La 38° edizione del Torino
Film Festival si presenta rinnovata sia nella struttura
che nella fruizione: per la prima volta, alla presenza in sala si
affiancherà un programma online.
Grazie a una sala virtuale di 500
posti, realizzata in collaborazione con MyMovies, sarà infatti
possibile vedere tutti i film in concorso. Saranno inoltre
disponibili online le masterclass, le conferenze stampa, numerosi
contributi video inediti, le attività didattiche e alcuni incontri
in via di definizione.
Un progetto pilota destinato a
diventare una delle caratteristiche del festival e un’opportunità
per ripensare in maniera creativa a come renderlo più accessibile e
fruibile a un pubblico sempre più ampio.
“Siamo consapevoli che si tratta di
un grande cambiamento – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo
Nazionale del Cinema -, che però tiene il passo con i tempi. Il
cinema nasce per essere fruito in sala, è quello il suo posto, ma
le nuove tecnologie ci permettono di arrivare ovunque,
moltiplicando la forza comunicativa della settima arte. È con
questo spirito che il TFF sbarca online, senza rinunciare alle sue
origini, quando si chiamava ancora Cinema Giovani, trattando molti
temi tra cui giustizia sociale e inclusione, visti attraverso
l’occhio creativo di giovani cineasti”.
“Proporre contenuti sia online che
in presenza, creare sinergie con il territorio, tentare nuove
sfide, uscire dagli spazi fisici, utilizzare tecnologie avanzate –
sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del
Cinema. Questi sono alcuni degli obiettivi che il museo si è
proposto in questo anno in cui, insieme a Film Commission Torino
Piemonte, ha festeggiato il ventennale. Il Torino Film Festival li
rappresenta tutti, con una nuova linfa, pronto ad aprirsi ai
molteplici linguaggi del cinema”.
LA NUOVA IDENTITÀ VISIVA
Nel guardare avanti, progettando un
festival che data la situazione attuale ha scelto di accettarne la
sfida, si è voluto anche ripensarne in toto l’identità visiva,
riannodando i fili col passato, con la città e con quello che ne è
l’edificio simbolo e dal 2000 sede del Museo Nazionale del Cinema:
la Mole Antonelliana e in particolare la stella a dodici punte che
ne costituisce il punto più alto.
Oggetto complesso, sfaccettato,
misterioso e quindi icona perfetta per rappresentare la nuova
identità visiva del Torino Film Festival e segnarne il nuovo passo.
La stella diventa l’emblema della manifestazione, il nuovo logo che
in sé racchiude la memoria della città, della nascita del cinema,
dell’operosità e dell’ingegnosità del nostro territorio, mirabile
rappresentazione del nuovo corso del Torino Film Festival.
UN FESTIVAL DIFFUSO
Mantenendo forte il legame con il
territorio, il Torino Film Festival si presenta come un vero e
proprio festival diffuso sia grazie all’applicazione della
tecnologia digitale che a una capillarizzazione delle proposte. Tra
proiezioni, eventi e iniziative speciali, il festival arriverà
infatti in molti punti della città (e non solo) ampliando il suo
impatto su tutto il territorio e raggiungendo zone mai prima d’ora
coinvolte dalla manifestazione.
“L’edizione di quest’anno avrà
questa doppia anima – racconta Stefano Francia di Celle, direttore
del Torino Film Festival. All’apertura verso il web si affiancherà
un forte e rinnovato legame con le realtà cinematografiche e
culturali locali. Il mio obiettivo è di declinare i contenuti del
festival anche in luoghi insoliti, coinvolgendo interlocutori e
pubblici nuovi, alla (ri)scoperta di quello che Torino può dare. 12
punti, 12 luoghi che, disegnando la mappa del festival, evocano le
12 punte della Stella della Mole, il dodecaedro protagonista della
nuova identità visiva della manifestazione”.
