Da
lunedì 10 aprile il grande cinema dei fumetti arriva su Rai4 con
una serie di appuntamenti legati ai più amati cinecomix degli
ultimi anni. Supereroi in
Tv.
Lunedì 10 aprile si comincia con un doppio appuntamento
a partire dalle 21:05: Guardiani della Galassia
(2014) e Kick-Ass (2010).
La seconda serata è invece occupata dal cult
Kick-Ass, irriverente avventura metropolitana di un
giovane eroe senza superpoteri, tratto dalla graphic novel di
Mark Millar e John Romita Jr. Kick
Ass – recensione
The
Avengers
L’appuntamento continua
martedì 11 aprile in prima serata con The Avengers (2012), il primo amatissimo film che
raccoglie tutti gli eroi topici dell’Universo Cinematografico
Marvel, da Iron Man a
Hulk, passando per Thor e Captain
America. Leggi la nostra recensione: The
Avengers
Captain America: The Winter
Soldier
I super eroi torneranno
prestissimo con Captain America: The Winter
Soldier (2014), il secondo film dedicato al
super-soldato interpretato da Chris Evans e
diretto dai fratelli Joe e Anthony Russo, tratto
dallo storico fumetto Marvel creato da Joe Simon
e Jack Kirby. Leggi la nostra recensione: Captain
America: The Winter Soldier
Nonostante le critiche che si sono
fatte e che si faranno a questi Oscar 2019 (tutti i
vincitori), i premi che non hanno fatto felici tutti
(e quando mai ci riescono?) e le aspettative deluse, ci sforziamo,
in questa sede, di vedere il “bicchiere mezzo pieno” e cerchiamo di
trovare il bello in una serata alquanto piatta, soprattutto dal
punto di vista dello spettacolo.
Nonostante le critiche che
il film Marvel Studios ha ricevuto, è
importante sottolineare come i premi che gli sono stati assegnati
hanno contribuito ad abbattere altri piccoli muri nell’assegnazione
dell’Academy Awards, premiando anche due donne di colore che hanno
segnato la storia, prime in categoria. La costumista Ruth Carter e
gli scenografi Hannah Beachler e Greg Berry ringraziano.
Il film segna anche l’ingresso del
cinemcomic nell’Olimpo dell’Academy, evento che era nell’aria da
diversi anni. Il Cavaliere Oscuro ha per la prima volta accostato
il genere al premio, grazie all’interpretazione di Heath Ledger, e
mentre Wonder Woman e Logan ci sono andati vicini
nell’epoca d’oro del cinecomic, Black Panther ha compiuto
l’impresa. Al di là dei meriti del film, è comunque un passo
importante per gli Oscar che diventano sempre più rappresentativi
dello spettatore.
Spider-Man: Un nuovo universo
Quest’anno il colpo grosso
lo ha portato a casa Sony Pictures, che con il film sull’Uomo Ragno
co-creato dall’italiana Sara Pichelli, ha sbaragliato, giustamente,
lo strapotere Disney e ha conquistato una statuetta attesa quanto
meritata. Anche quest’anno, un pizzico di Italia è salita su quel
palco.
I presentatori di razza
Melissa McCarthy e Brian Tyree
Henry stra-vincono
Il premio ai migliori
costumi è andato a Ruth Carter, per Black Panther, che ha fatto del
personaggio Marvel “un vero re africano”.
Tuttavia lo spettacolo è cominciato prima, con l’annuncio dei
nominati e l’assegnazione del premio da parte di Melissa McCarthy e
Brian Tyree Henry che hanno trascinato il Dolby presentandosi sul
palco con dei costumi che richiamavano tutti i nominati di
categoria.
Se la McCarthy ha prediletto il
costume della regina Anna in La Favorita, Tyree Henry non ha saputo
scegliere, aggiungendo un pezzetto di ogni stile e costume al suo
abbigliamento. Esilaranti.
Suggerimenti per il 2020
Amy Poheler, Tina Fey e
Maya Rudolph hanno presentato il premio alla migliore attrice non
protagonista, vinto da Regina King per Se la strada potesse
parlare. Le tre comedian hanno calcato il palco subito dopo il
numero musicale dei Queen+Adam Lambert, cui è stata affidata
l’inaugurazione del palco.
Ma le tre signore della comedy
americana hanno eclissato Brian May e compagnia: brillanti,
divertenti, causitche e politiche, le tre si candidano a pieno
diritto ad essere le prossime che l’Academy chiamerà per condurre
la serata. Dopotutto ai Golden Globes la coppia Fey/Poheler ha
sempre brillato, e con la Rudolph lo spettacolo e le risate sono
assicurate!
La complicità al Dolby Theatre
“Siamo lontani dal fondo…
adesso”
Se di complicità si deve
parlare, Bradley Cooper e Lady Gaga occupano un posto d’onore a
questo tavolo. I due protagonisti di A Star is Born hanno cantato
dal vivo Shallow, brano di punta dell’intensa colonna sonora
originale del film, che ha anche vinto l’Oscar di categoria. Voce e
pianoforte, Lady Gaga ha incantato il Dolby, nonostante l’evidente
emozione, e con Cooper ha dato vita a un momento elettrizzante. E
non siamo tanti sicuri che sia piaciuto a Irina Shayk…
Que viva Mexico… ancora
Continua la scia positiva
per il Messico agli Oscar. Sono ormai cinque anni che la Stato più
“odiato” da chi vuole rendere grande di nuovo l’America trionfa
agli Academy Awards, e tutto cominciò con Gravity di Alfonso
Cuaron. Dopo la doppietta di Alejandro Gonzales Inarritu e di
Guillermo Del Toro lo scorso anno, Cuaron torna a vincere la
migliore regia con il bellissimo Roma (il film ha vinto anche
Miglior Film Straniero e Migliore Fotografia).
A premiarlo c’era proprio il
fraterno amico Del Toro, che lo aveva già premiato al Festival di Venezia con il Leone d’Oro.
Guillermo ha semplicemente detto: “Oh, questo è un nome che so
pronunciare… Alfonso Cuaron”, tra gli applausi generali e il
sorriso di complicità tra due amici che ce l’hanno fatta.
