Appena ieri avevamo comunicato la
possibilità che il prossimo villain contro cui avrebbe dovuto
combattere lo Spider-Man di Andrew Garfield
sarebbe potuto essere Electro, interpretato da Jamie
Foxx. Oggi arriva la conferma di Variety e
soprattutto il tweet di Foxx in persona che ha
scritto: “Macherato da Electro per Halloween. Il costume
mi sta bene.” Foxx si unisce quindi a Shailene
Woodley (Paradiso Amaro) che
interpreterà Mary Jane Watson nella schiera delle new entries del
cast di The Amazing Spider-Man 2.
Di seguito invece alcune recenti
dichiarazioni di Webb, rilasciate durante la promoione del
DVD/Blu-Ray di The Amazing Spider-Man (il
prossimo 9 novembre), riguardo al film, ai villain e al suo lavoro
nella nuova trilogia.
Su Jamie Foxx:
“Penso che Jamie Foxx sia elettrizzante! Credo sia uno dei
migliori attori in circolazione” Sul suo personaggio preferito
nell’universo di Spider-Man: “Mi piace Electro. Penso che sia
un villain estremamente eccitante e pericoloso, molto bello a
livello visuale. Sono affascinato da Norman Osborn e dalle sue
diverse inclinazioni. E Harry. Poi mi sono sempre interessato a
Mary Jane e Gwen”
Sulla scelta del villain:
“Quello che mi interessa inun villain è quello che tira fuori
da Peter. Davanti a quale sfida lo mette. Non è solo per il
confronto fisico, ma anche per quello emozionale” Sulla nuova
tuta di Spider-Man: “Ci sono molte cose complicate riguardo al
costume del supereroe. Stiamo facendo alcuni cambiamenti e alcune
migliorie alla tuta del primo film” Sull’avanzamento del film:
“La sceneggiatura è fatta. Stiamo facendo dei controlli per il cast
e le location, ma sarà sicuramente fantastico” Sui piani per la
trilogia: “La storia dei suoi genitori non si esaurisce nel primo
film. La cosa interessante del lavorare con Spider-Man è che puoi
realizzare una vera e propria serialità con i film”
Si intitolerà Angry Little God il
remake made in U.S.A. del thriller tailandese 13: Game of Death.
Dietro la macchina da presa sarà Daniel Stamm, regista tedesco, il
cui lavoro più recente è stato The Last Exorcism (L’ultimo
esorcismo in italiano). Possibile protagonista Marw Webb, già visto
in Scott Pilgrim.
La vicenda del film ruota attorno a
un uomo in difficoltà economiche che partecipa a un gioco basato
sul portare a compimento 13 missioni: il premio finale è di sei
milioni di dollari, ma il nostro si renderà ben presto conto di
aver comesso un terribile errore: sebbene i soldi comincino fin da
subito ad affluire nel suo striminzito conto in banca, i compiti
assegnati sono sempre più terribili e inquietanti, fino a mettere a
rischio la sua stessa vita… Il film sarà distribuito negli USA da
Dimension Films, Stamm vi comincerà a lavorare non appena finito il
suo prossimo progetto, The Darkness, anch’esso dai contorni
orrorifici. Dal canto suo anche Webber ha altri progetti in
programma: tra questi The End Of Love, del quale sarà scrittore,
produttore, regista e protagonista.
La Sony vuole Marc Webb a dirigere
il sequel di The Amazing Spider-Man e
Webb vuole tornare a continuare a raccontare ciò che ha cominciato
nel primo film. Eppure in questi mesi ci sono state diverse voci in
cui lo studio temeva che Webb non potrebbe essere libero a causa di
alcuni impegni. Il problema è della Fox Searchlight, che ha un
credito nei confronti Webb, il regista deve ancora allo studio, che
ha fatto (500) Days of Summer, almeno un altro film.
La Fox ha dato a Webb un po’ di
tempo per dirigere il sequel di The Amazing Spider-Man, ma è
comprensibilmente riluttante a dargli un altro paio d’anni.
Purtroppo per Webb, la Sony ha bisogno di trovare un nuovo regista
per avere l’uscita programmata al 2 Maggio 2014.
Il Los Angeles Times indica chela
Fox sta pensando di dare a Webb il tempo di fare un altro film di
Spider-Man se si impegnata in altri due film con loro. Webb è
piuttosto esitante per un impegno a lungo termine. Ma molti registi
là fuori invidiano la sua posizione poiché nel giro di tre anni
arriverebbe a fare due film blockbuster e poi tornare alla Fox
Searchlight, studio noto per la sua creatività. I negoziati sono
ancora in corso, ma la Sony non può aspettare ulteriori esitazioni
che possano spostare la data di uscita.
Webb dovrebbe dirigere per la Fox
Searchlight, Age of Rage. La sceneggiatura è di Mark
Heyman (Black Swan) e la storia è ambientata in un società
post-apocalittica in cui tutti gli adulti sono morti e un gruppo di
ragazzi si accinge a cercare di stabilire una nuova società.
Dopo aver adattato romanzi per
ragazzi (The Spiderwick Chronicles) ed
aver diretto film adolescenziali (Mean
Girls), anche Mark Weaters si
dedicherà ai vampiri in salsa sentimentale, con Vampire
Academy: Blood Sisters.
Si tratta dell’ennesima
trasposizione di una fortunata serie di romanzi, firmati stavolta
da Rachelle Mead, indirizzati alla categoria dei
‘giovani adulti’i: vi si raccontano le vicende (giunte ormai al
sesto volume) della diciassettenne Rose Hathaway, e del suo legame
e mentale e spirituale con la migliore amica Lissa, che
incidentalmente è anche un vampiro. Le due frequentano una scuola
speciale in cui i succhiasangue cercano di riacquistare la propria
umanità.
A scrivere la sceneggiatura è
Daniel Waters, fratello del regista: si tratta
della prima occasione in cui i due hanno modo di collaborare.
Protagoniste saranno Zoey Dutch, attualmente in
rampa di lancio verso la notorietà internazionale grazie a
Beautiful Creatures nel ruolo di Rose e
Lucy Fry in quello di Lissa; del cast farà parte
anche il russo Danila Kozlovski nel ruolo di un
personaggio chiamato Dimitri; le riprese sono previste per la
prossima estate: in caso di successo, mettiamoci comodi, perché ci
sono altri cinque capitoli a disposizione….
Mark Wahlberg –
Non tutti gli attori nascono sui banchi di scuola o nei laboratori
teatrali, alcuni arrivano al cinema per caso, mossi un po’ dal
talento e un po’ dalla voglia di riscatto. Ne sa
qualcosa Mark Wahlberg che le lezioni più
importanti le ha prese per le strade di Boston, spinto dal solo
desiderio di cambiare un po’ per farsi perdonare, un po’ per
testardaggine, e da qui che comincia la sua formazione d’attore che
non ha nulla a che vedere con i testi di Strasberg, ma molto con
nuovi obiettivi da raggiungere. Quindi ha fatto il modello, il
rapper e infine è approdato alla recitazione e per chi sostiene che
sia un duro risponde “Ho due Mark dentro di me, sempre in
conflitto. Un giorno mi sveglio senza speranze, un altro felice da
star male. E così la recitazione diventa equilibrio per me, fonte
di sanità mentale. Nei primi casi sembro un duro, nei secondi un
tenerone”.
