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Sick of Myself: intervista alla protagonista Kristine Kujath Thorp

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Ecco l’intervista a Kristine Kujath Thorp, protagonista di Sick of Myself (qui la recensione), dal 5 ottobre al cinema distribuito da Wanted Cinema e diretto da Kristoffer Borgli.

Dopo l’anteprima mondiale nella sezione Un Certain Regard all’ultimo festival di Cannes, SICK OF MYSELF, an unromantic comedy, propone al pubblico italiano una commedia sentimentale particolare, con un concept elegante ed estremo allo stesso tempo. Un film atipico e originale che ha destato interesse di pubblico e critica, completamente girato in 35 mm. La talentuosa protagonista, Kristine Kujath Thorp – nota per film e serie tv come Fanny (2018), Ninja Baby (2021), The North Sea (2021) The Promised Land (2023) – interpreta il personaggio di Signe, un’anonima cameriera che non esita a utilizzare un mezzo molto pericoloso per farsi notare dal mondo.

Sick of myself è una anti-storia d’amore, tossica e disfunzionale, un’illuminante parabola contemporanea permeata di temi senza tempo quali il narcisismo e l’invidia. “Volevo realizzare una storia spiacevole nel modo più bello possibile”, racconta il regista, il tutto si è fortunatamente tradotto in un bellissimo ritratto di cose terribili”.

Sick of myself, la trama

Signe e Thomas vivono una relazione malsana, in costante competizione tra loro. Il tutto si incrina ancora di più quando Thomas inizia ad affermarsi come artista contemporaneo. In tutta risposta, Signe si lancia in un disperato tentativo di attirare l’attenzione su di sé, anche a costo della sua salute.

Sick of myself: il trailer del film in sala dal 28 settembre

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Sick of myself: il trailer del film in sala dal 28 settembre

WANTED CINEMA porterà nelle sale italiane dal 28 settembre il film Sick of myself, il folgorante lungometraggio d’esordio scritto, diretto e montato dall’artista norvegese Kristoffer Borgli (che in seguito ha realizzato anche Dream Scenario).

Dopo l’anteprima mondiale nella sezione Un Certain Regard all’ultimo festival di Cannes, Sick of myself, an unromantic comedy, propone al pubblico italiano una commedia sentimentale particolare, con un concept elegante ed estremo allo stesso tempo. Un film atipico e originale che ha destato interesse di pubblico e critica, completamente girato in 35 mm. La talentuosa protagonista, Kristine Kujath Thorp – nota per film e serie tv come Fanny (2018), Ninja Baby (2021), The North Sea(2021) The Promised Land (2023) – interpreta il personaggio di Signe, un’anonima cameriera che non esita a utilizzare un mezzo molto pericoloso per farsi notare dal mondo.

Il film è una anti-storia d’amore, tossica e disfunzionale, un’illuminante parabola contemporanea permeata di temi senza tempo quali il narcisismo e l’invidia. “Volevo realizzare una storia spiacevole nel modo più bello possibile”, racconta il regista, il tutto si è fortunatamente tradotto in un bellissimo ritratto di cose terribili”.

Sick of myself, la trama

Signe e Thomas vivono una relazione malsana, in costante competizione tra loro. Il tutto si incrina ancora di più quando Thomas inizia ad affermarsi come artista contemporaneo. In tutta risposta, Signe si lancia in un disperato tentativo di attirare l’attenzione su di sé, anche a costo della sua salute.

Sick of myself sarà nei cinema dal 28 settembre con WANTED CINEMA.

SiciliAmbiente Documentary Film Festival: VIII Edizione da domani al via!

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Manca una settimana dall’inizio del SiciliAmbiente Documentary Film Festival. Un festival di cinema con produzione indipendente, che dal 2009 porta avanti il suo scopo di contribuire alla diffusione di una “cultura della sostenibilità” tramite proiezioni, eventi speciali, mostre, workshop e incontri, tutto a ingresso gratuito a San Vito Lo Capo (TP), in diversi spazi della splendida cittadina balneare.

L’ottava edizione di SiciliAmbiente Documentary Film Festival, dal 19 al 24 luglio 2016, vede 40 film in concorso sul tema dell’ambiente e dei diritti umani tra documentari, corti, animazioni, e i “Bike Shorts”, corti dedicati alla bicicletta come simbolo della mobilità sostenibile, più la sezione di corti per i bambini, “SiciliAmbiente for Kids”, e proiezioni speciali organizzate con i partner. Le opere in concorso, selezionate tra centinaia di proposte provenienti da tutto il mondo, comprendono sottotitoli per il pubblico italiano realizzati dalla produzione e dal team di volontari SiciliAmbiente, impegnato inoltre in diversi altri aspetti fondamentali dell’organizzazione.

Così come fondamentale è la continua collaborazione e il sostegno di istituzioni e organizzazioni come l’Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo dell’Assessorato della Cultura dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, la Direzione Generale Cinema del MIBACT, ARPA Sicilia e Laboratorio Infea, FIAB, ARCI, Amnesty International, la Filmoteca Regionale Siciliana, AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operai e Democratico). Il festival è organizzato dall’associazione culturale Cantiere7 e dalla Demetra Produzioni in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo.

Tra i film in concorso l’anteprima italiana per due produzioni francesi, i documentari Changement de propriétaire di Aurélien Lévêque e Luba Vink e La bibliothèque est à nous di Kaspar Vogler, e per la produzione italiana Dert dei fratelli Stefano e Mario Martone. Fukushima, a nuclear story di Matteo Gagliardi viene trasmesso in tv da Sky Cinema Cult in Italia, Al Jazeera negli USA, e in altri 11 paesi. Tra i corti più premiati finora Sk- Sonderkommando di Nicola Ragone, vincitore del Nastro D’Argento 2015 come miglior film per il formato breve, e Asòmate a la Ventanita (Venezuela) di Tito D’Aloia Galante, Miglior corto internazionale all’Hollywood International Independent Documentary Awards (HIIDA) 2015. Il film di animazione Panorama di Gianluca Abbate vince il Nastro d’Argento 2016, e My grandfather was a cherry tree (Russia) di Olga e Tatiana Poliektova riceve il Jury Award al New York International Children’s Film Festival 2016.

La sei giorni è ricca inoltre di eventi collaterali di alta rilevanza culturale, come la proiezione di un video inedito di Pier Paolo Pasolini dal titolo “Netturbini”, in collaborazione con AAMOD. L’improvvisazione del sassofonista Gianni Gebbia accompagna musicalmente questo evento in anteprima assoluta domenica 24 luglio, dopo la premiazione finale.

La Filmoteca Regionale Siciliana contribuisce all’offerta culturale con una proiezione speciale e un’installazione. Il montato tratto dagli archivi di Mauro Rostagno dal titolo La rivoluzione in onda offre testimonianze pregnanti dell’impegno di Mauro che lavorava per non far cadere la coltre del silenzio sul nulla. La proiezione di venerdì sera, 22 luglio, sarà seguita da un incontro con Laura Cappugi, direttrice della filmoteca, e Alberto Castiglione, regista del filmato. A partire invece dal primo giorno, martedi 19, all’interno degli uffici della Pro Loco il pubblico ammirerà per tutto il Festival una video-installazione realizzata dall’artista visivo Salvo Cuccia intitolata “Deja Vù. Viaggio Fuori Rotta”.

Una tavola rotonda a cura di Arpa Sicilia e Laboratorio Infea nella giornata di sabato 23 luglio mette insieme alcune delle istituzioni e organizzazioni più attente alle tematiche ambientali e agli audiovisivi, tra cui la Fondazione Unesco Sicilia, l’Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo/Sicilia Film Commission, la Filmoteca Regionale Siciliana, l’Arpa Friuli Venezia Giulia, ARCI Commissione Ambiente, FIAB e altri. L’obiettivo è firmare la “Carta di San Vito Lo Capo” in cui si ci impegna ad avviare politiche che favoriscano la produzione di audiovisivi a tematica ambientale al fine di utilizzarli come strumento di educazione ambientale.

Amnesty International realizza due appuntamenti speciali: per tutto il Festival la mostra “Sanaa: la città dai vetri infranti e dai sogni distrutti” sulla guerra in Yemen, a cura della giornalista e fotografa britannico-yemenita Rawan Shaif al-Aghbari.

E sabato 23 la proiezione del film “Né Giulietta Né Romeo” (2015) alla presenza della sceneggiatrice/produttrice/interprete/regista Veronica Pivetti.

A cura dell’ARCI la presentazione di una serie di produzioni del network O.R.A. (Observe Rethink Act), nato nel 2009 da diverse organizzazioni europee tra centri giovanili, riserve naturali, O.N.G. ambientali, organizzazioni di sviluppo sociale, cooperative, collettivi artistici, organizzazioni culturali ed eco-centri. Il concetto di base di ORA è quello di fornire ai giovani la possibilità diretta per osservare il loro contesto (sia a livello locale che internazionale), di ripensare il proprio ruolo (sia come individui che come membri della società) e di agire come cittadini responsabili a rafforzare le loro comunità.

Domenica 24 verranno presentati i primi episodi della web serie collettiva “Sicilia Misteriosa. Ambiente, affari e salute pubblica spiegata ai bambini”, un progetto a cura di Alessandro Aiello e Zoltan Fazekas.

