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CSI Las Vegas 15×05: anticipazioni e promo

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Si intitola Girls Gone WilderCSI Las Vegas 15×05, la quinta puntate della quindicesima stagione dello show di successo trasmessa dal network americano della CBS.

https://www.youtube.com/watch?v=Ya_nn4i6Pp4

CSI Las Vegas 15×05

In CSI Las Vegas 15×05 Sappiamo che la prima vacanza solo ragazze con Morgan, Sidle e Finlay nbon andò proprio come sperato, ma ora le tre ragazze decidono di rilassarsi durante una conferenza forense quando però si verifica una fucilazione di massa che manda all’aria i loro progetti e la tintarella costringendole a lavorare.

The Good Wife 6×06: anticipazioni e promo

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Si intitola Old Spice, The Good Wife 6×06, la sesta puntata della sesta stagione della serie televisiva The Good Wife, che andrà in onda sul network americano CBS.

The Good Wife 6x06In The Good Wife 6×06  Alicia ed Elsbeth mettono da parte la loro rivalità quando entrambi i loro clienti vengono accusati di spionaggio dal governo, mentre Diane ha in mente di spostare la sede della Florrick/Agos/Lockhart negli uffici dellaLockhart/Gardner/Canning e questo porterà la donna a scontrarsi con i suoi ex partner commerciali, ovvero David Lee e Louis Canning.

Madame Secretary 1×06: anticipazioni e promo

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Si intitola The CallMadame Secretary 1×06, la sesta puntata della prima stagione della serie televisiva con protagonista Tea Leoni, che andrà in onda sul network americano CBS.

 

Madame Secretary 1×06In Madame Secretary 1×06  Elizabeth dovrà affrontare una serie di conseguenze inaspettate quando si ritrova a fare una disperata richiesta al Presidente, chiedendo a quest’ultimo di intervenire per risolvere una situazione a dir poco drammatica in Africa Occidentale ed una volta sotto pressione, vedremo come questa volta la donna reagirà a tutte le sollecitazioni a cui sarà sottoposta.

Boardwalk Empire 5×08: anticipazioni e promo

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Si intitola EldoradoBoardwalk Empire 5×08, l’ottava ed ultima puntata della quinta stagione della serie televisiva prodotta da Martin Scorsese e trasmessa dal network americano della HBO.


In Boardwalk Empire 5×08 vedremo cosa deciderà di fare Nucky riguardo al suo progetto di spostare in massa le sue forze e la sua area di influenza a Manhattan; nel frattempo, Margaret presenta un’idea particolarmente innovativa che non solo sposterà l’attenzione su di lei, ma le permetterà di far colpo su Nucky e su una compagnia molto importante che si occupa di grano.

Boardwalk Empire 5x08Boardwalk Empire – L’impero del crimine (Boardwalk Empire) è una serie televisiva statunitense ideata da Terence Winter (già sceneggiatore de I Soprano) per il canale via cavo HBO. La serie, ambientata ad Atlantic City durante il proibizionismo, trae ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson Johnson, a sua volta ispirato dalla vita di Enoch L. Johnson, politico e criminale del tempo. La serie combina fatti storici realmente accaduti e finzione. L’episodio pilota è stato diretto da Martin Scorsese, che produce la serie assieme a Winter e all’attore Mark Wahlberg. La serie ha debuttato negli Stati Uniti sul canale HBO il 19 settembre 2010: il 26 settembre 2013 la serie è stata rinnovata per una quinta stagione.

In Italia l’episodio pilota è stato presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2010. Al momento in Italia sono state trasmesse tutte e tre le stagioni, a partire dal 14 gennaio 2011 su Sky Cinema 1. In chiaro è trasmessa su Rai 4 dal 18 gennaio 2012. Fino all’edizione 2013, ha ricevuto ben 40 nomination ai prestigiosi Emmy Awards, vincendo 17 statuette d’oro. Il 9 gennaio 2014 viene ufficializzato dalla HBO che la quinta stagione, in programma da ottobre 2014, sarà l’ultima.

The Walking Dead 5×03: anticipazioni e promo

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SI intitola Four Walls and a RoofThe Walking Dead 5×03, l terzo episodio del nuova ciclo di puntate della serie televisiva di enorme successo che andrà in onda sul network americano AMC.

https://www.youtube.com/watch?v=quvmRIkbCTw

In The Walking Dead 5×03  Rick e gli altri si trovano a passare momenti molto brutti affrontando un gruppo di persone cattive. A seguire vi lasciamo con ben tre video promozionali e la galleria fotografica dell’episodio giornaliero, che vi aiuteranno a dare uno sguardo a quanto ci attende oggi.

The-Walking-Dead-5x03The Walking Dead è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2010.

Progettata dal regista Frank Darabont, la serie è basata sull’omonima serie a fumetti scritta da Robert Kirkman (anche produttore esecutivo dello show), illustrata da Tony Moore e Charlie Adlard e pubblicata dalla Image Comics. Rispetto al fumetto, di cui comunque vengono seguite le linee guida a livello di trama, Darabont ha affermato che la serie presenta parecchie novità nella storia, come ad esempio l’introduzione di alcuni personaggi inediti.

Il primo episodio è stato trasmesso dal canale televisivo AMC il 31 ottobre 2010, durante il Fearfest. In Italia viene trasmessa, quasi in contemporanea, da Fox a partire dal 1º novembre 2010; l’episodio pilota è stato invece trasmesso in chiaro da Cielo il 21 aprile 2012.

Revenge 4×05: anticipazioni e promo

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Si intitola Repercussions, Revenge 4×05, la quinta puntata della quarta stagione della serie televisiva Revenge, che andrà in onda sul network americano ABC.

https://www.youtube.com/watch?v=54WHtcGYhLo

Revenge 4×05In Revenge 4×05 la situazione non è delle più rosee per Emily, dato che Victoria è riuscita a fare la sua mossa e ad avvantaggiarsi rispetto alla ragazza raggiungendo per prima David Clarke e vista l’impossibilità di avvicinarsi al padre, che ormai è presente sulle prime pagine di ogni giornale, Emily dovrà ideare una nuova strategia per il contrattacco.

Festival di Roma 2014: il trionfo di Trash e l’addio di Muller

Festival di Roma 2014Il tappeto rosso si arrotola e i riflettori si spengono. Il Festival di Roma 2014, nona edizione, si conclude e si tirano le somme di una dieci giorni, a tratti molto intensa, di proiezioni, eventi, interviste e red carpet prestigiosi.

