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La bella e la bestia: recensione del film

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La bella e la bestia: recensione del film

La bella e la bestia – C’era una volta un principe di un regno splendente, bellissimo ma viziato, arrogante e cattivo, che una sera respinse una vecchia mendicante che gli aveva chiesto cibo e ospitalità.

La bella e la bestiaLa bella e la bestia

Anno: 1991

Regia: Gary Trousdale e Kirk Wise

Con le voci di: Laura Boccanera e Marjorie Biondo (Belle voce e canto), Massimo Corvo (la Bestia), Roberto Pedicini e Carlo Lepore (Gaston voce e canto), Vittorio Amandola (Lumière), Gianni Vagliani (Tockins), Isa di Marzio (Mrs. Bric), Davide Perino (Chicco), Paolo Lombardi (Maurice, il papà di Belle), Elio Pandolfi (Le Tont), Didi Perego (Guardaroba), Nando Gazzolo (Narratore).

Sinossi: C’era una volta un principe di un regno splendente, bellissimo ma viziato, arrogante e cattivo, che una sera respinse una vecchia mendicante che gli aveva chiesto cibo e ospitalità. La mendicante, in realtà una bellissima fata, lo punì trasformandolo in un’orrenda bestia, condannandolo a vivere nel suo castello incantato e ponendo come unica condizione alla fine dell’incantesimo che lui riuscisse a farsi amare prima dei ventun anni.

La bella e la bestia: recensione del film diretto Gary Trousdale e Kirk Wise

C’era una volta Belle, una ragazza bellissima ed amante dei libri, che viveva in un paesino francese pieno di gente pettegola ed ignorante, con il papà inventore: la sua vita le andava stretta, sognava altro, soprattutto di fronte alle profferte squallide di Gaston, bellimbusto locale maschilista che disapprovava la sua passione per la carta stampata. Un giorno Maurice, il papà di Belle, smarrì la strada mentre andava verso una fiera delle invenzioni e finì nel castello incantato della Bestia, che lo fece prigioniero. Sua figlia andò a cercarlo e si offrì al suo posto come prigioniera.

La corte incantata del castello, tutta trasformata in oggetti di uso quotidiano, cominciò a sperare in un modo di spezzare l’incantesimo, mentre tra Belle e la Bestia iniziò a nascere una simpatia reciproca. Ma dal villaggio della ragazza potevano arrivare dei pericoli, anche per colpa di Gaston, che non aveva gradito di essere respinto da Belle.

Analisi: La fiaba di Madame Le Prince de Beaumont ha ispirato adattamenti e riletture, tra film, telefilm, romanzi e fumetti e fa, come spesso succede con l’animazione Disney, da canovaccio di base su cui si costruisce una storia abbastanza diversa, senza sorelle invidiose, agonie nel giardino, rose tagliate e viaggi con anelli magici, ma comunque con diversi spunti interessanti.

Certo, ci sono le solite concessioni agli stereotipi cari alla casa americana, a cominciare dagli abitanti del villaggio, tutti troppo francesi per essere veri, ma le canzoni sono simpatiche, piacevoli e orecchiabili, rievocando Ziegfield, ci sono citazioni dei B Movies horror anni Cinquanta (l’assalto al castello), richiami all’arte medievale delle vetrate (nel prologo) e il castello della Bestia è perfetto, soprattutto quando è sotto l’influsso dell’incantesimo, per non parlare della scena mozzafiato della biblioteca, il sogno di ogni patito della lettura, come è appunto Belle, che passa la vita con il naso affondato nei libri.

In molti hanno visto nella fiaba di Madame Le Prince de Beaumont una metafora per convincere le fanciulle sue contemporanee, tra Sei e Settecento, ad accettare matrimoni combinati con mariti vecchi e brutti. In tempi più recenti la storia de La Bella e la Bestia è diventato un invito ad andare oltre ai pregiudizi e alle apparenze, ma a Linda Wooveltron, sceneggiatrice del film, interessano ancora altri discorsi e tematiche, molto femministe, dalla lotta all’idea della moglie trofeo, bellissima, silenziosa e servizievole, all’importanza di libri e cultura soprattutto per le donne (e le donne che leggono sono sempre pericolose), all’attacco contro stalking e maschilismo, e non è un caso che il cattivo sia un belloccio maschilista e gretto di provincia, tanto, troppo simile a tante sue controparti nella vita reale.