Di sera, la piazza diventerà il palcoscenico per assistere al mapping del Santuario sul tema dell’immigrazione, realizzato da Fabrizio Lupo, con musiche di Mario Bajardi.

Come ogni anno, Navarra Editore organizzerà a SiciliAmbiente presentazioni di libri che seguono un filo conduttore con le tematiche delle proiezioni, alla presenza degli autori. Aperitivi e degustazioni offerti al giardino di Palazzo La Porta precederanno le presentazioni grazie ai partner Olis Geraci e Vini Lauria.

Per il pubblico più ‘dinamico’, FIAB Palermo Ciclabile e YMCA organizzeranno passeggiate ed escursioni in bicicletta tutti i giorni, mentre giovedì 21 ci sarà  la “Passeggiata Ecologica” in collaborazione con Legambiente, dal porto al faro per pulire la spiaggia di San Vito Lo Capo.

Imperdibile anche il Market-Lab 2016, mercato laboratorio per beni realizzati seguendo criteri legati alla sostenibilità, al riciclo e all’uso di materiali poveri, allestito in Piazza del Santuario e lungo Via Savoia, il corso principale del paese.

Altre possibilità di acquisti “green” all’Infopoint SiciliAmbiente, dove saranno presenti i gadget sostenibili esclusivi di Grin Eco Gadget, partner del Festival.

Infine per concludere SiciliAmbiente 2016, la serata delle premiazioni si terrà domenica 24 luglio. I premi delle sezioni Documentari e Cortometraggi verranno offerti da Arpa Sicilia e Laboratorio Infea, mentre la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) sponsorizzerà il premio Bike Shorts. Ulteriori premi verranno offerti dai partner AAMOD, TTPixel, e Scuola Fuorinorma.

A giudicare la sezione dedicata alla mobilitá sostenibile saranno alcuni degli studenti di Ingegneria dell’Universita degli Studi di Palermo grazie alla collaborazione con il Prof. Ing. Marco Migliore. La sezione cortometraggi e quella animazioni verrà invece giudicata da Laura Renzi (Amnesty International Italia), Alessandro Aiello (regista) e Salvo Cuccia (regista). La giuria della sezione documentari per quest’anno è composta Paola Scarnati (AAMOD), la sopracitata Veronica Pivetti e l’attore Valerio Mastandrea.

Sicilia: a Catania nascono gli Studi Cinematografici Siciliani

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Sicilia: a Catania nascono gli Studi Cinematografici Siciliani

Studi Cinematografici Siciliani – “La fabbrica dei sogni” è ora una realtà anche in Sicilia. A Catania infatti, grazie alla passione e al lavoro di tanti giovani, nascono gli Studi Cinematografici Siciliani.

Il polo cinematografico siciliano, uno dei più grandi del sud, è il frutto della volontà di diverse maestranze siciliane – elettricisti, macchinisti, montatori, registi, organizzatori, location manager – che dopo anni di formazione in Sicilia e in Italia hanno deciso di consorziarsi, unendo le proprie forze per rimanere (o tornare) nella propria terra.

Patrocinati da una grande Associazione di categoria come l’ AGPCI (Associazione Giovani Produttori Cinematografici Indipendenti), questi studi sono stati realizzati per creare un indotto cinematografico nella Regione Sicilia e per dare la massima ospitalità e professionalità alle produzioni che ogni anno vengono a realizzare produzioni audio-visive, offrendo sia il noleggio degli spazi che di tutta la strumentazione tecnica. Gli Studi puntano inoltre a divenire un centro di aggregazione culturale e sociale attraverso la programmazione di iniziative come gli orti sociali, percorsi di riabilitazione mediante musico-terapia e arte-terapia, corsi di formazione base, corsi di aggiornamento, Master Class e Festival.

L’unione di questa aziende che sfocia negli Studi Cinematografici Siciliani ha all’attivo già diversi cortometraggi, documentari e lungometraggi che hanno partecipato a importanti Festival internazionali (La bugia bianca e My name is Sid di Giovanni Virgilio, Salvatore di Bruno e Fabrizo Urso, Ti aspetto fuori di Alfio D’Agata) cui hanno preso parte personaggi di rilievo come Nino Frassica, Isabel Russinova, Alessio Vassallo, Erica Mou.

Siccità: recensione del film di Paolo Virzì

Siccità: recensione del film di Paolo Virzì

Dopo Notti Magiche (2018), un film che ruota attorno alle acque del Tevere, con Siccità il regista Paolo Virzì racconta di una Roma totalmente prosciugata. Presentato fuori concorso alla 79ª Mostra Internazionale di Venezia, il film arriverà nelle sale il 29 settembre 2022. Siccità è un film corale che mescola scenari apocalittici e personaggi strampalati, con l’efficace ricetta dello ”strano ma vero” che contraddistingue Virzì.

Siccità: la trama

Prendiamo un’ipotesi assurda: Roma caput mundi, città dall’antichissimo sistema idrico, è a corto di acqua. Non piove da tre anni e l’erogazione pubblica viene contingentata. Il Tevere è in secca e gli scarafaggi – le blatte – invadono strade e case. Uno scenario apocalittico, ma non troppo distante da quello attuale. In questo contesto, si muovono una serie di personaggi. Gli individui sembrano dapprima scollegati, ma nel corso del film inciampano tutti l’uno nella vita dell’altro.

Tra gli altri, c’è una dottoressa che scopre una nuova epidemia (Claudia Pandolfi), un carcerato che evade per sbaglio (Silvio Orlando), un ex-commerciante che vive in mezzo alla strada (Max Tortora), un tassista sonnolente (Valerio Mastandrea). Tutti questi personaggi, buffi e veri, si trovano a dover fare i conti con una città troppo calda, troppo sporca e troppo diseguale, che non sembra aver nulla a che fare con la nostra capitale.

Riflessioni post-pandemiche

siccità recensione filmSiccità potrebbe sembrare un film a episodi, ma in realtà è un’unica grande narrazione che ruota attorno ad un solo tema: il rapporto tra l’individuo di oggi e l’ambiente. Dopo la pandemia globale scoppiata nel 2020 e vista la minaccia della crisi climatica, l’argomento è spaventosamente attuale. Virzì ci mostra una Roma dai toni seppia. Una città in cui l’arido Tevere in secca sembra il deserto dei Sinai e in cui la sporcizia, le blatte e la polvere contribuiscono a creare uno scenario da fine del mondo.

Un cast simpatico e decisamente ampio

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Foto di Greta De Lazzaris

In questo contesto vengono calati una serie di personaggi curiosi. Esattamente come accadrebbe – o forse è meglio dire com’è accaduto e come accadrà – in un momento di crisi, in Siccità vediamo il modo in cui reagiscono al cambiamento climatico individui molto diversi tra loro. Silvio Orlando, un evaso di prigione, vaga come Charlot con la sua piccola tanica d’acqua. Valerio Mastandrea, in preda ad un malessere costante, continua a fare il tassista pur in preda ai deliri febbrili. C’è poi chi decide di iniziare una nuova avventura (Elena Lietti, Vinicio Marchioni), chi prova ad adottare un punto di vista pragmatico e razionale (Claudia PandolfiSara Serraiocco) e chi preferisce non cedere allo sconforto (Monica Bellucci). In tutto questo, non può mancare un ”professore” che invade i salotti e i telegiornali (Diego Ribon).

La bravura degli attori, unita alla sceneggiatura – scritta dal mitico team Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Paolo Virzì a cui si aggiunge Paolo Giordano – portano il film ad essere coinvolgente, ironico e profondo. I tratti più marcati, le discussioni più profonde, si alternano alle battute italianissime e divertenti.

Il peso invalidante della responsabilità

Lo stile di Virzì e l’abilità del cast sono la linfa di un film che potrebbe funzionare ma fatica a prendere il volo. Nonostante anche in altri casi Virzì abbia affrontato temi tristissimi attraverso racconti dolce-amari (Ella e John – The Leisure Seeker, La pazza gioia, ma anche Tutti i santi giorni) questa volta la pesantezza dello scenario del film impedisce alla narrazione di prendere il volo.

Siccità parte lento, si carica di tanti personaggi e di altrettante tematiche – l’ambiente, l’epidemia, il confronto generazionale –  e avanza a fatica. Sicuramente, il film è un riflesso della società odierna, dell’Italia mal governata, impari, perennemente in crisi. Tuttavia, mescolare così tanto materiale, avendo a disposizione così poca acqua è alquanto impegnativo. Siccità presenta diversi livelli di lettura. Da un lato, osa toccando una serie di questioni moderne e difficili, dall’altro tutta questa densità ostacola quella sensazione di leggerezza realistica e palpabile che tipicamente lascia un film di Virzì.

Siccità, il trailer del nuovo film di Paolo Virzì

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Siccità, il trailer del nuovo film di Paolo Virzì

Ecco il trailer e le prime immagini di Siccità, il nuovo film di Paolo Virzì, che verrà presentato alla 79ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – Fuori Concorso e uscirà nelle sale il 29 settembre.

Siccità, la trama

A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno, mentre cercano ognuno la propria redenzione.

