Si è tenuto a Los Angeles Hosts Inaugural Image Maker Awards, l’evento organizzato da Marie Claire. Ecco il red carpet con tutte le star:
[nggallery id=2396]
Si è tenuto a Los Angeles Hosts Inaugural Image Maker Awards, l’evento organizzato da Marie Claire. Ecco il red carpet con tutte le star:
[nggallery id=2396]
L’annuncio delle nomination per gli Oscar 2016 hanno, come ogni anno, suscitato polemiche, avviato discussioni su chi è stato snobbato e dato il via ai primi pronostici sui vincitori. Non mancano nemmeno curiosità e record piuttosto stuzzicanti. Vediamole.
L’appuntamento con i vincitori è per il 28 febbraio.
Fonte: Variety
Fresco di nomination all’Oscar il regista di Mad Max: Fury Road George Miller smentisce la notizia diffusa nei giorni scorsi secondo cui non avrebbe più diretto film del franchise Mad Max. Ebbene il regista ha chiarito le sue parole, fraintese da un giornalista:
“Ero al National Board of Review e c’era un frastuono fastidioso e deve aver capito male le mie risposte. Ho detto non sarà il mio prossimo film un nuovo capitolo di Mad Max e deve aver capito che non avrei diretto più film di Mad Max. Non sarà la mia prossima pellicola.
Che cosa ne sarà di Max dopo Fury Road? o cosa ne sarà di uno dei personaggi? .. non lo so ma voglio senz’altro raccontare cosa accadrà dopo Fury Road. Ho almeno altre due storie sul Mad Max. Penso che prima farò qualcosa di più piccolo per poi ritornare sulla saga.”
Mad Max: Fury Road è il quarto film basato sul franchise co-scritto e diretto da George Miller. Il film d’azione post apocalittico è ambientato nei più remoti angoli del nostro Pianeta, in un rigido paesaggio desertico dove l’umanità è spezzata, la maggior parte delle persone è impazzita combattendo per la sopravvivenza. In questo mondo di fuoco e sangue ci sono due ribelli in fuga, gli unici forse che potrebbero resistere e reastaurare l’ordine. C’è Max (Tom Hardy), un uomo d’azione e di poche parole, che cerca la pace interiore, dopo la morte della moglie e del figlio all’indomani del caos. E c’è Furiosa (Charlize Theron), una donna d’azione e che crede che il suo cammino per la sopravvivenza può essere raggiunto solo che attraversando il deserto ritorna al suo luogo d’infanzia.
Nel cast di Mad Max: Fury Road ci sono Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Zoe Kravitz, Riley Keough, Rosie Huntington-Whiteley, Hugh Keays-Byrne e Nathan Jones. La pellicola non ha ancora una data di uscita ufficiale. A dirigere la pellicola è stato lo storico regista della serie, George Miller, che ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Brendan McCarthy e Nico Lathouris.
Via CS
Due dischi d’oro Univideo per i migliori prodotti del mercato dell’Home Entertainment e costantemente tra i DVD più venduti in Italia quest’anno.
Queste sono le misure del successo della serie animata Masha e Orso che, dopo aver conquistato il cuore di grandi e piccini, si veste di nuovo e arriva in una versione inedita tutta da scoprire!
La Scatola Delle Soprese Di Masha E Orso, ideata e prodotta da Koch Media, contiene infatti il DVD con i migliori episodi della prima stagione, contenuti extra interattivi e un divertente gioco da tavolo prodotto in esclusiva assoluta da Lisciani Giochi.
A distanza di 6 anni tornano insieme sullo schermo Will Ferrell e Mark Wahlberg con il film Daddy’s Home al cinema dal 14 gennaio per la regia di Sean Anders. L’accoppiata vincente, che ha divertito e incassato con il buddy movie I Poliziotti di Riserva, questa volta porta sullo schermo una commedia per famiglie con due uomini a gli antipodi per protagonisti.
In Daddy’s Home Will Ferrell è Brad Whitaker, un’uomo il cui più grande sogno è diventare padre: si sente portato e dedicherebbe tutta la sua vita ai figli. Purtroppo per un triste scherzo del destino non può averne di suoi e trova la serenità solo quando si innamora della bella Sara (Linda Cardellini), madre di due bambini. Insieme a loro Brad si sente realizzato come padre e marito, ma l’amore che dona ai piccoli Megan e Dylan non viene esattamente ricambiato e proprio nel momento in cui sta conquistando la loro fiducia si riaffaccia nelle loro vite il padre biologico. Dusty (Mark Wahlberg), un’incrocio tra un marines, un cowboy e una spia e con un grande problema con le responsabilità, darà da subito del filo da torcere al mite dal cuore d’oro Brad, che si troverà a dover competere per tenersi stretta la famiglia che ha sempre voluto e ama.
Sceneggiato da Anders, Brian Burns e John Morris, Daddy’s Home è la classica commedia americana che fa ridere ma fa anche riflettere. Al centro della storia la famiglia: quella nuova, fatta di cambiamenti, patrigni e matrigne, genitori biologici che ritornano e cambiano idea, famiglie allargate che devono imparare a convivere, a non farsi la guerra e pensare solo al bene dei figli.