I luoghi del festival
1. Mole Antonelliana – Museo
Nazionale del Cinema
2. Le sale: Cinema Massimo, Ambrosio Cinecafè, Cinema Classico
3. Le sale di Comunità Acec: Teatro Monterosa, Cinema Teatro
Agnelli, Cineteatro Baretti
4. Film Commission Torino Piemonte
5. Accademia Albertina di Belle Arti
6. Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
7. Fondazione per la Scuola della Compagnia San Paolo – IC Rita
Levi Montalcini Scuola Pascoli
8. Xké. Il laboratorio della curiosità
9. MUSA
10. Le Roi Dancing
11. Villa d’Agliè
12. La Stella in città
“Torino non rinuncia al suo Torino
Film Festival. La Fondazione ha riprogrammato l’evento e si
presenta all’appuntamento con proiezioni diffuse in presenza e
tramite i canali digitali in cui proporre anteprime e film in
concorso sullo schermo – dichiara Francesca Leon, Assessora alla
Cultura Città di Torino. Grazie a quanti hanno fatto in modo che
nell’anno del ventennale della Film Commission e del Museo del
Cinema la città mantenesse uno dei suoi progetti più noti ed
apprezzati dal pubblico e dagli operatori. Buon festival a tutti e
tutte”.
EVENTO SPECIALE THE TRUFFLE
HUNTERS
Uno degli eventi speciali di questa
edizione del TFF è l’anteprima italiana del film The Truffle
Hunters, il docufilm diretto e prodotto da Michael Dweck e Gregory
Kershaw, con la produzione esecutiva di Luca Guadagnino e la sua
Frenesy Film Company. Presentato in anteprima mondiale al Sundance
Film Festival il 30 gennaio 2020, il film racconta la vita di
alcuni anziani cercatori del tartufo d’Alba, dei loro rituali, del
loro rapporto con i cani e con il territorio. L’evento è realizzato
in collaborazione con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco
d’Alba e con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Il film verrà distribuito in Italia
da Sony Pictures.
“È un film importante, di respiro
internazionale, che racconta uno dei prodotti dell’eccellenza del
nostro territorio attraverso un mestiere poco conosciuto che
conserva un fascino antico – sottolinea il Presidente della Regione
Piemonte. Sono andato personalmente al Sundance per vedere e
celebrare questo importante momento, e ho visto l’entusiasmo
suscitato da questo emozionante racconto”.
“Il cinema – continuano il
Presidente della Regione e l’Assessore regionale alla Cultura – è
fatto di simboli e contiene sempre un messaggio. È doveroso
sottolineare quanto sia importate soprattutto in momenti come
questo scendere in campo e se possibile con più determinazione di
prima, per trasmettere il messaggio della resilienza umana di
fronte alle avversità. Il Piemonte c’è e oggi riparte dai suoi
simboli in Italia e nel mondo”.
IL PREMIO STELLA DELLA MOLE
La stella diventa il nuovo simbolo
del Torino Film Festival e l’istituzione del Premio STELLA DELLA
MOLE la renderà il riconoscimento massimo con cui saranno premiati
i vincitori del festival, al pari del Leone di Venezia, la Palma di
Cannes, l’Orso di Berlino, il Pardo di Locarno.
Il Premio avrà una componente
tecnologica del tutto unica: grazie alla collaborazione del
Politecnico di Torino e con il coinvolgimento di Competence
Industry Manifacturing 4.0 – polo costituito dai due atenei
torinesi insieme a 23 partner industriali per la diffusione di
competenze legate all’Industria 4.0 – il riconoscimento che verrà
consegnato ai vincitori del festival è realizzato in alluminio
attraverso la tecnologia avanzata dell’Additive Manufacturing.
“Viviamo in un mondo che sta
effettivamente ‘cambiando passo’”, ricorda il Rettore del
Politecnico di Torino Guido Saracco. “In un quadro come quello
attuale, il ruolo di una grande università come il Politecnico di
Torino è anche quello di creare sempre più contatti tra il mondo
della ricerca e la società civile e questa collaborazione va
proprio in questa direzione: il coinvolgimento del CIM 4.0, centro
altamente tecnologico della nostra città, in un’operazione
culturale come il Premio Stella della Mole è il simbolo del fatto
che la ricerca e l’innovazione possono permeare davvero il nostro
tessuto sociale e arricchirlo con modalità del tutto nuove”. “Aver
contributo alla realizzazione del Premio destinato alla premiazione
del Torino Film Festival 2020, ci rende felici e orgogliosi –
sottolinea Enrico Pisino, Ceo del CIM 4.0 – ma soprattutto dimostra
come le nuove competenze e tecnologie, che caratterizzano le
attività del nostro centro focalizzato sulla industria 4.0, possano
contribuire a ideare oggetti bellissimi e di design, destinati
anche ad altri settori rilevanti come ad esempio quelli
rappresentati dal cinema e dal turismo”.