Siccità di Paolo Virzì in arrivo su SKY

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Siccità di Paolo Virzì in arrivo su SKY

Arriva in prima tv lunedì 30 gennaio Siccità di Paolo Virzì, film drammatico quanto mai attuale che racconta una Roma distopica alle prese con una crisi idrica, in onda alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (alle 21.45 anche su Sky Cinema Drama), in streaming su NOW e disponibile on demand anche in qualità 4K.

Vincitore del Premio Pasinetti alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il film vanta un grandissimo cast corale che comprende Monica Bellucci, Silvio OrlandoValerio Mastandrea, Elena Lietti, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi e Sara Serraiocco. Il soggetto del film è di Paolo Giordano e Paolo Virzì, mentre la sceneggiatura è firmata da Francesca Archibugi, Paolo Giordano, Francesco Piccolo e Paolo Virzì.

Siccità è una produzione Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution in collaborazione con Sky e in collaborazione con Prime Video.

La trama

A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno, mentre cercano ognuno la propria redenzione.

Sicario: trailer ufficiale con Emily Blunt

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Sicario: trailer ufficiale con Emily Blunt

Dopo la presentazione in concorso al Festival di Cannes 2015, ecco Emily Blunt nel primo trailer di Sicario, l’atteso film diretto da Denis Villeneuve (Prisoners) che vedrà la star de Il Diavolo veste Prada e Into the Woods recitare al fianco di Benicio del Toro e Josh Brolin. Potete vedere il trailer di seguito:

LEGGI ANCHE: Cannes 2015: Sicario recensione del film di Denis Villeneuve

https://youtu.be/1tzpYbfoknw

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Sicario è scritta da Taylor Sheridan ed è ambientato nelle pericolose aree di confine tra gli Stati Uniti e il Messico esposte ai traffici internazionali di droga. Al centro ci sarà l’idealistica agente dell’Fbi incarnata dalla Blunt, ingaggiata da una task force del governo formata da Del Toro e Brolin, per sgominare un boss messicano del cartello della droga.

Sicario: trailer italiano ufficiale con Emily Blunt

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Sicario: trailer italiano ufficiale con Emily Blunt

Dopo la presentazione in concorso al Festival di Cannes 2015, ecco Emily Blunt nel primo trailer di Sicario, l’atteso film diretto da Denis Villeneuve (Prisoners) che vedrà la star de Il Diavolo veste Prada e Into the Woods recitare al fianco di Benicio del Toro e Josh Brolin. Potete vedere il trailer di seguito:

LEGGI ANCHE: Cannes 2015: Sicario recensione del film di Denis Villeneuve

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

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Sicario è scritta da Taylor Sheridan ed è ambientato nelle pericolose aree di confine tra gli Stati Uniti e il Messico esposte ai traffici internazionali di droga. Al centro ci sarà l’idealistica agente dell’Fbi incarnata dalla Blunt, ingaggiata da una task force del governo formata da Del Toro e Brolin, per sgominare un boss messicano del cartello della droga.

Sicario: Stefano Sollima dirigerà il sequel, dal titolo Soldado

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Sicario: Stefano Sollima dirigerà il sequel, dal titolo Soldado

Arriva in esclusiva da Deadline la notizia che il regista italiano Stefano Sollima (ACAB, Suburra) dirigerà il sequel di Sicario, il thriller drammatico diretto lo scorso anno da Denis Villeneuve. Il titolo del sequel sarà Soldado.

Benicio Del Toro e Josh Brolin, protagonisti del primo film, torneranno entrambi nel sequel. Al momento, invece, è incerto il ritorno di Emily Blunt. La sceneggiatura del film porterà nuovamente la firma di Taylor Sheridan (Sons of Anarchy), già autore dello script del primo film. Stefano Sollima è noto soprattutto per aver diretto serie televisive di successo come Gomorra La serie e Romanzo criminale La serie. Si tratta della prima produzione hollywoodiana che vedrà coinvolto il regista romano.

Di seguito la trama di Sicario: In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Fonte: Deadline

Sicario: Stefano Sollima conferma i piani per una trilogia

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Sicario: Stefano Sollima conferma i piani per una trilogia

All’inizio del mese vi abbiamo riportato la notizia che sarà il regista italiano Stefano Sollima (ACAB, Suburra) a dirigere il sequel di Sicario, il thriller drammatico diretto lo scorso anno da Denis Villeneuve. Il titolo del sequel sarà Soldado.

Adesso è stato lo stesso Sollima, in una recente intervista con The Independent, a confermare che un altro sequel della pellicola diretta da Denis Villeneuve è già in lavorazione: Sicario diventerà dunque una vera e propria trilogia, con Soldado e l’annunciato nuovo seguito.

Queste le parole di Sollima: “L’idea è quella di girare tre film antologici con alcuni degli attori già protagonisti e ambientati nello stesso mondo”.

A proposito di Soldado, invece, ha spiegato: “Non è un vero e proprio sequel. È in tutto e per tutto un film stand-alone, con una storia completamente diversa e con soli due dei personaggi visti in Sicario. La ragione per cui amo Soldado è proprio questa: non essendo un vero sequel, si può vedere e apprezzare anche senza aver guardato il primo. Adesso gli antagonisti diventano i personaggi principali”.

sicario

Benicio Del Toro e Josh Brolin, protagonisti del primo film, torneranno entrambi in Soldado. Al momento, invece, è incerto il ritorno di Emily Blunt. La sceneggiatura del film porterà nuovamente la firma di Taylor Sheridan (Sons of Anarchy), già autore dello script del primo film.

Stefano Sollima è noto soprattutto per aver diretto serie televisive di successo come Gomorra La serie e Romanzo criminale La serie. Si tratta della prima produzione hollywoodiana che vedrà coinvolto il regista romano.

Di seguito la trama di Sicario:

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Fonte: The Independent

Sicario: recensione del film di Denis Villeneuve

Sicario: recensione del film di Denis Villeneuve

Allo stesso modo la consapevolezza dello spettatore, che si trova a condividere lo stesso punto di vista della protagonista e a scoprire un mondo sommerso del quale si ignorano completamente le sfumature. Dopo Enemy e Prisoners, Denis Villeneuve torna sul grande schermo con Sicario, un’opera che strizza completamente l’occhio al cinema d’azione “di frontiera” pur alimentando un corposo sottotesto.

I cartelli della droga messicani, le numerose pallottole, l’onore e la vendetta non sono altro che un pretesto per dimostrare – grazie ad un finale amaro – quanto la speranza e la giustizia siano in realtà elementi astratti e inesistenti. Nel microcosmo di Taylor Sheridan, che ha scritto in solitario la sceneggiatura del film, non esistono vincitori ma solo perdenti. Chi scopre il marcio viene messo a tacere o sotterrato, chi ha sete di vendetta si disseta in realtà di vuoto, chi ha il dovere di coprire le nefandezze vive nella finzione; inoltre vi è una netta polemica con la politica americana e i suoi servizi segreti, accusati implicitamente di coprire i traffici illegali di stupefacenti e aumentare – anziché evitare o contenere – i morti lungo il confine.

Sicario

Kate Macy è una promettente agente dell’FBI, sicura di se e padrona del suo lavoro. Orgogliosa e fiera, fronteggia costantemente la morte in missioni speciali in territorio americano, finché viene “promossa” e inserita all’interno di un programma speciale della CIA. L’obiettivo? Le fondamenta di un gigantesco traffico di droga a cavallo del confine messicano. Abbiamo usato le virgolette attorno alla parola promossa perché dal momento in cui inizia il nuovo incarico, tutte le convinzioni di Kate, tutte le sue sicurezze crollano come un castello di carta.

Oltre i contenuti, è sul piano tecnico che Sicario mostra i suoi lati migliori: la regia è decisamente solida ed essenziale, capace di costruire costantemente una tensione palpabile e profonda, potenziata dalla fotografia d’autore di Roger Deakins che gioca con le sky cams, le visioni notturne, le camere termiche e i volti dei personaggi come un bambino in un mare di pallette colorate. Altro punto di forza le interpretazioni degli attori protagonisti: Josh Brolin è come sempre una sicurezza, capace di spaziare dalla più sagace ironia alla serietà più intransigente, mentre Emily Blunt sa come dosare e cambiare in corsa colori e convinzioni nonostante un personaggio abbastanza lineare.

Sicario Josh BrolinLa ciliegina è però Benicio del Toro, epico e statuario che si diverte a fare ciò che gli riesce meglio: il duro arrogante, deciso e vendicativo. Non è però tutto oro, Sicario soffre di un difetto forse fondamentale: parla un linguaggio già sentito mille e mille volte, appare infatti come un qualsiasi lavoro votato all’azione con i classici temi di genere come la droga e la vendetta, con pochissimi caratteri realmente distintivi. Un limite che potrebbe attirare molti appassionati ma annoiare e far storcere il naso ai più esigenti, speranzosi in un prodotto innovativo che invece – purtroppo – non c’è.

Sicario: nuova clip e featurette del film con Emily Blunt

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Sicario: nuova clip e featurette del film con Emily Blunt

Ecco una nuova clip di Sicario, film presentato in concorso al Festival di Cannes 2015, con Emily Blunt. L’atteso film diretto da Denis Villeneuve (Prisoners) vedrà la star di Into the Woods recitare al fianco di Benicio del Toro e Josh Brolin.

LEGGI ANCHE: Cannes 2015: Recensione del film di Denis Villeneuve

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Sicario è scritta da Taylor Sheridan ed è ambientato nelle pericolose aree di confine tra gli Stati Uniti e il Messico esposte ai traffici internazionali di droga. Al centro ci sarà l’idealistica agente dell’Fbi incarnata dalla Blunt, ingaggiata da una task force del governo formata da Del Toro e Brolin, per sgominare un boss messicano del cartello della droga.

Sicario: la trama, il cast e il sequel del film con Emily Blunt

Sicario: la trama, il cast e il sequel del film con Emily Blunt

Affermatosi a livello mondiale con film come La donna che canta, Prisoners ed Enemy, il regista canadese Denis Villeneuve ha firmato nel 2015 la regia di uno dei più brillanti e avvincenti thriller d’azione degli ultimi anni. Si tratta di Sicario, una lucida quanto spietata riflessione sulla moderna frontiera americana e sui giochi di potere a vigilare su di essa. Il film è la prima sceneggiatura firmata da Taylor Sheridan, il quale darà poi vita a Hell or High Water e I segreti di Wind River, che formano proprio con Sicario una trilogia ideale sulla tematica poc’anzi citata.

Presentato in concorso al Festival di Cannes di quell’anno, da cui è però uscito a mani vuote, il film ha da subito attirato numerose attenzioni su di sé, sia per le controverse scene presenti quanto per il cast di grandi star hollywoodiane coinvolto. In breve, Sicario è diventato uno dei titoli del momento, nonché uno dei principali protagonisti della stagione dei premi. Il film arrivò infatti a guadagnare tre nomination ai prestigiosi Oscar, rispettivamente per fotografia, colonna sonora e montaggio sonoro. Indicato come uno dei migliori film dell’anno, Sicario ha poi ottenuto ottimi risultati anche al box office.

Arrivato in sala, infatti, il film riuscì a guadagnare circa 85 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 30. Tale risultato spinse i produttori a ideare possibili sequel, aspirando a dar vita ad una vera e propria trilogia. Merito di ciò è dovuto anche ai personaggi protagonisti, divenuti da subito iconici e in grado di catalizzare le attenzioni del pubblico. Prima di procedere nella visione di Sicario, però, proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast del film. Si vedranno infine le piattaforme dove è possibile ritrovare in streaming il titolo.

La trama del film Sicario

Il film racconta di Kate Macer, giovane agente dell’FBI, alle prese con una missione per eliminare una volta per tutte il narcotraffico al confine tra gli Stati Uniti e il Messico. Tutto cambia quando, in seguito a un incidente in Arizona in cui due poliziotti perdono la vita a causa di un’esplosione in una casa, la donna viene annessa in una speciale task force diretta da un tipo alquanto enigmatico, Matt Graver, e dal consulente colombiano Alejandro. Il gruppo si reca a Ciudad Juárez per estradare Guillermo Diaz.

Quando si trovano vicino al confine, però, Kate e i suoi colleghi sventano una trappola facendo fuori molti uomini appartenenti al cartello messicano. Mentre Alejandro sta torturando Guillermo in una base aerea degli Stati Uniti, la donna inizia a dubitare della legalità dei loro metodi. Allo stesso tempo, inizia a sospettare che il reale scopo dell’operazione sia ben altro rispetto a quello ufficialmente indicato.

Sicario cast

Sicario: il cast del film

Per dar vita ai tre principali protagonisti di Sicario, era assolutamente necessario per i produttori trovare interpreti carismatici e in grado di dar vita alla complessa personalità di Kate, Matt e Alejandro. Ad interpretare l’agente dell’FBI è stata chiamata l’attrice Emily Blunt, da Villeneuve voluta dopo averla vista in The Young Victoria. Per prepararsi al ruolo questa non solo si è sottoposta ad un lungo addestramento fisico, ma ha avuto anche modo di parlare con diverse agenti donna dei servizi segreti. Ha in seguito basato la personalità di Kate proprio su queste. In particolare, su una rivelatasi particolarmente timida e solitaria, caratteristiche poi riscontrabili nel personaggio. Il controverso Matt Graver è invece interpretato da Josh Brolin.

Questi aveva inizialmente rifiutato il ruolo, essendo ancora provato dalle riprese di Everest. Il diretto della fotografia Roger Deakins gli inviò però un’e-mail implorandolo di partecipare al film. Poiché era insolito che il leggendario Deakins si dimostrasse così desideroso di lavorare con un attore, Brolin si convinse ad accettare. Il misterioso Alejandro è invece interpretato dal premio Oscar Benicio Del Toro. Originariamente, il suo personaggio possedeva numerose linee di dialogo, ma queste sono state tagliate di comune accordo dall’attore e da Villeneuve. Così facendo aspiravano a lasciare un’aura di mistero intorno ad Alejandro. Nel film è poi presente Jon Bernthal nei panni del poliziotto corrotto Ted, e Daniel Kaluuya in quelli di Reggie, collega di Kate. Maximiliano Hernandez è invece Silvio, un poliziotto messicano corrotto.

Il sequel di Sicario, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il buon successo del film, nel 2018 arriva il sequel intitolato Soldado, e diretto dal regista italiano Stefano Sollima, noto per aver diretto la serie Gomorra. Il film, pur presentando nuovamente i personaggi di Alejandro e Matt, con ancora Del Toro e Brolin a darvi volto, non si avvale della partecipazione della Blunt nei panni di Kate. Il film, scritto anche in questo caso da Sheridan, pur essendo ambientato nello stesso contesto di Sicario presenta infatti una storia nuova e indipendente. Affermatosi anche questo come un discreto successo, i produttori hanno annunciato l’intenzione di dar vita ad un terzo capitolo della trilogia. Attualmente non vi sono notizie ufficiali riguardo questo. La volontà sembra però quella di riportare in scena il personaggio di Kate, protagonista del primo film.

In attesa di vedere gli sviluppi futuri della saga, è possibile fruire di Sicario alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Rai Play e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 27 luglio alle ore 22:50 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Sicario: la spiegazione del finale, in origine era completamente diverso

Una storia è bella quanto il suo finale, e nel caso di Sicario questo è più che mai vero. Emily Blunt è sempre stata una star poco apprezzata. Dal suo lavoro in A Quiet Place, Oppenheimer e Il diavolo veste Prada, alla sua imminente apparizione in The Fall Guy con Ryan Gosling, sa sempre come comandare il pubblico, e questo film non è diverso.

Seguendo l’agente speciale dell’FBI Kate Macer (Blunt), Sicario è in definitiva un dramma criminale sul confine tra Stati Uniti e Messico che diventa sempre più intenso man mano che si va avanti. Diretto dalla leggenda di Dune Denis Villeneuve, che continua a stupirci con l’ultimo Dune: Parte Due, e scritto dal futuro creatore di Yellowstone Taylor Sheridan, il film affronta l’oscura realtà dei cartelli della droga e di coloro che vi entrano troppo a fondo. Sicario si distingue soprattutto per il suo finale scioccante e deprimente, che lascia lo spettatore in una situazione di suspense e orrore fino all’ultimo secondo. Ma quel momento tra Kate e Alejandro (Benicio Del Toro) ha rischiato di non accadere.

Come finisce Sicario?

Emily Blunt in Sicario (2015)
Foto di Richard Foreman Jr. – © 2015 – Lionsgate

Dopo essersi unita a una task force congiunta guidata da Matt Graver (Josh Brolin) della CIA con il supporto di Alejandro Gillick, un ex procuratore diventato assassino, Kate Macer finisce per aiutarli a rintracciare un uomo di nome Manuel Díaz (Bernardo Saracino). Ma al ritorno di Díaz in Messico, la squadra è coinvolta in uno scontro a fuoco al confine, che si conclude con Alejandro che si intrufola in Messico per la sua missione segreta. Kate lo segue e assiste al rapimento di un agente di polizia corrotto. Nonostante lei cerchi di fermarlo, lui le spara e la lascia indietro, per poi usare il poliziotto per portarlo dal signore della droga Fausto Alarcó (Julio Cesar Cedillo) e giustiziarlo (insieme alla moglie e ai figli) per aver ucciso la sua famiglia.

Come si scopre, Kate era solo una pedina che avrebbe permesso alla CIA (e ad Alejandro) di operare legalmente sul suolo americano con l’unico scopo di spingere i cartelli a lavorare tutti con un’azienda colombiana, in modo che il governo federale americano potesse controllarli meglio in futuro. La cosa peggiore è che il giorno dopo Alejandro si presenta a casa di Kate e la costringe, sotto la minaccia di una pistola, a firmare un documento in cui afferma che tutto ciò che hanno fatto è legale, avvolgendola ulteriormente nella cospirazione. Nonostante Kate cerchi di sottrarsi, Alejandro si dimostra troppo intimidatorio e la costringe a firmare o a morire, facendo credere che si tratti di un suicidio.

“Dovresti trasferirti in una piccola città”, le dice Alejandro prima di uscire, ‘dove esiste ancora lo stato di diritto’. Ricorda a Kate che non è un lupo e che il nostro mondo è fatto di lupi. Vedendo Alejandro allontanarsi dal balcone, Kate gli punta l’arma da fuoco direttamente alla testa. Anche se medita di ucciderlo in quel momento, ponendo fine a questa follia, e in qualche strano modo, Alejandro sembra quasi accogliere la morte. Ma Kate non riesce a farlo e Alejandro se ne va, lasciandola maledetta da ciò che sa. È un finale potente che va direttamente al messaggio di Sicario, ovvero che viviamo in un mondo distrutto e incasinato, dove nessuno rimane innocente o indenne. È esattamente il finale che funziona per un film come Sicario, ed è difficile pensare che possa finire in un altro modo.

Emily Blunt pensava che il finale originale di ‘Sicario’ fosse debole

Emily Blunt

Stranamente, lo sceneggiatore Taylor Sheridan aveva originariamente scritto il confronto finale tra Kate e Alejandro in modo un po’ diverso e, di conseguenza, Emily Blunt e il regista Denis Villeneuve sono stati costretti a rielaborarlo sul set. “La scena mi ha colpito molto”, ha ammesso Emily Blunt in un’intervista in vista della prima del film. “Non era come nella sceneggiatura, sapete, e abbiamo sentito che volevamo fare qualcosa di diverso”. Secondo la Blunt, lei, Villeneuve e il suo interprete Benicio Del Toro non erano soddisfatti di ciò che Sheridan aveva scritto e hanno trascorso molte ore sul set a fare brainstorming su come avrebbero potuto realizzare qualcosa di migliore e più soddisfacente.

“Ricordo quando parlavamo della scena e di cosa avrebbe significato per lei e quanto le sarebbe costato. E in effetti, sta firmando la sua vita. La sua intera identità, insomma, è stata cancellata”, ha continuato la Blunt, sottolineando quanto fosse importante per lei che il finale fosse giusto per il bene di Kate. “È stata una di quelle scene per cui si vive in questo settore, perché non sembra derivata da nient’altro. Era così tenera e allo stesso tempo così spaventosa, e quindi, sapete, è stata una scena davvero bella”. È difficile immaginare che Sicario, e la storia di Kate Macer in particolare, finisca in un modo diverso da quello in cui l’abbiamo vista svolgersi sullo schermo, ma ci chiediamo come si sia svolta la scena nella sceneggiatura originale di Sheridan.

Nella sceneggiatura originale, Kate (il cui cognome è scritto qui come Macy) parla da sola sul balcone prima di essere avvicinata e disarmata da Alejandro nel suo appartamento, dove lui le solleva disgustosamente la camicia per vedere le ferite da proiettile che le ha inferto al petto, esponendo nel frattempo i suoi seni nudi. Dato che c’era già una violenza sessuale nel film, è stato intelligente tagliare questa parte. Per rendere il tutto più strano, dopo questo momento scomodo e violento, Kate viene ancora paragonata a sua figlia, con gran parte dello stesso dialogo di prima, ma con meno direzione o scopo rispetto a quanto visto nel film. Dopo che lui se ne è andato, Kate corre per casa con la pistola, alla ricerca di qualsiasi traccia dell’assassino, che però è già sparito da tempo.

Il finale originale di “Sicario” avrebbe rovinato il film

Se il finale originale di Sicario vi ha frustrato, non siete i soli. Gli attori coinvolti, per non parlare dello stesso regista Denis Villeneuve, hanno tutti pensato che il finale scritto da Taylor Sheridan mancasse di un vero senso o profondità. Quel che è peggio è che si tratta di uno sfruttamento per il gusto di, beh, sfruttare la propria attrice protagonista (che era già stata usata, abusata e manipolata sullo schermo in precedenza). Inoltre, le azioni originali di Alejandro sembrano, beh, fuori dal personaggio. Certo, è un assassino, questo è vero, e sì, è disposto a uccidere Kate per tenere tutto segreto, ma Sicario è anche chiaro che la rispetta, anche se deve usarla nel processo. Paragonando Kate a sua figlia, lo rivela come tale… un momento che nella sceneggiatura originale non è altrettanto azzeccato.

Aggiungendo il semplice elemento di costringere Kate a firmare un documento che convalida il loro obiettivo, questa scena diventa qualcosa di molto più grande di Alejandro che si limita a sopraffarla e a “farle vedere chi comanda”. No, si tratta esattamente di quello che Emily Blunt ha notato sopra: L’intera identità di Kate. Firmando questo modulo, sceglie di fatto di vivere nella menzogna, con la sua intera carriera come garanzia. Inoltre, rinuncia alla sua bussola morale, proprio come fece una volta Alejandro, e sceglie il “male minore” per abbattere quello maggiore. Kate ha un potere che non ha nella scena originariamente prevista, e lo vediamo nella sua scelta finale di non uccidere Alejandro, dimostrando a lui (e ancor più a se stessa) che non è diventata come lui, dopo tutto.

Il dialogo originale nel finale di Sheridan, compreso il momento in cui Alejandro spiega a Kate cos’è un sicario, è un po’ pesante, e riducendolo e arrivando alle ossa, Villeneuve tira fuori interpretazioni impeccabili e ineguagliabili da parte di Emily Blunt e Benicio Del Toro, che si dimostrano più volte in questo film. Sicario non è assolutamente un film allegro, ma cambiando il finale per affrontare meglio lo stato mentale e il fallimento morale di Kate (con una sorta di mini-redenzione proprio alla fine), questo film ha un peso maggiore di quanto avrebbe potuto avere altrimenti. Non c’è da stupirsi che questo film abbia avuto un sequel. Indubbiamente è inevitabile uno stallo finale, o un confronto ufficiale, tra Kate Mercer e Alejandro.

Sicario: la Lionsgate già al lavoro sul sequel

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Sicario: la Lionsgate già al lavoro sul sequel

Nonostante il film non sia ancora arrivato nei cinema (l’uscita è fissata per il prossimo 25 settembre, in Italia arriverà invece con un giorno d’anticipo, il 24), Variety riporta la notizia che la Lionsgate è già al lavoro sul sequel di Sicario, la pellicola di Denis Villeneuve presentata in concorso all’ultimo Festival di Cannes e con protagonisti Emily Blunt, Josh Brolin e Benicio Del Toro.

Secondo la fonte, il sequel sarà incentrato sul personaggio interpretato dal premio Oscar Benicio Del Toro. La sceneggiatura porterà la firma di Taylor Sheridan, già autore dello script del film originale. Al momento non sappiamo se Denis Villeneuve tornerà dietro la macchina da presa, ma vi terremo aggiornati.

Ricordiamo che Sicario è diretto da Denis Villeneuve (Prisoners) e scritto da Taylor Sheridan ed è ambientato nelle pericolose aree di confine tra gli Stati Uniti e il Messico esposte ai traffici internazionali di droga. Al centro ci sarà l’idealistica agente dell’Fbi incarnata dalla Blunt, ingaggiata da una task force del governo formata da Del Toro e Brolin, per sgominare un boss messicano del cartello della droga.

Sinossi: in una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Fonte

Sicario: i produttori vogliono il ritorno di Emily Blunt nel terzo capitolo del franchise

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Tre anni fa nessuno avrebbe scommesso sulla possibilità di trasformare Sicario in un franchise cinematografico, tuttavia l’inaspettato successo del film diretto da Denis Villeneuve (presentato anche in concorso a Cannes) ha convinto i produttori ad affidare allo sceneggiatore Taylor Sheridan la “creazione” di più capitoli, di cui uno è in uscita nelle sale (Sicario 2: Day of the Soldado).

Nella pellicola sequel però manca Kate Macer, personaggio interpretato da Emily Blunt, che secondo Sheridan aveva concluso il suo arco narrativo dunque non aveva senso inserirla nelle nuove indagini sul cartello messicano con Josh Brolin e Benicio Del Toro.

Ora però, da quanto dichiarato dal produttore Trent Luckinbill, sembra che si stia lavorando per riportare nel franchise l’attrice già nel terzo capitolo:

Penso che Taylor [Sheridan] abbia certamente qualche idea su come farla tornare, mentre noi rimaniamo aperti ad ogni possibilità. Ovviamente vorremmo riportare Emily, ma non abbiamo ancora una sceneggiatura anche se la cosa avrebbe molto senso. Siamo tutti fan del film, e siamo tutti giunti alla stessa conclusione, ovvero che sarebbe bello rivederla in azione“.

Sicario 2: Day Of The Soldado, nuovo trailer per il film di Stefano Sollima

Di seguito la sinossi ufficiale di Sicario 2: Day of the Soldado:

La lotta al narcotraffico fra Stati Uniti e Messico si è inasprita da quando i cartelli hanno iniziato a trasportare terroristi attraverso il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) dovrà unire le forze con il misterioso e impenetrabile Alejandro (Benicio Del Toro).

Il film uscirà nelle sale americane il 29 giugno, su una sceneggiatura di Taylor Sheridan (Sicario, Hell Or High Water, Wind River) e vede nel cast Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Manuel Garcia-Rulfo Catherine Keener.

Sicario 2: Day of the Soldado, una nuova foto dal film di Stefano Sollima

Fonte: Cinemablend

Sicario: featurette del film con Emily Blunt

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Sicario: featurette del film con Emily Blunt

Ecco nuove featurette di Sicario, film presentato in concorso allo scorso Festival di Cannes, con Emily Blunt, Benicio del Toro e Josh Brolin.

LEGGI ANCHE: Cannes 2015: Sicario recensione del film di Denis Villeneuve

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Sicario è diretta da Denis Villeneuve (Prisoners) e scritta da Taylor Sheridan ed è ambientato nelle pericolose aree di confine tra gli Stati Uniti e il Messico esposte ai traffici internazionali di droga. Al centro ci sarà l’idealistica agente dell’Fbi incarnata dalla Blunt, ingaggiata da una task force del governo formata da Del Toro e Brolin, per sgominare un boss messicano del cartello della droga.

Sicario: Emily Blunt, Benicio Del Toro e Josh Brolin tornano nel sequel

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Sicario di Denis Villeneuve avrà un sequel, ma questo lo sapevamo già. Quello che invece è stato confermato oggi, dalle parole della stessa produttrice Molly Smith, è che nel film torneranno i protagonisti Emily Blunt, Benicio Del Toro e Josh Brolin.

Ecco cosa ha dichiarato, in compagnia dei gemelli Trent e Thad Luckinbill, all’Hollywood Reporter:

SMITH Siamo nel pieno dello sviluppo del progetto con lo studio. Mi hanno appena mandato la bozza [del copione di Taylor Sheridan] e siamo davvero emozionati.

THAD Lo abbiamo già mandato ai vari manager, tutto il cast originale tornerà a bordo del progetto.

TRENT Taylor è un creatore di mondi davvero in gamba. Ha una voce western in senso moderno, e l’ha riusata per il sequel. È un mondo bello grosso, non possiamo svelare la trama ma vedrete di nuovo Emily Blunt, Benicio Del Toro e Josh Brolin. Il personaggio di Benicio è fantastico, così dark eppure tanto amato dal pubblico. La gente vuole sapere cosa gli è successo, quindi sarà interessante da esplorare. Naturalmente adoreremmo se ci fosse Denis alla regia, è molto impegnato, ma al momento ci sta dando una mano con lo sviluppo.

Di seguito la trama di Sicario: In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

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Sicario: Denis Villeneuve potrebbe tornare per il terzo film

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Sicario: Denis Villeneuve potrebbe tornare per il terzo film

Gli impegni presi per Blade Runner 2049 hanno impedito a Denis Villeneuve di realizzare il sequel di Sicario, che è finito nelle buone mani di Stefano Sollima.

Il film, dal titolo Soldado, vede tornare nei panni dei protagonisti Josh Brolin e Benicio Del Toro, ma Ed McDonnell, produttore del franchise, ha dichiarato che Villeneuve potrebbe tornare a dirigere il terzo film del franchise.

Soldado: online il trailer ufficiale del sequel di Sicario

“Villeneuve voleva davvero essere disponibile per il secondo film. Abbiamo parlato del fatto che potrebbe tornare per un terzo film, se ce ne fosse uno. Ci ha detto ‘Se fossi stato disponibile, avrei diretto questo film domani.’ Ma sapevamo che sarebbe stato nel mezzo della produzione di Blade Runner mentre preparavamo lo script.”

L’assenza di Villeneuve ha permesso a Sollima di affrontare una produzione americana, diventando un altro dei nostri registi da esportazione.

Intanto Denis Villeneuve è adesso impegnato in Dune, il remake del romanzo da cui David Lynch ha tratto l’omonimo film.

Soldado è diretto da Stefano Sollima e scritto da Taylor Sheridan.

Sicario: clip e featurette dal film con Emily Blunt

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Sicario: clip e featurette dal film con Emily Blunt

Dopo la presentazione in concorso al Festival di Cannes 2015, ecco nuovo materiale promozionale di Sicario, l’atteso film diretto da Denis Villeneuve (Prisoners) che vede la star de Il Diavolo veste Prada e Into the Woods recitare al fianco di Benicio del Toro e Josh Brolin. Il film è adesso al cinema. Potete vedere il materiale di seguito:

LEGGI ANCHE: Cannes 2015: Sicario recensione del film di Denis Villeneuve

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

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Sicario è scritta da Taylor Sheridan ed è ambientato nelle pericolose aree di confine tra gli Stati Uniti e il Messico esposte ai traffici internazionali di droga. Al centro ci sarà l’idealistica agente dell’Fbi incarnata dalla Blunt, ingaggiata da una task force del governo formata da Del Toro e Brolin, per sgominare un boss messicano del cartello della droga.

Sicario sequel: una new entry da Transformers L’Ultimo Cavaliere

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Sicario sequel: una new entry da Transformers L’Ultimo Cavaliere

Arriva direttamente da Transformers L’Ultimo Cavaliere la new entry nel cast del sequel di Sicario di Denis Villeneuve, che sarà diretto dal nostro Stefano Sollima e si intitolerà Soldado.

Secondo quanto riportato da Deadline, Isabela Moner è entrata a far parte del cast del film che vede protagonista, tra i volti nuovi, anche Catherine Keener. Con le new entry, tornano nel cast Benicio Del Toro e Josh Brolin, visti in Sicario, mentre non ci sarà Emily Blunt, vera protagonista del film precedente.

La giovanissima Moner sarà la figlia di un membro di un cartello della droga messicano.

La sceneggiatura del film porterà nuovamente la firma di Taylor Sheridan (Sons of Anarchy), già autore dello script del primo film.

Stefano Sollima è noto soprattutto per aver diretto serie televisive di successo come Gomorra La serie e Romanzo criminale La serie. Si tratta della prima produzione hollywoodiana che vedrà coinvolto il regista romano.

Di seguito la trama di Sicario:

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Sicario 3: Josh Brolin riporta un deludente aggiornamento sul film

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Nel thriller del 2015 Sicario si seguiva l’agente dell’FBI Kate Macer (Emily Blunt), prendere parte ad un’oscura task force governativa coinvolta nella guerra in corso contro la droga e il cartello messicano. Nel film recitava anche l’attore Josh Brolin nei panni dell’ufficiale della CIA Matt Graver, ma vi era anche il sicario del titolo, Alejandro Gillick, interpretato da Benicio del Toro. Al momento della sua uscita, il film ha ricevuto elogi per la sceneggiatura e la fotografia, e un sequel intitolato Sicario: Day of the Soldado è stato distribuito tre anni dopo, con Brolin e del Toro che hanno ripreso i loro ruoli. In seguito al buon successo di questo secondo capitolo, era stato annunciato anche un Sicario 3.

Mentre secondo quanto riferito un Sicario 3 è effettivamente in fase di sviluppo, con il titolo Sicario: Capos, proprio Brolin ha condiviso che il film si sta rivelando una sfida difficile da realizzare. Durante un’intervista, l’attore ha messo in dubbio la lunga attesa del sequel, notando che la gente ne parla ancora, ma ha ammesso senza mezzi termini che il film potrebbe non concretizzarsi mai. “‘Sicario 3’, abbiamo cercato di farlo bene e farlo andare avanti, ma perché non è successo? Quanto tempo puoi aspettare? È un film difficile da realizzare anche se i primi due hanno fatto soldi e le persone continuano a chiederlo continuamente”.

Dato il successo di entrambi i film e l’interesse di Brolin nel continuare la serie, sembra tuttavia ancora possibile la realizzazione di un terzo capitolo. L’anno scorso, l’attore aveva fornito un aggiornamento ottimista su Sicario 3, rivelando che era stata scritta una sceneggiatura, ma ha aggiunto che c’era incertezza su quando sarebbe iniziata la produzione. Per quanto a loro modo conclusivi, gli eventi di Soldado hanno lasciato aperte alcune possibilità per un sequel, che potrebbe dunque andare a concludere il racconto sulla moderna frontiera statunitense portato avanti dai due precedenti capitoli. Non resta dunque che attendere ulteriori aggiornamenti in merito.

Fonte: ScreenRant

Sicario 3 è ancora in lavorazione con Benicio del Toro

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Sicario 3 è ancora in lavorazione con Benicio del Toro

Sicario 3 è ancora in lavorazione, secondo i produttori Basil Iwanyk ed Erica Lee. Parlando con The Messenger, Iwanyk e Lee hanno confermato che un terzo film di Sicario era ancora in lavorazione con Benicio del Toro. Secondo Lee, il film è stato in parte scritto quando è iniziato lo sciopero della Writers Guild of America (WGA) nel maggio 2023. La WGA e la Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) fanno pressione per ottenere una migliore retribuzione scrittori e attori, protezione contro l’intelligenza artificiale e altro ancora. 

Mancavano le matite, ma l’idea è fantastica“, ha detto Lee. Iwanyk ha aggiunto: “Non vedo l’ora che arrivi Sicario 3 Potrei guardare Benicio interpretare quel ragazzo per sempre. Voglio dire, posso guardare Benicio in qualsiasi cosa, ma con quel personaggio non invecchia.” Diretto da Denis Villeneuve, Sicario è uscito nel 2015. Con Benicio del Toro, Josh Brolin, Emily Blunt, Daniel Kaluuya e Jon Bernthal, il film ha incassato 85 milioni di dollari al botteghino mondiale con un budget di 30 milioni di dollari. Ha ottenuto nomination agli Oscar per la migliore fotografia, la migliore colonna sonora originale e il miglior montaggio sonoro all’88esima edizione degli Academy Awards.

