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Courteney Cox è ufficialmente in trattativa per tornare in SCREAM VII

Scream VII film 2024

Gale Weathers è l’unico personaggio di Scream ad essere apparso in tutti e sei i film, e il prossimo Scream VII non sarà l’unico a interrompere questa striscia.

Gli addetti ai lavori hanno confermato una recente indiscrezione secondo cui Courteney Cox sarebbe in trattative per riprendere il ruolo della reporter trasformata in autrice nel prossimo film di Scream, che vedrà anche il ritorno dell’iconica “final girlSidney Prescott dopo che Neve Campbell si era ritirata dall’ultimo film per una disputa sulla retribuzione.

Sidney Prescott sta tornando!” Ha scritto la Campbell su Instagram quando è stato ufficializzato il suo ritorno. “È sempre stato uno spasso e un onore poter interpretare Sidney nei film di Scream. Il mio apprezzamento per questi film e per ciò che hanno significato per me non è mai venuto meno. Sono molto felice e orgogliosa di dire che mi è stato chiesto, nel modo più rispettoso possibile, di riportare Sidney sullo schermo e non potrei essere più entusiasta“.

La decisione della Neve Campbell di tornare in Scream VII ha suscitato alcune polemiche a causa del licenziamento di Melissa Barrera per i post sui social media che Spyglass ha giudicato “antisemiti”. Molti fan ritengono che la Campbell avrebbe dovuto mostrare solidarietà alla sua ex co-protagonista e declinare l’offerta dello studio.

Melissa Barrera è stata interrogata sulla situazione in una recente intervista e, pur rifiutandosi di commentare la Campbell o di rivelare se si sono parlate, ha detto che avrebbe preso in considerazione l’idea di tornare in Scream VII per concludere la storia di Sam Carpenter.

Ho imparato a non dire mai, ma dovrebbero anche accadere molte cose perché Sam torni. Per ora, la prossima pagina, il prossimo capitolo, e poi vedremo cosa ci riserverà il futuro“.

Cosa ci aspettiamo da Scream VII

Per quanto riguarda la signorina Weathers, l’ultima volta che l’abbiamo vista era sopravvissuta per un pelo a un brutale attacco di Ghostface e stava andando in ospedale.

I dettagli della trama di Scream VII non sono ancora stati resi noti, ma si dice che la storia si concentrerà su Sidney e Gale che dovranno affrontare una sorta di culto di Ghostface.

La regia di Scream VII sarà affidata al creatore e scrittore di Scream originale Kevin Williamson, mentre l’attore di Scream 3 Patrick Dempsey sarebbe in trattative per tornare a vestire i panni del detective Mark Kincaid.

 
 

Courmayeur-Noir in Festival presentazione alla stampa

Courmayeur-Noir in FestivalPresentato oggi presso lo spazio Fandango Incontro in Via dei Prefetti a Roma il nutrito cartellone della prossima edizione – la numero 23 – del Noir in Festival di Courmayeur, dal 10 al 15 dicembre. Da sempre tra cinema e letteratura, all’insegna del noir d’autore, ma anche di una forte compromissione con l’attualità e uno sguardo attento alla realtà che ci circonda. “Un programma ricco, in un anno difficile. Anzi, forse una delle edizioni più sorprendenti dell’ultimo decennio”, così lo definisce Giorgio Gosetti, organizzatore del Festival assieme a Marina Fabbri. Dieci film in concorso, tre fuori concorso, incontri letterari, eventi speciali, tutti i film in 4K per la prima volta in un festival italiano.

Presenze internazionali importanti, a partire dall’apertura il 10 dicembre, con Atom Egoyan, che inaugura la sezione in concorso col suo Devil’s Knot, protagonisti Colin Firth e Reese Witherspoon. In concorso in anteprima europea anche Dom Hemingway di Richard Shepard con Jude Law. Nella sezione principale l’Italia è presente con due titoli, emblema del cinema d’autore che negli ultimi anni è tornato a cimentarsi con generi come il noir: il nuovo lavoro di Stefano Incerti, Neve, con Roberto De Francesco e Esther Elisha. “Con questo film abbiamo cercato di dare un segnale politico”, afferma il regista, all’esordio come produttore (con Dario Formisano). Un inno alle produzioni indipendenti perché, dice, “sentirsi liberi è stata una delle mie più grandi soddisfazioni”. Al centro del film, prosegue il regista, “l’incontro tra due solitudini e lo scavo psicologico”. L’altro italiano in concorso è Vinodentro di Ferdinando Vicentini Orgnani, con Giovanna Mezzoggiorno e Vincenzo Amato. Ma questa sezione guarda anche altrove: Filippine, Argentina (Wakolda di Lucía Puenzo, candidato all’Oscar), Scandinavia, omaggiata quest’anno in modo particolare sul fronte letterario. Courmayeur-Noir in Festival 2Il Festival premierà infatti il 13 dicembre col Raymond Chandler Award lo scrittore svedese Henning Mankell, creatore dell’ispettore Wallander, i cui casi hanno appassionato i lettori europei. All’insegna della commistione fra letteratura e cinema, anche la giuria del festival, “ancora in fase di composizione”, afferma Marina Fabbri,al momento infatti ne sono membri certi Pif (autore e conduttore de Il Testimone, il suo esordio alla regia di cinema sarà presto nelle sale ndr), il giallista Marco Malvaldi e la sceneggiatrice Ludovica Rampoldi”.

L’evento principale della sezione Fuori Concorso punta sulle star internazionali ed è la proiezione di The Counselor – Il Procuratore di Ridley Scott, noir dal cast ricchissimo: Michael Fassbender, Penelope Cruz, Javier Bardem, Brad Pitt, Cameron Diaz, Bruno Ganz; Cormac McCarthy alla sceneggiatura. In questa sezione anche Johnnie To con la sua commedia nera Blind Detective  e La voce, commedia-thriller sugli intrighi e i misteri italiani, esordio alla regia di Augusto Zucchi, protagonista Rocco Papaleo.

Tra gli eventi, da segnalare, una maratona dedicata a Lo Hobbit ( il 12 dicembre), con l’anteprima del secondo capitolo della saga: Lo Hobbit 2 – La maledizione di Samaug, accanto ad altri eventi dedicati al mondo del fantasy per bambini e ragazzi. Mentre la new wave dell’horror italiano si metterà in mostra con Vedo nero: i cantieri della paura, in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà. “Maestro di cerimonia” sarà Dario Argento, accanto a lui giovani cineasti della scena horror indipendente.

 Assente una sezione specifica per i documentari, a causa di “tagli robusti” di spesa resisi necessari, tuttavia, alcune opere sono state comunque inserite tra le proiezioni speciali. Una di queste è Off stage – Lontano dal palco, documentario sul mondo delle carceri che lascia la parola ai detenuti, ad opera di Francesco Cinquemani. Il regista sottolinea come la verità sia stata il criterio guida del lavoro. Al momento si tratta di un work in progress.

Tra gli incontri letterari, da segnalare quello con Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, autori di Suburra, romanzo di ambientazione romana al centro del convegno Le mani sulle città: “che racconta come l’economia italiana sia stata infiltrata dalla criminalità, attraverso i casi di Roma e Milano”, a testimoniare, secondo Fabbri, la volontà del festival di “raccontare la cronaca e la realtà attraverso letteratura e cinema”.

 
 

Courmayeur Noir in Festival: al via con Storie Pazzesche

Courmayeur-Noir in FestivalSaranno Paura e Doppio che parole-chiave della XXIV edizione del Courmayeur Noir in Festival che si inaugura a domani sera con l’anteprima di STORIE PAZZESCHE il film di Damian Szifron distribuito da Lucky Red. Ma la vera star della serata sarà la “mamma imperfetta” più famosa d’Italia, l’attrice Lucia Mascino, protagonista della prima delle “conversazioni in pubblico” in programma e festeggiata speciale in occasione dei 10 anni di “Officine Artistiche”, la scuderia di talenti che ha scelto Courmayeur per avviare un suo viaggio speciale a fianco dei grandi festival italiani. Con Lucia Mascino, la cui carriera ha incrociato i temi del Noir sia al cinema (“La prima linea”) che in tv (“I delitti del bar Lume”), si avvia una serie di incontri sui temi delle “paure” che nei prossimi giorni vedranno sul palcoscenico di Courmayeur anche Andrea Sartoretti (“Ogni maledetto Natale”), Alessandro D’Alatri (“Senza pelle”), Maria Pia Calzone (“Gomorra – La serie”).
Tra le novità dell’anno al Courmayeur Noir in Festival: la giuria popolare (sarà tutto il pubblico del PalaNoir a decidere il vincitore del Leone Nero); l’arrivo di due grandi star americane come Jeffery Deaver (vincitore del Raymond Chandler Award) e Colin Hanks (protagonista della serie tv “Fargo” presto in onda su Sky Atlantic); l’anteprima assoluta di “Black Sea” del Premio Oscar Kevin McDonald e quella italiana del cartoon Disney di Natale “Big Hero 6”; il restauro di un classico del thriller all’italiana “6 donne per l’assassino”, diretto 50 anni fa da Mario Bava e presentato a Courmayeur dal figlio Lamberto insieme a Dario Argento; un inedito torneo di tennis “Doppio Giallo” con la partecipazione di star dello sport, del cinema e della letteratura.
Nel corso della serata finale di sabato 13 dicembre verrà infine assegnato un Premio Speciale Noir a Gabriele Salvatores per l’insieme della sua opera, nell’anno della sua avventura più spettacolare tra avventura, fantasy e thriller, “Il ragazzo invisibile”.

