In realtà la notizia del remake di
Grosso Guaio a Chinatown non ha
entusiasmato particolarmente i fan (almeno italiani) e oggi
l’attore Dwayne Johnson ha parlato del
progetto a Entertainment Weekly, svelando di
voler coinvolgere il regista del film originale, John
Carpenter (che sia una strategia per ammorbidire i
fan?):
È stato fantastico leggere le
reazioni dei fan su internet. Erano molto divisi, e anche io lo
sono. La mia risposta è: sappiate che mi sono avvicinato a questo
progetto con un amore sconfinato e un grandissimo rispetto per
l’originale, ed è per questo che voglio coinvolgere John
Carpenter. Ho adorato il film quando ero piccolo, e adoravo il
protagonista. L’impressione è che se riusciremo a circondarci con
il gruppo giusto di persone, gli sceneggiatori giusti che amano il
film originale e vogliono rendergli omaggio, coinvolgere John
Carpenter in qualche modo… se faremo tutto questo, allora il film
sarà buono.
Grosso guaio a
Chinatown è un film del 1986, diretto da John
Carpenter. È interpretato da Kurt Russell e
Kim Cattrall e mescola elementi da commedia con
quelli dei film di arti marziali.
Nell’idea originale di John
Carpenter, il film avrebbe dovuto essere ambientato nel vecchio
west e avere per protagonista il classico cowboy senza passato che
arriva in città e libera la ragazza dalle grinfie del malvagio
stregone Lo Pan. Riportato ai giorni nostri e condito da elementi
orientaleggianti inediti per il cinema del periodo, il film si è
rivelato un cocente insuccesso commerciale forse anche per via
della strategia pubblicitaria utilizzata dalla produzione. In
seguito è diventato un cult movie grazie al suo successo in
home video e ai passaggi televisivi, in Italia su Canale 5 e poi su
Italia 1 nei fine anni ’80 e primi ’90.
Vi abbiamo già riferito
dell’infelice intenzione, da parte della 20th Century Fox, di
realizzare un remake del cult di John CarpenterGrosso Guaio a Chinatown. Dopo che quello
che dovrebbe essere produttore e protagonista, Dwayne
Johnson, ha dichiarato di voler coinvolgere anche lo stesso Carpenter, il
regista di Halloween si dice scettico in merito al progetto, anche
se potrebbe poi risolversi tutto in un’offerta ben piazzata.
“Sono incerto riguardo a questo
remake. D’altro canto, dipende tutto da quanto mi pagheranno”
avrebbe dichiarato Carpenter.
Secondo il sito Bleeding
Cool, il regista ha confermato via Facebook di essere
coinvolto nel remake. Che ne pensate?
Nel 1983 Joe Dante,
John Landis, George Miller e Steven Spielberg collaborarono ad un film ad
episodi: Ai confini della realtà (Twilight Zone. The Movie) che
presentava
Intervistato durante il podcast
Best Movies Never
Made, lo sceneggiatore Chip Proser(Salto
nel buio) ha parlato del suo sequel mai realizzato di
Grosso Guaio a Chinatown, il film del 1986 diretto
da John Carpenter e interpretato da Kurt Russell, divenuto negli anni un vero e
proprio cult.
Chip Proser ha
precisato di non essere mai stato un grande appassionato del film
di Carpenter e che la sceneggiatura del sequel, che sarebbe stato
destinato al piccolo schermo, gli era stata commissionata dai 20th
Century Studios (all’epoca ancora 20th Century Fox). Proser scrisse
ben due bozze per il sequel: la prima era datata 1995. “Volevo
provare a dargli un senso in un modo che non fosse in alcun modo
razzista”, ha spiegato. “Non so praticamente nulla della
religione cinese, ma mi è sembrato un po’ strano che si trattasse
di sposare una ragazza con gli occhi verdi. Ho solo cercato di
inventare una storia nuova e diversa.”
Per quanto riguarda la sua
“avversione” nei confronti dell’originale di Carpenter, Proser ha
spiegato: “Non mi piace quel film, non mi piace il modo in cui
è stato girato. Le scene sono girate attraverso dei primi piani
molto ravvicinati, uno dopo l’altro. Ci sono questi primissimi
piani di Kurt Russell. Wow. Cioè intendiamoci, è un bell’uomo però…
C’è un motivo se usi un’inquadratura panoramica: i personaggi
entrano in scena e poi passi ad un primo piano sopra la
spalla.”
Ancora: “C’è una ragione ben
precisa per usare quella tecnica, in cui poi devi permettere al
pubblico di riprendere fiato. Non devi mettere troppi elementi
insieme. Metti qualcosa di noioso nel mezzo, così si può anche
andare in bagno. Poi ci sono gli effetti speciali, che arrivavano
direttamente dal paese del effetti speciali mediocri. Stavano
cercando di rubare tutte le tipiche trovate di Hong Kong, con quei
combattimenti con le spade e con i personaggi che volano coi
trampolini. Non l’hanno saputo fare bene.”
Il progetto di un sequel di Grosso
Guaio a Chinatown con Dwayne Johnson
Per anni si è parlato di un sequel
cinematografico di Grosso Guaio a Chinatown che
avrebbe dovuto vedere
Dwayne Johnson nei panni del protagonista. È da
parecchio tempo, però, che non si hanno più aggiornamenti su quel
progetto: è probabile che, a causa dei numerosi impegni di “The
Rock” e dell’attuale situazione legata al Covid-19, il sequel sia
stato ufficialmente accantonato.
L’attore che presta la voce a Groot,
Vin Diesel, suggerisce che in futuro è
possibile uno spin-off dei Guardiani della Galassia
incentrato sul suo eroe MCU. Diesel ha doppiato diverse
versioni di Groot che, ricordiamo, nel primo film si sacrifica per
salvare i suoi amici e poi pian piano cresce, da germoglio a Baby
Groot (protagonista anche della mini serie animata
I Am Groot), fino a diventare il Groot adolescente degli
ultimi due Avengers.
Sulla sua pagina Instagram, Vin Diesel ha annunciato i suoi progetti per
il 2025, tra cui spiccano Fast XI, un adattamento
cinematografico di Rock’em Sock’em, e nuovi
capitoli dei franchise xXx,
Riddick e The Last Witch Hunter.
In particolare, Diesel menziona anche un film solista di
Groot che potrebbe essere in fase di sviluppo.
Diesel afferma: “La Disney vuole il suo Pianeta X! Che alcuni
dicono sia il film più atteso della Marvel, haha. Il film in cui Groot
torna sul suo pianeta natale”.
Un giorno dopo gli Oscar, sono
tornato presto al lavoro… aiutando i miei amici della Lionsgate a
rispondere alla domanda sul futuro di Kaulder, apparso per la prima
volta in The Last Witch Hunter. Mentre rispondevo alla domanda su
quando possiamo programmare Xander da xXx. Inoltre, la
Disney vuole il suo Pianeta X! Che alcuni dicono sia il film più
atteso della Marvel, ahah. Il film in cui Groot
torna sul suo pianeta natale.
La Mattel, una delle mie aziende
preferite, si sta avvicinando al lancio della risposta maschile al
testosterone di Barbie con Rock ‘em Sock ‘em!
Ovviamente, c’è Riddick che deve
sempre resistere per i fan più accaniti. Oltre a questo, sto
dirigendo il film su quel famigerato detective di New York, che mi
sta trascinando a New York.
Mentre gestisco questo folle
programma per l’anno, continuiamo la lotta per riportare Fast XI,
il finale, a Los Angeles quest’estate!
A proposito, un saluto agli
Oscar per aver iniziato tutto il loro spettacolo con una clip di
Fast Seven… Potresti immaginare che riportare il film a Los Angeles
non sia stato un compito facile, ma lo stiamo facendo perché è la
cosa giusta da fare…
Comunque, ciò che mi ha lasciato
senza parole oggi è stato che qualcuno mi ha inviato un articolo
scritto da Alex Alvarez, wow! Questo scrittore ha colto nel segno…
Non mi sarei mai aspettato che le premiazioni vedessero quello che
ha visto lui, ma è stato davvero speciale vedere qualcuno scomporre
l’arte di interpretare un personaggio per un quarto di secolo. Il
modo in cui descrive i diversi film è semplicemente
incredibile…
Quindi lasciatemi prendere un
momento per ringraziare Alex per aver visto e riconosciuto l’arduo
e spesso trascurato compito di far evolvere un personaggio davanti
agli occhi del mondo.
Nel 2014 il mondo ha conosciuto uno
dei personaggi Marvel di maggiore
successo e seguito: Groot. L’albero camminante e parlante, noto ai
lettori dei fumetti da decenni, ha trovato il successo e la fama
con il film di James
Gunn, Guardiani della Galassia, e
adesso tornerà al cinema nel sequel, con le dimensioni e
l’esperienza ridotta nelle tenere vesti di Baby
Groot.
Uno spin-off per Groot
Durante la promozione di xXx
Il Ritorno di Xander Cage, Vin Diesel,
che presta la sua possente voce al personaggio realizzato in
CGI, ha raccontato che lui e il regista
James Gunn hanno parlato dell’eventualità di uno
spin off con protagonista proprio
Groot. Per l’attore, il personaggio è senza dubbio
uno dei più interessanti ed ermetici dell’Universo Marvel e potrebbe essere
interessante trovare le chiavi di lettura adatta a raccontarne una
storia.
Diesel ha anche
dichiarato che non vede l’ora di assistere al confronto tra
Baby Groot e Hulk in
Avengers Infinity War. In attesa di vedere l’epico
incontro, aspettiamo Groot e gli altri
Guardiani della Galassia al cinema la prossima
estate.
Il personaggio di
Groot, in formato mini, dà
sicuramente tanto da pensare agli autori del film, che possono
giocare con un personaggio ancora con poca esperienza. Tuttavia il
personaggio è anche fonte di incommensurabile guadagno con tutti i
suoi peluche, miniature, versioni
dancing e quant’altro. Il merchandise a
tema Baby Groot va a ruba, su tutti i Funko Pop del sorridente
alberello.
In Guardiani
della Galassia vol 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista
(Benicio Del Toro), Yondu (Michael
Rooker) e Nebula (Karen Gillan). Tra le
new entry Pom Klementieff, Kurt
Russell, Elizabeth
Debicki,Tommy
Flanagan e Chris
Sullivan.
Al ritmo di una nuova, fantastica
raccolta di brani musicali (Awesome Mixtape #2), Guardiani
della Galassia Vol 2, racconta le nuove avventure dei
Guardiani, stavolta alle prese con il mistero che avvolge le vere
origini di Peter Quill. Vecchi amici e nuovi alleati, oltre ai
personaggi preferiti dai fan verranno in aiuto ai nostri eroi
mentre l’Universo Cinematografico Marvel continua ad espandersi.
Lynn è un’isola completamente nuova, è la nuova divisione di
Groenlandia che mette a disposizione l’esperienza
produttiva e il suo know how per promuovere e produrre
esclusivamente progetti con registe donne.
L’obiettivo è
quello di mettere le registe al centro dell’industria
cinematografica, senza preclusione di tono o genere, portando
avanti progetti di sviluppo diversificati che coinvolgano sia
giovani autrici, consolidando la tradizione di Groenlandia, sia registe più affermate.
“Sia
che si tratti di action, dramma o commedia, Groenlandia ha da
sempre l’ambizione di fare un cinema libero e creativo, all’insegna
dell’inclusività e della sperimentazione linguistica. È necessario
per questo impegnarsi in maniera concreta e specifica, supportando
con tutta la struttura le registe e il loro punto di vista, per
arricchire il sistema cinematografico. Il fatto che partner come
Rai Cinema e Amazon Studios abbiano supportato da subito il
progetto con passione aiuta il nostro percorso.” dichiara
Matteo Rovere.
La line up, coordinata da Fabia Fleri e
supervisionata da Alessia Polli e Eleonora Marangoni, è in continua
evoluzione, ed inaugura il suo percorso con la produzione di due
cortometraggi: Nato Ieri, diretto da Maria Sole
Tognazzi, in collaborazione con Fondazione Telethon e prodotto con
Rai Cinema e Capitan Didier, diretto da Margherita
Ferri, in collaborazione con Emergency.
Sono invece iniziate a dicembre le riprese di
due lungometraggi di Lynn: Blackout Love, opera
prima di Francesca Marino interpretata da Anna Foglietta, prodotto
con il supporto di Amazon Studios e Settembre,
diretto da Giulia Steigerwalt e interpretato da Barbara Ronchi,
Fabrizio Bentivoglio e Thony, prodotto con Rai Cinema. È inoltre in
fase di sviluppo la serie animata YU di Marta
Bencich.
“L’unico uomo di cui
abbia mai avuto paura è stata una donna, chiamata Griselda
Blanco”. Si apre con questa eloquente frase, attribuita a
Pablo Escobar, la serie Netflix in sei
episodi, disponibile dal 25 gennaio sulla piattaforma. Protagonista
assoluta è Sofía Vergara, in una inedita veste
drammatica, chiamata a dare corpo e anima alla Madrina del
narcotraffico colombiano che negli anni ’70 e ’80 era in totale
possesso dello spaccio in tutta Miami.
Griselda: l’Impero nato dalla fuga
Un impero, quello di
Griselda, nato dalla fuga e dalla paura. Non c’è
grande approfondimento nei fatti che la riguardano avvenuti a
Medellín, ma la storia prende le mosse da quando la donna trova il
modo di ribellarsi e scappare da suo marito Alberto,
narcotrafficante leader nel settore, che controllava i flussi dal
centro colombiano fino a New York. Intuiamo che l’infanzia e la
prima giovinezza di Griselda sono state dure, è
stata picchiata, forse violentata e costretta a prostituirsi, ma in
qualche modo è sopravvissuta e, quando il marito le ha chiesto
l’indicibile, lei ha trovato il coraggio di scappare, non senza
regalargli un colpo quasi letale, prima.
La troviamo in fuga a
Miami, sola, con un chilo chi cocaina purissima e tre figli. Quel
panetto è la chiave per la sua libertà, il primo mattone di un
impero che lei già immagina, e disegna nell’aria con la punta della
sua sigaretta, un gesto quasi rituale che l’accompagnerà fino alla
fine dei suoi giorni: tratteggiare i suoi possedimenti, che siano
esse case, persone, cose desiderate e che arriveranno.
Da questo punto in poi,
Griselda mette in atto il suo piano che la porterà
a governare letteralmente la città di Miami, mentre con pungo di
ferro, ferocia e determinazione costruisce il suo impero e la sua
ricchezza, facendosi strada, sola, in un mondo di uomini.
Un tentativo di empatizzare con un
mostro
Creata da Eric
Newman, Doug Miro, Ingrid Escajeda e Carlo
Bernard, la serie sembra porsi l’obbiettivo di raccontare
un personaggio sicuramente affascinante ma anche controverso e
oggettivamente malvagio, crudele. Tuttavia, forse perché si fatica
ancora a raccontare le donne con la stessa onestà con cui si
raccontano gli uomini, la scrittura e la regia tentano
costantemente di innalzare in qualche modo la figura di
Griselda.
Non è solo un’aspirante
narcotrafficante, è anche una donna in fuga, vittima di violenza,
non è solo una crudele mandante di omicidi efferati, è una donna
che combatte per il suo posto nel mondo, non è la Madrina della
droga di tutta Miami, è anche colei che tiene alla cura e alla
protezione di chi lavora per lei. E se da una parte è vero che
uomini e donne nelle stesso posizioni di potere possono avere
priorità e atteggiamenti differenti, è altrettanto vero che
raccontare una figura femminile così efferata e terribile, sembra
mentalmente ancora difficile, perché la donna è prima di tutto
“cura e rifugio” nel sentire comune. E quindi gli sceneggiatori
decidono di far leva sulla maternità di Griselda,
l’elemento che la tiene ancorata all’umanità, che dovrebbe creare
empatia con il pubblico e essere la chiave per la sua
comprensione.
Griselda Madre e
Madrina
Proprio su questo
elemento si fonda il punto di svolta nella trama della serie:
quando un bambino molto piccolo muore, vittima involontaria di
omicidi da lei ordinati, Griselda sembra avere una
crisi di identità e tutto quel valore che lei per prima attribuiva
al suo essere non solo madre amorevole per i suoi figli, ma anche
madrina protettrice per chi dipende da lei, sembra ritorcersi
contro di lei. Paranoia, insicurezza, mancanza di fiducia in se
stessa deflagrano nell’intimità del personaggio che si lascia
cadere in una spirale di autodistruzione che, ancora una volta,
trova la giustificazione in un trauma. Di nuovo, per essere “così
cattiva” una donna criminale ha bisogno di una causa scatenante
indotta. Sembra che sia ancora impossibile raccontare figure
femminili genuinamente cattive e negative (cosa che nessuno trova
difficile nei confronti invece di un uomo). Le conseguenze dello
stilnovismo, si potrebbe dire!
Due donne: una contro l’altra e
l’altra contro il mondo
Parallelamente alla vita
della protagonista, la serie ci racconta anche un’altra storia,
quella di June Hawkins (interpretata da Juliana Aidén
Martinez), detective della polizia di Miami che ha fatto
della caccia a Griselda la sua ragione di vita. Sarebbe improprio
però dire che le due donne sono l’una contro l’altra, perché non
hanno le stesse priorità né condividono gli stessi obbiettivi, pur
se lo loro storie partono dallo stesso presupposto: se da una parte
le accomuna la fatica di dover emergere in un mondo che non le vede
capaci di fare il loro lavoro, le allontana il fatto che la
poliziotta dedica la sua vita alla caccia della criminale, mentre
quest’ultima è sola contro il mondo, e June, per lei, rappresenta
solo un’altra difficoltà, l’ennesima.
La contrapposizione con
il personaggio di June concede a Sofía Vergara la possibilità di lavorare anche
per contrasto con una figura così inquadrata e equilibrata, decisa
e focalizzata sul suo obbiettivo. Griselda alterna invece momenti
di estrema lucidità e capacità di calcolo, con eccessi di ferocia e
disordine, permettendo all’attrice, che tutti amiamo nei panni di
Gloria Pritchett, di offrire una gamma di
emozioni molto intense, spesso esagerate, ma efficaci a restituire
questo personaggio così complesso.
Il regista Andrés
Baiz e il suo team hanno chiaramente lavorato con grande
affinità con Vergara che si è immedesimata nel ruolo anche grazie a
un lavoro di mimesi e costruzione del personaggio, dal trucco e
parrucco, alle movenze, al guardaroba fino alle sottilissime
sopracciglia e alle sigarette che Griselda fumava di continuo. Per
non parlare poi del contesto storico: Vergara stessa ha raccontato
che essendo cresciuta nel mondo della Colombia degli anni ’70-’80
conosce in prima persona il mondo di Griselda, e non le è stato
troppo difficile doverlo immaginare.
Pur essendo una potente
esplorazione della vita di uno dei personaggi più significativi
della storia del narcotraffico sudamericano,
Griselda denuncia il fatto che i narratori
contemporanei faticano ancora ad attribuire caratteristiche
completamente negative a un personaggio femminile protagonista. La
storia è solida, il ruolo offre mille sfide, i riferimenti reali
ricchi di possibilità, eppure il mondo non è ancora pronto per un
villain donna, anche se è passata alla storia come l’unica
ad aver mai intimorito Pablo Escobar.
Netflix rilascia
le prime immagini di Sofía Vergara nei panni di Griselda Blanco
nella miniserie composta da 6 episodi Griselda.
Vergara è anche co-creatrice e produttrice esecutiva insieme a
Eric Newman (Narcos) e al regista Andrés
Baiz. La serie debutterà a gennaio 2024 su Netflix.
Il co-creatore e
produttore esecutivo Eric Newman dichiara:
“Come immigrata colombiana e madre single che è arrivata in
America e ha costruito un impero, Sofía condivide l’aspetto
personale di questo personaggio, e la sua passione nel raccontare
la sua storia è stata senza dubbi la forza trainante di questo
progetto. Ciò che sorprenderà davvero gli spettatori è il modo in
cui riesce a racchiudere questa totale oscurità nella sua
performance, lontana dalla comicità per cui è amata e conosciuta.
Trovare la strada giusta per interpretare questo ruolo è stata la
sua grande sfida in questo show, e vedere la trasformazione
riuscita è stato un privilegio”.
Il regista e produttore
esecutivo Andrés Baiz aggiunge: “Quando
incontriamo Griselda, è una donna schiacciata da quel mondo
dominato dagli uomini che la circonda. Assistiamo anche alla sua
evoluzione mentre trasforma la sua oppressione in uno strumento per
incutere terrore: queste immagini forniscono solo un primo sguardo
a questa dualità, che è ciò che trovo così affascinante in
Griselda, e Sofía Vergara riesce a catturare in modo intenso la sua
essenza”.
Griselda, la trama
La miniserie è ispirata
alla vita della scaltra e ambiziosa imprenditrice colombiana
Griselda Blanco, una madre affettuosa che ha creato uno dei
cartelli della droga più redditizi della storia. Con un mix letale
di insospettabile ferocia e fascino, Blanco è riuscita a tenere in
pugno business e famiglia, guadagnandosi il soprannome di
“Madrina”.
Netflix
rilascia una featurette sulla trasformazione di Sofía Vergara in Griselda Blanco per
Griselda, che debutterà su Netflix
il 25 gennaio 2024. Sofía Vergara è la protagonista della nuova
miniserie dai creatori e produttori di NARCOS e
NARCOS: MESSICO, Eric Newman e Andrés Baiz (anche
regista di tutti i sei episodi).
Dice Sofía Vergara, produttrice esecutiva e
protagonista: “Avevo un incredibile team di acconciatori e
truccatori che hanno fatto un lavoro straordinario creando questo
personaggio che viveva nel mondo di Miami negli anni ’70 e ’80.
Ottenere l’aspetto corretto era molto importante per me perché
avevo bisogno di scomparire. Non volevo che nessuno pensasse a me o
al mio ultimo ruolo come Gloria Pritchett. Volevo entrare nella
testa di Griselda e capire davvero la sua mentalità, da dove
veniva.”
Il regista Andrés Baiz
aggiunge: “Sofía e io abbiamo deciso che dovevamo trovare un
aspetto fisico che facesse sembrare Sofía diversa da Sofía Vergara,
ma senza cercare di imitare la vera Griselda Blanco. Quindi ogni
differenza che potesse dare fiducia a Sofía era ciò che diventava
importante: nelle sopracciglia, nel naso, nei capelli. Voleva
sentirsi una persona diversa, ma non al punto che le protesi o il
trucco prendessero il sopravvento sulla sua performance. Doveva
essere sottile. Questa trasformazione si ottiene anche attraverso
il comportamento: il modo in cui cammina, il modo in cui si muove,
il modo in cui fissa o ride. Sofía non aveva mai fumato in vita
sua, Griselda fuma sempre.”
In questa serie, Griselda
Blanco trascorre dieci anni come mente dietro l’operazione di
traffico di droga di suo marito Alberto a Medellín e New York.
Quando fugge in Florida con i suoi tre figli, usa quell’esperienza
per costruire una nuova vita per la sua famiglia con una ferocia
che non sempre la premia.
Il cast di Griselda
Nel cast, insieme a Sofía
Vergara, Alberto Guerra (Dario Sepúlveda), Christian Tappan (Arturo
Mesa), Martín Rodríguez (Rivi Ayala), Juliana Aidén Martinez (June
Hawkins), Vanessa Ferlito (Carmen Gutiérrez).
La serie, creata da
Eric Newman, Doug Miro, Ingrid Escajeda e Carlo
Bernard, è diretta da Andrés Baiz. Sofía Vergara, oltre
che protagonista, è produttrice esecutiva insieme a Eric Newman,
Andrés Baiz, Doug Miro, Ingrid Escajeda, Carlo Bernard e Luis
Balaguer con Latin World Entertainment.
La trama della serie
Griselda
GRISELDA è ispirata alla
vita della scaltra e ambiziosa imprenditrice colombiana Griselda
Blanco, una madre affettuosa che ha creato uno dei cartelli della
droga più redditizi della storia. Nella Miami degli anni ‘70-’80,
con un mix letale di insospettabile ferocia e fascino, Blanco è
riuscita a tenere in pugno business e famiglia, guadagnandosi il
soprannome di “Madrina”.
Netflix
rilascia il trailer, il poster e delle nuove immagini di
Griselda, che debutterà su Netflix
il 25 gennaio 2024 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.
Sofía Vergara è la protagonista della nuova
miniserie dai creatori e produttori di NARCOS e
NARCOS: MESSICO, Eric Newman
e Andrés Baiz (anche regista di tutti gli
episodi).
La selezione di immagini
inedite mostra la cantante colombiana Carolina Giraldo, meglio nota
come Karol G, nel ruolo di Carla, un’amica intima di Griselda di
Medellín (Colombia) che arriva a Miami insieme ad altre prostitute
per aiutare a contrabbandare prodotti. Presto Carla diventa una
delle confidenti più fidate di Griselda.
Il trailer presenta Sofía
Vergara nei panni della scaltra e ambiziosa Griselda Blanco come
non si è mai vista prima. La serie, composta da 6 episodi, mostra
infatti l’attrice nel suo primo ruolo drammatico. Oltre a
interpretare la protagonista, Vergara è anche produttrice esecutiva
dello show.
Nel cast, insieme a lei e
Karol G, al suo debutto sullo schermo, anche Alberto Guerra (Dario
Sepúlveda), Christian Tappan (Arturo Mesa), Martín Rodríguez (Rivi
Ayala), Juliana Aidén Martinez (June Hawkins), Vanessa Ferlito
(Carmen Gutiérrez).
La serie è co-creata da
Doug Miro, Ingrid Escajeda e Carlo Bernard e i produttori esecutivi
sono Newman, Miro, Escajeda, Bernard, insieme a Vergara e Luis
Balaguer con Latin World Entertainment.
La trama di
Griselda
GRISELDA è ispirata alla
vita della scaltra e ambiziosa imprenditrice colombiana Griselda
Blanco, una madre affettuosa che ha creato uno dei cartelli della
droga più redditizi della storia. Nella Miami degli anni ‘70-’80,
con un mix letale di insospettabile ferocia e fascino, Blanco è
riuscita a tenere in pugno business e famiglia, guadagnandosi il
soprannome di “Madrina”.
Griselda
debutterà su Netflix il 25 gennaio 2024 in tutti i Paesi in cui il
servizio è attivo. Netflix
rilascia oggi il primo teaser della nuova miniserie con
protagonista
Sofía Vergara dai creatori e produttori di
NARCOS e NARCOS: MESSICO, Eric Newman e Andrés Baiz
(anche regista di tutti gli episodi).
La serie
Griselda è composta da 6 episodi e mostra Sofía
Vergara nel suo primo ruolo drammatico, come non si è mai vista
prima. Oltre a interpretare la protagonista, Vergara è anche
produttrice esecutiva dello show. Nel cast insieme a lei Alberto
Guerra (Dario Sepúlveda), Christian Tappan (Arturo Mesa), Martín
Rodríguez (Rivi Ayala), Juliana Aidén Martinez (June Hawkins),
Vanessa Ferlito (Carmen Gutiérrez).
La trama di
Griselda
Griselda
è ispirata alla vita della scaltra e ambiziosa imprenditrice
colombiana Griselda Blanco, una madre affettuosa che ha creato uno
dei cartelli della droga più redditizi della storia. Con un mix
letale di insospettabile ferocia e fascino, Blanco è riuscita a
tenere in pugno business e famiglia, guadagnandosi il soprannome di
“Madrina”.
La Gringott è la
sola e unica banca del mondo magico dove maghi e streghe possono
depositare i loro beni più preziosi e gestire le finanze.
Originariamente nelle mani del Ministero della Magia, passò poi
alla completa gestione dei goblin (folletti nella versione italiana
di libri e film di Harry Potter).
Ma quanto conosciamo davvero della
Gringott? Ecco tutti i segreti custoditi al suo
interno e altre curiosità:
Camera 713
I cultori della saga di Harry Potter
sapranno che la Camera 713 è appartenuta a
Albus Silente
ed è uno dei luoghi del mondo magico dotato delle più alte misure
di sicurezza. È situata centinaia di chilometri sotto terra e per
aprirla è necessario che un folletto della Gringott riproduca una
particolare sequenza di sblocco con il dito.
Qui venne riposta la pietra
filosofale, che il professor Raptor cercò di rubare proprio lo
stesso giorno in cui Hagrid l’aveva portata al
sicuro a Hogwarts nel 1991 come ordinato da Silente.
Camera 711
Continuiamo sulla lista delle camere
blindate arrivando alla 711, che è appartenuta
alla famiglia Black e venne ereditata più tardi da Sirius
Black con tutto il contenuto al suo interno insieme
alla dimora dopo la morte della madre. Questo caveau non conteneva
soltanto un’ingente quantità di denaro, ma anche tutta la fortuna
che Sirius decise di passare a Harry.
Una piccola curiosità: Sirius pagò
la Firebolt, la scopa per il Quiddich di
ultima generazione regalata a Harry alla fine del terzo anno,
usando un po’ dell’oro immagazzinato nella camera; all’epoca però
era in fuga dal Ministero della Magia, quindi avrà trovato comunque
un modo per introdursi all’interno della Gringott…
Camera 712
Purtroppo non sappiamo molto a
proposito della Camera 712, vista di sfuggita in
Harry Potter e la pietra
filosofale quando Harry e Hagrid riescono a dargli
un’occhiata prima che i folletti chiudano le porte. Forse è un
luogo ad accesso riservato o non autorizzato per i maghi?
Probabile. Di certo il mistero rimarrà irrisolto…
La camera blindata dei Lestrange
Proprio come i Black, anche la
famiglia Lestrange era
proprietaria di una camera blindata dove custodire tutte le proprie
ricchezze. Con la differenza che questa era protetta da misure di
sicurezza ancora più strette rispetto alla 713 o a quella dei
Potter.
Per raggiungerla bisogna infatti
essere scortati da un folletto della Gringott tramite un carrello e
poi attraversare la cascata che “rivela” gli incantesimi (come gli
effetti della pozione polisucco). Di seguito ci si confronta con un
enorme drago che sorveglia l’ingresso. Gestito da molti Lestrange
per varie generazioni, il caveau fu utilizzato da Bellatrix per salvaguardare la
coppa di Tassorosso, uno
degli Horcrux di Voldemort.
La sede egiziana
Sarà pure la “succursale” meno
conosciuta della Gringott, tuttavia la sede
egiziana della banca riveste un significato molto importante mondo
dei maghi grazie alla custodia di alcuni dei tesori più preziosi
esistenti. Ne abbiamo avuto la prova tramite Bill
Weasley, che dopo essersi diplomato ad Hogwarts inizia a lavorare come
impiegato in Egitto cercando di eliminare ogni maledizione
presente.
Qui Bill ha visitato tombe egizie e
piramidi e raccolto preziosi manufatti che sarebbero stati
consegnati alla Gringott dopo il recupero.
Le sfingi
Proprio in relazione con l’Egitto e
i suoi simboli, sappiamo che le sfingi sono
utilizzate nel mondo magico per proteggere tesori: queste potenti
creature con la testa di un umano e il corpo di un leone concedono
l’accesso a luoghi privati solo se si risponde ad un particolare e
difficilissimo enigma (ricordate l’episodio del torneo tre maghi
nel labirinto?).
Le zampe e la super forza le rendono
incredibilmente pericolose per gli umani, e ha quindi senso tenerle
come guardia di alcuni dei più prestigiosi depositi di sicurezza
alla Gringott.
Solo i folletti conoscono tutti i suoi segreti
La Gringott viene
affidata alla piena gestione dei folletti nel 1474, dopo che il
Ministero della Magia ne aveva assunto il controllo. E a causa dei
contenuti altamente sensibili della banca, questi custodi hanno
sviluppato un codice etico che proibisce loro di divulgare i
segreti nel mondo magico.
In pratica sono gli unici a
conoscere tutto ciò che c’è da sapere sul luogo. La violazione di
questa regola è considerata un tradimento e solo i Goblin della
Gringott conoscono gli incantesimi attivi, i passaggi sotterranei e
le creature utilizzate per proteggere i caveau della banca.
I folletti e il controllo della banca
Durante gli eventi della Seconda
Guerra Magica, Voldemort e le
sue truppe hanno preso il controllo del Ministero della Magia e
messo al potere un ministro fantoccio, Pius
O’Tusoe, che era vittima della maledizione Imperius.
Uno delle principali conseguenze di
questo atto politico fu aumentare la protezione della Gringott e
sostituire i folletti con nuove guardie nominate dal Ministero
(probabilmente mangiamorte); un evento che cambiò per sempre la
storia – finora immacolata – della banca e dei suoi custodi.
Le indagini sulle camere “maledette”
Quando Albus Silente
si rese conto che diverse stanze di Higwarts ospitavano pericolose
maledizioni o magie oscure (cinque per l’esattezza), la notizia
suscitò scalpore e spinse il preside a ingaggiare l’investigatrice
Patricia Rakepick per risolvere il problema.
La Rakepick diventò una delle figure
più importanti del mondo magico in materia di maledizioni e la
fiducia di Silente in lei era così grande da nominarla
successivamente professoressa di Difesa contro le Arti Oscure.
Grindhouse – A prova di
morte di Quentin Tarantino è spesso citato come uno dei
film meno apprezzati della sua filmografia. In un’intervista del
2012 con The Hollywood Reporter, Tarantino stesso ha dichiarato che
“A prova di morte è il peggior film che abbia mai fatto”.
Anche la seconda parte del film, Planet Terror,
realizzato insieme all’amico Robert Rodriguez, non
ha avuto successo tra i critici, ottenendo il 64% di voti positivi
su Rotten Tomatoes. Tarantino ha poi dichiarato di aver
“esagerato”, ma di esserne comunque molto orgoglioso. Con
il film che celebra quest’anno il suo 18° anniversario dall’uscita
nelle sale, scopriamo in questo articolo alcuni retroscena sulla
sua produzione.
L’ispirazione per il film
Tarantino ha avuto l’idea di
realizzare Grindhouse – A prova di morte durante
una notte di bevute in un hotel con l’amico Sean Penn. Tarantino aveva espresso il
desiderio di acquistare una Volvo, sottolineando la reputazione del
marchio per la sua sicurezza. Penn aveva un’idea migliore. Penn
disse a Tarantino che per un prezzo di 10.000 o 15.000 dollari
avrebbe potuto ingaggiare una troupe di stuntman che avrebbero
potuto “mettere a prova di morte” qualsiasi auto per il
regista. Tarantino amava la frase “A prova di morte” e
decise di scrivere una sceneggiatura su questa idea. Detto questo,
il titolo originale del film era Quentin Tarantino’s
ThunderBolt, che in realtà lampeggia sullo schermo per
alcuni fotogrammi della versione finale.
Il casting di Stunt Man Mike
Prima che venisse scelto Kurt Russell, diverse star del cinema di alto
profilo si erano candidate per il ruolo dell’iconico Stunt
Man Mike, tra cui Mickey Rourke, Sylvester Stallone, Ving
Rhames, John Travolta, Willem Dafoe, John Malkovich, Bruce Willis, Ron Perlman e
Kal Penn. Inoltre, l’attore australiano
John Jarrat è stato preso in considerazione per il
ruolo dopo che Tarantino lo ha visto e amato nel film horror del
2005 Wolf Creek. In un omaggio a quel film, Mike si
schianta contro l’insegna di un cinema drive-in che pubblicizza
propriio Wolf Creek.
I veri film grindhouse della fine
degli anni ’60 e degli anni ’70 erano spesso caratterizzati da
pellicole estremamente sgranate e graffianti, solitamente frutto di
un budget ridotto, di una produzione affrettata e di risorse
limitate. Per ricreare l’autenticità di questa estetica visiva, i
negativi della pellicola di Grindhouse – A prova di
morte sono stati fisicamente raschiati e segnati per far
apparire le immagini sporche e non pulite. Tarantino arriva persino
a eliminare una scena del film, cosa che era comune per i film
grindhouse a basso costo dell’epoca e che cerca qui di
riproporre.
Omaggi cinematografici
Come di consueto in un film di
Tarantino, si possono notare diversi riferimenti a film e programmi
televisivi amati in passato. Nel caso di Grindhouse – A
prova di morte, Tarantino rende omaggio a diversi
road-movie sulle corse d’auto. Ad esempio, la Chevy Nova del 1970
di Stuntman Mike ha lo stesso numero di targa (JJZ109) della
Mustang Fastback di Steven McQueen nel film
Bullitt. Sulla Dodge Charger del 1969 di Mike, le ruote
con vettori American Racing sono identiche a quelle del “Generale
Lee” della serie televisiva Hazzard e la targa (938DAN) è
la stessa del film Dirty Mary Crazy Larry. Inoltre, la
Mustang del 1973 è la stessa vista nell’originale Gone in 60
Seconds e la Dodge Challenger è un riferimento allo stesso
veicolo di Vanishing Point.
La carriera di Kurt Russell
Durante la scena che si svolge nel
Warren’s Texas Chili Parlor di Austin, Texas, vengono fatti diversi
riferimenti diretti ai precedenti lavori di Kurt
Russell. Quando Pam (Rose McGowan) si
siede accanto a Stunt Man Mike al bar e gli chiede in quali film e
programmi televisivi è apparso nella sua carriera, Mike cita una
serie televisiva del 1967 intitolata The High Chaparral.
Nella vita reale, Russell è apparso nel 18° episodio della terza
stagione della serie. Inoltre, sulla parete direttamente sopra
Jungle Julia (Sydney Poitier), mentre è seduta a
tavola con i suoi amici, è ben visibile l’iconica canottiera che
Russell indossava nel ruolo di Jack Burton in Grosso guaio a
Little China.
Una scena che è stata girata ma che
alla fine è stata eliminata dal montaggio finale a causa della sua
natura gratuita, mostrava Stunt Man Mike che si masturbava nella
sua auto a prova di morte dopo essersi schiantato fatalmente contro
la sua prima ondata di vittime femminili. L’implicazione è che Mike
trae gratificazione sessuale dall’uccidere donne nella sua auto. La
scena è stata infine tagliata a causa della spiegazione che lo
sceriffo Earl McGraw (Michael Parks) fornisce
subito dopo aver scoperto l’incidente. McGraw afferma che Mike è
uno psicopatico pervertito che si eccita a uccidere giovani donne
nel modo in cui lo fa.
Ami il Jukebox
Il jukebox presente nel Texas Chili
Parlor è la stessa macchina utilizzata all’inizio di Natural Born Killers, scritto sempre da Tarantino.
Inoltre, il jukebox si chiama Ami e appartiene personalmente al
regista. Per la produzione, il jukebox è stato spedito ad Austin in
un impianto personalizzato. Inoltre, Tarantino ha scritto a mano
l’elenco delle canzoni presenti in esso, tra cui l’iconica canzone
di Chuck Barry “You Never Can Tell”, presente nella scena
del ballo tra Vincent Vega e Mia Wallace in Pulp Fiction.
Il brano Down In Mexico
Una delle scene più memorabili di
Grindhouse – A prova di morte è quella della
lapdance offerta a Mike da Arlene (Vanessa
Ferlito). La canzone che suona nella scena è una versione
modificata di “Down in Mexico” dei The
Coasters. Secondo Tarantino, la canzone è uno dei pezzi
più rari della sua vasta collezione musicale. Acquistò il disco da
adolescente, mentre lavorava in un cinema vietato ai minori. Lo
mostrò a un proiezionista che era anche un appassionato
collezionista di musica. Il collega disse a Tarantino che
l’etichetta “appena registrato” sul disco significava che l’oggetto
era estremamente prezioso. Da allora la canzone è diventata una
delle preferite di Tarantino.
Michael Bacall, Jordan Ladd e Sydney Tamiia Poitier in Grindhouse –
A prova di morte
Le acrobazie di Zoe Bell
La stuntwoman neozelandese
Zoe Bell interpreta una versione potenziata di se
stessa in Grindhouse – A prova di morte. Per
questo motivo, la Bell ha eseguito tutte le sue acrobazie nel film,
nonostante Tarantino avesse previsto il contrario. Quando la Bell è
stata scritturata per il film, ha automaticamente pensato che si
trattasse di un ruolo cameo o di eseguire acrobazie come ha fatto
per Uma Thurman in Kill Bill. Quando Tarantino la informò che le era
stato assegnato un ruolo da protagonista, disse alla Bell che
sarebbe stata utilizzata un’altra controfigura per girare le scene
più pericolose. La Bell si oppose, sostenendo di voler fare lei
tutte le acrobazie e Tarantino accettò.
Pubblicità ingannevole
Una delle convenzioni del marketing
dei film grindhouse era quella di promettere al pubblico azioni che
in realtà non comparivano mai nel film. Si attirava il pubblico nel
film con un’aspettativa, per poi offrirgli un’esperienza del tutto
diversa. Questo spiega probabilmente perché i poster di
Grindhouse – A prova di morte presentano una Chevy
Camaro del 1967, un veicolo che non compare affatto nel film.
L’unica Camaro del 1967 che compare nel film è quella che si trova
dopo il naufragio della Dodge Challenger, in cui una Camaro è
dipinta di bianco come controfigura.
Le critiche e il malcontento dei fan
a seguito delle vicende raccontate in Animali
Fantastici: I Crimini di Grindelwald hanno
contribuito a rallentare la produzione del terzo film del nuovo
franchise magico, spin off dell’originale storia legata al mondo di
Harry
Potter.
Con tutte le sue incongruenze, il
film aveva comunque contribuito a proporre e porre nuovi
interrogativi in merito al personaggio di Grindelwald, ottimamente
interpretato da Johnny
Depp, domande che restano senza risposta ad oggi.
Eccone alcune:
Come ha fatto Silente a infrangere
il Patto di Sangue con Grindelwald?
Alla fine del secondo
film Animali fantastici e dove
trovarli, viene rivelato che quando erano più
giovani e amici, Silente e Grindelwald fecero un patto di sangue
che implicava l’impossibilità reciproca di combattersi.
Ma alla luce di ciò che abbiamo
visto e letto nella saga di Harry Potter, sappiamo della
leggendaria battaglia tra Silente e Grindelwald, battaglia che
viene riportata addirittura dai libri di Storia della Magia e che
ha conferito a Silente lo status del più grande mago che sia mai
vissuto. Il terzo film di Animali Fantastici rivelerà come è stato
rotto questo Patto di Sangue trai due?
Perché Grindelwald ha gli occhi di
colore diverso?
Mentre l’attore che
interpretava il giovane Grindelwald nei film di Harry Potter
(Jamie Campell Bower) aveva gli occhi dello stesso
colore, lo stesso attore che interpreta il giovane Grindelwald nel
franchise di Animali fantastici ha gli occhi differenti. E anche
Johnny
Depp, che interpreta l’adulto Grindelwald, ha questa
caratteristica.
Non abbiamo una risposta chiara a
questo dettagli e potrebbe trattarsi di una magia successiva alle
apparizione del giovane mago in Harry Potter, tuttavia potrebbe
trattarsi solo di un tocco al look voluto dall’attore Depp che ha
contribuito a crearne l’aspetto e che ha detto che era un dettagli
fisico per rappresentare la dicotomia interiore di Grindelwald.
A cosa servono i narghilè a forma
di teschio?
Nel film vediamo
Grindelwald che fuma da un teschio, un narghilè o una specie di
bong, e sembra si tratti di un gesto rituale, ma non è ben chiaro a
cosa serva. Lo Aiuta nelle sue visioni da veggente? O il cranio
semplicemente amplifica i suoi poteri intrinseci?
Secondo il regista David Yates, il
teschio aiuta semplicemente a proiettare le sue visioni in modo che
gli altri possano vederle, come un proiettore senza fili. È così
che proietta le sue visioni di una guerra futura ai suoi
seguaci.
Perché Grindelwald non è
considerato il più grande mago oscuro di sempre?
Dato ciò che già sappiamo
sulle azioni di Grindelwald e ciò che sospettiamo possa commettere
dopo, in che modo le azioni di Lord Voldermort sono considerate
peggiori di quelle di Grindelwald? Mentre Voldermort controllava
principalmente l’Inghilterra, la presa di Grindelwald si estendeva
su tutta l’Europa, tranne l’Inghilterra, il che implica un seguito
sempre più vasto e, come tale, più potere.
Forse perché gran parte del passato
e delle azioni di Grindelwald erano tenuti all’oscuro? Dato che
Silente, per molto tempo, fu l’unico a sapere che Grindelwald aveva
la Bacchetta di Sambuco, contribuì a proteggerne la reputazione?
Era perché Grindelwald aveva dei principi, voleva salvare il mondo
(a modo suo) mentre Lord Voldermort voleva distruggerlo?
Silente e Grindelwald avevano o no
una relazione romantica?
L’universo di Harry Potter
non si concentra molto sugli interessi amorosi dei suoi personaggi
oltre a quello che accade tra le generazioni più giovani. Qualche
anno fa, J.K. Rowling rivelò però che Silente era gay e
che quello per Grindelwald non era solo ammirazione e affetto, ma
proprio amore.
Tuttavia non sappiamo nulla di
Grindelwal: ricambiava i sentimenti di Silente? Sembra che i film,
fino a questo punto, siano abbastanza vaghi sulla relazione tra
Grindelwald e Silente, rivelando solo piccoli dettagli come il
Patto di Sangue, piccoli dettagli per ora importanti per la trama,
ma non ci viene mai detto se trai due ci fosse davvero una
relazione romantica.
Chi sono i genitori di
Grindelwald?
I libri e i film non
rivelano molto sul passato di Grindelwald, su come sia finito a
Godric’s Hollow (era solo per fare ricerche sui Doni della Morte?).
Sappiamo che dopo essere stato espulso dal Durmstrang Institute,
situato nel all’estremo nord del continente europeo, si è
trasferito nel villaggio inglese dalla zia, Batilda Bath. Ma sembra
tutto troppo legato a fortunate coincidenze!
Come è arrivato a Durmstrang, in
primo luogo? Quali erano i suoi interessi e quelli della sua
famiglia sconosciuta? Non sorprende che Grindelwald abbia
frequentato la scuola, in quanto giovane dotato di magia, ma
sorprende che sia stato espulso. Perché non tornare quindi a casa
dalla sua famiglia?
Come è finito negli Stati
Uniti?
Così come nel punto
precedente, la storia di Grindelwald è ancora avvolta dal mistero.
Quando ha lasciato Godric’s Hollow da giovane adulto, dove è
andato? Qual è stato il suo percorso? Come è arrivato negli Stati
Uniti e perché?
È finito negli Stati Uniti subito
dopo o ha vagato per l’Europa, cercando di aumentare il suo
seguito? Come è finito negli Stati Uniti? Si è sempre travestito da
Graves o è stata una scelta recente? Quanto ci è voluto per
elaborare il suo piano? Perché odia i Babbani così tanto? Provava
qualche rimorso per la morte di Ariana?
La sua storia è confusa perché non
era pianificata dall’inizio?
Sembra che la storia di
Grindelwald possa essere stata pianificata solo come una piccola
apparizione nei libri di Harry Potter, un personaggio accessorio a
quello di Silente, per dare al Preside di Hogwarts maggiore
spessore. Il mistero di Silente è sempre stato un cruccio per
Harry, che si rende conto quando muore il suo vecchio preside, che
non lo conosce molto, che in sua compagnia non ha mai veramente
parlato di se stesso, e si è concentrato esclusivamente su
Harry.
La storia di Grindelwald è stata poi
costruita dopo che la serie originale di Harry Potter si è conclusa
per far continuare e far espandere il franchise e provare a dare ai
fan di Harry Potter qualcosa in più da guardare al futuro?
Grindelwald pianificava di fermare
la Seconda Guerra Mondiale?
Dato che la battaglia tra
lui e Silente si svolge nel 1945, la guerra Babbana che Grindelwald
prevede è molto probabilmente la Seconda Guerra Mondiale. Ma
Grindelwald è serio nel suo piano? Vuole conquistare il mondo
magico con le sue idee fasciste per abbattere i fascisti e i
nazisti? Si vede così diverso da Hilter, data la sua antipatia per
i Babbani e per il mondo Babbano, e il suo desiderio di
controllarli e renderli sottomessi, credendo che i Maghi siano la
“razza superiore”, per così dire?
In che modo il mondo dei maghi è
colpito dagli eventi tragici del mondo dei Babbani? Data la
mancanza di discorsi sulla razza, la religione e la diversità di
genere nel mondo dei maghi e se i pregiudizi del mondo Babbano si
sovrappongano a quelli dell’universo di Harry Potter, come possiamo
credere e condividere i piani di Grindelwald per porre fine a
questa guerra? Ha mentito a tutto il suo seguito?
Sta mentendo sul vero nome di
Credence?
È implicito che Credence
sia il fratello di Albus Silente, eppure non c’è abbastanza
materiale per capire l’effettiva realtà di questa affermazione. Il
ministero pensa che Grindelwald voglia usare Credence per aiutarlo
nella sua orribile missione di governare sui Babbani.
Ad un certo punto, Grindelwald dice
a Krall che ha bisogno dell’aiuto di Credence per distruggere
Silente. Questo perché Credence è abbastanza potente per farlo, più
di Grindelwald stesso? O perché Grindelwald crede che Silente non
alzerebbe mai la bacchetta contro suo fratello, soprattutto dopo
quello che è successo con Ariana.
Rebel Wilson
(Voices, Le amiche della sposa, The Wedding Party) si è
unita ufficialmente al cast della nuova spy comedy del regista di
Now You See Me,Louis
Leterrier, dal titolo Grimsby.
La notizia è stata diffusa da Variety, il quale rivela che
l’attrice andrà così ad affiancare i già confermati da tempo
Sacha Baron Cohen, Mark Strong, Annabelle Wallis, David
Harewood, Ian McShane, Gabourey Sidibe e
Johnny Vegas.
Grimsby
è stato scritto da Sacha Baron
Cohen e Phil
Johnston e segue le vicende di un agente britannico
(Strong) costretto a darsi alla fuga con il fratello perduto
(Cohen), un tifoso di calcio dal comportamento violento e
indisciplinato.
Mark Strong si è
unito ufficialmente al cast della nuova spy comedy del regista di
Now You See Me,Louis Leterrier, dal
titolo Grimsby. La notizia è stata diffusa da
Variety, il quale rivela anche il ruolo che l’attore britannico
andrà a ricoprire: Strong sarà il fratello di Sacha Baron
Cohen, già da tempo confermato come protagonista della
pellicola.
Grimsby è
stato scritto da Sacha Baron Cohen e Phil
Johnston e segue le vicende di un agente britannico
(Strong) costretto a darsi alla fuga con il fratello perduto
(Cohen), un tifoso di calcio dal comportamento violento e
indisciplinato.
Ecco una clip italiana
di Grimsby – Attenti a
quell’altro(in
inglese The Brothers Grimsby),
film con Mark Strong e Sacha Baron
Cohen nei panni di un agente segreto e del suo improbabile
fratello.
Nel video di seguito possiamo
vedere Cohen alle prese con il personaggio dell’esplosiva Rebel Wilson (Pitch
Perfect), trai protagonisti del film. Ecco la
clip:
Qui la sinossi del film: Un
agente segreto appartenente ai Black Ops inglesi è costretto ad
allearsi con il fratello hooligan per via di un nuovo, delicato
incarico. I due non sono in contatto ormai da tempo, ma la fuga che
li attende diventerà un modo per riavvicinarsi.
Diretto da Louis
Leterrier, nel cast ci sono Sacha Baron
Cohen, Mark
Strong, Penélope
Cruz, Isla
Fisher, Rebel
Wilsone Ian
McShane.
Il film sarà nei cinema italiani il
prossimo 7 aprile 2016.
Una serie di successo che ha
prosperato grazie alla sua capacità di mescolare un dramma
procedurale di polizia con intrighi fantasy, personaggi eccezionali
e un mondo narrativo in graduale espansione di personaggi e società
soprannaturali, Grimm è andata in
onda per sei stagioni dal 2011 al 2017. La serie segue
principalmente Nick Burkhardt (David
Giuntoli), un detective di Portland che scopre di
discendere da una lunga stirpe di guerrieri noti come Grimm, che
gli conferiscono la capacità di vedere creature inumane camuffate
nella civiltà e, con l’aiuto dei suoi amici e colleghi, si mette a
difendere la sua città.
Diventando sempre più cupo con il
passare delle puntate, Grimm ha offerto
di tutto, da episodi comici e divertenti a episodi più strazianti e
terribili. I 10 migliori episodi della serie esemplificano
sia la sua vasta gamma tonale che la sua costante
brillantezza, sottolineando il motivo per cui
Grimm è diventato un cult così amato della televisione
moderna.
Cosa si ottiene quando si combinano
Natale e Halloween? Si ottiene un grande episodio di
Grimm, l’episodio “Dodici giorni di Krampus” della terza
stagione. In questo episodio, un gruppo di adolescenti chiassosi
scompare e la banda è a caccia del principale sospettato dei
rapimenti: Krampus.
L’episodio è riuscito a
essere spaventoso e tenero allo stesso tempo. La trama B
prevede che Monroe, con l’aiuto di Juliette, faccia una sorpresa a
Rosalee per rendere il loro primo Natale insieme davvero speciale.
È stata una trama B dolce che si è intrecciata bene con la trama A
che, combinata, ha dato vita a un episodio festivo dolce ma
terrificante, adatto sia ad Halloween che a Natale.
Potrebbe sembrare che la maggior
parte dei migliori episodi di Grimm sia avvenuta nella
terza stagione, e i vostri occhi non vi stanno ingannando. Chiedete
a qualsiasi fan di questa serie sottovalutata e vi dirà che la
terza stagione è stata l’apice di Grimm, e “El Cocuy” è
uno dei motivi per cui lo è stata.
In questo emozionante episodio, i
criminali vengono fatti fuori in modo brutale, grazie a un
personaggio di una leggenda latina che crede nella giustizia
celeste. Sebbene sia facile fare il tifo per l’antieroe spirituale,
“El Cocuy” ci porta a chiederci fino a che punto è troppo
quando si prende la giustizia nelle proprie mani?
Dopo che il virus che non deve
essere eliminato ha colpito la vita di tutto il pianeta nel 2020,
siamo diventati più consapevoli delle malattie mortali. Forse è per
questo che l’episodio della seconda stagione, “Quill”, è ancora un
episodio efficace a distanza di 12 anni, perché è inquietante nel
senso che tutto potrebbe essere possibile.
In “Quill” inizia a diffondersi una
malattia contagiosa che porta i contagiati a diventare feroci e ad
attaccare violentemente le persone. È un episodio davvero
terrificante, che non ha paura di aumentare il numero dei
morti; e abbiamo davvero paura che alcuni dei nostri
protagonisti non riescano a superare indenni l’episodio. Questa è
la bellezza di “Quill” e il motivo per cui è un episodio
imperdibile per i fan di Grimm.
Sulla scia dell’episodio
precedente, “Revelation” si apre con Nick che si azzuffa con il
padre di Monroe, mentre i piani della cena di famiglia di Monroe
(Silas Weir Mitchell) prendono una piega orribile.
Una volta terminati i battibecchi, però, l’episodio inizia a
trovare la sua vera forza nell’esplorazione delle relazioni
centrali dello show, concentrandosi sulla fuga di Adalind
(Claire Coffee) dalla residenza del Principe
Viktor (Alexis Denisof) e sugli omicidi commessi
da Woden (Matt Lasky) a Portland.
Il film è intrinsecamente
incentrato sulla natura del legame tra Nick e Monroe, con
l’amicizia del duo in gran parte definita dalla totale dipendenza
di Nick dai Wesen per apprendere elementi culturali sulle creature
a cui dà la caccia. Dando anche a Juliette e Rosalee (Bree
Turner) una maggiore attenzione emotiva,
“Revelation” è un episodio brillante per il suo lavoro
sulle dinamiche dei personaggi e sulla loro
evoluzione.
Episodio che ha permesso a molte
delle parti in movimento della quinta stagione di iniziare a
combinarsi, introducendo allo stesso tempo un’idea completamente
nuova nella trama, “Map of the Seven Knights” è un episodio molto
movimentato e frenetico come quelli presentati da Grimm .
Lo zio di Monroe, in possesso dei libri dei Grimm, fugge a Portland
con la speranza di vendere la collezione a Nick mentre è inseguito
dagli agenti di Black Claw. Nel frattempo, il Capitano Renard
(Sasha Roiz) aiuta una figura politica e Trubel
(Jacqueline Toboni) si incontra con Eve per
discutere di Nick e Adalind.
Tuttavia, sono forse i momenti
finali dell’episodio a definirne la brillantezza, con Nick e i suoi
amici che scoprono un’antica mappa che porta a qualcosa di
significativo che potrebbe aiutarli nella loro lotta contro
l’Artiglio Nero. Accendendo un’avventura in Europa e impregnando la
quinta stagione di un grande senso di urgenza e di eccitazione, “La
mappa dei sette cavalieri” è un punto culminante del senso
dell’avventura diGrimmal
suo meglio.
La prima stagione di
Grimm ha mantenuto la formula del “crimine della
settimana” mentre stabiliva il suo equilibrio tra dramma del
mondo reale e intrigo fantastico, un approccio che ha fornito una
serie di misteri soprannaturali divertenti e ben contenuti. Il
migliore di questi è “Leave it to Beavers”, che segue le indagini
di Nick sulla morte di un operaio edile che coinvolge un direttore
dei lavori Hässlich, il quale mette due mietitori contro Nick per
uccidere il Grimm.
Con un testimone dell’omicidio che
è un Eisbiber, l’episodio vede il personaggio secondario preferito
dai fan, Bud Wurstner (Danny Bruno), giocare un
ruolo più significativo, in quanto raduna i suoi compagni Eisbiber
per trovare il coraggio e opporsi a coloro che li opprimono. Con
l’invito di Monroe a cenare con Nick e Juliette e la lotta di Nick
con i Mietitori, “Leave it to Beavers” raggiunge un
perfetto equilibrio tra azione, mistero e momenti affascinanti dei
personaggi, risultando la puntata più completa della prima
stagione.
In termini di intrattenimento
televisivo, ci sono poche cose così gratificanti come una serie di
successo che termina in bellezza. Grimm ha fatto
esattamente questo con il finale, giustamente intitolato “The End”,
che ha concluso le sei stagioni e i 123 episodi della serie. Con il
malvagio Zerstörer (Wil Traval) che si aggira per
Portland, Nick e i suoi alleati devono essere disposti a
sacrificare tutto per evitare che il mondo vada incontro a una fine
terrificante.
L’episodio abbonda di momenti
fondamentali per i personaggi, da sacrifici eroici a scintille di
genio che ribaltano le sorti della lotta contro Zerstörer a favore
di Nick. Emozionante e, in diverse occasioni, completamente al
cardiopalma, “The End” eccelle nel generare tutti i brividi che i
fan speravano di ottenere dal finale, pur consegnando un
finale gratificante e trionfale che sembra meritato e
conclusivo.
Una puntata adrenalinica che ha
visto i principali eroi e cattivi della serie mettere da parte le
loro differenze per combattere un male più grande, “La legge del
sacrificio” è tanto gratificante quanto esilarante. Quando i Verrat
vengono a sapere che Adalind si è rivolta al capitano Renard per
proteggere lei e il suo bambino, inviano degli agenti per
recuperare il bambino. Nick si avvale dell’aiuto dei suoi amici per
contrastare i Verrat mentre sua madre, Kelly (Mary
Elizabeth Mastrantonio), cerca di affrontare i reali
Wesen.
L’episodio offre un sacco di
emozioni nelle sue scomode alleanze tra i personaggi, mentre
l’espansione della mitologia della serie dimostra quanto
Grimm sia bravo quando si impegna attivamente in un
compito del genere. Tuttavia, l’episodio sarà
semprericordato per i suoi avvincenti colpi di
scena, il migliore dei quali arriva nei momenti
finali, quando Kelly prende con sé la piccola Diana per portare la
potente bambina in un luogo più sicuro.
“Zerstörer Shrugged”
Stagione 6, episodio
12
Man mano che Diana cresceva nel
corso della serie, anche lei diventava più potente, con molte
entità malvagie che cercavano di usare il suo potere per i loro
sporchi piani. L’arco finale di Grimm ruota attorno a
questo, con il penultimo episodio, “Zorstörer Shrugged”, che vede
il Wesen titolare arrivare a Portland con dei piani per la bambina.
Nick rivisita il suo passato in cerca di risposte. Rosalee, Monroe
ed Eve fanno un’importante scoperta sulla natura del misterioso
bastone, mentre Hank (Russell Hornsby) e Wu
(Reggie Lee) sono chiamati a intervenire su una
scena del crimine legata alla minaccia emergente della banda.
Come preparazione al gran finale,
“Zerstörer Shrugged” costruisce in modo eccellente il
terrore e la suspense, preparando il terreno per quella che sarà la
battaglia più importante della vita di Nick.
L’esplorazione dell’Altro Luogo è intrigante senza essere
prepotente, mentre i momenti finali in cui Zerstörer uccide non
solo uno, ma due alleati di Nick sono uno dei momenti più
scioccanti dell’intera serie.
“Cry Havoc”
Stagione 4, episodio
22
Utilizzando come trampolino di
lancio la scioccante conclusione di “Headache”, in cui Nick trova
un pacco contenente la testa di sua madre, il finale della quarta
stagione si svolge a un ritmo frenetico, mentre Nick viene
trascinato in un viaggio emotivamente devastante. Ancora sconvolto
ma desideroso di vendetta, Nick rintraccia Kenneth (Nico
Evers-Swindell) prima di affrontare la perfida
Juliette. Nel frattempo, i suoi colleghi poliziotti ripuliscono
le conseguenze della sua vendetta a loro vantaggio, mentre Trubel
lo aiuta a fare ciò che lui non può.
Con Nick sul piede di guerra e i
suoi amici che non hanno altra scelta se non quella di aiutarlo
dove possono, “Cry Havoc” è caratterizzato da un senso di urgenza e
da un ritmo narrativo incalzante. Tuttavia, trova ancora il tempo
per far gioire Nick del suo dolore, che viene accumulato da un
colpo brutale dopo l’altro. Senza dubbio ilGrimmpiù cupo, “Cry Havoc” è
ancora uno degli episodi più complessi ed emotivamente pesanti
della serie.
“Tribunal”
Stagione 4, episodio
10
Un episodio che ha suscitato
emozioni come pochi altri, “Tribunal” vede Monroe sotto processo
con i Wesenrein per i crimini commessi contro la sua specie. In una
corsa contro il tempo per salvare il suo amico, Nick non si ferma
davanti a nulla per trovare risposte sulla posizione dei Wesenrein.
Il sergente Wu interroga qualcuno che potrebbe avere delle risposte
sulla posizione di Monroe, mentre Rosalee e Juliette cercano di
trovare indizi su una lista di invitati al matrimonio.
Appassionante, divertente e
sanguinoso, ma allo stesso tempo caratterizzato da una storia
intrigante e da numerosi momenti di commozione e di elevazione dei
personaggi, “Tribunal” è l’emblema dei Grimm al
loro massimo splendore. La dichiarazione d’amore di Monroe per
Rosalee – per la quale sta affrontando un processo – è un momento
indimenticabile dell’episodio, così come la sequenza in cui Nick e
gli altri arrivano in soccorso di Monroe e i momenti in cui
Juliette impara a capire cosa serve per essere una Hexenbiest.
“Ambizione bionda”
Stagione 3, episodio
22
Come questa lista ha già
dimostrato, Grimm è una serie che sa come eseguire un
finale di stagione. L’episodio “Blond Ambition” della terza
stagione ne è una grande testimonianza, seguendo gli eventi che
ruotano attorno al matrimonio di Monroe e Rosalee. Adalind continua
il suo pericoloso piano, trasformandosi in Juliette per sedurre
Nick e creare scompiglio nella sua relazione, giocando anche con il
capitano Renard.
Sebbene l’episodio sia ricco di
inganni e di oscurità, “Blond Ambition” si concentra
saggiamente sul dolce e tanto atteso matrimonio di Monroe e
Rosalee, utilizzando l’amore dei due personaggi preferiti
dai fan come fulcro per contrapporre gran parte di ciò che accade
intorno ad esso. La terza stagione si è conclusa con l’uccisione
del Capitano Renard e la perdita dei poteri Grimm da parte di Nick,
con uno straordinario cliffhanger che ha lasciato i fan a bocca
aperta.
“L’inizio della fine parte 1 e
2”
Stagione 5, episodi 21 e
22
Gli ultimi due episodi della quinta
stagione di Grimm, un altro finale sensazionale e un punto
di forza della serie, sono stati elogiati da tutti perché hanno
presentato un unico capitolo continuo che è volato via rapidamente.
Artiglio Nero mette in atto un’abile manovra per incastrare Hank e
Nick è costretto a passare all’offensiva per risparmiare il suo
amico. Nel frattempo, Adalind lotta per controllare gli impulsi
violenti di Diana, il capitano Renard inizia a comportarsi in modo
strano mentre Artiglio Nero acquisisce potere e gli alleati di Nick
si affannano per opporre una qualche resistenza.
Intensamente drammatico e
dotato di un ritmo avvincente, “L’inizio della fine” è davvero il
meglio della prosperitàGrimm,
che mescola il dramma dei personaggi, l’azione fantasy e
l’intrigante intrigo politico del mondo della storia in un violento
miscuglio di suspense con le spalle al muro. È la conclusione
perfetta di quella che è la stagione più grande e ambiziosa di
Grimm.
Guarda la nuova inedita clip
da Grimm 5×04, il quarto atteso
episodio che si intitolerà “Maiden Quest” e che andrà in onda
sul network americano della NBC.
Grimm è una serie
televisiva statunitense trasmessa dal 28 ottobre 2011 sul canale
NBC. In Italia viene invece trasmessa in prima visione a
partire dal 2 luglio 2012 sul canale pay Steel e
successivamente da Premium Action; in chiaro su Italia 2 a partire
dal 10 aprile 2013.
Nick Burkhardt è un detective della
omicidi di Portland con una particolare abilità: vedere il lato
oscuro, le “bestie selvagge”, che si nascondono nelle persone che
lo circondano. La sua vita cambia improvvisamente dopo l’incontro
con sua zia Marie, che gli rivela di essere l’ultimo discendente di
una famiglia di cacciatori chiamati col nome “Grimm”, che
combattono una famiglia di creature soprannaturali noti come
Wesen, per difendere il genere umano. Dopo aver indagato sul
suo passato, Nick si rende conto di dover seguire il proprio
destino. IWesen sono quasi sempre uomini bestia tranne rare
e potenti eccezioni e non tutti sono aggressivi nei confronti degli
esseri umani.
Il network americano della NBC ha
diffuso il promo ufficiale di Grimm
5×03, il terzo episodio che si
intitolerà “Lost Boys” e che andrà in onda prossima
settimana.
Guarda il promo ufficiale
di Grimm 5×02, il secondo episodio
che si intitolerà “Clear and Wesen Danger” del
quinto atteso ciclo della serie televisiva di successo trasmessa
dal network americano NBC.
Il network americano della NBC ha diffuso la prima foto
ufficiale di Grimm 5, il quinto
atteso ciclo di episodio della serie televisiva di successo che
andrò in onda in autunno.
Mentre cresce l’attesa per il
debutto di Grimm 5, quinto ciclo di
episodio dello show di successo trasmesso dal network americano
NBC oggi arriva la notizia che l’attrice
Carlson Young è entrata a far parte del cast
della serie che debutterà ad autunno.
Carlson Young
secondo TVLine
interpreterà Selina Golias, una donna di carattere
che sopravvivere ad un attacco di forze naturale in seguito alla
morte del fidanzato. Questo evento la cambierà totalmente.
Cresce l’attesa per il debutto
di Grimm 5, il nuovo inedito ciclo
di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network
americano The CW. Ebbene oggi per ingannare l’attesa vi sveliamo
alcune anticipazioni su .
In Grimm 5 approfondiremo le
motivazioni della presenza di tanti Wesen, con
un movimento notevole di Wesen in città,
ma fortunatamente ci sarà comunque Nick
a risolvere il tutto poco per volta.
Si intitola Highway of
Tears, Grimm 4×06, la sesta puntata
dell’atteso quarto ciclo di episodi della serie di successo
trasmessa dal nework americano della NBC.
In Grimm 4×06 La
giustificazione per Nick (DavidGiuntoli) per diventare di nuovo un Grimm si fa
molto più forte sulla scia del più recente attacco contro Monroe
(Silas Weir Mitchell) e Rosalee
(BreeTurner). Al lavoro,
intanto, Nick e Hank (Russell Hornsby) sono chiamati su un tratto
di autostrada che funge da area di sosta per via di un
orribile rito Wesen. A Vienna, Viktor (guest star
AlexisDenisof) si incontra con
un Adalind completamente a pezzi (ClaireCoffee), pronto per essere di aiuto nel trovare e
recuperare il bambino. Nel frattempo, Trubel (guest star
Jacqueline Toboni) è sorpresa dall’arrivo
improvviso di un vecchio amico.
Si intitola The Last Fight., Grimm 4×03, il
terzo episodio della quarta stagione della serie televisiva di
successo trasmessa dal network americano della NBC.
In Grimm
4×03 Dopo che Nick
(DavidGiuntoli) ha una
bizzarra, visione inquietante, lui e Hank
(RussellHornsby) si trovano su un
caso che li porta nel mondo della boxe. Trubel (guest
starJacquelineToboni) si
ritrova sotto l’occhio vigile dell’ agente Chavez (guest
starElizabeth Rodriguez) prima di saltare sul ring
per aiutare con le indagini di Nick. Nel frattempo, Monroe
(SilasWeirMitchell)
e Rosalee (BreeTurner)
ricevono un aiuto inaspettato nel capire un modo per ripristinare
le capacità Grimm di Nick. Altrove, Adalind (Claire
Coffee) incontra un visitatore misterioso nella sua cella
sotterranea.
Grimm è
una serie televisiva statunitense trasmessa dal 28
ottobre 2011 sul
canale NBC. In Italia viene invece trasmessa in
prima visione a partire dal 2 luglio 2012 sul
canale pay Steel e successivamente da Premium
Action; in chiaro su Italia 2 a partire dal 10
aprile 2013.
Nick Burkhardt è
un detective della omicidi di Portland con una
particolare abilità: vedere il lato oscuro, le “bestie selvagge”,
che si nascondono nelle persone che lo circondano. La sua vita
cambia improvvisamente dopo l’incontro con sua zia Marie, che gli
rivela di essere l’ultimo discendente di una famiglia di cacciatori
chiamati col nome “Grimm”, che combattono una famiglia di creature
soprannaturali noti come Wesen, per difendere il genere
umano. Dopo aver indagato sul suo passato, Nick si rende conto di
dover seguire il proprio destino. I Wesen sono
quasi sempre uomini bestia tranne rare e potenti eccezioni e non
tutti sono aggressivi nei confronti degli esseri umani.
Il network della The CW ha diffuso nuove clip di Grimm
4×19, il diciannovesimo episodio che si intitolerà “Iron Hans”:
Grimm è
una serie televisiva statunitense trasmessa dal 28
ottobre 2011 sul
canale NBC. In Italia viene invece trasmessa in
prima visione a partire dal 2 luglio 2012 sul
canale pay Steel e successivamente da Premium
Action; in chiaro su Italia 2 a partire dal 10
aprile 2013.
Nick Burkhardt è
un detective della omicidi di Portland con una
particolare abilità: vedere il lato oscuro, le “bestie selvagge”,
che si nascondono nelle persone che lo circondano. La sua vita
cambia improvvisamente dopo l’incontro con sua zia Marie, che gli
rivela di essere l’ultimo discendente di una famiglia di cacciatori
chiamati col nome “Grimm”, che combattono una famiglia di creature
soprannaturali noti come Wesen, per difendere il genere umano.
Dopo aver indagato sul suo passato, Nick si rende conto di dover
seguire il proprio destino. I Wesen sono quasi sempre
uomini bestia tranne rare e potenti eccezioni e non tutti sono
aggressivi nei confronti degli esseri umani.
Il network americano della NBC ha
diffuso il promo ufficiale di Grimm
4×17, il diciassettesimo episodio che si
intitolerà “Hibernaculum”:
Grimm è
una serie televisiva statunitense trasmessa dal 28
ottobre 2011 sul
canale NBC. In Italia viene invece trasmessa in
prima visione a partire dal 2 luglio 2012 sul
canale pay Steel e successivamente da Premium
Action; in chiaro su Italia 2 a partire dal 10
aprile 2013.
Nick Burkhardt è
un detective della omicidi di Portland con una
particolare abilità: vedere il lato oscuro, le “bestie selvagge”,
che si nascondono nelle persone che lo circondano. La sua vita
cambia improvvisamente dopo l’incontro con sua zia Marie, che gli
rivela di essere l’ultimo discendente di una famiglia di cacciatori
chiamati col nome “Grimm”, che combattono una famiglia di creature
soprannaturali noti come Wesen, per difendere il genere umano.
Dopo aver indagato sul suo passato, Nick si rende conto di dover
seguire il proprio destino. I Wesen sono quasi sempre
uomini bestia tranne rare e potenti eccezioni e non tutti sono
aggressivi nei confronti degli esseri umani.