Ecco la versione italiana del Teaser Trailer di World War Z con protagonista Brad Pitt film con protagonista Brad Pitt in un mondo assediato dagli zombie. Ecco le prime immagini del film:
Il Teaser Trailer di World War Z con Brad Pitt!
Arriva dopo molti mesi di attesa il primo teaser trailer di World War Z, film con protagonista Brad Pitt in un mondo assediato dagli zombie. Ecco le prime immagini del film:
Il Teaser Trailer di The Lords of Salem di Rob Zombie
Il teaser trailer di Qualunquemente
Dopo i teaser poster, ecco arrivare il teaser trailer di Qualunquemente, il film debutto cinematografico di Cetto La Qualunque, personaggio comico creato da Antonio Albanese, che approderà al cinema nel 2011!
Scritto da Albanese, Manfredonia e Piero Guerrera, il film è stato girato la scorsa estate tra Roma e la Calabria. Nel cast, oltre ad Albanese, anche Sergio Rubini, Luigi Maria Burruano e Antonio Gerardi.
Uscita il 21 Gennaio 2011
Il Teaser Trailer di Pain & Gain di Michael Bay!
Guarda il Teaser Trailer originale di Pain & Gain, il nuovo film di Michael Bay, registra della saga di Transformers. Il film vede come protagonisti Mark Wahlberg,
Il Teaser Trailer di Die Hard – un buongiorno per morire
Il primo Teaser Trailer di Die Hard – Un buongiorno per morire, quinto episodio della saga con protagonista Bruce Willis e Jai Courtney e diretto da Jon Moore.
Il teaser trailer di 127 Hours!
E’ uscito il primo teaser trailer di 127 Hours, il nuovo film di Danny Boyle con James Franco nei panni di Aaron Ralston, lo scalatore che fu costretto ad amputarsi da solo un braccio per salvarsi da morte certa…
Il teaser poster di Transformers: Dark of the Moon
In attesa dell’uscita del primo, atteso trailer di Transformers: Dark of the Moon, che dovrebbe essere molto vicina, ecco arrivare il teaser poster del film, con il gigantesco Optimus Prime!
Il teaser poster di Transformers: Dark of the Moon
In attesa dell’uscita del primo, atteso trailer di Transformers: Dark of the Moon, che dovrebbe essere molto vicina, ecco arrivare il teaser poster del film, con il gigantesco Optimus Prime!
Il Teaser Poster di Star Trek: Into Darkness
Ecco il primo Teaser Poster del film Into Darkness – Star Trek di J.J Abrams, sequel del primo fortunatissimo reboot firmato dal regista di Super 8.
Vi ricordiamo che a breve saranno pubblicati i primi dieci minuti del film in alcuni cinema selezionati e uscirò il primo teaser trailer in allegato all’uscita de Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato.
Vi ricordiamo che il prossimo film Into Darkness – Star Trek uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Alice Eve, Anton Yelchin. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.
Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.
Il Tatuatore di Auschwitz: teaser trailer della nuova serie SKY
Rilasciato oggi il teaser trailer de Il Tatuatore di Auschwitz, una nuova serie Sky Original che sarà disponibile prossimamente in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Basata sul romanzo bestseller internazionale di Heather Morris, la serie in sei episodi è ispirata alla storia vera di Lali e Gita Sokolov, due prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz durante la Seconda guerra mondiale.
La storia di Il tatuatore di Auschwitz
Il tatuatore di Auschwitz è la storia di un uomo, Lali (Jonah Hauer-King), un ebreo slovacco, che, nel 1942, viene deportato ad Auschwitz, il campo di concentramento dove oltre un milione di ebrei furono uccisi durante l’Olocausto. Poco dopo l’arrivo, Lali diventa uno dei Tätowierer (tatuatori), incaricato di marchiare i compagni di prigionia con i numeri di identificazione. Un giorno incontra Gita (Hanna Próchniak), una ragazza appena arrivata nel campo di concentramento, e se ne innamora all’istante. Inizia così una storia coraggiosa e indimenticabile. Sotto costante sorveglianza da parte di un instabile ufficiale nazista delle SS Stefan Baretzki (Jonas Nay), Lali e Gita sono determinati a mantenersi in vita a vicenda.
Circa 60 anni dopo, Lali (Harvey Keitel), ormai ottantenne, incontra l’aspirante scrittrice Heather Morris (Melanie Lynskey). Rimasto vedovo da poco, Lali trova il coraggio di raccontare al mondo la sua storia. Raccontando il suo passato a Heather, Lali finalmente affronta i fantasmi traumatici della sua giovinezza e rivive i suoi ricordi di un amore nato nei luoghi più oscuri.
Diretta da Tali Shalom-Ezer, IL TATUATORE DI AUSCHWITZ è prodotta esecutivamente da Claire Mundell attraverso la sua società Synchronicity Films in associazione con Sky Studios e All3Media International. Jacquelin Perske è produttrice esecutiva e sceneggiatrice principale, insieme ai co-sceneggiatori Evan Placey (produttore associato) e Gabbie Asher. Serena Thompson è produttrice esecutiva per Sky Studios. La colonna sonora è stata creata dal pluripremiato Hans Zimmer e Kara Talve.
NBCUniversal Global TV Distribution e All3Media International gestiscono congiuntamente le vendite internazionali della serie. Stan, il principale streamer locale australiano, sta acquisendo i diritti originali della serie nel proprio territorio, con SkyShowtime che sarà licenziataria dei diritti della serie per Albania, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Svezia. La serie è un’esclusiva Sky e NOW in tutti I territori Sky in Europa (Reg
Il tatuatore di Auschwitz: Sky annuncia la nuova serie originale dal bestseller di Heather Morri
Sky e Peacock annunciano oggi che Jonah Hauer-King (The Little Mermaid, World on Fire) e Anna Próchniak (Baptiste, Warsaw 44), rispettivamente nei panni dei giovani Lale Sokolov e Gita Furman, saranno i protagonisti dell’atteso adattamento Sky e Peacock Original Il tatuatore di Auschwit, dal best seller di Heather Morris venduto in oltre 12 milioni di copie in tutto il mondo.
Prodotta da Synchronicity Films, Il tatuatore di Auschwit vedrà nel cast la vincitrice dei Critics Choice Awards Melanie Lynskey (The Last of Us, Yellowjackets) nel ruolo di Heather Morris, autrice del romanzo e Jonas Nay (Deutschland 83, 86, 89) nel ruolo di Stefan Baretzki. Alla regia di tutti e sei gli episodi la pluripremiata regista Tali Shalom-Ezer (My Days of Mercy, Princess).
Una storia di coraggio e amore nei luoghi più oscuri, per una serie che racconta l’esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau di Lale Sokolov, un prigioniero ebreo a cui viene affidato il compito di tatuare i numeri di matricola sulle braccia dei compagni di prigionia nel più famigerato dei campi di sterminio nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Un giorno incontra Gita, in fila insieme a decine di altre donne per farsi tatuare il numero di matricola sul braccio. Per i due sarà amore a prima vista, e avrà così inizio una storia di vita, coraggiosa, indimenticabile e umana, raccontata attraverso i ricordi e l’esperienza di un uomo ad Auschwitz-Birkenau; una storia di grande umanità nelle peggiori circostanze.
Attualmente in produzione, la serie è una coproduzione Sky Studios e Peacock. NBCUniversal Global Distribution e All3Media International sono i distributori internazionali della serie.
STAN, il principale streamer locale australiano, detiene i diritti originali della serie nel proprio territorio, mentre VIAPLAY detiene i diritti della serie per i paesi Nordici (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Islanda), nei paesi del Mar Baltico (Estonia, Lettonia, Lituania), Paesi Bassi e Polonia.
Jonah Hauer-King, ha commentato: “È un enorme privilegio raccontare l’incredibile storia di Lale – una storia che lui ha avuto il coraggio di condividere. Ho il massimo rispetto e ammirazione per la sua capacità di trovare l’umanità e la gentilezza nei luoghi più disumani. Questi script descrivono in modo vivido e straziante questo periodo terribile della nostra storia e sono orgoglioso di onorare lo straordinario viaggio di Lale e Gita”.
Anna Próchniak, ha detto: “Portare Gita Sokolov e la sua storia sullo schermo è uno dei più grandi onori della mia carriera finora, oltre che un’esperienza struggente. So che non sarà una storia facile da raccontare, ma tratterò la loro storia con il massimo rispetto”.