LE MASTERCLASS
Sono sei le masterclass confermate
del 38° Torino Film Festival, una serie di incontri con i grandi
protagonisti e autori del cinema contemporaneo internazionale, una
chiacchierata in libertà che non si limita ad una lezione di cinema
ma che va oltre, mettendo in luce particolarità meno conosciute dei
protagonisti.
- Imprevedibile Stefania con Stefania
Sandrelli e Andrea Occhipinti, a cura di Massimo Sordella
- Spedizione torinese con Aleksandr
Sokurov e i suoi allievi, a cura di Alena Shumakova
- La natura nel cinema con Giorgio
Diritti e Paolo Pejrone, a cura di Gian Luca Favetto
- Formare le nuove generazioni di
filmmaker e attivisti con Mohsen Makhmalbaf, a cura di Fedra Fateh
e Vahid Rastgou
- Cinema e uguaglianza sociale per un
mondo più giusto e sostenibile con Waad Al Kateab e Taghi Amirani,
a cura di Fedra Fateh
- Women in film: le voci in
evoluzione delle donne nel cinema, ospiti in via di definizione, a
cura di Fedra Fateh
In linea con gli obiettivi di
sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la
Fondazione Compagnia di San Paolo guarda all’attrattività dei
territori con il sostegno a progetti e modelli in cui la proposta
dell’offerta culturale incontra profondamente l’identità del
territorio.
Il cinema rientra a pieno titolo tra
i driver per accrescere, accreditare, posizionare e promuovere
l’offerta di Torino in una prospettiva di attrattività e sviluppo
ed in quest’ottica la Fondazione riconosce nel Torino Film Festival
un player fondamentale del comparto culturale cittadino con un
progetto culturale forte, identitario, capillare e, da quest’anno
anche diffuso.
Xkè? Il laboratorio della curiosità,
centro per la didattica situato in via Gaudenzio Ferrari, a pochi
passi dalla Mole Antonelliana, ospiterà infatti per la prima volta
un calendario di eventi volto a rafforzare l’attenzione del Torino
Film Festival per i temi fondamentali dell’istruzione e della
formazione, mentre nelle aule della Rotonda del Talucchi
dell’Accademia Albertina, oggetto di un recente restauro della
Fondazione, si svolgerà la serata inaugurale del festival. Il
festival dimostra inoltre di rivolgere un occhio di riguardo ai
temi della didattica con il progetto Una sala cinematografica per
la scuola – realizzato insieme alla Fondazione per la Scuola della
Compagnia di San Paolo che utilizza il cinema – e il documentario
in particolare – come strumento di partecipazione, crescita,
inclusione e innovazione.
La Fondazione CRT sperimenta per la
prima volta un percorso di collaborazione con il Torino Film
Festival e con il Museo Nazionale del Cinema focalizzato sulla
raccolta fondi, secondo due direttrici: da un lato, grazie alle
professionalità del TFF, l’attivazione di un modulo ad hoc sui
festival cinematografici nell’ambito del corso Talenti per il
Fundraising della Fondazione CRT, per ampliare le competenze di 50
giovani aspiranti professionisti della raccolta fondi; dall’altro,
al termine di questo percorso di formazione, l’inserimento di due
Talenti del Fundraising nella struttura del TFF e del Museo
Nazionale del Cinema a partire da gennaio 2021, con borse di
tirocinio sostenute da Fondazione CRT.
La Rai conferma anche per il 2020 il
suo ruolo di main media partner del Torino Film Festival.
L’iniziativa fa parte di Torino
Città del Cinema 2020, un progetto di Città di Torino, Museo
Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il
sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il
Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la
Cultura Torino www.torinocittadelcinema2020.it