un sottofondo. In One Second c’è voglia di evasione, da parte dei personaggi come del regista.

One Punch Man: in arrivo il film scritto dagli autori di Venom

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One Punch Man: in arrivo il film scritto dagli autori di Venom

Scott Rosenberg e Jeff Pinkner scriveranno un adattamento cinematografico in live action basato sulla serie manga di successo mondiale One Punch Man per Sony Pictures. Avi Arad e Ari Arad della Arad Productions produrranno il film.

Molto popolare sia in Giappone che in tutto il mondo, “One Punch Man” segue la storia di Saitama, un supereroe che può sconfiggere qualsiasi avversario con un solo pugno ma cerca di trovare un degno avversario dopo essersi annoiato per la mancanza di scontri alla sua altezza e di stimoli, nella sua lotta contro il male.

Creato nel 2009 dall’artista giapponese ONE come fumetto web, “One Punch Man” divenne rapidamente virale. Nel 2012, è stato quindi pubblicato su Young Jump Next di Shueisha con illustrazioni di Yusuke Murata insieme a ONE.

Quando l’edizione inglese pubblicata da VIZ Media ha debuttato negli Stati Uniti nel 2015, il primo e il secondo volume sono entrati nella lista dei bestseller manga del New York Times ottenendo la nomination per per un Eisner e un Harvey Award. Da allora, la popolarità di “One Punch Man” ha portato a una serie TV d’animazione acclamata dalla critica, nonché ad una serie di esperimenti di gaming.

Fonte: Variety

One Piece: un video svela i Blooper della serie Netflix

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One Piece: un video svela i Blooper della serie Netflix

Netflix ha rivelato un blooper reel di One Piece del cast dell’adattamento live-action durante le riprese della prima stagione. La prima stagione è ora in streaming su Netflix, mentre è stata confermata una seconda stagione.

One Piece 2, quando uscirà?

Considerato il rinnova confermato poco dopo l’uscita, la seconda stagione di One Piece potrebbe debuttare nel 2025! Al momento però non c’è una dichiarazione ufficiale in merito all’uscita di One Piece 2!

Dal lancio dello show il 31 agosto, One Piece è stato il numero 1 nella Top 10 interna di Netflix. Tratta dalla serie manga più venduta della storia del Giappone e scritta da Eiichiro Oda, One Piece è un’impareggiabile avventura leggendaria ambientata in alto mare. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero da sempre alla ricerca di una vita libera. Luffy abbandona il suo villaggio per intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca del leggendario tesoro ONE PIECE e diventare il re dei Pirati! Tuttavia, per trovare l’inestimabile premio Luffy dovrà assoldare la ciurma dei suoi sogni, trovare una nave, scandagliare in lungo e in largo il vasto mare azzurro, seminare i Marine e farla in barba a temibili rivali.

Iñaki Godoy (Monkey D. Luffy), Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji) interpretano l’avventura piratesca live action ONE PIECE, ideata in collaborazione con Shueisha e prodotta da Tomorrow Studios con Netflix. Matt Owens e Steven Maeda ricoprono il ruolo di sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunner. Anche Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements si occupano della produzione esecutiva. Il cast confermato in precedenza include Vincent Regan, Ilia Isorelýs Paulino, Morgan Davies, Aidan Scott, Langley Kirkwood, Jeff Ward, Celeste Loots, Alexander Maniatis, McKinley Belcher III, Craig Fairbrass, Steven Ward e Chioma Umeala.

La serie è stata creata da Matt Owens e Steven Maeda, vede nel cast anche Mackenyu nei panni di Roronoa Zoro, Emily Rudd nei panni di Nami, Jacob Romero Gibson nei panni di Usopp e Taz Skylar nei panni di Sanji. La serie manga è stata pubblicata per la prima volta nel 1997 e ha venduto più di 460 milioni di copie in tutto il mondo. È stato anche adattato in una serie anime, videogiochi e una serie di lungometraggi in Giappone.

