Si intitolerà da noi
Un giorno come tanti, il film che sta
facendo di nuovo accostare la bravissima Kate
Winslet alla stagione dei premi tanto da farle già
ottenere una nomination ai Golden Globe. Il film che in originale
si intitola Labor Day, vede protagonista
accanto alla Winslet Josh Brolin ed è diretto da
Jason Reitman e basato sul romanzo omonimo
di Joyce Maynard.
A completare il cast del film ci
sono Tobey Maguire, Clark Gregg, James Van Der
Beek e Brooke Smith.
Trama: La storia è ambientata nei
primi anni ’80, durante uno degli ultimi weekend estivi. Adele, una
madre divorziata è dedita allo shopping con il figlio tredicenne
Henry quando incontra un uomo ferito che sanguina copiosamente e
che chiede loro un passaggio. I due, contro ogni buon giudizio,
glielo danno. Sono ostaggi, complici o semplicemente degli illusi?
Mentre la polizia scandaglia la città da cima a fondo alla ricerca
dell’evaso, madre e figlio scoprono la vera storia.
Di seguito uno spot esteso del film
con protagonista Kate Winslet:
New Line è in
trattative con il regista Christian Ditter per
consegnargli la realizzazione di How to be
Single, nuova commedia con protagonista Drew
Barrymore. La casa di produzione si è orientata verso
Ditter dopo aver visto la commedia romantica Love,
Rosie con Lily Collins.
How to be
single è in sviluppo dal 2008 quando New
Line acquistò i diritti per trasporre sul grande schermo
il romanzo di Liz Tuccillo, che narra la storia di
una donna 38enne in cerca dell’amore; ma le tematiche affrontate
sono svariate: dal dating online,ai pensieri per il matrimonio, la
paura di una relazione seria fino all’età in cui avere il primo
figlio.
Il lancio del film è previsto per
il 2015, con la sceneggiatura già pronta e curata da parte di
Marc Silverstein (La verità è che non
gli piaci abbastanza) e Dana
Fox (L’isola delle coppie).
Ecco una nuova foto, in esclusiva per Empire, di X-Men days of
future past in cui vediamo il regista del film
Bryan Singer insieme al suo cast degli anni ’70.
Infatti nella foto il regista è attorniato da Nicholas
Hoult (Bestia), James McAvoy (Professor
X), Micheal Fassbender (Magneto) e Hugh
Jackman che, ovviamente, nel passato e nel presente,
interpreta l’immortale e sempre giovane Wolverine:
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La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Manca pochissimo alla Vigilia di
Capodanno, che negli Stati Uniti verrà celebrata, tra gli altri
luoghi, anche nella tradizionale Time Square, nel cuore di New
York. Quest’anno, i fortunati presenti al count down in piazza
potranno beneficiare dela presenza di un ospite d’onore: si tratta
prprio di Spider-Man che sta organizzando la sua presenza alla
festa.
Ecco alcune immagini e una sneak
peek presentate dal regista di The Amazing Spider-Man
2, Marc Webb, ospite a Goodmornig
America:
Abbiamo sempre saputo che la
battaglia più importante di Spider-Man è quella che combatte dentro
di sé: la lotta tra gli impegni quotidiani di Peter Parker, e
le straordinarie responsabilità di Spider-Man. Ma in The
Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro, Peter Parker si
ritrova a dover affrontare un conflitto molto più
grande.
E’ bello essere Spider-Man
(Andrew Garfield). Per Peter Parker, non c’è niente di più
emozionante che oscillare tra i grattacieli, sapere di essere un
eroe, e passare del tempo con Gwen (Emma Stone). Ma
essere Spider-Man però ha un prezzo: solo Spider-Man può
proteggere il suo concittadini newyorchesi dai malvagi che
minacciano la città. Con la comparsa di Electro (Jamie
Foxx), Peter deve affrontare un nemico molto più potente di lui. E
con il ritorno del suo vecchio amico Harry Osborn (Dane
DeHaan), Peter si rende conto che tutti i suoi avversarsi hanno una
cosa in comune: la OsCorp.
La banda del Gobbo
è il film del 1977 diretto da Umberto
Lenzi con protagonisti Tomas Milian, Isa Danieli,
Pino Colizzi, Mario Piave, Sal Borgese, Solvi Stubing, Jimmy il
Fenomeno
Trama: Il Gobbo
Vincenzo Marazzi è il mattatore assoluto della
pellicola: dopo una lunga latitanza in Corsica torna finalmente a
Roma dal fratello Sergio, detto “er Monnezza”, meccanico e
ladruncolo di bassa lega che ammira il fratello che vorrebbe
imitare nelle imprese e nei gesti criminali. Il Gobbo cerca i suoi
vecchi compari per organizzare una rapina ad un furgone
portavalori; ma la sua banda lo tradisce e il bandito rischia di
restare ucciso in una sparatoria. Sopravvissuto, giura vendetta:
stavolta è tornato non per accontentarsi, ma per prendersi tutto,
Roma intera se necessario.
Dopo che il cinema western, fino a
quel momento genere molto in voga in Italia e maneggiato con cura e
partecipazione, aveva ormai lanciato il suo ultimo “canto del
cigno” intorno al 1975, verso la fine degli anni ’70 si assi ste ad
una vera e propria invasione programmata delle sale
cinematografiche da parte di un genere talmente particolare che può
essere definito come la risposta italiana al noir americano: è il
poliziottesco, accusato dai detrattori di essere un genere
destrorso, maschilista e dai contenuti spesso simili e
politicizzati, mentre in realtà esso si rivela una vera e propria
fonte di successi inaspettati che portano l’industria del cinema ad
una ulteriore fioritura.
Umberto Lenzi, uno
dei “Guru” del genere, l’autore di tanti cult, realizza nel
1977 un film destinato ad entrare nella (mini)storia del cinema di
genere: gira La Banda del Gobbo dove, grazie al
talento creativo del suo attore Tomas Milian,
presenta per la prima volta (in veste ufficiale) i personaggi del
Gobbo e “der Monnezza”, malavitosi entrambi, uno cinico, spietato,
una vera mente criminale; l’altro, un innocuo ladruncolo dal cuore
d’oro, ricettatore di auto e meccanico part- time quando non aiuta
il fratello al quale vorrebbe somigliare. Il personaggio del
malavitoso gobbo Vincenzo Marazzi era già comparso
nel precedente lavoro del regista (Roma a mano
armata) dove però si chiamava Moretto ed era un piccolo e
losco abitante del sottobosco romano che ostacolava le indagini
dell’inflessibile “commissario di ferro” interpretato da
Maurizio Merli; a cambiare non è solo il cognome,
ma pure la gobba che si sposta da sinistra a destra.
La pellicola, pur non essendo
tecnicamente un capolavoro e collocandosi tra quelle di minor
impatto uscite in quel periodo, in realtà riscuote da subito un
enorme successo al botteghino, diventando in breve tempo una pietra
miliare del genere: il pubblico apprezza soprattutto la commistione
tra il classico thriller “all’americana” (sulla scia di tanti
immortali Heist Movie o Noir) e la commedia più
diretta e spietata, evidenziata dai dialoghi dei due personaggi
principali (scritti direttamente da Milian stesso) che lanciano
l’attore cubano nell’Empireo delle icone pop che hanno
segnato l’epoca.
