Pubblicata online la prima clip per
The Drop il film di Michael R.
Roskam che segna l’ultimo lavoro di James
Gandolfini prima della sua morte. In questa clip vediamo
il compianto attore scagliarsi verbalmente contro un Tom
Hardy tutt’altro che preoccupato.
Protagonista del film è
proprio Tom Hardy che impersona un ex
criminale e ora barista in un locale che funge da punto di incontro
e di scambio per i criminali di zona. Gandolfini interpreta suo
cugino, e la storia comincia quando il personaggio di Hardy salva
un cucciolo di pit bull solo per diventare poi il bersaglio del
vecchio proprietario del cane, in pazzo mentalmente instabile.
Dennis Lehane autore
di Mystic River e Shutter
Island ha scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre
a James Gandolfini e Tom
Hardy ci sono anche Noomi Rapacee
Matthias Schoenaerts. Il film uscirà negli Stati Uniti il
prossimo 19 settembre.
Potete vedere il filmato
direttamente qua sotto insieme ai due poster
Pubblicata online una nuova
featurette per The Drop il film
di Michael R. Roskam che segna l’ultimo
lavoro di James Gandolfini prima della
sua morte.
Oltre a Gandolfini il cast del film comprende anche due stelle
assolute come Tom
Hardy e Noomi Rapace.
Protagonista del film è proprio Tom
Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in
un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i
criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia
comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit
bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario
del cane, in pazzo mentalmente instabile. Dennis Lehane autore di Mystic
River e Shutter Island ha
scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James
Gandolfini e Tom Hardy ci
sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts.
Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.
Pubblicata online due nuove clip e
una featurette per The Drop il
film di Michael R. Roskam che segna
l’ultimo lavoro di James
Gandolfini prima della sua morte.
Oltre all’ex Tony Soprano il cast del film comprende anche due
stelle assolute come Tom
Hardy e Noomi Rapace.
Protagonista del film è proprio Tom
Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in
un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i
criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia
comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit
bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario
del cane, in pazzo mentalmente instabile. Dennis Lehane autore di Mystic
River e Shutter Island ha
scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James
Gandolfini e Tom Hardy ci
sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts.
Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.
Pubblicata online due nuove clip e
una featurette per The Drop il
film di Michael R. Roskam che segna
l’ultimo lavoro di James
Gandolfini prima della sua morte.
Oltre all’ex Tony Soprano il cast del film comprende anche due
stelle assolute come Tom
Hardy e Noomi Rapace.
Protagonista del film è proprio Tom
Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in
un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i
criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia
comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit
bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario
del cane, in pazzo mentalmente instabile. Dennis Lehane autore di Mystic
River e Shutter Island ha
scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James
Gandolfini e Tom Hardy ci
sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts.
Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.
Pubblicata online due
nuove clip e una featurette per The
Drop il film di Michael R.
Roskam che segna l’ultimo lavoro
di James Gandolfini prima della sua
morte.
Oltre all’ex Tony Soprano il cast del film comprende anche due
stelle assolute come Tom
Hardy e Noomi Rapace.
Protagonista del film è proprio Tom
Hardy che impersona un ex criminale e ora barista in
un locale che funge da punto di incontro e di scambio per i
criminali di zona. Gandolfini interpreta suo cugino, e la storia
comincia quando il personaggio di Hardy salva un cucciolo di pit
bull solo per diventare poi il bersaglio del vecchio proprietario
del cane, in pazzo mentalmente instabile. Dennis Lehane autore di Mystic
River e Shutter Island ha
scritto la sceneggiatura. Nel cast oltre a James
Gandolfini e Tom Hardy ci
sono anche Noomi Rapacee Matthias Schoenaerts.
Il film uscirà negli Stati Uniti il prossimo 19 settembre.
Sono Zooey
Deschanel e Anton Yelchin i protagonisti
della prima foto di The Driftless Area,
film prodotto dalla Radiant Films International e al momento al
mercato di Cannes 2014 in cerca di un distributore. Il film è
diretto da Zachary Sluser e trai protagonisti,
oltre a Zooey Deschanel e Anton Yelchin,
vede anche Frank Langella, John Hawkes, Ciaran Hinds e
Alia Shawkat.
Adattamento del romanzo omonimo
scritto da Tom Drury, The Dritless
Area parla di una storia romantica non convenzionale
in bilico tra morte, amore e fato. Al centro della storia ci sono
l’enigmatica Stella e Pierre, un tranquillo barista pieno di
risorse che torna al suo paesino d’origine dopo la morte dei suoi
genitori. Quando Pierre si innamora di Stella, egli èinvolontariamentecoinvolto
inun cerchiodel
destino che lo mette contro Shane, un volubile
criminale.
Il film è prodotto da Keith
Kjarval per la Unified Pictures e da Aaron L.
Gilbert per la Bron Studios, in associazione con la CW
Media Finance.
Guarda il trailer ufficiale di
The Dressmaker, la commedia drammatica di
Jocelyn Moorhouse (Gli anni dei ricordi,
Segreti) con protagonista il premio Oscar Kate Winslet.
Basato sull’omonimo romanzo scritto
da Rosalie Ham, il film segue la storia di Tilly
(Winslet), di ritorno al suo paese di origine (che aveva
abbandonato dopo essere stata ingiustamente accusata di omicidio)
per prendersi cura della madre. Grazie al suo lavoro di stilista,
la donna avrà un forte impatto sulle altre abitanti della
cittadina, reinventando la loro immagine e dando loro la
possibilità di riscattarsi socialmente. Grazie alla sua
professione, Tilly riuscirà a vendicarsi dei suoi detrattori e a
trovare anche l’amore. Il cast del film annovera anche Judy
Davis, Liam Hemsworth e Hugo
Weaving.
Tratto
dall’omonimo romanzo best-seller di Rosalie Ham, The Dressmaker – Il diavolo è
tornato è ambientato interamente in Australia, nello
stato di Victoria, nel 1950, ed è diretto dalla regista australiana
Jocelyn Moorhouse.
Il film in
Australia ha riscosso un successo di pubblico e critica senza
precedenti e un incasso da record. Una pellicola tutta al
femminile, dall’autrice del romanzo, alla regista, alla
protagonista Premio Oscar Kate Winslet che
interpreta l’affascinante personaggio di Tilly, una giovane e bella
donna che, dopo aver trascorso molti anni in Europa, torna nella
sua piccola città natale. Dalle più importanti case di moda
parigine a un contesto quasi rurale, Tilly rivoluzionerà la sua
vita, ritroverà la madre – interpretata dalla candidata al Premio
Oscar Judy Davis –, si innamorerà inaspettatamente di
Teddy (il Liam Hemsworth della saga di Hunger Games e
fratello di Chris – alias Thor) e si vendicherà per esser stata
cacciata dalla sua terra. Grazie alla sua professionalità e alla
bravura maturata con anni di esperienza, Tilly riuscirà a
trasmettere alle donne di Dungatar il suo incredibile senso del
bello e dello stile.
In The Dressmaker – Il
diavolo è tornato dopo aver passato gran parte della
propria giovinezza a Parigi e aver appreso gli affascinanti segreti
della sartoria d’alta moda, al principio degli anni ’50 Tilly
Dunnage fa ritorno a Dungatar, piccola cittadella sperduta nel
mezzo di un deserto australiano che ricorda molto il west
americano. Tornata all’ovile con l’apparente intenzione di accudire
una stramba e claudicante madre che pare non riconoscerla neppure,
la giovane in realtà medita ben altri piani nei confronti dei
loschi ex-compaesani, responsabili del suo allontanamento forzato a
causa di un oscuro fatto di sangue avvenuto durante l’infanzia, del
quale però la ragazza non serba alcun ricordo. Affilate le forbici.
Puntante gli spilli. Tilly è tornata, e non sembra avere per nulla
buone intenzioni!
Sergio Leone
incontra J.P. Gaultier, mentre sullo sfondo
Tarantino osserva e se la ride di gran gusto. Basta solo questa
delirante e grottesca immagine, degna del più astruso quadro
surrealista, a farci assaporare la struttura programmatica su cui
si regge The Dressmaker – Il diavolo è tornato,
pellicola ad alto tasso di contaminazione intergenere tratta dal
romanzo anonimo di Rosalie Ham e impeccabilmente
diretta da Jocelyn Moorthouse, regista
notoriamente a sua agio con soggetti drammatici chiamato a dare
corpo a un racconto alquanto atipico che fa del glamour e
del gusto citazionistico le proprie ruote motrici.
The Dressmaker – Il diavolo è tornato, il
film
Dispiegando un vasto campionario di
registri narrativi che spaziano dal pulp al
western classico – con grande attenzione al filone
return and revenge sul modello de Il cavaliere
della valle solitaria, intercettando persino i rossi
schizzi dello splatter e culminando con atmosfere da
thriller di provincia, la sceneggiatura dello stesso
regista si dimostra ben solida per la tutta la parte iniziale,
plasmando un racconto ricco di spunti tematici ad alto concertato
eccitatorio e dalla messa in scena esteticamente debordante,
risultando alquanto sbilanciato e claudicante nel suo mezzo –
complice un secondo twist narrativo troppo stiracchiato –
e capace di risollevarsi con uno scoppiettante finale.