Melanie Lynskey, ha aggiunto: “Dopo gli orrori vissuti ad Auschwitz-Birkenau, la continuazione della storia di Lale e Gita Sokolov ha trovato una nuova casa e ci sono voluti anni prima che, in Australia, Lale si sia sentito tanto a suo agio da condividere la sua storia con l’autrice neozelandese Heather Morris. Anche io, a mio modo, sono una narratrice neozelandese, ed è un privilegio per me partecipare alla continuazione della storia di Lale e Gita, una storia che spezza ed insieme scalda il cuore”.
Tali Shalom-Ezer, la regista, dice “Ad Auschwitz, una fabbrica di morte e disumanizzazione, la storia d’amore di Lale e Gita è un atto di sfida. È la scelta di rimanere umani. Sono ispirata e onorata di poter dare vita a questa storia, insieme ad una talentuosa squadra di professionisti”.
Prodotto da Synchronicity Films in associazione con Sky Studios, Il tatuatore di Auschwitz è supervisionato da Serena Thompson, Executive Producer di Sky Studios per Zai Bennett, Managing Director of Content di Sky UK. Claire Mundell è produttrice esecutiva per Synchronicity Films. La sceneggiatrice Jacquelin Perske è anche produttrice esecutiva del progetto, che si avvale della consulenza di Heather Morris. Evan Placey e Gabbie Asher sono gli autori della sceneggiatura. Il tatuatore di Auschwitz è attualmente in produzione e sarà disponibile su Sky e in streaming su NOW nel 2024 in tutti i territori Sky in Europa.
Il Tatuatore di Auschwitz: le prime foto della nuova serie SKY
Svelate le prime immagini della nuova serie Sky Original Il Tatuatore di Auschwitz, tratta dal bestseller internazionale The Tattooist of Auschwitz di Heather Morris, che racconta la vera storia di Lali e Gita Sokolov, due prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau durante l’Olocausto.
Prossimamente in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, la serie vede protagonisti il candidato all’Oscar Harvey Keitel (The Irishman, Youth) nei panni di Lali Sokolov ai nostri giorni, Jonah Hauer-King (La Sirenetta, World on Fire) che interpreta invece Lali nei suoi anni giovanili, Anna Próchniak (Warsaw 44) nel ruolo di Gita Furman, Melanie Lynskey (Yellowjackets, The Last of Us) che impersona l’autrice del romanzo Heather Morris, e Jonas Nay (Deutschland 83) nei panni di Stefan Baretzki, ufficiale delle SS. Il pluripremiato compositore Hans Zimmer (Inception, Interstellar, Dune) e Kara Talve (Faraway Downs, Prehistoric Planet) firmano l’eccezionale colonna sonora.
Il tatuatore di Auschwitz è la storia di un uomo, Lali (Jonah Hauer-King), ebreo slovacco, che nel 1942 fu deportato ad Auschwitz-Birkenau, il campo di concentramento dove oltre un milione di ebrei furono uccisi durante l’Olocausto. Poco dopo il suo arrivo, fu nominato Tätowierer (tatuatore) e incaricato di marchiare le braccia dei compagni di prigionia con i numeri di identificazione. Quando Gita (Anna Próchniak) arriva ad Auschwitz, Lali le tatua il braccio e fra i due scatta un inaspettato amore a prima vista che li porterà a cominciare una storia coraggiosa, indimenticabile e umana. Sotto la costante sorveglianza di un irascibile ufficiale nazista delle SS, Baretzki (Jonas Nay), Lali e Gita hanno un unico obiettivo: mantenersi in vita a vicenda. Circa 60 anni dopo, Lali (Harvey Keitel) incontra la scrittrice alle prime armi Heather Morris (Melanie Lynskey). Rimasto vedovo da poco, Lali, ormai ottantenne, trova il coraggio di raccontare a Heather la sua storia e di affrontare i fantasmi della sua giovinezza rivivendo i ricordi della sua storia con Gita in uno dei luoghi più orribili e meno adatti a vivere una storia d’amore.
Le immagini rilasciate oggi esaltano la qualità della produzione e la notevole attenzione ai dettagli e all’autenticità della serie, che è prodotta esecutivamente da Claire Mundell attraverso la sua società Synchronicity Films in associazione con Sky Studios e All3Media International.
Tali Shalom-Ezer è alla regia mentre Jacquelin Perske è produttrice esecutiva e sceneggiatrice principale di The Tattooist of Auschwitz insieme a Evan Placey (produttore associato) e Gabbie Asher. Serena Thompson è produttrice esecutiva per Sky Studios. NBCUniversal Global Distribution e All3Media International gestiscono congiuntamente le vendite internazionali della serie.
Il Tatuatore di Auschwitz: Harvey Keitel fra i protagonisti della nuova serie Sky Original
Il candidato all’Oscar Harvey Keitel (The Irishman, Youth) interpreterà il protagonista Lale Sokolov nell’adattamento televisivo Sky e Peacock Original del bestseller internazionale di Heather Morris Il Tatuatore di Auschwitz, prodotto da Synchronicity Films e Sky Studios in associazione con All3Media International.
Il Tatuatore di Auschwitz, che sarà disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW nel 2024 in tutti i territori Sky in Europa, è tratto dalla struggente storia vera di Lale e Gita Sokolov. Lale (Jonah Hauer-King) arriva ad Auschwitz-Birkenau nel 1942 e, poco dopo il suo arrivo, diventa uno dei tätowierer (tatuatori), coloro ai quali cui viene affidato il compito di tatuare il numero di matricola sulle braccia dei compagni di prigionia. Un giorno incontra Gita (Anna Próchniak), in fila per farsi tatuare il numero di matricola sul braccio. Per i due sarà amore a prima vista, e avrà così inizio una indimenticabile storia di coraggio e umanità. Sotto la costante sorveglianza del crudele ufficiale delle SS Baretzki (Jonas Nay), Lale e Gita sono determinati a tenersi in vita a vicenda. Circa 60 anni dopo, Lale (Harvey Keitel) incontra la scrittrice esordiente Heather Morris (Melanie Lynskey). Rimasto vedovo da poco, Lale trova il coraggio di raccontare al mondo la sua storia. Nel raccontare la sua storia a Heather, Lale, ormai ultraottantenne, affronta i fantasmi traumatici della sua giovinezza e rivive i ricordi del suo innamoramento in uno dei luoghi più orribili mai esistiti.
A proposito de Il Tatuatore di Auschwitz, Harvey Keitel ha dichiarato: “La storia d’amore descritta in questo progetto, a dispetto di tanto orrore, testimonia lo spirito e il bene che c’è nelle persone“.
Al cast già annunciato si aggiungono anche Tallulah Haddon (Kiss Me First, The Last Duel) nel ruolo di Hanna, Mili Eshet (Beyond the Mountains, Hills) nei panni di Ivana, Yali Topol Margalith nei panni di Cilka, Phénix Brossard (Little Joe, Benjamin) nel ruolo di Leon, Ilan Galkoff (Good Omens, Hilda) nel ruolo di Aaron, e Marcel Sabat (Tenet, The Windermere Children) che veste i panni di Tomas.
I ruoli principali precedentemente annunciati includono Jonah Hauer-King (The Little Mermaid, World on Fire) e Anna Próchniak (Baptiste, Warsaw 44) che interpretano i giovani Lale Sokolov e Gita Furman. Melanie Lynskey (The Last of Us, Yellowjackets) reciterà nella serie nei panni della neozelandese Heather Morris, autrice del romanzo Il Tatuatore di Auschwitz e Jonas Nay (Deutschland 83, 86, 89) si unirà alla serie nel ruolo di Stefan Baretzki.
Prodotta da Synchronicity Films e Sky Studios in associazione con All3Media International, Il Tatuatore di Auschwitz è stata commissionata da Serena Thompson, Executive Producer di Sky Studios per Zai Bennett, Managing Director of Content di Sky UK. Claire Mundell è produttrice esecutiva per Synchronicity Films. L’headwriter Jacquelin Perske è anche produttrice esecutiva del progetto che si avvale della consulenza di Heather Morris. Evan Placey e Gabbie Asher sono gli autori delle sceneggiature degli episodi.
Il Tatuatore di Auschwitz è attualmente in produzione. La serie è una coproduzione Sky Studios e Peacock con NBCUniversal Global Distribution e All3Media International che sono i distributori internazionali della serie. STAN, il principale streamer locale australiano, detiene i diritti originali della serie nel proprio territorio, mentre VIAPLAY detiene i diritti della serie per i paesi Nordici (Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Islanda), per i paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania), i Paesi Bassi e la Polonia.