Equivalente del nostro
cine-panettone, Daddy’s Home ha incassato
$118.307.723 in patria dal 25 dicembre ad oggi anche se con ben
poca sostanza alla base. Le gag e le battute dopo i primi 15 minuti
diventano prevedibili come anche la banalità delle azioni dei
protagonisti che alla lunga stancano: si ritrova un po’ di
originalità solo nel finale che strappa un sorriso in più.
Will Ferrell, come nella maggior parte delle sue interpretazioni, esagera con lo stereotipo mentre Mark Wahlberg sorprende e regge testa al comico più navigato, grazie al fisico e un umorismo più sottinteso. Un tipo di comicità sicuramente più apprezzata negli Stati Uniti, raccoglierà lo stesso il consenso di una buona fetta del pubblico italiano.
Alan Rickman, attore inglese conosciuto e amato per aver preso parte alla Saga di Harry Potter ma anche per le sue prove in Love Actually, Robin Hood Principe dei Ladri, Michael Collins e Sweeney Todd è scomparso oggi all’età di 69 anni.
Secondo un comunicato ufficiale l’attore è morto circondato da familiari e amici dopo aver perso la battaglia contro il cancro.
Attore prolifico al cinema e a teatro, dotato di una voce profonda e inconfondibile che l’ha reso spesso interprete ideale di personaggi malvagi o ambigui, Rickman è diventato noto al grande pubblico soprattutto per la sua interpretazione dell’arcigno e misterioso Professor Severus Piton in tutti i film tratti dai romanzi di Harry Potter, ma molti lo ricorderanno nel ruolo dell’inquietante Sceriffo di Nottingham del Robin Hood: Principe dei Ladri di Kevin Reynolds (ruolo che gli valse un Bafta per il miglior attore non protagonista e che finì quasi per oscurare la prova del protagonista Kevin Costner)e in quello del romantico Colonnello Brandon in Ragione e sentimento di Ang Lee; nel 2014 era tornato per la seconda volta dietro alla macchina da presa col pacato Le Regole del Caos, in cui aveva scelto per sè il piccolo ruolo del Re di Francia Luigi XIV; nello stesso anno era stato un marito malato e comprensivo nel raffinato La Promessa di Patrice Leconte.
La moda degli Easter eggs ha raggiunto una grande popolarità e oggi per la serie “Easter eggs” introvabili, eccone 10 nei film di Quentin Tarantino che forse no avete visto.
[nggallery id=2395]
A 10 anni dal suo ultimo ritorno sul ring, torna al cinema Rocky Balboa, e con lui il sangue, il sudore, il sacrificio che l’ambizione di essere il migliore hanno sempre richiesto. Ambientato in una Philadelphia tra fumo e nebbia, Creed – Nato per combattere è la storia di Adonis, un giovane cresciuto con una donna che non è sua madre ma che gli ha dato amore, agi e istruzione.
Un ragazzo con tanta rabbia dentro e una profonda, violenta voglia di riscattarsi da un nome impegnativo: Creed. Adonis infatti, che preferisce farsi chiamare Johnson, è il figlio del più grande pugile di tutti i tempi, Apollo, nemico/amico di Balboa. Così il giovane, Donny per gli amici, si rivolge a Rocky, che insieme a lui affronterà l’ultima grande sfida della sua vita.
Così come lo era stato il primo Rocky, anche Creed – Nato per combattere è una storia di rivalsa e di riscatto, un racconto in cui Davide sfida Golia. Alla regia Ryan Coogler, che torna a lavorare con Michael B. Jordan, protagonista al fianco di Sylvester Stallone nel ruolo che suggella il suo legame con la boxe, con il cinema e con l’amico immaginario migliore che possa esistere, Rocky Balboa.
Dopo Fruitvale Station, in cui dirigeva sempre Jordan, Coogler prova a cambiare registro, ma le difficoltà si palesano immediatamente e dopo un prologo enigmatico ed evocativo, il film si trasforma in un classico racconto di riscatto con il valore aggiunto di “giocare” con figure e personaggi che smuovono la passione dello spettatore cresciuto con la Stallone Italiano. Sly torna quindi ad essere Rocky, ma questa volta si ferma a bordo ring, come allenatore e mentore di un ragazzo che diventa la sua famiglia. L’interpretazione dell’attore italo americano è senza dubbio intensa e traspare l’affetto profondo che Stallone nutre per il personaggio che interpreta. A fargli da controparte c’è Jordan che fa un ottimo lavoro dal punto di vista fisico e mimico, senza però eccellere come aveva fatto in altre occasioni.
A parte due o tre momenti di notevole impatto, come il primo incontro di Donny, ripreso il tempo reale, o la sequenza in cui si comincia l’allenamento vero e proprio per l’incontro della vita, Coogler offre una performance piuttosto monotona, che fa leva giustamente sul meccanismo amarcord ma che non lo sfrutta per guardare avanti, regalandoci una pellicola senza ritmo, un grosso limite per un film sportivo. La storia tende a impantanarsi soprattutto nei momenti romantici, in cui il protagonista incontra l’affascinante Bianca (Tessa Thompson). La storia d’amore non diventa un incentivo, come lo era stata quella con Adriana per Rocky, ma orpello che appesantisce la narrazione.
