Frutto dell’immaginazione di
Steven Spielberg, I
Goonies racconta di una banda di piccoli eroi
lanciata in un’avventurosa ricerca ricca di imprevisti che superano
la più fervida immaginazione.
Seguendo una misteriosa mappa del
tesoro fino a giungere in uno spettacolare regno sotterraneo pieno
di passaggi tortuosi, trappole esplosive e vecchie navi pirata
colme di dobloni d’oro, i ragazzi cercano di sfuggire a una
famiglia di goffi e cattivi soggetti e a un mostro gentile con una
faccia tale da far intenerire solo sua madre. Un’avventura per
tutta la famiglia, dall’inizio alla fine delle innumerevoli
peripezie, I Goonies sono un tesoro
cinematografico ricco di azione mozzafiato, suspense e spettacolari
effetti speciali.
Torna al cinema,
rimasterizzato in 4K il prossimo 9, 10, 11 dicembre.
Sono mesi ormai (se non addirittura
anni) che sentiamo parlare di un possibile sequel de I
Goonies, il piccolo cult d’avventura diretto da
Richard Donner nel 1985 e nato da un’idea di
Steven Spielberg.
Le ultime notizie in ordine di
tempo relative al possibile seguito risalgono allo scorso giugno,
quando Sean Astin (che nel film di Donner
interpretava il protagonista Mikey) aveva anticipato che i
protagonisti, anche se ormai non più ragazzini avventurosi, si
troveranno probabilmente di nuovo di fronte a Willy l’Orbo nel
nuovo capitolo (qui maggiori
dettagli).
Adesso, però, a spegnere
l’entusiasmo intorno al progetto è arrivato Corey
Feldman, interprete del personaggio di Mouth nel film
originale. In una recente intervista con Movieweb, infatti,
l’attore ha spiegato che il progetto potrebbe anche non partire.
Queste le sue parole:
“Richard Donner ha 87 anni. E
la sensazione è che nessuno voglia fare il film senza di
lui. È lui la forza trainante dietro tutto. Dice che il
progetto è ancora vivo, ma lo sappiamo come vanno queste cose…
arrivati ad una certa età tutto assume un ritmo diverso, più lento.
C’è quindi la possibilità che scelga di non farlo più. E credo
proprio che senza di lui non si farà nulla. Ogni giorno che passa,
ogni giorno che lui rimanda la cosa, rappresenta una possibilità in
meno”.
Qualora il film dovesse comunque
vedere la luce, Feldman ha rivelato di essere consapevole della
cattiva accoglienza che i fan e la critica potrebbero riservargli,
aggiungendo:
“Potrebbe scatenare molte
polemiche e ricevere parecchie critiche negative. Ma alla fine,
come ho già detto, se mai faremo il seguito sarà soltanto a patto
che sia un prodotto di qualità che renderà giustizia ai
fan”.
Cosa ne pensate di queste
dichiarazioni? In quanti di voi aspettano un possibile sequel de
I Goonies?
I Goonies (The
Goonies) è un film d’avventura del 1985 di Richard
Donner. La sceneggiatura di Chris
Columbus fu ricavata dal soggetto di Steven
Spielberg, che fu anche il produttore del film.
Il nome del film deriva da un
gruppo di quattro ragazzi, cresciuti in un quartiere di Astoria
(Oregon) chiamato “Goon Docks”; proprio dal nome del loro
quartiere, i ragazzi si fanno chiamare col nome di ‘Goonies’. Nello
slang americano, goony vuol dire anche “sfigato” ed è per
questo che Mikey dice spesso che lui e i suoi amici sono “dei
poveri Goonies”.
Il film è diventato un vero
cult per le generazioni degli anni ottanta, che ricordano la
pellicola come una di quelle essenziali del periodo.
Dal palco del Comic Con di Phoenix,
Sean Astin ha parlato del sequel de
I Goonies, film culto del 1985 diretto
daRichard Donner e prodotto da Steven Spielberg. Il sequel, da
lungo tempo in discussione, sta prendendo forma e vedrà molto
probabilmente tornare tutto il cast del film originale.
Per quanto riguarda Astin, l’attore
de Il Signore degli Anelli, che nel film
di Donner interpretava il protagonista Mikey, ha anticipato che nel
film i protagonisti, anche se ormai non più ragazzini avventurosi,
si troveranno probabilmente di nuovo di fronte a Willy l’Orbo. Di
seguito il video dell’intervento:
Che il film esplori finalmente la
leggenda del pirata e del suo tesoro? Non ci resta che
aspettare.
I Goonies (The
Goonies) è un film d’avventura del 1985 di Richard
Donner. La sceneggiatura di Chris
Columbus fu ricavata dal soggetto di Steven
Spielberg, che fu anche il produttore del film.
Il nome del film deriva da un
gruppo di quattro ragazzi, cresciuti in un quartiere di Astoria
(Oregon) chiamato “Goon Docks”; proprio dal nome del loro
quartiere, i ragazzi si fanno chiamare col nome di ‘Goonies’. Nello
slang americano, goony vuol dire anche “sfigato” ed è per
questo che Mikey dice spesso che lui e i suoi amici sono “dei
poveri Goonies”.
Il film è diventato un vero
cult per le generazioni degli anni ottanta, che ricordano la
pellicola come una di quelle essenziali del periodo.
Parlando con Empire in occasione dell’uscita al cinema di Pixels,
Chris Columbus ha informato la stampa che il
reboot de I Goonies non è un progetto
accantonato.
Forse involontariamente, il regista
ha dato anche un altro indizio sul progetto, utilizzando la parola
reboot e non più sequel, come si era detto fino a ora. Ricordiamo
che Columbus fu coinvolto nel film cult di 30 anni fa in qualità di
sceneggiatore, mentre Spielberg ha prodotto e Richard
Donner ha diretto.
Lo scopo del regista, stando alle
sue dichiarazioni, è quello di progeteggere i franchise, dal
momento che ha detto che, con o senza di lui, sia i
Gremlins che i
Goonies troveranno un modo di ritornare
sul grande schermo. Tanto vale che a farlo sia qualcuno che li ha a
cuore.
Non si sa ancora nulla sulla trama,
se non che il progetto potrebbe concentrarsi sui figli dei
protagonisti di allora.
In occasione dei 35 anni dalla sua
uscita in sala, I Goonies torna sul grande
schermo, anche in Italia, rimasterizzato in 4K. Il film culto per
tutta la generazione che oggi ha tra 40 e i 50 anni, torna in sala
per sole due date, il 9 e 10 dicembre, distribuito da Warner Bros
Pictures.
Il film, nato da un’idea di
Steven Spielberg, scritto da
Chris Columbus e diretto dal Richard
Donnerpost-Superman, è il film
d’avventura archetipico di più di una generazione.
Come nelle migliori avventure, i
protagonisti, sette ragazzini, sono sulle tracce di un tesoro dei
pirati, mentre un gruppo di super cattivi, la Banda Fratelli, li
insegue nei sotterranei di una cittadina della provincia americana,
Astoria. I protagonisti impiegheranno tutto il loro ingegno e la
loro incoscienza per sfuggire alle grinfie dei cattivi e trovare il
prezioso tesoro di Willie L’Orbo, in un’avventura che potrebbe
essere l’ultima della loro vita.
