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La Mummia: un mostruoso Tom Cruise nel trailer finale

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La Mummia: un mostruoso Tom Cruise nel trailer finale

Ecco il trailer finale de La Mummia, diffuso dalla Universal Pictures, che vede Tom Cruise alle prese con la mostruosa creatura ma anche con una trasformazione spaventosa.

La Mummia: Tom Cruise a gravità zero per uno stunt del film

Il film, remake del classico horror del 1932, sarà ambientato ai nostri giorni, a differenza della trilogia con Brendan Fraser, e che il personaggio di Cruise non sarà un archeologo ma un militare in pensione, la Wallis sarà una scienziata. Sofia Boutella interpreterà la Mummia, mentre per Jake Johnson è stato creato appositamente un ruolo: sarà un membro dell’esercito.

Alla regia ci sarà Alex Kurtzman, titolare dello sviluppo dell’Universo Condiviso dei Mostri Universal, e che la sceneggiatura è stata scritta da Jon Spaihts (Doctor Strange).

Nel cast del film Tom Cruise, Sofia Boutella, Annabelle Wallis, Russell Crowe e Jake Johnson.

Aquaman: Amber Heard nel costume di Mera – foto

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James Wan ha condiviso la prima foto dal set di Aquaman che ritrae Amber Heard nei panni di Mera. Rispetto alla Mera di Justice League, questa sembra decisamente più colorata. Potete vedere di seguito la bella immagine: [nggallery id=3129]

L’attrice ha inoltre condiviso su Twitter la seguente foto che segna il DAY 1 sul set per lei:

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Aquaman: James Wan condivide una foto dalle location

Prima di apparire come assoluto protagonista in Aquaman, il personaggio di Jason Momoa sarà trai protagonisti di Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of Justice.

Aquaman sarà diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà protagonista Jason Momoa (Game of Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard (Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi LinWillem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Sinossi

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Wonder Woman: Antiope nella nuova foto

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Wonder Woman: Antiope nella nuova foto

Robin Wright sarà Antiope in Wonder Woman. Il personaggio sarà quello di una fiera guerriera, che istruirà Diana nell’arte del combattimento, la più forte combattente dell’isola di Temiscira. Di seguito una nuova immagine dell’attrice nei panni del personaggio, pubblicata da Empire: [nggallery id=2194]

Wonder Woman trailer finale: “Loro non ti meritano”

Il film arriverà il primo giugno al cinema e sono già disponibili le prime reazioni che paragonano la pellicola di Patty Jenkins al primo film su Captain America.

Wonder Woman: polemiche su Diana troppo “depilata”

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Nel cast di Wonder Woman ci sono Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena Anaya e David Thewlis.

Il film è prodotto da Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

MCU: i 10 momenti che ci hanno messo in imbarazzo

MCU: i 10 momenti che ci hanno messo in imbarazzo

Il MCU (Marvel Cinematic Universe) è senza dubbio amato dai fan. Gli incassi stratosferici dei prodotti Marvel Studios ne hanno fatto i film più amati degli ultimi anni, dai fan, non solo amanti dei fumetti, che aspettano sempre con ansia il nuovo capitolo del grande racconto messo in piedi dalla Casa delle Idee. Tuttavia, qualche volta il MCU ha messo i suoi affezionati fan di fronte a momenti di interdizione, sicuramente imbarazzanti, per scelta di situazioni e di parole.

Ecco i 10 momenti più imbarazzanti del MCU

Mi scappa la pipì

In Iron Man 2, Tony Stark fa pipì nell’armatura. Il momento in questione è quello che ci mostra la festa a villa Stark durante la quale Tony si ubriaca e perde il controllo. Un omaggio a Demon in a Bottle, sembrerebbe, eppure una delle storie più belle e complicate di Iron Man, viene ridotta a una scena soltanto e a una situazione decisamente imbarazzante e di bassa lega.

Selvig nudo

I film di Thor hanno sempre avuto un tono leggermente diverso rispetto agli altri film del MCU e lo humor dei film con Chris Hemsworth si è sempre distinto. Resta però da capire perché si è operata la scelta di far andare in giro nudo il professor Selvig. La scelta rimane misteriosa e per molti versi fuoriluogo.

Il Mandarino è Trevor

La campagna marketing di Iron Man 3 ci avevamo messo di fronte a un villain con i fiocchi: il premio Oscar Ben Kinsley chiamato a interpretare il Mandarino. Tuttavia il colpo di scena del film ha cambiato le carte in tavola rivelandoci Trevor. La realtà è che non solo il suddetto colpo di scena non era atteso, ma anche la situazione con cui è stato mostrato non era decisamente consona. Il risultato è che la rivelazione della vera identità del Mandarino è a furor di popolo uno dei momenti più imbarazzanti del MCU.

Jackson Pollock

Guardiani della Galassia si distingue per una scrittura arguta e intelligente. Tuttavia la battuta di Star Lord su Jackson Pollock ha senza dubbio fatto storcere qualche naso, non perché non sia divertente, ma perché rasenta il cattivo gusto, soprattutto in un film indirizzato a un pubblico molto giovane.

Tony e zia May

Nessuno mette in dubbio che tra Tony Stark e zia May ci sia alchimia. Gli stessi interpreti, Robert Downey Jr e Marisa Tomei, hanno fatto coppia nella vita reale negli anni ’80, tuttavia in Civil War, quando i due si incontrano, accade una cosa che ha certamente indispettito qualche fan. Il momento più toccante riservato a Tony è quando racconta di Pepper e della pausa che hanno preso. Il vendicatore con l’armatura è rimasto solo e di lì a poco perderà anche parte dei suoi amici, a causa della “guerra civile”, la battaglia all’aeroporto. Per quale motivo renderlo baldanzoso e marpione di fronte a May?

Banner e Romanoff

Uno dei passi falsi di Avengers Age of Ultron è stato quello di mettere in scena una specie di relazione romantica tra Bruce Banner e Natasha Romanoff. I due Vendicatori hanno senza dubbio molto in comune, ma non sappiamo se tale storia possa avere un seguito. Inoltre la relazione sembra sminuire in qualche modo il ruolo di Natasha che continua a essere collegata a una presenza maschile di volta in volta, quasi a volerne minare l’autonomia di personaggio.

The Manchurian Candidate

Tutto Civil War è settato su un tono alquanto serio e persino Tony Stark, che dell’ironia ha fatto la sua cifra distintiva, si tiene su un certo livello di serietà. Tuttavia, nonostante la serietà del contesto, riesce comunque a trovare la forza di fare una battuta, chiamando l’avversario con l’appellativo di Manchurian Candidate, riferendosi al suo “lavaggio del cervello”. Decisamente fuori tono.