Creed – Nato per combattere consegna
intatto il fascino del passato della leggenda del ring, ma non
riesce a dare slancio ai nuovi protagonisti, rimanendo poco più che
un’operazione nostalgica.
A partire dalle 14.30 sarà possibile seguire in diretta streaming le nomination agli ottantottesimi Academy Awards, gli Oscar 2016.
Il presidente dell’Academy annuncierà i nominati nelle categorie principali, mentre in seguito verranno comunicate tutte le nomination complete.
Di seguito il player per seguire in diretta streaming da Los Angeles l’annuncio:
https://www.youtube.com/watch?v=DW4LtP33M2E&feature=youtu.be
I premi saranno assegnati al Dolby Theatre durante la cerimonia del 28 febbraio che, quest’anno, sarà condotta da Chris Rock. Il comico torna a condurre la serata di gala organizzata dall’Academy dopo 11 anni. Aveva già presentato l’evento nel 2005.
Sono
state annunciate poco fa, dal Samuel Goldwyn Theater, le
nomination all’ottantottesima edizione degli Academy Awards, gli
Oscar 2016. Ecco di seguito la lista di tutti i nominati:
BEST PICTURE
Spotlight
The Big Short
The Martian
Brooklyn
Mad Max: Fury Road
Bridge of Spies
Room
BEST DIRECTOR
Alejandro G. Iñárritu – The Revenant
Adam McKay – The Big Short
Tom McCarthy – Spotlight
George Miller — Mad Max: Fury Road
Lenny Abrahamson — Room
BEST ACTRESS
Brie Larson – Room
Saoirse Ronan – Brooklyn
Cate Blanchett – Carol
Charlotte Rampling – 45 Years
Jennifer Lawrence — Joy
BEST ACTOR
Leonardo DiCaprio – The Revenant
Michael Fassbender – Steve Jobs
Eddie Redmayne – The Danish Girl
Bryan Cranston – Trumbo
Matt Damon – The Martian
BEST SUPPORTING ACTRESS
Alicia Vikander – The Danish Girl
Kate Winslet – Steve Jobs
Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
Rooney Mara – Carol
Rachel McAdams – Spotlight
BEST SUPPORTING ACTOR
Mark Rylance – Bridge of Spies
Sylvester Stallone – Creed
Christian Bale – The Big Short
Mark Ruffalo – Spotlight
Tom Hardy — The Revenant
BEST ADAPTED SCREENPLAY
The Big Short – Adam McKay, Charles Randolph
Room — Emma Donaghue
Carol – Phyllis Nagy
The Martian – Drew Goddard
Brooklyn – Nick Hornby
BEST ORIGINAL SCREENPLAY
Spotlight – Tom McCarthy, Josh Singer
Inside Out – Josh Cooley, Pete Docter, Meg LeFavue
Straight Outta Compton — Jonathan Herman, Andrea Berloff, S. Leigh Savidge, Alan Wenkus
Ex Machina – Alex Garland
Bridge of Spies – Matt Charman, Ethan Coen, Joel Coen
BEST CINEMATOGRAPHY
The Revenant – Emmanuel Lubezki
Sicario – Roger Deakins
Carol – Edward Lachman
Mad Max: Fury Road – John Seale
The Hateful Eight – Robert Richardson
BEST ORIGINAL SCORE
The Hateful Eight – Ennio Morricone
Star Wars: The Force Awakens – John Williams
Bridge of Spies – Thomas Newman
Carol – Carter Burwell
Sicario — Johann Johannsson
BEST VISUAL EFFECTS
Ex Machina
Star Wars: The Force Awakens
The Martian
Mad Max: Fury Road
The Revenant
BEST FILM EDITING
Mad Max: Fury Road
The Revenant
Spotlight
The Big Short
Star Wars: The Force Awakens
BEST MAKEUP AND HAIRSTYLING
The Revenant
The 100-Year-Old-Man Who Climbed Out a Window and Disappeared
Mad Max: Fury Road
BEST PRODUCTION DESIGN
Mad Max: Fury Road
Bridge of Spies
The Martian
The Revenant
The Danish Girl
BEST COSTUME DESIGN
Carol
Cinderella
The Danish Girl
Mad Max: Fury Road
The Revenant
BEST ORIGINAL SONG
“Earned It” from Fifty Shades of Grey
“Manta Ray” from Racing Extinction
“Til It Happens to You” from The Hunting Ground
“Writing’s on the Wall” from Spectre
“Simple Song #3” from Youth
BEST SOUND EDITING
Sicario
Mad Max: Fury Road
The Martian
The Revenant
Star Wars: The Force Awakens
BEST SOUND MIXING
Bridge of Spies
Mad Max: Fury Road
The Martian
The Revenant
Star Wars: The Force Awakens
BEST ANIMATED FEATURE
Inside Out
Anomalisa
Boy and the World
Shaun the Sheep Movie
When Marnie Was There
BEST FOREIGN LANGUAGE FEATURE
Mustang – France
Son of Saul – Hungary
Theeb – Jordan
A War — Denmark
Embrace of the Serpent — Colombia
BEST DOCUMENTARY FEATURE
Amy
The Look of Silence
Cartel Land
What Happened Miss Simone?
