Arrivano le prime foto dal set
di Gods of Egypt, il nuovo film
diretto da Alex
Proyas e con
protagonisti Gerard Butler, Geoffrey Rush, Nikolaj
Coster-Waldau, Brenton Thwaites, Chadwick
Boseman e Courtney
Eaton.
Gods of
Egypt è diretto da Proyas e si basa su una
sceneggiatura scritta da Proyas, insieme
a Matt Sazama e Burk Sharpless. La
pellicola racconterà la storia di un comune ladro che si unirà
ad Horus (Nikolaj Coster-Waldau), Dio del Cielo e
alla Dea dell’Amore Hathor per vendicare la morte del loro
padre Osiride: Rush avrà il ruolo di Ra, Dio del sole e padre di
Set e Osiride, mentre Butler sarebbe in trattative per
interpretare lo stesso Set, dio del deserto, delle tempeste e
degli stranieri.
Per Proyas non è la prima
incursione nell’Olimpo delle divinità: nel 2010 era stato infatti
annunciato che il regista avrebbe diretto Paradise Lost, pellicola tratta dall’omonima opera
di John Milton, ma nonostante il casting fosse già stato completato
e fossero stati avviati i primi screen test in CGI, dati gli
esorbitanti costi l’intero progetto venne infine
abbandonato. Gods of
Egyptarriverà nelle sale cinematografiche il 12
febbraio 2016.
Danny Caputo, giovane jazzista
italiano, arriva all’appuntamento più grande della sua carriera,
l’esibizione in mondovisione al Bluestone per l’appuntamento del
The Jazz Solo Award. Nell’attesa che precede la performance, Danny
nel backstage viene avvicinato da persone che chiedono di lui e dai
ricordi che portano con sé, questi metteranno in luce la sua
ossessione, il jazz e le donne, in cui cerca costantemente la
perfezione.
Assolo
rappresenta l’esordio cinematografico per il regista teatrale
Massimo Piccolo, qui in veste anche di
sceneggiatore della storia, che attraverso l’escamotage delle ansie
pre spettacolo di un debuttante, propone un insolito intreccio che
trova nel tempo filmico un interessante spunto narrativo. La storia
sposa lo spirito con cui nasce il jaz, la sporcatura e la
casualità, per poi utilizzare l’elemento temporale del cinema per
comprimere, espandere, ripetere e modificare scene-frammenti che
saranno la base della storia che mescola le tecniche di montaggio e
le voci degli autori, quello interno onnisciente e quello del
protagonista, richiamando così quel tipo di manipolazione e
contaminazione dell’immagine che riescono a mostrarci più piani
contemporaneamente. Il tema centrale della storia riesce a
sorvolare questo complesso flusso di coscienza che ha Denny nei
cinquanta minuti precedenti al debutto e tratteggiare un uomo
ossessionato dalla sua passione di artista e di uomo, alla ricerca
della perfezione nell’arte così come nella vita privata che lo
porterà a una verbosa analisi di coscienza nonché ad una
rivelazione su come cambiare la sua vita.
La storia seppur ricca di premesse
viene sottratta in attenzione e spessore in alcuni elementi che
tolgono il disincanto allo spettatore, senza trascinarlo in questo
flusso aleatorio. La messa in scena minimalista, segnata
dall’ottima fotografia di Valentina Caniglia,
rende il backstage uno spazio fin troppo surreale privo di punti di
riferimento che fanno apparire la struttura un po’ macchinosa. Così
come le belle composizioni al pianoforte di Claudio
Passilongo che riempiono la scena fino a diventare
evidentissimi in diversi segmenti sottraendo così la bellezza della
parola recitata e dei suoi tempi di battuta che un bravo
Antonio de Matteo si prende per poter dare vita
alle riflessioni del suo personaggio. Giovanissimo ed esordiente il
resto del cast su cui primeggia Adriana Cardinale
per le canzoni che ci accompagnano per una buona parte del
film.
Assolo
dimostra un’ottima idea di sceneggiatura che purtroppo nella messa
in scena non è riuscita a trovare il suo giusto spazio, a volte
messa da parte da alcuni elementi di disturbo, ma che comunque pone
uno sguardo nuovo e insolito per il panorama del cinema
italiano.
La strage di Bologna
del 2 agosto 1980, che costò la vita a 85 persone, così come le
figure di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, terroristi dei
N.A.R. condannati per la strage, non erano mai stati al centro di
un lungometraggio. Ci ha pensato Giorgio Molteni – autore di
diversi film, ma noto soprattutto per aver diretto numerose fiction
(tra cui La squadra 1, Un posto al
sole, Centovetrine) – assieme a Daniele
Santamaria Maurizio. L’intento è senz’altro lodevole, specie ora
che qualcosa sembra muoversi riguardo al segreto di Stato, che
potrebbe far luce sui mandanti della strage, ancora ignoti. I mezzi
sono quelli di un film autoprodotto. Ma ciò può bastare a
giustificare le manchevolezze di questo lavoro? Purtroppo no.
Innanzitutto, non viene fatta una
precisa scelta stilistica: ci si muove fra la cinematografia di
genere (un po’ poliziottesco anni ‘70, un po’ melò romantico anni
’80), i film per adolescenti, la fiction tv e il vero dramma, la
scelta stilistica più appropriata, ma che non riesce a imporsi.
Evidente comunque l’indirizzo verso un pubblico giovane e
giovanissimo.
Conseguenza di questa scelta,
dell’intento che i registi hanno definito “didascalico”,
divulgativo, ma che possiamo dire anche commerciale, è la
semplificazione, non solo di una trama complessa – la parabola
criminale di Fioravanti e Mambro, il legame tra terrorismo di
destra, servizi segreti deviati e massoneria – ma un eccessivo
semplicismo nel soggetto. I protagonisti Giuseppe Maggio
(Alverio Fiori), Marika Frassino
(Antonella de Campo), Lorenzo De Angelis
(Tiziano Furlani), liberamente ispirati a
Fioravanti, Mambro e Ciavardini, sembrano e restano per lo
spettatore più una banda di teppisti anche piuttosto sprovveduti,
che un gruppo terroristico di cui plausibilmente si possano servire
P2 e servizi segreti deviati.
Anche la sceneggiatura – di Fernando
Felli, all’esordio – ha evidenti limiti: i dialoghi non paiono
convincenti ma stereotipati, il lessico desueto, o poco appropriato
a personaggi e situazioni, o retoricamente enfatico.
Le interpretazioni certo ne
risentono e senza dubbio non si trattava di prove facili, specie
per attori giovani come Giuseppe Maggio. L’impostazione televisiva
si sente e la sensazione della messa in scena resta alta, frenando
un vero coinvolgimento anche da parte dello spettatore. In
particolare, l’esordio della lucana Marika Frassino non
convince.
Questi elementi penalizzano molto il
prodotto, che è comunque più adatto al piccolo schermo. Coi mezzi a
disposizione ci si sarebbe forse potuti “accontentare” di
confezionare un onesto film di genere, piuttosto che avventurarsi
ad affrontare una delle pagine più drammatiche della nostra storia,
e dunque cinematograficamente molto impegnativa. Intento senza
dubbio nobile, ma il risultato non può considerarsi
soddisfacente.
