Il mondo dei supereroi al cinema è
un mondo di uomini. Sono davvero poche le eroine che nell’universo
cinematografico del fumetti hanno ruoli importanti, eppure i
fumetti sono pieni di eroine sexy e letali che potrebbero essere
pronte per una trasposizione su grande schermo. Ecco 10 eroine DC
che potrebbero essere pronte per Hollywood: [nggallery id=850]
Che ne pensate? Alcune di queste
hanno già trovato spazio in tv, come Black Canary o Wonder Woman (che presto arriverà al cinema con
Batman e Superman), ma che ne dite di vederle sul grande
schermo?
Il thriller
Felony, diretto da Matthew
Saville, debutterà in Australia a partire
dal prossimo 28 Agosto. Il film sarà distribuito
dalla Roadshow Films, la quale ne ha rilasciato
sul web il trailer, che noi vi proponiamo qui sotto.
Felony è
stato presentato in anteprima al Toronto Film
Festival del 2013 e comprende come
protagonisti Tom Wilkinson, Joel
Edgerton, Jai Courtney e Melissa
George. Edgerton è anche autore della
sceneggiatura, nonchè produttore del film stesso.
In Felony
potremo ammirare le vicende di tre detective che si dovranno
occupare delle conseguenze di un tragico incidente, che lascerà in
condizioni critiche un bambino innocente. Compito dei detective
sarà quello di scoprire chi ha causato l’incidente, ma il corso
degli eventi li costringerà a spingersi fin dove non avrebbero mai
pensato di metter piede. Saranno disposti a tutto pur di svelare la
verità?
Tuttavia, va detto che
Felony non ha (per ora) nè un distributore per il
territorio americano, nè, tantomento, una data d’uscita per questo
mercato.
Glee 6
tornerà nella vecchia scuola nella sua ultima stagione, ad
annunciarlo il co-creatore della serie Ryan Murphy
in occasione dei Critic’s Choice Television
Awards (dove è stato premiato con il Louis XIII
Genius Award).
“Stiamo lavorando su tutta la
storia, e ci sentiamo come se stessimo tornando alle sue radici, ed
è una cosa che amo” ha dichiarato lo sceneggiatore
statunitense “Mi sento come rinvigorito. [Lo Show] Sta
tornando a quello che inizialmente ero interessato, ossia l’arte a
scuola. L’ultima stagione si
è concentrata sull’importanza dell’educazione artistica
nelle nostre scuole superiori … quindi penso che alla
gente piacerà. “
Murphy ha confermato così le voci
che già giravano riguardo la sesta stagione, ossia numerosi eventi
a Lima e gran parte degli avvenimenti al McKinley High.
Ecco il trailer internazionale di
The Drop, prima Animal
Rescue, uscito in esclusiva su EMPIRE, film drammatico diretto da Michaël R.
Roskam in cui vedremo, purtroppo per l’ultima volta,
James Gandolfini. L’attore de I Soprano
ha diviso il set con Tom Hardy:
Di seguito le foto del film:
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Protagonista del
film è proprio Tom Hardy che impersona un ex
criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro
e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo
cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva
un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del
vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.
Dennis Lehane autore di
Mystic River e Shutter Island ha
scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James
Gandolfini e Tom Hardy ci sono anche
Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts. Il film uscirà
negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.
La casa automobilistica
Chevrolet ha rilasciato un nuovo spot-tv nel quale
la nuova Camaro è “affiancata” da
Bumblebee, personaggio che tutti i fans potranno
nuovamente ammirare in Transformers 4: L’era
dell’estinzione. Noi vi proponiamo ben due filmati
con i quali potrete allietare l’attesa…buona visione!
Ricordiamo che Transformers Age of
Extinction sarà diretto nuovamente
da Michael Baycon
protagonisti:Mark
Wahlberg, Jack Reynor,Nicola
Peltz e Kelsey
Grammer. Vi ricordiamo che per tutte le news sul film
potete consultare il nostro speciale: Transformers 4. Mentre per le info utili
sulla pellicola c’è la nostra Scheda
Film: Transformers Age of Extinction.
Le riprese cominceranno in giugno e la pellicola uscirà negli Stati
Uniti il 27 Giugno 2014.
Piccole
anticipazioni sulla trama. Il film comincerà dove è finito
il terzo capitolo, in un mondo in cui nonostante la
minaccia dei Deception è stata debellata,
l’umanità ne è uscita distrutta. La pace non durerà poi così tanto,
quando alcuni uomini potenti, cercando di studiare la
tecnologia dei robot alieni.
Che il franchise Marvel sia un calderone
colmo di idee (vecchie e nuove) adatto e riadattato per il grande
schermo è un fatto ormai risaputo. Così nessuno (quasi) si è
stupito quando fu ufficializzata la notizia riguardo un reboot per
i Fantastici Quattro, uno dei primissimi
progetti proposti per il cinema, da quando i fumetti sono diventati
oggetto ambitissimo da modellare per il pubblico nelle sale
cinematografiche. E, proprio su questo discusso reboot, ha voluto
dire la sua perfino John Byrne, uno che sui
Fantastici Quattro ci ha speso più di
qualche anno della propria vita.
Byrne è uno
scrittore/illustratore che si è dilettato fin dagli anni Settanta
con testate quali X-Men e FQ
(passando anche per la DC, con
Superman, o alla Dark Horse, con
Hellboy). E proprio Byrne si è
cimentato nei giorni scorsi in alcune discussioni via web, riguardo
questo nuovo progetto cinematografico sui FQ,
discutendo di tutto, del concept, del cast e di molto altro.
E, cominciando proprio dal cast,
Byrne ha espresso il suo disappunto per la
presenza di attori di colore che vanno a interpretare personaggi
dalla carnagione chiara e viceversa, riferendosi alla bellissima
Jessica Alba (una donna latino-americana e quindi
mora) nella parte della bionda Susan Storm nel
primo filone sul grande schermo. Byrne ha espresso
tutto il suo disappunto su quella scelta, rinnovandolo con un
esempio davvero curioso: “Se, per esempio, ci fosse stato un
remake di Via col vento, sarebbe accettabile per
voi un Will Smith per il personaggio di
Rhett Butler?”
E Byrne continua a
discutere su questo aspetto, poichè “il colore della pelle” al
cinema ha portato a decisioni davvero inappropriate, dal suo punto
di vista: “Hollywood aveva capito che la
diffusione dei video-registratori stava spingendo sempre più i
bianchi ricchi a restare a casa per vedere film. E l’inserire “la
minoranza nera” nei film, anche per ricoprire ruoli non adatti ai
profili degli attori neri è divenuta sempre più una moda. Ora non
esistono quasi più parti concepite per i soli neri! Perchè attori
come Will Smith, Samuel L. Jackson, Halle Barry
devono accontentarsi di ruoli marginali? Dove sono i ruoli creati
per gli attori neri? Questo è un atteggiamento chiaramente
razzista! Perchè un regista dovrebbe cambiare il “profilo” di un
personaggio creato apposta per un bianco, per un nero o per un
asiatico?!”