Nel cast del film, alla loro prima
apparizione cinematografica, Josh
Brolin, poi diventato un attore ben noto, Sean Astin, che i più conoscono per il suo
ruolo di Sam Gamgee nella trilogia de Il Signore degli
Anelli. Tra i protagonisti del film anche Corey
Feldman, Joe Pantoliano e l’indimenticabile Anne
Ramsey, nel ruolo di Mamma Fratelli.
E’ stato Richard
Donner, bloccato per strada da TMZ, a dichiarare che
Steven Spielberg, già produttore
dei Goonies trent’anni fa, ha avuto
l’idea per la storia dell’annunciato sequel del film che ha gettato
i fan in preda ad un misto di gioia e disperazione. La ricerca del
tesoro di Willy l’Orbo potrebbe anche riprendere con il cast
originale, e scommettiamo che Sean Astin non vede l’ora di prendere
parte al progetto, mentre Donner ha dichiarato che se la storia lo
richiederà forse si proverà a riportare sullo schermo i vecchi
componenti del cast. Certo dopo trent’anni e la definizione di
sequel, che secondo capitolo sarebbe senza il cast originale?
Staremo a vedere, intanto ecco cosa ha dichiarato Donner in
persona.
I Goonies
è un film d’avventura del 1985 di Richard Donner.
La sceneggiatura di Chris Columbus fu ricavata dal
soggetto di Steven Spielberg, che fu anche il
produttore del film. Il nome del film deriva da un gruppo di
quattro ragazzi, cresciuti in un quartiere di Astoria (Oregon)
chiamato “Goon Docks”; proprio dal nome del loro quartiere, i
ragazzi si fanno chiamare col nome di ‘Goonies’. Il film è
diventato un vero cult per le generazioni degli anni ottanta, che
ricordano la pellicola come una di quelle essenziali del
periodo.
Nonostante se ne parli da molto
tempo ormai, pare che questa volta sia ufficiale: I
Goonies 2 si farà. A dirlo è lo sceneggiatore del
film, Adam F. Golberg che, su Twitter, ha
condiviso una foto della sceneggiatura.
Sembra che Golberg abbia cominciato
anni fa, a tempo perso e per gioco, a scrivere una sceneggiatura
sequel del film di Richard Donner, salvo poi
terminarla e realizzarla così bene da definirla lui stesso “il mio
capolavoro”.
Sembra che lo sceneggiatore si sia
poi effettivamente incontrato con il regista e che, appena
rientrerà l’emergenza coronavirus, il film entrerà in produzione!
Non abbiamo altri dettagli, ma dopo 35 anni dal film originale,
questa sembra davvero un’ottima notizia.
Da poco abbiamo avuto modo di
vedere una reunion al completo dell’intero cast dei Goonies,
proprio nei giorni del lockdown.
Alla reunion hanno partecipato i
membri del cast (Sean
Astin, Josh Brolin, Martha Plimpton, Kerri
Green, Jeff Cohen, Corey Feldman, Jonathan Ke Quan, Joe
Pantaliano e Robert Davi), il regista
Richard Donner, lo sceneggiatore Chris
Columbus, e perfino Steven Spielberg (autore del soggetto del
film) e Cyndi Lauper (interprete del brano
portante della colonna sonora, “The Goonies ‘R’ Good
Enough).
Sebbene i Goonies non muoiano mai,
ci sono poche altre parole per descrivere le speranze di un
potenziale sequel. Corey Feldman e Martha
Plimpton, che hanno recitato insieme ne I Goonies (1985) di Steven Spielberg, hanno infatti recentemente
risposto in modo inequivocabile alle ennesime notizie secondo cui
sarebbe in lavorazione un I Goonies 2, sequel
dell’amato film, con il previsto ritorno del cast originale.
“I GOONIES 2 SI FARÀ?! TUTTI SE
LO CHIEDONO… POSSO UFFICIALMENTE DIRVI CHE AL 100% NO! Non ho
nessuna informazione sul fatto che un sequel sia in cantiere”,
ha scritto Feldman su X. Anche
Plimpton ha smentito la notizia e ha colto l’occasione per
coinvolgere i fan nel loro dovere civico. “Gente, non c’è
nessuna sceneggiatura dei Goonies 2, non c’è nessuno ‘attaccato’,
Spielberg non ne è regista, non è reale”, ha condiviso in un
post su Instagram. “Ciò che è reale è controllare la propria
registrazione e andare votare !!!!”.
I loro post arrivano dopo che il The
Sun aveva riportato che la Warner Bros. sta lavorando a un sequel
che dovrebbe essere girato la prossima estate e presentato in
anteprima nel 2026 o 2027. Notizia dunque da considerare infondata.
Da anni ormai si vocifera di un sequel del classico per ragazzi (e
non solo) degli anni Ottanta, ma tale progetto non ha mai preso
vita e i fan più legati all’originale ne sono in realtà contenti,
dato che sarebbe difficile se non impossibile replicare oggi la
maggia di quel film.
La reunion dei I Goonies
I Goonies segue un gruppo di ragazzi
dell’Oregon che seguono una vecchia mappa dei pirati trovata nella
loro soffitta nella speranza di trovare un tesoro nascosto mentre i
costruttori cercano di distruggere le loro case. Il film è
interpretato anche da Josh Brolin, Sean Astin, Ke Huy Quan, Kerri Green,Jeff Cohen, Mary Ellen Trainor,
Anne Ramsey, Robert Davi e
Joe Pantoliano.
Mentre si riuniva con il cast per
una raccolta fondi virtuale COVID-19 nel 2020, Spielberg ha detto
di aver “avuto molte conversazioni” su un potenziale
sequel con il co-sceneggiatore Chris Columbus, il defunto regista
Richard Donner e sua moglie produttrice Lauren Shuler Donner.
“Ogni due anni ci viene un’idea, ma poi non regge”, ha
osservato all’epoca, aggiungendo: “Finché non ci riusciremo, la
gente dovrà guardare questo [livestream] un centinaio di
volte!”.
Dopo precedenti notizie che smentivano la
cosa, sembra ora che i Goonies stiano tornando per davvero!
Come riportato da Variety, la Warner Bros. ha
ingaggiato Potsy Ponciroli per scrivere la
sceneggiatura del sequel, come è stato annunciato venerdì, quasi 40
anni dopo il film originale uscito nelle sale nel 1985. Steven Spielberg, Kristie
MacoskoKrieger e Holly
Bario produrranno per la Amblin Entertainment insieme a
Chris Columbus, che ha scritto la sceneggiatura
originale de I Goonies. Lauren Shuler
Donner sarà la produttrice esecutiva. Al momento il sequel
non ha ancora un regista e non sono stati rivelati dettagli sulla
trama.
Josh Brolin, Sean Astin, Corey Feldman,
Ke Huy Quan e Martha Plimpton
hanno recitato nel film originale del 1985 su un gruppo di ragazzi
che trovano un’antica mappa per un tesoro nascosto. Diretto da
Richard Donner e prodotto da Steven Spielberg, I Goonies ha
guadagnato 125 milioni di dollari in tutto il mondo al botteghino
con un budget di soli 19 milioni di dollari. È diventato un
classico di culto e nel 2017 è stato selezionato per essere
conservato nel Registro Nazionale dalla Biblioteca del
Congresso.