Ieri
sera si è svolta l’anteprima all-fashion e milanese del nostro
film Maleficent, in arrivo nelle sale italiane dal 28 maggio in
circa 700 copie. Per una sera, il Teatro Vetra di Milano, uno dei
più importanti templi della moda, si è trasformato nelle terra
incantata dimora dell’affascinante Malefica e di tutte le
misteriose creature della foresta.
https://www.youtube.com/watch?v=lrjIgjw4P_I
Daniel Frigo,
presidente e amministratore delegato di The Walt Disney Company
Italia, ha dichiarato: “Il mondo del cinema è solito
intrecciarsi con il mondo del fashion specie in produzioni
tipicamente fantasy come Maleficent, un film che
porta alla ribalta una delle villain più affascinanti dell’universo
disneyano e che solo la bellezza misteriosa della bravissima
Angelina Jolie poteva riflettere con tanta seduzione. Siamo molto
lieti di celebrare questo suggestivo sodalizio tra cinema e fashion
proprio nella città griffata per eccellenza: Milano, alla presenza
di un parterre di celebrities e di grandi talenti del mondo della
creatività italiana”.
Moltissime le
celebrities che hanno reso omaggio alla magia del film e della
straordinaria interpretazione di Angelina Jolie. Cristina
Chiabotto, Anna Dello Russo, Guido Bagatta, Anna Safroncik, Giusy
Ferreri, Alvin e Syria sono solo alcuni dei volti noti dello
spettacolo che, accompagnati dalla seducente voce di Luca Ward, si
sono lasciati avvolgere dall’atmosfera gothic glamour ispirata
a Maleficent.
Tra gli special
guest della serata, Chiara Ferragni. La famosa autrice di “The
Blond Salad” (http://www.theblondesalad.com)
seguito da milioni di follower appassionati di moda e tendenze, ha
percorso il black carpet con la sua nuova limited edition, un nuovo
modello di slippers realizzato per l’occasione e ispirato alla
leggendaria strega del classico animato Disney del 1959 La
Bella Addormentata nel Bosco. Durante la serata, Chiara ha
donato un paio di slippers della sua limited edition a Medicinema*,
l’associazione sostenuta da tutti noi di Disney Italia e che ha
l’obiettivo di portare sollievo a tutti coloro che vivono
un’esperienza ospedaliera grazie all’intrattenimento (www.medicinema-italia.org).
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Andrà a Carlo Verdone il Premio alla carriera
dell’Italian Contemporary Film Festival 2014, il
Festival che ogni anno promuove in Canada il meglio del cinema
contemporaneo di origine italiana. Una manifestazione che nasce con
l’obiettivo di diffondere in Canada la rilevanza sociale e
culturale del cinema italiano proveniente da tutto il mondo.
Protagonista indiscusso sarà, quindi, il cinema italiano: per nove
giorni nelle città di Toronto, Vaughan, Hamilton,
Montreal e Quebec
City verranno proiettate ben 65 pellicole tra
lungometraggi, corti e documentari in lingua originale con
sottotitoli in inglese. In calendario, incontri con registi, attori
e dibattiti con diversi esperti del settore.
Ad aprire la kermesse, presentata
da IC Savings e con partner ufficiali il
TIFF Toronto International Film Festival e l’Istituto Italiano di
Cultura, sarà un altro maestro del cinema
italiano, Giuseppe Tornatore con la
proiezione del suo ultimo film La migliore
offerta.
L’ultimo film di Carlo
Verdone, Sotto una buona stella, sarà
proiettato per la prima volta a Toronto il 19 giugno al TIFF Bell
Lightbox. Verdone sarà presente nella serata di chiusura al Palazzo
del Cinema sede del Toronto International Film Festival. In
quell’occasione, l’attore e regista verrà omaggiato per i numerosi
lavori e successi, tra cui l’ultima interpretazione nel
film La grande
bellezzadi Paolo Sorrentino, vincitore
del Premio Oscar come miglior film straniero.
Il Festival sarà impreziosito per
la sua terza edizione dall’anteprima
mondialeda 2047 – Sights of
Death. Direttamente dai set hollywoodiani gli
attori del cast, nonché stelle del
cinema internazionale, Stephen
Baldwin e Danny
Glover calcheranno il red carpet della prestigiosa
sede del TIFF Bell Lightbox il 13 giugno a Toronto, dove sarà
proiettato il filmper la prima volta in assoluto, insieme
ai produttori Andrea Iervolino e
Monika Bacardi, co-fondatori della
holding Ambi Pictures, entrambi con
all’attivo decine e decine di produzioni di successo. Tra le
pellicole scelte che verranno proiettate durante
il Festival,Come il
ventodi Marco Simon Puccioni con
l’attrice Valeria Golino, un’altra pellicola di Ambi Pictures.
Tra gli ospiti attesi alla
manifestazione, che si terrà dal 12 al 20
giugno, il regista Paolo
Genovese e Vittoria Puccini,
per la presentazione di Tutta colpa di
Freud, Enrico Brignano protagonista
del film di Alessio Maria Federici Stai lontana da
me, in anteprima in Nord America,
e Martina Stella che
riceverà un premio.
Tra le commedie made in Italy
proiettate al Festival e per la prima volta assoluta in Nord
America ancheUn boss in
salotto di Luca Miniero con Paola
Cortellesi, Una piccola impresa
meridionale di Rocco
Papaleo, Amiche da morire, di
Giorgia Farina con Claudia Gerini e La mossa del
pinguino di Claudio Amendola. A impreziosire
ulteriormente l’ampia e vivace selezione dell’edizione di
quest’anno, le anteprime canadesi de La mafia
uccide solo d’estate, il debutto alla regia di
Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif,
e Nottetempodi Francesco
Prisco.
“L’ICFF è una vera e propria
vetrina della declinazione multiforme del cinema italiano e
dell’italianità – ha commentato Cristiano de
Florentiis, direttore artistico del Festival – e
rappresenta un tassello importante in un paese che ha fatto del
mosaico multiculturale l’anima della propria identità
nazionale.”
Il pubblico potrà votare il miglior
film, determinando il vincitore del People’s Choice
Award, il premio al lungometraggio più apprezzato in
platea, che si aggiudicherà una preziosa statuetta ideata e
realizzata dal celebre scultore Silvio Mastrodascio. Per i film in
concorso nella categoria cortometraggi, in palio un premio del
valore di 1000 dollari. Ulteriori riconoscimenti saranno assegnati
sia dai critici dell’associazione Toronto Film Critics
(FIPRESCI) che dall’IC Savings, che premierà la
pellicola che meglio rappresenta e promuove i valori sociali e
culturali della comunità italo-canadese. Il Festival, infatti, non
a caso si svolge a giugno, mese in cui in Ontario si celebra il
patrimonio culturale italiano.
I NUMERI DEL
FESTIVAL:
– 9 giorni di programmazione dal 12
al 20 giugno
– 65 pellicole in programmazione: 28
lungometraggi, 37 cortometraggi
– 10 anteprime in Nord America, 3
anteprime mondiali, 3 canadesi, 1 internazionale
LE LOCATION DEL
FESTIVAL:
– Toronto (Tiff Bell Lightbox,
Bloor Hot Docs, Isabel Bader Theatre)
– Vaughan (Colossus Theatre,
Silver City Richmond Hill)
– Montreal (Cinémathèque
Québécoise, Centro Leonardo Da Vinci)
– Quebec City (Le Clap, Musée
de la Civilisation)
– Hamilton (HWT Centre)
Max
Steel, il personaggio creato dalla Mattel nel 1999 e
diventato in pochi anni una delle action figure più amate e vendute
al mondo, arriva finalmente sul grande schermo nel primo
attesissimo film live-action. Scritto da Christopher
Yost (Thor: The Dark world), diretto da
Stewart Hendler (Halo 4), il film si
avvale di una troupe tecnica e artistica di altissimo livello, che
ha seguito tutti i più importanti film Marvel degli ultimi anni.
