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I fratelli Russo definiscono l’AI uno “strumento prezioso”

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I fratelli Russo definiscono l’AI uno “strumento prezioso”

The Electric State non ha ricevuto recensioni positive da quando è stato lanciato su Netflix la scorsa settimana e, prima del loro ritorno nell’MCU, i fratelli Russo, Joe e Anthony, sono stati anche criticati per quella che alcuni ritengono una controversa interpretazione dell’uso dell’intelligenza artificiale nei film.

Parlando con The Hollywood Reporter, Anthony Russo l’ha definita uno “strumento prezioso”, il che ha portato a preoccupazioni sul fatto che l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata nei prossimi film di Avengers.

“Dobbiamo affrontare l’intelligenza artificiale nello stesso modo in cui affrontiamo tutte le innovazioni tecnologiche”, ha affermato. “È potenzialmente uno strumento prezioso, ma è il tipo di strumento di cui gli artisti devono sempre mantenere il controllo, ma avrà un ruolo prezioso nel processo creativo e nel processo di realizzazione del film”.

In una conversazione separata con il Times, Joe Russo ha confermato di aver utilizzato l’IA per la modulazione vocale in The Electric State e ha condiviso: “Ci sono molte accuse e iperboli perché le persone hanno paura. Non capiscono. Ma alla fine vedrete l’IA utilizzata in modo più significativo”.

I due registi sono stati impegnati nel tour promozionale di The Electric State di netflix, ma tutti li aspettano al timone dei prossimi film degli Avengers. Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, mentre Avengers: Secret Wars è previsto per il 7 maggio 2027.

I Fratelli Russo commentano le critiche dei fan alla Fase 4 del MCU

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I registi di Avengers: Endgame Joe e Anthony Russo hanno risposto alle lamentele dei fan sulla Fase 4 del Marvel Cinematic Universe. L’MCU è attualmente il più grande franchise cinematografico al mondo e il nono più grande franchise mediatico.

Con così tanti contenuti rilasciati in quasi 15 anni, l’MCU è diviso in diverse “fasi”, delimitate da diversi film Marvel. Le prime 3 fasi comprendevano l’Infinity Saga e si sono sviluppate fino all’imponente Avengers: Endgame. Da allora, l’MCU si è ambientato in un’era molto diversa mentre elabora il suo percorso verso il futuro in un mondo traumatizzato, dopo gli eventi conclusivi della Fase 3.

A oggi, la Fase 4 è stata composta da nuovi generi, stili e personaggi. Ha anche accolto con favore l’arrivo di alcuni progetti molto divisivi, con film come Eternals e Thor: Love and Thunder che hanno ottenuto alcuni dei punteggi più bassi trai film Marvel su Rotten Tomatoes. Alcuni fan della Marvel hanno criticato pesantemente il contenuto della Fase 4, dicendo che non è all’altezza degli standard elevati creati dalle prime tre fasi.

In un’intervista alla NBC, i Fratelli Russo rispondono alle critiche rivolte alla Fase 4 e intervengono in difesa del MCU“Ecco cosa. L’intera vita dell’MCU ha visto alti e bassi, ci sarà naturalmente un flusso e riflusso in merito a come le persone si sentono al riguardo, in base all’ultimo film uscito. Ma penso che alla fin fine, sono ancora molto ambiziosi in termini di approccio alla narrazione. Stanno sperimentando. Stanno cercando nuove forme di espressione per mantenere il pubblico eccitato e sorpreso. Sembra che abbiano ancora un codice creativo vitale per processo che stanno portando avanti, quindi credo che ci sia ancora molta speranza per ciò che è possibile nel MCU. Non abbiamo perso la fiducia in loro, questo è certo”.

Mentre i Fratelli Russo stanno promuovendo il loro nuovo film per Netflix, The Gray Man, ora al cinema e dal 22 luglio disponibile in piattaforma, la Marvel sta ancora celebrando l’uscita di Thor: Love and Thunder, che ha raccolto diverse critiche in merito al tono del film. Il prossimo film Marvel ad arrivare in sala sarà Black Panther: Wakanda Forever.

I fratelli Russo commentano l’ingresso di Deadpool nel MCU

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I fratelli Russo commentano l’ingresso di Deadpool nel MCU

L’arrivo di Deadpool nel MCU, ennesima conferma dell’espansione dell’universo Marvel in seguito alla finalizzazione dell’accordo tra Disney e Fox, è stato commentato anche da Anthony e Joe Russo, registi di quattro cinecomic dell’azienda (l’ultimo, Avengers: Endgame, uscirà il prossimo 24 aprile nelle sale), che hanno parlato dei cambiamenti che il Mercenario Chiacchierone porterà nel perfetto equilibrio del franchise.

Deadpool è un personaggio atipico perché rompe continuamente la quarta parete, e questo modifica di sicuro il tono del film. Ma se ci chiedete quale sarebbe il nostro approccio su un supereroe del genere, dovremmo prima chiuderci letteralmente in una stanza per due mesi discutendo per arrivare ad una risposta […]

[…] Filosoficamente potremmo indagare, capire quali sono le nuove regole con il personaggio. E se non gli è permesso rompere la quarta parete? Cosa comporterebbe? Sarebbe una scelta dannosa per il personaggio? Quindi dovremmo capire come incorporare il tono di ciò che sta accadendo nel MCU con un personaggio del genere.

I Russo avevano già commentato la recente fusione tra Disney e Fox in un’intervista con Fandango, parlando della possibilità di tornare dietro la macchina da presa di un altro titolo dedicato a uno dei loro supereroi preferiti.

Ok lo ammettiamo. Siamo sempre stati grandi fan di Wolverine. Certamente non abbiamo ancora pensato al se, al quando e al come questo potrebbe accadere, ma se proprio si deve risalire la cima dei nostri interessi, allora Wolverine è un personaggio che ci ha sempre appassionato”.

Deadpool commenta la finalizzazione dell’accordo Disney-Fox

Chi temeva che il franchise di Deadpool venisse riavviato dalla Disney dopo aver concluso l’accordo di fusione con la 20th Century Fox (che ha assicurato alla casa di Topolino i diritti cinematografici su tutti i personaggi Marvel) dovrà non soltanto ricredersi, come riportato qualche giorno fa, ma anche prepararsi ad un futuro sempre più roseo per il Mercenario Chiacchierone sul grande schermo.

A confermarlo è stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro capitolo della serie di film con Ryan Reynolds con lo scopo di “guidare verso casa” il supereroe mantenendo il cast esistente.
Ora il vero interrogativo rimane a livello creativo e distributivo: il franchise continuerà a stare in piedi da solo come produzione di Fox vietata ai minori ma sotto l’etichetta Disney, oppure il personaggio verrà integrato alle storie del MCU insieme al resto dei Mutanti?

In merito alla questione era intervenuto il CEO della Disney Bob Iger, spiegando che lo studio “continuerà il franchise nello stesso modo in cui l’abbiamo conosciuto, e pensiamo ci sia spazio per dell’altro”. Questo significa che non sarà attuato alcun cambiamento di linguaggio e che Deadpool 3 rimarrà R-rated? Molto più che probabile stando alle sue parole.

La promessa, fa sapere Iger, è non intervenire sulle caratteristiche che rendono unico il personaggio all’interno del panorama dei cinecomic, e in tale senso la Disney avrebbe già ideato un modo per “brandizzare” attentamente sia Deadpool che gli altri film R-rated (come Alien) evitando di confondere lo spettatore.

Fonte: CBM

I fratelli Grimm e l’incantevole strega: trama, cast e curiosità sul film

I fratelli Jacob Ludwig Grimm e Wilhelm Karl Grimm sono ancora oggi noti in tutto il mondo per la loro raccolta e rielaborazione delle fiabe della tradizione popolare tedesca. Confluite in Fiabe del focolare, tra queste si ritrovano celebri titoli come Hansel e Gretel, Cenerentola, Cappuccetto Rosso e Biancaneve. Mentre su queste fiabe sono state realizzati innumerevoli film, non ve ne era mai stato uno dedicato proprio ai due fratelli e alle loro ricerche. Nel 2005, però, il visionario regista Terry Gilliam portò al cinema I fratelli Grimm e l’incantevole strega (qui la recensione del film), una rilettura fantasy dei due fratelli alla ricerca di quelle che poi diventeranno le fiabe che tutti conosciamo.

Si tratta dunque non di un film biografico, ma al contrario di un’opera che mescola mito a fantasia. In un mondo realmente popolato da creature magiche e luoghi incantati, i due fratelli si aggirano per le terre della Germania alla ricerca di qualcosa da poter raccontare. L’idea per questa storia nacque in Ehren Kruger, sceneggiatrice anche di film quali The Ring, Transformers 3 e Dumbo. Questo lungometraggio diventa dunque un compendio delle fiabe dei Grimm, a cui Gilliam aggiunge la sua inimitabile vera surreale, presente da Brazil L’uomo che uccise Don Chisciotte.