 
 

Courmayeur Noir in Festival premia Gabriele Salvatores

Gabriele SalvatoresLa serata di sabato 13 dicembre, a conclusione della XXIV edizione del Courmayeur Noir in Festival, sarà dedicata a Gabriele Salvatores nell’anno del “Ragazzo invisibile”.
A Courmayeur Gabriele Salvatores sarà accompagnato dal giovane protagonista de Il ragazzo invisibile Ludovico Girardello, da Marialuna Cipolla, tra i vincitori del concorso musicale Una canzone per…il ragazzo invisibile, e da Stefano Sardo, sceneggiatore del film.
La direzione del festival ha infatti deciso di assegnare un premio speciale all’autore che “in tutta la sua carriera, fatta di successi e scommesse, passioni e invenzioni, ha sempre tenuto un filo rosso con le mille sfumature del noir, dal thriller alla black comedy, dalla science fiction all’avventura, fino al fantasy”.
Sabato 13 dicembre il NoirFest festeggia così uno dei suoi amici e testimonial più cari con un riconoscimento che acquista particolare significato perché coincide con una nuova e originale scommessa creativa del regista premio Oscar.
Il ragazzo invisibile è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema e uscirà nelle sale italiane il 18 dicembre distribuito da 01 Distribution.

 
 

Courageous Cat di Bob Kane diventa un film!

Realizzare un film in live action/ computer grafica dalla serie di cartoon anni ’60 Courageous Cat: questa l’intenzione di Evergreen Media Group che, dimostrando di fare sul serio

 
 

Coupon – Il film della felicità: recensione del cortometraggio di Agostino Ferrente con Pierluigi Bersani

Coupon - Il film della felicità recensione

Depressione, solitudine, immobilità, routine: Coupon – Il film della felicità cortometraggio di Agostino Ferrente tocca tutti questi punti con semplicità e umiltà. Una Roma deserta fa da sfondo alla vicenda per giustificare l’immobilità di una città e dei suoi cittadini rimasti perché non possono permettersi la villeggiatura fuori porta. Uno di questi è Andrea, uno stralunato, solitario, individuo che vive la sua vita come se fosse un film in bianco e nero, dove si apre alle persone solo cantando. La sua quotidianità è fatta di routine: ogni mattina deve raggiungere il supermercato dove acquistare scatolette di tonno con cui accumulare punti che gli faranno vincere il misterioso “Coupon della felicità”.

La felicità rende felici? Coupon – Il film della felicità

Nel cortometraggio di Ferrente, presentato a Roma e che poi avrà il suo debutto ufficiale al Torino Film Festival, la felicità e le persone sono al centro di tutto. Andrea Satta, che interpreta Andrea, è anche autore della colonna sonora del film che si presenta al pubblico come un lungo e articolato videoclip musicale. Ad affiancarlo, il politico Pierluigi Bersani che interpreta sette ruoli diversi in dieci minuti: dal testimonial del manifesto dei coupon al rider delle pizze, passando per il fruttivendolo, cassiere e prete. “Penso che l’autoironia sia un meccanismo di salute mentale consigliabile a tutti”, queste le prime parole dette alla stampa durante la conferenza: “Mi è piaciuta l’idea di questo film, che credo rappresenti la realtà. Se c’è una possibilità di essere felici è solo nella relazione con gli altri”.

L’idea di Coupon – Il film della felicità è nata proprio per essere realizzato come un video clip ma “ci siamo lasciati prendere un po’ la mano”, afferma il regista. Alla fine il risultato è un film che mette al centro le persone con i loro demoni: Andrea è un solitario che ogni giorno vive la sua routine tra scatolette di tonno, a cui è allergico, e pubblicità che promettono felicità. Felicità che può arrivare in qualsiasi momento se solo racchiusa dalle persone che ti stanno intorno. Il fine ultimo rimane però quello di raccontare il vero, non i personaggi in quanto tali, ma le persone. Anche la scelta di far interpretare a Pierluigi Bersani (ora con dei baffi, ora con il pizzetto) tuttu personaggi diversi che fanno parte della quodianità di Andrea è sinonimo della società in cui viviamo che non si sofferma sulle persone dietro un bancone, e le vede tutte uguali a se stesse. Una riflessione sociale, mascherata da mini musicarello semi-muto.

 
 

Coup de Chance: recensione del nuovo di film di Woody Allen #Venezia80

dicembre al cinema Coup de chance film Woody Allen

Cosa succede quando caso e fortuna entrano in gioco? Woody Allen delinea questo quadro cosmico in Coup de Chance quando, cioè, il colpo di fortuna ti cambia la vita. La cinquantesima pellicola del regista si muove per le strade della Parigi di Midnight in Paris ma lancia uno sguardo al passato ricordando molto il suo precedente Match Point. A differenza della sua enorme filmografia questa volta Woody Allen arriva Fuori Concorso a Venezia 80 con un film interamente girato in francese sorprendendo tutti. Nonostante le continue voci sul suo possibile ritiro, Allen smentisce tutto dicendo di aver pronto un nuovo film ambientato nella sua New York.

Coup de Chance, la trama

Jean (Melvil Poupaud) e Fanny (Lou de Laâge) sono una coppia di parigini, ricca e affascinante. Sono sposati ma non hanno figli e passano i weekend nella loro casa in campagna a caccia con gli amici. Woody Allen ci presenta il quadro della situazione di questa famiglia il cui equilibrio viene rotto dall’arrivo di Alain (Niels Schneider), un ex compagno di liceo di Fanny eternamente innamorato di lei. Un equilibrio che Allen, con l’autore della fotografia Vittorio Storaro, cerca di rompere utilizzando la palette dei colori. La prima parte del film affronta proprio l’incontro e l’inizio della relazione tra Alain e Fanny. Tra appuntamenti nascosti e pranzi appartati, la coppia viaggia indietro nel tempo tornando agli anni di spensieratezza liceale.

In questa prima parte si accavallano anche i sentimenti contrastanti nel cuore di Fanny, scissa tra il marito, possessivo e calcolatore, – reso visivamente con colori freddi e neutri – e l’amante, romantico e fugace – dove esplodono i colori caldi e intensi. La storia d’amore si consuma, forse destinata a durare in eterno, ma nella seconda parte di Coup de Chance si abbandona il destino e la fortuna, Woody Allen trasforma il lungometraggio da dramma romantico a thriller. In questa parte il personaggio della mamma di Fanny avrà un ruolo chiave. Interpretata da Valérie Lemercier la donna sembra avere molto in comune con il genero anzi è sollevata dal fatto che la figlia viva al sicuro con un uomo stabile e ricco. Tuttavia, l’istinto materno interviene al momento giusto quando scopre la verità su Jean.

Coup de chance recensione film

La vita è una variabile aleatoria

Jean è un uomo d’affari carismatico e di grande successo, fa colpo su tutti e si circonda di molti amici su cui sa di poter avere il controllo – lo stesso controllo che esercita sul treno meccanico, unico oggetto che può manovrare. Persone noiose, ricche e nullafacenti di cui si serve per compiacersi. Il pettegolezzo però è sempre dietro l’angolo e viene sussurrato alle sfarzose feste tra la folla. Jean sarebbe stato il mandante di un omicidio del suo socio in affari ereditando pare della ricchezza. Mentre Alain abbraccia il caso e la fortuna, Jean è scettico nei confronti di questi argomenti che nella filmografia di Woody Allen sono ricorrenti. Gli spettatori che vedranno Coup de Chance non potranno non notare la somiglianza con Match Point sotto alcuni aspetti della trama. I continui incontri tra Alain e Fanny insospettiscono Jean che possessivo e maniacale assume un investigatore privato.

Caso, fortuna e probabilità si ripresentano in una dura lotta di contrasti alla fine del film: un biglietto della lotteria accostato a una battuta di caccia al cervo. Quante probabilità ci sono di vincere e quante di prendere l’animale al primo colpo? Woody Allen spiazza lo spettatore e ancora una volta giocando con le probabilità si prende gli applausi a scena aperta.

 
 

Coup de Chance, Woody Allen: “Quando ero giovane i film che più mi colpivano erano francesi e italiani”

COUP DE CHANCE Valerie Lemercier Woody Allen e Lou de La ge
Credits Giorgio Zucchiatti © La Biennale di Venezia

Woody Allen arriva a Venezia 80 per presentare la qua cinquantesima pellicola. Il regista torna in Francia, ormai una seconda casa per i suoi film anche se il nuovo Coup de Chance è girato internamente in francese. Parigi, ambientazione che nel 2010 Woody Allen porta in scena in Midnight in Paris e in Tutti dicono I Love You: “Quando ero giovane i film che più mi colpivano erano quelli francesi e italiani, tutti volevamo realizzare film come gli europei e per tutta la mia vita ho cercato di fare così e da tempo volevo realizzare la storia di due americani che vivono a Parigi e sono così innamorato della Francia che ho voluto realizzarlo in lingua francese. Volevo unirmi a quel gruppo di registi composto da Truffaut, Godard, Renoir e tanti altri ancora che considero maestri”, afferma il regista.

In Coup de Chance, già dal titolo appare chiaro il risultato dell’opera. Il colpo di fortuna, il caso, il destino sono tutti argomenti ricorrenti. Per Woody Allen sono anche argomenti con cui ha un forte legame: “Sono stato fortunato per tutta la mia vita, ho una famiglia, non sono mai stato in ospedale, non mi è mai accaduto nulla di male. Quando ho iniziato a fare film altrettanto sono stato fortunato, ho ricevuto molto rispetto e spero che continui ad essere così”. Continua dicendo: “Coupe de Chance e Match Point riflettono entrambi su come il caso e la fortuna possano avere un impatto nella nostra vita. Non penso ci sia nulla che possiamo fare con la morte. Alla fine di questo film abbiamo lasciato che il sottotitolo “non farci troppo caso” rimanesse più a lungo delle immagini perché è così che dovremmo rapportarci con la morte e il caos della vita.

Coup de Chance, Vittorio Storaro: “Chiamatemi autore della fotografia non direttore”

Quella tra Allen e Vittorio Storaro è una collaborazione che va è iniziata nel 2016 per Café Society. Autore della fotografia la sua impronta nei film di Allen contribuisce una resa delle immagini particolarmente curiosa. “Bisogna dare rispetto al regista e all’autore della fotografia. Noi non siamo director, noi siamo co-autori della fotografia cinematografia, ovvero scrivere con la luce in un’immagine. Noi dobbiamo avere un rapporto con i colori e le ombre per analizzare il concetto delle parole e presentarle al regista e se lui approva quella mia lettura allora mi sento soddisfatto, perché ho saputo comprendere le intenzioni del solo e unico regista”, racconta Vittorio Storaro in conferenza stampa.

Io senza uno scritto e senza un regista non esisto. Quando ho letto la sceneggiatura di questo film ho quindi ritrovato una cosa che amo molto, ovvero la dualità: con il marito Fanny ha un preciso tono cromatico, mentre quando è con l’amante ne ha un altro che è più concentrato sui toni caldi e solari. Quando è con il marito è invece tutto azzurro, freddo. Questo è stato il concetto visivo che ho presentato a Woody e lui lo ha ritenuto coerente con quanto aveva scritto”, conclude.

Nonostante da ormai diversi anni giri voce di un possibile addio alla sedia da regista per Woody Allen, 87 anni, c’è ancora molto lavoro da fare: “Ho una nuova buona idea per un film a New York e se qualcuno si offrirà di finanziarlo alle mie strette condizioni, allora sì, lo farò”.

 
 

Countdown: clip esclusiva dal film in sala il 21 novembre

Ecco una clip esclusiva di Countdown, diretto da Justin Dec con Elizabeth Lail, Charlie McDermott, Anne Winters, Peter Facinelli e Talitha Eliana Bateman. Al cinema dal 21 novembre, distribuito da Eagle Pictures.

https://www.facebook.com/cinefilos.it/videos/2400856090174856/

Nel suo primo lungometraggio Justin Dec realizza un attesissimo horror di ultima generazione, dove una App per smartphone è in grado di rivelare, a chi la scarica, il momento esatto della morte.

Il film strizza l’occhio a grandi classici del genere come “The Ring”, aggiungendo un tocco di modernità e tecnologia al posto del famigerato nastro VHS, e alla celebre saga di “Final Destination”, dando vita a un gioco inquietante e paranoico che non lascia scampo ai protagonisti.

Star del film Elizabeth Lail, recentemente protagonista della serie distribuita da Netflix “You”, qui nei panni di una giovane infermiera che scaricherà la famigerata App.

 
 

Countdown, trailer: Jensen Ackles cerca di fermare un “evento di livello Chernobyl” nella prossima serie Prime Video

Jensen Ackles e Jessica Camacho in Countdown
Cortesia © Amazon Studios

È disponibile un nuovo trailer della nuova serie Amazon Prime Video, Countdown, con Jensen Ackles. Jensen Ackles è un attore quarantasettenne famoso soprattutto per il suo ruolo di Dean Winchester nella serie Supernatural, trasmessa dalla WB/CW, che gli è valso l’adorazione eterna dei fan della serie. La sua nuova serie thriller poliziesca debutterà il 25 giugno 2025, in esclusiva su Prime, e finalmente abbiamo potuto vedere un trailer completo che offre un assaggio di ciò che ci aspetta.

Il trailer della nuova serie TV di Jensen Ackles lo mostra alla guida di una squadra che deve affrontare una minaccia ad alto rischio a Los Angeles. Interpreta un detective della polizia di Los Angeles di nome Mark Meachum che guida una task force di disadattati. Il trailer spiega che la loro squadra sta affrontando minacce straniere che rappresentano un evento “di livello Chernobyl”. La posta in gioco sembra enorme, ma i personaggi dimostrano un evidente fascino e una grande intesa, il che fa presagire una serie emozionante, divertente e adrenalinica. Guarda il trailer completo su YouTube di Prime Video qui sotto:

Cosa significa il trailer di Countdown per la nuova serie di Prime Video

Amazon Prime Video è diventata la casa di serie come Tom Clancy’s Jack Ryan, Reacher, Bosch e altre dello stesso genere, che vedono agenti delle forze dell’ordine o agenti ribelli affrontare minacce sul suolo americano. Queste serie sono note per essere ricche di azione, con protagonisti famosi e molto divertenti, e il trailer indica che Countdown continuerà a soddisfare questo mercato. Jensen Ackles ha un potenziale simile a quello di Alan Ritchson per conferire il carisma necessario a questo genere.

Il trailer di Countdown sembra emozionante, in particolare per i fan di Jensen Ackles. Recentemente ha commentato il paragone tra Mark Meacham e Dean Winchester di Supernatural, spiegando come entrambi siano eroi dal carattere rude, disposti a infrangere le regole per fare la cosa giusta. Questo è un personaggio che sa interpretare bene e il trailer mostra che il suo personaggio avrà una chimica divertente con i suoi colleghi della task force della polizia di Los Angeles.

 
 

Countdown – Stagione 2: aggiornamenti promettenti dal creatore della serie con Jensen Ackles

Countdown

Il creatore della serie Countdown, Derek Haas, condivide un nuovo aggiornamento su una potenziale seconda stagione. Countdown ha debuttato con i suoi primi tre episodi su Prime Video il 25 giugno. La stagione di debutto segue la star di Supernatural Jensen Ackles nei panni di Mark Meachum, un detective della polizia di Los Angeles che entra a far parte di una task force segreta composta da agenti di varie agenzie. Originariamente riuniti per dare la caccia a un assassino, il team deve poi impedire una grave catastrofe. Il cast di Countdown include Jessica Camacho nel ruolo di Amber Oliveras, Eric Dane nel ruolo di Nathan Blythe, Violett Beane nel ruolo di Evan Shepherd, Uli Latukefu nel ruolo di Lucas Finau ed Elliot Knight nel ruolo di Keyonte Bell.

In un’intervista con ScreenRant, Haas parla del futuro di Countdown. Ha rivelato che sta pensando a un secondo capitolo, ma è cauto nel procedere troppo rapidamente, perché a volte “il mondo reale rialza la testa”. Sebbene l’aggiornamento abbia un tono positivo, Haas sta cercando di non correre troppo. Sta valutando alcune trame per la seconda stagione, ma non è ancora andato oltre la fase di progettazione. Ecco il suo commento:

Oh sì. Ho pensato alla seconda stagione. La verità è che non bisogna andare troppo avanti, perché il mondo reale fa capolino e poi si vuole essere in grado di cogliere il momento di ciò che sta accadendo nel mondo quando si fa uno show come questo. Quindi ho sicuramente pensato alle trame per la seconda stagione, ma non sono andato oltre.

Cosa significa questo per la seconda stagione di Countdown

Haas ha avuto una carriera televisiva di incredibile successo. Ha creato serie di lunga durata, tra cui Chicago Fire, Chicago P.D. e FBI: International. Con il suo pedigree di creatore, sceneggiatore e produttore, Countdown ha tutte le possibilità di tornare per le stagioni future. Anche Ackles ha una lunga carriera televisiva, avendo interpretato Dean Winchester in Supernatural per quindici stagioni, e tornerà in The Boys – stagione 5 nel ruolo di Soldier Boy.

Sarebbe logico che la piattaforma di streaming volesse continuare Countdown con una seconda stagione.

Con Haas e Ackles che vantano entrambi una carriera televisiva di tutto rispetto, Countdown sembra destinato ad avere un futuro. Countdown presenta inoltre alcune somiglianze con altre serie Prime Video come Reacher e Cross, con la loro premessa orientata all’azione. Dato che Prime Video è dietro lo sviluppo di queste altre serie, e soprattutto visto il clamoroso successo di Reacher, sarebbe logico che la piattaforma di streaming volesse continuare Countdown con una seconda stagione.

 
 

Countdown – Stagione 2 riceve aggiornamenti incoraggianti dallo showrunner del thriller con Jensen Ackles

Jensen Ackles e Jessica Camacho in Countdown
Cortesia © Amazon Studios

La nuova serie crime drama di Prime Video, Countdown, è nel bel mezzo della messa in onda della sua prima stagione e ora il creatore Derek Haas ha espresso alcuni pensieri positivi su una potenziale seconda stagione. Interpretata da Jensen Ackles, la serie d’azione è incentrata sul detective Mark Meachum, chiamato a indagare sull’omicidio di un agente del DHS. Dopo che i primi tre episodi della prima stagione sono stati pubblicati su Prime Video il 25 giugno, Countdown ha conquistato un vasto pubblico nonostante le recensioni poco entusiastiche della critica, diventando il secondo programma o film più visto sulla piattaforma al momento del suo debutto.

A poco più di metà della prima stagione, Haas è stato intervistato da TV Insider sulle sue opinioni riguardo alla possibilità che Countdown venga rinnovato per una seconda stagione da Prime Video. Dichiarandosi “ottimista” sulle possibilità, ha anche sottolineato che la piattaforma di streaming si concentrerà più sull’analisi degli ascolti che sull’effettivo gradimento della serie, cosa che trova più incoraggiante vista la sua continua buona performance. Ecco cosa ha detto Haas:

Mi sento ottimista. Non ho mai lavorato in streaming prima d’ora, quindi tutte le analisi sono una novità per me. È diverso da quando lavoravo in televisione, dove la mattina dopo sapevi già come era andata la serata. Ma sono entusiasta perché mi sembra che stiamo continuando ad aumentare il numero di spettatori ogni settimana e questo mi rende molto felice.

Guardando al futuro della serie oltre una potenziale seconda stagione, Haas ha riflettuto sul suo periodo in Chicago Fire, in cui non immaginava che la serie poliziesca sarebbe durata così a lungo, ma ha assicurato che finché i fan continueranno a essere interessati alla serie, lui continuerà a realizzare Countdown. Leggi il resto delle dichiarazioni di Haas qui sotto:

L’ho già detto in passato a proposito di Chicago Fire. Ho detto che finché la gente continuerà a seguirlo, continueremo a farlo. Pensavo che sarebbe durato 14 anni? Non ne avevo idea. Quindi dirò la stessa cosa anche in questo caso: finché la gente continuerà a guardarlo e ad apprezzarlo, continueremo a farlo.

Cosa significano le dichiarazioni di Haas per le possibilità di una seconda stagione di Countdown

Dato che Haas crede che il futuro di questa serie dipenda dagli spettatori, c’è una buona possibilità che Countdown venga rinnovato per una seconda stagione. Come ha detto, la serie continua a occupare un posto nella classifica delle 10 serie più viste di Prime Video, insieme allo acclamato spin-off di Bosch, Ballard, anch’esso in attesa di un potenziale rinnovo per una seconda stagione, e alla serie Summer I Turned Pretty, recentemente tornata con la terza stagione che conclude il dramma romantico per adolescenti.9:42

Oltre ai dati di ascolto, anche i punteggi di Rotten Tomatoes di Countdown dimostrano che il pubblico sta chiaramente apprezzando la serie più della critica. La serie d’azione ha ottenuto un impressionante punteggio del 73% da parte del pubblico, molto più alto del 33% dei critici. Sulla base di questo alto tasso di approvazione da parte del pubblico su un sito di rilievo, sembra probabile che Countdown abbia una base di fan sufficientemente ampia da giustificare il via libera alla seconda stagione.

 
 

Countdown – episodio 3, la spiegazione del finale

Countdown - episodio 3

Il finale dell’episodio 3 di Countdown è il più ricco di azione finora, con il detective Meachum che scopre progetti rivoluzionari e la morte di un personaggio importante. Il cast di Countdown è guidato dalla star di Supernatural Jensen Ackles, che mette in campo il suo carisma impeccabile nei panni del detective Mark Meachum, un omicida spericolato. Dopo la morte dell’agente della Homeland Security Robert Darden, Meachum viene reclutato in una task force guidata da Nathan Blythe (Eric Dane) che include Amber Oliveras (Jessica Camacho), Evan Shepherd (Violett Beane), Lucas Finau (Uli Latukefu) e Keyonte Bell (Elliot Knight).

L’episodio 3 di Countdown vede il detective Meachum seguire una potenziale pista su Volchek, che lo porta in un ristorante bielorusso utilizzato come copertura per un complotto straniero. Meachum scopre dei misteriosi progetti nel retro e viene portato fuori per essere giustiziato. Riesce a fuggire e i rinforzi arrivano per salvarlo, ma ne segue una sparatoria. Dmitry, il contatto di Meachum dai tempi in cui era sotto copertura, viene ucciso nella violenza, così come Damon Drew (Jonathan Togo), uno dei membri della task force. Il ristorante viene dato alle fiamme per coprire le prove, il che continua a suggerire che si sta svelando un piano molto più pericoloso.

Cosa ha visto Meachum nei progetti e nei piani alla fine dell’episodio 3 di Countdown

Durante tutto l’episodio 3 di Countdown, Meachum usa uno dei suoi contatti risalenti al periodo in cui era sotto copertura in prigione. Fingendo di essere un prigioniero in trasferimento, Meachum inganna il giovane impressionabile Dmitry facendogli credere che sono fuggiti da un veicolo armato, malmenando i membri della sua stessa task force per rendere la scena più realistica. I due poi scappano, finendo per tornare dallo zio di Dmitry, che ha un ristorante bielorusso e si arrabbia subito con suo nipote per aver portato lì un nuovo arrivato.

Dopo aver detto che va in bagno, Meachum va a curiosare nel retro del ristorante per vedere cosa riesce a trovare. Entra in una stanza senza insegna vicino all’ufficio del direttore, dove trova una miriade di documenti, cavi sospetti, mappe e i progetti di quello che sembra essere un’arma nucleare. Dopo essere uscito dalla stanza, lo zio di Dmitry punta una pistola contro Meachum e lo porta fuori per giustiziarlo. Fortunatamente, Meachum riesce a fuggire con l’aiuto dei rinforzi, ma Volchek entra nella stanza e distrugge le prove prima di dare fuoco all’edificio.

Il piano sotto copertura di Meachum per raccogliere informazioni su Volchek spiegato

In Countdown episodio 2, Meachum e Amber hanno seguito la morte di Robert Darden fino al Cartello, che ha contrabbandato il materiale nucleare in America per conto di una parte straniera. Dopo essersi guadagnati la fiducia del cartello completando un trasporto di droga, Meachum e Amber perdono per un soffio l’opportunità di interrogare uno dei suoi membri dopo che questi viene ucciso in un’esplosione. Javi rivela che l’uomo sul molo si chiamava Volchek, e Meachum usa questa informazione come pista per rintracciare informazioni nell’episodio 3. Il piano prevede che lui finga di essere un prigioniero, mentre il resto della task force “recita” la parte dei poliziotti.

Perché Anton si è tolto la vita nell’episodio 2 di Countdown

Nell’episodio 2, il pubblico scopre alcuni dettagli sul passato di Volchek, durante gli eventi del 2008 che rivelano parte delle sue motivazioni. Volchek è un uomo bielorusso ed ex combattente che lavorava al Ministero della Difesa quando suo fratello Anton è stato coinvolto con una figura che chiamavano “l’americano”. Anton aveva promesso all’americano dati sull’agricoltura bielorussa in cambio di denaro, ma gli aveva fornito documenti falsi. L’americano scoprì rapidamente l’inganno, costringendo Anton a coinvolgere suo fratello.

L’americano chiese a Volchek di fornirgli le e-mail scambiate tra il suo capo, il signor Kostenko, e il Cremlino di Mosca, minacciando di uccidere Anton. Volchek recuperò i dati come gli era stato chiesto e si preparò a consegnarli all’americano. Tuttavia, tornò a casa e trovò Anton che beveva, e in seguito si tolse la vita nella vasca da bagno, considerandosi un fallimento per la sua famiglia, che non era altro che una “catena al collo”. Volchek uccise l’americano con un esplosivo, rispecchiando la scena attuale, quando fece esplodere degli esplosivi per uccidere Javier.

Perché la task force è andata sotto copertura con il cartello

Nell’episodio 1 di Countdown, Amber usa le sue conoscenze della DEA per collegare l’omicidio di Darden a un gruppo del cartello che conosce bene. Lei e Meachum, che ha esperienza sotto copertura, si infiltrano nelle loro file nel tentativo di trovare ulteriori informazioni sul giocatore straniero con cui hanno avuto a che fare. Eseguono un traffico di droga per guadagnarsi la fiducia, ma prima di poter raccogliere le informazioni necessarie, vengono fatte esplodere delle bombe che uccidono Javier, la loro fonte. Con l’ultimo respiro, pronuncia il nome Volchek, riferendosi all’antagonista principale della serie.

La storia di Mark Meachum sotto copertura

All’inizio della serie, incontriamo Mark Meachum mentre è coinvolto in una rissa in prigione, impegnato in un lavoro sotto copertura che sembra piacergli un po’ troppo. Si scopre che è appassionato del suo lavoro, dato che ha trascorso nove mesi sotto copertura. Più avanti nell’episodio, si scopre che ha anche trascorso un anno sotto copertura con i neonazisti ariani, il che spiega il suo tatuaggio. Più avanti nel suo rapporto si scopre che ha un passato pericoloso, egoista e spericolato nelle missioni.

Cosa è successo all’agente dell’HSI Robert Darden e perché è stata creata la task force

La prima stagione di Countdown inizia con l’agente del Dipartimento della Sicurezza Nazionale Robert Darden che indaga su alcune spedizioni al porto di Los Angeles. Dopo aver incontrato un membro del cartello, Darden viene inseguito e infine ucciso a colpi di pistola per strada. Questo è l’incidente scatenante della serie e all’inizio c’è un po’ di ambiguità su cosa stesse facendo e se lavorasse con il cartello o per la legge.

La task force è stata costituita perché Nathan Blythe ha saputo che diversi agenti del DHS erano stati pagati da una parte straniera per chiudere un occhio sulle spedizioni del cartello in arrivo al porto. Nathan Blythe credeva che la morte di Darden potesse essere collegata a quelle tangenti, confermando la sua teoria cospiratoria secondo cui era stato insabbiato un tentativo di introdurre nel Paese del materiale perduto.

La task force era composta da agenti disposti a infrangere le regole e, come disse Meachum, che non sarebbero mancati ai loro rispettivi dipartimenti. Dopo aver indagato sulla questione, si scopre che un altro agente, Spellman, aveva consegnato Robert Darden al cartello, il che spiega la foto che avevano all’inizio dell’episodio 1. Ancora più importante, questo collegamento porta la task force al porto e alla fine permette loro di collegare il cartello a Volchek. Questo porta Meachum al ristorante bielorusso nell’episodio 3 di Countdown.

 
 

Cottontail: recensione del film di Patrick Dickinson – #RoFF18

Cottontail recensione

Quella di Patrick Dickinson è una vicenda personale comune a tante altre, dove si attraversano l’amore materno, la durezza paterna e la necessità di emanciparsi dal nucleo famigliare. È però anche, ed è questo a caratterizzarla, una vicenda che unisce culture diverse ma legate da insospettabili somiglianze. Tutto ciò, rivisto attraverso l’occhio del cinema ha portato all’ideazione e alla nascita di Cottontail, primo lungometraggio – presentato alla Festa del Cinema di Roma – del regista inglese formatosi in Giappone. Proprio in tale paese ha dunque inizio questo racconto parzialmente autobiografico che fa della riflessione sulle dinamiche famigliari il proprio cuore pulsante.

La trama di Cottontail: viaggio di riscoperta

Protagonista di questo racconto è Kenzaburo (Lily Franky), rimasto vedovo dell’amata Akiko, portata via da una malattia tanto rapida quanto feroce. Il suo processo di elaborazione del lutto viene però sconvolto dalla scoperta di una lettera scritta da sua moglie prima di andarsene per sempre. In questa, la donna amata gli chiede di esaudire un suo ultimo desiderio, ovvero quello che le sue ceneri vengano sparse nel lago Windermere, in Inghilterra, luogo preferito della sua infanzia. Per Kenzaburo ha dunque inizio un lungo viaggio, nel corso del quale sarà accompagnato da suo figlio Toshi, con il quale ha però sempre avuto un rapporto piuttosto complesso.

Cottontail Patrick Dickson
Ryo Nishikido in Cottontail

Alla scoperta dell’animo umano

Cresciuto da un padre restìo a spogliarsi della corazza per mostare la propria fragilità di uomo, Dickinson – per motivi di studio – ha viaggiato sino all’altra parte del mondo, in Giappone, solo per ritrovarsi accolto in un casa con una nuova figura paterna a sua volta contraria a mostrare il proprio mondo emotivo. Due culture profondamente diverse eppure con un simile modo di rapportarsi con le emozioni, l’interiorità e, di conseguenza, con quanti intorno a sé. Parte dunque da qui Cottontail, dal desiderio di scoprire in che modo poter abbattere questo muro, nello specifico quello che si erge tra padri e figli.

Il regista punta dunque a scavare quanto più a fondo possibile nell’animo dei suoi protagonisti e per farlo adotta il formato 2.39:1, che permette di ottenere immagini con un campo visivo particolarmente ampio, applicandolo però in modo inusuale non a dei panorami bensì ai primi piani degli attori. I loro volti riempiono così le inquadrature e la sensazione è quella di una vicinanza estrema, grazie alla quale poter catturare ogni loro più piccola espressione ed emozione. In generale, Dickinson presta molta attenzione a restituire il senso del proprio racconto attraverso le immagini, più che le parole.

Tra Kenzaburo e Toshi vige infatti un rapporto caratterizzato da silenzi, dal non occupare quasi mai la stessa inquadratura. I due personaggi vengono dunque rappresentati isolati anche quando occupano lo stesso spazio fisico. Il regista, già alla sua prima opera, dimostra dunque forti idee di composizione e messa in scena, ma anche di saper evitare che esse diventino superflui virtuosismi, il cui effetto più probabile era quello di appesantire inutilmente una storia che deve vivere invece di delicatezze. Perché scegliendo di raccontare il lutto e i rapporti famigliari attraverso una famiglia giapponese, Dickinson sa di dover disporre tutto secondo il modo in cui tale cultura vive questi temi.

Cottontail Lily Franku Ryo Nishikido
Ryo Nishikido e Lily Franku in Cottontail

La sceneggiatura limita l’emozione

Sapendolo, il regista si rifà allora ai grandi del cinema giapponese che prima di lui hanno affrontato tali questioni, spogliandole giustamente di ogni possibile orpello per cercare di catturarle al meglio nella loro essenzialità. Le intenzioni del suo Cottontail sono dunque quantomai chiare e precise, ciò che tuttavia inficia sulla completa riuscita del film è una scrittura che non si rivela all’altezza del racconto. Dickinson, anche unico sceneggiatore del film, sembra correre troppo verso determinati obiettivi, sacrificando invece parti del viaggio durante i quali avrebbe potuto emergere con più forza il rapporto tra i due protagonisti, come anche molte delle motivazioni che li guidano nel loro agire.

Alla loro ricerca del lago Windermere si alternano poi flashback di Kenzaburo e Akiko dal loro primo incontro fino alla scomparsa di lei, ma anche in questo caso ci si trova il più delle volte dinanzi a frammenti di passato che sembrano gettare nel racconto più di quanto occorre. È allora qui che il regista sembra non essere stato attento a portare avanti quell’economia che il racconto invece richiedeva, né a scegliere attentamente cosa raccontare o meno. Lo spettatore rischia pertanto di sentirsi gettato in mezzo a situazioni che non permettono di costruire e portare avanti un’unica forte emozione e limitano il coinvolgimento nei confronti di quanto padre e figlio stanno vivendo.

Quando poi è il momento di offrire allo spettatore uno sconvolgente colpo di scena, da cui si arriva alla conclusione del film, ci si accorge di trovarsi di fronte ad un bel finale ma di essere scarichi di quell’emozione che avrebbe invece potuto renderlo memorabile. Ad ogni modo, pur non essendo un esordio brillante come si sperava, Dickinson riesce a mettere in campo diversi elementi che lo rendono un regista da tenere d’occhio, che limando le ingenuità che ora – comprensibilmente – ancora lo limitano, potrebbe dar vita in futuro a racconti ricchi di un’umanità che sembra essergli propria.

 
 

Cotillard e Gordon-Levitt: ecco chi saranno in The Dark Knight Rises

Ecco finalmente i ruoli di Marion Cotillard e Joseph Gordon-Levitt in The Dark Knight Rises! La Warne Bros annuncia infatti che i due attori, che già hanno lavorato con Nolan in Inception, si uniscono a Bale &Co.

La Cotillard sarà Miranda Tate, un membro del consiglio di amministrazione della Wayne Enterprises che aiuterà Bruce Wayne ancora in lutto per la morte dell’amata Rachel a continuare la politica sociale del padre. Gordon-Levitt interpreterà John Blake, un poliziotto di quartiere sotto il comando del commissario Gordon. Chris Nolan ha dichiarato in merito ai due attori:

“Quando si collabora con persone di talento come Marion e Joe, non sorprende il fatto che uno voglia ripetere questa esperienza. Ho pensato subito a loro per i ruoli di Miranda e Blake, e non vedo l’ora di lavorare ancora con loro.”

 

Fonte: badtaste

 
 

Cotillard e Gordon-Levitt: ecco chi saranno in The Dark Knight Rises

Ecco finalmente i ruoli di Marion Cotillard e Joseph Gordon-Levitt in The Dark Knight Rises! La Warne Bros annuncia infatti che i due attori, che già hanno lavorato con Nolan in Inception, si uniscono a Bale &Co.

La Cotillard sarà Miranda Tate, un membro del consiglio di amministrazione della Wayne Enterprises che aiuterà Bruce Wayne ancora in lutto per la morte dell’amata Rachel a continuare la politica sociale del padre. Gordon-Levitt interpreterà John Blake, un poliziotto di quartiere sotto il comando del commissario Gordon. Chris Nolan ha dichiarato in merito ai due attori:

“Quando si collabora con persone di talento come Marion e Joe, non sorprende il fatto che uno voglia ripetere questa esperienza. Ho pensato subito a loro per i ruoli di Miranda e Blake, e non vedo l’ora di lavorare ancora con loro.”