Il Taormina Film Fest celebra il ritorno alla magia del cinema
In una stagione cruciale per la cinematografia mondiale, Taormina rinnova il suo legame con il grande schermo: la 67ma edizione presenta sei opere prime e seconde in concorso e sette grandi première nazionali e internazionali nell’incantevole scenario del Teatro Antico. Una selezione pensata per un pubblico diversificato che potrà finalmente godere, dopo una lunga pausa, dell’incantesimo del cinema.
Sotto l’egida della Fondazione Taormina Arte Sicilia, nel primo anno della Direzione Artistica di Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia, il Taormina Film Fest abbraccia le diverse anime della settima arte, con un’attenzione a generi, stili e linguaggi differenti: dal family all’horror, dalla dark comedy al drama, dall’animazione all’arthouse.
L’identità femminile sarà protagonista davanti e dietro la macchina da presa con il film di esordio di Michela Cescon Occhi Blu, dell’israeliana Tanya Lavie Honeymood, dell’iraniana Rezvan Pakpour Fractal, nonché con una giuria che annovera tre donne su cinque componenti, presieduta dalla regista Susanna Nicchiarelli. Le signore del cinema avranno uno spazio di confronto fra diverse professionalità, per dare voce al talento che va in scena e alle artiste invisibili, lontane dai riflettori ma ugualmente determinanti.
Nella stagione della rinascita e della ripartenza, il Festival vuole riservare un’attenzione particolare agli autori italiani, da quelli già affermati agli esordienti di valore, che dimostrano la straordinaria vitalità e varietà dell’industria filmica nazionale: dalla commedia road movie Boys di Davide Ferrario all’inquietante distopia de La Terra dei figli di Claudio Cupellini, dal toccante intimismo di Atlas di Niccolò Castelli, all’innovativo horror A Classic Horror Story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli, con cui Netflix debutta al Taormina Film Fest.
E ancora lo sguardo sulla cinematografia europea con il tedesco Next Door, opera prima dell’attore Daniel Brühl, e il francese La signora delle rose (La fine fleur ) di Pierre Pinot, sul cinema extra-europeo con il cinese Long Daydi Yumo Luo, oltre ai citati titoli iraniano e israeliano.
Non manca il family con Peter Rabbit 2 – Un birbante in fuga, avventuroso mix di animazione e live action diretto da Will Gluck, che verrà presentato il 30 giugno in contemporanea al Teatro Antico e a Roma nell’ambito del TimVision Floating Theatre Summer Fest organizzato da Alice nella Città.
E poi la black Woodstock di Summer of Soul, ovvero l’iconico concerto all’Harlem Cultural Festival del 1969 con B.B. King, Nina Simone, Stevie Wonder recuperato ed esaltato dal regista Ahmir “Questlove” Thompson con un inedito accesso al materiale d’archivio, che invita a una riflessione sulla questione razziale negli Stati Uniti.
Il cinema globale, dunque, ma anche un forte radicamento nel territorio attraverso la collaborazione con Sicilia Film Commission, che presenta un programma di eventi collaterali, che culminerà con la proiezione del documentario Lo schermo a tre punte e un incontro con il regista Giuseppe Tornatore al quale parteciperanno gli allievi della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia e delle Università siciliane. In apertura la proiezione di Space Beyond, protagonista l’astronauta siciliano Luca Parmitano, seguirà Sulle tracce di Goethe in Sicilia, il documentario diretto e interpretato dal regista tedesco Peter Stein, che ripercorre dopo duecentotrent’anni le tracce del celebre Viaggio in Sicilia di Wolfgang Goethe, alla ricerca delle origini classiche della cultura europea. Completa il programma una selezione di cortometraggi dedicati all’universo femminile, tra cui La bellezza imperfetta, del giovane regista siciliano Davide Vigore con la fotografia di Daniele Ciprì.
La collaborazione con ANEC Sicilia consentirà, per la prima volta, una fruizione allargata del Taormina Film Fest: alcuni dei titoli presentati al Teatro Antico, saranno proiettati in contemporanea in numerose sale delle principali città siciliane, oltre alle serate di apertura e chiusura. Un sostegno concreto dopo una stagione difficile.
In tema di valorizzazione del territorio, il Festival ospiterà – in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per il Turismo – il Premio ENIT Il cinema che promuove la bellezza italiana dedicato al film che, fra quelli distribuiti nell’ultima stagione, ha esaltato l’immagine della bellezza italiana. Sempre con ENIT, è previsto un focus sulle prospettive e le potenzialità legate ai luoghi del cinema.
In uno spirito di fattiva cooperazione e sostegno all’industria cinematografica, sono numerose le attività avviate d’intesa con organismi e associazioni di settore, nel segno di una collaborazione inclusiva e sinergica necessaria per il rilancio del settore, che rappresenta una delle chiavi della 67ma edizione.
In quest’ottica, i Giornalisti Cinematografici ricorderanno a Taormina, come tradizione sul palco del Teatro Antico, quest’anno in apertura del Festival, Nino Manfredi nel centenario della nascita. Il “Premio Manfredi”, che il Sngci assegna d’intesa con la famiglia del grande Nino a un attore che abbia rivelato un talento speciale non solo nella commedia.
Nel centenario dalla nascita di Leonardo Sciascia, Taormina celebrerà, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, il grande autore siciliano con la mostra Cinema e Legalità e la presentazione del libro Sciascia e il cinema, conversazioni con Fabrizio di Fabrizio Catalano, nipote dello scrittore. E per festeggiare un anniversario significativo, il regista Ferzan Özpetek incontrerà il pubblico nel ventennale de Le Fate Ignoranti per condividere il suo affascinante percorso artistico.
Ritorno al futuro, poi, per la proiezione al Teatro Antico del film in nuova edizione digitale Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini che vede Leonardo Sciascia fra gli sceneggiatori, in collaborazione ancora una volta con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. Grazie al CSC, si potrà anche viaggiare nel tempo con il Rapido del Sud di Fausto Saraceni, un percorso nell’Italia degli anni Quaranta attraverso il tragitto Roma Taormina di un treno elettrico moderno ma con un cuore poetico in un Paese proiettato verso il progresso. Nel film, conservato e digitalizzato da CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa, e proveniente dal fondo Fondazione FS, è stata recentemente riconosciuta una giovane Silvana Mangano nel ruolo di una passeggera che accompagna un’amica.
La linea editoriale scelta dai Direttori prevede una settimana ricca di appuntamenti, in cui le tredici Anteprime dei film in selezione ufficiale si alternano agli incontri con i protagonisti, le mostre e i panel: un’ampia offerta culturale e artistica che corrobora l’identità del Festival.
Quest’anno il Taormina Film Fest inaugura una collaborazione con Ciak: lo storico mensile di cinema commenterà i film e offrirà interviste e backstage attraverso il Taormina Ciak Daily, nonché offrirà ad alcuni studenti del Corso di Laurea Magistrale in Metodi e Linguaggi del giornalismo dell’Università di Messina un tirocinio sul campo.
Il Talismano: trovato il regista per l’adattamento al cinema
L’adattamento di Amblin del romanzo di Stephen King e Peter Straub, Il Talismano, sta andando avanti e adesso sappiamo che sarà Mike Barker, regista di The Handmaid’s Tale, a dirigere il film. Pubblicato nel 1984, Il Talismano ha segnato la prima collaborazione tra King e Straub, due tra i romanzieri horror di maggior successo di tutti i tempi.
Sebbene King e Straub avessero costruito la loro fama con i racconti horror, Il Talismano li ha visti allontanarsi dal genere, scavando invece in un universo fantasy simile a quello dei romanzi de La Torre Nera di King.
La storia fantasy del libro riguarda un ragazzo dodicenne di nome Jack Sawyer che, sperando di salvare la madre malata di cancro, intraprende un viaggio alla ricerca di un misterioso talismano, ma si ritrova inseguito dagli abitanti di un mondo parallelo chiamato I territori.
Amblin Partners di Steven Spielberg e The Kennedy / Marshall Company stanno collaborando per produrre un adattamento cinematografico di Il Talismano e, come riportato da Collider, hanno scelto come regista Mike Barker. Secondo quanto riferito, Chris Sparling (Buried) è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiatura, dopo che il regista di New Mutants, Josh Boone, era stato precedentemente coinvolto nel progetto. Michael Wright sarà invece il produttore esecutivo.