La battaglia con il mantello

La Cappa della Levitazione è stata dotata, in Doctor Strange, di una personalità propria, come fosse il tappeto magico di Aladdin, tuttavia oltre all’accezione buffa, ai Marvel Studios hanno esagerato, mettendo in piedi un siparietto imbarazzante che vede il mantello scontrarsi con lo stesso Strange.

Non l’ho vista arrivare

Forse il momento più infelice dell’intero MCU. Quicksilver che non riesce a spostarsi e viene crivellato di colpi alla fine della battaglia di Sokovia in Avengers Age of Ultron.

La caverna

Un’altra scena di Avengers Age of Ultron che lascia interdetti è quella di Thor nella caverna. Lo scopo della scena è quello di annunciare un Thor 3 (Ragnarok) che il pubblico sapeva già sarebbe arrivato. Il risultato è invece quello di mettere in mostra il meglio di Hemsworth (il torace nudo) senza aggiungere nulla alla trama del film in corso.

Cannes 70: Todd Haynes racconta Wonderstruck ed elogia Amazon, alimentando la polemica

Mentre la polemica relativa al Festival di Cannes e Netflix non accenna a placarsi, Todd Haynes arriva sulla Croisette a gettare nuova benzina sul fuoco. Quest’anno porta in concorso il suo nuovo film Wonderstruck (qui la nostra recensione), prodotto per gran parte dagli Amazon Studios, gli studi del colosso Amazon che – esattamente come Netflix – è uno dei grandi poli dello streaming online. La paura della “vecchia guardia” cinematografica è che internet porti via dalle sale i grandi film, allo stesso tempo che la qualità da grande schermo perda colpi e si abbassi inesorabilmente a causa della televisione. Todd Haynes non la pensa affatto così, anzi: “La divisione film di Amazon è fatta da veri cineasti che amano il cinema e promuovono i film indipendenti, regalano nuove possibilità in un mercato spesso in mano a poche grandi aziende.”

Ricordiamo che tutto è nato dalla scelta di mettere quest’anno in concorso due film di Netflix che non vedranno la sala, ma solo lo streaming. Il festival ha così deciso di regolarizzare la cosa e accettare, dal 2018 in poi, solo film con distribuzione su grande schermo. A sostegno di questa tesi due grandi del panorama internazionale, giurati di questa edizione numero 70, Pedro Almodovar e Will Smith. Oltre la polemica però ci sono proprio i film e i loro protagonisti, Julianne Moore, tornata a lavorare con Todd Haynes per la quarta volta, ha detto di Wonderstruck: “Nei film di Todd non devi fare nulla, è tutto organizzato nel dettaglio, dal punto di vista tecnico e linguistico, devi semplicemente entrare nel suo mondo”.

Il regista però ha risposto con grazia ai complimenti, dicendo che la Moore “ha in realtà caratterizzato profondamente un personaggio nato soltanto sulla carta, ha dato al suo ruolo una dimensione che non avrei potuto insegnarle”. Il film ha convinto quasi tutti a Cannes e sicuramente lo vedremo arrivare anche nelle sale italiane, anche se probabilmente ci vorrà il prossimo autunno.

Cannes 70, foto: il photocall di Wonderstruck con Michelle Williams e Julianne Moore

Ecco gli scatti dal photocall di Wonderstruck (qui la nostra recensione), il film che Todd Haynes presenta in concorso al Festival del 2017. Con il regista di Carol, ci sono Julianne Moore e Michelle Williams.

Il Festival di Cannes 2017 si svolge dal 17 al 28 maggio.

A questo link potete consultare il nostro speciale di Cannes 70

Film al cinema del 18 maggio: Scappa – Get Out, I Peggiori, Sicilian Ghost Story

Get Out – Scappa di Jordan Peele: Chris (Daniel Kaluuya), un giovane fotografo e artista afro-americano di New York, accetta di conoscere i genitori della sua fidanzata bianca Rose (Allison Williams), durante un weekend fuori città nella loro tenuta di famiglia. I genitori della ragazza Missy e Dean (Catherine Keener e Bradley Whitford) e il fratello minore Jeremy (Caleb Landry Jones) si dimostrano fin da subito gentili e accomodanti, forse per dissimulare l’imbarazzo generato dal rapporto interraziale della figlia.

Sicilian Ghost Story di Fabio Grassadonia, Antonio Piazza: In un piccolo paese siciliano ai margini di un bosco, Giuseppe, un ragazzino di tredici anni, scompare. Luna, una compagna di classe innamorata di lui, non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Si ribella al clima di omertà e complicità che la circondano e pur di ritrovarlo, discende nel mondo oscuro che lo ha inghiottito e che ha in un lago una misteriosa via d’accesso. Solo il loro indistruttibile amore le permetterà di tornare indietro.

The Dinner di Oren Moverman: Una cena tra due fratelli con le rispettive mogli in un ristorante di lusso fa venire a galla un orribile segreto.

7 minuti dopo mezzanotte di J.A. Bayona: Si fatica a credere che le storie narrate dopo la mezzanotte accadano realmente: le ore buie proiettano la fiaba nel sogno e non si capisce se il gigantesco mostro (Liam Neeson) che emerge da un vecchio e imponente albero – 7 minuti dopo la mezzanotte – sia frutto dell’immaginazione del protagonista oppure no.

Alcolista di Lucas Pavetto: Un uomo solo, senz’altra compagnia che le bottiglie di alcolici sparse per casa, passa le giornate a progettare l’omicidio del suo vicino di casa. L’incontro con Claire, un’assistente sociale, lo aiuterà a chiarire le ragioni di questo piano e a cacciare via i demoni che assillano la sua vita. O forse no?

I Peggiori di Vincenzo AlfieriMassimo (Lino Guanciale) e Fabrizio (Vincenzo Alfieri) Miele, sono due fratelli squattrinati e senza prospettive che si barcamenano come possono nella speranza di garantire un futuro migliore alla sorella tredicenne Chiara (Sara Tancredi). Il tutto, in una città che non gli appartiene e di cui faticano ad accettarne usi e costumi, Napoli.

La notte che mia madre ammazzò mio padre di  Inés París: Succede tutto in una notte. Con i figli via di casa per una gita, Isabel si propone di organizzare la cena di lavoro che suo marito Angel e la sua ex moglie Susana hanno in agenda con un famoso attore argentino: lo vogliono convincere a essere il protagonista del loro prossimo film, un giallo scritto dallo stesso Angel. A quel punto mancherebbe solo la coprotagonista e Isabel, attrice in cerca di una parte, sente che quella è la sua occasione per convincere tutti quanti. Ma nel bel mezzo della serata fa capolino lo stralunato ex di Isabel che ha urgente bisogno di parlarle… Black comedy con un cast di stelle, in un esilarante intreccio che mescola Agatha Cristie e il più brillante humor spagnolo.