Oltre alla suggestiva ambientazione
nei bassifondi urbani della Roma fine anni ’70, il ritmo serrato e
concitato scandito da rapine a mano armata, truffe, furti,
vendette, sparatorie e inseguimenti, personaggi immortali e
iconografici dotati di un sadico cinismo corrosivo, un altro valore
aggiunto della pellicola è la colonna sonora composta da Franco
Micalizzi, che, oltre a sottolineare alla perfezione i momenti di
tensione narrativa del film, riesce pure ad usare le canzoni
immortali e pop del cantautore Antonello Venditti per
sottolineare l’animo fortemente romano della pellicola.
Milano Violenta è
il film del 1976 diretto da Mario Caiano con
protagonista di Claudio Cassinelli, Elio Zamuto, Silvia
Dionisio, Vittorio Mezzogiorno, Massimo Mirani.
Milano Violenta, la trama
Trama: La trama
parte da una rapina organizzata da Raul Montalbani, un bandito
schivo, furbo, intelligente e scaltro, un tipico anti-eroe come
nella migliore tradizione cinematografica anglosassone; insieme ad
una serie di complici organizza una rapina nella sede della ASPEX
grazie alla collaborazione di un misterioso basista della
società.
Ma la polizia fa irruzione sul
luogo, costringendo i banditi alla fuga: due di loro riescono a
scappare con il malloppo, gli altri due sono costretti a fare degli
ostaggi per poter scappare e addirittura uno di loro, fausto, muore
dopo un frontale contro un tir.
Montalbani, detto “il Gatto” per la
sua natura, si mette sulle tracce dei suoi ex compari per portare a
termine la sua vendetta e poter recuperare così i soldi del
bottino…intanto, anche la polizia indaga cercando di risolvere il
caso.
Milano Violenta, il film
Analisi: Tra i
tanti poliziotteschi che vengono girati in Italia alla fine degli
anni ’70 troviamo anche questo Milano Violenta,
prodotto nudo e crudo erede della tradizione gangsteristica e noir
americana, che si presenta come una versione “riveduta e corretta”,
adattata per il pubblico italiano, dell’immortale capolavoro di
Sidney
LumetQuel Pomeriggio di un Giorno da
Cani.
Un heist movie teso,
caratterizzato dalla fotografia sgranata, “sporca” e sovraesposta,
curata da Pierluigi Santi e utilizzata per
confezionare un buon prodotto destinato al mercato popolare, per
soddisfare i gusti di un pubblico sempre in cerca di nuove emozioni
visive che ricordassero da vicino le “meraviglie” dell’allora
cinema americano della controcultura hollywoodiana.
L’esito è, però, altalenante: da
una parte la pellicola paga il fatto di essere una “goccia in mezzo
al mare”, uno dei tanti poliziotteschi realizzati all’epoca,
assimilato per errore all’infinita serie dei vari Napoli
Violenta, Roma Violenta, Provincia Violenta e
Torino Violenta, con i quali però non ha niente da
condividere; dall’altra il tentativo di Caiano di regalare una
storia dal sapore “clochardesco” e goddardiano fallisce di fronte
ad una serie di errori tecnici vistosi (soprattutto se osservati
con lo sguardo di un moderno spettatore), ad una trama debole e
fragile che si sfalda di fronte a tutti i cliché del genere
disseminati nel film.
Ritmo teso, scene spettacolari,
fotografia livida e azzeccata atmosfera noir, nonostante la
location che con Milano ha ben poco a che fare. Fu, infatti, girato
quasi interamente a Roma, come si può evincere dopo un’attenta
riflessione osservando il paesaggio e notando come diverse scene
siano state girate nel mattatoio di Testaccio.
Tutti questi elementi servono a
conferire alla pellicola un gusto ed un’estetica più simili a
quelli dei grandi classici noir americani, anche se contaminati dal
nostro gusto italico e fortemente “seventies” per la contaminazione
di stili e l’attenzione per l’exploitation; un forte gusto
gore e tanti inseguimenti in auto tutti questi elementi
insieme ad un cast forte e in stato di grazia, a partire dai
protagonisti fino ai comprimari che rimangono però scolpiti nella
mente per via dei personaggi memorabili che interpretano, tutti
abbastanza “sporchi e cattivi”, rendono questa pellicola una
piacevole eccezione o comunque un tentativo da parte di Caiano di
realizzare un prodotto meno reazionario rispetto agli epigoni del
periodo.
Roma a Mano armata è il film del 1976 di
Umberto Lenzi con protagonisti Maurizio Merli,
Tomas Milian, Maria Rosaria Omaggio, Arthur Kennedy, Orso Maria
Guerrini.
Trama: Il
commissario Tanzi si trova costretto a gestire un’ondata di
dilagante violenza a Roma: dopo aver ricevuto una soffiata fa
irruzione in una bisca clandestina gestita dal Marsigliese
Ferrender insieme ai suoi uomini. Sul posto, però, il commissario
non trova niente di illegale, ma riconosce Savelli, uno degli
sgherri del marsigliese; lo pesta per farlo parlare, ma l’uomo non
apre bocca e riesce a farsi rilasciare grazie al suo avvocato. Lo
stesso uomo, il giorno dopo, compie una rapina e uccide un uomo:
Tanzi si mette sulle tracce dell’altro complice, Moretto detto “er
Gobbo”, uno dei dipendenti del mattatoio.
Roma a Mano armata, il film
Analisi: Nel 1976
è lo specialista del genere, Umberto Lenzi, a
regalare l’ennesimo film poliziottesco capace di tenere
incollati alle poltroncine del cinema intere generazioni di
italiani, consolidando il talento del regista come interprete di
questa versione pop e nostrana del più classico noir di
stampo americano.
La fortuna di Lenzi si era già
delineata con l’uscita al cinema del film Roma
Violenta, cui fa seguito il fortunato Roma a Mano
Armata, che inaugura un fiorente genere scandito da furti,
rapine, violenze, atti criminali che imperversano nelle metropoli
italiane, da Nord a Sud. In questo caso specifico, è la capitale ad
essere devastata da questa ondata di pericolosa criminalità.
Un solo uomo può fermare tutto
questo, il classico “commissario di ferro”, inflessibile e fascista
(almeno secondo i detrattori), il Callaghan-dei poveri- che crede
nella giustizia privata e nella forza di…un buon pugno assestato
bene per far capitolare un indiziato. Del precedente Roma
Violenta riprende la struttura a mosaico e il
protagonista, il biondo e inflessibile Merli versione baffuta, con
tanto di agghiacciante occhio ceruleo (che nella precedente
pellicola si chiamava Betti, mutato poi in Tanzi).
Violenza, pulp potenziato,
rapine, ricatti e violenze: questa è la formula “vincente” che ha
reso questo film un cult generazionale, garantendo l’immortalità ai
suoi personaggi, su tutti il Gobbo sadico, cinico e beffardo
interpretato da Tomas Milian, pietra miliare del genere, che
ruba tranquillamente la scena a Merli e al suo personaggio di eroe
positivo, fischiato perfino in sala tanto quanto il pubblico ha
dimostrato di amare ed apprezzare il Gobbo proletario del cubano
Milian.