Nato il 5 Giugno del 1971 a Boston,
Mark Robert Michael Wahlberg (Mark
Wahlberg) è il più piccolo di nove figli, il padre Donald
Wahlberg era un tassista, mentre la madre, Alma Donnelly era un
infermiera. La prima cosa che emerge dalla sua vita non sono le
origini, sparse tra il Canada, l’America e l’Europa, ma la sua
adolescenza, segnata da momenti drammatici. Lascia la scuola
all’età di 14 anni e a causa della povertà in cui la sua famiglia
ha vissuto predilige lo svago facile, passerà la maggior parte
della tempo per le strade di quartiere, ed entrerà a fare parte di
una gang. In quegli anni si spingerà sempre più al limite compiendo
atti vandalici che lo vedevano coinvolto nella distruzione di
oggetti pubblici a slogan razzisti, il momento più basso lo tocca
quando a sedici anni picchia due ragazzi vietnamiti per derubarli,
inseguito al pestaggio uno rimarrà incosciente e l’altro
senz’occhio, verrà accusato e condannato passando circa due mesi in
prigione. “Io sono cresciuto a Dorchester, una zona difficile
dalle parti di Boston, e ho sempre voluto essere il tipo di ragazzo
che prima picchia e poi parla. Alla fine, però, non ti liberi più
di quel modo d’essere, e vai a finire in galera, ti droghi. Molti
miei amici di allora adesso sono morti o in prigione.”
Questo periodo così buio gli farà
venire voglia di fare altro nella vita, cercare la svolta, di fatti
contatta suo fratello Donnie che fa parte del mondo musicale e con
il gruppo New Kids On The Beach tenta un’altra strada
lontana dalla violenza. Ma è costretto ad abbandonare la band
perché la sua immagine non si sposa a quella “dei ragazzi per bene”
che il gruppo assume; quindi, nel 1991 il debutto da rapper con lo
pseudonimo di Marky Mark e con il brano “Good
Vibrations” nato dalla collaborazione con Loletta Holloway, in
poco tempo il singolo arriverà ai vertici delle classifiche
aggiudicandosi anche il disco di platino. Il successo gli da alla
testa poiché ormai è diventato un personaggio e tutte le sue feste
fanno molto rumore, come le sue dichiarazioni, quindi ricomincia la
vita sregolata che molto spesso lo porterà fuori strada. Alla
Clavin Klein viene notato per il fisico scultoreo che
l’attore del Massachussetts ha sempre sfoderato senza troppo
timore, e viene così ingaggiato insieme a Kate Moss per una
campagna pubblicitaria di intimo. Gli scatti di Herb Ritts lo
immortalano nelle gigantografie delle principali città americane,
nel giro di pochi mesi diventa il nuovo sex simbol d’America. Nel
2009, MTV lancia la classifica delle 50 persone più sexy degli anni
’90 e lui arriverà primo. “In quel periodo, mi esibivo con i
Marky Mark and the Funky Bunch ed ero spesso in mutande! Avevo un
fisico molto allenato, dato che avevo deciso di scaricare tutta la
mia aggressività in sala pesi, e così sono stato notato”.
L’approdo alla recitazione arriverà
in un altro momento cupo, il suo successo come cantante sta
naufragando, facendo riemergere il carattere del ragazzo di strada,
la voce che fosse violento omofobo e razzista girava ormai da tempo
e durante un’intervista per un talk show arriva la conferma, quindi
lascia la musica ma non il microfono, pensando a una carriera
d’attore. Passano un paio di anni in cui studia e prende lezioni
fino ad arrivare all’esordio con piccoli parti come The
Substitute e Mezzo professore tra i Marines. Il primo
vero ruolo arriverà nel 1995 con Ritorno dal Nulla nel
film di Scott Kalver biografia del poeta-musicista Jim Carroll,
film che ha segnato la carriera del giovanissimo Leonardo di
Caprio, suo grande amico anche fuori dal set, ma il ruolo che
interpreterà Mark Wahlberg, quello del
fratello tossico dipendente del poeta, rappresenterà una vera prova
d’attore per la quale Mark attinge anche un po’ dalla sua personale
biografia. “L’esperienza di vita non mi manca ed è da lì che
attingo quando si tratta di trovare il mio lato dark. Ho vissuto
momenti molto duri, soprattutto nella mia infanzia e ho molto di
cui pentirmi. Anche per questo, non c’è una domenica in cui non
vada in chiesa.” A seguire ci saranno sempre ruoli da
co-protagonista, la vera svolta arriverà nel 1997 con il film di
Paul Thomas Anderson, Boogie Nights – L’altra Hollywood.
Altra biografia dell’attore porno John Holmes per indagare gli anni
’70 quelli di Gola Profonda tra sesso, droga, musica e
party esclusivi dell’altra Hollywood, lo sguardo sul film risulta
essere forte ma mai volgare. Con lo pseudonimo di Dirk
Diggler, Mark Wahlberg fa emergere il
personaggio con il suo sguardo un po’ perverso ma anche di uomo
solo alla continua ricerca di qualcosa che lo faccia sentire
completo.
Inseguito ad altre
pellicole più commerciali come Il grande colpo e
Indagine a Chinatown, nel 1999 cominciano le pellicole
recitate insieme a George Clooney, a partire da Three
Kings diretto da David O.Russel incentrato su un gruppo di
marines che vanno alla ricerca del tesoro di Suddam dopo la fine
della Guerra del Golfo. Per poi passare nel 2000 con la
Tempesta perfetta diretto da Wolfangen Petersen in cui
Mark Wahlberg riesce a tenere il passo con i grandi effetti
speciali impiegati per quella pellicola. Grazie a questi film e
all’amicizia maturata con “l’ultimo divo di Hollywood” George
Clooney, Mark entrerà nel mondo dello star system e delle “persone
che contano”. L’anno seguente arriva Tim Burton e Il pianeta
delle scimmie, un altro bel ruolo interpretato dopo quello
memorabile di Dirk Diggler. Con The Italian Job e Four
Brothers, Wahlberg ha di nuovo a che fare con ruoli che lo
legano alla sua adolescenza, con location da strada, l’uso della
violenza sempre in agguato e questioni da risolvere alle “vecchie
maniere”. Ma non c’è solo il cinema, nel 2004 decide di sbarcare
sul piccolo schermo con il ruolo di produttore esecutivo per il
telefilm Entourage, ispirato ai suoi esordi
cinematografici: “Ho cominciato a fare anche il produttore
perché, può sembrare assurdo dirlo, mi permette di rallentare con i
tempi. Posso portare i miei figli a scuola, passare con la mia
famiglia più tempo, non scappare da un set all’altro come facevo
prima. Di base sto a Los Angeles, sto costruendo una nuova casa
dove vivremo più comodi. Insomma, è il momento di rilassarsi e fare
il cinema che più mi piace senza più la frenesia di quando sono
arrivato in questa città anni fa”.