Pretty in Pink
La Regina d’Inghilterra e il Re di
Atlantide
Helen Mirren e Jason Momoa
formano senz’altro una strana coppia. Un assortimento molto
interessante per i due attori che sono stati chiamati a premiare il
miglior Documentario (Free Solo). Entrambi in rosa, colore
predominante sul red carpet di questa edizione degli Oscar 2019,
sono stai la migliore coppia di presentatori della serata. Merito
della presenza scenica di Momoa e della classe senza tempo di Dame
Mirren.
Julia Roberts
Più passano gli anni e più la Robert,
premio Oscar nel 2001 per Erin Brockovich, sembra diventare
affascinante e luminosa. Sarà che a fine serata tutti sapevamo che
quello che ha annunciato lei (miglior film) era l’ultimo premio da
assegnare, sarà che il suo sorriso è a dir poco contagioso, sarà
che il tono di rosa che ha scelto avrebbe tenuto sveglio chiunque,
l’attrice è una vera e propria calamita da palcoscenico. Inoltre si
è arrogata il compito di “dichiarare chiusa la 91° edizione degli
Oscar”.
Gli effetti di Bohemian Rhapsody su
Hollywood
Opera senza autore
Bohemian Rhapsody è il film che ha
vinto più Oscar in assoluto: 4 statuette. Il film però non ha un
regista, o meglio, nessuno si è ricordato di lui e con buone
ragioni. Bryan Singer, che è atutti gli effetti accreditato come
regista del film, insieme a Dexter Fletcher, è stato condannato alla damnation
memoriae dalla produzione del film, in primis Brian May, che ha
detto chiaramente che il film non è di Singer.
Dal canto suo, Rami Malek si è
dissociato dal lavoro con Singer, parlando di set turbolento. Quel
che è certo che difficilmente ci ricapiterà di vedere un film di
così grande successo con una storia così “losca” alle spalle.
Piuttosto, speriamo che presto la situazione legale del regista
venga chiarita e che possa tornare a lavorare in serenità, o a
pagare per i suoi reati, a seconda di ciò che deciderà la
giustizia.
Un bacio ancora
Dedichiamo questo spazio a
Rami Malek, non perché si sia apprezzata particolarmente la sua
vittoria, ma perché è sembrato uno dei pochi attori che non aveva
fretta di salire sul palco a prendersi il suo premio. Perché?
Sembrava che l’attore avesse decisamente più voglia di pomiciare
con la bella fidanzata, l’attrice Lucy Boynton, sua co-star in
Bohemian Rhapsody.
Un bacio, due, tre, un abbraccio, un
altro bacio e poi lei che sembra dirgli “vai, è il tuo momento, ma
pulisciti il mio rossetto dal mento, prima”. Un siparietto molto
dolce per una coppia che potrebbe durare il tempo di un ciak, ma
che è appena nata (proprio sul set del film) e che suscita grande
tenerezza.
Le emozioni più grandi
La prima volta di Spike Lee
Una vera standing ovation
ha accompagnato Spike Lee per la prima volta sul palco degli
Academt Awards. Premiato con giustificato e trascinante entusiasmo
da Samuel L. Jackson (e Brie Larson), il regista si è aggiudicato
il premio per la migliore sceneggiatura non originale di
BlackkKlansman.
Il discorso di ringraziamento non ha
deluso: deciso, incazzato, diretto, il regista ha ricordato che le
“elezioni del 2020 sono dietro l’angolo” e che tante volte è
necessario “fare la cosa giusta”. Peccato che più tardi, durante la
serata, non si sia risparmiato la stoccata a Green Book (che ha
vinto il miglior film) dicendo che “ogni volta che qualcuno guida”
per lui finisce male. Il riferimento è per A spasso con Daisy, che
vinse ai danni (anche ) di Fa’ la cosa giusta.
Olivia Colman
Se un pari merito doveva
essere assegnato, sarebbe stato giusto darlo nella categoria
Migliore attrice protagonista. La bravissima Olivia Colman ha
“rubato” la statuetta che tutti credevamo destinata a Glenn Close.
Dispiace moltissimo per l’interprete arrivata alla settiman
nomination senza mai aver vinto, ma la sorpresa, la dolcezza e la
commozione della Colman, unitamente all’incredibile performance ne
La Favorita, ci ripagano un po’ dell’amarezza per la Close.
Trascinando con sé sorrisi e
lacrime, Olivia ha offerto il discorso di ringraziamento più
“disordinato” ed emozionato, basta chiedere a Emma Stone, sua
co-star, che con lacrime e un ampio sorriso, l’ha accompagnata con
gli occhi sul palco per il meritato premio.
Con il progredire
della computer grafica e degli effetti visivi, gli studi hanno
iniziato a creare personaggi totalmente in CGI. Alcuni casi sono
perfettamente riusciti: ad esempio, Thanos negli ultimi film dei
Vendicatori appare reale come il resto degli eroi e
dei cattivi sullo schermo. Tuttavia, non tutti i supereroi
CGI sono tecnicamente impeccabili…
Non serve andare
troppo indietro nel tempo: nonostante le grandi tecnologie a
disposizione, anche negli ultimi anni abbiamo visto supereroi CGI
della Marvel e
della DC alquanto discutibili. Ecco una lista dei
peggiori personaggi generati al computer dei film
a fumetti.
The Hulk
Il protagonista del film del 2008
L’incredibile Hulk è tutt’altro che perfetto ma,
quando lo si confronta con la versione di cinque anni prima, il
personaggio sembra un capolavoro. Al tempo, il CGI del film di
Ang Lee, era relativamente impressionante, ma
guardandolo oggi appare davvero buffo. La strana texture della
pelle dell’eroe, il verde brillante o la sovrapposizione tra il
volto di Eric Bana e quello di Hulk non
aiutano per la credibilità.
Se si aggiungono
le variazioni in dimensione (la sua altezza cambia per tutto il
film, a volte accanto a lui Green Goliath sembra un
gigante) questa versione del supereroe Marvel non si salva sotto nessuno aspetto. In
ogni caso, se si considerano i 14 anni intercorsi tra i due
prodotti, She-Hulk è un risultato ancora peggiore.
Kilowog
Il costume di Lanterna
Verde nel suo debutto live-action era terribile, ma era pur
sempre meglio di quelli degli altri membri del CorpodelleLanterne Verdi. Ad esclusione di
Sinestro, il resto del team di supereroi è stato portato
in vita solo con effetti speciali.