La Dungatar di Tilly, sperduta nel
mezzo dell’Old Wild Australia, è popolata da un perfetto
microcosmo di bastards tarantiniani ipercaratterizzati,
fra i quali spicca un irriverente Hugo Weaving nei panni di un dandy
cop segretamente en-travestì, una Judy
Devis sdentata mad mother e un Liam Hemsworth belloccio e zoticone. Kate Winslet, coadiuvata dai baroccheggianti
costumi di Margot Wilson e dalla fotografia ultra
satura di Donald McAlpine, si trasforma in un
femminino vendicatore solitario in tacchi a spillo, esplodendo
nella procace giunonica bellezza da femme fatale e
immergendosi con grande convinzione e maestria nei panni
(rigorosamente alla moda) di una novella Crudelia De Mon.
Avendo la spregiudicatezza – e
l’intelligenza – non prendersi mai troppo sul serio, The
Dressmaker – Il diavolo è tornatosi lascia
cullare dalle sinfonie morriconeggianti di David
Hirschfelder, mentre lustrini e paillettes
divengono le nuove pallottole kitch di una vendetta da
consumarsi rigorosamente gelata.
Dopo aver diretto grandi film
internazionali come L’ultimo imperatore, Il tè nel deserto
e Piccolo Buddha, il regista italiano premio Oscar
Bernardo Bertolucci
tornò a raccontare gli impulsi giovanili e le rivoluzioni degli
anni Sessanta in The Dreamers – I
sognatori, suo penultimo film distribuito in sala nel
2003. Per lui si tratta quasi di un ritorno alle origini, avendo
già trattato tematiche simili nel suo secondo film, Prima della
rivoluzione, risalente al 1964. Per raccontare nuovamente
quegli anni e quei giovani, Bertolucci sceglie di affidarsi al
racconto The Holy Innocents, dello scrittore scozzese
Gilbert Adair, qui sceneggiatore del film.
In The Dreamers Bertolucci
ha raccolto non solo una serie di sentimenti, ma anche tutto il suo
grande amore per il cinema. Numerosi sono i film che vengono citati
più o meno esplicitamente, sia attraverso i dialoghi sia attraverso
semplici riproposizioni delle scene più famose di questi. Tra i
titoli più celebri omaggiati si ritrovano Fino all’ultimo
respiro, Gioventù bruciata, Luci della città, Bande à part,
Scarface – Lo sfregiato, Persona, Mouchette e I 400
colpi. Allo stesso modo, per ricostruire l’epoca in cui è
ambientato il film Bertolucci sceglie di affidarsi ad una colonna
sonora pop di brani contemporanei agli eventi narrati, comprendente
artisti come Édith Piaf, The Doors e Janis Joplin.
Accolto con grande entusiasmo da
parte di critica e pubblico, The Dreamers si è affermato
per la bellezza del suo racconto, dei suoi protagonisti e di
un’epoca complessa che sembra non poter tornare mai più. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori ed alle frasi più belle del
film. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il titolo nel
proprio catalogo.
The Dreamers: la trama del
film
Protagonista del film è lo studente
americano Matthew, il quale decide di trascorrere
un periodo di tempo in Francia, a Parigi, per imparare a parlare il
francese. Arrivato nella capitale, questi si ritrova da subito
coinvolto nel fermento rivoluzionario che caratterizzerà il paese
nel maggio del 1968. Durante uno dei suoi giri solitari,
all’interno della Cineteca Nazionale egli si imbatte in
Isabelle e Theo, due fratelli
gemelli caratterialmente fuori dalle righe. In breve, Matthew si
trasferisce da loro, trovandosi però a doversi confrontare con
dinamiche alquanto particolari. Una forte tensione erotica inizia
ad instaurarsi tra i tre, portando Matthew a dover gestire una
situazione quanto mai inaspettata.
The Dreamers: il cast del film
Per il ruolo dello studente
americano Matthew, Bertolucci aveva inizialmente considerato gli
attori Jake Gyllenhaal
e Leonardo
DiCaprio. Il primo rifiutò però il ruolo a causa delle
scene di nudo particolarmente esplicite, mentre il secondo era già
impegnato in altri progetti. Il ruolo venne allora affidato a
Michael Pitt, affermatosi in quegli anni grazie
alla serie Dawson’s Creek e scelto anche per via
della sua somiglianza con DiCaprio. L’attore era consapevole delle
scene di nudo presenti nel film, ma accettò ugualmente non
considerandole un problema. Accanto a lui, nei panni di Théo vi è
invece l’attore Louis Garrel,
il quale divenne uno dei più popolari della sua generazione proprio
a partire da questo film.
Nei panni del conturbante Isabelle
vi è invece l’attrice Eva Green.
Questa debuttò sul grande schermo proprio grazie a questo film, per
il quale accettò di recitare nuda pur di poter lavorare per
Bertolucci. Nel film sono in realtà presenti molte scene di nudo di
tutti e tre i protagonisti, e per metterli a loro agio con ciò
Bertolucci chiese loro di svestirsi ben prima delle riprese della
scena, così da potersi abituare alla loro nudità. Durante le
riprese, inoltre, la Green andò incontro ad un incidente nel
momento in cui i suoi capelli presero fuoco. L’attrice però non si
scompose, e Bertolucci decise di lasciare la scena nel film.
The Dreamers: le frasi più belle,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Dreamers – I
sognatori è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 31 marzo alle ore
21:00 sul canale Cine 34.
Qui di seguito si riportano invece
alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai
personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente
comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate
personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più
belle del film:
Lo sai cos’ha detto qualcuno?
Che non esiste l’amore. Esistono soltanto prove d’amore. Tu sei
pronto a darci una prova del tuo amore? (Isabelle)
Ho letto ne “Les Cahiers du
Cinéma” che un regista è come, come un guardone, un voyeur. È come
se la macchina da presa fosse… il buco della serratura della porta
dei tuoi genitori. E tu li spii, e sei disgustato… e ti senti in
colpa… ma non puoi fare a meno di guardare. Fare i film è come un
reato. Un regista è come un criminale. Dovrebbe essere
illegale. (Matthew)
Parlavamo di politica e film, e
di come i francesi non fossero mai riusciti ad avere un buon gruppo
rock. Avrei voluto che quella notte non finisse mai.
(Matthew)
Forse lo schermo era veramente
uno schermo, schermava noi, dal mondo. Ma ci fu una sera nella
primavera del ’68 in cui il mondo finalmente sfondò lo
schermo. (Matthew)
The Dragon
Prince di Netflix
è tornato per la sua sesta e penultima stagione. Creata da
Aaron Ehasz – sceneggiatore capo di Avatar: The Last Airbender – e
Justin Richmon, si svolge nella magica terra di
Xadia, divisa a metà tra il magico est, governato da draghi ed elfi
collegati a una delle sei fonti primordiali di magia, e i regni
umani dell’ovest, che usano la Magia Oscura per togliere la magia
alle creature nate con essa. Mentre le prime stagioni si sono
concentrate sulla principessa di Katolis e su un assassino
elfico che cerca di evitare la guerra tra gli elfi e gli umani,
la quarta stagione ha dato inizio a un nuovo arco narrativo
che riguarda l‘elfo Startouch,
Aaravos (Erik Todd Dellums), che ha
mosso i fili da una prigione nascosta.
La sesta stagione vede i personaggi
spinti al limite, mentre intraprendono viaggi di auto-riflessione e
svelano antichi segreti magici. Il finale offre una serie di colpi
emotivi per molte di queste storie e allo stesso tempo prepara il
conflitto finale per la prossima. Soprattutto, il finale della
sesta stagione, “Starfall”, risponde finalmente
ad alcune importanti domande su Aaravos e sulle sue
motivazioni, che sicuramente lasceranno il pubblico con
molte domande.
Cosa è successo nella stagione
6 de The Dragon Prince?
Dopo la stagione 5, gli eroi
hanno acquisito la prigione di Aaravos e quindi si disperdono. Il
principe Callum (Jack DeSena) e la sua fidanzata,
l’elfa Rayla (Paula Burrows), si dirigono a nord
verso lo Sky Scrapper per incontrare gli elfi celesti secolari.
Speravano di trovare la Lama Nova, che si dice abbia il potere di
uccidere un immortale, ma purtroppo gli elfi l’hanno data a un
umano molti anni fa. Tuttavia, quando Callum e Rayla li aiutano ad
affrontare un colosso che crea una bufera di neve, regalano al duo
la Corona del Cielo, ornata da tre potenti Diamanti Quasar
contenenti Magia Stellare. Inoltre, aiutano Callum a
purificarsi dalla macchia della Magia Nera aiutandolo a connettersi
con la sua luce interiore, che si manifesta come amore per
Rayla.
Nel sud, il principe Karim
(Luc Roderique) degli elfi Sunfire guida i suoi
seguaci contro la sorella, la regina Janai (Rena
Anakwe), per le sue politiche progressiste. Il giorno del
suo matrimonio con la zia di Callum, il generale Amaya
(Sheila Ferguson), Karim usa il seme del sole che
ha rubato a Janai per guarire le ali dell’arcidrago cieco del sole,
Sol Regem (Adrian Hough), in cambio del suo aiuto
per sconfiggere gli eserciti di Janai. Tuttavia, Karim viene
tradito dal suo consigliere, Pharos (Deven Christian
Mack), che è un burattino di Aaravos da quando lo ha
infettato nella terza stagione. Abbandonando Karim alla sconfitta,
Pharos dirige Sol Regem verso il regno umano di Katolis, dove
il drago viene ferito a morte mentre inonda la capitale di
fiamme.