Certo, è un film d’animazione disneyano, ma ci sono alcuni messaggi interessanti e poco conformisti, ancora attualissimi e purtroppo poi tralasciati ultimamente sotto montagne di immagini computerizzate: tra fiaba e racconto gotico, elogio della fantasia e dell’autodeterminazione, La Bella e la Bestia made in Disney ha ancora non poche cose da dire al suo pubblico.

Una tomba per le lucciole: recensione

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Una tomba per le lucciole: recensione

Una tomba per le lucciole – Settembre 1945: nella stazione di Kobe un ragazzo muore di stenti tra l’indifferenza e l’ostilità dei passanti, ormai proiettati verso la nuova era di pace, con in mano una scatola con cenere e poche ossa.

Anno: 1988

Regia: Isao Takahata

Con le voci di: Corrado Conforti (Seita), Perla Liberatori (Setsuko), Beatrice Margiotti (la mamma), Lorenza Biella (la zia).

Una tomba per le lucciole Sinossi: Settembre 1945: nella stazione di Kobe un ragazzo muore di stenti tra l’indifferenza e l’ostilità dei passanti, ormai proiettati verso la nuova era di pace, con in mano una scatola con cenere e poche ossa. Seita, ormai fantasma, raggiunge la sorellina minore Setsuko, e insieme ricostruiscono la loro odissea, dalla morte della mamma, sotto le bombe americane a Kobe alcuni mesi prima, alla ricerca della zia, guerrafondaia e egoista che li respingerà, al vagare nelle campagne, appena illuminate dalle lucciole che Setsuko adora, sempre più affamati, fino alla morte della bambina di fame, e alla fine di Seita poco dopo. Gli spiriti di queste due vittime innocenti della guerra dei grandi tornano ancora, nelle notti del Giappone moderno ormai pacificato e dove nessuno muore più di fame, per cercare di ritrovare ancora le lucciole, ultimo emblema della spensieratezza dell’infanzia.

Analisi: Violenta, diseducativa, dozzinale: quante volte si sono sono sentiti questi aggettivi in relazione all’animazione giapponese, dalla prima interpellanza parlamentare contro Goldrake da parte del parlamentare Silviero Corvisieri a tempi più recenti? Tante, troppe volte, e gli otaku, i patiti di manga ed anime nostrani, hanno dedicato tempo ed energie a combattere questo, ottenendo poi in anni recenti un maggiore riconoscimento, forse sull’onda della nostalgia canaglia, anche se c’è chi continua a demonizzare l’animazione nipponica, accusandola di essere troppo commerciale, salvo poi incensare film d’animazione molto commerciali ma a stelle e strisce, come Toy story o Ratatouille, per la serie viva la coerenza.

Ma di fronte a Una tomba per le lucciole, diretto da quell’Isao Takahata, popolarissimo anche da noi come regista dei due cult per bambine Heidi e Anna dai capelli rossi non si tratta più di cultura otaku e animazione giapponese, ma di un vero capolavoro della cinematografia, un film anche scomodo per un Paese che non ha mai fatto i conti fino in fondo con il periodo della guerra, antitesi di tutto quello che ci può essere di commerciale nel mondo dei cartoni animati giapponesi, senza robot e astronavi, fanciulle guerriere, maghette, samurai e combattenti marziali, e con due orfani diversi appunto dai vari Heidi, Remì e simili.

Una tomba per le lucciole Uscito in Italia solo per il mercato dell’home video dopo alcune anteprima a fiere del fumetto e festival otaku e presentato invece altrove a festival del cinema come Annecy e nelle sale di prima visione, Una tomba per le lucciole è poesia tragica e crudele, struggente ed atroce, dalla prima scena, quando è chiaro come tutto andrà a finire, alle scene nella campagna piena di lucciole, che rendono impossibile non voler bene a questo fratello e sorellina, vittime crudeli di una guerra atroce e dell’egoismo di adulti incapaci di proteggere i loro stessi cuccioli, come dimostra la stessa zia, emblema della generazione di fanatici della guerra che portarono il Giappone alla rovina, esattamente come quella di filo fasciti in Italia e filo nazisti in Germania.

Un film da vedere a prescindere se si amino o meno i manga e gli anime, se si abbia o meno la casa piena di albi di autori nipponici di ieri o di oggi e di dvd di serie e di Oav anche celebri, se si frequentino o meno le fiere, in cosplay o non, proprio perché racconta una storia che va oltre il mezzo usato. Paragonabile a film come Germania anno Zero di Rossellini o Giochi proibiti di René Clement, a libri come La Storia di Elsa Morante e Il diario di Anna Frank, per come racconta il dramma della guerra sui bambini. Per non dimenticare il passato e per ricordare i troppi Seita e le troppe Setsuko che ancora oggi sognano l’infanzia e perdono la vita.