Winter’s on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom
BEST DOCUMENTARY SHORT SUBJECT
Claude Lanzmann: Spectres of the Shoah
A Girl in the River: The Price of Forgiveness
Last Day of Freedom
Body Team 12
Chau
BEST SHORT FILM (LIVE ACTION)
Ave Maria
Day One
Everything Will Be Okay (Alles Wird Gut)
Shok
Stutterer
BEST SHORT FILM (ANIMATED)
Bear Story (Historia de un Oso)
Prologue
Sanjay’s Super Team
We Can’t Live Without Cosmos
World of Tomorrow
I premi saranno assegnati al Dolby Theatre durante la cerimonia del 28 febbraio che, quest’anno, sarà condotta da Chris Rock. Il comico torna a condurre la serata di gala organizzata dall’Academy dopo 11 anni. Aveva già presentato l’evento nel 2005.
Creed – Nato per combattere di Ryan Coogler: Adonis Johnson non ha mai conosciuto il suo celebre padre, il campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed, morto prima della sua nascita. Nonostante tutto, non c’è modo di negare che la boxe scorra nelle sue vene, quindi Adonis va a Philadelphia, luogo del leggendario incontro tra Apollo Creed e lo sfidante Rocky Balboa. Una volta arrivato in città, Adonis rintraccia Rocky e gli chiede di essere il suo allenatore. Nonostante l’insistenza nello spiegare al giovane che lui ormai è fuori dal giro da parecchio tempo, Rocky vede in Adonis la stessa forza e determinazione caratteristiche di Apollo, il fiero rivale che diventò anche l’amico più stretto.
Daddy’s Home di Sean Anders, John Morris: Un tranquillo radio executive (Will Ferrell) si sforza di essere un buon patrigno per i due figli di sua moglie (Linda Cardellini), ma sorgono delle complicazioni quando il loro vero padre (Mark Wahlberg) ritorna. A questo punto dovrà competere con lui per conquistarsi l’affetto dei bambini.
Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli: 1958. Nessuno ha voglia di ricordare i tempi del regime nazionalsocialista. Il giovane procuratore Johann Radmann si imbatte in alcuni documenti che aiutano a dare il via al processo contro alcuni importanti personaggi pubblici che avevano prestato servizio ad Auschwitz. Ma gli orrori del passato e l’ostilità che avverte nei confronti del suo lavoro portano Johann vicino all’esaurimento. E’ quasi impossibile per lui trovare l’uscita da questo labirinto: tutti sembrano essere stati coinvolti o colpevoli.
La corrispondenza di Giuseppe Tornatore: Una giovane studentessa universitaria impiega il tempo libero facendo la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d’azione, le acrobazie cariche di suspence, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente con la morte del suo doppio. Le piace riaprire gli occhi dopo ogni morte. La rende invincibile, o forse l’aiuta a esorcizzare un antico senso di colpa. Ma un giorno il professore di astrofisica di cui è profondamente innamorata sembra svanire nel nulla. E’ fuggito? Per quale ragione? E perché lui continua a inviarle messaggi in ogni istante della giornata? Con queste domande, che conducono la ragazza lungo la strada di un’indagine molto personale, inizia la storia del film.
A sei anni dall’uscita de Le Cronache di Narnia Il viaggio del Veliero, si torna a parlare, in maniera ufficiale, del franchise basato sui romanzi per ragazzi di CS Lewis.
Nel 2011 si era parlato di portare al cinema Il nipote del mago, ma sfumato il progetto, la saga era caduta nel dimenticatoio per due anni, fino al 2013, anno in cui si sente parlareper la prima volta di un eventuale adattamento de La sedia d’argento.
Mark Gordon, produttore, ha adesso annunciato che la lavorazione del film comincerà molto presto. Dal momento che dall’ultimo film del franchise a oggi sono passati diversi anni, si tratterà di un nuovo inizio con nuovi attori, con un rinnovo che passerà anche attraverso il reparto creativo e tecnico.
Fonte: CS
Germania, 1958. Il giovane ed inesperto pubblico ministero Johann Radmann (Alexander Felhing) viene incaricato dal Pubblico Ministero Generale, Fritz Bauer (Gert Voss), di condurre una serie di indagini con una finalità del tutto particolare: portare sotto processo tutte le SS che hanno lavorato ad Auschwitz e che nel campo si sono rese responsabili di crimini accertati. Il giovane ed idealista Radmann si inoltrerà così in un labirinto fatto di silenzi, ostruzionismo, negazionismo e diffidenza perchè la Germania del miracolo economico non ha nessuna voglia di riaprire le ferite del recente quanto drammatico passato. Con tenacia e volontà Radmann arriverà sino in fondo ma ciò che scoprirà lungo il cammino metterà in discussione tutto il suo mondo, anche nella sfera più intima.