 

Fonte: badtaste

 
 

Cos’è Milele? La spiegazione dell’origine delle Terre dell’Orgoglio del Re Leone

Mufasa Il Re Leone Milele

Mufasa: Il Re Leone è incentrato sul leone protagonista e suo fratello Taka che cercano di raggiungere la favolosa terra di Milele; tuttavia, non basta il loro arrivo perché il luogo diventi la Pride Lands. Nel 2019, la Disney ha creato un adattamento in live-action del film d’animazione del 1994 Il Re Leone, ottenendo recensioni contrastanti. Piuttosto che adattare semplicemente il film sequel per il grande schermo, la casa di produzione ha creato una storia originale che sposta l’attenzione da Simba, mettendo invece in evidenza l’infanzia di suo padre.

Il percorso di Mufasa da bambino sperduto a re non è semplice, poiché non aveva alcuna pretesa al trono. Tuttavia, il suo arco caratteriale in Mufasa: Il Re Leone dimostra che possedeva tutte le qualità necessarie per comandare molto prima di diventare il monarca regnante delle Terre dell’Orgoglio. Tutto ciò di cui aveva bisogno era una comunità che lo seguisse e un luogo da chiamare casa. Nel prequel, questo prende la forma di Milele.

Mufasa Il Re Leone film

Cosa significa Milele e dove si trova?

Milele rappresenta stabilità e sicurezza

All’inizio del film, Mufasa chiede a sua madre Afia cosa c’è nell’area in cui la luce tocca la Terra e lei gli dice che è Milele, che canta l’omonima canzone nella colonna sonora di Mufasa: Il Re Leone. La mamma e il papà di Mufasa, Afia e Masego, lo portano a Milele all’inizio del film, prima di separarsi. La parola “Milele” significa “per sempre” in lingua swahili e rappresenta un luogo in cui avranno sicurezza e abbondanza perenni. Afia descrive Milele come un luogo situato nel punto più lontano, oltre il canyon più profondo, dove la luce tocca la terra.

Durante il viaggio verso Milele, Mufasa e Taka – a cui si uniranno in seguito Sarabi, Zazu e Rafiki – attraversano una cascata, un canyon e una catena montuosa. Alla fine trovano Milele, il luogo che diventa le Terre dell’Orgoglio. Quest’area ha bellissime praterie, cascate, un fiume, alberi e molti animali. Tuttavia, Milele non ha la Roccia dell’Orgoglio fino alla fine di Mufasa: Il Re Leone, quando si verifica un terremoto durante la battaglia culminante. Prima di allora, la località presenta semplicemente una collina rocciosa che si erge sul resto dell’area.

Milele è un mito ne Il Re Leone

I leoni sanno dell’esistenza di Milele ma non credono che esista

In base al modo in cui il Mufasa: Il Re Leone parlano di Milele, il luogo sembra un mito di cui tutti i leoni sono a conoscenza, ma in cui nessuno è mai stato. Il mito sfida i confini dei pride, con gruppi diversi che conoscono tutti il luogo leggendario. Mufasa, Afia e Rafiki sono gli unici a credere che il luogo esista se si viaggia abbastanza lontano. Anche Taka e Nala, che viaggiano con lui, sembrano scettici sull’esistenza di Milele, ma assecondano Mufasa perché per lui è importante.

Non è chiaro se i leoni vivessero un tempo a Milele o se si tratti semplicemente di un mito che ha finito per diventare vero. Considerando che la descrizione del luogo coincide con le immagini delle Terre dell’Orgoglio, sembra che i loro antenati abbiano vissuto a Milele e siano emigrati per qualche motivo.

In questo caso, il luogo diventerebbe un mito una volta che sono passate abbastanza generazioni senza che siano tornati nella loro casa, continuando a tramandare la storia orale. Se il franchise del Re Leone dovesse mai aggiungere un altro film originale, sarebbe interessante vedere un prequel che spieghi come e perché i leoni hanno lasciato Milele. Tuttavia, un prequel live-action che non coinvolga i personaggi noti sarebbe un rischio che la Disney probabilmente non vorrebbe correre.

Mufasa Il Re Leone 2024

Come Mufasa trasforma Milele nelle Terre dell’Orgoglio

La guida di Mufasa aiuta a creare le Terre dell’Orgoglio in Mufasa: Il Re Leone

Milele e le Terre dell’Orgoglio potrebbero occupare lo stesso spazio, ma non sono la stessa cosa. Milele è la terra su cui è costruito il regno delle Terre dell’Orgoglio, e il primo diventa il secondo solo grazie alla guida e all’ispirazione di Mufasa. Quando Mufasa e il suo gruppo arrivano a Milele, gli animali non vogliono che restino. C’è una divisione tra le specie, ognuna delle quali guarda ai propri interessi.

È solo una formalità quando gli animali decidono di incoronare il personaggio principale come loro re, facendo delle Terre dell’Orgoglio un regno.

Tuttavia, tutti temono che i leoni diano la caccia a Mufasa e Taka, sapendo che potrebbero portare scompiglio a Milele. Fortunatamente, Mufasa motiva gli animali a lavorare insieme contro i leoni nemici, spiegando i punti di forza delle diverse specie. Assicura loro che non è migliore di loro solo perché è un leone.

Il momento in cui tutti gli animali si riuniscono per combattere Kiros e il suo gruppo in Mufasa: Il Re Leone è quando Milele diventa le Terre dell’Orgoglio. Sono tutti un’unica comunità, che difende i propri fratelli da nemici violenti. Un danno a uno è un danno a tutti, e non si arrenderanno senza combattere. È semplicemente una formalità quando gli animali decidono di incoronare il personaggio principale come loro re, facendo diventare Le Terre dell’Orgoglio un regno.

 
 

Costumi da supereroi: i peggiori di cinema e televisione

Ogni eroe ha le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e di debolezza, soprattutto però ogni eroe ha il suo outfit da battaglia e i costumi da supereroe, al cinema e in tv, sono sempre stati il biglietto da visita di un personaggio. Come prendere sul serio un eroe che si presenta in maniera buffa o strana? Per questo, è capitato spesso che i costumi facessero anche il bello e il cattivo tempo, nella credibilità dell’eroe che lo indossava.

I peggiori costumi da supereroi visti al cinema e in tv

1 Batman – Batman e Robin

Non c’è partita, contro i Bat – capezzoli di George Clooney qualunque brutto costume impallidisce.

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Costume Designers Guild Awards: vincono La la Land e Doctor Strange

La La Land Costume Designers Guild Awards

Mentre all’orizzonte vediamo già la cerimonia degli Oscar 2017, si susseguono i riconoscimenti delle gilde e dei sindacati, e questa volta è stato il turno dei Costume Designers Guild Awards, i riconoscimenti assegnati ai migliori costumi di cinema e tv.

Costume Designers Guild Awards – tutti i vincitori

Excellence in Contemporary Film
“La La Land” (Mary Zophres)

Excellence in Period Film
“Hidden Figures” (Renee Ehrlich Kalfus)

Excellence in Fantasy Film
“Doctor Strange” (Alexandra Byrne)

Outstanding Contemporary Television Series
“American Horror Story: Roanoke” (Lou Eyrich, Helen Huang)

Outstanding Period Television Series
The Crown” (Michele Clapton)

Outstanding Fantasy Television Series
Game of Thrones” (Michele Clapton, April Ferry)

Excellence in Short Form Design
Pepsi: “Momotaro”; Episode Four, featuring Jude Law (Ami Goodheart)

Career Achievement Award
Jeffrey Kurland

Distinguished Collaborator Award
Meryl Streep

Distinguished Service Award
Lois DeArmond

Lacoste Spotlight Award
Lily Collins

CORRELATI

Oscar 2017: le nomination della 89ª edizione

 
 

Costume Designers Guild Awards: tutti i vincitori

Birdman, Into the Woods e Grand Budapest Hotel sono stati tra i vincitori ai Costume Designers Guild Awards di quest’anno, tenutisi martedì sera al Beverly Hilton Hotel. La cerimonia, ospitata da Emmy Rossum, ha visto vincitori il costumista Albert Wolsky per il suo lavoro in Birdman, Colleen Atwood per Into the Woods e Milena Canonero per Grand Budapest Hotel. Michele Clapton ha ottenuto un premio per il suo lavoro in Game of Thrones, nella categoria Serie TV d’Epoca/Fantasy, mentre Jenny Eagan ha vinto per True Detective nella categoria Serie TV/Film TV Contemporaneo. Durante l’evento, Naomi Watts è stato presentata con il Lacoste Spotlight Award. Lo sceneggiatore e regista Richard Linklater (Boyhood), il costumista Aggie Guerard Rodgers e il progettista e studioso Dr. Deborah Nadoolman Landis hanno ricevuto dei premi onorari durante la cerimonia.

Ecco un elenco completo dei candidati, con i vincitori in grassetto.

Film Contemporaneo:

Birdman – Albert Wolskyj
Boyhood – Kari Perkins
Gone Girl – Trish Summerville
Interstellar – Mary Zophres
Wild – Melissa Bruning

Film d’Epoca:

The Grand Budapest Hotel – Milena Canonero
The Imitation Game – Sammy Sheldon Differ
Inherent Vice – Mark Bridges
Selma – Ruth E. Carter
The Theory of Everything – Steven Noble

Film Fantasy:

Into the Woods – Colleen Atwood
Guardians of the Galaxy – Alexandra Byrne
The Hobbit: The Battle of the Five Armies – Bob Buck, Lesley Burkes-Harding, Ann Maskrey
The Hunger Games: Mockingjay — Part 1 – Kurt and Bart
Maleficent – Anna B. Sheppard, Jane Clive

Serie TV/Film TV Contemporaneo:

True Detective – Jenny Eagan
House of Cards – Johanna Argan
Ray Donovan – Christopher Lawrence
Saturday Night Live – Tom Broecker, Eric Justian
Scandal – Lyn Paolo

Serie TV d’Epoca/Fantasy:

Game of Thrones – Michele Clapton
Boardwalk Empire – John Dunn
The Knick – Ellen Mirojnick
Mad Men – Janie Bryant
Masters of Sex – Ane Crabtree

Film TV/Miniserie:

American Horror Story: Freak Show – Lou Eyrich
Houdini – Birgit Hutter
The Normal Heart – Daniel Orlandi
Olive Kitteridge – Jenny Eagan
Sherlock – Sarah Arthur

Progettazione costume commerciale:

Army, “Defy Expectations, Villagers” – Christopher Lawrence
DirecTV, “Less Attractive” with Rob Lowe – Mindy Le Brock, Jessica Albertson
Dos Equis, “Most Interesting Man in the World Walks on Fire” – Julie Vogel
Kia Soul, Hamster Commercial Featuring “Animals” – Anette Cseri
Smirnoff, “The Mixologist” – Laura Jean Shannon

Fonte: The Hollywood Reporter

 
 

Costume Designers Guild Awards 2018 nomination: ci sono I, Tonya, Il Filo Nascosto e Thor 3

Costume Designers Guild Awards 2018

Sono state annunciate le nomination ai Costume Designers Guild Awards 2018, i premi del sindacato dei costumisti, che si aggiungono alla serie di premi di settore che il cinema assegna a se stesso in questo lungo mese, noto come la season awards.

Di seguito tutti i nominati, divisi per categorie. Prima di tutto si distinguono i nominati di cinema e tv, e poi, tra quelli di cinema, quelli per genere: film contemporanei, film in costume e film fantasy/di fantascienza.

Costume Designers Guild Awards 2018 nomination

Excellence in Contemporary Film 

Get Out – Nadine Haders

I, Tonya – Jennifer Johnson

Kingsman: The Golden Circle – Arianne Phillips

Lady Bird – April Napier

Three Billboards Outside Ebbing, Missouri – Melissa Toth

Excellence in Period Film 

Dunkirk – Jeffrey Kurland

Murder on the Orient Express – Alexandra Byrne

Phantom Thread – Mark Bridges

The Greatest Showman – Ellen Mirojnick

The Shape of Water – Luis Sequeira

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Film 

Beauty and the Beast – Jacqueline Durran

Blade Runner 2049 – Renée April

Star Wars: The Last Jedi – Michael Kaplan

Thor: Ragnarok – Mayes C. Rubeo

Wonder Woman – Lindy Hemming

Excellence in Contemporary Television 

American Horror Story: Cult – Sarah Evelyn Bram

Big Little Lies – Alix Friedberg

Grace and Frankie – Allyson B. Fanger

The Handmaid’s Tale – Ane Crabtree

The Young Pope – Luca Canfora, Carlo Poggioli

Excellence in Period Television 

The Crown – Jane Petrie

Feud: Bette and Joan – Lou Eyrich

Glow – Beth Morgan

The Marvelous Mrs. Maisel – Donna Zakowska

Stranger Things – Kim Wilcox

Excellence in Sci-Fi / Fantasy Television 

Black Mirror: “USS Callister” – Maja Meschede

Game of Thrones – Michele Clapton

Once Upon a Time – Eduardo Castro, Dan Lester

Sleepy Hollow – Mairi Chisholm

Star Trek: Discovery – Gersha Phillips

Excellence in Short Form Design 

Assassin’s Creed: “I Am”, Commercial – Patrik Milani

Elton John, featuring Marilyn Manson: “Tiny Dancer”, Music Video – Sara Sensoy, Dawn Ritz

Katy Perry: “Chained to the Rhythm”, Music Video – B. Ăkerlund

Miu Miu Women’s Tales #14: The End of History Illusion, Short Film – Mindy Le Brock

P!NK: “Beautiful Trauma”, Music Video – Kim Bowen

 
 

Costruirsi uno spara-ragnatele? Fatto! [VIDEO]

spara-ragnateleNei fumetti Peter Parker è una persona geniale che, dopo aver acquistato i poteri, si costruisce uno spara-ragnatele fatto in casa, in modo tale da riuscire a trasformarsi completamente in un ragno. Di seguito il video ci mostra che costruirsi uno spara-ragnatele è possibile e qualcuno l’ha fatto!

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Leggi la recensione del film in anteprima

Guarda le interviste e le foto della premiere italiana del film

The Amazing Spider-Man 2 uscirà il 23 aprile nei cinema in 800 copie distribuito da Warner Bros.

Come sempre ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti   e  ai quali si aggiungono  nel ruolo di Electro, ​​ come Harry Osborn, il villain Paul Giamatti . Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-Man 2Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2La pellicola è diretta ancora una volta da  su una sceneggiatura di   ed uscirà il 2 Maggio 2014.

Guarda il trailer del film

In The Amazing Spider-Man 2, per Peter Parker (Andrew Garfield) affronta la vita post diploma. Lasciatosi alle spalle le scuole superiori si è ritrovato sempre più impegnato vestendo i panni di Spiderman, senza, però, dimenticare la promessa fatta al padre di Gwen (Emma Stone): proteggerla. A disturbare gli equilibri ci penserà l’arrivo di un nuova nemesi, Electro (Jamie Foxx) ed il ritorno di un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan).

Fonte: SF

 
 

Costiera: la nuova serie italiana Prime Video con Jesse Williams

Jesse Williams film

Prime Video annuncia la serie Original italiana Hotel Costiera, con Jesse Williams e diretta dal vincitore dell’Emmy Award Adam Bernstein e co-prodotta da Amazon MGM Studios e Lux Vide, una società del gruppo Fremantle.

Jesse Williams (Your Place Or Mine, Only Murders In The Building, Broadway’s Take Me Out) sarà il protagonista di Costiera di Prime Video, la serie action drama Original italiana girata in inglese e diretta dal vincitore dell’Emmy Adam Bernstein (Breaking Bad, Fargo, Scrubs, 30 Rock, Masters of Sex, Californication, Better Call Saul, Orange Is the New Black, Shameless). La produzione della serie è attualmente in corso.

Jesse Williams interpreterà il ruolo di Daniel De Luca, un ex marine per metà italiano che torna in Italia, la terra della sua infanzia, e si occupa di risolvere problemi in uno dei più lussuosi hotel del mondo, situato sulla spettacolare costa di Positano. Poco dopo l’inizio del lavoro in hotel di Daniel, o DD come lo chiamano tutti, una delle figlie del proprietario scompare. Deve fare tutto il necessario per trovarla e riportarla a casa, mentre aiuta gli ospiti dell’hotel con i loro stravaganti problemi. Oltre alla presenza di un cast internazionale, la serie Costiera sarà caratterizzata da una trama avvincente, azione e commedia dal ritmo incalzante, un protagonista enigmatico e location spettacolari.

Da un’idea di Luca Bernabei, scritto da Elena Bucaccio, Matthew Parkhill e Francesco Arlanch, l’attesissimo action drama internazionale è co-prodotto da Amazon MGM Studios e Luca Bernabei per Lux Vide, una società drl gruppo Fremantle.

Grazie ad un accordo fortemente innovativo, Prime Video detiene i diritti esclusivi in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, mentre Fremantle si occuperà delle vendite globali in tutti gli altri territori. Adam Bernstein, il regista, ha dichiarato: “È un’opportunità straordinaria per me lavorare con Jesse Williams in Costiera. Ho sempre ammirato il suo lavoro, sia sul palcoscenico sia sullo schermo, ed è il primo attore a cui ho pensato per il ruolo di Daniel De Luca. Jesse garantisce una combinazione perfetta di intelligenza, carisma e umorismo, e siamo incredibilmente fortunati ad averlo come protagonista del nostro show”.

Costiera si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, Pensati Sexy, No Activity – Niente da segnalare, Elf Me, Gigolò per caso, AMAZING – FABIO DE LUIGI, Everybody Loves Diamonds, The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e S3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono la serie Antonia, Sul più bello – La serie, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di LOL: Chi ride è fuori, Prisma, Sono Lillo e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Costiera è l’ultimo progetto di Lux Vide, una delle principali case di produzione europee che ha realizzato diversi recenti successi globali, tra cui Medici, Leonardo e Diavoli con Patrick Dempsey, venduti in oltre 200 territori a livello internazionale.

 
 

Costa di più essere Batman o Iron Man?

Il cavaliere oscuro - Il ritorno

Ogni anno Forbes, oltre a ficcare il naso nel portafoglio delle star elaborando classifiche su classifiche, cerca anche di sondare il conto corrente dei personaggi di finzione: inutile dire che tra i paperoni figurano sempre Bruce Wayne/ Batman e Tony Stark/ Iron Man. MoneySupermarket si è spinto addirittura oltre, domandandosi quanto costi essere ora l’uomo pipistrello, ora l’eroe Marvel interpretato da Robert Downey Jr, considerando il peso economico di guardaroba, armi e veicoli. Chi è secondo voi, tra i due, l’eroe meno a buon mercato? Guardate le simpatiche ed esplicative immagini che seguono per capirlo…

Vince Tony! Un miliardo e sei contro 682 milioni! Come si suol dire, una guerra tra poveri. Per apprezzare il terzo capitolo delle avventure di Iron Man, il pubblico italiano dovrà attendere fino ad aprile 2013. Molto meno, invece, per l’ultima avventura di Batman firmata Christopher Nolan: Christian Bale e soci approderanno nelle nostre sale il 29 agosto.

Fonte: MoneySupermarket

 
 

Cosplay: Zatanna Zatara e Black Canary

Per il mondo Cosplay oggi vi proponiamo due noti personaggi dell’universo DC Comics, Zatanna Zatara e Black Canary. Questi due cosplay arrivano dagli USA e come potete vedere dalle foto i costumi sono perfetti e notevoli.

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Zatanna Zatara

Cosplayer: Ani-Mia  Photographer: Mineralblu Photography

Black Canary

Mineralblu Photography con Krystle Starr

 

Zatanna Zatara è una maga e una supereroina dell’Universo DC. È un membro di vecchia data della Justice League. Creata dallo scrittore Gardner Fox e dal disegnatore Murphy Anderson, Zatanna è apparsa per la prima volta su Hawkman n.4 (ottobre-novembre 1964). Il suo cognome viene menzionato di rado; solitamente viene chiamata semplicemente Zatanna, mentre gli altri supereroi spesso la chiamano Zee o Z.

Cosplay-Zatanna Zatara 5Black Canary è un personaggio dei fumetti creato da Robert Kanigher e Carmine Infantino nel 1947, pubblicato dalla DC Comics. Negli anni settanta eottanta il nome della supereroina veniva tradotto in italiano Canarino Nero.

È una supereroina apparsa per la prima volta su Flash Comics n. 86 (agosto 1947). La combinazione del suo sex-appeal (accentuato dalle sue calze a rete) con il suo coraggio e il suo ardimento in combattimento hanno fatto sì che spesso venga chiamata “la bomba bionda” (“The Blonde Bombshell”).

 
 

Cosplay: Wonder Woman e Vampirella

Per il mondo Cosplay oggi vi proponiamo due noti personaggi interpretati da una splendida Jenifer Ann, l’incantevole Vampirella e la dea Wonder Woman.

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Vampirella è fotografata da David Love Photography, mentre Wonder Woman è fotografata da David Tucker.

Cosplay Wonder Woman e VampirellaWonder Woman è un personaggio dei fumetti creato da William Moulton Marston nel 1941, pubblicato dalla DC Comics, ed è considerata una delle tre icone di base dell’universo immaginario della DC Comics, insieme a Batman e Superman. Il sito web IGN ha inserito Wonder Woman alla quinta posizione nella Top 100 Comic Book Heroes, ovvero la classifica dei cento migliori supereroi dei fumetti, dietro a Wolverine e davanti a Capitan America.

Vampirella è un personaggio dei fumetti creato da Forrest J. Ackerman per la Warren Publishing nel 1969.Parzialmente ispirato a Barbarella di Roger Vadim, il fumetto deve una grossa parte della propria fortuna ai pennelli di Frank Frazetta. Altri importanti autori sono lo scrittore Archie Goodwin e il disegnatore Jose Gonzalez. A metà strada tra la parodia dell’orrore e l’erotismo il fumetto è diventato un’icona anche fuori del suo genere. Vampirella si presenta come una superba ragazza con un corpo statuario, fluenti capelli neri e occhi profondi e penetranti. Da vera figlia del Sessantotto, Vampirella si presenta come una donna emancipata, forte, aggressiva. È una vampira, una creatura malvagia per definizione, ma per quanto può sta dalla parte del bene, lottando contro altri ben più feroci visitatori alieni che affollano la terra con pessime intenzioni. Dovendosi nutrire (e talvolta fare la doccia) col sangue degli esseri umani, cerca costantemente di scegliersi vittime malvagie detestabili, e quando le capita di mordicchiare un innocente è turbata dai sensi di colpa.

Via CBM

 
 

Cosplay: Vampy Bite Me è la Gatta Nera [foto]

Linda Le, famosa cosplayer nota con il nome di Vampy Bite Me, ha realizzato un perfetto costume da Gatta Nera che metterebbe senza dubbio in difficoltà il giovane nuovo Spider-Man Tom Holland, ma anche tutti i suoi colleghi Vendicatori!

Ecco le foto:

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Felicity Jones sul futuro della Gatta Nera

 
 

Cosplay: Tracy Collins è Mystique da X-MEN e Daphne da Scooby Doo

Fine settimana all’insegna del travestimento come di consueto e oggi vi proponiamo i costumi realizzati da Tracy Collins che diventa Mystique di X-Men e Daphne di Scooby Doo.

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Mystique 6Mystica (Mystique), è un personaggio dei fumetti creato da Chris Claremont (testi) e Jim Mooney (disegni) nel 1978, pubblicato dalla Marvel Comics. La sua apparizione è in Ms. Marvel (prima serie) n. 17.

Mystica ha usato tanti nomi falsi: Raven Darkhölme, Foxx, Helmut Stein, Mallory Brickman, B. Byron Biggs, Surge, Ronnie Lake, Holt Adler, Leni Zauber, Raven Wagner, Randy Green.

Daphne Anne Blake è un personaggio immaginario della serie televisiva d’animazione Scooby-Doo, di Hanna-Barbera.

Daphne è il membro più esuberante, privo di tatto e attira-guai della Mystery Inc., ed è rappresentata come l’esperta di moda e costante damigella in pericolo del gruppo. È considerata il personaggio più popolare della serie dopo Shaggy e Scooby.

Nella versione italiana a darle la voce sono state Emanuela Fallini, Paola Quattrini, Jasmine Laurenti e Domitilla D’Amico.

Fonte: Collins

 
 

Cosplay: Superman, SpiderMan, Batman & Co del rinascimento [Foto]

Arrivano dal fotografo Sacha Goldberger  alcune sorprendenti foto che ritraggono modelli con indosso i costumi dei poersonaggi della cultura pop più popolari del mondo ma con uno stile di epoca rinascimentale. E allora eccovi SpiderMan, Batman, Superman, WonderWoman e tutti gli altri nei costumi rinascimentali: [nggallery id=1186]

Spider Man

 
 

Cosplay: Scorpion, Enigma, Akumetsu, Ghost Rider…

Per il mondo Cosplay oggi vi proponiamo i costumi di Gianmarco Pezzino che interpreta sei personaggi diversi, tra cui possiamo citare Enigma, Akumetsu,  Ghost Rider e il leggendario Scorpion di Mortal Kombat 9.

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Cosplay-ScorpionScorpion è un personaggio immaginario della serie di videogiochi Mortal Kombat. il suo allineamento e’ ‘Malefico’.

Scorpion, pseudonimo di Hanzo Hasashi, è un non-morto errante che conduce la sua esistenza divorato dall’ira e tormentato dal dolore. Essendo stato oggetto di molti macchinamenti e cospirazioni, egli non ha alleati e diffida di chiunque si presenti come tale.

Egli è un ninja e la sua abilità particolare è l’utilizzo del suo rampino, con il quale afferra oppure uccide i propri avversari. I suoi tratti distintivi sono i suoi indumenti da ninja di colore giallo e nero, e i suoi occhi senza pupille.

Akumetsu (アクメツ Akumetsu?) è un manga giapponese scritto da Yoshiaki Tabata e disegnato da Yuki Yogo.I suoi 18 volumi sono stati pubblicati in Giappone tra il 2002 e il 2006 da Akita Shoten sulla rivista Weekly Shōnen Champion, mentre in Italia dal novembre del 2007 è pubblicato a cadenza mensile sotto etichetta Jpop.Il titolo, Akumetsu, non è un nome di fantasia né un nome reale, ma una parola kanji d’uso poco comune che significa è “giustiziere del male”. Rimanendo comunque uno shōnen, poiché è uscito su di una rivista settimanale, tratta tematiche delicate quali la corruzione delle istituzioni, il disagio sociale, l’arricchimento personale a scapito della società, ecc. Al centro di tutto vi è però la violenza, poiché il protagonista tramite essa ritiene di riuscire ad eliminare gli ostacoli che impediscono al paese di uscire dalla sua disastrosa situazione. Akumetsu però sa che eliminare il male del tutto è impossibile, ed infatti lui agisce solo perché ritiene che così facendo riporterà l’ordine per un breve periodo in Giappone. A quel punto tocca alle forze dell’ordine ed al popolo mantenere quell’ordine a lungo termine.