La Warner
Bros. ha coinvolto alcuni pezzi grossi del CGI nella
realizzazione dei personaggi, ma i supereroi sembrano più che altro
delle comparse di un video game. Tra tutti, Kilowog è
quello più deludente. Seppur doppiato dal grande Michael
Clarke Duncan, l’eroe tanto amato dai fan non è molto di
più di un cartoon parlante che cammina. Gli effetti CGI sono così
scarsi che la voce di Duncan non sembra nemmeno
provenire da Kilowog. Speriamo che le prossime iterazioni
del personaggio siano migliori, anche se da allora Kilowog
è comparso solo come un cadavere in Justice League di Zack
Snyder.
Cyborg
A proposito di
Zack Snyder, il regista ha scelto di portare in
vita il personaggio di Cyborg con una creazione quasi
interamente VFX. Il piano era ambizioso, ma gli artisti della
Warner Bros. non erano all’altezza e, alla fine,
l’eroe robotico non sembra realistico. Da un lato il volto di
Ray Fisher riesce a trasmettere qualche emozione
umana, dall’alto sembra solo una testa che galleggia su un corpo.
Questo CGI posticcio distrae addirittura
dall’azione sullo schermo.
Justice
League del 2017 ha commesso errori anche peggiori: rendere
Cyborg completamente robotico ha rubato buona parte
dell’umanità del supereroe. Il lato positivo è che queste immagini
sono state decisamente migliorate nel Snyder Cut.
Sabbac
Abbiamo visto
relativamente poco di Sabbac nei trailer e negli spot
televisivi di Black Adam: non c’è da meravigliarsi che il
grande male del film sia stato tenuto nascosto perché il
personaggio è davvero ridicolo da vedere in azione. Sabbac
si colloca tra i più brutti cattivi CGI che
abbiamo visto nei film di supereroi. Se mai ci sarà un sequel di
Black Adam, la CGI dovrà essere
necessariamente migliorata. Al di là dei difetti estetici,
Sabbac non è stata affatto una buona scelta come
antagonista del formidabile anti-eroe di Dwayne
Johnson.
Doomsday
Batman v Superman: Dawn of Justice è un film divisivo, ma
qualcosa su cui siamo tutti d’accordo è che Doomsday è un
mostro deludente. Il personaggio è più simile a uno dei troll de
Il Signore degli Anelli che al cattivo che ha ucciso
l’Uomo d’Acciaio nei fumetti. La CGI è stata un disastro
completo.
Lizard
The
Amazing Spider-Man ha fatto un buon lavoro con il CGI: la
scena del combattimento tra il protagonista e Lizard è un
ottimo esempio. Tuttavia, se ci si avvicina troppo al cattivo del
film si colgono tantissimi difetti.
Inizialmente, le
immagini mostrate in anteprima al Comic-Con
ritraevano un cattivo molto simile alla versione dei fumetti.
Tuttavia, nel film la versione del personaggio proprio non
funziona. Ironicamente, Lizard assomiglia a
Goomba del film Super Mario Bros.: non è affatto
terrificante.
Incubus
Il cattivo di
Suicide Squad è tutt’altro che credibile e non merita
di comperere con la Task Force X. Come se non bastasse, la
CGI di Incubus non è all’altezza della fotografia del
film. Il semidio è goffo e, cosa peggiore, non è lontanamente
minaccioso. Nessuno può prendere sul serio un cattivo simile.
Kro
Com’è possibile
che i Marvel Studios siano in grado di offrire
personaggi incredibili in CGI come Thanos e Hulk
e poi ci propongano Kro per Eternals? Considerando anche il tempo a disposizione –
l’uscita del film è stata rimandata di un anno per la pandemia –
non c’erano scuse per fare un lavoro migliore. L’intera sottotrama
dei Devianti è uno degli elementi deboli del film, ma
Kro è l’elemento peggiore.
Anche se possiamo
apprezzare l’approccio artistico della regista Chloé Zhao, il personaggio che si oppone al
gruppo di supereroi semplicemente non funziona. Dal punto di vista
della CGI, Kro è ai livelli dei VFX degli anni Novanta e
primi Duemila.
Steppenwolf
Nel 2017, la
Warner Bros. cerca di realizzare tutto a buon
mercato e anche per Steppenwolf va al risparmio. Il
personaggio in CGI viene semplificato fin troppo e
quel che ne esce è una versione terribile. Pensando poi alla
Justice League di Zack Snyder, è
ancora più sconcertante vedere la terribile direzione che ha preso
la versione live-action di questo cattivo. Steppenwolf è
un cartoon, è brutto e non è lontanamente minaccioso.
Il mento di
Henry Cavill in Black Adam
Il mento deforme del
supereroe di Henry
Cavill in
Justice League di Joss Whedon che era davvero discutibile…
Fortunatamente, abbiamo avuto modo di rivedere l’eroe in carne ed
ossa nell’ultimo film
Black Adam al cinema proprio in queste settimane.
Deadpool
sta scalando le vette dei box office di tutto il mondo, presto
arriverà anche in Italia e non c’è dubbio che ha già cambiato il
modo di vedere i supereroi al cinema. Un cinecomics supereroistico vietato ai minori era
considerata una vera e propria sfida, dal momento che gli esempi di
vero successo, i film Marvel, si sono semprerivolti a un
pubblico molto molto giovane.
Deadpool,
con il suo Rating-R (vietato ai minori di 17 anni), ha cambiato le
regole, ed è stato una scommessa vinta. Così, nella migliore
tradizione hollywoodiana “formula che vince non si cambia”
e così alla Fox si sta ragionando sull’eventualità di realizzare
altri film con questo rating e sempre ambientati nel mondo dei
fumetti.
Ma quali supereroi si potrebbero
prestare a un film vietati ai minori?
La risposta,
secondo Simon Kinberg, è nella
X-Force. Il film, da tempo in produzione
e che da poco è tornato sulla bocca di tutti grazie all’impegno di
Ryan Reynolds, potrebbe essere quello che meglio
rientra nei progetti della Fox. Kinberg ha infatti dichiarato:
“Penso che ci siano molte storie che potrebbero avere un
Ratingr-R. Non so quali sono, credo che la linea narrativa degli
X-Men sia più su toni drammatici, più PG-13. Ma magari la X-Force
potrebbe essere protagonista di un film PG-17. Chi può
saperlo?”
Per quanto riguarda il film,
sappiamo che Jeff Wadlow
(Kick-Ass) è incaricato di scrivere la
sceneggiatura, che la squadra prevederà anche la presenza di
Deadpool e quindi di Ryan Reynolds e che
probabilmente anche Olivia Munn (Psylocke)
prenderà parte al film.