La storia di Max
Steel, supereroe nato dall’unione dei poteri del
sedicenne Max McGrath con quelli del suo alter ego alieno Steel,
approda al cinema grazie alla Dolphin Film, che ha acquisito i
diritti cinematografici dalla Mattel, una delle più grandi case
produttrici di giocattoli (la stessa che ha lanciato Barbie, Big Jim e le Hot Wheels).
Max
Steel, una delle property di maggiore successo nel segmento
toys in Italia, sarà distribuito da Lucky Red nel
2015. Protagonista del film Ben Winchell nei
panni di Max McGrath. Ad affiancarlo Ana
Villafañe, Andy Garcia e Maria Bello.
Arriva online il video integrale
della conferenza stampa tenuta da Quentin
Tarantino durante la 67esima edizione del Festival
di Cannes in occasione dei 20 anni di Pulp
Fiction. Durante la conferenza, il regista si è
lasciato andare a commenti sul digitale e sui alcuni colleghi
registi, rivelando anche un alcune nuove indiscrezioni su
The Hateful Eight. Ecco le dichiarazioni
del regista:
“Attualmente sto ancora
scrivendo la seconda bozza della sceneggiatura – ha detto
Tarantino in merito a The Hateful Eight – Poi ne
realizzerò una terza. Forse lo girerò, forse lo pubblicherò
soltanto; forse lo porterò a teatro perché capirò che solo lì può
funzionare davvero bene. Forse, invece, farò tutte e tre le
cose”.
Sul digitale, invece, il regista si
è così espresso: “Penso che le proiezioni digitali e le riprese
in digitale siano la morte del cinema, almeno del cinema per come
lo intendo io. Ormai non si tratta più di scegliere se girare un
film in digitale o su pellicola. E’ già allarmante di per sè il
fatto che la maggior parte dei film non siano neanche presentati in
35mm. Sembra che le cose vadano bene, ma in realtà il cinema è
morto”.
Per finire, una velata critica ad
alcuni suoi colleghi registi: “Non capisco quei registi che
ammettono di non rivedere i loro film per paura poi di trovarci
tantissimi errori. Mi chiedo come facciano questi registi a fare
questo mestiere allora. Se fosse un problema per me rivedere i miei
lavori, allora credo che cambierei mestiere. Mi dispiace per queste
persone. Forse le loro vite non sono come in realtà vorrebbero che
fossero”.
Guarda il Trailer italiano del
film Synecdoche New
York, l’opera prima di Charlie Kaufman,
sceneggiatore candidato all’Oscar per Essere John
Malkovic e premio Oscar per Eternal
Sunshine of the Spotless Mind,debutta dietro la macchina da prese dirigendo un
cast d’eccezione composto da Philip Seymour Hoffman,
Samantha Morton, Michelle Williams, Catherine Keener, Emily Watson,
Dianne Wiest, Jennifer Jason Leigh e Hope
Davis.
Dopo una lunga
battaglia legale che ne ha impedito la distribuzione in Italia, il
19 giugno esce finalmente nelle sale il film di Charlie Kaufman
“Synecdoche, New York”.
Bim Distribuzione è orgogliosa
di distribuire l’opera prima dello sceneggiatore culto di film come
Essere John Malkovich, Confessioni di una mente pericolosa, premio
Oscar per la sceneggiatura di Se mi lasci ti cancello,
rendendo omaggio al suo attore protagonista: Philip Seymour
Hoffman, dopo la sua recente e prematura scomparsa.
Il film,
presentato al Festival
di Cannes e successivamente ad altri prestigiosi festival
internazionali, ha ricevuto un grande consenso da parte della
critica. Il Time Magazine lo ha definito un “film miracoloso”,
Variety “profondo e caloroso”, The Guardian “surreale, acuto,
unico”.
Al centro della storia ci sono
le vicende di Caden Cotard (interpretato da Philip Seymour
Hoffman), regista teatrale frustrato, afflitto da una misteriosa
malattia e ossessionato dal timore della morte. Lasciato dalla
moglie che intende proseguire la sua carriera come pittrice, Caden
tenterà una breve relazione con una donna, prima che la sua vita
inizi misteriosamente a trasformarsi.
Attorno al protagonista Philip
Seymour Hoffman il cast si compone di grandi attori come Samantha
Morton, Michelle Williams, Catherine Keener, Emily Watson, Dianne
Wiest, Jennifer Jason Leigh, Hope Davis, Tom Nooan.
Il film verrà presentato al
prossimo festival di Taormina.
“Synecdoche, New
York è forse il film più inventivo e personale dell’attore
americano di maggior talento e risorse espressive degli ultimi
vent’anni ed era incomprensibile non fosse ancora uscito in Italia
– dicono Mario Sesti, Direttore Editoriale e Tiziana Rocca,
General Manager, del Taormina Filmfestival – siamo davvero
felici ed orgogliosi di ricordare Philip Seymour Hoffmann
presentando questo film in anteprima per l’Italia nel nostro
Festival: Taormina e la BIM, in questo modo, realizzano un omaggio
ad un interprete che non vogliamo smettere di amare”
Questa la trama del film
Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie: La
crescente nazione delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da
una banda di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci
anni prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve,
ed entrambe le parti si troveranno sul’orlo di una guerra che
deciderà quale sarà la specie dominante sulla Terra.
Andy
Serkis ritorna nel ruolo di Caesar. Faranno parte del
cast di
Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie anche
Jason Clarke (Zero Dark
Thirty, Public Enemies, The Great
Gatsby),
Gary Oldman (The Dark Knight
Rises, The Harry Potter film series),
Keri Russell (The
Americans, Mission Impossible III), Toby
Kebbell (The Prince of Persia, Wrath of the
Titans, Rock N Rolla), Kodi
Smit-McPhee (Let Me
In, ParaNorman), Enrique
Murciano (Traffic, Black Hawk
Down), Kirk Acevedo (The Thin Red Line)
e Judy Greer (The
Descendants, Three Kings, 13 Going on
30).
Arriva online il trailer italiano
di The Congress, film del 2013 diretto
da Ari Folman (Valzer con
Bashir) con protagonista assoluta Robin
Wright, affiancata da Kodi
Smit-Mcphee, Paul
Giamatti, Harvey
Keitel e Danny Huston.
Presentato alla 66esima edizione
del Festival
di Cannes, The Congress,
proprio come Valzer con Bashir, mescola il live action
all’animazione in rotoscope. Nel film Robin Wright
interpreta se stessa, un’attrice ormai in declino che, per cambiare
le sorti della sua carriera, decide di cedere alla casa di
produzione Miramount i diritti sulla propria immagine, e diventare
così la prima attrice digitalizzata.
The
Congress uscirà nei cinema italiani il 12
Giugno.