A breve il ritorno dei Wachowski

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Hollywood Reporter segnala che a meta’ settembre partira’ l’adattamento cinematografico di ‘Cloud Atlas’, romanzo di David Mitchell, che sara’ firmato dai fratelli Wachowski e da Tom Tykwer.

Ecco il titolo di apertura di Roma 2011

Arriva il titolo che aprirà la sesta edizione del Festival Internazionale el Film di Roma. Si tratta di The Lady, il film di Luc Besson su Aung San Suu Kyi, l’attivista birmana Premio Nobel per la Pace nel 1991.

Nuovo trailer per la trilogia di Jurassic Park in Blu-Ray

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Nuovo trailer per la trilogia di Jurassic Park in Blu-Ray

Empire annuncia la ridistribuzione di Jurassic Park nei cinema inglese. L’occasione di tale evento è l’uscita in Blu-Ray Disc della trilogia ideata da Steven Spielberg.

Il primo trailer italiano di Contagion, di Steven Soderbergh

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Il primo trailer italiano di Contagion, di Steven Soderbergh

Ecco il primo trailer italiano di Contagion, l’atteso film di Steven Soderbergh in arrivo a settembre con un cast di grandi nomi del cinema internazionale.

Gary Oldman e Marion Cotillard sul set de Il Cavaliere Oscuro – il ritorno

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Ecco Gary Oldman, Marion Cotillard e Christopher Nolan sul set di The Dark Knight Rise, che a quanto pare in Italia si chiamerà Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno.

Nel 2012 al via Ghostbusters 3

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Nel 2012 al via Ghostbusters 3

Ghostbuster 3 si farà, parola di Dan Aykroyd. L’attore ha infatti dichiarato al The Dennis Miller Show che il film ha un buon copione, già pronto, e che le riprese inizieranno nella prossima primavera. Poco importa se Bill Murray deciderà di partecipare o no!

“L’idea alla base del franchise è molto più ampia di ogni ruolo individuale e la premessa di Ghostbusters 3 è che consegnamo l’equipaggiamento a nuove leve.” Nella storia infatti i nostri sono troppo vecchi per continuare la loro caccia ai fantasmi infestanti, per cui decidono di passare la palla ad acchiappafantasmi più giovani. Le new entry saranno tre uomini e una donna, ma nulla si sa ancora del casting ufficiale.

Fonte: comingsoon

Paul Greengrass per Fear Index, dal romanzo di Robert Harris

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Paul Greengrass ha, trai suoi progetti futuri, A Captain’s Duty, storia che ruota intorno ai pirati somali e che ha per protagonista Tom Hanks.

Altro lavoro per Olivia Wilde

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Olivia Wilde, sempre più impegnata in diversi progetti che ne mettono alla prova l’ormai consolidato talento, parteciperà molto probabilmente a Better Living Through Chemistry

Solo per Vendetta: recensione del film con Nicolas Cage

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Solo per Vendetta: recensione del film con Nicolas Cage

Nicolas Cage resta tra gli attori più amati nel panorama hollywoodiano, ma è innegabile come stia vivendo un periodo di declino. Ora l’ex Golden Globe ritenta in Solo per vendetta, diretto dal danese Roger Donaldson (“La rapina perfetta”, “Thirteen Days”). Protagonista è William Gerard, un professore di lettere che cerca, senza successo, di trasmettere la propria etica attraverso l’insegnamento di Shakepeare e altri famosi poeti. Il nostro però si troverà ben presto a cedere alla violenza per vendicare lo stupro di sua moglie Laura (Jurnary Jones).

L’incipit di Solo per Vendetta è sicuramente molto efficace, sopratutto a livello scenografico: dagli ambienti eleganti e accademici si vira repentinamente ai quartieri malfamati di una New Orleans devastata dall’uragano Katrina. Un plauso va fatto alla gestione della fotografia, che mette in risalto in ogni dettaglio il degrado di una città in fase di ricostruzione. Tale ambiente costituisce uno specchio perfetto per lo stato d’animo di Will, che dopo la violenza subita dalla moglie rivede le sue convinzioni sulla violenza. Nelle prime battute la narrazione incalza, grazie all’ambiguo Simon, interpretato in una buona prova da Guy Pearce.