Recentemente, Quan ha recitato in un
film d’azione tutto suo, Colpi
d’amore, uscito nelle sale ad inizio mese. Dopo aver
recitato da bambino ne I Goonies, Quan ha avuto una
ripresa della sua carriera grazie all’interpretazione del premio
Oscar in Everything Everywhere All at Once e a un ruolo nella
serie Marvel e Disney+Loki. Ha parlato di
una reunion del cast di quell’iconico film proprio alla prima
mondiale di del suo nuovo film, dove la sua co-star Feldman lo ha
raggiunto al TCL Chinese Theater di Hollywood.
“È una delle domande più
frequenti che ricevo nella mia vita”, ha detto Quan
rispondendo alla possibilità di un sequel. “Mi piacerebbe molto
che accadesse”. Feldman ha poi aggiunto: “Tutto quello che
posso dire è di riunirci tutti insieme. Tutti hanno un
bell’aspetto. Sean sta bene. Josh sta bene. Stiamo ancora tutti
bene e siamo tutti vivi. I Goonies non dicono mai “morire”… quindi
c’è speranza”. Speranza che sembra ora concretizzarsi e ai fan
del classico del 1985 non resta ora che attendere maggiori novità
su questo atteso sequel.
I Wonder Pictures e Unipol
Biografilm Collection sono liete di rilasciare il trailer
italiano de I GIOVANI AMANTI di Carine Tardieu, film in
concorso alla Festa di Roma 2021 e nei cinema italiani dal 23
giugno. L’uscita del film sarà anticipata da una proiezione
speciale alla presenza della protagonista a Biografilm Festival
2022 di Bologna.
Ispirato da un’idea della cineasta
franco-islandese Solveigh Anspach, I GIOVANI AMANTI è un
racconto pieno di speranza verso le possibilità insperate che la
vita può offrire a qualunque età per essere felici, proprio a
dispetto dell’età. I destini di Shana (interpretata dalla splendida
Fanny Ardant) e Pierre (interpretato da un intenso
Melvil Poupaud) si sono incrociati a Lione nel 2006 in un
ospedale. Lei era l’amica della donna ricoverata, lui il medico che
si occupava della paziente che resta subito molto colpito dal
fascino della donna. Si ritrovano 15 anni più tardi e si raccontano
le loro storie e i dolori privati. Pierre è sposato e ha due figli
ed è molto più giovane di Shana, un architetto in pensione che
cerca di aiutare la figlia nella sua vita incasinata. Dopo
l’incontro nella campagna irlandese, la passione corre sui binari,
sulla linea Parigi-Lione-Parigi. I due iniziano una relazione,
piena di incertezze sul loro futuro e su quella delle loro
famiglie.
I GIOVANI AMANTI di Carine Tardieu sarà nei cinema
italiani a partire dal 23 giugno.
I GIOVANI AMANTI, la trama
Shauna, donna raffinata, libera e
indipendente, architetto in pensione, ha messo da parte e
archiviato la sua vita sentimentale, ma tutto è destinato a
cambiare quando si imbatte per caso in Pierre, un medico
quarantacinquenne ora felicemente sposato e padre di famiglia, che
l’aveva profondamente colpita in un breve incontro avvenuto
quindici anni prima. Lui la vede ancora come una donna attraente,
ma entrambi sono turbati dall’iniziare una relazione. Mentre la
vita familiare di Pierre va presto a rotoli, Shauna lotta con
emozioni e sentimenti che credeva appartenessero ormai al
passato.
Celebre per aver diretto alcune tra
le più popolari commedie degli anni Ottanta e Novanta come
Ghostbusters –
Acchiappantasmi,Un poliziotto alle elementari e
Dave – Presidente per un giorno, il regista Ivan
Reitman è noto anche per un gioiellino come I
gemelli. Si tratta di un’irriverente commedia basata
sul contrasto tra il titolo e la coppia di attori poi
effettivamente scelta per interpretare i protagonisti. Sulla base
di questo gioco si costruisce un film che si muove tra gag, eventi
imprevidibili, disavventure e, naturalmente, la ricerca di senso di
fratellanza che possa unire i due diversissimi gemelli.
Nell’anno della sua uscita in sala,
il 1988, I gemelli si affermò come uno straordinario
successo. A fronte di un budget di 18 milioni di dollari, il film è
arrivato ad incassarne ben 216 a livello mondiale. Sul suolo
statunitense, si è trattato del quinto maggior successo dell’anno,
confermando l’ottima riuscita del film a livello di comicità, di
casting e di realizzazione complessiva. Non da tutti apprezzato,
con alcuni critici che ne avevano criticato la sceneggiatura, negli
anni questo titolo è però divenuto un vero e proprio cult,
imperdibile per la sua stravaganza e ancora oggi ricercato e
apprezzato per l’ottima commedia che è.
Il suo successo ha portato negli
anni a parlare anche di un possibile sequel, che ad oggi non è però
ancora stato realizzato. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Si forniranno poi ulteriori informazioni sul tanto
voluto sequel, sulle idee per questo e sui
vari tentativi di realizzarlo nel corso dei decenni. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
I gemelli: la trama del
film
Il film ruota attorno ad un
esperimento antropologico, tramite il quale si cerca di far nascere
l’uomo perfetto. Una donna di nome Mary Ann
Benedict viene dunque fecondata con il seme di sei uomini
dai geni straordinari, che combinati insieme dovrebbero dar vita ad
un vero e proprio superuomo, dotato di forza, fascino e
intelligenza. Al momento del parto, tuttavia, nascono due gemelli
sin da subito molto differenti tra loro. Se Julius
è un bambino eccezionalmente sviluppato, Vincent
risulta invece essere di piccolissime dimensioni. Nel tentativo di
nascondere l’accaduto, i medici mentono alla donna affermando che
il bambino è deceduto, dando poi in adozione i due gemelli.
Separati alla nascita, i due bambini
crescono dunque inconsapevoli dell’esistenza l’uno dell’altro e
dell’esperimento che li ha visti protagonisti. Dopo 35 anni, però,
Julius, cresciuto intelligente ma un po’ ingenuo, scopre il legame
che lo unisce a Vincent e decide di ritrovarlo. Il gemello, che è
invece cresciuto come un furbo criminale, che decide da subito di
sfruttare la forza e l’intelligenza di Julius per i suoi fini. Più
trascorrono del tempo insieme, però, più il loro legame si
intensificherà, portandoli a superare ogni avversità. Ad unirli
davvero ci sarà infine il desiderio di rintracciare la loro vera
madre. Un viaggio che li cambierà per sempre.
I gemelli: il cast del
film
Nel ruolo del gemello intelligente e
forzuto Julius vi è l’attore ArnoldSchwarzenegger. Celebre per film come Terminator e
Predator, egli
desiderava da tempo partecipare ad un film comico, non volendo
rimanere bloccato nel genere action. Quando lesse il copione del
film I gemelli insistette a lungo con la produzione
affinché lo scegliessero come protagonista. Poiché nessuno sembrava
credere nelle sue possibilità comiche, egli acconsentì a ricevere
uno stipendio molto più basso del solito, riservandosi però il 20%
degli incassi. Grazie al successo del film, quello di I
gemelli è ancora oggi il maggior compenso della sua
carriera.