Le riprese sono state fatte
interamente a Roma, in una rimessa nella zona di Monti Tiburtini
ormai in disuso da anni; forse la leggendaria rivalità tra i due
interpreti protagonisti contribuì al successo della pellicola e
alla sua definitiva consacrazione come pietra miliare del genere.
Gli inseguimenti mozzafiato e in soggettiva hanno contribuito, non
poco, a riscrivere l’estetica del genere e di tutti i film che
sarebbero stati girati in seguito.
Roma a Mano
armata è, inoltre, un continuo gioco di rimandi
tra la cronaca italiana dell’epoca, la realtà effettiva e quella
fittizia di celluloide.
Il cinico l’infame il
violento è il film del 1977 diretto da Umberto Lenzi e con
protagonista nel cast di Maurizio Merli, Tomas Milian, John
Saxon, Renzo Palmer e Gabriella
Lepori.
Il cinico l’infame il
violento, la trama
Trama: A Milano
una serie di furti, rapine ed estorsioni getta il panico tra la
popolazione, facendo intuire il ritorno del perfido bandito Luigi
Maietto, detto “Il Cinese”, appena uscito di galera. La prima cosa
che vuole fare è consumare la sua vendetta, giustiziando il
poliziotto che, con la sua testimonianza, lo aveva fatto condannare
all’ergastolo. L’uomo in questione è l’ex commissario Leonardo
Tanzi, che nel frattempo ha lasciato la polizia e si è trasferito
da Roma a Milano.
Analisi
Il western era morto, o
almeno non brillava più di luce propria come negli anni della
gloria (i favolosi ’60); il genere che spopolava nei cinema di
tutta la penisola era il poliziottesco nudo e crudo, Cinico,
Infame, Violento come il titolo dell’omonima pellicola
diretta dal Guru Umberto Lenzi nel 1977.
Lenzi confeziona un prodotto
stroncato dalla critica, che vede solo un
mero tentativo di riunire in un’unica pellicola il terzetto per
eccellenza del poliziottesco italiano anni ’70: Tomas
Milian, Maurizio Merli e John Saxon. A
parte rare eccezioni- tipo l’articolo scritto da Giovanna
Grassi per Il Corriere della Sera in difesa del
film, questo viene considerato un pasticcio di generi, popolato da
attori inespressivi dalle scarse capacità e dove l’unica attrazione
sembrano essere gli ettolitri di sangue versati sulla scena.
Il cinico l’infame il
violento tenta proprio di mescolare i generi, proponendo
agli spettatori una commistione tra commedia, poliziottesco e
classico film di tensione e di rapina, rendendo effettivo il
termine stesso pulp inteso come pasticcio: al suo esordio al
cinema incassa ben 1.800.000.000 di lire, mostrando quindi di
cogliere in pieno i gusti del pubblico
medio.
Milian è il mattatore assoluto
della pellicola, Merli invece, almeno secondo Mereghetti, è
assolutamente inespressivo e perde la sfida con Milian, perché pur
interpretando il ruolo del “buono” di turno, viene soppiantato nei
cuori degli spettatori dal bandito senza scrupoli interpretato dal
cubano, una sorta di preludio al ben più noto Tony Montana (al
quale darà vita- e corpo- l’immenso Al Pacino nel 1983).
Il titolo del film doveva essere un
altro, il più scontato Insieme per una grande
rapina, lontano dal sapore epico della trilogia di
Sergio Leone: con questo titolo fu comunque
distribuito in sala il trailer della pellicola. La pellicola fu
interamente girata a Roma (nonostante la prima parte ambientata a
Milano), e come nel precedente Roma a mano armata
Merli e Milian non si incontrarono mai, nemmeno sul finale, dove la
scena della morte del Cinese fu girata con una controfigura.
Gli incidenti e i litigi erano
all’ordine del giorno: una volta Merli si ferì con la propria
pistola durante una scena; in un’altra circostanza Merli litigò con
l’attrice Gabriella Giorgelli e con Lenzi stesso per via della
stessa pistola; la discussione si fece talmente accesa che Merli
tentò di sferrare un calcio alla Giorgelli, che fu “salvata” da una
parrucchiera intervenuta per difenderla; non fu però altrettanto
fortunata quando, in un’altra sequenza, dovevano versare in faccia
al suo personaggio del vetriolo, sostituito nella realtà con un
liquido che doveva solo provocare del fumo, ma che in realtà le
bruciò davvero la pelle.
Il periodo vacanziero è sempre una
manna per la programmazione tv, anche sulle reti ‘tradizionali’.
Infatti tra film di Natale più o meno noti, e tra grandi classici
che ogni anno ci fanno sentire l’aria di festa, noi amanti delle
serate da divano e tv possiamo contare su tantissimi film e una
vasta scelta per tutti i gusti. Questa sera per gli amanti della
commedia italiana divertente e demenziale, arrivano su Italia 1
Aldo, Giovanni e Giacomo con uno dei loro classici
targato 2000, Chiedimi se sono felice. Il
trio di comici insieme alla divertentissima Marina
Massironi ci raccontano un’avventura a base di liti,
risate ed equivoci, nel pieno stile del trio comico.
Di seguito alcune curiosità sul
film:
Questo film forma una trilogia con
Tre uomini e una gamba e Così è
la vita: nel primo film è Giacomo a
innamorarsi del personaggio di Marina Massironi;
nel secondo sarà Aldo; in questo sarà
Giovanni.
Le scene esterne della Sicilia in
realtà sono state girate a Terracina, in provincia di Latina.
Al momento della partenza, nella
stazione, Giovanni legge il tabellone dei treni in
partenza dicendo che il loro parte dal binario 7, mentre dalle
riprese nel vagone si vede che il treno sta partendo dal binario
12.
Giacomo si rifiuta
di interpretare La locandiera di Carlo
Goldoni asserendo che sarebbe difficile metterla in scena
perché scritta in veneziano, quando in realtà è scritta in
italiano.
Le scene teatrali iniziali sono
state girate nel Teatro Ponchielli di Cremona.
La partita a basket fra il Trio e i
poliziotti è avvenuta realmente. Per poter disporre di più scene la
partita fu giocata sul serio e fu tutto ripreso, a parte alcune
esultanze e la scena della rottura del naso della statua.
Daniela, la
ragazza di cui si è invaghito Giacomo, tornerà nel
film Tu la conosci Claudia?, interpretando
la “signorina del navigatore”.
Fanno qui la loro prima apparizione
cinematografica Ficarra e Picone, che compaiono
sul grande schermo dopo sette anni di esibizioni sui palchi
teatrali.
Dopo diversi mesi di inattività
Colin Farrell ha in cantiere diversi progetti e
film che a breve usciranno. Dopo il tanto pubblicizzato
Storia d’inverno (qui il trailer italiano del film), l’attore si
prepara a promuovere i suoi prossimi lavori e tra questi citiamo
Miss Julie, una storia drammatica che
l’attore porterà al cinem insieme a Jessica
Chastain e a Samantha Morton.