Fortunatamente, la maggior parte
dei cittadini sopravvive grazie a Lord Viren (Jason
Simpson), tornato a Katolis per espiare i suoi crimini.
Utilizzando il proprio cuore in un rituale di Magia Nera,
rende i sopravvissuti immuni al fuoco del drago,
in modo che suo figlio Soren (Jesse Inocalla)
possa condurli al sicuro. Il suo corpo viene trovato dalla figlia
Claudia (Racquel Belmonte) e dal suo fidanzato,
l’elfo di sangue terrestre Terry (Benjamin
Callins). Claudia è sconvolta e incerta sul da farsi,
finché non si imbatte nella prigione di Aaravos.
In “Starfall” i morti parlano e
una stella caduta risorge
Callum e Rayla si recano al Nesso
Lunare per utilizzare i Diamanti Quasar e liberare le anime dei
genitori e del padre adottivo di Rayla, Runaan (Jonathan
Holmes), dalle monete magiche maledette di Viren, anche
se uno dei diamanti si rivela un falso. Questo
lascia Rayla di fronte a una scelta difficile quando entra nel
Mondo degli Spiriti: chi salverà e a chi rinuncerà? Alla
fine sceglie di salvare Runaan. Anche se non vorrebbe altro che
passare del tempo con i suoi genitori, che l’hanno lasciata in
giovane età per unirsi alla Guardia del Drago, sono contenti di
passare oltre, sapendo che il loro sacrificio non è stato vano. Nel
frattempo, Runaan ha ancora suo marito, Ethari (Vincent
Gale), che lo aspetta, ed è tormentato dal disgusto per se
stesso perché ha cercato di uccidere Rayla per la sua sfida nella
prima stagione. Far rivivere Runaan gli offre quindi la possibilità
di espiare i suoi errori. Callum esegue quindi il rituale e, mentre
Rayla abbraccia Runaan, Callum raccoglie la sua moneta dell’anima
vuota.
Nel frattempo, dopo aver seppellito
il padre, Claudia accetta di liberare Aaravos. Questi le insegna lo
stesso incantesimo usato da Callum e le rivela che l’ultimo
Diamante Quasar è nascosto nel bastone di Viren. Questo conferma
che è stato Aaravos a dare il bastone a Ziard (Brian
Drummond), il primo Mago Oscuro, che ha accecato Sol Regem
quando il drago ha minacciato la sua città. Aaravos racconta poi a
Claudia di sua figlia, Leola (Ridley Simpson).
Amava i mortali e passava più tempo su Xadia che nei cieli con i
suoi compagni Elfi Startouch. Un giorno, donò all’umanità delle
pietre primordiali affinché potessero lanciare la magia come gli
elfi e i draghi. Purtroppo, un giovane Sol Regem informò gli Elfi
Startouch, che condannarono Leola a morte per aver infranto
l’ordine cosmico.
Aaravos offrì la sua vita in
cambio, ma gli Elfi Startouch rifiutarono, offrendogli invece la
grazia di morire accanto a sua figlia. In quel momento
nacque la Stella Caduta. Rifiutando la loro misericordia,
egli confortò Leola mentre veniva trasformata in luce stellare e
gettata giù a Xadia, creando il Mare del Castout. Aaravos passò i
successivi cento anni a riempirlo con le sue lacrime e la
sua prigione fu poi nascosta nel mare, come se fosse stato
fatto per punire ulteriormente la Stella Caduta.
Dopo il racconto, Terry suggerisce
di andarsene, poiché Aaravos è interessato solo a
vendicarsi. Claudia, tuttavia, paragona la situazione di
Aaravos a quella di suo padre: entrambi gli uomini fanno cose
terribili per amore dei loro figli e sono disposti a fare qualsiasi
cosa per tenerli al sicuro. Questo permette a Claudia di
immedesimarsi in Aaravos e di lanciare con successo l’incantesimo.
Aaravos viene liberato e assume una forma gigantesca prima
di sostenere Claudia verso il cielo.
Cosa significa questo per la
stagione 7 de The Dragon Prince?
“Polvere di stelle“ mette in luce
molti dei punti di forza della sesta stagione, che hanno elevato lo
show oltre le poco brillanti stagioni 4 e 5.La
conclusione delle storie secondarie negli episodi precedenti ha
mantenuto l’attenzione dove doveva essere: sugli sviluppi dei
personaggi principali. Il salvataggio di Runaan da parte
di Rayla porta a una conclusione soddisfacente la sua storia
pluriennale riguardante l’eredità della sua famiglia. Forse in
questo modo l’incantesimo di esilio che le era stato imposto nella
terza stagione sarà revocato e potrà ricongiungersi al suo
popolo.
Il ritorno di Runaan promette anche
drammi tra lui e i principi reali, che l’hanno visto per l’ultima
volta quando lui e i suoi assassini hanno ucciso Re
Harrow (Luc Roderique). Mentre il fratellastro di Callum,
Re Ezran (Sasha Rojen), si batte per la pace e la
riconciliazione, l’incontro con l’assassino di suo padre potrebbe
far emergere emozioni dure che metteranno in discussione gli ideali
del giovane re. Per quanto riguarda Callum, probabilmente cercherà
di essere di supporto a Rayla, ma il fatto di non aver mai potuto
dire al patrigno quanto lo amava potrebbe portare a un brutto
confronto.
Le rivelazioni su Aaravos
aggiungono retroscena e mitologia al mondo deThe Dragon
Prince. La storia di Leola è ispirata al racconto di
Prometeo: un immortale che viene punito per aver fatto un dono ai
mortali. Dato che nella terza stagione Sol Regem si riferiva agli
esseri umani come esseri inferiori e gli Elfi Stellati lo
definivano uno squilibrio cosmico, ci si chiede quale sia il posto
degli elfi e dei draghi nel mondo di Xadia. Il fatto che Callum
dimostri che gli umani possono connettersi agli elementi
primordiali complica ulteriormente le cose. Si tratta anche in
questo caso di uno squilibrio cosmico, oppure gli Elfi Startouch si
sbagliavano e, se incontreranno Callum, rivaluteranno le loro
azioni? Questo rende anche più giustificata la predilezione di
Aaravos per gli umani, che, come sua figlia, sono esseri
innocenti ingiustamente puniti da poteri superiori che pretendono
di saperne di più.
La fine della Stagione 6 prepara
anche molti oggetti da utilizzare nella Stagione 7. Rimane un
Diamante Quasar, il che significa che qualcun altro potrebbe essere
riportato in vita. O forse Callum userà il diamante per
intrappolare Aaravos nella moneta dell’anima,
permettendogli così di non usare la Magia Nera.
Poi c’è la Lama Nova. Le spade magiche sono un punto fermo
del fantasy e, sebbene gli Elfi Celesti rivelino che non può
uccidere Aaravos, può distruggere la sua forma fisica. Se gli eroi
riuscissero a trovarla, la lama potrebbe essere usata per
indebolire Aaravos. Infine, durante il flashback con Aaravos, egli
usa il suo cubo, chiamato Chiave di Aaravos, per sbloccare un libro
con la conoscenza di tutte e sei le magie primordiali. Callum sta
portando con sé il cubo, quindi forse troverà questo libro e
imparerà qualcosa che lo aiuterà ad eguagliare la magia di
Aaravos.
In The
Double Un gruppo di russi attraversa la frontiera tra
Messico e Stati Uniti, un Senatore americano viene ucciso con un
taglio alla gola, un ex agente della CIA è richiamato in servizio
per indagare sul caso a fianco di un giovane dell’FBI. Risultato:
un thriller di spionaggio che, purtroppo, pur avendo tutte le carte
in regola, non riesce mai a lasciare con il fiato sospeso.
In The Double Sam
Shepherdson (Richard
Gere) è un ex agente della CIA che, durante la Guerra
Fredda, ha eliminato quasi tutti i più temibili killer russi in
circolazione, i famigerati “Sette di Cassius”. Quasi, poiché
Shepherdson non è mai riuscito a catturare ed uccidere i loro capo,
Cassius. L’omicidio di un Senatore degli Stati Uniti, però, fa
riemergere l’assassino dal passato dell’ex agente della CIA: il
modo in cui il politico è stato ucciso -con un preciso taglio alla
gola- fa infatti pensare ad un ritorno di Cassius in circolazione.
A questo punto entra in gioco Ben Geary (Topher
Grace), un giovane agente FBI che, desideroso di catturare
il killer sovietico e affascinato dalla sua figura al punto di
scrivere su di lui la sua tesi di laurea, riesce ad ottenere
l’incarico di cercare Cassius insieme a Shepherdson. Le sue
indagini, però, lo porteranno a rischiare la vita e a mettere a
repentaglio quella della sua famiglia.
