E’ finalmente
cominciato Witches of East End 2,
l’atteso secondo ciclo di episodi della serie di successo di .
Ebbene per l’occasione TvLine ha intervistato Maggie
Friedman, showrunner della serie che ha parlato di questa
nuova stagione.
Come si chiama il mostro anticipato
nel primo episodio..
Mandragora, esiste per davvero, si estrae
dalla radice di mandragola, ma abbiamo inventato la nostra
versione, con abilità speciali ed è una bestia mitologica da
Asgard.
Parliamo dei nuovi personaggi,
Herb Boy,Frederick e Dash, e
del loro prossimo cammino..
Herb Boy si chiama Ignacio e avrà un arco di episodi a lui
dedicati.
Frederick divide pubblico e anche i personaggi della serie Tv
non hanno ancora capito se ci si può fidare di lui. Lui e Freya
sono gemelli, quindi hanno delle cose in comune, anche incantesimi
speciali, dunque, hanno un legame molto particolare.
La storyline sua è un mistero, ci
sarà su vari episodi. Dash scopre che qualcuno ha visto e ha
registrato quello che ha fatto a Killian. Ci saranno ripercussioni,
deve scoprire cosa fare. Il viaggio di Dash sarà scoprire chi è e
cosa deve fare e troverà un meraviglioso mentore.
Brutta
sorpresa per i fan della serie televisiva Witches
Of East End 2, infatti, il network americano Lifetime
a sorpresa ha annunciato la cancellazione della serie, arrivata a
mala pena al secondo ciclo di episodi.
Nella season finale della seconda
stagione di Witches Of East End,
Ingrid (Rachel Boston) apprende di essere incinta,
Dash (Eric Winter) viene incarcerato dopo aver
scambiato il corpo con il fratello Killian (Daniel Di
Tomasso) e Wendy (Mädchen Amick)
finalmente ha un faccia a faccia con la sorella.
Le streghe dell’East
End (Witches of East End) è una serie
televisiva statunitense trasmessa dal 6
ottobre 2013 sulla rete televisiva Lifetime.
Ispirata dall’omonimo
romanzo fantasy di Melissa de la Cruz, in Italia
pubblicato con il titolo Le streghe di East End, la
serie segue le vicende di una moderna famiglia di streghe.
Cancellata al termine della seconda stagione, in Italia è andata in
onda dal 3 dicembre 2013 sulla rete satellitare Fox Life.
Joanna Beauchamp è una strega che
vive nella remota cittadina di East Haven con le figlie Freya e
Ingrid, entrambe ignare del segreto nascosto dalla propria
famiglia. Joanna è immortale, ma è costretta a convivere con una
maledizione che fa sì che le sue due figlie muoiano prima di
arrivare ai trent’anni, per poi rinascere subito dopo a distanza di
poco tempo l’una dall’altra. Quando Wendy, sorella di Joanna,
arriva in città per metterla in guardia da un imprecisato potente e
vecchio nemico, quest’ultima si ritrova costretta a svelare alle
figlie la loro vera identità, che entrambe erano comunque in
procinto di scoprire.
Disney ha
rilasciato una nuova clip del nuovo film
d’animazioneWish,
che mostra in anteprima una nuovissima canzone dell’attesissimo
film d’animazione in uscita.
L’anteprima dell’ultima
canzone proviene dalla canzone “I’m A Star“, una melodia
pop cantata da un gruppo di animali su quanto sia speciale il
mondo. La canzone è stata scritta da Julia Michaels e
Benjamin Rice ed è solo una delle tante canzoni originali
che debutteranno nel film in uscita Wish.
Cosa sappiamo su Wish?
Il film è il 62esimo film della
Disney Animated Canon . Wish è
una storia completamente nuova ambientata nel magico regno di
Rosas, dove Asha, un’ottimista con uno spirito acuto e una profonda
cura per la sua comunità, si rivolge al cielo in un momento di
bisogno ed esprime un desiderio,” recita la sinossi del
film. “La richiesta di Asha riceve risposta da una forza
cosmica, una piccola sfera di energia sconfinata,
Stella. Insieme, affronteranno il più formidabile dei nemici
per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di
un essere umano coraggioso si connette con la magia delle stelle,
possono accadere cose meravigliose.
La Disney ha condiviso una canzone
eliminata di Wish
dal suo ultimo film d’animazione fantasy, che è ora disponibile per
il noleggio o l’acquisto sulle piattaforme digitali.
La canzone eliminata, intitolata
“A Wish Worth Making“, viene rivelata in una nuovissima
featurette di Wish, in cui i
registi Chris Buck e Fawn Veerasunthorn raccontano
la storia dietro la sua creazione. La canzone è interpretata dal
personaggio di Victor Garber, Saba Sabino.
Il film è il 62esimo film della
Disney Animated Canon. Wish è
una storia completamente nuova ambientata nel magico regno di
Rosas, dove Asha, un’ottimista con uno spirito acuto e una profonda
cura per la sua comunità, si rivolge al cielo in un momento di
bisogno ed esprime un desiderio,” recita la sinossi del
film. “La richiesta di Asha riceve risposta da una forza
cosmica, una piccola sfera di energia sconfinata,
Stella. Insieme, affronteranno il più formidabile dei nemici
per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la volontà di
un essere umano coraggioso si connette con la magia delle stelle,
possono accadere cose meravigliose.
“I sogni son desideri, di
felicità”, cantava Cenerentola nel
1950 quando la casa di Topolino era già affermata. Wish,
il nuovo film Disney dei registi Chris Buck (regista di Frozen – Il regno di ghiaccio e Frozen 2 – Il segreto di Arendelle) e Fawn
Veerasunthorn (head of story di Raya e l’ultimo drago) ci mostra un altro lato dei
desideri attraverso citazioni a uno stile visivo che ricorda i film
del passato ma che parla al futuro, alle generazioni che verranno.
Un connubio perfetto tra passato e presente che i due registi –
appartenenti a due generazioni diverse – cercano di raccontare.
Wish si sofferma molto sui tempi classici della
filmografia Disney e lo fa omaggiando il suo creatore nell’anno del
100° anniversario dalla sua nascita e con una colonna sonora
impreziosita con sette nuovissime canzoni scritte dalla cantautrice
nominata ai Grammy, Julia Michaels, e dal
produttore/autore/musicista premiato con il Grammy, Benjamin
Rice.
Wish, la trama
Il nuovo film Walt Disney Animation
Studios, Wish, ci porta nel regno di Rosas, dove
Asha, una brillante sognatrice, esprime un
desiderio così potente da invocare una forza cosmica: una piccola
sfera di sconfinata energia chiamata Star. Insieme, Asha e Star
affrontano un formidabile avversario – il sovrano di Rosas, Re
Magnifico (un po’ di orwelliana memoria) – per salvare la sua
comunità e dimostrare che, quando la volontà di un essere umano
coraggioso si unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose
meravigliose. La combinazione tra elementi visivi senza tempo rende
Wish un prodotto che celebra la speranza e la comunità costruita
intorno al mondo fantastico di Topolino. La produzione del film,
iniziata circa cinque anni fa, casualmente riesce ad arrivare nelle
sale proprio l’anno del 100° anniversario.
Wish celebra i sogni e chi meglio
della Walt Disney sa cosa significa tutto questo, ma allo stesso
modo la pellicola di Buck mette in guardia i piccoli spettatori.
Attenzione a chi affidiamo i nostri sogni perché potremmo volerli
indietro perché semplicemente siamo cresciuti e non appartengono
più. È quello che succede a Rosas: Asha vuole diventare
l’apprendista strega di Re Magnifico e una volta
avvicinata a lui scopre che in realtà il Re di Rosas non è come se
lo aspettava. Il racconto di Wish parte da questo punto si svolta
per raccontare la tenacia di Asha a non mollare e cercare di
esaudire il suo più grande desiderio: regalare a suo nonno il sogno
nel cassetto che ha custodito a 18 anni tra le mani di Magnifico.
Un sogno come a tutti i giovani di quell’età: cercare di essere di
ispirazione, di fare qualcosa di buono per la società.
Noi siamo stelle
Nonostante la storia sia poco
originale e non aggiunga nulla alla filmografia, Wish porta sul
grande schermo personaggi mai raccontati prima, con una
consapevolezza diversa e adulta rispetto al passato. Sì, perché
Wish non dimentica le sue radici e mentre i nostri protagonisti
guardano le stelle affidandogli i desideri tutto rimane ben
ancorato al terreno lì dove si radica la storia della Walt Disney
Animation. Quello che rende questo ultimo film così speciale sono
anche tutte le menzioni, riferimenti e easter egg ai classici del
passato che vengono ricordati come una descrizione
metacinematografica che collega le storie tutte insieme. Wish è
tanto un film sull’eredità centenaria della Disney nel campo
dell’animazione quanto la storia di una giovane donna che cerca di
cambiare il mondo. Come una lettera d’amore la forza dei sogni e la
tenacia di Asha la rendono un ottimo avversario per Magnifico,
diventato ormai un dittatore che distrugge i sogni del suo
popolo.
L’appello di Asha, che non smette di
cantare anche di fronte all’ultimo attacco di Magnifico, genera una
forza incredibile in tutto il popolo che finalmente si ribella al
tiranno. Rosas è finalmente libera di vivere i suoi sogni, di
infrangerli e crearne di nuovi senza un mago che tramuti tutto in
una gara al più meritevole. Perché grazie ad Asha scopriamo che non
ci sono sogni più meritevoli di altri ma solo occasioni che vale la
pena vivere. “Dimentica il presente, e il sogno realtà
diverrà“.
I Walt Disney Animation
Studios hanno diffuso il nuovo trailer del film di Natale
Wish,
che arriverà il 21 dicembre nelle sale italiane. Il film Walt
Disney Animation Studios Wish accoglie
il pubblico nel magico regno di Rosas, dove la brillante sognatrice
Asha esprime un desiderio così potente da essere accolto da una
forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata energia chiamata
Star. Insieme, Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il
sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la sua comunità e
dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce
alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.
Il film Wish
è diretto dal regista premio Oscar Chris Buck
(Frozen, Frozen
2 – Il Segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn
(Raya e l’ultimo drago), e prodotto da Peter Del Vecho
(Frozen, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Juan
Pablo Reyes Lancaster Jones (Encanto). Jennifer
Lee (Frozen, Frozen
2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice esecutiva,
oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison Moore
(Notte stellata, Manhunt). Le canzoni originali sono
firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia
Michaels e dal produttore/cantautore/musicista vincitore
del Grammy Benjamin Rice, mentre la colonna sonora
è composta da Dave Metzger.
