Quanti di voi l’hanno già visto? e quanti ancora no. Per quelli che non hanno ancora visto Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, ecco la raccolta di tutte le clip in italiano tratte dal film di Peter Jakson.
Candidato a Sorpresa: in blu-ray e dvd dal 23 Gennaio
Jamie Foxx: dal soul al western
Dopo che i suoi genitori si separarono, Eric Morlon Bishop fu adottato dai nonni e ricevette una rigida educazione religiosa, entrando a far parte del coro della chiesa e dei Boy Scout. Sin da ragazzo iniziò a coltivare le sue passioni per lo sport (diventò quarterback al liceo) e per la musica (che studierà al college) che saranno fondamentali anche per la sua formazione artistica.
Il nome Jamie Foxx nacque dal suo primo incontro con la recitazione al Comedy Club dove l’aveva portato la sua ragazza. Il nome d’arte femminile era un espediente per poter piacere subito al pubblico e, grazie a questo spiccato senso dell’umorismo, prenderà parte alla serie televisiva In Living Colour, tra il ’90 e il ’94, dove farà sketch comici con Jim Carrey, David Alan Grier e i fratelli Wayans.
Al tempo Foxx aveva già saggiato il grande schermo nel film Toys – Giocattoli (1992) di Barry Levinson.
Il suo immediato successo gli permette di condurre uno show tutto suo: The Jamie Foxx Show del quale sarà anche autore e regista. Nello stesso anno reciterà in due film: Un uomo in prestitocon Uma Thurman, Janeane Garofalo e Ben Chaplin e La grande promessadove, fra i tanti,compare Samuel L.Jackson.
Dopo i ruoli in panchina Foxx scende letteralmente in campo in Ogni maledetta domenica(1999) di Oliver Stone. Il film è incentrato sul dramma sportivo di una squadra di football in declino dopo la morte del proprietario. Grazie alla sua esperienza passata di quarterback, Foxx si presenta come astro nascente del football, sostituendo un suo compagno infortunato. Questa è il suo primo ruolo importante, vera occasione per puntare su di sé i riflettori e, magari, imparare anche dai grandi, come Al Pacino che nel film interpreta l’abile coach.
Il nuovo millennio si apre con un altro ruolo nel mondo sportivo. In Alì (2001) Foxx sarà l’allenatore del pugile Muhammad Ali (interpretato da Will Smith), di cui il regista Michael Mann ne racconterà circa dieci anni di vita.
Dopo due film poco
conosciuti (Redemption – La pace del
guerriero e Breakin’ All the Rules) Jamie
Foxx approda agli Oscar diventando il secondo attore a ricevere
nomination per film diversi nello stesso anno. Il duro lavoro che
c’è stato dietro Ray (2004) di Taylor
Hackford, ha visto l’attore frequentare Ray Charles e suonare
il piano con una benda sugli occhi per assimilare tutte le
sensazioni utili alla riuscita del suo ruolo. Grazie a questo
film sulla vita di Ray Charles (scomparso poco prima dell’uscita)
l’attore ha vinto l’Oscar e il Golden Globe come miglior attore
protagonista. Per la seconda collaborazione con Michael Mann
in Collateral(2004), in cui interpreta un
insicuro tassista in balia di un Tom Cruise, brizzolato
serial killer, riceverà nomination a Golden Globe e all’Oscar come
miglior attore non protagonista.
Foxx si cimenterà in altri ruoli d’azione, in particolare nel cinema di guerra, con Stealth – Arma suprema(2005) di Rob Cohen, dove sarà alle prese con un aereo militare ribelle perché dotato di intelligenza artificiale, e la pellicola di Sam Mendes, Jarhead (2005), che lo vedrà nei panni del sergente maggiore Sykes.
Affiancherà Colin Farrell in Miami Vice (2006), basato sulla famosa serie televisiva di Anthony Yerkovich e sancirà così la sua terza collaborazione con Mann. In Dreamgirls (2006)vedremo un Jamie Foxx insensibile produttore discografico Curtis Taylor Jr. che sedurrà Jennifer Hudson e Beyoncè. Al suo fianco, nella pellicola di Bill Condon, che ha riscosso successo agli Oscar e ai Golden Globe, ci saranno, oltre alle già citate, anche Eddie Murphy e Danny Glover.
Passato inosservato in Italia è The Kingdom (2007) di Peter Berg, grande successo in America, in cui l’attore insieme a Jennifer Garner, Chris Cooper e Jason Bateman, dovrà sventare un’organizzazione terroristica in Arabia Saudita. Scrollandosi di dosso lo stereotipo dell’attore- vittima afro-americano, Foxx impersona una grande varietà di personaggi, mettendoci professionalità ma soprattutto passione. Ce lo dimostra ne Il solista (2009), regia di Joe Wright, in cui l’attore interpretava Nathaniel Ayers, musicista strambo senzatetto che acquista notorietà grazie a un articolo del giornalista Steve Lopez (interpretato da Robert Downey Jr.). Nello spettacolare, Giustizia privata (2009) del regista F.Gary Gray,sarà l’abile avvocato che dovrà fronteggiare un padre in cerca di vendetta (Gerard Butler) che mette in dubbio l’efficienza della giustizia.