Si
chiamano Displate e sono degli artwork bellissimi realizzati su
supporti di metallo, come delle tele da pittore che al posto della
tela, appunto, sono fatte di alluminio.
Di seguito vi mostriamo una
collezione di questi particolari oggetti d’arredo realizzati
dall’artista Tom Moore che raffigurano gli eroi
della cultura pop, non solo i supereroi in senso stretto, come Iron
Man o Capitan America, ma anche gli (anti) eroi del mondo del
cinema e della tv.
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Molti sono i volti raffigurati e tra
questi Walter White, protagonista di Breaking Bad, oppure
Daenerys Targareyn, la coraggiosa principessa de Il Trono di
Spade, o ancora l’agente segreto al servizio di sua
Maestà, James
Bond, e ancora Alien e Predator, passando per Boba Fett di
Star
Wars. Qual è il vostro preferito?
Di seguito un video esplicativo
riguardo alla realizzazione di questo particolare pezzo
d’arredo:
L’era dei supereroi al cinema è in
pieno sviluppo e, se fino a ora la Marvel-Disney regnava
incontrastata, adesso altri due universi cinematografici condivisi
si stanno facendo spazio. Testimone di questo avanzamento della
concorrenza è stato il Comic Con che ha messo nero su bianco
l’esistenza e l’organizzazione di altri due mega-gruppi di
supereroi da cinema che proveranno a contrastare lo strapotere
della Disney. Parliamo ovviamente di Dc-Warner e di Marvel-Fox.
Ecco di seguito i tre gruppi
schierati in bella vista. Quale universo cinematografico
preferite?
Gli eroi in forze alla Marvel-Disney
Gli eroi in forze alla DC-Warner
Gli eroi in forze alla Marvel-Fox
Essere dei
supereroi al cinema risulta sempre molto
gratificante: si diventa famosi, si raccolgono consensi e di
guadagnano un sacco di soldi. Ma c’è un lato oscuro della faccenda,
un lato ‘scomodo‘ e il più delle volte è rappresentato
dal costume. Che sia di latex,
prostetico, il CGI o
pesante e ingombrante, il costume dei
supereroi al cinema può essere tanto importante
quanto fastidioso.
Ecco i costumi più scomodi dei
supereroi al cinema
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Tutti questi attori hanno avuto di
che lamentarsi per iloro costumi nel rispettivo cinecomics cui hanno partecipato. Arci nota è
l’avversione di Jennifer Lawrence per il trucco di
Mistica e molto conosciuta è anche la vicenda del costume ‘esploso’
di Olivia Munn, mentre era nei panni succinti di Psylocke. E che
dire delle ore di trucco e prostetica per Paul
Bettany (Vision) e Ron Perlman (Red –
Hellboy)? Davvero dei piccoli momenti di tortura.
Che ve ne pare? Conoscete altri
attori che hanno avuto un brutto rapporto con i loro costumi da
supereroi?
Mr
Sunday Movies ha realizzato un supercut con tutte le vittime di
Luke Skywalker nell’arco della prima trilogia di
Star
Wars. In attesa di rivedere Mark
Hamill nei panni dell’ultimo Jedi, ecco il video:
Star Wars Il Risveglio della
Forzauscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark
Hamill, Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettierecon
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
Dai geniali creatori del film
premio Oscar Spider-Man: Un Nuovo Universo arriva il nuovo
film
d’animazioneSuperconnessi, prodotto
da Sony Pictures Animation e distribuito
da Warner Bros. Entertainment Italia.
Il
film si sofferma sull’importanza delle ‘connessioni’
umane, in un mondo in cui la tecnologia sta prendendo il
sopravvento. Il film è diretto da Mike Rianda (Gravity Falls) e
prodotto da Phil Lord e Christopher Miller, autori
del film Premio Oscar Spider-Man: Un nuovo universo. Distribuito da
Warner Bros. Entertainment Italia, il film sarà nelle sale italiane
nell’autunno 2020.
In Superconnessi,
quando la giovane Katie Mitchell, una ragazza molto creativa, viene
ammessa alla scuola di cinema dei suoi sogni, suo padre Rick,
grande amante della natura, decide che sarà l’intera famiglia ad
accompagnarla in un viaggio attraverso il paese. A loro si uniranno
la madre Linda, ottimista di natura, l’eccentrico fratellino Aaron
e il loro carlino paffuto Monchi. Ma il loro viaggio è interrotto
da un’improvvisa rivolta tecnologica: i dispositivi amati e
utilizzati in tutto il mondo, dagli smartphone agli
elettrodomestici fino a una nuova e innovativa linea di personal
robot, decidono che è il momento di prendere il sopravvento. Con
l’aiuto di due amichevoli robot malfunzionanti, la famiglia
Mitchell dovrà superare i suoi problemi e iniziare a collaborare
per salvare loro stessi e il resto del mondo.
Ormai alla soglia dei
quarant’anni, Romain Faubert (Dany Boon) non sa più come
fare per trovare una donna che possa capirlo e magari amarlo;
vorrebbe una famiglia, dei figli ed il tempo scorre veloce ed
inesorabile. Non gli sono d’aiuto le sue fobie legate all’igiene e
alla salute, Romain infatti è un irrecuperabile ipocondriaco. Non
per caso il suo miglior amico è Dimitri Zvenka (Kad Merad),
il suo esasperato dottore, che in realtà si affanna quotidianamente
per trovare un modo che gli permetta di liberarsi da
quell’esasperante presenza. Dimitri cercherà di istruire Romain
nell’arte della seduzione, lo iscriverà a vari siti di incontri
sino a portarselo dietro in un centro di immigrazione dove svolge
attività di volontariato. Qui, dove il dottore spera di vincere le
paure e le manie che ossessionano Romain, accadrà invece
l’imponderabile che scatenerà una serie di situazioni farsesche che
stravolgeranno la vita di tutti.
Regista, attore e
sceneggiatore di questa simpatica commedia francese, che uscirà
nelle sale il prossimo 13 marzo, è Dany Boon,
autentico mattatore della pellicola. Supercondriaco.
Ridere fa bene alla salute è un film molto simpatico e
divertente, non particolarmente pretenzioso e forse un pochino
scontato, soprattutto riguardo il finale.