Il labirinto del
silenzio è un film di produzione tedesca, con cast
tutto tedesco, ma diretto da un regista italiano, Giulio
Ricciarelli, pluripremiato autore di diversi
cortometraggi. Ricciarelli, che del film è anche co-produttore e
co-sceneggiatore insieme a Elisabeth Bartel, colei
da cui è partito il progetto, dirige con grande bravura un film
intenso e coinvolgente il quale intreccia una storia realmente
accaduta con alcuni elementi di fiction. Il processo ai 20
carnefici di Auschwitz, di cui poi 17 condannati per omicidio e
crimini di guerra, è storia così come è storia il lungo e
difficilissimo lavoro che l’equipe del Procuratore Generale Fritz
Bauer dovette affrontare per portare alla sbarra gli
imputati. Il protagonista invece,
Johann Radmann, interpretato dal bravissimo e convincente Alexander
Felhing, è personaggio di fantasia ma che conferisce alla
sceneggiatura quel lato umano e intimista che completa un film mai
pedante o esclusivamente cronicistico. Reidmann ed i suoi tormenti
interiori, il suo stupore sempre crescente nel realizzare quanto la
società civile tedesca fosse coinvolta nelle atrocità del nazismo,
sono esemplificative di una nuova generazione di tedeschi che si
decide a chiedere conto ai propri padri delle loro responsabilità
storiche. La Germania della fine degli anni ’50, gli anni del boom
economico e dallo sguardo rivolto al futuro, non ha per nulla
voglia di voltarsi ancora indietro ed affrontare il proprio
terribile passato, nemmeno troppo lontano. Così Reidmann dovrà
affrontare mille difficoltà frapposte fra lui e le sue indagini che
un intera società, un intero sistema, vedono con antipatia. Solo il
Procuratore Bauer, interpretato da uno straordinario Gert Voss,
icona del teatro tedesco, lo spinge a perseverare e a proseguire
nel suo lavoro; non sono i gerarchi che si vogliono perseguire, per
loro c’è stata Norimeberga, ora tocca agli insegnati, ai falegnami
o ai panettieri che meno di vent’anni prima indossavano le lugubri
e nere divise delle SS.
Il labirinto del silenzio è interpretato da ottimi attori, basato su una sceneggiatura solida e scorrevole e ben diretto, un film che ci permette di saperne di più su una pagina di storia non troppo conosciuta e che l’ottimo cinema tedesco di questi ultimi anni, ha avuto l’apprezzabilissima intenzione di voler svelare.
L’esordio del venezuelano Lorenzo Vigas Leone d’Oro a Venezia 72, basato su un racconto scritto con Guillermo Arriaga, è incentrato sull’incontro di due solitudini nella Caracas di oggi.
Armando (Alfredo Castro) è un uomo freddo e metodico. Non sa entrare in contatto col mondo intorno a lui, ne resta distaccato, così come si mantiene a distanza dalle persone. Il suo motto è: guardare, ma non toccare, né farsi toccare dagli altri. Vale anche per i suoi fugaci incontri con ragazzi di strada, dai quali compra l’illusione del sesso e di relazioni che non sa instaurare. È così che conosce Elder (Luis Silva), giovane vitale, pieno d’energia, che passa le giornate tra furti e amici. In lui c’è qualcosa di diverso. I due prima si scontrano, poi si riconoscono: un trauma comune, un padre problematico, assente, il bisogno e l’incapacità di colmare quel vuoto affettivo ed emotivo. Il rapporto padre-figlio che provano a costruire è anche un ambiguo impastato di attrazione, gratitudine, egoismo.
Il film è il secondo di una
trilogia sulla genitorialità iniziata con il corto Los
elefantes nunca olvidan. Ha conquistato la giuria di
Venezia 72, presieduta da Alfonso Cuarón, col suo
realismo minimalista, con la recitazione complementare dei
protagonisti: il naturalismo pasoliniano dell’esordiente Silva e
l’abile lavoro di sottrazione di Castro (lanciato a livello
internazionale dai film di Pablo Larraín e visto
negli italiani È stato il figlio e
Il mondo fino in fondo). L’esplorazione
della sfera emotiva e sentimentale dei due uomini, che
continuamente si mescola con altre spinte e bisogni – dal sesso al
denaro, dalla vendetta alla gratitudine, alla necessità di trovare
un proprio posto nel mondo, di essere accettati – è indubbiamente
interessante. I protagonisti si muovono in un territorio a loro
sconosciuto, in cui non sanno come comportarsi, commettono errori,
scambiano qualcosa per ciò che non è, senza rendersene conto.
Dal punto di vista formale, si distinguono alcune scelte efficaci, come il lavoro sui silenzi, l’attenzione delle inquadrature verso elementi significativi e simbolici, la fotografia che rende bene l’isolamento di Armando dall’ambiente circostante.