Sfortunatamente il promettente inizio di Solo per Vendetta si rivela ben presto un fuoco fatuo: lo script si dilata in maniera piatta , senza guizzi né avvenimenti che diano un’energica scossa alla situazione, e le poche scene d’azione non sono sufficienti a sollevare una trama soporifera. Illuso dalle premesse, lo spettatore aspetta il colpo di scena che non arriva mai, e tra le estenuanti indagini di William e gli inutili flashback sul suo passato, i restanti minuti del film rappresentano una vera tortura per chi guarda. Complice di tutto ciò anche una cattiva scrittura del personaggio principale, stereotipato e privo di profondità, ma sopratutto di un cattivo, Simon, inizialmente avvincente ma il cui carattere sfocia in ideologie lapalissiane.

Vedendo Solo per Vendetta si ha la netta sensazione, in questo come negli ultimi casi, di trovarsi di fronte a un lavoro a cui Cage ha preso parte per necessità e non per vocazione. Insomma caro Nicolas, ma quando torni?

Uscite al cinema del 24 e 26 agosto

Uscite al cinema del 24 agosto: Dancing Dreams – Sui passi di Pina Bausch: Nel 2008, la celebre danzatrice e coreografa Pina Bausch selezionò 40 teenager, che non sapevano nulla né di lei né di danza, per farli partecipare alla messinscena della sua celebre performance “Kontakthof”. In 10 mesi e fino alla sera della prima, i giovani danzatori hanno potuto scoprire il genio di Pina Bausch attraverso i loro stessi corpi. Pina Bausch è morta nel 2009. questo film è la testimonianza del suo lavoro rivoluzionario.

Rinviato ancora The Wolverine

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Rinviato ancora The Wolverine

Sembra che la sorte di The Wolverine si stia rivelando decisamente incerta e controversa. A partire dall’abbandono di Aronofsky, che aveva fissato l’inizio delle riprese in marzo di quest’anno, si sono susseguiti diversi incidenti che hanno ritardato ulteriormente le riprese.

A quanto riferisce Deadline, pare che ora il film diretto da James Mangold si possa cominciare a realizzare solo nella prossima primavera, con un anno di ritardo rispetto ai primi annunci, a causa anche dell’impossibilità sopraggiunta di effettuare le riprese in Giappone dove sarà ambientata la storia.

Inoltre a collidere con le riprese del film, c’è anche l’impegno che Hugh Jackman ha preso con Tom Hooper per I Miserabili.

La storia dovrebbe seguire la storyline della miniserie di Wolverine del 1990 scritta da Frank Miller e Chris Claremont: Wolverine va in Giappone alla ricerca del suo amore perduto, Mariko Yashida, e la trova sposata a un gelido uomo d’affari. Finirà per rimanere coinvolto nei giri del clan ninja The Hand e dovrà vedersela con Silver Samurai.

Speriamo che questa realizzazione risollevi il personaggio che tanto abbiamo amato in X-Men 1 e 2!

Fonte: Badtaste

Cobie Smulders parla de I Vendicatori

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Cobie Smulders parla de I Vendicatori

La bella Cobie Smulders, conosciuta in Italia per la serie How I Met Your Mother, in un’intervista ad MTv ha parlato del suo ruolo nei Vendicatori, quello di Maria Hill.

<<Mi sono presentata sul set una settimana prima dell’inizio delle riprese per incontrare Joss e partecipare alle prove di scena, e ho visto questo set colossale [quello dell’Helicarrier dello S.H.I.E.L.D.]. Era grande come un teatro di posa, poi si salivano queste scale e ci si ritrovava circondati da questo set straordinario, che il mio personaggio si occupa di gestire. Mi sentivo davvero sopraffatta da questo enorme set. Un conto è sentir parlare di una produzione così colossale, delle star che vi parteciperanno e del budget, ma quando ci si trova su un set come quello, con un migliaio di persone al lavoro… Ogni giorno c’erano due o trecento comparse su questo set. Ero allibita.>>

<<[…] Io e Clark Gregg discutevamo su chi dei due avesse un ruolo di maggior livello nello S.H.I.E.L.D., e alla fine abbiamo deciso che nessuno dei due ha un livello superiore all’altro, perchè si tratta di aree diverse. Clark è sul campo, proprio come in Thor: partecipa all’azione. Io resto nella base e faccio andare le cose. Samuel L. Jackson è il nostro capo e supervisiona tutto. Noi prendiamo le decisioni ma lui è la nostra guida.>>

The Artist: via alla campagna promozionale

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The Artist: via alla campagna promozionale

Acclamato all’ultimo Festival del Cinema di Cannes, dove ha conquistato il riconoscimento per la migliore interpretazione maschile, The Artist si appresta a conquistare il suo spazio nella nuova stagione cinematografica…

Fright Night: recensione del film con Colin Farrell

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Fright Night: recensione del film con Colin Farrell

Arriva al cinema Fright Night la commedia horror diretta da Craig Gillespie, con protagonisti Anton Yelchin e Colin Farrell e distribuito da Walt Disney Pictures Italia.