Parole forti, quelle di
Byrne, che non sono indirizzate solo al mondo
cinematografico. Per lo scrittore anglo-americano, il problema è
presente anche nel mondo del teatro.
Questa delicata questione di
sensibilità “razziale”, non riguarda per Byrne il
solo aspetto visivo. Per lui la gravità si spinge anche oltre:
“Quando vedo un attore nero pronto per interpretare un
personaggio come Johnny Storm, credo che in quel
momento si stia calpestando il lavoro storico di grandi autori come
Jack Kirby e Stan Lee“.
Queste parole non devono, tuttavia, essere interpretate male: per
Byrne un attore di colore merita ruoli principali,
ma disegnati su misura, che i bianchi non potrebbero ricoprire in
qualunque caso. Non c’è motivo di forzare e traviare la memoria
storica di un lavoro imponente, come quello fatti dagli anni
Sessanta in poi dai più grandi autori Marvel.
“Jack
(Kirby) e Stan
(Lee) hanno creato qualcosa di veramente
unico”, continua Byrne. “In quei
personaggi c’è la loro vita, sono un’estensione di loro stessi. In
tutto il loro lavoro c’è l’America degli
anni Cinquanta e Sessanta.
Pensate a come hanno plasmato una coscienza sociale migliore di
quanto potesse apparire in quegli anni. Inoltre, assieme a
Steve Ditko hanno introdotto nel loro lavoro le
minoranze etniche ancor prima che le altre case rivali (la
DC su tutte) potessero anche pensare di farlo, e
si pensi a Pantera Nera, o a Robbie
Robertson in Spider-Man, e così
via…”.
Poi,
Byrne torna sul ruolo del casting: “Prendere
una storia scritta da un nero, ambientata in
Africa, che parla di africani e far impersonare
uno di loro da un attore bianco è da considerare un “oltraggio”.
Voglio dire, guardate il personaggio di Nick Fury:
Fury è un bianco e da quando è stato interpretato
da Samuel L. Jackson, è diventato non solo un
personaggio di colore (sul quale non ci sarebbero problemi!), ma
piuttosto, è cambiato dentro. E’ nato come un personaggio diverso.
E questo va a inficiare il lavoro storico di Lee e
compagni. Ricordiamoci che il pubblico predilige il video ai
fumetti e lo piazza in primo piano rispetto alle vere storie su
carta. Un esempio è quello del Batman di
Burton: tutti lo hanno elogiato, non sapendo che
Burton stava facendo quello che autori del calibro
di Frank Miller e Neil Adams
avevano già fatto alla DC.”
Byrne difende,
infine, il grande pubblico di lettore di fumetti: “I fans dei
comics, i lettori veri, sono visti con disprezzo, questo perchè i
fumetti sono visti con disprezzo da molti. E’ normale che il
pubblico preliga la “luce” del grande schermo. E, per uno
sceneggiatore, a quanto pare, portare al cinema un personaggio in
chiave futuristica e moderna è più facile e accattivante di quanto
possa sembrare. Ma sono i fumetti (e chi ancora li legge) a
rimetterci davvero.”
Infine, lo scrittore-sceneggiatore
prova a sussurrare un possibile rimedio contro questo “degrado
comic-cinematografico: “Chissà, magari la risposta potrebbe
partire proprio dai fan dei fumetti e ciò potrebbe già essere
raccontato da pessimi risultati al box-office. Magari il cinema dei
fumetti potrà essere riservato solo per i fanservice, per coloro
che, non conoscendo nulla, andranno a vedere quel personaggio,
perchè “wow, è proprio fico!”. E così, forse, anche ai neri e ai
bianchi potrà essere ritagliato un ruolo più adatto ai loro profili
e alla memoria storica del fumetto americano”.
Il regista premio Oscar Sam Mendes (American
Beauty, Era mio padre, Revolutionary Road) torna al suo primo amore,
il teatro, e dirige King Lear, questa
meravigliosa tragedia shakespeariana interpreta mirabilmente dalla
compagnia del National Theatre di Londra.
Tormentato dalla paura di perdere
la ragione, il vecchio Lear (Simon Russel Beale),
sovrano d’Inghilterra, decide di abdicare e dividere il regno in
tre parti, tante sono le sue figlie. Chi di loro si mostrerà più
amorevole avrà in premio la fetta più grossa della sua
riconoscenza. Mentre le due figlie maggiori, l’ossequiosa Gonerilla
(Kate Flatewood) e la scaltra e melliflua Regana
(Anna Mawell Martin), lo adulano e assecondano, la
minore, nonché più amata, Cordelia (Olivia
Vinall), apre il suo cuore con onestà e sincerità. Per
questo viene fraintesa e ripudiata dal collerico padre che la
caccia tra le braccia comprensive del re di Francia. Ma l’anziano
ed instabile re avrà presto modo di constatare quanto illusorie
fossero le sue convinzioni riguardo l’affetto delle altre due
figlie, e la sua disillusione e delusione di padre non faranno che
accelerare un ormai irrefrenabile viaggio verso la follia.
Il King
Lear è una delle opere più celebri ed esemplificative
del genio del grande drammaturgo inglese, una storia dove amore e
odio, lealtà ed ambizione, si scontrano e si oppongono attraverso
personaggi perfettamente delineati e dialoghi sferzanti. Quella di
Lear è pura follia, demenza senile, oppure è la rabbia giustificata
di un essere nobile e puro che vede traditi i più sacri principi e
affetti che dovrebbero regolare la vita dell’uomo? A cosa può
portare l’eterna lotta tra il bene ed il male, tra chi si mantiene
fedele e attaccato a sani principi come Cordelia, il duca di Kant o
il saggio Gloucester, e chi invece si abbandona alla più sfrenata
ambizione come il perfido Edmond o le spietate sorelle Regana e
Gonerilla? Come spesso accade nelle sue tragedie, Shakespeare opta
per un finale drammatico, dove la morte trionfa e annulla
indiscriminatamente tutto in vista di un nuovo domani. L’incontro
fra cinema e teatro porta a differenti valutazioni: se da una parte
ci si morde i pugni per non poter assistere fisicamente a questa
incredibile piece teatrale, e scorticarsi le mani dagli applausi,
dall’altra Mendes con la sua regia delicata quanto indovinata, ci
permette di gustare primi piani ed angolazioni che risaltano la
forza espressiva degli interpreti oltre a valorizzare ancora di più
la carica emotiva di determinate scene. Quasi tre ore di spettacolo
che volano sulle ali del talento immenso di questi attori pazzeschi
in cui ammiriamo la perfetta sinergia tra vecchi leoni da
palcoscenico, come l’immenso Simon Russel Beale (Lear) oppure
Stanley Towsend (il duca di Kent) e Adrian
Scarborough (il buffone), con le nuove generazioni del
teatro britannico tra cui spicca la brava Olivia
Vinall (Cordelia) e l’ottimo Sam
Treughton (Edmond).