Parlando a AP di questo film , e dell’impegno profuso sul
set con i colleghi, Colin Farrell ha detto:
“E’ difficile, tanto difficile quanto può essere questo tipo di
lavoro. E’ stato il periodo più difficile che ho affrontato in 15
anni. E’ stato difficile e brutale. Il comportamento crudele
e il trauma sono semplicemente brutali. E’ stato bello,
interessante ma difficile. Sono stato felice quando è finito tutto,
io come altri. E’ stata una vera sfida, ma sarà interessante vedere
come diventerà poi il film.”
Miss Julie
è scritto e diretto da Liv Ullmann, basato su un
lavoro teatrale di August Strindberg. Nel cast del
film Colin Farrell, Jessica Chastain e
Samantha Morton.
Il film racconta la storia di una
figlia instabile dell’alta aristocrazia anglo-irlandese che,
durante una notte di mezza estate, a Fermanagh nel 1890, cerca di
sedurre il valletto di suo padre.
È morto a 81 anni in seguito a una
lunga malattia Wojciech Kilar, musicista polacco e autore di
alcune memorabili colonne sonore come quella del
Dracula di Francis Ford Coppola,
Ritratto di Signora di Jane Campion e
Il Pianista di Roman
Polanski.
Nato a a Leopoldi, in Ucraina,
Kilar ha collaborato con l’Industria cinematografica polacca
scrivendo le musiche per autori di spicco del paese come
Krzysztof Zanussi (Vita di famiglia,
Imperativo, Persona non grata, L’anno del sole
quieto) e Andrzej Wajda (La
terra della grande promessa, Zemsta – La vendetta), oltre
ad essere noto anche per le sue opere di musica sacra.
Fra i riconoscimenti ottenuti, il
Premio ASCAP da parte dell’American Society of Composers per
la pellicola di Coppola (1992) e il Premio Lili Boulanger per
la composizione.
Domenica all’insegna del fantasy,
quella in programmazione su rete 4. Questa sera ore 21:20 il film
che consigliamo è Il Signore degli anelli le due
torri di Peter Jackson, secondo
capitolo della leggendaria trilogia tratta dal lavoro letterario di
J.R.R. Tolkien. E proprio in questi giorni al
cinema c’è anche il secondo capitolo della nuova trilogia di
Jackson tratta da Lo Hobbit, sempre di
J.R.R. Tolkien, intitolato
Lo Hobbit La desolazione di Smaug.
Il Signore degli Anelli
Le due Torri (The Lord of the Rings: The Two Towers)
è un film del 2002 diretto da Peter Jackson e tratto dall’omonima
seconda parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore
degli Anelli.
Curiosità:
La mattina in cui si doveva girare
la scena di Gollum che acchiappa un pesce nel torrente,
la troupe recatasi sul posto trovò la zona ricoperta di neve, Peter
Jackson la fece rimuovere in modo che l’attore Andy
Serkis potesse sguazzarvi.
Molti set interni del film sono
stati girati con la tecnologia del green screen.
In realtà il Fosso di
Helm è un modello ricostruito di circa
80 centimetri di altezza. I combattimenti e le vicende
che si svolgono all’interno sono stati ripresi su dei set
all’esterno e in seguito inseriti nell’omonima ricostruzione con la
tecnica digitale.
Sul set de Le due
Torri Orlando Bloom, girando una scena di un
combattimento, si ferì gravemente alla schiena e di conseguenza
dovette operarsi: tuttora l’attore porta il segno della cicatrice
dell’intervento chirurgico. L’attore, che
interpretava Legolas, fu sostituito dalla controfigura; poi,
grazie a tecniche digitali, i lineamenti del viso sono stati
modificati e adattati.
Il film è uscito nelle sale negli
USA il 18 dicembre 2002, mentre in Italia il film è uscito nelle
sale il 16 gennaio 2003. Il film ha incassato circa
926.300.000 $ nel mondo, di cui 341.786.756 $ solo negli USA.
In Italia il film ha ottenuto un ottimo successo di
pubblico, con incassi di circa 20.546.529 €, contro i 21.430.427 €
del primo film.
Sarà un caso, o una conseguenza
delle polemiche passate, ma pare che al prossimo Capri Hollywood in
programmazione dal 27 dicembre al 2 gennaio il film di Stee
McQueen12 Anni Schiavo verrà
presentato in anteprima nazionale senza la presenza di star a
promuovere il film.
L’attrice nominata ai
Golden Globe, Lupita Nyong’o, ha annullato
all’ultimento momento la sua presenza allamanifestazione isolana,
senza che siano stati ben spiegati i motivi.
Ci auguriamo che questa defezione
non sia stata causata dalle incomprensioni derivate dall’infelice
scelta promozionale della BIM Distribution in merito alla questione
ormai celebre dei manifesti del film. Infondo Antonio
Medici, direttore generale di BIM,
si è scusato e ha
spiegato con chiarezza quali erano in partenza le intenzioni
promozionali!
Intanto però il Capri Hollywood non
si farà mancare altre star molto famose, tra cui Chris
Cooper, oppure gli habitué Terry Gilliam, Michael
Radford e il produttore Mark Canton, per
chiudere in bellezzacon David O. Russell che
porteràil suo ultimo film American
Hustle. Presenti a Capri anche molti italiani
illustri: Sorrentino con La Grande
Bellezza, Valeria Golino e
Riccardo Scamarcio, e Gianfranco
Rosi con Sacro
GRA.
12
Anni Schiavo è tratto dall’incredibile storia vera
di un uomo e della sua battaglia per la sopravvivenza e la libertà.
Stati Uniti. Negli anni che hanno preceduto la guerra civile
americana, Solomon Northup (Chiwetel
Ejiofor), un nero nato libero nel nord dello stato di
New York, viene rapito e venduto come schiavo. Misurandosi tutti i
giorni con la più feroce crudeltà (impersonificata dal perfido
mercante di schiavi interpretato da
Michael Fassbender) ma anche con gesti di inaspettata
gentilezza, Solomon si sforza di sopravvivere senza perdere la sua
dignità. Nel dodicesimo anno della sua odissea, l’incontro con un
abolizionista canadese (Brad
Pitt) cambierà per sempre la sua vita.
La pellicola porta al cinema
l’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup
(Chiwetel
Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che
venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà
(personificata dal terribile schiavista, interpretato da
Michael Fassbender), così come a gentilezze
inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per
conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua
indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista
canadese (Brad
Pitt), cambierà per sempre la sua vita.
Sylvester Stallone
e Robert De Niro sono due combattenti nella storia di
Hollywood, protagonisti sul ring dal 1970 con Rocky e
Toro Scatenato, ma quest’anno il duo ha preso una bella
batosata al botteghino. Il Grande Match, uscito nelle
sale americane a Natale, con i suoi incassi non è nemmeno arrivato
nella classifica dei dieci film più visti del mese e le previsioni
per le prossime settimane non sono affatto rosee. Il produttore
della Warner Bros, Bill Gerber, aveva sperato che riportare
non una, ma ben due vecchie glorie sul grande schermo, gli portasse
lo stesso successo ottenuto nel 2008 con Grand
Torino, interpretato da Clint Eastwood, che aveva incassato 270
milioni dollari in tutto il mondo. Ma finora, Il Grande
Match si è rivelato un fallimento finanziario.