The Double, il film
The Double,
debutto alla regia per Michael Brandt, nonostante
si avvalga di un cast d’eccezione (con nomi del calibro di Richard Gere, Topher Grace e
Martin Sheen) non riesce mai a decollare. Brandt,
che oltre alla regia firma anche la sceneggiatura (scritta insieme
a Derek Haas), in realtà non crea un film incisivo
o avvincente, ma si gioca nella prima mezz’ora l’unico elemento “a
sorpresa” della pellicola e poi lascia che la storia scorra tra
indagini, sospetti, inseguimenti e crisi di coscienza (più o meno
vere), che danno l’impressione di essere quasi elementi superflui.
La parte più interessante del film si gioca invece sul filo del
rapporto tra Shepherdson e Geary: il vecchio e il nuovo agente che
rappresentano due facce della stessa medaglia, non tanto “il
poliziotto buono e il poliziotto cattivo”, ma piuttosto il passato
e il presente di un mondo -quello dello spionaggio- che,
apparentemente immodificabile, riesce ad essere intaccato e
superato dai sentimenti personali.
La sceneggiatura di Brandt e Haas
(che, tra l’altro, avevano già collaborato alla stesura di
Wanted-scegli il tuo destino e Un treno per Yuma) sembra dunque
perdersi un po’: indecisa se seguire la pista del thriller o quella
dei rapporti umani, se fare di The Double un film
d’azione o meno, si trova ad essere poco incisiva su tutta la
linea. Un film di facile fruizione, che non annoia ma nemmeno
emoziona e che, grazie a dei flash-back particolari -ricreati con
una luce fredda e tagliente- riesce, almeno a livello visivo, a
mantenere desta l’attenzione dello spettatore.
In attesa che Jesse
Eisenberg faccia il suo debutto in qualità di nuovo
Lex Luthor in Batman Vs
Supermandi Zack
Snider, l’attore originario del Queens si mostra in un
nuovo trailer di TheDouble rifacimento cinematografico del
classico firmato Dostoevskj.
In The
DoubleEisenberg interpreta
Simon James, un uomo la cui vita verrà letteralmente stravolta in
seguito all’incontro accidentale con il proprio sosia, James Simon.
Quest”avvenimento spingerà Simon sempre più nel baratro della
follia.
Presentato allo
scorso Festival del Cinema diToronto, The
Doubleè stato diretto dal
britannico Richard Ayoade e vede il cast composto oltre
che da Jesse Eisenberg anche
da Mia Wasikowska, Noah
Taylor, Sally
Hawkins, Chris
O’Dowd, Wallace
Shawn e Paddy Considine.
Ancora non è stata ufficializzata
una data di rilascio per l’Italia, tuttavia The
Double esordirà il prossimo 4
aprile nel Regno Unito, mentre il 9
maggio arriverà nelle sale americane.
The Double è un thriller del 2011
diretto da Michael Brandt, con Richard
Gere e Topher Grace nei ruoli principali. Apparentemente
una classica caccia alla spia russa, il film si trasforma presto in
un intricato gioco di specchi, dove nulla è come sembra. I continui
colpi di scena e l’ambiguità morale dei personaggi spingono lo
spettatore a interrogarsi fino all’ultimo fotogramma.
A distanza di anni dalla sua
uscita, The Double
continua a dividere gli spettatori, soprattutto per il suo finale
spiazzante. L’identità dell’agente segreto, le motivazioni che
muovono i protagonisti e le implicazioni del doppio inganno
rappresentano i nodi centrali da chiarire. In questo
approfondimento, analizziamo la trama, il significato del titolo e
il senso del colpo di scena finale.
Cosa succede in The Double
La
trama di The Double si
apre con l’omicidio di un senatore americano. Le modalità
dell’uccisione suggeriscono il ritorno di un leggendario assassino
russo: Cassius,
una figura sfuggente dei tempi della Guerra Fredda. L’FBI decide di
riaprire il caso e affida le indagini a Ben Geary (Topher Grace), giovane agente
esperto di spionaggio sovietico, affiancandogli il veterano
Paul Shepherdson
(Richard
Gere), ex agente della CIA in pensione e diretto
conoscitore di Cassius.
Fin da subito, Shepherdson appare riluttante a collaborare, ma
accetta con freddezza. La narrazione alterna momenti investigativi
a flashback oscuri, in cui il passato delle due spie emerge
lentamente. Tuttavia, il primo grande colpo di scena arriva
piuttosto presto: Paul
Shepherdson è in realtà Cassius, da anni sotto copertura
negli Stati Uniti. Questo ribalta completamente il punto di vista
iniziale del film, facendo del cacciatore la preda mancata di un
sistema che non ha mai smesso di essere ambiguo.
Da quel momento, The
Double cambia pelle e diventa un duello psicologico tra
Paul/Cassius e Geary, che sospetta ma non ha ancora le prove per
incastrarlo. I due si studiano, si provocano, si mettono alla prova
in un crescendo di tensione. Il passato di Paul, costellato di
omicidi e tradimenti, si riflette nel presente di Geary, che si
ritrova davanti a un bivio: credere nell’istituzione o nella verità
nuda e cruda che ha di fronte.
Il film culmina in una resa dei conti violenta e morale, dove
Shepherdson rivela il vero scopo del suo ritorno:
non coprire l’omicidio
iniziale, ma chiudere definitivamente i conti con un’altra spia
sovietica ancora attiva. Alla fine, Cassius porta a
termine la sua missione e scompare, lasciando Geary — e lo
spettatore — con una serie di domande sull’identità, la fedeltà e
la natura stessa della guerra tra intelligence.
Spiegazione del finale: perché Paul/Cassius agisce così
Il
colpo di scena centrale di The
Double è la rivelazione dell’identità di Paul Shepherdson:
l’ex agente CIA è in realtà Cassius, il leggendario assassino sovietico creduto
morto da anni. La sua decisione di tornare in azione non nasce però
da fedeltà alla madrepatria o da motivazioni ideologiche, ma da un
bisogno personale di vendetta. Paul/Cassius è spinto da un’urgenza
privata: regolare i conti con chi ha distrutto la sua famiglia.
Il
vero obiettivo: vendetta, non patriottismo
Shepherdson/Cassius viene coinvolto nelle indagini ufficiali solo
per coprire la sua reale intenzione: eliminare Bozlovski, un’altra spia russa
rimasta in attività, colpevole — si intuisce — di un tragico evento
nel passato di Paul. L’omicidio iniziale del senatore è solo l’esca
per avviare la caccia. L’intero caso, quindi, è manipolato da
Cassius per far emergere il suo bersaglio.
La rivelazione ristruttura tutta la narrazione del film: non si
tratta più solo di “chi è la spia”, ma di “perché agisce come una
spia”. Cassius non agisce per ideologia ma per risolvere un debito
personale. Questo lo rende un personaggio ambiguo ma profondamente
umano.
Ben Geary: il giovane agente e il doppio gioco
Nel finale emerge anche un’altra verità disturbante:
Ben Geary, il giovane
agente dell’FBI, è un doppiogiochista. È stato addestrato
dai russi e infiltrato negli Stati Uniti come parte di una nuova
ondata di spie. Tuttavia, la sua relazione con Paul — tra rivalità
e rispetto — complica la situazione. Geary inizia ad ammirare
l’uomo che dovrebbe smascherare, e questa tensione culmina nella
scelta finale.
Dopo la resa dei conti con Bozlovski, Shepherdson rimane ferito a
morte. Prima di morire, affida a Geary una decisione: lasciare che
la verità venga dimenticata, e che Cassius venga ricordato come
l’uomo che ha fermato una minaccia. Geary accetta, non tanto per
lealtà verso Paul, ma forse per proteggere sé stesso e la sua
doppia identità.
Un finale aperto: identità, eredità, ambiguità
Il film si chiude senza risposte definitive. Cassius muore, ma
resta il dubbio su quale parte di lui abbia prevalso: l’assassino,
il patriota o l’uomo in cerca di giustizia personale. Allo stesso
modo, Ben Geary continua la sua vita americana, ma la
consapevolezza del suo passato da infiltrato getta ombre sul suo
futuro.
The Double non offre un
lieto fine, né una morale semplice. Il suo messaggio finale sembra
suggerire che, in un mondo di spie e menzogne, la verità è solo una versione tra
tante, e i ruoli di eroe e traditore possono
coincidere.
Temi e simboli in The Double
Il
concetto di “doppio”
Come suggerisce il titolo stesso, The Double ruota intorno al concetto del “doppio”:
doppia identità, doppia lealtà, doppia faccia della verità. Paul è
al tempo stesso un agente americano e un assassino russo, Geary è
un investigatore e un infiltrato. Ma il doppio è anche un simbolo
del conflitto interiore dei personaggi, della tensione tra ciò che
sono e ciò che fingono di essere.
Il
confine tra bene e male
Il
film mette in crisi ogni distinzione netta tra buoni e cattivi.
Cassius è responsabile di decine di omicidi, ma lo spettatore
finisce per comprenderne le motivazioni. Geary, inizialmente
idealista e moralmente integro, si rivela un uomo cresciuto in
un’ombra ancora più oscura. In The Double, il male non è solo l’antagonista: è una
zona grigia dove i personaggi devono sopravvivere.
Il tradimento come condizione esistenziale
Il tradimento è un altro tema centrale: Paul ha tradito il suo
paese, ma anche sé stesso. Geary tradisce l’FBI, ma anche la
fiducia di chi lo ha formato. E in mezzo a tutto questo, lo
spettatore si trova a interrogarsi su cosa significhi davvero
“fedeltà” in un mondo fatto di menzogne e compromessi. In questo
senso, The Double si
avvicina più alla tragedia morale che al semplice thriller
d’azione.