Dopo piccole parti in Appuntamento con l’amore (2010) e Parto col folle (2010), c’è grande attesa per il suo ruolo nello spaghetti western di Tarantino. Django Unchained, in uscita il 17 gennaio 2013 in Italia, è la storia di uno schiavo (Jamie Foxx) che, dopo essere stato liberato da King Schultz (Christoph Waltz) cercherà di liberare sua moglie, prigioniera di uno spietato proprietario di piantagioni (Leonardo DiCaprio).
Per quanto riguarda i suoi progetti futuri si parla di The Amazing Spider-Man 2 dove presterà il suo volto per il villain Electro. Nonostante l’Oscar ottenuto, Jamie Foxx deve ancora mostrarci altre sfumature recitative per le quali finora gli è stato attribuito valso il titolo di “erede” di attori che hanno fatto il loro tempo, come Samuel L.Jackson ed Eddie Murphy.
Richard Armitage canta live la canzone Misty Mountains
Il Grande Gatsby: due character poster
Dopo l’immagine che vi abbiamo
mostrato ieri, ecco due character poster per Il
Grande Gatsby, diretto da Baz
Luhrmann e che vede nei panni dell’affascinante
protagonista il bravissimo Leonardo DiCaprio. I
protagonisti dei poster sono Joel Edgerton nei
panni di Tom, il violento marito di Daisy, e Isla
Fisher, che interpreta la colorita Myrtle Wilson, la sua
amante. Eccoli!
Il Grande Gatsby, il film
Il Grande Gatsby è diretto da Baz Luhrmann e vede nel cast Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan e che vedremo in apertura al Festival di Cannes 2013.
Il Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale del film qui.
Il film racconta la storia di un aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’ allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità.
Oblivion: trailer Italiano del film con Tom Cruise
Guarda il trailer italiano ufficiale di Oblivion, il nuovo spettacolare film con Tom Cruise e Morgan Freeman, dal 18 aprile al cinema.
Tom Cruise è il protagonista di Oblivion, un evento cinematografico originale e rivoluzionario dal regista di TRON: Legacy Joseph Kosinski e dal produttore de L’Alba del Pianeta delle scimmie.
In un spettacolare pianeta Terra del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare l’umanità. Jack Harper (Tom Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda film: Oblivion.
Eddie Redmayne in Jupiter Ascending dei Wachowski?
Eddie Redmayne è l’ultimo nome accostato al nuovo film di Andy e Lana Wachowski, Jupiter Ascending, almeno quanto sostiene Variety. Il film è un racconto di fantascienzache vede nel cast già confermati Channing Tatum e Mila Kunis. Il film racconta di forme superiori di vita ch guardano la terra da altri mondi. Mila Kunis sarà un’immigrata russa che a sua insaputa possiede in realtà lo stesso codice genetico della Regina dell’Universo. Eddie Redmayne sarà presto al cinema con Les Misérables mentre i Wachowski invece lo saranno con Cloud Atlas.
Il primo amore di uno zombie: arriva Warm Bodies
Dopo vampiri e licantropi è l’ora degli zombie: è infatti in arrivo Warm Bodies, tratto dal recente bestseller di Isaac Marion.
Josh Hutcherson in Paradise Lost di Andrea Di Stefano
L’attore Josh Hutcherson noto per la sua interpretazione in The Hunger Games, affiancherà Benicio Del Toro nel cast di Paradise Lost, il debutto alla regia dell’italiano Andrea
Novità su Sherlock Holmes 3
Giungono dal sito Collider interessanti novità riguardo a Sherlock Holmes 3, che concluderà la (prima) trilogia delle avventure cinematografiche del detective di Backer Street diretta da Guy Ritchie.
Il produttore del franchise Dan Lin ha confermato che lo sceneggiatore di Iron Man 3, Drew Pearce, sta lavorando allo script di quello che sarà uno dei titolo di fondamentale importanza per la Warner Bros tutta.
Drew Pearce ci sta lavorando e Robert, come sapete, sta ultimando Iron Man 3, per cui stiamo attendendo che Robert si liberi e di avere una sceneggiatura da Drew. Sherlock Holmes 3 è una priorità per lo studio e per tutti i filmmaker coinvolti. E vogliamo fare un ottimo film. Il responso del pubblico per il secondo film è stato elevatissimo e a dirla tutta il personaggio di Moriarty ha stabilito dei livelli così elevati che dobbiamo avere la matematica certezza di raccontare la giusta storia col terzo capitolo.
Il produttore si è poi fatto sfuggire che Holmes si troverà, in questo terzo capito, in una location del tutto nuova:
Non voglio addentrarmi nello specifico dei vari personaggi, ma posso dirvi che ci saranno delle nuove location. Proprio come nel secondo film, anche il terzo ci porterà in luoghi inesplorati.
In Sherlock Holmes 3 sono al momento confermati solamente Robert Downey Jr e Jude Law.
Trailer Ufficiale di Educazione siberiana di Gabriele Salvatores
Guarda il Trailer Ufficiale di Educazione Siberiana con protagonisti John Malkovich e Peter Stormare, da febbraio al cinema.
Trailer Italiano di Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow
Guarda il Trailer
Italiano di Zero Dark Thirty di Kathryn
Bigelow con protagonisti Jessica
Chastain, Jason
Clarke, Joel
Edgerton, Kyle
Chandler e Mark
Strong.