Ad intepretare il basso e furfante
Vincent vi è invece Danny De Vito.
Egli fu contattato per il ruolo di Vincent successivamente
all’ingresso di Schwarzenegger nel progetto. Quando seppe chi
avrebbe interpretato la sua controparte nel film, l’attore accettò
immediatamente, convinto che il duo sarebbe risultato perfetto per
l’intento del film. Anche lui ridusse il suo stipendio e si garantì
il 20% degli incassi e anche per lui è stato questo il maggior
compenso della sua carriera. Completano il cast le attrici
Bonnie Bartlett nei panni di Mary Ann Bededict,
Kelly Preston in quelli di Marnie Mason e
Chloe Webb come Linda Mason.
I gemelli: il sequel, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Dopo anni di sole voci a riguardo,
nel 2012 la Universal ha annunciato la volontà di realizzare un
sequel intitolato Triplets. L’idea per questo era di far
riunire i due gemelli Juliuse Vincent con un loro terzo gemello
smarrito al momento della nascita. Questo avrebbe dovuto essere un
uomo di colore, per il quale si considerò subito l’attore Eddie Murphy
come candidato ideale ad interpretarlo. Nel corso degli anni la
realizzazione del film ha però subito numerosi ritardi, nonostante
la disponibilità degli attori originali a partecipare. Nel 2021 era
però stata annunciata la sostituzione di Murphy, non più
disponibile, con l’attore Tracy Morgan. A rendere
incerto il futuro del film, però, è sopraggiunta la scomparsa di Reitman nel febbraio
del 2022.
È possibile fruire di I
gemelli grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 6 marzo alle ore 21:10 sul
canale TwentySeven.
Si sarebbe dovuto intitolare
Triplets, il sequel de I Gemelli, ma ArnoldSchwarzenegger ha confermato che il
progetto è morto definitivamente e “l’assassino” è il regista
Jason Reitman, figlio di Ivan,
che aveva diretto il film del 1988. L’ultima notizia relativa al
sequel risaliva al 2018 e riportava l’ingresso, nel cast, di
Eddie
Murphy.
In un’intervista con
The Hollywood Reporter, ArnoldSchwarzenegger attribuisce la colpa
dell’impossibilità di realizzare il film a Jason
Reitman:“Jason Reitman ha fatto un casino! Jason
Reitman ha letteralmente interrotto il progetto quando suo padre è
morto. Suo padre voleva farlo davvero tanto. Volevo farlo davvero
tanto. Danny DeVito voleva farlo davvero tanto. Avevamo il
finanziamento. Quando suo padre è morto, Jason ha detto: “Non mi è
mai piaciuta l’idea” e l’ha sospesa.” Ma niente paura, fan
dell’improbabile accoppiata Schwarzenegger/Danny De Vito,
perché l’ex Governatore della California ha aggiunto: “Sto
sviluppando un altro film con Danny; è molto divertente lavorare
con lui ed è così talentuoso.”
Oltre a essere un grande successo
commerciale, I Gemelli ha rappresentato un vero e
proprio punto di svolta nella carriera di ArnoldSchwarzeneggerche, da
quel momento in poi, si è rivelato uno straordinario commediante.
Dal 1988 in poi, pur continuando la sua carriera da eroe tutto
muscoli e forza, ha perseguito anche il genere comedy, regalando al
suo pubblico delle performance indimenticabili.
Jason Reitman era
già tornato al lavoro di suo padre in passato, dirigendo
Ghostbusters: Legacy del 2021. Attualmente sta
girando il sequel ancora senza titolo di Legacy, che porterà i
giovani protagonisti di nuovo a New York City.
I gemelli è una
popolare commedia americana degli anni ottanta, diretta dal regista
Ivan Reitman. La pellicola si rivelò un successo
commerciale, acquisendo con gli anni sempre più fama e divenendo un
piccolo cult, merito anche dei due interpreti protagonisti, gli
attori Arnold Schwarzenegger e Danny De
Vito.
Ecco 10 cose che non sai
sul film I gemelli.
I gemelli trama
1. È una pura
commedia. Il ruota attorno ad un esperimento
antropologico, tramite cui si cerca di far nascere l’uomo perfetto.
Tuttavia qualcosa va storto e nascono invece due gemelli
caratterialmente e fisicamente opposti. I due vengono separati alla
nascita e si ritroveranno soltano 35 anni dopo. Dal loro incontro
si genereranno una serie di situazioni sempre più imprevedibili e
sempre più comiche.
I gemelli cast
2. Ha due popolari
protagonisti. Nel ruolo dei due gemelli del titolo si
hanno gli attori Arnold Schwarzenegger e
Danny De Vito, estremamente popolari negli anni
ottanta. Schwarzenegger interpreta Julius Benedict, il gemello
alto, intelligente, affascinte ma molto ingenuo. De Vito è invece
Vincent Benedict, estremamente basso, scaltro e dedito alla
criminalità. Fanno poi parte del cast anche le attrici
Kelly Preston, Chloe Webb e
Bonnie Bartlett.
3. Schwarzenegger
insistette per avere il ruolo. L’attore celebre per film
come Terminator e Atto di Forza desiderava da
tempo partecipare ad un film comico, desideroso di non rimanere
bloccato nel genere action. Quando lesse il copione del film I
gemelli insistette a lungo con la produzione affinché lo
scegliessero come protagonista.
4. De Vito accettò il ruolo
dopo Schwarzenegger. De Vito fu contattato per il ruolo di
Vincent successivamente all’ingresso di Schwarzenegger nel
progetto. Quando seppe chi avrebbe interpretato la sua controparte
nel film, l’attore accettò immediatamente, convinto che il duo
sarebbe risultato perfetto per l’intento del film.
5. I due attori accettarono
uno stipendi più basso del solito. Pur di realizzare il
film, i due attori protagonisti acconsentirono ad avere un compenso
più basso del loro solito. I due stipularono un contratto che
garantiva poi loro il 20% degli incassi, ottenendo così il più
grande compenso della loro carriera.
6. Il figlio del regista ha
un cameo.Jason Reitman, figlio di Ivan,
appare nel film nel ruolo di uno dei partecipanti all’esperimento
che da la vita ai due gemelli. All’epoca ancora sconosciuto, Jason
sarebbe in seguito diventato un celebre regista, nominato all’Oscar
per i film Juno (2007) e
Tra le
nuvole (2009).
I gemelli streaming
7. È presente su diverse
piattaforme. È possibile trovare il film all’interno del
catalogo di numerosi e celebri siti streaming, tra cui Rakuten TV,
Chili, Google Play e Apple Itunes. Su queste è possibile sia
noleggiare che acquistare il film. Dall’11 ottobre 2019 la
pellicola è inoltre disponibile nel catalogo della piattaforma
Netflix.
8. È disponibile anche su
piattaforme non a pagamento. È possibile trovare il film
anche nel catalogo del sito AltaDefinizione, il quale permette
l’accesso gratuito a tutti i suoi titoli. È bene sottolineare che
per quest’ultimo non si garantisce la qualità e la sicurezza dello
streaming, cose che invece sono certe per le piattaforme a
pagamento.