One Piece: tutto quello che non sai su manga e anime

One Piece: tutto quello che non sai su manga e anime

One Piece è un manga disegnato e scritto da Eiichirō Oda, da cui è stata tratta l’omonima serie anime. La serie manga è una delle più longeve e di successo, sulla cresta dell’onda da più di ventuno anni. E pensare che l’idea nacque dalla semplice passione di Oda per la pirateria da quando era bambino.

La serie anime di One Piece, conosciuto in Italia con il titolo All’arrembaggio, è andata in onda nel 2001 e ancora oggi continua ad avere molto successo, sia tra le generazioni che ne hanno fruito dal principio, sia dalle nuove.

One Piece: streaming

Della serie One Piece non vi sono presenze sulle maggiori piattaforme streaming italiane. Solo il film One Piece Gold: il film risulta nell’archivio di Chili.

One Piece: treasure cruise

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Questo è un videogioco dedicato al mercato delle piattaforme mobile, ovvero per smartphone e tablet. La storia parte dagli inizi, con il racconto della nascita del protagonista e dei suoi poteri, oltre al fatto di diventare il re dei pirati: nel mentre, vengono spiegate le regole base del gioco.

Il videogioco consente di poter dare al gioco una versione più complessa e accattivante, come dare vita a delle combo di attacco ed utilizzare una componente di ruolo. Alla trama subentra la parte più attrattiva, cioè quella di costruire il proprio team e potenziare il proprio galeone.

One Piece: manga

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One Piece nasce come manga scritto e disegnato da Eiichirō Oda che è stato pubblicato in serie su Weekly Shonen Jump, una rivista giapponese, dal luglio del 1997. Il manga si divide in capitoli e tutta l’opera è stata tradotta in lingua italiana e pubblicata dalla casa editrice Star Comics dal luglio del 2001, con una ristampa fatta nel 2008.

La storia raccontata è quella di Monkey D. Rufy, un giovane pirata e sognatore, che da bambino aveva mangiato, senza saperlo, il frutto del diavolo Gom Gom: ingerendolo, è diventato un uomo di gomma, dotato delle particolarità di deformarsi e allungarsi a piacere. Il fine di Monkey è quello di diventare il re dei pirati e di ritrovare il tesoro One Piece, diventato leggendario, e che si ritiene nascosto, secondo le leggende, da Gol D. Roger sull’isola di Raftel, posto alla fine della Rotta Maggiore.

Vista la posta in gioco, Rufy decide di mettere insieme una ciurma, denominata la ciurma di Cappello di paglia, e di avventurarsi per mari e oceani. Rufy e la ciurma arrivano alle Isole Sabaody, ma vengono subito divisi dalla Marina e spediti in luoghi diversi. Il protagonista scopre che suo fratello Portuguese D. Ace è stato catturato dalla Marina stessa, che lo vuole giustiziare, e corre a salvarlo. Rufy chiede alla ciurma di incontrarsi tra due anni, dopo che si saranno allenati, per essere pronti per il Nuovo Mondo.

La ciurma riprenderà il viaggio e andranno all’avventura, attraversando l’isola degli uomini-pesce, in cui stringeranno un’alleanza con Trafalgar Law e dove avverrà lo scontro con due dei Quattro Imperatori.

Ma come è nata quello che si potrebbe definire un’epopea manga? In realtà, Oda si era appassionato alla pirateria grazie ad una serie anime che adorava da bambino che si chiamava Vicky il vichingo. L’interesse, nel corso della sua vita, non è mai scemato, anzi la sete di conoscenza ha continuato ad essere soddisfatta con la lettura di diverse biografie e la scoperta dell’esistenza di Barbanera.

Tuttavia, Oda ha rivelato di aver subito le influenze della serie di Dragon Ball e da diversi anime, soprattutto per quanto riguarda la parte grafica, come Ken il guerriero. Al progetto di One Piece ha iniziato a lavorare nel 1996, realizzando due storie one-shot, usate poi per il primo capitolo di One Piece. A luglio 2018, dopo ventun anni dall’inizio del progetto, Oda ha dichiarato di essere all’80% della trama.