Al momento della sua uscita in sala, I fratelli Grimm e l’incantevole strega mancò però di tramutarsi in un buon successo. A fronte di un budget di 80 milioni di dollari arrivò a guadagnarne appena 105 e anche le recensioni non furono troppo lusinghiere. Si tratta però di un titolo quantomai bizzarro, che merita anche solo per la sua stranezza di essere riscoperto. Prima di intraprendere una visione del film, proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I fratelli Grimm e l’incantevole strega: la trama del film

Protagonisti del film sono Will e Jacob Grimm, due giovani imbroglioni che si guadagnano da vivere cacciando streghe e spettri che disturbano i villaggi vicini, i cui abitanti sono terrorizzati dagli eventuali malefici di cui potrebbero rimanere vittime. In realtà essi stessi, con l’aiuto dei loro due fedeli scagnozzi, puntualmente supportati da una reale legenda, mettono in scena grida e apparizioni alle quali far seguire il loro intervento, lautamente pagato. Il loro imbroglio non ha però vita lunga e ben presto viene scoperto. I due, per non venire uccisi, si vedono costretti a porsi al servizio dell’autorità, indagando su una serie di misteriose sparizioni.

Accompagnati dalla cacciatrice Angelika, dal funzionario Mercurio Cavaldi e da altri bizzarri personaggi, i due iniziano il loro cammino verso il luogo indicatogli. Lungo il percorso non mancheranno di imbattersi in strane situazioni e personaggi, fino a comprendere che dietro le terribili sparizioni si cela una vera e propria strega. Per i Grimm sarà indispensabile trovarla e fermarla prima che sia troppo tardi. A complicare la situazione vi sarà però l’intervento di diversi oppositori, tra cui il generale Delatombe, il quale non vede l’ora di condannare a morte i due fratelli.

I fratelli Grimm e l'incantevole strega cast

I fratelli Grimm e l’incantevole strega: il cast del film

Ad interpretare i ruoli di Will e Jacob Grimm vi sono rispettivamente Matt Damon e Heath Ledger. Originariamente, però, Gilliam voleva affidare il ruolo di Will a Johnny Depp, il quale però era già impegnato in La fabbrica di cioccolato. Damon e Ledger erano invece stati originariamente scelti per ruoli opposti prima che chiedessero di scambiare i loro personaggi. Entrambi, infatti, ritrovano maggiori somiglianze personali con il personaggio dell’altro. I due si prepararono poi alla parte approfondendo la vita dei Grimm e la loro riscrittura delle fiabe. Accanto a loro, nei panni della regina, doveva esserci l’attrice Uma Thurman, che ha però lasciato la parte a Monica Bellucci.

Nei panni del funzionario Mercurio Cavaldi vi è l’attore Peter Stormare mentre la cacciatrice Angelika ha il volto di Lena Headey, attrice nota per essere stata Cersei in Il Trono di Spade. Per il ruolo, originariamente, Gilliam voleva l’attrice Samantha Morton, ma i produttori Bob e Harvey Weinstein si opposero in quanto giudicata non sufficientemente attraente. Jonathan Pryce, che per Gilliam avrebbe poi interpretato Don Chisciotte nel 2017, è il generale Delatombe. Sono poi presenti gli attori Mackenzie Crook nei panni di Hidlick, Richard Ridings in quelli di Bunst e Tomas Hanak nel ruolo di Woodsman.

I fratelli Grimm e l’incantevole strega: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I fratelli Grimm e l’incantevole strega è infatti disponibile nel catalogo di Chili, Google Play e Now. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 3 luglio alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

I fratelli Grimm e l’incantevole strega: recensione del film

I fratelli Grimm e l’incantevole strega: recensione del film

I fratelli Grimm e l’incantevole strega è il film fantasy del 2005 di Terry Gilliam con protagonisti Matt Damon (Will “Wilhelm” Grimm); Heath Ledger (Jake “Jacob” Grimm); Peter Stormare (Mercurio Cavaldi); Lena Headey (Angelica); Jonathan Pryce (Generale Delatombe); Monica Bellucci (la regina).

I fratelli Grimm e l’incantevole strega, la trama: Will e Jacob sono due giovani imbroglioni che si guadagnano da vivere cacciando streghe e spettri che disturbano i villaggi vicini, terrorizzati questi dagli eventuali malefici di cui potrebbero rimanere vittime. In realtà essi stessi, con l’aiuto dei loro due fedeli scagnozzi, puntualmente supportati da una reale legenda, mettono in scena grida e apparizioni alle quali far seguire il loro intervento, lautamente pagato. Ma il loro imbroglio è presto scoperto; i due, perché non vengano uccisi, saranno così costretti a porsi al servizio delle truppe francesi per aiutare gli abitanti di un lontano villaggio, alle prese con terribili sparizioni.

I fratelli Grimm e l’incantevole strega, l’analisi

Un progetto intrigante e indiscutibilmente interessante; realizzare un parallelo tra una secolare tradizione fiabesca, quella dei fratelli Grimm, e una realtà creata ad hoc da un appassionato di gotico e di aspetti dark, proiettata nelle credenze e nelle leggende proprie del Settecento. Con I fratelli Grimm e l’incantevole strega, Terry Gilliam mette in scena una pellicola i cui propositi sono all’altezza delle aspettative di un regista già noto con Brazil e La leggenda del re pescatore. Ma proprio i suoi precedenti costringono ad una valutazione che non recepisce le medesime lodi.

I fratelli Grimm e l’incantevole strega, sebbene nasca da un’idea stuzzichevole e interessante, si trasforma negli ormai rivisti e già visti baracconi hollywoodiani, di cui tanto si nutre quel cinema destinato ad un pubblico ancora immaturo e scevro di capolavori cinematografici, ignaro dei precedenti di un regista dal quale non ci si aspetta una simile caduta di stile. La complessità e l’originalità della trama, che si traduce in circa cento venti minuti di pellicola, si perdono in scenette e dialoghi la cui portata costringe a stemperare l’entusiasmo iniziale, disilludendo di gran lunga le aspettative, confermate da un magro riscontro al box office. La stessa struttura del film d’altronde fa parlare di se, sebbene non in termini positivi.

I fratelli Grimm e l'incantevole strega film

La rivisitazione della foresta incantata, spoglia e meno terribile di quello che ci si immagina, non è certamente tra le migliori messe in scena, con effetti speciali che relegano il film ad un pubblico non più adulto; alberi che camminano, viscidi insetti che infestano i dintorni del castello stregato, uomini-lupo le cui sembianze terrene sono appena percepibili. La scelta degli interpreti è altrettanto discutibile; calzante Heath Ledger nelle vesti del distratto e sognatore Jacob, decisamente poco convincente Matt Demon, meno malleabile nel svestirsi completamente dal ruolo dell’affascinante brave man in cui si è solito vederlo, nonché l’apparizione di Monica Bellucci, alla cui indiscutibile bellezza non sembra pero corrispondere una interpretazione che possa eguagliarsi in meriti.

In linea con l’idea iniziale una nota di merito va all’abilità con la quale sono stati realizzati i riferimenti folkoristici che animano il film, durante il quale molteplici sono i richiami alle fiabe dei due fratelli; dai fagioli magici di Jacob bambino alla rana che viene baciata dalla principessa, dall’omino di marzapane che fuoriesce dal pozzo alla storia di Raperonzolo con la quale viene associata la terribile strega, dai fratelli Hansel e Gratel alla fiaba della Bella addormentata, con il bacio di vero amore con il quale viene svegliata Angelica dall’incantesimo di eterna bellezza.

Questo I fratelli Grimm e l’incantevole strega, un’idea di fondo brillante e divertente, della cui indiscutibile firma di un grande regista come Terry Gilliam ci si sarebbe aspettati una realizzazione che non cadesse però nel banale e nel mediocre.

I Fratelli Farrelly: risate all’insegna del politicamente scorretto

Peter John Farrelly e Robert “Bobby” Leo Farrelly Jr., meglio noti come I Fratelli Farrelly (Farrelly Brothers), nascono rispettivamente a Phoenixville nel 1956 e a Cumberland nel 1958. Originari del Rhode Island, entrambi i fratelli si diplomano al Providence College ed alla fine degli anni ottanta iniziano la loro carriera in qualità di autori della pluripremiata sit-com televisiva Seinfield (1989-1998).