In Fright Night Charley Brewster (Anton Yelchin) è riuscito finalmente a diventare popolare dopo anni di anonimato: è ben inserito nella comitiva più in vista del quartiere e frequenta la ragazza più carina del liceo, tralasciando però il suo migliore amico Ed (Christopher Mintz-Plasse). Ma un giorno la sua stabilità viene minacciata dall’arrivo del suo nuovo vicino Jerry (Colin Farrell), all’apparenza un personaggio socievole e simpatico, ma che in realtà nasconde un segreto a cui nessuno è disposto a credere. Dopo aver osservato le sue abitudini Charley non ha dubbi: Jerry è un vampiro e le sue prede sono proprio loro, gli abitanti di quel piccolo quartiere alla periferia di Las Vegas.

Non trovando sostegno nelle persone a lui care decide di recarsi dal popolare illusionista Peter Vincent (David Tennant) che lo aiuterà guidandolo nello scontro con il vicino dai canini acuminati. Questa nuova trasposizione cinematografica della storia di Tom Holland segue sicuramente la scia positiva del film originale del 1985 anche grazie all’intervento di una sceneggiatrice come Marti Noxon, produttore esecutivo di Buffy – L’ammazzavampiri.

Il regista Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua) ha ben concepito questo suo nuovo lavoro. Pensato per essere visto in 3D, Gillespie padroneggia con efficacia questa nuova tecnologia donando profondità e definizione agli effetti tridimensionali, ma non rendendo mai tutto questo troppo invasivo per lo spettatore.

La scelta degli attori risulta nel complesso corretta, ma nel caso del vampiro Jerry, interpretato da Colin Farrell, questa appare ancora più convincente: il suo personaggio ben si sposa con quell’alone di mistero che porta con sé la figura dell’attore irlandese, il quale è però alternato con un’ironia pungente che fa del suo carattere un affascinante vicino di cui però non vorresti mai vedere la vera natura. Come nell’originale il ritmo narrativo varia spesso: comicità e paura vengono intrecciati con maestria ed è questo che fa di Fright Night un remake ben riuscito.

Pink Subaru: la conferenza stampa

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In una Roma ancora in piena desolazione estiva, avere un’anteprima è sempre un piacere. Per l’aria condizionata, in giornate torride come quelle che abbiamo appena superato e perchè è sempre un piacere andare al cinema.

Pink Subaru viene presentato il 23 Agosto e nonostante la calura e le vacanze di molti, la sala è abbastanza piena, segno che questo film completamente indipendente, presentato a diversi festival tra cui quello scorso di Torino, crea un discreto interesse.

Pink Subaru: recensione del film diretto da Kazuya Ogawa

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Pink Subaru: recensione del film diretto da Kazuya Ogawa

In Pink Subaru Elzober è un sushi chef che lavora da 20 anni nel ristorante di un suo amico a Tel Aviv. Il suo sogno è quello di comprarsi una macchina, una Subaru, marca diffusissima in Israele e Palestina per costo e consumi, ma quando finalmente il sogno si realizza, la macchina gli viene rubata la notte stessa. Ovviamente l’uomo è disperato, ma tutto il piccolo villaggio in cui vive, Tayibe, si mette in moto per aiutarlo a ritrovare la macchina prima che finisca oltre i checkpoint della vicina Tulkarem, in Palestina e lì venga smembrata o rivenduta.

Cugini, sorelle, parenti vari e anche un ladro di macchine vengono chiamati all’appello, mentre un giapponese in missione di lavoro a Tulkarem condividerà i momenti più drammatici ma anche felici della vicenda di Elzober. Pink Subaru è innanzitutto un esperimento. Mettere insieme, più di tre etnie, più di tre lingue e tre religioni diverse, in una storia in cui ognuno ha la sua parte.