One Piece: episodi

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Dal manga One Piece è stata tratta una serie anime, dal titolo omonimo, che ha fatto il suo esordio in Giappone nel tardo 1999, con oltre 860 episodi trasmessi. Gli episodi non seguono linearmente il manga, anzi, se ne distaccano e in funzione di ciò sono stati realizzati degli episodio crossover con Dragon Ball e Toriko, ma anche degli episodi filler che si dedicano a piccoli archi narrativi.

Prodotta dalla Toei Animation, la serie è arrivata in Italia grazie a Mediaset, divisa in stagioni (a seconda dei pacchetti di episodi acquisiti) che talvolta hanno un titolo diverso, come quello All’arrembaggio. Per quanto riguarda l’adattamento, in Italia la serie è stata sottoposta a diverse censure, come quelle che riguardano scene di sangue o nudità, per adattarlo a un pubblico più giovane, anche se uno dei cambiamenti più radicali riguarda il nome del protagonista, che prende il nome di Monkey D. Luffy detto Rubber.

Dalla serie e, quindi, dal manga, sono stati prodotti ben 13 film che, in parte, raccontano storie parallele: Per tutto l’oro del mondo (2000), Avventura all’Isola Spirale (2001), Il tesoro del re (2002), Trappola mortale (2003), La spada delle sette stelle (2004), L’isola segreta del barone Omatsuri (2005), I mistero dell’isola meccanica (2006), Un’amicizia oltre i confini del mare (2007), Il miracolo dei ciliegi in fiore (2008), Avventura sulle isole volanti (2009), One Piece 3D: L’inseguimento di Cappello di paglia (2011), One Piece Film: Z (2012) e One Piece Gold: Il film (2016). Inoltre, dalla serie sono stati trasmessi anche diversi speciali tv.

One Piece: pirate warriors 3

one piece

Questo è un videogioco dedicato a Microsoft Windows, Playstation 3 e 4 e Playstation Vita. Pubblicato da Namco Bandai Entertainment e sviluppato da Omega Force, il videogioco ripercorre le avventure di Rufy, a partire dall’inizio dal Villaggio di Foosha fino agli eventi di Dressrosa, basandosi sempre sul manga originale. Il gioco si sviluppa grazia a diversi espedienti narrativi, come il briefing presente all’inizio di ogni missione, gli intermezzi durante l’azione e la presenza degli Eventi Tesoro.

Fonte: IMDb

One Piece: tutti i cambiamenti della serie Netflix rispetto al manga di Eiichiro Oda

La serie live-action di One Piece di Netflix (qui la recensione) modifica diversi elementi rispetto alla storia originale, pur rimanendo fedele al manga di Eiichiro Oda. La prima stagione di One Piece è composta da otto episodi e copre i primi 95 capitoli del manga. Considerando il numero di personaggi e luoghi raccontati dal manga fin dall’inizio, ci si aspettavano cambiamenti rispetto al materiale originale. Fortunatamente, la maggior parte delle modifiche apportate alla serie live-action di One Piece ha a che fare con il ritmo piuttosto che con cambiamenti sostanziali di personaggi o circostanze.

Eiichiro Oda era direttamente coinvolto nello show e avvisava i produttori ogni volta che qualcosa non andava bene. La prima stagione di One Piece ha mostrato molto rispetto per il materiale originale e dei riferimenti profondi e mirati nella ricreazione accurata di scene iconiche. Tuttavia, sono state apportate molte modifiche alla storia, a partire da personaggi scomparsi fino a nuovi ambienti. Ecco i cambiamenti più importanti apportati dalla prima stagione di One Piece al manga.

Garp ha condotto l’esecuzione di Gold Roger

Alcuni dei più grandi cambiamenti di One Piece per il live-action hanno a che fare con il personaggio di Garp, la cui prima apparizione nel manga è avvenuta nel capitolo 92. Nello show live-action, Garp è colui che guida l’esecuzione di Gold Roger. Questa scena viene rievocata anche nel finale della prima stagione, quando Garp, guardando Luffy che ride, ricorda la risata beffarda e divertita di Gold Roger nel momento dell’esecuzione.