Nel 1994, dopo aver fatto pratica con la materia comica lavorando al programma televisivo, Peter e Bobby sono finalmente pronti per il loro debutto cinematografico, scrivendo, dirigendo e producendo la commedia Scemo & Più Scemo con Jim Carrey e Jeff Daniels. Il successo è immediato: la pellicola, che successivamente diverrà un vero e proprio cult per gli amanti del genere, incassa più di 300 milioni di dollari in giro per il mondo spalancando ai due fratelli le porte di Hollywood. Il film, oltre ad avere avuto il merito di accrescere la popolarità di un Jim Carrey agli inizi della propria carriera, serve ai Farrelly per fissare le regole del loro modo di fare commedia. Fin da subito il loro approccio è all’insegna di una crudeltà ingenuamente infantile e politicamente scorretta, sperimentando l’efficacia di situazioni al limite del surreale e di battute volgarmente sconvenienti. Questi saranno i cardini della loro filmografia successiva ed il segreto del loro futuro successo commerciale.

Con i ricavati del loro primo film, fondano una propria società di produzione, la Conundrum Entertainment, con la quale danno avvio allo sviluppo ed alla produzione di una serie di nuovi progetti. Tra questi c’è Kingpin (1996), la loro seconda opera registica con Woody Harrelson nel ruolo del protagonista. Uscito direttamente in formato home video nel nostro paese e trascurato dai più, il film è una pellicola carica di satira ed umorismo con cui i due fratelli si divertono a criticare i tempi moderni, fortemente dominati dal denaro. Nonostante non venga bissato il successo dell’esordio, i due cineasti colgono l’occasione per fare esercizio e nonostante continuino a non prendersi sul serio e a non voler insegnare false morali, ci fanno capire che all’interno delle loro commedie in realtà nascondono qualcosa da dire. Forse è proprio qui che il loro cinema inizia ad essere veicolo di critica e sfida nei confronti di una società ipocrita e di un certo moralismo benpensante americano. Anche qui, come nel loro primo film, i freak che sono protagonisti delle vicende rimangono gli unici individui puri all’interno della società che li circonda.

Ma è nel 1998 che i Farrelly conquistano le luci della ribalta. In quell’anno infatti si dedicano alla scrittura, produzione e direzione del film che diverrà il vero e proprio metro di giudizio per tutta la loro filmografia successiva, nonché il loro più grande successo a livello di critica, pubblico e risultato commerciale. Stiamo parlando di Tutti Pazzi Per Mary, con cui rivelano Ben Stiller al grande pubblico e consacrano Cameron Diaz al ruolo di nuova stella di Hollywood. Il film è un tripudio delirante di comicità che fa ridere il mondo a crepapelle e che ben presto diverrà un vero e proprio caso della cinematografia mondiale di fine anni novanta.

Il film sfida tutti i canoni delle buone maniere, del decoro, della correttezza e dei valori terreni gettandoli nel demenziale, prendendosi totalmente gioco della condizione umana e smontando uno dopo l’altro tutti gli stereotipi della tipica commedia sentimentale americana, trattandoli con ironia ed aria scanzonata. I due fratelli non si risparmiano nei confronti di nessuno: infilando una dopo l’altra una serie infinita di gag se la prendono con i neri, i ciccioni, gli anziani, i portatori di handicap, i serial killer, gli animali, i malati mentali, ecc., ecc. Il nuovo cult della risata è servito e nel frattempo mezzo mondo si innamora della bella Cameron. I suoi capelli pettinati con lo sperma diventano vero e proprio dibattito di cronaca mondana ed il cinismo dei Farrelly, che dirigono l’operazione sghignazzando da dietro la macchina da presa, raggiunge vette tali da far loro guadagnare l’appellativo: “I Ragazzacci di Hollywood”. Ma non è tutto oro quello che luccica. Infatti, dopo Tutti Pazzi Per Mary e dopo appena tre film diretti, Peter e Bobby Farrelly si ritrovano inesorabilmente a fronteggiare il fantasma che perseguita tutti coloro che ad Hollywood raggiungono vette così alte: quello della riconferma.

I due ci riprovano nel 2000 con Io, Me & Irene, dove ritrovano Jim Carrey pronto a dar vita ad una delle sue interpretazioni comiche più frivole e frizzanti, togliendosi anche lo sfizio di consacrare la carriera di Renée Zellweger. Il film, anche se non raggiunge le vette del suo predecessore, funziona e fa ridere ed i meccanismi della loro commedia sembrano ormai rodati e perfettamente funzionanti. Ma da qui in poi qualcosa comincia a scricchiolare e l’andamento della loro filmografia inizia ad avere esiti altalenanti.

Il 2001 dà spazio a due nuove produzioni: Osmosis Jones, un film in tecnica mista con cui i ragazzacci divagano sul tema facendo un salto nel mondo dell’animazione, ed Amore A Prima Svista. E’ proprio con quest’ultima pellicola che i due mostrano il fianco ai primi segni di cedimento. Nel film Jack Black interpreta un’individuo superficiale che viene condannato dal fato a vedere le persone non più per il loro aspetto fisico, ma a rileggere quest’ultimo attraverso l’interiorità di chi gli si para davanti. Purtroppo, dopo l’ennesima gag legata al fatto che la bella Gwyneth Paltrow di cui egli si innamora è in realtà una cicciona, il film annoia e non convince.

L’impressione è che qui anche loro comincino a voler insegnare al pubblico qualcosa, mentre nelle loro precedenti fatiche si erano limitati esclusivamente ad offrirci un modo di divertirsi prendendosi gioco della qualunque, semmai dissacrando proprio quegli insegnamenti legati al buon gusto a cui ci sottopone la società.

Con Fratelli Per la Pelle (2003) invece, portano sullo schermo un’operzione gustosa e promossa a pieni voti. Greg Kinnear e Matt Damon, nella parte di due gemelli siamesi con caratteristiche caratteriali opposte, sono i due “mostri” di turno. La verve dell’accoppiata è incredibile e si ride alla grande. Torna l’attacco alla “normalità” e questa volta i freak vengono difesi e non additati come oggetto della risata. Si conferma così la svolta buonista di Amore A Prima Svista, in questo caso mai scontata e fastidiosa, e nel sottotesto del film si legge una forte critica a quella stessa Hollywood che i Farrelly hanno tanto agognato. Nel 2005 è la volta di L’Amore In Gioco con Drew Barrymore e Jimmy Fallon, in cui purtroppo I Fratelli Farrelly confezionano una commedia sentimentale in termini classici, rifacendosi proprio a quei canoni che avevano abilmente distrutto in Tutti Pazzi Per Mary.

I due sembrano accorgersene e correggono il tiro con Lo Spaccacuori (2007) dove ritrovano la verve tragicomica di Ben Stiller, accompagnato da una deliziosa ed inquietante Malin Akerman. Anche qui si tratta di commedia sentimentale, ma gli stilemi tornano ad avvicinarsi a quelli del loro più grande successo. Gag esilaranti, equivoci, volgarità gratuite, tornano a confermare il marchio di fabbrica dei due fratelli registi. Su tutto si erge la prestazione di Stiller e nel guardare il film si ride di brutto, con I Farrelly che si dimostrano veri esperti nel far sembrare divertenti situazioni di vita che altrimenti sarebbero tragiche. Ma la sensazione è che, nonostante il divertissement, non ci sia niente di nuovo sul fuoco. Il che viene confermato da Libera Uscita (2011), con cui il potenziale esplosivo del duo di registi comici si spegne definitivamente. Un’impacciato Owen Wilson celebra la sua fuga dal matrimonio solamente per insegnarci quanto sia bello essere sposati. Commedia leggera, banale e dimenticabile. I Tre Marmittoni (2012) ed i due episodi diretti all’interno di Comic Movie (2013) non aggiungono niente al tema, conclamando quella che ormai si rivela come una evidente crisi di originalità.

Un excursus all’interno della loro cinematografia era dovuto. Infatti, nonostante nel corso degli anni il loro potenziale si sia spento ed i Fratelli Farrelly non si siano trasformati da “Ragazzacci” in “Adulti Scomodi” come avrebbero voluto, và comunque attribuito loro il merito di aver ridefinito le regole della commedia. In una filmografia americana anni novanta costellata di commedie per famiglie, sono stati i primi ad andare controcorrente intuendo l’efficacia di una battuta scorretta e di una forte dose di cinismo, non edulcorata dal classico buonismo hollywoodiano. E’ grazie alle loro commedie di grana grossa che le carriere di alcuni divi di oggi hanno preso il decollo. Basti pensare a nomi quali quelli di Jim Carrey, Ben Stiller, Renée Zellweger, Cameron Diaz, Malin Akerman, dapprima semisconosciuti ai più, poi sdoganati al grande pubblico e consacrati al ruolo di celebrità internazionali.

Soprattutto con i loro primi lavori, Peter e Bobby Farrelly riescono a farci capire come la vita di tutti i giorni possa prendere tonalità diverse se vista con la giusta dose di ironia. Nel non voler insegnare niente, in realtà insegnano quanto sia importante a volte non prendere le cose troppo sul serio. Soprattutto, ci spiegano come non farlo solo perchè i dettami della civiltà vogliono così. Il loro primo indirizzo sembrava infatti seguire la strada di una critica velata di comicità nei confronti delle istituzioni comportamentali e puritane dei tempi moderni, ricordandoci che l’uomo è anche dotato di umorismo.

