Sarà Margot Robbie
l’interprete principale di Ruin, nuovo lavoro di
Justin Kurzel (Macbeth, Assassin’s
Creed). Il film sarà ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale e la Robbie avrà il ruolo di una sopravvissuta
all’Olocausto che si trova a vivere in una Germania ancora
distrutta dalla battaglia. Stringerà un legame con un ex-militare
delle SS pentito che per placare la sua sete di vendetta proporrà
alla ragazza di mettersi sulle tracce del componenti dello
squadrone della morte.
Insieme alla Robbie nel ruolo di
co-protagonista anche Matthias Schoenaerts. La
sceneggiatura è stata invece affidata ai fratelli Ryan e
Matthew Firpo che avevano completato lo script anni fa ma
non avevano avuto modo di vendere l’intero manoscritto. Per questo
il script diventò famoso come uno dei migliori ancora da realizzare
a Hollywood.
Ricordiamo che la bella
Margot Robbie arriverà nei prossimi anni al cinema
con molteplici progetti tra cui Mary Queens of
Scots, Once Upon a Time in Hollywood di
Quentin Tarantino, attualmente in fase di
lavorazione, e Birds of Prey, cinecomic tutto al
femminile di cui l’attrice è anche produttrice.
Natalia Beristain
si fa corazza per il suo nuovo film Ruido – Una voce che non si spegne. La
regista, come lei stessa racconta, decide di affrontare una
tematica molto attuale nel Messico, quella dei femminicidi
e delle scomparse improvvise. Un fenomeno che a ben
guardare sembra non interessi nessuno al di là di quella
“frontiera” inesistente che lo separa dall’America del Nord.
Una ribellione, quella della
Beristain, che si tramuta in coraggio di portare, seppur sul
piccolo schermo di Netflix,
una denuncia fatta a gran voce, il cui impatto spera possa creare
uno tsunami in grado di travolgere tutto il mondo. La pellicola è
stata presentata al Festival di San Sebastian 2022, per poi
approdare in piattaforma l’11 gennaio.
Ruido – Una voce che non si spegne,
la trama
Julia (Julieta
Egurrola) è una madre che ha perso da nove mesi sua
figlia, Ger. Mentre la Polizia sembra non interessarsi come
dovrebbe al suo caso, e l’ex marito sceglie di arrendersi, la donna
decide di iniziare le ricerche da sola, aiutata dalla giornalista
Abril (Teresa Ruiz). Seppur provata dal suo
dolore, Julia comincia un viaggio per l’America Latina nella
speranza di trovare qualche indizio che possa portarla alla
figlia.
Mentre Julia cerca la figlia Ger in
solitaria, cercando di rimanere in piedi, il suo cammino si
intreccia con le storie di coraggio e le lotte delle varie donne
che incontra, interfacciandosi con un una forza che neppure lei
pensava di conoscere.
Una denuncia contro la
criminalità
Non si può vivere nella paura,
altrimenti come si riesce a combattere il male? Una domanda che
Natalia Beristain si è posta dietro la macchina da presa dopo anni
di esitazione per il film, con l’intento di fotografare una
realtà di cui poco si parla, quella della criminalità in
Messico. La regista decide di portare sullo schermo, forse troppo
soffocata dalle inquadrature strette dello streaming, una storia
dal taglio amaro in cui amore e sofferenza si fondono per poter
marciare in una lotta pericolosa ma necessaria. In Ruido –
Una voce che non si spegne, c’è il coraggio prima di tutto
di una donna vera, Natalia, che traspone se stessa in Julia,
interpretata da una toccante Julieta Egurrola, e poi di una
collettività martoriata nel profondo.
Julia, nella pellicola della
Beristain, diventa specchio di quelle madri in Messico che da tempo
devono sopportare il dolore della scomparsa dei propri
familiari a causa di una guerra, quella al narcotraffico,
che ha mietuto 90.000 vittime. Una figura, la sua, che seppur
ricoperta dal tormento, riesce a protestare contro le ingiustizie,
gli abusi e le violenze, e si fa portavoce dell’urlo e della
battaglia di tante famiglie che ancora vivono nel lutto della
perdita.
Nel portare in scena uno Paese in
ginocchio, che funge da cerniera fra le due Americhe, la Beristain
si avvale di una regia didascalica, dalle
inquadrature spesso fisse, funzionale per un racconto in cui non si
vuole architettare una trama complessa e dalle mille digressioni,
quanto piuttosto una fotografia della situazione fuori controllo
del Messico, in cui l’indifferenza della Polizia e i criminali
impuniti producono un rumore molto forte. Ed è proprio alla
protagonista che la regista affida il compito di insinuarsi
in quel rumore assordante per dare vita a un eco che si
espande.
Diventa dunque chiaro che
Ruido – Una voce che non si spegne, non si pone al
suo pubblico con fare ammaliatore, poiché il suo intento è essere
un film di denuncia e non di verità o bellezza estetica. È il grido
intimo della regista e del suo popolo, con il messaggio di non
abbassare mai la testa e non lasciarsi scavalcare. Perché se
nessuno ti ascolta, se nessuno ti vede, se nessuno ti aiuta allora
è meglio rimboccarsi le maniche da soli, piuttosto che osservare
nell’ombra.
Ruggine,
presentato alle Giornate degli Autori,
Venezia
2011, affronta dunque il tema della pedofilia, vista
attraverso gli occhi dei bambini, con pudore. Il regista,
Daniele Gaglianone, si concentra proprio
sull’infanzia, su questo passato così ingombrante, con continui ed
estesi flashback. Sembra così voler restituire ai bambini quella
centralità, quell’attenzione che gli adulti hanno negato
loro. La pellicola è infatti anche un atto d’accusa verso “i
grandi” che non capiscono, offuscati da pregiudizi e luoghi comuni,
assorbiti dal lavoro e dai loro problemi. Accurate la scelta delle
inquadrature e la fotografia, con molta attenzione al valore
dell’immagine.
Ruggine è
ambientato negli anni ’70 a Torino. In periferia, vicino a un
edificio abbandonato (una fabbrica dismessa?) ai confini con la
campagna, abitano un gruppo di famiglie venute dal sud. Mentre i
genitori lavorano, o sono assenti, i figli giocano in strada,
proprio nell’edificio arrugginito, che chiamano “il castello”.
Carmine (Giampaolo Stella), Sandro (Giuseppe Furlò) e Cinzia
(Giulia Coccellato) vivono in questo periodo l’esperienza più dura
e traumatica, che li segnerà per sempre. Si trovano faccia a faccia
con l’orco delle favole e con i suoi crimini, qui tristemente
reali, cui fanno fronte come possono, nell’assenza e inadeguatezza
degli adulti.
L’uomo nero è magistralmente
interpretato a Filippo Timi. Il personaggio, come tutta
l’azione ambientata nel passato, è costruito proprio
con riferimento all’immaginario delle favole: coadiuvato da un
sapiente gioco di luci e ombre e da un interessante uso del fuori
fuoco, l’attore dà corpo e voce (importante anche l’aspetto sonoro
del personaggio) a un folle e ai suoi deliri, come pochi sanno
fare.
L’andamento del film
Ruggine appare però lento, specie nella prima
parte, in cui si descrivono il gruppo di bambini e le sue dinamiche
interne. Inoltre, pur giocando spesso sull’alternanza tra passato e
presente, il regista non fotografa l’oggi dei tre protagonisti
dandogli spessore e complessità, ma in modo piuttosto schematico.
Carmine (Valerio
Mastandrea) passa la giornata al bar a fare e dire
sempre le stesse cose; Sandro (Stefano
Accorsi) gioca ininterrottamente col figlioletto;
Cinzia (Valeria
Solarino) è un’insegnante alle prese con gli scrutini.
Tutti e tre non fanno che pensare al passato: un passato nel quale
sembra esaurirsi tutto e che impedisce un presente “normale”.
Tuttavia, resta l’impressione che
Mastandrea,
Accorsi e Solarino, le cui prove sono pure buone, siano
un po’ sacrificati nei ruoli e non trovino un adeguato spazio
espressivo. In ciò gioca forse una sceneggiatura non sempre
efficace, con dialoghi di spessore altalenante, opera dello stesso
regista assieme a Giaime Alonge e Alessandro Scippa. Pertinente
all’atmosfera oscura la colonna sonora, di incisivo
minimalismo.
Coraggiosa, dunque, la scelta di
Gaglianone di trattare un tema così spinoso, trasponendo un romanzo
di Stefano Massaron, la si porta avanti con estrema delicatezza, ma
con esiti discontinui. Nonostante ciò, la pellicola si fa in parte
apprezzare. La produzione è affidata alla Fandango di
Domenico Procacci e a Gianluca
Arcopinto, in collaborazione con Rai
Cinema.
Si è spento all’età di 83 anni, il
29 dicembre 2022, Ruggero Deodato regista
considerato il vero e proprio re del cannibal movie. Professionista
serio e dedito alla sua idea di cinema, è stato forse più famoso e
celebrato all’estero che in Italia.
Dopo un inizio di carriera con film
poliziotteschi, afferma la sua identità di autore nel 1977 con
Ultimo mondo cannibale e poi nel 1980 con il suo vero capolavoro,
Cannibal Holocaust. Non solo il film fu un
capostipite del genere cannibal, ma contribuì in maniera
fondamentale alla nascita del mockumentary, il finto documentario
che poi ha spopolato anche a Hollywood (basti pensare a Borat).
Ruggero Deodato è un membro
importantissimo della scuola del genere horror e delle sue
varianti, con il quale il mondo del cinema internazionale sarà
sempre in debito.
Pur con una lunga carriera
cinematografica e televisiva alle spalle, l’attore Rufus
Sewell non è particolarmente conosciuto. Ciò non gli ha
però impedito di prendere parte ad alcuni celebri film, che gli
hanno permesso di ottenere una propria schiera di fan. Apprezzato
per la sua versatilità, Sewell non manca di destreggiarsi tra ruoli
e generi diversi, ottenendo in più occasioni le lodi della critica.
Ecco 10 cose che non sai di Rufus Sewell.