Il Festival che toglie la giuria e mette il pubblico al primo posto sembra aver funzionato, l’affluenza in sala è stata abbondante, i film numericamente inferiori rispetto allo scorso anno ma tutto sommato, soprattutto nella sezione Gala, di qualità accettabile, anche se non c’erano i capolavori che sono arrivati agli Oscar lo scorso anno, Dallas Buyers Club e Her. Il pubblico ha avuto la possibilità di ammirare i divi nella cavea dell’Auditorium, divi che hanno avuto tutti una buona disponibilità tra foto e autografi, e gli incontri con le grandi personalità del cinema di tutto il mondo sono stati sicuramente di buon livello. Da Park Chan-Wook e Clive Owen, passando per Kevin Costner e Geraldine Chaplin, il pubblico ha avuto modo di incontrare diversi tipi di cinema, tra divi e autori, tra Oriente e Occidente, tra attualità e storia, per delle lezioni di cinema che hanno coinvolto e interessato molto il pubblico (la biglietteria ringrazia). Il film che ha stravinto, a dispetto delle previsioni che volevano trionfare #ScrivimiAncora, è stato Trash, l’incursione nelle favelas brasiliane di Stephen Daldry. Il film porta a casa il premio del pubblico sia nella sezione Gala che per Alice nella Città, confermandosi uno dei pochi titoli che conciliassero un messaggio recepibile dal grande pubblico e un linguaggio adatto al palato degli spettatori italiani.

Allora, se tutto sembra positivo, perchè c’è sempre una strana sensazione di insoddisfazione? Forse perché dopo dieci giorni di sveglie all’alba, con tanto di sciopero dei mezzi a colorire l’esperienza, dopo file, ore in sala stampa, ore al red carpet, e ore buca trascorse ad aspettare, sono tutti un po’ stanchi. O forse perché, da un punto di vista logistico, il Festival non ha fatto il suo dovere. Sotto accusa, principalmente, l’orario delle proiezioni, l’organizzazione di eventi e incontri, con tanti film alla stessa ora e tante ore libere da trascorrere nell’ozio. Probabilmente avere le conferme tutte all’ultimo momento e cercare di conciliare le necessità delle star che accettano di venire con il programma in corso non è sempre facile, tuttavia siamo convinti che con un anno di esperienza la nuova formula possa funzionare meglio e possa far progredire una realtà importante per il cinema a Roma.

L’anno prossimo Marco Muller non ci sarà, come ha detto lui stesso durante la premiazione ufficiale, e non sappiamo ancora cosa sarà del Festival di Roma. La posizione del presidente della BNL Luigi Abete in proposito è chiara: il decimo Festival di Roma si farà, noi aggiungiamo: speriamo che chiunque subentri a Muller parta dal suo lavoro e continui lungo un percorso di continuità, senza provare a rinnovare di nuovo un Festival alla disperata ricerca della sua stabilità.

Benedict Cumberbatch imita la ‘camminata di Beyoncé’

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Benedict Cumberbatch imita la ‘camminata di Beyoncé’

In attesa di vedere il suo prossimo film, The Imitation Game, Benedict Cumberbatch è stato ospite al The Graham Norton Show, dove aveva già dato prova delle sue doti di imitatore, facendo il verso a Chewbacca. Qui l’attore inglese è stato coinvolto nelle imitazioni di Miranda Hart, nota per la sua abilità di saper riprodurre la camminata di ogni persona e animale. E così, quando alla Hart è stato chiesto di imitare ‘the ultimate walk’, lei non ha esitato a mettere in piazza la sensuale falcata di Beyoncè sulle note di Crazy in Love, coinvolgendo anche Cumberbatch che come al solito non si è tirato indietro.

Fonte: JJ

Festival di Roma 2014 vincitori. Il pubblico incorona Trash

Festival di Roma 2014 vincitori. Il pubblico incorona Trash

trashSi conclude questa sera la prima edizione del Festival del Film di Roma in cui a decidere i vincitori è il pubblico. La decisione popolare ha stabilito che Trash, il film diretto da Stephen Daldry, è il vincitore del Festival nella sezione più prestigiosa, Gala. 12 Citizen vince invece per la sezione Cinema d’Oggi. Di seguito tutti i vincitori.

Il pubblico ha premiato i film di tutte le linee di programma della Selezione Ufficiale: Cinema D’Oggi, Gala, Mondo Genere, Prospettive Italia. I riconoscimenti più importanti sono stati assegnati in base alle preferenze espresse dagli spettatori all’uscita dalle sale.

Per la prima volta in un Festival, grazie alla tecnologia di Akai e Xaos, è stato possibile votare attraverso la App (per iOS e Android) e il sito ufficiale del Festival www.romacinemafest.org <http://www.romacinemafest.org>. Si è potuto inoltre votare in modo assistito nei Foyer delle sale Santa Cecilia, Sinopoli e Petrassi (Auditorium Parco della Musica) e presso il punto voto situato nel Villaggio del Cinema.
Gli spettatori hanno assegnato il:

– Premio del Pubblico BNL | Gala: Trash di Stephen Daldry
– Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi: Shier gongmin / 12 Citizens di Xu Ang
– Premio del Pubblico | Mondo Genere: Haider di Vishal Bhardwaj
– Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction): Fino a qui tutto bene di Roan Johnson
– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario): Looking for Kadija di Francesco G. Raganato

Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima
Tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) hanno concorso all’assegnazione di questo riconoscimento. La giuria presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista) ha assegnato il Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima a:
– Andrea Di Stefano regista di Escobar: Paradise Lost (Gala)
– Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città)
– Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia)

Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano
La giuria presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore) ha assegnato il premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano a:
– Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia)
– Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia)

Festival di Roma 2014: Video commento sul festival e pronostico

Festival di Roma 2014: Video commento sul festival e pronostico

Giunge al termine la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma 2014 nella manifestazione del cinema di Marco Muller sono stati presentati ben 51 lungometraggi di cui 15 nella sezione Gala, 16 nella sezione Cinema d’Oggi, 7 nella sezione Mondo Genere, 8 per la sezione Prospettive Italia ed infine ben 11 Eventi speciali. Sono intervenuti nel video Chiara Guida, Serena Concato e Riccarco Iannaccone di Pop Corn Da Tiffany.

https://www.youtube.com/watch?v=iEqBYV4lq8E&feature=youtu.be

Una delle più importanti novità della nona edizione del Festival è stato il ruolo degli spettatori, veri e propri protagonisti della manifestazione: saranno infatti i loro giudizi a premiare i film di tutte le linee di programma della Selezione Ufficiale. I premi assegnati saranno:
Premio del Pubblico BNL | Gala, in collaborazione con il Main Partner del Festival BNL Gruppo BNP Paribas
Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi
Premio del Pubblico | Mondo Genere
Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction), in collaborazione con il Main Partner del Festival BNL Gruppo BNP Paribas
Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario)

La cerimonia di chiusura si terrà questa alle ore 19 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica in Roma, mentre l’intera giornata di domenica 26 ottobre sarà dedicata alla proiezione in replica dei film vincitori.