My Italy di Bruno Colella: Un produttore italiano ed il suo assistente si aggirano per l’Europa in cerca di fondi per finanziare un progetto cinematografico che racconta la vita e le opere di quattro grandi artisti di arte contemporanea: il polacco Krzysztof Bednarski, il danese Thorsten Kirchhoff, l’americano Mark Kostabi ed il malesiano H.H. Lim; i quattro artisti, protagonisti della scena dell’arte contemporanea anche nella realtà, sono tutti innamorati dell’Italia e hanno casa a Roma. Parallelamente a questa ricerca, i quattro protagonisti verranno catapultati in vicende ed avventure tra l’incredibile e il paradossale…

Orecchie di Alessandro Aronadio: Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul frigo recita: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina”. Il vero problema è che non si ricorda proprio chi sia, questo Luigi. Inizia così una tragicomica giornata alla scoperta della follia del mondo, una di quelle giornate che ti cambiano per sempre.

Film al cinema dal 20 maggio

Fortunata di Sergio Castellitto: Il film racconta la storia di Fortunata (Jasmine Trinca) una giovane madre con un matrimonio fallito alle spalle e una bambina di otto anni. Fortunata ha una vita affannata, fa la parrucchiera a domicilio, parte dalla periferia dove abita, attraversa la città, entra nelle case benestanti e colora i capelli delle donne e allo stesso tempo combatte quotidianamente con determinazione per conquistare il proprio sogno: aprire un negozio di parrucchiera sfidando il suo destino, nel tentativo di emanciparsi e conquistare la sua indipendenza e il diritto alla felicità. Fortunata sa che per arrivare fino in fondo ai propri sogni bisogna essere fermi: ha pensato a tutto, è pronta a tutto, ma non ha considerato la variabile dell’amore, l’unica forza sovvertitrice capace di far perdere ogni certezza. Anche perché, forse per la prima volta, qualcuno la guarda per la donna che è e la ama veramente.

La notte non fa più paura di Marco Cassini: Il terremoto d’Emilia è stato in particolare il terremoto delle fabbriche; i morti sono stati soprattutto gli operai. Persone venute dal sud, dall’estero o dalla stessa provincia. Venute per lavorare. Persone seppellite vive dalle macerie di capannoni, industrie, fabbriche. Loro, nel terremoto d’Emilia, hanno pagato il prezzo più alto. La vita già precaria, frustrante e faticosa di quattro ragazzi e di una generazione distrutta da un terremoto. Il terremoto è dentro le loro vite, da prima, e le distrugge dopo. Siamo terremotati da sempre, sradicati e costretti ad emigrare. Il film è una riflessione, anche esistenziale, oltre che essere il racconto di una scossa atroce: uno spiraglio di luce, quindi, una possibilità. E’ un racconto dal cuore umanissimo, non provocatorio, accusatorio e rabbioso, ma intimo, empatico e lucido, senza patetismi.

Cannes 70: ecco il trailer di Okja di Bong Joon-ho

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Cannes 70: ecco il trailer di Okja di Bong Joon-ho

Ecco il trailer italiano di Okja, film diretto da Bong Joon-ho per Netflix che fa parte della selezione ufficiale di Cannes 70. Nella pellicola vedremo Jake Gyllenhaal, Tilda Swinton, Giancarlo Esposito, Paul Dano, Devon Bostick, Lily Collins, Byun Heebong, Shirley Henderson, Daniel Henshall, Je Moon, Choi Wooshik e Steven Yeun. 

La trama di Okja

Questa straordinaria avventura globale del visionario regista Bong Joon Ho racconta la storia di un’amicizia davvero profonda. Mija è una ragazzina che rischia ogni cosa pur di impedire a una potente multinazionale di rapire il suo migliore amico, un possente animale di nome Okja. Questa commedia drammatica segue Mija in un viaggio attorno al mondo che amplierà i suoi orizzonti in un modo che nessun genitore augurerebbe ai propri figli, mettendola di fronte a dure realtà come la sperimentazione di alimenti geneticamente modificati, la globalizzazione, l’ecoterrorismo e l’ossessione dell’umanità per l’immagine, i marchi e l’autopromozione.

Il film, in quanto prodotto Netflix destinato alla distribuzione sulla piattaforma, ha generato non poche discussioni in apertura di Festival e anche durante la conferenza della giuria di ieri. Il presidente di Giuria, Pedro Almodovar, ha chiaramente dichiarato che si rifiuterà di premiare dei film che non saranno poi distribuiti in sala.

A questo link potete consultare il nostro speciale di Cannes 70

Fonte: Netflix Italia

Wonderstruck: recensione del nuovo film di Todd Haynes

Wonderstruck: recensione del nuovo film di Todd Haynes

L’ultimo appuntamento con Todd Haynes su grande schermo, esattamente due anni fa al Festival di Cannes, ci aveva riportato negli Stati Uniti negli anni ’50. Un’epoca tanto patinata quanto piena di preconcetti, un’atmosfera in cui due donne scoprivano il loro amore reciproco e carnale facendo scandalo e anticipando di molto i tempi. Oggi con Wonderstruck, il regista di Carol fa un passo indietro e mette da parte quel cinema adulto, passionale, in favore di un racconto per ragazzi dall’alto valore sociale.

Wonderstruck, la trama

Un avventuroso viaggio alla ricerca della “stanza delle meraviglie”, una Wonderstruck per l’appunto, in compagnia di Ben e Rose, due ragazzini cresciuti in epoche diverse che condividono una particolare condizione: l’essere sordi. Il primo è un bimbo degli anni ’70, la seconda una ragazza di fine anni ’20, le cui storie hanno certamente un filo rosso da spartire – ma lasciamo che sia lo stesso Todd Haynes a farvi scoprire come.

Wonderstruck

Al di là delle due storie montate in modo alternato, a colori e in bianco e nero, e raccontate come una favola della buonanotte prima di dormire, il regista lavora con minuzia con le scenografie e con il sonoro, per metterci quanto più nei panni dei due ragazzi. Le vicende di Rose diventano un vero e proprio film muto, il viaggio di Ben invece risuona come un disco Rhythm and blues, mescolando tutto si ottiene un’esperienza sensoriale da provare nel buio della sala.

Wonderstruck gode infatti di una sensibilità fuori dal comune, è capace di far provare al suo pubblico ciò che i suoi giovani protagonisti provano, senza voci e suoni d’ambiente. Proprio per questo motivo il valore sociale del film è inestimabile, spiega in modo aggraziato la sordità a chi non sa minimamente cosa si prova, inoltre lo fa con un comparto tecnico impeccabile.