Senza moralismi, come affermano anche gli sceneggiatori, si vuole mostrare la vita in Israele e in West Bank, senza però far vedere i checkpoint o l’esercito. Quindi si vedono scorci della Tel Aviv dei locali, il Rotschild boulevard dove si trova il ristorante sushi dove lavora Elzober e Jaffa, l’antica Tel Aviv, quella araba. Il confine tra i due paesi, uno dentro l’altro come matrioske, non si vede mai, ma si vedono i continui incroci obbligati che questa situazione genera: israeliani di origini arabe che ritrovano le loro origini marocchine, ladri d’auto in fondo di buon cuore, amici che sono un po’ invidiosi e fanno azioni assurde, personaggi di contorno ben costruiti. Pink Subaru è quindi un vero pentolone che trabocca di storie parallele a quella principale, che è il motore che ci fa conoscere e dipanare le altre, che vengono accennate, nessuna realmente approfondita per questioni di trama e probabilmente di tempo.

La storia su cui ruota Pink Subaru è una leggenda urbana probabilmente vera secondo la quale le Subaru sono le auto più diffuse in Palestina, perché non essendoci concessionarie di auto diffuse nei villaggi, l’unico modo per avere una macchina fosse attraverso il mercato nero dei ladri di vetture che privilegiavano la marca giapponese in quanto apparentemente indistruttibile, e quindi adatta alle strade scoscese dei villaggi più isolati della Palestina. Pink Subaru verrà distribuito in 10 copie in tutta Italia, è stato presentato allo scorso Festival di Torino e ha vinto il premio come miglior opera prima al festival Yubari in Giappone e sarà proprio in questi due paesi che verrà principalmente distribuito.

Pink Subaru è un’opera originale, coraggiosa a suo modo, sia per la modalità di produzione, diverse persone provenienti da paesi e culture diverse che hanno deciso di raccontare la storia delle Subaru rubate di Tel Aviv, sia come storia, che prende un territorio martoriato e stereotipato, ovviamente anche a ragione come sofferente e in guerra perenne, e ne racconta la vita di tutti i giorni, che nonostante tutto, va avanti nel più semplice dei modi.

Box Office USA 22 agosto 2011

Box Office USA 22 agosto 2011

Le nuove uscite scompaginano la classifica del box office Usa di questa settimana. A sorpresa, The help, una storia di emancipazione ambientata negli Stati Uniti del Sud al tempo della segregazione

Box Office ITA del 22 agosto 2011: Come ammazzare il capo… e vivere felici esordisce al primo posto

Come ammazzare il capo… e vivere felici esordisce al primo posto, in un weekend che vede rivoluzionata la top10 dei film più visti in Italia, malgrado i miseri incassi. Seguono I pinguini di Mr Popper e Le Amiche della Sposa. Agosto è decisamente il mese in cui in Italia i cinema vengono disertati in massa. E’ una storia che va avanti da anni, e sarà difficile che in futuro la situazione cambi. Così, benché la classifica italiana dei film più visti sia stata completamente rivoluzionata dalle new entry, i risultati sono penosi dal punto di vista degli incassi.

Voglia di film leggeri: questa la tendenza della settimana, come dimostra la presenza di tre commedie sul podio. Come ammazzare il capo… e vivere felici è il vincitore del weekend: la commedia debutta al primo posto con 681.000 euro, così I pinguini di Mr Popper scende in seconda posizione raccogliendo altri 418.000 euro; il film con Jim Carrey arriva dunque a 1,4 milioni totali. Le Amiche della Sposa esordisce al terzo posto con 358.000 euro.

Horror Movie apre con 457.000 euro raccolti da mercoledì a domenica (240.000 euro nei tre giorni), incassando più del deludente Conan The Barbarian, che debutta con 371.000 euro ottenuti in quattro giorni (287.000 euro da venerdì a domenica): pare che il remake del film con Schwarzenegger, già flop negli USA, non avrà una sorte soddisfacente.

Atteso il 31 agosto in Italia, Lanterna Verde si fa già spazio nella top10: grazie alle anteprime, il nuovo cinecomic si piazza al sesto posto con 130.000 euro. Segue Captain America – Il primo vendicatore, che supera i 6 milioni complessivi con altri 104.000 euro. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 precipita all’ottavo posto: con gli ultimi 88.000 euro raccolti, l’ultimo film della saga raggiunge i 22 milioni totali e si appresta ad abbandonare la top10 dopo quasi un mese e mezzo di sfruttamento. Ultime due posizioni per Hanna, arrivato a 337.000 euro con altri 74.000 euro, e Tekken, giunto a 501.000 euro con i 33.000 euro di questo weekend.