E’ Variety a riportare la notizia
che Le Meraviglie, il film di Alice
Rohrwacher vincitore a Cannes 2014 del
Grand Prix Speciale della Giuria, ha ottenuto un
grande successo ed è stato acquistato per essere distribuito in
diversi paesi esteri. La pellicola uscirà, infatti, in Francia,
Australia, Benelux, America Latina, ex-Yugoslavia, Grecia,
Portogallo, Turchia, Polonia e Taiwan, e a breve verranno
annunciati anche nuove distribuzioni.
Le
Meraviglie di Alice Rohrwacher è al
cinema dal 22 Maggio, distribuito da BiM.
Il film è una produzione tempesta /
Carlo Cresto – Dina con RAI CINEMA. Nel
cast Maria Alexandra
Lungu, Sam Louwyck, Alba Rohrwacher, Sabine Timoteo, Agnese
Graziani e
con Monica Bellucci.
Trama: L’estate di
quattro sorelle capeggiate da Gelsomina, la primogenita, l’erede
del piccolo e strano regno che suo padre ha costruito per
proteggere la sua famiglia dal mondo “che sta per finire”. È
un’estate straordinaria, in cui le regole che tengono insieme la
famiglia si allentano: da una parte l’arrivo nella loro casa di
Martin, un ragazzo tedesco in rieducazione, dall’altro l’incursione
nel territorio di un concorso televisivo a premi, “il paese delle
Meraviglie”, condotto dalla fata bianca Milly Catena.
Più buio di
mezzanotte, opera prima di Sebastiano
Riso, ha ottenuto un grandissimo successo di vendite al
Mercato del Film in occasione del Festival
di Cannes 2014. La pellicola, che è stata presentata
alla Semaine de la Critique e che in italia è stata distribuita da
Istituto Luce Cinecittà, è stata venduta dalla
Rai Trade in Germania, Australia e Polonia.
Attualmente sono in corso le trattative per vendere il film anche
in Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Sud America.
Più buio di
Mezzanotte vede protagonisti Davide Capone,
Vincenzo Amato, Lucia Sardo, Pippo Delbono, Carla Amodeo, Sebastian
Gimelli Morosini, Giovanni Gulizia, Gabriele Mannino, Rosario
Raineri, Fabio Grossi e Micaela
Ramazzotti.
Di seguito la trama: Davide non è
un adolescente come gli altri. C’è qualcosa in lui, nel suo
aspetto, che lo fa somigliare ad una ragazza. Davide ha
quattordici anni quando scappa di casa. Il suo istinto, o
forse il destino, lo porta a scegliere come rifugio il parco più
grande di Catania: Villa Bellini è un mondo a parte, che il resto
della città fa finta di non vedere. Il mondo degli emarginati, a
cui appartengono anche La Rettore e il suo gruppo di amici,
coetanei di Davide e come lui scappati dalle rispettive famiglie.
Quando Davide viene accettato in quella famiglia allargata, il
passato da cui stava fuggendo sembra svanire
definitivamente. Fino a quando il passato irrompe nel presente
e a Davide tocca la scelta più difficile, di fronte alla quale si
trova, questa volta senza possibilità di fughe o rinvii, da
solo.
Esordio (quasi) da record a livello
statunitense per X-Men: Giorni di un futuro
passato. Negli USA, infatti, la pellicola ha
incassato 91 milioni di dollari tra giovedì (giorno di anteprime) e
domenica, arrivando a 111 milioni di dollari poi nel week-end, che
comprende la festività del Memorial Day (lunedì). Se
X-Men Conflitto finale mantiene ancora il
record di pellicola sugli X-Men con il miglior esordio in America
(122 milioni di dollari), X-Men Giorni di un futuro
passato detiene il record per il miglior esordio a livello
globale (282 milioni di dollari). Complessivamente, l’ultima
pellicola di Bryan Singer ha incassato 300 milioni
di dollari in tutto il mondo.
Il film X-Men – Giorni di
un futuro passato
La trama di X-Men – Giorni di un futuro passato, tratta
dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale
ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati
dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di
concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce
dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare
la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.
Un Black Carpet
stregato e ricco di sorprese ha accolto le celebrities che hanno
preso parte all’anteprima nazionale del film
Disney Maleficent, in arrivo nelle sale italiane dal
28 maggio in circa 700 copie. Per una sera, il Teatro Vetra di
Milano, uno dei più importanti templi della moda, si è trasformato
nella magica brughiera che nel film è la dimora dell’affascinante
Malefica (Angelina Jolie) e di tutte le creature incantate.
Daniel Frigo,
presidente e amministratore delegato di The Walt Disney Company
Italia, ha dichiarato: “Il mondo del cinema è solito
intrecciarsi con il mondo del fashion specie in produzioni
tipicamente fantasy come Maleficent, un film che
porta alla ribalta una delle villain più affascinanti dell’universo
disneyano e che solo la bellezza misteriosa della bravissima
Angelina Jolie poteva riflettere con tanta seduzione. Siamo molto
lieti di celebrare questo suggestivo sodalizio tra cinema e fashion
proprio nella città griffata per eccellenza: Milano, alla presenza
di un parterre di celebrities e di grandi talenti del mondo della
creatività italiana”.
Cristina Chiabotto,
Anna Dello Russo, Guido Bagatta, Anna Safroncik, Giusy Ferreri,
Alvin e Syria sono solo alcuni dei volti noti dello spettacolo che,
accompagnati dalla seducente voce di Luca Ward, si sono lasciati
avvolgere dall’atmosfera gothic glamour ispirata
a Maleficent.
Tra gli special
guest della serata, Chiara Ferragni. La famosa autrice di “The
Blond Salad” (http://www.theblondesalad.com)
seguito da milioni di follower appassionati di moda e tendenze, ha
percorso il Black Carpet con la sua nuova limited edition, un nuovo
modello di slippers realizzato per l’occasione e ispirato alla
leggendaria strega del classico animato Disney del 1959 La
Bella Addormentata nel Bosco. Durante la serata, Chiara ha
donato un paio di slippers della sua limited edition a Medicinema*,
l’associazione sostenuta anche da Disney Italia, che ha l’obiettivo
di alleviare lo stato di stress emotivo di coloro che vivono
un’esperienza ospedaliera, grazie al valore dell’intrattenimento e
alla costruzione di vere e proprie sale cinematografiche
all’interno degli ospedali (www.medicinema-italia.org).
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Ecco l’immagine, condivisa dal
regista Colin Trevorrow, dello stemma del servizio
veterinario del parco giurassico che vedremo in
Jurassic World, e che sarà situato
sull’isola Nuglar. L’immagine è nella gallery a seguire: [nggallery
id=385]
Il nuovo film è ambientato 22 anni
dopo gli eventi terribili del film
originale Jurassic Park. Vi
ricordiamo che Jurassic
World, attualmente in fase di riprese è diretto dal
regista Colin Trevorrow e uscirà al cinema negli
USA il 12 Giugno 2015.
Trevorrow ha
scritto la sceneggiatura con Derek
Connolly. Steven Spielberg, Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori. Protagonisti della
pellicola sono al momento confermati Chris
Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Jake
Johnson, Nick Robinson, Andy
Buckley e Irrfan Khan.