Il primo trailer originale de I Puffi 2
Ecco il primo trailer originale de I Puffi 2, basato sull’amatissima serie animata e prodotto sulla scia del grande successo de I Puffi sempre per la regia di Raja Gosnell. Nel film, accanto agli ometti blu in CGI tornano Neil Patrick Harris, Sofia Vergara e Hank Azaria, ancora dietro al trucco di Gargamella.
Nei Puffi 2, lo spietato mago Gargamella crea una coppia di creature malvagie chiamate Naughties che lui spera possano aiutarlo a impadronirsi della magica essenza dei Puffi. Ma quando scopre che soltanto un vero Puffo può dargli ciò che cerca e che solo Puffetta conosce un incantesimo in grado di trasformare i Naughties in veri Puffi, Gargamella rapisce Puffetta e la porta a Parigi, dove questi gode della fama di più grande mago al mondo. Sarà compito di Grande Puffo, Puffo Maldestro, Brontolone e Vanitoso tornare nel nostro mondo, riunirsi con i loro amici umani Patrick e Grace Winslow, e salvare Puffetta. Quanto a lei, che si è sempre sentita diversa dagli altri Puffi, stringerà un legame con i Naughties Vexy e Hackus, o i Puffi la convinceranno che il loro amore per lei è sincero?
Ecco il trailer del film in uscita il prossimo 31 luglior 2013:
Box Office USA del 18 Dicembre 2012
Come era prevedibile, l’uscita de
The hobbit ha scompaginato la fisionomia della classifica
del box office USA di questa settimana: il nuovo film di Peter
Jackson tratto da Tolkien incassa infatti 84 milioni di dollari,
distanziando nettamente il secondo in classifica. Secondo che,
rispetto agli altri dominatori della scorsa settimana, mantiene un
incasso dignitoso: Rise of the guardians mette infatti da
parte ancora 7 milioni di dollari dopo un mese di classifica,
portando il suo totale a 71. Il terzo posto lo occupa
Lincoln, con un incasso settimanale di 7 milioni di dollari
e un totale di 108. In quarta posizione scende impietosamente
Skyfall che incassa 7 milioni di dollari e porta il suo
totale ad un ragguardevole 272 milioni di dollari. A metà
classifica, scende anche Life of Pi, ultimo film di Ang Lee
che incassa 5 milioni di dollari e porta il suo totale a quasi
70. Il sesto posto è invece occupato da un altro classico
della classifica di questi ultimi due mesi: The Twilight
saga: Breaking dawn part2, che mette da parte altri 5 milioni
di dollari portando il suo totale a 277 milioni di dollari. In
settima posizione resiste anche Wreck it Ralph che incassa
ancora altri 3 milioni di dollari nonostante le 7 settimane di
classifica, che portano il suo totale a 169. L’ottavo posto è di
Gabriele Muccino e del suo Playing for keeps che nonostante
la brutta partenza, resiste ancora tra i dieci film più visti nelle
sale americane, con un incasso di 3 milioni di dollari questa
settimana per un totale di 10. Il nono posto è occupato da
Red dawn, che incassa 2 milioni di dollari, arrivando quasi
ad un totale di 41, mentre chiude la classifica Silver linings
playbook, che riappare al decimo posto in classifica con un
incasso di 2 milioni di dollari per un totale di 17.
La prossima settimana usciranno: un atteso ritorno, dopo l’Oscar
per The hurt locker Kathryn Bigelow esce in sala con un
nuovo film, Zero dark thirty che ripercorre gli ultimi
giorni prima della cattura di Osama Bin Laden, una nuova opera
anche di regia di Judd Apatow This is 40 ed esce anche
Amour di Michael Haneke, vedremo come verrà accolto.
Il Grande Gatsby: una nuova immagine
L’atteso film di Baz Luhrmann Il Grande Gatsby, destinato si spera a risollevare il destino del regista dopo il fiasco di Australia, sembra diventare ogni giorno che passa più misterioso.
Infatti invece di aumentare la mole di materiale che lo riguarda, sembra diminuire pian piano, arrivando a centellinare addirittura le nuove immagini del film. Eccone di seguito una nuova, che vede Daisy tra le braccia dell’affascinante Gatsby (Carey Mulligan e Leonardo DiCaprio). Nel film, che uscirà a maggio 2013 negli USA, anche Joel Edgerton e Tobey Maguire.
Il Grande Gatsby, il film
Il Grande Gatsby è diretto da Baz Luhrmann e vede nel cast Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan e che vedremo in apertura al Festival di Cannes 2013.
Il Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale del film qui.
Il film racconta la storia di un aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’ allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di drammaticità.
Teaser Trailer completo di Into Darkness – Star Trek
Ecco il Teaser Trailer completo di Into Darkness – Star Trek, il secondo capitolo del reebot della saga targato J. J. Abrams. Il filmato è molto spettacolare e si preannuncia un’estate ricca di titoli.
Vi ricordiamo che il prossimo film Into Darkness – Star Trek uscirà nelle sale il 06 Giugno 2013. Nel cast del film Chris Pine, Zachary Quinto, Zoe Saldana, Benedict Cumberbatch, Simon Pegg, Karl Urban, John Cho, Bruce Greenwood, Alice Eve, Anton Yelchin. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: Star Trek 2.