Il talento di Mr. Ripley: 10 cose che non sai sul film
Il talento di Mr. Ripley è un film che ha fatto la storia del cinema mondiale grazie ai luoghi incantevoli in cui è stato girato e alle meravigliose interpretazioni. Basato sull’omonimo romanzo da cui si è basato e uscito nelle sale nel 1999, questo film ha avuto molti riconoscimenti, tanto da guadagnarsi ben cinque nomination agli Oscar. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Il talento di Mr. Ripley.
Il talento di Mr. Ripley film
1. John Malkovich era in trattativa per dirigere i film. L’attore ha rivelato di essere stato vicino alla regia di questo film e che era in trattativa per ottenere i diritti e dirigere un remake del primo adattamento de Il talento di Mr. Ripley, ovvero Delitto in pieno sole (1960).
2. È stato girato tra America e Italia. Il film è famoso anche per il fatto di essere stato in alcuni tra i luoghi meravigliosi della nostra penisola. Tra i tanti, si citano Roma, Ischia, Procida, Venezia, Napoli, Livorno e la Penisola sorrentina.
3. Il protagonista ha paura dell’acqua. Sebbene il film sia stato girato quasi interamente sopra o vicino a fonti d’acqua, il personaggio di Tom Ripley ne ha una paura folle e ciò è osservabile dal suo comportamento nel corso film. Ad esempio, durante la scena della spiaggia in cui Tom incontra per la prima volta Dickie, egli non si allontana dalla riva quando entra in mare, tornandovi indietro subito. Inoltre, rifiuta anche di unirsi a Freddie e Dickie mentre questi sono in acqua ed è enormemente spaventato nella scena in cui Dickie inizia a far oscillare la barca avanti e indietro.
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4. Il film è disponibile in streaming. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Google Play e iTunes.
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5. È basato su un romanzo omonimo. Il talento di Mr. Ripley si ispira liberamente al romanzo scritto, nel 1955, da Patricia Highsmith. Inoltre, questo è stato il primo di una serie di romanzi in cui appare Tom Ripley, che ritorna nei successivi Il sepolto vivo, L’amico americano, Il ragazzo di Tom Ripley e Ripley sott’acqua.
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6. Un protagonista dal talento innegabile. Al fine di rimanere sui gradini più alti della scala sociale, Ripley si rifà al suo talento più grande: l’essere un truffatore spietato ed omicida, abile dissimulatore e capace di assumere le identità altrui quando messo alle strette.
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7. Gli attori hanno imparato cose nuove. Per lavorare al film, Jude Law ha imparato a suonare il sassofono, mentre Matt Damon ha imparato a suonare il piano. Più che altro, Damon ha imparato a ricreare la giusta sequenza dei tasti, poiché la musica ascoltata è interpretata da Sally Heath e Gabriel Yared.
8. Ci sarebbe dovuto essere Tom Cruise. Inizialmente, Anthony Minghella voleva Cruise per il ruolo di Ripley. Tuttavia, dopo aver visto Will Hunting – Genio ribelle (1997), decise di optare per Matt Damon.
9. Il ruolo di Meredith è stato ampliato per Cate Blanchett. Quando il regista ha saputo che l’attrice era interessata ad interpretare il ruolo secondario di Meredith – in contrasto con la protagonista femminile – ha ampliato il ruolo per coinvolgerla maggiormente nel progetto.
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10. L’arte dell’inganno. Il film racconta la storia di Tom Ripley, giovane ragazzo americano di bella presenza, educato e raffinato. Tuttavia, egli cerca di mantenere questa facciata, ma in realtà è alla ricerca di un amore e di rapporti autentici. Ricerca che lascia ai margini quando si presenta l’occasione di vive una vita beata, prendendo senza rimorso l’identità di una altro, piuttosto che essere il “signor nessuno”. Ma il prezzo da pagare, prima o poi, arriva.
Fonte: IMDb
Il Talento di Mr. Crocodile: Luigi Strangis nel cast delle voci italiane
Luigi Strangis, giovane talentuoso cantante e polistrumentista (il suo primo album “Strangis” ha debuttato al vertice della classifica italiana) vincitore dell’ultima edizione di Amici, interpreta le canzoni italiane del coccodrillo Lyle, nel nuovo film live-action per famiglie Il Talento di Mr. Crocodile dal 27 ottobre nei cinema italiani, il film è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Tratto dalla serie di libri best-seller di Bernard Waber, Il talento di Mr. Crocodile è un live-action per tutta la famiglia che racconta la storia del coccodrillo Lyle e le sue avventure insieme alla famiglia Primm. Diretto e prodotto da Will Speck e Josh Gordon, scritto da Will Davies, Il Talento di Mr. Crocodile vede nel cast Javier Bardem, Constance Wu, Winslow Fegley, Scoot McNairy, Brett Gelman. Il film contiene canzoni originali interpretate da Shawn Mendes e scritte dagli autori di The Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul. Il Talento di Mr. Crocodile, dal 27 ottobre solo al cinema, è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
La trama del film
Quando la famiglia Primm (Constance Wu, Scoot McNairy, Winslow Fegley) si trasferisce a New York, il giovane figlio Josh fatica ad adattarsi alla nuova scuola e ai nuovi amici. Tutto cambia quando scopre Lyle, un coccodrillo canterino che ama i bagni, il caviale, la grande musica e che vive nella soffitta della sua nuova casa. I due diventano subito amici, ma quando l’esistenza di Lyle viene minacciata dal malvagio vicino Mr. Grumps (Brett Gelman), i Primm devono unirsi al carismatico proprietario di Lyle, Hector P. Valenti (Javier Bardem), per dimostrare al mondo che si può trovare una famiglia anche nelle situazioni più inaspettate e che non c’è niente di male in un grande coccodrillo canterino con una personalità ancora più grande.
Il talento di Mr. Crocodile: guida al cast e ai personaggi del film
Quando si sente Shawn Mendes dare voce a un coccodrillo antropomorfo, la cosa sembra adorabile, carina e divertente, ma non sorprende più di tanto. Ma quando si sente Javier Bardem interpretare il personaggio di un uomo di spettacolo e il proprietario del suddetto coccodrillo, si rimane sicuramente a bocca aperta. Passare da personaggi seri e macabri a un ruolo comico è sicuramente un’inversione di tendenza per la star di Non è un paese per vecchi. Ma questo è uno degli aspetti più interessanti di Il talento di Mr. Crocodile. Il film presenta un cast molto interessante ed è stato uno dei film per famiglie più apprezzati del 2022.
Ambientato sullo sfondo della sempre eccitante New York City, Il talento di Mr. Crocodile è ricco di dramma, avventura, commedia e, naturalmente, di canti e balli. Quindi, non c’è da aspettarsi altro che il massimo dell’intrattenimento da questa commedia musicale in live-action/animazione. Basato sull’omonima serie di libri per bambini di Bernard Waber del 1965, la storia segue un ragazzino, Josh, che scopre un coccodrillo canterino di nome Lyle che vive nella sua soffitta, e i due diventano subito amici. Ma quando il suo vicino, Mr. Grumps, minaccia la presenza di Lyle, Josh deve trovare un modo per proteggere il suo nuovo amico che è anche come una famiglia.
Il film è opera del duo di registi Will Speck e Josh Gordon, che hanno trasformato un divertente racconto per bambini in un elaborato film musicale, con un cast altrettanto divertente e interessante, con Mendes e Bardem in testa. In questo articolo, andiamo più approfonditamente alla scoperta del cast di interpreti che compongono il film, come anche dove li abbiamo già visti e anche di chi si è invece occupato delle canzoni italiane per la versione nella nostra lingua del film.

Il cast di Il talento di Mr. Crocodile
Shawn Mendes nel ruolo di Lyle
Il coccodrillo Lyle è il protagonista della storia. Egli è un coccodrillo d’acqua salata (ce ne sono anche di altri tipi) che vive nella soffitta della casa in cui la famiglia Primm si è appena trasferita. Ma non è il solito rettile. Canta sotto la doccia, e anche fuori, si gode lunghi e lussuosi bagni e ama il caviale. In altre parole, Lyle sembra essere un vero artista dello spettacolo. Quando Josh, il figlio della famiglia, lo scopre, i due sviluppano immediatamente un legame. Anche se non può parlare, come ci si aspetterebbe, comunica attraverso il canto. Ma la presenza di Lyle in quella casa potrebbe essere di breve durata finché Josh non farà qualcosa.