Nel 2007 arriva un
altro maestro del cinema americano, Martin Scorsese, che lo vuole
nel suo film The Departed, l’interpretazione del sergente
Dignam di Mark Wahlberg lascia il segno sia per l’arguzia delle
battute che gli sono affidate da sceneggiatura, sia per le capacità
di gestire i personaggi del “corrotto” Matt
Damon e dell’ “integro” Leonardo di Caprio. L’Interpretazione è
così convincente e reale da meritarsi doppia nomination come attore
non protagonista sia per gli Oscar che per i Golden Globe.
Ci saranno altri progetti
commerciali come Shooter, I padroni della notte e
Max Payne ma anche altri film di importanti registi come
E venne il giorno di M. Night Shyamalan, Amabili
resti di Peter Jackson e The fighter con David
O.Russel. Questa mescolanza di titoli fa ben capire che il lavoro
d’attore per Mark Wahlberg è un gioco di equilibrio, in cui riesce
a scendere nella profondità dei personaggi più complessi,
esplorando altre sfere dell’emotività umana, e allo stesso tempo si
muove sui terreni conosciuti della strada , prendendo una pistola e
cimentandosi nei film di pura azione.
“Per me è importate imparare
tutte le mie battute prima di iniziare a girare, a volte imparo
quasi tutto il copione. Ma la cosa veramente importante è il clima
che questi registi sanno creare sul set: quando c’è fiducia tra
attore e regista è naturale abbandonare ogni ansia. L’esperienza
fondamentale per me è stata vedere il lavoro quotidiano di questi
registi, se poi ho anche imparato qualcosa sono stato doppiamente
fortunato. Ora che mi sento più sicuro di me come attore, sento di
poter rischiare anche con registi meno consolidati, ma in passato
ho accettato anche ruoli minori per lavorare con grandi registi,
che mi dessero la fiducia di cui avevo bisogno” E se gli viene
chiesto, quale è il segreto di tanta elettricità lui risponde:
“Fare domande, non temere mai di far la figura dell’imbecille.
Piuttosto, ho il costante timore di diventarlo, da qui viene la mia
ossessione di imparare tutto da tutti. Ho iniziato a sfidare gli
altri e me stesso sulla strada e ora “proseguo” sul set. E vale
anche per i sentimenti: mi gratifica arrivare al limite, a
piangere, a farmi toccare da quello che faccio. Adoro gli estremi,
non amo la generica normalità. Per questo mi metterò alla prova con
la commedia dopo tanti ruoli drammatici”. Tentativo ben
riuscito, dato che la commedia Ted attualmente è prima in
classifica negli USA e dopo una settimana ha incassato oltre i 54
milioni di dollari.
Guarda la video intervista al
protagonista di Lone
Survivor,Mark
Wahlberg che interpreta Marcus Luttrell, autore del
libro di memorie “Lone Survivor”. Lone
Survivor è scritto e diretto da Peter
Berg che pone al centro della trama ancora una volta un
suggestivo ritratto dei legami indissolubili tra uomini che già
aveva esplorato in Friday Night Lights.
Basato sul best seller del New York
Times una storia vera di eroismo, di coraggio e di sopravvivenza,
Lone
Survivor racconta l’incredibile storia di quattro Navy
SEAL in missione segreta per neutralizzare una cellula operativa di
al-Qaeda che cadono in un’imboscata del nemico sulle montagne
dell’Afghanistan. Di fronte ad una decisione morale impossibile, il
piccolo gruppo è isolato e circondato da una forza superiore di
talebani pronti per la guerra. Quando si confronteranno con
impensabili probabilità di sopravvivenza, i quattro uomini
troveranno riserve di forza e resistenza che li terranno in lotta
fino alla fine.
Mark Wahlberg è protagonista nei
panni di Marcus Luttrell, autore del libro di memorie
Lone
Survivor. Accanto a Wahlberg nei panni degli altri
membri della squadra SEAL troviamo Taylor Kitsch, Emile Hirsch e
Ben Foster.
Tra gli attori più noti e influenti
della sua generazione, Mark Wahlberg si è negli
anni costruito una carriera di tutto rispetto, alternandosi tra
film d’autore e grossi blockbuster. La sua versatilità è sempre
stata premiata, con importanti riconoscimenti di critica e
pubblico. Oggi Wahlberg possiede uno status sufficiente perché il
suo nome diventi garanzia per il progetto in cui è coinvolto.
Ecco 10 cose che non sai di
Mark Wahlberg.
Mark Wahlberg carriera
1. I film. La
carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1994 con il
lungometraggio Mezzo professore tra i marines.
Successivamente prende parte a importanti film come Boogie
Nights – L’altra Hollywood (1997), Il pianeta delle
scimmie (2001), The Departed (2006), I padroni
della notte (2007), Amabili resti (2009), The
Fighter (2010), Ted (2012),
Pain & Gain
(2013), Lone
Survivor (2013), Transformers 4 –
L’era dell’estinzione (2014), Deepwater – Inferno
sull’oceano (2016), Tutti i soldi del
mondo (2017).
2. Le produzioni.
Wahlberg è noto anche come produttore, e tra i film in cui ricopre
questo ruolo si annoverano I padroni della notte (2007),
The Fighter (2010), Contraband (2012),
Prisoners (2013), The Gambler (2014), Boston
– Caccia all’uomo (2016) e Red Zone – 22 miglia di
fuoco (2018).
Mark Wahlberg vita privata
3. E’ sposato.
Nell’agosto 2009 l’attore ha sposato con rito cattolico la modella
Rhea Durham, con cui era fidanzato dal 2001. La coppia ha avuto
quattro figli, nati rispettivamente nel 2003, 2006, 2008 e
2010.
Mark Wahlberg Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 13,6
milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito
condividere foto scattate in momenti di svago o fotografie
promozionali dei progetti a cui prende parte. Non mancano tuttavia
i video in cui l’attore mostra i suoi quotidiani allenamenti
fisici.
Mark Wahlberg Marky Mark
5. Ha iniziato la sua
carriera come rapper. Prima ancora di diventare attore,
Wahlberg aveva incominciato a trovare lavoro nel campo musicale,
sua grande passione. Raggiunse una buona notorietà come rapper,
facendosi chiamare Marky Mark e realizzando diverse hit.
Mark Wahlberg Calvin Klein
6. Ha lavorato come
modello. Dopo aver raggiunto la notorietà come rapper,
viene notato da Calvin Klein, che lo vuole per la
sua nuova campagna pubblicitaria di intimo al fianco di
Kate Moss. Il servizio fotografico dell’attore con
indosso i capi di Klein hanno raggiunto una grande popolarità,
lanciando ulteriormente la carrriera di Wahlberg.
Mark Wahlberg Boogie Nights
7. Si è pentito di aver
accettato il ruolo.Boogie Nights – L’altra
Hollywood è uno dei film più celebri del regista Paul
Thomas Anderson. Qui Wahlberg interpreta Eddie Adams,
giovane pornodivo in ascesa, e grazie al ruolo ottiene fama
cinematografica. Diversi anni dopo, tuttavia, l’attore ha
dichiarato di essersi pentito dell’aver interpretato tale ruolo,
chiedendo perdono a Dio per ciò. Questo ripensamento è
probabilmente dovuto alla conversione cattolica di Wahlberg, che
deve aver giudicato sconcio il film.
Mark Wahlberg The Departed
8. Si è ispirato a dei veri
poliziotti. Nel film di Martin Scorsese,
l’attore interpreta il sergente Sean Dignam, dal carattere duro.
L’attore ha dichiarato che per interpretare al meglio il ruolo si è
ispirato ai veri poliziotti che lo arrestarono in più occasioni
durante la sua adolescenza. La sua interpretazione è in seguito
stata premiata con una nomination ai premi Oscar come miglior
attore non protagonista.
Mark Wahlberg patrimonio
9. E’ tra gli attori più
pagati di Hollywood. Per i suoi numerosi ruoli all’interno
dell’industria cinematografica, l’attore è oggi uno dei più pagati.
Il suo patrimonio complessivo ammonta a circa 300 milioni di
dollari. Wahlberg viene infatti spesso inserito nelle Top 10 degli
attori più pagati dell’anno.
Mark Wahlberg età e altezza
10. Mark Wahlberg è nato a
Boston, nel Massachusetts, Stati Uniti, il 5 giugno 1971.
L’altezza complessiva dell’attore è di 173 centimetri.
Come tutti sappiamo
Mark Wahlberg sarà il protagonistia di
Six Billion Dollar Man, il film diretto
da Peter Berg e basato sull’omonima serie tv degli
anni ’70 interpretata da Lee Majors.
L’attore, che non ha ancora per
adesso partecipato a nessun cinefumetto canonico (intendiamo
Marvel e DC), ha però dichiarato
che il suo prossimo film avrà come protagonista un supereroe.
“Stiamo pensando di fare Six Billion Dollar Man, che è un
supereroe a tutti gli effetti. Ma non devo indossare nessuna tutina
di spandex nel caso. Quindi potrebbe essere cool. Howard Gordon sta
scrivendo la sceneggiatura e alcune persone stanno discutendo del
progetto. Se dovessimo riuscire ad avere la giusta sceneggiatura il
prgetto potrebbe andare avanti.”L’attore al momento è
impegnato con le riprese di Ted 2.
Da un pò di tempo circolava la
notizia di un possibile remake del Corvo,
The
Crow attribuito a Stephen Norrington
di Blade e La leggenda degli uomini
straordinari.
Del progetto, però, non c’era nulla
di certo. Sembra ora che, sia stato offerto un ruolo da
protagonista a Mark Wahlberg, in una versione
“ancora più dark” del fumetto di James O’Barr.
Il primo film, che fu diretto da
Alex Proyas, ha generato già tre sequel, ma sembra che Norrington
non punti a riproporre il personaggio di Eric Draven, bensì una
rielaborazione dell’ambientazione originale, spostando l’azione a
Detroit.
Mark Wahlbergha rivelato il controverso
personaggio di Batman Forever che ha quasi interpretato nel
1997. Come noto, i primi due film dedicati al cavaliere oscuro,
diretti da Tim Burton, sono stati dei grandi successi,
mentre i successivi due film, diretti da Michael
Schumacher non hanno incontrato lo stesso favore di
pubblico, per svariati motivi, e sono spesso ricordati come degli
scult. Proprio nel primo dei film di Schumacher, Wahlberg – durante
una conversazione al podcast Happy Sad Confused – ha affermato di essere
stato più volte nominato nella discussioni riguardo chi avrebbe
dovuto interpretare Dick Grayson, alias
Robin.
Tuttavia, l’attore ha aggiunto di
non aver mai ricevuto un’offerta ufficiale né ha fatto alcun
provino per il ruolo. Ad ogni modo, Wahlberg non è sembrato essere
troppo deluso per aver perso il ruolo, soprattutto con il senno di
poi, sapendo che Batman Forever e il suo seguito Batman
& Robin non hanno raggiunto le stesse vette dei loro
predecessori. Ad oggi l’attore non ha mai interpretato un supereroe
al cinema, sebbene in diverse occasioni sia stata indicato come
l’interprete ideale per diversi celebri personaggi, tra
cui Lanterna Verde, per cui sembra fosse in
lizza per il DCEU di Zack Snyder.
Mark Wahlberg contro la CGI dei cinecomic
Mark Wahlberg ha però criticato la
sovrabbondanza di CGI e l’uniformità di molti film di supereroi
moderni. Di recente, tuttavia, erano emerse voci secondo cui
Mark Wahlbergavrebbe incontrato la Sony durante
le riprese di Uncharted per assumere un ruolo nel Sony’s
Spider-Man Universe, ma ad oggi non è mai stato rilasciato alcun
commento ufficiale. Per tanto ad oggi Wahlberg sembra rimanere
lontano dai cinecomic, anche se a questo punto i fan non potranno
non chiedersi come sarebbe potuto essere il Robin da lui
interpretato.
È passato un po’ di tempo da quando
i fan di Shane Black hanno dovuto aspettare
così tanto per un nuovo film diretto dal regista.
Black ha lavorato l’ultima volta a Predator
del 2018, ma ha in programma alcuni progetti piuttosto
interessanti. Uno di questi è Play
Dirty, una commedia d’azione con Mark Wahlberg come protagonista. Anche
se i dettagli del progetto sono ancora segreti, Collider ha avuto
la possibilità di incontrare lo stesso
Wahlberg e di ottenere qualche informazione sul titolo in
arrivo.
Durante l’intervista, Mark Wahlberg ha condiviso l’emozione
di poter finalmente lavorare con Black e ha elencato alcuni
elementi che possiamo aspettarci di vedere in Play Dirty.
L’attore ha anche parlato del tipo di film che questo nuovo titolo
gli ricorda e, a quanto pare, si tratta di un altro film da non
perdere nella filmografia del regista:
“Per me è come se ‘The
Italian Job’ incontrasse ‘Heat ’.C’è
l’azione, l’alta posta in gioco, l’umorismo, i grandi personaggi, i
migliori dialoghi di Shane Black.Ho aspettato a lungo per
avere una sceneggiatura del genere.Ogni volta che abbiamo
parlato di “Ok, qual è il tipo di film che vuoi fare come attore se
parliamo di un grande film commerciale?” e “ Arma letale”
è sempre lì, e alcuni degli altri film che Shane ha scritto, quindi
non avrei potuto essere più felice.Spero che lui sia stato
felice quanto me di questa esperienza”.
Il prossimo film di Shane Black
si preannuncia assolutamente da vedere
Il fatto che Walhberg menzioni che
Play Dirty contiene “i migliori dialoghi di Shane Black” è
un’ottima notizia per i fan. Il regista e sceneggiatore si è
guadagnato una reputazione a Hollywood grazie alle sue
sceneggiature argute – recentemente con la commedia di
Robert Downey Jr.Kiss Kiss Bang
Bang, ma soprattutto con il franchise di
Arma Letale. Il buon dialogo è quindi una delle
principali attrattive per il pubblico dei suoi film, ed è bello
sapere che il regista rimane fedele alle sue radici.
Allo stesso tempo, la citazione di
The Italian Job e Heat da parte di Walhberg rende
Play Dirty immediatamente più interessante. The Italian Job è uno dei film di rapina più
popolari degli ultimi due decenni – con lo stesso Walhberg nel cast
– e i suoi fan hanno implorato un sequel negli ultimi vent’anni.
Heat è considerato uno dei classici del cinema
moderno, con un’intricata storia thriller che vede contrapposti
Robert De Niro (Killers of the Flower
Moon) e Al Pacino (Hunters). Il
film è destinato ad avere un sequel che sarà presto nelle
sale.
Sembra che ci saranno ben presto
ben due film incentrati i fatti della Maratona di Boston del 2013.
Deadline, infatti, ci informa che, oltre alla pellicola con
Casey Affleck dal titolo Boston
Strong (per i dettagli cliccate qui), anche la CBS Films
starebbe sviluppando un film molto simile a quello della 20th
Century Fox, dal titolo Patriot’s Day e
con protagonista Mark Wahlberg.
Secondo quanto riportato dal noto
sito internet, Patriot’s Day racconterà gli avvenimenti
dal punto di vista di Ed Davis, commissario di polizia di Boston, e
sarà sceneggiato da Matt Charman, autore dello
script di Bridges of Spies di Steven Spielberg. Mark Walhberg si occuperà
anche della produzione del film. Vi terremo aggiornati su tutti gli
sviluppi.
Mark
Wahlberg interpreterà un detective del Dipartimento
di Polizia di Los Angeles nella nuova commedia d’azione della New
Line, Partners. Stephen Levinson della Leverage
Entertainment produrrà il progetto. La sceneggiatura è scritta da
Evan Turner e vedrà un poliziotto che si innamora
di una bellissima donna dopo l’avventura di una notte, per poi
scoprire che lei è un agente dell’FBI, nonché il suo nuovo boss in
un caso molto importante.
Non sono stati ancora scelti né il
regista né l’attrice protagonista. Wahlberg sarà prossimamente
protagonista con Will Ferrell nella commedia della Paramount
Daddy’s Home, che sarà nei cinema americana a
Natale.
Lionsgate ha rilasciato il trailer
di “Flight Risk“, thriller d’azione diretto da
Mel Gibson con protagonista Mark Wahlberg, che sfoggia un “look”
decisamente inedito. Secondo la trama ufficiale, il film segue
“un pilota (Wahlberg) incaricato di trasportare un Air
Marshall (Michelle
Dockery) che scorta fuggitivo (Topher
Grace) al processo. Mentre attraversano la natura
selvaggia dell’Alaska, la tensione sale e la fiducia viene messa
alla prova, poiché non tutti a bordo sono quelli che
sembrano“.
“Flight Risk” segna
la terza collaborazione tra Gibson e Wahlberg. La prima è stata
nella commedia del 2017 “Daddy’s Home
2“, seguita da “Father
Stu” nel 2022. Per Wahlberg, però, sarà la prima volta che
recita sotto la guida di Gibson come regista. Per quanto riguarda
il suo ruolo, Variety ha descritto il
personaggio di Wahlberg come un uomo “calvo e psicotico”
con un “accento del sud e lampi di un luccichio sociopatico
negli occhi“.
Gibson dirige il film con una
sceneggiatura di Jared Rosenberg. John
Davis, John Fox, Bruce
Davey e Gibson sono i produttori. Tra i produttori
esecutivi figurano Alex Lebovici, Jenny
Hinkey, Ryan D. Smith, Natasha
Stassen, Allen Cheney,
Christopher Woodrow, K. Blaine
Johnston, Christian Mercuri, Petr
Jákl, Vicki Christianson, Nick
Guerra, Russell Hollander, Jon
Huddle, Patrick Josten, Walter
Josten e Jordan Wagner.
Mel Gibson torna così alla regia dopo La battaglia di Hacksaw
Ridge nel 2016, film candidato all’Oscar che raccontava la
storia di Desmond Doss, vincitore della medaglia d’onore della
seconda guerra mondiale. Flight Risk sarà per lui il sesto
film da regista, avendo debuttato in tale ruolo nel 1993 con
L’uomo senza volto per poi realizzare Breaveheart – Cuore
impavido (1995), La passione di Cristo
(2004), Apocalypto (2006) e il film bellico poc’anzi
citato. Il nuovo lungometraggio, inoltre, porterà avanti il
rapporto di Gibson con la Lionsgate, in quanto produttrice anche
del precedente film dell’attore e regista.
Mark Wahlberg interpreta un cattivo in Flight Risk
Parlando con Collider, Wahlberg elogia
il tempo trascorso lavorando al film, dicendo che ama “lavorare
con persone che hanno un grande talento” come Gibson. In
termini di personaggio, Wahlberg ha descritto il ruolo come “lo
stronzo più pazzo che tu abbia mai visto”.“È stato
fenomenale. Davvero, essendo io una spugna e amando lavorare con
persone che hanno un grande talento e poter semplicemente guardarlo
ed essere uno studente per circa 20 giorni è stato straordinario.
Interpreto lo stronzo più pazzo che tu abbia mai visto. Non
interpreto un cattivo dai tempi di Fear. È fuori scala.”
Capelli lunghi,maglietta grigia
sportiva e Timberland ai piedi, Mark Wahlberg
arriva a Roma insieme al produttore Lorenzo di
Bonaventura, per presentare Deepwater- Inferno
sull’oceano, un film che ricostruisce fedelmente le ore e
le decisioni che hanno preceduto il famoso disastro ambientale
causato dall’esplosione della piattaforma petrolifera della British
Petroleum nell’aprile del 2010.
Non è la prima volta per
Mark Wahlberg nei panni di un eroe per caso
della working class e nella sua filmografia ci sono tante
storie vere ispirate dalla realtà e personaggi esistiti o ancora
esistenti, quindi cosa lo porta a scegliere questi
ruoli?
M.W.“Ho sempre
avuto la tendenza ad essere attratto da questo tipo di storie,
storie di gente comune che viene messa alla prova in circostanze
straordinarie. Sono storie che mi hanno sempre ispirato e mi piace
esserne coinvolto perché sono film che mi piacerebbe guardare e
conoscere.”