Costato 40 milioni
di dollari, probabilmente riuscirà appena a coprire le spese di
produzione, chiudendo un anno infelice per Sylvester
Stallone e Robert De Niro.
Bullet to the Head, il
più recente film d’azionedi Stallone (sempre distribuito dalla
Warner Bros.), è stato uno dei grandi flop del 2013, guadagnando
solo 9,4 milioni dollari in tutto il mondo per un budget di 55
milioni. D’altro canto, The Big Wedding, prodotto
dalla Lionsgate, interpretato da De Niro e Diane
Keaton, l’anno scorso ha incassato solo 21 milioni di dollari, a
fronte dei 35 milioni che era costato.
Entrambi gli attori avranno però
modo di riprovarci nel 2014: Stallone si prepara a lanciare un
terzo capitolo per i suoi Mercenari ad agosto, mentre De
Niro ha diversi progetti all’orizzonte, tra cui una nuova commedia
The Intern, con co-protagonista Reese Witherspoon.
Continua la terrificante campagna
promozionale per Paranormal Activity The Marked
Ones: sul web arrivano, dopo il trailer ufficiale e
l’inquietante pubblicità virale, due nuove spaventose clip tratte
dal film. Gli ingredienti del franchise sono ancora e sempre gli
stessi. Traballanti inquadrature e telecamere a mano per
coinvolgere gli spettatori in prima persona nell’orrore, annidato
tra le rassicuranti mura casalinghe.
Paranormal Activity The Marked
Ones arriverà al cinema negli Stati Uniti il 3
Gennaio 2014, per cominciare l’anno con un brivido.
Vi ricordiamo che Paranormal
Activity: The Marked Ones è stato scritto e diretto da
Christopher Landon, alla sua seconda prova dietro
la macchina da presa, e vede nel cast
Richard Cabral, Carlos Pratts, Eddie J. Fernandez, Jorge
Diaz, David Fernandez Jr., Kimberly Ables Jindra, Tonja
Kahlens e Frank Salinas.
La Dimension
Films ha fissato il 2 gennaio 2015 come data di uscita per il
loro prossimo film horror: Amityville ( che
precedentemente avrebbe dovuto intitolarsi The Amityville
Horror: The Lost Tapes).
Scritto e diretto da Casey La
Scala e Daniel Farrands, l’ultimo capitolo di uno dei
franchise più prolifici del genere horror, riprenderà a narrare gli
eventi dal 1976, seguendo la trama del primo The Amityville
Horror e facendo riferimento sia al libro che al film
originali. Sarà un’ambiziosa giornalista televisiva a interessarsi
della famosa casa infestata, sperando di ricavare un servizio
scioccante in grado di lanciare la sua carriera: insieme ad una
squadra di giornalisti, preti ed esperti del paranormale scoprirà
la verità dietro agli eventi che resero famosa la casa…. solo per
pentirsene amaramente.
Nelle ultime settimane le voci sul
casting di Batman vs Superman si sono sprecate.
L’ultima afferma che Bryan Cranston sia stato preso in
considerazione per il ruolo di Lex Luthor. Tutto parte dai social
media e, in questo caso particolare, da Twitter: è stato
infatti il capo editore della AMC Movie News, John
Campea a scrivere dal suo account:
“NON UNO SCOOP – per quello che
vale, ora ho sentito da due fonti che Lex Luthor, in Batman vs
Superman, sarà interpretato da Bryan Cranston“. E ancora,
successivamente “Non sarebbe Phoenix, ma Bryan Cranston. Di
nuovo non sono certo che sia vero, ma ben due fonti affermano che
Bryan Cranston è il nuovo Lex Luthor. Due fonti non
ufficiali…“.
Se fosse vero il divo di Breaking
Bad andrebbe a raggiungere il ricco cast, composto da
Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams e Gal
Gadot. Campea ha specificato che i suoi tweet non devono essere
considerati come notizie ufficiali, ma certo vanno ad alimentare le
voci che circolano sul web. Che sia vero o no, la speranza sta
iniziando a crescere, ancora una volta alimentata dal desiderio dei
fan.
Batman vs Superman vedrà il
ritorno
di Henry Cavill come Superman,
insieme a Ben Affleck nel
ruolo di Batman. Nel cast anche Amy Adams,
Diane Lane, Gal
Gadot e Laurence Fishburne. Batman vs Superman uscirà
nei cinema il 17
luglio 2015.
Grande attivista civile e politico
(ma sempre con due gocce di Dior Homme), il signor David
Jude Heyworth Law deve il suo secondo nome (diventato il primo
e l’unico) in parte al libro Jude l’Oscuro, e in
parte alla celeberrima Hey Jude dei
Beatles.
Jude Law inizia al
National Youth Music Theatre nell’87 e si impone subito nel
panorama teatrale, ottenendo anche diversi riconoscimenti.
L’esordio in tv è dell’89, mentre al cinema ci arriva nel ’94 col
film Shopping, al fianco della futura moglie Sadie
Frost. Per inciso, il matrimonio durerà 6 anni e Law diventerà
padre di 3 figli; dopo il divorzio si fidanzerà con l’attrice
Sienna Miller, incontrata sul set di Alfie. Un
paio d’anni di idillio e poi la coppia scoppierà perché Jude se la
fa con la babysitter (sic!) e la Miller non ci sta. O almeno, non
subito. Il tempo di una breve parentesi con la modella Samantha
Burke (breve quanto basta per sfornare il bebé n°4 di Law), e i
due torneranno ufficialmente insieme, per poi lasciarsi
definitivamente nel 2011. Se la carriera amorosa è un tantino
instabile, quella cinematografica sembra garantire qualche certezza
in più. A partire dal ‘97, anno del biopic Wilde che
gli regala la popolarità nel ruolo dell’amante del celebre
scrittore, Law prende parte a una serie di progetti eterogenei e
mai scontati, che faranno di lui uno dei nomi su ci puntare per il
nuovo millennio. Tra i titoli, Gattaca di
Niccol, Mezzanotte nel giardino del bene e del
male di Eastwood, eXistenZ di
Cronenberg e Il talento di Mr. Ripley di
Minghella, film che gli fa guadagnare la sua prima
nomination all’Oscar (da non protagonista), oltre ad una discreta
padronanza del sassofono.
Se per il ruolo di Dickie Greenleaf
ha imparato a suonare, e per il successivo A.I. –
Intelligenza artificiale di Spielberg ha preso
lezioni di ballo, c’è da chiedersi come si sia preparato a vestire
i panni del cecchino russo de Il nemico alle porte,
ma non indagheremo. Qualunque sia il metodo, a quanto pare
funziona: Law ormai è una star internazionale, con tanto di
benedizione della rivista People, che nel 2004 lo elegge il
più sexy del pianeta. Certo, lo status di celebrity non comporta
automaticamente scelte professionali azzeccate o successo al box
office (vedi il remake di Alfie o lo sconclusionato
Sky Captain and the World of Tomorrow), ma i flop si
alternano a pellicole di qualità, come Era mio padre,
I Heart Huckabees, Closer, The
Aviator. E nel CV di Jude c’è spazio anche per l’amore, da
quello epico per la Kidman in Cold Mountain
(coronato da un quasi-Oscar), a quello che non va in vacanza
(con Cameron Diaz), fino al bacio romantico con
Nora Jones nel film di Wong Kar Wai. Negli ultimi
anni, però, il sentimento fa capolino solo in un paio di pellicole
(Passioni e desideri e Anna Karenina),
per cedere il posto all’azione di Repo Men e delle
due avventure di Sherlock Holmes by Guy
Ritchie, nonché alle collaborazioni d’autore con
Scorsese (Hugo Cabret) e Soderbergh
(Contagion ed Effetti collaterali).
In queste settimane è protagonista
delle scene londinesi con Henry V di
Shakespeare, ma l’attenzione è già puntata al rivoltante
Dom Hemingway (di prossima uscita), che ci prospetta
un Law assolutamente inedito. Il nostro coro, invece, è un vero
tormentone. HAPPY BIRTHDAY JUDE!
Ora è possibile ammirarla nelle
sale cinematografiche con l’ultima fatica da regista di Ben
Stiller, I sogni segreti di Walter Mitty. Nel
film, Kristen Wiig interpreta la cotta proibita di Walter,
un timido e anonimo impiegato della rivista LIFE che, incapace di
inseguire i propri sogni nel mondo reale, si lancia in avventurose
fantasie ad occhi aperti. Un imprevisto lo porterà all ricerca
dell’immagine necessaria per l’ultima copertina cartacea della
rivista, la foto perfetta scattata dall’introvabile fotografo
interpretato da Sean Penn. Nel cast compaiono anche Adam
Scott, Shirley MacLaine, Patton Oswalt e
Kathryn Hahn. I sogni segreti di Walter Mitty
è la quinta prova di regia per Ben Stiller ma, dopo i notevoli
successi di Tropic Thunder e Zoolander,
si presenta senza dubbio come la sua opera più matura e
riflessiva.
In una recente intervista al New
York City press day, Kristen Wiig ha
raccontato la sua esperienza sul set sotto le direttive di
Ben Stiller, spiegando quanto il progetto sia
stato stimolante per lei, dato che il film non si presenta
semplicemente come una commedia o un dramma. Alla fine l’attrice ha
anche parlato dei suoi progetti futuri: Kristen Wiig sarà infatti
coinvolta prossimamente in Anchorman 2 e Dragon
Trainer 2.
I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo stesso
Ben Stiller,comprende
nel cast attori del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.
Non è la prima volta che il nome di
Denzel Washington viene accostato al prossimo film di
Zack Snyder,
Batman vs Superman. Appena poco
tempo fa infatti sul web girava voce che la produzione fosse
interessata a lui per il ruolo di Lex Luthor, l’acerrimo nemico di
Superman. L’ultima notizia in merito, diffusa dal sito Nuke The
Fridge, racconta che la Warner Bros avrebbe contattato
l’attore per interpretare il supereroe Lanterna Verde. Se
così fosse, Denzel Washington andrebbe ad unirsi alla lista sempre
più lunga dei membri della Justice League raccolti dalla pellicola,
insieme a Superman, Batman e Wonder Woman.
Il casting del film è stato una
ricca fonte di voci e sorprendenti conferme nelle ultime settimane
e per ora include sicuramente Ben Affleck, Henry
Cavill, Amy Adams e Gal Gadot. Quanto a
Denzel Washington, se la notizia sia esatta o
meno, si saprà presto: l’inizio ufficiale delle riprese è imminente
e la data di uscita del film è prevista per il 17 luglio 2015.
The Amazing Spider-man 2 sta
portando avanti una straordinaria campagna virale anche grazie al
Daily
Bugle, il sito ‘fittizio’ del giornale a cui Peter Parker vende
le sue foto. Oggi vi riportiamo un articolo che mette in campo, in
merito al film, due personaggi che nel fumetto sono abbastanza
importanti. Il primo è Ned Leeds, alter ego del villain Hobgoblin,
che firma l’articolo, il secondo invece, protagonista della rapina
che nel pezzo viene raccontata, è Herman Schultz, alias
Shocker.
Ecco di seguito la traduzione
dell’articolo:
Una scioccante rapina nella banca
Midtown è stata sventata ieri da Spider-Man. Il vigilante sovrumano
di New York ha catturato il ladro, che era munito di attrezzi
meccanici per aumentare la sua forza, sospettato di altre due
rapine precedenti, mantre fuggiva dalla scena del crimine con il
bottino.
La polizia è arrivata sulla scena
quando Spider-Man aveva già intrappolato nella sua ragnatela il
colpevole, che è stato arrestato e in seguito identificato come
l”ingegnere deluso’ Herman Schultz. Schultz indossava dei guanti in
grado di emettere un’onda vibratoria di pressione, tanto potente da
riuscire a sfondare una volta d’acciaio dello spessore di 4
metri.
Stan Carter, detective dell’unità
speciale anticrimine del NYPD ha dichiarato che Schultz è tenuto
sotto custodia cautelare all’Istituto Ravencroft, dove aspetta la
sua udienza preliminare. Alla domanda su come un ‘ingegnere deluso’
fosse stato in grado di usare tali armi pericolose, Carte ha
risposto: “Scioccante vero? Geniale ma senza una via di fuga”.
Di Ned Leeds
Cosa significherà il coinvolgimento
di questi altri due personaggi? In che modo si inseriranno nella
storia, semmai dovessero essere davvero presenti nel fitto reticolo
di comparse e protagonisti che si prefigura diventerà questo
The Amazing Spider-man 2?
Hercules – La leggenda ha inizio è interpretato dalla
giovane star in ascesa Kellan Lutz, già tra i protagonisti
della fortunata saga
di Twilightnel ruolo del sexy
vampiro Emmett Cullen. Lutz è stato recentemente eletto dalla
rivista GQ come Man of the Year 2013 e, nel 2014, sarà
protagonista anche di Tarzan e de
I Mercenari 3.
Nel cast del film anche
Gaia Weiss (Bianca come il latte, rossa
come il sangue), Scott Adkins
(Zero Dark Thirty, I Mercenari 2, The Bourne
Ultimatum), Roxanne McKee (Il
trono di Spade), Liam McIntyre
(Spartacus – la serie).
Luca Miniero, regista dei successi
Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord,
ha presentato alla stampa il suo ultimo film: Un Boss in
Salotto. Oltre al regista e agli attori Rocco Papaleo,
Luca Argentero e Paola Cortellesi erano presenti il
direttore generale di Warner Bross Italia, che si occupa della
distribuzione, Nicola Maccanico e il presidente di Cattleya,
che ha prodotto, Riccardo Tozzi. La prima domanda è rivolta
proprio a loro, e riguarda la scelta della data di uscita del film
che sarà nelle sale dal 1 Gennaio 2014.
– Perché il film non è uscito
nelle sale a Natale?
N.Maccanico:A Natale c’è
sempre un eccesso di competizione, le sale sono piene di commedie
italiane in uscita e quindi abbiamo adottato la stessa strategia
dell’anno passato per La Migliore Offerta che pur non
essendo una commedia avrebbe comunque avuto troppa
concorrenza.
R.Tozzi:Abbiamo scelto il
1 Gennaio anche per distinguerlo dal gruppo delle commedie
natalizie, perché credo che questo sia un film diverso, una
commedia particolare.
– In cosa è diversa e nuova
questa commedia?
Luca Miniero: Io credo che
il novanta per cento del successo de film lo faccia il cast, e
questo film ha un cast molto diverso da quello delle commedie
natalizie e anche dalle commedie prettamente commerciali che ho
fatto anche io. Sia per i personaggi principali che per quelli
secondari.
Miniero è infatti il regista di due
delle commedie di maggior successo degli anni passati:
Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord
storie nelle quali si scherza sui vizi e le virtù di nord e sud
dell’Italia.
– Secondo lei, questa differenza
e i problemi che porta sono davvero così vivi e attuali ancora
oggi?
L. Miniero:Qui il
discorso è un po’ diverso perché qui i difetti del Sud vengono
estesi anche al Nord, ci sono atteggiamenti comuni a Napoli e a
Bolzano. Certo, in particolare ho preso di mira la condiscendenza
del nord e allo stesso tempo la perdita d’identità che molto del
Sud sta vivendo, questo perché mi piacciono molto le storie locali
e non quelle globali.
La stessa domanda viene rivolta a
uno dei protagonisti, Rocco Papaleo, da sempre simbolo del
sud, che con un po’ di ironia risponde così:
R. Papaleo:Per me è una
vicenda completamente superata. Ormai il Nord ha capito che deve
prendere il sud ad esempio ed abbassare la cresta, e come si vede
nel film lo fa anche con la camorra.
È la volta di una domanda per la
coppia Paola Cortellesi – Luca Argentero: Come è stato
essere sposati e cosa vi aspettate per il nuovo anno, entrambi
rispondono scherzando che il rapporto tra marito e moglie nel film
è molto freddo e senza passione, essere sposati in quel modo quindi
non è stato molto bello.
Paola Cortellesi conclude
poi, ironica: Io e Luca avevamo già avuto modo di dividere il
set, ma in quell’occasione come in questa abbiamo dei rapporti
freddi, noiosi e monotoni. Senza alcuna passione. Ecco per il nuovo
anno mi auguro di avere di nuovo occasione di fare coppia sul set
con lui, magari in una situazione più intima.
Una nuova domanda al produttore
Riccardo Tozzi tocca l’argomento dei finanziamenti pubblici
e dei film considerati “di interesse culturale”. Perché, gli viene
chiesto, anche questo che è un film prettamente commerciale ha
questa etichetta?
R. Tozzi:Anche io sono
d’accordo sul fatto che non la dovrebbe avere. Questo è un film
fatto con fondi privati e non pubblici, e credo sia giusto che i
film commerciali non li abbiano. Quei fondi sono destinati a film
più difficili e che non hanno il bacino commerciale che hanno
queste commedie. Inoltre apponendo quella etichetta si rischia di
dare un’idea di “assistenzialismo” al lavoro cinematografico che
invece non serve. Il grande problema è il meccanismo del tax-credit
a causa del quale tutti i film prodotti e distribuiti in Italia
passano dalla commissione cultura, anche se non sono film
sovvenzionati dallo stato.
Un’ultima domanda va a Paola
Cortellesi, riguardo al suo rapporto con questo personaggio.
Le è piaciuto, chiedono, interpretare Cristina/Carmela? Ha mai
conosciuto donne come lei?
P. Cortellesi:La
protagonista di questo film non è una donna che amo
particolarmente, ma ho imparato a volerle bene. Ho scelto questa
parte non solo perché mi divertiva l’idea di giocare con i
dialetti, ma anche perché mi piaceva interpretare per una volta al
cinema un personaggio scorretto e fastidioso.
Luca Miniero, dopo
i grandi successi di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord dirige un’altra
commedia in cui le diversità geografiche e personali sono al centro
del motore narrativo: Un boss in salotto. Questa
volta però non si affida a due attori simbolo ognuno della propria
regione (come furono Claudio Bisio e Alessandro
Siani) ma all’incredibile talento di Paola Cortellesi che oltre a scalare i
dialetti italiani con un’abilità impressionante, tira fuori tutta
la sua verve comica per una volta prestata ad un personaggio
“cattivo”.
In Un boss in
salotto Cristina D’Avola (Paola
Cortellesi) è una donna modello. Madre premurosa,
casalinga efficiente e moglie devota di Michele (Luca
Argentero). Vive in un bel paesino sotto le Alpi e
conduce la sua vita, ordinata e organizzata, con la sua bella
famigliola. Dal suo passato però sta per arrivare un vero e proprio
ciwww. Il fratello Ciro (Rocco
Papaleo), che lei raccontava essere morto da tempo, si
presenta davanti alla porta della sua casa per chiedere ospitalità
durante un periodo di detenzione domiciliare in attesa del processo
per associazione mafiosa. È a questo unto che viene fuori tutta la
verità su Cristina (che in realtà si chiama Carmela) e che ha
origini campane, ben nascoste sotto l’accento ben imparato del
nord-est, e un infanzia difficile alle spalle. Una terra d’origine
dalla quale fuggita per dolore e per vergogna, ma che la
raggiunge fino alle pendici delle montagne in cui si era
rifugiata.
La rigida donna del nord,
insistente ed esigente con figli e marito fino all’ossessione, si
scontrerà irrimediabilmente con il fratello scanzonato e fuori
dalle righe che non solo sconvolge la collaudata routine familiare,
ma le ricorda un passato doloroso e ancora troppo vivido nella
mente, sentimenti questi che Paola Cortellesi riporta con grande
credibilità. Alla comicità sofisticata della protagonista femminile
si accosta quella dirompente di Rocco Papaleo in un personaggio che pur
presentato come il classico cattivo si rivelerà più tenero di
quanto non voglia far credere. Questa storia semplice ma
intelligente, che per fortuna si emancipa dal lieto fine a tutti i
costi, riesce a centrare (chissà quanto consapevolmente) un punto
centrale dei rapporti familiari quando alla voce di
Cristina/Carmela vengono affidate parole dirompenti: “Fin da
bambina ho cercato di non sentire il dolore che provavo, ma poi ho
finito per non sentire più niente. Ed è così che si fanno i
casini.”
Curiosa competizione quella che ha
visto protagonisti due degli attori più in ascesa degli ultimi
anni. Stiamo parlando di Tom Hiddleston e
Benedict Cumberbatch che si affrontano in una
gara da ballo a distanza. Il video è stato pubblicato da
Volture e ritrae i due attori in una
serie di estratti da interviste e contenuti veri in cui si
cimentano nella danza.
Vi ricordiamo che Tom
Hiddleston è stato un vampiro nell’ultimo film di
Jim Jarmush ancora inedito in
Italia Only Lovers Left
Alive, mentre Benedict
Cumberbath è tra i protagonisti di 12 anni
schiavo, il nuovo film di Steve
McQueen.
E’ uno dei film più attesi del
prossimo futuro, oltre ad essere oggetto di polemica nei giorni
scorso (Leggi
qui), parliamo di 12 anni
schiavo, il nuovo film di Steve
McQueen che vede protagonisti Chiwetel
Ejiofor, Michael Fassbender, Brad Pitt, Benedict Cumberbatch,
Paul Giamatti. Oggi vi proponiamo la colonna sonora
composta per l’occasione dal premio Oscar Hans
Zimmer.
1. Devil’s Dream – Tim Fain 2. Roll Jordan Roll – John Legend 3. Freight Train – Gary Clark Jr. 4. Yarney’s Waltz – Caitlin Sullivan 5. Driva Man – Alabama Shakes 6. My Lord Sunshine (Sunrise) – David Hughey 7. Move – John Legend 8. Washington – Hans Zimmer 9. (In the Evening) When the Sun Goes Down – Gary Clark
Jr. 10. Queen of the Field (Patsey’s Song) – Alicia
Key 11. Solomon – Hans Zimmer 12. Little Girl Blue – Laura Mvula 13. Misery Chain – Chris Cornell 14. Roll Jordan Roll – Topsy Chapman 15. Money Musk – Tim Fain 16. What Does Freedom Mean (To a Free Man) – Cody
Chesnut
1. “Trio in B-flat, D471″ – Tim Fain and Caitlin
Sullivan 2. “The Old Promenade” – Tim Fain 3. “Run Nigger Run” (arranged and adapted) – John A. Lomax
and Alan Lomax 4. “Awake on Foreign Shores” – Colin Stetson 5. “Apache Blessing Song” – Chesley Goseyun
Wilson 6. “Cotton Song” (written) – Nicholas Britell 7. “Miller’s Reel” – Tim Fain 8. “O Teach Me Lord” – Tami Tyree, Roosevelt Credit, David
Hughey and Dan’yelle Williamson 9. “John” (written) – John Davis
12
Anni Schiavo è tratto dall’incredibile storia vera
di un uomo e della sua battaglia per la sopravvivenza e la libertà.
Stati Uniti. Negli anni che hanno preceduto la guerra civile
americana, Solomon Northup (Chiwetel
Ejiofor), un nero nato libero nel nord dello stato di
New York, viene rapito e venduto come schiavo. Misurandosi tutti i
giorni con la più feroce crudeltà (impersonificata dal perfido
mercante di schiavi interpretato da
Michael Fassbender) ma anche con gesti di inaspettata
gentilezza, Solomon si sforza di sopravvivere senza perdere la sua
dignità. Nel dodicesimo anno della sua odissea, l’incontro con un
abolizionista canadese (Brad
Pitt) cambierà per sempre la sua vita.
La pellicola porta al cinema
l’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup
(Chiwetel
Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che
venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà
(personificata dal terribile schiavista, interpretato da
Michael Fassbender), così come a gentilezze
inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per
conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua
indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista
canadese (Brad
Pitt), cambierà per sempre la sua vita.
Arriva un fan film su
Tomb Raider e l’eroina videoludica
Lara Croft. Diretto
da Trevor Addie e scritto da Irma
Leong e Addie, il fan film dura poco più
di 20 minuti basato sul videogame di Square Enix e Crystal
Dynamics.
Nel cast Cassandra Ebner, Liam
Carter, Devyn Dalton, Nickolas Baric, Shaw Madson e Brad Friesen.
La trama è incentrata su una donna pronta a rischiare di tutto per
salvare una giovane ragazza tenuta in ostaggio su una montagna.
Vi ricordiamo che di
Tomb Raider sono già stato prodotti due
adattamenti e Lara Croft è stata interpretata magistralmente dalla
sensualissima Angelina Jolie.
Tomb Raider: Featuring Lara Croft è
un videogioco sviluppato da Core Design e pubblicato da Eidos
Interactive, ed è il gioco di esordio della serie. È stato
originariamente rilasciato nel 1996 per PC, PlayStation e Sega
Saturn. Tomb Raider narra di Lara Croft, un’archeologa inglese alla
ricerca di antichi tesori, che può vagamente ricordare Indiana
Jones. Il gioco è stato acclamato dalla critica ed è risultato
influente per tutta le generazione di giochi d’avventura seguenti.
A esso sono seguiti un alto numero di séguiti. È possibile
scaricare Tomb Raider e Tomb Raider: Chronicles per PlayStation 3 e
PlayStation Portable tramite PlayStation Network.
La 20th Century
Fox ha rilasciato la prima foto di Ben
Affleck nel nuovo film del regista David
Fincher, Gone Girl. Protagonisti
al fianco di Ben Affleck
anche Rosamund Pike, Neil Patrick
Harris, Tyler Perry, Kim
Dickens, Patrick Fugit e Carrie
Coon. La pellicola è l’adattamento del bestseller scritto
da Gillian Flynn.
La storia di L’amore
bugiardo – Gone Girl analizza il matrimonio di una
coppia, Nick (Ben
Affleck,) ed Amy (Rosamund
Pike), sposata da cinque anni ma in rotta di
collisione in seguito al trasferimento da New York al Midwest. A
rompere gli equilibri sarà la scomparsa di Amy nella notte del loro
quinto anniversario, sparizione che indurrà le forze
dell’ordine ad individuare nell’uomo il probabile assassino della
donna.
La pellicola che come di consueto
sarà distribuita dalla Walt Disney Pictures è il secondo cinecomics
della fase due della Marvel che culminerà
con Avengers Age of
Ultron.
La storia si legerà alla fine di The
Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato con
Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America: il soldato
d’inverno. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America The Winter
Soldier.
Sabato all’insegna del
fantasy e l’avventura quello che ci aspetta nel film di oggi che vi
segnaliamo. Alla ricerca della stella del
Natale è un film natalizio di nazionalità Norvegese
del 2012, diretto da Nils Gaup e con
protagonisti Vilde Zeiner, Anders Baasmo
Christiansen, Agnes Kittelsen, Jakob Oftebro, Evy
Kasseth Røsten, Andreas Cappelen, Vera Rudi, Eilif
Hellum Noraker, Knut Walle,Kristin Zachariassen, Sofie
Asplin.
In programmazione su
Italia 1 alle 21:10 racconta la storia di Gulltopp, l’unica
figlia del re, è scomparsa dopo essersi recata nel bosco alla
ricerca della stella del Natale. La regina ne è morta di dolore e
il re ha maledetto la stella, lasciando che un buio freddo calasse
nel suo regno. La leggenda narra altresì che, qualora il re riesca
a far brillare la stella entro 10 notti di Natale, Gulltop
riapparirà. Passati nove anni, per il re il Natale che sta per
arrivare rappresenta la sua ultima possibilità di riabbracciare la
figlia e l’incontro con la dodicenne Sonja, arrestata perché
creduta una piccola ladra, gli dà nuove speranze. Per ringraziarlo
del rilascio, Sonja decide infatti di intraprendere un epico
viaggio alla ricerca della mitica stella.