Box office USA del 15 agosto 2011

Box office USA del 15 agosto 2011

Per la seconda settimana consecutiva Rise of the planet of the apes, che narra le origini del Pianeta delle scimmie, rimane al primo posto del film più visti al Box Office statunitense.

Conan The Barbarian: recensione del film con Jason Momoa

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Conan The Barbarian: recensione del film con Jason Momoa

Marcus Nispel (Non aprite quella porta e Venerdì 13) riporta sullo schermo dopo 29 anni il barbaro più famoso di tutti i tempi. Conan The Barbarian, tratto da i romanzi di Robert E. Howard, Conan ha dato vita ad un vero e proprio genere conosciuto come sword and sorcery (letteralmente spada e stregoneria) diventando una vera e propria icona e che, e a distanza di otto decenni dalla sua ideazione, torna a farci visita nuovamente.

La storia è sempre quella del noto guerriero cimmero che, spinto dalla sete di vendetta, si mette in viaggio alla ricerca degli assassini di suo padre (Ron Perlman), capitanati dal malvagio Khalar Zym (Stephen Lang). Attraversando terre desolate, liberando interi popoli ridotti in schiavitù e con la speranza di sciogliere le grandi nazioni di Hyboria dall’oppressione di Acheron, il nostro eroe giungerà finalmente al tanto atteso faccia a faccia.

Il ruolo che un tempo è stato del celebre Arnold Schwarzenegger oggi viene affidato a Jason Momoa, attore metà hawaiano e metà irlandese, già popolare negli Stati Uniti per numerose fiction quali Baywatch, North Shore e Stargate: Atlantis. La scelta risulta ottima. L’impressionante stazza dell’attore ben concorda con la fisionomia di un guerriero che deve sprigionare aggressività e potenza, in pieno accordo con la descrizione del Conan di Rober E. Howard.

Conan The Barbarian

Stephen Lang, perfettamente a suo agio nel ruolo di cattivo, è ancora una volta dopo Avatar il villain per eccellenza. Il personaggio da lui interpretato è un mix di cattiveria e spietatezza, presentato come il peggior cattivo di tutta Hyboria, terrorizza lo spettatore con la sua crudeltà, valorizzata dall’espressività di un Lang in piena forma. È doveroso sottolineare però come la pellicola nel suo complesso non riservi colpi di scena. Lo spettatore rimane immerso unicamente in un oceano di sangue: teste tagliate, gole sgozzate e atrocità regnano senza limiti per tutta la durata del film, risultando a lungo andare noiosi e ripetitivi.

In Conan The Barbarian la storia d’amore tra Conan e Tamara (Rachel Nichols), l’ultima purosangue, è affrontata in modo molto approssimativo: poteva essere l’unica via di sfogo da un universo invaso dalla violenza. Per gli appassionati del genere non diverrà un cult come il Conan di John Milius, ma siamo sicuri che in molti si recheranno in sala per seguire nuovamente le gesta del fiero guerriero cimmero.

Box Office ITA del 15 agosto 2011: I pinguini di Mister Popper debutta in testa

Il weekend di Ferragosto vede I pinguini di Mister Popper debuttare in prima posizione, seguito da Captain America e Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Il fine settimana che si è appena concluso è stato caratterizzato dall’arrivo di nuove pellicole che potenzialmente attirano un maggiore pubblico rispetto a quelle uscite nelle ultime due settimane. Tuttavia, siamo a Ferragosto e ben pochi italiani decidono di preferire il cinema al mare.

Così il primo film in classifica, I pinguini di Mister Popper, incassa meno di un milione. La nuova commedia con Jim Carrey debutta infatti al primo posto con 661.000 euro. L’attore è molto amato in Italia, ma bisognerà affidarsi al passaparola per capire quanto il film potrà incassare nelle prossime settimane. Captain America – Il primo vendicatore scende dunque al secondo posto, raccogliendo altri 501.000 euro e sfiorando i 6 milioni totali. Dopo un mese di sfruttamento e risultati colossali registrati in tutto il mondo, Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 scende in terza posizione con altri 489.000 euro. L’ultimo film della saga arriva così a quota 21,7 milioni complessivi.