Parte delle cose che non sai sull’attrice
Rufus Sewell: i suoi film
1. Ha recitato in numerosi
lungometraggi. L’attore esordisce al cinema nel 1994 con
il film Un uomo senza importanza, per poi recitare nei
film Hamlet (1996), Dark City (1998),
Illuminata (1998), La mossa del diavolo (2000),
Il destino di un cavaliere (2001), The Legend of
Zorro (2005), Tristano & Isotta (2006), Paris, je
t’aime (2006), Amazing Grace (2006), L’amore non
va in vacanza (2006), The Tourist
(2010), Le leggenda del
cacciatore di vampiri (2012), Hercules – Il
guerriero (2014), The Devil’s Hand (2014),
Billy il koala (2015), Gods of Egypt (2016) e
Judy (2019).
2. Ha recitato anche per la
televisione. Nel corso della sua carriera l’attore ha
preso parte anche a diverse produzioni televisive. Tra queste si
annoverano i film TV Cold Comfort Farm (1995), Lei, la
creatura (2001) e Killing Jesus (2015); e le serie TV
Helen of Troy – Il destino di un amore (2003), Carlo
II – Il potere e la passione (2003), John Adams
(2008), Eleventh Hour (2008-2009), I pilastri della
terra (2010), Le inchieste dell’ispettore Zen (2011),
Restless (2012), L’uomo nell’alto castello
(2015-2019) e Victoria (2016-2017).
Rufus Sewell è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 65,5 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, mentre maggiormente presenti sono
invece immagini promozionali dei suoi progetti da interprete. Non
mancano inoltre foto tratte dalle premiere o alle cerimonie a cui
Sewell ha preso parte.
Rufus Sewell è anche su
Twitter
4. È presente sul celebre
social network. Sewell dispone anche di un profilo su
Twitter, dove ha un totale di 53,8 mila followers. Qui l’attore è
solito condividere novità riguardanti i propri progetti da attore,
ma frequentemente esprime anche proprie opinioni su fatti
d’attualità. Non manca inoltre di mostrarsi disponibile per i
propri fan, rispondendo alle loro curiosità.
Rufus Sewell è l’interprete di John
Smith
5. È stato il villain di una
celebre serie TV. L’attore è particolarmente noto per aver
interpretato il ruolo di John Smith nella serie Amazon Prime
L’uomo nell’alto castello, ambientata in una realtà
distopica dove la Germania nazista ha vinto la guerra e domina ora
gli Stati Uniti d’America. Qui il personaggio di Sewell è uno
spietato caporale tedesco che cerca di sgominare la resistenza.
Parte delle cose che non sai sull’attrice
6. È particolarmente
affascinato dal personaggio. L’attore ha dichiarato un
iniziale interesse nei confronti del personaggio per via della sua
natura di cattivo, che permette di sbizzarrirsi
nell’interpretazione. Sewell ha però aggiunto di essere rimasto
particolarmente affascinato dal personaggio nel momento in cui
questo ha presentato delle sfumature che non lo rendevano soltanto
un cattivo, bensì un uomo che perseguiva il suo credo perché
convinto che questo fosse il bene.
Rufus Sewell in Zorro
7. Ha recitato nel film sul
celebre spadaccino. Nel 2005 l’attore interpreta il
personaggio del Conte Armand, villain del film The Legend
of Zorro, con l’attore Antonio
Banderas. All’interno del film, Armand è intenzionato
a dar vita ad una serie di atti terroristi nel cuore degli Stati
Uniti d’America, sfruttando le nuove linee ferroviarie da poco
costruite. Sul suo cammino incontrerà tuttavia il giustiziere
Zorro.
Rufus Sewell ha dei figli
8. È padre.
L’attore è diventato padre una prima volta nel 2002, quando ebbe un
figlio dalla relazione con la produttrice e sceneggiatrice Amy
Gardner, sposata nel 2004 e da cui divorziò poi nel 2006. In
seguito Sewell ha avuto una figlia dalla relazione con la modella
Ami Komai.
Rufus Sewell: il suo 2019
9. È tornato a recitare in
televisione. Nel 2019 l’attore recita nella nuova stagione
della serie Victoria, basata sulla celebre regina
britannica e dove Sewel ricopre il personaggio di Lord Melburne.
Sempre nello stesso anno l’attore riprende il ruolo di John Smith
nell’ultima stagione di L’uomo nell’alto castello. Recita
anche al cinema nel film Judy, accanto all’attrice
Renée
Zellweger. Qui Sewell ricopre il ruolo di Sidney
Luft.
Rufus Sewell età e altezza
10. Rufus Sewell è nato
Twickenham, in Inghilterra, il 29 ottobre 1967. L’attore è
alto complessivamente 183 centimetri.
Billion Dollar
Spy, thriller ambientato nella Guerra Fredda di
Walden Media e Weed Road Pictures, ha aggiunto al cast
Rufus Sewell, Tony Goldwyn e Justin
Theroux, mentre Russell Crowe e
Harry Lawtey sono già sul set a Budapest, in
Ungheria.
Tony Goldwyn avrà il ruolo
dell’agente della CIA Burton Gerber, Rufus Sewell quello del capo
dell’ufficio CIA di Mosca, Gus Hathaway, e Justin Theroux quello
dell’agente della CIA Van Spencer. Inoltre, Tennyson Crowe si
unisce al cast nel ruolo di Sasha Tolkachev, figlio di Adolf,
nell’adattamento diretto da Amma Asante del libro
dell’autore premio Pulitzer David E. Hoffman.
Billion Dollar
Spy racconta la vera storia della spia sovietica
Adolf Tolkachev, interpretato da Crowe. Lawtey interpreta il
contatto di Tolkachev con la CIA all’interno della stazione di
Mosca. Precedentemente annunciata, Vera Farmiga
interpreterà la moglie di Tolkachev, Natasha, mentre Willa
Fitzgerald interpreterà Mae Lenihan. Tolkachev era tra le
risorse più preziose della CIA durante la Guerra Fredda. Deluso dal
regime sovietico, Tolkachev rischiò la vita per consegnare migliaia
di pagine di informazioni top secret agli Stati Uniti. Un ritratto
di Tolkachev, con una telecamera spia in mano, è ancora appeso nel
quartier generale della CIA a Langley, in Virginia; l’unico
ritratto non americano presente.
Frank Smith, Benjamin Tappan e Cher
Hawrysh di Walden Media sono i produttori, insieme ad Akiva
Goldsman e Greg Lessans di Weed Road Pictures. Jane Hooks e Naia
Cucukov sono i produttori esecutivi. Ildiko Kemeny, David Minkowski
e Ferenc Szále di Pioneer Stillking Films saranno i coproduttori.
Hanway Films si occupa delle vendite internazionali e CAA Media
Finance dei diritti nazionali.
“Dare vita a Billion Dollar Spy
richiede molto più di una semplice grande regia: richiede un cast
in grado di incarnare l’intensità emotiva e il silenzioso eroismo
di queste persone reali“, ha affermato Frank
Smith, Presidente e CEO di Walden Media. “Sotto la
direzione di Amma, siamo fiduciosi che questo cast di attori
straordinari offrirà interpretazioni che renderanno giustizia
all’avvincente libro di David Hoffman e allo straordinario atto di
coraggio di Tolkachev”.
“Siamo entusiasti che un
progetto così entusiasmante, con un team straordinario alle spalle,
sia finalmente in produzione e non vediamo l’ora di condividere
ulteriori novità con gli acquirenti a Cannes“, ha dichiarato
Gabrielle Stewart, CEO di HanWay Films.
Da tempo l’attore inglese Bill Nighy
si lamentava di essere l’unico attore famoso inglese ad essere
estromesso dal cast di Harry Potter, detto fatto è stato
accontentato.
Sua sarà infatti la parte del nuovo
Ministro della Magia Rufus Scrimgeour nella prima e seconda parte
di harry Potter e i Doni della Morte, “E’ un po’ come recitare
Shakespeare, in un certo senso”, ha commentato.
Uscirà a metà ottobre
Rudderless, il film che segna il debutto
alla regia di William H. Macy (da attore lo
ricordiamo per Fargo, Boogie
Nights,Shamelesse molti altri) che per
il suo esordio ha scelto di girare il dramma di Sam (Billy
Crudup), un padre che dopo la morte del figlio e
sommerso dai sensi di colpa decide di isolarsi dal mondo.
Un giorno Sam trova una scatola piena di canzoni scritte dal figlio
(che evidentemente sognava un futuro nella musica) e decide così di
redimersi suonando in un tour tutte le canzoni trovate per svelare
al mondo il talento del ragazzo scomparso.
Il film è stato già presentato al
Sundance ed ha ricevuto diverse critiche positive
(80% su Rottentomatoes) che elogiano soprattutto il buon lavoro di
regia fatto da Macy nonostante sia al debutto in questo ruolo.
Di seguito potete vedere il trailer in lingua originale e il poster
di Rudderless.
Arriva al cinema distribuito da
20th Century Fox, Ruby Sparks, il
film diretto da Jonathan Dayton, Valerie Faris e con protagonisti
Paul Dano e
Zoe Kazan. E se quello che scriviamo prendesse vita
davanti ai nostri occhi? Se, per un fortuito caso, persona di cui
scriviamo, un completo prodotto della nostra fantasia, prendesse
corpo davanti a noi, vivendo e mangiando e parlando con noi, come
se fosse una persona reale? E’ questa la straordinaria e magica
realtà con cui deve fare i conti Calvin, uno scrittore con il
“blocco”.
In Ruby Sparks
Calvin Weir-Fields è un trentenne che a 19 anni ha pubblicato un
grande romanzo amatissimo da lettori e editori, ma da allora,
nonostante fama e successo non riesce più a scrivere nulla, fino a
che non sogna Ruby, una ragazza che lo ispirerà in tal misura da
spingerlo a scrivere di lei. Calvin si getta a capofitto in questa
nuova avventura, raccontando della sua ragazza da sogno: ne
descrive le abitudini, il carattere, i gusti, l’aspetto. Tutto di
Ruby gli pace, perché è lui ad inventarla riga dopo riga, e luila
rende così perfetta ai suoi occhi che finisce per innamorarsene.
Nonostante la completa assenza di amici, a parte il fratello, e di
rapporti umani, la vita di Calvin comincia a migliorare, proprio
grazie a questa magnifica invenzione di inchiostro. Fino a che Ruby
non apparirà per magia nella sua casa: una ragazza in carne e ossa,
occhi chiari e grandi, capelli rossi e guance paffute, invaderà la
casa e la vita di Calvin, che asseconderà di buon grado questa
misteriosa magia.
A sei anni dal delizioso e geniale
Little Miss Sunshine, Jonathan
Dayton e Valerie Faris ci raccontano
Ruby Sparks, un’altra storia che ha
nell’intuizione iniziale una buona percentuale del suo successo, e
nel racconto svolto con grande delicatezza e criterio l’arma
vincente. La storia diventa il principale elemento di veicolazione
delle emozioni, in un film che racconta della necessità di avere
qualcuno accanto, ma anche della solitudine, dell’ambizione e della
capacità di conciliare se stessi con i propri sogni.
Grandi protagonisti del
film sono Paul Dano e Zoe Kazan anche
autrice della sceneggiatura e nipote del grande Elia. Proprio la
sceneggiatura riesce a coinvolgere in maniera sorprendente perché,
una volta che il prodigio avviene e Ruby diventa reale, è naturale
chiedersi come la storia potrà procedere senza annoiare,
sviluppandosi lungo una retta temporale definita.
Ruby
Sparks riesce benissimo a tenere il ritmo della sua
storia, con dialoghi brillanti, svolte interessanti, messa in gioco
di sentimenti e comportamenti tanto umani ma allo stesso tempo che
appaiono assurdi in una persona “finta”. E infatti Ruby si rivelerà
essere tutt’altro che una persona finta, al contrario di Calvin,
che preferisce il buio, la solitudine, la realtà uguale a se
stessa, senza possibilità di evoluzione o cambiamento. Fanno parte
del cast in due piccoli ma divertenti ruoli Annette Bening e Antonio
Banderas. Ruby Sparks è una
commedia dolce e romantica, sotto alcuni aspetti anche inquietante,
ma anche intelligente e con un finale che allarga il cuore.
Per chi ancora non la conoscesse,
l’attrice Ruby Rose è uno dei volti televisivi più
interessanti del momento, e grazie al personaggio di Batwoman è
pronta a farsi conoscere anche al grande pubblico. Con già diversi
successi cinematografici e televisivi alle spalle, la Rose sta
cercando di costruirsi una solida carriera, e la strada intrapresa
sembra avere le carte in regola per farle guadagnare il favore dei
fan.
Ecco 10 cose che non sai di
Ruby Rose.
Ruby Rose carriera
1 I film. Pur
breve, la carriera cinematografica dell’attrice comprende una serie
di titoli che le hanno permesso di diventare celebre su larga
scala, arrivando a spettatori di ogni genere. Il debutto avviene
infatti con il film indipendente Around the Block (2013).
Successivamente prende parte all’horror Resident Evil: The
Final Chapter (2016) e al film d’avventura xXx – Il
ritorno di Xander Cage (2017). Partecipa poi al film John
Wich – Capitolo 2 (2017) e alla commedia musicale Pitch Perfect
3 (2017). Nel 2018 è invece tra i protagonisti del
thriller Shark – Il primo squalo (2018).
2 Le serie TV.
Particolarmente celebre in televisione, l’attrice ha preso parte a
serie come Orange Is the New Black (2015-2016), Dark
Matter (2015), Arrow (2018), Supergirl
(2018), e a partire dal 2019 viene scelta per il ruolo di
protagonista nella serie Batwoman.
Ruby Rose Instagram
3 Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo verificato, il quale è seguito da 14,2
milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita
condividere suoi scatti da modella o foto promozionali dei suoi
progetti cinematografici e televisivi. Non mancano tuttavia anche
foto scattate in momenti di svago con amici o colleghi.
Ruby Rose vita privata
4 È omosessuale.
L’attrice ha fatto coming out sulla sua sessualità all’età di 12
anni, confessando alla madre di sentirsi attratta dalle ragazze
invece che dai ragazzi. Dal 2014 al 2015 l’attrice ha avuto una
relazione con la fashion designer Phoebe Dahl. Dal novembre 2016 ha
invece avuto una relazione con la cantante Jessica Origliasso. Le
due si sono tuttavia separate poco dopo.
Ruby Rose tatuaggi
5 Ha più di 100
tatuaggi. L’attrice è nota per la grande presenza di
tatuaggi sul suo corpo e per lo sfoggio che ne fa. Intervistata nel
2018, l’attrice ha dichiarato di aver superato i 100 tatuaggi. La
Rose ha inoltre dichiarato che ognuno di questi ha un significato
personale, e che non li considera come pezzi a sé ma come un unico
grande tatuaggio che ripercorre la sua storia.
Ruby Rose adolescenza
6 È stata vittima di
bullismo. In un intervista l’attrice ha dichiarato di
essere stata vittima, tra i 12 e i 17 anni, di bullismo da parte
dei suoi compagni di scuola. In seguito ad una serie di abusi
verbali e fisici la Rose viene ricoverata in ospedale. Anni dopo
alcuni di quei ragazzi hanno ricontattato l’attrice per scusarsi
del loro comportamento. La Rose li ha perdonati.
Ruby Rose Orange Is the New
Black
7 La serie le ha ridato la
speranza. Dopo anni in cui l’attrice faticava ad
affermarsi, ottenendo solo sporadici lavori, riesce ad ottenere un
provino per la serie Orange Is the New Black, dove tra le
altre recitano Natasha
Lyonne e Taylor
Schilling. La Rose riuscì ad ottenere una parte,
apparendo in 9 episodi. Inizialmente credeva che questo non avrebbe
favorito la sua carriera, ma quando nuove offerte di lavoro
iniziarono ad arrivare dovette ricredersi.
Ruby Rose Shark – Il primo
squalo
8 È affascinata dai grandi
predatori. L’attrice ha dichiarato di essersi sempre
sentita affascinata dai grandi predatori, soprattutto da quelli
storici, e che spesso a scuola le piaceva disegnarli. In
particolare l’attrice è attratta dagli squali. Per questo motivo si
presento subito per una parte nel film Shark – Il primo
squalo, nel quale recita anche l’attore Jason
Statham, ottenendo poi il ruolo.
Ruby Rose Batwoman
9 È entusiasta della
costruzione del personaggio. L’attrice ha dichiarato che
uno dei motivi per cui ha accetto il ruolo di Batwoman nell’omonima
serie è che si è optato per costruire il personaggio passo dopo
passo, partendo da una protagonista ancora inesperta. Partire
subito in quinta avrebbe secondo l’attrice impedito di costruire
delle solide radici alla serie.
Ruby Rose età e altezza
10 Ruby Rose è nata a
Melbourne, in Australia, il 20 marzo 1986. L’altezza
complessiva dell’attrice è di 170 centimetri.
La Universal Pictures Italia ha
diffuso il trailer di Ruby Gillman, la ragazza con i
tentacoli, il film d’animazione diretto
da Kirk DeMicco e prossimamente al cinema!
Quest’estate, DreamWorks Animation si tuffa nelle
turbolente acque del liceo con una commedia d’azione esilarante e
commovente su una timida adolescente che scopre di far parte di una
leggendaria stirpe reale di mitici Kraken e che il suo destino,
nelle profondità degli oceani, è più grande di quanto abbia mai
immaginato.
La dolce e imbranata sedicenne Ruby
Gillman (Lana Condor, della serie Tutte le volte che ho scritto ti
amo) cerca disperatamente di integrarsi alla Oceanside High, ma si
sente invisibile. Fa da tutor di matematica al ragazzo che le piace
(Jaboukie Young-White, Ralph spacca Internet), che sembra
apprezzarla solo per i frattali, Ruby non può frequentare i ragazzi
più fighi della spiaggia perché la sua supermamma iperprotettiva
(la candidata all’Oscar Toni Collette,
Knives Out) le ha proibito a di avvicinarsi
all’acqua.
Ma quando Ruby infrange la regola
n. 1 di sua madre, scoprirà di essere una discendente diretta delle
regine guerriere Kraken e di essere destinata a ereditare il trono
della nonna (la vincitrice di un premio Oscar Jane Fonda), la Regina Guerriera dei Sette
Mari. I Kraken hanno giurato di proteggere gli oceani dalle
vanitose e ambiziose sirene che combattono contro i Kraken da eoni.
C’è però un grosso e inatteso, problema: la bella e popolare nuova
ragazza della scuola, Chelsea (la vincitrice Emmy Annie
Murphy, Schitt’s Creek) è proprio una sirena. Ruby dovrà
alla fine accettare chi è e affrontare grandi imprese per
proteggere chi ama di più.
Ruby Gillman, la
ragazza con i tentacoli vanta un cast straordinario che include il
vincitore Emmy Colman Domingo (Fear the Walking Dead) nel ruolo del
padre di Ruby, il candidato Emmy Sam Richardson (Veep –
Vicepresidente incompetente) nel ruolo dello zio entusiasta di Ruby
e Blue Chapman (Council of Dads) che interpreta il fratellino di
Ruby.
Diretto dal candidato all’Oscar
Kirk DeMicco (Vivo, I Croods) e prodotto da Kelly Cooney Cilella
(Trolls World Tour, Trolls), con Faryn Pearl (I
Croods 2 – Una nuova era, Trolls World Tour) come co-regista, il
film si avvale di un cast comico straordinario, tra cui il
candidato Emmy Will Forte (The Last Man on Earth),
il candidato Emmy Nicole Byer (Nailed It!), gli
YouTube Diamond creatorLiza
Koshy (Liza on Demand), Ramona Young (Non
ho mai…), Eduardo Franco (Stranger Things) ed Echo
Kellum (Arrow).
La DreamWorks Animation sforna un
nuovo film d’animazione dal titolo Ruby Gillman, la
ragazza con i tentacoli, in cui la protagonista è
un’adolescente che scopre di essere un mostro marino dalla
potentissima genealogia familiare.
Per la regia di
Kirk DeMicco, che aveva già collaborato con lo
studio di animazione per I Croods, e
co-diretto da Faryn Pearl, Ruby Gillman è
stato scritto dallo stesso DeMicco, Elliott
DiGuiseppi e Pam Brady, nota per aver
lavorato alla stesura di South Park alla fine degli anni
’90, e prodotto da Kelly Conney che aveva
partecipato al secondo e terzo capitolo della splendida saga di
Shrek e a I pinguini di
Madagascar: Il film.
Come ben noto rispetto
alla DreamWorks, non c’è uno stile di animazione proprio della
casa, e agli ideatori è dunque possibile dare libero sfogo a
ispirazione e libertà per la creazione dell’estetica dei
personaggi, peculiarità condensate nella giovane e pimpante kraken
Ruby Gillman, per la quale i disegnatori hanno tratto ispirazione
dai polpi, per rendere l’idea dell’aspetto vischioso, ma senza che
sembrasse in alcun modo spiacevole o – per meglio dire –
minacciosa. Infatti, l’elemento più inconsueto e, senza dubbio,
inaspettato de La ragazza con i tentacoli, è la scelta
di una protagonista che attingesse dal mondo dei mostri più
inquietanti e spaventosi della letteratura del secolo scorso. E il
ribaltamento della tradizione non finisce qui.
Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli, la
trama
Ruby vive con la sua
famiglia a Oceanside, una località posta sulla costa del mare. La
sua mamma è molto ansiosa e premurosa (in lingua originale doppiata
da Toni Collette), il papà è sorridente e pacioso
e poi ci sono il suo fratellino Sam e il piccolo e geniale
animaletto domestico Nessie. La loro pelle è di colore blu, ragion
per cui, se mai qualcuno lo dovesse chiedere, direbbero di venire
dal Canada, risposta che a Oceanside è evidentemente più che
esaustiva.
L’ambiente in cui si
svolge gran parte della vita di Ruby, e che viene subito
presentato, è la tipica high school statunitense, e lei ha il suo
stretto gruppetto di amici composto da elementi – cosiddetti –
impopolari e che sventolano fieri la bandiera della ribellione al
sistema che vuole tutti gli studenti in fibrillazione per il famoso
ballo di fine anno. La base della struttura della storia guarda,
per l’appunto, alle commedie adolescenziali in cui ad essere le
antagoniste sono le ragazze più famose della scuola: come
Mean Girls di Mark Waters
del 2004, Lady Bird del 2017 di Greta
Gerwig o anche Booksmart del
2019 diretto da Olivia Wilde. Già, perché nella routinaria ma
tesa vita di Ruby succedono due cose improvvise e pazzesche, e non
potrebbe certo essere altrimenti nella vita di una sedicenne:
scopre di potersi trasformare in un kraken gigantesco, mentre a
scuola arriva una ragazza nuova e bellissima che scatena la
curiosità di tutti.
Ed è questo il punto di
maggior forza del nuovo film d’animazione della DreamWorks: la trasformazione
di un’adolescente in un mostro, sì, come ognuno si sente a
quell’età, che trova però nelle origini di quella sua mutazione
fisica la sua bellezza e identità, che fino a quel momento erano
rimaste soffocate.
DreamWorks gioca sul sicuro
C’è da ammettere che non
si tratta di nulla che sia sconvolgente o innovativo, ma questo non
è mai un problema in nessun momento dello svolgimento del film.
L’animazione è sempre all’altezza del racconto che porta avanti,
non risultando mai ovvia, anche quando confortevole nei suoi
passaggi. Anche i disegni esilaranti con la loro fluidità, nella
ricchezza delle immagini regalano colori e un ritmo sempre
coinvolgenti.
Ruby Gillman,
la ragazza con i tentacoli è insomma un rito di
passaggio dall’adolescenza alla maturità, dove viene raccontato che
la prima integrazione è sempre verso se stessi, completamente, e
solo dopo può avvenire nei confronti di un altro. Con una
caratteristica ormai consolidata nei film d’animazione, dunque,
l’intrattenimento per i bimbi è solo un primo strato: sotto al
quale ogni adulto può ricordare dove risiedono le basi della
propria unicità.
A volte l’eroe che sei destinato a
diventare si trova appena sotto la superficie. Quest’estate,
DreamWorks Animation si tuffa nelle turbolente
acque del liceo con una commedia d’azione esilarante e commovente
su una timida adolescente che scopre di far parte di una
leggendaria stirpe reale di mitici Kraken e che il suo destino,
nelle profondità degli oceani, è più grande di quanto abbia mai
immaginato.
La dolce e imbranata sedicenne
Ruby Gillman (Lana
Condor, della serie Tutte le volte che ho
scritto ti amo) cerca disperatamente di integrarsi alla
Oceanside High, ma si sente invisibile.
Fa da tutor di matematica al ragazzo
che le piace (Jaboukie Young-White, Ralph spacca Internet), che
sembra apprezzarla solo per i frattali, Ruby non può frequentare i
ragazzi più fighi della spiaggia perché la sua supermamma
iperprotettiva (la candidata all’Oscar® Toni Collette, Knives Out)
le ha proibito a di avvicinarsi all’acqua.
Ma quando Ruby infrange la regola n.
1 di sua madre, scoprirà di essere una discendente diretta delle
regine guerriere Kraken e di essere destinata a ereditare il trono
della nonna (la vincitrice di un premio Oscar® Jane Fonda), la
Regina Guerriera dei Sette Mari.
I Kraken hanno giurato di proteggere
gli oceani dalle vanitose e ambiziose sirene che combattono contro
i Kraken da eoni. C’è però un grosso e inatteso, problema: la bella
e popolare nuova ragazza della scuola, Chelsea (la vincitrice Emmy
Annie Murphy, Schitt’s Creek) è proprio una sirena. Ruby dovrà alla
fine accettare chi è e affrontare grandi imprese per proteggere chi
ama di più.
Ruby Gillman, la ragazza con
i tentacoli (leggi
la recensione) vanta un cast straordinario che include
il vincitore Emmy Colman Domingo (Fear the Walking
Dead) nel ruolo del padre di Ruby, il candidato Emmy Sam
Richardson (Veep – Vicepresidente incompetente) nel ruolo
dello zio entusiasta di Ruby e Blue Chapman
(Council of Dads) che interpreta il fratellino di Ruby.
Diretto dal candidato all’Oscar®
Kirk DeMicco (Vivo, I Croods) e prodotto da
Kelly Cooney Cilella (Trolls World Tour, Trolls),
con Faryn Pearl (I Croods 2 – Una nuova era,
Trolls World Tour) come co-regista, il film si avvale di un cast
comico straordinario, tra cui il candidato Emmy Will
Forte (The Last Man on Earth), il candidato Emmy
Nicole Byer (Nailed It!), gli YouTube
Diamond creator Liza Koshy (Liza on
Demand), Ramona Young (Non ho mai…),
Eduardo Franco (Stranger Things) ed Echo
Kellum (Arrow).
Uno dei più grandi regist della
storia del cinema è stato profanato nella sua tomba, a Stahnsdorf,
Berlino. Stiamo parlando di Friedrich Wilhelm
Murnau, regista di capolavori dell’espressionismo tedesco
quali Aurora, L’ultima
risata, Faust ma soprattuto
Nosferatu il Vampiro, film capostipite
del filone orrorifico che ha regalato tanta fortuna alla settima
arte.
Stanto alle cronache
locali, i ladri si sarebbero introdotti nella cripta di famiglia a
Stahnsdorf e avrebbero decapitato i resti del regista, portando via
solo il teschio.
La polizia per adesso brancola nel
buio e non esclude alcuna pista, dall’occultismo fino al
fanatismo.
Dopo Royalteen:
l’erede, approda su NetflixRoyalteen: la principessa
Margrethe, sequel sulla saga dei principi reali norvegesi.
Questo secondo capitolo, diretto da Ingvild
Søderlind (Battle:
freestyle), si incentra sulle vicende della principessa
Margrethe ed è in gran parte vissuto dal suo punto di vista. La
serie di film Royalteen è tratta dall’omonima serie di libri
scritta da Randi Fuglehaug e Anne Gunn Halvorsen. Nel cast di
Royalteen: la principessa Margrethe si ritrovano
principalmente figure emergenti nel panorama cinematografico
nazionale, o, per alcuni attori, si tratta di prime esperienze nel
cinema. Elli Rhiannon Müller Osborne interpreta la
principessa Margrethe, protagonista di questo secondo capitolo,
mentre Mathias Storhøi è nei panni del principe
Kalle.
Royalteen: la principessa
Margrethe: vita da reali
I due film fin ora prodotti della
serie Royalteen raccontano le vicende di due
membri della famiglia reale norvegese, Margrethe e Kalle, e
si soffermano soprattutto sulla difficoltà per i due di essere
degli adolescenti di sangue blu. Nel primo capitolo, L’erede, si
seguono le vicende del principe ereditario e della sua storia
d’amore con Lena, una giovane ragazza con tanti segreti
nascosti. In questo secondo capitolo si seguono le vicende di
Margrethe, riprendendo il filo della storia dalle scene finali del
primo film: il ballo di fine anno.
Margrethe viene ricoverata in
ospedale: il suo organismo cede per un mix di cocaina ed
antidepressivi. Solo con il proseguimento del film si scoprirà la
verità di quella sera: la principessa si lascia andare per una sera
con un compagno di classe, il quale però finirà col ricattarla con
un video fatto quella sera. Non sapendo come agire e gestire la
pericolosa situazione, Margrethe si chiude in se stessa,
respingendo tutti, specialmente l’amica Ingrid ed il compagno
Arnie, innamorato di lei. La principessa riuscirà a ritrovare
se stessa nella sua forza e nel supporto della famiglia.
Personaggio focale di questo secondo
capitolo di Royalteen: la principessa
Margrethe è la principessa Margrethe. Si tratta di
una figura alquanto complessa; costretta a vivere secondo le rigide
regole di comportamento riservate ai reali, lei è sottoposta a
continue pressioni da parte dei genitori e della società stessa.
Tutte le responsabilità tendono ad essere addossate su di lei,
considerata anche dalla stessa madre come la più forte in
famiglia.
Margrethe non riesce a vivere la sua
adolescenza in maniera normale per paura di essere osservata e
sbattuta su un giornale di gossip; è molto diffidente verso gli
altri, e vive nella paura di essere tradita da amici e conoscenti.
Nell’unico momento in cui lei sbaglia, o meglio si lascia più
andare, come tutti i teenagers, viene condannata è giudicata dal
mondo.
È interessante sottolineare come
molti degli attori di Royalteen: la principessa
Margrethe siano alle loro prime esperienze attoriali è
come siano riusciti ugualmente a portare sullo schermo delle
performance molto interessanti. La stessa Elli Rhiannon
Müller Osborne, pur essendo finora apparsa in appena otto
film, dimostra la sua bravura.
Nel complesso,
Royalteen riesce ad unire insieme gli intrecci
adolescenziali, molto leggeri e piacevoli da seguire, con delle
tematiche più serie: le pressioni a cui possono essere sottoposti
gli adolescenti da parte dei genitori e specialmente l’eccessiva
invasione di privacy a cui sono sottoposti personaggi pubblici come
i membri di una famiglia reale.
Il peso degli occhi
puntati
Una delle tematiche più ampiamente
affrontate in Royalteen è la continua violazione
di privacy a cui sono sottoposti Margrethe e tutti i membri della
famiglia reale. Questi sono continuamente costretti a nascondere la
propria vera identità per paura di essere giudicati dal popolo
norvegese. La stessa principessa ed il principe Kalle non possono
vivere liberamente la loro adolescenza, per paura di essere colti
da paparazzi o anche semplicemente da propri compagni ed amici,
pronti a pubblicare la qualsiasi sui social media.
Film come Royalteen
dovrebbe aiutare lo spettatore a comprendere il danno che
l’eccessivo gossip causa a persone come i componenti di una
famiglia reale. A cui si aggiunge anche l’importanza di giudicare
una persona, anche un personaggio pubblico, nella sua interezza,
non da una sola foto scattata magari in un momento fraintendibile.
Riflettere su queste tematiche è importante perché non sono solo
racchiusi in film o serie: sono molte le persone che puntano
continuamente ad intrufolarsi nella vita di personaggi pubblici,
attraverso i social e le riviste di gossip. Già in parte il tema è
stato affrontato nella docuserie
Harry e Meghan, in cui i due raccontano le loro vite,
perseguitati dai paparazzi.
Royal Pains è la
serie tv di successo del 2009 ideata da Andrew Lenchewski eJohn
P. Rogers, per
USA Network e
interpretata daMark
Feuerstein. La serie tv è lunga ben otto
stagioni.
La serie racconta la vita di Hank
Lawson, brillante medico newyorchese di pronto soccorso, che per
una serie di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per
una ricca comunità benestante negli Hamptons.
Royal Pains: dove vederla
in streaming
Royal Pains è
trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da USA Network. In
Italia è trasmessa dal canale pay Joi, ed in chiaro da Italia 1 e
La5. è disponibile su Infinity, la piattaforma
VOD di Mediaset.
Royal Pains: la trama e il
cast
Hank Lawson è un giovane e
promettente medico di un pronto soccorso di New
York. Durante un concitato pomeriggio, sceglie di occuparsi prima
di un ragazzo gravemente ferito, piuttosto che del maggior
finanziatore dell’ospedale per cui lavora. Nonostante la scelta di
Hank sia stata moralmente e legalmente giusta, gli viene
intentata causa e licenziato in tronco. Dopo
che tutto il suo mondo gli è crollato addosso, decide di lasciare
la città e di trasferirsi negli Hamptons, meta vacanziera di
ricche e benestanti famiglie, dove si reinventa come “medico a
domicilio”.
In Royal Pains
protagonisti sono Henry “Hank” Lawson (stagioni 1-8), interpretato
da Mark Feuerstein, Evan Richard Lawson (stagioni
1-8), interpretato da Paulo Costanzo, Divya
Katdare (stagioni 1-8), interpretata da Reshma
Shetty, Jill Casey (stagioni 1-3, ricorrente 4, guest 8),
interpretata da Jill Flint, Boris Kuester von
Jurgens-Ratenicz (stagioni 4-5, ricorrente 1-8), interpretato da
Campbell Scott, Paige Collins (stagioni 4-8,
ricorrente 2-3), interpretata da Brooke D’Orsay,
Jeremiah Sacani (stagioni 5-8, ricorrente 4), interpretato da
Ben Shenkman.
Royal Pains: ottava e
l’ultima stagione
La ottava ed ultima
stagione della serie televisiva Royal
Pains, composta da 8 episodi, è stata trasmessa dal 18
maggio al 6 luglio 2016.
Il primo episodio si intitola in
originale Stranger Danger, in italiano Matrimonio last-minute.
Eddie sorprende i ragazzi con
improvvisi piani di matrimonio. Hank aiuta un candidato senatoriale
sovraccarico di lavoro e trova un possibile interesse romantico.
Geremia ritorna ma lotta con il suo primo paziente. Divya affronta
un dilemma con la facoltà di medicina.
Il secondo episodio si intitola Palpating the Orbital Rim, in
italiano Hackeraggio
Evan potrebbe essere in acqua calda
dopo una violazione dei dati dell’ospedale. Geremia riceve una
visita inaspettata dai suoi genitori. Hank aiuta una donna stuntman
e ha un primo appuntamento molto atteso. Boris si rivolge a Hank
per chiedere aiuto con suo figlio.
Il terzo episodio si intitola Fly
Me to Kowloon, in italiano Viaggio a Hong Kong
Hank trova romanticismo a Hong
Kong mentre impedisce il furto delle cartelle cliniche di Boris.
Divya tratta un uomo repo deciso a riprendersi uno yacht. Paige
convince Evan a ripensare il loro percorso genitoriale.
Il quarto episodio si intitola
Doubt of Africa, in italiano Mal d’Africa
Nel centesimo episodio, Hank
lavora per la prima volta da anni in ER. Jill fa una visita a
sorpresa negli Hamptons. Geremia si lega a un paziente che ammira
segretamente e Divya si preoccupa per un paziente.
Il quinto episodio si intitola
Saab Story, in italiano La vecchia Saab
Una visita al suo
vecchio mentore e una seria diagnosi per l’agente Ken Keller
inducono Hank a ripensare il suo futuro. Evan lotta per essere più
solidale mentre Paige cerca di rimanere incinta. Jeremiah prova a
girare un video per la baby shower di Divya.
Il sesto episodio si intitola Home
Sick, in italiano Casa dolce casa
Hank incontra una donna che teme di
avere una malattia ereditaria. Eddie prende una decisione
medica senza consultare Hank. Geremia apprende che Boris è
andato a studi clinici senza il suo contributo.
Il settimo episodio si intitola
The Good News Is… , in italiano La buona notizia è…
Hank aiuta una leggenda del teatro
mentre si occupa di confusione e perdita di memoria al matrimonio
di Eddie. Riconcilia anche Eddie ed Evan prima della
cerimonia. Paige ed Evan attendono i risultati dei test di
gravidanza.
L’ottavo episodio si intitola
Uninterrupted, in italiano Non finisce qui
HankMed
si dissolve temporaneamente poiché ogni giocatore importante nel
settore si dedica a cose più grandi e migliori, tranne Hank, che
non ha ancora idea di cosa gli riserva il futuro.
Royal Pains 7 stagione
Il primo episodio della settima
stagione si intitola “Delusione d’amore”
HankMed gira una nuova pagina dopo
che Boris ha acquistato Hamptons Heritage. Hank perde Charlotte e
affronta il caso del conduttore televisivo che sta organizzando una
festa a casa di Newberg. Evan e Paige scoprono che potrebbero avere
un bambino.
Il secondo episodio della settima
stagione si intitola “Falsa partenza”
Hank tratta un paziente di triathlon
che gli dà anche alcuni consigli per gli appuntamenti. Persino è
preoccupato che possa essere già un padre. Jeremiah aiuta a
cancellare il nome di Divya, ma il suo video di arresto diventa
virale.
Il terzo episodio della settima stagione si intitola “Medico
per un giorno”
Un intenso attore di metodo
hollywoodiano vuole mettere in ombra Hank per prepararsi al suo
prossimo ruolo. Nel frattempo, Divya esegue un test genetico su un
paziente reale che non vuole giocare secondo le regole.
Il quarto episodio della settima stagione si intitola “Il
principe dei nucleotidi”
Evan e Paige pensano di adottare un bambino. Hank tratta un
adolescente transgender. Geremia è fuori di testa quando una
vecchia conoscenza arriva con un’offerta commerciale. Il principe
Quami è interessato a Divya.
Il quinto episodio della settima stagione si intitola “Per
colpa della voce”
Evan pensa che Boris non si fidi di lui per il suo lavoro. La
data di Hank alle Nazioni Unite si traduce in una grande offerta di
lavoro. Un terzo pretendente per Divya arriva negli Hamptons. Paige
è finalmente stufo del suo pigro imprenditore.
Il sesto episodio della settima stagione si intitola
“L’asiatico misterioso”
Boris è costretto a condividere i suoi piani segreti con Evan.
Divya si occupa di quello che sembra essere un focolaio di vaiolo.
Un paziente imposta Hank su un doppio appuntamento. Geremia si
distende dopo il suo grosso errore commerciale.
Il settimo episodio della settima
stagione si intitola “Operazione segreta”
Hank aiuta Boris a preparare un
paziente segreto per un intervento chirurgico mentre Evan cerca di
scacciare un cattivo presagio dall’ospedale. Un’offerta di Quami
porta Divya a prendere una decisione importante sulla sua vita
personale.
L’ottavo episodio della settima
stagione si intitola “Una spalla su cui piangere”
La figlia surrogata di Evan e Paige
va in travaglio, Hank si imbatte nella sua ex fidanzata da New York
e scopre problemi irrisolti con lei, e Divya si prepara a grandi
cambiamenti di vita dopo la morte della nonna.
Royal Pains 6 stagione
Hank ritorna temporaneamente negli Hamptons per partecipare a
una cerimonia per Divya e il suo nuovo bambino, e aiuta un
musicista che potrebbe avere una grave malattia. Nel
frattempo, anche una misteriosa giovane donna ha distrutto la
festa.
I Lawsons scoprono di avere una sorella, ma c’è qualcosa di
strano in lei. Nel frattempo, Hank aiuta un professionista di
tennis e Jeremiah affronta la vita con Divya e il suo bambino.
Evan cerca di riparare recinzioni per Eddie ed Emma, Divya
trova la tata perfetta ma soffre di ansia da separazione e Hank
aiuta un investigatore privato mentre è al lavoro.
Boris manda Hank in una pericolosa missione a Monte Carlo, la
presenza di Emma mette in evidenza il matrimonio di Evan e Paige, e
Divya e Jeremiah cercano di risolvere una misteriosa malattia per
una squadra di vigili del fuoco.
Lo sforzo di Evan in una prodezza pubblicitaria fallisce, un
nuovo paziente potrebbe essere un mafioso, la carriera di Paige
potrebbe essere in pericolo e la nuova gestione dell’ospedale
potrebbe cercare di far fallire HankMed.
Hank parla con Emma del suo futuro, mentre il nuovo chef di un
ristorante mostra comportamenti insoliti. Divya tratta un capo
dell’equipaggio della NASCAR che ha problemi di ansia.
Geremia si interessa al compagno di stanza di uno dei suoi
pazienti. Emma fornisce pettegolezzi a un sito online. Hank e Divya
trattano una domestica.
Una vecchia fiamma visita Hank mentre cerca un medico, Divya si
lega a una paziente che cerca di rimanere incinta, Emma viene
invitata a una festa di compleanno di alto livello, Jeremiah ha un
appuntamento con Viviana e Paige vuole confrontarsi con Russell sul
tappeto.
Il team vede due nuovi clienti quando Hank Lab apre, Cinco
ferisce i sentimenti di Emma, Evan scopre di essere una “vecchia
scoreggia”, Hank aiuta Charlotte a prepararsi per la sua procedura
e Divya si intromette inutilmente nella relazione di Geremia.
Divya e Sachi vanno con Hank e Boris in Argentina per visitare
la nonna di Sachi. Evan è arrabbiato per una foto compromettente di
Hank. Geremia prova a sistemare le cose con Viviana. Paige aiuta
Ray a decorare e aiuta Russell a rimediare.
Evan cerca di distanziare HankMed da Ray mentre si occupa del
ruolo di Emma nell’attaccare Hank. Divya deve trovare un modo per
tornare a casa di Sashi e lavorare con Geremia mentre trattano un
modello in salute fragile.
Evan e Paige aiutano Emma a seguire Oz mentre Hank è rimasto
per curare Cinco. Divya e Jeremiah trattano un costruttore di
barche e Charlotte si abitua alla vita dopo l’intervento
chirurgico.
Hank ed Evan cercano Emma, mentre Divya deve combattere per
mantenere Sashi. Paige scopre notizie scioccanti sul suo terapeuta,
Jeremiah decide di apportare alcune modifiche e Boris ha nuove
preoccupazioni per le sue condizioni.
Royal Pains 5 stagione
Nella quinta stagione Hank
ha subito una craniotomia con una lunga convalescenza, a causa
dell’esplosione che ha visto la morte di Boris. A causa di alcuni
problemi burocratici della Hankmed, la società deve rimanere chiusa
per tre giorni così Hank decide di partire per Budapest per
indagare meglio su quanto è successo a Boris e lí scopre che in
realtà Boris non è deceduto. Boris confida ad Hank che dopo
l’esplosione ha deciso di rifugiarsi a Budapest per capire chi
voleva la sua morte. Marisa e Carlos sapevano tutto. Divya scopre
di aspettare un bambino da Rapha. Dopo un inizio un po’ burrascoso,
la gravidanza viene confermata e lo comunica agli amici più
stretti. Hank decide di partire con Boris. Evan si candida come
consigliere comunale. Nasce la bimba di Divya e lei inizia a
stringere rapporti, tramite Skype con la mamma di Rapha, il papà
della bambina. Durante un viaggio d’affari di Boris, Divya decide
di partire con Boris ed Hank per andare a trovare per la prima
volta la mamma di Rapha in Argentina.
Royal Pains 4 stagione
Nella quarta stagione
dopo che Jill è partita definitivamente in giro per il mondo, Divya
ed Eddie riescono a far riconciliare i due fratelli Lawson, che
ritornano così a lavorare insieme. Nella nuova HankMed entrano a
far parte il dottor Van Dyke assieme a Jeremiah, un medico di
laboratorio dal bizzarro comportamento. Dal canto suo, Hank decide
di voler essere sempre più coinvolto negli affari di Boris,
esponendosi in prima persona. Intanto, Divya cerca anche di
recuperare il rapporto col padre, che è ancora risentito con lei
per l’esito del mancato matrimonio, mentre Paige, ormai promessa
sposa di Evan, inizia a dare una mano allo studio medico come
segretaria; la stessa ragazza affronta un difficile momento quando
scopre di essere stata adottata, e inizia a cercare la sua vera
madre. Nel frattempo Hank comincia a frequentare Harper, una
pediatra che si prende cura del figlio di Boris e Marisa. Visto
l’imminente inizio degli studi di Paige, Evan le propone di
anticipare il loro matrimonio prima della fine dell’anno.
Royal Pains 3 stagione
Nella terza stagione Divya
è alle prese coi problemi economici derivanti dal suo mancato
matrimonio. Contemporaneamente, Hank ed Evan cercano di
riavvicinarsi al padre, il quale si è mostrato ravveduto dei
passati misfatti e ha deciso di scontare la sua pena in Florida;
nell’occasione conoscono Ted, l’uomo che sta aiutando Eddie a
rigare dritto, e scoprono che si tratta del nonno che non hanno mai
conosciuto. Evan cerca anche di sistemare i rapporti col padre di
Paige, che non vede di buon occhio la relazione tra i due; ciò
nonostante, trova il coraggio di chiedergli la mano della figlia.
Nel frattempo, Jill rimane coinvolta in un incidente d’auto che si
rivela essere legato agli affari privati di Boris, il quale si
ritrova a sua volta vittima di oscure trame familiari a opera dei
suoi parenti. Intanto Divya – bisognosa di soldi dopo che la sua
famiglia, a seguito dei fatti delle nozze, le ha tagliato i fondi –
accetta un lavoro all’Hamptons Heritage, dove conosce il dottor
Paul Van Dyke.
Royal Pains 2 stagione
Nella seconda stagione
Eddie, il padre di Hank ed Evan, arriva negli Hamptons per
rincontrare i figli e per cercare di risolvere i problemi che ha
causato loro; mentre Evan è felice di riaverlo di nuovo accanto,
Hank è ancora arrabbiato per il modo in cui li abbandonò vent’anni
prima, rapportandosi in maniera distaccata e diffidente. Eddie
trova però presto il modo di rimanere negli Hamptons, fidanzandosi
con la signora Newberg. Intanto Hank e Boris scoprono una possibile
cura per la sua malattia a Cuba, messa a punto da Marisa, una
dottoressa con cui in passato l’uomo ha avuto una relazione. Nel
corso di un viaggio clandestino sull’isola, Boris e Marisa si
riscoprono innamorati, tanto che l’uomo riesce a farla fuggire
negli Stati Uniti. Divya è invece alla prese con i preparativi per
il suo matrimonio con Rajan, ma l’incontro con Adam, un
affascinante paziente, le fa nascere molti dubbi sulla sua
relazione. Da parte sua, Jill cerca di portare avanti la creazione
di una clinica gratuita al servizio dei meno abbienti, ostacolata
in questo dal suo capo Elizabeth, che vorrebbe destinare i fondi
dell’ospedale ad ambiti più elitari. Jill e Hank continuano a
essere buoni amici, anche se talvolta non riescono a mascherare i
sentimenti che provano l’uno per l’altra. Hank deve fare i conti
anche con l’arrivo negli Hamptons di Emily, una spregiudicata e
affascinante medico a domicilio, con cui entra presto in
concorrenza sul piano lavorativo; inaspettatamente però, questo li
porta ad avvicinarsi e a innamorarsi. Anche Evan trova finalmente
l’amore grazie a Paige, una giovane e ricca ragazza.
Royal Pains 1 stagione
Ancora scottato per il
licenziamento, Hank accetta l’invito di suo fratello Evan, un
giovane commercialista, a trascorrere una vacanza negli Hamptons
per distrarsi dai recenti eventi; qui le sue capacità mediche
colpiscono Boris, un ricco signore tedesco che vive in un grande
castello del luogo, il quale gli propone di diventare il suo
“medico a domicilio”. Inizialmente Hank rifiuta: fondamentale è
l’incontro con Jill, la responsabile dell’Hamptons Heritage,
l’ospedale della contea. Per Hank è un colpo di fulmine, che lo
porta a decidere stabilirsi negli Hamptons insieme al fratello,
ospitati nella dépendance della residenza di Boris. Hank ed Evan
creano così la HankMed, uno studio medico privato, con cui iniziano
a guadagnare in maniera decisamente facile grazie alle numerose
richieste di aiuto da parte della comunità. Entra a far parte della
HankMed anche Divya, una giovane del posto che ha studiato medicina
contro il volere dei genitori, e che vorrebbe intraprendere la
professione medica; la ragazza proviene da una famiglia di origine
indiana, molto tradizionalista, che tra l’altro le ha da tempo
organizzato un matrimonio combinato con Rajan, un suo amico
d’infanzia.
Arriva l’annuncio che
molti aspettavano con trepida attesa, infatti Usa
Network ha deciso di rinnovare già da adesso lo show di
successo Royal Pains per un settimo e ottavo
ciclo di episodi. La decisione del network arriva dopo una
risposta più che positiva del pubblico alla messa in onda
dell’ultima stagione, che ha incollato alla poltrona circa tre
milioni di telespettatori.
Royal
Pains (reso graficamente come ℞oyal Pains)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2009. Ideata da Andrew Lenchewski e John P.
Rogers, è interpretata da Mark Feuerstein. La serie racconta
la vita di Hank Lawson, brillante
mediconewyorchese di pronto soccorso, che per una serie
di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per una ricca
comunità benestante negliHamptons.
Royal Pains è trasmessa
in prima visione negli Stati Uniti da USA Network.
In Italia è trasmessa dal canale pay Joi,
e in chiaro da Italia 1 e La5.
Hank Lawson è un giovane e
promettente medico di un pronto soccorso di New
York. Durante un concitato pomeriggio, sceglie di occuparsi prima
di un ragazzo gravemente ferito, piuttosto che del maggior
finanziatore dell’ospedale per cui lavora. Nonostante la scelta di
Hank sia stata moralmente e legalmente giusta, gli viene
intentata causa e licenziato in tronco. Dopo
che tutto il suo mondo gli è crollato addosso, decide di lasciare
la città e di trasferirsi negli Hamptons, meta vacanziera di
ricche e benestanti famiglie, dove si reinventa come “medico a
domicilio”.
Si
intitolerà Secret Asian Men, Royal Pains
7×06, la quinta puntata della settima stagione della
serie televisiva Royal Pains che
andrà in onda su USA NETWORK.
In Royal Pains
7×06 Keller (Michael B. Argento) chiama Hank
(MarkFeuerstein) per chiedere
aiuto quando soffre di un problema medico imbarazzante, ma Hank
ritiene che la nuova ragazza di Keller potrebbe influire sulla sua
salute in più di un modo. Divya (ReshmaShetty) tratta un gruppo di rievocatori della
guerra civile che sembrano essere affetti da una malattia più
probabile per i loro antenati. E Evan (PauloCostanzo) si preoccupa di essere troppo coinvolto
quando viene coinvolto in un progetto segreto con Boris
(CampbellScott).
Si
intitolerà Voices Carry, Royal Pains
7×05, il quinto episodio della settima stagione
dello show trasmessa dal network americano USA network:
In Royal Pains 7×05 Hank
accompagna Olympia a Manhattan mentre Evan sospetta che Boris gli
stia nascondendo qualcosa di importante. Intanto Divya riceve una
visita a sorpresa dal suo passato e Paige è sconvolta quando viene
a sapere i veri motivi del ritardo nei suoi lavori di
ristrutturazione di casa.
Si intitolerà False
Start Royal Pains 7×02, la seconda puntata della
settima stagione della serie televisiva trasmessa dal network
americano USA Network:
https://youtu.be/UVwaYN2Ua8w
In Royal Pains 7×02 Hank
cura un atleta esordiente mentre Evan e Paige si
trasferiscono nella guest house. Infine Divya si
ritrova inaspettatamente bloccata.
Il network USA Network ha diffuso
il promo ufficiale di Royal Pains
7×08, l’ottavo episodio del settimo ciclo che si
intitolerà “Lending a Shoulder”
https://youtu.be/ZamdewOIBo4
Royal
Pains (reso graficamente come ℞oyal Pains)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2009. Ideata da Andrew Lenchewski e John P.
Rogers, è interpretata da Mark Feuerstein. La serie racconta
la vita di Hank Lawson, brillante
mediconewyorchese di pronto soccorso, che per una serie
di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per una ricca
comunità benestante negliHamptons.
Royal Pains è trasmessa
in prima visione negli Stati Uniti da USA Network.
In Italia è trasmessa dal canale pay Joi,
e in chiaro da Italia 1 e La5.
Hank Lawson è un giovane e
promettente medico di un pronto soccorso di New
York. Durante un concitato pomeriggio, sceglie di occuparsi prima
di un ragazzo gravemente ferito, piuttosto che del maggior
finanziatore dell’ospedale per cui lavora. Nonostante la scelta di
Hank sia stata moralmente e legalmente giusta, gli viene
intentata causa e licenziato in tronco. Dopo
che tutto il suo mondo gli è crollato addosso, decide di lasciare
la città e di trasferirsi negli Hamptons, meta vacanziera di
ricche e benestanti famiglie, dove si reinventa come “medico a
domicilio”.
Cresce l’attesa per la messa in
onda di Royal Pains 7×04, il quarto
episodio del settimo ciclo che si intitolerà The Prince of
Nucleotides e che sarà trasmesso da USA Network.
In Royal Pains
7×04 Hank (MarkFeuerstein)
tratta un adolescente transgender e scopre che la sua vita è più
complicata di quanto si aspettasse. Evan (Paulo
Costanzo) e Jeremiah
(BenShenkman) ospitano una
raccolta di fondi di gala per il Centro per le Malattie Rare e
Jeremiah fa un acquisto importante per il laboratorio. Nel
frattempo Paige (BrookeD’Orsay) e
il viaggio di Evan verso la paternità prende una piega inaspettata,
e Divya (ReshmaShetty) si
avvicina al principe Quami.
Si intitolerà Hankmed on the Half
Shell, Royal Pains
6×11, l’undicesima puntata della sesta stagione
della serie televisiva targata USA Network.
In Royal Pains
6×11, Divya e Jeremiah curano un
modello con un disturbo alimentare; Evan cerca di prendere le
distanze dal passato di Ray; Hank e
Boris sono di ritorno dall’Argentina;
Emma viola la fiducia dei fratelli.
Royal
Pains (reso graficamente come ℞oyal Pains)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2009. Ideata da Andrew Lenchewski e John P.
Rogers, è interpretata da Mark Feuerstein. La serie racconta
la vita di Hank Lawson, brillante
mediconewyorchese di pronto soccorso, che per una serie
di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per una ricca
comunità benestante negliHamptons.
Royal
Pains è trasmessa in prima visione negli Stati
Uniti da USA Network. In Italia è trasmessa
dal canale pay Joi, e in chiaro da Italia
1 e La5.
Hank Lawson
è un giovane e promettente medico di un pronto
soccorso di New York. Durante un concitato pomeriggio,
sceglie di occuparsi prima di un ragazzo gravemente ferito,
piuttosto che del maggior finanziatore dell’ospedale per cui
lavora. Nonostante la scelta di Hank sia stata moralmente e
legalmente giusta, gli viene
intentata causa e licenziato in tronco. Dopo
che tutto il suo mondo gli è crollato addosso, decide di lasciare
la città e di trasferirsi negli Hamptons, meta vacanziera di
ricche e benestanti famiglie, dove si reinventa come “medico a
domicilio”.
In Royal Pains
6×08, Divya (Reshma Shetty) si lega a
una paziente che ha qualche difficoltà a restare incitna,
mentre Hank (Mark Feuerstein) riaccende
la passione nella sua storia d’amore europea. Intanto Emma (Willa
Fitzgerald) viene invitata a una festa super hot,
mentre Paige(Brooke D’Orsay), Evan (Paulo
Costanzo) e Bob uniscono le loro forze per risolvere i loro
problemi con Russell (Stephen
Spinella).
Royal
Pains (reso graficamente come ℞oyal Pains)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2009. Ideata da Andrew
Lenchewski e John P. Rogers, è interpretata da Mark
Feuerstein. La serie racconta la vita di Hank Lawson, brillante
medico newyorchese di pronto soccorso, che per una
serie di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per una
ricca comunità benestante negli Hamptons. Royal
Pains è trasmessa in prima visione negli Stati
Uniti da USA Network. In Italia è trasmessa
dal canale pay Joi, e in chiaro daItalia
1 e La5.
Hank
Lawson è un giovane e promettente medico di un pronto
soccorso di New
York. Durante un concitato
pomeriggio, sceglie di occuparsi prima di un ragazzo gravemente
ferito, piuttosto che del maggior finanziatore dell’ospedale per
cui lavora. Nonostante la scelta di Hank sia stata moralmente e
legalmente giusta, gli viene
intentata causa e licenziato in
tronco. Dopo che tutto il suo mondo gli è crollato addosso, decide
di lasciare la città e di trasferirsi
negli Hamptons, meta
vacanziera di ricche e benestanti famiglie, dove si reinventa come
“medico a domicilio”.
Si intitolerà Everybody Loves
Ray, Man Royal Pains 6×06, il sesto episodio della sesta
stagione dello show di successo ideato da Andrew
Lenchewski e John P. Rogers, e interpretato
da Mark Feuerstein.
Ray crede che il
suo nuovo capo stia bevendo sul lavoro; Divya si occupa di un capo
equipaggio NASCAR. A seguire vi lasciamo con la folta galleria
fotografica del nuovo episodio di Royal Pains, così potrete
sbirciare cosa ha in serbo per voi la serie.
Royal Pains (reso
graficamente come ℞oyal Pains) è una serie
televisiva statunitense prodotta dal 2009. Ideata
da Andrew Lenchewski e John P. Rogers, è
interpretata da Mark Feuerstein. La serie racconta la vita di
Hank Lawson, brillante mediconewyorchese di pronto
soccorso, che per una serie di eventi si ritrova a lavorare come
medico privato per una ricca comunità benestante
negliHamptons.
Si intitolerà Smoke and
Mirrors, Royal Pains 6×01, la prima puntata
della sesta stagione della serie televisiva Royal
Pains.
In Royal
Pains 6×01 Hank torna agli
Hamptons, mentre Evan escogita un piano
per tenere Hank in città. Nel frattempo
Divya sperimenta la maternità e l’ospite di una festa riceve
unanotizia sorprendente. A seguire vi
lasciamo con il video promozionale e la galleria fotografica del
nuovo episodio di Royal Pains.
Royal
Pains (reso graficamente come ℞oyal Pains)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2009. Ideata da Andrew Lenchewski e John P.
Rogers, è interpretata da Mark Feuerstein. La serie racconta
la vita di Hank Lawson, brillante
mediconewyorchese di pronto soccorso, che per una serie
di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per una ricca
comunità benestante negliHamptons. Royal Pains è
trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da USA
Network. In Italia è trasmessa dal canale
pay Joi, ed in chiaro da Italia
1 e La5.
Si intitolerà Goodwill
Stunting, Royal Pains 6×05, l’atteso quinto episodio
della sesta stagione dello show di successo ideato
da Andrew Lenchewski e John P. Rogers, e
interpretato da Mark Feuerstein.
Royal
Pains (reso graficamente come ℞oyal Pains)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2009. Ideata da Andrew Lenchewski e John P.
Rogers, è interpretata da Mark Feuerstein. La serie racconta
la vita di Hank Lawson, brillante
mediconewyorchese di pronto soccorso, che per una serie
di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per una ricca
comunità benestante negliHamptons.
Royal
Pains è trasmessa in prima visione negli Stati
Uniti da USA Network. In Italia è trasmessa
dal canale pay Joi, e in chiaro da Italia
1 e La5.
Hank Lawson è un
giovane e promettente medico di un pronto
soccorso di New York. Durante un concitato pomeriggio,
sceglie di occuparsi prima di un ragazzo gravemente ferito,
piuttosto che del maggior finanziatore dell’ospedale per cui
lavora. Nonostante la scelta di Hank sia stata moralmente e
legalmente giusta, gli viene
intentata causa e licenziato in tronco. Dopo
che tutto il suo mondo gli è crollato addosso, decide di lasciare
la città e di trasferirsi negli Hamptons, meta vacanziera di
ricche e benestanti famiglie, dove si reinventa come “medico a
domicilio”.
Si intitolerà Steaks On A
Plane, Royal Pains 6×04, l’atteso quarto episodio della
sesta stagione dello show di successo Royal Pains ideato
da Andrew Lenchewski e John P. Rogers, è
interpretata da Mark Feuerstein.
Royal
Pains (reso graficamente come ℞oyal Pains)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2009. Ideata da Andrew Lenchewski e John P.
Rogers, è interpretata da Mark Feuerstein. La serie racconta
la vita di Hank Lawson, brillante
mediconewyorchese di pronto soccorso, che per una serie
di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per una ricca
comunità benestante negliHamptons.
Royal
Pains è trasmessa in prima visione negli Stati
Uniti da USA Network. In Italia è trasmessa
dal canale pay Joi, e in chiaro da Italia
1 e La5.
Hank Lawson
è un giovane e promettente medico di un pronto
soccorso di New York. Durante un concitato pomeriggio,
sceglie di occuparsi prima di un ragazzo gravemente ferito,
piuttosto che del maggior finanziatore dell’ospedale per cui
lavora. Nonostante la scelta di Hank sia stata moralmente e
legalmente giusta, gli viene
intentata causa e licenziato in tronco. Dopo
che tutto il suo mondo gli è crollato addosso, decide di lasciare
la città e di trasferirsi negli Hamptons, meta vacanziera di
ricche e benestanti famiglie, dove si reinventa come “medico a
domicilio”.
Si intitolerà A Bridge Not Quite
Far Enough, Royal Pains 6×03, il
terzo episodio della sesta stagione dello show ideata da
Andrew Lenchewski e John P. Rogers, è interpretata
da Mark Feuerstein.
Royal
Pains (reso graficamente come ℞oyal Pains)
è una serie televisiva statunitense prodotta
dal 2009. Ideata da Andrew Lenchewski e John P.
Rogers, è interpretata da Mark Feuerstein. La serie racconta
la vita di Hank Lawson, brillante
mediconewyorchese di pronto soccorso, che per una serie
di eventi si ritrova a lavorare come medico privato per una ricca
comunità benestante negliHamptons.
Royal
Pains è trasmessa in prima visione negli Stati
Uniti da USA Network. In Italia è trasmessa
dal canale pay Joi, e in chiaro da Italia
1 e La5.
Hank Lawson è un
giovane e promettente medico di un pronto
soccorso di New York. Durante un concitato pomeriggio,
sceglie di occuparsi prima di un ragazzo gravemente ferito,
piuttosto che del maggior finanziatore dell’ospedale per cui
lavora. Nonostante la scelta di Hank sia stata moralmente e
legalmente giusta, gli viene
intentata causa e licenziato in tronco. Dopo
che tutto il suo mondo gli è crollato addosso, decide di lasciare
la città e di trasferirsi negli Hamptons, meta vacanziera di
ricche e benestanti famiglie, dove si reinventa come “medico a
domicilio”.
Entrò e l’intera Opera
House le si aprì davanti. In fin dei conti non era in ritardo (…).
L’intero teatro risplendeva –rosso, dorato, crema ed odorava di
vestiti e fiori, e riecheggiavano gli scricchiolii e il trillo
degli strumenti, e il brusio e il mormorio delle voci.
Gli Anni, Virginia Woolf
Situata nel cuore di Covent Garden,
la Royal Opera House è uno dei luoghi più importanti della cultura
inglese ed è universalmente riconosciuta come uno tra i
palcoscenici più prestigiosi al mondo.
Per chi non avrà la fortuna di
potersi gustare dal vivo gli spettacoli della nuova stagione del
teatro londinese, Nexo Digital propone quest’anno in
diretta via satellite nei cinema italiani
12 spettacoli del cartellone teatrale della Royal Opera
House: 6 balletti e 6 opere che spaziano dal repertorio
classico a quello contemporaneo e che verranno trasmesse in
contemporanea in 1500 cinema in tutto il mondo, tra USA, Francia,
Spagna, Giappone, Australia…
La stagione si aprirà il 26
settembre con la Norma di Puccini per
proseguire con Così fan tutte di Mozart (17
ottobre), Anastasia (2 novembre), Les
contes Hoffman (15 novembre), Lo
Schiaccianoci (8 dicembre), Il trovatore di
Verdi (31 gennaio), Woolf Works (8
febbraio), La Bella Addormentata (28 febbraio),
Madama Butterly di Puccini (30 marzo),
Jewels (11 aprile), The Dream (7
giugno), Otello (28 giugno).
Tra i protagonisti di questa
stagione: Antonio Pappano, direttore musicale
della Royal Opera; Àlex Ollé dell’innovativa
compagnia teatrale catalana La Fura dels Baus che
dirigerà la Norma; il giovane e carismatico tenore Vittorio
Grigolo e il superbo baritono Thomas
Hampson nei Racconti di Hoffman; le
celebrità internazionali Anita Rachvelishvili,
Lianna Haroutounian e Gregory
Kunde nel Trovatore; l’amatissima soprano
Ermonela Jaho nella Madama Butterfly; il più volte
Premio Oscar Wayne McGregor scenografo di Woolf
Works; il tenore di fama mondiale Jonas Kaufmann
nell’Otello.
La stagione della Royal Opera House
è distribuita nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione
con Gruppo24Ore, MYmovies.it, Classica HD, Sky Arte HD, Amadeus,
Danza&Danza e Danzadove, Sipario, il Corriere Musicale, British
Council.
Lunedì, 26 settembre h.
20.15- The Royal Opera – NORMA di Vincenzo BELLINI
(nuova
produzione)
Antonio Pappano dirige un cast
d’eccezione in una nuova produzione del capolavoro operistico di
Bellini.
Sonya Yoncheva / Joseph Calleja /
Sonia Ganassi
Conductor: Antonio Pappano /
Director: Àlex Ollé
180 min
Lunedì, 17 ottobre h 19.30 –
The Royal Opera – COSI’ FAN TUTTE di Wolfgang Amadeus
MOZART
Semyon Bychkov dirige un cast di
talenti giovani e promettenti, tra cui il soprano americano Corinne
Winters in questa nuova produzione dell’opera di Mozart sulla
natura dell’amore.
Daniel Behle / Alessio Arduini /
Johannes Martin Kranzle
Conductor: Semyon Bychkov / Director:
Jan Philipp Gloger
195 min
Mercoledì, 2 novembre h 20.15
– The Royal Ballet – ANASTASIA di Kenneth MacMILLAN
Il balletto di Kenneth MacMillan è
un’avvincente ricerca dell’identità alla soglia turbolente della
rivoluzione russa.
Mercoledì, 15 novembre h
19.15 – The Royal Opera – LES CONTES D’HOFFMANN di Jacques
OFFENBACH
Vittorio Grigolo nel ruolo principale
guida un cast d’eccezione che include Thomas Hampson, Sonya
Yoncheva, Christine Rice e Sofia Fomina nel fantastico dramma
operistico di Offenbach. Una produzione creata dal regista Premio
Oscar John Schlesinger.
Vittorio Grigòlo / Thomas
Hampson / Sofia Fomina / Christine Rice / Sonya Yoncheva
Conductor: Antonio Pappano /
Director: John Schlesinger
220 min
Giovedì, 8 dicembre h 20.15 –
The Royal Ballet – LO SCHIACCIANOCI
Peter Wright da Lev
Ivanov
La Royal Ballet celebra il
novantesimo compleanno di Peter Wright con la sua amatissima
produzione di questo meraviglioso balletto, danzato sulla magnifica
partitura di Tchaikovsky.
135 min
Martedì, 31 gennaio h 20.15 –
The Royal Opera – IL TROVATORE di Giuseppe VERDI
Il primo revival della nuova
produzione di David Bösch, diretta da Richard Farnes e interpretata
da Dmitri Hvorostovsky, Anita Rachvelishvili, Lianna Haroutounian e
Gregory Kunde. Uno dei capolavori di Giuseppe Verdi.
Dmitri Hvorostovsky / Anita
Rachvelishvili / Lianna Haroutounian / Gregory Kunde
Conductor: Richard Farnes / Director:
David Bösch
180 min
Mercoledì, 8 febbraio h 20.15
– The Royal Ballet – WOOLF WORKS di Wayne McGREGOR
Il primo revival del trittico
ballettistico acclamato dalla critica, ispirato dalle opere di
Virginia Woolf.
155 min
Martedì, 28 febbraio h 20 –
The Royal Ballet – LA BELLA ADDORMENTATA di Marius Petipa con
coreografie aggiuntive di Frederick Ashton, Anthony Dowell e
Christopher Wheeldon
Per celebrare i 70 anni di produzioni
storiche del Royal Ballet, entriamo in un mondo incantato pieno di
principesse, fate e incantesimi. Gioiello sempreverde e classico
amatissimo, La bella addormentata della Royal Ballet contiene il
meglio del balletto classico, con tutto il suo fascino e
virtuosismo, una musica splendida e ballerini talentuosi.
180 min
Giovedì, 30 marzo h 20.15 –
The Royal Opera – MADAMA BUTTERFLY di Giacomo PUCCINI
Antonio Pappano dirige un cast
stellare guidato da Ermonela Jaho nella commovente opera di
Puccini.
Ermonela Jaho / Marcelo Puente /
Scott Hendricks / Elizabeth Deshong
Conductor: Antonio Pappano /
Directors: Moshe Leise and Patrice Caurier
165 min
Martedì, 11 aprile h 20.15 –
The Royal Ballet – JEWELS di George Balanchine
L’immortale evocazione realizzata da
George Balanchine dello splendore sfavillante di smeraldi, rubini,
e diamanti.
150 min
Mercoledì, 7 giugno h 20.15 –
The Royal Ballet – THE DREAM-SYMPHONIC
VARIATIONS/MARGRUERITE AND ARMAND di Frederick Ashton
A conclusione delle celebrazioni dei
70 anni di produzioni, il Royal Ballet chiude il ciclo con un
programma misto del suo coreografo fondatore Frederick Ashton.
Mercoledì, 28 giugno h 20.15
– The Royal Opera – OTELLO di Giuseppe VERDI (nuova
produzione)
Jonas Kaufmann fa il suo debutto nel
ruolo di Otello nell’appassionante opera di Verdi tratta dalla
grande tragedia shakespeariana pervasa da gelosia, inganno e
omicidio. Diretto da Antonio Pappano.
Jonas Kaufmann / Maria Agresta /
Ludovic Tezier
Conductor: Antonio Pappano /
Director: Keith Warner