A dare voce al personaggio centrale di Lyle è il cantante sensazionale Shawn Mendes. Il pluripremiato cantautore e pop star canadese ha debuttato con il suo primo album in studio, Handwritten, nel 2015, che ha raggiunto la vetta della Billboard 200 statunitense. È conosciuto soprattutto per altri singoli di successo come “Treat You Better”, “There’s Nothing Holdin’ Me Back” e “Señorita”. Mendes è anche apparso nel film documentario Shawn Mendes: In Wonder e in programmi televisivi come The Voice e Saturday Night Live. Il talento di Mr. Crocodile è il suo primo ruolo in un film.
Il cantante italiano di Il talento di Mr. Crocodile
Ad eseguire le canzoni in italiano del personaggio vi è invece Luigi Strangis, cantautore e polistrumentista italiano, vincitore della ventunesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Durante la partecipazione ad Amici ha pubblicato i singoli Vivo, Muro, Partirò da zero, Tondo e Tienimi stanotte. Quest’ultimo singolo è stato certificato disco d’oro il 5 agosto seguente dalla Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) e rimasto quattordici settimane consecutive nella classifica italiana dei singoli. Nel 2018 esce il suo primo album, Don’t Ever Let Go, mentre nel 2022 esce il secondo, Voglio la gonna.

Javier Bardem nel ruolo di Hector P. Valenti
Hector è il carismatico proprietario e vecchio partner di Lyle, ma soprattutto il suo amico. Si potrebbe anche dire che erano un duo dello spettacolo, ma che in qualche modo si sono separati. Da quello che sappiamo finora, Hector è un uomo esuberante e pieno di entusiasmo per la musica, la danza e l’arte dello spettacolo in generale. È il più grande uomo di spettacolo che la città abbia mai visto. Quando torna da Lyle, il duo parte ancora una volta per un viaggio pieno di avventure per mostrare al mondo come essere diversi possa essere eccitante.
Il personaggio di Hector Valenti è interpretato dall’attore spagnolo premio Oscar Javier Bardem. È noto soprattutto per il suo lavoro in Non è un paese per vecchi, che gli è valso un Oscar come miglior attore non protagonista. Nella sua carriera trentennale, è però apparso in una miriade di film hollywoodiani ed europei di vario genere, tra cui titoli popolari come Vicky Cristina Barcelona, Collateral, Mangia, prega, ama, Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar e Being the Ricardos. Più recentemente è apparso in progetti come La sirenetta e Dune: Part Due.
Winslow Fegley come Josh Primm
Josh Primm è il figlio della famiglia che si trasferisce in città con i suoi genitori in una vecchia casa in brownstone. Nuovo alla città e al quartiere, Josh ha difficoltà ad adattarsi al nuovo ambiente e ai nuovi amici ed è spesso ansioso. È il primo a scoprire Lyle in soffitta. I due entrano subito in sintonia, perché sono entrambi diversi e si vedono come disadattati nel mondo. Josh trova in Lyle un nuovo migliore amico e cerca di convincere i suoi genitori a trattare il coccodrillo come parte della loro famiglia.
Il ruolo di Josh Primm è interpretato dall’attore bambino Winslow Fegley. Nella sua breve carriera di cinque anni, l’attore tredicenne è apparso in alcuni film e telefilm come The Good Doctor, Timmy Failure: Mistakes Were Made e 8-Bit Christmas. È noto soprattutto per i suoi ruoli in Nightbooks e Fast Layne. Fegley apparirà prossimamente nel biopic Spinning Gold.

Constance Wu nel ruolo di Katie Primm
Katie Primm è la madre di Josh e la moglie di Joseph Primm. Sembra molto entusiasta di trasferirsi a New York, ma è anche preoccupata che il figlio non riesca ad adattarsi al nuovo ambiente. Quando scopre Lyle in una vasca da bagno, la sua reazione immediata è di paura e panico, ma Josh riesce a convincerla di quanto Lyle possa essere amichevole e adorabile. Ben presto Katie e Lyle diventano amici. Katie aiuta anche Josh a proteggere Lyle e a tenerlo in casa, nonostante le molestie dei vicini.
La pluripremiata attrice Constance Wu interpreta il ruolo di Katie Primm. Inserita dalla rivista Time tra le 100 persone più influenti al mondo (2017), la Wu è nota soprattutto per il suo lavoro in Fresh Off the Boat della ABC, oltre che per molti film e serie televisive popolari come Parallels, Covert Affairs, EastSiders e Royal Pains. È nota soprattutto per i suoi ruoli in Crazy Rich Asians, seguito da Le ragazze di Wall Street e The Terminal List.
Scoot McNairy nel ruolo di Joseph Primm
Joseph Primm è il padre di Josh e marito di Katie, entusiasta di essersi trasferito a New York con la sua famiglia. Quando viene a sapere di Lyle, non solo si spaventa, ma vuole subito sbarazzarsi dello strano animale. Ma quando incontra Hector e impara a conoscere meglio Lyle, Joseph comincia a capire che Lyle è una creatura piuttosto amichevole e adorabile. Riesce persino a tornare a praticare la boxe con Lyle, una passione che aveva abbandonato anni prima.
Il ruolo di Joseph Primm è interpretato da Scoot McNairy. Attore e produttore cinematografico, McNairy è apparso in molti film popolari e premiati. È noto soprattutto per il suo lavoro in film importanti come Argo, 12 anni schiavo, Gone Girl, Batman v. Superman: Dawn of Justice, C’era una volta a… Hollywood, A Quiet Place II, e per serie televisive come Halt and Catch Fire, True Detective, Godless e Narcos: Messico. McNairy ha poi di recente recitato in Nightbitch.

Brett Gelman nel ruolo di Mr. Grumps
Si potrebbe dire che Mr. Grumps è il cattivo della storia e l’arcinemico di Lyle e, per estensione, anche il nemico di Josh. È il vicino malvagio dei Primm e non gli piacciono affatto, forse perché Lyle vive con loro. Nella serie originale dei libri, Grumps è descritto come un “brontolone” che non solo disprezza Lyle, ma vuole che sia cacciato di casa, soprattutto perché Lyle sembra spaventare il suo gatto, Loretta. La versione cinematografica del suo personaggio è grossomodo la stessa, cercando in tutti i modi di far allontanare da lì quel coccodrillo che ritiene pericoloso.
L’attore, produttore, scrittore e comico Brett Gelman interpreta il ruolo del signor Grumps. È diventato famoso per il suo ruolo in Eagleheart ed è conosciuto soprattutto per i suoi ruoli in serie popolari come Stranger Things e Fleabag. È apparso anche in serie comiche come Go On, Married, Another Period e American Dad! e in film come The Other Guys, 30 Minutes or Less, Lemon (che ha anche scritto) e Room for Rent. Di recente ha recitato nel film Surrounded e nella serie televisiva Lady in the Lake.
Il talento di Mr. Crocodile, il teaser trailer
Tratto dalla serie di libri best-seller di Bernard Waber, Il talento di Mr. Crocodile è un live-action per tutta la famiglia che racconta la storia del coccodrillo Lyle e le sue avventure insieme alla famiglia Primm.
Diretto e prodotto da Will Speck e Josh Gordon, scritto da Will Davies, Il talento di Mr. Crocodile vede nel cast Javier Bardem, Constance Wu, Winslow Fegley, Scoot McNairy, Brett Gelman. Il film contiene canzoni originali interpretate da Shawn Mendes e scritte dagli autori di The Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul. Il Talento di Mr. Crocodile, dal 27 ottobre solo al cinema, è prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Sinossi: Quando la famiglia Primm (Constance Wu, Scoot McNairy, Winslow Fegley) si trasferisce a New York, il giovane figlio Josh fatica ad adattarsi alla nuova scuola e ai nuovi amici. Tutto cambia quando scopre Lyle, un coccodrillo canterino che ama i bagni, il caviale, la grande musica e che vive nella soffitta della sua nuova casa. I due diventano subito amici, ma quando l’esistenza di Lyle viene minacciata dal malvagio vicino Mr. Grumps (Brett Gelman), i Primm devono unirsi al carismatico proprietario di Lyle, Hector P. Valenti (Javier Bardem), per dimostrare al mondo che si può trovare una famiglia anche nelle situazioni più inaspettate e che non c’è niente di male in un grande coccodrillo canterino con una personalità ancora più grande.