Tekken perde una posizione raccogliendo qualche migliaio di euro in più rispetto all’esordio: con 204.000 euro il film giunge a 400.000 euro. Hanna esordisce al quinto posto con soli 137.000 euro: dopo Il Solista, è la seconda volta che un film dell’apprezzato Joe Wright esce in Italia nel bel mezzo dell’estate, andando incontro a un incasso poco soddisfacente. Calo inevitabile per Cars 2 (99.000 euro) e Transformers 3 (66.000 euro), fermi rispettivamente a quota 10,2 e 8,3 milioni. Per sfortuna che ci sei supera il milione complessivo con gli ultimi 57.000 euro raccolti.

Chiudono la top10 i due capitoli intervallati da una settimana di differenza a livello della distribuzione italiana: Diario di una schiappa 2 (49.000 euro) e Diario di una schiappa (44.000 euro), che giungono a 110.000 euro e 370.000 euro.

Superman: Man of Steel altre foto!

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Arrivano altre immagini dal set di Man of Steel, le cui riprese si sono tenute nei giorni scorsi su una strada nei pressi di Sugar Hill (Illinois)

Altre immagini le trovate su Before the Trailer.

Fonte Before the Trailer via badtaste

Sam Worthington parla di Avatar 2 e Avatar 3!

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Sam Worthington parla di Avatar 2 e Avatar 3!

Comingsoon.net in occasione della premiere di Il debito, è riuscita a fare qualche domanda a Sam Worthington su Avatar 3 e Avatar 3. L’attore ha rilasciato alcune informazioni interessanti sul progetto che lo vedrà ritornare da protagonista sul pianeta pandora. l’intervista è stata tradotta da Badtaste

Su James Cameron: So che al momento sta scrivendo la “bibbia” dei sequel. Deve tornare in quel mondo, mettersi nello stato mentale nel quale ha creato quei personaggi e quell’universo.

Nessuna idea su quando inizieranno le riprese: E’ James che mi dirà quando sarà necessario che io mi faccia vedere. Ho parlato con lui, mi ha raccontato quali sono i suoi piani per la storia, ed è qualcosa di enorme. E’ monumentale. Ma non inizieremo prima che lui abbia raggiunto il livello adeguato di preparazione, e non ha alcuna fretta. E’ così che lui lavora – ci tiene al dettaglio, pondera molto bene quello che fa. Ma la storia sarà colossale, mi sono dovuto fermare a metà lettura perché ero esausto. Era qualcosa di folle, ma fantastico. Sarà fantastico.

Vi ricordiamo che i due film sono attesi per Dicembre del 2014 e Dicembre del 2015. Le due pellicole verranno girate contemporaneamente.

 

The Dark Knight Rises: il Batwing in azione!

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The Dark Knight Rises: il Batwing in azione!

Arrivano aggiornamenti su quel che dovrebbe essere il nuovo veicolo che Batman utilizzerà nel terzo capitolo. Va ribadito che le considerazioni sono il frutto di speculazioni sui video rubati dal set. Non esiste nessuna conferma ufficiale.

The Dark Knight rises: Batman avrà il Batwing!

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The Dark Knight rises: Batman avrà il Batwing!

Sembra proprio che nel terzo capitolo Batman avrà un altro mezzo a sua disposizione: il Batwing, l’aereo. Un fan è riuscito a fotografarlo nei pressi di una galleria a Pittsburgh. Per vederlo: 

Prima foto ufficiale di J. Edgar Hoover di Clint Eastwood

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Prima foto ufficiale di J. Edgar Hoover di Clint Eastwood

E’ Entertainment Weekly ha pubblicare la prima preview dei film che usciranno in autunno. Fra gli altri compare la prima foto di J. Edgar Hoover, ultimo film diretto da Clint Eastwood. Nella foto vediamo Leonardo DiCaprio nei panni di Hoover, primo controverso direttore dell’FBI:

L’Ombra dello Scorpione (The Stand) di Stephen King a Steve Kloves e David Yates?

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Nonostante il recente fallimento della trasposizione de La torre nera, a sorpresa non finanziato dalla Universal, un’altra opera di Stephen King sta per essere portata al cinema. Si tratta dell’Ombra dello Scorpione (The Stand) e secondo Hitfix il duo potteriano Steve Kloves e David yates potrebbero essere coinvolti insieme nel progetto.

Pittsburgh sotto la neve per The Dark Knight rises! Parla Catwoman!

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Dopo aver girato la scena che sarà fra le più spettacolari del film, la troupe di Christopher Nolan  è tornata per le strade di Pittsburgh. E per l’occasione la città è stata ricoperta di neve. Molti video e resoconti dal set:

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