Festival di Roma 2014: Ficarra e Picone presentano Andiamo a quel paese

I due comici siciliani Ficarra e Picone, giunti al quinto film da registi, hanno presentato come film di chiusura della sezione Gala del Festival Internazionale del film di Roma 2014 il loro ultimo lavoro: Andiamo a quel paese, un ritratto cinico e satirico filtrato dalla commedia della Sicilia e dell’Italia di oggi. I due registi hanno poi incontrato la stampa insieme al cast, del quale fanno parte anche Francesco Paolantoni e Nino Frassica.

Ficarra e PiconeSiete andati a girare nella vostra Sicilia, come avete scelto le location?

Valentino Picone: Abbiamo girato per tutta la Sicilia perchè avevamo in mente una piazza precisa per le nostre scene. Alla fine abbiamo trovato la piazza perfetta in un paesino al confine con la provincia di Ragusa: Rosolini. Era bellissima e adatta architettonicamente alle scene che volevamo girato, ci è venuto naturale chiedere agli abitanti quanti film avessero girato lì e ci siamo sorpresi della risposta: nessuno. Praticamente, l’intera provincia di Siracusa è stata presente in qualche film, tranne Rosolini, un fatto che ci è sembrato assurdo. Poi abbiamo voluto che il film rispecchiasse la vita del paese e per questo molte delle comparse sono prese dal luogo stesso in cui vivevano.

Il film tocca diversi aspetti della vita quotidiana italiana, riporta fatti della cronaca in modo satirico, era questo il messaggio che volevate far passare?

Salvatore Ficarra: Abbiamo voluto mostrare quello che è davanti ai nostri occhi e a quelli di tutti: la società che cambia, e alcune cose che invece non cambiano mai. Come le raccomandazioni, tutti aspetti che abbiamo portato all’eccesso per dimostrare che non bastano dei piccoli gesti per cambiare la situazione in cui versa il paese.

Il resto del cast si dichiara soddisfatto della prova con i due registi che hanno stupito tutti in quanto a competenza tecnica. In particolare, Francesco Paolantoni è stato contento di non aver “rovinato” il film.

Valentino Picone: Quando abbiamo pensato al brigadiere, che è un personaggio che non si accorge proprio di tutto quello che succede intorno a lui, ci è venuto subito in mente Paolantoni, anche per riunire grazie a lui e a Fatima Trotta, due napoletani, il regno delle due Sicilie.

Black or White: recensione del film con Kevin Costner

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Black or White: recensione del film con Kevin Costner

Kevin Costner è protagonista e produttore ‘pagante’ di Black or White, il film che il divo ha portato al Festival di Roma edizione 2014 e nel quale affronta il tema del razzismo negli Stati Uniti.

In Black or White la figlia di Elliott Anderson perde la vita dando alla luce una bambina, Eloise. Il nonno decide di prendersi cura della nipote perché il padre è un tossicodipendente che lui considera in parte responsabile della morte di sua figlia. Anni dopo, in seguito ad un incidente d’auto la moglie di Elliott e nonna di Eloise muore in un incidente d’auto. A quel punto la nonna paterna si presenta rivendicando il diritto del figlio di crescere la bambina, e così il mondo di Elliott va in pezzi e si trova coinvolto in una dura battaglia legale per la custodia della nipote.

Black or White, il film

Black or White recensione film

Anche se nelle intenzioni dei realizzatori c’era l’esigenza di affrontare il razzismo tra bianchi e neri come elemento ancora particolarmente presente nella comunità americana, il film sembra invece raccontare una storia drammatica, con lieto fine rassicurante, che si concentra maggiormente in temi universali quali il valore della famiglia, l’amore e il senso di appartenenza.

Black or White presenta una struttura molto classica, e si rivela un film quasi semplicistico nell’affrontare le situazioni che la trama, estremamente prevedibile, pone davanti ai personaggi. La contrapposizione tra ricchi ed efficienti bianchi e neri operosi e affettuosi sembra uscita dalle pagine di un manuale di cliché che non tarda a presentare all’appello molti altri luoghi comuni. Il film, che accanto a Kevin Costner schiera una divertentissima Octavia Spencer, ha però una sua dimensione di rassicurante calore domestico che potrebbe costituirne il pregio più grande.

Anche lo spettatore più cinico si troverà in qualche modo toccato dalla vicenda di Eloise e soprattutto dalla naturalezza con cui la giovanissima Jillian Estelle mette in scena i turbamenti di quelle che potrebbero essere tantissime ragazzine che vivono la stessa situazione negli Stati Uniti come in ogni altro Paese del Mondo.

Batman v Superman: la Batmobile sul set [FOTO]

Batman v Superman, oltre ai due supereroi protagonista, ha sicuramente un terzo protagonista che sta attirando attenzioni su di se, in particolare in questo periodo di riprese. Si tratta della Batmobile, la celebre vettura dell’Uomo Pipistrello, comparsa ancora una volta sul set. Ecco le nuove foto che la immortalano:

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Ecco le altre foto dal set del film:

[nggallery id=674]

batman-v-superman-dawn-of-justiceRicordiamo come Batman v SupermanDawn of Justice, diretto da Zack Snyder, è stato scritto da Chris Terrioda un soggetto di David S. Goyer. Nel film saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce WayneNel cast ci saranno ancheAmy AdamsLaurence FishburneDiane LaneJesse EisenbergRay Fisher, Jason Momoa e Gal Gadot. Batman v SupermanDawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.

Fonte: CBM

Fury: cinque character poster del film con Brad Pitt

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Fury: cinque character poster del film con Brad Pitt

Sono stati pubblicati online cinque character poster di Fury, il film con protagonista Brad Pitt, in cui vediamo il regista del film David Ayer impegnato a condurci in un viaggio alla scoperta dei tank da guerra che saranno parte importantissima del film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Nei poster ecco Brad Pitt, Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood, Xavier Samuel, Jason Isaacs

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Fury uscirà nelle sale il prossimo 17 Ottobre e sarà ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, precisamente verso la fine, nel 1945: non appena gli Alleati fanno la loro comparsa in territorio europeo, un agguerrito sergente dell’esercito americano, conosciuto come Wardaddy, al comando di un carro armato Sherman, si lancerà in una missione mortale con il suo plotone composto da cinque fedelissimi soldati. Disarmati e in condizioni di evidente inferiorità numerica, Wardaddy e i suoi dovranno impegnarsi al massimo per cercare di colpire il cuore dell’offensiva nazista.