Volti familiari vengono rivelati subito durante l’esecuzione di Gold Roger

Numerosi personaggi importanti di One Piece erano presenti all’esecuzione di Gold Roger, inclusi Shanks, Mihawk e Smoker. Anche se questo è esattamente ciò che accade nel manga, questi personaggi non vengono mostrati la prima volta che si racconta dell’esecuzione di Gold Roger. One Piece rivisita la morte di Roger molte volte, ma la serie live-action ha preferito mostrare subito questi personaggi importanti.

Shanks è più vecchio durante il flashback dell’esecuzione

L’esecuzione di Gold Roger è avvenuta 22 anni prima degli eventi principali di One Piece. Sebbene One Piece di Netflix mantenga la stessa sequenza temporale, Shanks è significativamente più vecchio nel flashback dell’esecuzione rispetto alla sua controparte manga/anime. Pertanto, lo Shanks di oggi è più vecchio nell’anime che nel manga.

Shanks dice che andrà alla ricerca del One Piece

Nel manga, Shanks dice a Luffy che la sua squadra è al Windmill Village da troppo tempo. Shanks saluta Luffy ma non dice esattamente dove sta andando con la sua ciurma. Nel live-action, Shanks dice espressamente che anche loro stanno inseguendo il One Piece.

Luffy non viene risucchiato in un vortice

L’attuale introduzione di Luffy nello show di One Piece è molto simile a come avviene nel manga, ma con alcune differenze. Invece di affrontare un mostro marino locale e poi essere risucchiato in un vortice, Luffy decide di entrare in un barile dopo che la sua barca ha iniziato ad affondare. Il risultato è lo stesso: Luffy viene ripescata dall’equipaggio di Alvida.

Vediamo Zoro che affronta Mr. 7 del Byzantine Works

L’introduzione di Zoro in One Piece di Netflix è molto diversa dal materiale originale. Invece di incontrare il “demone cacciatore di pirati” a Shells Town, Zoro viene presentato al pubblico davanti alla tomba di Kuina. Inoltre, Zoro combatte contro Mr. 7 dopo che il membro dei Byzantine Works ha cercato di reclutarlo. Sebbene questo combattimento avviene anche nella storia originale, se ne fa riferimento solo molto più tardi e non è mostrato all’inizio di One Piece.

Nami viene presentata a Shells Town

Nel manga, Nami si unisce alla storia solo nel capitolo 8, dopo la conclusione dell’arco narrativo di Shells Town. In One Piece di Netflix, Nami viene introdotta pochi minuti dopo l’episodio 1 e partecipa all’arco narrativo di Shells Town. Questo cambiamento è stato mutuato dall’anime, che vede Nami coinvolta negli eventi di Shells Town, proprio come accade nel live action.

La “lotta” tra Luffy e Koby non avviene

Koby ha un ruolo più importante in questa parte della storia nel live-action rispetto al manga. Anche se Koby il fatto che si unisce ai Marines a Shells Town corrisponde a quanto accade nel materiale originale, lo “scontro” tra lui e Luffy non avviene. Invece, Koby rimane con i Marines e viene successivamente interrogato da Garp.

La mappa della Rotta Maggiore è stata rubata ai Marines (non a Buggy)

La mappa della Rotta Maggiore è stata utilizzata come McGuffin nella prima stagione di One Piece, dal momento che ci sono diversi personaggi che la cercano. Tuttavia, invece di diventare un punto della trama durante l’arco narrativo di Orange Town dove i protagonisti incontrano Buggy, la mappa della Rotta Maggiore è stata introdotta nell’episodio 1. Luffy e Nami rubano la mappa ai Marines, anche se poi Buggy viene introdotto come uno dei contendenti in cerca della mappa.