Trama: Quando l’Enterprise è chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta, lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo equipaggio.
Transformers 4: nuovi dettagli e rivelato il cattivo?
Arrivano primi dettagli
su quale potrà essere la trama di Transformers 4, il film che sarà
un vero reebot della saga (a detta di Michael
Bay) con protagonista Mark Wahlberg.
Jamie Foxx e il costume di Electro in The Amazing Spider-Man 2
Molti dei fan di Spider-Man saranno un po’ contrariati ma Jamie Foxx intervistato da Blackfilm.com ha rivelato alcuni elementi di Electro il prossimo cattivo nel film The Amazing Spider-Man 2.
Box Office ITA del 17 dicembre 2012
Ottimo esordio per
Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato,
che conquista il primato al botteghino italiano superando le
commedie
Tutto tutto niente niente e
Colpi di fulmine.
Olivier Megaton dirigerà il thriller Taking Gotham
Dopo Taken – La vendetta, Olivier Megaton (nome d’arte del francese Olivier Fontana) torna dietro alla macchina da presa per l’action-thriller, Taking Gotham.
Scritto da Thomas Kelly, il film – ambientato ai giorni nostri – narrerà le vicende di una squadra specializzata formata per contrastare un’ondata di brutali rapine a New York; dopo un inizio promettente, il totale fallimento di un’operazione porterà la polizia di New York a sciogliere l’unità speciale.
La squadra, in cerca di rivalsa e al fine di riabilitarsi, proseguirà però la propria opera, agendo nell’ombra senza autorizzazione.
Fonte: Empire
Dylan McDermott in Mercy, tratto da un racconto di Stephen King
Dylan McDermott sarà trai protagonisti di Mercy, ennesimo adattamento di un’opera del Re del brivido. Il film sarà prodotto da Jason Blum (Paranormal Activity) e della sua Blumhouse (ma alla produzione parteciperà anche McG) dietro alla macchina da presa ci sarà invece Peter Cornwell.
La storia è tratta dal Granma, racconto di King, uscito nella raccolta Skeleton Crew (in Italia, Nonna è il titolo del racconto, Scheletri quello della raccolta). Al centro della storia, due ragazzi che scoprono che la loro nonna è una strega.
McDermott non è certo nuovo a territori horror, avendo preso parte alla prima stagione di American Horror Story; ad affiancarlo nel film ci saranno Frances O’Connor, Chandler Riggs e Joel Courtney. A scrivere la sceneggiatura sarà Matt Greenberg, che con l’opera di King ha già avuto a che fare in occasione di 1408.
Fonte: Empire
Sin City: A dame to kill for. Dennis Haysbert sarà Manute
La morte di Michael Clark Duncan, avvenuta lo scorso settembre, aveva fatto sorgere vari interrogativi su chi avrebbe coperto il ruolo di Manute nel seguito di Sin City. Dopo le indiscrezioni di qualche settimana fa, sembra arrivare la conferma che la parte sia stata affidata a Dennis Haysbert, conosciuto soprattutto per aver interpretato il personaggio del Presidente David Palmer nella serie tv 24.
Come si può vedere dalle sue foto più recenti, Palmer tra l’altro sembra aver già cominciato a lavorare sulla somiglianza fisica col personaggio di Manute, radendosi a zero e cercando di accrescere la propria ‘massa’.
In una recente intervista, l’attore ha affermato di aver già parlato a lungo col regista Robert Rodriguez e con Frank Miller (autore della serie Sin City che collaborerà ampiamente al film, come già avvenuto nell’episodio precedente) per capire esattamente quali caratteristiche dovrà avere il personaggio. L’uscita di Sin City: A Dame to Kill For è prevista per l’ottobre 2013.
Fonte: ComingSoon.Net
Joseph Kosinski parla di Tron 3
Tron 3, terzo capitolo della saga Disney, sembra aver preso decisamente il via, dopo la recente conferma che Garrett Hedlund tornerà nel ruolo di Sam Flynn, figlio di Kevin, protagonista del film originale; in precedenza, era arrivata la notizia che a scrivere la sceneggiatura sarà Jesse Wigutow.
Il regista Joseph Kosinski in una recente intervista ha parlato del film, spiegando che le idee di base ci sono e che proprio l’opportunità di produrre qualcosa di spettacolare, che permettesse di sviluppare quanto raccontato in Tron: Legacy ha portato alla decisione di procedere al seguito. Kosinski ha spiegato che comunque già le scene finali di Legacy danno un’idea di come la storia potrà svilupparsi. Joseph Kosinski nel frattempo sarà sugli schermi con Oblivion, protagonista Tom Cruise, il prossimo aprile.
Fonte: ComingSoon.Net
Wolverine: ecco le date di uscita
La Twentieth Century Fox ha comunicato le date ufficiali di uscita di Wolverine: il film firmato da James Mangold sarà nelle sale nordamericane a partire dal 26 luglio 2013; due settimane prima, il 13 l’uscita sugli schermi italiani.