La seriosità che tutti ci insegnano fin dalla nascita ci incastra in schemi che penalizzano l’originalità dell’individuo, tanto che i veri eroi “farellyani” sono proprio gli “strani”, ovvero tutti coloro che fuoriescono dal canone con le loro atipiche quanto divertenti e variopinte stramberie. Purtroppo per loro I Ragazzacci di Hollywood, volendo spezzare la regola, seguono lo stesso percorso di quei genitori che dopo essere stati adolescenti turbolenti ed essere cresciuti, arrivano in modo ipocrita a volerci educare al giusto ed allo sbagliato, rientrando a loro volta nel sistema che avevano tenacemente combattuto.

Assistendo ai loro ultimi lavori, viene da pensare: “Peccato!”. Peccato che quello spirito ridanciano e ribelle degli inizi sia andato perduto, così come la capacità di contestazione attraverso la forza irrompente della risata. Forse è anche per questo che i due registi si sono tuffati nel progetto di Scemo & Più Scemo 2, film tanto voluto quanto rimandato. Magari proprio per marcare un ritorno alle origini. Sarà così? Gli estimatori del duo lo sperano tanto. Forza Peter e Bobby, fateci ridere ancora!

I fratelli De Filippo: trama, cast e curiosità sul film di Sergio Rubini

Quella degli Scarpetta-De Filippo è stata la dinastia teatrale per eccellenza del Novecento, composta da artisti che hanno donato nuovo prestigio al teatro napoletano, regalando a questo opere ancora oggi amate e portate in scena. Tutto ebbe inizio con Eduardo Scarpetta, recentemente raccontato nel film Qui rido io, dove è interpretato da Toni Servillo. Tra i suoi discendenti, invece, si sono affermati in particolare Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, che sono ora stati raccontati nel nuovo film da regista di Sergio Rubini dal titolo I fratelli De Filippo (qui la recensione).

Con questo nuovo lungometraggio, presentato alla Festa del Cinema di Roma e poi al cinema dal 13 al 15 dicembre, Rubini racconta il suo amore per il teatro attraverso le gesta di chi lo ha reso grande in Italia e nel mondo. Il film, che si concentra sulla prima parte della vita dei fratelli De Filippo, è inoltre particolarmente impegnato nel ricostruire il fervido ambiente della Napoli di inizio Novecento. Tra personaggi bislacchi e luoghi memorabili, prende così vita un racconto che va al di là del semplice carattere biografico, ma si fa portatore di una serie di valori umani sempre preziosi.

Il film è un ulteriore modo per scoprire qualcosa di più su tre delle maggiori personalità del teatro novecentesco e oltre, sulle loro ambizioni, sulle paure e sul legame che li ha uniti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location utilizzate. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I fratelli De Filippo: la trama del film

È l’inizio del Novecento, i tre fratelli Peppino, Titina ed Eduardo, vivono con la bella e giovane madre, Luisa De Filippo. In famiglia un padre non c’è, o meglio si nasconde nei panni dello “zio” Eduardo Scarpetta, il più famoso, ricco e acclamato attore e drammaturgo del suo tempo. Scarpetta, pur non riconoscendo i tre figli naturali, li ha introdotti fin da bambini nel mondo del teatro. Alla morte del grande attore, i figli legittimi si spartiscono la sua eredità, mentre a Titina, Eduardo e Peppino non spetta nulla. Ai tre giovani, però, “zio” Scarpetta ha perà trasmesso un dono speciale, che invece non è toccato al figlio legittimo Vincenzo, anche lui attore e drammaturgo.

Si tratta del suo grande talento, che i tre fratelli De Filippo coltiveranno fino a farlo proprio, dando vita ad alcuni dei più importanti traguardi del teatro napoletano del Novecento. Il riscatto dalla dolorosa storia familiare passa per la formazione del trio De Filippo, sogno accarezzato per anni da Eduardo e dai suoi fratelli e finalmente realizzato, superando difficoltà e conflitti. Quella dei De Filippo è la storia di una ferita familiare che si trasforma in arte. E di tre giovani, che, unendo le forze, danno vita a un modo del tutto nuovo di raccontare la realtà con uno sguardo che arriva fino al futuro.

I fratelli De Filippo cast

I fratelli De Filippo: il cast e le location del film

Per dar vita ai tre fratelli De Filippo, Rubini ha scelto tre attori non ancora particolarmente noti. Mario Autore, principalmente attivo in ambito teatrale e qui al suo primo film, interpreta Eduardo De Filippo, mentre Domenico Pinelli, visto in Noi e la Giulia e Si accetano miracoli, interpreta il fratello Peppino. Anna Ferraioli Ravel, invece, dà volto alla sorella Titina De Filippo. Ad interpretare la loro madre, Luisa De Filippo, vi è l’attrice Susy Del Giudice, vista in televisione in serie quali Don Matteo, Capri e Gomorra. Ad interpretare il grande Eduardo Scarpetta vi è invece il celebre Giancarlo Giannini, mentre Biagio Izzo da volto al figlio Vincenzo Scarpetta.

La maggior parte delle riprese del film, naturalmente, si sono svolte a Napoli. In particolare, si può riconoscere il Teatro Sannazaro. Diverse sono però anche le scene ambientate in altri luoghi al di fuori del capoluogo di regione, come quelle che si svolgono alll’interno del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, comune in provincia di Caserta. Rubini non ha però mancato di portare un po’ di set anche nella sua Puglia e più precisamente a Manduria. Qui si sono si sono svolte delle riprese presso la masseria Schiavoni, nell’area del ex campo dell’aviazione lungo la provinciale Manduria – Oria.

I fratelli De Filippo storia vera

I fratelli De Filippo: la storia vera dietro al film

Quella dei tre fratelli De Filippo non è un’infanzia semplice, come raccontato anche dal film Qui rido io. Il loro padre biologico è infatti il grande attore e commediografo Eduardo Scarpetta, il quale, pur mantenendoli e garantendo loro la possibilità di studiare, non li riconosce mai come propri e li ritiene inferiori a quelli legittimi. I tre, in ogni caso, hanno comunque modo di essere introdotti all’ambiente del teatro, dal quale rimangono ben presto affascinati. Quando però Scarpetta muore, nel 1925, i tre De Filippo scoprono di non aver ricevuto nulla in eredità, e ciascuno di loro sbarca il lunario come può. Stanchi di non poter esprimere appieno il proprio potenziale, i tre iniziano a pensare di formare una propria compagnia.

Dal 1931 finalmente il sogno dei tre fratelli d’arte di recitare assieme diventa realtà. Eduardo fonda, raccogliendo l’adesione dei fratelli, la compagnia del Teatro Umoristico “I De Filippo”, che debutta con successo a Roma. La commedia più nota di Eduardo, Natale in casa Cupiello, portata in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli il 25 dicembre 1931, segna di fatto l’avvio vero e proprio della felice esperienza della Compagnia. Da quel momento sono molte le opere che i tre portano insieme a teatro, ma Eduardo inizia a sentire il bisogno di abbandonare il “provincialismo” napoletano della compagnia.

Motivato anche dalle benevole critiche ricevute, decide che è giunto il momento per la sua compagnia di operare il decisivo salto di qualità per iniziare a calcare i più prestigiosi teatri italiani. Fu decisivo in tal senso l’incontro casuale con Luigi Pirandello. Nel biennio 1943-44 i fratelli De Filippo calcarono le scene repubblichine, ma il 20 dicembre 1944 Eduardo recitò per l’ultima volta, al teatro Diana di Napoli, accanto a Peppino, con il quale esplose un nuovo e fatale diverbio. Eduardo decise quindi di fondare la nuova compagnia teatrale che si chiamò semplicemente “Il Teatro di Eduardo”, intraprendendo a quel punto strade diverse dai fratelli.

I fratelli De Filippo: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di I fratelli De Filippo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

I Fratelli De Filippo: al via le riprese del film di Sergio Rubini

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Sono iniziate da poco le riprese di I Fratelli De Filippo, il nuovo film diretto da Sergio Rubini che ha scritto anche insieme a Carla Cavalluzzi e Angelo Pasquini. Protagonisti del film sono Mario Autore, Domenico Pinelli, Anna Ferraioli Ravel, Biagio Izzo e Giancarlo Giannini. La pellicola è prodotta da Pepito Produzioni con Rai Cinema in collaborazione con Nuovo Teatro. Le riprese si svolgono in Campania e nel Lazio.

I Fratelli De Filippo, la trama

È l’inizio del Novecento, i tre fratelli Peppino, Titina ed Eduardo, vivono con la bella e giovane madre, Luisa De Filippo. In famiglia un padre non c’è, o meglio si nasconde nei panni dello “zio” Eduardo Scarpetta, il più famoso, ricco e acclamato attore e drammaturgo del suo tempo. Scarpetta, pur non riconoscendo i tre figli naturali, li ha introdotti fin da bambini nel mondo del teatro. Alla morte del grande attore, i figli legittimi si spartiscono la sua eredità, mentre a Titina, Eduardo e Peppino non spetta nulla. Ai tre giovani, però, “zio” Scarpetta ha trasmesso un dono speciale, il suo grande talento, che invece non è toccato al figlio legittimo Vincenzo, anche lui attore e drammaturgo, diventato titolare della compagnia paterna. Il riscatto dalla dolorosa storia familiare passa per la formazione del trio De Filippo, sogno accarezzato per anni da Eduardo e dai suoi fratelli e finalmente realizzato, superando difficoltà e conflitti. Quella dei De Filippo è la storia di una ferita familiare che si trasforma in arte. E di tre giovani, che, unendo le forze, danno vita a un modo del tutto nuovo di raccontare la realtà con uno sguardo che arriva fino al futuro.

I fratelli De Filippo, la recensione del film di Sergio Rubini

I fratelli De Filippo, la recensione del film di Sergio Rubini

Eduardo, Peppino e Titina: da sempre e per sempre I Fratelli De Filippo. Loro i protagonisti assoluti del film di Sergio Rubini presentato alla Festa del Cinema di Roma e nei cinema il 13, 14 e 15 dicembre per una uscita speciale che anticipa il passaggio su Rai1 del 29 dicembre. Un diverso Natale in Casa Cupiello, insomma, ci aspetta. E per una volta l’occasione di conoscere meglio figure entrate nel mito, che siamo spesso abituati a fotografare semplicisticamente.

Questa l’operazione del regista pugliese, che dopo venti anni e 14 film diretti si mette dietro la macchina da presa per raccontare il teatro, una passione comune a quella dei tre fratelli, animati dal sacro fuoco ed eredi putativi del grande Eduardo Scarpetta (interpretato da Giancarlo Giannini).

La storia de I Fratelli De Filippo

Cresciuti a Napoli all’inizio del Novecento, Eduardo, Peppino e Titina non sono mai stati riconosciuti come figli dallo ‘zio’, che però sin da bambini li porta con sé dietro le quinte e sul palcoscenico. Alla morte dell’attore, ai tre non spetta nulla della sua eredità, ma il riscatto passa per la formazione del trio De Filippo, sogno accarezzato per anni dai tre fratelli.

Che sullo schermo hanno i volti di Mario Autore, Domenico Pinelli e Anna Ferraioli Ravel (rispettivamente Eduardo, Peppino e Titina), circondati da Giovanni Esposito, Nicola Di Pinto, Augusto Zucchi, Lucianna De Falco, Marianna Fontana e Maurizio Casagrande, oltre a  Maurisa Laurito, Maurizio Micheli e Vincenzo Salemme. Un cast ricco, ampio, variegato, forse troppo, che sicuramente aiuta i tre protagonisti a emergere in un affresco composto da figure di contorno, nel quale sono i conflitti tra il Vincenzo Scarpetta di Biagio Izzo e il fratellastro Eduardo, e di quest’ultimo con Peppino, a spingere avanti la narrazione e a catturare.

Il contesto rischia di diventare il vero protagonista

Nonostante i nomi impegnati nella scrittura, i dialoghi non sono certamente la forza di una produzione nata per la serialità tv, e che di quel mondo sconta qualche difetto. Al netto di una grande cura e attenzione a scenografie, location, costumi e ricostruzioni di un contesto che rischia di diventare il vero protagonista. Più ancora del trio patrimonio nazionale o di una regia che – forse per cronachistico rispetto – non riesce a trasmettere il cuore messo nel presentare e realizzare il progetto.

Una storia “italiana” e “di una ferita familiare” l’ha definita lo stesso Rubini, che già sogna un sequel, con il quale arrivare fino al 1944, quando definitivamente le strade dei De Filippo si divisero. Che forse farebbe bene a destinare definitivamente al piccolo schermo, senza confusioni, ma che difficilmente potrebbe aggiungere molto – cinematograficamente parlando – al conflitto ampiamente esplorato in questa sede, per altro senza poter contare sulla parabola del tanto bistrattato Peppino, dei tre il più sfaccettato e imprevedibile, nel bene e nel male.

I personaggi sono appiattiti

L’eccessiva caratterizzazione dei personaggi, tutti troppo netti, coerentemente con la natura teatrale del loro habitat e della vicenda, appiattisce un po’ alcuni passaggi. E il bilancio finale è sicuramente indebolito da alcune immagini che verrebbe da definire datate o poco credibili (come la versione anziana della Signora De Filippo o certe esagerazioni dell’encomiabile Giannini e della Laurito). E se per lo sbarco in una Milano nebbiosa e dove nessuno “sta mai coi man in man” c’è la scusa della citazione, per la dedica al Vesuvio siamo più dalle parti di Un posto al sole…

Non serviva insistere sullo stereotipo, in una pièce nella quale Napoli spunta dietro ogni angolo, in ogni scena, dalla riproposizione della poesia Napule all’elegia della sua gente, nata per recitare e costantemente in scena. Ma d’altronde non si potevano eliminare sentimentalismi e napoletanità, anche nelle sue manifestazioni più popolari, da un omaggio del genere, che nella sua circolarità si chiude con un finale conciliatorio. Che sarà bene non scomodare ulteriormente.

I fratelli Dardenne in Concorso a Cannes

Un ragazzo senza amore, allontanato dal padre che non lo vuole, e accolto, senza un apparente motivo da una donna che gratuitamente gli dona amore disinteressato.

I Fratelli Coen: Tutti i Film, al MIC rassegna dal 20 Gennaio al 4 Febbraio

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Dal 20 gennaio al 4 febbraio presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta I Fratelli Coen: Tutti i Film, un’ampia retrospettiva dedicata ai fratelli americani Joel e Ethan Coen, registi, sceneggiatori, produttori e montatori cinematografici, famosi soprattutto per le loro commedie irriverenti e sofisticate, ma che non disattendono le aspettative dello spettatore quando si occupano di film di genere.

Impossibile non cogliere la loro forte impronta autoriale nei numerosi film in programma da rivedere al MIC, tra cui segnaliamo Fargo, premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 1997; Non è un paese per vecchi, vincitore agli Oscar del 2008 per il miglior film, alla miglior regia e alla miglior sceneggiatura non originale; l’intramontabile Il grande Lebowski (1998), dove il tocco ironico della coppia raggiunge livelli davvero epici; il remake Ladykillers (2004), dove i Coen assoldano uno strepitoso Tom Hanks e tutti gli altri film diretti e sceneggiati dalla coppia.

Non poteva certo mancare l’ultimo film da loro scritto, Suburbicon, diretto da George Clooney e presentato in concorso alla 74° Mostra del Cinema di Venezia.

Ecco il programma completo:

Sabato 20 gennaio
h 15.00 Fargo
Joel e Ethan Coen, USA/Germania/UK, 1996, 95’, v.o.sott.it. Con Frances McDormand, Steve Buscemi.
Jerry Lundegaard assolda due maldestri delinquenti per far rapire sua moglie, in modo da poter chiedere il riscatto al ricco suocero.

Martedì 23 gennaio
h 17.00 Blood Simple. Sangue facile
Joel e Ethan Coen, USA, 1984, 97’. Con John Getz, Frances McDormand.
Julian Marty assume il laido investigatore privato Loren Visser per indagare sul tradimento della moglie.

Mercoledì 24 gennaio
h 15.00 Barton Fink – È successo a Hollywood
Joel e Ethan Coen, USA, 1991, 115’. Con John Turturro, John Goodman.
Nel 1941, il giovane commediografo Barton Fink giunge a Hollywood. Dopo aver passato la notte con la giovane Audrey, la trova brutalmente assassinata.

Giovedì 25 gennaio
h 17.00 Crocevia della morte
Joel e Ethan Coen, USA, 1990, 109’. Con Gabriel Byrne, Marcia Gay Harden.
Il boss Johnny Caspar, di origini napoletane, sta tentando la scalata al potere malavitoso detenuto dall’irlandese Leo, che però non vuole cedere ai suoi ricatti.
 
Venerdì 26 gennaio

h 15.00 Il grande Lebowski
Joel e Ethan Coen, USA, 1998, 117’. Con Jeff Bridges, John Goodman.
Due sicari sono alla ricerca del miliardario Jeff Lebowski, ma irrompono nell’appartamento di un suo omonimo disoccupato.

h 17.15 Mr. Hula Hoop
Joel e Ethan Coen, USA, 1994, 112’. Con Tim Robbins, Paul Newman.
Norville, giovane al suo primo giorno di lavoro, viene nominato dai colleghi presidente dei consiglieri di amministrazione nella speranza che mandi in rovina la società.
 
Sabato 27 gennaio

h 15.00 Ladykillers
Joel e Ethan Coen, USA, 2004, 104’. Con Tom Hanks, Irma P. Hall.
Un manipolo di delinquenti affitta la cantina di una signora per rapinare l’adiacente casinò. Quando la donna scopre il loro piano, l’unica soluzione è ucciderla…
 
Domenica 28 gennaio

h 17.00 Non è un paese per vecchi
Joel e Ethan Coen, USA, 2007, 122’. Con Josh Brolin, Javier Bardem.
Uno sceriffo, un assassino e un cacciatore che si è impossessato di 2 milioni di dollari si inseguono in un paesaggio selvatico e feroce.

Martedì 30 gennaio
15.00 Fratello, dove sei?
Joel e Ethan Coen, USA/UK/Francia, 2000, 102’. Con George Clooney, john Turturro.
Everett Ulysses McGill evade da prigione con due suoi compagni per mettere le mani sul bottino che malloppo che dice di aver nascosto.

h 17.00 Arizona Junior
Joel e Ethan Coen, USA, 1987, 93’. Con Nicolas Cage, Holly Hunter.
Lei fa foto segnaletiche ai detenuti, lui è un rapinatore. A forza di incontrarsi si innamorano, ma non riuscendo ad avere figli decidono di rapire un bebè.

Mercoledì 31 gennaio
h 15.00 Prima ti sposo poi ti rovino
Joel e Ethan Coen, USA, 2003, 100’. Con George Clooney, Catherine Zeta-Jones.
L’avvocato divorzista Miles Massey si innamora di Marilyn Rexroth, giovane arrivista alla ricerca dell’indipendenza economica attraverso il matrimonio.

h 17.00 L’uomo che non c’era
Joel e Ethan Coen, USA, 2001, 114, b/n. Con Billy Bob Thornton, Frances McDormand.
Il barbiere Ed Crane decide di ricattare l’amante di sua moglie per estorcergli del denaro da investire in una nuova attività.

Venerdì 2 febbraio
h 15.00 A proposito di Davis
Joel e Ethan Coen, USA, 2013, 105’. Con Oscar Isaac, Justin Timberlake.
Llewin Davis, spiantato musicista di New York, si sposta a Chicago nella speranza di ottenere un provino con il magnate della musica Bud Grossman.

h 17.00 Burn After Reading. A prova di spia
Joel e Ethan Coen, USA, 2008, 96’. Con George Clooney, Frances McDormand.
Per vendicarsi del licenziamento dalla CIA, Ozzie Cox decide di scrivere un memoriale sull’Agenzia. Sua moglie, però, sottrae una copia del file e la dimentica in palestra dove un istruttore e un’impiegata la trovano ed escogitano un ricatto ai danni di Cox.

h 20.30 Suburbicon
George Clooney, USA, 2017, 105’. Con Matt Damon, Julianne Moore.
Negli anni Cinquanta, nella sorridente comunità periferica di Suburbicon, i Lodge vivono un’esistenza tranquilla finché un’irruzione domestica degenera e segna il piccolo Nicky Lodge.

Sabato 3 febbraio
h 15.00 Il Grinta
Joel e Ethan Coen, USA, 2010, 110’, v.o.sott.it. Con Matt Damon, Josh Brolin.
La quattordicenne Mattie Ross ingaggia lo sceriffo Reuben J. “Rooster” per cercare l’assassino di suo padre.

h 17.00 A Serious Man
Joel e Ethan Coen, USA/Francia/UK, 2009, 106’. Con Michael Stuhlbarg, Richard Kind.
Il professore di fisica Larry Gopnik sta passando un brutto periodo e decide di rivolgersi a tre rabbini per ritrovare la speranza ormai perduta.

Domenica 4 febbraio
h 17.00 Ave, Cesare!
Joel e Ethan Coen, USA, 2016, 106’. Con Josh Brolin, George Clooney.
Nella Hollywood degli anni Cinquanta, il famoso attore Baird Whitlock viene sequestrato da un gruppo di rapinatori che chiedono un ingente riscatto.

I Fratelli Coen scriveranno il prossimo film di Steven Spielberg con Tom Hanks

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fratelli coenContinua la fortunata collaborazione tra Steven Spielberg e Tom Hanks. I due sono pronti per un altro progetto insieme, progetto che è stato anunciato il mese scorso e che vedrà alla sceneggiatura una coppia d’assi: nientemeno che i Fratlli Coen.

Fratlli Coen, premio Oscar per Non è un Paese per Vecchi e per Fargo, si ritroveranno a scrivere per Tom Hanks, che avevano già “diretto e sceneggiato” in Ladykillers. Questa volta Joel e Ethan dovranno fare i conti con la storia vera di James Donovan, l’avvocato americano che fu incaricato di portare avanti i negoziati per la liberazione del pilota Gary Power all’indomani dell’incidente internazionale con l’UNione Sovietica del 1960.

La scorsa settimana è stato dato l’annuncio che i fratelli Coen avrebbero diretto come primo progetto, dopo il grandissimo e meritato successo di A proposito di Davis, un film dal titolo Hail Caesar, che non avrà niente a che fare con il ‘nostro’ Cesare e con gli antichi romani.

Steven Spielberg stesso produrrà questa storia di un uomo considerato un eroe nazionale, prendendo tra le mani altro materiale a lui estremamente caro e congeniale. A produrre con lui ci sarà Marc Platt.

Fonte: CS

I Frankenstein: recensione del film con Aaron Eckhart

I Frankenstein: recensione del film con Aaron Eckhart

Arriva anche in Italia con un giorno d’anticipo rispetto agli USA I Frankenstein, adattamento cinematografico dell’omonima graphic novel di Kevin Grevioux, che vede protagonista l’attore  Aaron Eckhart nei panni di Adam, la creatura del Dottor Frankenstein di letteraria memoria.

In I Frankenstein 200 anni dopo la sua creazione, Adam, la creatura portata in vita dal dottor Frankenstein, vive ancora sulla terra, dove è in atto una lotta tra le forze del Bene e del Male: da un lato i demoni che vogliono conquistare la terra, dall’altro i Gargoyles che hanno giurato di proteggere l’umanità. Adam, dopo aver scoperto di possedere la chiave che potrebbe distruggere il genere umano, diventerà protagonista di questa guerra epica e spettacolare e dovrà decidere da che parte schierarsi. Con il supporto di una scienziata (Yvonne Strahovski), unico personaggio umano della storia, Frankenstein farà i conti con la propria coscienza e comprenderà finalmente l’essenza della sua natura.

I Frankenstein, il film

I Frankenstein

I produttori di Underworld riprovano a lanciare un franchise e una nuova storia dove l’eterna lotta tra bene e male si ripete ancora una volta sul grande schermo. Purtroppo per loro però I Frankenstein è solo la copia sbiadita di quel film che nel 2003 colpì per visione, atmosfere e concept, dando nuova linfa ad un genere in crisi. Oggi invece, I Frankenstein è piuttosto l’ennesimo e film d’atmosfere pseudo-gotiche uscito al cinema. Non basta una buona fotografia a fare un film. Infatti, uno dei limiti più grandi di questo pellicola è la sceneggiatura, scialba e prevedibile e arriva al limite del ridicolo in un finale caotico e incoerente con la natura stessa del racconto e con il personaggio da cui trae ispirazione. La sceneggiatura è  priva di qualsiasi sequenza ricca di tensione o di suspence, che invece dovrebbero essere pane quotidiano per film con quest’ambizione.

Ma più di tutto, l’elemento che maggiormente delude del film diretto da Stuart Beattie è la CGI e il design dei gargoyle e dei vampiri, senza contare una fattura mediocre della computer graphic, che durante il film diventa un limite troppo importante per la credibilità di tutto l’impianto estetico rappresentato. Di conseguenza a nulla possono alcune scenografie affascinanti, e il cast di protagonisti, che nonostante tutto, rimangono credibile fino all’ultimo. Su tutti il protagonista Aaron Eckhart che riesce a rendere al meglio un personaggio tormentato dalla sua natura. Efficaci sono anche il grande Bill Nighy, sempre a proprio agio nei panni di un cattivo senza scrupoli, e all’affascinante Miranda Otto che interpreta qui Leonore, regina dei gargoyle. Nota positiva anche la bella Yvonne Strahovski che pure con un personaggio appena abbozzato, fa decisamente una bella figura.

I Frankenstein: il trailer italiano ufficiale e il primo spot tv

I Frankenstein: il trailer italiano ufficiale e il primo spot tv

E’ arrivato online il primo trailer italiano ufficiale di I Frankenstein e, grazie alla Lionsgate, abbiamo la possibilità di vedere anche il primo spot tv. Eccoli di seguito.

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I Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.

La storia di I Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.

Fonte: Coming Soon/Koch Media Italia

I Frankenstein teaser poster ufficiali

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Dopo la prima immagine in esclusiva, ecco spuntare i primi tre teaser poster ufficiali di I, Frankenstein. In occasione della presentazione del teaser trailer della pellicola al Comic-Con 2013 di San Diego, la Lionsgate ha deciso di diffondere online queste bellissime locandine raffiguranti i personaggi del male, del bene e dell’immortalità, quest’ultima impersonificata dal protagonista indiscusso del film Aaron Eckhart.

I Frankenstein teaser poster

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I, Frankenstein verrà presentato in esclusiva dalla Lionsgate nella sala H alla prossima edizione del Comic-Con a San Diego. Il film, che annovera nel cast anche Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto, uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.

La storia di I, Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.

Attualmente Aaron Eckhart è impegnato con le riprese di Divergent, avventura fantascientifica diretta daNeil Burger con Shailene Woodley, Theo James, Zoe Kravitz, Ansel Elgort e Kate Winslet.

Fonte: CBR / Slash Film / Mtv

I Frankenstein nuovo poster con Aaron Eckhart

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I Frankenstein nuovo poster con Aaron Eckhart

Ecco un nuovo oscuro poster in cui il viso di Aaron Eckhart campeggia in tutto il suo mostruoso splendore, dovutto ovviamente al make up che l’affascinante attore ha dovuto indossare per interpretare la creatura nata in rigine dalla mente di Mary Shelley.

Ecco il nuovo poster di I Frankenstein:

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I Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.

La storia di I Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.

I Frankenstein nuova foto del demone Dekar

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I Frankenstein nuova foto del demone Dekar

Ecco una nuova foto del film I Frankenstein, in cui vediamo uno dei tanti demoni che popoleranno il film. Si tratta di Dekar, interpretato da Kevin Grevioux, il creatore del fumetto originale dal quale è tratto il film. Ecco la foto:

I frankenstein nuova foto

Tutte le foto del film nella nostra foto gallery:

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I, Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.

La storia di I, Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.

 Fonte: CS

I Frankenstein la sinossi ufficiale

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I Frankenstein la sinossi ufficiale

I Frankenstein poster itaEcco la sinossi ufficiale di I Frankenstein, diretto da Stuart Beattie e interpretato da Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto.

200 anni dopo la sua scioccante creazione, Adam, la creatura portata in vita dal dottor Frankenstein, vive ancora sulla terra, dove è in atto una lotta tra  le forze del Bene e del Male: da un lato i demoni che vogliono conquistare la terra, dall’altro i Gargoyles che hanno giurato di proteggere l’umanità. Adam, dopo aver scoperto di possedere la chiave che potrebbe distruggere il genere umano, diventerà  protagonista di questa guerra epica e spettacolare e  dovrà decidere da che parte schierarsi. Con il supporto di una scienziata (Yvonne Strahovski), unico personaggio umano della storia, Frankenstein farà i conti con la propria coscienza e comprenderà finalmente l’ essenza della sua natura.

I Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei nostri cinema il 23 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.

I Frankenstein clip con Yvonne Strahovski

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I Frankenstein clip con Yvonne Strahovski

Ecco di seguito una clip in italiano dal film I Frankenstein con protagonista Aaron Eckhart. Nell clip possiamo vedere Bill Nighy e Yvonne Strahovski.

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Ecco la sinossi ufficiale di I Frankenstein, diretto da Stuart Beattie e interpretato da Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto.

I Frankenstein poster ita200 anni dopo la sua scioccante creazione, Adam, la creatura portata in vita dal dottor Frankenstein, vive ancora sulla terra, dove è in atto una lotta tra  le forze del Bene e del Male: da un lato i demoni che vogliono conquistare la terra, dall’altro i Gargoyles che hanno giurato di proteggere l’umanità. Adam, dopo aver scoperto di possedere la chiave che potrebbe distruggere il genere umano, diventerà  protagonista di questa guerra epica e spettacolare e  dovrà decidere da che parte schierarsi. Con il supporto di una scienziata (Yvonne Strahovski), unico personaggio umano della storia, Frankenstein farà i conti con la propria coscienza e comprenderà finalmente l’ essenza della sua natura.

I Frankenstein, basato sulla graphic novel di Kevin Grievous, annovera nel cast Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto. Uscirà nei nostri cinema il 23 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.

I Frankenstein Aaron Eckhart nella prima immagine ufficiale

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I Frankenstein Aaron Eckhart nella prima immagine ufficiale

Entertainment Weekley ha diffuso online la prima immagine ufficiale di Aaron Eckhart tratta da I, Frankenstein, adattamento cinematografico dell’omonima graphic novel di Kevin Grevioux. L’attore, che nell’immagine si presenta tutto muscoli e lividi, vestirà i panni della celeberrima creatura nata dalla mente di Mary Shelley.

I, Frankenstein verrà presentato in esclusiva dalla Lionsgate nella sala H alla prossima edizione del Comic-Con a San Diego. Il film, che annovera nel cast anche Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski e Socratis Otto, uscirà nei cinema americani in 3D il 24 gennaio 2014. Dietro la macchina da presa troviamo Stuart Beattie.

I Frankenstein Aaron Eckhart

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La storia di I, Frankenstein segue Adam (Aaron Eckhart), la creatura del romanzo di Mary Shelley, che, dopo esser sfuggito alla massa infuriata dei contadini, arriva fino ai giorni nostri grazie alla genetica. E’ così che Adam si ritrova in un’oscura metropoli, e viene coinvolto nella battaglia centenaria tra due clan di creature immortali.

Attualmente Aaron Eckhart è impegnato con le riprese di Divergent, avventura fantascientifica diretta da Neil Burger con Shailene Woodley, Theo James, Zoe Kravitz, Ansel Elgort e Kate Winslet.

Fonte: Coming Soon

I Flintstones torneranno al cinema con un film d’animazione

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flintstonesWarner Bros è fortemente decisa a riportare sul grande schermo i Flintstones con una versione animata e non in live action ( come fu nel 1994 con John Goodman nei panni di Fred Flintstones)
A scrivere il film ci sarà Chris Henchy (Candidato a Sorpresa), mentre come produttori esecutivi sono a brodo Will Ferrell e Adam McKay.
I Flintstones hanno già avuto parecchie occasioni di reboot tra tv e cinema ma sono tutte fallite( il più clamoroso fu il pilot di Seth McFarlane, ritenuto troppo debole e quindi cancellato), ma Warner ha deciso di puntare forte sulla famiglia preistorica per lanciarsi nel campo dell’animazione.

Fonte: CS.net

I Fiori di Kirkuk: recensione del film Fariborz Kamkari

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I Fiori di Kirkuk: recensione del film Fariborz Kamkari

I Fiori di Kirkuk – Siamo nell’Iraq di fine anni ’80, alla vigilia della Prima Guerra del Golfo, quando il Regime di Saddam Hussein compiva varie nefandezze e ingiustizie, tra cui il genocidio del popolo curdo. In questo tetro scenario si muove Najla, irachena tornata dall’Italia dove si è laureata in Medicina, con l’intento di ritrovare un amore perso: Sherko, medico curdo rientrato in Patria per dare il proprio contributo nella drammatica guerra civile ed etnica in corso.

I Fiori di Kirkuk

Najla però deve affrontare molti ostacoli, dovuti soprattutto ad una società culturalmente arretrata e maschilista. Decide così di diventare guardia medica dell’esercito per poter raggiungere un duplice obiettivo: da un lato sostenere le forze ribelli curde tramite il proprio sostegno medico e dall’altro poter ritrovare Sherko, impegnato a Kirkuk.

I Fiori di Kirkuk regge su un impianto spesso utilizzato per raccontare gli svariati drammi offerti dalla storia dell’uomo, siano essi dovuti a guerre o a epidemie. Ovvero pone al centro della storia una giovane donna carica di ideali e voglia di cambiare il contesto sociale in cui vive, mossa dall’amore per il proprio popolo ma anche dall’amore per un uomo.

I Fiori di Kirkuk

Per queste caratteristiche, ma anche per il contesto mediorientale, la storia ricorda quella del film “Miral”, dove invece si racconta di una giovane afgana. Un lavoro quasi auto-biografico quello di Fariborz Kamkari, iraniano di etnia curda, al suo secondo lungometraggio avendo lavorato principalmente a corti o lavori per la Tv.

Il regista che si è formato e lavora in Italia, con questo film vuole infatti far conoscere al Mondo ciò che la sua gente ha subito in Iraq durante il Regime di Saddam. Non a caso, il film si apre con le immagini dei soldati americani che abbattono la statua del Rais. Soldati, agli occhi dei curdi (e forse solo ai loro occhi per motivi comunque comprensibili) veri eroi portatori di libertà. Le intenzioni originarie di Kamkari però vengono messe in secondo piano dalla figura ingombrante di Najla.

I Fiori di Kirkuk è un film che narra le gesta di una giovane donna coraggiosa e testarda, e non un lungometraggio che rende giustizia al popolo curdo.