I gemelli 2
9. Stanno sviluppando il
sequel. Ad oltre trent’anni di distanza, i produttori del
film sono al lavoro sul sequel del film. La trama di questo si
baserebbe sul ritrovamento di un terzo gemello, interpretato
dall’attore Eddie Murphy. Il film si dovrebbe
intitolare Triplets, e stando a quanto dichiarato da De
Vito nel marzo del 2019 la sceneggiatura sarebbe ancora in fase di
sviluppo. Anche Schwarzenegger si sarebbe dichiarato pronto a
riprendere il ruolo.
I gemelli colonna sonora
10. I brani presenti nel
film sono diventati celebri. La pellicola è ricca di
canzoni divenute in seguito popolari grazie al successo del film.
Tra i brani più gettonati si riscontrano Turtle Shoes di
Herbie Hancock, Brother to brother del
gruppo The Spinners e I only have eyes for
you di Marilyn Scott. Altri brani presenti
nel film sono stati composti da Terry Bozzio,
Tony Hymas e Jeff Beck.
James e Oliver Phelps ed Evanna Lynch
sono stati ieri pomeriggio a Roma ad inaugurare la mostra
fotografica, allestita nella galleria Alberto Sordi, dedicata ai
film di Harry Potter.
L’idea risale ormai a qualche anno
fa: fu infatti nel 2007 che i fratelli Paul e Chris Weitz
(produttori, sceneggiatori e registi che, soli o in coppia hanno
lavorato a film come American Pie, About a Boy, Mr. e Mrs. Smith,
American Dreamz) avevano espresso l’intenzione di portare sul
grande schermo le avventure di Elric di Melnibonè, protagonista di
una delle più importanti saghe del genere fantasy, opera dello
scrittore Michael Moorcock. Dopo essere stato lasciato in stand-by,
il progetto torna ora in auge, anche perché i due Weitz hanno già
ottenuto i diritti, nonché l’approvazione dello stesso Moorcock: vi
sarebbe già un abbozzo di sceneggiatura, che punta a rispettare lo
spirito ‘anarchico’ dell’opera dello scrittore londinese, ma
ovviamente ci vorrà ancora del tempo per giungere a un lavoro
compiuto. Elric nasce come un autentico antieroe: in molti l’hanno
visto come una risposta di Moorcock all’opera di Tolkien, che lui
considerava una sorta di inno al ‘conservatorismo classista’
inglese.
Il personaggio è apparso per la
prima volta all’inizio degli anni ’60 ed è stato protagonista di
una dozzina di libri; in seguito, è stato adattato più volte
per i fumetti; gli Hawkwind, sstorica band di space-rock
britannica, hanno più volte collaborato con Moorcock, dedicando uno
dei loro innumerevoli dischi proprio a Elric. Il personaggio trae
la sua forza dalla demoniaca spada Stormbringer, lottando per
impedire di venirne posseduto. In realtà, dopo il non esaltante
successo arriso al recente Conan (cui Elric per molti
versi è assimilabile), per il fantasy al cinema non sembra
essere un periodo così buono; tuttavia l’uscita de Lo Hobbit a fine
anno potrebbe segnare un rilancio per il genere.
Ieri mattina al cinema
Adriano è stato presentato l’ultimo film di Carlo Vanzina,
Mai Stati Uniti; oltre al regista, in sala erano
presenti Enrico Vanzina e Edoardo Falcone
(co-sceneggiatori), Maurizio Mattioli, Ricky Memphis,
Andrea Pittorino, Anna Foglietta, Ambra
Angiolini, Vincenzo Salemme e Giovanni Vernia
(cast), la dottoressa Cecilia Valmarana per Rai Cinema e il
produttore Fulvio Lucisano.
L’intero e consistente cast di
Buona giornata, il nuovo film dei fratelli Vanzina
che uscirà in 500 sale a partire dal prossimo 30 Marzo, è presente
alla conferenza stampa che segue la proiezione del film. Viene
subito sottolineata la caratteristica di coralità del film, di
quanto sia difficile mettere insieme un cast del genere e di come
si sono sviluppate le storie che seguono i personaggi nelle loro
vicissitudini durante una normale giornata della loro vita.
Paolo e Vittorio Taviani
dirigeranno un adattamento del Decameron di Boccaccio, dal titolo
Maraviglioso Boccaccio. Le riprese
inizieranno tra qualche giono vicino Firenze. Per il loro film i
fratelli Taviani hanno chiamato a raccolta Riccardo
Scamarcio, Jasmine Trinca, Kasia Smutniak e la
giovanissima Rosabell Laurenti Sellers vista in
Buongiorno Papà.
“Qual è la piaga di oggi? E’
un’epidemia di disillusione” hanno dichiarato i Taviani a
Repubblica, in riferimento all’epidemia di peste che nell’opera di
Boccaccio è la causa scatenante degli eventi.
Le novelle di Boccaccio hanno
ispirato molto cinema, tra cui Il
Decameron di Pier Paolo Pasolini, ma
anche qualche pellicola estera, come il film muto
Decameron Nights con Lionel
Barrymore, e il remake dello stesso del 1953 con
Joan Fontaine e Louis
Jourdan.
Dall’acclamato regista
Jacques Audiard (Un sapore di ruggine e
ossa, Il profeta), e basato sul romanzo di Patrick
deWitt, I Fratelli Sisters è una
rivisitazione del genere Western in chiave spiritosa, intelligente
ed emozionante. Un’esplorazione, con funzione catartica, di ciò che
significa essere un uomo.
È il 1851, e Charlie ed Eli
Sisters (Joaquin Phoenix e John
C. Reilly) sono due fratelli e assassini, cresciuti in un
mondo selvaggio e ostile. Hanno le mani sporche di sangue: sangue
di criminali, sangue di vittime innocenti… sono dei pistoleri e
quella è l’unica vita che conoscono. Il più anziano dei due,
l’introspettivo Eli (Reilly) continua ad uccidere su commissione
insieme al fratello più giovane, ma sogna una vita normale. Il più
giovane dei due, Charlie (Phoenix) che è un grande bevitore, ha
preso entusiasta il controllo del duo nell’esecuzione dei cruenti
mandati. Ciascuno di loro mette però in discussione il metodo
dell’altro e la loro vita è un continuo battibecco.
Durante un viaggio nei territori del
Nord Ovest, i fratelli Sisters giungono sulle
montagne dell’Oregon, poi in un pericoloso bordello nella piccola
città di Mayfield e, infine, nella California della febbre
dell’oro. Il viaggio metterà a dura prova il legame tra i due
fratelli basato sulla loro attività omicida, ma potrebbe anche
trasformarsi nell’occasione per riscoprire ciò che resta della loro
umanità?
I Fratelli Sisters, è interpretato anche da
Jake Gyllenhaal nel ruolo dell’investigatore John
Morris e da Riz Ahmed nel ruolo del chimico
fuggiasco Hermann Kermit Warm.
La Saga del Multiverso non è stata un disastro
totale come alcuni vorrebbero far credere, ma sembra che
l’arruolamento dei fratelli Russo per Avengers:
Doomsday e Avengers:
Secret Wars sia un tentativo dei Marvel Studios di correggere la rotta.