Ti guardo (Desde Allá), però, non sviluppa a pieno tutti i temi presenti: la condizione dei ragazzi di strada, l’omofobia, il materialismo della società. Ciò è in parte giustificato dal taglio psicologico del lavoro, ma la narrazione non approfondisce neppure il vissuto dei protagonisti, che appare invece centrale, i legami familiari passati e presenti. È la relazione stessa tra Armando e Elder a chiamarli in causa e li si vede in brevi sequenze difficili da decifrare. Nello spettatore sorgono domande e dubbi che non vengono sciolti. Un’indeterminatezza che rende il quadro complessivo frammentario.
Resta dunque soprattutto il qui ed ora: due interpretazioni d’impatto per un regista di talento.
A volte piove anche in Paradiso e spesso capita che, coppie considerate inseparabili e perfette, soprattutto nel mondo dello spettacolo, scoppino definitivamente. Anche il 2015 ha seppellito diversi amori celebri e tra Ben Affleck e Jennifer Garner che si sono lasciati dopo oltre 10 anni d’amore e 3 figli, e Andrew Garfield e Emma Stone che hanno fatto credere al mondo che potesse esistere la coppia perfetta, ecco le 10 coppie famose che sono scoppiate durante lo scorso anno.
[nggallery id=2394]
In attesa di vedere il Lex Luthor di Jesse Eisenberg in Batman v Superman Dawn of Justice che, stando alle prime indiscrezioni trapelate da foto e video, corre il rischio di essere uno dei peggiori villain di cinefumetti mai visti, ecco una top 10 che fa il punto sui cattivoni dei fumetti visti al cinema.
Chi è il peggiore?
[nggallery id=2393]
In attesa delle nomination agli Oscar, che verranno annunciate oggi, ecco un video che ci mostra l’utilizzo dei VFX in Star Wars il Risveglio della Forza. Che ve ne pare?
[nggallery id=1221]
Star Wars Il Risveglio della Forza è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker con le nuove aggiunte John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie e Max von Sydow.
La Warner Bros comincia a far circolare in rete le prime clip ufficiali di Batman v Superman Dawn of Justice e di seguito potete guardare il nuovo video dal film in cui vediamo un primo (?) confronto tra l’Uomo Pipistrello e l’Uomo d’Acciaio. La clip è disponibile in due versioni, una breve l’altra estesa. Eccole entrambe di seguito:
[nggallery id=957]
Qui di seguito la trama ufficiale del film:
“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo che Batman v Superman : Dawn of Justice, Zack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane, Jesse Eisenberg, Ray Fisher, Jason Momoa e Gal Gadot. Batman v Superman : Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Nelle ultime ore è arrivata in rete l’immagine di un billboard promozionale di Deadpool piuttosto insolito. Il cartellone mostrava un rebus che formava la parola DEADPOOL e che, ovviamente, promuoveva il film. Eccolo di seguito:
Il rebus è facilmente risolvibile: DEAD+POO+L. Ma qualcuno in rete non è stato abbastanza sveglio, e così Ryan Reynolds e il team che cura la promozione del film non si è fatto sfuggire l’occasione.
Ecco il nuovo banner-risposta a coloro che non hanno colto il rebus:
Guarda il secondo trailer del film
[nggallery id=1557]
Il primo film in stand-alone dedicato al mercenario chiaccherone promette un’ enorme dose di politicamente scorretto pronta ad abbattersi sul pubblico all’uscita in sala, il 4 Febbraio. “Questo film funziona tranquillamente all’interno dell’universo X-Men” ha dichiarato Reynolds ad Empire, “ma non per questo include la sensibilità dei film dedicati ai mutanti. È come prendere un personaggio degli X-Men, imbottirlo di LSD e rispedirlo su schermo.”
A proposito di X-Men: chi ha visto il trailer avrà notato che la presenza dei mutanti su schermo sarà decisamente corposa. Andre Tricoteux sostituisce Daniel Cudmore nei panni di Colossus, ed appare nella nuova immagine rilasciata da empire pochi minuti fa a fianco di un Deadpool che pare intento a rompere la quarta parete.
Vi ricordiamo che in Deadpool ci sono confermati con Ryan Reynolds anche Morena Baccarin, T.J. Miller, Ed Skrein, Gina Carano e Daniel Cudmore che tornerà nei panni di Colosso. Deadpool è scritto da Paul Wernick e Rhett Reese, diretto da Tim Miller e sarà nei cinema USA dal 12 febbraio 2016.
Ieri, 13 gennaio, James Gunn ha condiviso su Facebook il frontespizio della sceneggiatura ultimata di Guardians of the Galaxy Vol. 2, taggando nella foto tutto il cast coinvolto nel film, atteso sequel di Guardiani della Galassia.
Nei tag però non erano compresi Bradley Cooper (voce di Rocket Roccoon) e Karen Gillan (Nebula). Dopo la preoccupazione espressa dai fan, Gunn li ha rassicurati. Semplicemente i due attori non hanno un profilo ufficiale Facebook, per cui non è stato possibile taggarli, ma sono comunque parte della squadra.
Coming to you presently, Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista (Batista), Michael Rooker, Sean Gunn, Vin Diesel.