L’assenza di una chiusura netta
Il film si chiude senza una giustizia chiara, senza punizioni
esemplari, e con il peso della verità lasciato in sospeso. Questa
scelta narrativa è coerente con i suoi temi: la verità è una
costruzione, e il doppio — inteso come maschera o ombra — non può
essere eliminato, solo compreso. È una conclusione inquieta, ma
lucida.
Un nuovo trailer di The
Double è stato pubblicato online da Magnolia
Pictures. Il film, diretto da Richard Ayoade,
è l’adattamento cinematografico del classico di dostoevskij.
Protagonista Jesse Eisenberg, in attesa di cimentarsi col ruolo di
Lex Luthor, che tanto scetticismo ha suscitato tra i fan di
Superman.
In The
DoubleEisenberg interpreta
Simon James, un uomo la cui vita verrà letteralmente stravolta in
seguito all’incontro accidentale con il proprio sosia, James Simon.
Quest”avvenimento spingerà Simon sempre più nel baratro della
follia.
Presentato allo
scorso Festival del Cinema
di Toronto, The
Doubleè stato diretto dal
britannico Richard Ayoade e vede il cast composto
oltre che da Jesse Eisenberg anche
da Mia Wasikowska, Noah
Taylor, Sally
Hawkins, Chris
O’Dowd, Wallace
Shawn e Paddy Considine.
Ancora non è stata ufficializzata
una data di rilascio per l’Italia, tuttavia The
Double esordirà il prossimo 4
aprile nel Regno Unito, mentre il 9
maggio arriverà nelle sale americane.
Magnolia Pictures ha pubblicato
online il trailer di The Double di
Richard Ayoade che vede protagonisti il novello
Lex Luthor Jesse Eisenberg e Mia
Wasikowska.
Il film, liberamente ispirato al racconto di Fedor
Dostoevskij, racconta di Simon, un uomo isolato, timido,
che ha trascurato il lavoro,è disprezzato dalla madre e ignorato
dalla donna dei suoi sogni.
L’arrivo del un nuovo collega James servirà a sconvolgere gli
equilibri,infatti l’uomo è fisicamente identico a Simon ma al
contrario di questo è carismatico, fiducioso e sa parlare alle
donne.
Così giorno dopo giorno Simon si accorge che James lo sta
rimpiazzando nella vita di tutti i giorni.
Il film scritto da Avi Korine (Mister
Lonely) e prodotto tra gli altri da Michael
Caine, include nel cast anche Sally Hawkins, Paddy
Constantine, James Fox e Yasmin
Paige. Di seguito trovate poster e trailer di
The Double
Trailer italiano del film THE DOUBLE,
da MARZO al cinema. Grande storia di spionaggio post guerra fredda,
The Double è un perfetto meccanismo che crea tensione con continui
colpi di scena. L’ossessione di una carriera. L’agente della CIA,
Paul Shepherdson (Richard Gere), è andato in pensione senza essere
riuscito ad inchiodare un misterioso e imprendibile killer
sovietico. Ora viene richiamato in servizio perché l’omicidio di un
senatore sembra portare la firma del suo storico avversario. Una
caccia voluta dal suo ex superiore Tom Highland (Martin Sheen) che
lo vede collaborare con il giovane agente dell’FBI, Ben Geary
(Topher Grace). La coppia analizza i crimini del passato,
ricostruisce la personalità dell’assassino e scopre che la realtà è
molto diversa da quello che si pensava.
Variety annuncia che
sarà Stephen Gaghan, regista di
Syriana e dell’imminente
Gold, a scrivere e dirigere
The Division, adattamento cinematografico
del videogioco Ubisoft con protagonisti Jake
Gyllenhaal e Jessica Chastain.
Inserito nel filone videoludico
plasmato dal mondo narrativo dello scrittore Tom
Clancy, The Division sarà
prodotto da Ubisoft Motion Pictures – reduce dal risultato
decisamente non esaltante di Assassin’s
Creed – insieme alla casa di produzione Nine
Stories di Jake Gyllenhaal
e Riva Marker e alla Freckle
Films della Chastain.
Il titolo della Ubisoft è ambientato
in una distopica New York che sprofonda nel caos dopo una pandemia
di vaiolo. L’unica speranza è rappresentata dalla squadra
speciale SHD (Strategic Homeland Division), o meglio ancora The
Division, può riportare l’ordine in città.
Stephen Gaghan,
premio Oscar per la sceneggiatura di
Traffic, è entusiasto del progetto:
“Sono eccitato di lavorare con Ubisoft Motion Pictures e di
collaborare con il team che ha sviluppato il videogioco per portare
The Division sul grande schermo. Sono persone estremamente creative
che hanno voglia di prendersi dei rischi. Il videogioco è stato un
grande successo, in virtù soprattutto della sua potenza
visiva, della rappresentazione della New York post-apocalittica che
è stata creata. È inoltre notevole poter collaborare
con Jake Gyllenhaal e Jessica
Chastain sin dalle prime fasi della produzione. Siamo
tutti convinti che la storia raccontata da Ubisoft sia più
importante che mai”
Il prossimo progetto della Ubisoft
Motion Pictures sarà Splinter Cell
con Tom Hardy per Regency e Fox.
L’adattamento di The
Division, videogame post-apocalittico della Ubisoft, ha
trovato il suo regista in David Leitch, che ha
all’attivo John Wick e Deadpool
2, di prossima uscita. Il regista
dirigerà Jessica Chastain e Jake
Gyllenhaal già ingaggiati nella produzione.
Leitch si trova a sostituire
Stephen Gaghan, che ha lasciato precedentemente il
progetto. Il regista è inoltre stato scelto dalla Universal per lo
spin-off di Fast and Furious che vedrà
protagonisti Dwayne Johnson e Jason
Statham.
Il gioco è ambientato in una
New York sprofondata nel caos, a causa di un’epidemia su larga
scala che ha sconvolto l’intero paese durante il Black Friday. In
pochi giorni l’acqua, il cibo, le risorse e le cure mediche
iniziano a scarseggiare, uccidendo i pochi superstiti rimasti. Il
presidente emana la Direttiva 51, un piano per contrastare
l’epidemia, fallendo miseramente dopo appena 15 giorni. L’unica
speranza risiede nella squadra speciale SHD (Strategic Homeland
Division), o meglio ancora The Division, che ha il compito di
controllare e riportare in ordine la città, ma soprattutto scoprire
chi e cosa ha causato il virus.
Risale alla fine di luglio la
notizia che The Divergent Series
Ascendant, il quarto capitolo della saga
cinematografica basata sui romanzi di Veronica
Roth, non arriverà al cinema. La Lionsgate ha infatti
deciso di rilanciare il franchise con un film tv che farà da
apripista ad una serie spin-off sempre per il piccolo schermo.
Adesso, in un’intervista con
ScreenRant, la protagonista della saga cinematografica,
Shailene
Woodley, ha dichiarato di non essere interessata ad
apparire nel nuovo adattamento della saga per il piccolo
schermo.
Queste le sue parole:
“L’ultima cosa che ho sentito a
proprosito di Divergent è il fatto che vogliono continuare la saga
sul piccolo schermo. Personalmente, non ho firmato alcun contratto
per apparire in una serie tv. Rispetto lo studio e tutti quelli
coinvolti nel progetto. Avranno cambiato idea e vorranno sviluppare
qualcosa di diverso. Io non credo di dover necessariamente farne
parte”.
L’ultimo film della saga arrivato al
cinema è The Divergent
Series – Allegiant diretto da Robert Schwentke, con
protagonisti Shailene Woodley e Theo James, ambientato in
un futuro distopico post apocalittico.
Il film è il sequel di
Insurgent del 2015, ed è la trasposizione cinematografica
della prima parte del romanzo Allegiant, di Veronica Roth,
terzo e ultimo della serie.
Torniamo a parlare di
The Divergent Series, la saga basata sui
romanzi scritti da Veronica Roth, il cui futuro
sembra ancora non essere del tutto chiaro. Nonostante la Lionsgate
abbia infatti deciso di rilanciare il franchise con un film tv che
farà da apripista ad una serie spin-off sempre per il piccolo
schermo, i fan della saga continuano a chiedersi se le star dei
primi tre film passati al cinema saranno in qualche modo coinvolte
anche in questo nuovo progetto.
Sull’argomento è tornata la
protagonista Shailene
Woodley dopo le miriadi di dichiarazioni rilasciate
nelle ultime settimane. In occasione di una recente ospitata
televisiva, l’attrice ha specificato: “Non hanno ancora deciso
nulla. Quindi è davvero prematuro parlarne, anche perché rispetto
la Lionsgate e tutte le persone coinvolge in Divergent. Non sono
sicura del tipo di direzione che vogliono intraprendere. Quindi,
siamo tutti in una sorta di limbo per adesso”. Poi ha
aggiunto: “Non so se apparirò in una eventuale serie tv. Io ho
firmato per raccontare l’intera storia di Tris, e mi piacerebbe
poterlo fare. Niente mi renderebbe più felice”.