Jurassic
World sarà diretto da Colin
Trevorrow (Safety Not Guardanteed),
accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly, e arriverà in 3D nelle sale USA a partire
dal 12 Giugno 2015. Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori della
pellicola. Spielberg sarà il produttore
esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella lavorazione del
film. In questo quarto capitolo saranno inseriti nuovi dinosauri
acquatici, ma soprattutto un nuovo temibile dinosauro che potrebbe
essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo. La
trama completa rimane ancora incerta e nascosta. Dovremo aspettare
ancora un po’ per conoscere la storia e i suoi segreti, almeno fino
a giugno 2015.
Ecco il teaser poster di
BananaMan, il film tratto dall’omonima
serie a fumetti per ragazzi, su cui negli anni ’80 in Regno Unito e
Irlanda venne realizzata anche una serie animata per il piccolo
schermo.
Ecco il teaser poster:
L’intenzione delle
strisce a fumetti di BananaMan era quella di realizzare una parodia
dei vari supereroi canonici. In un momento storico in cui il
cinefumetto sembra la strada più facile per il successo, un film su
BananaMan sembra particolarmente indicato.
Maleficent è un film
del 2014 diretto da Robert Stromberg, al debutto
da regista. La protagonista
Angelina Jolie, qui anche produttrice esecutiva
della pellicola, veste i panni della celebre Malefica, la
malvagia strega del mondo Disney. Nei panni di
Aurora l’attrice prodigio
Elle Fanning.
Nell’immaginario dei cultori
disneyani, Malefica, la strega della Bella Addormentata, occupa un
posto d’onore, per fascino, cattiveria ed eleganza. Adesso il mito
rivive in un film live-action che ne rilegge la storia,
raccontandoci quello che non sapevamo. Gli intenti dietro a
Maleficent erano molto affascinanti.
L’idea stessa di fare un film dedicato completamente ad uno dei
villain più iconici del firmamento disneyano suonava vincente. Ma
come la storia recente ci insegna, il confronto con un’opera
classica e con un personaggio iconico si possono trasformare in un
campo minato, dove solo con il coraggio e il talento si riesce a
sopravvivere. Coraggio e talento non solo nell’ostentata ricerca
dell’originalità in una rivisitazione che parte da una base già
nota, ma soprattutto nella ricerca di qualcosa di “altro” in senso
lato, che permette ad un’opera cinematografica di elevarsi dai suoi
presupposti originali. Maleficent, pur
essendo fatto di buoni tentativi e rappresentazione affasciante (ma
scolastica), non riesce mai a dare l’impressione di volersi
avvalere di questa ricercatezza.
Maleficent, il live
action
Partendo da una
sceneggiatura non propriamente da manuale, il regista
Robert Stromberg dispiega le sue armi vincenti:
una scenografia ed un concept design affascinante (anche se
eccessivamente patinato) ed un atmosfera da vero fantasy, forte
della sua passata esperienza proprio come scenografo e come
supervisor. Ma l’estetica è nulla senza una base narrativa forte e
qui Maleficent mostra le sue prime
debolezze. Il costrutto narrativo si basa su un inizio piuttosto
lento ed un prologo infinito, in cui le immagini vengono commentate
lasciando poco spazio allo spettatore che si adagia sulle parole
del narratore.
D’altro canto, la regia di
Stromberg (alla sua prima opera) priva di personalità si limita a
raccontare con la semplicità di un esordiente qualcosa che avrebbe
necessitato un tratto più distinto. Altro lato debole è la
caratterizzazione del personaggio principale, che sembra agire in
maniera opposta rispetto a quello che esigerebbe la storia.
Probabilmente questa scelta deriva dalla necessità di non voler
prendere posizioni e non perdere pubblico, ma a lungo andare questa
ambigua natura dell’opera (e del personaggio) finisce per limitarne
il potenziale.
Maleficent ha però anche molti pregi, su tutti la
capacità di far sognare e far rivivere un mondo fatto di atmosfere
fantasy, oltre ovviamente alla possibilità di apprezzare tutto
l’appeal scenico della sua interprete, Angelina Jolie, vera colonna portante di tutto
il film. Il film farà di certo la gioia di molti spettatori che si
ritrovano a godere di una storia dai tratti teneri e dalla durata
contenuta, nella speranza che fra non molto potremmo finalmente
apprezzare una rilettura di un classico con più ambizioni.
Questo pomeriggio presso
l’ANICA a Roma è stato presentato il debutto cinematografico di
Massimo Piccolo per il film
Assolo, in sala oltre al regista e
sceneggiatore era presente anche l’attore protagonista
Antonio de Matteo.
Massimo Piccolo, come è
stata la produzione di questo film?
M.P.:È un film
molto piccolo, fatto con un budget ridotto ma questa non è una
giustificazione ma una scelta. È un Film del quale sono molto
contento, non soltanto per il risultato questo poi sarà ad altri
dirlo, ma sono contento perché finalmente è stato possibile far
uscire una storia da un autore napoletano e prodotto a Napoli, che
non parlasse di degrado, camorra o folklore. Per chi non abita a
Napoli questo può essere qualcosa di difficile da comprendere però
quando si vive in una città in cui tutto il sistema culturale è in
qualche modo legato a determinati stereotipi, non sto dicendo che
non esistono alcune cose, però quando ti viene detto che se vuoi
raccontare una storia sono interessati ma questa deve essere in un
determinato modo perché è quello che si vuole sentire, allora
diventa davvero un’impresa raccontare una storia che vuole essere
una storia.
Come è nata
l’idea?
M.P.:Assolo è
un piccolo film, una piccola storia che racconta anche qualcosa di
abbastanza banale, ma non che sia di poca importanza ma perché
tutte le cose viste da fuori diventano un po’ banali. Non c’è
niente di più divertente, patetico, ridicolo di una persona
innamorata quando viene vista dall’esterno. Io ho cercato di
raccontare questo, ma la cosa che mi affascinava era il personaggio
interpretato da Antonio de Matteo. A me
interessava e affascinava raccontare questa storia di un musicista,
che potrebbe essere un pittore, uno scrittore o comunque un
artista, che passa la sua vita, dalla sua infanzia fino ad arrivare
all’età adulta, focalizzata su un unico obiettivo, quello di
arrivare alla perfezione, quindi non solo talento ma anche tanta
tecnica che significa passare otto o dieci ore al giorno facendo
solo quello e cercando la perfezione. Quindi quello che volevo
capire era cosa significasse per una persona così ossessionata
vivere in un mondo imperfetto con delle persone e delle relazioni
imperfette. Danny trova un escamotage lui ha un ancóra che diventa
un’azione a ripetere, lui è come se compie le stesse cose, come il
musicista ripete all’infinito le scale per impararle senza
sbagliare, Danny in ogni relazione ripete le cose nelle quali si
sente sicuro. Però mentre il pianoforte ha 88 tasti e da lì non c’è
possibilità di muoversi, le persone hanno molte più variabili e
diventa molto più difficile. Questa equazione a ripetere diventa un
ossessione e questa a sua volta diventa una mancanza di tempo. Lui
è costretto a rincorrere tutta la vita il tempo per imparare delle
cose, il tempo che resta per vivere e cercare questa perfezione
diminuisce e questo inevitabilmente inizia a confondersi, non
sapendo più la dimensione.
Come è stata pensata tutta
la struttura del tempo?