Il tema trainante è la solitudine,
quella che vive il protagonista Romain vittima e schiavo delle sue
stesse fobie, manie e paure ingiustificate che gli precludono
normali rapporti con le persone, in particolar modo con il gentil
sesso. Personaggio vagamente autobiografico, Romain è interpretato
dallo stesso regista Dany Boon, il quale ha curato
anche la sceneggiatura e l’adattamento dei dialoghi. La sua
interpretazione è assolutamente apprezzabile, Boom mostra
versatilità ed una grande capacità comica ricercata attraverso
dialoghi brillanti ed un’espressività mimica e facciale non
indifferenti. Molto ben delineati anche gli altri personaggi, tra
cui spiccano le buonissime spalle del protagonista interpretate da
un simpatico Kad Merad e dalla brava Alice
Pol nel ruolo della giovane ed ingenua sorella di
Dimitri.
Come detto
Supercondriaco. Ridere fa bene alla salute
è un film che non vuole ambire a commedia particolarmente
impegnata, ma si prefigge lo scopo di raccontare una storia
semplice e onesta, simpatica, scevra da inutili o stucchevoli
moralismi. Si ride spesso ed in alcuni casi anche di gusto, grazie
alla simpatia dei personaggi e alla buona riuscita di una
sceneggiatura e di dialoghi non sempre banali. Chiaro che il film
non deve essere visto con eccessive pretese e soprattutto ha il
difetto, a nostro avviso, di essere un pochino scontato e
prevedibile ma in fondo il finale ampiamente intuibile è quello che
ogni spettatore si sarebbe augurato…e lo spettatore pagante va
sempre accontentato.
John Malkovich si
unisce al cast di Supercon,
film diretto da Zak Knutson e sceneggiato
dallo stesso Knutson e da Andrew Sipes.
La pellicola seguirà le vicende di
un gruppo di ex star della televisione e fumettisti che si
mantengono frequentando delle convention. L’insolito gruppo viene a
conoscenza di un piano per derubare una convention e cerca di
impedire la rapina, provando ad assicurare alla giustizia un
promoter corrotto e un’icona delle tv ormai in crisi.
Il cast, oltre a John Malkovich,
prevede attualmente Mike
Epps (The Hangover,
Uncle Buck), Maggie Grace
(Taken, LOST),
Russell Peters (Source
Code, Chef), Clancy
Brown (Warcraft, Hail,
Caesar) e CariDee
English (America’s Next Top
Model).
Supercon è
prodotto da Gold Star Films, di Joey Tufaro e
Todd Trosclair, e Momentum Productions di
Susan Gorrell e Maria J.
McDonald.
Parlava, aveva il pilota automatico,
faceva salti acrobatici ed era l’automobile più bella e desiderata
della tv. Supercar ha fatto sognare
tantissimi giovani spettatori, che hanno desiderato con tutto il
cuore possederla. Adesso si scopre il suo segreto custodito dal
pilota più basso del mondo, che guidava la macchina con un volante
aggiuntivo, come quelli dei gokart. eccolo nelle immagini:
[nggallery id=2016]
La vicenda della serie tv inizia con
il salvataggio di un uomo da parte delle industrie Knight, l’uomo è
Michael Arthur Long (interpretato da Larry
Anderson), che viene quasi ucciso da dei criminali. La sua
vita cambia completamente: diventa Michael Knight (interpretato da
David Hasselhoff) ed assieme a KITT, un’automobile
completamente automatizzata e in grado di parlare, controllata da
un’intelligenza artificiale, comincerà una lunga battaglia contro
“le forze del male”.
A distanza di molti mesi arrivano
nuovi aggiornamenti sul possibile film
di SuperCar, l’adattamento
annunciato della nota serie
tv KnightRider, che
sarà prodotto dalla Weinstein Company. Ebbene oggi arrivano
da Schmoes Know notizia in merito al cast del
film. infatti secondo il sito gli attori Chris
Pratt e Danny McBride sono
entrati in trattativa per unirsi al progetto, attualmente ancora in
sviluppo. Pare che il primo sia il nuovo possibile Michael
Knight, mentre il secondo sarà la voce di KITT.
Il film si baserà su una
sceneggiatura scritta Brad Copeland.
Supercar
(Knight Rider) è una serie televisiva
statunitense prodotta tra il 1982 e il 1986, interpretata da
David Hasselhoff.
La vicenda inizia con il salvataggio
di un uomo da parte delle industrie Knight, l’uomo è Michael Arthur
Long (interpretato da Larry Anderson), che viene quasi ucciso
da dei criminali. La sua vita cambia completamente:
diventa Michael Knight (interpretato da David
Hasselhoff) ed assieme a KITT, un’automobile completamente
automatizzata e in grado di parlare, controllata da un’intelligenza
artificiale, comincerà una lunga battaglia contro “le forze del
male”.
Spyglass Media Group ha collaborato
con James Wan e Michael Clear della Atomic Monster
per sviluppare un film basato sulla serie d’azione degli anni ’80
Knight Rider, da noi nota come
Supercar. TJ Fixman, un ex sceneggiatore di
videogiochi, sta adattando la sceneggiatura.
Creato da Glen A.
Larson, Supercar è andato in onda per la
prima volta sulla NBC dal 1982 al 1986 e ha dato inizio alla
carriera di David Hasselhoff. La storia della serie è quella di
un’auto ad alta tecnologia di nome KITT che assiste il
misterioso conducente Michael Knight (Hasselhoff) che combatte il
crimine.
In Italia e in tutto il mondo la
serie è assurta a piccolo cult e ha prodotto spin-off televisivi,
film, videogiochi, libri e ha dato anche il nome a una convention,
nota come la KnightCon. I dettagli della trama di questo film
sono tenuti nascosti, ma si dice che sarà una versione odierna di
quella stessa storia che manterrà il tono anti-istituzione
dell’originale.
La Atomic Monster è al lavoro su
Malignant per Starlight Media e Midas Innovation,
The Conjuring: The Devil Made Me Do It per New
Line Cinema, There’s Someone Inside Your House per
Netflix e Mortal Kombat per New
Line, oltre ad una collaborazione annunciata con Bonelli
Entertainment per una serie su Dylan Dog.
Notizia bomba per gli amanti del serie tv anni 80′, infatti,
arriva oggi una notizia sul possibile adattamento sul grande
schermo della leggendaria serie tv SuperCar con
protagonista David Hasselhoff e
KITT.