Inutile dire come la possibilità di
assistere allo spettacolo in lingua originale con sottotitoli in
italiano, renda merito e valore alla bellezza di ogni singola
parola partorita dalla penna di William
Shakespeare. Re Lear di
Sam Mendes uscirà in data unica in Italia il
prossimo martedì 24 giugno, non perdete l’occasione di assistere a
questo meraviglioso momento di cinema-palcoscenico.
Netflix ha annunciato il cast per
Sense8, un thriller fantascientifico
avvincente basato sul collegamento tra persone. La stagione, di 10
episodi, segna la prima incursione nella televisione dai fratelli
Wachowski, i registi della trilogia di
Matrix ed il prossimo Jupiter Ascending, che
lavoreranno in collaborazione con il veterano showrunner J.
Michael Straczynski (Babylon 5).
Il cast comprenderà Naveen
Andrews (Lost), Daryl Hannah, Brian J.
Smith (Stargate Universe), Tuppence
Middleton (Jupiter Ascending), Aml Ameen,
Freema Agyeman, Tena Desae, Doona Bae, Max Riemelt, Alfonso Herrera
, Erendira Ibarra, Jamie Clayton, Miguel Silvestri e
Terrence Mann.
“La serie segue otto personaggi
sparsi in tutto il mondo che, a seguito di una morte tragica, si
ritrovano legati l’uno all’altro mentalmente ed emotivamente“,
ha dichiarato Straczynski. “Non possono solo vedere e parlare
tra loro come se fossero nello stesso posto, ma hanno accesso anche
ai loro più profondi segreti. Non solo devono capire cosa è
successo e perché e che cosa significa questo per il futuro
dell’umanità, ma devono farlo pur essendo braccati da
un’organizzazione che vuole catturarli, ucciderli o
vivisezionarli “.
Nella serata del 19 Giugno, oltre a
Dominion, ha debuttato anche la
seconda stagione di Defiance della
rete via cavo SyFy. Quest’ultima nella fascia
delle ore 20 ha ottenuto buoni ascolti confermando la creatività
della serie di Rockne S. O’Bannon.
Secondo i dati di ascolto Defiance ha registrato 776 mila
adulti nella fascia 18-49 e 948 mila adulti nella fascia 25-54,
regalando così alla rete fantascientifica un totale di due milioni
di telespettatori e conquistando il record rispetto alle altre reti
via cavo.
Trama della serie:
n un non lontano futuro, sette diverse razze aliene la cui galassia
di provenienza è andata distrutta sbarcano sulla Terra in cerca di
rifugio. Nonostante lunghe trattative con gli umani, una volta
sbarcati scoprono di non essere i benvenuti; determinati tuttavia a
restare sul pianeta che pensavano potesse diventare la loro nuova
casa, danno inizio a una durissima guerra che sconvolgerà il mondo
intero. Poiché gli alieni sono dotati di tecnologie in grado di
dare origine anche a processi di terraformazione, dopo anni di
battaglia la Terra è ormai quasi divenuta un nuovo pianeta. In tali
circostanze, alieni e umani alla fine si decidono a dichiarare un
cessate il fuoco e a focalizzarsi sulla reciproca sopravvivenza.
Interrotta quindi la battaglia, il marine Joshua Nolan fa ritorno
alla sua città natale, Saint Louis, che aveva lasciato all’età di
dieci anni, all’inizio della guerra con gli alieni, ed ormai
ridotta a poco più che una campo profughi. Qui si unisce alla
comunità locale, Defiance, impegnandosi a proteggerla da violenti
scontri umani-alieni, sciacalli e altri eventuali pericolosi
visitatori occasionali.
Guarda il Trailer internazionale
del film, Hector and the Search for
Happiness, la nuova commedia che vede protagonisti
Simon Pegg, Rosamunde Pike, Christopher Plummer, Toni
Collette, Stellan Skarsgard e Jean
Reno.
Il film diretto da Peter
Chelsom e basato sul libro omonimo di François Lelord
segue Hector, un eccentrico psichiatra, che ad un certo punto della
sua vita si accorge di una empasse che sta minando la sua capacità
di curare i suoi pazienti che diventano sempre più infelici. Così
un bel giorno prende la coraggiosa e un po’ folle decisione di
intraprendere un viaggio intorno al mondo con la missione di
scoprire se la felicità esiste davvero. Il film uscirà negli USA il
15 Agosto. In Italia al momento non ha una data di uscita.
Esordio
convincente per la rete
fantascientifica Syfy che il 19 giugno
ha fatto debuttare la season premiere
di Dominionregistrando così
ottimi dati di ascolto.
Nel palinsesto televisivo che va dalle
21-22.30 Dominion ha ottenuto una media di 805
mila adulti nella fascia 18-49 mentre per la fascia 25-54 la media
degli spettatori e sui 935 mila adulti. Dato di ascolto
interessante, poiché rispetto a tutti i programmi delle reti via
cavo, Dominion ha un’alta valutazione di
violenza, linguaggio e scene di nudo.
Inoltre il nuovo show riesce a
conquistarsi a distanza anche il maggior numero di tweet per un
debutto rispetto a quelli avvenuti per Halt and
Catch
Fire della AMC,Those
Who Kill
First della A&E e Murder
in the
Firstdella TNT.
Trama della serie:
Basata sul film Legion, la storia riprende 25 anni dopo la
narrazione dei fatti raccontati nel lungometraggio, ovvero dopo la
scomparsa di Dio e la Guerra dell’Estinzione durante la quale
l’arcangelo Gabriele e gli altri angeli hanno cercato di sterminare
l’umanità; l’unico a opporsi è stato l’Arcangelo Michele, che
riesce a impedire a Gabriele di uccidere il neonato destinato a
essere il salvatore dell’umanità. In seguito, i sopravvissuti hanno
cominciato a costruire città fortificate per proteggersi dagli
angeli caduti. Una di queste è Vega (sorta sulle antiche rovine di
Las Vegas), un potente impero in cui il Prescelto Alex Lannon,
ancora ignaro del suo destino, occupa il ruolo di soldato a guardia
dell’aristocrazia. Qui si trova anche Michele pronto a difendere
l’umanità e il Prescelto da Gabriele.