M.P.:Il tempo
in questo film non esiste, perché quando noi siamo ossessionati da
una cosa e lo vedo nelle persone come me che ne fanno quasi una
patologia, il pensiero ossessivo fa vivere di continuo situazioni e
sentimenti che magari sono successi tre giorni prima o tre anni
prima ma che non ha importanza poiché questi vengono rivissuti
anche in quel momento.
Antonio de Matteo come hai
preparato il personaggio di Danny?
A.M:Essendo un
attore e non un musicista, ho dato forza, pensiero e voce alla mia
ossessione quella dell’arte della recitazione, che io porto con me
tutto il giorno, ogni giorno soprattutto in Assolo. Questo
all’inizio era un testo teatrale, che noi abbiamo portato in giro
per anni, io conosco Massimo dal 2002, da quando sono uscito dal
Centro Sperimentale di Cinematografia. Ho incontrato lui ed è
iniziata questa avventura che approda al cinema e tutti i giorni
prima delle riprese e prima dello spettacolo, ho da anni ripetuto
questo aspetto ossessivo fino a farlo mio del tutto, perché era il
veicolo e il tramite per arrivare a realizzare il mio sogno, quello
di far diventare pagine scritte reali, le più reali possibili,
anche se apparentemente sono lontane da una realtà parlata e
vissuta.
Scontro tra titani
questa settimana al box office
nordamericano: X-men: days of future
past scalza il primo in classifica della scorsa
settimana, Godzilla, con un incasso d’esordio di 111
milioni di dollari. Il lucertolone atomico la scorsa settimana, ne
aveva totalizzati 20 di meno. Questa settimana il re dei mostri si
conquista il secondo posto con un incasso di 39 milioni di dollari
che portano il suo totale a 156. La terza posizione è occupata a
sorpresa da Blended, una commedia
che riporta Adam Sandler, qui in compagnia di Drew Barrymore, sulle
zone alte della classifica, dopo anni in cui sembrava non
imbroccarne una. Il film incassa 18 milioni di dollari e relega in
quarta posizione un’altra
commedia Neighbors con protagonista
Zach Efron, alla terza settimana di sala e
classifica e un incasso settimanale di 17 milioni per un totale di
117. La quinta posizione è occupata da The amazing
spiderman 2, che scende lento, incassando 10 milioni di
dollari questa settimana per un totale di 187. Il sesto posto è
invece riservato a Million Dollar
arm, film di produzione Disney, che incassa 8
milioni di dollari questa settimana per un totale di 22.
Scende The other woman, che
questa settimana ha incassato 4 milioni di dollari per un totale di
78, attestandosi in settima posizione, mentre all’ottavo posto si
ferma Rio 2, che ha raggiunto quasi
i due mesi di classifica, incassando 3 milioni di dollari questa
settimana per un totale di
122. Chef, film prodotto, diretto e
recitato dal regista dei primi Iron
man, Jon Favreau, la commedia
culinaria Chef, emerge in nona posizione con
un incasso di quasi 3 milioni questa settimana per un totale di 4,
dopo tre settimane di classifica. Chiude la top ten dei film più
visti nelle sale nordamericane Heaven is for
real, che incassa 3 milioni di dollari per un totale
di 86.
La prossima settimana si aspetta
l’uscita del fantasy Maleficent, con
Angelina Jolie e l’eco-thriller presentato al
festival di Venezia di quest’anno
Night moves.
Giorgio
Molteni e Daniele Santamaria Maurizio
presentano il loro lavoro sulla strage di Bologna (2 agosto 1980),
protagonisti Giuseppe Maggio e Marika
Frassino nei panni di Alverio Fiori e Antonella de Campo,
liberamente ispirati a Valerio Fioravanti e Francesca Mambro.
Perché i protagonisti non
compaiono come Fioravanti e Mambro, ma con nomi di
fantasia?
Giorgio Molteni:
“Abbiamo scelto di ispirarci agli attori reali delle vicende
narrate, ma ci sono anche personaggi di fantasia, come quelli
interpretati da Martina Colombari e Lorenzo Flaherty. Non volevamo
correre il rischio di dire false verità. Solo così abbiamo potuto
preservare la libertà di espressione. Ma ci sono le clip di
repertorio a tirare le somme di quanto realmente
accaduto”.
Daniele Santamaria
Maurizio: “Ci auguriamo che il film venga visto anche
dagli adolescenti, cui volevamo mandare un messaggio chiaro: non
intraprendere attraverso un’ideologia politica distorta, un
percorso criminale. Ecco perché ci siamo concessi delle libertà
autoriali”.
Da dove nasce l’urgenza di
questo lavoro?
D.S.M.:
“Volevamo rappresentare un fatto che cinematograficamente non
era mai stato neppure sfiorato. Uno dei più gravi del dopoguerra,
dopo Piazza Fontana”.
G.M.:
“L’urgenza è anche quella di raccontare un cinema diverso, che
non si fa quasi più, con un linguaggio molto semplice. C’è
un’attenzione per il pubblico “semplice”. Questo è un film di
nicchia, ma aspira a diventare popolare ed ecumenico”.
Come vi siete
documentati?
DSM: “Il film
poggia sulla storiografia processuale della vicenda. Bisognava
stare molto attenti, trattandosi di un processo indiziario e che
ancora oggi, pur con una sentenza definitiva, lascia aperti molti
spazi a dubbi e confutazioni. Non abbiamo voluto suggerire piste
alternative o fatti che non fanno parte della realtà processuale.
Abbiamo voluto fare un lavoro prettamente artistico, con una base
nella vicenda reale”.
Come vi siete preparati e
cosa vi ha colpito dei personaggi?
Giuseppe Maggio:
“Alverio Fiori è un personaggio abbastanza complesso, con cui
non ho caratteri in comune, per cui è stato abbastanza difficile da
interpretare. Non ho avuto l’opportunità di confrontarmi con
Valerio Fioravanti, ma ho letto di lui. È l’espressione del suo
tempo, in cui si agisce con violenza e si ottiene come risposta
altra violenza”.
Martina Colombari:
“Cinzia Cordero è una reporter. Vuole sapere la verità a tutti
i costi. Quando ficchi il naso in vicende troppo segrete o ti
spingi così in fondo – l’abbiamo visto ieri con il reporter Andrea
Rocchelli, un amico – ti puoi far male, ma lo fai perché hai la
necessità di raccontare la verità. In quegli anni ero piccina, ma i
genitori ci raccontavano cosa significa morire da innocenti. Di
fronte a ciò non ci si deve fermare”.
Lorenzo Flaherty:
“Credo sia importante fare film su questo e su altri misteri,
di cui speriamo di poter scoprire la verità. Ciò che mi ha più
stimolato del mio personaggio è il suo lato umano e la sua
determinazione nel far luce sul grande dolore legato a questo
episodio”.
Confermate che, come detto
nel film, Fioravanti e Mambro si sono sempre dichiarati estranei
alla strage?
DSM: “Mambro e
Fioravanti si sono sempre proclamati estranei a questo fatto, pur
avendo confessato i precedenti crimini. Mi risulta che non sia
stata mai chiesta la revisione del processo. Non abbiamo assunto
posizioni colpevoliste o innocentiste. Volevamo solo rappresentare
i fatti che la magistratura ha accertato. Ne sapremo di più quando
si decideranno a rimuovere il segreto di stato. Questo film va
anche in quella direzione. Speriamo che la sua diffusione inneschi
la miccia giusta per arrivare a questa conclusione”.