Il cast del film comprende, oltre ad Hugh Jackman nel ruolo del protagonista, Will Yun Lee, Svetlana Khodchenkova, Hiroyuki Sanada, Hal Yamanouchi, Tao Okamoto, Rila Fukushima e Brian Tee. La vicenda prenderà le mosse dalla miniserie dedicata al personaggio da Chris Claremont e Frank Miller a inizio anni ’80 e vedrà il mutante artigliato in trasferta in Giappone, dove dovrà confrontarsi con una figura misteriosa proveniente dal suo passato, in una battaglia che lo cambierà per sempre.
Fonte: ComingSoon.Net
G.I. Joe – La Vendetta, il terzo trailer italiano
Ecco il terzo trailer ufficiale italiano del film G.I. Joe – La Vendetta sequel di G.I. Joe: La Nascita dei Cobra e basato sull’omonima seie di giocattoli per bambini che andavano per la maggiore negli anni ’80.
Nel film il team dei G.I. Joe non dovranno solo scontrarsi con il loro acerrimo nemico Cobra, ma dovranno anche affrontare le minacce del governo stesso che mette a repentaglio la loro esistenza.
Ecco il trailer:
Questo secondo capitolo vede ancora una volta protagonista Channing Tatum, che verrà affiancato da Dwayne Johnson e da Bruce Willis nelle sue militaresche imprese.Completano il cast Adrianne Palicki, Arnold Vosloo, D.J. Cotrona, Elodie Yung, Jonathan Pryce, Ray Park e Ray Stevenson.
Foto ufficiali di Una notte da leoni 3 con Bradley Cooper!
Guarda le prime foto ufficiali del film Una notte da leoni 3, terzo ed ultimo capitolo della saga di Todd Phillips con protagonisti Bradley Cooper e Zach Galifianakis.Le foto sono state pubblicare come di consueto per le anteprime da Entertainment Weekly che riporta anche alcune dichiarazioni del regista:
“E’ la storia di Alan(Zach Galifianakis) che dopo la morte di suo padre entrerà in crisi, e il Wolfpack è tutto ciò che gli rimane.Il film sarà una degna conclusione di questi film dedicati al caos e alle decisioni sbagliate”.
Vi ricordiamo che la pellicola uscirà il 24 Maggio 2013. Una notte da leoni 3 di Todd Phillips vede il ritorno del trio delle meraviglie formato da Bradley Cooper, Zach Galifianakis e Ed Helms che questa volta riusciranno a passare grandi guai anche lontani da addii al celibato e da matrimoni in grande stile. Tornano nel film anche Justin Bartha, Heather Graham, Jeffrey Tambor, Gillian Vigman, Sasha Barrese e Jamie Chung.
Le Iene, citazionismo e cinefilia: o come cominciò il mito di Quentin Tarantino
Precisamente vent’anni fa veniva presentata al Sundance Film Festival la pellicola di un anonimo regista del Tennessee con alle spalle una lunga gavetta come correttore di bozze e sceneggiatore. Dopotutto, non è da sottovalutare un quasi-trentenne che vanta già nel suo curriculum una collaborazione con Tony Scott e un’altra con Oliver Stone, due grandi nomi di Hollywood.
Il film presentato ha un nome particolare: Reservoir Dogs, titolo probabilmente ispirato dalla difficoltà del regista- dovuta a dislessia- nel pronunciare il titolo della pellicola francese Au revoir, les enfants, che aveva ribattezzato The Reservoir film. Dopo una prima visione, il pubblico è sconvolto, spiazzato: c’è chi sghignazza e chi grida allo scandalo, perché il film presenta delle scene di una violenza inaudita. Non è, infatti, un successo al botteghino ma la critica osanna il nuovo genio che è nato, presentando al prestigioso Festival di Cannes non tanto l’opera quanto il regista, che finalmente ha un nome e un cognome e che, a partire da quell’anno, si ritaglia la propria nicchia di lusso nel dorato mondo della celluloide: Quentin Tarantino.
E proprio lui dichiara durante la celebre “Proiezione Faye Dunaway” all’Egyptian theater: “Non so voi, ma io adoro la violenza al cinema. Quello che mi sconvolge è tutta quella merda alla Merchant/Ivory!” dove l’accusa non era rivolta tanto contro i singoli tirati in ballo, bensì contro un certo tipo di cinema dall’impianto stantio e datato.
Il suo background non è quello delle scuole di cinema, ma quello delle videoteche e della cinefilia compulsiva, che lo spinge a “saccheggiare” letteralmente più elementi stilistici e registici che può dalle pellicole più disparate, spaziando dai film d’azione e wuxia di Honh Kong ai film francesi della Nouvelle Vague firmati da Godard o Melville, senza tralasciare i sottogeneri italiani anni ’70-’80 come il poliziottesco, lo spaghetti western e l’horror splatter d’autore. Cita tra i suoi maestri gli italiani Leone, Argento, Fulci, Soavi, Lenzi, Di Leo, Bava, G. Castellari ma non disdegna nemmeno Howard Hawks, figura paterna e nume tutelare per il cineasta. Tarantino arriva comunque in un momento particolare per il cinema e per la cultura in generale. Assistiamo, infatti, alle soglie degli anni ’90 ad una vera e propria “crisi dei valori” e della cultura monolitica: se le pellicole degli anni ’80 vedono protagonisti eroi fissi, senza sfaccettature, e personaggi manichei che si muovono in una dimensione divisa tra bene e male, alle soglie invece dei ’90 si assiste ad un cambiamento; nelle pellicole i ruoli si confondono, si assiste ad un gioco continuo delle parti e si perdono i punti fissi di riferimento: gli eroi non sono poi così buoni e i cattivi non sono esclusivamente perfidi e malvagi fino al midollo. Il cinema comincia a popolarsi di antieroi, personaggi ambigui portatori di valori relativi e di una loro sinistra morale. Ed è proprio in questo solco che si innesta il germe del pulp, iperrealistico e pop, specchio dell’assurda violenza grottesca che popola il quotidiano.