Eppure non è il tipo di
storia che trova spazio ad Hollywood…
M.W.“In questo
film si presta attenzione a persone che fanno il loro dovere,
il loro lavoro di tutti i giorni e che non sono né eroi né
supereroi. È stato bello che gli studios abbiano avuto il
coraggio di fare questo film. Quello su cui ci siamo concentrati
sono le persone, le vite umane. Queste sono il tipo di persone con
cui sono cresciuto e in cui mi identifico. Lavoro a film magari più
commerciali proprio per poi potermi permettere di fare queste cose
che hanno un maggiore rischio ma che mi piacciono di più, che
raccontino una storia che abbia un significato e che siano
importanti per qualcuno. Tanto di cappello ad Hollywood
per aver avuto il coraggio di far uscire un film del genere in una
stagione così piena di supereroi!”
Insieme a Mark Wahlberg a
Roma è arrivato anche il produttore Lorenzo di Bonaventura, che ci
ha così raccontando il lavoro dietro al progetto
produttivo.
L.d.B.:“Questo
è stato forse il film più difficile a cui io abbia mai
partecipato e che abbia mai prodotto. Non solo ricostruire la
piattaforma è stata un impresa titanica, pensate pesava 900
mila kilo di acciaio, ma poi c’era anche una grande responsabilità
di raccontare la verità e rendere giustizia per queste persone che
sono sopravvissute e per le persone che hanno perso la vita.
Quest’obbligo verso queste persone è stata questa la nostra guida
per raggiungere il giusto equilibrio nel realizzare un film che
fosse sia spettacolare ma che avesse anche emozioni.”
Deepwater è un film che
mostra tante verità, una tra tutte la colpa dei responsabili della
BP che erano sul luogo quella notte, una vera e propria denuncia
verso la society petrolifera: sono stati coinvolti nella
produzione?
M.W.:“Ovviamente non abbiamo avuto
nessun tipo disupporto dalla BP per la realizzazione di questo
film. Ho provato a mettermi in contatto con loro ma la risposta è
sempre stata negativa. Ad un certo punto ho anche provato a
chiedere l’accesso ad una piattaforma per capire meglio
l’esperienza ma ho trovato tanta resistenza da parte loro. Non si
sono mai interessati e non sapevano nemmeno che tipo di film
volessimo realizzare, ma era una cosa che volevamo assolutamente
fare per rendere giustizia a queste 11 persone che hanno perso
la vita e per mostrare il coraggio di quelle che hanno cercato
di fermare in tutti i modi il disastro. Ho un’amico a Londra che
conosce il CEO della BP, vedremo come reagirà… Magari mi
inviterà a pranzo!”
Che preparazione ha dovuto
affrontare Mark prima delle riprese, sia a livello fisico che
emotivo?
M.W.:“Non c’è
stata molta preparazione a livello fisico, anche perché non è che
sulle piattaforme si mangi sano o si possa fare grande esercizio
fisico oltre al lavoro di tutti i giorni. Peter Berg mi ha solo
chiesto di mettere su un po’ di peso e mi è andata benissimo perché
in Luisiana ero in paradiso con tutto il cibo fritto tipico di
quello stato. Per tutto il resto mi sono appoggiato a Mike
Williams, l’uomo, o meglio l’eroe, che ho interpretato
sullo schermo. Lui era i miei occhi le mie orecchie, mi ha
insegnato tutto quello che dovevo sapere sul settore petrolifero.
Inoltre volevo essere molto sensibile e delicato nel mio approccio
con la storia, così quando Mike ha capito le mie intenzioni verso
il film mi ha dato tutto il suo supporto. Tutto quello che mi
serviva era avere lui accanto, poteva assicurarsi che le cose
venissero fatte nel modo più fedele possibile ma poteva anche
indirizzarci e guidarci nella direzione giusta nei momenti di
dubbi. Di certo non era il tipo di persona che si lasciava
impressionare dal mio curriculum e non è stato facile guadagnarsi
la sua fiducia, ma una volta visto il nostro livello di impegno, lì
si è fidato di noi e ha capito che volevamo solo rendere giustizia
alla storia e alle vite umane nel modo giusto.”
Tolti i panni di Mike
Williams, vedremo presto Mark in un’altro ruolo da eroe di
tutti i giorni, con il film Patriots Day, sempre con il regista Peter
Berg.
M.W.:“È un film
che ho voluto molto, sugli attacchi terroristici avvenuti a Boston
durante la maratona. Boston è la mia città natale ed è una città
molto piccola, quindi bene o male siamo tutti venuti in contatto
con qualcuno che è stato colpito dalle bombe. Con questo film
vogliamo trasmettere un messaggio d’amore, che mai come adesso le
persone hanno bisogno di sentire.“
Infine Mark Wahlberg ci
racconta anche le ragioni dietro la scelta del suo prossimo progetto, ancora in fase di scrittura,
che lo vedrebbe per la quarta volta a fianco del regista David
O’Russell, la storia di Padre Stuart Long, un giocatore di calcio
che decide di diventare prete nel Montana.
M.W.:“Anche se
può sembrare così non è stato l’aspetto del calcio ( grande
passione dell’attore n.d.r.) a farmi avvicinare alla storia ma
piuttosto il fatto che questo atleta abbia avuto la chiamata e
abbia deciso di farsi prete. Inizialmente non volevano nemmeno
accontentare questo suo desiderio a causa di una malattia
degenerativa da cui era affetto, ma in quel poco tempo è riuscito
ad aiutare tantissime persone. Farò di tutto per realizzare questo
film!”
Negli anni ’90, John Grisham è
stato una delle principali fonti d’ispirazione per il cinema
americano, con gilm come Il Socio, Il Cliente, Il rapporto Pelican
o L’uomo della pioggia, spesso attirando cast stellari, diretti da
registi del calibro di Coppola o Altman; negli ultimi anni,
l’attenzione sul maestro del legal thriller sembra essersi
progressivamente spenta, almeno fino a oggi, con la notizia del
prossimo adattamento di The Partner (uscito in Italia nel 1997 col
titolo, praticamente identico, di Il Partner).
Al progetto si è mostrato
particolarmente interessato Mark Wahlberg, che dovrebbe
parteciparvi sia in veste di produttore che davanti alla macchina
da presa. La storia narra di un avvocato che pianifica un grosso
furto ai danni di un suo socio, pianificando poi la propria finta
morte. Il gioco inizialmente regge, ma poi le cose si mettono male,
e lungo la strada ci sarà di mezzo anche un omicidio. Per la regia
era stato fatto il nome di John Lee Hancock (The Blind Side), che
ha poi rinunciato a causa di altri impegni.
Mark
Wahlberg rilascia per la prima volta dichiarazioni
ufficiali sul prossimo film che lo vedrà protagonista:
Transformers 4. L’attore vive un momento molto
felice della sua carriera e sembra davvero entusiasta di prendere
parte ad un altro film di Michael Bay:
“Sono davvero entusiasta di
‘Transformers'”, dice Mark Wahlberg.