Arriva un nuovo trailer del film
indipendente Frank diretto da Lenny
Abrahamson, e vede nel cast Michael
Fassbender,Maggie
Gyllenhaal e Domnhall
Gleeson.
Frank è
diretto da Lenny Abrahamson, e vede nel
cast Michael Fassbender,Maggie
Gyllenhaal e Domnhall
Gleeson.
La pellicola racconta di
una band musicale con leader il testone Frank, che è
anche un cervellone che ha inventato un nuovo sistema musicale,
nuovi strumenti naturali e ha ideato un regime fisico rigido per
mantenere in forma i suoi musicisti. Purtroppo è anche un po’
troppo severo e spesso va fuori di testa e l’unico modo per
fermarlo è gridargli contro la parola cincillà.
Da un po’ di tempo arrivano foto
dal set di Batman v Superman Dawn of
Justice in cui vediamo in costruzione una statua
(qui vi spieghiamo di cosa si
tratta) che rappresenta Superman. Non avevamo idea delle
proporzioni del monumento fino ad oggi; grazie e CBM abbiamo la possibilità di
vedere uno scatto di un operaio messo a confronto con la statua: il
risultato è impressionante!
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Ricordiamo come le riprese di
Batman v Superman Dawn of
Justice stiano avendo luogo nei Michigan Motion
Picture Studios. Per quanto riguardo le location esterne parliamo
invece di Detroit, Michigan ,Illinois, Africa e il Sud
Pacifico.
Nel cast, oltre ai protagonisti
interpretati da Henry
Cavill e Ben
Affleck saranno presenti anche Amy
Adams, Laurence Fishburne, Diane Lane, Gal Gadot, Jeremy
Irons e Jesse Eisenberg.
Batman v Superman Dawn
of Justice sarà diretto dal
regista Zack Snyder (300,
L’uomo d’acciaio) su sceneggiatura scritta dallo
stesso regista in collaborazione con Chris
Terrio (Argo). Il film si
basa a sua volta su di una storia scritta da David S.
Goyer.
Batman v Superman Dawn
of Justice uscirà nelle sale di tutto il mondo
il 6 maggio 2016.
New entry nel cast nella serie di
successo Ripper Street 3, arrivata
al terzo ciclo di episodi. si tratta dell’attrice Louise
Brealey già vista nello show di successo
Sherlock. Secondo quanto apprendiamo da
RadioTimes, la Brealey sta
interpretando il ruolo della prima donna medico. Ecco le sue
parole:
“Sono davvero entusiasta perché
interpreto un ruolo storico e mi piace fare delle di ricerca.
Elizabeth Garrett Anderson ha anticipato i tempi nel 1870 e nel
decennio successivo, ed è una donna estremamente
intrepida.”
In realtà, l’attrice interpreta un
unico ruolo che però è basato su un gruppo di donne pioniere.
La Dr Amelia Frayn gestisce la
clinica di Obsidian di Whitechapel. Ripper Street
3 è attualmente in fase di riprese in Irlanda e sarà
trasmesso ancora una volta dalla BBC dopo esse
passato dalla piattaforma on demand di Amazon.
Ripper
Street è una serie
televisiva britannica del 2012, ambientata nel 1889
a Whitechapel, nell’East End di Londra, sei mesi dopo gli
omicidi diJack lo squartatore. Il 29 gennaio 2013 è stata rinnovata
per una seconda stagione in onda dal 28 ottobre 2013. Il 4
dicembre 2013 è stata annunciata la chiusura della serie
a causa degli ascolti più bassi del previsto.
La reazione dei fan
del programma ha portato alla raccolta di oltre 40.000 firme per
chiederne la continuazione. Il 26 febbraio 2014 è stata annunciata
una terza stagione, le cui riprese sono iniziate nel mese di maggio
2014. L’operazione è stata possibile grazie all’accordo fra Amazon,
che trasmetterà Ripper Street in prima visione nel suo servizio
streaming, e BBC che la trasmetterà successivamente.
Belle, spregiudicate, decise, sono
una parte importantissima del cinema mondiale e … sono tornate
insieme! Sono Thelma e Louise, o per
meglio dire Susan Sarandon e Geena
Davis che, a 23 anni dal film di Ridley
Scott, tornano a scattarsi un selfie, loro che i selfie li
hanno cominciati a scattare prima di tutti.
La bellissima Sarandon ha infatti
twittato una foto in cui lei e la Davis appaiono di nuovo insieme,
proprio nello stesso modo in cui Scott le aveva immortalate. Ecco
il tweet:
Ancora non
c’è una data di inizio dell’attesa serie tv
Gotham targata Fox e tratta dall’universo
di Batman della Dc Comics. Ebbene, oggi
arriva le parole di uno dei protagonisti, l’attore Ben
McKenzie che nello show interpreta il giovane Jim
Gordon. Intervistato da TvLine l’attore ha rivelato molti
particolari della sua esperienza nel girare il Pilot:
Sul ruolo cosi importante
ottenuto e se ha festeggiato.. E’stato grandioso. Ma io sono un timo abbastanza tranquillo,
quindi sono andato a cene con amici. Non ho fatto niente di pazzo.
Ma nello show ci sono molti Inglesi, quindi durante le riprese del
pilot si è bevuto parecchio.
Sulle pressioni e le attese
sullo show
C’è sempre molta pressione
quando hai a che fare con un mondo così amato com quello di Batman,
che forse ha il fanbase più grosso del mondo. Forse quello di
Superman è più grande, non lo so. Ma comunque loro tengono molto ai
personaggi quindi la responsabilità che hai è importante e cerci
tutto nella giusta maniera così che non ti odino alla fine. Non
avere Batman da un senso di libertà perché non ha messo
pressione su chi avrebbe dovuto interpretare quel ruolo. Ma abbiamo
David Mazouz che interpreta il giovane Bruce Wayne, è un attore
fantastico e adorabile, quindi siamo tranquilli. Lo vediamo in
alcuni flashback per introdurre la storia di batman poi andremo
avanti e io e Alfred combatteremo perché la sua anima non venga
sconvolta.
Gotham e Harvey
Bullock e l’essere l’unico personaggio per bene.
Ne abbiamo parlato molto con lo
showrunner. Siamo in un’epoca molto cinica e avere un personaggio
che ti dice sempre “questa cosa è sbagliata” non funzionerebbe.