WonderstruckChi conosce Todd Haynes del resto sa bene con quale eleganza sia solito confezionare i suoi lavori, all’interno dei quali ogni inquadratura si trasforma in diamante – anche grazie al talento di Edward Lachman, storico direttore della fotografia dello stesso Haynes. Formalmente Wonderstruck è forte di un linguaggio semplice, lineare, che va sempre al sodo delle questioni, probabilmente anche per colpire un target giovanissimo. Forse questo è l’unico vero problema dell’opera, che nella sua seconda ora diventa eccessivamente didascalica e si affida alla voce off (e alle parole scritte) per snocciolare i nodi della storia.

Questo però rende accessibile Wonderstruck a tutti, una favola della buonanotte – come dicevamo sopra – da raccontare ai più piccoli prima di andare a letto, utile a insegnare i valori dell’uguaglianza e del rispetto, ad accettare la diversità e a comprenderla fino in fondo. Una piccola stanza della meraviglie all’interno della quale sono raccolte le bellezze della nostra umanità interiore, il nostro smisurato amore, l’affetto dell’amicizia profonda – da attraversare in punta di piedi.

Wonder Woman: Diana difende gli innocenti nel nuovo spot

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Wonder Woman: Diana difende gli innocenti nel nuovo spot

Si fa sempre più fitta la campagna promozionale dedicata a Wonder Woman in prossimità dell’uscita del film di Patty Jenkins. Di seguito vi proponiamo un nuovo spot televisivo in cui Diana si proclama protettrice dei più deboli.

https://www.youtube.com/watch?v=-nii5jXNFkc

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Il film arriverà il primo giugno al cinema e sono già disponibili le prime reazioni che paragonano la pellicola di Patty Jenkins al primo film su Captain America.

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Il film è prodotto da Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

Pirati dei Caraibi 5: la fine di tutto, nel nuovo spot tv

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Pirati dei Caraibi 5: la fine di tutto, nel nuovo spot tv

Ecco un nuovo spot tv di Pirati dei Caraibi 5 in cui si preannuncia la fine della storia di Jack Sparrow (Johnny Depp). Quali sorprese ci riserverà il film al cinema dal 24 maggio?

https://www.youtube.com/watch?v=_uXiHfhqLec

Diretto dalla coppia di registi norgesi Espen Sandberg and Joachim Rønning (Kon-Tiki), Pirates of the Caribbean Dead Men Tell No Tales sarà il quinto capitolo del franchise prodotto da e vedrà il ritorno di Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow, Orlando Bloom come Will Turner e Geoffrey Rush come il capitano Barbosa. Al film si sono uniti il premio Oscar Javier Bardem, che interpreta l’antagonista del film, capitano Salazar. Brenton Thwaites (Maleficent, The Giver) che interpreta un personaggio di nome Henry e Paul McCarney in un ruolo ancora sconosciuto.

Pirati dei Caraibi 5: lo spot esteso del Super Bowl LI in italiano

Dopo La maledizione della prima luna, La maledizione del forziere fantasma, Ai confini del mondo, Oltre i confini del mare, arriva il quinto capitolo della saga: Dead Men Tell No Tales.

Pirates of the Caribbean Dead Men Tell No TalesLe riprese, iniziate lo scorso febbraio, sono state poi bloccate a causa di un infortunio di Johnny Depp fuori dal set. La produzione tuttavia assicura l’uscita della pellicola, come da programma, per Maggio del 2017.

In questo film, vedremo il Capitano Jack Sparrow braccato dai pirati fantasma al seguito del temibile Salazar, fuggito dal Triangolo del Diavolo. Per riacquistare la libertà al povero pirata non rimarrà che trovare il leggendario Tridente di Poseidone, l’unico oggetto in grado di donare al possessore il controllo totale dei mari.

Pirati dei Caraibi 5: ecco il titolo italiano del film con Johnny Depp

Wicked: l’adattamento conterrà canzoni originali

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Wicked: l’adattamento conterrà canzoni originali

È stato confermato che nel 2019 arriverà al cinema l’adattamento per grande schermo per il celebre musical di Broadway Wicked, basato a sua volta sul romanzo Strega: Cronache dal Regno di Oz in Rivolta di Gregory Maguire.

Stephen Schwartz è stato incaricato di scrivere la sceneggiatura del film, e in un’intervista a Variety ha aggiornato sul progetto che sarà diretto da Stephen Daldry.

“Il regista, Stephen Daldry, sta aspettando una bozza dello script. Ci stiamo divertendo molto a rivisitare il materiale originario che amiamo, e a pensare a tutte le soluzioni che possiamo adottare sul grande schermo per raccontare nuovamente questa storia.

(…)

Abbiamo pianificato nuove canzoni. E se i fan si aspettano una copia del musical teatrale al cinema, è meglio che si preparino per un’esperienza nuova. Ci sono cose che funzionano sul palcoscenico ma non in un film. Per fare qualcosa che abbia vita propria, dobbiamo lavorare in maniera diversa.”

Wicked: il film arriverà al cinema nel 2019

Wicked è un musical del 2003 composto da Stephen Schwartz (musiche e testi) con libretto di Winnie Holzman.

Il progetto cinematografico risale al 2008, quando si viene a sapere che la Universal Pictures si interessa alla realizzazione di un film, supportata da Marc Platt, già produttore della versione teatrale. Prima che Daldry fosse incaricato della regia, in molti si sono fatti avanti per il posto, tra questi ci sono stati: J.J.Abrams, James Mangold, Rob Marshall e Ryan Murphy.

Il musical è basato sul romanzo Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West di Gregory Maguire pubblicato in italiano col titolo Strega: Cronache dal Regno di Oz in rivolta. Il romanzo è a sua volta una rivisitazione de Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum con numerosi riferimenti all’adattamento cinematografico del 1939. È attualmente il 12º musical che più a lungo è stato rappresentato a Broadway e il 28º più a lungo rappresentato nella storia del teatro.

Wicked racconta la storia di Elphaba, la futura Malvagia Strega dell’Ovest, ed il suo rapporto con Galinda, più tardi Glinda, la Strega Buona del Nord. La loro amicizia deve fare i conti con le loro diverse personalità e i diversi punti di vista, la stessa rivalità in amore, le reazioni al governo corrotto del Mago di Oz, e per ultimo la fine pubblica di Elphaba. I fatti si svolgono prima e durante l’arrivo di Dorothy dal Kansas, e contiene molti riferimenti a scene famose e dialoghi del film del 1939, Il Mago di Oz.

Kevin Feige vuole X-Men, Fantastici Quattro e Vendicatori uniti sul grande schermo

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Prima dell’avvento di Kevin Feige e dei Marvel Studios, i fumetti Marvel hanno vissuto un periodo davvero difficile che ha spinto i vertici dell’azienda a cedere i diritti di sfruttamento di cinematografico di alcuni personaggi a casa di produzione esterne. Si è venuta a creare così la situazione per cui la Sony possiede i diritti di Spider-Man e dei personaggi a lui connessi, mentre la Fox quelli degli X-Men e dei Fantastici Quattro (più affini).

Questo ostacolo sembra essere stato aggirato con intelligenza in occasione della gestione congiunta, per così dire, del personaggio di Spider-man, ma sembra che le ambizioni di Kevin Feige guardino oltre.

Kevin Feige spiega come sono nate le scene post-credits

Facciamo un passo indietro. Dopo l’uscita di Logan, Hugh Jackman ha dichiarato di aver finito con Wolverine, a meno che non si fosse presentata l’occasione di schierarsi al fianco dei Vendicatori. A questa dichiarazione, ha fatto eco adesso Feige in persona: “Il mio obbiettivo è quella di replicare l’esperienza dei lettori al cinema e negli ultimi dieci anni siamo stati capaci di farlo oltre ogni mio rosea previsione. Certamente, introdurre Spidey in Civil War, in Infinity War, è un altro sogno che si realizza di cui non avevo nemmeno mai osato parlare perché pensavo che le speranze fossero esili. Quindi, non ci sono piani per gli altri personaggi che sono fuori dal MCU, ma mai dire mai. Chi può sapere cosa accadrà in futuro?”

Che ci sia qualche segreto da svelare per l’ancora misteriosissima Fase 4?

Wonder Woman: il sequel è già in lavorazione

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Wonder Woman: il sequel è già in lavorazione

Gal Gadot, la regista Patty Jenkis, la sua co-star Chris Pine e dei produttori Zack e Deborah Snyder, hanno partecipato a un fan event di Wonder Woman dedicato ai fan.

Durante l’incontro, svoltosi a Shangai, Snyder ha dichiarato che un sequel per il film della Jenkins è già in lavorazione mentre Deborah Snyder ha confermato che sarà Batgirl la prossima eroina DC ad arrivare sul grande schermo, dopo l’Amazzone di Temiscira.

Wonder Woman trailer finale: “Loro non ti meritano”

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Akira: ecco perché Jordan Peele ha rinunciato

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Akira: ecco perché Jordan Peele ha rinunciato

A fine marzo The Tracking Board aveva riportato che Jordan Peele, regista di Scappa – Get Out (da oggi nei cinema italiani, qui la nostra recensione), era il frontrunner per il live action di Akira.

Adesso, Peele, che sta godendo di una inaspettata popolarità grazie al successo travolgente del film, ha dichiarato che ha rinunciato all’opportunità di dirigere il remake del classico dell’animazione giapponese, film culto di più di una generazione: “Akira è uno dei miei film preferiti di sempre e credo ovviamente che la storia giustifichi un budget importante, ma la vera domanda per me è: voglio lavorare su materiale che già esiste o voglio fare qualcosa di originale? A fine giornata, sento di voler fare qualcosa di originale.”

La Warner ha sbloccato il progetto su un live action di Akira

Akira è un film d’animazione di produzione giapponese del 1988, scritto e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga del medesimo autore, pur avendo un diverso sviluppo e un diverso finale.

Considerato il capolavoro assoluto di Ōtomo, Akira è stato tra gli anime che, con il suo successo, ha reso l’animazione giapponese più popolare in Occidente. La colonna sonora del film venne composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

Guardiani della Galassia Vol. 2: svelata la verità dietro al cameo di Nathan Fillion

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Tutti i fan di James Gunn si aspettavano un cameo di Nathan Fillion in Guardiani della Galassia Vol. 2. Tuttavia l’apparizione non è arrivata e i fan si chiedevano cosa fosse accaduto al progetto originale, fino a che James Gunn stesso non ha provveduto a spiegare la cosa. Ecco cosa ha scritto su Instagram:

Nathan è in ogni film che ho diretto, anche solo come voce mostruosa e pervertita in Guardiani della Galassia. Non avevo un bel cammeo per lui nel Vol. 2, e volevo che rientrasse nell’Universo Cinematografico Marvel prima o poi, quindi non volevo fargli fare la Guardia Aakon #2, impedendogli di avere un ruolo più grande in futuro. Adoro davvero il personaggio di Simon Williams / Wonder Man nei fumetti – a volte un attore / supereroe un po’ bastardo – e ci vedevo benissimo Nathan (non perché sia un bastardo, ma perché è bravissimo a interpretare personaggi così).

Ma ovviamente in un film ambientato al 99,9% nello spazio non riuscivo a trovare un posto per lui. Quindi in un brevissimo flash sulla Terra ho deciso di infilare un cinema che organizzava un “Simon Williams Film Festival”, con sei poster di Simon Williams esposti all’esterno. Ovviamente si trattava di film di Serie B. Che peraltro sono a loro volta delle specie di easter egg. Sfortunatamente, la brevissima porzione di scena in cui comparivano rallentava il film e così ho dovuto togliere questa sorpresa… insieme alle facciate dei negozi con insegne come “Mantlos” “Annett” e “Starlin”).

Ecco quindi la storia. L’unico cammeo di Nathan nel film erano questi poster. Li pubblicherò nei prossimi giorni. E sì, penso che possiamo considerarli canone nell’UCM, quindi spero che Simon Williams torni presto!

Leggi la recensione di Guardiani della Galassia Vol. 2

In Guardiani della Galassia Vol. 2 tornano Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel, e Bradley Cooper,. Confermati anche Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff, Kurt Russell, Elizabeth Debicki, Tommy Flanagan Chris Sullivan.

Al ritmo di una nuova, fantastica raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.

Guardiani della Galassia Vol. 2: le migliori performance dei protagonisti

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Hellboy: Rise of the Blood Queen, il primo artwork dal mercato di Cannes

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È stato fotografato al mercato di Cannes 70 il primo artwork ufficiale di Hellboy: Rise of the Blood Queen, il reboot che vedrà protagonista il diavolo rosso che sarà interpretato da David Harbour (Stranger Things).

Potete vedere di seguito l’immagine scattata da Bloody Disgusting.

Hellboy: Rise of the Blood Queen, ed è stato scritto da Andrew Cosby, Christopher Golden e Mike Mignola stesso. Inoltre sappiamo che sarà diretto da Neil Marshall (The Descent, Game of Thrones).

Parlando a Silver Screen Beatlo sceneggiatore Cosby ha commentato il tono del film, definendolo più declinato verso l’horror rispetto a quello di del Toro: “Non posso davvero parlare nello specifico della storia, che al momento stanno mantenendo alquanto segreta, ma posso dire che sarà una versione più oscura, più macabra di quella già vista. Neil ha detto all’inizio che camminavamo sul filo del rasoio tra l’horror e il cinecomic, il che è stato musica per la mie orecchie, perché è questo che desideravo nello script, e precisamente quello che Mignola ha fatto con il fumetto.”

Hellboy 3, Guillermo del Toro: il progetto è defunto

 

Civiltà Perduta: il trailer italiano del film con Charlie Hunnam

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Civiltà Perduta: il trailer italiano del film con Charlie Hunnam

È stato diffuso da Eagle Pictures il trailer italiano ufficiale di Civiltà Perduta (The Lost City of Z), diretto dal regista James Gray e con protagonisti Charlie Hunnam, Sienna Miller e Robert Pattinson.

Il film è stato presentato all’ultimo Festival di Berlino. Tratto dal romanzo non di fiction di David Grann, il film ricostruisce le avventure di Fawcett nel cuore dell’Amazzonia per scoprire e studiare antiche civiltà. L’uomo aspira a trovare la mitica El Dorado, sfidando l’opinione della comunità scientifica di inizio Novecento, con l’appoggio della famiglia e del suo aiutante (Pattinson). Civiltà Perduta arriverà in Italia il prossimo 22 giugno 2017.

Logan: il futuro di X-23 secondo James Mangold

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Logan: il futuro di X-23 secondo James Mangold

Parte del successo di Logan, ultimo film su Wolverine con Hugh Jackman, è da attribuire senza dubbio alla bravissima Dafne Keen, che ha interpretato una Laura/X-23 davvero eccezionale.

Il regista del film, James Mangold, ha così commentato la possibilità di rivedere la piccola interprete sullo schermo, nei panni dell’erede di Wolverine: “Qualsiasi cosa è possibile. Ovviamente ne ho parlato con loro. Ne ho parlato con loro addirittura prima che facessimo il film! È che penso sia un personaggio fantastico, e con quello che ha fatto Dafne… penso che qualsiasi cosa sia possibile.”

Logan: ecco come sarebbe dovuto finire – video

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Logan: il trailer finale italiano del film

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo film.

Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

La trama del film

Nel prossimo futuro, uno stanco Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane mutante, inseguita da forze oscure.

Heroes: i piccoli protagonisti del cinema degli anni ’80 presentato al Salone di Torino

Sarà presentato alla trentesima edizione del Salone del Libro di Torino, al via oggi 18 maggio 2017, Heroes: i piccoli protagonisti degli anni ’80, il primo libro di Chiara Guida che inaugura la collana Eiga della Bakemono Lab, completamente dedicata al cinema e ai suoi protagonisti.

Il libro racconta delle avventure dei giovani protagonisti dei film per ragazzi degli anni ’80, dal capostipite E.T. L’Extraterrestre fino al naturale erede contemporaneo di quel filone narrativo, la serie Netflix Stranger Things.

“I protagonisti di queste storie si lasciano coinvolgere dagli eventi, dall’immaginazione, soprattutto dalla volontà di vivere fino in fondo quel magico periodo che non è più infanzia, non è ancora adolescenza, ma è una terra di mezzo dove l’impossibile diventa l’avventura della vita.

L’estate 2016 ha visto esplodere il fenomeno Stranger Things, tributo agli Eighties. Sulle orme dei protagonisti della serie tv, ideata dai fratelli Duffer, siamo andati a caccia dei piccoli eroi degli anni ’80: avventurieri, esploratori, coraggiosi, modelli cinematografici per lo show Netflix. Ripercorrendo il cammino di questi giovani personaggi, da La Storia Infinita, a E.T. – L’Extra terrestre, da I Goonies, fino a Stand by Me – Ricordo di un’estate, rintracciamo l’origine del genere e il posto d’onore occupato da questi film nella memoria collettiva.”

Insieme a Heroes: i piccoli protagonisti degli anni ’80, verrà presentato a Torino anche Don’t you (forget about me) – Il cinema Teens di John Hughes di Cecilia Strazza.

Entrambi i volumi sono prenotabili a questo link.

Cannes 70: Wonderstruck e il nuovo film di Takashi Miike

Dopo la grande serata d’apertura del 17 maggio, viene presentato a Cannes 70 il primo film in concorso, Nelyubov di Andrey Zvyagintsev, ma l’attenzione del primo intenso giorno di Festival sarà sicuramente catalizzata da Todd Haynes, che porta sulla Corisette in concorso il suo nuovo film, Wonderstruck, che vede protagonista la magnifica Julianne Moore.

Oltre al raffinato autore il cui ultimo film venne presentato sempre alla kermesse francese (parliamo del bellissimo Carol), Cannes 70 vede sbarcare anche il prolifico Takashi Miike, che presenta oggi alla stampa, nel fuori concorso, il suo Mugen no jûnin, basato sull’omonimo popolare manga.

Il Festival di Cannes 2017 si svolge dal 17 al 28 maggio.

A questo link potete consultare il nostro speciale di Cannes 70

Wonder Woman guida i suoi eserciti in battaglia nel nuovo poster

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Wonder Woman guida i suoi eserciti in battaglia nel nuovo poster

Ecco un nuovo poster internazionale di Wonder Woman in cui l’eroina, interpretata da Gal Gadot, si prepara alla battaglia alla guida dei suoi eserciti. Da una parte infatti compare Temiscira e il mondo delle Amazzoni, dall’altra i suoi alleati umani: [nggallery id=2194]

Wonder Woman trailer finale: “Loro non ti meritano”

Il film arriverà il primo giugno al cinema e sono già disponibili le prime reazioni che paragonano la pellicola di Patty Jenkins al primo film su Captain America.

Wonder Woman: polemiche su Diana troppo “depilata”

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Nel cast di Wonder Woman ci sono Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena Anaya e David Thewlis.

Il film è prodotto da Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

Hugh Jackman è P.T. Barnum nelle prime foto di The Greatest Showman on Earth

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Dopo tanti anni in fase di stallo, si è finalmente sbloccato il progetto relativo a The Greatest Showman on Earth e adesso, grazie a EWpossiamo vedere le prime immagini con Hugh Jackman nei panni di P.T. Barnum: [nggallery id=3128]

Wolverine, Hugh Jackman e i film: 10 cose che non sai

The Greatest Showman on Earth si basa su una sceneggiatura originale di Bill Condon (Dreamgirls) e potrebbe essere il primo musical dopo molto tempo pensato esclusivamente per il cinema.

Hugh Jackman interpreterà il leggendario truffatore showman PT Barnum, infatuatosi della cantante lirica svedese Jenny Lind, conosciuta nell’ambiente come “l’usignolo”.