Guarda lo spot in italiano del
Super Bowl del film The
Lone Ranger di con
protagonisti Johnny Depp, Armie
Hammer, Helena Bonham Carter e Tom
Wilkinson.
In The
Lone Ranger, Johnny
Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele
amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad
Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un
cast di stelle internazionali tra cui Tom
Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per
“Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di
un Golden Globe; William Fichtner, il
vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James
Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva
in “Jane Eyre” e “Luther”;
Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei
nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in
Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio
2013.
The
Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso
di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a
rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto
(Johnny
Depp) racconta la storia di John Reid
(Armie
Hammer), uomo di legge che divenne leggenda,
trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e
rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta
all’avidità e alla corruzione.
The
Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio
(“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson,
Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric
McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.
Questa notte si è consumata la
partita più attesa negli USA, il famoso SuperBowl e come ogni anno
iniziamo con le carrellate di trailer proiettati durante l’evento
come tiene incollati allo schermo milioni di americani:
Iniziamo con lo spot di Iron
man 3, di cui abbiamo già online una versione
estesa e in italiano:
Arriva al cinema anche in Italia il film Super
del regista James Gunn e con protagonisti un cast nutrito
di volti noti: Liv Tyler, Rainn Wilson, Kevin Bacon e Ellen
Page.
Dopo essere stato abbandonato dalla
moglie (Liv
Tyler) per uno spacciatore di droga seduttore e
psicopatico (Kevin Bacon), Frank D’arbo (Rainn
Wilson) si trasforma e diventa Crimson Bolt. Con una tuta
fatta a mano, una chiave inglese e un’assistente un po’ folle,
Boltie (Ellen Page),
Crimson Bolt si fa strada tra le vie infernali del crimine nella
speranza di salvare la moglie.
Super, il film
Con un concept come questo è quasi
inevitabile trovare molte similitudini con Kick-Ass di
Matthew Vaughn, film irriverente e divertente che
ha entusiasmato il pubblico in questo anno. Gli elementi che
accomunano le due pellicole sono molti, a partire dal personaggio
protagonista che in seguito ad un disagio sociale percepito, decide
di crearsi un alterego in costume con il quale poter essere
accettato dalla società e magari diventare un paladino della
giustizia, ma anche il dolore e la perdita che diventa veicolo
pulsante della narrazione. Allo stesso tempo colpiscono anche gli
approcci totalmente diversi all’interno delle due pellicole. Se da
un lato Vaughn mette in gioco uno stile molto virtuoso e
tecnicamente perfetto, dall’altra il regista Jams Gunn ha un approccio opposto, con uno
stile sporco e totalmente realistico.
Approccio che può rivelarsi un’arma
a doppio taglio, soprattutto quando si racconta un mondo che
sconfina nell’incredibile. Ma è proprio questa la nota positiva del
film: una ricostruzione totalmente realistica della azione e della
narrazione.
Purtroppo, il problema viene fuori
quando l’incredibile sfocia nell’esasperazione del trash e del
cattivo gusto, che diventano difficilmente sopportabili, producendo
più di una nota stonata in tutta la composizione. Quello che viene
fuori è che i due personaggi di Frank (alias Saetta purpurea in
Italiano) e Libby (Saettina) sono completamente fuori controllo,
dei pazzi furiosi che perdono di vista persino l’obbiettivo finale,
ma altrettanto divertenti e incredibilmente ignari di ciò che
combinano, decisamente in linea con gli eroi di Kick-Ass.
Nota positiva sono gli interpreti
del film dall’ormai confermatissimo Rainn Wilson,
strabiliante protagonista di The Office, alla sua aiutante
Ellen Page, fuori di testa quanto basta per un
personaggio come quello, completamente a suo agio nei panni di una
pazza scatenata.
Il
primo trailer ufficiale di Super/Man: The Christopher
Reeve Story è stato diffuso il mese scorso e l’embargo
sulle recensioni provenienti dagli Stati Uniti è stato revocato
prima del debutto nelle sale la prossima settimana.
Con sole 22 recensioni registrate su
Rotten Tomatoes al momento, il primo film ad essere
distribuito sotto il marchio DC Studios è attualmente al
100%.
Diretto dai registi di
McQueen Ian Bonhôte e Peter
Ettedgui, il documentario si concentra sulla straordinaria
vita e carriera del leggendario attore, che è ancora ampiamente
considerato il miglior Superman cinematografico e protagonista del
miglior film dedicato all’Uomo d’Acciaio.
Christopher Reeve
ha interpretato Clarke Kent/Superman in quattro film e le sue
performance rimangono influenti e stimolanti ancora oggi. L’attore
è apparso anche in numerosi altri film dopo aver appeso il
mantello, prima del suo infortunio in un incidente a cavallo quasi
mortale nel 1995 che lo ha lasciato paralizzato dal collo in
giù.
Guarda il
primo trailer di Super/Man: The Christopher Reeve
Story
Dopo il suo incidente,
Christopher Reeve è diventato un attivista
instancabile nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo
spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e
dell’assistenza ai disabili, continuando nel contempo la sua
carriera nel cinema davanti e dietro la macchina da presa.
Ora, il nuovo documentario dei
registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui,
Super/Man: The Christopher Reeve Story, si
concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario
attore e comprende clip di interviste inedite e filmati dietro le
quinte.
Super/Man: The Christopher Reeve Story
debutterà negli Stati Uniti sabato 21 settembre, con repliche il 25
settembre, giorno del compleanno di Reeve. I fan nel Regno Unito
potranno vedere il film nei cinema il 1° novembre, mentre noi
italiani aspettiamo l’annuncio di una distribuzione.
Ecco il trailer di Super/Man: The Christopher Reeve Story, uno
dei film documentari più attesi dai fan dei cinecomics e dai fan del cinema in generale. È
difficile trovare un fan dell’Uomo d’Acciaio che non abbia
considerato Christopher Reeve come il miglior
Superman live-action di sempre, e per molti, la sua interpretazione
dell’iconico supereroe della DC Comics è tra le più grandi che
abbiamo visto in qualsiasi film di fumetti.
Reeve ha interpretato Clarke
Kent/Superman in quattro film e le sue performance rimangono
influenti e stimolanti ancora oggi. L’attore ha recitato in
numerosi altri film dopo aver appeso il mantello, prima del suo
fatale infortunio in un incidente a cavallo nel 1995 che lo ha
lasciato paralizzato dal collo in giù.