Vi segnaliamo, inoltre, che il film sarà interpretato anche da Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood, Xavier Samuel, Jason Isaacs

Il Corvo, remake: riprese in primavera e definito l’Anti-Spider-Man

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Uno dei remake più discussi del momento è senz’altro quello de Il Corvo, The Crow, (Il Corvo) del quale abbiamo parlato qualche settimana fa con il protagonista Luke Evans, che ci ha rivelato le difficoltà produttive del progetto. Ebbene oggi arrivano le parole del produttore Ed Pressman, che ha confermato al The Hollywood Reporter che le riprese del film inizieranno in primavera, definendolo anche con un progetto di grande interesse per le nuove generazioni e sottolineando che è quasi un “anti-Spider-Mam”. Ecco le sue parole:

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“Ha ancora una grande base di fan anche se è uscito molto tempo fa. Ma oggi la generazione non sa nemmeno cosa sia Il Corvo.”

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Poi a Luke Evans è stato chiesto qualcosa sul trucco…

“Mi sto preparando. Per il momento è tutto molto fisico”

Vi ricordiamo che The Crow, (Il Corvo) è infatti tratto da un comic book firmato James O’Barr e che, nel raccontare della tragica morte della coppia Eric Draven e Shelly Webster, si ispira ad un episodio che costò al fumettista la perdita della compagna. Il nuovo film sarà diretto dal regista F. Javier Gutierrez, e si baserà su uno script scritto da Cliff Dorfman e si avvarrà della collaborazione di James O’Barr come consulente creativo. Le riprese del film dovrebbero iniziare nei prossimi mesi, mentre al momento non è stata annunciata una data ufficiale di uscita.

Fonte: THR

 

All Cats Are Grey: recensione del film di Savina Dellicour

All Cats Are Grey: recensione del film di Savina Dellicour

“I never thought that I would find myself”Non ho mai pensato che mi sarei ritrovato -, cantavano i The Cure nella loro All Cats Are Grey. E nemmeno Dorothy nell’omonimo film di Savina Dellicour presentato al Festival di Roma 2014, in concorso nella sezione Alice nella Città.

In All Cats Are Grey Dorothy (Manon Capelle) è una sedicenne che vive nel suo piccolo sobborgo belga. Sembra che dalla vita abbia tutto, una bella casa, un’amica del cuore con cui fare tutti gli errori dell’adolescenza, e una famiglia che le vuole bene. Ma non si sente a suo agio in quel mondo, anche  a causa del rapporto freddo con la madre (Anne Coesens), con cui non trova un dialogo e a cui nasconde i pensieri che la tormentano. Tra nuove scoperte musicali e i The Cure, Dorothy trova pace solo quando ha le cuffiette nelle orecchie. Per caso incontra Paul (Bouli Lanners), un detective privato arrugginito e un po’ confuso dopo la morte della moglie, e decide di chiedergli aiuto nella ricerca del suo vero padre biologico. Tra i due si instaura un’inaspettata intensa fatta di silenzi che dicono tutto, sorrisi nascosti ma sinceri e scambio di cd. Quello che Dorothy non sa però è che anche Paul è alla ricerca di sua figlia.

All Cats Are Grey Dorothy, il film

Primo lungometraggio della regista belga Savina Dellicour, All Cats Are Grey (Tous Les Chat Sont Gris) è un film sulla ricerca in tante forme. La ricerca della vera identità di Dorothy, rito di passaggio per tutti gli adolescenti, ma per lei più difficile a causa dell’identità sconosciuta del padre. La ricerca stessa di quest’uomo magari più simile a lei, che la potrebbe far sentire finalmente a casa. La ricerca di una figlia da parte di Paul, una ragazza che avrebbe voluto crescere e che ora potrebbe dare un senso alla sua vita. Un racconto ben argomentato, e per niente scontato, che la Dellicour affida a dei bravissimi interpreti in un duetto ben bilanciato tra Bouli Lanners che con la sua fisicità porta in scena quest’uomo stanco ma pronto a ripartire e Manon Capelle, che con sguardi eloquenti esprime tutta la rabbia e l’incertezza dell’adolescenza.

Arrow 3: J.R.Ramirez parla di Sara e Laurel e Black Canary

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Arrow 3 la serie televisiva con protagonista Stephen Amell e basata sul noto personaggio della DC Comics. Oggi arrivano le parole di uno degli interpreti della terza stagione J.R.Ramirez che parla dello show e del suo personaggio.

La morte di Sara ha dato a Laurel una nuova ragione per combattere e credo che il testimone di Black Canary passi a lei; non so come il mio personaggio verrà inserito in tutto il contesto, ma posso dirvi che su di me verrà raccontata una bella storia.

Su Ted:

Non avevo idea di quale personaggio avrei interpretato quando sono entrato in contatto con i produttori di Arrow, ma appena ho saputo al Comic Con mi sono documentato e mi sono sentito subito eccitato all’idea di interpretare Wildcat.

Su, Katie Cassidy:

Katie è eccezionale, mi ha fatto sentire subito parte della famiglia, è molto facile lavorare con lei e ci sono venute in mente un paio di idee che spero il pubblico apprezzerà.

Lo Hobbit: video didattico dalla Air New Zealand ispirato al film

Interessante idea della Air New Zealand legata al mondo della Terra di Mezzo creato da J.R.R. Tolkien. Come molti sanno proprio la Nuova Zelanda è stata patria dei set di Peter Jackson, dalla trilogia del Signore degli Anelli fino alla più recente trilogia Lo Hobbit (in attesa ancora del terzo capitolo che la completi, La Battaglia delle Cinque Armate). La Air New Zealand ha già un passato di video didattici ispirati a personaggi famosi, come ad esempio la scena da ballo con Richard Simmons e il video con la star di Baywatch David Hasselhoff.

La compagnia aerea ha infatti girato un video (dichiarato ‘The Most Epic Safety Video Ever Made’) sulla sicurezza ispirato alla Terra di Mezzo, che ci spiega tutto ciò a cui bisogna stare attenti in volo. Tutto quello che viene spiegato dagli steward, ma con un sapore e fascino profondamente tolkeniano. Il video didattico presenta molti camei, a cominciare da Frodo, Elijah Wood, e dal regista Peter Jackson. Ecco il video, promosso dalla compagnia con l’hashtag #airnzhobbit:

Intanto vi ricordiamo che Lo Hobbit la Battaglia delle Cinque Armate è scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro. Il cast del film comprende .

Trama: Lo Hobbit La Battaglia delle Cinque Armate porta all’epica conclusione delle avventura di Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la compagnia dei nani. Avendo reclamato la propria terra al drago Smaug, la compagnia ha inavvertitamente scatenato una forza letale nel mondo. Infuriato, Smaug riversa la sua ira ardente dall’alto, su uomini inermi, donne e bambini di Pontelagolungo.

Ossessionato soprattutto dal proteggere il suo tesoro, Thorin sacrifica la sua amicizia e il suo onore, mentre Bilbo tenta in tutti i modi di farlo ragionare e presto dovrà compiere una scelta molto rischiosa. Ma ci sono anche pericoli più grandi. All’oscuro di tutti a parte Gandalf, Sauron sta radunando le sue legioni di orchi per attaccare la Montagna Solitaria.