Joe e Anthony sembravano aver
chiuso con il MCU dopo Avengers: Endgame. Mentre il duo si sarebbe
dovuto concentrare sulla loro etichetta di produzione AGBO,
Cherry e The Gray Man hanno faticato a colpire i fan del cinema
e ora si attende di vedere l’esito di The
Electric State. Il loro ritorno ai Marvel Studios potrebbe quindi
essere una buona occasione anche per loro.
Parlando con Empire Online, Anthony ha
dichiarato: “Endgame era la fine, e ci è voluto un po’ di tempo
per iniziare a pensare a qualcosa di diverso dalla fine. Siamo
molto vicini a Kevin e Lou [D’Esposito, co-presidente dei Marvel Studios] e a tutto il team
Marvel e abbiamo avuto delle
conversazioni nel corso degli anni. Abbiamo parlato di molte idee.
È stato allora che è arrivata l’ispirazione per Secret Wars. È
successo che ci siamo imbattuti in un’idea che ha attivato tutti
noi”, ha detto. “Non potevi vederla arrivare finché non è
arrivata, e una volta arrivata è stato come dire: ‘Beh, questa è
una storia che dobbiamo raccontare’”.
Joe ha invece ricordato: “Ci
sono state idee che abbiamo cercato di mettere in pratica prima di
questa, ma non abbiamo mai trovato la storia. Ricordo di aver
chiamato Steve e di avergli detto: ‘Ehi, idea folle. Che ne pensi
se torniamo tutti indietro e facciamo Secret Wars?”. E tu mi hai
risposto: “Assolutamente no”. Poi hai riattaccato. E la
mattina dopo, alle 7.30, mi hai chiamato e mi hai detto: ‘Va bene,
ho un’idea‘”, ha concluso il regista, rivelando la storia di
come è nato il ritorno del trio nel MCU. Non resta a questo punto che
attendere di scoprire quale storia effettivamente i fratelli Russo
vorranno raccontare con i prossimi due
Avengers.
“Essere in grado di creare
storie ed esplorare personaggi all’interno dell’universoMarvelha realizzato un sogno di una vita e abbiamo scoperto un
potente legame con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato.
Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e
l’intero teamMarvelper portare questa epica avventura nella narrazione in luoghi
nuovi e sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno
affermato i fratelli Russo in una dichiarazione dopo il panel del
SDCC.
Le voci sulla trama continuano a
circolare e si parla di una nuova squadra di eroi più potenti della
Terra che si riunisce per combattere contro le varianti malvagie
dei sei Vendicatori originali. Probabilmente si tratta più di una
speculazione che altro, anche se Chris Evans tornerà (nei panni di Steve
Rogers, non di Johnny Storm) e di recente abbiamo sentito che anche
Scarlett Johansson tornerà nei panni di Vedova
Nera, nonostante Natasha Romanoff sia stata uccisa in
Avengers:
Endgame.
La Multiverse Saga
è stata un viaggio piuttosto caotico, con film e serie TV di
qualità variabile e un po’ meno coesi di quanto i fan erano stati
abituati durante la Infinity Saga. Sebbene ci
siano stati alcuni piccoli passi falsi, titoli come
Loki e Deadpool & Wolverine hanno evidenziato il
potenziale del Multiverso. Ora, la speranza è che
i fratelli
Russo possano dare a questa era di narrazione un
degno saluto con Avengers:
Doomsday e Avengers:
Secret Wars.
Durante una recente intervista,
Joe Russo ha spiegato cosa ha riportato lui e
Anthony nell’MCU. “Ciò che è avvincente di
questi due nuovi film di Avengers è che sono un inizio”, ha
rivelato. “È un nuovo inizio. Abbiamo raccontato una storia
finale, ora racconteremo una storia iniziale”.
Questa è una bella
rivelazione, ma è in linea con ciò che abbiamo sentito su
Avengers:
Secret Wars che riavvia dolcemente l’MCU e crea una nuova sacra linea
temporale che gli Avengers, i Fantastici Quattro e gli X-Men
chiamano tutti casa.
Per quanto riguarda il futuro dei
Marvel Studios oltre a questo, Joe
ha detto: “Chissà dove andremo da lì? Forse ci vorranno altri
cinque anni. Penso che avessimo solo bisogno di quel tempo e di
quella prospettiva per capire dove dovevamo andare dopo e l’unica
cosa che ci ha riportato indietro è stata la storia
giusta”.
Il ritorno di Downey nel MCU è stato annunciato al Comic-Con
dello scorso anno, dove è stato svelato che l’attore interpreterà
Victor Von Doom nei prossimi due film dei Vendicatori. A dicembre
Deadline ha riportato la notizia che Chris Evans sarebbe tornato nell’universo
Marvel in un ruolo ancora da
definire. Un altro casting per il prossimo Avengers:
Doomsday è quello di Hayley Atwell, che dovrebbe riprendere il suo
ruolo di Agente Carter.
Nel loro “piccolo”, Anthony
e Joe Russo hanno scritto una pagina importante della
storia recente e del successo dei Marvel Studios sul grande schermo: insieme
all’azienda di Kevin Feige hanno consegnato al pubblico prove
convincenti come Captain America:
The Winter Soldier (spy story travestita da
cinefumetto), Captain America:
Civil War (uno dei titoli più dichiaratamente politici
del franchise), Avengers: Infinity
War (epico dramma sul tema del coraggio e della morte)
e l’ormai prossimo all’uscita Avengers:
Endgame, chiusura di un cerchio e fine di un racconto
durato dieci anni e ventidue film.
Trovare il modo per non ripetersi e
stimolare l’attenzione dello spettatore non deve essere un compito
facile, soprattutto quando l’aspettativa è alle stelle e la
responsabilità di non deluderla altrettanto, e proprio
sull’argomento sono tornati i due registi durante il press tour di
Endgame iniziato pochi giorni fa a Los Angeles con
il cast.
Allora cosa rende “unici e diversi
l’uno dall’altro” i lavori dei Russo per il MCU? Ecco la loro risposta:
“Cerchiamo sempre di spingere
sul realismo psicologico nei nostri film, ed è questo ‘unico
concetto fondamentale. Se tornate indietro e guardate Winter
Soldier, Civil War e Infinity War, troverete un livello di realismo
psicologico che va al di là dei fantastici costumi e delle
circostanze immaginarie. Sono storie in cui i personaggi si
comportano in un modo che sembra psicologicamente veritiero. E
pensiamo che il tono sia uno dei modi con cui puoi modificare i
film e renderli diversi l’uno dall’altro. In relazione a quanto
appena detto, per cercare di distinguere Endgame da Infinity War,
diremmo sicuramente che Endgame ha un tono molto diverso rispetto a
Infinity War.“
“La sfida è parlare ad un
pubblico che forse sta vedendo queste storie per la prima
volta.” avevano dichiarato i Russo nei giorni scorsi.
“Detto questo, c’è sicuramente una connessione con il passato
in Endgame, e i percorsi degli eroi sono legati, quindi senza
dubbio Civil
War e Infinity
War sono probabilmente i due più importanti
protagonisti di questo film. D’altronde Civil War ha creato la
divisione tra i Vendicatori che ha avuto delle ripercussioni su
Infinity War…“
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
I registi hanno rivelato che una
volta, sul set di Civil
War, il giovane Holland ammise di non aver mai visto i
film della saga di Star
Wars. “Eravamo sconvolti”, ha dichiarato
Joe Russo. “Adoriamo Tom, ma bisogna essere
onesti: quando lo conosci, ti rendi conto che è un ragazzo giovane…
davvero molto giovane. Un film come L’Impero Colpisce Ancora ha il
doppio dei suoi anni. Da quel momento abbiamo deciso di fargli
investire un po’ del suo tempo libero nella visione di vecchi film.