Direbbe, meglio stare dalla parte dei villain. Bullock è una sfida
continua in questo senso ma alla fine non vi dirò come andrà a
finire!!
Uno degli aspetti vincenti della
Trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan
è quello di aver realizzato un concept coerente e molto realistico
(per quanto possa essere possibile per un tizio che va in giro
vestito da pipistrello) per l’universo di Gotham City. Come si
rapporta questo universo nell’ambito dei film tratti da fumetti che
ormai sono un trend ancora in crescita da diversi anni al
cinema?
L’artista Axel Medellin ha ipotizzato un incontro tra Batman e i
protagonisti di Watchmen, quelli portati
al cinema da Zack Snyder, forse proprio in
occasione del fatto che lo stesso Snyder ci racconterà il prossimo
Batman cinematografico in Batman v Superman Dawn of
Justice. L’operazione, sicuramente divertente,
interseca più livelli, dal riferimento su Snyder che abbiamo
accennato, fino al fatto che probabilmente, visto l’esito di
Man of Steel,
questo nuovo Batman sarà molto diverso da quello che abbiamo amato
grazie a Nolan/Bale.
Ecco cosa ne è venuto fuori:
Traduzione:
“Ehi voi, principianti, stavate
rovinando tutto; così sono andato indietro nel tempo e ho fermato
il piano di Veidt 36 minuti fa. C’erano nove modi per fermarlo, ho
scelto quello che lo lascierà spalare pezzi di calamari per i
prossimi 20 anni. Tutti voi, accettate il fatto di essere
imbarazzanti, appendete il mantello, trovatevi un vero lavoro, e tu
con il cappettlo, fatti molte volte il bagno. E tu Clarke, metti
via la tua kryptonite blu, recupera la tua biancheria e torna
indietro con me.”
“Ehi, non potevi tornare in
dietro nel tempo un po’ prima e salvare il Comico?”
Si intitolerà This Wasn’t
Supposed to Happen, Crisis 1×12,
dodicesimo episodio della nuova serie tv, Crisis creata
da Rand
Ravich e con protagonista Gillian
Anderson, Rachael Taylor, Stevie Lynn Jones, Halston Sage e
Adam Scott Miller.
Si intitolerà Jesus Gonna Be
Here, True Blood 7×01, la
premiere dell’attesa settima e ultima stagione dello show di
successo targaro HBO e creata
da Alan Ball.
In True
Blood 7×01, una banda di vampiri disonesti intimorisce tutti con
risultati scioccanti. mentre Sookie cerca rifugio dalle accuse che
lei è la causa del caos scatenatosi a Bon Temps. Di fronte ad
un’insurrezione Vince Redneck e Bill ricevano l’aiuto da un
personaggio inaspettato.
True
Blood è una serie
televisiva statunitense creata da Alan Ball, che ha
debuttato il 7 settembre 2008 sul canale via
cavo HBO. È basata sui romanzi del Ciclo di Sookie
Stackhouse della scrittrice Charlaine Harris. La
serie è prodotta da HBO in associazione con la compagnia
di produzione di Ball chiamata Your Face Goes Here
Entertainment.
La serie, che
miscela dramma e horror, è incentrata sulla co-esistenza
tra vampiri e umani ed è ambientata a Bon Temps, una
piccola e fittizia cittadina della Louisiana. Le vicende
ruotano attorno a Sookie Stackhouse (l’attrice premio
Oscar Anna Paquin), cameriera telepate che inizia
una storia d’amore con il vampiro Bill Compton (Stephen
Moyer), che la porterà ad entrare in contatto con il mondo
soprannaturale costituito da vampiri, tra cui Eric
Northman (Alexander Skarsgård), e da altre creature di diverso
genere. Inoltre, vengono narrate anche le vicende di altri
personaggi legati alla protagonista, come il fratello di
Sookie, Jason Stackhouse (Ryan Kwanten), e i suoi
amici Sam Merlotte (Sam Trammell),Tara
Thornton (Rutina Wesley) e Lafayette
Reynolds (Nelsan Ellis).
In Italia ha debuttato il 27 aprile 2009 sul
canale satellitare Fox, mentre i diritti per la messa in onda
in chiaro sono stati acquistati da MTV, che ha iniziato la
trasmissione della serie il 24 settembre 2010.
Il 15 luglio 2013,
l’emittente HBO ha annunciato che la serie è stata
rinnovata per la settima e conclusiva stagione che verrà trasmessa
negli Stati Uniti a partire dal 22 giugno 2014,
mentre in Italia verrà trasmessa sempre su Fox una settimana dopo,
il 30 giugno.
Si è
conclusa con ascolti record Game Of Thrones
4, l’atteso quarto ciclo di episodi della serie di
successo targata HBO. Ebbene, oggi a parlare del
finale che ha sorpreso tutti è il regista dello
show, Alex Graves, che intervistato da
Collider si è soffermato sulla sua esperienza.
La mia scena preferita è quella con Brienne,
Arya e il Mastino. Penso che la scrittura e i dialoghi e la
confusione che sfocia in una lotta siano perfette. Sapevo che
avremmo girato tutto in Islanda e ho girato e mi sono arrampicato
per trovare le location migliori, non vedevo l’ora! La scena con
più pressione era quella con la morte più “importante” Tyrion con
Shae, Tyrion con Twyin e poi Joffrey, sono tutte scene in cui ho
sposato la sceneggiatura e le aspettative dei fan.
Sull’ultima puntata:
Quando ho finito di rivederla durava 66
minuti, ero preoccupato perché sono molto bravo a tagliare, ma
questa volta non ero riuscito a scendere sotto quel minutaggio. Poi
è arrivata la conferma da HBO, ero felice, succede di tutto e non
volevo perdere nessun piccolo momento, nessuna gemma.
Sulla sua scena preferita:
Quattro giorni, un giorno per la scena che
precede la lotta, poi la lotta. Poi Arya e il Mastino il quarto
giorno, quando muore, è un grande scena.
Si intitolerà By Means Which Have Never Yet Been
Tried, Orphan Black 2×10, il decimo episodio della
seconda stagione della serie con
protagonista TatianaMaslany.
Ecco il promo e le anticipazioni:
In Orphan Black 2×10,La guerra
con Dyad, è tutto tranne
che persa quando l’ultimo stratagemma di
Rachel forza una Sarah rotta a cedere. Il
Clone Club entra in azione, unendosi in una mossa spericolata per
salvare Sarah. Mentre combattono per
conquistare la libertà, Sarah incontra un nuovo alleato e scopre
una nuova dimensione terrificantedella
cospirazione.
Orphan
Black è una serie
televisiva canadese-statunitense di fantascienza,
prodotta dal 2013 e interpretata da Tatiana Maslany.