Dopo il suo incidente,
Christopher Reeve è diventato un attivista
instancabile nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo
spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e
dell’assistenza ai disabili, continuando nel contempo la sua
carriera nel cinema davanti e dietro la macchina da presa.
Ora, il nuovo documentario dei
registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui,
Super/Man: The Christopher Reeve Story, si
concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario
attore e comprende clip di interviste inedite e filmati dietro le
quinte.
Super/Man: The Christopher Reeve Story è uno
dei film documentari più attesi dai fan dei cinecomics e dai fan del cinema in generale. È
difficile trovare un fan dell’Uomo d’Acciaio che non abbia
considerato Christopher Reeve come il miglior
Superman live-action di sempre, e per molti, la sua interpretazione
dell’iconico supereroe della DC Comics è tra le più grandi che
abbiamo visto in qualsiasi film di fumetti.
Reeve ha interpretato Clarke
Kent/Superman in quattro film e le sue performance rimangono
influenti e stimolanti ancora oggi. L’attore ha recitato in
numerosi altri film dopo aver appeso il mantello, prima del suo
fatale infortunio in un incidente a cavallo nel 1995 che lo ha
lasciato paralizzato dal collo in giù.
Dopo il suo incidente,
Christopher Reeve è diventato un attivista
instancabile nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo
spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e
dell’assistenza ai disabili, continuando nel contempo la sua
carriera nel cinema davanti e dietro la macchina da presa.
Ora, il nuovo documentario dei
registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui,
Super/Man: The Christopher Reeve Story, si
concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario
attore e comprende clip di interviste inedite e filmati dietro le
quinte. Il primo trailer dovrebbe uscire tra qualche ora e di
seguito ecco il poster, condiviso da James
Gunnsu Instagram:
Peter Safran,
co-CEO dei DC Studios, ha dichiarato martedì ai partecipanti al
CinemaCon che Super/Man: The Christopher
Reeve Story, acquisito al Sundance dalla Warner Bros.,
uscirà nelle sale a settembre, ma al momento non è stata
specificata una data precisa. Safran ha però mostrato un commovente
trailer che racconta l’angoscia del figlio di Christopher Reeve dopo l’incidente a cavallo
che ha lasciato l’attore paralizzato, il legame dell’attore con
l’amico Robin Williams e la sua preparazione per il
ruolo dell’Uomo d’Acciaio nel classico di Richard Donner del 1978,
Superman.
La Warner ha acquistato il
documentario per 15 milioni di dollari dal festival di Park City,
come ha riferito
Deadline. Super/Man: The Christopher Reeve
Story è diretto da Ian Bonhote e
Peter Ettedgui, che lo hanno anche co-scritto con
Otto Burnham. Il film è sostenuto da Words +
Pictures (una società di North Road), Passion Pictures e Misfits
Entertainment. Il documentario, come annunciato, presenta filmati
inediti e archivi personali che rivelano come Reeve sia passato da
attore sconosciuto a star del cinema in qualità di supereroe per
eccellenza.
L’attore è poi diventato un
attivista dopo che l’incidente a cavallo lo ha reso tetraplegico e
dipendente da un ventilatore per respirare. Super/Man: The
Christopher Reeve Story è stato uno dei numerosi film
presentati dalla Warner Bros. al CinemaCon, che ha visto la
proiezione di filmati estesi di Furiosa
di George Miller, della saga Horizon
di Kevin Costner, di The
Watchers di Ishana Night Shyamalan, di
Mickey
17 di Bong
Joon-ho e di Beetlejuice
Beetlejuice di Tim Burton.
L’acclamato documentario
Super/Man: The Christopher Reeve Story sta
arrivando sul grande schermo negli USA, ma in un’edizione limitata.
Il film
uscirà ufficialmente nelle sale a settembre, per soli due
giorni.
Esplorando la carriera e la storia
della vita dell’amato attore di SupermanChristopher Reeve, il documentario è stato
presentato in anteprima al Sundance a gennaio. Ha
ricevuto molti elogi, risultando in un indice di approvazione del
100% su Rotten Tomatoes. Ora, altri fortunati avranno la
possibilità di vedere Super/Man: The Christopher Reeve
Story quando uscirà nelle sale il 21 settembre 2024, per
gentile concessione di Fathom Events. Il film
verrà poi proiettato il 25 settembre, nel giorno del 72° compleanno
di Reeves. Non è ancora chiaro se le proiezioni limitate saranno
seguite da un’uscita più ampia e internazionale.
“Tutti sanno che Superman è un
supereroe, ma non vedo l’ora che il pubblico scopra il VERO
supereroe dietro Superman”, ha dichiarato Ray Nutt, CEO di Fathom
Events, in un comunicato rivolto alle proiezioni. “Questo film è
una storia straordinaria che prende una visione profonda immergiti
nell’uomo che Christopher Reeve era veramente e nel coraggio che
dimostrò.”
Il presidente della distribuzione
nazionale Warner Bros., Jeff Goldstein, ha
aggiunto: “È stato proprio in questo studio che ci ha fatto
credere che un uomo potesse volare, e questo documentario rivela
ciò che lo ha reso un vero eroe, dentro e fuori dallo schermo.
Collaborare con i nostri amici di Fathom Events per portare questo
film davvero speciale sul grande schermo è stata un’opportunità che
non potevamo lasciarci sfuggire”.
I registi Ian
Bonhôte e Peter Ettedgu hanno realizzato
il documentario. Pur toccando le diverse parti della vita di Reeve,
c’è una forte attenzione agli anni successivi all’incidente a
cavallo che ha reso l’attore quadriplegico. È una storia molto
emozionante, secondo i critici, anche perché dedica un
approfondimento alla sua amicizia di lunga data con Robin Williams.
Quando Reeve era in ospedale, Williams gli fece visita in veste di
proctologo russo, e la star di Superman in seguito raccontò quanto
l’atto di gentilezza lo avesse fatto sorridere per la prima volta
dopo l’incidente. “Ho sempre pensato che se Chris fosse stato
ancora in giro, Robin sarebbe ancora vivo”, ha detto
Glenn Close del legame tra Reeve e Williams in
Super/Man: The Christopher Reeve Story.
A questo punto speriamo che una
distribuzione italiana riesca a portare il film nelle nostre sale
anche solo per un’uscita speciale di qualche giorno!