Da qui è nata l’idea di Pizza Film School. Tom avrebbe dovuto
frequentare la Pizza Film School!”
Pizza Film School è
un’iniziativa lanciata dai Russo lo scorso maggio via Instagram, con
l’obiettivo di parlare di cinema e dispensare consigli alle
generazioni più giovani. A proposito della “mancanza” di Holland,
Anthony Russo ha aggiunto: “Devo confessarlo:
la verità è che mi sono emozionato quando Tom ha confessato di non
aver mai visto un film di Star
Wars, perché era qualcosa di totalmente inaspettato, qualcosa
di nuovo. Ricordo di aver pensato: ‘È fantastico!’. Tom è un
ragazzo di cui ammiriamo e apprezziamo davvero la sensibilità. Era
come se potessimo attingere da quella sensibilità.”
Peter Parker è un grande fan di
Star Wars, ma Tom Holland non aveva mai visto un film della
saga
Deve essere una
situazione decisamente singolare presentarsi a qualcuno che non ha
mai visto Star
Wars. È inoltre davvero curioso il fatto che Holland non
abbia mai visto un film della saga, dal momento che proprio in
Spider-Man: Homecoming viene stabilito che Peter è un
grande fan della saga. A quanto pare, però, i Russo hanno aiutato
Holland e contribuito alla sua “educazione” educazione
cinematografica…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e
per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi
del MCU.
Intervistati dall’Hollywood
Reporter, i fratelli Russo hanno parlato del loro
nuovo impegno come produttori del crime-thriller 21
Bridges e affrontato uno dei temi più discussi delle
ultime settimane, ovvero il commento di Martin
Scorsese sui film Marvel e la polemica scaturita
dall’averli definiti “parchi a tema che non sono
cinema“.
“In definitiva, noi definiamo
cinema un film che riesce a riunire le persone in un’esperienza
condivisa ed emotiva“, hanno affermato i due registi, “E
quando guardiamo al risultato al botteghino di Avengers: Endgame, non lo vediamo
come una prova di successo finanziario, ma come testimonianza del
suo successo emotivo. È un film che ha avuto un impatto senza
precedenti sul pubblico di tutto il mondo nel modo in cui ha
condiviso quella narrativa e nel modo in cui l’ha vissuta. E le
emozioni che hanno provato a guardarlo. Ma, alla fine, cosa
possiamo saperne noi? Siamo solo due ragazzi di Cleveland, e
“cinema” è una parola di New York…A Cleveland, li chiamiamo
film“.
Anthony Russo ha poi sottolineato
quanto sia giusto lasciare quel commento all’interpretazione
personale. “Un altro modo di pensare a quella discussione è
capire che nessuno possiede il cinema. Noi non possediamo il
cinema. Tu non possiedi il cinema. Scorsese non possiede il
cinema.“
Martin Scorsese chiude il discorso
sui film Marvel e spiega perché non sono cinema
“Ognuno ha una diversa
definizione di cinema. Ognuno ha una diversa definizione di arte.
Ognuno ha una diversa definizione di rischio“, aveva affermato
Kevin Feige in una recente intervista. “Alcune persone non
pensano che sia il cinema. Tutti hanno diritto alla loro opinione.
Tutti hanno il diritto di ripetere quell’opinione. Tutti hanno il
diritto di scrivere articoli su quell’opinione, e non vedo l’ora di
scoprire cosa succederà dopo. Ma nella nel frattempo continueremo a
fare film“.
“Penso che non sia vero“,
continua Feige spiegando che i film sui supereroi non sono negativi
per il cinema. “Penso che io stesso e tutti coloro che lavorano
su questi film adorano il cinema, amano i film, adorano andare al
cinema, amano partecipare ad un’esperienza comunitaria in un cinema
pieno di gente“.
In una recente intervista con
Rolling Stone, i Fratelli Russo hanno anticipato a cosa
sta andando incontro la loro carriera da registi. Secondo i due, in
futuro vorrebbero realizzare film sperimentali, come film horror e
persino musical. In effetti, Joe ha rivelato di aver già parlato
con diversi artisti, tra cui The Weeknd dopo la
sua impressionante esibizione al Super Bowl Halftime Show
nel 2021. Ecco cosa hanno detto:
Mi piacerebbe fare un musical. In effetti, stavamo parlando con
alcuni artisti contemporanei, tra cui The Weeknd, del tentativo di
far decollare un musical. Mi piacerebbe lavorare con qualcuno che
vuole fare un musical sperimentale. Ho pensato che quello che ha
fatto durante il suo show del Super Bowl fosse fantastico. Mi
piacerebbe vederlo come un film.
Un musical può sembrare un grande
cambiamento per i Fratelli Russo, noti principalmente per i film
Marvel, al momento, ma i fratelli
Russo hanno dimostrato la loro versatilità durante i loro 25 anni
di carriera nell’industria dell’intrattenimento. I fratelli hanno
già lavorato in altri generi come la commedia, avendo diretto la
pluripremiata serie Arrested Development dal 2003
al 2005. Oltre ai loro recenti thriller d’azione, i Russo hanno
co-creato una serie di spionaggio per Prime Video e sono impegnati a produrre un
adattamento live-action di Hercules della
Disney.
Mentre i Fratelli Russo stanno promuovendo il loro
nuovo film per Netflix, The Gray Man, ora al cinema e dal 22 luglio
disponibile in piattaforma.
I Fratelli Russo che hanno diretto
Captain America Civil War che sta
macinando soldi al Box Office del mondo, hanno firmato un accordo
per produrre un film di supereroi cinese con la loro neonata
impresa in Cina Anthem & Song, frutto di un accordo con la
United Entertainment Partners.
La pellicola dovrebbe
intitolarsi The Hero’s Awakening e
la coppia saranno i produttori del film. Secondo
Variety la coppia è attualmente impegnata nella ricerca di un
regista, trai nomi Ning Hao (“Crazy Stone”,) Jiang Wen (“Gone
With the Bullets,”) e Wuershan (“Mojin: The Lost Legend.)
Ora che James Gunn e
Peter Safran sono alla guida dei DC
Studios, sembra proprio che il DC
Universe abbia acquisito un certo fascino agli occhi di molti.
Tra i fan di ciò che Gunn e Safran stanno costruendo vi sono anche
i fratelli Joe e
AnthonyRusso. I due sono
notoriamente legati al Marvel Cinematic Universe,
per il quale hanno diretto Captain America: The Winter
Soldier, Captain America: Civil
Ware, soprattutto, Avengers: Infinity
Ware Avengers: Endgame.
Eppure, proprio loro si sono ora detti disposti a dirigere un film
per i DC Studios. Intervistati da ComicBook.com
della loro imminente serie Prime VideoCitadel, i Russo hanno
affrontato la possibilità di lavorare nel DCU di Gunn e Safran, ed hanno espresso il
desiderio di dirigere qualcosa legato a Batman.