Il talento del Calabrone: il trailer del nuovo film con Sergio Castellitto
Arriva il 5 marzo nelle sale italiane Il talento del Calabrone, opera prima diretta da Giacomo Cimini e distribuito da Paco Cinematografica e Eagle Pictures. Il thriller mozzafiato ambientato a Milano racconta la storia di Dj Steph (Lorenzo Richelmy), conduttore di un programma radiofonico di successo che nel corso di una diretta dovrà fare i conti con un inaspettato evento: l’annuncio da parte di un ascoltatore (Sergio Castellitto), che confessa di volersi suicidare tenendo sotto scacco l’intera città. Nell’arco di una lunga notte, la più imprevedibile della loro vita, i due giocano pericolosamente sul filo del rasoio, mentre il tenente colonnello Rosa Amedei (Anna Foglietta) cerca di scoprire l’identità del misterioso uomo.
“Si tratta di un film realizzato attraverso un mix tra alta tecnologia e una drammaturgia che resta, in qualche modo, umanissima perché l’obiettivo rimane quello di raccontare storie e vicende che toccano l’anima delle persone”, ha raccontato Sergio Castellitto.
“Questo film è il frutto di un soggetto di Lorenzo e quello che mi ha colpito della storia è che tutti i personaggi nascondono una verità, sia in senso positivo sia in senso negativo – ha dichiarato il regista Giacomo Cimini – Quello che più mi ha coinvolto è stata la possibilità di raccontare il confronto tra tre personaggi in opposizione l’uno con l’altro: una partita a scacchi che ha come plancia di gioco una città intera”.
Il Talento del Calabrone è una co-produzione italo-spagnola Paco Cinematografica e Atica Cuarzo Innova e con Eagle Pictures, in sala dal 5 marzo.
Sinossi:
Milano. Steph è un giovane DJ radiofonico sulla cresta dell’onda, molto popolare sui social media. Ogni sera conduce un programma radiofonico con un forte seguito durante il quale riceve chiamate dai fan. Una sera, una telefonata, però, lo raggela: uno sconosciuto dal sangue freddo annuncia in diretta di volersi togliere la vita, facendosi esplodere nel centro della città. Steph cerca di gestire la situazione: l’attentatore minaccia di farsi esplodere se il DJ non lo intratterrà in diretta. L’uomo, che si fa chiamare Carlo, sfida Steph in un duello di resistenza mentale. Nel frattempo, il nucleo investigativo dei Carabinieri guidato dalla risoluta Tenente Colonnello Rosa Amedei si mette sulle tracce del terrorista e scopre che il piano dell’uomo è molto più complesso di quanto lui stesso voglia mostrare: è l’atto di un uomo dotato di un’intelligenza superiore, capace di mettere in scacco un’intera città con una sola, semplice telefonata.
Il tagliaerbe recensione del film di Brett Leonard
Regia: Brett Leonard
Cast: Pierce Brosnan, Jeff Fahey, Jenny Wright
Trama: Lawrence Angelo (Pierce Brosnan) è uno scienziato dedito a un progetto che studia il miglioramento delle capacità del cervello umano attraverso l’uso combinato di droghe e realtà virtuale. Costretto a un periodo di riposo forzato dopo un esperimento andato male, il professore proseguirà per conto suo le ricerche, usando come cavia il giardiniere ritardato Jobe (Jeff Fahey). L’esperimento avrà inizialmente successo, ma Jobe valicherà rapidamente i confini delle abilità dell’uomo comune per acquisire poteri superumani come la telepatia e la telecinesi: ben presto il processo (anche sulla spinta degli originari finanziatori del progetto, legato a scopi militari) andrà fuori controllo, Jobe diventerà un autentico supercriminale, puntando ad usare la realtà virtuale per controllare tutte le reti di comunicazione del mondo e prenderne il controllo. Seguiranno scontro finale ed epilogo aperto.
Analisi: Un sotto – sotto prodotto della narrativa kinghiana (il racconto omonimo può essere letto da noi nella raccolta A volte ritornano), Il tagliaerbe ha in effetti poco o nulla a che fare col materiale di partenza, tanto che lo scrittore portò in tribunale la produzione per aver legato il suo nome al film. Il cast è guidato da un Pierce Brosnan all’epoca ancora diviso tra cinema e tv, ancora lontano dalla popolarità raggiunta grazie al ruolo di 007; ad affiancarlo Jeff Fahey, anch’egli lungi dal raggiungere la notorietà arrisagli con le molteplici apparizioni che lo renderanno un volto noto soprattutto per la televisione; trai ruoli minori si segnala Dean Norris altro storico caratterista televisivo, che negli ultimi anni ha raccolto finalmente i frutti di una carriera trentennale grazie al ruolo di Hank Schrader in breaking Bad. Gli stessi Fahey e Norris si sono ritrovati di recente insieme in un’altro lavoro di ispirazione kinghiana, nei primi due episodi di Under the Dome. Il film ebbe un discreto risultato al botteghino – incassi pari a più del triplo dei costi – che portò a trarne un videogioco, oltre che a generarne un sequel, ben più modesti.
Sorvolando sullo
stravolgimento del materiale di partenza, ci si trova di fronte a
una storia sviluppata secondo moduli fin troppo prevedibili, con
una scrittura insipida ed interpretazioni racchiuse nei limiti di
una grigia ordinaria amministrazione. Il film può avere un certo
valore storico per portare sugli schermi concetti come la realtà
virtuale o il cyberspazio, in un’epoca in cui Internet è ancora
agli albori; notevole per l’epoca l’utilizzo della CGI per gli
effetti speciali, mentre il protagonista che impara il latino
in due ore appare una sorta di anticipazione del Neo di Matrix che
installa nel proprio cervello interi saperi in pochi minuti.
Curiosità che però non bastano a risollevare le sorti del film.
Il Superstite: recensione del film di Paul Wright
Il Superstite, opera prima del regista inglese Paul Wright, già premiato con numerosi premi per altrettanti cortometraggi, è a metà tra storia d’amore, dramma psicologico e favola. Anzi, di storie d’amore ce ne sono due: quella di un ragazzo per il fratello, qualcosa che va oltre il mero discorso fisico o mentale e sfocia in un morboso attaccamento quasi dovuto; e l’amore di una madre (Kate Dickie) per un figlio, più forte di qualunque cosa. Il dramma psicologico si consuma invece nella figura di Aaron, perché già da prima dell’incidente è visto come il più strano di tutti, la persona da evitare, il disadattato. E infine la favola, retta da echi leggendari e superstiziosi, che fanno leva sul “Se si crede davvero ad una cosa, allora è possibile”.
In Il Superstite Aaron (George Mackay) è un ragazzo che vive in una piccolo villaggio della Scozia. È l’unico superstite di un incidente avvenuto in barca, dove sono morte cinque persone, tra cui il fratello maggiore a cui era molto legato. Ritenuto colpevole dal villaggio dove vive, incompreso, psicologicamente instabile, Aaron non vuole credere che il fratello sia morto e farà di tutto per riprenderselo dal mare, per lui il vero colpevole dell’accaduto.
Siamo all’interno di un crescendo, ma se ne percepisce la sensazione solamente a film inoltrato. E non è un discorso di accelerazioni improvvise dello script, ma di una panoramica completa sul protagonista che tarda ad arrivare. Questo sarebbe giustificato se si volesse far scoprire il personaggio piano piano o si volessero lasciare sprazzi di mistero per esplodere poi nel finale; ma qui sembra più che altro che i dettagli affiorino per essere al servizio di una drammaticità generale e non per arricchire minuziosamente una storia o la figura del protagonista.
I continui flashback, visivamente e banalmente sfocati, che richiamano l’infanzia dei due ragazzi, sono espedienti al servizio della sceneggiatura, ma spezzano troppo continuamente la narrazione, che invece avrebbe bisogno di un andamento più fluido. Come pure i pensieri a voce alta del protagonista, a cavallo tra il reale e l’onirico, una sorta di trascrizione sonora dei suoi incubi, che irrompono all’interno delle immagini. Per larghi tratti, tutto questo di traduce in noia.
Il Superstite è un film attraente, con un’atmosfera che convince, accompagnata da inserti sonori appropriati, in un senso dell’immagine nel complesso molto affascinante. Wright tenta di mettere al centro la situazione psicologica (in tutti i sensi) di un personaggio, talvolta portandola all’estremo, per raccontare una storia che odora di fiaba , ma che ne supera i limiti. Ma lo fa spesso annoiando, frammentando troppo la continuità narrativa. È come quelle canzoni, quelle ballate riuscite a metà, dove la strofa è meglio del ritornello.