Posted by James Gunn on Mercoledì 13 gennaio 2016
In Guardiani della Galassia Volume 2, che arriverà al cinema nel 2017, torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista e in veste di doppiatori Vin Diesel e Bradley Cooper. Confermati anche il Collezionista (Benicio Del Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le new entry Pom Klementieff.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo 2017.
Ecco un nuovo poster di gruppo per Gods of Egypt, il prossimo film di Alex Proyas con protagonisti Gerard Butler e Nikolaj Coster–Waldau nei panni, rispettivamente, Set e Horus.
[nggallery id=757]
Gods of Egypt è diretto da Proyas e si basa su una sceneggiatura scritta da Proyas, insieme a Matt Sazama e Burk Sharpless.
Trama: Magico, mostri, dei e follia regnano nei palazzi e nelle piramidi della valle del Nilo in questo film action d’avvenura ispirato alla mitologia classica dell’Egitto. Con la sopravvivenza del genere umano in bilico, un eroe inaspettato intraprende un emozionante viaggio per salvare il mondo e salvare il suo vero amore. Set (Gerard Butler), lo spietato dio delle tenebre, ha usurpato il trono d’Egitto, facendo precipitare l’impero, una volta pacifico e ricco, in caos e conflitti. Con pochissimi ribelli eroici che si contrappongono al selvaggio governo di Set, Bek (Brenton Thwaites), un mortale audace e provocatorio, arruola l’aiuto del potente dio Horus (Nikolaj Coster–Waldau) in un’improbabile alleanza contro il signore del male. Dato che la loro battaglia mozzafiato contro Set e i suoi scagnozzi ha luogo nell’aldilà, sia gli Dei che i mortali devono superare prove di coraggio e di sacrificio se sperano di prevalere nello spettacolare scontro finale.
La data di uscita nelle sale cinematografiche di Gods of Egypt è prevista per il 12 febbraio 2016.
Secondo
un report di
Variety, la Signora Depp, Amber Heard, è in
trattative per diventare Mera, la compagna di Aquaman e Regina, al suo fianco, dei
Sette Mari.
La notizia non è ufficiale ma sembra che il personaggio apparirà prima in Justice League e poi, nel 2018, nel film stand alone con protagonista Jason Momoa.
Oltre al matrimonio con Johnny Depp, l’attrice è nota per aver recitato in The Rum Diary, in Drive Angry, ma anche di recente in Magic Mike XXL e in The Danish Girl, trai film favoriti per la corsa alle nomination agli Oscar.
Aquaman sarà diretto da James Wan e vedrà protagonista Jason Momoa. Arriverà al cinema nel 2018.
Dopo il rionfo di Sylvester Stallone ai Golden Globes, anche l’Italia è pronta ad accogliere Creed – Nato per Combattere, film che vede Sly tornare nei panni di un vecchio Rocky Balboa, un uomo stanco ma con ancora l’animo da combattente, che decide di allenare Adonis Creed, figlio naturale del suo nemico/amico Apollo.
[nggallery id=1475]
A farlo riavvicinare alla boxe, nella pellicola diretta da Ryan Coogler (“Prossima fermata Fruitvale Station”), è Adonis Johnson (Michael B. Jordan), figlio di Apollo Creed, fiero rivale e fraterno amico dello stesso Balboa che arriva a Philadelphia per cercarlo e chiedergli di essere il suo allenatore. Nonostante le resistenze iniziali, Rocky prenderà il giovane Adonis sotto la sua protezione preparandolo a sfidare il campione in carica. Completano il cast del film: Graham McTavish (Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato), Tessa Thompson (“Selma, la strada per la libertà”) e Phylicia Rashad (la serie tv “I Robinson”).
Spesso capita che film cinematograficamente parlando molto modesti siano dei veri e propri successi di pubblico, questo perché presentano scene, story line e dinamiche così assurde da diventare istant cult. Ecco di seguito 10 film orribili ma estremamente divertenti che non vorreste mai perdervi:
[nggallery id=2392]
Miglior film drammatico, migliore regia e miglior attore protagonista in un film drammatico. Sono solo i primi tre di una lunga lista di premi che scommettiamo porterà a casa Revenant – Redivivo, il nuovo film di Alejandro González Iñárritu che vede protagonisti Leonardo DiCaprio e Tom Hardy.
Di seguito ecco tre featurette che ci portano dietro le quinte del film:
https://www.youtube.com/watch?v=Zm8NnGd6gsg
https://www.youtube.com/watch?v=je430qSXIWQ
https://www.youtube.com/watch?v=EJGK1ZOYQNU
[nggallery id=2259]
Il film, diretto da Alejandro Gonzalez Inarritu, vede protagonista Leonardo DiCaprio al fianco di Tom Hardy.