“Michael Bay e io abbiamo appena fatto ‘Pain & Gain’ e abbiamo
avuto un buon rapporto sul set. Venne da me un po’ di tempo fa
e mi disse: ‘Io sono a lavoro su un reboot completamente
diverso di Transformers ‘. Sei interessato?’ io Ho detto: ‘Sì, lo
farò!’. Mi piace l’idea e penso che possiamo fare qualcosa di
veramente fresco. Non si tratta di qualcosa di già stabilito e io
sono solo lì per ottenere solo uno stipendio. Io pensando che
questo è il ruolo più importante della mia carriera e posso fare
qualcosa di veramente speciale. “ “E ‘l’unica volta che i
miei figli sono interessati al film che sto facendo”, dice
ridendo.
Le riprese di Transformers
4 inizieranno a Maggio e l’uscita USA invece è prevista
per il 27 giugno 2014. L’attore sarà presto al cinema con il film
Broken City di Allen Hughes che debutterà il 18 Gennaio e di
cui è già uscito il trailer. Per tutte le notizie su Transformers
4 vi segnaliamo il nostro speciale: Transformers.
Nel corso di una recente intervista
rilasciata al magazine britannico Empire, Mark
Wahlberg ha parlato dei suoi progetti più imminenti: il
sequel di Ted, il quarto capitolo della
saga dei Transformers, la versione per il
grande schermo della serie Entourage.
Cominciamo da Ted: il primo film ha
fatto conoscere i personaggi al pubblico, nel secondo
presumibilmente vi sarà più ‘storia’; Wahlberg ha sottolineato come
il fatto di girare un sequel costituirà per lui un’esperienza
nuova, ma il fatto di lavorare con McFarlane,
abituato alla serialità televisiva, ha fugato ogni dubbio, anche di
fronte alle idee lanciate dal regista per il nuovo film.
Sul fronte dei ‘robottoni’
trasformabili, l’attore ha sottolineato come abbia già avuto modo
di lavorare efficacemente assieme a Michael Bay,
sia pure in un progetto molto diverso, come Pain &
Gain, che sarà una sorta di incrocio tra
Pulp Fiction e
Fargo. Wahlberg ha confermato che il suo
ruolo nel quarto capitolo della saga dei Transformers sarà quello
di un padre.
Per quanto riguarda
Entourage: The Movie, Wahlberg ha
sottolineato la sorpresa con cui è stata accolta l’idea di trarre
un film dalla serie, partita dallo stesso creatore dello show,
Doug Ellin; per quanto concerne il suo ruolo nel
film, l’attore ha spiegato che si tratterà di un cameo, che lo
vedrà vestire i panni del produttore di un show televisivo, al
quale uno dei protagonisti cerca di partecipare.
Transformers 4 sbarcherà
nelle sale il 27 giugno 2014; la data di uscita di Ted non è ancora
stata fissata,mentre Entourage: The Movie, si trova ancora ai primi
stadi della produzione, dopo aver ottenuto il via libera dalla
Warner.
Mark Wahlberg anticipa il suo ruolo da cattivo
nel film Flight Risk, un thriller di prossima
uscita diretto da Mel Gibson. Il film segue la
storia di un maresciallo dell’aeronautica che trasporta un
fuggitivo su un aereo attraverso le terre selvagge dell’Alaska su
un piccolo aereo e inizia a sospettare che il pilota non sia chi
dice di essere. Oltre a Wahlberg, Flight Risk vede
protagonisti Michelle Dockery, Topher
Grace e Monib Abhat.
Parlando con Collider, Wahlberg elogia
il tempo trascorso lavorando al film, dicendo che ama “lavorare
con persone che hanno un grande talento” come Gibson. In
termini di personaggio, Wahlberg ha descritto il ruolo come “lo
stronzo più pazzo che tu abbia mai visto”.“È stato
fenomenale. Davvero, essendo io una spugna e amando lavorare con
persone che hanno un grande talento e poter semplicemente guardarlo
ed essere uno studente per circa 20 giorni è stato straordinario.
Interpreto lo stronzo più pazzo che tu abbia mai visto. Non
interpreto un cattivo dai tempi di Fear. È fuori scala.”
Wahlberg interpreta il pilota in Flight Risk,
il personaggio che inizialmente è un personaggio positivo ma poi
gradualmente esce allo scoperto. Un pilota mal intenzionato rende
naturalmente il film, tutto ambientato sull’aereo, una storia di
sopravvivenza, poiché il pilota ha il controllo sulla sicurezza dei
suoi passeggeri.
Come menzionato da Wahlberg,
interpretare un cattivo è atipico per lui. Ha fatto la sua prima
incursione in territorio di villain nel 1996, interpretando un
amante ossessivo in Fear.
Mark Wahlberg
(attualmente impegnato con le riprese di Transformers The Last
Knight) è il protagonista della prima immagine
ufficiale di Patriots Day, il film
drammatico sull’attentato alla Maratona di Boston di Peter
Berg, che uscirà nelle sale americane il 21 dicembre
2016.
La foto è stata diffusa online da
Yahoo! Movies. Potete
vederla di seguito:
Mark Wahlberg
vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di
Boston. Alex Wolff invece interpreterà Dzochar
Carnaev, il ventunenne musulmano di origine cecena, dichiarato
colpevole per l’attentato dalla giuria popolare dello stato del
Massachusetts l’8 aprile 2015.
L’attentato alla maratona di
Boston, compiutosi il 15 aprile 2013, è stato caratterizzato da due
esplosioni avvenute durante la maratona. L’incidente è stato
causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su
Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la
morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.
Patriots
Day, diretto da Peter Berg e
prodotto dallo stesso Mark Wahlberg insieme
aJohn Goodman, Scott Stuber, Hutch
Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky, vede
nel cast anche J. K. Simmons,John
Goodman, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Jimmy O.
Yang,Vincent Curatola, James Colby e
Themo Melikidze.
Mark Wahlberg
(attualmente impegnato con le riprese di Transformers The Last
Knight) è il protagonista del teaser trailer
ufficiale di Patriots Day, il film
drammatico sull’attentato alla Maratona di Boston di Peter
Berg, che uscirà nelle sale americane il 21 dicembre
2016.
Mark Wahlberg
vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di
Boston. Alex Wolff invece interpreterà Dzochar
Carnaev, il ventunenne musulmano di origine cecena, dichiarato
colpevole per l’attentato dalla giuria popolare dello stato del
Massachusetts l’8 aprile 2015.
L’attentato alla maratona di Boston,
compiutosi il 15 aprile 2013, è stato caratterizzato da due
esplosioni avvenute durante la maratona. L’incidente è stato
causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su
Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la
morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.
Patriots
Day, diretto da Peter Berg e
prodotto dallo stesso Mark Wahlberg insieme
aJohn Goodman, Scott Stuber, Hutch
Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky, vede
nel cast anche J. K. Simmons,John
Goodman, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Jimmy O.
Yang,Vincent Curatola, James Colby e
Themo Melikidze.