Perché, secondo voi, questa
storia non è mai stata raccontata?
GM: “Perché non siamo in
America. Se fai un film che affronta una tematica come questa,
rischi di smettere di lavorare. In Italia abbiamo registi di
valore, se non l’hanno mai fatto è perché probabilmente non hanno
trovato la libertà artistica – il denaro senza padrone, pulito. C’è
paura di bruciarsi con una pagina molto delicata della nostra
storia”.
Benedict
Cumberbatch è decisamente un appassionato di automobili, e
di Formula Uno in particolare. Dopo aver partecipato in maniera
attiva al Gran Premio di Malesia (intervistando i vincitori),
l’attore è stato ospite della Red Bull sul circuito di Monaco.
Benedict
Cumberbatch è stato da poco ingaggiato per interpretare il
fratello di Johnny Depp in Black
Mass, film che vede l’attore feticcio di Tim
Burton calarsi nei panni del leggendario mafioso
Whitey Bulger, e che, a questo punto, vedrà
Cumberbatch interpretarne il fratello. L’attore inglese entra nel
cast in sostituzione di Guy Pearce, prima scelta
di Scott
Cooper.
Nel cast di Black
Mass oltre Johnny
Depp compaiono anche Jesse
Plemons, Juno Temple, Guy
Pearce, Joel Edgerton, Benedict
Cumberbatch eDakota Johnson.
La magia di
Frozen continua senza sosta a raccogliere
dollari. Il film ha infatti appena sorpassato Iron
Man 3 nella classifica dei film che hanno
incassato di più in assoluto nella storia del cinema, raccogliendo
1.219 miliardi di dollari in tutto il mondo.
In questo momento, forte degli
incassi in Giappone, Frozen è arrivato ad essere il secondo incasso
più alto nella storia dlla Disney, che vede ancora al primo posto
The Avengers, a sua volta al numero tre
della classifica mondiale.
L’obbiettivo di Frozen è adasso
Harry Potter e i Doni della Morte Parte
2, che tiene salda la quarta posizione della
classific con 1.34 miliardi.
E’ estremamente plausibile che
Frozen arrivi a scalare ancora i gradini
della classifica mondiale, considerando che in Giappone il film è
ancora numero uno negli incassi.
Frozen il regno di ghiaccio è
uscito in home video il prossimo 9 aprile.
Diretto da Chris
Buck (Tarzan, Surf’s Up) e
Jennifer Lee (sceneggiatrice di Ralph
Spaccatutto), autrice anche della sceneggiatura, e
prodotto da Peter Del Vecho (Winnie
the Pooh, La principessa e il ranocchio)
Frozen Il regno di ghiaccio ha vinto un
Golden Globes® 2013 come Miglior film d’animazione, ed è stato il
primo film prodotto da Walt Disney Animation Studios a vincere il
premio Oscar per il miglior film d’animazione e per la migliore
canzone originale Let it Go.
Ispirato alla fiaba di Hans
Christian Andersen “La regina delle nevi” (pubblicata per
la prima volta nel 1845), Frozen – Il regno di ghiaccio trasporta
grandi e piccini in un’epica avventura ricca di magia, divertimento
e musica.
La nuova clip italiana di
Maleficent non è un qualsiasiframmento
del film, ma rappresenta il momento topico della storia della Bella
Addormentata nel Bosco: la scena dell’arcolaio. Ecco la nuova
versione della celebre scena nella clip che trovate a seguire:
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
Parola di Carrie
Fisher in persona: la sua principessa Leia per
Star
Wars Episodio VII sarà meno ‘british’. L’attrice
ha partecipato all’Hay Festival in Galles e ha risposto ad alcune
domande relative al suo ritorno nel franchise di Star Wars, senza,
ovviamente, rivelare troppi dettagli.
Ma
adesso che è ufficiale che l’attrice si unirà a Harrison
Ford e Mark Hamill, può anche parlare
apertamente di come affronterà il ritorno nell’iconico personaggio
di Leia Solo: “Siamo tutti un po’ invecchiati, fa bene vedere
nvecchiati anche gli altri. Ed è bello stare di nuovo insieme in
una stanza, è una cosa unica. Voglio dire, non hanno mica fatto
delle reunions per Via col Vento?” L’attrice ha anche
dichiarato che intende interpretare un personaggio meno ‘British’,
a partire dall’accento britannico, che da fortissimo che era nel
primo film, divenne quasi impercettibile ne Il Ritorno
dello Jedi.
Nel cast del film sono stati
confermati gli illustri ritorni di Mark Hamill, Carrie
Fisher, Peter Mayhew e Harrison
Ford, mentre i personaggi nuovi di questa nuova trilogia
avranno i volti di John Boyega, Daisy
Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall
Gleeson e Max von Sydow. Nel
film inoltre vedremo anche l’atteso ritorno del Millennium Falcon e
di R2 D2.
Evviva la sincertià! Adam
Sandler, beniamino della commedia made in USA, che ha
anche dimostrato uno straordinario talento nel cinema drammatico
(vedi Reing Over Me), ha confessato che
da quando girò 50 volte il primo bacio,
fino ad oggi, molti suoi film sono stati ambientati in posti di
vacanza sotto sua espressa richiesta.
Nel suo ultimo
film, Insieme per Forza, nel quale torna
a recitare con l’amica e collega Drew Barrymore,
l’attore ha gisrato gran parte del film in Africa, e al Jimmy
Kimmel Show ha dichiarato: “Non avrei mai pensato di essere in
Africa nella mia vita e di divertirmi così tanto. Sì, ho dovuto
convincere gli studios a girare il film in un luogo di vacanza, un
villaggio. Da quando ho fatto 50 volte il primo bacio. La storia
era ambientata in un altro posto, e dissi ‘E se lo facessimo alle
Hawaii?’ E la produzione disse che era un’idea molto creativa e
artistica. Lo faccio da allora.”
Insieme per
Forza è una nuova commedia romantica in cui Adam e
Drew interpretano una coppia che, dopo un disastroso appuntamento
al buio, resta bloccata in un resort familiare in Africa con tanto
di figli a carico, tutti nati da precedenti relazioni e matrimoni
dei due.
E’ un omaggio decisamente inequivocabile quello che
Seth MacFarlane ha voluto inserire nel suo secondo
film da regista, Un Milione di Modi per Morire nel
West. Si tratta di un tributo a Ritorno
al Futuro parte III, che come ben sappiamo aveva
un’ambientazione simile a quella del film del papà dei Griffin.
Ecco lo spot tv in cui, alla fine,
vediamo un signore di nostra conoscenza alle prese con
un’automobile decisamente ben conosciuta:
Ecco la trama del film: La mutevole
fidanzata (Amanda Seyfried) di un pecoraro codardo
(Seth MacFarlane) decide di lasciarlo per un altro
uomo dopo che lui si è tirato indietro a un duello. Una misteriosa
e bella donna (Charlize Theron) appena giunta in
città lo aiuterà a ritrovare coraggio, e i due si innamoreranno. Il
contadino dovrà mettere alla prova il suo coraggio appena ritrovato
quando il marito di lei, un noto fuorilegge (Liam
Neeson), arriverà in cerca di vendetta.