Nami è subito una brava combattente

ONE PIECE netflixIl live-action di One Piece offre a Nami molte più scene di combattimento in questa parte della storia rispetto al manga o all’anime. Il bastone distintivo di Nami debutta nell’episodio 1, durante il quale Nami si unisce a Luffy e Zoro nella lotta contro Morgan Mano d’ascia. Nami ha anche alcune scene di combattimento interessanti nel segmento in cui compare Buggy.

Garp viene presentato (e insegue Luffy) molto prima

Oltre ad apparire nel flashback dell’esecuzione di Gold Rogers, Garp gioca un ruolo significativo in One Piece stagione 1. Garp è stato una sorta di antagonista generale per la ciurma di Cappello di Paglia. Quello che si rivela essere il nonno di Luffy ha inseguito i protagonisti da Shells Town al Villaggio Coco, cosa che non accade affatto nel manga. Inoltre, il fatto che Garp facesse da mentore a Koby e Helmeppo è stato spostato di livello superiore ed è avvenuto in concomitanza con le avventure di Luffy nel Mare Orientale.

Luffy è più intelligente di quanto dovrebbe essere

Luffy di Iñaki Godoy mette in scena molto bene sia l’aspetto del Luffy originale sia il suo buon cuore. Inoltre, il live-action di One Piece riesce anche a catturare l’umorismo di Luffy. Detto questo, il protagonista è più intelligente nell’adattamento Netflix che nel manga. Mentre il Luffy di Godoy è sempre spontaneo e ingenuo, il personaggio sembra più maturo e sveglio rispetto al Luffy del manga.

Luffy e Koby si riuniscono due volte nella prima stagione di One Piece

Luffy e Koby si riuniscono due volte dopo che il pirata del Cappello di Paglia lascia Shells Town nel live action. Koby ha incontrato Luffy a Syrup Village e poi nel finale di One Piece al Villaggio Coco. Tuttavia, nel manga, Luffy e Koby si vedono solo più di 400 capitoli dopo. Koby ha avuto un ruolo molto più importante in questa versione della storia rispetto al manga.

Il circo di Buggy e gli abitanti incatenati non provengono dal manga

Buggy il Clown ruba la scena nella prima stagione di One Piece, ma l’episodio incentrato su di lui era molto diverso dall’arco narrativo di Orange Town del manga. Nella serie live-action, Buggy gestisce un circo, la cui folla è formata da abitanti del villaggio incatenati. Sebbene Buggy e i suoi pirati distruggano un villaggio durante la loro introduzione, nel manga non c’è traccia del circo o dei prigionieri incatenati.

Lo scontro tra Buggy e Luffy è completamente diverso

Lo scontro tra Buggy e i pirati di Cappello di Paglia di Luffy è molto diverso dal materiale originale. Tutto accade all’interno del circo di Buggy piuttosto che nelle strade di Orange Town. Buggy non cattura Luffy, Zoro e Nami tutti insieme nel manga; inoltre non tortura Luffy allungando il suo corpo. Lo scontro di Zoro con Cabaji non avviene nel live-action e personaggi come il sindaco e il cane appaiono solo come brevi riferimenti.

Zoro ha ucciso il fratello di Cabaji

One Piece di Netflix ha aggiunto un elemento personale alla rivalità tra Zoro e Cabaji. Secondo il capo della ciurma di Baggy, Zoro ha ucciso suo fratello. Questo non è una informazione che deriva dal manga. Curiosamente, nonostante abbia creato una storia personale tra Zoro e Cabaji, la serie non mostra quello scontro. Invece, Zoro liquida rapidamente Cabaji con pochi colpi dopo essersi sciolto.

I pirati di Usopp non compaiono

Il retroscena di Usopp e la sua introduzione in One Piece di Netflix sono molto fedeli al materiale originale. In effetti, gli episodi di Syrup Village sono tra i migliori della prima stagione. Detto questo, un cambiamento significativo rispetto al manga è stato che Ninjin, Tamanegi e Piiman – i “pirati Usopp” – non appaiono. Nemmeno i compagni di Usopp sono menzionati né si fa riferimento a loro in forma di Easter Eggs.

Appaiono solo due dei Pirati del Gatto Nero di Kuro

Il piano e la motivazione di Kuro nella prima stagione di One Piece corrispondono a quelli del manga. Tuttavia, il climax dello scontro tra la ciurma di Cappello di Paglia e il capitano dei Pirati del Gatto Nero è leggermente diverso. Invece di affrontare tutto l’equipaggio di Kuro per salvare Kaya, Luffy e i suoi amici combattono solo contro Buchi e Sham.

Jango non appare

Anche se il piano di Kuro di uccidere Kaya prima di impossessarsi delle ricchezze della sua famiglia è rimasto lo stesso in One Piece di Netflix, il modo in cui sarebbe dovuto accadere è diverso. Nel manga, Kuro dei Mille Piani arruola Jango, un ipnotizzatore, per ipnotizzare Kaya. Nel live-action, Kuro, fingendosi il maggiordomo Klahadore, manipola semplicemente Kaya facendogli affidare a lui l’azienda di famiglia.

Il bacio di Usopp e Kaya

La dinamica tra Usopp e Kaya in One Piece di Netflix è vicina al materiale originale, con il primo che rallegra la seconda con il racconto delle sue mirabolanti (e inventate) avventure. Tuttavia, c’è una differenza sostanziale rispetto al manga. Usopp e Kaya si baciano nell’episodio 4, cosa che non accade nel manga e conferma che, nella serie live action, la loro relazione è romantica.

Kuro uccide Merry

Kuro attacca Merry dopo che quest’ultimo scopre la vera identità del primo sia nel manga che nella serie live-action. Tuttavia, Merry muore nell’episodio 4 di One Piece di Neflix, mentre nel manga sopravvive. Nello show, la morte di Merry è ciò che porta Luffy a chiamare la loro nuova nave “Going Merry”.

Johnny e Yosaku non appaiono

Johnny e Yosaku, gli amici cacciatori di taglie di Zoro, non compaiono in One Piece di Netflix. Originariamente introdotti prima dell’arco narrativo di Baratie, Johnny e Yosaku rimangono vicino ai pirati di Cappelli di Paglia fino al segmento di Arlong Park. L’assenza di Johnny e Yosaku nello show live-action può essere stata una delusione, ma la prima stagione di One Piece ha preferito concentrarsi esclusivamente sull’originale ciurma di Cappello di Paglia.

Arlong sostituisce Don Krieg al Baratie

Don Krieg è presente nella prima stagione di One Piece di Netflix, ma in un ruolo molto più piccolo rispetto al manga. Mihawk incontra i pirati di Don Krieg e provoca loro gravi perdite, proprio come nell’originale. Tuttavia, nello show, Mihawk uccide Don Krieg prima ancora che Luffy arrivi al Baratie. Invece di affrontare Krieg al ristorante, Luffy combatte Arlong in quello che è stato uno dei più grandi cambiamenti rispetto al manga. La sostituzione di Krieg con Arlong ha semplificato la storia e ha reso Arlong una presenza più ingombrante anche prima degli episodi di Arlong Park.

Arlong cattura Buggy

Arlong cattura Buggy nell’episodio 3 di One Piece e porta la testa del clown con sé fino al Baratie. Lì, viene rivelato che Baggy ha messo una delle sue orecchie nel cappello di Luffy, motivo per cui Arlong sapeva dove trovare il Cappelli di Paglia. Niente di tutto questo accade nel manga. Nella storia originale, Luffy dà un pugno alla testa di Buggy allontanandola dal corpo del clown. Buggy recupera solo alcune parti del suo corpo e poi intraprende un divertente viaggio prima di incontrare Alvida.

L’Isola degli Animali Rari non appare

L’Isola degli Animali Rari, una famosa località di One Piece nella regione del Mare Orientale, non appare nella prima stagione di One Piece. L’Isola degli Animali Rari appare due volte nel materiale originale durante questa parte della storia, poco prima che la ciurma di Cappelli di Paglia vada via dal Baratie e quando Buggy intraprende un’avventura in solitaria mentre gli manca la maggior parte del corpo. Di conseguenza, Gaimon non è presente nello show Netflix.

Nojiko e Genzo non sapevano dell’accordo di Nami con Arlong

Il segreto di Nami e il motivo per cui lavorava per Arlong sono rimasti inalterati in One Piece di Netflix. Tuttavia, nella serie live-action, né Nojiko né Genzo sono a conoscenza dell’accordo di Nami con Arlong. Entrambi credono che Nami abbia scelto di lavorare per la persona che ha ucciso Bell-mère. Nojiko scopre la verità solo nell’episodio 7 di One Piece, poco prima che i soldi di Nami vengano rubati. Nel manga, Nojiko e il resto del villaggio scoprono molto presto che Nami ha scelto di lavorare con Arlong solo per liberare il villaggio.

ONE PIECE: trailer ufficiale della serie live-action dal 31 AGOSTO solo su NETFLIX

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Per celebrare il ONE PIECE DAY, la giornata mondiale di Shueisha dedicata al manga più popolare della storia, Netflix rilascia il trailer della serie live-action One Piece, che sarà disponibile dal 31 agosto 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Ad accompagnare il trailer, una nuova lettera del Maestro Eiichiro Oda, nella quale il creatore del fenomeno globale condivide i suoi pensieri sull’adattamento in live-action, sulla produzione, sulle differenze con il manga e sul cast.

Basato sulla serie manga più venduta di sempre in Giappone creata da Eiichiro Oda, One Piece è una leggendaria avventura di mare come nessun’altra. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero che ha sempre sognato una vita di libertà. Luffy parte dal suo piccolo villaggio per affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di un leggendario tesoro, il One Piece, per diventare il Re dei Pirati. Ma, per trovare il bottino, Luffy dovrà riunire l’equipaggio che ha sempre desiderato e trovare una nave su cui salpare, perlustrando ogni centimetro dei vasti mari, scampando ai Marines, e superando in astuzia pericolosi rivali ad ogni occasione.

 

A comporre la ciurma saranno Iñaki Godoy nei panni del capitano Monkey D. Luffy, Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji).  Faranno parte del cast anche McKinley Belcher III, Morgan Davies, Aidan Scott, Vincent Regan, Jeff Ward, Craig Fairbrass, Langley Kirkwood, Celeste Loots, Alexander Maniatis, Ilia Isorelýs Paulino, Chioma Umeala e Steven Ward. Si aggiunge al cast Michael Dorman nel ruolo di Gold Roger.

In partnership con Shueisha, ONE PIECE è prodotta da Tomorrow Studios e Netflix. Matt Owens e Steve Maeda sono gli sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunners. Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements sono produttori esecutivi.

One Piece: rivelata la sigla ufficiale della serie live action Netflix

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La sigla ufficiale di apertura di One Piece è stata rivelata, con Netflix che condivide la traccia che prende il nome con uno speciale riferimento all’anime originale. La sigla di apertura, intitolata “Wealth Fame Power”, presenta una colonna sonora esplosiva per accompagnare la prossima serie live-action. Il nome della canzone è anche un riferimento all’anime originale, in quanto “ricchezza, fama, potere” sono le prime tre parole menzionate nella narrazione iniziale di One Piece. L’adattamento di One Piece di Netflix dovrebbe essere presentato in anteprima sul servizio di streaming il 31 agosto 2023. Ascolta la sigla di apertura live-action di One Piece qui sotto:

Tutto quello che sappiamo sulla serie tv One Piece

Tratta dalla serie manga più venduta della storia del Giappone e scritta da Eiichiro Oda, One Piece è un’impareggiabile avventura leggendaria ambientata in alto mare. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero da sempre alla ricerca di una vita libera. Luffy abbandona il suo villaggio per intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca del leggendario tesoro ONE PIECE e diventare il re dei Pirati! Tuttavia, per trovare l’inestimabile premio Luffy dovrà assoldare la ciurma dei suoi sogni, trovare una nave, scandagliare in lungo e in largo il vasto mare azzurro, seminare i Marine e farla in barba a temibili rivali.

Iñaki Godoy (Monkey D. Luffy), Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji) interpretano l’avventura piratesca live action ONE PIECE, ideata in collaborazione con Shueisha e prodotta da Tomorrow Studios con Netflix. Matt Owens e Steven Maeda ricoprono il ruolo di sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunner. Anche Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements si occupano della produzione esecutiva. Il cast confermato in precedenza include Vincent Regan, Ilia Isorelýs Paulino, Morgan Davies, Aidan Scott, Langley Kirkwood, Jeff Ward, Celeste Loots, Alexander Maniatis, McKinley Belcher III, Craig Fairbrass, Steven Ward e Chioma Umeala.

One Piece: Netflix svela il nuovo adattamento anime

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One Piece: Netflix svela il nuovo adattamento anime

Con un trailer di annuncio, Netflix ha rivelato The One Piece, un nuovo adattamento anime della serie manga di grande successo di Eiichiro Oda. La nuova serie è descritta come “un nuovo adattamento anime a partire dall’iconica saga di East Blue” ed è prodotta da WIT Studio, che ha realizzato altre serie di grande successo come Spy x Family e Attack on Titan.

In una dichiarazione congiunta del comitato di produzione di One Piece – composto da rappresentanti di Shueisha, Fuji Television Network e Toei Animation Co. si legge che One Piece “si distinguerà dalla serie anime televisiva”, offrendo un’esperienza “fresca ma familiare, utilizzando tecnologie visive all’avanguardia per reimmaginare le avventure di Luffy attraverso l’amata saga di East Blue”.

Di cosa parla One Piece?

L’iconico manga di Oda segue Monkey D. Luffy, un pirata che ottiene il potere di trasformare il suo corpo in gomma dopo aver mangiato un “frutto del diavolo”. Si avventura in un mondo fantastico di isole esotiche e vasti oceani alla ricerca del leggendario tesoro noto come “One Piece“.

Weekly Shonen Jump di Shueisha ha iniziato la serializzazione del manga nel luglio 1997. Al momento in cui scriviamo, il manga ha raggiunto i 1101 capitoli. Nel frattempo, sono attualmente disponibili 107 volumi del manga in giapponese e 104 in inglese. Toei Animation produce l’adattamento anime, che ha debuttato nell’ottobre 1999.

One Piece: Netflix ordina la serie live action

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One Piece: Netflix ordina la serie live action

Arriva da Deadline la conferma che il colosso dello streaming Netflix ha dato il via libera a ONE PIECE, una serie live action basata su uno dei titoli manga più venduti di tutti i tempi.

La serie tv sarà scritta e prodotta in qualità di showrunner dal veterano Steven Maeda (Lost, The X-Files), affiancato da Matt Owens (Agents of SHIELD, Luke Cage). La serie di 10 episodi sarà prodotta da Tomorrow Studios in collaborazione con l’editore di One Piece Shueisha. Tomorrow Studios è anche dietro un altro adattamento della serie Netflix live-action di una classica proprietà manga, l’imminente Cowboy Bebop.

Marty Adelstein e Becky Clements of Tomorrow Studios ( Cowboy Bebop, Snowpiercer, Hanna ) sono produttori esecutivi al fianco di Eiichiro Oda, l’autore della serie manga. One Piece segue le avventure di Monkey D. Luffy e il suo equipaggio pirata mentre esplorano un mondo fantastico di infiniti oceani e isole esotiche alla ricerca del tesoro finale del mondo noto come “One Piece” per diventare il prossimo re dei pirati.

One Piece è una coproduzione tra Netflix e Tomorrow Studios, una partnership tra Adelstein e ITV Studios. Netflix gestirà la produzione fisica. La serie ha venduto oltre 460 milioni di copie pubblicate in tutto il mondo. La serie ha anche fatto la storia nel 2015 ottenendo il titolo di Guinness World Record per avere il maggior numero di copie pubblicate per la stessa serie di fumetti da un singolo autore.

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