L’ultimo film della saga arrivato
al cinema è The Divergent Series – Allegiant diretto da Robert
Schwentke, con protagonisti Shailene Woodley e Theo James, ambientato in
un futuro distopico post apocalittico. Il film è il sequel di
Insurgent del 2015, ed è la trasposizione cinematografica
della prima parte del romanzo Allegiant, di Veronica Roth,
terzo e ultimo della serie.
Arriva al cinema distribuito da Eagle Pictures The Divergent
Series: Insurgent secondo capitolo del franchise con
protagonistiShailene
Woodley, Theo James e Kate Winslet.
Alla fine di
Divergent abbiamo lasciato Tris (Shailene
Woodley) su un treno in corsa diretto fuori dalla
città scossa dagli attacchi macchinati dagli Eruditi. Nei suoi
occhi tanta speranza, ma anche dolore: sua madre è stata uccisa
davanti a lei, è rimasta senza una fazione, ed è costretta a
scappare dalla perfida Janine (Kate
Winslet) che minaccia l’esistenza degli Intrepidi
ribellati al suo regime.
The Divergent Series:
Insurgent, secondo film basato sulla trilogia di
Veronica Roth, riparte proprio da qui, ritrovando
Tris che insieme al suo amore ed ex istruttore degli Intrepidi
Quattro (Theo
James), suo padre Marcus (Ray
Stevenson), al fratello Caleb (Ansel
Elgort) e al nemico/amico Peter (Miles
Teller) vengono accolti dai Pacifici. Giusto per
ricordare, in questa società distopica, gli uomini vengono divisi
in fazioni in base alle loro attitudini, in modo da stabilire un
ordine. Ovviamente la protagonista Tris è diversa: lei è una
Divergente, una persona incline a tutte le personalità e quindi una
minaccia.
In The Divergent Series:
Insurgent, diretto da Robert Shwentke,
Tris insieme a Quattro inizia un viaggio per unirsi alle altre
fazioni e ribellarsi a Janine. Ma da subito Tris, tormentata dagli
incubi, capisce che lei è letale e chi le rimane accanto è in
pericolo. Intanto Janine è alle prese con una scatola misteriosa.
The Divergent Series: Insurgent mantiene un buon
ritmo per tutta la sua durata, trascinandoci in momenti con grande
suspense e coinvolgendoci nel modo giusto nella loro realtà.
Shailene Woodley rimarca con forza il suo
essere primadonna, reduce di diversi successi tra il primo episodio
e questo, mettendo in ombra i suoi colleghi maschi. Le tiene testa
solo la grande Kate Winslet, con il suo cipiglio
impassibile che scompare solo per dare spazio ad un sorriso
beffardo.
Nel cast anche Octavia Spencer, Naomi Watts, Daniel Dae Kim e
Suki Waterhouse. Il vero problema di The
Divergent Series: Insurgent, che non è poi del film in sé
ma del franchise, è che durante la visione vengono alla mente
situazioni simili già conosciute in altre storie del genere
distopico. Sono tantissimi gli elementi che di volta in volta
ricordano Hunger Games, o The Mazer
Runner, o ancora The Giver,
che avrebbe molto da rivendicare essendo stato scritto anni prima
rispetto a tutte queste saghe da milioni di dollari al botteghino.
Come prodotto indipendente dalle dinamiche di franchise,
The Divergent Series: Insurgent è un buon
film, che sarà molto apprezzato dagli amanti del genere. Si
consiglia, prima della visione, di mettersi al passo con il primo
film, perché le domande che vi affolleranno la mente saranno
tante!
La cosiddetta The
Divergent Series è stata una delle più popolari serie
cinematografiche giunte al cinema nello scorso decennio e
incentrate su elementi come una società distopica e un contesto
fantascientifico. Tratta dai romanzi della scrittrice
Veronica Roth, la serie si compone di tre film,
intitolati Divergent,
Insurgent e Allegiant. Usciti in sala tra il 2014 e il 2015,
questi hanno contribuito a lanciare la carriera dell’attrice
Shailene Woodley, come anche di alcuni suoi
comprimari.
Pubblicata tra il 2011 e il 2013, la
trilogia di Divergent incontrò subito il favore dei
lettori attratti dal genere, che potevano ritrovare nelle storie
narrate dalla Roth atmosfere simili a quelle di Hunger Games
e Maze Runner.
Tale successo, spinse la Summit Entertainment ad acquisirne i
diritti, con l’intenzione di dar vita ad una trasposizione
cinematografica cavalcando l’onda del successo del genere. Il
processo di scrittura, inoltre, trovò favorevole l’autrice, la
quale si dichiarò entusiasta di quanto la trama dei film cercasse
di seguire quanto più fedelmente possibile quella dei romanzi.
Una volta arrivati in sala, i film
diedero vita ad un buon successo economico. A fronte di un budget
complessivo di 305 milioni di dollari, i tre film incassarono a
livello globale circa 765 milioni. L’ultimo dei tre, tuttavia, andò
incontro ad un minor favore di pubblico, risultando un deciso flop
rispetto ai precedenti due. Esso, inoltre, rappresentava la
prima parte del terzo romanzo ed era infatti previsto un quarto film,
intitolato Ascendant, che avrebbe dovuto coprire la
seconda parte e concludere la storia. Dato il calo d’interesse
nei confronti della saga, tuttavia, questo venne ufficialmente
cancellato nel 2017.
The Divergent Series: la
trama dei film
Divergent (2014)
Ambientato in futuro distopico, il
primo film introduce la città di Chicago, sopravvissuta ad un
disastro apocalittico e ora protetta da alte mura contro gli
attacchi esterni. Qui, per controllare la popolazione e mantenere
la pace è stato adottato un innovativo sistema. I cittadini sono
infatti divisi in cinque fazioni, sulla base delle loro naturali
predisposizioni, che assicurano un forte equilibrio sociale. La
giovane Beatrice Prior è nata nella fazione degli
Abneganti, e suo padre Andrew è un membro di
spicco nel consiglio cittadino. Tuttavia, nel momento in cui si
sottopone a un test preliminare, che guida i giovani sulla scelta
futura, la ragazza risulta essere una Divergente ovvero una persona
che possiede la capacità di adattarsi a più fazioni.
Sfortunatamente per lei, i
Divergenti sono visti come un pericolo per la stabilità di Chicago.
Inizialmente decisa a mantenere il segreto, la giovane si trova
però costretta a prendere una posizione nel giorno della Cerimonia
della Scelta. A questo punto, sostenuta da suo fratello
Caleb, la giovane decide di entrare a far parte
degli Intrepidi, rinnegando la sua famiglia. Per dimostrare di
essere all’altezza della fazione scelta, però, la giovane si trova
a dover superare diverse prove particolarmente complesse. In ciò
sarà aiutata dal supervisore Quattro, e da alcuni
amici incontrati durante il percorso, ma non mancheranno per lei
anche ostacoli, rappresentati in particolare dallo spietato capo
degli Eruditi, Jeanine Matthews.
Insurgent (2015)
Nel secondo film della trilogia,
Insurgent,
Jeanine Matthews possiede ora il controllo di Chicago. Il leader
degli Eruditi è ora decisa a scovare tutti i Divergenti della
città, condannandoli all’esilio. Tris, nuovo nome assunto da
Beatrice, Caleb, Peter e Quattro sono riusciti a fuggire e a
trovare rifugio presso Johanna Reyes, capo dei Pacifici. La loro
latitanza, tuttavia, pone sempre più a rischio gli equilibri della
città e fuggire è un’opzione che non può essere perseguita a lungo.
In tutto ciò, Tris scopre di possedere uno speciale potere in grado
di aprire una secolare scatola che contiene un messaggio segreto da
parte degli antenati.
Nel momento in cui la crudele
Jeanine minaccia di uccidere tre innocenti al giorno, per tutti i
giorni in cui la ragazza rifiuterà di consegnarsi agli Eruditi,
questa decide di uscire allo scoperto. Il gruppo di ribelli riesce
ora ad entrare in contatto con un manipolo di Esclusi, capeggiati
da Evelyn. Mentre il gruppo tenta di trovare un modo per rispondere
all’attacco della spietata rivale, gli equilibri tra di loro si
spezzeranno e riformeranno in modo imprevedibile, e ben presto
ognuno di loro sarà costretto a riconsiderare le proprie
certezze.
Allegiant (2016)
Allegiant ha
inizio in seguito all’apertura della misteriosa scatola lasciata in
eredità dagli antenati. Grazie a questa, Tris e tutta la
popolazione di Chicago scoprono di essere il frutto di un
esperimento atto a riportare la razza umana alla purezza originale.
La giovane sembra dunque possedere le caratteristiche che gli
scienziati ricercano da secoli, e grazie a cui si aspira a
riportare nuova vita nel genere umano. Libera di varcare le soglie
della città, Tris raggiunge dunque il Dipartimento di Sanità
Genetica, desiderosa di andare fino in fondo ai misteri di questa
faccenda.
La sua ricerca, tuttavia, la porterà
ad entrare in contrasto con quelli che credeva fossero suoi amici.
Christina, infatti, inizia ad essere invidiosa del dono dell’amica,
mentre Quattro non riesce ad accettare il fatto che lei si fidi
così ciecamente delle parole degli scienziati. Entrata in contatto
con il capo del Dipartimento, David, la giovane si renderà conto
che non tutta la verità è stata detta, e ci sono ancora
sconvolgenti verità sul suo passato che devono venire a galla. Nel
frattempo, a Chicago, Evelyn ha preso il controllo della città, e
Quattro aspira ad unirsi a lei. Giunta a questo punto del suo
percorso, Tris dovrà decidere per chi vale la pena combattere e
sacrificarsi.
The Divergent Series: il
cast dei film
Per il ruolo di Tris, i produttori
avevano in mente un solo nome, quello di Shailene
Woodley. L’attrice, tuttavia, non era convinta di
voler accettare la parte. Dopo aver parlato con la sua amica
Jennifer
Lawrence, protagonista di Hunger Games, si
convinse a ricoprire il ruolo di Tris. Per il personaggio di
Quattro, invece, venne scelto l’attore Theo James,
il quale accettò di partecipare a condizione che gli venisse
permesso di girare da sé anche le scene più complesse, senza
ricorrere a controfigure. Infine, tra i protagonisti, si annovera
Miles
Teller, nel ruolo di Peter. Questi, inizialmente, si
era candidato per la parte di Quattro, e non era certo di voler
accettare altrimenti. Venne tuttavia convinto dalla Woodley, con la
quale ha una solida amicizia.
Per il ruolo della perfida Jeanine
Matthews i produttori scelsero invece la premio Oscar Kate
Winslet. Per lei si trattava del primo ruolo da
cattiva della sua carriera, e per poter risultare più convincente
decise di mantenere una certa distanza dagli altri attori, evitando
di comportarsi in modo troppo dolce nei loro confronti. A dar vita
a Caleb, fratello della protagonista, è invece l’attore Ansel
Elgort. Questi ebbe qui modo di stringere un ottimo
legame con la Woodley, che avrebbe poi recitato nel ruolo della sua
fidanzata nel film Colpa delle
stelle.
Nei film sono poi presenti gli
attori Zoë
Kravitz nei panni di Christina, Jai
Courtney in quelli di Eric, Maggie
Q nel ruolo della dottoressa Tori, e Ashley
Judd per il personaggio di Natalie Prior. A partire dal
secondo film, si aggiungono poi anche gli attori Naomi Watts
nel ruolo di Evelyn, la quale indossò una parrucca scura per
l’occasione, la premio Oscar Octavia
Spencer nei panni di Johanna, e Rosa
Salazar in quelli di Lynn. Nel terzo film sono invece
presenti Jeff Daniel nel ruolo dello scienziato
David, e Bill
Skarsgård nei panni di Matthew.
The Divergent Series: le
differenze con i libri
Nell’adattare i tre romanzi della
Roth, come al solito, si sono rese necessarie alcune modifiche ai
personaggi o agli eventi della storia. Ciò è motivato dalla
necessità di rendere più cinematografici tali elementi, andando
così incontro ad un maggior favore di pubblico. Nonostante ciò,
l’autrice dei libri si è dichiarata soddisfatta delle modifiche
attuate e degli sforzi volti a mantenere una generale fedeltà ai
testi letterari di riferimento. Ciò che per lo studios di
produzione era invece assolutamente necessario attenuare era
l’atmosfera eccessivamente cupa e la violenza troppo presente.
L’intento, infatti, era quello di realizzare dei film che non
ottenessero restrizioni di pubblico e fossero così fruibili da
tutti.
Tra i primi e più significativi
cambiamenti, vi quello relativo al rapporto tra le fazioni. Per
accentuare il conflitto tra gli appartenenti a gruppi diversi, si è
infatti tenuto a sottolineare in più occasioni quanto tra questi vi
siano nette divisioni, tanto nello stile di vita che nel pensiero.
Oltre a questo, è la natura dei personaggi ad aver subito talvolta
radicali trasformazioni nel passaggio dalla pagina allo schermo. La
più evidente è probabilmente quella relativa al personaggio di
Peter. Nei libri, infatti, questo viene descritto come un vero e
proprio mostro, dedito alla violenza e al tradimento. Per i film
tali elementi non vengono ignorati, ma sono certamente addolciti
dalla presenza di un marcato umorismo che contraddistingue il
personaggio e lo fa risultare più umano.
Differenze si ritrovano anche nei
confronti del carattere di Quattro. Alla fine del film, infatti,
questi viene visto dar luogo ad un atto di gentilezza nei confronti
del severo padre. Tale umanità in più favorisce l’identificazione
del pubblico con il personaggio, che assume ancor di più i
connotati di un eroe. Un’altra significativa differenza è
riscontrabile nelle prove che Tris si trova a dover affrontare per
poter entrare a far parte degli Intrepidi. Per il film era infatti
essenziale trovare delle soluzioni visivamente accattivanti e più
coinvolgenti per il pubblico. Ecco dunque che nasce l’idea per la
scatola di specchi in cui la protagonista si trova rinchiusa.
The Divergent Series: dove
vedere i film in streaming
Per gli amanti della saga, o per chi
volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. I film di The Divergent Series
sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video, Now TV e Infinity.
Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarli in totale comodità e al
meglio della qualità video. Il primo
capitolo, Divergent, è invece
presente nel palinsesto televisivo di martedì 16
agosto alle ore 21:00 sul
canale 20 Mediaset.
La Lionsgate ha annunciato
cambiamenti nelle date di uscita di due titoli importanti: la
release dell’ultimo capitolo di The Divergent Series: Ascendant e
del primo film dei Power
Rangers è stata infatti posticipata.
Power Rangers, la
cui uscita nelle sale americane era prevista per il 13 gennaio 2017
dopo un primo slittamento di sei mesi, farà il suo debutto il 24
marzo 2017. Lo slot era occupato in precedenza dal quarto capitolo
di The Divergent
Series: Ascendant, che invece entrerà
direttamente nella competizione estiva esordendo il 9
giugno 2017.
Resta invece confermata la data di
uscita del terzo capitolo del franchise con Shailene Woodley, The Divergent Series: Allegiant,
prevista a marzo 2016. Anche i primi due film della serie sono
usciti in questo modo, incassando 600 milioni di dollari ai
botteghini di tutto il mondo.
Intanto, procede la lavorazione di
Power Rangers da Dean
Israelite, che ha reclutato cinque giovani attori per
interpretare i cinque ranger.
The Divergent Series:
Allegiant, terzo film di uno dei franchise più pasticciati
degli ultimi anni, rappresenta la prima parte dell’ultimo libro
della saga “inventata” da Veronica Roth Se per
inventata si intendono le vicende di una giovane eroina che vive in
un mondo futuristico diviso in fazioni in competizione tra loro e
facenti capo ad un crudele dittatore. Vi ricorda qualcosa? No, non
è HungerGames.
C’era una volta il Grande Fratello.
Il libro di Orwell, 1984, sembra aver fatto più
danni di quanti l’autore avrebbe mai potuto immaginarsi. Il genere
distopico, cui il romanzo orwelliano dette inizio, ha generato una
lunga serie di proseliti che dal cartaceo hanno poi spesso
intrapreso la strada per il grande schermo. Così avviene anche per
la serie di Divergent, trilogia di libri
trasformata – per amor di quattrini – in quattro film, il cui
ultimo capitolo Ascendant arriverà nelle
sale nel 2017.
Per la regia di Robert
Schwentke, in The Divergent Series:
Allegiant la storia ci catapulta immediatamente nel clou
dello scontro tra Esclusi e Alleanti, senza dare la minima
possibilità a chi non abbia letto i libri di ricordare dove si
fosse interrotto il film precedente né cosa siano esattamente
queste due fazioni. Così, tra dialoghi pieni zeppi di etichette
come Divergenti, Esclusi, Abneganti, Alleanti, Puri e Danneggiati,
ed effetti speciali degni del peggior Michael Bay, il pubblico in
sala è costretto a sorbirsi due interminabili ore di un film dove i
protagonisti Shailene Woodley e Theo
James pare abbiano dimenticato come si recita, mentre
attori del calibro di Jeff Daniels e Naomi Watts sono svogliati e poco
espressivi.
The Divergent
Series: Allegiant un film che vorrebbe essere fantascienza
ma che di essa non ha nulla, a cominciare dalla violenza e dal
sesso assenti in ottemperanza al visto della censura, per
continuare con un fastidioso perbenismo di fondo che rende
simpatico l’unico personaggio, quello interpretato dal bravo
Miles Teller, che ha il coraggio di essere
crudele fino in fondo.
E se il romanzo, per amor di
onestà, si rivolge ad un pubblico di giovani adulti, il film
strizza l’occhio ad un pubblico più maturo, con citazioni
pretestuose tra le quali spicca su tutte il riferimento a
Gattaca, nella raffazzonata spiegazione
del tentativo di perfezionamento genetico sperimentato dagli
scienziati.
Ma un argomento così valido, che
avrebbe ampiamente potuto essere sfruttato, viene scalzato dal la
messa in scena di inseguimenti e battaglie senza capo né coda, dove
la mediocrità regna incontrastata. Da evitare. Per chi ama la
fantascienza e per chi vi si avvicina per la prima volta; su temi
analoghi si confrontino piuttosto il classico
Fahrenheit 451 e il meno conosciuto
Equilibrium.
Eagle Pictures e Leone Film
Group annunciano l’uscita in home entertainment del terzo
episodio della saga di The Divergent Series:
Allegiant, nata dalla penna della giovane scrittrice
statunitense, Veronica Roth. Una saga che vede una nutrita fanbase
in ascesa e che ha registrato incassi cinematografici crescenti ad
ogni episodio.Da domani 3
agosto The Divergent Series: Allegiant, sarà
disponibile in DVD e in Blu-ray, in diverse edizioni che continuano
la tradizione delle precedenti uscite. Oltre al DVD standard,
infatti, saranno disponibili il DVD Special Edition con diversi
contenuti esclusivi, tra cui un approfondimento sull’adattamento
cinematografico dei romanzi di Veronica Roth; il Blu-ray Special
Edition, che include, tra gli altri, un contenuto dedicato agli
effetti speciali del film; e una preziosa Steelbook Edition del
Blu-ray.
In
Allegiant, Beatrice Prior e Tobias Eaton si avventurano in un mondo
a loro nuovo e sconosciuto, al di fuori della recinzione che
circonda Chicago: qui vengono presi in custodia da un’agenzia
misteriosa conosciuta come il Dipartimento di Sanità Genetica che
vanifica le loro precedenti convinzioni per rivelare nuove e
sconvolgenti verità. Nel terzo capitolo, che riprende le vicende
esattamente dal finale di Insurgent, tornano Tris, Quattro e tutti
gli altri protagonisti della serie di Divergent alle prese con il
coraggio, la lealtà, il sacrificio e l’amore. Allegiant, diretto da
Robert Schwentke, vede il ritorno di Shailene Woodley nel ruolo di Tris e
Theo James come Quattro insieme a Zoë
Kravitz, Naomi Watts, Jeff Daniels, il Premio Oscar
Octavia Spencer, Ray Stevenson, e Miles Teller.
In
entrambe le versioni il prodotto rientra nella promozione
“30lafortuna” realizzata da Eagle Pictures per festeggiare
il suo trentesimo anniversario. Per tutto il 2016 acquistando i
prodotti novità con lo speciale bollino “30lafortuna” si potranno
ricevere vantaggi immediati e aggiudicarsi premi ogni 3 e
30 giorni e partecipare all’estrazione finale di una
crociera nel Mediterraneo. Maggiori informazioni su
“30lafortuna” sono disponibili su www.30lafortuna.it.
Contenuti Speciali – DVD
Special Edition
Allegiant: dal libro al film – La battaglia a bordo del
Bullfrog – Nella periferia – La fuga: oltre la recinzione – Alla
scoperta di un nuovo look – La musica di Allegiant –
Trailer
Contenuti Speciali – Blu-ray Special Edition
Allegiant: dal libro al film – La battaglia a bordo del
Bullfrog – Nella periferia – La fuga: oltre la recinzione – Alla
scoperta di un nuovo look – La musica di Allegiant – Alla scoperta
del futuro: effetti e tecnologia – Personaggi in conflitto – Il
prossimo capitolo: il cast e i personaggi – La costruzione del
dipartimento – Trailer
Eagle Pictures e
Leone Film Group annunciano
l’uscita di The Divergent Series:
Allegian in home entertainment del terzo
episodio della saga di Divergent, nata dalla penna della giovane
scrittrice statunitense, Veronica Roth. Una saga che vede una
nutrita fanbase in ascesa e che ha registrato incassi
cinematografici crescenti ad ogni episodio.
The
Divergent Series: Allegiant sarà disponibile in DVD
e in Blu-ray.
Il film
sarà in diverse edizioni che continuano la tradizione delle
precedenti uscite. Oltre al DVD standard, infatti, saranno
disponibili il DVD Special Edition con diversi contenuti esclusivi,
tra cui un approfondimento sull’adattamento cinematografico dei
romanzi di Veronica Roth; il Blu-ray Special Edition, che include,
tra gli altri, un contenuto dedicato agli effetti speciali del
film; e una preziosa Steelbook Edition del Blu-ray.
In
The Divergent Series: Allegian, Beatrice
Prior e Tobias Eaton si avventurano in un mondo a loro nuovo e
sconosciuto, al di fuori della recinzione che circonda Chicago: qui
vengono presi in custodia da un’agenzia misteriosa conosciuta come
il Dipartimento di Sanità Genetica che vanifica le loro precedenti
convinzioni per rivelare nuove e sconvolgenti verità. Nel terzo
capitolo, che riprende le vicende esattamente dal finale di
Insurgent, tornano Tris, Quattro e tutti gli altri protagonisti
della serie di Divergent alle prese con il coraggio, la lealtà, il
sacrificio e l’amore. Allegiant, diretto da Robert
Schwentke, vede il ritorno di Shailene
Woodley nel ruolo di Tris e Theo James come Quattro
insieme a Zoë
Kravitz, Naomi Watts, Jeff Daniels, il Premio Oscar
Octavia Spencer, Ray Stevenson, e Miles Teller.
In
entrambe le versioni il prodotto rientra nella promozione
“30lafortuna” realizzata da Eagle Pictures per festeggiare
il suo trentesimo anniversario. Per tutto il 2016 acquistando i
prodotti novità con lo speciale bollino “30lafortuna” si potranno
ricevere vantaggi immediati e aggiudicarsi premi ogni 3 e
30 giorni e partecipare all’estrazione finale di una
crociera nel Mediterraneo. Maggiori informazioni su
“30lafortuna” sono disponibili su www.30lafortuna.it.
Contenuti Speciali – DVD Special Edition
Allegiant: dal libro al film – La battaglia a bordo del
Bullfrog – Nella periferia – La fuga: oltre la recinzione – Alla
scoperta di un nuovo look – La musica di Allegiant –
Trailer
Contenuti Speciali – Blu-ray Special Edition
Allegiant: dal libro al film – La battaglia a bordo del
Bullfrog – Nella periferia – La fuga: oltre la recinzione – Alla
scoperta di un nuovo look – La musica di Allegiant – Alla scoperta
del futuro: effetti e tecnologia – Personaggi in confl itto – Il
prossimo capitolo: il cast e i personaggi – La costruzione del
dipartimento – Trailer
Cattive notizie per The
Divergent Series, la saga cinematografica basata sui
romanzi di Veronica Roth e con protagonista
Shailene Woodley.
Secondo quanto riportato da Variety,
infatti, la Lionsgate avrebbe interrotto le riprese di
Ascendant, annunciato quarto capito
nonché seconda parte di Allegiant, con
l’obiettivo di ripianificare l’intero futuro del franchise. Stando
alla fonte, la major vorrebbe riavviare la saga con un film per la
televisione che farà da apripista ad una serie spin-off sempre per
il piccolo schermo.
La notizia non sorprende più di
tanto se si pensa ai disastrosi risultati ottenuti da
The Divergent Series Allegiant al box
office: il film, infatti, aveva aperto con 29 milioni negli States,
quasi la metà dell’incasso d’esordio dei primi due capitoli. Come
conseguenza, la Lionsgate aveva drasticamente ridotto il budget per
la realizzazione di Ascendant: dai 110 milioni spesi per
realizzare Allegiant, si era deciso di tornare agli 85
milioni utilizzati per il primo film della saga.
Non sono da sottovalutare neanche
tutti i problemi che la produzione ha dovuto affrontare negli
ultimi mesi, come la scelta di Robert Schwentke
(regista di Insurgent e
Allegiant) di abbandonare il progetto e
lasciarne le redini a Lee Toland Krieger (regista
di Adaline L’eterna giovinezza).
L’intenzione della Lionsgate è
quella di chiudere la storia con i protagonisti attuali e
introdurre contemporaneamente un nuovo cast che sarà al centro
della serie televisiva ambientata nel medesimo universo
post-apocalittico. Al momento non sappiamo se Shailene
Woodley, Theo James e gli altri protagonisti del franchise
cinematografico saranno effettivamente coinvolti nella nuova
produzione televisiva.
La Lionsgate ha diffuso un nuovo
spot tv di The Divergent Series
Insurgent, secondo capitolo del franchise di successo
con Shailene Woodley e Kate Winslet.
https://www.youtube.com/watch?v=87PlydtcjXA
In corsa contro il tempo, i due
giovani devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha
sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno
di tutto per fermarli. Condizionata dalle scelte compiute, ma
decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco,
affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e
le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo, mentre il
sistema delle fazioni, fino a quel momento ben oliato, comincia a
mostrare delle falle. Oltre a
Shailene Woodley e
Theo James, stelle in ascesa del firmamento di
Hollywood, la pellicola vede protagonista anche la new entry
Naomi Watts,, nel ruolo della madre di Quattro,
Evelyn, leader degli Esclusi. Nel cast anche
Kate Winslet,
Miles Teller,
Octavia Spencer,
Ansel Elgort,Jai Courtney,
Zoë Kravitz,
Maggie Q, Ray Stevenson e Rosa Salazar.
La sinossi ufficiale del film:
Una scelta può cambiare il destino di una persona… o
annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno
affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca
disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di
venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con
l’orrore per quello che è stata costretta a fare. Ora che la guerra
tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal
passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare
completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe
costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.
The Divergent Series Insurgent, la
cui regia è stata affidata a Robert Schwentke
(R.I.P.D, Red) uscirà nelle sale
cinematografiche statunitensi il 20 marzo 2015 nei formati 2D e
3D.