Le uniche scuole di formazione professionale che frequenta il giovane cineasta americano sono quelle di recitazione (dove comincia a farsi conoscere per i suoi fitti dialoghi logorroici, costante dei suoi futuri film) e Il Sundance Institute, tappa fondamentale perché è proprio qui che presenta la sua opera, il suo primo prodotto definitivo: Reservoir Dogs, da noi Le Iene.
La pellicola crea
scandalo, divide la critica, scuote gli animi e dà lo slancio alla
nascita di un nuovo genere (o forse alla sua rinascita in chiave
pop): il Pulp, quel “pasticcio” di cui già aveva parlato Charles
Bukowski nel 1995 con il suo romanzo omonimo. Secondo il
dizionario, il termine “pulp” può avere un duplice
significato: può indicare sia un “pasticcio”, ovvero una massa
informe di materia, quanto una serie di riviste di basso costo e
scarsa qualità, diffuse prevalentemente nell’America degli anni
’50, costituite da una serie di racconti brevi (spesso scritti da
nomi noti della letteratura “di genere” come Cornell Woolrich o
Raymond Chandler) a base di sesso, violenza e azione. Le pellicole
di Tarantino probabilmente si avvicinano ad entrambe le definizioni
e, cavalcando l’onda del successo dei suoi film, si crea così un
fenomeno “pulp” globale che riporta in auge anche il già citato
capolavoro di Bukowski scritto nel 1964 e dedicato alla “cattiva
scrittura” ma edito da Feltrinelli solo nel 1995, ovvero un anno
dopo il successo di Pulp Fiction e la morte dello
scrittore.
Alcuni Paesi impongono pesanti tagli al film (come gli Stati Uniti, con il discorso sulla censura e il divieto per i minori di 18 anni o l’Italia, dove tutt’ora viene trasmesso dalle tv “epurato” da alcune scene), addirittura la Gran Bretagna arriva a ritirare le copie disponibili in vhs. Ma di lì a breve nascerà un vero e proprio fenomeno mondiale che lancerà il film nell’empireo della cinematografia mondiale facendolo assurge a “cult”.
Tarantino cominciò a girare nel 1990, con a disposizione un budget esiguo di 30.000 dollari, “prestati” dal produttore Lawrence Bender che avrebbe dovuto ricoprire, inizialmente, il ruolo di Eddie il Bello. Ma tutto cambiò quando una copia della sceneggiatura originale venne fornita dalla moglie del suo insegnante di recitazione direttamente al noto attore Harvey Keitel (che proprio nel 1992 fu presente a Cannes con due film: Le Iene e Il cattivo tenente di Abel Ferrara). L’attore non solo rimase colpito dal copione, ma decise addirittura di co-produrlo: così il budget lievitò fino a 1.200.000 dollari, investiti quasi tutti per gli abiti di scena. Tarantino abbandonò definitivamente l’idea di girare il film con pellicola da 16mm, ma decise di mantenere lo stesso alcuni elementi della sceneggiatura originale, come l’integrità spaziale (il film, infatti, è girato principalmente in un garage, in realtà un’impresa di pompe funebri in costruzione) riducendo al minimo perfino le inquadrature elaborate, lasciando libero spazio ai piani sequenza senza apparentemente nessuno stacco (il che ricorda da vicino l’Alfred Hitchcock di Nodo alla Gola) liberamente ispirati al capolavoro di Godard Fino all’ultimo respiro (citato apertamente nella celebre sequenza dove Mr. Orange e Mr. White ripassano i dettagli del colpo in auto).
La storia è semplice e
lineare: una banda composta da sei uomini viene formata da Joe
Cabot (Lawrence Tierney) per realizzare un colpo in una
gioielleria di Los Angeles. Gli uomini, senza nome ma
contraddistinti da nomignoli (che richiamano il film Il colpo
della metropolitana di Joseph Sargent) sono Mr. Blue
(Edward Bunker), Mr. Brown (Quentin Tarantino), Mr.
White (Harvey Keitel), Mr. Orange (Tim Roth), Mr.
Blonde (Michael Madsen) e Mr. Pink (Steve Buscemi),
tutti avanzi di galera e fidati sgherri di Cabot. Ma il giorno del
colpo qualcosa va storto: la polizia è già sul posto, Mr. Blonde
apre il fuoco e si scatena una carneficina. Brown e Blue muoiono
sul colpo, Orange viene ferito durante la fuga e ha i minuti
contati. I superstiti si ritrovano in un garage abbandonato, il
luogo dove Joe ha detto di aspettare sue indicazioni… Mr. White
vorrebbe aiutare Orange, suo pupillo; Mr. Pink è riuscito a
scappare con i diamanti e Mr. Blonde (ruolo per il quale, in un
primo momento, si era pensato a nomi del calibro di Edward
Norton, James Woods e George Clooney) mostra tutto il
suo sadismo e la lucida follia nel momento in cui sequestra un
poliziotto legandolo nel portabagagli della sua auto. Ma il dubbio
si insinua nelle loro menti, un atroce sospetto che li porta a
diffidare l’uno dell’altro: c’è una talpa nel gruppo, un infiltrato
della polizia, ma chi?
Su questa trama lineare che ricorda da vicino la tradizione del noir-gangsteristico americano della migliore tradizione, Tarantino compone la propria personale sinfonia giocando con la cultura pop, l’American Way, il teatro dell’assurdo pinteriano e addirittura quello shakespeariano. I protagonisti sono davvero “cani da rapina”, iene, animali sanguinari, sadici e individualisti pronti a sacrificare il loro prossimo pur di salvarsi la pelle. Non è un caso, forse, che l’unico dei sei a salvarsi, alla fine (anche se arrestato dalla polizia) sia proprio Mr. Pink, il più individualista del gruppo, colui che fin dall’inizio dichiara le sue vere intenzioni nel momento in cui rifiuta di dare la mancia alla cameriera.
Il film può essere inteso come una cinica apologia della nostra società contemporanea: siamo animali pronti a sbranare il nostro prossimo pur di preservarci, come recitava il vecchio motto del filosofo Hobbes “Homo Homini Lupus”. I sei uomini sono spietati e pronti a tutto, ma a loro modo ognuno ha un’etica, una sorta di “codice morale dei ladri” che li porta a seguire un determinato modello di comportamento: Mr. Blonde non tradirebbe mai Joe ed Eddie, è solo un pazzo sadico che vuole divertirsi, un “cane pazzo”; Mr. White si lascia letteralmente “fregare” dal sentimento di amicizia e protezione che lo spinge verso Mr. Orange, tant’è che arriva addirittura a soppiantare la propria etica, anche se nel finale viene punito cinicamente dagli eventi (o dal Destino?) che gli mostrano inesorabilmente l’errore di valutazione compiuto quando ormai è troppo tardi.
Da molti critici il film è stato paragonato (o comunque confrontato) con l’opera di Stanley Kubrick Rapina a Mano Armata, ma le diversità tra le due pellicole sono profonde e significative: prima fra tutte, la frammentazione del tempo della storia, di cui Tarantino è un esperto, totalmente assente nel film di Kubrick che invece sceglie di raccontare cronologicamente la preparazione di un colpo in un ippodromo, destinato a finire tragicamente; inoltre, un’altra particolarità che distingue Le Iene è l’assenza della pianificazione, lo spettatore viene coinvolto fin dalle prime inquadrature nella banale quotidianità di un gruppo di uomini rozzi, nevrotici, sboccati che discutono di donne, sesso, canzoni di Madonna, mance e cameriere. Improvvisamente, dopo i titoli di testa (rigorosamente in giallo su fondo nero) ci troviamo a rapina compiuta: non vediamo cosa accade nella gioielleria, il massacro, possiamo solo intuirlo e ricostruirlo dai racconti dei sopravvissuti e dai flashback che ricostruiscono i frenetici eventi e le personalità complesse di questi loschi individui.
Proprio come in un
dramma del Bardo, è la parola ad avere la meglio su complesse
scenografie e perfino sul potere immaginifico del cinema stesso; la
parola, i dialoghi costruiscono la struttura della narrazione
proprio dove i personaggi “fanno”, letteralmente, la storia. Fin
dalla carrellata iniziale, con il dolly che gira intorno ai
personaggi prima prendendone le distanze poi avvicinandosi
cautamente, dai loro dialoghi intrisi di cultura popolare e
apparentemente senza senso capiamo in realtà la loro psicologia:
Mr. Pink è un egoista, individualista che si rifiuta di dare un
dollaro di mancia alla cameriera; Mr. Orange è pronto a fare la
spia a Joe, svelando subito il suo gioco pericoloso su due fronti;
Mr. Blonde è ciecamente fedele al capo Joe, pronto ad ubbidire a
qualunque ordine; Mr. White tiene testa al capo, lo conosce bene e
ha grinta da vendere, ma il suo lato debole è proprio l’istinto di
protezione paterna verso Orange, che siede al suo fianco perfino a
tavola;
Mr. Blue è schivo e taciturno; Mr. Brown è assurdo e logorroico come Tarantino stesso, che realizza con questo film il suo sogno di scrivere, dirigere e interpretare una sua opera. Un’ultima attenta analisi riguarda il personaggio di Mr. Orange e il suo aspetto meta- cinematografico: il personaggio interpretato magistralmente da Tim Roth è la quintessenza dell’attore, poiché in realtà il poliziotto Freddy Newandyke è costretto ad interpretare un ruolo, si cala in esso, lo studia attentamente vivisezionandolo al microscopio e finisce non solo per crederci totalmente, per abbandonarsi ad esso, ma per modellarlo su sé stesso e per viverlo fino in fondo, perdendo il labile confine tra finzione e realtà: si sente un gangster, acquisisce il loro linguaggio e il loro modo di pensare; uccide una donna a sangue freddo, e quando l’atto è ormai compiuto lo spettatore non si sente nemmeno più in grado di giudicarlo in alcun modo.