Nel cast ci saranno anche Michelle Williams (Marilyn, Blue Valentine, Il grande e potente Oz), Zac Efron, che si cimenterà nuovamente con il musical dopo il grande successo della serie High School MusicalZendaya, che vedremo prossimamente nell’attesissimo Spider-Man Homecoming e Rebecca Ferguson che interpreterà una cantante lirica.

Il progetto sarà scritto da Jenny Bicks (Sex and the City) e diretto da Michael Gracey, debuttante alla regia.  Le canzoni originali del filma saranno di autori affermati come Justin Paul e Benz Pasek, Bonnie McKee, Jake Shear e Brian Lapin.

Cannes 70, red carpet: Susan Sarandon, Jessica Chastain, Emily Ratajkowski

Si è aperta questa sera Cannes 70, e come da aspettative, la Monteé des Marches si è popolata di glamour e volti noti del panorama del cinema internazionale.

Il Festival di Cannes 2017 si svolge dal 17 al 28 maggio.

A questo link potete consultare il nostro speciale di Cannes 70

Alexandra Daddario e Zac Efron sulle spiagge di Sidney per Baywatch

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Alexandra Daddario e Zac Efron hanno portato il loro ultimo film, Baywatch, sulle spiagge di Sidney, dove hanno presentato l’adattamento della serie tv anni ’90.

Guarda il trailer red band di Baywatch con Alexandra Daddario

Nel cast di Baywatch sono stati confermati Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Kelly Rohrbach, Ilfenesh Hadera e Priyanka Chopra.

Il film ha una data d’uscita fissata per il 25 maggio 2017.

La pellicola è diretta da Seth Gordon (Come ammazzare il capo e vivere felici). La sceneggiatura, invece, porta la firma di Damian Shannon e Mark Swift. Alla produzione ci sono Dwayne Johnson, Dany Garcia, Michael Berk, Douglas Schwartz e Greg Bonnan.

Dwayne Johnson e Zac Efron guidano il cast del film che porta per la prima volta sul grande schermo i bagnini più sexy d’America, diventati vere e proprie icone degli anni ’90 grazie alla fortunata serie televisiva con David Hasselhoff e Pamela Anderson.

Pretty Little Liars 7×14: recensione dell’episodio con Lucy Hale

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Pretty Little Liars 7×14: recensione dell’episodio con Lucy Hale

In Pretty Little Liars 7×14 Alison (Sasha Pieterse) è costretta a prendere una decisione importante per la propria vita, resa ancora più complicata dai continui giochi di A.D., e chiede consiglio ad Emily (Shay Mitchell). Nel frattempo Spencer (Troian Bellissario) continua a cercare Mary Drake (Andrea Parker) e soera di ottenere risposte da suo padre sul suo passato, mentre Aria (Lucy Hale) si interroga sulla relazione con Ezra (Ian Harding) e ha un incontro del tutto inaspettato.

Si intitola Power Play il quattordicesimo episodio della settima stagione di Pretty Little Liars, la serie televisiva statunitense di genere a metà tra teen drama e giallo, ideata da Marlene King e basata sugli omonimi romanzi di Sara Shepard  per il network ABC Family.

A sei puntate dal gran finale che sancirà la fine definitiva di Pretty Little Liars, Power Play ci regala un episodio degno di nota, con tanto di risposte, suspense e colpi di scena. Se all’inizio prende il sopravvento la rivelazione di Alison sulla sua gravidanza, con il passare del tempo diventa Aria la reale protagonista con un cambiamento che potrebbe risultare indispensabile per il proseguo della serie. O si tratta dell’ennesima deviazione narrativa voluta da Marlene King?

Di sicuro iniziano a venire a galla alcuni retroscena riguardanti la storia di Mary Drake e il suo passato, ma ancora una volta gli interrogativi si spostano su un nuovo personaggio ricomparso dal nullo, il reverendo Ted. Che abbia qualcosa da nascondere o qualcuno da proteggere? Le teorie sono molteplici e ancora tutte da verificare, e di sicuro non ci si annoia mai. D’altra parte ci pensa anche il gioco creato da A.D. a mantenere alta la tensione e fare in modo che non ci siano momenti di pausa, imponendo alle liars di giocare in ogni occasione per riuscire ad avere la meglio sullo stalker più temuto di sempre.

Pretty Little Liars 7×14, quindi, lascia parecchi punti interrogativi in sospeso, ma in egual misura accende un dibattito che si era da troppo tempo intrapreso, e riguarda una delle liars. Peccato, solo, che ora arrivino due settimane di pausa, utili a riordinare le idee e fare mente locale per il rush finale.

Scappa – Get Out recensione del film di Jordan Peele

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Scappa – Get Out recensione del film di Jordan Peele

Arriva al cinema il 18 maggio Scappa – Get Out, il film diretto da Jordan Peele e vero e proprio fenomeno al botteghino internazionale. Riuscirà a incassare altrettanto bene al box office italiano?

Chris (Daniel Kaluuya) e la sua ragazza, Rose (Allison Williams), sono arrivati al fatidico incontro con i suoceri. Lei lo invita a trascorrere un fine settimana al nord con Missy (Catherine Keener) e Dean (Bradley Whitford). Chris è afroamericano, ed è preoccupato della possibile reazione dei genitori della ragazza, abitanti del sud degli Stati Uniti. Le rassicurazione e l’affetto di Rose lo convinceranno ad andare a passare quello che ben presto diventerà un weekend terrificante.

Jordan Peele è un autore comico americano, di origine afroamericana. È famoso negli Stati Uniti per la serie Key and Peele e questo è il suo esordio su grande schermo, come sceneggiatore e anche come regista.

Il film, uscito il mese scorso in patria, è diventato un vero caso: sia per gli incassi, molto più alti di ogni previsione, sia per la tematica affrontata. Scappa – Get out usa infatti il genere horror/thriller per parlare di altro o meglio per smascherare la facciata di certa parte di borghesia americana, impegnata socialmente a parole, poco nei fatti.

La trama del film si svela poco a poco, e, per chi non ha letto nulla su questa pellicola, all’inizio può sembrare una commedia interraziale sullo stile di Indovina chi viene a cena? Che si trasforma in Funny games una volta che Chris entra in casa degli Armitage.

Il film usa poi alcuni archetipi sfruttati dal cinema horror recente, uno su tutti: il chirurgo pazzo, che in questo caso non agisce in modo solitario ma è sostenuto da una comunità che nasconde sotto falsi sorrisi e pacche sulle spalle un sadismo estremo.

Si possono quindi fare dei ragionamenti di vario tipo, riguardanti quanto la cultura afroamericana sia stata saccheggiata dalla cultura predominante bianca americana, oppure usando una battuta di uno dei personaggi del film, si può parlare di quanto “il nero va di moda”, grazie anche alla popolarità raggiunta democraticamente dal presidente Obama, ma poi alla resa dei conti il “nero” sia  un bene sacrificabile ad uso della cultura dominante. Black lives matter, insomma, ma solo se ci fa comodo.

Aldilà delle metafore, Scappa – Get out  è un ulteriore segnale di quanto il cinema afroamericano sia cresciuto negli ultimi anni, liberandosi definitivamente dal giogo di dover raccontare storie di ghetti, schiavi e pistole o commedie, con l’eccezione di altro livello di Spike Lee.

Transformers L’Ultimo Cavaliere: l’epico trailer italiano finale

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Transformers L’Ultimo Cavaliere: l’epico trailer italiano finale

Guarda il trailer finale italiano di Transformers L’Ultimo Cavaliere, il nuovo film diretto da Michael Bay, diffuso da Universal Pictures International Italy.

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Transformers L’ultimo Cavaliere: trailer ufficiale in italiano

Mark Wahlberg torna ad interpretare Cade Yeager e sarà affiancato da Isabela Moner nei panni di Izabella, protagonista femminile, e da Jerrod Carmicheal, in un ruolo non specificato. Si unisce al cast Laura Haddock.  

Il film uscirà nelle sale americane il 23 giugno 2017 e dovrà competere con Wonder Woman della Warner Bros.

Transformers L’ultimo Cavaliere sarà diretto ancora una volta da Michael Bay su una sceneggiatura di Art Marcum, Matt Holloway (Iron Man) e Ken Nolan (Black Hawk Down).

Cannes 70, foto: la Giuria, la Madrina e i primi ospiti

Ecco le prime foto dalla croisette scattate in occasione di Cannes 70, l’edizione del 2017 della prestigiosa manifestazione cinematografica che si svolge sulla costa francese. Nelle immagini i componenti della giuria, la madrina della manifestazione, Monica Bellucci, e il cast del film d’apertura Le fantome d’Ismael.

Il Festival di Cannes 2017 si svolge dal 17 al 28 maggio. Nella giuria ufficiale del concorso ci sono:

  • Pedro Almodóvar – President
    (Regista, Sceneggiatore, Produttore – Spagna)
  • Maren Ade
    (Regista, Sceneggiatrice, Produttrice – Germania)
  • Jessica Chastain
    (Attrice, Produttrice – USA)
  • Fan Bingbing
    (Attrice, Produttrice – Cina)
  • Agnès Jaoui
    (Attrice, Sceneggiatrice, Regista, Cantante – Francia)
  • Park Chan-wook
    (Regista, Sceneggiatore, Produttore – Corea del Sud)
  • Will Smith
    (Attore, Produttore, Musicista – USA)
  • Paolo Sorrentino
    (Regista, Sceneggiatore – Italia)
  • Gabriel Yared
    (Compositore – Francia)

Le fantome d’Ismael: recensione del film con Marion Cotillard #Cannes70

Realizzare oggi un film che sia originale dalla prima riga di sceneggiatura sino all’ultima è impresa quasi impossibile, e Arnaud Desplechin con il suo ultimo lavoro Le fantome d’Ismael neppure ci prova a farlo. Il suo cinema ha sempre puntato, e punta ancora adesso, a tutt’altro: a una scrittura complessa, emozionale, giocosa, a una direzione solida degli attori, ad inquadrature in grado di raccontare e creare atmosfere anche in silenzio.

Se Olvier Assayas allo scorso Festival di Cannes, il numero 69, ha raccontato i fantasmi attraverso gli smartphone e gli abiti di lusso, l’autore di Racconto di Natale sceglie oggi temi più inflazionati come l’amore, la nostalgia, l’arte, i sogni infranti e perduti, il riscatto, scegliendo un registro a dir poco particolare. Le linee di trama ci sono, ma non sono affatto fondamentali, ci trasportano avanti e indietro nel tempo come a voler risvegliare ricordi ormai sopiti, lo sfondo perfetto per un racconto fatto di volti, di carne e sangue, di passione e occasioni perdute.

Le fantome d'IsmaelIn Le fantome d’Ismael Charlotte è scomparsa da vent’anni, riposa in una tomba vuota e umida, poiché il suo corpo in realtà non è mai stato ritrovato; defunta solo per comodità legale, per egoismo di chi l’ha cercata per anni, invano. Charlotte invece è viva e vegeta, è soltanto scappata a vent’anni da una vita che la rendeva infelice, appesantita, e ora ha deciso di tornare senza dire niente a nessuno. Della sua vita passata sono rimaste soltanto macerie, un marito distrutto e un padre anziano ormai senza speranza, legato solo a vecchie e sfocate fotografie, è però forte la sua voglia di ricostruire tutto dalle fondamenta.

Ismael, quello che era l’uomo della sua vita, si è ora risposato, ma poco importa con il grande piano di Charlotte, anche perché è forte il dubbio che tutto questo – il ritorno in grande stile alla vecchia vita – sia soltanto mentale, ideale. È sempre Ismael, artista e regista nevrotico, schizzato e trasandato, a inventare tutto con minuzia di dettagli. Questo Desplechin non ce lo dice in modo esplicito, ma basta rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle che abbiamo a disposizione, uniti insieme soprattuto nel finale d’opera, durante il quale lo stesso protagonista paragona il suo film-dentro-il-film – e così la sua vita –  ad un dipinto di Jackson Pollock. Nelle linee apparentemente astratte e insensate si nasconde invece la ragione, la poesia, la linearità della vita.

Le fantome d'IsmaelProbabilmente per questo motivo il regista francese confeziona un film slegato in superficie, un omaggio al cinema noir e alla “nuova ondata” d’oltralpe con uno scopo ben preciso fra le righe, diretto con rigore stilistico e licenze poetiche sparse qua e là. La sua macchina da presa danza, gioca, gira su se stessa e crea dipinti dinamici, atmosfere emozionanti e momenti passionali, tutti rafforzati dagli ottimi interpreti. Charlotte Gainsburg e Marion Cotillard sono nemiche eppure complici, opposte eppure simili, portano a compimento la loro missione con grazia e sensibilità, soprattutto la prima – a cui è affidato l’intimo l’epilogo. A dirigere l’orchestra però è Mathieu Amalric, una vera e propria scheggia impazzita che genera paure e ricordi, fantasmi e desideri usando il corpo e la voce.

Le fantome d’Ismael finisce dunque per essere un viaggio mistico nella mente del suo protagonista folle e traumatizzato, dei suoi incubi ricorrenti e vividi, narrato con un linguaggio cinematografico che colpisce ognuno in modo soggettivo. Un inno visionario al fluire irrefrenabile della vita, che ha sempre un piano B e un modo per risorgere dalle sue stesse ceneri.

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