“Non ci viene chiesto molto sui
personaggi DC“, ha iniziato Anthony. “Ovviamente con James
laggiù a gestirlo, sarebbe un gioco da ragazzi“, ha continuato
Joe. “Lo amiamo da morire. Adoriamo la direzione in cui porterà
i DC Studios. Sai che sarà molto creativo. E i personaggi DC
preferiti? Voglio dire, amico. Ce ne sono così tanti buoni”.“Rispondo sempre in base a i fumetti che collezionavo da
bambino, – continua poi Joe – e i due fumetti che
collezionavo di più erano Spider-Man – in realtà, i tre – erano
Spider-Man, X-Men e Batman.Ma ci sono state molte
iterazioni di Batman, quindi sembra che sia una risposta
ovvia.“
“Ma, sai, è difficile non
rispondere“, ha poi aggiunto Anthony. “Batman è stato il
mio personaggio preferito per tutta la mia infanzia. Ma,
ovviamente, è stato ben esplorato.” È però importante notare
che tra i prossimi progetti televisivi e
cinematografici dei DC Studios c’è anche The Brave and the Bold,
un film incentrato su Batman e il figlio adottivo Damian Wayne,
alis Robin. Il progetto è ancora senza regista, quindi chissà che i
Russo non abbiano effettivamente la possibilità di entrare a far
parte dei DC Studios dirigendo tale film. Certo, si tratterebbe di
un “tradimento” non da poco, essendo stati loro i registi di punta
del Marvel Cinematic Universe.
I fratelli Russo
sono stati i primi a dirigere Tom Holland nei
panni del nuovo Spider-Man (usiamo il
passato dal momento che, immaginiamo, il cameo di Peter Parker in
Civil War sia già stato girato). I due
registi hanno raccontato perché, secondo loro Holland è stata la
scelta migliore per l’Uomo ragno.
“Abbiamo fatto due screen test
con il personaggio. Siamo stati piuttosto chiari in merito a quello
che volevamo. Lui è magnifico, straordinario, è come Christian Bale
ne L’Impero del Sole. Raramente vedi un ragazzino portare un film
in quel modo”.
“È anche un ballerino e un
ginnasta. Rientra nel ruolo perfettamente in un modo che non si
immagina. Inoltre il fatto che sia così giovane è l’unico modo che
abbiamo per differenziare davvero questo Spider-Man dagli altri che
abbiamo visto”.
Che vi aspettate da Tom Holland e
dal suo Spider-man?
Spider-Man
è previsto per il 2017, alla regia ci sarà Jon
Watts e Tom Holland sarà il nuovo
protagonista con Marisa Tomei nei panni di zia
May.
Nelle settimane successive
all’uscita di Avengers:
Endgame diversi titoli del MCU sono tornati al centro della
discussione (merito forse della grande capacità di intreccio di
questa saga durata undici anni), compreso l’allora criticato e
snobbato Age of
Ultron, non esattamente il più amato capitolo sui
Vendicatori. Tuttavia, e ciò si evince dalle parole dei fratelli
Russo intervistati da Slate, quel film ricopre ancora oggi un ruolo
fondamentale per come ha portato avanti la costruzione del
personaggio di Iron Man e le sue ragioni.
In particolare, i registi di Endgame
pongono l’accento sulla scelta compiuta da Tony, discutibile
all’epoca, di progettare un androide che servisse come prototipo di
una difesa globale da eventuali minacce esterne (quello che si è di
fatto realizzato in Infinity War):
“Tony non aveva torto, stava
arrivando una grande minaccia e i Vendicatori avevano bisogno di
costruire un’armatura in giro per il mondo. Ma quand’è che le
libertà civili vincono e vengono prima della capacità del governo
di proteggere i suoi cittadini? Pensiamo che un discorso del genere
sia interessante e che, in una certa misura, gli eroi sono dovuti
passare passare attraverso questo conflitto. C’era un senso di
destino già scritto, che dovevano affrontare per vincere, quindi
sia lui e che Cap avevano ragione.”
I Russo fanno riferimento a due
scene precise del MCU: la prima, di Age of
Ultron, in cui Cap e Tony discutono apertamente su cosa
sia giusto e cosa sbagliato in termini etici nell’idea di Ultron;
la seconda, di Endgame, quando Iron Man torna sulla Terra dopo la
battaglia su Titano urlando in faccia a Steve e sostenendo di aver
previsto tutto, l’arrivo di Thanos e l’insufficienza delle difese
disponibili per evitare il disastro.
Come dare torto a Stark, visto
l’evolversi della situazione da Civil War a oggi?
Della stessa opinione sembrano i registi, che hanno accompagnato
questi personaggi e i loro viaggi esistenziali per lungo tempo.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco,
i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le
azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta
per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero
esserci.
Joe e
Anthony Russo rispondono alla domanda se Avengers:
Doomsday e Avengers:
Secret Wars avranno come protagonisti alcuni degli
eroi del Marvel Cinematic Universe visti su
Disney+. Mentre la
Saga del Multiverso non ha ancora visto la presenza di alcun
episodio degli Avengers, le cose stanno per cambiare con la
Fase 6, che prevede non uno, ma ben due film incentrati
sull’iconica squadra di supereroi del MCU. Dal momento che Doomsday e
Secret Wars presenteranno vari personaggi della linea temporale
Marvel per i film della Fase 6, la
domanda più grande che circonda i progetti è quali eroi
appariranno.
In una nuova intervista a TechRadar, è stato chiesto ai
fratelli Russo se personaggi come Moon
Knight, Ms. Marvel, Kate
Bishop o Wiccan potrebbero comparire in
Avengers:
Doomsday e Avengers:
Secret Wars dopo le loro rispettive introduzioni in
vari show Disney+. Mantenendo un tono criptico,
Anthony Russo ha dato la seguente risposta su come si stanno
approcciando al casting dei due film: “Per quanto riguarda gli
elementi a cui attingiamo per la nostra narrazione, abbiamo una
visione globale del MCU. Quindi, senza entrare nello
specifico, questo è l’universo all’interno del quale stiamo
raccontando una storia. Potete leggerci quello che
volete”.
Come è consuetudine dei Marvel Studios, non sorprende che i fratelli
Russo non siano in grado di confermare chi farà o meno parte del
cast di Avengers:
Doomsday, così come quelli coinvolti in Avengers:
Secret Wars. Spetta sempre ai Marvel Studios decidere quanto
rivelare dei loro rispettivi film, soprattutto se si tratta di
qualcosa di così grande come i film degli Avengers. Annunci
importanti, come la presenza degli eroi Disney+ nei sequel dei Vendicatori,
potrebbero essere conservati per il San Diego Comic-Con 2025.
Dato l’enorme arco narrativo che
avrà luogo in Avengers:
Doomsday e l’inclusione di Secret Wars come
materiale di partenza, è probabile che nel finale della Saga del
Multiverso ci sarà una varietà di eroi già affermati e di nuova
introduzione. Sarebbe certamente scioccante se nei due film non
fossero presenti la maggior parte degli eroi Disney+ introdotti nelle Fasi dalla 4
alla 6, soprattutto perché alla luce di una minaccia importante
come il Dottor Destino. Sarebbe inoltre un enorme spreco se i nuovi
eroi degli show non avessero la possibilità di unirsi a quella che
sarà una nuova generazione di Vendicatori.