Trasmessa dal 30 marzo 2013 su Space in Canada e
su BBC America negli Stati Uniti, narra la storia di
Sarah Manning, una ragazza orfana che, dopo avere assunto
l’identità di una persona a lei straordinariamente
somigliante, scopre di essere frutto di un esperimento
scientifico.
La serie è stata
rinnovata per una seconda stagione, in onda dal 19 aprile 2014. In
Italia verrà trasmessa dal 3 giugno 2014 sul canale Premium
Action di Mediaset Premium.
Sarah Manning è una ragazza orfana
che vive allo sbando, alla giornata. Un giorno, scesa dal treno,
alla fermata vede una ragazza intenta a svestirsi e le si avvicina.
La donna si gira di scatto e immediatamente si butta sotto il treno
in transito. Nell’istante in cui ha visto la donna, Sarah si è
accorta che la suicida era fisicamente identica a lei. Sarah decide
di prendere la borsa abbandonata dalla donna e di rubarle
l’identità.
Grazie ai soldi che ha intenzione
di sottrarre alla suicida, che si chiamava Elizabeth Childs, Sarah
intende fuggire con Felix, il suo migliore amico e fratello
adottivo, e sua figlia Kira, che vive con la madre adottiva di
Sarah e Felix, Siobhan (Mrs. S).
Sarah riesce a ritirare i soldi dal
conto in banca di Beth, ma per vari motivi non riesce a scappare.
Decide poi comunque di rimanere quando scopre grazie a Alison e
Cosima, due suoi cloni, che lei stessa è un clone, che ve ne sono
vari sparsi per il mondo e che qualcuno sta cercando di ucciderli
tutti. Inizia così per Sarah un’avventura molto pericolosa, tra
esperimenti scientifici e supervisori di cloni, che metterà a
rischio la vita non solo sua ma anche di sua figlia Kira.
Sony Pictures Classics ha
distribuito tramite Yahoo! Movies un trailer del film
Love is Strange, con protagonisti
John Lithgow e Alfred Molina. Il
film è scritto e diretto da Ira Sachs.
Dopo quasi quarant’anni
insieme, Ben e George finalmente decidono di sposarsi a Manhattan.
Ma quando George perde il suo lavoro, la coppia deve vendere
l’appartamento in cui vive e, vittima del reale stato del mercato
di New York, decide di vivere temporaneamente divisa fino a che non
si presenterà l’occasione di una casa adeguata. Mentre George si
trasferisce in un appartamento con due poliziotti, che vivono nello
stesso condominio, Ben si trasferisce a Brooklyn dal suo nipote,
sua moglie e il loro figlio adolescente con il quale Ben divide la
stanza. Mentre sono afflitti dalla sofferenza che gli provoca lo
stare separati, Ben e George devono anche affrontare tensioni
intergenerazionali, capricciose dinamiche familiari e le loro nuove
situazioni di vita.
Il film, un vero trionfo al
Sundance, verrà distribuito il 22 agosto a New York e Los
Angeles. Non sappiamo se il film troverà mai distribuzione in
Italia.
Si sono svolti nella notte i Critics’
Choice TV Awards 2014 e tra i vari show che
hanno trionfato primeggiano Breaking Bad,Orange Is the New Black, Orphan Blacke molti altri. Tutti i vincitori di seguito.
BEST DRAMA SERIES Breaking Bad
BEST ACTOR IN A DRAMA SERIES Matthew McConaughey, True
Detective
BEST ACTRESS IN A DRAMA SERIES Tatiana Maslany,Orphan
Black
BEST COMEDY SERIES Orange Is the New Black
BEST ACTRESS IN A COMEDY SERIES Julia Louis-Dreyfus, Veep
BEST ACTOR IN A COMEDY SERIES Jim Parsons, The Big Bang
Theory
BEST MOVIE The Normal Heart
BEST MINI-SERIES Fargo
BEST ACTRESS IN A MOVIE OR MINI-SERIES Jessica Lange, American Horror
Story
BEST ACTOR IN A MOVIE OR MINI-SERIES Billy Bob
Thornton, Fargo
BEST ANIMATED SERIES Archer
BEST REALITY SERIES – COMPETITION Shark Tank
BEST REALITY SERIES Cosmos: A Spacetime Odyssey
LOUIS XIII GENIUS AWARD Ryan Murphy
BEST SUPPORTING ACTRESS IN A COMEDY SERIES Allison
Janney, Mom Kate Mulgrew, Orange Is the New
Black
BEST SUPPORTING ACTOR IN A COMEDY SERIES Andre Braugher, Brooklyn
Nine-Nine
BEST SUPPORTING ACTRESS IN A MOVIE OR MINI-SERIES Allison Tolman, Fargo
BEST SUPPORTING ACTOR IN A MOVIE OR MINI-SERIES Matt Bomer, The Normal Heart
BEST GUEST PERFORMER IN A DRAMA SERIES Allison Janney, Masters of Sex
BEST GUEST PERFORMER IN A COMEDY SERIES Uzo
Aduba, Orange Is the New
Black
BEST SUPPORTING ACTOR IN A DRAMA SERIES Aaron Paul, Breaking Bad
BEST SUPPORTING ACTRESS IN A DRAMA SERIES Bellamy
Young, Scandal
BEST REALITY HOST Neil deGrasse Tyson, Cosmos: A
Spacetime Odyssey
BEST TALK SHOW The Tonight Show Starring Jimmy
Fallon
Manca molto all’inizio
di Orange Is The New Black 3,
l’atteso terzo ciclo di episodi della serie di successo trasmessa
su Netflix e ideata da Jenji
Kohan. Oggi arriva le parole di una delle interpreti Uzo
Aduba che commenta il fatto che lo show abbia tra i fan nientemeno
che il Presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama. Ecco cosa ha raccontato in merito a
Collider:
Io e Taylor (Shilling) siamo andate alla cena
per i corrispondenti alla Casa Bianca e qualcuno ha scattato una
foto. Se la guardo, mi sento proprio così. Non ci abbiamo mai
pensato, siamo rimasti a bocca aperta, non potevo crederci. Non ci
abbiamo mai pensato, non potevamo credere che il presidente
americano ha pronunciato Orange Is The New Black dai gradini di
Litchfield alla Casa Bianca.
Orange Is the
New Black è una serie
televisiva statunitense pubblicata dal servizio
di streaming Netflix, ideata da Jenji
Kohan e prodotta daLionsgate Television. La serie è ispirata
alle memorie di Piper Kerman Orange Is the
New Black: My Year in a Women’s Prison e ha debuttato l’11
luglio 2013.