Trai titolo più attesi dell’anno
c’è senza dubbio Wish, il nuovo film d’animazione prodotto
interamente da Disney Animation e uno dei primi film interamente
diretti dalla nuova Chief Creative Officer della Disney Animation,
la resta di Frozen Jennifer Lee. Proprio in merito a questo film
durante un incontro al BFI London Film Festival, il direttore
creativo della Disney Animation ha affermato di essere rimasta
“colpita” dal lavoro fatto per la realizzazione di
WISH, in particolare dal lavoro fatto dall’attore
Chris Pine per interpretare il ruolo del cattivo nel
film.
“Fin dalla prima immagine
del film, è ritratto come un eroe – e potrebbe benissimo esserlo in
quel momento”, ha detto il regista e capo dello studio
riguardo al personaggio malvagio di quest’ultimo. “Ed
è stato uno dei miei sogni da realizzare, avere il protagonista e
il cattivo completamente allineati. E poi nel momento in cui
imparano di più, vedi quel cambiamento e ognuno fa scelte
diverse.”“Non abbiamo mai realizzato un viaggio
così ampio su un cattivo”, ha continuato
Lee. “E anche
Chris Pine ha fatto questo, perché è ciò di cui ha bisogno per
entrare emotivamente nella carne del personaggio. Quindi è stato un
partner davvero incredibile per farlo. È così intelligente e sa
cantare, quindi ha continuato a sentirsi vivo.” Ogni giorno sempre
di più.”
Cosa sappiamo su WISH?
Wish,
che arriverà il 21 dicembre nelle sale italiane. Il film Walt
Disney Animation Studios Wish accoglie
il pubblico nel magico regno di Rosas, dove la brillante sognatrice
Asha esprime un desiderio così potente da essere accolto da una
forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata energia chiamata
Star. Insieme, Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il
sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la sua comunità e
dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce
alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.
Il film Wish
è diretto dal regista premio Oscar Chris Buck
(Frozen, Frozen
2 – Il Segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn
(Raya e l’ultimo drago), e prodotto da Peter Del Vecho
(Frozen, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e Juan
Pablo Reyes Lancaster Jones (Encanto). Jennifer
Lee (Frozen, Frozen
2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice esecutiva,
oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison Moore
(Notte stellata, Manhunt). Le canzoni originali sono
firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia
Michaels e dal produttore/cantautore/musicista vincitore
del Grammy Benjamin Rice, mentre la colonna sonora
è composta da Dave Metzger.
Chris Pine (Into the
Woods, Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri) è
il nuovo nome di spicco che si unisce al cast vocale di Wish,
il nuovo film d’animazione Disney, in arrivo prossimamente al
cinema.
Nel primo trailer del film, diffuso
oggi da Walt Disney Animation Studios, l’attore doppia Re
Magnifico, accanto alla vincitrice del Premio Oscar Ariana DeBose (West Side Story) nel
ruolo di Asha che era già stata annunciata.
Unendo lo splendido stile
dell’acquerello con l’innovativa animazione in computer grafica,
Wish è
un’originale avventura musicale animata che trae ispirazione dai
classici per raccontare una storia senza tempo. È stata presentata
una scena esclusiva che include “This Wish”, una delle canzoni
originali del film interpretata da Ariana
DeBose. Wish arriverà prossimamente nelle sale
italiane.
Sono disponibili il trailer e il
poster in italiano del nuovo film Walt Disney Animation Studios di
Natale Wish,
che arriverà il 21 dicembre nelle sale italiane. Il trailer
presenta la diciassettenne Asha; il potente Re Magnifico; la
capretta di Asha, Valentino; e Star, una sfera celeste di
sconfinata energia richiamata dal cielo dal desiderio di Asha.
Wish
accoglie il pubblico a Rosas, una terra fantastica situata al largo
della penisola iberica. “La nostra eroina, Asha, vive a Rosas,
conosciuto come il regno dei desideri”, ha dichiarato il
regista Chris Buck, che dirige il film insieme a Fawn
Veerasunthorn. “Le persone arrivano da ogni dove per esprimere
i propri desideri più profondi a un re magico che promette di
esaudirli, un giorno. Solo lui può decidere quali desideri si
avvereranno e quando”.
Veerasunthorn ha aggiunto:
“Siamo stati ispirati da così tanti film iconici dei 100 anni
di Disney Animation, in particolare dalle storie in cui si esplora
il potere di chi ha un desiderio, unito alla convinzione di
realizzarlo. È stata una gioia per tutto il nostro team poter
onorare questa eredità con questa storia incredibile e questi
straordinari personaggi”.
In Wish, la brillante
sognatrice Asha esprime un desiderio così potente che viene accolto
da una forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata energia
chiamata Star. Insieme, Asha e Star affrontano un nemico
formidabile – il sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la
sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un umano
coraggioso si unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose
meravigliose.
Il film è diretto dal regista premio
Oscar® Chris Buck (Frozen, Frozen 2 –
Il Segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn
(Raya e l’ultimo drago), prodotto da Peter Del
Vecho (Frozen, Frozen 2 – Il Segreto di
Arendelle) e co-prodotto da Juan Pablo Reyes
(Encanto). Jennifer Lee (Frozen,
Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice
esecutiva, oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison
Moore (Notte stellata, Manhunt). Le canzoni
originali sono firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy® Julia
Michaels e dal produttore/cantautore/musicista vincitore del
Grammy® Benjamin Rice, mentre la colonna sonora è composta da Dave
Metzger.
Chris Pine è stato
spesso paragonato a un principe Disney nella vita reale, ma in
Wish
– dei registi Chris Buck e Fawn
Veerasunthorn – ha invece interpretato una versione di un
principe azzurro inedita, un personaggio malvagio, una specie di
controparte maschile di Malefica. Senza dubbio, Pine ha a portata
di mano un personaggio intrigante e accattivante che può rendere
suo e che potrebbe probabilmente essere aggiunto alla galleria di
cattivi iconici dalla House of Mouse.
Entertainment Weekly ha svelato un
nuovo sguardo al personaggio di Chris Pine, Re
Magnifico, che regna su Rosas e ha la capacità di esaudire i
desideri delle persone e “può fare anche altre cose”,
osserva Buck.
Sebbene la maggior parte dei
dettagli su Re Magnifico e sulla trama siano
tenuti strettamente nascosti, Veerasunthorn spiega che come
registi, “Siamo sempre stati attratti dall’idea che il cattivo
e l’eroe, per un momento, potessero allinearsi
filosoficamente”. Questo tema ben eseguito può offrire ai fan
un cattivo avvincente come la Casa di Topolino non ha da tempo. Il
regista spiega inoltre:
“Nella comprensione di cosa
significano i desideri per le persone, la parte più importante di
te è ciò che guida il tuo cuore. Asha e Magnifico ne comprendono
l’importanza, ma ciò che li separa è il modo in cui riesci a
realizzare il tuo desiderio.”
In Wish,
la brillante sognatrice Asha esprime un desiderio così potente che
viene accolto da una forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata
energia chiamata Star. Insieme, Asha e Star affrontano un nemico
formidabile – il sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la
sua comunità e dimostrare che quando la volontà di un umano
coraggioso si unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose
meravigliose.
Il film è diretto dal regista premio
Oscar® Chris Buck (Frozen, Frozen 2 –
Il Segreto di Arendelle) e Fawn Veerasunthorn
(Raya e l’ultimo drago), prodotto da Peter Del
Vecho (Frozen, Frozen 2 – Il Segreto di
Arendelle) e co-prodotto da Juan Pablo Reyes
(Encanto). Jennifer Lee (Frozen,
Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) è la produttrice
esecutiva, oltre che sceneggiatrice del progetto insieme a Allison
Moore (Notte stellata, Manhunt). Le canzoni
originali sono firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy® Julia
Michaels e dal produttore/cantautore/musicista vincitore del
Grammy® Benjamin Rice, mentre la colonna sonora è composta da Dave
Metzger.
The Walt Disney
Company festeggia oggi 100 anni di storie magiche,
celebrando gli amati personaggi, le avventure sul grande schermo,
le esperienze indimenticabili, i fan e gli storyteller che hanno
reso tutto questo possibile. In occasione di questo anniversario,
Disney Italia annuncia le voci italiane del nuovo film di Natale
Wish:
la cantautrice Gaia presta la propria voce
alla brillante sognatrice Asha; il
conduttore Amadeus interpreta
l’adorabile capretta di Asha, Valentino; e l’attore Michele
Riondino presta la propria voce nei dialoghi al
potente Re Magnifico. Wish,
il nuovo lungometraggio Walt Disney Animation Studios, che rende
omaggio all’eredità Disney, arriverà il 21 dicembre nelle sale
italiane con sette canzoni originali scritte dalla cantautrice
nominata ai Grammy Julia Michaels e dal
produttore/autore/musicista vincitore del Grammy Benjamin
Rice.
Gaia è Asha, una
brillante sognatrice che tiene molto alla sua famiglia e alla sua
comunità. Si occupa di accogliere i visitatori a Rosas, un’isola
fantastica situata al largo della penisola iberica, e il suo è uno
dei primi volti che le persone vedono quando arrivano sull’isola,
piene di speranze e sogni.
Amadeus è
Valentino, una capretta saccente e sicura di sé che segue
Asha ovunque vada. Questo adorabile piccoletto in pigiama potrebbe
insegnare agli umani un paio di cose sulla perseveranza… quando
Star gli dà magicamente il potere della parola.
Michele Riondino è Re Magnifico, la persona più
potente del regno di Rosas, dove i desideri diventano realtà. Le
persone vengono da tutto il mondo per offrire i propri desideri a
Magnifico, un re affascinante e sicuro di sé che promette di
esaudire i loro sogni più profondi… un giorno. Soltanto lui può
decidere quali desideri si avvereranno e quando.
Il cast di voci della versione
italiana del film include anche Marco Manca, che interpreta le
canzoni di Re Magnifico; Ilaria De Rosa (Amaya); Carlo
Valli (Sabino); Beatrice Caggiula (Sakina);
Vittoria Bartolomei (Dahlia); Alex Polidori
(Gabo); Silvia Alfonzetti (Hal); Federico
Campaiola (Simon); Lorenzo D‘Agata (Safi);
Gabriele Patriarca (Dario); e Monica Volpe
(Bazeema).