Il film è una commedia diretta e
interpretata da Seth MacFarlane e che
vede nel cast Neil Patrick
Harris, Charlize
Theron, Amanda
Seyfried, Sarah
Silverman, Liam
Neeson, Giovanni Ribisi.
A seguito del maestoso esordio al
cinema di X-Men Giorni di un Futuro
Passato durante il week end del Memorial Day,
Simon Kinberg, sceneggiatore del film, ha rivelato
diversi dettagli relativi al prossimo prodotto cinematografico
dedicato ai mutanti che vedremo al cinema: X-Men
Apocalypse.
Tra
le tante cose dichiarate nelle ultime ore, Kinberg ha anche detto
che la giovane generazione di mutanti non sarà la sola ad apparire
nel film: “Sarà focalizzato sul cast di X-Men L’Inizio, ma
sicuramente ci sarà qualcuno del cast originale che sarà
coinvolto.”
Mentre supponiamo che Bryan
Singer potrebbe a buon diritto tornare alla regia,
dobbiamo però anche considerare che ilr egista è ancora alle prese
con le accuse di abuso sessuale su minorenne, cosa che forse
potrebbe tenerlo lontano dal set per qualche tempo. Interrogato
sulla questione delicata che coinvolge Singer, Kinberg ha detto che
i piani sono di far tornare Bryan alla regia, aggiungendo: “Non
voglio parlare di cose estranee al film, ma credo che Bryan abbia
creato un template per il moderno film sui supereroi. Mi ricordo
dov’ero quando vidi X-Men e pensai che lui aveva ridefinito il modo
di fare cine-fumetti.”
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
La Pixar ha diffuso una prima
sinossi di Inside Out, prossimo film
d’animazione dello Studio che fino ad ora era rimasto avvolto nel
più completo mistero.
Ecco i personaggi del film e il loro
doppiatori: Fear (Bill Hader), Anger
(Lewis Black), Joy (Amy Poehler),
Disgust (Mindy Kaling) and Sadness
(Phyllis Smith). I personaggi, delle emozioni in
realtà, competono per il controllo della mente di una ragazzina,
Riley. Ecco la sinossi che trovate sul sito della Pixar:
Da una tepuis del Sud
Africa fino ad una metropoli, il regista premio Oscar Pete Docter
ha deciso di portare agli spettatori in un posto unico e
immaginifico. Nel 2015, lui ci porterà nella più straordinaria
location che esista, dentro la testa di una bambina di 11 anni di
nome Riley. Crescere può essere difficile, e non c’è eccezione per
Riley, che viene sradicata dalla sua vita nel Midwest quando suo
padre comincia a lavorare a San Francisco. Come tutti noi, Riley è
guidata dalle sue emozoni – Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e
Tristezza. Le emozioni vivono in un Quartier Generale, il centro di
controllo dentro la mente di Riley, da dove la aiutano ad
affrontare ogni giorno. Mentre Riley e le sue emozioni cercano di
adattarsi alla vita a San Francisco, il Quartier Generale nella sua
mente è in fermento. Anche se Gioia, la principale delle emozioni
di Riley e la più importante, cerca di mantenere le cose positive,
le emozioni sono in conflitto su quale sia il modo migliore di
affrontare una nuova città, una nuova casa e una nuova
scuola.
Il 2014 è stato il primo anno, dal 2005, in cui la Pixar non è
arrivata al cinema almeno con un film, ma nel 2015 saranno due i
film dello Studio ad arrivare in sala, Inside Out uscirà infatti il
19 giugno 2015, mentre The Good Dinosaur arriverà il 25 novembre
2015.Fonte: Variety
Ecco due clip in lingua originale
da Maleficent, in cui vediamo la giovane
principessa Aurora (Elle Fanning) familiarizzare
con Malefica (Angelina Jolie). Le clip si
intitolano rispettivamente “Pretty Bird” e “Evil Fairy”
Nel cast di Maleficent oltre
alla Jolie anche Sharlto Copley, Elle
Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno
Temple e Lesley Manville.
Disney presenta Maleficent
con l’affascinante attrice premio Oscar
Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, la
spaventosa e potente strega che nel 55° anniversario della sua
comparsa sul grande schermo, nel lungometraggio di
animazione La Bella Addormentata nel Bosco, è ancora
il personaggio più amato tra i cattivi Disney.
“Maleficent racconta la storia
di una delle villain più amate dell’universo Disney, antagonista
della favola La bella addormentata nel bosco del 1959. Affascinante
donna dal cuore gentile, la bellissima Maleficent ha vissuto a
lungo in un bosco incantato circondata da pace e armonia, fino a
quando un squadra di invasori non ha messo a repentaglio la
tranquillità del suo regno. Maleficent si trasforma così nella più
cattiva guardiana del suo universo, subendo un terribile tradimento
che tramuterà il suo cuore benevolo in un cuore di pietra. Accecata
dalla sete di vendetta, Meleficent inizierà una leggendaria
battaglia contro il successore del re invasore, gettando una
maledizione sulla figlia Aurora. Col passare del tempo, la strega
di renderà conto che la giovane custodisce la chiave per la
salvezza del suo regno e forse anche quella per ritrovare l’ormai
perduta serenità.”
I fan di Harry
Potter e di Alfonso Cuaron possono
anche darsi una calmata (purtroppo). Il regista premio Oscar per
Gravity, e regista di Harry
Potter e il Prigioniero di Azkaban (forse il film
migliore della saga), ha dichiarato di non avere voglia di avere a
che fare di nuovo con gli effetti speciali, almeno per adesso.
“Nutro un grande
amore per l’universo (di Harry Potter) – ha dicharato il
regista – e una tremenda ammirazione per J.K. Rowling, ma oggi, per il presente, progetti
basati su tanti effetti speciali non mi attraggono. Sto venendo
fuori da cinque anni in cui ho lavorato con gli effetti visivi e
ora voglio ripulire un po’ il mio palato da quel
sapore.”Inutile dire che a chi piace il lavoro di Cuaron e a
chi ha amato quello che è riuscito a realizzare con il terzo film
di Harry Potter, questa presa di posizione
(condivisibile) stia un po’ stretta, ma a quanto pare la Warner
Bros dovrà trovare un altro regista, speriamo altrettanto bravo,
che possa portare sul grande schermo la trilogia basata su
Animali Fantastici dove Trovarli.
Il film arriverà al cinema il 18
novembre 2018. Fantastic Beasts Where to Find
Them è un libro di testo di Hogwarts, scritto da Newt
Scamandro e che contiene un elenco di tutti gli animali fantastici
presenti sulla Terra, nascosti agli occhi dei babbani, che hanno
ovviamente a che fare conilmondo magico. Di ogni bestia, Scamandro
ha classificato la pericolosità, la rarità e le caratteristiche
corporee, con abitudini, alimentazione e luoghi di provenienza.
Nel film, che sarà poi una trilogia,
si seguiranno le avventure del fantomatico autore del libro,
Scamandro. Alcuni dei personaggi e alcune creature presenti nel
film potrebbero essere familiari agli spettatori già fans di
Harry Potter e il mondo magico nascosto sarà lo
stesso in cui vivrà il bambino sopravvissuto. La storia sarà
ambientata settant’anni prima delle vicende legate a Harry e
partirà a New York.