Mentre l’oscurità sta prendendo il sopravvento nel conflitto, Nani, Elfi e Uomini si trovano di fronte alla condizione di dover lottare insieme o venire sconfitti. Bilbo si ritrova a dover lottare per la sua vita e quella dei suoi amici nella battaglia epica dei Cinque Eserciti, con il futuro della Terra di Mezzo in bilico.

Fonte: mashable.com

Bewitched: in arrivo il sequel targato NBC

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BewitchedI fan della serie cult Bewitched possono sperare ancora. Infatti, dopo che CBS e Sony hanno rinunciato a produrre il reboot della storica serie televisiva oggi arriva la conferma che il network NBC è intenzionata a rispolverare lo show e lanciare presto un sequel con un’operazione simile a quella fatta con un’altra celebre serie, Doctor Who.

Vita da strega (Bewitched) è una sitcom statunitense per la televisione prodotta dalla Screen Gems tra il 1964 ed il 1972.

Protagonista è Samantha (Elizabeth Montgomery), giovane strega sposata al pubblicitario Darrin Stephens (Dick York). La sit-com gioca sul fatto che solo il consorte conosce gli straordinari poteri della donna e della loro piccola figlia Tabatha (interpretata dalle gemelle Erin e Diane Murphy). È presente l’attrice Agnes Moorehead nel ruolo di Endora, madre di Samantha e caustica suocera di Darrin.

Tra gli altri personaggi il principale di Darrin, Larry Tate (David White); il dottor Bombay (Bernard Fox), stregone e medico improvvisato, costantemente alle prese con avvenenti infermiere ed improbabili spedizioni in ogni angolo del mondo; la cugina Serena, trasgressiva e dispettosa che per la sua forte somiglianza con Samantha spesso la mette nei pasticci. L’intreccio è surreale e privo di volgarità. Come la gran parte delle sitcom dell’epoca, anche questa è stata doppiata per la televisione italiana senza le risate in sottofondo (laugh track).

Nel 1969 Dick York, svenuto sul set televisivo per via dello stress lavorativo, ma ancor di più per la sua assuefazione (dipendenza) ai farmaci antidolorifici che assumeva per fronteggiare i postumi di un serio infortunio alla schiena procuratosi nel 1959 durante le riprese del film Cordura, venne sostituito da un altro attore, Dick Sargent.

La serie terminò il 25 marzo del 1972, quando venne trasmesso l’ultimo episodio.

Nel 2005 dalla sitcom è stato tratto un omonimo film realizzato da Nora Ephron. La parte di Samantha è stata affidata a Nicole Kidman, mentre Shirley MacLaine è Endora.

Festival di Roma 2014: tutti i vincitori dei premi collaterali

Festival di Roma 2014E’ tempo di premiazioni e vincitori alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma 2014. Il pubblico, giudice supremo di questa edizione, si è espresso, e questa sera conosceremo tutti i vincitori, intanto però ecco i vincitori dei premi collaterali della manifestazione.

I vincitori dei Premi Collaterali della nona edizione

Premio Farfalla d’Oro Agiscuola
– Gone Girl di David Fincher

The SIGNIS Award – Ente dello Spettacolo (dotato di un premio di cinquemila euro)
– Ex aequo: Fino a qui tutto bene di Roan Johnson e Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani
– Menzione speciale: Biagio di Pasquale Scimeca

Premio L.A.R.A. (Libera Associazione Rappresentanza di Artisti) al Miglior Interprete Italiano
– Marco Marzocca per il film Buoni a nulla di Gianni Di Gregorio
– Menzione speciale a Silvia D’Amico per il film Fino a qui tutto bene di Roan Johnson

Premio A.I.C. per la Migliore Fotografia
– Luis David Sansans per Escobar: Paradise Lost di Andrea Di Stefano

Premio A.M.C. al Miglior Montaggio
– Julia Karg per Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani

Premio al Miglior Suono – A.I.T.S.
– Last Summer di Leonardo Guerra Seràgnoli

Premio La Chioma di Berenice – al Miglior Truccatore
– Simona Castaldi per Soap Opera di Alessandro Genovesi

Premio La Chioma di Berenice – al Miglior Acconciatore
– Fabio Lucchetti per Soap Opera di Alessandro Genovesi

Premio Akai International Film Fest
– Fino a qui tutto bene di Roan Johnson

Green Movie Award
– Biagio di Pasquale Scimeca

Premio di critica sociale “Sorriso diverso Roma 2014”
– Film italiano: Biagio di Pasquale Scimeca
– Film straniero: Wir sind jung. Wir sind stark. / We are young. We are strong. di Burhan Qurbani

Scream: anticipazioni sull’adattamento seriale targato MTV

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ScreamCresce l’attesa per la nuova serie televisiva basata sul film culto Screem di Wes Craven che sarà trasmessa dal network americano MTV. Ebbene oggi arrivano alcune anticipazioni sul cosa vedremo in questo adattamento e le notizie non sono molto confortanti, dato che sembra che sia la produzione che il network hanno intenzione di non mostrare in un primo momento ghostface, la celebre maschera dietro a cui si cela l’assasino.

Scream è un film horror del 1996 diretto da Wes Craven e scritto da Kevin Williamson.Il film riprende le caratteristiche dei vecchi film horror (come Nightmare o Halloween, la notte delle streghe). In questo film possiamo ascoltare dei dialoghi che fanno della satira sui vecchi film horror. Il film fa parte di una quadrilogia: ad esso seguirono infatti Scream 2, Scream 3 e Scream 4 che però non raggiunsero mai la notorietà del primo capitolo. Fu un grande successo al botteghino e realizzò uno dei più alti incassi del1996. Il film ha come protagonista Sidney Prescott (Neve Campbell), che viene sconvolta (come tutto il resto della cittadina in cui vive) da alcuni brutali e misteriosi omicidi. Sembra che dietro tutto ci sia un ragazzo che indossa una maschera di Halloween (Ghostface), il cui personaggio è ispirato al vero serial killer Danny Rolling. Altri protagonisti del film sono: il vicesceriffo Lenny “Linus” Riley (David Arquette), la giornalista Gale Weathers (Courteney Cox) e l’amica di Sidney e sorella di Linus, Tatum Riley (Rose McGowan).

Festival di Roma 2014: Video commento su Andiamo a Quel Paese e A Most Wanted Man – La Spia

Nel ultimo giorno della nona edizione Festival Internazionale del Film di Roma è stato presentato nella sezione Gala e nella sezione Eventi Speciali il film A Most Wanted Man – La Spia, film di Anton Corbijn. Tratto dall’omonimo romanzo di John Le Carrè, il film è un thriller che si svolge fra Amburgo e Berlino. Protagonisti della partita a scacchi un misterioso uomo in fuga, un banchiere britannico, una giovane avvocatessa idealista e il capo di un’unità segreta di spionaggio tedesca. Una sottile rete degli inganni e del doppio gioco che cela interessi in grado di sconvolgere gli equilibri geopolitici del mondo. Nel ruolo di protagonista troviamo uno straordinario Philip Seymour Hoffman, Willem Dafoe, Daniel Brühl, Robin Wright, Rachel McAdams e Grigoriy Dobrygin.

Infine a chiudere la rassegna è stato proiettato l’ultimo film della coppia comica Ficarra e Picone Andiamo a quel Paese. La storia vede Salvo e Valentino, amici che rimasti disoccupati, abbandonano Palermo per rifugiarsi nel piccolo paese d’origine, Monteforte, dove la vita è meno cara ed è più facile tirare avanti. L’impatto con la nuova realtà non risulterà per nulla facile. I due si ritroveranno a vivere in un contesto diverso da quello che si erano immaginati. Ovvero un paese pieno di anziani, da cui sarebbe facile trarre un lauto beneficio. Ogni anziano, infatti, rappresenta una pensione, un bel bottino per i due disoccupati morti di fami. Nel cast troviamo: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Tiziana Lodato, Lily Tirinnanzi, Fatima Trotta, Francesco Paolantoni e Nino Frassica.

Se non visualizzi il video clicca qui

https://www.youtube.com/watch?v=FitLFhLz_34&feature=youtu.be

Festival di Roma 2014: Anton Corbijn e Willem Dafoe presentano La Spia A Most Wanted Man

Il film è l’ultimo completo di Philip Seymour Hoffman, in cui lo straordinario attore, prematuramente scomparso, interpreta l’immenso protagonista. C’era quindi da aspettarsi che, in sede di presentazione del film al Festival di Roma 2014, il regista Anton Corbijn e l’attore Willem Dafoe venissero sommersi da domande relative all’attore premio Oscar, e  così è stato. Anche perché con La Spia – A Most Wanted Man, la carriera di Philip Seymour Hoffman si chiude con una grande, struggente performance.

-Cosa si prova a rivedere il film adesso, quando Philip Seymour Hoffman è andato via?

A.C.: “Sono stato molto contento che avesse finito di girare il film. Avrei dovuto prendere delle decisioni difficili, cosa tagliare, cosa tenere, come montare le parti incomplete. Con la sua dipartita, il film ha assunto un peso che personalmente non volevo avesse. Qualcuno ha anche cominciato a fare paralleli tra il suo personaggio e la sua vita. ma è facile fare questo tipo di ragionamenti a posteriori. E’ stato molto doloroso riguardare il film, non avrei mai potuto immaginare di trovarmi adesso in questa situazione.”

W.D.: “Non ho più visto il film dopo averlo visto con lui al Sundance. Dopo poche settimane è morto. Ricordo lo straordinario lavoro che abbiamo fatto insieme, e questo valore che mi porto dentro eclisserà per sempre il film stesso per me.”

-Al regista Corbijn, considerando anche le sua attività di fotografo, come è stato lavorare ad Amburgo?

A.C.: “Ci siamo trovati a girare ad Amburgo perché la storia è ambientata lì. Come regista devo dire che è stato davvero bello proprio perché si tratta di una città inconsueta e ogni cosa che riprendi, ogni scorcio o paesaggio è qualcosa di nuovo per lo spettatore. Non l’abbiamo quasi mai vista in altri film e questo per un regista è un grande regalo.”

-Come ha diretto Philip Seymour Hoffman e in che modo avete lavorato al personaggio?

A.C.: “Abbiamo parlato tanto del personaggio, e uno degli elementi importanti di cui abbiamo discusso molto è stata la lingua e l’accento che doveva avere il suo personaggio. Abbiamo cercato di dare a tutti i personaggi un accento tedesco, così da raggiungere una certa omogeneità. Inoltre per Phil era il primo ruolo da europeo, quindi è stata una difficoltà in più. Per quanto riguarda il suo personaggio invece, si tratta di una persona buona, che è stata fregata un paio di volte nella vita ma che non perde la voglia di credere nell’umanità e nel suo lavoro. L’abbiamo costruito insieme, è un personaggio ‘tutto lavoro’ che non si cura delle persone e di se stesso perchè per lui conta solo quello che c’è da fare.”

-Da attore ad attore, mister Dafoe, cosa c’era di eccezionale in Philip Seymour Hoffman?

W.D.: “Per lui ho sempre provato grande ammirazione e rispetto. E’ uno dei pochi attori americani che è partito dal teatro e poi è arrivato al cinema, per tornare di nuovo a teatro. In questo aspetto mi rispecchio molto. Ha iniziato con ruoli da caratterista, in cui faceva la spalla, poi piano piano è cresciuto fino a raggiungere quella gravitas, quello status, quella presenza e complessità che vediamo sullo schermo. Ma era una persona semplice con cui avere a che fare, era rispettosa e sapeva creare sul set. Non c’è un altro attore come lui, era forte, integro, e allo stesso tempo sapeva rendersi malleabile e trasformarsi per il regista.”

-Dafoe, a Venezia abbiamo visto il suo Pasolini, dove era protagonista assoluto. Qui invece il suo è un piccolo ruolo. Come si approccia ai personaggi grandi e piccoli?

W.D.: “Non utilizzo sempre lo stesso approccio. Faccio ciò che è necessario al mio personaggio e il mio compito è cercare di capire in che modo essere d’aiuto al personaggio e cercare il suo spazio all’interno della storia. Se esageri con un piccolo ruolo non riesci a fare il tuo compito, risulta eccessivo e inutile, allo stesso modo se non fai abbastanza con un ruolo da protagonista accade il contrario. Secondo me bisogno capire, attraverso l’immaginazione, in che modo lavorare ad un personaggio in base al suo spazio nel film. Se ho poche scene spesso non serve crearsi un background. Per Pasolini ad esempio ho fatto tantissime ricerche, ho vissuto nella sua testa per mesi, cercando di capire cosa e come fare il meglio.”

-Il film presta una grande attenzione ai dettagli, ai colori, come si è scelto di lavorare in questo senso?

A.C.: “La gamma di colori che ho scelto per la fotografia e le luci è quella che spero riesca a riflettere l’autunno dell’umanità, così come io lo vedo rappresentato nel film stesso.”

-Il film esce in un contesto sociale particolarmente caldo. Ha pensato, mister Corbijn, che il film possa essere doppiamente sotto i riflettori, per essere l’ultima performance di Hoffman e perchè, per caso, esce in un momento di attualità?

A.C.: “E’ triste che il film sia sotto i riflettori per la prima delle due ragioni che ha detto. In realtà per quanto riguarda il tema attuale, si tratta di quello che abbiamo trovato nel libro di Le Carrè.”

Festival di Roma 2014, foto: Willem Dafoe, Anton Corbjin

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Decimo giorno del Festival di Roma 2014 e in attesa di scoprire quale film decreterà vincitore  il pubblico oggi al Festival dono arrivati due star come Willem Dafoe e Anton Corbjin  a presentare il film La spia – A Most Wanted Man tratto dall’omonimo romanzo di John Le Carré. Ecco tutte le foto:  [nggallery id=1127]

Willem Dafoe 3Arrivano al Festival di Roma 2014, le ultime due grandi star della nona edizione, ovvero Willem Dafoe e Anton Corbijn per presentare il film La spia – A Most Wanted Man tratto dall’omonimo romanzo di John Le Carré.

Alle ore 21 presso la Sala Petrassi, il Festival renderà omaggio a Philip Seymour Hoffman, premio Oscar per Truman Capote – A sangue freddo, candidato all’Academy Award altre tre volte per La guerra di Charlie WilsonIl dubbio e The Master, con la proiezione de La spia – A Most Wanted Man, ultima interpretazione dell’attore scomparso lo scorso febbraio all’età di quarantasei anni. Il nuovo film di Anton Corbijn, tratto dall’omonimo romanzo di John Le Carré, è un action thriller ambientato tra Amburgo e Berlino che vede coinvolti un misterioso uomo in fuga, un banchiere britannico, una giovane avvocatessa idealista e il capo di un’unità segreta di spionaggio tedesca. Sul red carpet delle ore 20.30, ci sarà l’altro protagonista del film, Willem Defoe, indimenticabile volto di Platoon, interprete per alcuni dei maggiori cineasti viventi (Martin Scorsese, David Lynch, Abel Ferrara e David Cronenberg).

Avengers Age of Ultron: James Spader parla di Ultron e del mo-cap

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James Spader ha parlato di Avengers Age of Ultron in un’intervista a TotalFilm. Nell’estratto che vi proponiamo Spader si è soffermato in particolare sulla motion-capture, usata per la prima volta nella sua carriera per interpretare Ultron, intrerpretato appunto grazie a questa tecnica.

Spader ha definito “fantastica” l’esperienza di essere ricoperto di punti dalla testa alle mani, perchè si sentiva in grado di poter mettere a punto la sua performance giocando anche sui dettagli. Spader ha anche aggiunto di aver girato tutte le scene insieme agli altri attori e di aver girato anche quasi tutti i dialoghi dal vivo, con solo poche parti aggiunte in seguito.

La prima volta che si incontra Ultron, la sua fisicità è molto diverso da quello in cui si evolverà in seguito. Era nel copione, ma siamo arrivati ​​alla sua metamorfosi sul set. In pratica, durante le prove siamo stati in grado di creare la fisicità del personaggio grazie alla motion-capture. Mi hanno riempito di puntini e avevo in testa un casco che aveva due telecamere sul mio viso, e potevano trasmettere live sul monitor, in modo che potessimo provare cose diverse. Dopo andavamo a girare le scene insieme agli altri attori registrando tutto, inclusa la mia voce. 9 volte su 10 non usavano ADR (additional dialogue voice) dopo aver girato.

Spader ha detto di aver trovato l’intera esperienza un divertimento.

Avengers Age of UltronIntanto vi ricordiamo che nel cast Avengers Age of Ultron sono presenti Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Cobie Smulders, Jeremy Renner, Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen oltre a Paul Bettany, Samuel L. Jackson e James Spader. Il terzo capitolo del franchise di Avengers è scritto e diretto, come sempre, da Joss Whedon. Le riprese hanno avuto luogo inizialmente agli Shepperton Studios (Surrey,Inghilterra), ma in seguito sono state effettute delle riprese aggiuntive in Italia, Korea e in varie parti dell’Inghilterra.

L’uscita del film nelle sale cinematografiche è prevista per il primo maggio 2015.

Fonte: CBM

Interstellar: due spot tv del film di Christopher Nolan

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Interstellar: due spot tv del film di Christopher Nolan

Manca ormai davvero poco all’arrivo nelle sale di Interstellar, il nuovo film di Christopher Nolan con protagonisti un cast d’eccezione composto da Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain e Michael Caine. Un film davvero attesissimo. Ecco due nuovi spot tv (uno tedesco e uno cinese) per soddisfare almeno parzialmente la curiosità di tutti con immagini della pellicola:

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Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark Knight”, “Inception”), Interstellar vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”), Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here Anymore”) ed il premio Oscar Michael Caine (“Le regole della casa del sidro”).

Il cast principale include anche Wes Bentley, Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere un futuro tra le stelle.

Diretto da Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da Jonathan Nolan e Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher Nolan e Lynda Obst hanno prodotto Interstellar con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”) e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres (“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il Re leone”).

Fonte: CBM

Insidious Chapter 3: trailer del film

Insidious Chapter 3: trailer del film

Insidious-chapter-3

Arriva online il primo trailer di  Insidious Chapter 3, terzo capitolo della saga creata da James Wan. Per il terzo film il timone passa però a Leigh Whannell, sceneggiatore di molti film di Wan, compreso il primo capitolo di Insidious.

In questo capitolo l’attenzione sarà concentrata maggiormente su The Further, l’extra dimensione oscura rivelata nel  primo film, e sul principio dell’infestazione della famiglia Lambert.
Il cast è al completo e  sappiamo che non si rivedranno più i volti di Rose Byrne e Patrick Wilson mentre resta Lyn Shaye affiancata da Dermot Mulroney.

Ecco il trailer:

https://www.youtube.com/watch?v=kKJo002h3i0

Sebbene la sceneggiatura del film sia completa ancora non si conosce la trama. La cosa certa è che Insidious Chapter 3 non sarà in alcun modo connesso al finale del precedente capitolo.

Fonte: CBM

Festival di Roma 2014: Trash e The Road Within vincono per Alice nella Città

alice nella citta logo 2012Si conclude oggi l’ 11a edizione di Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela del Festival Internazionale del Film di Roma dedicata alle giovani generazioni e alle famiglie.

Alle ore 10.30 nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma l’attore Giorgio Pasotti, padrino di Alice nella Città, alla presenza della Giuria composta da 21 ragazzi tra i 14 e i 18 anni, e dei direttori artistici Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, ha consegnato il Premio come Miglior film del Concorso Young/Adult a “The Road Within” della regista e scrittrice americana Gren Wells.

La motivazione della giuria: “Un lungo viaggio dentro se stessi, una storia di accettazione, di cambiamento e di amore per la vita che, attraverso l’ironia e l’interpretazione dei tre protagonisti, riesce a toccare il cuore dello spettatore”.

Nel cast del film Zoë Kravitz (Good Kill, X Men – L’inizio), Robert Patrick (Terminator 2 – il giorno del giudizio, Quando l’amore brucia l’anima, The Unit, Un ponte per Terabithia), Dev Patel (The Millionaire, L’ultimo dominatore dell’aria, Marigold Hotel), Robert Sheehan (Angeli ribelli, Anita B. e l’acclamata serie tv inglese Misfits), Kyra Sedgwick (The Humbling). Gren Wells, segnalata da Variety come una dei 10 registi/e da tenere d’occhio quest’anno, debutta alla regia con un road movie in chiave di commedia drammatica, un libero rifacimento del film tedesco Vincent Wants To Sea (2010) di Ralf Huettner che racconta di Vincent, un giovane affetto dalla sindrome di Tourette. Il ragazzo affronta drastici cambiamenti dopo la morte della madre. Suo padre, un politico, si vergogna del suo disordine. Così il ragazzo entra ed esce da una clinica, dove trova l’inaspettata amicizia del suo compagno di stanza e di una giovane donna. Insieme si lanceranno alla volta di un viaggio on the road verso Los Angeles.

Trash-film-fotoLa regista, presente in sala, ha commentato così il premio: “Un ringraziamento speciale alla giuria per tutto il tempo che ha dedicato alla visione dei film del concorso e per le loro domande così profonde. E’ straordinario vedere adolescenti che fanno un lavoro così intenso e bello”.

Premio speciale della Giuria è stato attribuito a “Trash” diretto dal regista inglese Stephen Daldry con Rooney Mara, Selton Mello, Wagner Moura, Martin Sheen, Nelson Xavier. Il film, ambientato in una favela di Rio de Janeiro, racconta di due ragazzini di una favela di Rio che scavando fra i detriti di una discarica locale trovano un portafoglio che cambierà le loro esistenze per sempre.

Il regista, Stephen Daldry, ha commentato così il premio: “Sono molto contento del premio di questa giuria, che è riuscita a cogliere l’entusiasmo dei tre ragazzi protagonisti del mio film”.

La motivazione della giuria:Trash, una denuncia sociale e politica che prende vita grazie all’innocente ricerca di giustizia di tre bambini strappati a un’esistenza “sporca” tra le favelas di Rio. Una pellicola che esce fuori dallo schermo e attira l’attenzione del pubblico grazie a una spontanea interpretazione, una perfetta fotografia e una coinvolgente colonna sonora”.

Ottimo il bilancio con cui si chiude questa XI edizione di Alice nella Città che può vantare  29.500 presenze tra pubblico e accreditati: 24.500 per le proiezioni dei film (pubblico e accreditati) e 5.000 registrate per tutte le attività aperte al pubblico a ingresso gratuito. Numerosissime anche le scuole coinvolte: 80 istituti superiori coinvolti, di cui 16 provenienti dalla provicia , e 69 scuole e elementari e medie di tutti i municipi di Roma.

Andiamo a quel Paese: recensione del film di Ficarra e Picone

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Andiamo a quel Paese: recensione del film di Ficarra e Picone

Ficarra e Picone, con Andiamo a quel Paese al quinto film, prendono come spunto per la loro storia la cronaca quotidiana: l’Italia è un paese in cui gli anziani sono diventati la maggioranza della popolazione e si è giovani fino a 50 anni. Essere giovane implica anche non prendersi nessuna responsabilità né nelle azioni che si fanno e né in quello che queste provocano, e il film viaggia proprio su questo assunto. I due personaggi, Salvo sposato con figli e Valentino giocano a fare gli adulti, ma litigano ancora come se fossero alle elementari e, soprattutto, si complicano la vita per sbaracare il lunario, cercando soluzioni strampalate per guadagnare un po’ di soldi basta che non siano da un lavoro vero.

In Andiamo a quel Paese Salvo e Valentino sono due disoccupati che decidono di abbattere le spese quotidiane trasferendosi dalla città, Palermo, al paese, Monteforte, di cui è originario Valentino e dove abita la moglie di Salvo. Nonostante questo, i due devono comunque trovare un modo per sbarcare il lunario, e dopo aver osservato la vita del paese, popolato soprattutto da anziani, decidono di trasformare la casa in cui abitano in un ospizio, vivendo così delle pensioni degli ospiti.

Andiamo a quel Paese, il film

Come in Pranzo di ferragosto di Gianni di Gregorio, gli anziani sono fonte di quello che per tutti è una necessità ma non una garanzia, soprattutto se non si ha intenzione di lavorare: una rendita mensile. Il tono  di Andiamo a quel Paese è di commedia un po’ cinica, che prende in giro molti dei luoghi comuni della cultura italiana che in alcuni momenti vengono ribaltati in farsa, ma non troppo, onde evitare di rompere gli argini del “politically correct”. Ovviamente a farla da padrona sono le gag del duo comico, ma sono interessanti le storie accessorie che si sviluppano intorno a loro, soprattutto quella della zia Lucia, oggetto dell’organizzazione di una truffa a fin di bene.

Andiamo a quel PaeseIl tutto ricorda le commedie classiche italiane dei decenni passati, quelle di Alberto Sordi nello specifico, in cui l’italiano medio è di solito un traffichino che cerca, con sotterfugi e imbrogli di campare alla bell’e meglio; sempre nei limiti della legalità e sempre con un discreto senso di colpa al seguito. La sua classica canzone “E va e va” il cui ritornello “te c’hanno mai mannato a quel paese” probabilmente è stato d’ispirazione per il titolo del film, viene infatti eseguita sui titoli di coda.

Per ribadire il legame con queste commedie, non a caso in una delle scene a iperbole che si verificano durante il film, Salvo, stordito dentro un’ambulanza, dice la tris che fa diventare ricchi i tre protagonisti di Febbre da cavallo di Steno, film culto del 1976 con Enrico Montesano e Gigi Proietti, anche loro personaggi squattrinati e armeggioni, ma in fondo buoni di cuore. Bisogna aspettare le ultime scene per avere finalmente una presa di posizione, surreale e molto cinica, sul destino del paese, che lascia con il sorriso, ma non troppo.

Paul Greengrass tra Berlino e Bourne

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paul-greengrassIl Premio Oscar Paul Greengrass è pronto a portare sul grande schermo The Tunnels, la storia vera di una fuga nei tunnel sotterranei costruiti sotto il muro di Berlino che divideva la città prima della riunificazione.

Tratto da un romanzo di Greg Mitchell, è proprio lo scrittore stesso a confermare la notizia sul suo sito ufficiale insieme al nome del produttore del film, Mark Gordon.

Ultimamente Greengrass è stato collegato anche ad altri progetti, tra questi American Nightmare che vede protagonisti Leonardo DiCaprio e Jonah Hill, e il prossimo capitolo della saga di Bourne che lo riunirà a Matt Damon.