La colonna sonora originale di
Wish sarà disponibile dal 17 novembre su tutte le
piattaforme digitali.
WISH, il film
Il film Walt Disney Animation
Studios Wish accoglie il pubblico nel magico regno di
Rosas, dove la brillante sognatrice Asha esprime un desiderio così
potente da essere accolto da una forza cosmica, una piccola sfera
di sconfinata energia chiamata Star. Insieme, Asha e Star
affrontano un nemico formidabile – il sovrano di Rosas, Re
Magnifico – per salvare la sua comunità e dimostrare che quando la
volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle stelle,
possono accadere cose meravigliose.
Il film è diretto dal regista
premio Oscar Chris Buck (Frozen – Il regno di
ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle) e
Fawn Veerasunthorn (Raya e l’ultimo
drago), e prodotto da Peter Del Vecho (Frozen – Il regno
di ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle)
e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones (Encanto). Jennifer Lee
(Frozen – Il regno di ghiaccio, Frozen 2 – Il
Segreto di Arendelle) è la produttrice esecutiva, oltre che
sceneggiatrice del progetto insieme a Allison Moore (Notte
stellata, Manhunt). Le canzoni originali sono
firmate dalla cantautrice nominata ai Grammy Julia Michaels e dal
produttore/autore/musicista vincitore del Grammy Benjamin Rice,
mentre la colonna sonora è composta da Dave Metzger.
Wish
(la
nostra recensione) della Disney è una lettera d’amore ai 100 anni di
iconici classici d’animazione della casa di produzione, infatti al
suo interno troviamo easter egg e riferimenti di ogni tipo
a tali opere. La trama di Wish, invece, segue la
diciassettenne Asha, che scopre che il re
Magnifico non è così benevolo come vuole sembrare.
Dopo aver appreso che i desideri che Magnifico sottrae ai sudditi
di Rosas non saranno esauditi, Asha, insieme a
Star e alla sua capra Valentino, cercherà dunque
di restituire i desideri alla gente. Per molti versi, la dinamica
tra Asha e Magnifico rappresenta un ritorno alla struttura dei
classici film d’animazione della Disney, ma questo non è l’unico
modo in cui Wish rende
omaggio al passato della Disney.
L’intro classico di Disney con il
libro di fiabe
Gli easter egg di Wish
(la
nostra recensione)iniziano già
nell’introduzione del film, che richiama altri film classici della
Disney. L’incipit è infatti incorniciato dall’uso di un libro di
fiabe che fornisce le informazioni di base per lo spettatore
che andrà a guardare il film di lì a pochi minuti. L’uso di un
libro di fiabe come cornice è una tattica utilizzata da molti dei
primi classici Disney, come Biancaneve e i sette nani, Cenerentola e La bella addormentata nel bosco. Questo espediente è
un primo indizio del fatto che Wish è
una lettera d’amore ai classici Disney.
Gli amici di Asha sono un
riferimento ai sette nani di Biancaneve
Wish
utilizza diversi archetipi di personaggi noti alla Disney, tra cui
un riferimento ad alcuni dei personaggi più famosi di
Biancaneve. I migliori amici di Asha sono infatti
tutti riferimenti ai sette nani di Biancaneve. Questo punto è
sottolineato dai loro nomi: Dahlia (Dotto),
Simon (Pisolo), Gabo (Brontolo),
Hal (Gongolo), Dario (Cucciolo),
Bezeema (Mammolo) e Safi (Eolo).
I loro nomi non sono l’unica cosa che si allinea con i Sette Nani:
anche le controparti dei desideri assumono molti dei loro tratti di
personalità.
Magnifico ricorda i villain Disney
del passato
Negli ultimi anni la Disney ha
variato gli archetipi dei suoi cattivi, ma con
MagnificoWishtorna
ai grandi villain del passato. La natura malvagia di Magnifico e i
suoi poteri ricordano alcuni classici cattivi Disney, come la
Regina Cattiva di Biancaneve,
Yzma di Le follie dell’Imperatore, Ursula de
La
Sirenetta e Malefica
de LaBella Addormentata. Per sottolineare i
legami di Magnifico con i cattivi Disney del passato, Wish dissemina il suo castello di easter egg
che lo collegano ai classici Disney. Ad esempio, nel laboratorio di
Magnifico si trovano delle fiale che ricordano le pozioni di veleno
di Yzma. Ci sono ancora più riferimenti nel sotterraneo quando
Magnifico decide di abbracciare la magia proibita, tra cui la mela
avvelenata della Regina Cattiva e le mani verdi magiche che
assomigliano a quelle usate da Ursula per rubare la voce di Ariel.
La vanitosa ossessione di Magnifico per gli specchi rimanda infine
anche alla vanità della Regina Cattiva per lo specchio magico.
L’abito di Aurora de La Bella
Addormentata appare in un desiderio
Quando i protagonisti di
Wish
guardano i desideri in possesso di Magnifico, spesso contengono
brevi riferimenti ai classici film Disney. Anche se questi variano
per quanto sono evidenti, uno dei più chiari può essere visto in un
desiderio in cui il soggetto desidera diventare una sarta. Nel
desiderio, la donna viene mostrata mentre realizza un abito quasi
identico a quello iconico di Aurora de
La Bella Addormentata.
Il consiglio che Asha ha ricevuto
da suo padre richiama il discorso di Mufasa a Simba
Una delle forze guida nella vita di
Asha è il ricordo del padre, che la portava ad osservare le stelle.
Secondo Asha, suo padre le diceva sempre che “le stelle sono lì
per guidarci“, che è un riferimento a uno dei famosi discorsi
di Mufasa a Simba ne Il Re Leone. Mentre il consiglio di Mufasa a Simba è
più metaforico, Asha si ispira alle parole del padre per desiderare
una stella. Di conseguenza, questo è uno degli easter egg più
importanti per la trama di Wish, poiché
il desiderio di Asha è ciò che mette in moto la storia.
I capelli di Asha fanno
riferimento a un famoso momento di Pocahontas
Molti dei riferimenti Disney di
Wish sono
brevi spunti visivi, tra cui un rapido cenno a Pocahontas. Mentre Asha è in piedi sulla scogliera
mentre esprime il suo desiderio, il vento le scompiglia i capelli.
Questa immagine ricorda la famosa immagine di Pocahontas
nella sequenza “I colori del vento” dell’omonimo film.
Come Pocahontas, il desiderio di Asha è un momento di riconnessione
e affermazione delle sue convinzioni personali di fronte a
influenze sinistre, il che rende il riferimento appropriato.
Il pozzo dei desideri di Wish è un
riferimento a Biancaneve
Dopo che il desiderio di Asha si
traduce nell’arrivo di Star, lei e Valentino inseguono la stellina
magica nel bosco. Durante la sequenza dell’inseguimento, Asha si
appoggia brevemente a un pozzo. Questo pozzo ha una notevole
somiglianza con il pozzo dei desideri di
Biancaneve e i sette nani, uno dei primi dei numerosi
riferimenti che Wish fa al
primo film della Disney.
Gli animali parlanti di Wish
I film d’animazione Disney sono
noti per la presenza di animali parlanti e Wish continua questa tendenza quando Star incanta
diverse creature del bosco, tra cui Valentino, la capra di Asha,
permettendo loro di parlare. Questo è di per sé un riferimento ai
classici Disney, ma ci sono altri riferimenti e easter egg in
questa scena del bosco.
I riferimenti in questa scena
variano per specificità, con alcuni animali che riprendono alcune
delle caratteristiche familiari di altri classici animati Disney o
che in realtà fanno riferimento a specifici personaggi Disney.
L’orso e il cervo parlano tra loro, si chiamano
“John” e “Bambi“, che fanno
riferimento ai personaggi di Little John di
Robin Hood e Bambi dell’omonimo film. C’è anche un coniglio che
batte il piede mentre parla, chiaro riferimento a
Tamburino di Bambi. Inoltre, ci sono due
topi dentro una foglia che assomigliano a Bernie e
Bianca.
Star disegna accidentalmente
Topolino nella biblioteca del Magnifico
Star è la fonte di
molti degli easter egg Disney di Wish, compreso un breve momento nello studio di
Magnifico. Quando Star, Asha e Valentino cercano di introdursi
nella biblioteca di Magnifico per rubare i desideri della famiglia
di Asha, rimangono bloccati nello scivolo del cibo attraverso il
quale stavano cercando di intrufolarsi. Nel tentativo di sbloccare
il meccanismo di chiusura, Star tenta di usare la magia, ma la cosa
gli si ritorce contro. Al contrario, Star incanta accidentalmente
una penna d’oca sul tavolo da lavoro di Magnifico, che si vede
disegnare la sagoma di Topolino.
Le mosse di Asha nella Biblioteca
di Magnifico sono come quelle dello Stregone Mickey di
Fantasia
Una volta che i tre protagonisti di
Wish si sono finalmente liberati si mettono subito al
lavoro per cercare di entrare nella porta chiusa a chiave, dietro
la quale Magnifico conserva i desideri degli abitanti di
Rosas. Essendo l’unica persona che era già stata
all’interno, Asha cerca di sbloccare la porta imitando i movimenti
di Magnifico. Sebbene i suoi tentativi non vadano a buon fine, i
movimenti che Asha compie sulla porta assomigliano a quelli che lo
Stregone Topolino utilizzava in Fantasia. Come Topolino in
Fantasia, Asha non riesce a usare con successo la magia e
per fortuna arriva Star ad aiutarla, proprio come lo Stregone di
Fantasia.
Gli oggetti animati di Magnifico
fanno riferimento a La Bella e La Bestia
Magnifico diventa
completamente malvagio dopo che le sue azioni vengono messe in
discussione durante un discorso ai suoi sudditi; la sequenza della
canzone “Il grazie però dov’è?” contiene molti riferimenti
alla Disney, tra cui uno a La Bella e la Bestia. A un certo punto della canzone,
Magnifico incanta alcuni abiti da cavaliere, che
si animano e sembrano vivi. Lo stemma con cui Magnifico balla
durante “Il grazie però dov’è?” è un riferimento agli
oggetti quotidiani incantati de La Bella e la Bestia, che
sono al centro della trama del film.
Le scale del palazzo di Magnifico
di Wish sono come quelle di Biancaneve
Una volta presa la decisione di
abbracciare la magia proibita, di cui aveva parlato in modo
poetico, Magnifico decide di ritirarsi dalla sua
biblioteca nelle segrete del seminterrato. Appare una serie di
scale a chiocciola che prima non c’erano e Magnifico vi entra e
crea il suo bastone magico malvagio. Le scale del sotterraneo
assomigliano in modo impressionante a quelle di Biancaneve e i
sette nani, aggiungendosi alla lunga lista di omaggi a
Biancaneve di Wish.
Il topo messaggero di Asha è un
riferimento a Cenerentola
Durante la cerimonia in cui
Re Magnifico dichiara Asha un nemico ricercato di
Rosas, Asha e Star si avvalgono di un piccolo
aiuto per attirare l’attenzione della Regina Amaya da parte di un
topolino che ricorda molto Gus Gus. Star incanta
un topo per consegnare un messaggio di Asha ad Amaya, in modo
simile al ruolo dei topi nel classico Disney Cenerentola.
Per rafforzare questa citazione, il topo sta addirittura
sgranocchiando un chicco di mais quando Star e Asha chiedono il suo
aiuto.
Magnifico distrugge i desideri di
alcuni dei personaggi classici Disney del passato
Nel tentativo di ottenere ancora
più potere, Magnifico distrugge i desideri di tre
cittadini di Rosas. Mentre lo fa, Magnifico dichiara i desideri
raffigurati in ogni sfera, ridendo di loro prima di
distruggerli. Il primo desiderio che Magnifico distrugge è un
riferimento a Peter Pan, che Magnifico afferma essere un
desiderio per un Paese dei Balocchi, al quale
Magnifico risponde con disprezzo: “Che ne dici dell’Isola che
non c’è?“. Poi, Magnifico distrugge il desiderio di una tata
che si prenda cura dei figli del desiderante, che è un chiaro
riferimento a Mary Poppins. Infine,
Magnifico distrugge un desiderio di “vero amore“. Anche se
questo potrebbe riferirsi a quasi tutti i film delle Principesse
Disney, il riferimento specifico in questa scena è probabilmente a
La Sirenetta, dato che Magnifico dice: “Alla
faccia del vero amore“, una frase che Ursula
pronuncia ad Ariel.
Asha diventa la fata madrina di
Cenerentola
L’arco narrativo di Asha in
Wish la vede diventare una sorta di Fata Madrina per
Rosas, un’allusione al famoso personaggio di Cenerentola. Nel
finale di Wish ci sono diversi richiami alla Fata Madrina
di Cenerentola, a cominciare dalle vesti di Asha. Star
regala ad Asha anche una bacchetta magica, proprio come quella che
la Fata Madrina brandisce in Cenerentola.
Alla fine del film, quando gli amici di Asha la dichiarano Fata
Madrina di Rosas, Asha subisce anche l’iconica trasformazione di
Cenerentola, consolidando il suo nuovo ruolo nel
regno.
I libri volanti di Wish
sono un riferimento a La spada nella roccia
Mentre Asha cerca di allontanare
Magnifico, le sue amiche e la regina Amaya tentano di liberare i
desideri dal castello aprendo il tetto. Per farlo, vengono aiutati
da alcuni libri volanti. Questi libri volanti fanno riferimento al
meno noto film DisneyLa spada nella roccia, in cui Merlino fa levitare i
libri stregati.
Uno dei personaggi di
Wish fa un urlo alla Tarzan
Dopo diversi tentativi falliti di
aprire il tetto, i personaggi giungono alla conclusione di non
essere abbastanza forti. Un suggerimento di Star e Gabo li porta a
saltare oltre la ringhiera dello studio di Magnifico, sfruttando la
gravità per aprire il tetto. Mentre saltano, uno dei personaggi
emette un forte urlo che ricorda quello iconico di Tarzan della Disney.
La trappola di Magnifico è un
riferimento a La Bella Addormentata
Quando Magnifico rivela ai
cittadini di Rosas tutti i poteri malvagi che gli sono stati
conferiti attraverso il suo bastone magico, usa un forte
incantesimo per intrappolarli. In questo modo rilascia delle spine
verdi incandescenti che intrappolano i suoi sudditi al suolo,
mantenendoli nel regno e sotto il suo dominio. Queste spine verdi
magiche assomigliano a quelle usate da Malefica ne
La Bella Addormentata.
Il destino di Magnifico è un
accenno alla sconfitta del villain di Aladdin
Dopo aver trascorso tanti anni a
intrappolare i desideri dei cittadini di Rosas, Magnifico viene
finalmente sconfitto dal potere dei desideri nel finale di
Wish. Questo potere non solo libera Star dal bastone di
Magnifico, ma intrappola anche Magnifico all’interno del bastone,
dove sembra che rimarrà a tempo indeterminato, secondo la regina
Amaya. L’intrappolamento di Magnifico all’interno
del suo bastone ricorda quello di Jafar che rimane
intrappolato nella lampada del genio in Aladdin,
rendendo la sconfitta di Magnifico un cenno a una passata
eliminazione di un cattivo Disney.
Il desiderio di Valentino è simile
a Zootropolis
Una volta liberata
Rosas dalla morsa malvagia di Magnifico, i
protagonisti di Wish iniziano a esaudire i desideri dei cittadini di
Rosas. Durante questa scena finale, Valentino esprime il suo
desiderio di un’utopia in cui gli animali siano tutti uguali e
indossino abiti come gli umani. Sebbene Valentino non veda
realizzarsi il suo desiderio in Wish, il suo desiderio è un’intelligente allusione
alla trama di Zootropolis.
La scena finale di Wish fa
riferimento al logo Disney
Nonostante abbia trascorso l’intera
durata di Wish formando uno stretto legame con Asha, Star deve
purtroppo tornare in cielo per esaudire i desideri di altre
persone. Dopo aver salutato coloro che hanno aiutato, Star lascia
Rosas con un turbinio di fuochi d’artificio. Mentre la scena viene
ingrandita, Star spara sopra il castello dei desideri. Questo
ricrea il logo della Disney, che presenta una stella cadente sopra
il castello. L’uscita di Star da Rosas è easter egg perfetto per
chiudere Wish, perché Star ha fatto di Rosas una sorta di
“regno magico”, dove, come recita il mantra
Disney, i desideri si avverano.
I titoli di coda di Wish celebrano
i personaggi iconici della Disney
I titoli di coda di Wish sono un mega riferimento ai film Disney più
iconici del passato. Mentre scorrono i titoli di coda, appaiono
anche le sagome celestiali di alcuni dei personaggi più
riconoscibili degli ultimi 100 anni di animazione Disney. Apparendo
in ordine cronologico, Wish riesce a inserire personaggi di ogni singolo film
d’animazione Disney. Da personaggi classici immediatamente
riconoscibili come Biancaneve,
Topolino, Cenerentola o
Peter Pan a personaggi più recenti come
Mirabel di Encanto e Splat di Strange World, i titoli di coda di Wish assicurano quindi
che ogni film Disney sia in qualche modo rappresentato.
La scena post-credits di
Wish è una lettera d’amore alla canzone simbolo di
Disney
Wish inserisce di nascosto un altro easter egg in una
scena post-credits. In questa breve scena, Sabino
siede su una pietra e suona il suo liuto. Non è una canzone
qualsiasi quella che Sabino suona nella scena post-credits di
Wish, ma “When You Wish Upon A
Star“. La canzone è apparsa originariamente nel film
Disney Pinocchio ed è poi diventata la sigla ufficiale della
Disney.
Il nuovo film Walt
Disney Animation Studios, Wish, ci
porta nel regno di Rosas, un posto dove tutti sono accettati senza
distinzioni. Un film che per la natura dei temi trattati strizza
l’occhio allo spettatore del presente senza dimentica quello
passato. La protagonista è Asha, una brillante
sognatrice, che esprime un desiderio così potente da invocare una
forza cosmica: una piccola sfera di sconfinata energia chiamata
Star. Insieme, Asha e Star affrontano un formidabile avversario –
il sovrano di Rosas, Re Magnifico – per salvare la sua comunità e
dimostrare che, quando la volontà di un essere umano coraggioso si
unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.
Oggi in conferenza stampa oltre alle voci italiane dei
protagonisti: Gaia (Asha),
Amadeus (Valentino) e Michele
Riondino (Re Magnifico), anche i registi Chris
Buck (regista di Frozen e Frozen 2) e Fawn Veerasunthorn e il
produttore Peter Del Vecho.
Wish è un film pieno di
riferimenti
Una cosa che colpisce molto
Wish è come il lavoro dei due registi
Buck e Veerasunthorn prenda vita
con una semplicità davvero unica. Il lavoro di due registi che
appartengono a due generazioni diverse ma che si incontrano in una
commistione di stili: “L’equilibrio tra un linguaggio moderno e
la tradizione Disney. Volevamo dare allo spettatore la sensazione
che trasmettevano i film passati di questo universo, sfruttando,
però, le nuove tecnologie: cercavamo una storia in cui la macchina
da presa potesse muoversi all’unisono con i vari personaggi”,
dice Buck. Il film Disney esplora l’importanza dei
desideri: “Quando si esprime un desiderio e si soffiano le
candeline sulla torta di compleanno, tutti dicono, ‘Non dirlo a
nessuno!’ Ma penso che dovremmo esprimere i nostri desideri, farli
sapere alla gente”, ha raccontato il regista. “Nella mia
vita, ho sempre desiderato lavorare alla Disney, e lo dicevo sin da
quando frequentavo il liceo. E ora sono qui”.
“Abbiamo voluto ambientare la
storia a Rosas, un regno magico che potesse soddisfare tutti i
desideri di persone che vengono da tutte le parti del mondo, senza
distinzione tra loro. L’abbiamo situato nel Mediterraneo come
un’isola tra diversi continenti: volevamo che fosse credibile e si
ricollegasse all’attualità. Asha ama Rosas”, ha spiegato la
coregista Fawn Veerasunthorn. “È cresciuta lì, è tutto ciò che
conosce”. Il film è carico di riferimenti alcuni voluti altri
lascianti intendere: “Abbiamo inserito tanti omaggi sia nei
personaggi che nelle atmosfere a vecchi film della Disney come
Pinocchio e Biancaneve, ma vogliamo lasciare al pubblico la
possibilità di riconoscerli”.
Per quanto riguarda la genesi del
progetto: “Il progetto è iniziato cinque anni fa. Ci siamo
concentrati sulle storie Disney classiche che contrappongono il
bene e il male”, afferma Chris Buck. “Non riesco a trovare
un riferimento diretto all’attualità ma sicuramente nel film c’è
l’idea che nessun essere umano debba avere il potere
sull’altro”.
I doppiatori
Gaia,
Amadeus e Michele Riondino sono i
doppiatori italiani di Asha, Valentino e Re Magnifico in
Wish. Tutti alla loro prima esperienza di doppiaggio in un
film animato della Disney. I tre si sono preparati singolarmente,
non incontrandosi mai nella sala di doppiaggio, ma hanno comunque
constatato una cerca energia e sincronia nel lavorare insieme anche
se separati.
Michele Riondino ha parlato della
preparazione e dell’emozione di doppiare un personaggio Disney:
“Un desiderio, quello di doppiare un film Disney, che inseguivo
da anni e anni. Avendo due figlie, una di 9 anni e una di 3 anni,
ripeto con loro tutti gli anni le battute dei personaggi“.
Anche Amadeus, nonostante anni di carriera e di palcoscenici
importanti, ha provato una certa emozione: “La formazione in
radio mi ha agevolato nel giocare un po’ con la voce. Era
complicato da un punto di vista tecnico ma ho capito che, se le mie
espressioni avessero corrisposto a quelle del personaggio, la voce
sarebbe performata nel modo migliore”.
La giovane cantante Gaia dà voce
alla protagonista di Wish: “Doppiare un film Disney è
stato un onore, un privilegio, e un sogno. Mi sono riconosciuta in
molti aspetti caratteriali di questa eroina, una donna armata di
tanto coraggio e tanta perseveranza; quindi, è stato molto
emozionante poterle prestare voce”.
1 di 4
Chris Buck - Fawn
Veerasunthorn - Peter Del Vecho alla premiere italiana di Wish -
foto di Aurora Leone
Amadeus alla premiere
italiana di Wish - foto di Aurora Leone
Gaia alla premiere italiana
di Wish - foto di Aurora Leone
Michele Riondino alla
premiere italiana di Wish - foto di Aurora Leone
Come celebrazione del 100°
anniversario della Disney, lo studio d’animazione aveva
probabilmente grandi speranze per Wish,
ma il lungometraggio d’animazione di altro profilo ha disatteso le
aspettative a livello nazionale. Mentre Wish della
Disney si sta spegnendo al botteghino USA, il film si sta
comportando in modo ammirevole sul fronte internazionale.
Wish
ha aggiunto 8,6 milioni di dollari dai territori del Nord America,
portando il suo bilancio internazionale a 160,4 milioni di dollari.
In confronto, il film ha incassato solo 63 milioni di dollari nei
cinema statunitensi e canadesi. Gli analisti del box office
prevedono che il film finirà la sua corsa nelle sale poco più a
nord di 250 milioni di dollari.
Sembra che Wish non
avrà la stessa lenta progressione al botteghino di Elemental
e, a tal fine, lo studio ha già annunciato i piani per l’arrivo di
Wish su supporto domestico.
I fan della Disney potranno godere
di una versione cantata del film, di contenuti bonus mai visti
prima e di scene eliminate quando il film sarà disponibile presso
tutti i principali rivenditori digitali, tra cui Prime Video, Apple TV e Vudu, il 23
gennaio.
Wish
arriverà in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il 12 marzo.
Il film è uscito nelle sale
nordamericane il 22 novembre, prima delle vacanze del
Ringraziamento, guadagnando 31,7 milioni di dollari a livello
nazionale e 17,3 milioni di dollari a livello internazionale, per
un debutto mondiale di 49 milioni di dollari. Il film ha un budget
di produzione di 200 milioni di dollari.
Il lungometraggio Walt Disney
Animation Studios Wish
sarà disponibile in streaming su Disney+ dal 3 aprile,
accogliendo il pubblico nel magico regno di Rosas, dove la
brillante sognatrice Asha esprime un desiderio così potente da
essere accolto da una forza cosmica, una piccola sfera di
sconfinata energia chiamata Star.
Nel film candidato al Golden Globe,
Asha e Star affrontano un nemico formidabile – il sovrano di Rosas,
Re Magnifico – per salvare la sua comunità e dimostrare che quando
la volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle
stesse, possono accadere cose meravigliose.
Nella versione italiana del film,
la cantautrice Gaia presta la propria voce alla
brillante sognatrice Asha; il conduttore Amadeus
interpreta l’adorabile capretta di Asha, Valentino; e l’attore
Michele Riondino presta la propria voce nei
dialoghi al potente Re Magnifico.
Il film Wish
è diretto dal regista premio Oscar Chris Buck e Fawn Veerasunthorn,
e prodotto da Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes Lancaster Jones.
La sceneggiatura di Wish è
di Jennifer Lee e Allison Moore; le canzoni originali sono firmate
da Julia Michaels e Benjamin Rice, mentre la colonna sonora è
composta da Dave Metzger.
Il primo agosto di quest’anno, dopo
quasi 10 anni da Garden State, arriva il
secondo lungometraggio di Zach Braff,
Wish I Was Here. Braff,
in questo secondo lavoro, ha dimostrato ancora una volta di essere
un cineasta libero dai dictat delle major.
Come nel primo film, anche qui si è
lasciato ispirare solo dalla passione e dal suo desiderio di fare
cinema a sua “immagine e somiglianza”.
Wish I Was
Here è una commedia, che con toni semplici ma
efficaci, racconta la vita di Aidan Bloom, un
trentenne in preda ad una crisi esistenziale, che deve decidere il
suo scopo nella vita.
Nel cast, oltre
Braff (già visto in
Scrubs) ci sono anche Kate
Hudson, Mandy Patinkin, Josh Gad, Ashley Greene, Joey King e Pierce
Gagnon.
In attesa di vederlo al cinema,
gustiamoci il trailer in lingua originale.
E’ arrivato online il primo poster
ufficiale di Wish I Was Here, la nuova
commedia drammatica diretta dalla star di Scrubs,
Zach Braff. La pellicola, che rappresenta il
secondo film da regista dell’attore americano, arriva a dieci anni
di distanza dal precedente La mia vita a Garden State con
Natalie Portman, e vede questa volta, al fianco di Braff, che
ritorna protagonista di un suo film, la bellissima Kate Hudson.
Wish I Was
Here è stato presentato in anteprima al
Sundance Film Festival. La pellicola, che annovera
nel cast anche Josh Gad e Mandy
Patinkin, è stata sceneggiata da Braff insieme al fratello
Adam Braff. La storia racconta di un uomo di
trentacinque anni, attore frustrato, marito e padre di famiglia,
che cerca di trovare, in piena crisi esistenziale, un senso alla
sua esistenza.
Wish I Was
Here, secondo film da regista di Zach
Braff (la star di Scrubs) si
svela in un nuovo lungo trailer in cui vediamo
anche Kate Hudson, Jim Parsons, Mandy Patinkin, Josh
Gad, Ashley Greene, Joey King e Pierce Gagnon.
Wish I Was
Hereè una commedia, che con toni semplici ma
efficaci, racconta la vita di Aidan Bloom, un
trentenne in preda ad una crisi esistenziale, che deve decidere il
suo scopo nella vita.
La Focus Features
ha rilasciato una nuova clip di Wish I
Was Here, film scritto, diretto e interpretato dalla
star di Scrubs, Zach
Braff.
Nel film, lui interpreta un marito
e padre in crisi esistenziale, e quindi alla ricerca di uno scopo
nella vita.
Questa divertente clip che vi
proponiamo mostra il protagonista insieme ad un
venditore di auto di lusso, interpretato da Donald
Faison, amico di Zach Braff, nonché
co-star della celebre serie tv
Scrubs.
Prima donna a dirigere
un classico Disney e Premio Oscar per Frozen – Il regno di ghiaccio nel 2014, Jennifer
Lee è anche la regista donna del film d’animazione col maggiore
incasso nella storia del cinema (Frozen
II – Il segreto di Arendelle), ma soprattutto la direttrice
creativa dei Walt Disney Animation Studios da quando John Lasseter
si è dovuto dimettere dalla carica. Il suo nome, insomma, è la
garanzia principale per il prossimo Wish,
film di Natale che The Walt Disney Company Italia distribuirà al
cinema da l 21 dicembre e del quale lei stessa ha presentato in
anteprima alcune scene.
Nelle quale già si
intuiscono le principali dinamiche tra i personaggi da lei creati,
come sceneggiatrice del film (diretto dal suo ex partner in
FrozenChris Buck e la promettente
esordiente alla regia Fawn Veerasunthorn) col quale festeggeremo i
100 anni degli Studios di zio Walt. E nel quale la diciassettenne
eroina Asha dovrà opporsi alla politica del Re Magnifico, stregone
apparentemente pronto ad esaudire i desideri della popolazione del
Regno di Rosas, al largo della Penisola Iberica, quanto a
anestetizzarne le richieste più scomode per conservare lo Status
Quo.
Una premessa che siamo
curiosi di vedere come si svilupperà, vista la premura della Lee a
sottolineare come non ci sia nulla di politico nella “favola” in
questione, una epopea medioevale nella quale – almeno inizialmente
– vediamo Asha raccomandata dalla regina Amaya per il ruolo di
assistente del potente consorte. Una sorta di ‘Apprendista
stregone’ che è solo uno dei tenti espliciti riferimenti alla più
volte citata “eredità Disney”, onnipresente in questo Wish,
dallo stile – volutamente simile ai tratti e gli acquarelli delle
origini – al simbolismo della Stella “tritagonista”, evocata da
Asha per aiutarla a salvare il suo paese dall’oscurità e che dona
alla capretta in pigiama Valentino (e non solo) la capacità di
parlare.
Insomma: Bambi,
Ercole, La
Sirenetta, Aladdin e il Re Leone, ma anche
Encanto, Biancaneve, La bella addormentata e
molti altri. Su tutti, la Cenerentola che per Jennifer Lee
ha sempre rivestito una importanza e un significato particolare.
“Oggi ho realizzato il mio sogno, anche se non quello di essere
una animatrice, ma da bambina ho lottato duramente – ha
ricordato la sceneggiatrice. – Sono stata bullizzata e mi hanno
aiutato proprio i film Disney, come Cenerentola che guardavo in
VHS. Ho seguito lei per andare avanti, e come a lei mi sono
successe cose belle. Quello che oggi negli Stati Uniti
definirebbero ‘disturbo da deficit di attenzione’, la mia
creatività e immaginazione, sono state la mia forza. Anche quando
molti non credevano che avrei potuto realizzare granché. Wish è il
mio modo per ringraziare i cattivi nella mia testa e la Disney di
avermi detto ‘continua a sognare’. Bisogna farlo capire ai bambini,
queste storie creano una connessione tra noi, identificandoci in
certi personaggi, in un mondo che cerca di dividerci”.
Asha cade, ma si
rialza, va avanti…
Spero che mia figlia lo
veda, che prima del successo può esserci il fallimento, anche se ci
fa sentire in colpa. Qualcosa nel quale i giovani potranno
rivedersi, ma anche molti adulti, che volevamo seguissero il
percorso di Asha e si facessero le sue stesse domande. Ma anche che
continuassero a sognare, senza fermarsi per un errore.
Ad aiutarla, una
stellina. Un simbolo di speranza?
Sicuramente. Mi piace ci
si veda la speranza, anche se la stella è cambiata molto durante la
lavorazione. Nella sua prima versione, cambiava forma, diventava
umana e poteva parlare, ma perché a amo pensare che le stelle si
siano evolute e abbiano un loro linguaggio. Poi è diventata più
semplice, ma solo nella forma, tondeggiante, che abbiamo sviluppato
dopo aver visto il video di dei panda che giocavano e ci hanno
ispirato per il suo aspetto fisico. In generale, rappresenta quel
che ci ha dato Disney, non solo speranza, ma gioia e
possibilità.
Dall’altro lato della
ideale barricata, il cattivo…
Come altre volte, un
cattivo non facile da individuare, come accade nella vita. In
questo mondo complicato. Lo avevamo fatto in Frozen, dove il vero
‘villain’ era la paura, e qui volevamo mostrare quali fossero le
sue motivazioni. E’ stato divertente lavorarci, scrivendo. Ill mio
professore mi diceva che se non capisco perché un personaggio si
comporta in un certo modo, non capisco lui, e qui lo abbiamo
sviluppato pensando a un pubblico moderno, per il quale i cattivi
devono essere interessanti, non prevedibili. Anche Re Magnifico
inizialmente sembra buono, vuole custodire i desideri degli altri,
quelli tanto difficili da realizzare da fare male, ma quando
arrivano scelte più complicate… Con la magia bisogna stare attenti,
quando si supera il punto di non ritorno emerge il lato
peggiore.
Insomma, un Disney
classico per un pubblico moderno?
Ci sono riferimenti a
vari livelli, ma non troppi da distrarre, ci stiamo ancora
lavorando, perché sia una lettera d’amore al retaggio di cui
facciamo parte. La stessa Asha è molto legata a Walt Disney, al suo
sogno di voler realizzare Biancaneve anche quando nessuno ci
credeva. Lui ci ha creduto. E Wish
esiste perché è esistito Walt Disney. Lo stesso stile
dell’animazione, rimanda ai disegni fatti a mano degli inizi, ma
senza dimenticare che la tecnologia può arricchirci. Per questo
lavoriamo con entrambi, e continuiamo a creare ‘a mano’, come nel
corto Once Upon a Studio.
Insieme al film, nei
cinema verrà proiettato il cortometraggio di 9 minuti Once Upon
a Studio, il secondo di una serie realizzata da Trent Correy e
Dan Abraham, dopo La storia di Olaf. Combinando live-action,
animazione tradizionale e CGI nel breve filmato il defunto
disegnatore Disney Burny Mattinson scopre come i personaggi Disney
– Olaf di Frozen e il Genio di Aladdin – prendano vita di notte,
quando nessuno li osserva.
La trama di Wish
Nell’insulare Regno di Rosas, situato al largo della penisola
iberica, Asha, una giovane di 17 anni, deve liberare la città da
una tremenda oscurità che nessun altro sente e, per ribellarsi al
tirannico Re Magnifico, un malefico stregone, suo odiato ex
patrigno, esprime un desiderio alle stelle in un momento di
bisogno. Una vera stella dal cielo di nome Star risponde al
desiderio di Asha.
Guarda il Trailer ufficiale del
film Winx Club Il mistero degli
Abissi di Iginio Straffi, nuova avventura che
arriverà al cinema dal 4 settembre.
Tutto sembra tranquillo
ad Alfea, dove le Winx stanno facendo da tutor per le matricole, ma
le perfide Trix, storiche antagoniste delle Winx, arrivano
nell¹Oceano Infinito con l¹intenzione di sedersi sul trono
dell¹Imperatore e di reclamarne il potere. Gli umani stanno infatti
inquinando gli oceani mettendo a repentaglio l¹equilibrio
dell¹Oceano Infinito, la dimensione che collega tutti i mari di
Magix. Quale migliore occasione per le Trix di questa per tentare
un colpo di mano e diventare imperatrici?
Ma le Winx sono coraggiose e non si
fermeranno. Il loro cuore puro ristabilirà l¹equilibrio dell¹Oceano
Infinito contrastando l¹inquinamento e riportando la pace nella
Dimensione Magica.
L’incuria dell’uomo sta
provocando un progressivo inquinamento dell’Oceano Infinito,
mettendone a repentaglio l’eco-sistema. Nel caos che ne può
derivare il male è sempre pronto ad insinuarsi, ed il male è
impersonato dalle terribili sorelle Trix, perfide streghe e nemiche
giurate delle Winx. Le Trix vogliono il potere e per farlo decidono
di allearsi con la diabolica Politea e di liberare da un
precededente incantesimo Tritannus, pericoloso imperatore
dell’Oceano. Per riuscire nel loro piano è necessario rapire Sky,
giovane principe innamorato di Bloom. Riusciranno le nostre fatine
a impedire, per l’ennesima volta, che i perfidi disegni delle Trix
vadano a buon fine? E riuscirà Bloom a riabbracciare il suo
principe?
Winx club. Il mistero degli
abissi è un film animato diretto e prodotto da Iginio Straffi
che ha così voluto omaggiare il decennale dalla nascita del Winx
Club. La storia vede come protagoniste le solite sei fatine (
Bloom, Stella, Flora, Aisha, Musa e Tecna ) che, impegnate a
formare le nuove matricole della scuola di magia di Alfea, sono
chiamate a fronteggiare vecchi e buovi nemici intenzionati a
minacciare la tranquillità nella Dimensione Magica. Al di là dei
loro poteri, e delle singole capacità di ognuna, la loro arma più
importante rimarrà l’amicizia e l’unità indissolubile che le tiene
insieme e con esse potranno fronteggiare nemici temibilissimi.
Una velata e appena accennata
critica all’inquinamento umano e un forte messaggio di amicizia
sono i temi portanti del film di Straffi, il quale vuole dimostrare
come gelosie, invidie e soprattutto ingordigia non possano che
portare a rovinosi risultati. Una storia semplice ma tutto sommato
gradevole, con una sua struttura logica che fila e personaggi ben
tratteggiati. I dialoghi forse un po’ frivoletti ma immaginiamo
perfettamente adatti al pubblico di riferimento.
Ovviamente Winx Club. Il mistero
degli abissi è un film per un pubblico ben preciso e definito,
ossia le giovani, se non giovanissime fanciulle che da anni
stravedono per queste stilosissime fatine molto glamour. Difficile
capire i motivi di tanto successo ma considerata l’abissale
distanza anagrafico-generazionale onestamente ci rinunciamo
trovandolo un esercizio inutile e fatuo. Premesso quindi che il
film dovrebbe soddisfare il palato del suo giovanissimo pubblico,
ci permettiamo però una piccola critica forse un po’ moralistica:
sarà così giusto ed educativo propinare alle nostre figlie modelli
simili? Fisici al limite della magrezza ed un esasperante ricerca
del glamour sono prototipi che potrebbero rivelarsi pericolosi.
Winter’s Bone di Debra Granik ha
ottenuto il più alto numero di nomination agli Spirit Award, sette.
Due in meno ne ha conquistate I ragazzi stanno bene di Lisa
Cholodenko, film con Julianne Moore.
Ecco altre foto dal set newyorkese
di Winter’s Tale in cui vediamo di nuovo
Colin Farrell a cavallo con la dolce compagnia di
Jessica Brown Findlay, già vista nel
Trova distribuzione
anche in Italia la pellicola vincitrice della Palma
d’Oro a Cannes 2014, Winter
Sleep. Il film turco
diretto da Nuri Bilge Ceylan
sarò distribuito da Parthénos e
Lucky Red, che collaborano nuovamente nella
distribuzione di un film dopo la prima partnership di Ida di Pawel
Pawlikowski. Al momento non c’è ancora una data ufficiale di
uscita.
Winter
Sleep racconta di un ex-attore che gestisce un hotel.
Lavorano con lui la moglie e la sorella, che da poco ha divorziato.
Quando l’inverno arriva, l’hotel diventa il loro rifugio…
Nuri Bilge
Ceylan l’ha descritto come un film in cui delle
persone dell’Anatolia aspettano e vivono l’inverno.
Ceylan è
un habitué di Cannes. In precedenza ha concorso
per la Palma d’oro per il miglior cortometraggio nel 1995
con Koza. Poi ha partecipato al concorso
ufficiale con 4 film: Uzak (2003, Gran
Premio della Giuria); Iklimler (2006,
Fipresci); Le tre scimmie(2008, Palma per il
miglior regista); C’era una volta in
Anatolia (2011, Gran Premio della Giuria).
Winter
Ladies è una raccolta di illustrazioni originali
realizzate da venti artiste italiane alle quali è stato
chiesto di rappresentare ognuna una figura iconica femminile, reale
o di fantasia, in una ambientazione invernale o natalizia. Il
progetto nasce per sostenere le attività a sostegno delle donne in
difficoltà promosse da Lucha alla
Città e, in particolare la Casa
delle Donne Lucha Y Siesta, che da 11 anni provvede a dare
rifugio e sostegno a donne in difficoltà, che subiscono
discriminazioni e violenza di genere.
Un luogo materiale e simbolico di
autodeterminazione delle donne, un progetto femminista, nonché
punto di incontro tra casa rifugio, casa di semiautonoma e centro
antiviolenza.
Se raccolta fondi avrà
successo, la parentesi invernale sarà solo la prima parte di un
serie in quattro volumi dedicati a tutte le stagioni.
Il progetto dell’artbook è stato
ideato e promosso dalla Lovelace
– The Geek Ladies’ Allegiance, associazione
femminista sui generis, che si occupa della riscoperta e della
promozione della figura femminile nella cultura presente e
passata.
Per maggiori informazioni sugli
obbiettivi del comitato Lucha alla Città, consultate il
sito Luchaysiesta.com.
Per tutte le informazioni
necessarie e per partecipare al crowdfounding, clicca
qui.
L’attore Winston
Duke si è affermato come uno dei protagonisti di entrambi
i film di Black
Panther grazie alla sua memorabile interpretazione di
M’Baku, mentre attualmente è al cinema con il film The Fall
Guy (qui
la recensione). Certo, Duke deve ancora affermarsi come
protagonista di Hollywood, ma basterebbe il ruolo giusto per
riuscirci e sembra proprio che l’attore abbia messo gli occhi su
quella che probabilmente sarà uno dei ruoli più ambiti di Hollywood
nei prossimi mesi o anni.
Nel corso di un’intervista con
/Film, a Duke è infatti stato
chiesto se fosse interessato a vestire i panni del Cavaliere Oscuro
nel prossimo reboot del DCU,
The Brave and the Bold, dopo essersi già distinto come
doppiatore di Bruce Wayne nel podcast Batman Unburied.
“Senti, amico, puoi far partire questa campagna a mio favore?
Direi che ti sfido ad andare su tutti i social e fare promozione
nei miei confronti. Coinvolgi la tua comunità. Mi piacerebbe molto.
Mi piacerebbe interpretare Batman“.
Duke chiarisce poi che: “Mi
piacerebbe avere l’opportunità di esplorare nuovi personaggi, di
cambiare la narrazione di alcune idee radicate su come questi
personaggi dovrebbero apparire, parlare e recitare. Sono
assolutamente d’accordo“. Winston Duke
sarebbe dunque estremamente interessato a ricoprire il ruolo, ma
per ora sembra che i lavori su The
Brave and the Bold procedano piuttosto a rilento.
Bisognerà dunque aspettare che i DC Studios inizino il processo di
casting per scoprire quali attori verranno presi in considerazione
per il ruolo di Batman.
Tutto quello che sappiamo su
The Brave and the Bold
Parlando l’anno scorso dei piani dei
DC Studios per
The Brave and the Bold, James Gunn ha detto: “Questa è
l’introduzione del Batman del DCU. È la storia di
Damian Wayne, il vero figlio di Batman, di cui non conoscevamo
l’esistenza per i primi otto-dieci anni della sua vita. È stato
cresciuto come un piccolo assassino e assassina. È un piccolo
figlio di puttana. È il mio Robin preferito“. “È basato
sulla run di Grant Morrison, che è una delle mie run preferite di
Batman, e la stiamo mettendo insieme proprio in questi
giorni“.
Il co-CEO dei DC Studios, Peter
Safran, ha aggiunto: “Ovviamente si tratta di un lungometraggio
che vedrà la presenza di altri membri della ‘Bat-famiglia’
allargata, proprio perché riteniamo che siano stati lasciati fuori
dalle storie di Batman al cinema per troppo tempo“.
Winona Ryder – La
teenager alienata, la classica “ragazza della porta accanto”, e
infine la donna fragile, tormentata, soggetta a continue crisi
depressive, attacchi di panico e, non ultimo, manie cleptomani.
Sono molte le immagini che hanno
accompagnato la vita e la carriera di Winona Ryder, oggi di
nuovo sotto i riflettori grazie al suo prossimo doppiaggio nel
remake animato del celebre Frankenweenie di Tim Burton, in cui presterà la voce a Elsa Van
Helsing.
Winona Laura
Horowitz nasce il 29 ottobre del 1971 in una piccola città
del Minnesota, da cui prende il nome. Il padre, Michael Horowitz, è
un russo di origine ebraica, ateo, mentre la madre Cynthia Istas ha
origini romene e professa la religione buddista. Con la famiglia e
il fratellino Yuri, la piccola Winona Ryder si
sposta da uno stato all’altro a bordo dell’autobus psichedelico
ribattezzato “Veronica” dai genitori, entrambi hippies e attivisti
politici vicini alla beat generation.
A causa della sua abitudine di
indossare abiti maschili, vive un’infanzia difficile alla Petaluma
Kenilwoth Jr. High School, la scuola californiana che frequenta:
costantemente presa di mira dagli altri studenti, all’età di 12
anni sarà brutalmente picchiata da due coetanei che la scambiano
per un ragazzo dai modi effeminati. L’episodio la porterà a
lasciare la scuola e a terminare gli studi privatamente.
Winona Ryder: vizi e virtù di
un’attrice tormentata
Ma nel frattempo la giovane
Winona Ryder ha già maturato l’amore per il cinema
e il desiderio di diventare attrice, ispirata dalle proiezioni che
gli Horowitz erano soliti organizzare nel loro fienile. I genitori
non perdono tempo e assecondano la verve artistica della figlia,
iscrivendola nel 1983 all’American Conservatory Theatre di San
Francisco.
È qui che viene notata dalla famosa
agente Deborah Lucchesi, grazie alla quale Winona
Ryder otterrà il suo primo ruolo cinematografico nella
commedia di David Seltzer “Lucas” (1986), accanto a
Charlie Sheen. In questa circostanza, decide di cambiare il
suo cognome adottando lo pseudonimo di Ryder, in omaggio al
cantante rock Mitch Ryder, molto amato dal padre.
Passeranno solo due anni prima che
Winona Ryder venga chiamata dal cineasta più
controverso di Hollywood, l’allora esordiente Tim Burton, il quale nel 1988 la sceglie per il suo
Beetlejuice – Spiritello Porcello, affidandole il
ruolo della ragazzina gotica e depressa Lydia Deetz, che trova
conforto nel parlare con una novella coppia di sposi appena passati
a miglior vita. Un’interpretazione che, insieme al successivo
Schegge di follia di Michael Lehman, farà
parlare del lato dark e ribelle della giovane e talentuosa
attrice.
La collaborazione con Burton
riprenderà nel 1990, quando vestirà i panni della dolce e
biondissima Kim nella favola noir Edward Mani di
Forbice. Qui la 19enne originaria del Minnesota (che per
l’occasione vinse il premio “miglior attrice straniera” al Jordi
Awards 1992), offrì il commovente ritratto di una teenager che,
unica all’interno della gretta società in cui vive, saprà accettare
e persino amare lo strano quanto gentile Edward.
Un ruolo fortunato per
Winona Ryder, a giudicare dalla love-story
nata sul set con l’affascinante protagonista Johnny Deep e, ovviamente, dal successo di botteghino e
di critica che il film si portò (meritatamente) a casa. Intanto
l’attenzione dei media nei suoi confronti continua a crescere, in
parte per la relazione con Deep, in parte per le doti attoriali
dell’attrice, ancora una volta messe in luce da
Sirene (1990), il film di Richard Benjamin che
le valse la nomination al Golden Globe 1991 come miglior attrice
non protagonista.
Ma se la carriera della
graziosa brunetta inizia a decollare proprio in questi anni, lo
stesso non si può dire per la sua vita personale: prova ne è la
rinuncia al ruolo di Mary Corleone ne Il Padrino – parte
III, causa una fortissima influenza probabilmente dovuta
allo stress lavorativo e alle crisi depressive cui la Ryder inizia
ad essere soggetta. Poco male – Francis Ford Coppola la
richiamerà per il suo Dracula di Bram Stoker nel 1992, consacrandola
così come nuova diva dello schermo americano.
Nel 1993 la Ryder vedrà realizzarsi
un suo grande sogno, scelta dal suo regista prediletto Martin Scorsese per recitare ne L’età
dell’innocenza (per il quale fu nominata agli Oscar 1994)
insieme a star del calibro di Michelle Pfeifffer e Daniel Day-Lewis. Purtroppo, a tanto successo nel campo
cinematografico corrisposero i primi fallimenti sentimentali: dopo
4 anni il suo fidanzamento con Johnny Deep giunge al
termine, e gli attacchi d’ansia – misti ad insonnia – inizieranno
ad essere sempre più frequenti, tamponati con alcool e farmaci
(nonché dalle telefonate notturne con il collega e amico Al
Pacino).
La situazione si ristabilisce un
anno dopo, quando la Ryder conosce il musicista grunge Dave
Pirner, leader della band Soul Asylum, con cui intrattenne una
relazione sino al 1997. In quegli anni spingerà il regista
Gillian Armstrong a dirigere il remake di Piccole
Donne (1994), che l’attrice dedicherà alla piccola Polly
Klaas, sua compaesana rapita e brutalmente uccisa da un
maniaco.
Qui la Ryder interpreta – e lo fa
magistralmente – Jo, il maschiaccio di casa March con una passione
sfrenata per la lettura e il desiderio di diventare, un giorno, una
scrittrice famosa. Con la sua naturale simpatia, il suo charme e la
sua auto-ironia, Winona ritrae al meglio la giovane eroina della
Alcott, mettendo in luce l’umanità e la profonda contemporaneità
del personaggio (cosa che non era riuscita a fare a suo tempo
June Allyson, nel film del ’49 diretto da Mervyn
LeRoy). Non a caso, Piccole donne diede alla
Ryder la seconda nomination ai Premi Oscar del 1995 come miglior
attrice protagonista.
Dopo la parentesi di
alcuni film di medio successo come l’inusuale Gli anni dei
ricordi di Jocelyn Moorhouse (1995), il discusso
Ragazze interrotte e il melò drammatico Autumn
in New York a fianco di Richard Gere, la carriera
della Ryder subirà un crollo improvviso quando, nel 2001, viene
sorpresa a rubare nei grandi magazzini Saks Fifth Avenue di Beverly
Hills. Nella borsa le furono trovati capi d’abbigliamento per il
valore di 4mila e rotti dollari, insieme a numerosi analgesici
senza prescrizione. Per questo, la diva fu condannata a tre anni di
libertà vigilata, al pagamento di circa 10.000 dollari di multe,
840 ore di volontariato e a sottoporsi a consulenza psichiatrica –
il tutto, alla fine di un lungo processo-show ripreso costantemente
dalle telecamere americane.
Un duro colpo per la Ryder,
costretta ad ammettere al mondo intero la sua cleptomania, e ad
affrontare seriamente le crisi depressive cui era soggetta.
L’episodio la farà stare per un po’ lontana dalla macchina da presa
– sino al 2006, quando ricompare nel film digitale presentato a
Cannes A Scanner Darkly, e in The Darwin
Awards di Finn Taylor, commedia proiettata al
Sundance Film Festival di Robert Redford.