Trama: Nel 1823 il cacciatore di pelli Hugh Glass (Leonardo DiCaprio) si unisce alla Rocky Mountain Fur Co. per avventurarsi in un territorio inesplorato in cerca di nuove pelli. Dopo essere stato aggredito da un grizzly che lo ha quasi ucciso, l’uomo viene preso in custodia da due volontari della compagnia, il rude mercenario John Fitzgerald e il giovane Jim Bridger, futuro “Re degli Uomini delle Montagne”. Quando gli indiani assaltano il loro accampamento, Fitzgerald e Bridger abbandonano Glass al suo destino dopo averlo derubato delle armi e degli oggetti di sua proprietà. Isolato, privo di difese e furioso, Glass giura di sopravvivere per vendicarsi.
Ci sono tanti personaggi interessanti nell’Universo DC Comics che con ogni probabilità non avranno un loro film, perché spesso sono personaggi secondari, perché si adattano maggiormente al racconto seriale oppure perché sono di nicchia. Eccone alcuni:
[nggallery id=2931]
Guarda la video intervista a Kate Winslet, la co-protagonista di Steve Jobs, il film scritto da Aaron Sorkin e con Michael Fassbender nei panni del fondatore della Apple.
LEGGI IL RESOCONTO DEL NOSTRO INCONTRO CON DANNY BOYLE
Ricordiamo che Steve Jobs uscirà il 9 ottobre negli USA. La sceneggiatura, scritta da Aaron Sorkin, verterà attorno a tre principali momenti, corrispondenti al lancio di tre grossi progetti: il Mac, la compagnia NeXT, e l’iMac. La foto che ritrae Michael Fassbender, si riferisce al lancio della della società NeXT creata da Jobs a metà degli anni ’80 dopo essere stato estromesso dalla Apple. Il film, che uscirà in Italia a Gennaio 2016, vede tra i protagonisti Kate Winslet, Sarah Snook, Seth Rogen, Jeff Daniels, Michael Stuhlbarg, Perla Haney-Jardine, Katherine Waterston, Adam Shapiron
Ambientato nel backstage del lancio di tre prodotti iconici culminato nel 1998 con l’inaugurazione dell’iMac, Steve Jobs ci porta dietro le quinte della rivoluzione digitale per dipingere il ritratto intimo di un uomo geniale. Steve Jobs è diretto dal premio Oscar Danny Boyle e scritto dal Premio Oscar Aaron Sorkin, basandosi sulla biografia best-seller del fondatore della Apple, opera di Walter Isaacson. I produttori sono Mark Gordon, Guymon Casady di Film 360, Scott Rudin ed il premio Oscar Christian Colson.
Michael Fassbender interpreta Steve Jobs, il pionieristico fondatore della Apple, mentre l’attrice Premio Oscar Kate Winslet ritrae Joanna Hoffman, ex responsabile marketing di Macintosh. Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, è interpretato da Seth Rogen, e Jeff Daniels interpreta l’ex CEO della Apple John Sculley. Il film ha anche come interpreti Katherine Waterston nei panni di Chrisann Brennan, l’ex-fidanzata di Jobs, e Michael Stuhlbarg nel ruolo di Andy Hertzfeld, uno dei membri originali del team addetto allo sviluppo del Macintosh della Apple.
Il canale Youtube Cerebro ha realizzato un bel trailer (non ufficiale) per la Fase 3 Marvel, che comprenderà, tra gli altri, film molto attesi, come Captain America Civil War e Avengers Infinity War, ma anche progetti nuovi e forse rischiosi, come Black Panther e Captain Marvel.
Ecco di seguito il video:
Il trailer di Batman v Superman Dawn of Justice ci ha mostrato finalmente, dopo tante congetture, la presenza di Doomsday nel film. Ecco cosa ha raccontato il regista Zack Snyder in merito alla decisione di inserire questo importante personaggio nel film che già vede protagoniste delle figure iconiche e impegnative per l’universo DC.
“Doomsday non spunta semplciemente dal terreno. Ha la sua mitologia. Quindi questa deve essere esplorata. Per noi ha davvero senso dare Doomsday al pubblico in questo momento. Volevo davvero fare una promessa agli spettatori e sono super eccitato e felice per aver messo in scena il conflitto tra Batman e Superman, ma c’è anche un mondo molto più grande con il quale dobbiamo cominciare a fare i conti”.
“L’universo espanso DC si sta evolvendo molto velocemente e stiamo cominciando a capire in che direzione portarlo”.
Che ne pensate? Cosa vi aspettate dall’entrata in scena di Doomsday?
[nggallery id=957]
Qui di seguito la trama ufficiale del film:
“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e Superman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.
Ricordiamo che Batman v Superman : Dawn of Justice, Zack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane, Jesse Eisenberg, Ray Fisher, Jason Momoa e Gal Gadot. Batman v Superman : Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Come ogni anno, poco prima delle nomination agli Oscar, ci sonole nomination ai Razzie Awards. Il peggio del cinema hollywoodiano degli utlimi 12 mesi è sempre un po’ più divertente rispetto alla controparte buona (ovvero il meglio del cinema), anche perché si prende meno sul serio e spesso riserva vere e proprie sorprese. I vincitori verranno annunciati, come tradizione esige, 24 ore prima della cerimonia degli Oscar, per cui l’appuntamento è per il prossimo 27 febbraio.
Ecco tutte le nomination: