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Uma Thurman vs Jesse Eisenberg e Kristen Stewart in American Ultra

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Uma Thurman è stata ingaggiata per recitare al fianco di Jesse Eisenberg e Kristen Stewart per American Ultra di Nima Nourizadeh (Project X).

American Ultra, scritto da Max Landis (Chronicle), segue la storia di Mike che, accanto alla sua fidanzata Phoebe, viene preso di mira per un’operazione segreta del governo americano capeggiata dal personaggio della Thurman. American Ultra, le cui riprese inizieranno ad Aprile 2014, sarà prodotto da Anthony Bregman della Likely Story e da David Alpert e Britton Rizzio della Circle of ConfusionKevin Frakes della PalmStar Media Capital e Raj Brinder Singh della Merced Media Partner figurano, invece, come produttori esecutivi.

Fonte: Comingsoon.net

 

Uma Thurman su Harvey Weinstein: “Non merita una pallottola”

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Uma Thurman su Harvey Weinstein: “Non merita una pallottola”

Il giorno del Thanksgiving è trascorso da poche ore e c’è chi ha tenuto a ringraziare tutte le persone vicine, tranne una. Come Uma Thurman, che in un post su Instagram rompe finalmente il silenzio sulla faccenda Harvey Weinstein capitolando quel giudizio tanto atteso dai media dopo lo scoppio dello scandalo sessuale ad Hollywood:

Felice Giorno del Ringraziamento. Sono grata di essere viva, sono grata per tutti coloro che amo e per tutti coloro i quali hanno il coraggio di prendere posizione per gli altri. Recentemente ho detto che ero arrabbiata, e ho diversi motivi, #metoo, in caso non lo abbiate capito dall’espressione sul mio viso. Penso sia importante prendersi il giusto tempo, essere onesti, essere precisi… Felice Giorno del Ringraziamento a tutti! (Tranne che a te, Harvey, e a tutti i tuoi malvagi cospiratori – sono felice che la cosa stia andando per le lunghe – non meriti una pallottola) – rimanete sintonizzati Uma Thurman.

La Thurman aveva lavorato ben sette volte con il produttore (tra cui Pulp Fiction e i due capitoli di Kill Bill diretti da Quentin Tarantino) e si era riservata del tempo prima di rispondere alle domande dei giornalisti. Alla fine del messaggio spunta anche un minaccioso “stay tuned“: dobbiamo aspettarci ulteriori accuse da parte dell’attrice?

Fonte: THR

Uma Thurman interpreta Anita per Epstein & Friedman

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uma thurmanLa bella Uma Thurman , vista di recente in Quello che so sull’amore, sarà la protagonista del biopic Anita, diretto dai registi Rob Epstein e Jeffrey Friedman, che lavoreranno su una sceneggiatura di Chad Hodge. I due non sono nuovi al genere, avendo portato sul grande schermo da poco Lovelace, altro biopic sulla star del porno anni Settanta Linda, interpretata da Amanda Seyfried.

Anita Bryant è semi sconosciuta in Italia, mentre negli States è negativamente ben nota per essere stata una ex cantante e testimonial pubblicitaria che divenne famosa per aver fondato il movimento cristiano fondamentalista “Save Our Children”. La campagna religiosa e sociale scatenò fortissimi dibattiti e inauguro veementi campagne contro l’omosessualità, fino ad arrivare addirittura a rovesciare una legge per i diritti dei gay in Florida, avendo anche forti scontri con la comunità capitanata da Harvey Milk.
Nel film si racconterà dell’incontro che Anita ebbe in casa sua con uno sceneggiatore gay, al quale raccontò la sua storia e le sue crociate, che ne distrussero la carriera nel mondo dello spettacolo. Chissà, potrebbe trattarsi del ruol che la Uma Thurman aspetta da una vita per risollevare la sua carriera fatta ultimamente solo di piccole parti in piccoli film…

Uma Thurman e Alexandra Daddario per Marjane Satrapi

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Uma Thurman, Alexandra Daddario, Barkhad Abdi e Laurent Lafitte si sono uniti al cast del prossimo film di Marjane Satrapi, The Extraordinary Journey of The Fakir.

Il film verrà presentato al mercato del prossimo Festival di Berlino per le prevendite in tutto il mondo. Nel cast ci sono anche Gemma Arterton, Abel Jafri e Seema Biswas.

Il film rappresenta a oggi il progetto più ambizioso della Satrapi, fumettista iraniana naturalizzata francese, che ha fattoil suo esordio in lingua inglese con The Voice con Ryan Reynolds.

Il film sarà basato sul romanzo d’esordio di Romain Puértolas, The Extraordinary Journey of The Fakir Who Got Trapped In An Ikea Wardrobe, uscito nel 2014 e pubblicato in 35 lingue.

Fonte: Variety

Ultron: su Terra-838 il piano di Tony Stark ha funzionato

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Ultron: su Terra-838 il piano di Tony Stark ha funzionato

Il produttore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Richie Palmer, conferma che il piano di Tony Stark, che ha portato alla nascita di Ultron, ha funzionato su Terra-838. Il film, scritto da Michael Waldron e diretto da Sam Raimi, ha presentato al mondo diversi universi e versioni della Terra, con molti richiami a precedenti progetti del Marvel Cinematic Universe. Ad esempio, il film sembra divergere dalla trama di Avengers: Age of Ultron del 2015.

A metà del film, il dottor Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) e America Chavez (Xochitl Gomez) scappano dalla loro Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) sulla Terra-616 e atterrano in quello che sembra l’utopico universo di Terra-838. Lì vengono arrestati e scortati dalle sentinelle di Ultron davanti agli Illuminati: una società segreta di supereroi composta da Karl Mordo (Chiwetel Ejiofor), Capitan Carter (Hayley Atwell), Maria Rambeau/Captain Marvel (Lashana Lynch), Black Bolt (Anson Mount), il professor Charles Xavier (Patrick Stewart) e Reed Richards/Mr. Fantastic (John Krasinski). I fan hanno a lungo teorizzato che i “buoni” robot Ultron visti nel trailer significassero che Tony Stark/Iron Man era un membro degli Illuminati. Sebbene né Robert Downey Jr.Tom Cruise (il più gettonato Tony alternativo) appaiano nel film, il produttore di Multiverso della Follia ha confermato una sospetta connessione tra la Terra-838 e gli eventi di Age of Ultron, che vede Tony non riuscire a mettere in pratica il suo progetto di una “armatura intorno al mondo”. 

In una recente intervista con Empire (tramite  The Direct), il produttore Richie Palmer ha discusso di come Iron Man di Terra-838 abbia consentito la formazione degli Illuminati. In particolare, ha confermato che la squadra di supereroi esiste in “un mondo in cui Ultron sembrava funzionare nel modo in cui [era] destinato [in Age of Ultron]”, il che ha dato a molte persone potenziate l’opportunità di ritirarsi, inclusa Wanda.

“… questo è un mondo in cui Ultron sembrava funzionare nel modo in cui Tony Stark intendeva che lavorasse in Age of Ultron. “Un’armatura intorno al mondo”, Tony stava cercando di convincere i Vendicatori a ritirarsi in Age of Ultron. Questo è un mondo in cui Tony ha creato Ultron, e ha funzionato, e ha detto: “Ehi, chiunque voglia andare in pensione e tornare a casa, può”. E poi gli Illuminati sono venuti a farsi strada dietro le quinte, tirando i fili, ma penso che sia un mondo migliore per questo motivo, e così Wanda è stata in grado di andare avanti e avere la vita che si meritava. Noi come pubblico non sappiamo chi sia il padre di quei bambini in questo universo”.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Ultron: le 10 varianti più potenti nei fumetti

Ultron: le 10 varianti più potenti nei fumetti

Ultron è diventato uno degli esseri più potenti dell’intero Multiverso del MCU nell’ultimo episodio della serie What If…?. L’intera esistenza di Ultron si basa sull’evoluzione in forme sempre più avanzate, sia nella continuity principale di Terra-616 che oltre. Alcune di queste varianti sono più che potenti, in grado di raggiungere un livello cosmico non dissimile da quello della sua controparte animata nella serie Disney+. Tuttavia, ogni iterazione del classico nemico dei Vendicatori diventa sempre più difficile da sconfiggere, indipendentemente dall’universo in cui si trova.

Ultrog

Ultrog è una versione potente di Ultron proveniente da Terra-8311, la stessa realtà che ha prodotto Peter Porker, Spider-Ham. In questo universo antropomorfo, Ultrog ha gli stessi poteri e abilità di base della sua controparte di Terra-616, che sono vastissimi.

Ha una forza e una durata sovrumane grazie alla sua struttura in adamantio. Può anche volare o, nel caso di questo universo, scalare grattacieli come l’Empire State Building. È una creazione di Kangaroo il Conquistatore, una delle varianti nei fumetti più potenti – e divertenti – di Kang il Conquistatore.

Ultimate Ultron

Ultimate Ultron, o Ultron-6, era al momento della sua apparizione in “Avengers #66-68” la versione più avanzata del supercriminale androide. Questa è la prima variante del personaggio ad utilizzare l’adamantio per rafforzare il suo guscio robotico, che lo ha reso virtualmente invulnerabile alle forme più pratiche di attacco.

Poteva anche cambiare forma a suo piacimento grazie ad un dispositivo che riordinava le molecole. Ultron-6 aveva, inoltre, la capacità di volare grazie ad un modulo di volo intercambiabile con cui poteva aumentare il suo corpo.

Yellowjacket (Ultimate Comics)

Esiste un’altra versione definitiva di Ultron, questa di Terra-1610, la realtà di Ultimate Comics. Questa versione di Ultron si chiama Yellowjacket, una versione androide dell’identità da supereroe di Hank Pym.

Questo Ultron non era così diabolico o avanzato come i suoi omologhi 616, ma aveva la capacità di volare e poteva anche rimpicciolirsi o crescere fino a raggiungere altezze enormi. Era anche molto forte: la sua resistenza, infatti, aumentava a mano a mano che le sue dimensioni fluttuavano verso l’alto o verso il basso. Questo Ultron aveva anche artigli affilati come rasoi, intrecciati con una tossina da usare contro i suoi nemici.

Ultron Pym

Un’amalgama ancora più insidioso di Ultron e del suo creatore, Hank Pym, è emerso nella trama di “Rage Of Ultron”, nella continuity della Marvel. In questa storia, Ultron si è letteralmente fuso con Pym, combinando la notevole forza e il potere di Ultron con l’intelletto e il potere sconfinati di Pym come Ant-Man.

L’etica e la morale di Hank Pym sono state a lungo oggetto di sospetti nell’Universo Marvel e, in questa forma, il personaggio raggiunge l’apice. È in grado di passare da Pym a Ultron con estrema facilità, usando quest’abilità per ingannare i Vendicatori e cercare di distruggerli.

Annihilation: Conquest

Ultron è diventato uno degli esseri cosmici più potenti dell’Universo Marvel quando la sua coscienza si è trasferita nella mente di Adam Warlock. I poteri e le abilità di Warlock sono considerevoli. Può volare nello spazio alla velocità della luce e generare esplosioni di energia abbastanza forti da contrastare Thanos, anche quando aveva il Guanto dell’Infinito.

Warlock trae anche un enorme potere dalla sua connessione simbiotica con la Gemma dell’Anima, che ha permesso a Ultron di espandere il suo già straordinario set di poteri per includere le arti mistiche.

Terra-10943

Nella realtà impostata da Terra-10943, Ultron diventa così potente da essere insormontabile per il potere combinato dei Vendicatori e di Kang il Conquistatore. Questo Ultron ha accumulato così tanto potere che è stato in grado di uccidere tutti i Vendicatori del suo mondo e prendere il sopravvento.

La sua armatura, in qualche modo, assume l’aspetto di Distruttore, il manufatto di Asgard, anche se non è chiaro se ci sia una connessione diretta tra i due. Il successo di Ultron in questa realtà è tale da destabilizzare il tempo grazie ai ripetuti e inutili tentativi di Kang di sconfiggerlo, uno sviluppo narrativo con un potenziale assai intrigante per il MCU.

Age of Ultron

Una delle linee temporali future più oscure della Marvel Comics è la realtà “Age of Ultron”, in cui Ultron riesce a conquistare il mondo. Mentre i poteri e le abilità di Ultron sono essenzialmente gli stessi della sua versione di Terra-616, ottiene in realtà molto di più della sua iterazione principale.

È in grado di tornare indietro nel tempo e attaccare i Vendicatori nel passato, stravolgendo la storia e gettando il mondo in un incubo distopico controllato stesso da lui. Comanda anche un esercito di droni, che usa per distruggere New York City e anche molti Vendicatori come Janet Van Dyne, che in questa realtà è una potente versione di Captain Marvel.

Extremis Ultron

Ultron avrebbe incorporato la tecnologia avanzata dell’armatura Extremis di Tony Stark durante la run “The Mighty Avengers” dei primi anni 2000. Durante questo periodo, è stato in grado di assumere un aspetto tecno-organico che potrebbe sembrare veramente umano all’apparenza. Assunse anche una forma femminile che somigliava molto a Janet Van Dyne, ossia Wasp.

Tramite l’armatura Extremis, Ultron può manipolare la materia con il pensiero diretto. Può anche generare esplosioni di energia e campi di forza così forti da essere potenzialmente invulnerabile. La famosa ascia di Ares si ruppe proprio contro uno di questi campi.

Ultron Forever

Una delle versioni più potenti di Ultron divenne il re di Asgard. Ultron Forever emerge in un futuro alternativo in cui Ultron schiavizza la Terra e conquista Asgard con l’aiuto di Loki. Con il potere del Padre del Tutto, Ultron è quasi divino. Il suo più grande vantaggio arriva attraverso l’Odinforce.

L’Odinforce ha una portata davvero cosmica, con la capacità di fermare il tempo, manipolare la realtà e persino riportare in vita le persone come fece Odino con Jane Foster dopo che morì alla fine del suo servizio come potente variante di Thor.

Galactus Ultron

Forse la variante più potente di Ultron è la versione che si è fusa con Galactus. Questo Ultron si è combinato con il divoratore di mondi in “Marvel Universe 2001: Millennial Visions #1”, in una realtà alternativa in cui Silver Surfer ha ricostituito l’androide combinando i suoi pezzi con Galactus.

Ultron-Galactus possiede un potere davvero infinito in virtù del Potere Cosmico, che gli dà la capacità di manipolare, imbrigliare e liberare materia ed energia a livello molecolare. Questa versione di Ultron poteva letteralmente distruggere mondi, cosa di cui aveva bisogno per nutrirsi.

Ultron non sarà nell’Ant-Man di Edgar Wright

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the avengers age of ultronUltron sarà il nuovo villain de sequel di The Avengers che si chiamerà appunto Avengers: Age of Ultron . Tuttavia sembra che questo villain non avrà nè un’origine nè un posto negli altri progetti della Marvel.

Infatti Joss Whedon ha dichiarato che non avrà intenzione di mostrare nel suo film Hank Pym, mente creatrice dell’Intelligenza Artificiale nei fumetti, mentre anche Edgar Wright, regista di Ant-Man, ha detto che Ultron non sarà nel suo film.

Intervistato in merito alla questione durante la promozione di The World’s End, Edgar Wright ha detto: “Non potrei davvero pronunciarmi in merito, ma dirò di no. Non ci sarà“.

E a questo punto la domanda lecita che possiamo porci è: chi sarà il villain in Ant-man se non Ultron?

Fonte: CBM

Ultras: trailer film originale Netflix

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Ultras: trailer film originale Netflix

Primo teaser ufficiale di ULTRAS, film originale Netflix in associazione con Mediaset, prodotto da Indigo Film, che uscirà in alcuni cinema selezionati il 9, 10 e 11 marzo  e sarà disponibile su Netflix dal 20 marzo.

Alla regia Francesco Lettieri, autore di oltre sessanta videoclip (per Liberato, Calcutta, Emis Killa, Thegiornalisti, Motta e molti altri che hanno ottenuto 160 milioni di visualizzazioni complessive) e qui al suo esordio con un lungometraggio.

Il film è scritto dallo stesso Lettieri insieme a Peppe Fiore, e ha come protagonisti Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia e Antonia Truppo.  Le musiche di Ultras sono di Liberato.

Ultras: la trama

Napoli. A quasi cinquant’anni Sandro è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras con cui ha passato tutta la vita allo stadio: una vita di violenza, scontri, passioni e valori incrollabili. Ma ora che un Daspo gli impedisce di avvicinarsi alla curva, quei valori iniziano a vacillare. Sandro sente per la prima volta il bisogno di una vita normale, di una relazione, magari anche di una famiglia. E ha incontrato Terry che è bellissima e non ha paura di niente.

Angelo ha sedici anni e considera gli Apache la sua famiglia, Sandro la sua guida, la persona che ha preso il posto di  suo fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri di una trasferta. ULTRAS è la storia della loro amicizia, di una fede e di un amore scanditi dalle ultime settimane di un campionato di calcio. E dell’inevitabile incontro di entrambi con il proprio destino.

Ultras: trailer del film di Francesco Lettieri con le musiche di Liberato

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È ora disponibile il trailer ufficiale di Ultras, film originale Netflix in associazione con Mediaset, prodotto da Indigo Film, che uscirà in alcuni cinema selezionati il 9, 10 e 11 marzo distribuito da Indigo Film (per le sale: www.ultrasilfilm.com/) e sarà disponibile su Netflix dal 20 marzo.

Alla regia Francesco Lettieri, autore di oltre sessanta videoclip (per Liberato, Calcutta, Emis Killa, Thegiornalisti, Motta e molti altri che hanno ottenuto 160 milioni di visualizzazioni complessive) e qui al suo esordio con un lungometraggio.

Il film è scritto dallo stesso Lettieri insieme a Peppe Fiore, e ha come protagonisti Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia e Antonia Truppo.

Le musiche di Ultras sono di LIBERATO.

Ultras – la sinossi

Napoli. A quasi cinquant’anni Sandro è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras con cui ha passato tutta la vita allo stadio: una vita di violenza, scontri, passioni e valori incrollabili. Ma ora che un Daspo gli impedisce di avvicinarsi alla curva, quei valori iniziano a vacillare. Sandro sente per la prima volta il bisogno di una vita normale, di una relazione, magari anche di una famiglia. E ha incontrato Terry che è bellissima e non ha paura di niente.

Angelo ha sedici anni e considera gli Apache la sua famiglia, Sandro la sua guida, la persona che ha preso il posto di  suo fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri di una trasferta. ULTRAS è la storia della loro amicizia, di una fede e di un amore scanditi dalle ultime settimane di un campionato di calcio. E dell’inevitabile incontro di entrambi con il proprio destino.

Ultras: presentato l’esordio al cinema di Francesco Lettieri

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Ultras: presentato l’esordio al cinema di Francesco Lettieri

Nelle settimane da paura di contagio da coronavirus, anche il mondo delle presentazioni alla stampa dei film si organizza e fa sorridere se si pensa che Ultras, il film esordio di Francesco Lettieri, è stato presentato alla stampa in conferenza streaming e verrà distribuito su Netflix, quindi sempre in streaming, a partire dal 20 marzo, segnando l’inizio di una collaborazione tra Indigo e il gigante dello streaming.

Ultras prima co-produzione Indigo Netflix

A parlarne è Nicola Giuliano, produttore, che ha raccontato così il coinvolgimento di Netflix nella produzione del film: “Ci hanno chiesto cosa stavamo sviluppando e noi eravamo al lavoro su questa sceneggiatura di Peppe Fiore e Francesco Lettieri. Appena hanno finito di leggerla l’hanno immediatamente apprezzata, e hanno deciso di finanziare il film – ha raccontato Giuliano – In un momento in cui, in Italia, esordire non è proprio semplice, questo ha permesso a noi e a Francesco di fare il film che voleva, il che è l’obbiettivo primario di un produttore, secondo me. Avevo notato i suoi video e la prima sensazione sull’argomento di cui parlava la storia è stata respingente, devo dire, ma qui dentro c’è una storia che ha alcuni aspetti straordinari, quasi miracolosi, perché può coniugare un racconto assolutamente realistico con il passo dell’epica, la drammaturgia di un racconto classico. C’è poi un grande amore per tutti i personaggi del film, anche per chi compie gesti riprovevoli ma è pur sempre un essere umano. È una cosa rara nel cinema italiano. Sono molto contento del film e credo che la fruizione di Netflix.”

Non un film sulla tifoseria ma sulla fede

Francesco Lettieri, noto soprattutto per la sua carriera di regista di videoclip, ha dichiarato: “Ad un certo punto della mia carriera di regista di videoclip mi sono sentito pronto a scrivere un film insieme a Peppe Fiore. Ci siamo messi a cercare una storia ed è uscito fuori un vecchio soggetto per un video per Calcutta mai realizzato, ambientato nel mondo degli ultras, con questo Moicano che viveva una storia d’amore a distanza con la sua squadra del cuore, essendo soggetto a Daspo. A differenza di altre grandi città, i tifo di Napoli si concentra su un’unica squadra, poi rappresenta la sfida del meridione contro le grandi corazzate del nord, c’è quindi nella tifoseria calcistica si concentrano tante altre spinte ed energie. Il tifo è cambiato dagli anni ’80 ai 2000. Era più folkloritstico e colorato, ora è cupo e combattuto, vive una grande crisi con la violenza e gli scontri che per fortuna sono sempre più rari. Il tema calcistico però non era al centro del nostro interesse, noi ci concentriamo più sui sentimenti di appartenenza a una tribù, sul senso della fede.”

Ultras è una storia universale

A sottolineare questo aspetto è lo sceneggiatore Peppe Fiore, che spiega: “Non sono tifoso, non vado mai allo stadio e non conosco il calcio. Mi interessava l’universalità nella cornice del movimento ultras, perché per quello che riguarda il calcio in senso stretto, sono un analfabeta. Ma dentro questo argomento ci ho trovato in nuce i  temi classici che Francesco ha già raccontato nei videoclip, un modo di raccontare i sentimenti, con cui negli anni ha creato la sua tipicità: immagini autoriali al servizio di una storia d’argomento popolare che parlasse a tutti. Nel film c’è l’epica e il romanticismo. Nella figura di questo cinquantenne ultras con Daspo c’era la vena di malinconia che attraversa il cinema di Francesco che prima di essere un regista è un grande narratore. La cosa molto bella e speciale di questo esordio di Francesco è che ci fossero, all’interno una storia spettacolare, con una componente visiva importante, tutta una serie di temi di relazioni e sentimenti che appartengono al suo mondo narrativo.”

Ultras arriverà al cinema, in una uscita evento, per tre giorni, il 9, 10 e 11 marzo, mentre a partire dal 20 marzo sarà disponibile su Netflix. Diretto da Francesco Lettieri, il film è basato su una sceneggiatura firmata da Lettieri stesso con Peppe Fiore e vede protagonisti Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia, Antonia Truppo. Musiche di Liberato. Ultras è una produzione Indigofilm, un film originale Netflix in associazione con Mediaset. 

Ultras, la sinossi

Napoli. A quasi cinquant’anni Sandro è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras con cui ha passato tutta la vita allo stadio: una vita di violenza, scontri, passioni e valori incrollabili. Ma ora che un Daspo gli impedisce di avvicinarsi alla curva, quei valori iniziano a vacillare. Sandro sente per la prima volta il bisogno di una vita normale, di una relazione, magari anche di una famiglia. E ha incontrato Terry che è bellissima e non ha paura di niente. 

Angelo ha sedici anni e considera gli Apache la sua famiglia, Sandro la sua guida, la persona che ha preso il posto di  suo fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri di una trasferta. ULTRAS è la storia della loro amicizia, di una fede e di un amore scanditi dalle ultime settimane di un campionato di calcio. E dell’inevitabile incontro di entrambi con il proprio destino.

Ultras, recensione del film di Francesco Lettieri

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Ultras, recensione del film di Francesco Lettieri

Dopo aver saltato la programmazione prevista per tre date in sala (9-10-11 marzo) a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, Ultras, esordio al lungometraggio di Francesco Lettieri, arriva su Netflix, disponibile dal 20 marzo, per fare ulteriore compagnia agli abbonati in quarantena.

Famoso per i videoclip che ha realizzato per Calcutta, Motte e per Liberato, che firma anche la bella colonna sonora del film, Lettieri si cimenta con il lungometraggio in cui riversa la sua esperienza e anche la sua poetica, già rintracciabile nell’occhio con cui vede e racconta la musica degli artisti con i quali ha collaborato.

La trama di Ultras

La storia del film nasce da un soggetto scritto per un video di Motta, che ha rielaborato con Peppe Fiore e sviluppato in una sceneggiatura. L’ambientazione è quella della periferia napoletana, i protagonisti un gruppo di ultras che si fanno chiamare Apache e il loro ex leader, Sandro, un DASPO che non può più seguire la sua passione per il calcio e per il Napoli e che si trova in un momento cruciale della sua vita.

A cinquant’anni, l’uomo che tutti chiamano ‘O Mohicano, si confronta da una parte con il suo retaggio di capo ultras, di leader della tribù di tifosi, una dimensione che lo soffoca e lo attira a sé, dall’altra con la volontà di evadere per la prima volta dall’unica realtà che lui abbia mai conosciuto, possibilità di evasione che gli viene offerta dall’incontro con Terry, una donna vivace e in pace con se stessa, che pur trovando piacere nella sua compagnia, non sembra aver bisogno di lui, né di nessun altro uomo.

La realtà di Sandro deflagra nel momento in cui si rende conto che, prima di riuscire ad andare avanti con la sua vita e i suoi desideri, deve mettere ordine nel suo passato, appianando i conflitti tra vecchi e nuovi ultras ed espiare una colpa che ancora grava sulla sua anima.

La tribù degli ultras

Lettieri non racconta il calcio, né racconta i tifosi in senso stretto, il fuoco del suo racconto è sulla tribù e sull’umanità verace, a volte respingente, che in essa si agita, è sull’individuo protagonista, figura tragica ed eroica che prova a scappare dai suoi demoni. A dare corpo  a Sandro c’è Aniello Arena, già protagonista della fiaba garroniana di Reality e ora alle prese con un ruolo che lo pianta ben dentro il tessuto della realtà ma che l’occhio del regista trasfigura in eroe che combatte la furia degli dei e del caso per riuscire a salvarsi, a salvare i suoi, e ritrovare quell’umanità che nei fuochi di gioventù era andata perduta.

Intorno a Sandro si muovono moltissimi personaggi, ognuno con una propria complessità e una propria ragione, e ognuno di essi è mosso dalle proprie viscere. Con Ultras, Lettieri ci offre il ritratto veritiero appassionato eppure respingente di una fetta di umanità che nella dimensione tribale, tra bene e male, trova la sua identificazione.

L’inedita Napoli di Ultras

Trai tanti personaggi che popolano Ultras, un posto d’onore spetta alla città di Napoli. Come aveva fatto anche Claudio Giovannesi con La paranza dei bambini, Francesco Lettieri porta sullo schermo una Napoli nota eppure differente, lontana dalle immagini da cartolina, dagli scorci famosi, una Napoli che si ammanta di tutta la sua bellezza sporca e antica, magica e affascinante eppure implacabile.

Ultras racconta l’epica tragica di un uomo che fugge dal proprio passato ma che per lasciarselo alle spalle deve affrontarlo, tenendosi pronto anche a scontrarsi con i membri della sua stessa tribù.

UltraPop Festival: la nuova edizione dal 21 al 25 marzo

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UltraPop Festival: la nuova edizione dal 21 al 25 marzo

Dopo il successo dell’edizione precedente, il gruppo editoriale NetAddiction è lieto di annunciare la seconda edizione di UltraPop Festival, l’evento digitale totalmente live su Twitch dedicato all’intrattenimento, alla scienza ed alla cultura pop a 360 gradi organizzato e promosso da Multiplayer.it, Movieplayer.it e Leganerd.com. Un festival gratuito ed aperto a tutti senza necessità di registrazione, che può essere seguito in diretta su Twitch, Facebook e YouTube oppure in differita su YouTube e anche in Podcast, comodamente da casa o da dove si preferisce, da qualsiasi device; interattivo grazie alle piattaforme social che assicurano il massimo coinvolgimento degli spettatori che possono commentare e interagire live o in differita.

UltraPop Festival: dal 13 al 19 luglio l’evento digitale sull’intrattenimento

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Il gruppo editoriale NetAddiction è lieto di annunciare la prima edizione di UltraPop Festival, il nuovo evento digitale dedicato all’intrattenimento, nato con l’idea raccontare e di vivere insieme gli aspetti più salienti di questa prima, atipica, metà del 2020 e di analizzare quello che succederà nella seconda metà dell’anno. Un festival gratuito aperto a tutti che, con la sospensione momentanea degli eventi fisici, vuole dare il suo contributo ed intrattenere gli appassionati di cinema, serie TV, videogiochi, scienza e cultura nerd con appuntamenti che possono essere seguiti comodamente da casa, dal lavoro e dalle vacanze.

Le dirette si svolgeranno dal 13 luglio al 19 luglio, tutti i giorni, dalle 15.00 alle 22.00 sui canali Twitch di NetAddiction.

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Ultraman: recensione della nuova serie Netflix

Ultraman: recensione della nuova serie Netflix

Nata nel 1966 in Giappone, la serie fantascientifica Ultraman ha avuto nel corso dei decenni numerosi seguiti, sia televisivi che cinematografici. L’iconico personaggio torna ora, dal 1 aprile, alla ribalta grazie alla nuova serie Netflix, che con 13 episodi si pone come sequel diretto dell’originale. Diretta da Kenji Kamiyama e Shinji Aramaki, Ultraman è la prima serie anime interamente realizzata in 3DCG (3D Computer Graphics), che si promette di rivoluzionare l’universo narrativo, dalle delicate espressioni dei personaggi alle scene di azione più dinamiche.

La serie è ambientata diversi anni dagli eventi di Ultraman. Il leggendario “Gigante di Luce” è ormai solo un ricordo, tutti sono convinti che sia tornato a casa dopo aver sconfitto i giganti alieni che avevano invaso la Terra. Shinjiro, il figlio di Shin Hayata, sembra possedere una strana abilità. Ed è proprio questa, insieme alla rivelazione che suo padre fosse il vero Ultraman, che porta Shinjiro a scegliere di combattere contro i nuovi alieni che invadono la terra, in qualità di nuovo Ultraman.

Riportando alla luce un eroe ed una storia non a tutti noti, la serie si incarica inizialmente di riassumere eventi passati, permettendo così di essere vista anche da chi non conoscesse l’originale. Le prime introduttive puntate ci presentano dunque i personaggi di Shin Hayata e suo figlio Shinjiro, facendoci entrare nella loro quotidianità e progressivamente nel disvelamento della loro reale natura. La serie si imposta così come una classica “origin story”, la quale con la chiamata dell’eroe promette di garantire grande intrattenimento seguendo l’esempio dell’originale.

Ultraman

La nuova serie su Ultraman ripropone infatti fedelmente le caratteristiche del suo predecessore, presentando tuttavia un grande elemento di novità. L’animazione, che segue gli stilemi degli anime giapponesi, è però realizzata in computer grafica 3D. Questa, seppur contribuisca ad ottenere scene d’azione particolarmente spettacolari e realistiche, si dimostra poco riuscita sul resto, rendendo artificiosi i movimenti dei personaggi e poco naturali le loro espressioni facciali. Il risultato è spesso e volentieri quello di un “effetto videogioco” che stona, in parte, con la natura dell’opera.

L’arrivo di Ultraman su Netflix contribuisce ad ampliare il già vasto catalogo di anime presenti sulla piattaforma streaming. Con la sua natura a metà tra classico e innovazione potrà facilmente trovare il suo pubblico, attirando ed intrattenendo schiere di appassionati. Nonostante i suoi difetti estetici, e la semplicità della storia, la serie svela alcune tematiche, come quella del rapporto padre-figlio, che se approfondite a dovere potranno conferire al prodotto il giusto spessore per affermarsi nelle nuove generazioni.

Ultracorpo

Ultracorpo

Ultracorpo

di Michele Pastrello

Ultracorpo (Body snatcher, 2010) è il terzo film di Michele Pastrello, promettente regista veneto già autore di Nella mia mente (2005) e 32 (2008), nonché già insignito di alcuni premi, come il Pesarhorror 2006 e il Torrorfest 2008. Come col precedente 32, anche con Ultracorpo Pastrello dimostra di essere un regista capace di trattare delicate tematiche sociali e attuali in modo originale e non convenzionale.

Ultracorpi – l’attore e la digital performance

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Ultracorpi – l’attore e la digital performance

Venerdì 10 Giugno la libreria Altroquando ha ospitato la presentazione dell’ultima fatica di Christian Uva

Ultimo: Raoul Bova insieme a Capitano Ultimo per il sociale

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Raoul BovaRaoul Bova e la serie televisiva Ultimo lo hanno reso famoso eroe in tutto il paese, e a distanza di anni ritornano insieme per un nuovo inizio del Capitano Ultimo, al secolo Sergio De Caprio, classe 1961, l’uomo senza volto, colonnello e vice comandante dei carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, che arrestò il super Boss di Cosa Nostra Totò Rina. Infatti,  l’Eroe italiano con l’aiuto e e l’appoggio dell’attore Raul Bova ha fondato l’associazione ‘Volontari Capitano Ultimo Onlus’ nella tenuta La Mistica, alla periferia Sud-Est di Roma, la casa famiglia ‘Capitano Ultimo’ per il recupero e il reinserimento di minori disagiati o figli di famiglie segnate dal crimine.

Lo stesso capitano commenta così l’apertura via Ansa: “L’idea è nata da un profondissimo senso di colpa – spiazza De Caprio, intervistato in video da Ansa.it rigorosamente in incognito, di spalle con addosso una giacca mimetica militare e incappucciato da una felpa azzurra -. Non possiamo delegare ad altri, a specialisti, organizzazioni, l’impegno per la povera gente, per impedire che nel XXI secolo ci siano ancora persone che non hanno da mangiare, che non hanno da dormire, che sono sole e abbandonate: è un crimine contro l’umanità. Le parole sono parole, impegnarsi è un dovere e l’ho fatto perché, insieme ai ‘miei’ carabinieri e alle persone della società civile che collaborano con noi, crediamo che l’impegno siano una preghiera e la nostra lotta”. 

Ultimo Tango a Parigi: Bernardo Bertolucci chiarisce la sua posizione

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Qualche volta anche le testate giornalistiche più illustri cadono in tentazione, come è accaduto a Variety e alla controversa dichiarazione di Bernardo Bertolucci in merito a Ultimo Tango a Parigi. Qualche giorno fa il magazine americano aveva riportato a galla le dichiarazioni risalenti al 2013 del regista italiano in cui Bertolucci faceva riferimento alla celebre “scena del burro” nel film con Marlon Brando e Maria Schneider. Riportare una notizia così vecchia, con oltretutto un errore di fondo (si parla di stupro non-consensuale), la notizia ha scatenato un polverone a Hollywood, con varie dichiarazioni di attori e personaggi di spicco che si sono scagliati contro Bertolucci.

Ultimo Tango a Parigi: Bernardo Bertolucci chiarisce la sua posizione

Il regista, all’epoca della dichiarazione, aveva riferito che l’utilizzo alternativo del burro per la scena dello stupro nel film era stata una sua idea insieme a Marlon, e che i due non avevano informato la Schneider del dettaglio. Ma l’attrice era bene a conoscenza della scena che avrebebro girato, dal momento che era spiegata in sceneggiatura.

Di seguito riportiamo le dichiarazioni ufficiali di bertolucci, arrivate per mezzo comunicato stampa, che dovrebbero mettere a tacere una volta per tutte la faccenda:

“Vorrei, per l’ultima volta, chiarire un ridicolo equivoco che continua a riportare Ultimo Tango a Parigi sui giornali di tutto il mondo. Qualche anno fa, alla Cinematèque Française, qualcuno mi ha chiesto dettagli sulla famosa “scena del burro”. Io ho precisato, ma forse non sono stato chiaro, di avere deciso insieme a Marlon Brando, di non informare Maria che avremmo usato del burro. Volevamo la sua reazione spontanea a quell’uso improprio. L’equivoco nasce qui. Qualcuno ha pensato, e pensa, che Maria non fosse stata informata della violenza su di lei. Falso! Maria sapeva tutto perché aveva letto la sceneggiatura, dove era tutto descritto. L’unica novità era l’idea del burro. È quello che, come ho saputo molti anni dopo, offese Maria, non la violenza che subisce nella scena e che era prevista nella sceneggiatura del film. È consolante e desolante che qualcuno sia ancora così naïf da credere che al cinema accada per davvero quello che si vede sullo schermo. Quelli che non sanno che al cinema il sesso viene (quasi) sempre simulato, probabilmente, ogni volta che John Wayne spara a un suo nemico, credono che quello muoia per davvero”.

Ultimo tango a Parigi, il 3, 4 e 5 dicembre nei cinema The Space

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Ultimo tango a Parigi, il 3, 4 e 5 dicembre nei cinema The Space

Ultimo tango a Parigi, il capolavoro di Bernardo Bertolucci da poco restaurato dal Centro Sperimentale di Cinematografia, sarà proiettato in tutte le sale dei The Space Cinema il 3, 4 e 5 dicembre per ricordare il maestro con una delle sue opere più celebri. Considerato il film italiano più visto di tutti i tempi nel nostro Paese, con oltre 15 milioni di spettatori, Ultimo tango a Parigi è una delle pellicole più famose e discusse della storia del cinema, l’unica che abbia subìto la “condanna al rogo” della censura a causa delle numerose scene erotiche.

Interpretato da Marlon Brando e dall’esordiente Maria Schneider, il film fu presentato in prima mondiale al festival di New York il 14 ottobre del 1972, accolto con entusiasmo dalla critica. Non accadde lo stesso in Italia, dove uscì nel dicembre dello stesso anno, suscitando un grande scandalo e infinite polemiche che portarono la pellicola in tribunale. La situazione sfociò nella condanna del film, decretata il 19 gennaio 1976 dalla Corte di Cassazione. Bertolucci stesso fu coinvolto in un processo che lo portò alla condanna per offesa al pudore. Solo nel 1987 il film fu riabilitato e accolto per ciò che è: un capolavoro sulla drammaticità dell’esistenza.

Ultimo Tango a Parigi: Bernardo Bertolucci chiarisce la sua posizione

Bernardo Bertolucci poeta, documentarista, regista, produttore, personaggio visionario nonché unico italiano ad aver vinto il premio Oscar come miglior regista nel 1988 e Leone d’Oro alla carriera a Venezia nel 2007, ha segnato la storia del cinematografia della seconda metà del ‘900 passando dallo sperimentalismo fino al grande cinema d’autore, dalla cinefilia alla grandeur, dai low budget alle megaproduzioni, dal provincialismo alla visione internazionale. Un carattere poliedrico, impegnato nella realizzazione di opere che potessero parlare e che raccontassero, con drammaticità, verità nascoste descrivendo alla perfezione e in ogni sua sfaccettatura i personaggi che Bertolucci tanto amava studiare.

The Space Cinema vuole celebrare con un tributo uno dei più grandi protagonisti del cinema italiano portando nuovamente in tutte le sale del circuito “Ultimo Tango a Parigi” il 3, 4 e 5 dicembre alle ore 20:00. Le prevendite per i biglietti sono aperte e disponibili sul sito ufficiale The Space Cinema al link: http://bit.ly/TSCExtra.

Sarà possibile assistere alla proiezione anche con The Space Pass, l’abbonamento che consente la visione di tutti i film ed eventi in programmazione ogni giorno nei cinema The Space a soli 15,90 euro al mese.

Bernardo Bertolucci: morto l’autore di Ultimo Tango a Parigi

Ultimo – Vivo coi sogni appesi, dal 30 maggio in esclusiva su Prime Video

Prime Video annuncia oggi Ultimo – Vivo coi sogni appesi, il docufilm dedicato a Ultimo, disponibile in esclusiva a partire dal 30 maggio 2023. Autore e musicista, Ultimo, è un artista unico e la sua è una carriera eccezionale. Dal suo debutto, infatti, in soli quattro anni, ha già conquistato 59 dischi di platino e 19 dischi d’oro ed è il più giovane artista italiano ad aver intrapreso un tour negli stadi, radunando più di 600 mila spettatori.

Ultimo – Vivo coi sogni appesi è un viaggio lungo 15 stadi nella vita di Ultimo, il cantautore dei record, e per la prima volta offre un inedito punto di vista sulla sua vita da sempre estranea alla narrazione mediatica. L’infanzia segnata dal viscerale bisogno di fare musica, la smodata voglia di esprimere se stesso raccontando emozioni, la rete affettiva della famiglia e degli amici di sempre, che dai palleggi al parchetto dietro casa lo accompagnano fino a un San Siro dove ancora rimbombano le urla del pubblico dopo l’ultima data del tour. Per la prima volta c’è tanto di lui, della vertiginosa ascesa che lo ha portato – in pochissimo tempo – dai club agli stadi, lo stop forzato a causa della pandemia e quel tour che sembrava allontanarsi ogni giorno di più. Ultimo – Vivo coi sogni appesia ccende i riflettori sulle emozioni che hanno accompagnato il tanto agognato momento del ritorno sul palco.

L’incredibile carriera di Niccolò è frutto di talento, tenacia, determinazione, sacrificio, e grande lavoro. Ultimo – Vivo coi sogni appesi è la storia autentica e appassionata di un vero e proprio fenomeno della scena musicale italiana, capace d’imporsi ai massimi livelli pur prendendo le distanze dai trend imposti dall’industria: “Perché ad essere ultimi non sempre si perde”.

Il docufilm è prodotto da Think Cattleya in collaborazione con Maestro e la regia è a cura dei Broga’s. Ultimo – Vivo coi sogni appesi si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video tra cui le produzioni italiane Original The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, le prime 3 stagioni di Celebrity Hunted- Caccia all’Uomo e di LOL: Chi ride è fuori, ma anche Prova Prova Sa Sa, Monterossi e Me contro Te, le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Argentina 1985, Jack Ryan, TheBoys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in oltre 240 paesi e territori nel mondo, e alle dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Fra le produzioni Original già annunciate anche il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Ultimissime dal set di Transformers 3

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Ultimissime dal set di Transformers 3

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Moltissime novità e video su Transformers 3, che si sta rivelando una vera e propria impresa per portata tecnologica e logistica dei set sparsi in tutti gli States.

Ultimi giorni di set per il nuovo film di Marco Risi

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Stanno terminando in questi giorni a Roma le riprese del nuovo film di Marco Risi dal titolo ancora da definire. Scritto dallo stesso regista insieme ad Andrea Purgatori e Jim Carrington, il film è prodotto da BiBi Film con Rai Cinema e la casa di produzione francese Babe Films.

Gli attori protagonisti sono Luca Argentero, Eva Herzigova, Claudio Amendola e Pippo Delbono.

Corso è un ex poliziotto dal passato oscuro che si trova coinvolto in un caso che lo costringerà ad affrontare le macchie del passato e una donna che forse ama ancora. Un thriller che mescola azione e suspense su uno sfondo politico ricco di intrecci.

Il film è stato girato interamente a Roma in sette settimane.

Ultimi arrivi nel cast di Seven Psychopaths di Martin McDonagh

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Woody Harrelson, la ex bond girl Olga Kurylenko e Tom Waits raggiungono Colin Farrell, Sam Rockwell e Cristopher Walken nel cast, davvero stellare, di Seven Psychopath

Ultime sul film Lo Hobbit

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Le uniche cose certe che sappiamo sulla realizzazione dei due film su Lo Hobbit sono: le riprese inizieranno a marzo-aprile 2010 (i set sono già in costruzione), lo script del primo dei due film (che verranno comunque girati insieme) è pronto, Ian McKellen e Andy Serkis saranno nel cast.  Nient’altro.Siamo a novembre 2009, e i fan scalpitano per sapere qualcosa di più sul kolossal di Guillermo del Toro. Fortunatamente il fansite TheOneRing.net rivela oggi una valanga di aggiornamenti provenienti direttamente da una “fidatissima fonte interna alla produzione”. C’è da fidarsi: il sito segue la saga cinematografica tolkieniana da più di dieci anni, ed è sempre stato la fonte più aggiornata e affidabile di informazioni.

Ecco quindi cosa rivela TORn:

LO SCRIPT
Lo script di entrambi i film è pervenuto nelle mani di Ian McKellen e di molte altre persone. Peter Jackson, Philippa Boyens, Fran Walsh e Guillermo del Toro stanno attualmente “dando una sistemata agli ultimi dettagli dei due script, ma le persone importanti hanno già letto una bozza. La produzione è attualmente nella fase di storyboarding [l’intero film viene pre-visualizzato come una sorta di mega-fumetto completo di indicazioni per le inquadrature].”

CASTING
Ufficialmente Bilbo non è stato ancora scelto, ma la fonte di TheOneRing.net sostiene che l’attore che interpreterà Bilbo è stato già scelto e ha già lo script in mano. La cosa ha anche una sua logica: tale attore dovrà dedicarsi al film per tutto il 2010 e parte del 2011, un impegno non da poco che va concordato con un certo anticipo perché questi possa liberarsi da altri impegni. Lo stesso dicasi per l’attore che interpreterà Thorin Scudodiquercia.

I SET
I lavori sul set in esterni a Matamata, dove si trova Hobbiville, proseguono, ma a quanto pare sono solo la punta dell’iceberg: “la progettazione dei set e dei costumi è già pronta al 50%.” Ciò non significa che sono già stati costruiti e realizzati, ma conferma che la pre-produzione del film è in corso, e anzi è a buon punto. Solitamente questa fase inizia dopo che un film viene approvato e riceve un budget, ma in questo caso i lavori sono iniziati mesi prima che i film ricevessero un budget (cosa che peraltro non è stata ancora ufficializzata).
Inoltre, qualche tempo fa TheNoldorBlog ha sottolineato che gli Stone Street Studios di Peter Jackson sono stati ampliati: a ottobre è stato costruito un nuovo, enorme teatro di posa per le riprese in studio. La notizia è stata confermata dalla fonte di TheOneRing.net: “Le miniature (o megature, nome coniato proprio per le gigantesche miniature usate nel Signore degli Anelli) sono già in costruzione, e il nuovo gigantesco teatro di posa servirà a ospitarle in maniera adeguata all’enorme scala di questo film.” Il teatro di posa abbattuto era, all’epoca, il terzo più grande al mondo, e venne utilizzato per girare King Kong: immaginate quanto sarà immenso quello nuovo.
Inoltre, “i team di ricerca di ambientazioni sono già al lavoro: i location scout neozelandesi sono nell’Isola del Sud a cercare location ideali per le riprese, e sono già stati identificati numerosi posti.

CREATURE
Il team che si occupa della progettazione di mostri e creature è al lavoro da tempo, e attualmente “sono i corso i primi test per i modelli animati di numerose creature. Inoltre, ci saranno dei pupazzi animatronici, e sono in corso i test anche su questi.” Come sappiamo, l’esperienza di Del Toro con gli animatronic si fonderà con quella del Weta Workshop di Richard Taylor (ricordate Barbalbero?) e con l’enorme esperienza di creature digitali della Weta Digital: nello Hobbit vedremo creature molto più realistiche che mescoleranno modelli reali e animazioni. “Questi test sono in corso perché la progettazione delle creature è praticamente completa al 100% alla Weta”.

Ultime novità sulla ‘Cleopatra’ con la Jolie

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Del progetto di un nuovo film su Cleopatra si parla da quando il produttore Scott Rudin acquisì nel 2006 i diritti della biografia di Stacy Schiff “Cleopatra: A Life back”. Il progetto non è mai entrato in fase di realizzazione e vari sono stati i nomi di scrittori e registi associati di volta al film; l’unico punto fermo è restato quello della protagonista: Angelina Jolie. Se ne ritorna a parlare oggi: per scrivere la sceneggiatura, sarebbe stato contattato Eirc Roth, un ‘veterano’ che, tra gli altri ha lavorato su “Forrest Gump” e nella prossima versione cinematografica del romanzo di Jonathan Safram Foer, “Molto forte, incredibilmente vicino”, con Tom Hanks e Sandra Bulock.

Il film, come il libro,  narrerà la vicenda di Cleopatra sotto un punto di vista strettamente femminile; ora si cerca il regista di quella che ovviamente sarà una produzione mastodoncita e costosa; tra gli altri, aveva mostrato interesse James Cameron (che ovviamente l’avrebbe girato in 3D), ma la Jolie e Rudin hanno da tempo cercato di coinvolgere David Fincher. Il regista di Denver ha da poco terminato di lavorare su “The girl with the Dragon Tattoo), adattamento del primo libro della trilogia “Millennium” di Stieg Larsson (uscito in Italia col titolo di “Uomini che odiano le donne”). Fincher ha tra l’altro già lavorato con Roth nel “Curioso caso di Benjamin Button”.

Fonte: EMPIRE

Ultimatum alla Terra: trama, cast e frasi del film con Keanu Reeves

Il genere cinematografico della fantascienza non permette solo di ottenere un immagine alterata del presente o del futuro, con i suoi cambiamenti in meglio o in peggio. Nel migliore dei casi, infatti, i film appartenenti a questo riescono a raccontare qualcosa di più sull’umanità, sui suoi pregi e difetti. Tra i titoli più affascinanti che portano avanti questo delicato intreccio vi è Ultimatum alla Terra (qui la recensione), distribuito a livello mondiale nel 2008 e diretto dal regista Scott Derrickson, oggi noto per aver firmato il primo Doctor Strange. All’interno di questo l’umanità entra in contatto con una forma aliena, alla quale dovrà mostrare la propria bontà per evitare il peggio.

Il film non è in realtà una storia originale, bensì il remake dell’omonimo film del 1951 di Robert Wise, tratto a sua volta dal racconto Addio al padrone, scritto nel 1940 dallo scrittore di fantascienza Harry Bates. Tale pellicola è ancora oggi considerata uno dei grandi classici del cinema fantascientifico, e lo stesso Derrickson se ne è dichiarato un profondo ammiratore. Volendo rendergli omaggio, egli ha così deciso di riadattare la storia narrata alla contemporaneità, potendo così sfruttare il nuovo contesto mondiale. La Guerra Fredda, centrale nel film dell’51, viene infatti sostituita con il drammatico impatto che l’uomo ha sull’ambiente e sul pianeta.

Con un budget di 80 milioni di dollari, il regista ha così potuto avvalersi di grandi effetti speciali per riportare sul grande schermo l’alieno Klaatu e quella che potenzialmente è una vera e propria fine del mondo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ultimatum alla Terra: la trama del film

Il film ha per protagonista la scienziata Helen Benson, microbiologa dell’Università di Princeton, la quale è convinta di poter vivere un’esistenza tranquilla grazie al suo lavoro di pura ricerca scientifica. Questa sua convinzione viene però ben presto smentita nel momento in cui viene chiamata dal governo ad indagare su qualcosa di assolutamente privo di precedenti. Un oggetto non identificato si sta infatti dirigendo a tutta velocità contro la città di New York. Nel momento in cui appare chiaro essere un’astronave aliena, questo atterra in modo apparentemente pacifico a Central Park.

Da questo esce l’alieno Klaatu, il quale afferma di avere un messaggio per il mondo intero. Preso sotto custodia per esperimenti e indagini, l’alieno assume progressivamente una forma umana, continuando però a ripetere di avere un messaggio da divulgare quanto prima. Decisa a scoprire cosa c’è dietro, Helen decide di fuggire insieme all’alieno ed al figlio Jacob. Ben presto la donna scoprirà che Klaatu è venuto ad annunciare lo sterminio del genere umano, giudicato indegno di abitare il pianeta. L’unico modo per fermare tutto ciò è riuscire a convincere l’alieno che gli umani possono cambiare, possono provare anche del bene.

Ultimatum alla Terra cast

Ultimatum alla Terra: il cast del film

Per dar vita al misterioso alieno Klaatu, i produttori del film avevano in mente un solo attore possibile. Questi era Keanu Reeves. Dopo essere divenuto celebre per la trilogia di Matrix, questi era alla ricerca di ruoli nuovi e per lui inediti. Dopo aver letto la sceneggiatura si disse estremamente interessato a prendere parte al film, attratto tanto dalla natura del personaggio quanto dalle tematiche attuali della storia. Nel dar vita al personaggio, Reeves ha cercato di pensarlo come un alieno costretto ad assumere forma umana, ma che non possiede grande familiarità con questa. Per il ruolo della scienziata Helen, invece, la prima scelta del regista era la premio Oscar Jennifer Connelly. Anche questa, dopo aver letto la sceneggiatura, accettò subito di partecipare al film.

Nel ruolo del piccolo Jacob Benson vi è invece un giovane Jaden Smith, qui al suo secondo film dopo La ricerca della felicità, dove recitava accanto al padre Will Smith. La premio Oscar Kathy Bates è invece presente nei panni di Regina Jackson, segretario della difesa degli Stati Uniti d’America. Altro personaggio importante del film è quello del dottor Michael Granier, amico di Helen, interpretato dall’attore Jon Hamm. L’attore Kyle Chandler interpreta invece John Driscoll, mentre la scelta di casting più complessa fu quella per il personaggio del professor Barnhardt, premio Nobel. Pur essendo un ruolo drammatico, la scelta ricadde sull’attore John Cleese, noto per essere stato uno dei membri del gruppo comico noto come Monty Python. Dopo anni di interpretazioni divertenti, l’attore fu però lieto di poter interpretare un personaggio drammatico.

Ultimatum alla Terra: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Ultimatum alla Terra è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 23 marzo alle ore 21:25 sul canale Nove.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Se la Terra muore, l’umanità muore. Ma se è l’umanità a morire, la Terra sopravvive. (Klaatu)
  • Niente muore mai veramente. L’universo non spreca niente. La materia di cui si compone, si trasforma. (Klaatu)
  • Non è con la fiducia che la scienza fa strada, ma con la curiosità. (Prof. Bernhardt)
  • Se dovesse accadermi qualcosa, vada subito da Gort, e gli dica queste parole: “klaatù baràda nìkto”. (Klaatu)
  • Io provo affetto per loro. È un po’ ridicolo, lo so, e… non riesco neanche a trovare il modo per spiegartelo, per molti anni io ho maledetto il fatto di essere qui, la vita umana è così difficile, ma adesso che questa vita è giunta alla fine, mi considero fortunato di averla vissuta. (alieno anziano)

Fonte: IMDb

Ultimatum alla Terra: recensione del film di Robert Wise

Ultimatum alla Terra: recensione del film di Robert Wise

Ultimatum alla Terra è il film del 1951 di Robert Wise con protagonisti nel cast Michael Rennie, Patricia Neal, Hugh Marlowe, Sam Jaffe, Billy Gray, Frances Bavier, Lock Martin, Frank Conroy, James Hong e Olan Soulé.

Ultimatum alla Terra, la trama

Trama: Klaatu è un alieno. Lasciato il suo pianeta natio decide, spronato dalla nobiltà dei suoi intenti, di intraprendere un lungo viaggio che lo condurrà sulla Terra. Atterrato con il suo disco volante a Washington, Klaatu è infatti intenzionato a persuadere i terrestri a ripudiare, senza ulteriori esitazioni, la guerra, sollecitandoli a disfarsi definitivamente delle armi di distruzione di massa.

Il suo arrivo è però accolto con diffidenza e timore ed i suoi propositi finiscono presto per scontrarsi con gli interessi, di ben altra natura, dei capi di Stato a cui si rivolge. Questi ultimi, avvinti dalle controverse dinamiche della Guerra Fredda in corso, rinunciano ad incontrare l’alieno, sottovalutando la sua missione ed il peso delle sue parole.

Klaatu, dopo aver affrontato molteplici traversie, nel tentativo estremo di concretizzare comunque i propri scopi, è infine pronto per il viaggio di ritorno. Nel salire sul suo disco volante, rivolge l’ultimo ammonimento alla Terra ed ai suoi abitanti, ricordando loro l’ultimatum della Confederazione Galattica: rinunciare subito alla guerra pena la distruzione del pianeta.

Analisi: Classico del cinema di fantascienza, Ultimatum alla Terra è un film del 1951, diretto da Robert Wise e tratto da “Farewell to the Master”, racconto del 1940 di Harry Bates. Nel 1949, a pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ed in piena Guerra Fredda, il produttore della 20th Century Fox, Julian Baustein, avendo colto nell’opera di Bates stimolanti spunti di riflessione, di facile rimando alle contingenze storiche dell’epoca, incarica Edmund H. North di trarne una sceneggiatura.

Ultimatum alla TerraUltimatum alla Terra, uscito pochi anni dopo, finisce per discostarsi così tanto dal racconto di Bates, da indurre quest’ultimo a rifiutare la paternità del soggetto, nonostante l’incontrovertibile successo riscosso dalla pellicola.

Considerato, tra i capostipiti del genere, uno di quelli più meritevoli di attenzione, Ultimatum alla Terra conserva, anche a fronte di una odierna visione, lo spessore dei suoi contenuti. Prendendo a modello le criticità storiche degli anni cinquanta ed inserendovi un motivo di ulteriore instabilità, si sofferma sul dannoso potere di suggestione dei media, insistendo anche sui timori e le diffidenze che minano l’indole umana a discapito di saggezza e lungimiranza.

Servendosi poi, su esplicita ammissione dello sceneggiatore, dell’allegoria religiosa Klaatu-Messia, salvatore che muore e ‘risorge’, il film si fa portatore di un indubbio messaggio di pacifismo, prendendo apertamente le distanze da qualsiasi tentativo di sobillazione e muovendo una critica, per nulla velata, alla visione maccartista, dominante nel secondo dopoguerra. Ultimatum alla Terra, evocativo e spettrale, per quanto possa vantare tutt’oggi una struttura narrativa più che solida, poco o nulla può condividere invece, dal punto di vista tecnico-artistico, con i moderni titani del genere.

La fotografia di Leo Tover, seppur pregevole, non è infatti sufficiente a compensare le lacune del film, spesso così evidenti da risultare quasi imbarazzanti. Gli effetti speciali ridotti ai minimi termini e le numerose imprecisioni sul piano scientifico, spostano inevitabilmente l’attenzione dello spettatore sui contenuti, gli stessi per cui Ultimatum alla Terra è ancora ricordato, insieme naturalmente all’espressione “Klaatu, Barada, Nikto!”, citata più volte in film, telefilm e persino videogiochi.

Ultimatum alla terra: recensione del film con Keanu Reeves

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Ultimatum alla terra: recensione del film con Keanu Reeves

Dalla pietra miliare del cinema di genere fantascientifico, ecco Ultimatum alla terra, di Derrickson, remake dell’omonimo film del 51 di Robert Wise.

La trama del nuovo Ultimatum alla terra

Klaatu è un alieno che giunge sulla Terra per avvertire il genere umano che verrà presto sterminato da una civiltà superiore, se non interrompe immediatamente la distruzione del pianeta.

 

Nonostante il genere possa promettere il meglio agli spettatori visionari, il film di Derrickson si basa principalmente sul contatto umano dell’alieno, incarnato da Keanu Reeves, ormai avvezzo a sorgere da sostanze gelatinose in condizioni quasi embrionali. Se all’epoca di Wise, in piena Guerra Fredda l’ultimatum dell’alieno Klaatu era rivolto principalmente ai conflitti ai quali l’uomo è notoriamente incline, questo remake, fedeli ai tempi che cambiano e alle esigenze dei nuovi spettatori, parla di crisi globale, includendo la distruzione del pianeta non solo per i conflitti, ma soprattutto per l’eccessiva sfruttamento che l’uomo ne fa.

Tematiche politiche quindi, che mai come in questo periodo di profonda crisi paragonato al ’29 sono attuali, e riescono ad accendere l’attenzione dello spettatore. All’ottusità dei soldati, rappresentati in maniera quasi caricaturale, ecco ergersi per per contrasto la figura della dottoressa Benson (Jennifer Connelly) che riesce a scongiurare la fine del pianeta, non con la diplomazia né con il cervello, ma con il cuore, grazie alla sua rappacificazione con il figliastro (Jaden Smith).

Ultimatum alla terra è un film che quindi più che sugli effetti speciali, pur di ottima fattura, basa il suo punto di forza sull’ottimistica seppur amara considerazione che l’uomo può salvarsi solo da solo, e proprio in questo momento, quando si è sull’argine, sul ciglio della distruzione totale, può cambiare e diventare migliore. Nel cast anche Katie Bathes, nei panni del segretario di stato USA.

Ultimate Spider-Man contro I Sinistri 6: la nuova serie su Disney XD

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Tanta avventura e sempre nuove sfide aspettano il giovane Parker nella quarta stagione di Ultimate Spider-Man contro I Sinistri 6 al debutto su Disney XD (canale disponibile in esclusiva su Sky) il prossimo lunedì 20 giugno.

Tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 19:00 gli adrenalinici episodi aspettano i telespettatori di Disney XD che vedranno un inedito ed eroico Spider-Man reclutare un nuovo team per combattere i suoi più acerrimi nemici Doc Ock, l’Hydra e I Sinistri 6 che si coalizzano per distruggere lui e lo S.H.I.E.L.D. Per sconfiggerli Spider-Man ha bisogno di una nuova squadra speciale, formata da ragni: l’Agente Venom, Iron Spider, Kid Arachnid e Scarlet Spider! A Spider-Man serviranno tutto il suo potere, tutta la sua conoscenza e tutti i suoi amici per fermare I Sinistri 6 e l’Hydra.

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Ultimate Spider-Man contro I Sinistri 6Sfide all’ultimo respiro che continuano anche fuori dal piccolo schermo con incredibili e divertenti giochi disponibili sul sito http://marvelkids.disney.it/spiderman, come La Vendetta di Venom, Goblin semina il Panico e Una Spia nel Laboratorio dove grandi e piccoli possono interpretare l’eroico Peter Parker per aiutare i suoi amici, salvare la città dalla distruzione e catturare i cattivi!

https://youtu.be/bwYrG49KRkk

Ultima notte a Soho: trailer italiano ufficiale del film di Edgar Wright

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Universal Pictures ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Ultima notte a Soho, l’atteso nuovo film del regista Edgar Wright. Il nuovo misterioso thriller con Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie e Terence Stamp. Scritto da Edgar Wright e Krysty Wilson-Cairns.

Il thriller psicologico Ultima notte a Soho realizzato da Edgar Wright segue le vicende di una giovane ragazza, appassionata di moda, che misteriosamente scopre il modo di trovarsi negli anni ’60, dove si imbatte nel proprio idolo, un’affascinante cantante che spera di sfondare. Ma Londra negli anni ’60 non è sempre come appare e le cose sembrano andare a rotoli con preoccupanti conseguenze…