Dopo la partecipazione allo
Star Trek di J.J. Abrams (2009)
e la prova del Cigno Nero nel 2010, la Ryder sembra
ormai essere tornata in carreggiata, sia sul grande schermo che
nella vita personale. Dopo l’infelice rottura con Matt
Damon, che la lasciò nel 2000 poco dopo aver deciso di
sposarla, l’attrice si riprese tra le braccia di Page
Hamilton, e successivamente con il regista esordiente
Henry-Alex Rubin.
Una “creatura affascinante”,
Winona, timida di fronte ai riflettori dei media ma al tempo stesso
sfrontata e sicura delle proprie idee, da sempre considerata un po’
border-line per la sua volontà-capacità di interpretare personaggi
femminili fuori dal comune, attratti dal “diverso” e spesso
emotivamente fragili. Una diva sui generis, spaventata dal contatto
ossessivo ricercato dai fan, acquafobica in seguito ad un’incidente
per il quale rischiò di affogare da bambina. Dopo più di vent’anni,
questa strana perla di Hollywood torna a collaborare con uno dei
suoi primi ed antichi maestri, Tim Burton, entrando
nuovamente a far parte del suo fantastico ed inquietante mondo con
Frankenweenie.
Winona Ryder è una
delle attrici simbolo degli anni novanta. Celebre per i tanti ruoli
che le hanno permesso di sfoggiare il suo talento e la sua
personalità, durante gli anni ha saputo rinnovarsi attraverso
generi differenti e grandi autori. Tornata poi al successo grazie
alla serie Stranger
Things, l’attrice sembra oggi vivere una nuova vita,
dimostrando di non aver perso il carisma che l’ha sempre
connotata.
Ecco dieci cose che non sai
di Winona Ryder.
Winona Ryder carriera
1. I film. Il
debutto cinematografico dell’attrice avviene nel lungometraggio
Lucas, del 1986. Ma è con il film Beetlejuice – Spiritello porcello, diretto da
Tim Burton, che raggiunge la notorietà.
Burton la vorrà poi anche per il film Edward mani di forbice (1990), dove l’attrice recita
accanto a Johnny
Depp. Successivamente prende parte a numerosi film,
tra cui spiccano Taxisti di notte (1991), di Jim
Jarmusch, Dracula di Bram Stoker (1992, di
Francis Ford Coppola, L’età
dell’innocenza (1993), di Martin Scorsese, Giovani, carini e
disoccupati (1994), di Ben Stiller, e ancora nei film
Celebrity (1998), Ragazze interrotte (1999),
A Scanner Darkly (2006), Star Trek (2009),
Il cigno nero (2010), e The Iceman (2012).
2. Le serie TV.
Nel corso della sua carriera, l’attrice vanta una partecipazione
televisiva alla serie Friends (2001), alla miniserie
Show Me a Hero (2015), dove recita accanto all’attore
Oscar Isaac, e dal 2016 interpreta il ruolo di
Joyce Byers nella serie Netflix Stranger Things.
Winona Ryder in
Beetlejuice 2
Nel 2024 tornerà insieme a
Tim Burton per riprenderà il ruolo d Lidia Deetz in
Beetlejuice 2 che debutterà ad halloween del
2024.
Winona Ryder vita privata
3. È stata fidanzata con
Johnny Depp. L’attrice è celebre anche per essere
stata la compagna dell’attore Johnny Depp dal 1989 al 1993. I due avevano
condiviso il set di Edward mani di forbice, e nonostante la loro relazione
non sia durata molto sono stati indicati come una delle coppie più
belle degli anni novanta. L’attore dedicò alla Rider il celebre
tatuaggio Winona Forever, che venne però modificato in Wino Forever
(ubriaco per sempre) dopo la loro rottura.
4 Stava per
sposarsi. Dal 1998 al 2000 l’attrice ha inoltre una
relazione con l’attore Matt
Damon, con il quale stava per sposarsi. I due avevano
già fissato la data delle nozze, ma poi lui decise di interrompere
la relazione. Dopo alcune altre relazioni celebri, la Ryder sembra
ora aver trovato una stabilità con lo stilista Scott Mackinlay
Hahn, con cui ha una relazione dal 2011.
5 Ha sposato Keanu Reeves
sul set. L’attrice lavorò con l’attore Keanu Reeves sul set del film Dracula di
Bram Stoker. La Ryder ha rivelato che per la scena del
matrimonio tra i loro due personaggi, il regista Francis
Ford coppola ingaggiò un vero prete e davanti a lui i due
attori pronunciarono il fatidico “Sì”. I due attori da quel giorno
scherzano di essere sposati l’un l’altro da ben 27 anni.
Winona Ryder controversie
6 Ha avuto problemi con la
legge. Nel dicembre del 2001, l’attrice, che soffriva di
cleptomania, venne fermata per taccheggio nei grandi magazzini di
Beverly Hills. Nella borsa le trovarono una serie di articoli
d’abbigliamento per un totale di 4 mila dollari, oltre ad una
grande quantità di analgesici. L’attrice venne condannata a tre
anni di libertà vigilata, al pagamento di una multa e fu
obbligata a sottoporsi ad un trattamento di consulenza
psichiatrica.
Winona Ryder Stranger Things
7 Sul set piangeva tutti i
giorni. L’attrice ha raccontato di quanto sia stato
difficile doversi calare nel ruolo di una madre disperata per la
scomparsa del figlio. L’attrice, non avendo figli, parlò a lungo di
questo ruolo con sua madre, arrivando a spingersi così oltre
nell’immedesimazione da non riuscire a smettere di piangere sul
set, avvertendo in prima persona il dolore per la scomparsa del
figlio Will Buyers.
Winona Ryder Edward mani di
forbice
8 Non gradiva il suo
personaggio. L’attrice nel film interpreta Kim, giovane
ragazza che si innamorerà infine di Edward. L’attrice ha dichiarato
di averci messo diverso tempo ad apprezzare il proprio personaggio
nel film, dichiarando che per quanto alla fine Kim sveli un lato
umano, per buona parte del film appare come una viziata a cui piace
dare fastidio a quelli inferiori a lei. La stessa Ryder aveva
problemi con questo tipo di persone a scuola, motivo per cui
doverne interpretare una si è reso più difficile del previsto.
Winona Ryder premi e
nomination
9 È stata nominata agli
Oscar. Nel 1994 riceve la sua prima nomination agli Oscar,
come miglior attrice non protagonista, per il film L’età
dell’innocenza. Per questo stesso ruolo vinse, nello stesso
anno il Golden Globe nella medesima categoria. Nel 1995 viene
nominata nuovamente agli Oscar come miglior attrice per il film
Piccole donne.
Winona Ryder età e altezza
10 Winona Ryder è nata a
Winona, in Minnesota, Stati Uniti, il 29 ottobre 1971.
L’altezza complessiva dell’attrice è di 161 centimetri.
All’apice della sua fama negli anni
Novanta e Novanta, l’attrice veterana Winona Ryder ha dichiarato di aver perso
“molte parti”, tra cui un ruolo da protagonista nel dramma
romantico e cerebrale di Charlie Kaufman, Eternal Sunshine of the Spotless Mind (andato
poi a Kate Winslet), a causa dell’eccessiva
attenzione dei tabloid e dei paparazzi. “Era una sceneggiatura
così brillante e [il regista Michel Gondry e io] eravamo in questo
piccolo ristorante e la gente continuava ad avvicinarsi a me e
c’era un paparazzo a caso fuori, cosa piuttosto insolita per me, ma
ricordo solo la faccia di [Gondry] e il tentativo di convincerlo
che questo non è normale, e io so che non è normale”, ha detto
in una recente storia di copertina con
Esquire.
L’incontro per il casting è stata
solo una delle tante opportunità che la due volte candidata
all’Oscar ha detto di aver perso a causa del circo mediatico che ha
circonda la sua vita personale, tra cui le sue relazioni
sentimentali, la sua salute mentale e l’incidente di taccheggio.
“C’era un bagaglio”, ha spiegato Ryder. “Cercare di
convincere qualcuno a ignorare il rumore che mi circondava è stato
difficile. Lo vedevo nei loro occhi. Ho perso molti pezzi per
questo motivo”. Non solo la star di Stranger Things
ha ricevuto il feedback che la sua fama travolgente avrebbe
sminuito la sua performance in un film, ma anche che le opzioni per
i film a sua disposizione si stavano sempre più restringendo, a
causa dell’ageismo di Hollywood e del crescente potere degli
studios.
“Non mi sto lamentando in alcun
modo”, ha detto. “Ma c’è stato un periodo in cui ho
sentito che sarei stata una distrazione. L’ho capito. Sicuramente,
negli anni Novanta, me ne sono resa conto. E c’è stata anche una
sensazione di cambio di guardia. Quando si invecchia ci sono queste
nuove attrici più giovani. Ci si rende conto di quanto le attrici
possano essere usa e getta, della nostra durata di vita. Lo senti
dire in continuazione”. Ha aggiunto: “Le cose stavano
cambiando. Gli studios stavano diventando molto più potenti.
Improvvisamente non si trattava più di lavorare con Jim Jarmusch,
ma di numeri, di quanto si guadagnava. Era come se fossi sempre
sotto una strana minaccia, che ti faceva sentire molto sotto
pressione. E tutto quello che sentivi era che se ti prendevi una
pausa non potevi più tornare. Questo ti veniva inculcato”.
Tutto quello che sappiamo sul nuovo
film di Winona Ryder, Beetlejuice Beetlejuice
Il
visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar
Michael Keaton tornano a fare squadra per
Beetlejuice
Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico
accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder(Stranger Things, Piccole
donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy
Catherine O’Hara (Schitt’s
Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si
aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star
Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers),
Monica Bellucci (Spectre, i film di
Matrix), Arthur Conti (House of the
Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli
Emmy
Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo
della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!,
Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).
La sinossi del film recita:
“Beetlejuice è tornato! Dopo un’inaspettata tragedia familiare,
tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River.
Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene
sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il
misterioso modellino della città in soffitta e il portale per
l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che si stanno
creando in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che
qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone
dispettoso ritorni per scatenare il suo marchio di caos”.
Burton
dirige il film da una sceneggiatura di Alfred
Gough & Miles
Millar(Mercoledì).La
squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include
il direttore della fotografia Haris Zambarloukos
(Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e
diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark
Scruton (Mercoledì), il montatore Jay
Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar
Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney
Todd: Il diabolico barbiere di Fleet
Street).
Vi sono
poi il supervisore creativo degli effetti delle creature e del
trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal
Scanlan(Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet
Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore
Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas,
Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco
Christine Blundell (Topsy-Turvy
Sotto-sopra).