Il superstite Trailer italiano
Guarda il Trailer italiano del film Il superstite diretto da Paul Wright con protagonisti Kate Dickie, Nichola Burley, George MacKay, Michael Smiley. Il film arriverà nelle sale italiane Giovedì 06 Marzo 2014 distribuito da Nomad Film.
Trama: Aaron, un
giovane che vive in una comunità isolata in Scozia, è l’unico
superstite di un incidente di pesca, che causò la morte di cinque
uomini tra cui suo fratello maggiore. Spinti dalle vecchie leggende
e superstizioni, gli abitanti del villaggio lo accusano di questa
tragedia e lo rifiutano.
Il Superman di Henry Cavill è fondamentale per la crescita del DCU, parola di Dwayne Johnson
Dopo l’uscita digitale di Black Adam questa settimana, Dwayne Johnson è andato su Twitter per condividere uno speciale videomessaggio sul futuro del suo franchise. Pur non rivelando spoiler o accenni a ciò che accadrà nei prossimi anni, Johnson ha parlato molto bene del Superman di Henry Cavill. L’attore di Black Adam ha chiarito che la versione del personaggio di Cavill è essenziale per rimpolpare il più grande DCU, poiché il suo coinvolgimento nel film è stato frutto di una grande battaglia.
“Dobbiamo riportare la forza più potente e inarrestabile di tutti i tempi in qualsiasi universo. Ragazzi, sapete di chi sto parlando, è Superman. Quello è Henry Cavill. Alla fine, lo studio non stava portando Henry indietro, inspiegabilmente e ingiustificatamente, ma non avremmo accettato un no come risposta, ci sono voluti anni per riportare Henry Cavill con conversazioni strategiche e non avremmo accettato un no come risposta. Unico modo logico per costruire l’universo DC senza la forza più potente e il più grande supereroe di tutti i tempi seduto in disparte, è impossibile da fare. Puoi fare un diagramma di Venn su questa cosa 90 volte ma tutto torna a “Dov’è Superman?” ‘ Devi avere Superman nel mix, ecco perché abbiamo lottato duramente per riportare in vita Superman”.
Black Adam – la recensione del film
Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).
Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam è uscito al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.
Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.
Il Suo Regno: recensione della serie Netflix
Il Suo Regno è una serie tv argentina marchiata Netflix arrivata alla seconda stagione e che è disponibile sulla piattaforma già a partire dal 22 marzo. Ideata e scritta da Claudia Piñeiro e Marcelo Piñeyro – che l’ha anche diretta – è stata inaugurata ad agosto 2021 e la sua fama è esponenzialmente cresciuta fino ad arrivare in 990 Paesi. Lei è una famosa scrittrice di libri thriller e lui un regista dall’esperienza decennale e avevano già collaborato nel 2009 proprio per la trasposizione di un romanzo scritto da lei: Le vedove del giovedì.
Il Suo Regno, la genesi
Un po’ di tempo fa erano stati entrambi contattati da un produttore che gli aveva proposto un progetto che però non era piaciuto a nessuno dei due. Ma la voglia di tornare a lavorare insieme ha mosso i due autori a farsi venire in mente un’idea che sarebbe valsa Netflix e il popolo argentino.
Così nasce Il Suo Regno (El Reino in lingua originale), la storia di una comunità cristiana evangelica di Buenos Aires il cui leader Emilio Vázquez Pena (Diego Peretti) si trova improvvisamente a dover valutare la proposta di una carriera politica. Intrighi, manipolazioni, giochi di potere e scandali sono dietro a ogni angolo, ma anche qualche piccolo, quasi irrisorio, accenno di dolcezza e una buona dose di grottesco.
Ruotando tutto principalmente attorno ai meccanismi della comunità religiosa, Claudia Piñeiro ha ricevuto non poche critiche da parte degli esponenti di tali congregazioni che in Argentina sono molto influenti ed estremamente diffuse. La scelta della tematica è infatti stata abbracciata da lei e Marcelo Piñeyro anche in virtù della recente rapida crescita di gruppi cristiani evangelici in tutto il continente americano e del loro ingente coinvolgimento all’interno di partiti politici di destra.

Ed è esattamente questo che raccontano le due stagioni de Il Suo Regno. La Iglesia de la Luz vanta un numero di fedeli ampissimo che versano donazioni a palate permettendo il costoso stile di vita della famiglia del Pastore Emilio. Per quanto lui sia il predicatore, a tirare davvero i fili del comando e della gestione del loro impero è la moglie Elena (interpretata dalla bravura di Mercedes Morán) e nonostante i continui tentativi nell’insabbiare gli orrori compiuti, la forza della verità sarà come un’ondata inarrestabile.
Dal lato di chi cercherà di scoperchiare il vaso di Pandora c’è la dottoressa a capo delle indagini Roberta Candia (Nancy Dupláa) insieme al gruppo di giovani militanti vittime della Iglesia de la Luz composto da Julio (Chino Darín), Tadeo (Juan Pedro Lanzani) e Remigio (Nico García).
Un racconto trasudante verità
Il Suo Regno trasuda la storia vera del proprio Paese, quello nel quale si svolge. E ci si domanda talvolta quanta possa essere la distanza percepita dallo spettatore argentino tra i fatti narrati e quelli di cronaca e politica. Probabilmente molto poca. Ed è l’aspetto che turba e inquieta durante la visione, soprattutto percependo la familiarità a determinate svolte e soluzioni politiche che solo chi ha ripetitivamente vissuto può avere. Per un italiano rasenterebbe uno scenario distopico.
In ogni caso, la seconda stagione della serie di Claudia Piñeiro e Marcelo Piñeyro, risulta leggera e vaga nel modo in cui attraversa alcuni fatti – per quanto possa sembrare paradossale – perché non va nelle profondità degli abissi dei propri personaggi per poi far condurre gli eventi a partire da questi, ma fa il contrario. Sono i protagonisti a dover essere al servizio del racconto, con il risultato che viene sfiorato tutto senza però che nulla sia mai toccato davvero. L’effetto è un certo distacco nei confronti dell’emotività tirata fuori dagli attori, mentre ci si aggrappa a piccoli fili di trama che provano a intessere ma che spariscono quasi subito. È evidente, dunque, che a catturare l’attenzione debbano essere gli avvenimenti, i casi presentati. Quasi come se ci fosse l’eco di un bisogno di denuncia.
Il suo nome è Lattuada: la Retrospettiva di Locarno74
La Retrospettiva della 74esima edizione del Locarno Film Festival (4-14 agosto), voluta dal nuovo direttore artistico Giona A. Nazzaro e curata da Roberto Turigliatto, sarà dedicata al regista Alberto Lattuada. Figura centrale, eppure spesso sottovalutata, ha attraversato nel corso della sua ricca e affascinante carriera oltre 40 anni di storia del cinema italiano, dall’esordio nel 1943 con Giacomo l’idealista, fino a Una spina nel cuore (1986). Nel primo dopoguerra, inoltre, il “formalista” Lattuada è riuscito a inserirsi nel cinema neorealista conservando però le radici colte e raffinate della sua formazione, coniugandole con il gusto per i generi e le narrazioni popolari.
Dopo le Retrospettive storiche dedicate in passato alla Lux e alla Titanus, il Locarno Film Festival torna dunque a esplorare la storia del cinema italiano, attraverso Alberto Lattuada, un regista che proprio in quelle due case di produzione ha lavorato nella prima parte della sua carriera. Grazie alla presentazione della sua filmografia completa (con molte opere ancora poco esplorate anche dagli addetti ai lavori) si proverà a fare nuova luce su un autore a tutt’oggi poco conosciuto, soprattutto fuori dall’Italia, apparso spesso eccentrico e inclassificabile, e invece artefice di un cinema di estrema modernità, colto e popolare al tempo stesso. Intellettuale, architetto, critico e fotografo negli anni della formazione, Lattuada è rimasto fedele al modernismo che caratterizzava il vivace contesto culturale milanese, restando sempre un osservatore lucido e anticipatore delle grandi trasformazioni collettive del secondo Novecento. Grande regista, ha lavorato con diversi degli attori italiani e internazionali più importanti del periodo ed è stato anche scopritore di molti interpreti talentuosi – in particolare, attrici come Jacqueline Sassard, Catherine Spaak, Nastassja Kinski e Clio Goldsmith.