Il canale Youtube Bat in the Sun ha pubblicato una nuova puntata di
Super Power Beat Down, confronto diretto
tra supereroi o personaggi potenti dell’immaginario collettivo
popolare.
Questo episodio è stato dedicato
allo scontro Spider-Man vs Darth Maul. Ecco il
video:
Daisy Ridley si
unisce al cast di Super-Normal, produzione
originale Netflix creata e prodotta da Josh
Gad insieme a Dan Lin (Death Note,
Lego Movie): a confermarlo è l’Hollywood Reporter, menzionando
anche i nomi di Gad stesso e Luke Evans. La
sceneggiatura del film, commedia ambientata nel mondo dei
supereroi, è stata affidata ai fratelli Aaron e Jordan Kandell (già
autori di Oceania).
Super-Normal nasce
da un’idea di Josh Gad, che ha sviluppato il progetto con i Kandell
e successivamente convinto i colleghi Ridley (incontrata sul set di
Assassinio sull’Orient
Express) e Evans (partner nel live action de
La bella e la bestia). Le
premesse sembrano ottime, che ne pensate?
Samuel Goldwyn Films ha diffuso il
primo trailer ufficiale di Super Size Me 2: Holy
Chicken!, sequel del documentario uscito nel 2004 scritto,
diretto e interpretato da Morgan Spurlock. Nel
film vengono esplorati i modi in cui l’industria del fast food, la
stessa criticata e testata in prima persona da Spurlock, è riuscita
ad affermarsi come più sana rispetto ad un decennio fa.
Per farlo il protagonista tenta una
strada inaspettata: aprire il proprio ristorante di fast food,
illustrando quanto siano contraddittori ed effimeri certi messaggi
lanciati dalle aziende che promuovono questo presunto rinnovamento
dell’industria alimentare.
Super Size Me 2: Holy
Chicken è stato presentato in anteprima al Toronto Film
Festival del 2017, e sarà distribuito prossimamente da YouTube
sulla sua piattaforma streaming.
Nel corso delle scorse
settimane Universal aveva già annunciato con
gradita sorpresa dei fan
dell’universo Nintendo la volontà di avviare una
forte partnership con la nota azienda nipponica leader nel settore
dei videogiochi, il tutto con l’intenzione di portare alcuni
dei più famosi e visionari scenari videoludici all’interno dei ben
quattro parchi a tema facenti parte del
circuito Universal Studios. Ebbene, ora la
notizia non solo viene confermata come ufficiale dagli stessi
vertici della Universal, ma ecco che la major hollywoodiana ha
deciso di rilasciare alcune indiscrezioni e dettagli relativi al
primo grande progetto in merito, ovvero incorporare l’universo
di Super Mario all’interno del
nuovo Super Nintendo World in prossima
apertura negli Universal Studios Japan.
https://youtu.be/kOkvyRydjt0
Secondo quanto comunicato dalle alte
gerarchie a capo degli Universal Studios il
nuovo Super Nintendo World dovrebbe
omaggiare la mitologia di Super Mario
attraverso due ambienti principali (il Castello di
Bowser, il Castello della Principessa
Peach) seguiti da alcune interazioni tra i personaggi
principali del videogioco con la Principessa
Peach e Toad, includendo
ovviamente moltissimi negozi di souvenir e ristoranti a tema ad
affiancare le principali attrazioni. Alcune voci parlano
addirittura di un simulatore 3D motion-based
per immergere i visitatori nell’estetica dell’universo di
gioco Nintendo.
Attualmente il progetto di un parco
a tema contente le terre dell’universo di Super
Mario antro i confini degli Universal
Studios si trova ancora in fase progettuale, in
quanto Super Nintendo
Worlddovrebbe aprire i battenti in
territorio giapponese non prima del 2020. In
realtà non si tratta della prima volta in cui
gli Universal Studios ospitano al loro
interno l’adattamento di un universo immaginario proveniente dal
mondo dei media, in quanto sia la cittadina
di Springfield proveniente dalla nota
serie The Simpson che
la Diagon Alley del mondo
di Harry Potter avevano debuttato con
successo tra il 2013 e il 2014, grazie a un investimento di
oltre 250 milioni di dollari.
Illumination
Entertainment torna ad aggiornare sul film dedicato a
Super Mario con un lungo elenco di nomi famosi
che andranno a prestare le loro voci ai protagonisti del film
d’animazione.
Il primo nome, che ovviamente darà
voce a Mario, è Chris Pratt, al quale si affianca Anya Taylor Joy che è stata scelta per dar
voce alla Principessa Peach. Seguono a ruota Charlie
Day per Luigi, Jack Black per Bowser. Di seguito
l’elenco completo dei nomi coinvolti nel progetto della divisione
d’animazione Universal:
Chris Pratt nel ruolo di Mario
Anya Taylor-Joy nel ruolo di Peach
Charlie Day nel ruolo di Luigi
Jack Black nel ruolo di Bowser
Keegan-Michael Key nel ruolo di Toad
Seth Rogan nel ruolo di Donkey Kong
Kevin Michael Richardson nel ruolo di Kamek
Fred Armisen nel ruolo di Cranky Kong
Sebastian Maniscalco nel ruolo di Spike
L’uscita nelle sale di Super Mario Bros. è
prevista nel 2022.
Questa la trama ufficiale del gioco:
Il Regno dei Funchi è un
luogo pacifico in cui creature dalla testa a forma di fungo
chiamate Toad vivono in perfetta armonia. Questa pace viene
compromessa da Bowser il malvagio re dei Koopa Troopa e dal
suo esercito che conquista il territorio e trasforma gli abitanti
in blocchi di mattone. Successivamente rapisce la principessa del
regno Peach Toadstool, l’unica in grado di spezzare l’incantesimo
che grava sui Toad. Per molto tempo, nel Regno dei Funghi regnano
le tenebre, ma quando la notizia giunge anche ai due fratelli
italiani Mario e Luigi, questi si dirigono verso i confini del
regno per salvare la principessa. Dopo un lungo viaggio attraverso
8 mondi, Mario e Luigi riescono a raggiungere il castello di Bowser
e a sconfiggerlo in battaglia (facendolo cadere nella lava). È così
che la principessa viene salvata e il Regno dei Funghi riportato
alla pace. Dopo aver compiuto la missione, Mario e Luigi decidono
di rimanere nel Regno dei Funghi per proteggerlo da eventuali
minacce. Il rapporto tra Mario e la principessa Peach diventerà col
tempo amore.