Il 27 giugno 2013
Netflix ha rinnovato la serie per una seconda stagione,che sarà pubblicata il 6
giugno 2014. Inoltre l’attrice Laura Prepon ha anticipato
tramite il suo account Instagram che la serie è stata
rinnovata per una terza stagione. In Italia la prima stagione
è stata pubblicata interamente in lingua originale sulla
piattaforma streaming Infinity il 5 giugno; nella stessa data sono
stati pubblicati i primi tre episodi in italiano, da settembre 2014
farà seguito la seconda stagione
Sarà
l’attrice premio Oscar Meryl Streep
ad interpretareMaria
Callas nel film
televisivo Master
Class.Ad annunciarlo è il The
Hollywood Reporter che conferma il progetto della HBO.
Master Class è l’adattamento televisivo
dell’omonimo spettacolo teatrale scritto da Terrence
McNally. Anche la regia è stata affidata ad un importante
regista come Mike Nichols.
Master
Class racconterà l’esperienza della cantante che, nel
1971, ha insegnato agli studenti della prestigiosa scuola di arte
Julliard a New York.
Maria
Callas, nome d’arte di Anna Maria Cecilia
Sophia Kalogeropoulou (greco: Άννα Μαρία Καικιλία Σοφία
Καλογεροπούλου; New York, 2 dicembre 1923 – Parigi, 16 settembre 1977), è
stata un soprano greco, in possesso della
nazionalità statunitense e
naturalizzata italiana fino al 1966, quando rinunciò
ad entrambe per ottenere quella greca.
Nata a New
York da genitori greci, Callas studiò
ad Atene dal 1939 al 1945, intraprendendo
la carriera internazionale dai tardi anni
quaranta agli anni sessanta.
Nei giorni passati
vi abbiamo riferito che Darren Cross e Crossfire, interpretati forse da
Corey Stoll e Patrick Wilson,
sarbbero potuti essere i villain del film
Ant-Man, prossimo progetto Marvel in cui Kevin
Feige crede molto. Adesso però arrivano nuovi dettagli sul
fatto che ad occupare il posto del cattivone di turno potrebbe
essere Calabrone, ovvero Hank Pym (Michael
Douglas) che non necessariamente indosserà la tutina
gialla di ruolo.
Le acque per adesso sono confuse, ma
speriamo di potervi aggiornare con dettagli certi al più
presto.
Vi ricordiamo
che Ant-Manavrà come
protagonisti Paul
Rudd, Evangeline
Lilly, Michael
Peña, Corey Stoll,
con Patrick
Wilson e Michael Douglas. Si
baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe
Cornish e Edgar
Wright.Ant-Man è
prevista per il 17 Luglio 2015.
Calabrone: Dopo anni
che Hank tenta di dichiararsi alla sua amata, frenato dalla sua
timidezza, mentre lavora nel suo laboratorio rompe accidentalmente
alcune fiale contenenti gas sconosciuti. I vapori esalati provocano
un cambio radicale della personalità nello scienziato.
Facendosi chiamare il Calabrone, diffonde la notizia di avere
ucciso Golia, rapisce Janet e le propone di sposarlo, come
desiderava fare da tempo. Intuendo che il Calabrone è in realtà
Hank, la ragazza decide di stare al gioco, sperando che egli possa
recuperare la sua personalità originale dopo il matrimonio.
Wasp e il Calabrone si sposano nella tenuta dei Vendicatori ma,
poco dopo, la squadra viene attaccata da Ringmaster col Circo del
Crimine; i supereroi sospettano si tratti di un piano che Calabrone
aveva organizzato per uccidere Jan, ma non è così. Lo shock della
vista di Janet in pericolo di morte riporta Henry alla sua normale
personalità e i Vendicatori sconfiggono gli avversari. Nonostante
il fatto che Pym non fosse in sé durante il matrimonio la cerimonia
è legale e i due decidono felicemente di rimanere sposati.
Pym utilizza il nuovo potente costume e l’identità del Calabrone
per combattere il crimine. Hank prende parte sia alle imprese dei
Vendicatori sia a quelle dei Difensori, anche se dedica la maggior
parte del suo tempo agli studi scientifici. Inoltre decide di
permettere a Scott Lang di usare il suo vecchio costume per
diventare il secondo Ant-Man.
È durante questo periodo che Hank costruisce il robot senziente
noto come Ultron; questi, nutrendo una sorta di odio edipico per il
suo creatore, ben presto diventa un mortale nemico dei Vendicatori,
causando al dottor Pym un fortissimo senso di colpa che non lo
abbandonerà mai.
Inesorabilmente i problemi mentali di Calabrone continuarono a
peggiorare. Ritorna coi Vendicatori, disposto a sopportare sia lo
stress dovuto alla sua vita d’avventuriero sia quello della ricerca
scientifica, fino a quando, durante una battaglia con Elfqueen, Pym
si scaglia su di lei proprio mentre questa stava per arrendersi;
ciò porta la strega ad attaccare la squadra e a recare numerosi
danni alla città, danni che si sarebbero potuti evitare senza la
sconsiderata aggressione di Hank.
I Vendicatori tengono un processo di corte marziale per Hank
che, persa la sanità mentale, per il timore di venire espulso
elabora un piano allo scopo di riscattarsi agli occhi dei compagni:
costruisce un robot per attaccare la squadra, tuttavia gli impianta
un punto debole di cui solo lui conosce l’esistenza; Hank avrebbe
colpito l’androide in quel preciso punto durante lo scontro, in
modo tale da apparire come un salvatore. Janet, scoperte le sue
intenzioni, lo spinge a tornare sui suoi passi, ma Henry, che ha
completamente perso la ragione, la picchia obbligandola a tacere.
L’impresa fallisce ed è proprio Wasp, che colpisce il robot al
posto del marito, a salvare la squadra. Pym, umiliato e coperto di
vergogna, abbandona subito la squadra, mentre Janet compila i
moduli per il divorzio.
Tempo dopo Hank viene incastrato da un suo vecchio nemico, lo
scienziato criminale noto come Testa d’Uovo, che lo costringe con
un ricatto a rubare dell’adamantio fingendo di tenere in ostaggio
Trish Starr, nipote del criminale (che in passato era già stata
vittima della follia del malvagio zio, rimettendoci il braccio
sinistro) e amica di Henry.
Calabrone viene colto in flagrante proprio dai Vendicatori e,
temendo per la vita dell’amica, è costretto a combatterli. Una
volta sconfitto, cerca di spiegare la situazione ma Trish, a cui
era stato fatto il lavaggio del cervello da Testa d’Uovo, non
ricorda nulla e smentisce la sua versione.