I fiori della guerra recensione del film con Christian Bale

I fiori della guerra recensione del film con Christian Bale

I fiori della guerra 2 Nanchino, Cina, 1937. I giapponesi sono ormai padroni della città, l’occupazione nipponica è quasi completa, il coraggioso e intrepido maggiore Li (Tong Dawei) è rimasto solo a capo dell’ultimo battaglione a difesa della città. I civili rimasti corrono senza sosta in cerca di un rifugio disperato e tra loro anche le 13 educande della scuola cattolica. E’ proprio durante questa fuga affannosa che due di loro incontreranno John Miller (Christian Bale), un becchino diretto proprio verso la loro cattedrale, dove ha l’incarico di seppellire il vecchio parroco. A cercare rifugio nella chiesa giungeranno, a breve, anche le prosititute del quartiere rosso dando così vita ad una difficile quanto improbabile convivenza con le giovani studentesse. Miller, inizialmente indifferente alla sorte di quelle donne, si troverà suo malgrado e casualmente nei panni del sacerdote e con la responsabilità di proteggere quelle povere indifese. Farle finire nelle mani dei soldati giapponesi, significherebbe condannarle ad una sorte terribile.

I fiori della guerra è un film diretto da Zhang Yimòu e uscito nelle sale nel 2011, un film di produzione cinese e tratto dal romanzo Le 13 donne di Nanchino scritto da Gelin Yan. Un kolossal che si posiziona tra i film più costosi nella storia della cinematografia cinese, affidato ad un regista famoso e importante I fiori della guerra(Lanterne Rosse, Hero, La foresta dei pugnali volanti) e che raggruppa un’equipe di collaboratori di primo piano tra cui lo scenografo Yohei Taneda (primo capitolo di Kill Bill) e il direttore degli effetti speciali Joss Williams (Alien, The Bourne Ultimatum e Sweety Todd). Come ammetterà lo stesso Yimòu, a conferire quella necessaria risonanza internazionale al film, è inevitabilmente la presenza, nel ruolo del protagonista maschile, di quel Christian Bale che, oggi, può essere tranquillamente considerato tra i migliori attori in circolazione. Ne I fiori della guerra Bale si destreggia, con la solita intensità, tra una schiera di brave e soprattutto belle co-protagoniste femminili tra cui spiccano la giovane e bravissima Shu/Zhang Xinyi e la bellissima e voluttuosa prostituta Yu Mo, interpretata dall’affascinante Ni Ni.

I fiori della guerra è un film che racconta un capitolo terribile nella storia del ‘900, quando alle soglie del secondo conflitto mondiale, le truppe di un Giappone militarista e aggressivo invasero e occuparono la Cina orientale, perpetrando violenze e orrori inauditi. Yimòu stringe l’obbiettivo sulle vittime più indifese e inermi di questa follia, le donne, cui i giapponesi non riserbarono nessun riguardo. In questo contesto di violenza, morte e sofferenza, la parabola umana e morale delle avvenenti prostitute che sapranno riscattare una reputazione comprensibilmente negativa, con un ultimo e commovente gesto eroico. Il titolo stesso del film, sottolinea come tra le macerie di una città distrutta, laddove tutto sembra perduto, l’amore, il coraggio, la solidarietà tra gli uomini e finanche la bellezza possono crescere, sbocciare, come un miracolo.

I fiori della guerra 3Bale interpreta un ruolo non facile, complesso, di un uomo che da frivolo e vizioso si scopre coraggioso e addirittura eroico, disposto a mettere in repentaglio la propria vita per proteggere quelle donne. I fiori della guerra è un film a tratti crudo e particolarmente violento, quasi trash oseremmo dire, spettacolare, un po’ retorico e a tratti eccessivamente patriottico, come evidenzia la figura da martire romantico del maggiore Li. Un film a tratti poco realista ed eccessivamente spettacolare ma che in fin dei conti appassiona e cattura, sospinto da una buona sceneggiatura, personaggi ben definiti ed una notevole ricostruzione scenografica.

I finali alternativi del Full Trailer de Lo Hobbit!

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I finali alternativi del Full Trailer de Lo Hobbit!

Dopo l’uscita dell’atteso Full Trailer de Lo hobbit, arrivano ben cinque finali diversi del trailer, tutte scene inedite, uno dedicato a Pungolo, una a Gollum e una a Gandalf e in fine a Bilbo.

I Film usciti nel 2014 in un trailer Mash-up

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In attesa della nostra top 20 del 2014 che racchiuderà i film più belli di quest’anno oggi vi segnaliamo un trailer mash up che riassume un po’ questo anno di cinema. Il contributo video è stato realizzato dal profilo Youtube Sleepy Skunk  e sono i film usciti negli USA. Da Interstellar a Boyhood, i lungometraggi sono 197

Film usciti nel 2014

I film più visti del 2015 in Italia, in testa Inside Out

I film più visti del 2015 in Italia, in testa Inside Out

Il box office 2015 è stato molto redditizio, sia nel mondo che in Italia, dove molti film sono stati premiati da un copioso numero di spettatori accorsi in sala. Di seguito trovate i film più visti e che hanno incassato di più durante l’anno nel nostro Paese.

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Fa piacere constatare che, oltre blockbuster e commediole nostrare, spiccano anche un paio di titoli di buona levatura, come American Sniper e il capolavoro Inside Out in testa alla classifica.

Top 10: i migliori film del 2015 secondo la redazione di Cinefilos.it

Top 10: i migliori film del 2015 di Cinefilos.it

I film più sottovalutati del 2014

I film più sottovalutati del 2014

Dopo le Top Ten dei migliori e peggiori film del 2014, stasera per festeggiare il 2015 vi proponiamo non una classifica, ma una lista di consigli, un elenco stilato da Variety di 17 film che sono usciti nel 2014 e che, secondo la celebre rivista, sono i più sottovalutati dell’anno appena trascorso.

Alcuni non sono usciti in Italia, per cui potrebbe essere complicato recuperarli.

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I film più sottostimati dal pubblico nel 2015

I film più sottostimati dal pubblico nel 2015

Nonostante la presenza nel 2015 di molti film che hanno incassato molto bene al Box Office, non ultimo Star Wars il Risveglio della Forza che sta ancora segnando record su record, sembra che il cinema stia assumendo sempre più i contorni di un grande mercato dove vende solo chi ha l’esposizione migliore. Ebbene, Variety ha pubblicato un elenco di film sottostimati dal pubblico in questo 2015, film che pur avendo attirato poche persone in sala sono prodotti di grande valore artistico e che andrebbero riscoperti.

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I film più attesi di fine 2014

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Si parte il prossimo 6 novembre con Interstellar, e si finisce, per così dire, il primo gennaio 2015 con American Sniper, The Imitation Game, Big Eye e tanto altro. I prossimi due mesi di cinema, nelle sale italiane, saranno davvero interessanti. Si tratta dei mesi ‘caldi’ della nostra distribuzione, le settimane che precedono il Natale e quindi il periodo dell’anno in cui le nostre distribuzioni portano al cinema il meglio che hanno a disposizione nel loro listino. Ecco di seguito i titoli importanti che vedremo in queste settimane nelle nostre sale:

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Come dicevamo, si parte con Interstellar di Christopher Nolan, il 6 novembre. Ma questi due mesi sono ricchi di nomi altisonanti, molti dei quali hanno fatto la storia del cinema mondiale; quindi non solo i blockbuster come Lo Hobbit la Battaglia delle Cinque Armate di Peter Jackson (che non è l’ultimo arrivato), oppure Hunger Games il Canto della Rivolta Parte I, ma anche i nuovi film di Woody Allen, Xavier Dolan, Clint Eastwood, Tim Burton, Ken Loach e i Fratelli Dardenne, tra gli altri.

C’è spazio anche per gli amanti dell’animazione con I Pinugini di Madagascar e Big Hero 6; c’è spazio per quei film che probabilmente porteranno in alto i loro protagonisti nella stagione dei premi, come The Imitation Game, Nightcrawler o ancora Sils Maria, ma c’è anche spazio per il ritorno al cinema di Aldo Giovanni e Giacomo, che ci auguiriamo essere rimasti sulla buona strada ripresa con La Banda dei Babbi Natale, e per quello di Gabriele Salvatores, con la sua incursione nel mondo dei supereroi, con Il Ragazzo Invisibile.film più attesi

I film più attesi della prossima stagione cinematografica

I film più attesi della prossima stagione cinematografica

Come gli amanti del cinema ben sanno, a settembre i cinema italiani si svegliano dal loro letargo estivo e cominciano a programmare l’altra stagione, che per la Penisola è l’autunno/inverno.

Come ogni anno, alcuni dei migliori film, che coniugano intrattenimento e qualità, arrivano proprio in questa stagione e di seguito abbiamo elencato quelle pellicole che hanno già un’uscita certa in Italia e che noi di Cinefilos aspettiamo con trepidazione.

Ecco i film più attesi della prossima stagione cinematografica:

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film 2015-2016

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