La 01 Distribution
ha diffuso il primo intenso trailer italiano di Boston
– Caccia all’Uomo, il nuovo action film con
protagonista Mark Wahlberg che uscirà al
cinema dal 15 aprile 2013.
Nel cast di Boston – Caccia
all’Uomo anche John Goodman, Michelle
Monaghan, Jimmy O. Yang , Vincent Curatola e James
Colby.
La trama di BOSTON – CACCIA ALL’UOMO
BOSTON – CACCIA ALL’UOMO (Patriots
Day) è il nuovo film di Peter Berg (“Deepwater Horizon – Inferno
sull’Oceano”, “Lone Survivor”) basato su un fatto realmente
accaduto: l’attentato alla Maratona di Boston del 15 aprile 2013 e
la cronaca dettagliata, in un thriller ad alta tensione con un
ritmo adrenalinico, di una delle più sofisticate e meglio
coordinate caccia all’uomo nella storia recente. Un potente
racconto sullo straordinario coraggio dimostrato da tutta una
comunità nella risposta al terrorismo in un evento che ha avuto un
forte impatto in tutto il mondo.
Lionsgate ha
svelato il primo trailer di
Arthur
the King, l’anteprima del film in uscita con Mark Wahlbergnei
panni del pilota realmente esistito Mikael Lindnord.
Il film, basato sul libro
Arthur: The Dog Who Crossed the Jungle to Find a Home di
Mikael Lindnord, racconta il legame tra un corridore e un cane dopo
che i due istaurano un legame improbabile.
Oltre a
Wahlberg, il film Arthur the
King vede protagonisti anche Simu Liu, Juliet
Rylance,
Nathalie Emmanuel, Ali Suliman, con Bear Grylls nel
ruolo di Se stesso, e Paul Guilfoyle.
La trama di Arthur the
King
Il film “segue Mikael mentre trova
un cane randagio ferito durante una corsa di 400 miglia attraverso
la giungla ecuadoriana. Dopo aver offerto al cane del cibo prima di
ripartire, il cane ha seguito la sua squadra attraverso alcuni dei
terreni più difficili del pianeta, con Lindnord che ha deciso di
adottare il cane e di riportarlo in Svezia”, si legge nella sinossi
ufficiale del film. Arthur the King uscirà nelle sale americano il
22 marzo 2024.
Anders e Brian
Burns, dopo aver scritto Daddy’s Home,
hanno collaborato alla stesura della sceneggiatura di
Instant Family, nuova commedia che vedrà nel cast
Mark Wahlberg e Steve
Levinson.
La produzione del film inizierà nel
2018. Il film racconta di una coppia che desidera dei figli. Non
potendoli avere in modo naturale, decide di adottarne uno ma finirà
per trovarsi con tre bambini con cui non avranno intenzione di
imparentarsi.
Nel cast troveremo
Mark Wahlberg, attore che abbiamo già visto nei
film Daddy’s Home e Daddy’s Home
2, nelle sale da questo Natale. In Instant
Family interpreterà il ruolo principale.
Mark WahlbergsostituisceBen
Affleck in Triple Frontier
Wahlberg ha preso parte a numerosi
film tra cui Boogie Nights – L’Altra Hollywood,
Three Kings, La tempesta Perfetta, Il
Pianeta delle Scimmie, The Italian Job. Per il suo ruolo
di attore non protagonista nel film The Departed – Il bene
e il male, Wahlberg è stato nominato per un Academy
Award.
Wahlberg è apparso nelle commedie
Ted, Lone Survivor,
Deepwater Horizon, Boston – Caccia
all’Uomo, Transformers: L’Era
dell’Estinzione e Transformers: L’Ultimo
Cavaliere.
In che modo una star di Hollywood
esce a fare colazione, mostrando i suoi muscoli? Con una polo
piuttosto stretta, azzurra… È l’abbigliamento di Mark
Wahlberg, beccato la mattina del 16 ottobre, venerdì
scorso, da Just Jared a Brentwood,
California. L’attore quarantaquattrenne sarà nei cinema a Natale
con Daddy’s Home, insieme a Will
Ferrell.
Intrigante indiscrezione riguardo
il cast di Transformers 4: della partita potrebbe
far parte anche Mark Wahlberg. Come si sa, Michael Bay, almeno per
quanto concerne i protagonisti ‘in carne ed ossa’, del prossimo
capitolo della saga ripartirà da zero: il film infatti non
riproporrà nessuno dei personaggi – e dunque dei volti – delle
puntate precedenti, il che però non vuol dire che Trasnformers 4
sarà un reboot: la vicenda prenderà comunque le mosse dal finale
del capitolo precedente, riportandone sullo schermo i protagonisti
‘robotici’.
A quanto si sa, Bay e Wahlberg
hanno già parlato del progetto, se non altro a livello preliminare:
i due del resto provengono dalla recentissima collaborazione in
occasione di Pain & Gain, lavoro che ha visto il regista cimentarsi
con il genere della commedia dai toni oscuri, la cui uscita è
prevista per il prossimo anno. Tornando a Transformers 4,
protagonisti della sceneggiatura, scritta da Ethan Kruger (che ha
già contribuito al secondo e terzo capitolo della saga) dovrebbero
essere un padre e il suo figlio adolescente, che potrebbe diventare
il personaggio centrale di eventuali ulteriori sequel. Bay ha
peraltro già dichiarato che questo sarà il suo ultimo impegno
coi ‘robottoni trasfrormabili’, ma va ricordato che disse la stessa
cosa anche in occasione di Transformers 3. L’uscita di Transformers
4 è prevista per il 29 giugno 2014.
Per i Navy Seals sul grande
schermo, è sicuramente un buon momento: da Act of Valor, appena
uscito nei cinema americani, all’attesissimo nuovo lavoro di
Kathryn Bigelow incentrato sulla caccia a Bin
Laden, le forze speciali della marina americana stanno vivendo un
nuovo periodo di notorietà al cinema. Peter Berg
(regista di Hancock e dell’imminente Battleship (uscita prevista in
aprile) ha deciso di ‘cogliere l’attimo’ e di mettere con
Lone
Survivor, in cui potrebbero apparire Mark
Wahlberg e Ben Foster.
Alla base del film il libro di
Marcus Luttrell e Patrick Robinson ex membri delle forze d’elilte
americane in Iraq: la vicenda prenderà le mosse da un episodio
avvenuto nel 2005 a Luttrell e alla sua squadra, che trovandosi di
fronte tre bambini e un anziano, decisero di abbandonare una
missione; subito dopo però, vennero attaccati da 250 militanti di
al Qaeda: 15 soldati americani morirono, un elicottero di
salvataggio venne abbattuto, Luttrell fu lunico superstite; a
interpretarlo dovrebbe essere Wahlberg. Lo stesso Wahlberg sarebbe
nel frattempo interessato a intepretare Headhunters, adattamento
dell’omonimo thriller del norvegese Jo Nesbo.