Henry Pym finisce così in prigione, dove poco alla volta si
riprende dal suo esaurimento nervoso grazie alla terapia dello
psichiatra della prigione. Ma i Signori del male, guidati sempre da
Testa d’Uovo, lo fanno evadere, fingendosi suoi complici, in modo
da rovinargli totalmente la reputazione e a costringerlo a lavorare
per loro. Henry riesce ad elaborare un piano per sconfiggerli senza
l’aiuto dei Vendicatori, riscattandosi. Con l’aiuto di Scott Lang
riesce a provare che Trish era vittima di un condizionamento
mentale e, una volta ripresasi, la ragazza scagiona pubblicamente
Henry, confermando che era stato ricattato da Testa d’Uovo, facendo
cadere le accuse che pendevano su di lui.
Alla fine Hank, finalmente guarito, si congeda dai Vendicatori,
dopo essersi riconciliato con Wasp, dedicandosi solamente alla
ricerca scientifica e abbandonando la vita da supereroe.
Dopo l’uscita di scena di
Edgar Wright, il progetto di
Ant-Man ha avuto momenti difficili.
Adesso, con il nuovo regista in sella (Peyton
Reed), il progetto è pronto ad entrare nella importante
fase di riprese, e Kevin Feige non nasconde la sua
eccitazione al pensiero di portare sullo schermo un eroe così poco
conosciuto e atipico.
“Ant-Man è per noi un
personaggio molto importante. Ci piace molto il fatto che le
persone non lo conoscan necessariamente. Ci piace che suona strano
quando senti per la prima volta che abilità ha, o che si può
restringere, ma è un personaggio Marvel chiave. E’ un Vendicatore
chiave. E’ un personaggio importantissimo che vogliamo portare nel
nostro universo e Paul Rudd, Michael Douglas e un cast
straordinario cominceranno ad Agosto, crediamo che siamo sulla
strada per realizzare il miglior Ant-Man possibile.”Il
discorso di Feige ci induce inevitabilmente a pensare che quindi
Paul Rudd sarà un altro dei volti ricorrenti nel
Marvel Cinematic Universe.
Vi ricordiamo
che Ant-Manavrò come
protagonisti Paul
Rudd, Evangeline
Lilly, Michael
Peña, Corey Stoll,
con Patrick
Wilson e Michael Douglas. Si
baserà su una sceneggiatura co-scritto con Joe
Cornish e Edgar
Wright.Ant-Man è
prevista per il 17 Luglio 2015.
Squadra che vince non si cambia, e
così la pensano anche Kevin Feige e la Marvel, che in attesa del loro
prossimo cinecomic, Guardiani della
Galassia (da noi solo il 22 ottobre), fanno già i
conti con un possibile sequel del film.
“Se ne parla già – ha
dichiarato Feige in merito al sequel – ci sono tantissime
storie legate ai personaggi. Sono nati circa negli anni ’60 e fino
agli anni ’80 ci hanno raccontato delle avventure. Sono arrivati
nella forma che vedremo al cinema circa otto anni fa, quindi ci
sono tantissimi personaggi, tantissime storie da cui attingere. Se
il pubblico si mostrerà interessato a questo primo film, troveremo
sicuramente lo spazio per farne un altro.”
In merito alla presenza di Thanos
in questo film, Feige ha dichiarato: “Apprendiamo qualcosa in
più su di lui in questo film, e lui, e la sua banda di seguacei,
sono una buona connessione che ci porterà nei prossimi film dei
Vendicatori.”
Insomma, la solita legge del box
office: se incassa, continuiamo a mungere. E considerati i successi
aziendali, come dare loro torto?
Trama: L’audace esploratore Peter
Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una
misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui
sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire
all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con
quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot,
un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica
Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre
il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il
cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in
un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della
galassia.
Si profila con contorni sempre più
distinti il film della Marvel su Doctor
Strange, e mentre conosciamo già lo sceneggiatore del
film (Jon Spaihts, Prometheus) e alcuni nomi associati
da vari rumors al protagonista (Benedict Cumberbatch, Tom
Hardy e Jared Leto sono i più quotati per
ora), Kevin Feige diffonde qualche dettaglio in
più sullo stato della produzione del film.
“Pensiamo di completare il
casting (del dottor Strange) probabilmente nell’arco dei prossimi
due mesi – ha dichirato – e annunciare l’attore, così poi
entreremo in produzione la prossima primavera… Strange è molto
molto importante, non solo perchè è un personaggio eccezionale, il
viaggio di un uomo che da chirurgo arrogante diventa qualcuno
abbastanza zen che tiene insieme praticamente tutta la realtà ogni
giorno … C’è un intero altro lato dei fumetti Marvel che sarebbe il lato
soprannaturale, e Doctor Strange, penso, è la nostra porta per
entrare in altri regni, che hanno dizzine di personaggi e storyline
indipendenti.“LO scopo di Feige e della Marvel, quindi, non è soltato
realizzare un altro film sull’affascinante “signore delle arti
mistiche”, ma quello di dare il via ad quello che potrebbe essere
un altro filone di racconti e film Marvel che possa dedicarsi a
supereroi con altro genere di poteri rispetto, ad esempio, ai
Vendicatori.
Il Dottor
Strange (Doctor
Strange), alias Stephen Strange, è un
personaggio dei fumetti creato da Stan
Lee e Steve Ditko nel 1963, pubblicato
dalla Marvel Comics. L’idea di creare un personaggio
esperto di magia nera fu di Ditko. Doctor Strange sarà diretto
da Scott Derrickson, registra degli Horror di
successo Sinister e The
Exorcism of Emily Rose,e si
baserà su una sceneggiatura scritta da Thomas Dean
Donnelly e Joshua Oppenheimer.
È un personaggio
che orbita nell’universo Marvel dei supereroi,
sebbene i suoi poteri non consistano – come più spesso avviene – in
straordinarie capacità fisiche o mentali, ma nell’utilizzo
della magia: infatti Strange è definito il “mago supremo” o
“signore delle arti mistiche”.
Giovane icona di stile, è già stata
testimonial di tantissime griffe, tra abbigliamento, fragranze e
make up, ma come era Emma Watson all’inizio della
sua frequentazione dei red carpet?
Dal 2001 ad oggi, Emma
Watson è cresciuta sul red carpet e davanti agli occhi dei
suoi fan, o sarebbe più corretto dire insieme a loro. Dal franchise
di Hatty Potter fino ai fasti del world tour di Noah, passando per
manifestazioni, eventi e film che la giovane attrice continua a
collezionare.
Che ne pensate dell’evoluzione del
suo look sul red carpet?