“Nulla è in grado di rivelare come il cinematografo i fondamenti di una nazione”: così Alberto Lattuada definiva ciò che per lui era la settima arte nel 1945 quando, con altri registi contribuiva a fare della sala cinematografica un luogo di partecipazione civile, politica e morale. La passione per il cinema era nata durante gli anni di studio, grazie alle collaborazioni in qualità di cinefilo e critico e all’organizzazione di rassegne cinematografiche. Esperienze che lo porteranno presto tra i promotori della raccolta di film che diventerà nel dopoguerra la Cineteca Italiana di Milano e a lavorare con autori come Soldati e Poggioli. Dopo l’esordio alla regia nel 1943 con Giacomo l’idealista, in Il bandito (1946) Lattuada ha dimostrato in un primo tempo un’adesione al neorealismo del tutto personale, aperta alle contaminazioni e alle influenze del cinema di genere hollywoodiano, con una particolare predilezione per il poliziesco e il mélo, come testimonia il successivo Senza pietà (1948). Allo stesso tempo, anche nelle molte opere di matrice letteraria come Il mulino del Po (1949), Lattuada ha saputo imprimere quell’attenzione all’individuo e alle sue connotazioni sociali che trascende dalla sensibilità neorealista. Negli anni Cinquanta, dopo la co-regia di Luci del varietà (1950) con Federico Fellini, il suo sguardo si è fatto più disincantato e attento all’umanità umiliata dalle dinamiche economiche di quegli stessi anni, tratteggiata con precisione in Il cappotto (1952), La spiaggia (1954) e Mafioso (1962). Allo stesso tempo, tuttavia, si è anche aperto al vitalismo e alla sensualità come scoperta di sé che caratterizza le protagoniste di Anna (1951), Guendalina (1957) e Dolci inganni (1960). La capacità di rinnovarsi con costante freschezza creativa ha portato Lattuada a mettere in scena altri adattamenti letterari, a solcare i territori della satira di costume, del giallo, del film di guerra, fino agli sceneggiati e ai film per la TV, come Cristoforo Colombo(1985) e l’ultimo lavoro, Mano rubata (1989).
Verso Lattuada e Locarno74
Per accompagnare il pubblico di Locarno verso la Retrospettiva, nel corso dei prossimi mesi sui canali ufficiali del Festival verranno pubblicate delle video pillole realizzate con alcuni degli studiosi e delle personalità del cinema italiano e internazionale che maggiormente si sono confrontati con Lattuada e la sua opera, andando così a comporre una collezione di spunti e punti di vista che apriranno il dibattito dal vivo che si svilupperà ad agosto. “Verso Lattuada”, questo il titolo dell’iniziativa, verrà inaugurata nel mese di febbraio con le riflessioni dei critici cinematografici italiani Paolo Mereghetti e Maurizio Porro, protagonisti delle prime due video pillole.
La Retrospettiva è organizzata dal Locarno Film Festival in collaborazione con la Cinémathèque suisse, la Cineteca Nazionale – Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, la Fondazione Cineteca di Bologna, la Fondazione Cineteca Italiana e l’Istituto Luce-Cinecittà. Il progetto vede inoltre coinvolte prestigiose istituzioni svizzere e internazionali che assicureranno una circuitazione che farà viaggiare la Retrospettiva fino al 2022. Fra le istituzioni già confermate: Cinémathèque suisse; Cineteca Madrid; EYE Filmmuseum Amsterdam; Filmpodium Zürich; I Mille Occhi a Trieste; Les Cinémas du Grütli a Ginevra; Museo Nazionale del Cinema a Torino; National Gallery of Art a Washington.
La 74esima edizione del Locarno Festival si terrà dal 4 al 14 agosto 2021. Il team del Festival sta lavorando, nel pieno e rigoroso rispetto delle norme sanitarie, nell’ottica di realizzare un’edizione completa della manifestazione. Qualora le stesse norme lo imponessero, il Festival si riserva la possibilità di apportare delle modifiche organizzative, che verranno comunicate a tempo debito ai media e al pubblico.
Il suo nome è Jones, Jessica Jones
È da un mese che anche in Italia è arrivato Netflix. Per chi è malato di serie tv come me, è una benedizione/maledizione. La cosa che mi ha entusiasmata di più è stata vedere le serie tv targate Marvel e Netflix…una gioia per gli occhi, in pratica! Oggi uscirà Jessica Jones, e sicuramente ce la guarderemo tutta di un fiato! Ma la domanda che mi è stata fatta più volte in questi ultimi tempi è: ma chi diamine è questa Jessica Jones?
In questo articolo vi parlerò un po’ di lei nel mondo fumettistico, per farvi capire meglio chi è la protagonista di questa cupa serie Marvel.
Jessica è come se fosse un punto d’incontro di quasi tutti i più conosciuti supereroi Marvel. Suo padre lavora alle Stark Industries e cresce idolatrando i supereroi come se fossero divinità scese in terra. È compagna di classe di Peter Parker e ha una cotta per lui. Cerca di farsi avanti durante una gita scolastica, ma sapete com’è… una persona che è appena stata morsa da un ragno radioattivo non è molto lucida al momento. Ma attenzione, perché questo è solo l’inizio di una serie di sfortunati eventi! Il giorno seguente, Jessica e la sua famiglia si recano a Disney World, viaggio premio dato a suo padre da Tony Stark in persona! Jessica comincia a litigare con suo fratello e il padre, per farli smettere, si è distratto e ha fatto un frontale con un camion dell’esercito che trasporta materiale radioattivo. Tutta la sua famiglia muore, lei finisce in coma ma si risveglia dopo sei mesi grazie alle radiazioni cosmiche diffuse sulla Terra all’arrivo di Galactus.
Rimasta orfana e non
ancora maggiorenne, finisce in un orfanotrofio e viene adottata
dalla famiglia Jones. L’incidente, però, ha portato qualcosa di
buono: ha acquisito superpoteri, ovvero resistenza sovrumana e
capacità di volare. Se pensate che le cose andranno meglio, vi
sbagliate di grosso.
Per qualche anno svolge la sua attività da supereroina con il nome di Jewel, fino a quando non incontra l’Uomo Porpora (interpretato da David Tennant, conosciuto più come il Decimo Dottore di Doctor Who) che la sottomette con i suoi poteri mentali. Viene tenuta prigioniera in un motel per otto mesi insieme ad altre ragazze come schiave del sesso, convincendola di essere protagonista di un fumetto. Stancatosi di lei, manda via la ragazza che, in stato confusionale, attacca Scarlet Witch e i Vendicatori, cadendo nuovamente in coma anche se per poco tempo. Risvegliandosi, viene fornita di una protezione psichica da Jean Grey nel caso che Killgrave (Uomo Porpora) dovesse rifarsi vivo. Le viene proposto di unirsi ai Vendicatori, ma lei rifiuta. Ritenta di prendere in mano l’attività da supereroina sotto lo pseudonimo di Knightress, ma si ritira dopo la prima notte di ronda, dopo essere stata ferita per sbaglio da Luke Cage e Pugno d’acciaio durante il combattimento contro il Gufo. Arrivata la polizia, Jessica deve svelare la sua identità per evitare che i bambini rapiti da il Gufo passino la notte in centrale.
Ritiratasi dall’attività di supereroe, apre un’agenzia investigativa dal nome Alias Investigation, che si occupa sia di casi ordinari e di indagini che colpiscono la comunità dei supereroi. Il suo primo cliente è Luke Cage, che vuole rintracciare suo padre dopo averne interrotto i rapporti. Grazie all’agenzia investigativa, viene a contatto con Vedova Nera, Ms. Marvel, Captain America, Ant-Man e Daredevil. Nel frattempo, l’Uomo Porpora, evaso di prigione, ricomincia a tormentarla, ma stavolta la nostra protagonista ha la possibilità di vendicarsi.
E da qui comincia la serie televisiva. Certo non è facile la storia di Jessica Jones, e in casa Marvel hanno già annunciato che sarà una serie a tinte molto dark rispetto alle serie o film Marvel che siamo abituati a vedere di solito. Ce ne hanno già dato un piccolo assaggio in Daredevil, il quale farà una comparsa al fianco di Jessica.
Mi incuriosisce molto come serie, soprattutto per il passato della protagonista. A questo punto non ci resta che chiudersi in casa, mettersi davanti al pc o al televisiore e vedersi tutta di un fiato questa serie che sarà sicuramente un successo. Vado a procurarmi i popcorn e le patatine, ci si vede la settimana prossima!