Sicario: Day of the Soldado è uscito nel 2018. Mentre Emily Blunt non è tornato per il sequel, del Toro e Brolin lo hanno fatto entrambi, ai due si sono uniti Isabela Moner, Catherine Keener e Shea WhighamStefano Sollima ha diretto il film, che ha incassato 75,8 milioni di dollari al botteghino mondiale con un budget stimato di 35-45 milioni di dollari. Trent Luckinbill, che ha prodotto Sicario: Day of the Soldado, ha dichiarato a Screen Rant nel 2018 che Sicario 3 sarebbe stato “assolutamente” realizzato. Nell’aprile 2023, tuttavia, Josh Brolin ha messo in dubbio il progetto, come ha detto a Variety: “Sicario 3, abbiamo cercato di farlo bene e di farlo funzionare, ma perché non è successo? Quanto tempo puoi aspettare? Un film difficile da realizzare anche se i due hanno fatto soldi e la gente se lo chiede continuamente.

Sicario 2: Soldado, il nuovo trailer con Josh Brolin

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Sicario 2: Soldado, il nuovo trailer con Josh Brolin

Continua la grande estate di Josh Brolin, che dopo Avengers: Infinity War e Deadpool 2, torna in sala con Sicario 2: Soldado, il film di Stefano Sollima e sequel dell’omonimo film diretto da Denis Villeneuve, in cui torna anche Benicio del Toro.

Ecco il nuovo trailer del film:

https://www.youtube.com/watch?v=F2fcuOGdLaE

Di seguito la sinossi ufficiale: La lotta al narcotraffico fra Stati Uniti e Messico si è inasprita da quando i cartelli hanno iniziato a trasportare terroristi attraverso il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) dovrà unire le forze con il misterioso e impenetrabile Alejandro (Benicio Del Toro).

Soldado uscirà nelle sale americane il 29 giugno, su una sceneggiatura di Taylor Sheridan (Sicario, Hell Or High Water, Wind River) e vede nel cast Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Manuel Garcia-Rulfo Catherine Keener.

Soldado, la recensione del film di Stefano Sollima

Sicario 2: potrebbe essere sia un sequel che un prequel

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Sicario 2: potrebbe essere sia un sequel che un prequel

Durante la promozione di John Wick Chapter Two, il produttore del film, Basil Iwanyk, ha parlato per la prima volta di Sicario 2, che si intitolerà Soldado.

Il produttore ha spiegato brevemente che natura avrà il film e in che modo sarà connesso al precedente lavoro diretto da Denis Villeneuve.

“Non avrete idea di dove siete, se prima o dopo gli eventi narrati in Sicario. Se si tratta di cinque anni, non ne avrete nessun indizio. Non ci sono riferimenti al primo Sicario, quindi non sapete quando si svolgono i fatti… In Sicario il mondo non è così specifico. Sono solo quei personaggi. E francamente volevamo che il pubblico avesse esperienza dei personaggio in tempo reale invece di un riferimento continuo all’altro film come una sorta di ‘Intanto in Sicario…'”.

In pratica Sicario 2 sarà un film ambientato nello stesso universo del primo film, con gli stessi personaggi, ma narrativamente svincolato dal film stesso.

Benicio Del Toro e Josh Brolin, protagonisti del primo film, torneranno entrambi in Soldado. Al momento, invece, è incerto il ritorno di Emily Blunt. La sceneggiatura del film porterà nuovamente la firma di Taylor Sheridan (Sons of Anarchy), già autore dello script del primo film.

Stefano Sollima è noto soprattutto per aver diretto serie televisive di successo come Gomorra La serie Romanzo criminale La serie. Si tratta della prima produzione hollywoodiana che vedrà coinvolto il regista romano.

Di seguito la trama di Sicario:

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Fonte: Collider

Sicario 2: lo sceneggiatore anticipa un sequel “sotto steroidi”

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Sicario 2: lo sceneggiatore anticipa un sequel “sotto steroidi”

Sappiamo ormai da diverso tempo che ci sarà un sequel di Sicario, il thriller drammatico diretto lo scorso anno da Denis Villeneuve.

Il sequel, dal titolo Soldado, non sarà diretto da Villeneuve ma bensì dal regista italiano Stefano Sollima, conosciuto per aver curato la regia di Suburra e delle serie televisive di successo Gomorra e Romanzo criminale.

Lo scorso giugno lo stesso Sollima aveva dichiarato che oltre a Soldado c’è anche un altro sequel in lavorazione: i piani, infatti, sono quelli di realizzare una vera e propria trilogia.

Sicario: Stefano Sollima conferma i piani per una trilogia

Adesso, in una recente intervista con Collider, lo sceneggiatore del film Taylor Sheridan ha fornito ulteriori dettagli sul seguito, rivelando quanto segue:

“Dopo il primo film, la Lionsgate ha capito che era meglio concedermi più libertà creativa. Non c’è stata una lunga riunione incentrata sulla motivazione del personaggio, sull’arco narrativo che lo riguardava. Si fidavano di me, nonostante Sicario affrontasse delle tematiche molto importanti. Non voglio ignorare questo aspetto nel secondo film. Ecco perché ho scritto una sceneggiatura che raddoppia la posta in gioco per loro. È dieci volte meno sentimentale, molto più aggressivo e davvero riflessivo. È divertente come molte persone pensano che Sicario sia incentrato sulla guerra contro la droga e il cartello, ma non lo è. È un film sulla politica americana e sulla polizia, e Sicario 2 sarà un sequel sotto steroidi.”

sicarioBenicio Del Toro e Josh Brolin, protagonisti del primo film, torneranno entrambi in Soldado. Al momento, invece, è incerto il ritorno di Emily Blunt. La sceneggiatura del film porterà nuovamente la firma di Taylor Sheridan (Sons of Anarchy), già autore dello script del primo film.

Stefano Sollima è noto soprattutto per aver diretto serie televisive di successo come Gomorra La serie e Romanzo criminale La serie. Si tratta della prima produzione hollywoodiana che vedrà coinvolto il regista romano.

Di seguito la trama di Sicario:

In una zona di confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non conta, Kate (Emily Blunt) è un’agente dell’FBI giovane e idealista, arruolata dal funzionario di una task force governativa per la lotta alla droga (Josh Brolin) per compiere una missione speciale. Sotto la guida di un ambiguo e impenetrabile consulente (Benicio Del Toro) la squadra parte per un viaggio clandestino, costringendo Kate a mettere in discussione tutto ciò in cui crede per riuscire a sopravvivere.

Fonte: Collider

Sicario 2: Day of the Soldado, una nuova foto dal film di Stefano Sollima

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Compare nelle summer preview di Entertainment Weekly Soldado, il nuovo film di Stefano Sollima che segue i personaggi presentati da Denis Villeneuve in Sicario. Ecco di seguito la nuova foto dal film in cui compaiono Benicio Del ToroIsabela Moner.

Sicario: Day of the Soldado
Benicio Del Toro and Isabela Moner

Sicario 2: Day Of The Soldado, nuovo trailer per il film di Stefano Sollima

Di seguito la sinossi ufficiale: La lotta al narcotraffico fra Stati Uniti e Messico si è inasprita da quando i cartelli hanno iniziato a trasportare terroristi attraverso il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) dovrà unire le forze con il misterioso e impenetrabile Alejandro (Benicio Del Toro).

Soldado uscirà nelle sale americane il 29 giugno, su una sceneggiatura di Taylor Sheridan (Sicario, Hell Or High Water, Wind River) e vede nel cast Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Manuel Garcia-Rulfo Catherine Keener.

Soldado, la recensione del film di Stefano Sollima

Sicario 2: Day Of The Soldado, nuovo trailer per il film di Stefano Sollima

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Black Label Media e Thunder Road Pictures hanno svelato il nuovo titolo ufficiale e il secondo trailer del sequel di Sicario: si chiamerà infatti Soldado il film diretto da Stefano Sollima, subentrato a Denis Villeneuve in regia.

Oltre al trailer, potete dare uno sguardo a quattro immagini inedite della pellicola che, con molte probabilità, sarà presentata in anteprima al prossimo Festival di Cannes.

https://youtu.be/Ynv-n5Tzdt4

Soldado farà sembrare Sicario una commedia, parola dello sceneggiatore

Di seguito la sinossi ufficiale: La lotta al narcotraffico fra Stati Uniti e Messico si è inasprita da quando i cartelli hanno iniziato a trasportare terroristi attraverso il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) dovrà unire le forze con il misterioso e impenetrabile Alejandro (Benicio Del Toro).

Soldado uscirà nelle sale americane il 29 giugno, su una sceneggiatura di Taylor Sheridan (Sicario, Hell Or High Water, Wind River) e vede nel cast Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Manuel Garcia-Rulfo Catherine Keener.

Soldado, la recensione del film di Stefano Sollima

SIC: Settimana Internazionale della Critica 36, il programma

SIC: Settimana Internazionale della Critica 36, il programma

“Non ci sono film pandemici nella selezione, ma quelli che abbiamo visto e scelto portano addosso i segni del loro tempo, che ragionano in termini universali su ciò che sta succedendo. Sono storie che invitano alla connessione e che spingono a riflette sugli aspetti della vita che oggi sono stati stravolti, le nuove coordinate di spazio e tempo, la vita e la morte e lo status dell’uomo in generale.” Così Beatrice Fiorentino, delegato generale della Settimana Internazionale della Critica 36°, al suo anno d’esordio, commenta la selezione di quest’anno che, oltre a dover far fronte alle restrizioni pandemiche, ha anche affrontato la vicinanza di altri grandi festival internazionali, come Cannes posticipato a luglio e Locarno.

Di seguito ecco il programma ufficiale del concorso:

  • Eles Transportan a morte di Helena Girón e Samuel M. Delgado film evidentemente pre-pandemico, ma che alla luce del nostro vissuto assume significati amplificati.
  • Erasing Frank di Gábor Fabricius è un gesto di cinema molto potente, sospeso tra realismo e onirismo. Una parabola universale senza tempo che racconta lo scontro tra un musicista punk e il regime dell’Ungheria degli anni ’80.
  • Mondocane di Alessandro Celli, un film distopico ambientato nella Taranto del futuro. Le coordinate della città sono riscritte secondo i canoni del cinema di genere, con lo sguardo a tutta la storia del cinema.
  • Mother Lode di Matteo Tortone, una favola moderna tragica, eterna e universale. Un manifesto politico con innesti di realismo magico, che inventa una nuova lingua tra finzione e realtà, denunciando le contraddizioni di una realtà disposta a sacrificare tutto per il profitto.
  • Detours di Ekaterina Selenkina, è un film che esplora gli spazi e si serve di molti linguaggi visivi, attraverso le immagini di Google Maps, quelle dei cellulari e quella dell’osservazione diretta pulita e rigorosa. Si inventa uno spazio filmico assoluto, luogo di riflessione politica e teorica.
  • The Salamander di Alex Carvalho, seducente esordio, un melò in cui l’attrazione il desiderio e il denaro sono usati come armi e i corpi diventano i territori di conquista. Inaspettatamente politico.
  • Zalava di Arsalan Amiri, una ghost story a tinte melò ambientata nell’Iran pre-rivoluzione islamica, in un clima di isteria collettiva che rimanda all’oggi. Il male che si nutre dell’irrazionalità della paura.
  • Karmalink di Jake Wachtel, primo film di fantascienza cambogiano girato da un americano, è il film di apertura. Un film sulla memoria e sulla coscienza collettiva, che va oltre l’omaggio al cinema USA degli anni ’80. Un film di fantascienza buddista.
  • The last chapter di Gianluca Matarrese, film di chiusura. Si tratta della conversazione a due tra un regista e il suo amante, un gioco di dominio e sottomissione che passa attraverso la teoria delle immagini. L’essere umano indagata attraverso il principio di piacere, nell’eterno dialogo tra Eros e Thanatos.

LA SELEZIONE SIC@SIC 2021

CONCORSO

  • EVA di Rossella Inglese
  • FREIKÖRPERKULTUR di Alba Zari
  • L’INCANTO di Chiara Caterina
  • INCHEI di Federico Demattè
  • LUNA PIENA di Isabella Torre
  • NOTTE ROMANA di Valerio Ferrara
  • L’ULTIMO SPEGNE LA LUCE di Tommaso Santambrogio

EVENTI SPECIALI

  • Cortometraggio di apertura ERA IERI di Valentina Pedicini
  • Cortometraggio di chiusura A CHIARA di Jonas Carpignano

<<Ripartire dallo sguardo, nell’Anno Uno della pandemia. Dal rapporto tra spettatore e film.Cos’è il cinema oggi? Cosa cerchiamo nelle immagini dopo un’intera stagione trascorsa “a distanza”, privati del contatto fisico, costretti a comunicare attraverso il filtro di piattaforme e devices? Dopo un anno di call, di DAD e di streaming. Di relazioni interrotte, di corpi negati, di festival trasmessi in modalità digitale, dovendo subire la diaspora della comunità cinefila (e non) sotto la minaccia implacabile del virus, ma compiendo anche ogni possibile sforzo per mantenere intatto lo spirito di chi-come noi-è sempre affamato di condivisione e confronto.È stata soprattutto questa la grande sfida: riappropriarci dell’atto della visione in termini teorici e interrogarci. Cos’è il cinema dopo la pandemia? Cosa è cambiato nel nostro sguardo? Come guardiamo oggi? Il corpus della selezione della 36.a Settimana Internazionale della Critica di Venezia porta inevitabilmente addosso i segni delle nostre esperienze recenti.

I film scelti assieme alla commissione di selezione-composta da Enrico Azzano, Paola Casella, Simone Emiliani e Roberto Manassero -tra quasi 600 iscritti da oltre 75 paesi (un numero sorprendente rispetto alle aspettative iniziali e al passato),relativizzano il nostro vissuto, ci aiutano a elaborarlo, ci portano a ragionare in termini universali.Sono storie che invitano alla reciproca connessione, che cercano nel passato risposte ai dubbi di un presente evidentemente fragile, che spingono a riflettere su quegli aspetti cruciali che sono stati violentemente sconvolti dal sopravanzare del covid-19 e delle sue successive varianti: il senso della vita e della morte, le (nuove) coordinate dello spazio e del tempo, i corpi, le distanze, la paura. Lo status dell’Uomo nel mondo.

Contemporaneamente la SIC non vuole abdicare al compito della riflessione critica sull’estetica e la politica delle immagini. Non possiamo né vogliamo perdere di vista l’obiettivo principale della nostra ricerca: individuare le traiettorie più coraggiose e vitali del cinema di oggi, andare alla scoperta degli autori di un cinema del domani, catturare gli indirizzi più interessanti verso i quali sta evolvendo il linguaggio visivo e sonoro.Questa duplice sfida si è tradotta in un programma di 7+2 titoli di varia provenienza, con numerosi, inusuali, fertili incontri co-produttivi che sono il chiaro segnale di un cinema sempre più globale, il riflesso di un’identità mutante e di quella necessità-già messa in luce-di favorire connessioni (non solo finanziarie ma di sguardo) sia dentro che fuori lo schermo.

Nove film, quindi, d’autore e di genere, lirici o furiosi, istintivi, intimi, distopici o carnali. Ma soprattutto liberi. Autentici. Vivi.Se una cosa abbiamo compreso è che, nonostante i cattivi auspici, il cinema è tutt’altro che morto durante la pandemia. Il cinema non muore mai. Si adatta e si trasforma. Asseconda e nutre il nostro inesauribile bisogno di emozioni e di storie, di verità e di sogni. L’auspicio più grande è quello di poter finalmente condividere a Venezia, al buio della sala, un rinnovato sguardo sulla realtà e sulle immagini.>>

Beatrice Fiorentino.

Settimana Internazionale della Critica 36°, il manifesto ufficiale

Il manifesto ufficiale di quest’anno della SIC nasce da una suggestione, uno scatto rubato alla fine della proiezione di Los Nadie, in sala Perla, durante la SIC 2016:

Il lavoro congiunto di Mauro Uzzeo e Emiliano Mammucari e la veste grafica di Fabrizio Verrocchi ha portato al suggestivo risultato che potete vedere di seguito:

Qui le dichiarazioni degli autori:

<<Portiamo sui nostri corpi le cicatrici della pandemia che ci ha costretti ad allontanarci, isolarci, a vedere gli altri come qualcosa da tenere a distanza, per tutelarci. Abbiamo abbandonato i luoghi d’incontro, ci siamo chiusi dentro le nostre case e siamo usciti protetti da mascherine che coprivano metà volto, tenendo gli occhi bassi per la vergogna di mostrare timore. Ci siamo trasformati in isole per proteggerci e permettere a chi lavorava giorno e notte alla ricerca di una cura per questo disastro mondiale, di riuscirci.

E adesso che lentamente, un passo per volta, ci stiamo riappropriando di tutto quello che fino all’inizio dello scorso anno ci sembrava ovvio e scontato, abbiamo scelto di celebrare quanto di più prezioso stavamo perdendo, allontanandoci: l’unione, il trovarsi, annullare le distanze e tornare ad abbracciarci. Ricominciare a vivere e gioire assieme, riappropriandoci dei nostri corpi, degli spazi interni e di quelli esterni, a partire proprio da quella Sala Cinematografica che celebriamo in questa immagine tornando a riconoscerle il suo ruolo di assoluto crocevia di emozioni e esperienze.

In questa illustrazione – che è figlia diretta di uno scatto, di un momento di pura felicità immortalato nella nostra amata Sala Perla – abbiamo voluto raccontare il desiderio di tornare a vivere il cinema come un momento di condivisione e di sinergia tra le persone. Abbiamo scelto di far parlare soprattutto il bianco perché è il colore dell’equilibrio, della vita, dell’energia che unisce e ricongiunge tutti gli altri e lo abbiamo scolpito tracciando segni aperti e sospesi per disegnare figure ben strette le une alle altre, cui abbiamo dato corpo con retini e pennelli digitali così da avvicinare e unire assieme i mondi che più ci appartengono: la fotografia, l’illustrazione, la grafica, l’immagine.>>

Emiliano, Fabrizio e Mauro

La Settimana Internazionale della Critica 36° si svolgerà al Lido in parallelo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2021, dal 1° all’11 settembre.