Il gusto di Tarantino per la citazione cinefila si vede già a partire da quest’opera prima: per esempio, l’uso del cosiddetto “Mexican Standoff” nel finale del film, ovvero un “triello” (duello a tre) dove i personaggi di Eddie il bello, suo padre Joe e Mr. White si tengono sotto tiro contemporaneamente; il cineasta usa una tipica inquadratura cara allo spaghetti western italiano e in particolare a Sergio Leone, che ne introduce uno ormai famosissimo nel finale del cult Il buono, il brutto e il cattivo dove i tre protagonisti si affrontano, faccia a faccia, in un cimitero. Allo stesso modo, un’altra scena ad alto tasso di cinefilia può essere considerata la memorabile sequenza della tortura, una delle più censurate della storia del cinema, dove il sadico Mr. Blonde si diverte a torture e tagliuzzare il povero poliziotto sequestrato. La scena ha un gusto fortemente grottesco, e la violenza che la pervade scivola in un’assurda atmosfera ironica ed eccessiva riconfermando quelle tesi che leggono il mondo descritto da Tarantino come chiuso in sé stesso, autistico insomma, fumettistico ed eccessivo quindi per questo totalmente avulso e lontano dalla realtà stessa. L’azione di Mr. Blonde è sottolineata dal sapiente uso di un pezzo rock degli anni ’70, “Stuck In The Middle With You” dei Stealers Wheel, una scelta particolare che ricorda da vicino quella compiuta da Lucio Fulci nel lontano 1972 nel film Non si sevizia un Paperino.
Eppure, nemmeno il genio di Tarantino è riuscito ad evitare le accuse di plagio che sono state rivolte al film, e a nulla è servito il suo intervento con la famosa frase “i grandi artisti non copiano: rubano” a sua volta “rubata” dal compositore Igor’ Stravinskij. Un fan lo accusò di aver copiato in modo imbarazzante un film di Ringo Lam datato 1987 ed intitolato City on Fire. Le analogie più evidenti sono nella sinossi, nella sparatoria finale (il “triello”) e nella scelta stilistica in base alla quale la scuola di Hong Kong mette in scena un mix letale di realismo, pessimismo, crudeltà, durezza nelle immagini e perdita di qualunque distinzione tra buoni e cattivi, ma alla fine anche queste critiche accese decadono, nel momento in cui Tarantino dichiara di essere un fan del regista Lam e di avere un poster del suo film in casa; ma molti altri sono i film che il regista cita e saccheggia, a partire da Il mucchio selvaggio di Sam Peckinpah fino al cultissimo The Blues Brothers di John Landis. Ma forse è proprio questa una delle abilità maggiori del cineasta del Tennessee: saper rielaborare, secondo una sensibilità e un gusto assolutamente personali, elementi disparati tratti dalla cultura e dall’immaginario pop.
Tarantino modella i suoi personaggi giocando sul labile confine del bene e del male; essi non subiscono un giudizio manicheo da parte del loro demiurgo “creatore”, vivono indipendentemente cogliendo tutte le infinite sfumature della realtà. E la loro forza è proprio in questo: nel riuscire ad essere assurdamente normali, pur essendo calati in un contesto di genere che rafforza l’aspetto fittizio della messinscena cinematografica; i dialoghi riproducono fedelmente il linguaggio della quotidianità, come nel teatro di Harold Pinter o nelle sceneggiature di David Mamet: il linguaggio forte, decisamente “politicamente scorretto”, serve per riprodurre l’alienazione umana nella realtà contemporanea, ormai svuotata di significato. Il cinema di Quentin Tarantino è un’overdose cinefila per gli occhi e per i palati degli spettatori più attenti, un tripudio di immagini e citazioni che celano, però, un significato molto più profondo e stratificato di quanto può apparire, semplicemente, in superficie.
WGA esclude dai premi Django Unchained e Les Miserables
Franco Nero pubblica su social lo script di Django Unchained
Sembrerebbe un bello scherzo se fossimo in periodo di Carnevale, invece sembra proprio che Franco Nero, noto attore italiano protagonista nel ’66 di Django, film di Sergio Corbucci, abbia postato sul suo profilo di Facebook la sceneggiatura di Django Unchained.
Dal frontespizio possiamo leggere che si tratta (salvo falsi) del finale draft, ovvero la versione finale, della sceneggiatura di un film dal titolo Django Unchained, scritto e diretto da Quentin Tarantino e datata il 26 aprile 2011. Questi ultimi dettagli lasciano ben poco spazio all’immaginazione, ma chissà se Nero non si sia voluto divertire facendo un grande scherzo ai suoi amici, e se così non fosse, chissà se Tarantino è stato informato dell’iniziativa dell’attore.
Django Unchained uscirà il giorno di Natale negli USA, mentre da noi lo potremo vedere il 17 gennaio 2013. Nel cast del film compaiono Jamie Foxx, Christoph Waltz, Kerry Washington, Kurt Russell e Leonardo DiCaprio oltre ad esserci una piccola parte anche per lo stesso Franco Nero. A questo link trovate la sceneggiatura così come l’ha postata Nero, a seguire invece potete vedere la nostra gallery del film: